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I bolli laterizi e la storia edilizia di Lucus Feroniae

Enrico Angelo Stanco

G li scavi della citt romana di Lucus

Feroniae hanno portato in luce una notevole quantit di bolli laterizi, conservati nei magazzini presso il locale museo. Tale vasto patrimonio risulta ancora per la maggior parte inedito: sono stati finora pubblicati solo dodici pezzi (dei quali otto in maniera pi o meno completa) su un campione totale che supera i 350 esemplari. Per primo il Bartoccini, nellambito dello studio sullanfiteatro, diede notizia di otto esemplari, sia pure in modo impreciso, identificandone quattro.1 Quindi la Sgubini Moretti prendeva spunto da una tegola-camino bollata per esemplificare la fase di fondazione della citt,2 mentre lAureli ne pubblicava occasionalmente altri tre pezzi.3 Chi scrive ha gi dato edizione in precedenti pubblicazioni del materiale doliare bollato proveniente dalle necropoli e dagli insediamenti rustici circostanti la citt di Lucus Feroniae e dal resto del territorio capenate,4 mentre lintero insieme dei rinvenimenti stato utilizzato come base statistica nei recenti studi sul-

la situazione della produzione e della commercializzazione di tali materiali nella valle tiberina.5 Resta da osservare che solo per un minimo lotto di esemplari stato possibile ricostruire la provenienza in base ai giornali di scavo e ai cartellini nelle casse; nella maggior parte dei casi il tempo ha cancellato ogni traccia e per le particolari modalit di rinvenimento, presumibilmente i vari restauri effettuati dopo le campagne di scavo, non si provveduto ad una trascrizione dei reperti nella documentazione, peraltro spesso encomiabilmente accurata, tenuta dagli assistenti agli scavi, dapprima il sig. G. Schifano, e quindi il sig. R. Mozzetti. Il presente studio tiene quindi conto dei soli esemplari esplicitamente attribuibili ai vari edifici, o ai complessi (146 bolli), escludendo i pezzi di incerta origine (comunque verosimilmente nella quasi totalit provenienti dallarea forense), che saranno oggetto di una successiva edizione. Nella trascrizione dei testi la sottolineatura indica il nesso delle lettere.

Lattivit edilizia a Lucus Feroniae Il Foro, con il portico e gli isolati di abitazione, sono evidentemente istituiti in et triumvirale e augustea, ma i numerosi bolli su tegole attribuibili tra let tiberiana e la claudia fino in et neroniana, suggeriscono una prolungata attivit di completamento del quartiere. Dalle murature e dai bolli laterizi traspare peraltro una ininterrotta attivit di restauri e ristrutturazioni che pu essere seguita fino in et tardo antonina o severiana, con una fase pi intensa in et traianeo-adrianea. Limpianto termale forense sembra attivo gi nelle prime fasi della colonia:6 negli ultimi anni del principato di Traiano viene verosimilmente progettata e forse avviata una vasta opera di ristrutturazione, nellambito della restitutio coloniae epigraficamente nota e in relazione diretta con il potenziamento dellacquedotto dellaqua Augusta;7 la realizzazione del complesso sembra per

I bolli editi dall area urbana di Lucus Feroniae Inventario 91790 92511 92575 92496 92554 92576 137965 92473 92506 92475 Inventario provvisorio 1543 PA 125 2515 PA 11 A11 A13 A12 A10 A9 A16 A15 Identificativo tipologico bollo S. 306 523 S. 145 310 803 803 803 468 468? 1363 = App. 62 N LF 2a + 2b N? Riferimenti bibliografici edizione esemplare Sgubini Moretti 1975, pp. 100-101 Aureli 1986, p. 194 Aureli 1986, p. 194 Aureli 1986, pp. 194-195 Bartoccini 1961b, p. 179 Bartoccini 1961b, p. 179 Bartoccini 1961b, p. 179 Bartoccini 1961b, p. 179 Bartoccini 1961b, p. 179 Bartoccini 1961b, p. 179 Bartoccini 1961b, p. 179 Bartoccini 1961b, p. 179
5 Filippi, Stanco 2002; Filippi, Stanco 2005. 6 Presumibilmente il balneo menzionato in ae, 1978, 296. 7 Per quanto concerne lintervento di potenziamento dellacquedotto, noto attraverso liscrizione ae, 1978, 303, attualmente si propende per una datazione attorno agli ini-

Note

Erroneamente edito con n. inv. 92456

Lasciato in situ dal Bartoccini, recuperato nel 2001

Non trovato

Non trovato
zi del ii secolo, anche in rapporto con la restitutio coloniae traianea (Papi 2000, pp. 141-143); precedentemente il Bartoccini proponeva dapprima una datazione delliscrizione in et adrianea (Bartoccini 1961a, p. 255) poi antonina (Bartoccini 1963, p. 38).

Enrico Angelo Stanco, Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. 1 2 3 4 Bartoccini 1961b, p. 179. Sgubini Moretti 1975, pp. 100-101. Aureli 1986, pp. 194-195. Stanco 1999; Stanco 2001.

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Fig. 1. Gli isolati del Foro, tavola identificativa degli ambienti.

per la maggior parte attribuibile tra i primi anni del principato di Adriano e almeno il 123. Un nuovo limitato intervento si data sotto il regno di Antonino Pio negli anni 140, mentre il calidarium maschile venne totalmente rifatto in epoca tardo antonina o severiana. Le Terme della via Capenate potrebbero avere una pi antica fase edilizia di et adrianea, o forse avviata nella prima et traianea e completata dopo il 123; di certo risulta evidente un intervento di ampie dimensioni forse dei primi anni del regno di Marco Aurelio, che interessa la sezione femminile del complesso, mentre negli ambienti riscaldati della sezione maschile si nota unampia ristrutturazione databile sotto il regno di Caracalla. Infine nellAnfiteatro si evidenzia un intervento edilizio di et adrianea (forse avviato nella tarda et traianea), conclusosi sotto Antonino Pio, nel 152 o poco dopo. Da quanto premesso si evidenziano una serie di macrofasi edilizie che interessano labitato, con due distinti indirizzi: gli edifici privati, costituiti allatto della fondazione della colonia, presentano una lunga fase di gestazione in et tiberiana e giulio-claudia, e varie ristrutturazioni fino al terzo secolo, con un pi visibile intervento di et adrianea. Gli edifici pubblici, solo in parte attribuibili alle prime fasi della citt (terme del Foro), sembrano tutti fondati o radical-

mente ristrutturati in et adrianea (forse su progetto traianeo), evidenziando un intervento generale evidentemente diretto dal potere centrale, suggestivamente relazionabile con la notizia di una restitutio coloniae8 nota da una dedica a Traiano datata poco dopo il 106 rinvenuta nellAugusteum della citt.9 Un successivo pi limitato intervento sotto Antonino Pio nei decenni 140-150, che sembra interessare pi edifici, e lintervento databile ai primi anni del regno di Marco Aurelio, per le ridotte dimensioni sono probabilmente attribuibili ad evergetismo privato, mentre infine in et severiana sembra di riscontrare una serie di opere di pi ampio respiro presumibilmente organizzate dal potere centrale. Gli isolati delle case-botteghe (Fig. 1) Sul lato lungo occidentale della piazza del foro si allineano due lunghi isolati di case a due piani con antistanti botteghe precedute da un portico. Tale complesso viene attribuito alla prima fase della colonia e dovrebbe quindi essere stato edificato nella prima et augustea. Per uno studio pi dettagliato si preferito dividere le varie parti funzionali del complesso i cui contesti sono esaminati separatamente. 1. Il portico forense Quasi tutti i rinvenimenti identificati

provengono dal settore settentrionale del portico, collegato al primo isolato delle case-botteghe. I pezzi rinvenuti nel tratto della piazza forense antistante al portico sono stati ricondotti ai settori del portico prospicienti. Si rinvengono quasi esclusivamente tegole del tetto (14 pezzi su 17), per la maggior parte inquadrabili nellambito dellet augustea e giulio-claudia (9 pezzi); due frammenti laterizi di et domizianea sono anchessi verosimilmente pertinenti a tegole, una tegola databile ad et domizianea o traianea, altre due sono del 134 e unultima si data in et adrianea. Le tegole pi antiche sono attribuibili alla prima et augustea, in consonanza con il colonnato in travertino e con le terrecotte architettoniche rinvenute negli scavi, mentre un numero doppio di esemplari si inquadra tra let tiberiana e la claudia fino in et neroniana, indice di restauri (in et neroniana?) o di una prolungata attivit di completamento del portico forense. Ulteriori restauri sembrerebbero plausibili in et traianea e adrianea. Intervento augusteo: 3 bolli laterizi - Una tegola con bollo di C. Laelius (cil , xv 1867, inv. 92551) dai pressi della mensa ponderaria nel settore settentrionale del portico; una tegola con bollo di Q. Publ (cil , xv 1388, inv. 92564)10 dallestremit settentrionale del portico; una tegola

8 Sugli interventi di et traianea nella citt e nel territorio cfr. Gazzetti 1997, pp. 25-26. 9 ae, 1985, 377; Papi 2000, pp. 141-143. 10 Il personaggio potrebbe essere identificato con il Q. Publicius, Q. f. leg. pro pr. noto

da uniscrizione veronese della met del i sec. a.C. (hd 17593 = ae, 1965, 148; Alfldy 1982, p. 341, n. 7); si tratta forse del medesimo cui viene dedicata una statua in Asia nel 59 (o forse tale ultima notizia deve attri-

buirsi al Q. Publicius (Malleolus?), praet. a. 68 a.C., verosimilmente padre o parente pi anziano del precedente: re, xxiii 2, s. v. Publicius, coll. 1895-1905, nn. 13 = 23; cfr. anche Alfldy 1982, p. 340, n. 2). Il bollo potrebbe

