martedì 3 novembre 2009
net
CHE AFFARE
Napoli, l’Europa vale 50 milioni
di Raffaele Auriemma
NAPOLI. Grandi numeri per il Na-
poli del nuovo corso. Grandi affa-
ri per Aurelio De Laurentiis nella
prospettiva del ritorno in Europa.
Il progetto prevede già quest’anno
l’approdo nell’Europa League,
quella che un tempo era la Coppa
Uefa diventata, poi, inadeguata di
fronte allo strapotere della Cham-
pions League. I 52 milioni di euro
investiti per il potenziamento del-
la squadra sul mercato estivo, frut-
to anche del segno “più” in bilan-
cio, aveva una ragion d’essere. Il
patron probabilmente aveva letto
con anticipo quelli che sarebbero
stati i dati relativi agli emolumen-
ti destinati ad un club come il Na-
poli, qualora avesse l’opportunità
di essere inserito nella lista delle
prime sei formazioni della gra-
duatoria di serie A.
BOOM. Dal prossimo anno, infat-
ti classifica finale e bacino di uten-
za cammineranno di pari passo
per la redistribuzione degli emo-
lumenti relativi ai diritti tv. Il Na-
poli andrebbe ad introitare 50 mi-
lioni di euro complessivi, con un
aumento del 13,8 % rispetto alla
stagione in corso. Una bella cifra,
da aggiungere a tutte le altre vo-
ci in entrata, che permetterero al
club di disporre
di una somma De Laurentiis si tiene stret-
prossima ai 150 ta la sua creatura: «Siamo
milioni. Cioè, la quarta realtà del calcio
quanto basta a italiano per bacino di uten-
De Laurentiis za e non venderei la società
per mettere in nemmeno a uno sceicco»
piedi una squa-
dra in grado di centrare l’obiettivo
della Champions League. Ma per
ottenere questo bonus, la squadra
di Mazzarri dovrebbe mantenere
IL PARERE
De Laurentiis cauto: «Ora non esaltiamoci troppo»
di Salvatore Caiazza
NAPOLI. Stavolta non si lascia an-
dare a facili entusiasmi Aurelio De
Laurentiis. Si può anche festeggiare
nello spogliatoio dell’Olimpico e far-
si lanciare in aria dai giocatori, ma
in una piazza come quella parteno-
pea bisogna andarci cauti quando le
cose vanno troppo bene. Sì perché i
napoletani, non appena si comin-
ciano a vincere partite come contro
la Juve, si galvanizzano e pensano
subito al massimo obiettivo stagio-
nale. Succede, poi, come l’anno pas-
sato, che viene a mancare incredi-
sport@ilroma.
Martedì
L’OSPITE
SPORT
Bello vincere così ma ora massima concentrazione col Catania
di Luis Vinicio
È stato veramente
spettacolare il successo
contro la Juventus. È davvero
molto bello vincere in quel
modo. Se lo dico io c’è da
credere visto che da allenatore
del Napoli non ho mai fatto un
punto a Torino contro la Vecchia
Signora. Immagino l’incredibile
soddisfazione di Mazzarri e dei
suoi giocatori. È una partita che
per forza di cosa entra nella
storia del calcio napoletano. Un
buon ricordo ce l’ho da
calciatore. Non potrò mai
dimenticare nella mia vita da
atleta il successo di 3-1. Questi
tipi di match sono sempre
particolari perché si affronta la
CON LA NUOVA RIPARTIZIONE PREVISTA DALLA LEGA, IL CLUB DIVENTEREBBE RICCO GRAZIE AL SESTO POSTO
La felicità degli azzurri. I giocatori fanno festa dopo il gol del pareggio momentaneo realizzato da Datolo
l’attuale posizione di classifica,
cioè il sesto po-
sto condiviso
oggi con il Par-
ma e il Genoa.
LISTA. Secon-
do la stima de-
scritta dal “So-
le 24 Ore”, gra-
zie al nuovo sistema di ripartizio-
ne deciso dalla Lega Calcio (en-
trerà in vigore dal primo gennaio),
la Fiorentina raggiungerebbe i 49
IL PATRON PREFERISCE NON PARLARE DI CHAMPIONS MA ELOGIA SEMPRE MAZZARRI
bilmente la continuità di risultati e
si cade in depressione. Serve equili-
brio, solo stando con i piedi per ter-
ra si può approdare alla metà prefis-
sata, cioè all’Europa League. Sì per-
ché la Champions, almeno per il mo-
mento, è solo un sogno. «Non esal-
tiamoci troppo - ha detto De Lau-
rentiis intervenendo a Radio Anch’io
lo Sport su Radiorai -. Io ho sempre
cercato di capirci qualcosa in quel-
lo che faccio e questi anni vissuti al-
la guida della società azzurra mi han-
no fatto capire che il calcio non è poi
così complicato».
