Vous êtes sur la page 1sur 136

ANTIRICICLAGGIO

GLI ADEMPIMENTI PER I PROFESSIONISTI


Dott. Luciano De Angelis
LE ISPEZIONI ANTIRICICLAGGIO NEI
CONFRONTI DEI PROFESSIONISTI
2010 2011 2012 2013 2014 totale
26 87 103 162 5
(agg. a
febbraio)
383
Fonte: dati forniti ad Italia Oggi dal Comando generale GDF
LE VIOLAZIONI ANTIRICICLAGGIO
STATISTICHE 2013
Violazioni 2012 2013
Trasferimento
contante
13 12
Omessa
comunicazione
10 10
Omessa istituzione
registro
25 25
Omessa
segnalazione
operazione sosp.
15 13
TOTALI 63 60
Fonte: dati forniti ad Italia Oggi dal Comando generale GDF
VERIFICA DELLA CLIENTELA
APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO
Dottori commercialisti ed esperti contabili e Consulenti
del lavoro
Tributaristi ed ogni altro soggetto che svolga attivit in
materia di contabilit e tributi (CED)
Associazioni di categoria di imprenditori e
commercianti, CAF e Patronati
Revisori Legali dei Conti
Avvocati e Notai
Costituzione, gestione e amm/ne, enti, societ e trust
Prestatori di servizi relativi a societ e Trust
5
CATEGORIE SOGGETTE AGLI ADEMPIMENTI
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Quando
scattano
(art. 16)
1. Se la prestazione professionale ha ad
oggetto mezzi di pagamento beni od
utilit di valore pari o superiore a
15.000 Euro
6
GLI OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA
DELLA CLIENTELA
VERIFICA DELLA CLIENTELA
(segue)
Quando
scattano
(art. 16)
2. Se si eseguono prestazioni professionali
occasionali che comportino la
trasmissione o la movimentazione di
mezzi di pagamento beni o utilit di
importo pari o superiore 15.000 euro.
Ci indipendentemente dal fatto che tali
azioni siano eseguite con operazioni che
appaiono tra di loro collegate per
realizzare unoperazione frazionata
7
VERIFICA DELLA CLIENTELA
GLI OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA
DELLA CLIENTELA
Quando
scattano
(art. 16)
3. Tutte le volte che la prestazione risulta
di valore indeterminato o indeterminabile
8
VERIFICA DELLA CLIENTELA
GLI OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA
DELLA CLIENTELA
Quando
scattano
(art. 16
4. Se vi un sospetto di riciclaggio
o di finanziamento del terrorismo
(indipendentemente da qualsiasi deroga,
esenzione o soglia applicabile)
5. Se vi siano dubbi sui dati ottenuti ai fini
della identificazione del cliente
9
VERIFICA DELLA CLIENTELA
GLI OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA
DELLA CLIENTELA
In relazione allo svolgimento
della mera attivit di
redazione e/o trasmissione
della dichiarazione dei
redditi;
Il concetto di attivit di
redazione e/o trasmissione
delle dichiarazioni dei redditi va
inteso estensivamente nel
senso di redazione e
trasmissione delle
dichiarazioni derivanti dagli
obblighi fiscali
10
LE ATTIVIT ESCLUSE DALLA VERIFICA
DELLA CLIENTELA
Ante DLgs. 151/2009
(Fino al 3.11.2009)
Post DLgs.151/2009
(dal 4.11.2009)
VERIFICA DELLA CLIENTELA
REGISTRAZIONE degli F24:
non pi dovuta a seguito della decadenza della obbligazione
principale
In quanto esclusa dagli obblighi di adeguata verifica e
registrazione ogni attivit di redazione e/o trasmissione
delle dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali e dagli
adempimenti in materia di amministrazione del personale
(nuovo art. 12 del DLgs. 231/07).
11
RISPOSTE MEF 20/5/2010
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Gli obblighi di cui al Titolo II,
Capo I e II, non sussistono in
relazione agli adempimenti
in materia di
amministrazione del
personale di cui allart. 2
co. 1 della L. 11.1.1979 n.12
Gli obblighi di cui al Titolo II,
Capo I e II, non sussistono in
relazione agli adempimenti
in materia di
amministrazione del
personale di cui alla L.
11.1.1979 n.12.
LE ATTIVIT ESCLUSE DALLA VERIFICA
DELLA CLIENTELA PER I CDL
Dal 29.12.2007
al DLgs. 151/2009
(Fino al 3.11.2009)
Post DLgs.151/2009
(dal 4.11.2009)
12
VERIFICA DELLA CLIENTELA
CNCL parere
27.5.2013 n. 2
Negli adempimenti
in materia
di amministrazione
del personale
Tutti i soggetti autorizzati ad esercitare le
attivit in materia giuslavoristica vengono
esclusi dallobbligo della verifica della
clientela e dalla registrazione, per tutti gli
adempimenti previsti da norme vigenti
relativamente allamministrazione del
personale (svolti da ogni tipologia di
professionisti)
In pratica, per gli adempimenti conseguenti
al pagamento di retribuzioni, contributi ed
imposte obbligatorie non richiesta alcuna
verifica per il professionista in capo al datore
di lavoro.
13
(Chiarimenti MEF 12.6.2008)
VERIFICA DELLA CLIENTELA
LE ATTIVIT ESCLUSE DALLA VERIFICA
DELLA CLIENTELA PER I CDL
CNCL parere 27.5.2013 n. 2
dagli obblighi di adeguata verifica della clientela
dagli obblighi di registrazione in archivio
14
ADEMPIMENTI IN TEMA DI CONSULENZA DEL LAVORO
Gli adempimenti in tema di amministrazione del personale sono
esclusi (art. 12 co. 3 DLgs.231/2007):
Attenzione
la segnalazione di operazioni sospette
la comunicazione di violazioni ultrasoglia di contanti
Restano obbligatorie:
VERIFICA DELLA CLIENTELA
CNCL parere 27.5.2013 n. 2
GLI OBBLIGHI DI ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA
Ai fini degli obblighi di adeguata verifica della clientela non
rilevano le mere consulenze prestate dal professionista.
Le linee Guida CNDCEC (e lart. 1 lett. l) del DLgs. 231/2007)
precisano che la consulenza aziendale e contrattuale oggetto
di adeguata verifica solo nel caso di attivit determinata o
determinabile, finalizzata ad un obiettivo di natura
finanziaria ovvero patrimoniale modificativo della situazione
giuridica esistente, da realizzarsi tramite una prestazione
professionale
15
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Attenzione
1. individuazione delle operazioni oggetto di
verifica (prestazioni escluse/incluse)
2. individuazione del titolare effettivo
3. applicazione dellapproccio basato sul
rischio
4. scelta della tipologia di verifica richiesta
(ordinaria, semplificata, rafforzata)
5. istituzione del fascicolo della clientela
6. controllo costante sul cliente
16
FASI
delladeguata
verifica
LE LINEE GUIDA CNDCEC
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Attenzione
PRESTAZIONE PROFESSIONALE
Linee Guida CNDEC: PRESTAZIONI ESCLUSE (1)
Docenze a corsi, convegni e simili
Attivit di redazione e/o trasmissione delle dichiarazioni derivanti da obblighi
fiscali
Funzione di componente di organi di controllo di societ destinatarie degli
obblighi antiriciclaggio (qualora non incaricato del controllo contabile)
Funzione di revisore in enti pubblici
Funzione di sindaco in societ o enti (qualora il collegio sindacale non sia
incaricato del controllo contabile)
Incarico di curatore, commissario giudiziale e commissario liquidatore nelle
procedure concorsuali, giudiziarie e amministrative e nelle procedure di
amministrazione straordinaria nonch incarico di ausiliario del giudice, di
amministratore e di liquidatore nelle procedure giudiziali
17
VERIFICA DELLA CLIENTELA
PRESTAZIONE PROFESSIONALE
Linee Guida CNDEC: PRESTAZIONI ESCLUSE (2)
Incarico di custode giudiziale di beni ed aziende
Incarico di recupero crediti
Mediazione ai sensi dellart. 60 L. 69/2009 (ex art. 10 co. 2 lett. e) DLgs.
