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TEMPI E COSTI

Interoperabilit e BIM per la sostenibilit


Pochi edifici, una volta realizzati, raggiungono le prestazioni di efficienza energetica stabilite e individuare a priori le criticit che possono causare il fallimento prestazionale non semplice. Tra queste, lo scambio delle informazioni mediante software incompatibili che rendono necessaria la traslazione dei dati da un formato a un altro. quindi necessario comprendere i vantaggi e le criticit dell'utilizzo di software che scrivono, estraggono e scambiano dati in ambiente integrato o interoperabile
Testo di Davide DellOro

Sotto il profilo dellindoor comfort e del risparmio energetico, pochi edifici, una volta realizzati, raggiungono le prestazioni stabilite durante la fase di design. In letteratura, infatti, diversi studi testimoniano come, sulla base di monitoraggi in opera, non sia atipico che interventi di nuova costruzione o di retrofit manchino di conseguire gli attesi risparmi energetici. Un esempio rappresentativo lo studio compiuto dal National Renewable Energy Laboratory (NREL), per conto del Governo degli Stati Uniti, su sei edifici ritenuti esemplari dal punto di vista energetico [1]. Queste costruzioni, progettate per essere low energy o, addirittura, net-zero energy performance, sono state monitorate per un intero anno. Lindagine ha dimostrato come, nonostante laccortezza impiegata durante i processi di progettazione, commissioning e reaRIQUADRO 1
In accordo con la ISO/IEC 2382-01, Information Technology Vocabulary, Fundamental Terms, per interoperabilit si intende la capacit di comunicare, eseguire programmi, o trasferire dati tra varie unit funzionali in un modo tale che allutente richiesto possedere poca o addirittura nessuna conoscenza delle caratteristiche proprie di queste unit. In termini di

lizzazione, ognuno dei sei edifici offra una prestazione energetica al di sotto delle aspettative, consumando, in alcuni casi, addirittura il 38% in pi di quanto atteso. Tuttavia, individuare aprioristicamente le criticit che possono causare il fallimento prestazionale non semplice, soprattutto alla luce dellelevata frammentariet dellindustria costruttiva. Queste deficienze, infatti, si ramificano in una serie di contingenze che variano tra lacune progettuali, difetti costruttivi, malfunzionamenti impiantistici, alterazioni manutentive ecc. [2]. Questo articolo si concentrer, nello specifico, sulla difficolt di progettisti e costruttori di prendere decisioni informate, cio di poter verificare in breve tempo le ripercussioni delle decisioni prese sul sistema edificio, in relazione al limitato livello di interoperabilit (Riquadro 1) nellindustria delle costruzioni.

Le deficienze prestazionali, in termini di efficienza energetica, si ramificano in una serie di contingenze che variano tra lacune progettuali, difetti costruttivi, malfunzionamenti impiantistici, alterazioni manutentive ecc.

software, il termine interoperabilit descrive la capacit di differenti programmi di scambiare dati mediante un set comune di procedure, di leggere e scrivere sullo stesso file e usare gli stessi protocolli. Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Interoperability

Un concreto e tangibile esempio di questo problema il processo di stima economica degli interventi. In generale, i progettisti programmano momenti di valutazione economica sia intermedi che alla fine di ogni fase progettuale, e, mediamente, sono necessarie due o tre settimane perch costruttori e specialisti determinino questa stima. In questi periodi di attesa del feedback economico, in cui gli studi di progettazione inevitabilmente continuano a lavorare sul design delledificio, il rischio di prendere decisioni che spingono il progetto fuori budget alto, proprio a causa dellassenza di un ambiente pienamente interoperabile. Infatti, nelle procedure aziendali e nelle metodologie tecniche correnti, il sapere caratterizzato da un alto potenziale di uso e di riuso durante il ciclo di vita degli edifici viene spesso depauperato o perso a causa di discontinuit nel flusso di informazioni sia entro che attraverso le successive fasi di sviluppo progettuale, dando origine a ritardi, inattendibilit e scarsa accuratezza nella computazione dei risultati.
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Unindagine economica commissionata dal National Institute for Standards and Technology (NIST) degli Stati Uniti stima che la mancanza di interoperabilit nellintera industria delle costruzioni americana per lanno 2002 ha causato degli sprechi addirittura di 15,8 miliardi di dollari [3], con perdite di 2,6 miliardi nelle fase di progettazione e ingegnerizzazione del progetto, di 4,1 miliardi in quella costruttiva, e di ben 9,1 miliardi durante le fasi operative e manutentive. Tra le pi diffuse inefficienze di interoperabilit, per esempio, si possono annoverare lo scambio delle informazioni attraverso sistemi totalmente o parzialmente cartacei, lutilizzo di software incompatibili che rendono necessaria la traslazione dei dati da un formato a un altro con probabile manipolazione dei contenuti, la reimmissione manuale degli stessi dati in pi formati digitali o cartacei, disegni as built mancanti e non aggiornati alle ultime modifiche in corso dopera ecc. In questi ultimi anni, proprio per far fronte a tale necessit e, al contempo, migliorare la qualit dei

