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Università degli studi di Roma

Sapienza

Facoltà di Ingegneria

Progetto di un filtro passabanda a 30 MHz


Tesina per il corso di “Teria dei circuiti elettronici II mod“

Studente Professore

Roberto Patrizi Giuseppe Scotti


Progetto di un ltro

Indice
1 Specifiche di progetto 3

2 Impostazione del progetto 4


2.1 Funzioni di trasferimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

3 Scomposizione del filtro in celle biquadratiche in cascata 5


3.1 Parametri e ottimizzazione delle biquadratiche . . . . . . . . . 6

4 Implementazione circuitale ideale 8


4.1 Vincoli tecnologici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
4.2 Dimensionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

5 Simulazioni circuitali 14
5.1 Realizzazione del filtro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
5.2 COA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
5.3 Caratterizzazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

6 Appendice: listati Matlab 20


6.1 Mask.m . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
6.2 Tesina.m . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
6.3 Probe.m . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

2
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

1 Specifiche di progetto

Si richiede di progettare un filtro passabanda che presenti attenuazione mi-


nore di 3 dB nella banda tra 25 MHz e 35 MHz (larghezza di banda di 10 MHz
dunque), ed in particolare che abbia una attenuazione minore di 0.5 dB attorno
alla frequenza di 30 MHz. Inoltre si richiede che a distanza di un fattore 2 dalla
frequenza centrale, l’attenuazione del filtro sia almeno di 35 dB. I limiti delle
bande attenuate saranno dunque 15 MHz e 60 MHz. Le specifiche del filtro da
realizzare sono riassunte nella maschera in figura 1.

Specifiche di attenuazione
40

35

30

25
|A|dB

20

15

10

0
0 10 20 30 40 50 60 70
Frequenza f [MHz]

Figura 1: Maschera di attenuazione secondo le specifiche del filtro

Il filtro deve essere pensato per una realizzazione in tecnologia integrata, in


particolare per le simulazioni con Spice sarà utilizzata la libreria IBM a 0.35 µm.
Sono richieste impedenze di ingresso e di uscita del filtro reali e pari a Zin =
Zout =50 Ω, le alimentazioni sono fissate a 1.5 V, il filtro deve operare su segnali
(sia in ingresso che uscita) a valor medio nullo.

3
Progetto di un ltro

2 Impostazione del progetto


Tra le varie implementazioni possibili per la realizzazione del filtro, la scel-
ta è ricaduta su un’approccio in corrente al problema, ciò consente di avere
maggiore libertà sulle dinamiche che in tal modo non risentono della ridotta
escursione di 3 V delle alimentazioni. Il filtro verrà composto come cascata
di celle biquadratiche. Vedremo ora quale filtro è più conveniente scegliere, i
passaggi chiave che permettono il calcolo della sua funzione di trasferimento, e
la sua scomposizione in biquadratiche.

2.1 Funzioni di trasferimento


Per calcolare la funzione di trasferimento del filtro prima cosa sarà neces-
sario normalizzare l’asse ω delle pulsazioni e ricavare l’ordine e il tipo del filtro
normalizzato. Poiché tra le specifiche del filtro non è presente la monotonia,
si eviterà di usare un filtro di Butterworth per contenere la complessità avva-
lendosi del minore ordine richiesto da filtri di Chebischef o Cauer. Si eviterà
inoltre di sintetizzare un filtro di Bessel poiché, non essendo richiesto da specifi-
che un ritardo di gruppo massimamente piatto, si evita il maggiore scostamento
in ampiezza dalla caratteristica di trasferimento ideale che tale filtro presenta.
Procedendo quindi in Matlab (il listato con la descrizione dei calcoli ne-
cessari è presente in appendice), per il calcolo dell’ordine del filtro e della sua
caratteristica di trasferimento elencata per ciascuno dei tipi elencati si ottiene
la figura 2.
Come si può osservare il filtro ellittico o di Cauer (in verde) rispetta le
specifiche con un ordine più basso, infatti è l’unico filtro in grado di rispettare
la maschera con ordine pari a 2. In questo caso però, il vincolo sull’attenuazione
a centro banda che non deve essere superiore a 0,5 dB impedisce l’utilizzo di
filtri di ordine pari con ripple in banda passante. Come si può osservare il filtro
ellittico attraversa l’origine delle pulsazioni normalizzate con attenuazione pari
a 3 dB, la stessa attenuazione che ritroverei nella frequenza centrale del filtro
passabanda.
Per poter utilizzare il filtro ellittico dovrei aggiungere anche a questo un’ul-
teriore polo, perdendo di fatto il vantaggio peculiare del filtro di presentare
un’ordine più basso (o equivalentemente un’attenuazione maggiore a parità di
ordine), pertanto in questo caso sembrerebbe più conveniente un filtro di Chebi-
scef. Vedremo invece che il filtro di Cauer fornisce dei valori dei paramentri più
convenienti, per cui sarà utilizzato per la sintesi. Il filtro di Butterworth viene
comunque scartato poiché presenta margini minori con il rischio di non sod-
disfare la maschera per via delle non idealità di un’implementazione circuitale
reale.

4
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

Maschera normalizzata
40

35

30

25
|A|dB

20

15

10

0
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5
Pulsazione normalizzata ωn

Figura 2: Funzioni di trasferimento dei filtri normalizzati. In blu è tracciato


il filtro di Butterworth di ordine 3, in rosso il filtro di Chebiscef di ordine
3, in verde il filtro di Cauer di ordine 2.

Da una prima analisi con Matlab si ottengono le specifiche dei filtri bi-
quadratici che andranno a costituire il filtro. Tali valori raggiungono l’ordine
delle due decine, troppo elevato per poter essere implementato circuitalmente
senza eccessive difficoltà. Il problema non si presenta invece utilizzando un filtro
ellittico di ordine 3. Inoltre è possibile sfruttare la maggiore pendenza del filtro
per imporre un ripple in banda passante di soli 0.1 dB. In questo caso però ho
margini maggiori, e sopratutto ho dei valori di ω0 e Q nettamente più favorevoli.
Il passabasso di Cauer ottenuto con tali specifiche è mostrato in figura 3

3 Scomposizione del filtro in celle biquadra-


tiche in cascata
Bastano poche istruzioni in Matlab per ricavare la funzione di trasferi-
mento completa del filtro di Cauer, che per compattezza non verrà riportata

5
Progetto di un ltro

Maschera normalizzata
40

35

30

25
|A|dB

20

15

10

0
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5
Pulsazione normalizzata ωn

Figura 3: Filtro di Cauer normalizzato, ottenuto modificando la specifica


del ripple in banda passante a 0.1dB

in queste righe e che è possibile vedere facendo girare il listato in appendice


e visualizzando la variabile sys. Quello che interessa è che il numeratore è un
polinomio di quinto grado, mentre il denominatore è di sesto grado.
É possibile ridurre la complessità del filtro approssimando il numeratore di
quinto grado ad un termine s3 . Il filtro che si ottiene ha una risposta in frequenza
analoga a quella del filtro di partenza come si evince dalla figura 4, a meno dei
due zeri localizzati in prossimità della banda passante che scompaiono. La figura
5 mostra l’andamento delle due funzioni ponendo in risalto il comportamento in
banda passante. Si può osservare dalla figura 6 a pagina 9 come si riesca ancora
a rispettare la maschera, con un margine minore ma un filtro decisamente più
semplice da realizzare.