231/2007)
Operazioni di vendita di beni mobili registrati e immobili nonch formazione
del progetto di distribuzione, ex art. 2 co. 3 lett. e) L. 14.5.2005 n. 80
Pareri giuridici pro-veritate
Perizie e consulenze tecniche su incarico del tribunale
Redazione di stime giurate su incarico dellautorit giudiziale
Adempimenti in materia di amministrazione del personale
18
VERIFICA DELLA CLIENTELA
PRESTAZIONE PROFESSIONALE
Linee Guida CNDEC - PRESTAZIONI OGGETTO DI ADEGUATA VERIFICA
(1)
Operazioni aventi ad oggetto mezzi di pagamento, beni o utilit di
valore pari o superiore a 15.000 euro
Amministrazione e liquidazione (a titolo professionale) di aziende
(individuali), patrimoni e singoli beni
Arbitrati e ogni altro incarico di composizione di controversie
Assistenza e consulenza per istruttorie di finanziamenti
Assistenza e rappresentanza nella difesa tributaria, giudiziale e stragiudiziale
Attivit di valutazione tecnica della iniziativa di impresa e di asseverazione
del business plan per laccesso a finanziamenti pubblici
Consulenza contrattuale
Consulenza e trasferimento di quote di srl
Consulenze a qualsiasi titolo su trasferimenti di immobili
19
VERIFICA DELLA CLIENTELA
PRESTAZIONE PROFESSIONALE
Linee Guida CNDEC: PRESTAZIONI OGGETTO DI ADEGUATA VERIFICA (2)
Operazioni aventi ad oggetto mezzi di pagamento, beni o utilit di valore pari o
superiore a 15.000 euro
Consulenze a qualsiasi titolo sul trasferimento di attivit economiche
Custodia e conservazione di beni e aziende
Gestione di conti di titoli, conti bancari, denaro, libretti di deposito
Gestione di incassi e versamenti in nome e per conto del cliente unitariamente
oltresoglia
Gestione di posizioni previdenziali e assicurative
Monitoraggio e tutoraggio dellutilizzo dei mezzi pubblici erogati alle imprese
Operazioni di finanza straordinaria
Redazione di stime e perizie di parte
Sistemazioni tra eredi, sistemazioni patrimoniali e sistemazioni familiari
Valutazioni di aziende, rami daziende nonch valutazione, in sede di riconoscimento
della personalit giuridica delle fondazioni e delle associazioni, delladeguatezza del
patrimonio alla realizzazione dello scopo
VERIFICA DELLA CLIENTELA
20
PRESTAZIONE PROFESSIONALE
Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile
Analisi dei costi e ricavi di imprese, redazione di piani economici e finanziari
Assistenza in procedure concorsuali
Attestazione dei piani di risanamento ex art. 67 co. 3 lett. d) RD 16.3.1942 n.
267
Consulenza aziendale, amministrativa, contrattuale, tributaria o finanziaria di
carattere continuativo
Consulenze continuative attinenti la gestione o lamministrazione di societ,
enti, trust e soggetti giuridici analoghi
Consulenze in materia di concordati stragiudiziali
Linee Guida CNDEC:
PRESTAZIONI OGGETTO DI ADEGUATA VERIFICA (1)
21
VERIFICA DELLA CLIENTELA
PRESTAZIONE PROFESSIONALE
Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile
Consulenze in materia di conferimenti, scissioni, fusioni e liquidazioni societarie
Consulenze in materia di contabilit e bilanci
Consulenze in materia di impianto ed organizzazione delle contabilit
Consulenze o servizi prestati per la costituzione di societ, enti, trust e soggetti
giuridici analoghi
Fusioni e scissioni
Ispezioni amministrative, verifiche contabili e certificazioni
Consulenze nei confronti di societ cooperative, ONLUS ed altri enti
Organizzazione degli apporti necessari alla costituzione di societ, enti, trust o
soggetti giuridici analoghi
Linee Guida CNDEC: PRESTAZIONI OGGETTO DI ADEGUATA VERIFICA
(2)
22
VERIFICA DELLA CLIENTELA
PRESTAZIONE PROFESSIONALE
Operazioni di valore indeterminato o indeterminabile
Relazione del professionista in tema di accordi di ristrutturazione del
debito, ex art. 182-bis co. 1 RD 16.3.1942 n. 267
Relazione giurata del professionista in tema di concordato preventivo
ex art. 161 co. 2 RD 16.3.1942 n. 267
Regolamenti e liquidazioni di avarie
Revisione contabile
Tenuta della contabilit
Trasformazioni
Linee Guida CNDEC:
PRESTAZIONI OGGETTO DI ADEGUATA VERIFICA (3)
23
VERIFICA DELLA CLIENTELA
CONTRATTI DI AFFITTO
Il valore delloperazione da registrare quello relativo al canone
mensile, ovvero periodico (se concordata una diversa base di
periodicit) risultante dal contratto di locazione sottoscritto dalle parti.
Risposte MEF a Italia Oggi 7
dell'11.11.2013
lobbligo di registrazione della prestazione e conseguenti
adempimenti antiriciclaggio si realizzano SIA nel caso di redazione
del contratto da parte del professionista CHE nel caso di mera
consulenza su specifiche clausole dello stesso
RILEVANO CANONI A 15.000
24
VERIFICA DELLA CLIENTELA
NOVIT
MOMENTO DELLIDENTIFICAZIONE
"Lidentificazione e la verifica del titolare effettivo viene
effettuata dal libero professionista, dal CED o da un
collaboratore in presenza del cliente, mediante un
documento di identit non scaduto: prima
dellinstaurazione del rapporto continuativo o al
momento in cui conferito lincarico di svolgere la
prestazione o loperazione"
(art. 19 DLgs. 231/2007)
25
VERIFICA DELLA CLIENTELA
DOCUMENTI VALIDI PER LIDENTIFICAZIONE
carta didentit
passaporto
patente di guida
patente nautica
libretto di pensione
patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici;
porto darmi
tessere di riconoscimento, purch munite di fotografia e di timbro o di
altra segnatura equivalente, rilasciate da unamministrazione dello Stato
permesso di soggiorno (in via residuale)
Ai sensi dellart. 3 dellallegato tecnico sono considerati validi per
lidentificazione i documenti didentit e di riconoscimento di cui agli artt. 1 e
35 del DPR 28.12.2000 n. 445.
26
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Risposte MEF a Italia Oggi 7 dell'11.11.2013
Ai fini di identificazione d A.V., solo se non possibile acquisire fotocopia documento,
ammesso acquisirne gli estremi per ottemperare ad obbligo di conservazione.
NOVIT
IDENTIFICAZIONE DEL CLIENTE (art. 19)
Consiste:
nell'acquisizione dei dati identificativi del cliente
nella verifica del potere di rappresentanza per chi
risulti il delegato alla firma per loperazione da svolgere
nell'acquisizione dei dati identificativi del soggetto
o dei soggetti rappresentanti lente.
27
VERIFICA DELLA CLIENTELA
CONTENUTO DELLIDENTIFICAZIONE
Per le persone fisiche
nome e cognome
luogo e data di nascita
indirizzo della residenza o del domicilio
codice fiscale
estremi del documento di identificazione
28
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Per soggetti diversi dalle persone fisiche
denominazione
sede legale
codice fiscale o partita IVA
CONTENUTO DELLIDENTIFICAZIONE
29
VERIFICA DELLA CLIENTELA
IDENTIFICAZIONE DEL CLIENTE
Vanno acquisiti/predisposti i seguenti documenti/informazioni:
data didentificazione
fotocopia documento didentit non scaduto della persona fisica
visura camerale aggiornata
fotocopia del certificato di attribuzione del codice fiscale
dichiarazione antiriciclaggio del cliente ex artt.18,19 e 21 del DLgs.
231/2007 (ai fini delladeguata verifica)
attestazione dei poteri di rappresentanza del soggetto che conferisce
il mandato
Legale rappresentante/delegato/procuratore di societ/enti
Soggetto che conferisce il mandato professionale
30
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
Il titolare effettivo rappresentato:
dalla persona fisica per conto della quale realizzata
unoperazione o unattivit.
Nel caso di entit giuridica
dalla persona o dalle persone fisiche che in ultima istanza
possiedono o controllano tale entit
ne risultano beneficiari
secondo i criteri di cui allallegato tecnico.
31
COSA SI INTENDE PER TITOLARE EFFETTIVO
In base allart. 1 lett. U) del DLgs. 231/2007 e allart. 1 co. 2
dellAllegato Tecnico
VERIFICA DELLA CLIENTELA
In caso di societ (all. tecnico, art. 2)
1. La persona fisica o le persone fisiche che, in ultima istanza,
possiedano o controllino un'entit giuridica, attraverso il
possesso o il controllo diretto o indiretto di una percentuale
sufficiente delle partecipazioni al capitale sociale o dei diritti di
voto in seno a tale entit giuridica, anche tramite azioni al
portatore, purch non si tratti di una societ ammessa alla
quotazione su un mercato regolamentato e sottoposta a obblighi di
comunicazione conformi alla normativa comunitaria o a standard
internazionali equivalenti; tale criterio si ritiene soddisfatto ove la
percentuale corrisponda al 25 per cento pi uno di partecipazione
al capitale sociale;
32
COSA SI INTENDE PER TITOLARE EFFETTIVO
VERIFICA DELLA CLIENTELA
In caso di entit giuridiche quali le fondazioni e di istituti giuridici
quali i trust, che amministrano e distribuiscono fondi:
se i futuri beneficiari sono gi stati determinati, la persona fisica o le
persone fisiche beneficiarie del 25 per cento o pi del patrimonio di
un'entit giuridica;
se le persone che beneficiano dell'entit giuridica non sono ancora
state determinate, la categoria di persone nel cui interesse
principale istituita o agisce l'entit giuridica;
la persona fisica o le persone giuridiche che esercitano un controllo
sul 25 per cento o pi del patrimonio di una entit giuridica
33
COSA SI INTENDE PER TITOLARE EFFETTIVO
VERIFICA DELLA CLIENTELA
ISTRUZIONI BANKITALIA 3.4.2013 - TITOLARE EFFETTIVO
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Il titolare effettivo pu rinvenirsi in uno o pi dei soggetti preposti
allamministrazione della societ, in considerazione delleventuale
influenza da questi esercitata sulle decisioni riservate dei soci, con
riguardo in particolare, alle decisioni relative alla nomina degli
amministratori. Tale circostanza assume precipuo rilievo quando non
ricorra alcuna delle condizioni previste nellallegato tecnico
Risposte MEF a Italia Oggi 7 dell'11.11.2013
Il controllo si riferisce al possesso, diretto o indiretto, di una percentuale pari
al 25% pi uno del capitale sociale.
