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domenica 1 novembre 2009

SPETTACOLI 15

L’EVENTO AL “SAN FERDINANDO” CON L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO LA CANTANTE E PIANISTA MERCOLEDÌ A NAPOLI

Diane Schuur, il grande jazz


Un tourbillon sonoro e visivo sul palcoscenico del Bluestone
NAPOLI. Mercoledì, alle ore
di Gianfranco Tirelli 22.30, sul palco del “Bluestone”
sarà la volta di una signora del
NAPOLI. Dopo il positivo debut- jazz Diane Schuur (nella foto),
to al “Romaeuropa Festival 2009” cantante e pianista, due volte
è approdato al teatro San Ferdi- vincitrice di un Grammy, definita
nando “Il flauto magico” secondo dalla critica la first lady del
l’Orchestra di Piazza Vittorio. Ela- panorama jazzistico. La sua voce
borato musicalmente da Mario espressiva e raffinata l’ha
Tronco e Leandro Piccioni, questo portata a collaborare con artisti
fantasioso allestimento liberamen- del calibro di Stan Getz, B.B.
te ispirato al capolavoro mozartia- King, Dizzy Gillespie, Maynard
no spazia tra opera pop, reggae, Ferguson, Ray Charles, Stevie
rock e jazz in un tourbillon sonoro Wonder, and Quincy Jones.
e visivo che alterna ritmi solari e Questa estate la Inakustik ha presentato il dvd “Live from Seattle”,
festosi a rari momenti intimi. Del che contiene la versione integrale del concerto di Diane Schuur
melodramma di Mozart, rappre- insieme alla Big Bop Nouveau Band in collaborazione con Maynard
sentato per la prima volta a Vien- Ferguson. 15 brani cantati con la straordinaria forza interpretativa e
na nel 1791, il “Flauto magico” del- la leggendaria estensione vocale, grazie alla quale la Schuur si è
l’Orchestra di Piazza Vittorio con- guadagnata il rispetto e gli elogi delle più leggendarie figure della
Un momento dello spettacolo “Il flauto magico”messo in scena dallʼOrchestra di Piazza Vittorio
serva il carattere fiabesco, ma musica jazz. Il suo ultimo album, invece, è “Some Other Time”
mentre la ricca messa in scena ori- uscito 2008 per l’etichetta Heads Up, ed è un tributo che Diane
ginale nell’alternarsi di momenti questo il rischio sotteso ad opera- re nel considerare la figura femmi- za degli idiomi, che dall’arabo al- Schuur rende alle cantanti che l’hanno preceduta, confrontandosi
buffoneschi e parti drammatiche zioni di rilettura di capolavori si- nile alla luce dei recenti mutamenti l’inglese e dallo spagnolo al wolof con alcune delle più belle pagine del “Great American Songbook”.
celava riferimenti ad oscuri riti mili è quello di disperderne il filo sociali. Cambiano allora le relazio- dialogano al di là delle barriere et- Con “Some Other Time” la Schuur ha voluto celebrare la musica con
massonici, la moderna direzione narrativo. Ciò non avviene laddo- ni tra i personaggi, tanto che Pa- niche, risiede la novità di un “Flau- cui è cresciuta, ad affiancarla in questo lavoro eccellenti musicisti
artistica di Mario Tronco pone l’ac- ve alcune indovinate intuizioni ri- mina, interpretata dalla folksinger to magico” applaudito grazie ai come il pianista Randy Porter, che ha curato anche tutti gli
cento sul tema delle diversità cul- baltano i codici espressivi del me- inglese Sylvie Lewis, da ragazza pregevoli interventi del nostro Pep- arrangiamenti, il chitarrista Dan Balmer, il contrabbassista Scott
turali; approccio obbligato vista lodramma, come quella di mostra- confusa prenderà in mano le sorti pe D’Argenzio al sax, di Pino Pe- Steed ed il batterista Reggie Jackson, che accompagneranno la
l’eterogenea composizione di re il testo dei recitativi sui pannel- della sua vita cambiando il corso corelli al basso e Leandro Piccioni Schuur sul palco del salotto di via Alabardieri, nella seconda data
un’orchestra che vanta musicisti li disegnati da Lino Fiorito, oppu- degli eventi. Anche nella ricchez- al pianoforte. del tour italiana che prevede soltanto quattro tappe.
provenienti dalle più diverse parti
del mondo. Così i personaggi del-
la favola sono stati assegnati in ba- OGGI NELLA CHIESA DEL PURGATORIO AD ARCO IL RECITAL IN SCENA A SAN PIETRO A MAJELLA
se ad affinità psicologiche con al-
cuni elementi dell’Ensamble di “Il recitar cantando”, concerto
Piazza Vittorio. Ecco che l’esube-
rante ragazzo cubano Ernesto Lo-
pez Maturell diventa Tamino; il
con la soprano Silvia Frigato L’omaggio a Maggiore
mago Sarastro è interpretato da NAPOLI. Secondo appuntamento musicale del Centro di Musica
Carlos Paz, artista ecuadoregno Antica Pietà de’ Turchini a chiusura della stagione 2008-2009. Il NAPOLI. Il concerto “L’Altro No- doin-Napolitano hanno