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con bollo di L. Etreilius (cil , xv 1129, inv. 91222) dal settore settentrionale del portico. Interventi di et tiberiano-claudia: 6 bolli laterizi - Una tegola di et tiberiana con bollo di Q. Lucanius Latiaris11 (cil , xv 1245 = CDB. 183 corr., inv. 91320) dal foro davanti al settore settentrionale del portico; una tegola della figlina di L. Tarquitius Eron (cil , xv 1465b?, inv. 91226) di et tiberiana (?),12 dal portico (settore settentrionale); una tegola della prima et giulio-claudia (Steinby 1974-75, p. 64) delle figline Marcianae di St. Marcius Rabbaeus (cil , xv 310, inv. 91220) dal settore settentrionale del portico; due tegole delle figlinae Viccianae di Tonneius (cil , xv 657 o 659 e cil , xv 673?, inv. 91224 e 92596) di et neroniana (Steinby 1974-75, pp. 9496) dal portico e dal sesto intercolumnio del portico (settore settentrionale); una tegola dellofficinator Dionysius Tonnei servus (cil , xv 662a, inv. 91381) di et neroniana (Steinby 1974-75, pp. 94-96) dal foro davanti al settore settentrionale del portico. Interventi di et tardo domizianea: 3 bolli laterizi - Un laterizio (?) della figlina di Cn. Domitius Tullus (cil , xv 259, inv. 92425?) databile agli anni 93-107 (Steinby 1974-75, pp. 48, 51) dal settore meridionale del portico; un laterizio databile in et domizianea (Steinby 1974-75, p. 51 e n. 4) della figlina di Q. Oppius Natalis (cil , xv 1346, inv. 91318), dallestremit settentrionale del portico; una tegola con bollo mutilo (N LF 7,13 inv. 92423) di presumibile et domizianea o traianea dallestremit settentrionale del portico. Interventi di et adrianea: 4 bolli laterizi - Due tegole con bollo consolare del 134 (Steinby 1974-75, p. 85) dalle f. dellopus Salarese di Sabina Augusta (S. 145, Agg. 23, inv. n. 91233 e 91319), dal termine settenpertanto datarsi alla prima et augustea; laltro bollo L. PUBL() (cil , xv, N 1387/8=App. 190) che presenta consimili caratteristiche ed area di diffusione, per la paleografia potrebbe risultare leggermente pi tardo ed attribuibile pertanto ad un figlio erede del fundus e della figlina, inquadrandosi nellet augustea avanzata. 11 Il prenome deve essere corretto in base al testo lucoferoniense che si presenta integro: cfr. appendice 1. 12 Il bollo molto probabilmente connesso con il cil , xv 1464 L. Tarquiti, e verosimilmente con il S. 384 L. Tarq(uiti). Per il 1464 stata proposta una datazione in et augustea (Volpe 1989, pp. 116-117, n. 1) forse avanzata, il S. 384 sembra paleograficamente il pi antico della serie (fine i a.C.?), il 1465 potreb-

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colo) per le ristrutturazioni interne degli edifici. I rari bolli pi antichi sono attribuibili ad et augustea abbastanza antica, probabilmente ancora nellambito della seconda met del i sec. a.C., mentre un congruo numero di esemplari, tra i quali due su tegole camino, si inquadra tra let tiberiana e la claudia fino in et neroniana, probabile indice di una prolungata attivit di completamento del quartiere che interessa senza rilevanti differenze quasi tutte le botteghe. Un bollo recentemente identificato in una tamponatura interna, con cortina realizzata in bipedali tagliati, un bipedale tagliato e sei tegole (di cui una per muro) databili alla prima et traianea, distribuiti senza apparenti concentrazioni in ambedue gli isolati, potrebbero suggestivamente relazionarsi con la notizia epigrafica di una restitutio coloniae attribuita a Traiano, nellambito di ristrutturazioni connesse con una nuova fase abitativa della citt. Un intervento di maggiore entit attribuibile alla piena et adrianea (difficilmente da interpretare come completamento di cantieri avviati in precedenza); le opere interessano prevalentemente il secondo isolato (contemporaneamente alle finitime terme, cfr. infra) e lultima bottega del primo blocco (E), ove posizionata la schola;19 in tale settore un bipedale tagliato per ghiera darco, con bollo datato attorno al 123, presupporrebbe una struttura di una certa monumentalit con arcate laterizie. Infine alcuni bolli dellet di Antonino Pio ed uno presumibilmente severiano sembrano documentare limitati interventi pi tardi, in concomitanza con quanto avviene nelle Terme del Foro. Intervento augusteo: 3 bolli laterizi - Una tegola con bollo non interpretato PL (cil , xv 2263,20 inv. 91325) dalla strada tra i due blocchi di botteghe; una tegola della figlina di C. Flaminius Fuscus (N LF 2a, 2b,21 inv. 91361) di et augustea dalla bottega B; una tegola con bollo

trionale del portico e dal foro antistante al settore settentrionale; una tegola della figlina di Eufrates servus di Pompeius Florus presumibilmente databile attorno al 120-125 (N LF 6,14 inv. 92424) dal termine settentrionale del portico; 1 tegola da muro con bollo consolare del 123 (S. 148 compl.,15 inv. s.n.) dei praedia Salarese di L. Iulius Ursus Valerius Flaccus (cos. 128, Steinby 1974-75, pp. 85-86), dal foro antistante il settore meridionale del portico. Non databile - Una tegola con bollo non databile (N LF 1,16 inv. 91225), dalla cunetta del portico, settore settentrionale(?). 2. Gli isolati delle case-botteghe Il quartiere del Foro si articola in due isolati divisi da una strada traversa, allineati sul lato nord occidentale della piazza; il primo isolato costituito da cinque unit di case a due piani (A-E) con al piano terra una bottega aperta sul portico affiancata dal vano scale e un retrostante cortile o hortus; nel secondo isolato si aprono altre cinque consimili unit immobiliari (F-L) e quindi, al margine occidentale, il complesso delle Terme del Foro.17 Le murature degli isolati di abitazione, prevalentemente in opera incerta e quasi reticolata18 con tamponature in opera reticolata, laterizia e mista, suggeriscono una datazione in et triumvirale e augustea, con restauri e ristrutturazioni fino in et tardo imperiale. I bolli laterizi rinvenuti negli scavi definiscono la situazione; nel i secolo sono quasi esclusivamente relativi alle tegole dei tetti di completamento degli edifici costruiti in opera incerta e quasi reticolata (19 pezzi, tra cui due tegole camino, su 22 fino alla prima et traianea); nel seguente cinquantennio sono per la maggior parte relativi a mattoni o tegole tagliate per murature in opera laterizia e mista (4 tegole da tetto su 13 pezzi dallet traianea avanzata alla met del ii se-

be essere gi tiberiano. Si tratta di una produzione di area romana documentata prevalentemente a Roma ed Ostia e pi raramente nel Latium presso lurbe (Roma: cil , xv 1464, 1-2, 4-6 - 5 ess.; cil , xv 1465, 1-4, 8-9? - 9 ess.; ta . 19, 64; App. 67-3 ess. Ostia: lso . 10691070 12 ess. Tusculum: cil , xv 1465, 5 - 2 ess. Grottaferrata: cil , xv 1464, 3. Castelgandolfo: cil , xv 1465, 6. Lanuvio: ns, 1966, fig. 24 e p. 111. Anagni: cil , xv 1464. Subiaco?: Volpe 1989, pp. 116-117, n. 1. 13 Cfr. appendice 1. 14 Cfr. appendice 1. 15 Cfr. appendice 1. 16 Cfr. appendice 1. 17 Gazzetti 1992, pp. 30-31. 18 Gazzetti 1992, p. 24. 19 Sulla schola e sugli ambienti circostanti cfr. da ultimo Bianchi, Bruno 2005.

20 Non vi sono elementi sufficienti per proporre uno scioglimento di tale monogramma, che potrebbe essere letto anche (pi difficilmente) LP; la distribuzione del bollo potrebbe indicare una localizzazione in area ortana o pi a nord per il centro di produzione. Risulta comunque suggestivo il possibile collegamento con i bolli sulla produzione in terra sigillata dei fratelli L. Plo(tius?) Zos(imus) e L. Plot(ius?) Por(cius), identificata nel tudertino presso Baschi (Bergamini 1993), che presenta una notevole diffusione in area tiberina. Infine Plotidius, gentilizio rarissimo, assente a Roma e attestato in area italica solo per tre individui dello statoniense (cil , xi 7482 e 7482bis) uno dallagro falisco (cil , xi 3128) e un militare oriundo da Bononia (edh , hd017945). 21 Cfr. appendice 1.

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non interpretato CAS PR (cil , xv 864,22 inv. 137924) dalla bottega E, amb. h. Interventi di et tiberiano-claudia: 11 bolli laterizi - Due tegole della figlina di C. Viccius (cil , xv N 1512 a/b = LSO 1086 e cil , xv 1510, inv. 92421 e 91317) di et tiberiana (Camilli, Taglietti 1994, pp. 310-311, 321; Steinby 1974-75, p. 95) dalla bottega B; due tegole di et Tiberiano-Claudia (Stala 1977, p. 246; Steinby 1974-75, pp. 95-96) delle figlinae Viccianae di Canuleia Crispina (cil , xv 670 a, inv. 92572 e s.n.) dalla bottega H, ambb. d e n; una tegola camino dellofficinator Nicolavus, servus di M. Fulvius (Phasis?) (S. 306, inv. 91790) di et tiberiano-claudia (Steinby 1974-75, p. 96 e n. 7; Pallecchi 2002, p. 180) dalla bottega H, amb. a o b; una tegola camino dellofficinator e libertus di C. Marcius L. f. Strabo (?), C. Marcius Maius (cil , xv 1279, inv. 92446) di et tiberianoclaudia dalle botteghe; una tegola della figlina di C. Marcius Mattio (N LF 5,23 inv. 91779) di et tiberiano-claudia?, in due frammenti, dalle botteghe E, amb. e H, amb. d; una tegola della figlina di Fuficius Phasis / Martialis (N LF 3,24 inv. s.n.) di et tiberiano-claudia? dalla bottega B; una tegola dellofficinator Dionysius Tonnei servus (cil , xv 662, inv. 91780) di et neroniana (Steinby 1974-75, pp. 94-96) dalla bottega G, amb. f; due tegole delle figlinae Viccianae di Tonneius (cil , xv 656, inv. 91362 e 91359) di et neroniana (Steinby 1974-75, pp. 94-96) dalle botteghe B - E e E amb. e. Interventi di et tardo domizianea o primo traianea: 8 bolli laterizi - Due tegole, una tagliata per murature, della figlina di Cn. Domitius Tullus (cil , xv 259, inv. 92425 presumibilmente errato e s.n.) databili agli anni 93-107 (Steinby 1974-75, pp. 48, 51) dalle botteghe D, amb. d, G, amb. e; quattro tegole dellofficinator Successus, attivo nelle figline di M. H(erennius) P(ollio) (cil , xv 1182, inv. 91314, 92568, 91315, 91316) databili ai primi del ii secolo o poco prima25 (cil , xv 1182) dalle botteghe B - C. - Un bipedale tagliato di T. Flavius Euchrius (cil , xv 1150, inv. 137962) presumibilmente databile in et tardo domizianea o prototraianea26 dalla bottega D, amb. g, tamponatura; un bipedale tagliato della figlina di Cn. Domitius Tullus ( cil , xv 1007?; lso 1195, inv. 91322) databile agli inizi del ii secolo (Steinby 197475, p. 51) dalla bottega D amb. b. Interventi di et adrianea: 10 bolli laterizi - Una tegola datata in periodo tardo traianeo-adrianeo (Steinby 1974-75, p. 34 e n. 7) di Crescens servus di L. Munatius Faustus (cil , xv 962b, inv. 91324), dalla bottega B; un ritaglio di tegola per muratura datato ai primi anni di Adriano (Steinby 1974-75, p. 52 e n. 6) delle figline di Domitia P. f. Lucilla / Anicetus (cil , xv 1026a var, inv. s.n.), dalla bottega C, amb. c; 1 laterizio datato ai primi anni di Adriano (Steinby 1974-75, p. 53) di Myrtilus servus di Domitia P. f. Lucilla (cil , xv 1037 aI, inv. s.n.), dalla bottega G, amb. e; 2 laterizi datati presumibilmente al 123 (Stala 1977, p. 280) di A. Aristius Menander (cil , xv 831, inv. n. 137972 e 91802), dal cortile retrostante la bottega H (amb. n, reimpiegato in una fornace tarda) e dalle botteghe H - I; un bipedale affettato per ghiera darco, con bollo databile attorno al 123 (Steinby 1974-75, p. 57) di Abascantus di Domitius Troph(i)mus (cil , xv 1115, inv. 92454) dalla bottega E, amb. f; 1 bessale datato al 123 (dat. cos.; Steinby 1974-75, p. 78) del-