Anche in presenza di socio con maggioranza assoluta la verifica interessa
tutti i titolari effettivi che detengono una percentuale superiore al 25%
34
NOVIT
NOVIT
35
ISTRUZIONI BANKITALIA 3.4.2013 - TITOLARE
EFFETTIVO FONDAZIONI, TRUST, ENTI NON PROFIT
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Persone fisiche beneficiarie del 25% o pi del patrimonio della
fondazione, dellente o del trust o dellente non profit
Se i beneficiari non sono stati determinati nella categoria di persone
nel cui principale interesse istituita o agisce la fondazione o il trust
Nella persona o persone fisiche che esercitano il controllo, anche di
fatto, sul 25% o pi del patrimonio della fondazione, dellente o del
trust
NOVIT
I DATI DEL TITOLARE EFFETTIVO DEVONO ESSERE
FORNITI PER ISCRITTO DAL RAPPRESENTANTE LEGALE
Gli obblighi di registrazione e
conservazione riguarderanno anche
il titolare effettivo
In relazione alle modifiche degli art.
36 e 38 del DLgs. 231/2007
Risposta MEF 20.5.2010 e nuove LINEE GUIDA CNDCEC
Non obbligatorio inserire i dati in A.U., sufficiente nel fascicolo del
cliente poich mancano le disposizioni attuative dellart. 38, co.7
36
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Attenzione IRDCEC documento 19 - maggio 2013
Lidentificazione del titolare effettivo deve avvenire contestualmente a quella
del cliente, mediante documento di identit non scaduto
Lidentificazione del titolare effettivo in capo al cliente, non al professionista
(art.21). Esso non da registrare in archivio
Risposte MEF a Italia Oggi 7 dell'11.11.2013
NOVIT
DICHIARAZIONE DEL CLIENTE EX ART. 21 DLGS 231/2007
Il sottoscritto (rapp. Legale) Cognome, Nome, nato a ____ il ______ , ai fini
della identificazione del titolare effettivo di cui allart. 21 del DLgs. 231/2007..
dichiaro:
di agire in proprio e, quindi linesistenza di un diverso titolare effettivo
cos come previsto dal DLgs. 231/2007;
che nella societ non sussistono titolari effettivi in quanto.
di agire per conto dei seguenti titolari effettivi:
Cognome e nome ..
Luogo e data di nascita .
Indirizzo e residenza .
Codice fiscale ..
Estremi documento identificativo.
di non essere in grado di identificare il titolare effettivo cos come
previsto dallart. 21 del DLgs. 231/2007
Luogo, data. Firma del dichiarante..
37
VERIFICA DELLA CLIENTELA
CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE
DEL RISCHIO
Con
riferimento al cliente
(art. 20)
1. natura giuridica
2. prevalente attivit svolta
3. comportamento tenuto al momento
del compimento delloperazione o
dellinstaurazione del rapporto
continuativo o della prestazione
professionale;
4. area geografica di residenza del
cliente o della controparte
38
VERIFICA DELLA CLIENTELA
39
La procedura
Si considerano gli
elementi connessi al
cliente (natura giuridica,
prevalente attivit svolta,
comportamento tenuto
allatto del compimento
delloperazione)
Si associa a ciascuno di
essi un determinato
punteggio in termini di
minore/maggiore
rischiosit.
emerge un punteggio
complessivo, che indica
il livello di rischio
connesso al cliente
VERIFICA DELLA CLIENTELA
APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO:
CLIENTE
CRITERI GENERALI PER LA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Con riferimento
alloperazione
rapporto
continuativo
o prestazione
professionale
(art. 20)
tipologia delloperazione, rapporto
continuativo o prestazione professionale
posti in essere
modalit di svolgimento delloperazione,
rapporto continuativo o prestazione
professionale;
ammontare
40
VERIFICA DELLA CLIENTELA
CRITERI GENERALI PER LA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Con riferimento
alloperazione
rapporto
continuativo
o prestazione
professionale
(art. 20)
frequenza delle operazioni e durata del
rapporto continuativo o della
prestazione professionale
ragionevolezza delloperazione, del
rapporto continuativo o della
prestazione professionale in rapporto
allattivit svolta dal cliente
area geografica di destinazione del
prodotto, oggetto delloperazione o del
rapporto continuativo
41
VERIFICA DELLA CLIENTELA
42
La procedura
Si considerano gli
elementi relativi
alloperazione (tipologia,
modalit di svolgimento,
ammontare, frequenza,
durata, ragionevolezza,
area geografica di
destinazione)
Si associa a ciascuno di
essi un determinato
punteggio in termini di
minore/maggiore
rischiosit.
emerge un punteggio
complessivo, che indica
il livello di rischio
connesso al cliente
VERIFICA DELLA CLIENTELA
APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO:
CLIENTE
PUNTEGGIO
Dalla valutazione congiunta dei due punteggi
(CLIENTE e OPERAZIONE) emerge un unico indice,
espressione del rischio di riciclaggio o finanziamento
del terrorismo ex art. 20 DLgs. 231/2007
43
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Attenzione
APPROCCIO BASATO
SUL RISCHIO
A. Aspetti connessi
al cliente
Livello di
rischio
a.1. Natura giuridica
Ditta individuale
Associazione
professionale
Societ di persone
Societ di capitali
Trust
Societ fiduciaria
Altro
Totale a.1.
a.2. Prevalente attivit svolta
Operazioni normali
Operazioni di particolare rilevanza
Operazioni anomale
Totale a.2.
a.3. Comportamento tenuto
al momento delloperazione
Nella norma (cliente
collaborativo/trasparente)
Fuori della norma (cliente
reticente/poco trasparente)
Totale a.3.
a.4. Area geografica di residenza
Italia
Paesi UE
Paesi extra UE
Territori off shore
Totale a.4.
TOTALE PUNTEGGIO (A)
La procedura
VERIFICA DELLA CLIENTELA
B. Aspetti connessi
alloperazione
Livello
di
rischio
b.1. Tipologia
Ordinaria
Straordinaria
b.2. Modalit di svolgimento
Con banche
Tra soggetti privati
b.3. Ammontare
Basso
Medio
Alto
b.4. Frequenza e durata
Occasionale
Poco frequente
Frequente
b.5. Ragionevolezza
Congrua
Non congrua
b.6. Area geografica di
destinazione
Italia
Paesi UE
Paesi extra UE
Territori off shore
TOTALE PUNTEGGIO (B)
45
VERIFICA DELLA CLIENTELA
APPROCCIO BASATO
SUL RISCHIO
La procedura
C. Rischio totale di riciclaggio/finanziamento del terrorismo
Totale punteggio A
Totale punteggio B
TOTALE COMPLESSIVO (C)
VALUTAZIONE FINALE DEL RISCHIO
46
VERIFICA DELLA CLIENTELA
A. Aspetti connessi al cliente
Minimo Massimo
1 1 5
2 1 5
3 1 5
4 1 5
Totale A 4 20
Rischio legato al cliente:
basso da 4 a 12
medio da 13 a 16
alto da 17 a 20
VALUTAZIONE FINALE DEL RISCHIO DI
RICICLAGGIO/FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO
(segue)
47
VERIFICA DELLA CLIENTELA
B. Aspetti connessi alloperazione
Minimo Massimo
1 1 5
2 1 5
3 1 5
4 1 5
5 1 5
6 1 5
Totale B 6 30
Rischio legato alloperazione:
basso da 6 a 18
medio da 19 a 24
alto da 25 a 30
Valutazione finale (A+B)
Totale (A+B) 10 50
48
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Con riferimento alle prestazioni aventi ad oggetto la
tenuta della contabilit, per il calcolo del livello di
rischio, il professionista dovr provvedere:
Unicamente alla compilazione della tabella A
relativa al cliente con il calcolo del relativo punteggio
rischio e non della tabella B relativa alloperazione:
49
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Attenzione
CALCOLO DEL LIVELLO DI RISCHIO
Aggiornamento dellindice unico che esprime la valutazione del
rischio di riciclaggio/finanziamento al terrorismo:
a) modifica del punteggio in relazione allevoluzione delle
caratteristiche soggettive del cliente
b) ogni operazione successiva deve essere oggetto di specifica
nuova valutazione, rinnovando il livello di rischio;
Le carte di lavoro devono lasciare traccia dellevoluzione della
valutazione del rischio compiuta in modo dinamico.