esperto di riti sciamanici; Petra concerto odierno proposto si iscrive nell’autunno itinerante del vecento”, che il Laboratorio Cora- ripercorso il magico ed
Magoni impersona la Regina della Centro, che coniuga musica e luoghi di grande fascinazione, le del Conservatorio di San Pietro a esaltante momento del-
Notte; veste i panni di Papageno il tradizionalmente non deputati ad ospitare musica. La bellissima Majella ha eseguito presso la Sala la grande musica che
senegalese El Hadij Yeri Samb, la chiesa del Purgatorio ad Arco, in via dei Tribunali, farà da cornice Martucci con la direzione del mae- autori di fama interna-
cui semplicità d’animo lo accosta alle ore 12 al concerto dal titolo “Il recitar cantando”, concepito per stro Carlo Mormile, docente di Mu- zionale hanno saputo
a Mozart. Il disegno luci di Pa- la voce di Silvia Frigato, con un repertorio di autori che, al pari di sica Corale e direzione artistica regalarci. “Let us walk
squale Mari e i costumi di Ortensia Caccini e Peri, intuirono lo straordinario potere della parola in presso lo stesso Conservatorio, è in peace” di Ford
De Francesco, entrambi artisti musica nell’espressione degli affetti. La giovanissima soprano potrà stato dedicato alla memoria del Simms, “Don’t Cry for
campani, sottolineano il carattere dar prova delle sue eccellenti capacità espressive sostenuta dalla maestro Giacomo Maggiore, sim- me Argentina” di Rice-
ritmico di molte musiche inserite viola da gamba di Cristiano Contadin, dalla tiorba di Stefano Rocco e bolo della scuola corale napoleta- Webbae e “The Age of
nello spettacolo. E proprio riguarda da Roberto Loreggian all’organo. Silvia Frigato è l’ultima vincitrice na. È stato il direttore del Conser- Acquarius” di Mac Der-
alle musiche occorre sottolineare del Concorso Internazionale di Canto Barocco intitolato a Francesco vatorio Patrizio Marrone a ricorda- mot i brani che hanno
che poco hanno in comune con Provenzale e promosso ogni anno dal Centro di Musica Antica per re, in apertura di serata, Giacomo consacrato, poi, il suc-
quelle scritte da Mozart; solo alcu- offrire l’opportunità a giovani cantanti, dediti alla vocalità barocca, Maggiore, nato a Catania il 1926 cesso dell’applaudito
ne melodie dell’opera sono ricono- di misurarsi in un contesto autorevole. Facendo tesoro dei brillante allievo di coralità e dire- concerto. Applausi par-
scibili e molte sono appena trat- partecipanti più dotati e investendo su talenti ancora inespressi, il zione artistica presso il Conserva- ticolari, invece, ai gio-
teggiate. Non è certo questo però Centro offre l’opportunità ai vincitori di essere inseriti nella torio di Napoli, dove si diplomò, vani talenti Mario Rus-
che limita l’incisività e la coerenza programmazione concertistica. Artisti come Maria Grazia Schiavo, con il massimo dei voti. Dal 1967 musicalità corale dei coristi del La- so, pianista ed agli autori direttori
della rappresentazione, quanto Valentina Varriale, Filippo Mineccia, ed altri ancora testimoniano è stato direttore del Coro del tea- boratorio i quali, partendo dalle Raul Marconi, Emanuele Santa-
piuttosto la difficoltà di ricondurre l’alta qualità dei candidati che nel tempo hanno presoparte al tro San Carlo dove nel 1995 ha di- classiche melodie di Charles (Gior- mato, Flavio Russo, Ciro De Chia-
a unità l’intreccio che già nella ver- concorso, e che per l’edizione di quest’anno - prevista dal 24 al 26 retto la sua ultima opera, “Travia- gia), “The man I love” e “Summer- ra che hanno elaborato alcuni dei
sione settecentesca fondeva con novembre - avrà in giuria personalità di rilievo internazionale come ta”. In una sua intervista Giacomo time” di Gershwin, per arrivare a brani in programma e che ricor-
miracoloso equilibrio i diversi ele- Juan Angel Vela del Campo, penna autorevolissima del quotidiano Maggiore ebbe a dichiarare che il “Western Time” di Morricone, “Ave diamo essere stati tutti allievi di-
menti stilistici. Non va dimentica- “El Paìs”, Enrico Bellei, direttore artistico del festival “Grandezze e San Carlo aveva da sempre rap- Maria Pagana” di Cocciante e plomatisi con il maestro Carlo Mor-
to che il Flauto Magico nasce da Meraviglie” e la soprano Maria Ercolano, da anni impegnata con il presentato la sua vita. Un attento “Morte di San Gennaro” dal musi- mile che ha diretto con l’abituale
diverse fonti letterarie, proprio per Centro in un progetto di alta formazione. pubblico ha seguito la teatralità e cal San Gennaro superstar di Ba- competenza e professionalità.