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le figline Quintanensia di Annius Verus (cil , xv 1450, inv. 118361), dalla bottega E, amb. e; 1 bessale datato al 123 (dat. cos.; Steinby 1974-75, p. 78) delle figline Quintanensia di Annius Verus (cil , xv 1529 o S. 143 o S. 563, inv. 91360), dalla bottega E, amb. f; 1 laterizio datato agli anni 120-130 (Stala 1977, pp. 135-136) di produzione dei praedia di L. Iulius Ursus Valerius Flaccus (cos. 128) (cil , xv 522, inv. s.n.), dal cortile retrostante la bottega G (ambb. m-n); una tegola databile in et adrianea? (Steinby 1974-75, p. 53) dei praedia di Domitia Lucilla / Epagathus Claudi Quinquatralis servus (cil , xv 1074, inv. 91223) dalla bottega C? Interventi dellet di Antonino Pio: 3 bolli laterizi - 1 tegola datata agli anni 140-155 (Steinby 1974-75, p. 42) delle figline Fulvianae di Domitia Lucilla ( cil , xv 223a, inv. 92492), dalla bottega B amb. a; una tegola databile tra il 145 e il 155 (cil , xv 1085) dei praedia di Domitia Lucilla Veri / Primitivus (cil , xv 1085 compl.,27 inv. 92493) dalla bottega B; 1 laterizio con data consolare del 152 (Setal 1977, pp. 52-54; Steinby 1974-75, p. 80) dei praedia Quintanensia di Agathyrsus, Aug. lib. (cil , xv 468a, inv. 97475) dal retrobottega I. Interventi di et severiana? 1 bollo laterizio - 1 bessale tagliato con bollo anepigrafe (inv. s.n.) dalla bottega C, amb. c. Altri bolli non identificati - 5 bolli rinvenuti nel complesso delle botteghe del foro non sono stati reperiti o identificati per le pessime condizioni: si tratta di quattro tegole e di un laterizio, apparentemente tutti orbicolati o circolari.

Inv. 92562 Non reperito Non reperito Non reperito Non reperito

Inv. provv.

Supporto Descrizione bollo T Illeggibile? Illeggibile? Circolare, 3 righe di testo Lunato illeggibile circolare circolare

Data rinv. 1953, 07.03 1952, 24.04 1969, 06.10 1969, 22.10 1969, 22.10

Localizzazione rinvenimento Strada tra i due blocchi di botteghe bottega D, amb. d bottega H, amb. d bottega H, amb. b bottega H, amb. b

Giornale scavo G 2 p. 10 G 1 p. 6 G 26 p. s.n., tav., appunto allegato G 26 p. s.n G 26 p. s.n.

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T T lat T

22 Augusteo. Il bollo antico e in alcuni casi appare impresso sulle medesime tegole assieme ad un secondo bollo rettangolare C. ALBANI cil , xv 785 (cfr. Camilli, Taglietti 1994, pp. 330-331 nota 60; lso , 658). Qualora risultasse corretta la lettura C. Albanius in Cic. Att., xii 31, 4, (a. 45 a.C. suo vicino a Tusculum e proprietario terriero) si potrebbe

ipotizzare un collegamento; si deve per considerare che nel testo ciceroniano sembrerebbe pi probabile una lettura C. Albinius (cfr. Camilli, Taglietti 1994, pp. 330-331 nota 60 con bibliografia). 23 Cfr. appendice 1. 24 Cfr. appendice 1.

25 Forse il bollo potrebbe essere leggermente pi antico, il dominus cos. a. 85. 26 Forse liberto di T. Flavius Clemens cos. a. 95; potrebbe essere coevo al cil , xv 1155 dellofficinator T. Flavius Rhodo databile al trapasso tra i e ii secolo (Stala 1977, pp. 149-150). 27 Cfr. appendice 1.

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Sembra peraltro probabile che un bipedale con bollo delle figlinae Marcianae di Satrinius Communis (cil , xv 306c = S. 77; inv. 137998) attivo sotto Caligola (Steinby 1974-75, p. 63; Pallecchi 2002, pp. 230-233), rinvenuto nel 1954 durante lavori agricoli a sud dellarea archeologica recintata Tra la via Tiberina ed il viale del Castello di Scorano, possa essere ricondotto ad altri isolati abitativi della citt. La cosiddetta Basilica Ledificio su alto podio che conclude la piazza forense a nord stato identificato con la basilica28 epigraficamente testimoniata;29 in realt si tratta di un quadriportico connesso con un gruppo di altri edifici: un tempietto su alto podio, con ara antistante, posto tra una sala absidata utilizzata per il culto imperiale (forse labside viene aggiunta in una seconda fase)30 e un ambiente utilitaristico con vasca e fognature da identificare forse come una cucina o una latrina. Tale complesso risulta molto simile nellinsieme a quello della schola degli Iuvenes a Mactar,31 e potrebbe pertanto identificarsi come una sede collegiale di tipo sacrale, presumibilmente da attribuire allassociazione epigraficamente ben documentata degli Iuvenes Lucoferonenses.32 Una corrispondenza planimetrica si riscontra anche con alcuni principia (privi di Vorhalle) e di fori derivati di citt fondate da unit militari.33 Nel quadriportico, sul lato verso il foro, una originaria scalinata di accesso (?) venne trasformata nel sacello per il culto di Augusto, divinizzato dopo la morte.34 Alle spalle del complesso, fino al vicino incrocio stradale, si localizzano alcune botteghe. Al complesso sembra attribuibile un bipedale o sesquipedale con bollo consolare del 123 (cil , xv 223a, inv. 91326) rinvenuto ai piedi del podio, forse relativo agli alzati della facciata verso la
28 Da ultimo Papi 2000, pp. 69-71, Gros 2001, p. 297. Gazzetti 1992, pp. 26-29 con bibliografia precedente; Gazzetti 1995, p. 122. 29 Sensi 1985-1986, pp. 293-295, epigrafe 17, frr. a-d, 11 (ae, 1988, 558, B). 30 Cfr. Papi 2000, pp. 69-73; Gazzetti 1992, pp. 28-29. 31 Cfr. Gros 2001, p. 428, fig. 438; Carrillo Daz-Pins 1995, pp. 50-52. 32 cil xi, 3938; ae, 1962, 86. A.M. Sgubini Moretti, s.v. Lucus Feroniae, Dizionario Epigrafico di Antichit Romane, iv, 1975, p. 2000. 33 Gros, Torelli 1988, pp. 347-351. 34 A tale sacello sono attribuibili nellarchitrave verso linterno liscrizione dedicatoria dei due Volusii Saturnini (Papi 2000, p. 69), nella stessa posizione verso il foro una seconda consimile iscrizione con lettere di maggiori dimensioni di cui restano scarsi lacerti, e sulla fronte del podio liscrizione Divo Au-

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bipedali, tra le due era uno strato di demolizione con un frammento di bipedale recante il bollo cil , xv 714. Sotto la seconda pavimentazione apparivano dei muri cimati con un andamento difforme dallo standard urbanistico riscontrabile in tutto il complesso delle botteghe del foro, caratterizzate da blocchi modulari ripetuti: sembra pertanto possibile che tale settore dellisolato dovesse caratterizzarsi fin dallinizio per una pianta difforme dal modello delle case-botteghe, presumibilmente per la presenza originaria (gi in et augustea o giulio-claudia) di una prima fase delledificio termale,41 e tale ipotesi potrebbe essere confermata dalla possibile pertinenza di un mattone bipedale ascrivibile ad et giulio-claudia.42 Una vasta opera di ristrutturazione, nellambito della quale vennero rasi al suolo alcuni ambienti per un ampliamento generale del complesso, potrebbe essere stata progettata e forse avviata (come suggerito da pochi laterizi bollati rinvenuti nelle murature portanti e nel frigidarium maschile,43 che per potrebbero anche essere stati messi in opera pi tardi) ancora negli ultimi anni del principato di Traiano nellambito della restitutio coloniae epigraficamente nota; la realizzazione del complesso sembra per per la maggior parte attribuibile ai primi anni del principato di Adriano e il fatto che la maggior parte dei laterizi bollati rinvenuti nelle suspensurae rechi la data consolare del 123 dimostra che lattivit del cantiere dovette protrarsi fin dopo tale anno; presumibile che listituzione di una sezione femminile, di minori dimensioni, debba essere interpretata come una variante in fase dopera alloriginario progetto traianeo, a seguito della legge del nuovo imperatore che rendeva obbligatoria la differenziazione degli spazi negli edifici termali pubblici.44 Tali opere sembrano porsi in continuazione della restitutio coloniae di et traianea, e sono in relazione diretta
41 Presumibilmente il balneo menzionato in ae, 1978, 296. 42 Frammento di laterizio, presumibilmente un mattone bipedale, della figlina di L. Domitius (cil , xv 1121c); produzione di area romana o del Latium Vetus (cfr. Stanco 2006, p. 284, nn. 68. 1-69.1, nota 110); il dominus forse identificabile con L. Domitius Ahenobarbus cos. 16 a.C., morto nel 25 (pir 2, D 128). 43 Dalle murature del laconicum - tepidarium maschile un sesquipedale con bollo cil , xv 1111 datato tra gli ultimi anni di Traiano e i primi di Adriano (Steinby 1974-75, p. 56); nel frigidarium maschile 1 bipedale (cil , xv 1182) datato ai primi anni del ii secolo ma che potrebbe forse risultare leggermente precedente in quanto il dominus, M. H(erennius) P(ollio), cos. suff. a. 85 (pir 2, H 119; Stala 1977, pp. 127-129). 44 H. A. Hadr. 18, 10 lavacra pro sexibus separavit.