Sono note le difficolt di progettisti e costruttori nel prendere decisioni informate, cio di poter verificare in breve tempo le ripercussioni delle decisioni prese sul sistema edificio, in relazione al limitato livello di interoperabilit nellindustria delle costruzioni

processi progettuali, costruttivi e gestionali, si assistito a una progressiva diffusione nellindustria costruttiva della tecnologia dei Building Information Models (BIM) e di applicazioni usate in modo collaborativo. Lidea alla base di questa nuova tecnologia che ogni edificio, in un qualsiasi istante temporale del ciclo di vita, possa essere rappresentato attraverso un insieme di dati fondamentali, suddivisi in aree multidisciplinari, che lo descrivono in maniera unica e non interpretabile [4]. Tali modelli di dati, inoltre, sono condivisibili e possono essere scambiati senza cuciture tra le applicazioni mission critical del processo edilizio, cio in modo automatico e senza alcun intervento o ulteriore manipolazione da parte dellutenza [5]. Si consideri, per esempio, il seguente caso. Nella vista architettonica di un edificio, un qualsiasi elemento tecnico, come un muro, rappresentato in un file CAx come un insieme di linee e coordinate geometriche ed compito dellutente, sulla base di assodate convenzioni, associare a tale schematizzazione grafica il reale significato. Inoltre, informazioni di tipo non geometrico, come per esempio le specifiche delle stratigrafie della parete oppure le propriet termiche dei materiali, possono essere inserite nel file come oggetti di testo che, tuttavia, risultano slegati e disgiunti dallinsieme di linee a cui fanno riferimento. In un BIM, invece, il muro unentit univocamente identificata che contiene informazioni multidisciplinari e che si relaziona dinamicamente con altre entit. Il muro, infatti, un oggetto che contiene dati geometrici (superfici, vertici, altezza, spessore, aree ecc.), materici (stratigrafie, materiali ecc.), fisico-tecnici (trasmittanze ecc.), grafici (schematizzazione per visualizzazione in

2-D a video o per la stampa, spessori ecc.) e nel momento in cui queste propriet vengono modificate, tali modifiche si ripercuotono in diversa misura anche su tutti gli oggetti a esso relazionati. Facendo un esempio pratico, la variazione della localizzazione spaziale del muro condizioner automaticamente anche la posizione delle finestre, dei solai e di tutti gli altri oggetti a esso associati. Nellindustria costruttiva questi software in grado di popolare e gestire tali tipologie di dati sono noti come applicazioni object-oriented. In generale, le informazioni contenute in un modello di dati sono stoccate secondo regole e convenzioni ben precise, che non sono peculiari solo allapplicazione che popola il modello, ma vengono anche riconosciute e condivise da altri target software. Al momento, considerata la molteplicit delle discipline coinvolte nella definizione di un edificio nel suo intero ciclo di vita, non esiste alcuna applicazione in grado di scrivere interamente un BIM, ma esistono diversi software specialistici che sono capaci di salvare viste particolari del modello di dati, come per esempio quella architettonica o dei delivery systems. La scrittura, estrazione e scambio di dati tra le diverse applicazioni pu avvenire generalmente in due modi: in ambiente integrato oppure interoperabile. In ambiente integrato , il formato del modello di dati chiuso e privato, e conseguentemente utilizzabile solo da particolari applicazioni, previa autorizzazione e riconoscimento. Un esempio di applicazioni integrate rappresentato da IES <Virtual Environment>, un set di software costituito da una interfaccia comune e da un singolo modello di dati condiviso.

Per migliorare la qualit dei processi progettuali, costruttivi e gestionali si assistito a una progressiva diffusione nellindustria costruttiva della tecnologia dei Building Information Models (BIM) e di applicazioni software usate in modo collaborativo

AMBIENTE INTEGRATO
Per esempio, un ambiente integrato include le seguenti applicazioni multidisciplinari [6]:

ModelIT modellazione geometrica; ApacheCalc calcolo dei carichi termici endogeni delledificio; ApacheSim simulazione termica; MacroFlo ventilazione naturale; Apache HVAC modellazione di componenti base di HVAC; SunCast calcolo e visualizzazione degli ombreggiamenti; MicroFlo computazione fluidodinamica; FlucsPro/Radiance simulazione luminosa; DEFT ottimizzatore del modello; LifeCycle Life-Cycle Cost Analysis; Simulex simulazione dellevacuazione degli edifici.

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AMBIENTE INTEROPERABILE
Una tipica collaborazione di tools per la stima economica ed energetica dei progetti in ambiente interoperabile, cos come proposta da Bazjanac [4], potrebbe essere:

Revit 9.1 di Autodesk vista architettonica; ArchiCAD 10 di Graphisoft vista termica; BS Pro Com Server di Olof Granlund OY e IFCtoIDF di LBNL preparazione degli input per la simulazione energetica; EnergyPlus del U.S. Department of Energy (DOE) simulazione energetica; SMIET del LBNL collocazione nel BIM dei link dove sono salvati gli output dei modelli energetici; iLINK di TOCOMAM computo metrico; Constructor ed Estimator di Graphisoft computo metrico estimativo; Solibri Model Checker verifica di coerenza delle informazioni stoccate nel BIM.