50
CONTROLLO COSTANTE SUL CLIENTE
APPROCCIO DINAMICO
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Attenzione
Rischio di
riciclaggio /
finanziamento
del terrorismo
COMPORTAMENTO DEL PROFESSIONISTA
BASSO
(da 10 a 30)
Il professionista assolve lobbligo di adeguata verifica secondo
modalit ordinarie (ovvero semplificate se ne ricorrono i
presupposti) e in particolare deve esercitare un controllo
costante, ossia deve:
analizzare le transazioni concluse durante tutta la durata del
rapporto;
verificare che esse siano compatibili con la conoscenza che
ha del cliente, delle attivit e del suo profilo di rischio, avendo
riguardo allorigine dei fondi;
aggiornare i documenti, dati o informazioni detenute.
Per gli obblighi di adeguata verifica con modalit
semplificate il professionista esonerato dalleffettuare il
controllo costante.
VALUTAZIONE FINALE DEL RISCHIO
51
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Rischio di
riciclaggio/finanziamento
del terrorismo
COMPORTAMENTO DEL PROFESSIONISTA
MEDIO
(da 30 a 40)
Il professionista deve assolvere lobbligo di
adeguata verifica secondo modalit ordinarie e
in particolare deve esercitare un controllo
costante, ossia deve:
analizzare le transazioni concluse durante
tutta la durata del rapporto:
verificare che tali transazioni siano
compatibili con la conoscenza che ha del
proprio cliente, delle sue attivit commerciali
e del suo profilo di rischio, avendo riguardo;
se necessario, allorigine dei fondi,
aggiornare i documenti, dati o informazioni
detenute.
VALUTAZIONE FINALE DEL RISCHIO
52
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Rischio di riciclaggio/
finanziamento
del terrorismo
COMPORTAMENTO
DEL PROFESSIONISTA
ALTO
(da 40 a 50)
Il professionista deve assolvere
lobbligo di adeguata verifica secondo
modalit rafforzate e in particolare
deve esercitare un controllo
costante continuo e rafforzato
(controlli pi rigorosi e frequenti)
VALUTAZIONE FINALE DEL RISCHIO
53
VERIFICA DELLA CLIENTELA
ATTRIBUZIONE DEL PROFILO DI RISCHIO
Una societ calzaturiera con sede a Roma si rivolge ad un
professionista per curare lacquisto di altra societ dello stesso
settore a Latina
Le societ sono snc con soci persone fisiche di storica
conoscenza per lo studio, i soci sono moglie e marito con quote
al 50%, entrambi amministratori
I clienti sono collaborativi, i pagamenti avvengono in due rate
mediante bonifico bancario di cui una al preliminare e unaltra a
saldo allatto di cessione
Il prezzo di acquisto congruo al valore di mercato
ATTRIBUZIONE DI UN BASSO PROFILO DI RISCHIO
54
VERIFICA DELLA CLIENTELA
ESEMPIO
ESEMPIO:
TABELLA A: ASPETTI CONNESSI AL CLIENTE
a.1 Natura giuridica 2
Struttura a basso profilo di rischio poich la snc
gi cliente dello studio e si ha buona
conoscenza dei soci persone fisiche
a.2 Prevalente attivit
svolta
3
Settore con medio profilo di rischio poich vi
sono operazioni con mercati esteri ma basse
transazioni in contanti ed i pagamenti
avvengono usualmente tramite bonifico e
assegno
a.3 Comportamento
tenuto
2
Comportamento a basso rischio poich cliente
collaborativo che procura tutte le informazioni
richieste
a.4 Area geografica di
residenza
2
Zona a basso rischio poich operazione
localizzata in Italia che paese che adotta
normativa di contrasto al riciclaggio e
finanziamento del terrorismo
TOTALE PUNTEGGIO 9
55
VERIFICA DELLA CLIENTELA
ESEMPIO:
TABELLA B: ASPETTI CONNESSI ALLOPERAZIONE
b.1 Tipologia 2
basso profilo di rischio poich la societ attua
unoperazione straordinaria verso unazienda con
dimensioni pari alla met delle proprie
b.2 Modalit di
svolgimento
2
basso profilo di rischio poich i pagamenti
avvengono tramite bonifico
b.3 Ammontare 3
Profilo di medio rischio poich il prezzo di cessione
pari al doppio del fatturato dellazienda acquistata ed
il valore piuttosto elevato
b.4 Frequenza e durata 2 basso rischio poich il cliente solo occasionale
b.5 Ragionevolezza 2
basso rischio poich il settore dellazienda acquistata
lo stesso del cliente e linvestimento compatibile
con il reddito dellacquirente
b.6 Area geografica 2
basso rischio poich operazione localizzata in Italia
che paese che adotta normativa di contrasto al
riciclaggio
TOTALE PUNTEGGIO
13
56
VERIFICA DELLA CLIENTELA
ESEMPIO:
TABELLA C: RISCHIO TOTALE DI
RICICLAGGIO/FINANZIAMENTO AL TERRORISMO
TOTALE PUNTEGGIO
A
9 Rischiosit del cliente
TOTALE PUNTEGGIO
B
13 Rischiosit delloperazione
TOTALE PUNTEGGIO
complessivo C
22
BASSO RISCHIO
57
VERIFICA DELLA CLIENTELA
TRE LIVELLI DI VERIFICA
1. Ordinaria adeguata verifica della clientela,
art. 16;
2. Obblighi semplificati di adeguata verifica della
clientela, art. 25;
3. Obblighi rafforzati di adeguata verifica della
clientela, art. 28.
58
VERIFICA DELLA CLIENTELA
REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DATI
59
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Secondo le Linee Guida CNDCEC, il Fascicolo della Clientela dovr
contenere:
fotocopia documento di riconoscimento valido alla data
dellidentificazione (il documento va aggiornato solo in caso di variazioni
sostanziali, es. decreto per modifica del cognome o del nome)
fotocopia codice fiscale
fotocopia partita IVA
visura camerale (consigliato per le ditte individuali, obbligatorio per i
soggetti diversi da persona fisica per verificare il soggetto o i soggetti
che hanno il potere di rappresentanza ).
Verbale CdA di nomina
Scheda per ladeguata verifica della clientela (Novit 2011)
dichiarazione del cliente in cui evidenzia se agisce per proprio conto
o per conto di altri dei quali deve fornire le generalit
REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DATI
60
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Secondo le Linee Guida CNDCEC, il Fascicolo della Clientela dovr
contenere:
documentazione in base alla quale si verificata la possibilit di
applicare obblighi semplificati di adeguata verifica o, al contrario, la
necessit di ricorrere alla procedura rafforzata;
eventuale attestazione ex art. 30 (verifica da parte di terzi)
copia del mandato professionale (in caso di conferimento verbale
dellincarico, consigliabile laccettazione scritta per individuare la data
dinizio e loggetto della prestazione professionale)
dichiarazione da parte del cliente sul titolare effettivo delloperazione e
indicazione dei suoi dati
REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DATI
61
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Secondo le Linee Guida CNDCEC, il Fascicolo della Clientela dovr
contenere:
eventuale ulteriore documentazione richiesta dal professionista per
individuare il titolare effettivo
dichiarazione da parte del cliente sullo scopo e sulloggetto
dellattivit o delloperazione per la quale chiesta la prestazione
professionale
se necessario, dichiarazione da parte del cliente sui mezzi economici e
finanziari per attuare loperazione o istaurare lattivit e, nel caso di
una non adeguata copertura finanziaria, la provenienza dei capitali
necessari
documenti delle prestazioni professionali svolte,
eventuali brevi appunti sulla ragionevolezza delloperazione rispetto
allattivit svolta dal cliente, e su comportamenti anomali del cliente
REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DEI DATI
62
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Secondo le Linee Guida CNDCEC, il Fascicolo della Clientela dovr
contenere:
documentazione relativa alla cessazione della prestazione
professionale o delloperazione (lettera di revoca del mandato o di
rinuncia allincarico, cessazione partita IVA, ecc.)
eventuale risultato della verifica in merito allinserimento del cliente
nella c.d. black list
eventuale documentazione, preferibilmente firmata dal cliente,
comprovante lo svolgimento di attivit di consulenza pre-contenzioso
ogni altro documento o annotazione che il professionista ritenga
opportuno conservare ai fini della normativa antiriciclaggio
Tempi di conservazione dei dati e documenti
10 anni dalla fine della prestazione
63
Il fascicolo della clientela pu essere tenuto anche secondo
modalit informatiche (ad es. mediante cartelle informatiche intestate a
ciascun cliente, nelle quali dovranno essere archiviati tutti i documenti).
Il professionista deve apporre la firma digitale e la data certa, con
marca temporale per conferire validit probatoria ai fini dei
procedimenti giudiziari al documento conservato mediante modalit
informatiche
FASCICOLO INFORMATICO
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Art. 16 co. 12 del DL 29.11. 2008 n. 185
64
IL CONTROLLO COSTANTE
SUL CLIENTE (ART. 19 CO. 1 LETT.C)
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Nel corso del rapporto continuativo o della prestazione professionale
Analisi delle transazioni concluse durante tutta la durata del rapporto
Verifica che tali transazioni siano compatibili con la conoscenza
del proprio cliente
Avendo riguardo allorigine dei fondi
Tenendo aggiornati i documenti, i dati o le informazioni detenute
65
OBBLIGO DI ASTENSIONE
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Art. 23
Quando il professionista non messo nelle condizioni di
assolvere agli obblighi di adeguata verifica della clientela, non
potr instaurare un rapporto continuativo n eseguire operazioni o
prestazioni professionali.