Essere cauti è fondamentale ma la
Signora d’Italia. In passato
siamo sempre stati penalizzati
anche quando eravamo più forti.
Non appena rischiavamo di
vincere subito entravano in
mezzo gli arbitri. A prescindere
da tutto, si tratta sempre di
trasferte al Nord e quindi
bisogna farsi valere. Con
Maradona era diverso, ma in
altre occasioni è stato sempre
una maledizione con i
bianconeri.
Fino all’arrivo di Mazzarri
questo Napoli aspettava solo di
esplodere. Forse Donadoni non
gli dava questa possibilità ai
giocatori. Il nuovo allenatore
avrà dato i giusti stimoli che
seppur piccoli sono diventati
incredibilmente grandi. Basta
milioni di euro, cioè il +30,8% ri-
spetto allo scorso campionato,
mentre la Sampdoria potrebbe in-
cassare 42 milioni di euro, in vir-
tù del +24%. Inoltre, all’Atalanta,
al Chievo e al Genoa, andrebbero
un +23,5%, un +22,6% e un
+21,3%. Resterebbero invariate le
percentuali a favore dei grandi
club. L’Inter si aggiudicherebbe
cinque milioni di euro in caso di
vittoria dello scudetto, da aggiun-
gere ai 16 milioni che gli spette-
guida di questo Napoli merita molti
complimenti. «Con Mazzarri - ha pro-
seguito - ci sono stati dei problemi
nel momento del contatto, poi la si-
tuazione si è risolta. Evidentemente
Donadoni aveva un carattere che
mal si sposava col mio, con quello di
Marino e con quello della città. Do-
nadoni è una persona ineccepibile,
ma nel calcio come nel cinema ci vo-
gliono i risultati. Mazzarri ha cerca-
to di cambiare modulo ed in questo
modulo evidentemente Datolo si è
inserito, sia pure con discontinuità.
Ogni partita, poi, ha la sua storia.
Mazzarri è uno di quegli allenatori
poi un risultato positivo che
cambia tutto. È tutta una
conseguenza. I risultati
conquistati nel finale
dimostrano quanto carattere ha
ritrovato il Napoli. Io, però,
adesso ci andrei cauto. Quando
era allenatore mi dava fastidio
che la gente parlava subito di
scudetto. Le gare devono essere
disputate settimana dopo
settimana. In questo modo
diventa più gustoso vincere. Si
deve pensare sempre alla
prossima partita altrimenti si
rischia di diventare schiavi di sè
stessi. Quando i giornali
cominciano a caricare
l’ambiente entra qualcosa nella
testa dei giocatori che gli fa
perdere la realtà delle cose. È
rebbero perché da cinque anni
consecutivamente arriva al primo
posto. La squadra di Moratti, co-
munque, incasserebbe comples-
sivamente 92 milioni di euro, in
virtù del +1,6% rispetto all’anno
precedente.
La Juventus avrebbe un ottimo in-
troito solo grazie ai successi degli
anni precedenti: circa 106 milio-
ni, l’equivalente di -2,2%. Analo-
ga la situazione anche per il Mi-
lan (88 milioni e -1,9%) e per la Ro-
che sa fare i cambi, ma mi sembra
un pochino presto sia per crocifig-
gere che per esaltare. Noi abbiamo
una rosa di 26 calciatori, che sono
tanti per una squadra che non deve
fare le coppe. Da qui a maggio avre-
mo una coscienza su quello che bi-
sogna fare per costruire qualcosa
d’importante». Per farlo ci vogliono
gli uomini adatti. Come il dg per
esempio. Chi sarà? «Più che ipotiz-
zare il nome del nuovo direttore ge-
nerale - ha concluso - mi sofferme-
rei sul nostro progetto, dal momen-
to che ho intenzione di creare una
rete di osservatori in tutto il mondo».
importante che l’allenatore li
tenga con i piedi per terra. Se
hanno fatto risultato a Firenze a
Torino significa che sono
all’altezza, ma si deve avere
continuità pure con le piccoline.
Il calcio è così. Contro le big gli
stimoli vengono da soli, il
difficile arriva quando di fronte
hai gente comune che sei
convinta di battere senza
problema. A quel punto rischi di
perdere. A me sinceramente è
piaciuto l’Inter in casa del
Livorno. La banda di Mourinho
poteva anche sentirsi superiore
ma ha affrontato la partita come
doveva. È entrata in campo
carica e alla fine si è portata a
casa l’intera posta in palio.
Ebbene, se il Napoli deve
ma (65 milioni, in virtù del
+0,13%).
In totale, le formazioni di serie A
si divideranno circa un miliardo di
euro, cioè 250 milioni di euro in
più rispetto ai circa 750 milioni di
quest’anno.