3.1 Parametri e ottimizzazione delle biquadratiche


Tutti i passi per scomporre la funzione di trasferimento del sistema in biqua-
dratiche sono commentati direttamente all’interno del listato Matlab riportato

6
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

Diagramma di bode del sistma/cascata di biquad


100

50

−50
Magnitude (dB)

−100

−150

−200

−250

−300

−350

−400
1080

720
Phase (deg)

360

−360
7 8 9 10
10 10 10 10
Frequency ω 106 (rad/sec)

Figura 4: Diagramma di Bode del filtro di Cauer (in blu) e del filtro ottenuto
dalla cascata di biquad (in rosso) con numeratore di grado 1

in appendice. I valori ottenuti per i parametri sono i seguenti:

ω1 = 2.25 · 108 rad/s, ω2 = 1.86 · 108 rad/s, ω3 = 1.54 · 108 rad/s;


Q1 = 8.2, Q2 = 3.4, Q3 = 8.2;

Le biquad sono state ottimizzate per la massima dinamica e minima figura


di rumore, questo è il motivo per cui sono state ordinate per Q crescente. Le
relative celle biquadratiche che si ottengono utilizzando nell’ordine i parametri
con pedice 2, poi 1 infine 3, sono dunque

s
T1 =
2.9 · 10−17 s2 + 1.6 · 10−9 s + 1
s
T2 =
2 · 10−17 s2 + 5.4 · 10−10 s + 1
s
T3 =
4.2 · 10−17 s2 + 8 · 10−10 s + 1

7
Progetto di un ltro

ne
Confronto f. ideale/realizzata

160

140

120
|T dB |

100

80

60

2
10
Pulsazione ω [Mrad/sec]

Figura 5: Diagramma di Bode del filtro di Cauer (in blu) e del filtro ottenuto
dalla cascata di biquad (in rosso) con numeratore di grado 1

Il valore dei coefficienti k a numeratore è stato calcolato in modo da avere


sempre la stessa dinamica in uscita da ciascuna biquad lungo il tragitto del se-
gnale, i valori che si ottengono sono i seguenti:

k1 = 1.58 · 10−9 , k2 = 8.8 · 10−10 , k3 = 4.78 · 10−9

La risposta in frequenza della funzione cosı̀ sintetizzata è riportata in figura


7 sovrapposta alla maschera con ripple di 0.1dB in banda passante. Si riportano
inoltre le risposte parziali dall’ingresso del sistema sino all’uscita dalla prima,
dalla seconda e dalla terza cella biquabratica, in particolare l’ultima delle tre
curve corrispoderà alla risposta del sistema sintetizzato.

4 Implementazione circuitale ideale


Adesso che il problema è stato risolto matematicamente scendiamo ad un
livello di astrazione inferiore andando ad implementare con componenti ideali il

8
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

Funzione sintetizzata
40

35

30

25
|A|dB

20

15

10

0
0 1 2 3 4 5 6 7
Frequenza f [Hz] x 10
7

Figura 6: Risposta del filtro sintetizzato, in blu la funzione di Cauer, in


rosso la sua approssimazione con numeratore pari a s3

circuito che realizza le funzioni di trasferimento calcolate. Un metodo efficiente


per implementare una funzione biquadratica passabanda con un solo amplifi-
catore è proposto da Deliyannis 1 insieme alla procedura per ottimizzarne i
parametri. Prima di procedere vediamo quali sono i gradi di libertà per il valore
dei componenti in oggetto.

4.1 Vincoli tecnologici


La libreria IBM per mette la realizzazione di transistor MOS con lunghezza
di canale minima L=0.35 µm e larghezza W=0.5 µm, le dimensioni massime
sono dettate dall’occupazione di area del componente per quanto riguarda la
larghezza di canale, mentre lunghezza può variare entro limiti ristretti oltre i
quali il processo non è ottimizzato, per cui possono essere considerate massime
le dimensioni L=0.5 µm e W=1 mm. I vincoli sui MOS saranno interessanti per
1
T. Deliyannis, Y. Sun, J. K. Fidler - Continuos-time active filter
design - 1999
c CRC Press LLC

9
Progetto di un ltro

Bode Diagram
10

−10
Magnitude (dB)

−20

−30

−40

−50
180

0
Phase (deg)

−180

−360

−540

−720
8
10
Frequency (rad/sec)

Figura 7: Risposte intermedie della cascata di celle biquadratiche, valutate


in uscita dalla prima cella (in blu), dalla seconda (in verde) e l’uscita finale
del sistema (in rosso)

quello che riguarda la struttura interna dei COA. In questa fase del progetto
invece i vincoli da rispettare sono quelli sui componenti passivi: le resistenze
debbono essere comprese tra 30 Ω e 100 kΩ (consideriamo una resistenza del
polisilicio di 50 Ω/quadro), mentre le capacità tra 100 fF e 50 pF.