Se il rapporto era gi in essere anteriormente allobbligo di
effettuare la verifica della clientela il professionista dovr
rinunciare a proseguire lincarico.
Permane lobbligo di segnalazione
Nel caso in cui non sia possibile rispettare gli obblighi di adeguata verifica
relativamente a rapporti continuativi gi in essere, operazioni o prestazioni
professionali in corso di realizzazione, i professionisti restituiscono al cliente i
fondi, gli strumenti e le altre disponibilit finanziarie di spettanza,
liquidandone il relativo importo tramite bonifico su un conto corrente bancario
indicato dal cliente stesso.
Il trasferimento dei fondi accompagnato da un messaggio che indica alla
controparte bancaria che le somme sono restituite al cliente per
l'impossibilit di rispettare gli obblighi di adeguata verifica della clientela
stabiliti dall'art. 18 del DLgs. 231/2007
OBBLIGO DI ASTENSIONE
VERIFICA DELLA CLIENTELA
CIRC. MEF 30.7.2013, Provv. UIF del 6.8.13
Con riferimento a ciascuna operazione di restituzione, a prescindere dal relativo
importo, devono essere acquisite e conservate tutte le informazioni inerenti la stessa
(data, importo, tipologia, identificazione, titolari, ecc.)
66
Nuovo co.1-bis art. 23 del DLgs. 231/2007
Ai sensi dellArt. 27 co. 1 lett. i) del DLgs. 141/2010, come sostituito dall'art.
18 co. 1 del DLgs. 169/2012.
a partire dal 17.10.2012
devono inviare allUif una
comunicazione per ogni
operazione di restituzione di
importo superiore a 5.000 euro.
VERIFICA DELLA CLIENTELA
OBBLIGO DI ASTENSIONE
co.1-bis art. 23 del DLgs. 231/2007
Provvedimento UIF del 9/3/2014:
Istruzioni per la comunicazione delle operazioni di restituzione
costretti a restituire i fondi ai clienti per
impossibilit di far fronte alle operazioni di
adeguata verifica
Professionisti,
Revisori
e Banche
Le comunicazioni relative alle operazioni di restituzione effettuate dal 6 agosto 2013 al 30 aprile 2014
devono essere inviate entro il 15 maggio 2014
La comunicazione va trasmessa entro 15 giorni dalla operazione di restituzione.
La comunicazione va inviata
tramite il portale INFOSTAT-UIF
in modalit telematica.
SANZIONI PER LADEGUATA VERIFICA
DELLA CLIENTELA
I professionisti sono tenuti ad ottenere informazioni
sullo scopo e sulla natura prevista del rapporto
continuativo o della prestazione professionale.
Lart. 55 co. 2 del DLgs. 231/2007 introduce una
specifica sanzione penale di tipo contravvenzionale in
capo allesecutore delloperazione che non fornisca o
falsifichi dette informazioni: arresto da sei mesi a tre
anni e lammenda da 5.000 a 50.000.
68
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Art. 56 co. 1
Sanzioni nel caso di
non esecuzione
delladeguata verifica
secondo i dettami
delle rispettive
autorit di vigilanza
da 10.000
a 200.000
per intermediari finanziari
ed altri soggetti esercenti
attivit finanziaria
e per le societ di revisione
SANZIONI PER LADEGUATA VERIFICA
DELLA CLIENTELA
69
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Attenzione
Nel caso di
mancata
esecuzione
delladeguata
verifica e
mancata
conservazione
del fascicolo
NESSUNA SANZIONE
per i professionisti e revisori contabili
(persone fisiche)
SANZIONI PER LADEGUATA VERIFICA
DELLA CLIENTELA
70
VERIFICA DELLA CLIENTELA
Attenzione
Unica sanzione prevista: mancata
identificazione (art. 55 co. 1)
Non si applica se si attivato
larchivio antiriciclaggio
Conferma IRDCEC
Doc. 19 - maggio 2013
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
(Disposizioni valide fino alla emanazione del decreto di
attuazione delle nuove regole per le registrazioni dei
professionisti previsto dallart. 38 del DLgs. 231/2007)
Tutti i dati relativi alla clientela
dovranno essere inseriti in un
archivio unico informatico (AUI) o cartaceo
ARCHIVIO UNICO
72
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
ARCHIVIO UNICO PER PROFESSIONISTI
Dottori commercialisti, avvocati, consulenti
del lavoro, notai, revisori
Tributaristi
e CED
DECORRENZA
dal 22.4.2006
ENTRO QUANDO
entro il 22.4.2007
DLgs. 141/2006
dal 25.5.2007
entro il 25.5.2008
DM 60/2007
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
73
DIVIETO DI REGISTRO A FOGLI MOBILI
Non ammesso lutilizzo di registro su fogli mobili
o di quaderno ad anelli
CHIARIMENTI UIC 24.2.2006
74
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
TERMINI DI REGISTRAZIONE (ART.38)
Riguardano non tutte le operazioni che appaiono collegate o frazionate
ma solo quelle tra loro collegate per realizzare unoperazione frazionata
decorrono tempestivamente
e comunque non oltre il 30giorno successivo
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
IRDCEC doc.19 - maggio 2013
75
dal compimento delloperazione,
dallapertura, variazione e chiusura del rapporto continuativo
dallaccettazione dellincarico professionale;
dalleventuale conoscenza successiva di ulteriori informazioni;
dal termine della prestazione professionale
TEMPI DI REGISTRAZIONE
I dati dei clienti vanno annotati in archivio unico
entro 30 giorni dal termine della prestazione e non pi
entro i 30 giorni successivi alla identificazione.
Non costituisce reato la mancata identificazione di
un rapporto ancora in essere al momento in cui si
procede alla verifica da parte della GdF.
76
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
Tribunale di Chieti
Sent. 13.9.2008 n. 126
Termini di registrazione
Pertanto, nel caso di assunzione, da parte di un professionista, di un
incarico professionale consistente nella tenuta della contabilit,
i 30 giorni decorrono dallaccettazione dellincarico, cos come
ritenuto dal CNDCEC.
RISPOSTE MEF 20.5.2010
La norma del co. 1-bis dellart. 38 tassativa
Il professionista deve provvedere, entro 30 giorni, dal verificarsi di
una delle situazioni indicate. La registrazione deve essere tempestiva
e la previsione precisa con maggiore chiarezza il termine e la circostanza
a decorrere dalla quale hanno inizio i 30 giorni.
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
77
IRDCEC doc. 19 - maggio 2013
RISPOSTE MEF AD ITALIA OGGI DEL 15.1.2013
Ex praticante con partita IVA
Negli studi professionali, spesso gli ex praticanti rimangono qualche
mese/anno ancora a lavorare ma aprendo partita IVA professionale. I
clienti sono del tutor, il quale delega allex praticante alcune funzioni
prevalentemente ricognitive e la mera esecuzione di incarichi
(esempio tenuta di alcune contabilit), mentre il neo professionista
remunerato dallo studio.
In questa situazione sufficiente che larchivio antiriciclaggio e i
relativi adempimenti vengano effettuati dal tutor considerando che
lui a gestire il rapporto col cliente.
78
ESEMPI
IRDCEC doc. 19 - maggio 2013
Conferma: risposte MEF a IO7 del 11.11.2013
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
STUDI ASSOCIATI
In questi casi deve essere individuato il
professionista responsabile per ciascun cliente
79
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
ARCHIVIO IN PI SEDI
Chi opera in pi sedi pu istituire in ciascuna di esse un
archivio cartaceo.
Non possibile per larchivio informatico
IRDCEC doc. 19 - maggio 2013
Negli studi associati e societ fra professionisti ammissibile
tenere un unico archivio per tutto lo studio
INCARICHI A PRESTAZIONI PROFESSIONALI
PERIODICHE ED INCARICHI A COMPENSO FISSO
ANNUALE
Nelle prestazioni a tempo indeterminato o a tempo
determinato con tacito rinnovo (es. tenuta di contabilit
o consulenze su redazione bilancio) non richiesto un
rinnovo di registrazione in archivio unico in quanto
lincarico non ha scadenza.