piazza forense, che potrebbe suggerire anche in tale settore un intervento adrianeo. Una tegola con bollo augusteo non sciolto GRAS (cil , xv 1171, inv. s.n.)35 rinvenuta nel piazzale allincrocio retrostante allisolato della basilica, sembra invece relativa ai tetti delle prospicienti botteghe poste sul retro del complesso della cosiddetta Basilica. Il complesso delle terme del foro 36 (Fig. 2) I primi scavi del complesso delle Terme del Foro si datano al 1969; in tale anno vennero portati in luce lingresso sul portico del foro con la limitrofa latrina, il frigidarium maschile con la vasca e un ambiente allungato retrostante di dubbia attribuzione (apodytherium?).37 Lindagine venne proseguita nel 1970 con gli altri ambienti prospicienti la piazza forense;38 infine gli ambienti riscaldati della sezione maschile del complesso termale vennero indagati nel corso della campagna del 1976;39 in tale frangente i diari di scavo menzionano in due occasioni il rinvenimento di bolli laterizi, tutti nellambiente absidato settentrionale, tepidarium o laconicum della sezione maschile;40 nelle cassette in magazzino sono stati individuati alcuni altri bolli laterizi rinvenuti in altra data (30.06.1976): tali pezzi non sono menzionati nel diario di scavo ma in tale giorno si operava ancora nel medesimo ambiente. Alcuni limitati sondaggi di scavo e una contestuale pulizia generale (con unaccurata ricerca dei pezzi ancora in opera) vennero effettuati nel 1999 nellambito delle opere per la nuova copertura; in tale occasione in un limitatissimo saggio di scavo effettuato entro il calidarium maschile venne identificata una complessa successione di fasi strutturali. Sotto lattuale pavimentazione di base delle suspensurae, effettuata in tegole smarginate, se ne identific una precedente in
gusto / patri publice [d(ecreto d(ecurionum)?] ae, 1988, 545, integrata. 35 Erroneamente edita come proveniente dalla villa dei Volusii Saturnini in Stanco 2001, 158. 36 Gazzetti 1992, pp. 31-32; Papi 2000, pp. 141-145. 37 Giornale di scavo n. 26, dal 14.07 al 12.11.1969. 38 Giornale di scavo n. 27.4, nuovo edificio termale a sud/sud-ovest del Foro, dal 17.10 al 05.11.1970; cfr. Sgubini Moretti 1973, p. 545, in cui si attribuiscono gli scavi al 1971. 39 Giornale di scavo s.n., prosecuzione scavo nel settore delle Terme dellantica citt romana di Lucus Feroniae, 21.06 21.09.1976. In Sgubini Moretti 1977 si menzionano scavi nelle terme negli anni 1974 e 1975 non riscontrabili nella documentazione agli atti. 40 Terme Foro, amb. A, 23 e 25.06.1976, G. d S. 21.06.-21.07.1976, pp. 1v, 2r.

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Fig. 2. Le Terme del Foro Sezione maschile: 1. frigidarium; 1v. vasca del frigidarium; 2. tepidarium-laconicum; 3. tepidarium; 4. tepidarium grande (o calidarium piccolo); 5. calidarium grande; 5v. vasche del calidarium. Sezione femminile: 6. frigidarium; 6v. vasca del frigidarium; 7. calidarium. con il potenziamento dellacquedotto dellaqua Augusta.45 Un nuovo intervento limitato al tepidarium maschile (o calidarium piccolo) e al secondo tepidarium o laconicum maschile (o meno probabilmente il completamento del cantiere avviato nella prima et adrianea), si data negli anni 140, mentre il calidarium maschile (grande) venne totalmente rifatto in epoca non individuabile, forse tardo antonina o severiana; a tale ultima ristrutturazione potrebbe essere attribuito un bessale con bollo anepigrafe circolare multiplo. Incerto (Fase augustea e giulio-claudia?): 1 bollo laterizio - Laconicum - tepidarium maschile: un laterizio con bollo anepigrafe con penta45 Per quanto concerne lintervento di potenziamento dellacquedotto, noto attraverso liscrizione ae, 1978, 303, attualmente si propende per una datazione attorno agli inizi del II secolo, anche in rapporto con la re-

gramma entro cartiglio quadrato (cil , xv 2361? Inv. s.n.). Fase augustea e giulio-claudia: 3 bolli laterizi (le tegole potrebbero anche essere di reimpiego o scivolate dalle limitrofe domus) - Laconicum - tepidarium maschile: un laterizio (bipedale?) della figlina di L. Domitius (cil , xv 1121c, cfr. Stanco 2006, p. 284, nn. 68-69, inv. s.n.), databile in et augustea o prototiberiana;46 una tegola delle figline Viccianae (cil , xv S. 204 var. I, inv. s.n.) della prima et giulio claudia (Steinby 1974-75, p. 95; Camilli, Taglietti 1994, p. 310). - frigidarium maschile: una tegola tagliata per muratura con bollo C AS PR di dubbia interpretazione (cil , xv 864;
stitutio coloniae traianea (Papi 2000, pp. 141143); precedentemente il Bartoccini proponeva dapprima una datazione delliscrizione in et adrianea (Bartoccini 1961a, p. 255) poi antonina (Bartoccini 1963, p. 38).

LSO. 658, inv. 137956) di et augustea (cfr. Camilli Taglietti 1994, pp. 330-331, nota 60) (potrebbe anche essere stata messa in opera in epoca posteriore). Intervento tardo-traianeo - adrianeo: 35 bolli laterizi - Calidarium maschile: nelle suspensurae un bipedale databile attorno al 120 (Steinby 1974-75, pp. 78-79; F.O.S. 674; Stala 1977, pp. 174-175) della figlina di (Rupilia) Faustina / Vallius L. Proc(u)lus (praedia Quintanensia?) (cil , xv 714, inv. 137955), un bessale datato al 123 (dat. cos.) delle figline Quintanensia di Annius Verus (cil , xv 454 a-b, inv. s.n.). - Tepidarium maschile: nelle suspensurae un sesquipedale datato ai primi anni di Adriano (Steinby 1974-75, p. 52 e n. 6)
46 Il dominus forse identificabile con L. Domitius Ahenobarbus cos. 16 a.C., morto nel 25 (pir 2, D 128).

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delle figline di Domitia P. f. Lucilla / Anicetus (cil , xv 1026a, inv. s.n.); 1 bipedale datato agli anni attorno al 120 (Steinby 1974-75, p. 54 e n. 3) delle figline di Domitia Lucilla (cil , xv 1027), dalle suspensurae (inv. s.n.) e un sesquipedale tagliato per ghiera dellarco nei praefurnia con lo stesso bollo (inv. 137958). Nelle suspensurae? 1 bessale datato al 123 (dat. cos.) delle figline Quintanensia di Annius Verus (cil , xv 920, inv. 137957). - Laconicum - tepidarium maschile: dalle murature, un sesquipedale datato tra gli ultimi anni di Traiano e i primi di Adriano (Steinby 1974-75, p. 56) delle figline domizie di Cn. Domitius Carpus (cil , xv 1111, inv. s.n.); 1 bipedale? datato presumibilmente al 123 (Stala 1977, p. 280) di A. Aristius Menander (cil , xv 831, inv. s.n.) ed un laterizio della figlina di Eufrates servus di Pompeius Florus presumibilmente databile al 120-125 (N LF 6,47 inv. s.n.). - Frigidarium maschile: 1 bipedale databile ai primi anni del ii secolo (Stala 1977, pp. 127-129; forse il bollo potrebbe essere leggermente pi antico, il dominus cos. a. 85) delle figline di M. H(erennius) P(ollio) / Successus (cil , xv 1182, inv. 137954). - Calidarium femminile: nelle suspensurae 23 bessali datati al 123 (dat. cos.) delle figline Quintanensia di Annius Verus (cil , xv 920, 2 es.; 449, 4 es.; 454 a-b, 2 es.; 1131, 1 es.; 1196, 6 es.; 1198, 1 es.; 1450, 7 es., inv. s.n.) e 1 bessale del 123 (dat. cos.; Steinby 1974-75, p. 54) delle figline D(e) L(icini) di Dom(itia) Lucill(a) ( cil , xv 273, inv. s.n.). - Fognatura presso terme foro: 1 bipedale datato ai primi anni di Adriano (Steinby 1974-75, p. 52 e n. 6) delle figline di Domitia P. f. Lucilla / Anicetus (cil , xv 1026 a, inv. 137959). Intervento antonino, anni 140: 3 bolli laterizi - Laconicum - tepidarium maschile: dalle murature, un laterizio tagliato datato attorno al 13848 (Steinby 1974-75, p. 38 e n. 6), delle figline Domit(ianae) Minores di Domitia Lucilla / Aelius Alexander (cil , xv 171).
47 Cfr. appendice 1. 48 Il bollo datato dal Bloch al 138; lofficinator inizia la sua attivit nel 123 nelle f. Genianae (S. 54), e quindi passa probabilmente nelle f. Caepionianae di Arrius Antoninus tra gli anni 127 e 138; lavora infine nelle f. Domitianae Minores almeno dal 138 sotto Domitia Lucilla minor (xv 171-173) e poi M. Aurelius Caesar (xv 717, a. 155-160); forse nel 123 opera anche nelle figline di Iulius Stephanus (xv 1208) (Bloch 1947, p. 266; S. p. 19; Helen 1975, p. 139; Steinby 1974-75, p. 38; Gasperoni 2003, p. 224). 49 Il bollo datato dal Bloch al 138; lofficinator inizia la sua attivit nel 123 nelle f. Genianae (S. 54), e quindi passa probabilmente nelle f. Caepionianae di Arrius Antoninus tra gli

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La testimonianza offerta dai bolli laterizi indica comunque uno specifico intervento edilizio avviato sotto Marco Aurelio, forse nei primi anni di regno (161-170?); le opere sembrano interessare in particolare le suspensurae della sezione femminile del complesso. Nel caso di un impianto termale preesistente, la sezione femminile potrebbe essere stata costituita ex novo in tale periodo, forse in relazione con una legge attribuita a Marco Aurelio con la quale si ribadiva lobbligo di ambienti separati maschili e femminili nei complessi termali pubblici.54 Gli ambienti riscaldati della sezione maschile furono infine oggetto di un restauro databile sotto il regno di Caracalla;55 la datazione certa per il Tepidarium56 e la corrispondenza tra i bolli anepigrafi sui bessali delle suspensurae di tale ambiente e di quelli del calidarium dimostra lampiezza dellintervento, forse in relazione con quello consimile nel calidarium maschile delle Terme del Foro. Fase traianeo adrianea (due bolli) - Frigidarium maschile, soglia della vasca: un laterizio tagliato con bollo datato in et domizianea (Steinby 1974-75, p. 37 e n. 2) dellofficinator C. Licinius Montanus delle figlinae Domitianae (cil , xv 148, inv. s.n.). - Genericamente dal complesso: un bipedale con bollo datato agli anni 120 (Ante 123?) (Stala 1977 p. 280) di A. Aristius Menander (cil , xv 831, inv. s.n.). Primi anni di Marco Aurelio (20 bolli) - Calidarium femminile: dalle suspensurae tre bipedali con bolli di C. Cominius Sabinianus di una figlina dellimperatore (f. Fulvianae?) di poco posteriori al 161 (Steinby 1974-75, p. 43 e n. 1) (cil , xv 754, inv. s.n.), due bipedali con bolli delle figlinae Fulvian(ae) Por(tus) Licini dellet di Marco Aurelio (Steinby 1974-75, p. 42) (cil , xv 226, inv. s.n.), un sesquipedale con bollo delle figlinae Oceanae di Marco Aurelio e Lucio Vero, officinatores Hermetianus et Urbicus, databile al 160-169 (Steinby 1974-75, p. 70 e n. 6) (cil , xv 367,
54 H. A. Marc. Ant. 23, 8 Lavacra mixta summovit. 55 Per la cronologia dellintervento si pu osservare che il bollo cil , xv 625 compare nelle Terme di Caracalla, assieme al 164 (Delaine 1997, pp. 249, 253), molto simile al 163 del contesto in esame; non sembra improbabile una datazione parallela a quella del complesso termale di Roma. 56 Dalle suspensurae un bipedale delle figlinae Domitianae Maiores dellimperatore Settimio Severo (Steinby 1974-75, p. 38 e n. 4) (cil , xv 163). Lambiente forse identificabile con lAmbiente 10 dei vecchi scavi dal quale proviene una tegola con bollo cil , xv 625 degli anni 212-217 (Steinby 1974-75, p. 94 e n. 9).