4.2 Dimensionamento
Consideriamo lo schema circuitale ideale della cella di Delliyannis mostrato
in figura 8. La biquadratica ideale è ideale se l’amplificatore che figura in essa
è ideale.
Dimensionando opportunamente le resistenze ed i condensatori che compa-
iono nel circuito è possibile ottenere una funzione di trasferimento passabanda
con le caratteristiche desiderate. In prima istanza il circuito sembrerebbe avere
6 componenti indipendenti, quindi 6 gradi di libertà. Un grado di libertà vie-
ne immediatamente rimosso per avere la minima sensibilità per il parametro di

10
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

C2

R2

COA
C1 R1
OUT+

IN
0
OUT-

Ra

1Aac Rb
0Adc

0 0

Figura 8: Biquadratica passabanda di Dellyannis implementata con un COA

merito Q, come indicato dal Deliyannis, ponendo C1 = C2 = C. La funzione di


trasferimento risultante per il circuito è:

1+K
s
R1 C
T (s) = (1)
2 K 1
 
2
s + − s+
R2 C R1 C R1 R2 C 2

Si osserva che sebbene il circuito abbia 6 componenti (quindi 6 gradi di


libertà) non è possibile assegnare contemporaneamente sia ω0 , Q e K. Vediamo
infatti cosa accade dimensionando il circuito per tutti i parametri contempo-
raneamente. Dalla 1, in cui K = Ra /Rb , si osserva che T(s) non dipende da
Ra ed Rb esplicitamente, ma solamente dal loro rapporto, per cui al posto delle
due variabili Ra ed Rb posso considerarne una sola (cioè K), quindi per il cir-
cuito restano solamente 4 variabili indipendenti. Confrontando con la generica
equazione di un passabanda (2) ottengo il sistema (3).

k1 s k1 ω02 s
t(s) = 2 = ω0 (2)
s s s 2
+ s + ω02
+ + 1 Q
ω02 ω0 Q

11
Progetto di un ltro

1

ω02 =



R1 R2 C 2






2 K


ω0
Q
= − (3)


 R2 C R1 C




2 1+K
 k1 ω0 =



R1 C
É possibile cercare di risolvere il sistema considerando C come parametro
per ricavare il valore di R1 , R2 e K rispetto a C. Dalla terza equazione si osserva
però che K è una costante, non dipende cioè dal parametro libero C, ma il suo
valore è fissato dalle specifiche del filtro (k1 , ω0 e Q). Ricavo K e lo sostituisco
nella seconda equazione, che posso risolvere rispetto ad R2 , ottenendo una
funzione di R1 oltre che di C, che, sostituita nella prima equazione del sistema
(3), può essere scritta nella forma:
!
2 1
2C ω02 · R12 − − Ck1 ω0 ω0 C · R1 + 1
Q
il cui determinante ∆ semplificato dividendo per ω0 C è
v
u !2
u 1
t
− Ck12 ω0 −8 (4)
Q
si osserva che per valori che abbiano un senso, il termine tra parentesi
tonde è sempre molto più piccolo di 8, in quanto 1/Q sarà dell’ordine di un
decimo, il termine sottratto è un prodotto tra termini esponenziali con esponenti
prevalentemente negativi: C con esponente 10−12 , k1 con esponente 10−9 , solo
ω0 ha esponente positivo 108 , ma più piccolo degli altri due esponenti. In
definitiva quindi il termine sotto radice sarà semre negativo, vale a dire che
non è possibile rispettare tutte e tre le equazioni del sistema 3 con componenti
integrabili. Nonostante l’alto numero di parametri iniziali quindi, ci si dovrà
accontentare di scegliere i valori dei componenti che permettano di fissare la
frequenza ω0 e la selettività Q, rinunciando in questa fase a tunare anche il
guadagno.
Si procede dunque nel modo seguente: Si fissa il valore della capacità C e
della resistenza R1 e si ricava il valore di R2 dalla pulsazione desisiderata (pima
equazione del sistema (3)). Ricavo K dalla seconda equazione, quindi scelgo Ra
ed Rb che hanno come rapporto K. I dati ottenuti sono riassunti nella tabella 9.
Nella stessa tabella al posto del k1 compare il guadagno G della biquadratica,
che per una cella biquadratica generica come quella mostrata nell’equazione (2)

12
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

Dimensionamento
Biquad 1 Biquad2 Biquad 3
ω0 1.86 108 2.25 108 1.54 108
Obiettivi

Q 3.4 8.2 8.2


G 2.91 0.556 6.02
C 2.2 pF 1.8 pF 2 pF
Fissati

R1 1KΩ 1KΩ 1.7KΩ


Ra 1KΩ 1KΩ 1KΩ
R2 5.98KΩ 6.11KΩ 6KΩ
Rb 4.67KΩ 3.6KΩ 1.9KΩ
K 0.214 0.277 0.526
Ricavati

G 10 25.9 23
r 0.167 0.164 1.283

Figura 9: Parametri di progetto per le tre biquadratiche

nel termine più a destra, è pari al termine a numeratore (k1 ω02 ) moltiplicato per il
rapporto Q/ω0 , che per la biquadratica di Deliyannis assume quindi l’espressione

1+K Q
·
R1 C ω 0

Si osserva che sebbene il parametro del guadagno sia stato posto nella
tabella insieme agli obiettivi di dimensionamento, in questa fase non è stato
raggiunto come mostra lo stesso parametro nella terza parte della tabella con i
valori ricavati.
Il parametro r è definito dal rapporto tra R1 ed R2 ; come
√ indicato dal De-
liyannis la sensibilità della biquadratica è proporzionale a r, per cui l’obiettivo
è quello di minimizzare il più possibile il valore di r, come è stato fatto nel
dimensionamento, privilegiando però il contenimento dei valori in un intervallo
più limitato. Si nota infine che per come è fatta la biquadratica è possibile rac-
cogliere in R1 tutta la resistenza vista al nodo di uscita, cioè anche la resistenza
del successivo stadio di ingresso.

13
Progetto di un ltro

5 Simulazioni circuitali
Ora che il filtro è stato dimensionato passiamo al progetto elettronico, proce-
dendo concretizzando il lavoro precedentemente svolto su un piano più astratto,
per arrivare ad un circuito integrabile capace di svolgere la funzione di filtro co-
me richiesto. Per prima cosa si simula ciascuna delle tre celle biquadratiche con
Orcad, un ulteriore operazionale viene aggiunto poi in ingresso per modificare
il guadagno, infine si sostituisce una struttura reale per gli operazionali in cor-
rente. Ciascun passo richiede aggiustamenti e correzioni per evitare contrastare
la distorsione della funzione di trasferimento del filtro dovuta ad ogni modifica
del circuito.

5.1 Realizzazione del filtro


Un amplificatore operazionale in corrente in Orcad può essere realizzato
con un blocco ideale F, che è un componente a due porte che presenta in
uscita alla seconda porta la corrente in ingresso alla prima porta moltiplicata
per un fattore di guadagno selezionabile a piacere. In ingresso viene posta una
resistenza di 1 Ω in serie, in uscita 1 MΩ in parallelo, il guadagno è di 104 . Le
simulazioni mostrano un’ottima corrispondenza con la teoria per i parametri ω0
e Q. Per la misura del fattore di merito Q e degli altri parametri di ciascuna
cella biquadratica è stato utilizzato uno script Matlab che legge le serie di
dati calcolate da Orcad ed effettua le misure richieste. Lo script Probe è
riportato in appendice insieme agli altri listati. Le tre biquadratiche sono state
poi connesse in serie, aggiungendo un ulteriore COA ideale in ingresso a ciascuna
di esse per avere un guadagno pari ad 1.