80
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
RISPOSTA UIC 20.11.2006
Soggetto identificatore
Data identificazione
Numero progressivo archivio
PERSONA FISICA SOCIET ED ENTI
DATI DEL CLIENTE
Legale Rappresentante:
Indirizzo Sede legale
Partita IVA (eventuale) Partita IVA
Codice fiscale Codice fiscale
Luogo e data di nascita Natura giuridica
Cognome e nome Denominazione
Indirizzo
Codice Fiscale
Luogo e data di nascita
Cognome e nome
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE CLIENTE
E REGISTRAZIONE IN ARCHIVIO UNICO
81
ATTIVIT LAVORATIVA SVOLTA DAL CLIENTE
ESTREMI DEL DOCUMENTO DI IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE
FISICHE
Indirizzo
Luogo e data di rilascio
Numero
Autorit che ne ha disposto il rilascio
Tipo
PRESTAZIONE FORNITA

Valore (se conosciuto) Descrizione


SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE CLIENTE
E REGISTRAZIONE IN ARCHIVIO UNICO
82
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
Le annotazioni nellAU, se cambiano i dati della
clientela devono essere aggiornate integrando le
informazioni precedenti conservando per traccia di
queste ultime
83
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
CAMBIAMENTO DATI CLIENTELA
Es: cambio di indirizzo, modifica amministratore, .
Passaggio dallarchivio CARTACEO
all'archivio INFORMATICO
Reinserire nel software
al fine di gestire eventuali future modifiche, soltanto le prestazioni in corso
(es. tenuta contabilit) alla data di passaggio dal cartaceo
all'informatico
84
RISPOSTE MEF 20.5.2010
Il professionista tenuto a conservare il cartaceo
(per eventuali consultazioni, ricerche, verifiche)
Fissare una data di passaggio
per cui tutte le registrazioni precedenti sono sul cartaceo e tutte quelle
successive sono nellarchivio informatico
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
Cambio software dell'archivio INFORMATICO
Reinserire nel nuovo software al fine di gestire eventuali future
modifiche, soltanto le prestazioni in corso (es. tenuta
contabilit) alla data di cambio.
RISPOSTE MEF 20.5.2010
Il professionista dovr conservare il vecchio software
per eventuali consultazioni, ricerche, verifiche
Fissare una data di passaggio per cui tutte le registrazioni precedenti
sono su un software e tutte quelle successive sul nuovo software
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
Risposte MEF a IO7 del 11.11.2013
Nel caso di cambio archivio da cartaceo ad informatico devono essere
riportate, nel nuovo, le prestazioni ancora in itinere
NOVIT
85
In assenza delle disposizioni applicative, valida la regola sancita
dallart. 38 co. 4 del DLgs. 231/2007 ai sensi del quale i dati
registrati nel registro della clientela sono resi disponibili entro tre
giorni dalla richiesta, solo nel caso di tenuta di un archivio
cartaceo.
Possibilit non contemplata per chi gestisce i dati a mezzo registro
informatico.
86
IRDCEC doc. 19 - maggio 2013
CONFERMA: risposte MEF a IO7 dell'11.11.2013
REGISTRO DELLA CLIENTELA
NOVIT
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
Lomissione dellidentificazione punita con la multa da 2.600 a
13.000 euro;
lomissione, la tardiva o incompleta registrazione nellarchivio
informatico o nel registro della clientela punita con la multa da
2.600 a 13.000 euro;
lomessa istituzione del registro della clientela o dellarchivio
informatico punita con la sanzione amministrativa pecuniaria
da 5.000 a 50.000 euro.
87
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
SANZIONI
ART. 55 DLGS. 231/2007
Art. 81 codice penale
punito con la pena che dovrebbe infliggersi per la
violazione pi grave aumentata fino al triplo chi con una
sola azione od omissione viola diverse disposizioni di
legge ovvero commette pi violazioni della medesima di
legge
88
ARCHIVIO UNICO E REGISTRAZIONI
Attenzione
CONCORSO FORMALE REATO CONTINUATO
Risposte MEF e GdF a IO7 dell'11.11.2013
Il riconoscimento del vincolo della continuazione, nelle fattispecie di
carattere penalistico, rimesso allinsindacabile discrezionalit del
giudice, che gradua la gravit della qualificazione del fatto.
NOVIT
ANTIRICICLAGGIO
SINDACI E REVISORI
Tutti gli obblighi antiriciclaggio si applicano a:
Revisore unico
iscritto nel registro
dei revisori contabili
Societ di
revisione iscritte
allalbo Consob
Organi di
controllo
endosocietario
Art. 13 e 16 DLgs. 231/07
90
Art. 52, DLgs. 231/07
FONTE NORMATIVA
SI SI
NO
ANTIRICICLAGGIO - SINDACI E REVISORI
COLLEGI SINDACALI ELETTI IN SOCIET INDUSTRIALI O
COMMERCIALI PRIVI DI CONTROLLO CONTABILE
Cosa devono fare i
sindaci non revisori
RISPOSTE MEF 11.11.2013
91
Obbligo di
identificazione e
registrazione
Obbligo di effettuare
comunicazioni al MEF
per infrazioni sulluso del
contante e titoli al
portatore (ex art. 51
DLgs. 231/2007)
Obbligo di
segnalazione delle
operazioni sospette
NO
Obblighi
di adeguata verifica
della clientela
SI
ANTIRICICLAGGIO - SINDACI E REVISORI
OBBLIGHI DEL COLLEGIO SINDACALE CON FUNZIONE
DI REVISIONE LEGALE
Spetta a ciascun sindaco revisore individualmente:
Lidentificazione
e registrazione in
archivio
Comunicare
irregolarit in
contanti
Segnalare
operazioni
sospette
Lesecuzione
delladeguata
verifica
ANTIRICICLAGGIO - SINDACI E REVISORI
92
Nel caso di sindaci revisori, i trenta giorni entro i quali
iscrivere nel registro la societ decorrono
dallaccettazione dellincarico.
(ex Articolo 38, comma 1-bis )
93
TEMPISTICA
ANTIRICICLAGGIO - SINDACI E REVISORI
Nel caso in cui il soggetto incaricato della revisione
contabile sia un organo collegiale (ad esempio il
collegio sindacale):
lobbligo di adeguata verifica
graver su ciascun sindaco-revisore
e non gi sullorgano collegio sindacale.
Circ. 16/IR del 15.3.2010
SINDACI/REVISORI SOCIET COMM./INDUSTRIALI
94
Risposte MEF UIF GdF a IO7 del 11.11.2013
NOVIT
ANTIRICICLAGGIO - SINDACI E REVISORI
a prescindere dalla circostanza che il collegio sia
investito della funzione di revisione legale
lobbligo comunicazione delle violazioni ex art. 51,
DLgs.231/07 grava su ciascun componente
e non gi sullorgano collegio sindacale.
ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO
SINDACI DI SOCIET COMM./INDUSTRIALI
95
Risposte MEF a IO7 del 11.11.2013
NOVIT
collegio sindacale con funzione di revisione
legale dei conti
i singoli componenti del collegio sono obbligati alla segnalazione
delle operazioni sospette alla UIF
ADEMPIMENTI ANTIRICICLAGGIO
SINDACI/REVISORI SOCIET COMM./INDUSTRIALI
96
Risposte UIF a IO7 del 11.11.2013 NOVIT
avendo la qualifica di revisori legali iscritti nellapposito registro,
sono destinatari degli obblighi antiriciclaggio ex art. 13, DLgs.
n. 231/07.
TRASFERIMENTI DI CONTANTI
E TITOLI AL PORTATORE
(ART. 49, 50, 51 DLGS. 231/2007)
vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di
deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in
euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra
soggetti diversi, quando il valore delloperazione, oggetto di
trasferimento, complessivamente pari o superiore a 1.000
euro.
Il trasferimento vietato anche quando effettuato con pi
pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente
frazionati.
Il trasferimento pu tuttavia essere eseguito per il tramite di
banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane spa.
DLGS. 231/2007, ART. 49 CO. 1
98
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
ECCEZIONE ALLE REGOLE
Per i turisti stranieri (non residenti n in Italia, n in altro stato UE)
sono ammessi acquisti di beni presso esercenti attivit di
commercio al dettaglio e assimilati e agenzie viaggi e turismo
per acquisti di beni o prestazioni di servizi legati al turismo, PARI O
SUPERIORI ai 1.000 euro, ma entro i 15.000 euro
Deroga alla limitazione di trasferimento in denaro
contante
(DL 2.3.2012 n. 16, conv. L. 26.4.2012 n. 44)
99
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
1. inviare telematicamente allAgenzia delle Entrate comunicazione
preventiva di richiesta a ricevere pagamenti in contanti ultrasoglia,
segnalando il numero del proprio c/c su cui effettuare i versamenti;
2. acquisire dal cliente fotocopia passaporto e autocertificazione che
evidenzi la cittadinanza non italiana n degli stati della CE;
3. depositare, entro il primo giorno feriale successivo allacquisto, la somma
incassata fornendo alla banca anche copia della ricevuta della
comunicazione telematica;
4. comunicare gli incassi oltre i mille euro (per le operazioni a partire dal
26.4.2012) allAgenzia delle Entrate secondo modalit e termini (art.3 co.
2-bis del DL 16/2012 , conv. L. 26.4.2012 n. 44): (MODELLO DI
COMUNICAZIONE POLIVALENTE)
IL NEGOZIANTE DOVR
100
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Provv. Agenzia Entrate del 2.7.2012: modello aggiornato contenente gli
estremi del conto corrente
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
101
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
102
TRACCIABILIT PER SOGGETTI PROTESTATI,
PIGNORATI E FALLITI
Sono inseriti dal sistema bancario in Centrale Rischi
negata dagli istituti di credito e da Poste Italiane Spa
lapertura di un conto corrente.