- tepidarium maschile: dalle suspensurae un bipedale datato attorno al 13849 (Steinby 1974-75, p. 38 e n. 6), delle figline Domit(ianae) Minores di Domitia Lucilla / Aelius Alexander (cil , xv 171). 1 bipedale datato dopo il 136-138,50 attorno alla met del ii secolo (anni 140?) (Stala 1977, p. 59, 206-209) delle figlinae di Um(m)i(dius) Quad(ratus) et An(nnia) Faus(tina) / Sex Ap(ri) Silv(ani) (cil , xv 731 b, inv. s.n.) in opera nelle suspensurae. Intervento tardo antonino-severiano: 1 bollo laterizio - Calidarium maschile: nelle suspensurae? un bessale con bollo anepigrafe (inv. s.n.) circolare multiplo Il complesso delle terme della via Capenate 51 (Fig. 3) Il complesso venne indagato nel 1961, ma purtroppo nei giornali di scavo non vi sono che scarni riferimenti;52 tra i materiali in magazzino sono stati identificati sette pezzi bollati provenienti dagli ambienti 4 e 10 delle piccole terme,53 altri due pezzi vennero recuperati dai crolli delle cortine nel 1994 ed uno nel corso di scavi allesterno del complesso, mentre unaccurata campagna di indagine sul monumento condotta nel 19992000 ha portato al rilevamento di numerosi pezzi ancora in opera o caduti negli ambienti. La testimonianza pi antica offerta da un laterizio tagliato murato nella vasca del frigidarium maschile, datato in et domizianea, cui si aggiungono due bipedali con bolli di et adrianea. Gli scarni dati desumibili dai bolli laterizi sembrano indicare nellisolato una pi antica fase edilizia di ampio respiro databile almeno ad et adrianea, o forse avviata nella prima et traianea e completata dopo il 123; lutilizzo di mattoni bipedali potrebbe indicare la presenza di opere di un certo rilievo, forse pavimenti a suspensurae, e quindi una prima fase del complesso termale in relazione con la notizia del coevo potenziamento dellacquedotto urbano (cfr. supra, terme del foro).
anni 127 e 138; lavora infine nelle f. Domitianae Minores almeno dal 138 sotto Domitia Lucilla minor (xv 171-173) e poi M. Aurelius Caesar (xv 717, a. 155-160); forse nel 123 opera anche nelle figline di Iulius Stephanus (xv 1208) (Bloch 1947, p. 266; S., p. 19; Helen 1975, p. 139; Steinby 1974-75, p. 38; Gasperoni 2003, p. 224). 50 Presunta data del matrimonio dei due personaggi. 51 Gazzetti 1992, pp. 33-34; Papi 2000, pp. 212-213, con errata ipotesi cronologica. 52 Giornale di scavo s.n. (17 bis?) dal 01.03 al 30.04.1961; Giornale di scavo n. 18 dal 01.05.1961 al 04.01.1962. 53 La sigla dellinventario provvisorio lfpt A4 e lfpt A10.

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bollo delle figlinae Fulvian(ae) Por(tus) Licini dellet di Marco Aurelio (Steinby 1974-75, p. 42) (cil , xv 226, inv. s.n.). - Genericamente dal complesso: due bipedali con bolli di C. Cominius Sabinianus di una figlina dellimperatore (f. Fulvianae?) di poco posteriori al 161 (Steinby 1974-75, p. 43 e n. 1) (cil , xv 754, inv. 137960-137961). Caracalla (almeno 7 bolli) - Calidarium maschile: dalle suspensurae molti esemplari di bessali con bollo anepigrafe circolare (tipo 2, inv. s.n.) severiano? e uno figurato (tipo 3, inv. s.n.) severiano? - Tepidarium maschile: dalle suspensurae un bipedale delle figlinae Domitianae Maiores di propriet dellimperatore Settimio Severo (Steinby 1974-75, p. 38 e n. 4) (cil , xv 163, inv. s.n.), molti esemplari di bessali con bollo anepigrafe circolare (tipo 2, inv. s.n.) severiano? - Tepidarium maschile vasca?: dalle suspensurae molti esemplari di bessali con bollo anepigrafe circolare (tipo 2, inv. s.n.) severiano? - Ambiente 10 (vecchi scavi, forse il tepidarium maschile?): una tegola con bollo delle figlinae Terent(ianae) di propriet dellimperatore, officinator L. Aelius Fidelis degli anni 212-217 (Steinby 1974-75, p. 94 e n. 9) (cil , xv 625, inv. s.n.). - Dal complesso proviene presumibilmente anche un frammento di laterizio rinvenuto allesterno (Scavi 1995, saggio 1, US 1), in uno strato di interro recente presumibilmente formatosi durante i vecchi scavi. Il pezzo reca un bollo delle figlinae Oceanae Maiores di Settimio Severo databile agli anni 191-198 (Steinby 1974-75, p. 70) (cil , xv 371, inv. s.n.). Lanfiteatro 57 Gli scavi dellanfiteatro furono avviati nel 1960 e completati nel 1961; nel corso dei lavori furono individuati 8 pezzi bollati, due dei quali non reperiti ed uno lasciato in situ e solo recentemente recuperato. Gi il Bartoccini58 aveva utilizzato i dati offerti da tali reperti per proporre una datazione del monumento in et antonina incrociando i dati con quelli forniti dai reperti numismatici ed epigrafici. Tale cronologia stata accettata dal Gregori in base allanalisi dei testi epigrafici nei quali viene menzionato M. Silius Epaphroditus, patronus dei seviri Augustales, magister iterum e patronus degli Iuvenes Lucoferonenses e fondatore a solo dellanfiteatro.59 Di contro il Papi propone una datazione delloperato del personaggio, e quindi del monumento, in et giulio-claudia, apparentemente agganciando tale conclusione sulla consta-

Fig. 3. Le Terme della via Capenate. Sezione maschile: 1. frigidarium; 1v. vasca del frigidarium; 2. tepidarium 2v. vasca del tepidarium; 3. calidarium; 3v. vasche del calidarium; 4. praefurnia; 5. apodyterium. Sezione femminile: 6. frigidarium; 7. tepidarium; 8. calidarium; 8v.vasca del calidarium; 9. apodyterium.

inv. 137963), due bessali con bollo anepigrafe circolare (tipo 1, inv. s.n.) tardo antonino? - Tepidarium femminile: dalle suspensurae tre bipedali con bolli di C. Cominius Sabinianus di una figlina dellimperatore (f. Fulvianae?) di poco posteriori al 161 (Steinby 1974-75, p. 43 e n. 1) (cil , xv 754, inv. s.n.), un bessale con bollo anepigra-

fe circolare (tipo 1, inv. s.n.) tardo antonino? - Ambiente 4 (vecchi scavi, forse il tepidarium o il Calidarium femminile): dalle suspensurae cinque bipedali con bolli di C. Cominius Sabinianus di una figlina dellimperatore (f. Fulvianae?) di poco posteriori al 161 (Steinby 1974-75, p. 43 e n. 1) (cil , xv 754, inv. s.n.), un bipedale con

57 Gazzetti 1992, pp. 32-33; Papi 2000, 77-79.

58 Bartoccini 1961b, p. 179.

59 Gregori 1989, pp. 81-83, schede 64-65.

i bolli laterizi e la storia edilizia di lucus feroniae


tazione dellutilizzo dellopera reticolata nelle murature delledificio, e collega ipoteticamente il liberto ad un, M. Silius M. f. Balbinus, menzionato nelliscrizione sepolcrale ostiense, oriundo della Regio X, da Vicetia, ove era stato magistrato cittadino.60 I bolli laterizi rinvenuti testimoniano senza ombra di dubbio un intervento edilizio di et adrianea, forse avviato gi nella tarda et traianea, conclusosi sotto Antonino Pio, nel 152 o poco dopo; lopera reticolata delle murature sembrerebbe intervallata da ricorsi di laterizi, con un ottimo confronto con un lacerto di muratura che svetta ancora nella zona della cosiddetta Area Sacra, nel settore orientale dellarea archeologica; se tale caratteristica fosse antica, e non dovuta ai successivi restauri, lanfiteatro risulterebbe realizzato con una muratura mista in opera reticolata con ricorsi laterizi (tipica dellet traianeoadrianea) e cadrebbe ogni sostegno allipotesi di un edificio anfiteatrale antecedente la restitutio coloniae traianea. In tale caso il bollo pi antico N LF2 rinvenuto nel corso degli scavi costituirebbe un semplice reimpiego di una tegola pi antica per le cortine murarie. Materiale di et augustea: 1 bollo laterizio - Una tegola (?) della figlina di C. Flaminius Fuscus (N LF 2a, 2b,61 inv. 92475) dal settore sud-est. Fase adrianea (cinque bolli) - Dal pavimento dellambiente presso ingresso nord, dai pressi dellingresso nord e dal lato sud est, 4 bipedali, uno dei quali molato per cornice, con bollo datato ante 123 (Steinby 1974-75, p. 79) dellofficinator D. Veturius Cerdo delle figlinae Quintanensia (cil , xv 803, inv. 137965,

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137966, 92576, 92554). Dal lato sud est un laterizio da muratura con bollo con data consolare del 123 dellofficinator A. Aristius Thallus delle figlinae di Plaetorius Nepos (cil , xv 1363= App. 62, inv. 92506?). Fase di Antonino Pio (due bolli) Dal lato sud est due laterizi con bollo con data consolare del 152 di Agathyrsus aug. Lib attribuito alle figlinae Quintanensia (Steinby 1974-75, p. 80) (cil , xv 468, inv. 92473 e s.n. non reperito) Et incerta - 1 bessale con bollo incompleto con lettere in rilievo senza margini (N LF 8, s.n.); si tratta plausibilmente di un pezzo di et traianeo-adrianea;62 dai pressi dellingresso nord. - 1 laterizio con bollo rettangolare incompleto non reperito, dal settore sud est.