5.2 COA
Il COA è stato implementato utilizzando una variante dell’architettura pro-
posta da Bruun 2 in cui si è aggiunto un secondo stadio di guadagno, e le uscite
sono state specchiate per estendere il range dinamico. Lo schema circuitale è
mostrato in figura 10, in cui Iin è il nodo di ingresso connesso all’emettitore
di Q1, Out- ed Out+ sono rispettivamente il nodo di ingresso invertente e non
invertente.
La transcaratteristica dell’amplificatore con le uscite cortocircuitate a massa
è mostrata invece in figura 11, l’asimmetria della risposta è dovuta alla presenza
del riferimento a massa solo nel ramo di uscita invertente.
2
G. Palmisano, G. Palumbo, S. Pennisi - Cmos Current amplifier -
c Klu-
wer Academic Publisher.

14
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

Vdd

Q12 Q11 CMOSP CMOSP CMOSP CMOSP


CMOSP CMOSP 0.5u 0.5u 0.5u 0.5u
20u 220u 50u 50u 50u 50u
0.5u 0.5u Q14 Q5 Q6 Q15

Q2
Q1 Out+ Out-
CMOSP
CMOSN
I1 Vb=0.725V 0.5u
0.5u
150u Q3 Q4
150u
Iin C1 R1 CMOSN CMOSN
100uAdc 0.5u 0.5u
200u 200u
1.2p 1.5k
0
Q8 Q7 Q9 Q16 Q10
CMOSN CMOSN CMOSN CMOSN CMOSN
0.5u 0.5u 0.5u 0.5u 0.5u Q13
10u 100u 10u 50u 100u CMOSN
0.5u
Vss 50u

Figura 10: Schema circuitale del COA

Il guadagno dell’amplificatore misurato dalla transcaratteristica è pari circa


900. La resistenza di ingresso è di circa 40 Ω, si avvicina molto alla resistenza
richiesta dalle specifiche di 50 Ω; la parte mancante potrebbe essere facilmente
ottenuta dalla componente parassita resistiva delle interconnessioni, in parti-
colar modo se il segnale venisse connesso direttamente al piedino d’ingresso
del circuito del filtro finito e chiuso in package dovrei tener conto di questa
resistenza serie. La resistenza d’uscita supera gli 8.5 kΩ, volendo adattare a
50 Ω si potrebbe connettere in parallelo all’uscita un carico resisitivo di 50 Ω.
Tuttavia se il segnale subisse ulteriori elaborazioni sullo stesso chip sarebbe più
opportuno mantenere elevata l’impedenza di uscita.
Il comportamento delle singole biquadratiche cambia non appena il COA
ideale viene sostituito con il COA Reale, per cui per riportare le caratteristiche
delle biquadratiche a quelle calcolate è necessario modificare i valori delle resi-
stenze e capacità, con un peggioramento dei valori, in particolare il rapporto r
tra Ra e Rb si riduce, portando ad una maggiore sensibilizzazione del fattore di
merito Q. Il guadagno di ogni biquadratica viene controllato ponendo in ingresso
a ciascuna cella un ulteriore COA. Anche dopo questa fase è necessario ritoccare
i parametri, i cui valori sono riportati direttamente nello schema circuitale del
filtro in figura 12.
La funzione di trasferimento ottenuta simulando il circuito con Orcad è
riportata in figura 13; sullo stesso grafico è stata sovrapposta la maschera delle
specifiche di partenza con ripple di 3 dB. Come si può notare la specifiche sono
state pienamente rispettate.
Connettendo insieme tutto il sistema come mostrato nella figura 12 è possi-

15
Progetto di un ltro

Transcaratteristica

600

400
Output currents μA

200

−200

−400

−600

−10 −5 0 5 10
Input current μA

Figura 11: Transcaratteristica del COA proposto

bile effettuare gli ultimi ritocchi, tra cui oltre ad un’ulteriore modifica dei valori
di resistenze e capacità presenti nel circuito occorre considerata l’inserzione di
un ulteriore COA in uscita in configurazione di buffer che permette di pilotare
carichi anche elevati senza percettibili distorsioni della funzione di trasferimento
ottenuta, a parte una riduzione del guadagno che eventualmente può essere
compensata applicando un potenziomentro tra il nodo invertente del COA di
uscita e massa. Come si può osservare dalla figura 12, il valore dei componen-
ti differisce anche notevolmente dal valore dei componenti calcolato riportato
nella tabella 9 a pag. 13

5.3 Caratterizzazioni
Nello schema finale del filro dunque si hanno 3 operazionali per realizzare
la funzione di trasferimento, 3 operazionali per aggiustare il guadagno di cia-
scuna biquad, infine un ulteriore operazionale serve da buffer di uscita. Ciascun
operazionale ha 4 rami della coppia differenziale di uscita che assorbono circa
500 µA in condizioni statiche, 1 µA è assorbito dal ramo di ingresso e circa

16
C2A

2.2p
COA3

R2A
Out-
Iin 4.22k
Out+ 0 COA2
H1

COA C1A R4 Out-


Out+ Iin
RR2i RR1i 2.2p 1k Out+
Iin 0
1.2k 10.3k
Out- COA
RR2 RR1
I2
1Aac
COA
0Adc 900 9.8k

Ra1
1k
Rb1

0 4.07k
0

C2B C2C

1.7p 2p

R2B
R2C
3.33k
COA1 COA0
4k
H2 H3

C1B R5 C1C R1C


Out- Out-
Out+ Iin Out+ Iin
1.2k Out+ 0 RL
1.7p 2p Out+
1.6k 1k
Iin Iin
Out-
Out- COA COA
0
COA
COA R2 R1 Rb3 Rf

Figura 12: Schema completo del filtro progettato


Rb2 1k 2.66k 1k
3.32k
Ra3
2k
2k
Ra2
1k

0
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

17
Progetto di un ltro

Funzione di trasferimento
10

−10

−20
|T(f)|dB

−30

−40

−50

−60
10 20 30 40 50 60 70 80 90100
100
Frequenza (MHz)