GIÙ LE MANI. «Non venderei
mai il Napoli, nemmeno ad uno
sceicco», ha ribattuto il presiden-
te della formazione azzurra, ieri nel
corso di una puntata di “Porta a
Porta” dal titolo “Il pallone sgon-
fiato”. «Il Napoli è il Napoli - ha am-
messo - e siamo la quarta realtà
del calcio italiano per bacino di
utenza e dobbiamo lavorare per i
nostri tifosi, visto che forse prima
si era fatto poco». De Laurentiis sa
che con il ritorno della squadra az-
zurra nel circuito europeo, torne-
rebbe a girare in maniera vortico-
sa tutto il commerciale del club. E
poiché il Napoli è una squadra che
vanta numerosi fan anche al-
l’estero, ecco perché sta chieden-
do alla sua struttura organizzativa
di prevedere una tournèe ameri-
cana. Il programma è ben avviato
e il viaggio verrebbe inserito nel
corso del ritiro estivo. Toronto e
New York le due tappe principali
per disputare due amichevoli, al-
le quali potrebbe essere aggiunta
un’altra partita ancora da decide-
re. E con la crescita della squadra,
anche la sua posizione nella gra-
duatoria mondiale comincerebbe
a migliorare. L’Istituto di storia e
statistica calcistica, “Iffhs”, ha sti-
lato per questo mese di ottobre, la
classifica per club aggiornata. Il
Napoli, rispetto al mese scorso,
perde altre otto posizioni ed è ora
252esimo nella classifica genera-
le. Ancora per poco: il periodo buio
della serie C ormai è alle spalle.
Aurelio De Laurentiis
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a cura di Italo Cucci
prendere qualcuno in esempio,
farà bene ad imitare l’Inter
quando sabato prossimo andrà a
giocare in casa del Catania. I
siciliani saranno anche nei
bassifondi della classifica ma se
giocano col coltello tra i denti
possono tranquillamente
mettere lo sgambetto agli
azzurri. E sarebbe un peccato
per ciò che si è visto nelle
ultime quattro partite. Sono
convinto, comunque, che
Mazzarri è uno che riesce a far
restare tranquillo tutto
l’ambiente. Viene dalla gavetta
e ha allenato squadre piccole
che sapeva caricare al momento
opportuno, soprattutto quando
di fronte c’erano avversarie
molto più forti.
SONO NOVE LE OFFERTE
Diritti tv estero,
aperte le buste
NAPOLI. Il campionato italiano
di calcio tira eccome. E va dato
atto a De Laurentiis di aver
intuito con largo anticipo la
realtà dello “stadio virtuale”
che permette di allargare il
bacino dei fruitori del calcio in
tv. Ieri è scaduto il bando di
vendita dei diritti televisivi
internazionali per la serie A e la
B, relativamente al biennio
2010-12, con cui la Lega Calcio
intende aggredire il mercato
asiatico e sudamericano. In
vendita 380 partite di serie A,
462 di serie B, il magazine tv
settimanale, interviste ed
immagini di contorno. Per
rendere il prodotto più
appetibile sarà introdotta dalla
prossima stagione anche una
gara alle 12,30 della domenica.
Il pacchetto interessa e come.
Sono infatti nove le offerte per
questi diritti tv internazionali,
già pervenute in Lega Calcio
dove, sempre ieri, sono state
aperte le buste alla presenza di
un notaio. Queste le società che
hanno presentato un’offerta
valida: S.C. Telesport
Intermedia srl, Img Media
Limited, Tring Tv SpA,
Mediaproduccion Srl (Imagina
Group), Media Partners & Silva
Limited, B4 Italia Srl, Kentaro
AG, Multimesh Broadcasting
Company, Sportfive
International Sarl. Sempre per i
campionati di serie A e serie B
delle stagioni 2010/2011 e
2011/2012 sono arrivate in Lega
Calcio anche le offerte per i
cinque pacchetti relativi ai
diritti radiofonici ed audiovisivi
in ambito nazionale terminati a
trattativa privata. Questo il
dettaglio delle offerte: Serie A -
Pacchetto E Platinum Hilites:
Rai . Serie A - Pacchetto F Radio
Live: Rai e Rtl 102.5. Serie B -
Pacchetto C Super Platinum
Hilites: Rai. Serie B - Pacchetto
D Platinum Hilites: Interactive
Group S.p.a. . Serie B -
Pacchetto E Radio Live: Rai. Sia
le offerte per i diritti
internazionali che quelle per i
diritti radiofonici ed audiovisivi
in ambito nazionale saranno
valutate ed eventualmente
assegnate dalla prossima
assemblea della Lega Calcio
convocata per venerdì.