In ambiente interoperabile, invece, il modello di dati aperto: qualsiasi applicazione pu partecipare al processo di mappatura dei BIM e, di conseguenza, tali software diventano automaticamente interoperabili con ogni applicazione coinvolta nella medesima mappatura. Nel 1995 stata fondata lInternational Alliance for Interoperability (IAI) con lo scopo di creare e di promuovere la definizione di modelli di dati gratuitamente accessibili, modulari ed estensibili, battezzati Industry Foundation Classes (IFC). Lo scambio delle informazioni in formato IFC (lultimo formato rilasciato IFC2x3) pu avvenire sia tramite servizi web, se il BIM risiede su un IFC model server, oppure attraverso lo scambio fisico dei file, nel cui caso indispensabile che il software ricevente sia fornito di uninterfaccia compatibile con la particolare versione IFC importata. In base a quanto riportato in letteratura, lo scambio di dati in ambiente interoperabile pu avvenire in maniera diretta o indiretta [4]. Viene definita diretta quando un software dotato di uninterfaccia che permette limportazione e la successiva scrittura in formato IFC, mentre considerata indiretta sia quando un particolare target software usa unapplicazione intermedia direttamente interoperabile, sia nel caso in cui lapplicazione stessa dotata di uninterfaccia IFC non di ultima generazione e, di conseguenza, deve essere accoppiata ad altre tools per popolare completamente un BIM. Tra i software per la definizione della vista architettonica, per esempio, ArchiCAD 10 di Graphisoft e Revit 9.1 di Autodesk sono due applicazioni direttamente interoperabili in quanto entrambe

possono importare, scrivere ed esportare un BIM in formato IFC 2x3 senza intermediari, contrariamente a SketchUp di @Last Software che, non essendo dotato di uninterfaccia IFC, utilizza unapplicazione plug-in per scrivere i suoi output in ArchiCAD 8.1 di Graphisoft. In letteratura possibile trovare diverse pubblicazioni che testimoniano, mediante esperienze progettuali, la validit di ricorrere a soluzioni integrate e interoperabili per ridurre tempi e costi del processo edilizio. La trasmissione automatica o semiautomatica delle informazioni, e in particolar modo della geometria, permette, di fatto, di ridurre drasticamente i periodi di preparazione degli input delle applicazioni a valle (in alcuni casi fino all80% del tempo generalmente impiegato), e di ridurre al minimo indispensabile i momenti di verifica delle informazioni.A tal proposito, infatti, sono disponibili nel mercato alcune tools , come ad esempio Solibri Model Checker (SMC), che attraverso lapplicazione di predeterminate regole verificano la coerenza delle informazioni. Questa nuova generazione di software presenta indubbiamente opportunit di lavorare in modo pi efficiente e di migliorare la qualit del processo edilizio e dei manufatti prodotti. A livello teorico, il potenziale di queste nuove tecnologie di impattare drasticamente sul processo progettuale, costruttivo e gestionale enorme.Tuttavia, problemi come linerzia degli utenti ad abbandonare consuete procedure progettuali e a pensare in maniera diversa, oppure la mancanza di supporto tecnico, fungono tuttora da barriere allimpiego continuativo su larga scala dei Building Information Models.

1. Torcellini P.A., Deru M., Griffith B., Long N., Pless S., Judkoff R., Crawley D.B., Lessons Learned from Field Evaluation of Six High-Performance Buildings, Proceedings of the 2004 ACEEE Summer Study on Energy Efficiency in Buildings,American Council for an EnergyEfficient Economy,Washington DC, pp. 33253337. 2. Mills E., Friedman H., Powell T., Bourassa N., Claridge D., Haasl T., Piette M.A., The costeffectiveness of commercial-buildings commissioning, Lawrence Berkeley National Laboratory, Berkeley, 2004, LBNL 56637. http://eetd.lbl.gov/emills/PUBS/Cx-CostsBenefits.html 3. Gallaher M.P., OConnor A.C., Dettbarn J.L., Gilday L.T., Cost analysis of inadequate interoperability in the u.s. capital facilities industry, Technical Report NIST GCR 04-867, National Institute of Standards and Technology, 2004. 4. Bazjanac V., Model based cost and energy performance estimation during schematic design, Proceedings of the CIB W78s 22nd International Conference on Information Technology in Construction, Dresden, 2005, http://itc.scix.net 5. National Building Information Standard,Version 1.0 Part 1: Overview, Principles and Methodologies, National Institute of Building Science, 2007. 6. Crawley D., Hand W., Kummert M., Griffith B., Contrasting the capabilities of building energy performance simulation programs, verison 1.0, Lawrence Berkeley National Laboratory, Berkeley, 2005. 7. http://www.iai-na.org

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