Figura 13: Funzione di trasferimento complessiva del filtro realizzato


ottenuta dalla simulazione Orcad sovrapposta alla maschere di specifica

100 µA servono a polarizzare i due restanti rami. L’assorbimento in potenza in


condizioni statiche quindi è di poco meno di 10 mW per il singolo COA, che
diventano 68.65 mW per il filtro completo.
Un’altra analisi alla quale è stato sottoposto il filtro è lo studio della risposta
nel dominio del tempo quando in ingresso è posto un generatore di segnale
sinusoidale a 30 MHz ed ampiezza variabile. La forma d’onda ottenuta in uscita
al filtro è stata utilizzata per la determinazione della transcaratteristica e delle
distorsioni, riportate in figura 14.
Sono state effettuate molteplici misure della sinusoide in uscita dal filtro
ottenuta variando di volta in volta l’ampiezza del segnale in ingresso. Per cia-
scuna sinusoide in uscita è stato misurato il livello di picco, poi, dopo un’analisi
FFT su 60 periodi sono state misurate le ampiezze della fondamentale e della
prima armonica. I punti ottenuti da una simulazione sono indicati nel grafico
con una x, gli altri sono ottenuti per interpolazione lineare.
Sullo stesso grafico in figura 14 è stata riportata quindi l’ampiezza del segna-
le in uscita (quasi identica all’ampiezza della prima armonica) in µA, l’ampiezza

18
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

Transcaratteristica e distorsioni

200

180

160

140
Uscita del filtro

120

100

80

60

40

20

0
0 50 100 150 200 250
Corrente in ingresso (μA)

Figura 14: Funzione di trasferimento complessiva del filtro con carico resi-
stivo di 1 kΩ. I punti indicati con una x corrispondono a misure effetive,
le linee continue sono state ottenute per interpolazione lineare. In rosso è
tracciata una transcaratteristica lineare ideale di riferimento, in blu quella
reale ottenuta dal filtro (µA in uscita dal filtro). In verde è rappresentata
l’ampiezza della 2a armonica (a 60 MHz) sempre in µA, infine è tracciata in
nero la separazione tra la fondamentale e la prima armonica (in dB)

della seconda armonica a 60 MHz sempre in µA, sul grafico in verde, una trans-
caratteristica di riferimento ideale (in rosso), e la differenza tra le ampiezze
(espresse in dB) della prima e della seconda armonica.
In particolare per un ingresso di 77 µA di picco si ha un’uscita di 73.71 µA
di picco. Effettuando un’analisi FFT su 60 periodi dell’uscita si ottengono
ampiezze di circa A1 =72 µA per la fondamentale a 30 MHz e A2 =1.26 µA
per la seconda armonica a 60 MHz (la terza armonica a 90 MHz risulta sempre
trascurabile). La separazione armonica, calcolata come differenza in dB tra
l’ampiezza della fondamentale e l’ampiezza della 2a armonica per l’ingresso
considerato, risulta quindi essere pari a HD2 = 20 log10 (A1 ) − 20 log10 (A2 ) =
35.141 dB. Tale punto è evidenziato (sempre nel grafico in fig. 14) da un pallino

19
Progetto di un ltro

verde sulla transcaratteristica, mentre in generale la separazione armonica è


più in generale rappresentata dalla curva in nero, presente sempre nello stesso
grafico, per la quale le ascisse sono da intendersi in dB.
Il riferimento a 35 dB è stato considerato come limite per la dinamica am-
messa dal filtro. Se infatti la separazione armonica scende al di sotto di 35 dB,
la maschera data nelle specifiche non sarebbe più rispettata poiché potrei avere
un segnale a 60 MHz in uscita non sufficientemente filtrato cioé con ampiezza
superiore ai -35 dB imposti dalla maschera.
Per concludere si è stimata la superficie di silicio richiesta dal chip. I 16
transistor di ogni COA occupano ciascuno dai 5 ai 10 µm2 , per un totale di
730 µm2 per COA. In ogni COA ho una resistenza da 1.5 kΩ. Posso realizzare
in tecnologia, aree resistive di 50 Ω/quadro, per cui servono 30 quadri in serie
per realizzare la resistenza di compensazione. Se ogni quadro ha le dimensioni
di 0.5 µm per lato, sarà necessaria un’area di 7.5 µm2 . Per quanto riguarda
le capacità, da misure effettuate sui transistor in Orcad e considerando una
mobilità µn = 600 cm2 /(V · s), si ottiene per l’ossido una capacità di Cox =
643 pF/mm2 , per cui la capacità del COA di 1.2 pF occuperà niente meno che
1866 µm2 !
In definitiva ho circa 2600 µm2 per ciascun COA, in totale quindi serviranno
circa 18200 µm2 per i 7 COA.
Il valore di resistenza totale presente nel resto del circuito è di 55.6 kΩ,
integrabili in 278 µm2 , mentre le restanti 6 capacità occupano circa 1800 µm2
per soli 11 pF! Dalla stima svolta quindi, il circuito richiede una superficie di
36800 µm2 = 0.036 mm2 per integrare tutti i componenti, alla quale va aggiunta
la superficie necessaria per le connessioni.

6 Appendice: listati Matlab


In questa sezione sono riportati i sorgenti Matlab utilizzati per lo svolgi-
mento di questa tesina.

6.1 Mask.m
Il seguente è uno script ausiliario utilizzato all’interno del file Tesina.m pre-
sentato nella sezione seguente. Serve ad aggiungere ad un grafico le aree
ombreggiate in grigio utilizzate per tracciare le maschere
1 function mask(wp,wa,Ap,Aa)

hold on ;
%Etichette grafico

20
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

xlabel ( ’ Pulsazione \omega ’ ) ;


6 ylabel ( ’ |A|dB’ ) ;
%t i t l e ( ’\bfMaschera ’ , ’ fontsize ’ ,12);
grid on ;

face =[.6 , .6 , . 6 ] ; %colore della faccia in valore RGB


11
%%% CASO SCALARE %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%
i f length(wa)==1 && length(wp)==1

i f abs(Ap)<abs(Aa) %% Caso di un f i l t r o passabasso


16 xend=wa∗1.2; %Calcolo i l i m i t i del grafico
yend=Aa∗1.15; %aggiungendo i l 20−15% a g l i a s s i
xlim ([0 , xend ] ) ;% e imposto i l grafico con i l i m i t i c a l c o l a t i
i f yend > 0 % Caso funzione di attenuazione
ylim ([0 , yend ] ) ;
21 else % Caso funzione di trasmissione
ylim ( [ yend , 0 ] ) ;
end;
%Plot in banda passante
area ([0 ,wp,wp] , [Ap,Ap, yend ] , ’BaseValue ’ ,yend , . . .
26 ’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;
%Plot in banda attenuata
area ( [wa,wa, xend ] , [ 0 ,Aa,Aa] , ’ baseValue ’ , 0 , . . .
’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;