60 Papi 2000, pp. 77-79.

61 Cfr. appendice 1.

62 Cfr. appendice 1.

70
Appendice 1 Testi nuovi, aggiunte e correzioni di testi editi Nella trascrizione dei testi la sottolineatura indica il nesso delle lettere. N LF 1 (Fig. 4) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 91225). Sig. 4,2; 2; litt. 1-0,9; teg?. Bollo rettangolare con lettere in rilievo CLA Cla( (S finale 1,1); tegg.; bollo parallelo al margine superiore; sp. 2,8 Bollo rettangolare con lettere in rilievo MARTIALIS FVFICI PHASIDIS Martialis, Fufici Phasidis (servus, fecit vel opus) Lofficinator un Martialis, Fufici Phasidis servus, forse il medesimo personaggio del M. Fuficius Martialis divenuto liberto, menzionato (dedicante) in una iscrizione sepolcrale urbana databile tra la met del i e la met del ii secolo (AE 1988, 0090). La cronologia del bollo incerta, forse da datare attorno alla met del i secolo.

enrico angelo stanco

Cfr. commento al testo seguente; il dominus verosimilmente C. Marcius L. f. (Strabo?) (cil , xv 1267, 1279? e S. 513); prima et giulio-claudia. N LF 5 = Stanco 2001, 180 (Fig. 8) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 91779, 136997, 137927, 137928). Sig. 11,7; 2,4; litt. 1,4-1,5 (O finale 1,1); tegg. largh. circa 45 cm, ala 6,5, sp. piastra 2,3-2,9; bollo parallelo al margine superiore. Bollo rettangolare con lettere in rilievo C. MARCI. MATTIO C(ai) Marci Mattio(nis) vel C. Marci, Mattio (servus fecit) N 1279/80, cfr. Filippi, Stanco 2005, p. 163. La lettura pi probabile C. Marci Mattio(nis), pi difficilmente C. Marci, Mattio (servus fecit). Il testo si inserisce in un gruppo di bolli coerenti (Steinby 1974-75, p. 15, nota 1) che sembrano avviarsi con la produzione di un C. Marcius L. f. (Strabo?) (cil , xv 1267, 1279? e S. 513; N = Filippi, Stanco 2005, p. 188), forse ancora in et augustea, per poi proseguire con vari servi officinatores che si firmano con il nome servile seguito dalla formula Marci C. s(ervus) (cil , xv 12681270 S. 333-334 e App. 50), e quindi con alcuni timbri riferibili a liberti operanti forse nella medesima officina (S. 528 e bollo in esame). La produzione presenta forti punti di contatto con quella di M. Fulvius Phasis (Pallecchi 2002, pp. 179180) con una cronologia probabilmente corrispondente, compresa nella prima met del i secolo (Steinby 1974-75, p. 96, nota 7; Pallecchi 2002.). Tale ipotesi

Fig. 4. Bollo N LF 1, inv. 91225. N LF 2a + 2b (Fig. 5) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 91361, 92422, 92475); tegg.; largh. circa 45 cm, ala 7, sp. piastra 3,5-4,5 cm. N LF 2a - Sig. 7,8; 2,5; litt. 1,5 (N 1,2, I finale 1,1); bollo parallelo al margine superiore. Bollo rettangolare con lettere in rilievo C. FLAMINI N LF 2b - Sig. 4,5; 1,5; litt. 1; bollo perpendicolare al precedente. Bollo rettangolare con lettere in rilievo FVSCI C(ai) Flamini Fusci vel Fusci, C(ai) Flamini (servi, opus) Bollo inedito, composto da due timbri rettangolari, disposti luno perpendicolare allaltro, a T; non sembra possibile identificare il personaggio, una cronologia alta (et augustea o tiberiana?) suggerita dalla paleografia.

Fig. 6. Bollo N LF 3, inv. s.n. e 91321.

N LF 4 = Filippi, Stanco 2005, p. 188 (Fig. 7) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 92432). Sig. 5,6+; 3,6?; litt. 1,8 (ON finale 1,1); 0,9-1 (SER finale 0,7-0,8); teg.?; centrale sp. 2,8 Bollo rettangolare con lettere in rilievo [- - -] STRABON [- - -]A. SER [C. Marci?] Strabon(is), [Dam?]a ser(vus fecit) Il servus officinator Dama, Marci C., menzionato nei bolli = cil xv, 1268 (DAMA. MARCI. C. S.) e S. 333 (DAMA. MARCI. C. S.).

Fig. 5. Bollo N LF 2 ricostruito da inv. 91361, 92422, 92475. N LF 3 (Fig. 6) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 91321, 92547; Magazzino Villa Giulia, cassa PV 207, inv. s.n.; + 2 ess. non reperiti). Sig. 11,2; 4,2; litt. 1,5; 1,4-1,5

Fig. 7. Bollo N LF 4, inv. 92432.

Fig. 8. Bollo N LF 5, inv. 91779, 137927-8, 137997.

i bolli laterizi e la storia edilizia di lucus feroniae


confermata dalla presenza di bolli delle due diverse officine su tegole camino provenienti dal complesso delle case botteghe. Verso la met del i secolo nella figlina risulta attivo anche Q. Valerius Cato (che opera anche nelle f. Marcianae) (Steinby 1974-75, p. 88), pi che dominus forse libero officinator; il bollo S. 83 = cil , xv 2508 potrebbe sottintendere ex figl(inis) Strab(onis) secondo il nome del dominus C. Marcius Strabo (pi difficilmente potrebbe fare riferimento al nome della figlina Straboniana). Alla medesima figlina sembra attribuibile il bollo Straboniana (tegula)(Stanco 1999, n. 71; Filippi, Stanco 2005, pp. 188-189). N LF 6 (Fig. 9) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 92424, 92531, s.n.). Sig. 10?; orb. 3,9; litt. 1,1-1,3; 1,1-1,2; lin. 1 (2?); 2; latt. (uno tagliato per cortina) centrale, sp. 4-4,2. Bollo con orbicolo medio, centro piano EVFRATES POMPEI FLORI Eufrates, Pompei Flori, (fecit). Cfr. cil , xv 1045: de pr(aedis) Dom(itiae) P(ubli) f(iliae) Luc(illae), Q(uintus) Pom(peius) Eupr(ates) (fecit); / Squilla et Titian(o) / co(n)s(ulibus) a. 127. Nel 127 Eufrates ormai un liberto ed acquisisce prenome e gentilizio del patronus, Q. Pompeius Florus; il bollo inedito di poco precedente per la forma (assomiglia molto al cil , xv 259 degli ultimi anni di Domiziano, ma anche ad altri timbri di et traianeo-adrianea) e potrebbe essere databile attorno al 120-125 in considerazione del contesto delle terme lucoferoniensi; forse il Pom(peius) Fel(ix) ed il Pom(peius) Ianua(rius) in cil , xv 1058 = LSO 816, CIL, XV 1059 e 1060 del 136, 137 e 138 sono liberti (o, pi difficilmente, conliberti) di Pompeius Eufrates (per Pompeius Felix cfr. anche cil , xv 1301 del 134 dei praedia di Memmia Macrina, dalla zona di Roma?). Bollo circolare (?) con lettere in rilievo [- - -]TONOMI[- - -] caduceus Il testo non risulta intellegibile; per la forma e le caratteristiche presumibilmente databile in et domizianea o traianea.

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dominus L. Iulius Ursus Valerius Flaccus (cos. 128).

Fig. 12. Bollo S. 148 compl., inv. s.n. Fig. 10. Bollo N LF 7, inv. 92423. N LF 8 (App. 234 var.?) (Fig. 11) (Magazzino di Lucus Feroniae, s.n. inv.). Sig. 2,5; 6,5+; litt. 2,5; bes. Bollo con lettere in rilievo, senza margini [- - -]+ITAIS+[- - -] [- - -V?]ita[l]is [- - -]? Il bollo forse una variante di App. 234, ]VITALIS. AQ da Santa Prisca, ipoteticamente messo in relazione con cil , xv 709, della figlina di Aquilia Sozomena,datato ancora nellambito del primo decennio del ii secolo (Steinby 1974-75, pp. 69-70); il suo liberto, C. Aquilius Aprilis continua a produrre nelle figlinae Oceanae in et adrianea (cil , xv 358-362).

cil , xv 1085 compl.64 (Fig. 13) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 92493). Sig. 9,7; orb. 3,9; litt. 1,1; 1,2; lin. 1; 2; 2; teg., sp. 2,2 cil, xv 1085 Bollo con orbicolo medio, centro piano EX. OF. PONT. PRIMITIVI EX. PRED DOMITIAE. LVCILL. VERI Ex Of(ficina) Pont(i) Primitivi, ex pr(a)edis Domitiae Lucill(ae) Veri (uxoris). Il bollo viene datato tra il 145 e il 155; lofficinator forse il Primitivus gi alle dipendenze di Domitius Tullus (cil , xv 262 inizi ii, Steinby 1974-75, p. 52) e poi di Domitia Lucilla (cil , xv 1015 primo periodo, 1016 adrianeo, Steinby 1974-75, p. 53), passato poi verosimilmente alle dipendenze di A. Pontius Clodianus65 e quindi manomesso da questultimo e attivo in proprio negli ultimi anni di vita sempre in relazione ai praedia di Domitia Lucilla.

Fig. 11. Bollo N LF 8, inv. s.n. S. 148 compl.63 (Fig. 12) (Magazzino di Lucus Feroniae, s. n. inv.). Sig. 9; orb. 3,3; litt. 1; 0,9; 0,7-1; lin. 1; 2; 2; teg. da cortina cil, xv S. 148 (522/3) Bollo con orbicolo medio, centro piano L. V. VAL[EX PRAE SA]LARESE PAETIN APRONIA COS (inverso) L. U(rsi) Val(eri) ex prae(dis), Salarese (sc. opus), Paetin(o et) Apronia(no) co(n)s(ulibus) Incerta la lettura della prima riga dopo le prime due lettere, la parte terminale si distingue chiaramente e permette di integrare il testo mutilo in S. 148. Il
65 A. Pontius Clodianus menzionato nei bolli cil , xv 1023 e 1039 a. 123; S. 276 a. 127; S. 146 a. incerto, come officinator attivo nei prae-

Fig. 9. Bollo N LF 6, ricostruito da inv. 92424, 92531, s.n.

Fig. 13. Bollo cil , xv 1085 compl., inv. 92493.

N LF 7 (Fig. 10) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 92423). Sig. xx; litt. 1,5-1,6; teg? centrale, sp. 2,4.
63 Citato in Filippi, Stanco 2005, p. 160. 64 Citato in Filippi, Stanco 2005, p. 160.

cil , xv 1245 = cdb . 183 corr (Fig. 14) (Magazzino di Lucus Feroniae, inv. 91320, s.n.). Sig. 10,5; 3,8; litt. 1,3-1,4; 1,21,3; teg. centrale, sp. 2,3.
dia di Domitia Lucilla, Steinby 1974-75, p. 155, Helen 1975, p. 147.