TEATRO NELLA PIÈCE “IDA E ADA AL BAR DI EDO” CON CATERINA DE SANTIS, ROSARIO VERDE E FABIO BRESCIA AL “TOTÒ”

Umori altalenanti ed emozioni sfumate “Caffè corretto”, risate doc


di Giuseppe Giorgio nell’assumere, tra l’al- di Ilaria Marchioni pubblico applaude e
tro, l’aspetto di un mi- fa il tifo per lui, così
NAPOLI. A confermare il prover- nigiallo psicologico NAPOLI. Si apre con le risate del- tormentato da una
bio secondo il quale “il vino buono sembra rendere la commedia “Caffè corretto” la sta- sorte avversa ma con
sta nelle botti piccole”, sul palco- omaggio a scrittori gione 2009-2010 del teatro Totò; il sorriso di chi va
scenico dell’associazione cultura- come Gadda e Cam- protagonisti Caterina De Santis avanti in cerca di
le “Il Torchio” di Somma Vesuvia- panile. Sottilmente (nella foto) e Rosario Verde per un quel rischio che gli fa
na, ci pensa il regista Niko Mucci satirica, nell’analizza- lavoro adattato e diretto da Gaeta- perdere tutto, anche
con la sua messinscena del testo re le mille sfaccetta- no Liguori. Dunque una comme- la casa, ma lo fa sen-
di Myriam Lattanzio, “Ida e Ada al ture della mente uma- dia con tutti i tipici ingredienti, dal- tire vivo. La comme-
Bar di Edo”. Puntando sull’entu- na e nello scandaglia- l’originalità della trama ai classici dia funziona per la vi-
siasmo e sul giovanile estro reci- re i tic, i vizi, le catti- equivoci creati da situazioni esila- vacità dei protagoni-
tativo di tre interpreti al femmini- verie e le deformazio- ranti e dall’irrompere in scena di sti e di tutti i perso-
le come Marina Cavaliere, Gio- ni del genere umano, personaggi bizzarri ed esuberanti. naggi presenti in
vanna Marziano e Alessandra Mir- la messa in scena vi- In un appartamento di Napoli vi- scena, dal cliente in
ra, il bravo Mucci con ritmi soste- sta al “Torchio” piace vono Felice (Rosario Verde), disoc- cerca del filtro mira-
nuti, giochi di parole e psicologi- e fa riflettere. Tutta cupato, incallito scommettitore e coloso (Francesco
che situazioni per una storia che sbilanciata al femmi- convinto sudista, la sua ex moglie Ruotolo) alla signora
si tinge anche di giallo, proietta il nile, dall’autrice alle Barbara (Paola Bocchetti) che lo caffè, appunto corretto. Tutto que- Miscioscia, vicina di casa (Fran-
pubblico in una dimensione fatta strano cameriere, si ritrovano pro- interpreti, fatta eccezione per il re- ospita in attesa che lui trovi un’al- sto basta per dare il via a quella ti- cesca Di Cresce), brava nel carat-
di umori altalenanti e sfumate tagoniste di un acceso confronto gista e per un allegorico pastello tra sistemazione e Marco (Fabio pica comicità italiana ma soprat- terizzare un personaggio che su-
emozioni. Con la realizzazione sce- che le riconduce indietro nel tem- azzurro presente in scena, la sto- Brescia) nuovo marito di Barbara e tutto napoletana che caratterizza scita prontamente grande ilarità,