31 e l s e i f abs(Ap) > abs(Aa) %% Caso di un f i l t r o passaalto


xend=wa∗1.2; %com esopra
yend=Ap∗1.15;
xlim ([0 , xend ] ) ;
i f yend>0 ylim ([0 , yend ] ) ; % Caso funzione di attenuazione
36 else ylim ( [ yend , 0 ] ) ; % Caso funzione di trasmissione
end;
area ([0 ,wp,wp] , [Ap,Ap, 0 ] , ’BaseValue ’ , 0 , . . .
’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;
area ( [wa,wa, xend ] , [ yend ,Aa,Aa] , ’ baseValue ’ ,yend , . . .
41 ’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;

else
fprintf ( ’ Errore ! Controllare i formati dei dati in ingresso ’ ) ;
end; % fine caso passaalto/basso per i n g r e s s i s c a l a r i
46
%%% CASO VETTORIALE %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%
e l s e i f length(wp)==2 && length(wa)==2 % Maschera a banda
i f abs(max(Aa))>abs(Ap) % Caso di un f i l t r o passabanda
xend=wa(2)∗1.2; % aggiungo i l 12% a l l ’ asse x
51 [ c , i ]=max(abs(Aa) ) ; % c non serve , i è l ’ indice del maggiore
yend=Aa( i )∗1.15; % yend conserva i l segno
xlim ([0 , xend ] ) ;

21
Progetto di un ltro

i f yend > 0 ylim ([0 , yend ] ) ; % imposto i l i m i t i y in


else ylim ( [ yend , 0 ] ) ; % base al segno di yend
56 end;
i f length(Aa)==1 % v e r i f i c o se l e bande attenuate nn hanno
Aa(2)=Aa(1); % att d i f f e r e n t i , in t a l caso A=[Aa,A, ]
end;
area ([0 ,wa(1) ,wa( 1 ) ] , [Aa(1) ,Aa(1) ,0] , ’BaseValue ’ , 0 , . . .
61 ’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;
area ( [wp(1) ,wp(1) ,wp(2) ,wp( 2 ) ] , [ yend ,Ap,Ap, yend ] , . . .
’ baseValue ’ ,yend , ’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;
area ( [wa(2) ,wa(2) ,xend ] , [ 0 ,Aa(2) ,Aa(2)] , ’ baseValue ’ , 0 , . . .
’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;
66
e l s e i f abs(max(Aa))<abs(Ap) % F i l t r o arrestabanda
xend=wa(2)∗1.2;
yend=Ap∗1.15;
xlim ([0 , xend ] ) ;
71 i f yend>0 ylim ([0 , yend ] ) ;
else ylim ( [ yend , 0 ] ) ;
end;
i f length(Aa)==1 Aa(2)=Aa(1);
end;
76 area ([0 ,wa(1) ,wa( 1 ) ] , [Aa(1) ,Aa(1) ,yend ] , ’BaseValue ’ ,yend , . . .
’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;
area ( [wp(1) ,wp(1) ,wp(2) ,wp(2)] ,[0 ,Ap,Ap, 0 ] , ’ baseValue ’ , 0 , . . .
’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;
area ( [wa(2) ,wa(2) ,xend ] , [ yend ,Aa(2) ,Aa(2)] , ’ baseValue ’ ,yend , . . .
81 ’ FaceColor ’ , face , ’EdgeColor ’ , ’k ’ ) ;
else fprintf ( ’ Errore ! Controllare i formati dei dati ! in ingresso ’ ) ;

end; % fine caso passa/arrestabanda per i n g r e s s i v e t t o r i a l i

86 else fprintf ( ’ Errore ! Controllare i formati dei dati in ingresso ’ ) ;


end; % fine caso scalare/ v e t t o r i a l e

% i n f i n e correggo l ’ ordine del riportando la g r i g l i a sopra l e maschere


set(gca, ’ layer ’ , ’ top ’ ) ;
91 %% Fine mask.m

6.2 Tesina.m
Vediamo ora come è stata sviluppata la parte teorica del progetto con la
sequenza completa dei calcoli e la generazione dei grafici
% Elt .m

% 1. SPECIFICHE DI PROGETTO
4 clear a l l ;

22
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

close a l l ;
path=[ ’D:\ Studio\Teoria dei c i r c u i t i e l e t t r o n i c i I I mod\Tesina\Immagini ’ ] ;
fa =[15,60]∗1e6 ; % Bordi della banda attenuata in Hz
fp=[25,35]∗1e6 ; % Bordi della banda passante in Hz
9 wa=fa∗2∗pi ; % La pulsazione è 2 pigreco frequenza
wp=fp∗2∗pi ;
Ap=0.2; % Attenuazione in banda passante (dB)
Aa=35; % Attenuazione in banda attenuata
save=0; % Salvo l e figure create solo se save=1
14
% Creo la figura con haldle Fh nella quale plotterò l e specifiche
spec=figure ( ’Name’ , ’ Specifiche di progetto ’ ) ;
mask( fp , fa ,Ap,Aa) ;
t i t l e ( ’\bfSpecifiche di attenuazione ’ , ’ fontsize ’ ,11);
19 xlabel ( ’Frequenza f [Hz] ’ ) ;
% Salvo se save=1 l ’ immagine come eps a c o l o r i con anteprima Tiff
f i g=[path, ’\01Spec ’ ] ; % f i g rappresenta i l percorso e i l nome del f i l e
i f save
print ( ’−depsc ’ , ’−t i f f ’ , f i g )
24 end;