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Bollo rettangolare con lettere in rilievo Q. LVCANI LATIARIS Q(uinti) Lucani Latiaris Il prenome deve essere corretto in base al testo lucoferoniense che si presenta integro (pir 2 L 346, da correggere L. in Q.); il personaggio avrebbe pertanto lo stesso prenome del padre e del fratello (pir 2 L 348, 347); la descrizione in cdb . 183 evidenzia una lacuna nella parte iniziale del testo (anche se il disegno nelle tavole presenta il bollo come integro). Il personaggio menzionato

enrico angelo stanco


nellambito di alcuni eventi degli anni 28-32. Anno 28, viene condannato Sabino per una trappola ordita da Laziare: Latiaris in Tac. Ann. iv, 68.2-4; iv, 69.2; Dio 58, 1b. Lucanius (Latinius nel testo) Latiaris in Tac. Ann. iv, 68.2. Lucanius (Latinius nel testo) in Tac. Ann. iv, 71.1 (ove si anticipa il ricordo della punizione del traditore). Anno 32, Laziare viene accusato e condannato: Lucanius Latiaris in Tac. Ann. vi, 4.1. Latiaris in Tac. Ann. vi, 4.1.

Fig. 14. Bollo cil , xv 1245 compl., inv. 91320.

i bolli laterizi e la storia edilizia di lucus feroniae


Appendice 2 I bolli anepigrafi Anepigrafe LF 1 (Fig. 15) (Terme della via Capenate, 2 ess. dal Calidarium femminile, 1 es. dal Tepidarium femminile; s. n. inv.). Sig. diam. 3; cerchio 1 0,4; dist. 12 0,3; cerchio 2 0,2; dist. 2 - centro 0,2; centro 1; Bes. Circolare a due cerchi concentrici impressi e centro incavato66 I bessali che recano tale bollo erano in opera nelle suspensurae degli ambienti assieme a bipedali con bolli databili allet di Marco Aurelio; tardo antonino. sezione maschile; s. n. inv.).68 Sig. 5,7; 4,8; Bes. Ornamentale, forme varie.69 Il bollo si inserisce tra quelli a forma di pelta, presumibilmente timbrato con la parte metallica dellaffibbiaglio di una cintura (militare?). Il bessale con tale bollo era in opera nelle suspensurae dellambiente assieme a bipedali con bolli databili in et severiana; severiano.

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dist. 1-2 0,1; cerchio 2 0,1; dist. 2-centro 0,4; centro 0,5. Sig. 3: diam 1,9; cerchio 1 0,3; dist. 1-centro 0,2; centro 0,8. I bolli sono tangenti. Bes. Circolare multiplo, uno centrale maggiore e due laterali pi piccoli; tre cerchi concentrici impressi e centro incavato; due cerchi concentrici impressi e centro incavato, un cerchio concentrico e centro incavato72 Molto simile a Pfeiffer, Van Buren, Armstrong 1905 tav. iii, 14, tav. vi, 4 e tav. vii, 2. Il bessale con tale bollo era probabilmente in opera nelle suspensurae dellambiente; tardo antonino severiano?

Fig. 15. Bollo anepigrafe LF 1, inv. s.n. Anepigrafe LF 2 (Fig. 16) (Terme della via Capenate, molti ess. dal Calidarium e dal Tepidarium della sezione maschile; s. n. inv.). Sig. diam. 7,1; dist. centro 3,2; centro quadrangolare 0,9; 1; Bes. Circolare a disco impresso con centro incavato67 Per il bollo stata utilizzata una borchia piana circolare fermata alla tavoletta lignea della forma mediante un chiodo a testa quadrangolare. I bessali che recano tale bollo erano in opera nelle suspensurae degli ambienti assieme a bipedali con bolli databili in et severiana; severiano. Fig. 17. Bollo anepigrafe LF 3, inv. s.n. e 137941. Anepigrafe LF 4 (Fig. 18) (cil , xv 2361?) (Terme del Foro, un es. dal Laconicum tepidarium maschile; inv. s.n.). Sig. 4,7+; 4,4. Lat. Ornamentale, forme varie.70 Pentagramma entro cartiglio quadrato. Datazione incerta Fig. 19. Bollo anepigrafe LF 5, inv. s.n.

Anepigrafe LF 673 (Fig. 20) (Bottega C amb. c; inv. s.n.) Sig. 1: diam. 4,9; cerchio 1 0,2; dist. 1-2 0,5; cerchio 2 0,2; dist. 2centro 1,2; centro quadrangolare 0,5, 0,8. Sig. 2: diam 2,5; cerchio 1 0,2; dist. 1-2 0,3; cerchio 2 0,1; dist. 2-centro 0,4; centro 0,6.? Sig. 3: diam 2,4?; cerchio 1 0,3; dist. 1-2 0,1; cerchio 2 0,1; dist. 2-3 0,3; cerchio 3 0,1; dist. 3-centro 0,2; centro 0,2. I bolli sono disposti senza apparente regolarit. Bes. tagliato.

Fig. 18. Bollo anepigrafe LF 4, inv. s.n.

Fig. 16. Bollo anepigrafe LF 2, inv. s.n. Anepigrafe LF 3 (Fig. 17) (Terme della via Capenate, un es. dal Calidarium della
66 Tuomisto 2005, pp. 264-270; 286-287. 67 Tuomisto 2005, pp. 264-270; 286-287. 68 Un secondo esemplare integro di incerta provenienza inv. provv. 1540, su lat.; un bollo identico, ma di minori dimensioni, dalla Villa dei Volusii Saturnini, in Stanco 1999, n. 188.

Anepigrafe LF 571 (Fig. 19) (Terme del Foro, un es. dal Calidarium della sezione maschile; s. n. inv.). Sig. 1: diam. 4,8; cerchio 1 0,5; dist. 1-2 0,4; cerchio 2 0,3; dist. 2-3 0,3; cerchio 3 0,3; dist. 3-centro 0,3; centro 1,2. Sig. 2: diam 2,1; cerchio 1 0,2;
69 Tuomisto 2005, pp. 271-275; 287. 70 Tuomisto 2005, pp. 271-275; 287. 71 Un secondo esemplare mutilo di incerta provenienza inv. 92535; un timbro simile, ma non identico, nella Collezione del Principe Massimo, proprietario dei terreni; cfr. Stanco 1999, n. 186.

Fig. 20. Bollo anepigrafe LF 6, inv. s.n.


72 Tuomisto 2005, pp. 278-285; 288-289. 73 Un secondo esemplare mutilo di incerta provenienza inv. 92535.

74
Circolare multiplo, uno maggiore e almeno due pi piccoli; due cerchi concentrici impressi e centro incavato, spazi
74 Tuomisto 2005, pp. 278-285; 288-289.

enrico angelo stanco


intermedi riempiti da tratti obliqui e radiali a petalo, margine esterno orlato di cinque cerchielli a depressione; due cerReferenze grafiche e fotografiche: Fig. 2: rielaborato da Gazzetti 1992, p. 31, fig. 15; Fig. 3: rielaborato da Gazzetti 1992,

chi concentrici impressi e centro incavato, tre cerchi concentrici impressi e centro incavato.74
p. 27, fig. 13 e p. 34, fig. 17; Figg. 4-8, 10-20: calchi a grafite dellautore; Fig. 9: calco a grafite e disegno ricostruttivo dellautore.

i bolli laterizi e la storia edilizia di lucus feroniae

Appendice 3 Tabella riepilogativa dei bolli presi in esame T = tegola; B = bipedale; S = sesquipedale; bes = bessale; Cam = tegola camino; lat = prodotto laterizio incerto. Per la localizzazione dei rinvenimenti cfr. Figg. 1-3.

Inventario Non reperito 92425 (errato) 92562 91225 92551 137924 91226 91233 91220 91222 91224 91223 91231 91325 92564 92424 92423 91318

Inventario provv. Tipo supporto 1247 PA 42 2520 PA 165 1512 2504 PA 194/53 2503 2506 2509 2507 PA 34/53 2524 2521; PA 178 2511 2508 2512 T T T T? T? T T T T T T lat T/S? T T T? T? lat

Bollo Illeggibile? Circolare, 3 righe 0259 Illeggibile? N LF1 1867 0864 1465b S. 145 0310 1129 0657 a? 659? 1074 0259 2263 1388 N LF6 N LF7 1345 vel 1346

Data rinvenimento 1952, 24.04 1953, 03.03 1953, 07.03 1953,18.03 1953, 10.04 1953, 25.05 1953, 22.06 1953, 08.07 1953, 01.08 1953, 06.08 1953, 08.08 1953, 13.11 1953 1954, 15.02 1954, 16.02 1954, 17.02 1954, 17.02 1954, 18.02

Localizzazione rinvenimento Bottega D, amb. d Bottega D, amb. d Strada tra i due blocchi di botteghe Portico settore nord? cunetta Portico settore nord presso mensa ponderaria Bottega E, amb. h Portico settore nord presso podio, sul bordo esterno Foro, a 10 m. dal portico settore nord Portico settore nord Portico settore nord Portico Arature, 50 m. a nord del Foro? o Bottega C Area Foro 1953 Strada tra i due blocchi di botteghe A destra della basilica, termine portico A destra della basilica, termine portico A destra della basilica, termine portico A destra della basilica, termine portico

Giornale scavo G 1 p. 6 G 2 pp. 4-5; a G 2 p. 10 G 2 pp. 26-27; b G 3 p. 56 G 5 p. 85; c G 6 p. 100; d G 6 p. 109; e G 7 p. 119; f G 7 p. 121; g G 7 p. 122; h G 7 p. 129; i Non citato G 8 p. 134; l G 8 p. 135; m G 8 p. 136; n G 8 p. 136; o G 8 p. 137; p

75

76

Inventario 91319 91326 91320 137998 91322 91324 91314 91317 s.n. 91315 91316 92493 91361 92568 92421 92454 92492 91360 91359 92596

Inventario provv. 2513 2567 2514 2517 2523 2498 2500 2516 2525; 107 PA PA5/55 PA182 2499 2569 PA106 2510 2501 2502

Tipo supporto lat T T B B tagliato T. T? T T T T T T T? Fetta di B per arco T? bes T T

Bollo S. 145 corr. 0223 a? N CDB 183 corr. 306c = S. 77 1007? LSO 1195 0962 b 1182 1510? N LF 3 1182 1182 1085 N LF2 1182 N 1512 a/b LSO 1086 1115 0223 1529 a? (o S. 143 o 563) 656 0673?