nica di Sissi Farina e Anna Verde po alle prime esperienze post-in- ria di Ida e Ada intrecciata con i soprattutto milanese. Una convi- ogni singolo personaggio. Cateri- dai due stralunati maghi del con-
ed ancora, con i costumi di Rober- fanzia, per un bilancio della loro vi- misteri di un cameriere “en trave- venza non facile anche a causa del- na De Santis si cuce addosso un dominio, Zagor (Tony Sposìto) e
ta Mattera e le musiche originali ta. Ed è appunto da questa vicen- sti” porta il pensiero degli spetta- le continue stravaganze di Felice; abito fatto di umoristica e verace Tarfe (Edoardo Guadagno) al guap-
da lui stesso composte, l’innova- da che il regista - cosi come affer- tori su lontani lidi. Con un’am- ad aiutarlo in questi strambi stra- napoletanità in cui si muove per- po Ciampa ‘e Cavallo (Andrea Pa-
tore e lungimirante Mucci propone ma nelle sue note- offre vita ad una bientazione scenica che riconduce tagemmi c’è la portinaia Speranza fettamente a suo agio attraverso risi) fino ai piccoli di casa inter-
un tipo di drammaturgia decisa- storia minimalista, che proprio per alla memoria gli anni Quaranta, co- (Caterina De Santis), che da sem- un continuo trasformismo e forte pretati da Alfredo e Andrea Mun-
mente moderna, che esulando dai questo, permette al pubblico un sì come la colonna sonora, il lavo- pre nutre un debole per lui. Ed è presenza scenica, elementi che si do. Nonostante la commedia pec-
soliti schemi di un teatro in diffi- confronto con persone incontrate, ro, giocando su quei sentimenti ca- per puro caso che i due si ritrova- amalgamano perfettamente con la chi forse di frequenti ripetitività
coltà dinnanzi al mutare del tem- conosciute, e con le quali abbia paci di delineare le vite umane, al- no coinvolti a svolgere una strana spassosità di Rosario Verde; il suo che determinano un attenzione
po e della società, punta soprat- condiviso qualcosa oltre che se la fine, si tramuta in una sorta di attività, quella di maghi pronti a personaggio non si risparmia nel troppo lunga da dover mantenere
tutto sulla parola. Due amiche - stesso. Agile e veloce, scandita pagina di cronaca quotidiana, che preparare filtri d’amore per gli sfor- riuscire a racchiudere nella mimi- per il pubblico, “Caffè corretto” por-
questa in sintesi la trama - si in- dalle lancette di un orologio appe- proprio per effetto dei suoi conte- tunati in amore. Incredibilmente i ca e nella fisicità il segreto di tut- ta avanti una trama piena di fan-
contrano,dopo vent’anni, al tavo- so alla parete, la storia di Ida ed nuti può appartenere davvero a filtri funzionano davvero, grazie ad to lo spettacolo che gira attorno al tasia che strappa facilmente risate
lino di un bar e qui ,complice uno Ada e del misterioso cameriere, chiunque di noi. un ingrediente segreto versato nel suo essere così napoletano. E il e applausi.

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