% 1.1 Normalizzo la maschera


w0=sqrt (wp(1)∗wp(2)); % calcolo la frequenza centrale del f i l t r o
B=wp(2)−wp(1); % Calcolo la banda del f i l t r o
29 % Applico la trasformazione di normalizzazione del passabanda
wpn=( (wp.ˆ2) − w0ˆ2 )./ (B ∗ wp) ;
wan=( (wa.ˆ2) − w0ˆ2 )./ (B ∗ wa) ;
% Traccio la maschera normalizzata
norm=figure ( ’Name’ , ’Maschera normalizzata ’ ) ;
34 % Banda i n f e r i o r e e superiore
mask(wpn,wan,Ap,Aa) ;
mask(wpn,[−wan(2),−wan(1)] ,Ap,Aa) ;
t i t l e ( ’\bfMaschera normalizzata ’ , ’ fontsize ’ ,11);
xlabel ( ’ Pulsazione normalizzata \omega n ’ ) ;
39
% 2. CALCOLO DELLA FUNZIONE DI TRASFERIMENTO NORMALLIZZATA DEL FILTRO
%−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−
wn=[0:0.02:(max(abs(wan))∗1.2)]; % Vettore d e l l e pulsazioni
f =[0.2:20000:( fa (2)∗1.2)]; % Vettore d e l l e frequenze
44 % Calcolo i l valore assunto dalla s normalizzata per vari v a l o r i di f
Sn=(( i ∗2∗pi∗f ).ˆ2 + w0ˆ2 ) ./ (B∗( i ∗2∗pi∗f ) ) ;
% Trovo i parametri del f i l t r o normalizzato di Cauer
[N,W3]=e l l i p o r d (max(wpn) ,min(abs(wan)) ,Ap,Aa, ’ s ’ ) ;
[num, den]= e l l i p (N,Ap,Aa,W3, ’ s ’ ) ;
49 Twn=polyval(num, i ∗wn)./ polyval(den , i ∗wn) ; % F. ne t r a s f per s=jw
AdB=−20∗log10(abs(Twn) ) ; % Modulo in dB
figure (norm) ; % sovrappongo la funzione di
plot (wn,AdB) % trasferimento a l l a maschera
fprintf ( ’\nOrdine del f i l t r o di Cauer\t\t%g\n ’ ,N)

23
Progetto di un ltro

54
% Denormalizzo i l f i l t r o e lo riporto s u l l a maschera passabanda
Tf=polyval(num,Sn)./ polyval(den ,Sn) ;
AdB=−20∗log10(abs(Tf ) ) ;
figure (spec ) ;
59 plot ( f ,AdB)
t i t l e ( ’\bfFunzione di trasferimento (Cauer) ’ , ’ fontsize ’ ,11);

% SALVO I GRAFICI d e l l e funzioni di trasferimento dei f i l t r i trovati


% Grafico dell ’ attenuazione dei f i l t r i passabanda trovati in funz . ne di f
64 f i g = [path, ’\03 F i l t r ’ ] ; % f i g rappresenta i l percorso e i l nome del f i l e
i f save
print ( ’−depsc ’ , ’−t i f f ’ , f i g )
end;
figure (norm)
69 % Grafico dell ’ attenuazione dei f i l t r i normalizzati in funz . ne di f
f i g = [path, ’\02FiltrN ’ ] ; % f i g rappresenta i l percorso e i l nome del f i l e
i f save
print ( ’−depsc ’ , ’−t i f f ’ , f i g )
end;
74

% 3. SINTESI DELLA FUNZIONE PASSABANDA


%−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−
[num, den ] = lp2bp(num, den ,w0,B) ;
sys=t f (num, den ) ;
79 Z=roots(num) ;
P=roots(den ) ;

% 4. SCOMPOSIZIONE IN CELLE BIQUADRATICHE


%−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−−
84 for i =1:(length(P)/2) % Trovo wo e Q di ciascuna biquadratica
wo( i)=sqrt ( real (P(2∗ i −1))ˆ2+imag(P(2∗ i −1))ˆ2 ) ;
end;
for i =1:(length(P)/2)
Q( i)=− wo( i )/(2∗ real (P(2∗ i −1)));
89 end;
fprintf ( ’\n\nParametri d e l l e biquad :\n\n ’ ) ;% Stampo i parametri a schermo
fprintf ( ’w01 = %g,\ t\tw02 = %g,\ t\tw03 = %g\n ’ ,wo(1) ,wo(2) ,wo(3))
fprintf ( ’Q1 = %g,\ t\tQ2 = %g,\ t\tQ3 = %g\n\n ’ ,Q(1) ,Q(2) ,Q(3))
% Riordino l e biquad per Q crescente (Q2 è i l più basso , seguono Q1=Q3)
94 t1=t f ([1 , 0] ,[1/(wo(2)ˆ2) , 1/(wo(2)∗Q(2)) , 1])
t2=t f ([1 , 0] ,[1/(wo(1)ˆ2) , 1/(wo(1)∗Q(1)) , 1])
t3=t f ([1 , 0] ,[1/(wo(3)ˆ2) , 1/(wo(3)∗Q(3)) , 1])
% i l sistema cascata di biquad ha f . ne di trasferimento
TB=(t1∗t2∗t3 ) ;
99 % distribuzione dei guadagni
clear magb mags MS MB f
f=logspace(7 ,10 ,301);
% Calcolo l e r i s p in frequenza da sovrapporre a l l a maschera . . .

24
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

[magb, phaseb]=bode(TB, f ) ; %magnitudine e fase della cascata di biquad


104 [mags, phases]=bode( sys , f ) ; %magnitudine e fase del sistema
% . . . riportando l e matrici mag 3x3 riportate dal o bode come vettori . . .
for h=1:length( f ) MS(h)=mags(1 ,1 ,h ) ; end;
for h=1:length( f ) MB(h)=magb(1 ,1 ,h ) ; end;
K=1/max(magb) ; % i l valore del modulo r e s t i t u i t o da bode è lin ear e
109 % calcolo l e FDT dall ’ ingresso fino a l l e biquad n . 2 (T2) e n . 3 (T3)
T2=t1∗t2 ; T3=t1∗t2∗t3 ;
% Calcolo l e risposte in freq d e l l e f . ni p a r z i a l i T1(=t1 ) , T2, T3 è TB
t1 frd=frd (t1 , f ) ; T2 frd=frd (T2, f ) ;
% in particolare mi interessa i l modulo, memoriz . nei r i s p . vettori mag
114 [ t1 mag , f ] = frdata ( t1 frd ) ;
[T2 mag, f ] = frdata (T2 frd ) ;
% poi calcolo i l max della risposta in frequenza
max t1=max(abs(t1 mag ) ) ;
max T2=max(abs(T2 mag) ) ;
119 max T3=max(abs(MB) ) ; % max T3 max Mn, cioè i l max della risposta del s i s t
% calcolo i k con l e formule 5.17 , 5.19 del Deliyannis , secondo cui
% k1=K∗Mn/M1, kj=M( j −1)/Mj, con M massimo della r i s p in frequenza
k1=K∗max T3/max t1 ;
k2=max t1/max T2;
124 k3=K/(k1∗k2 ) ; % sfrutto la condizione che k1∗k2∗k3=K
% Visualizzo a schermo i r i s u l t a t i
fprintf ( ’\n\nI c o e f f i c i e n t i al num d e l l e biquad dei f i l t r i sono:\n ’ ) ;
fprintf ( ’k1 = %g,\ tk2 = %g,\ tk3 = %g\n ’ ,k1 , k2 , k3 ) ;