Data rinvenimento 1954, 19.02 1954, 22.02 1954, 12.03 1954, 12.03 1954, 19.05 1954, 04.06 1954, 12.10 1954, 12.10 1954, 25.11 1954 1954 1955, 17.01 1955, 19.01 1955, 28.01 1955, 31.01 1955, 04.02 1955, 10.02 1955, 14.02 1955, 15.02 1955, 25.02 1955, 16.02 1955, 02.03 Fr. A: 1955, 22.02 1955, 22.03 (Fr. B: 1969, 06.10)

Localizzazione rinvenimento A destra della basilica, termine portico Davanti al podio Foro a m. 10 dal portico di fronte ingresso area sacra Tra la via Tiberina ed il viale del Castello di Scorano Bottega D amb. b Bottega B Bottega B? Bottega B? Bottega B Bottega B-C? Bottega B-C? Bottega B Bottega B Bottega B Bottega B Bottega E, amb. f Bottega E, amb. f Bottega E, amb. f Bottega E, amb. e Portico settore nord sesto intercolumnio Fr. A: bottega E, amb. e (Fr. B: bottega H, amb. d)

Giornale scavo G 8 p. 138; q G 8 p. 139; r G 8 p. 148; s G 8 p. 148; t G 8 p. 174; v G 9 p. 180; z G 9 p. 211; b1 G 9 p. 211; c1 G 9 p. 211-212; d1 Non citato Non citato G 10 p. 232; e1 G 10 p. 233; f1 G 10 p. 234; g1 G 10 p. 235; h1 G 10 p. 236; i1 G 10 p. 238; l1 G 10 p. 239; m1 G 10 pp. 239 e 245; n1 G 10 pp. 240 e 246; o1

enrico angelo stanco

91779 A

2119

N LF5

G 10 pp. 242 e 250; p1

i bolli laterizi e la storia edilizia di lucus feroniae

Inventario 118361 91362 91381 92425? s.n. In situ Non reperito 92506? Non reperito 92554 92473 92576 92475 Non reperito s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n.

Inventario provv. Tipo supporto PA 31/55 1956; PA 11/56 2518 PA 120 PA 168 2591 2559 2450 LFPTA10 LFPTA4 LFPTA4 LFPTA4 LFPTA4 LFPTA4 LFPTA4 bes? T T B? T B/S? lat incalciato B/S lat. B lat lat T? B B B B B B

Bollo 1450 0656 0662 a* 0259 1171 803 N LF3 1363 = App. 62? 468? 803 468 803 N LF2 ? rett 3,8, 4+ [- - -]+N 223 625 0226 0754 b 0754 b 0754 b 0754 b 0754 b

Data rinvenimento 1955, 22.02 1955 1956, 22.05 1956, 24.05 1958, 31.01 1960, 30.11 1961, 22-23.02 1961, 06-07.03 1961, 06-07.03 1961, 06-07.03 1961, 06-07.03 1961, 06-07.03 1961, 17.03 1961, 17.03 1961, 27-28.03 1961? 1961? 1961? 1961? 1961? 1961? 1961?

Localizzazione rinvenimento Bottega E, amb. e Botteghe B-E? Foro davanti al settore nord Portico? Portico settore sud 25 m dallo spigolo della strada intermedia Piazzale allincrocio retrostante allisolato della basilica. Per errore dai Volusii in Stanco 2001, 158 Anfiteatro Sporadico Anfiteatro, lato sud est Anfiteatro, lato sud est Anfiteatro, lato sud est Anfiteatro, lato sud est Anfiteatro, lato sud est Anfiteatro, settore sud est Anfiteatro, settore sud est Area sacra Terme piccole, amb. 10 Terme piccole, amb. 4 (tepidarium o calidarium femminile) Terme piccole, amb. 4 (tepidarium o calidarium femminile) Terme piccole, amb. 4 (tepidarium o calidarium femminile) Terme piccole, amb. 4 (tepidarium o calidarium femminile) Terme piccole, amb. 4 (tepidarium o calidarium femminile) Terme piccole, amb. 4 (tepidarium o calidarium femminile)

Giornale scavo G 10 p. 243; q1 G 11 p. 273; s1 G 11 p. 274; t1 G 14 p. 331 G 16 p. 413 e tav. G 17 p. 435; X1 G 17 p. 437; A9 G 17 p. 437; A10 G 17 p. 437; A11 G 17 p. 437; A12 G 17 p. 437; A13 G 17 p. 441; A 15 G 17 p. 441; A 16 G 17 p. 443; S 22 Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato

77

78

Inventario 91780 91779 B

Inventario provv. Tipo supporto 2556 2519 T T

Bollo 0662 a* N LF5

Data rinvenimento 1969, 30.09 Fr. B: 1969, 06.10 (Fr. A: 1955, 22.02 1955, 22.03) 1969, 06.10 1969, 06.10 1969, 10.10 1969, 22.10 1969, 22.10 1969 1969 1969 1970? 1970, 19.10 1970, 15, 20.10 1976, 30.06 1976, 30.06 1976, 30.06 1976, 23,06? 1976, 25.06? 1976, 23,06? 1976, 25.06?

Localizzazione rinvenimento Bottega G, amb. f Fr. B: bottega H, amb. d (Fr. A: bottega E, amb. e) Bottega H, amb. d Bottega H, amb. d Bottega H, amb. b Bottega H, amb. b Bottega H, amb. b Botteghe H I Bottega G, amb. e Bottega G, amb. e Foro piazza lato sud (quadd. D2, E3, N5, Q3) Terme Foro, Calidarium maschile (lato esterno a sud casa Menandro, quad. P3) Bottega G, amb. m-n (quadd. D1, D2, L2) Terme Foro, I tepidarium absidato (ovest Casa del Menandro) Terme Foro, I tepidarium absidato (ovest Casa del Menandro) Terme Foro, amb. A - I tepidarium absidato Terme Foro, amb. A - I tepidarium absidato Terme Foro, amb. A - I tepidarium absidato

Giornale scavo G 26 p. s.n. G 26 p. s.n. G 26 p. s.n., tav., appunto allegato G 26 p. s.n., tav., appunto allegato G 26 p. s.n. G 26 p. s.n. G 26 p. s.n. Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato

92572 Non reperito 91790 Non reperito Non reperito 91802 s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n.

2552 1543 sn 3/69 LFFT2 255 LFFT2 256 -

T T Cam lat T lat lat T? a triangolo T murata lat lat lat lat lat S murato lat murato

0670 a Lunato illeggibile S. 306* corr. circolare circolare 831 1037 aI 259 S. 148 corr 454 522 anepigrafe 831 N LF6 1111 171

enrico angelo stanco

Non citato Non citato G. d S. 21.06.21.07.1976, p. 1v, 2r G. d S. 21.06.21.07.1976, p. 1v, 2r

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Inventario s.n. s.n. s.n. 97475 s.n. s.n. 137960 137961 s.n. 137962 137972 s.n. s.n. 137955 s.n. s.n. 137956 137957 137958 137954 s.n.

Inventario provv. Tipo supporto LFMF 1; C 43 B T T lat T murata bes da muro B B lat B tagliato B/S B S B? B B T, a triangolo bes S a fette per ghiera arco T? lat

Bollo 1121c? S. 204 var I; LSO 578 I 670a 468a 1026 Anepigrafe 5 754 b 754 b 371 1150 831 171 1026a 714 1027 731 b 864 920 1027 1182 0273

Data rinvenimento 1976, 23,06? 1976, 25.06? 1976, 23,06? 1976, 25.06? 1978, 07.11 1978 1984, 13.11 1984, 13.11 1994, 10.06 1994, 10.06 1995 1999 1999 1999 In situ 1999 In situ 1999, 12.05 1999 In situ 1999 In situ 1999 1999 1999 1999 1999 In situ

Localizzazione rinvenimento Terme Foro, amb. A - I tepidarium absidato Terme Foro, amb. A - I tepidarium absidato Bottega H, amb. n (III strato quad. N3) Retrobottega I? Bottega C amb. c Bottega C amb. c Terme piccole Terme piccole Terme via Capenate (Saggio 1 US 1) Bottega D, amb. g, tamponatura Bottega H, amb. n, fornace tarda Terme foro, tepidarium maschile, base suspensurae, in opera Terme foro, tepidarium maschile, base suspensurae, in opera Terme foro, cal. Masch. scavo per copertura, saggio 1 US 3 Terme foro, tepidarium maschile, suspensurae, in opera Terme foro, tepidarium maschile, suspensurae, in opera Terme foro, frigidarium maschile Terme foro, tepidarium maschile Terme foro, praefurnium tepidarium maschile Terme foro, frigidarium maschile, dalle murature Terme Foro, cal. femminile?

Giornale scavo G. d S. 21.06.21.07.1976, p. 1v, 2r G. d S. 21.06.21.07.1976, p. 1v, 2r G scavi 23.1022.12.1978, p. 2 Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato

79

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Inventario s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n.

Inventario provv. Tipo supporto Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes Bes

Bollo 0449 0449 0449 0449 0454 a-b 0454 a-b 0920 0920 0920 1131 1196 1196 1196 1196 1196 1196 1198 1450 1450 1450 1450 1450 1450

Data rinvenimento 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999 1999

Localizzazione rinvenimento Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae

Giornale scavo Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato

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i bolli laterizi e la storia edilizia di lucus feroniae

Inventario s.n. s.n. 92446 137959 s.n. s.n. 137963 s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n. s.n.

Inventario provv. Tipo supporto 2560 Bes Bes Cam B B? B? S? Bes Bes B B B B B B B B Bes Bes Bes B Bes Bes

Bollo 1450 Anepigrafe 4 1279 1026 a 0148 0831 0367 Anepigrafe 1 Anepigrafe 1 0226 0226 0754 b 0754 b 0754 b 0754 b 0754 b 0754 b Anepigrafe 1 Anepigrafe 2 Anepigrafe 3 163 Anepigrafe 2 Anepigrafe 2

Data rinvenimento 1999 1999 ? ? 1999-2000, in situ 1999-2000 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ 1999-2000, in situ

Localizzazione rinvenimento Terme Foro, calidarium femminile, suspensurae Terme Foro Botteghe Fognatura presso terme foro, Terme piccole, frigidarium maschile, soglia vasca Terme piccole Terme piccole, calidarium femminile (amb. B) Terme piccole, calidarium femminile (amb. B), suspensurae Terme piccole, calidarium femminile (amb. B), suspensurae Terme piccole, calidarium femminile (amb. B), suspensurae Terme piccole, calidarium femminile (amb. B), suspensurae Terme piccole, calidarium femminile (amb. B), suspensurae Terme piccole, calidarium femminile (amb. B), suspensurae Terme piccole, calidarium femminile (amb. B), suspensurae Terme piccole, tepidarium femminile (amb. A), suspensurae Terme piccole, tepidarium femminile (amb. A), suspensurae Terme piccole, tepidarium femminile (amb. A), suspensurae Terme piccole, tepidarium femminile (amb. A), suspensurae Terme piccole, calidarium maschile (amb. D), suspensurae Terme piccole, calidarium maschile (amb. D), suspensurae Terme piccole, tepidarium maschile (amb. C), suspensurae Terme piccole, tepidarium maschile (amb. C), suspensurae Terme piccole, tepidarium maschile, vasca (amb. E), suspensurae

Giornale scavo Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato Non citato

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enrico angelo stanco


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