103
A tali soggetti non resta che ricorrere alle
CARTE PREPAGATE
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Conf. Risposta MEF del 15.1.2013 fornita ad Italia Oggi
Tali soggetti possono ricevere denaro al di sopra della soglia mediante
bonifico e/o ricarica sulla propria carta prepagata
SITUAZIONE DA MONITORARE
(ART. 49 DLGS. 231/2007)
VALORE DA TRASFERIRE
COMPLESSIVAMENTE PARI
O SUPERIORE AI 1.000 euro
104
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO
Sono vietati i trasferimenti, in
ununica soluzione, di denaro
e/o titoli al portatore per
importo superiore alla
soglia, anche quando tale
limite viene superato
cumulando le diverse specie di
pagamento
Ad esempio:
denaro 400
+
titoli al portatore 600
105
(segue)
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
CONSIGLIO DI STATO
PARERE 1504/95 (RICH. CIRC. 2/2012)
Nel caso di pi trasferimenti
di importo inferiore alla
soglia, ma
complessivamente di
ammontare superiore,
sfuggono al divieto,
perch tra loro non
cumulabili, quelli relativi:
A distinte ed autonome
operazioni
Alla medesima operazione,
quando il frazionamento
connaturato
all'operazione stessa (ad
es. contratto di
somministrazione) ovvero
la conseguenza di
preventivo accordo tra le
parti (ad es. pagamento
rateale)
106
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
PARERE MEF 12.6.2008
FATTURA 30, 60, 90 GIORNI
non costituisce violazione allart. 49 DLgs. 231/07
In quanto la pluralit di pagamenti a scadenze prefissate, connaturato
alloperazione, o frutto di una ordinaria dilazione di pagamento che
scaturisce dal preventivo accordo delle parti.
Ciascun versamento dovr per essere inferiore a 1.000
CONFERMA Circ. MEF 08/2010
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Risposte MEF a Italia Oggi 7 11.11.2013
Leffettuazione delle transazioni finanziarie entro un arco di tempo pari o inferiore ai
sette giorni non vale a ritenere certamente artificioso il frazionamento medesimo.
Non esiste alcun automatismo: ci che rileva linsieme delle informazioni rilevanti nel
singolo caso di specie, di un intento elusivo della normativa di limitazione allutilizzo del
contante.
NOVIT
107
PAGAMENTI RATEALI SECONDO LA CASSAZIONE
(SENT. 22.6.2010 N. 15103)
La soglia antiriciclaggio viene superata anche attraverso il cumulo di
molteplici pagamenti sotto soglia, riferiti ad ununica operazione
108
Nessun effetto
sulle rateizzazioni contrattuali
in contanti (ex DLgs.151/2009 di
modifica del DLgs. 231/2007)
Sempre inibiti i pagamenti
sub-soglia plurimi e ravvicinati,
artificiosamente frazionati
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Studio del CNN 24.1.2013 n. 50-13-b
Non pu ritenersi anomala una cessione immobiliare in cui il corrispettivo non sia, in
tutto o in parte tracciabile o con pagamento del corrispettivo non contestuale.
accollo di debito, cessione di credito, compensazioni, datio in solutum,
permute, dilazioni e rateizzazioni, pagamenti anteriori al 4.7.2006 (art. 35
co. 22 del DL 223/2006), ecc.
CONSIGLIO DI STATO
PARERE 1504/95 (RICHIAMATO DAL MEF IL 12.6.2008)
potere discrezionale dell'Amministrazione
valutare, caso per caso, se il frazionamento sia stato
invece realizzato con lo specifico scopo di eludere
il divieto imposto dalla disposizione.
109
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
ART. 51 CO. 3 DLGS 231/2007
Qualora oggetto dellinfrazione sia unoperazione di
trasferimento segnalata ai fini delle operazioni sospette
(art.41 DLgs. 231/2007) il soggetto che ha effettuato
detta segnalazione non tenuto alla
comunicazione al MEF.
110
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Attenzione!
OPERAZIONI A RISCHIO DI INFRAZIONE
Pagamenti fatture
Finanziamenti fra soci e societ
Trasferimenti infragruppo fra diverse societ
Distribuzione utili da societ a soci
Pagamenti in contanti derivante da contratti
Emissione di obbligazioni
111
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
CIRCOLARE GDF 19.3.2012 N. 83607
(Risposte Mef 2013: sostanziale conferma)
Il pagamento di due acconti in contanti sullo stipendio
al dipendente viola la soglia antiriciclaggio se la
somma supera i 1.000 euro.
Il passaggio di denaro oltre soglia fra coniugi
ammissibile solo se in regime di comunione legale.
112
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
ESEMPI
RISPOSTE MEF AD ITALIA OGGI DEL 15.1.2013
(RISPOSTA NON UFFICIALE)
Prelevamento soci in snc: i soci di una societ di persone possono
prelevare, durante lanno, acconti di utili in rate mensili inferiori a 1.000
dalle casse della societ. Ad es. prelevare in contanti 12 rate da 800
cadauna da parte di ciascuno dei due soci per complessivi 19.200.
Cene di gruppo. Il trasferimento tra colui che riceve le singole quote e il
ristoratore che riceve il pagamento complessivo costituisce violazione
dellart.49. Ad es. 50 commensali a 30 a testa, il conto totale 1.500
supera i 1.000 , tuttavia, se ciascuno paga la propria quota per 30 euro la
procedura del tutto legittima, ma se il ristoratore, emette una sola ricevuta
per l'intero importo della comitiva, il pagamento in contanti sanzionabile
anche se ciascun commensale ha versato la sola propria quota di 30 ma
una sola persona si preoccupata di raccogliere il totale e consegnarlo al
ristoratore.
113
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
ESEMPI
SOGLIE PER LE FATTURE INCASSABILI IN CONTANTI
114
I NUOVI LIMITI DI FATTURE E PARCELLE PAGABILI IN CONTANTI
Soggetti Imponibile Contributo
integrativo
IVA
21%
Ritenuta
20%
Netto da
incassare
Commercialista o Avvocato
V/impresa
944
37,76 (4%) 206,17 188,80
999,13
Commercialista o avvocato
V/privato
794
31,76 (4%) 173,41 ---
999,17
Consulenti del lavoro o
Ingegneri ed architetti
V/impresa
966
19,32 (2%) 206,92 193,20
999,04
Consulenti del lavoro o
Ingegneri ed architetti V/privato
810
16,20 (2%) 173,50 ---
999,70
Lavoratori autonomi iscritti
gestione separata INPS
V/impresa
952
38,08 (4%) 207,92 198,02
999,98
Lavoratori autonomi iscritti
gestione separata Inps
V/privato
794
31,76 (4%) 173,41 ----
999,17
impresa V/privato o altra Ditta
826
----- 173,46 ----
999,46
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
PARERE MEF 28.6.2008
I professionisti e i CED devono vigilare anche sugli
assegni
in relazione ai loro compiti di servizio e limitatamente
alle loro attribuzioni e attivit
115
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Attenzione!
(ART. 51 CO. 2 DLGS. 231/2007)
Alle Ragionerie
territoriali dello Stato
116
Gli uffici territoriali del
Ministero dellEconomia e
delle Finanze hanno il
compito di applicare le
sanzioni di cui allart. 58
DLgs. 231/2007
(L. 14.9.2011 n. 148) e di
comunicare....
ENTRO TRENTA GIORNI
Le comunicazioni dovranno
essere effettuate
alla GdF che, in caso
di elementi utili ai fini
di accertamento, ne d
comunicazione
all Agenzia delle Entrate
(modifica all'art. 51 DLgs. 231/2007 a
seguito dellart. 8 co. 7 DL16/2012
conv. L. 26.4.2012 n. 44)
DECRETO
MEF 17.11.2011
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
COMUNICAZIONI
Segnalazione alla GDF:
NO a carico dei professionisti
(circ. MEF 3.10.2012)
FAC SIMILE DELLA COMUNICAZIONE
Mittente: Dr.
Via., cittTel
Spett. Ragioneria Territoriale dello Stato
Sede di.
Oggetto: Comunicazioni di irregolarit
Transazioni in contanti
ex art. 49 DLgs. 231/2007
Ill.ma Ragioneria Territoriale,
Il sottoscritto .. il relazione alla propria attivit di dottore commercialista
incaricato della tenuta delle scritture contabili della societ XXX.
In relazione a tale incombenza, ha ravvisato in occasione della registrazione di
movimentazioni contabili in partita doppia, che la fattura n. ..., del . di euro
5.000 + IVA per totale euro 6.050 emessa dalla societ XXX nei confronti della
societ ZZZ stata regolata con pagamento in contanti in unica soluzione,
contravvenendo in tal modo le disposizioni di cui allart. 49 co. 1 del DLgs.
231/2007.
LuogoData.
Distinti saluti
Dottor
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
117
Le comunicazioni obbligatorie di cui
allart. 51 del DLgs. 231/2007
Non sono assoggettate a criteri di riservatezza
118
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Attenzione!