129 % GRAFICO LE FUNZIONI di trasferimento del sistema di partenza ( sys ) e del


% sistema approssimato con la cascata di biquad (TB)
TB=k1∗k2∗k3∗t1∗t2∗t3 ;
figure ; hold ;
bode( sys , ’b ’ ) ;
134 bode(TB, ’ r ’ ) ;
t i t l e ( ’Diagramma di bode del sistma/cascata di biquad ’ ) ;
xlabel ( ’Frequency \omega 10ˆ6 ’ ) ;
grid ;
% Salvo la figura
139 f i g = [path, ’\04Bode ’ ] ; % f i g rappresenta i l percorso e i l nome del f i l e
i f save
print ( ’−depsc ’ , ’−t i f f ’ , f i g )
end;

144 % Ricalcolo l e r i s p in frequenza da sovrapporre a l l a maschera . . .


[magb, phaseb]=bode(TB, f ) ;
[mags, phases]=bode( sys , f ) ;
% . . . riportando l e matrici mag 3x3 riportate dal comando bode come vettori . . .
for h=1:length( f ) MS(h)=mags(1 ,1 ,h ) ; end;
149 for h=1:length( f ) MB(h)=magb(1 ,1 ,h ) ; end;
% . . . elimino l e v a r i a b i l i mag e phase diventate i n u t i l i . . .
clear magb mags phaseb phases ;

25
Progetto di un ltro

% . . . bode r e s t i t u i s c e una freq in rad/sec . Riporto in MHz. . .


f=f /(2∗pi ) ;
154 % . . . riporto l e ampiezze come attenuazione in dB . . .
MS=−20∗log10(MS) ;
MB=−20∗log10(MB) ;
% . . . i n f i n e traccio i g r a f i c i d e l l e r i s p con la maschera
figure ( ’Name’ , ’ R i s u l t a t i della s i n t e s i ’ ) ;
159 hold ;
mask( fp , fa ,Ap,Aa) ;
t i t l e ( ’\bfFunzione sintetizzata ’ , ’ fontsize ’ ,11);
xlabel ( ’Frequenza f [Hz] ’ ) ;
plot ( f ,MS, ’ color ’ , ’b ’ ) ;
164 plot ( f ,MB, ’ color ’ , ’ r ’ , ’ linewidth ’ ,1.5);
% Salvo se save=1 l ’ immagine come eps a c o l o r i con anteprima Tiff
f i g=[path, ’\05Sinth ’ ] ; % f i g rappresenta i l percorso e i l nome del f i l e
i f save
print ( ’−depsc ’ , ’−t i f f ’ , f i g )
169 end;

%% Traccio la risposta della cascata d e l l e biquad in uscita ai vari stadi


f=logspace(8 ,log10(4e8) ,100);
figure ( ’name ’ , ’ Risposte intermedie del sistema ’ )
174 hold ; grid ;
bode(k1∗t1 , f ) %blu
bode(k1∗t1∗k2∗t2 , f ) %verde
bode(k1∗t1∗k2∗t2∗k3∗t3 , f ) %rosso
grid ;
179 % Salvo la figura
f i g=[path, ’\06Int ’ ] ; % f i g rappresenta i l percorso e i l nome del f i l e
i f save
print ( ’−depsc ’ , ’−t i f f ’ , f i g )
end;
184 % i n f i n e calcolo i guadagni
G1=k1∗wo(1)∗Q(1);
G2=k2∗wo(2)∗Q(2);
G3=k3∗wo(3)∗Q(3);
% e l i stampo in output
189 fprintf ( ’\nI guadagni d e l l e biquad sono:\n ’ ) ;
fprintf ( ’G1=%g,\tG2=%G,\tG3=%g,\n\n ’ ,G1,G2,G3) ;
%% FINE dello s c r i p t tesina .m

6.3 Probe.m
Infine si riporta il seguente script in grado di misurare da un file contenente
l’output della simulazione Orcad i parametri delle curve di trasferimento otte-
nute, in particolare ampiezza di picco, fattore di merito e pulsazione e frequenza
di risonanza

26
Tesina di Teoria dei circuiti elettronici 2◦ mod

1 % probe .m

close a l l
clear a l l

6 H=figure ( ’name ’ , ’ funzioni di trasferimento ’ ) ;


grid ; hold ;
set(gca, ’XScale ’ , ’ log ’ ) ;

path=’D:\ studio\Teoria dei c i r c u i t i e l e t t r o n i c i I I mod. . .


11 \Tesina\Orcad\Dat esportati\Misure f i n a l i ’ ;

f i l e =[path, ’\ t r a n s c a r a t t e r i s t i c a COA+.TXT’ ] ;
biquad=load( f i l e ) ;
f=(biquad ( : , 1 ) ) ’ ;
16 T=(biquad ( : , 2 ) ) ’ ;
Tdb=20∗log10(T) ;

[Tpeak, ipeak]=max(Tdb) ;
fpeak( j)=f ( ipeak ) ;
21 wpeak( j)=fpeak( j )∗2∗pi ;
fpeak=f ( ipeak ) ;
wpeak=fpeak∗2∗pi ;

T3=Tdb( ipeak)−3;
26 dTmin=4; % var d ’ appoggio che conterrà i l deltaT

for i=ipeak : length( f )


dT=abs(Tdb( i)−T3) ;
i f abs(Tdb( i)−T3)<dTmin
31 dTmin=dT;
imin=i ;
end;
end;

36 bw( j)=4∗abs( f (imin)−fpeak( j ))∗ pi ;


Q( j )=(2∗pi∗fpeak( j ))/bw( j ) ;
bw=4∗abs( f (imin)−fpeak)∗pi ;
Q=(2∗pi∗fpeak)/bw;
plot ( f ,Tdb)
41

fprintf ( ’\n\nFrequenza centrale \t fo=%5.3e ’ , fpeak ) ;


fprintf ( ’\nPulsazione centrale \t wo= %5.3e ’ ,2∗ pi∗fpeak ) ;
fprintf ( ’\nBanda in rad/sec \t BW= %3.2g ’ ,bw) ;
fprintf ( ’\nFattore di merito \t Q= %4.2f ’ ,Q) ;

27

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