COMUNICAZIONI
LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA
VA INDIRIZZATA A:
RTS
AMBITI
TERRITORIALI
INDIRIZZO
TORINO
Piemonte e Valle
d'Aosta
Via Grandis 14, 10121, TO
GENOVA Liguria Via Urbano Rela 8, 16151, GE
MILANO Lombardia Via Tarchetti 6, 20121, MI
BOLZANO Trentino Alto Adige Piazza Tribunale2, 39100, BZ
MEF DECRETO 17.11.2011 e circ. MEF 30.11.2011 prot. 96224
119
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
RTS
AMBITI
TERRITORIALI
INDIRIZZO
VERONA
Verona, Vicenza,
Padova, Rovigo
(zona sud/ovest)
Lungadige Capuleti 11, 37122, VR
VENEZIA
Venezia, Treviso,
Belluno (zona
nord/est)
Campo S. Angelo 3538, 30124, VE
UDINE
Friuli Venezia
Giulia
Via Gorghi 18, 33100, UD
BOLOGNA
Emilia Romagna e
Marche
Piazza dell8 Agosto 26, 40126, BO
LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA
VA INDIRIZZATA A:
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
120
RTS
AMBITI
TERRITORIALI
INDIRIZZO
FIRENZE Toscana Via Pietrapiana 53, 50121, FI
PERUGIA Umbria Via Martiri dei Lager 77, 06100, PG
ROMA
Roma, Rieti,
Viterbo (zona
centro/nord
Via Napoleone Parboni 6, 00153, RM
LATINA
Latina, Frosinone
(zona sud)
Viale Pier Luigi Nervi 270, 04100, LT
LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA
VA INDIRIZZATA A:
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
121
RTS
AMBITI
TERRITORIALI
INDIRIZZO
LAQUILA Abruzzo
c/o Scuola Ispettori e Sovrintendenti
della Guardia di Finanza Coppito
67100, AQ
NAPOLI
Napoli, Avellino,
Benevento, Caserta
(zona centro/nord)
Via Lauria 80, centro direzionale IS.
F80, 80143, NA
SALERNO Salerno e Basilicata Piazza S. Agostino 29, 84121, SA
BARI Puglia e Molise Via Demetrio Marin 3, 70125, BA
LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA
VA INDIRIZZATA A:
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
122
RTS
AMBITI
TERRITORIALI
INDIRIZZO
COSENZA
Cosenza, Crotone,
Catanzaro (zona nord)
Piazza XI Settembre 1, 87100, CS
REGGIO
CALABRIA
Reggio Calabria, Vibo
Valentia (zona sud)
Via Dei Bianchi 7, 89100, RC
MESSINA
Messina,
Caltanissetta/Enna,
Palermo, Trapani (zona
centro/nord)
Via Monsignor D'Arrigo 5, 98122,
ME
CATANIA
Catania, Agrigento,
Siracusa, Ragusa
(zona sud/est)
Via Cardinale Dusmet 17, 95121,
CT
LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA
VA INDIRIZZATA A:
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
123
RTS
AMBITI
TERRITORIALI
INDIRIZZO
CAGLIARI
Cagliari, Oristano
(zona sud/ovest)
Via XX Settembre 13, 09125, CA
SASSARI
Sassari, Nuoro (zona
nord/est)
Via Carlo Felice 29, 07100, SS
LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA
VA INDIRIZZATA A:
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
124
Per le violazioni > 250.000 euro (art. 49)
Per le violazioni dei soggetti obbligati alla comunicazione (art. 50 e 51)
Circ. MEF 16.1.2012 n. 2
LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA
VA INDIRIZZATA A:
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
125
RTS AMBITI TERRITORIALI
GENOVA Liguria, Piemonte, Valle DAosta
BOLOGNA Emilia Romagna. Toscana, Umbria, (Marche)
ROMA Lazio Sardegna, Abruzzo
NAPOLI Campania, Calabria, Sicilia, Basilicata
MILANO Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige
BARI Puglia, Molise
Attenzione!
OBBLIGO DI COMUNICAZIONE ENTRO TRENTA
GIORNI DELLE INFRAZIONI DI CUI ALLART. 49
DEL DLGS. ANTIRICICLAGGIO
Lomessa segnalazione delle infrazioni allobbligo
antiriciclaggio punita in capo al professionista con
sanzione amministrativa pecuniaria dal 3% al 30%
dellimporto delloperazione
(art. 58 co. 7 DLgs.231/2007)
126
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
SANZIONI
OBBLIGO DI RISPETTARE LE LIMITAZIONI DI CUI
ALLART. 49 DEL DLGS. 231/07
Linfrazione dellobbligo antiriciclaggio punita in capo al
cliente con sanzione amministrativa dal 1% al 40%
dellimporto delloperazione
(art. 58 co.1 DLgs. 231/2007)
127
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
SANZIONI
DL 78/2010, CONV. L. 30.7.2010 N. 122 +
CIRC. MEF PROT. 281178 DELLAGOSTO 2010
La sanzione non pu comunque essere inferiore,
nel minimo, allimporto di 3.000 euro
Per le violazioni superiori a 50.000 euro la
sanzione minima aumentata di cinque volte (ossia
il 5%)
128
Il limite minimo di 3.000 si applica sia a chi
commette linfrazione sia a chi non la comunica
(art. 58 co. 8 DLgs. 231/2007).
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Attenzione
CIRC. MEF 2/2012
Vecchie sanzioni: per irregolarit
commesse entro il
DECORRENZA
15.6.2010
16.6.2010
SANZIONI PER IRREGOLARIT SU TRASFERIMENTI
IN CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
129
Nuove sanzioni (ivi compresa la
minima da 3.000): per irregolarit
commesse dal
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
SOGGETTI SANZIONATI
CASS. CIV., SEZ. I, 26.1.1999 N. 690
130
A CIASCUNO DEI SOGGETTI CHE CONCORRONO
IN UNA VIOLAZIONE AMMINISTRATIVA
risulta applicata una sanzione dall'1% al 40%
dellimporto irregolarmente trasferito
Conferma UIC del 24.3.2007
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Pur essendo sanzionabili entrambi il MEF, in caso di avvenuta
comunicazione si limita a sanzionare solo il soggetto rilevato.
131
RISPOSTE MEF 20.5.2010
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Lobbligo di comunicazione al MEF delle infrazioni delle quali i
professionisti hanno notizia nello svolgimento dei loro compiti e nei limiti
delle loro attribuzioni, sussiste a carico di entrambi i professionisti.
Lart. 49 vieta il trasferimento di contante per importi superiori
a 1.000 euro, effettuato tra soggetti diversi.
La sanzione, qualora sia accertata la violazione della disposizione, a
carico sia del soggetto che ha disposto il trasferimento della somma in
contanti superiore alla soglia, sia del soggetto che lha acquisita.
OPPOSIZIONE AL DECRETO SANZIONATORIO
(L. 24.11.1981 N. 689)
132
CONTRO IL DECRETO SANZIONATORIO
ammesso ricorso al tribunale entro 30 giorni
dalla sua notificazione
Se il ricorso proposto oltre il termine previsto, il
tribunale ne dichiara linammissibilit con ordinanza
ricorribile per cassazione
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
OBLAZIONABILIT DELLE SANZIONI (ART. 60 CO. 2
DLGS. 231/2007 CHE RICHIAMA LART. 16 L. 689/81)
Se il pagamento avviene entro 60 giorni dalla
contestazione prevede la possibilit di pagare limporto
minore fra:
A. 1/3 del massimo della sanzione edittale
B. Il doppio del minimo
133
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
1. Ammessa per coloro che eseguono
Il pagamento o lo ricevono (per importi inferiori ai
250.000 euro)
2. Non ammessa per il professionista che omette la
comunicazione nellinfrazione
134
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
OBLAZIONABILIT DELLE SANZIONI
(ART. 60 CO. 2 DLGS. 231/2007)
OBLAZIONE SEMPRE AMMESSA
(ENTRO IL LIMITE DEI 250.000 EURO)
Loblazione evita il minimo sanzionatorio
135
Circ. MEF prot. n. 281178 dellagosto 2010
Per importi fino a 50.000
possibile non applicare il
minimo di 3.000, ma solo il
2% dellimporto
Per importi superiori a 50.000
possibile non applicare sia il
minimo di 3.000, che il minimo
del 5% (o il suo doppio), basta
sempre il solo 2% dellimporto
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
Attenzione
PROCEDURE E PRESCRIZIONE
Termine quinquennale
136
Art. 60 del DLgs. 231/2007 e art. 28 della L. 689/81
Il diritto dello Stato alla
riscossione della
sanzione pecuniaria si
prescrive in 5 anni dal
giorno della violazione.
Le Ragionerie Territoriali dello
Stato provvedono all'irrogazione
delle sanzioni
TRASFERIMENTI DI CONTANTI E TITOLI AL PORTATORE
LA UIF, le autorit di vigilanza,
la GdF e la DIA accertano, in
relazione ai loro compiti e nei
limiti delle loro attribuzioni, le
violazioni indicate agli artt. 57 e
58 e provvedono alla
contestazione

Vous aimerez peut-être aussi