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Giovanni Leati Vc

Scheda libro de
La coscienza di Zeno
di Italo Svevo

riassunto
Il protagonista della vicenda è Zeno
Cosini, commerciante triestino, all’età di
quarant’anni. Costui si rivolge alla
psicoanalisi per risolvere i suoi problemi
con il fumo, vizio dal quale non riesce a
divincolarsi, e per guarire dalle molte
malattie di cui si sente afflitto. La cura
consiste anche nello scrivere i ricordi più
significativi della sua vita, che
costituiranno il vero e proprio romanzo. Il
romanzo si divide in 6 capitoli: il fumo, la
morte di mio padre, la storia del mio
matrimonio, la moglie e l’amante,storia
di un associazione commerciale e la
psicoanalisi.
Il fumo
In questo primo capitolo Zeno racconta
come abbia iniziato a fumare
esclusivamente per fare un dispetto al
padre con cui, al tempo, non aveva un
buon rapporto. Dopo aver iniziato
tuttavia non riesce a contenersi e diventa
schiavo di quel vizio. Decide infine di
rivolgersi in una clinica nella quale vive
un avventura movimentata, scappando
da quella specie di prigionia con l’aiuto di
un’infermiera; egli è il primo a
riconoscere che il fumo è la prima causa
dei suoi mali, tenta perciò di smettere
ma senza risultati (celebre la sigla U.S,
ultima sigaretta, con la quale siglava le
pagine dei diari o i muri della casa, senza
però mantenere mai l’impegno preso)
La morte di mio padre
Il capitolo inizia con il ricordo del padre
seguito dalla narrazione degli eventi che
portano alla morte di questo. Il rapporto

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familiare che c’era fra i due è
inizialmente scadente, ci sono
incomprensioni frequenti e il poco
dialogo che c’è finisce sempre con una
presa di posizione da parte di uno dei
due, non si riesce mai a giungere ad un
accordo e ogni avvenimento è un
pretesto per una nuova litigata. Col
passare del tempo il padre muta
profondamente e di questo se ne accorge
Zeno, comprendendo che il padre è
gravemente malato. Inizia così un vero
rapporto fra padre e figlio che si rinforza
con l’avanzare della malattia e quindi con
il degenerare delle condizioni del padre.
La malattia porta il padre di Zeno al
delirio che impedisce al figlio di
esprimere per almeno una volta i
sentimenti sinceri che prova per lui.
L’episodio culmine è una delle scene
finali in cui il padre muore con un braccio
teso verso il volto di Zeno, con l’intento
di dargli una sberla: questo fatto da molti
interpretato come una pura reazione
meccanica dovuta alla malattia, rimane
nella coscienza di Zeno come il simbolo e
il rimorso per l’incomprensione che c’è
stata fra i due.
La storia del mio matrimonio
Come si può intuire dal titolo, questa
parte del racconto è dedicata alla storia
del matrimonio. Tutto inizia quando Zeno
conosce per lavoro il signor Malfenti,
padre di 4 figlie, con cui entra in
confidenza. Inizialmente il protagonista si
innamora di Ada, ma viene respinto da
questa. Prova così a fidanzarsi con
un'altra delle sorelle,Alberta, ma con lo
stesso risultato; decide quindi quasi per
gioco di sposare un'altra sorella, Augusta
(che aveva scoperto essersi innamorata

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di lui) per la quale non prova tuttavia un
vero amore.
La moglie e l’amante
Col passare del tempo Zeno scopre di
essersi innamorato realmente di
Augusta, ma questa convinzione svanisce
non appena conosce una giovane
cantante, di nome Carla, della quale
rimane profondamente affascinato.
Incontro dopo incontro i due diventano
amanti a tutti gli effetti: Zeno cerca di
fornire una giustificazione al suo gesto
dicendo semplicemente che non amando
Augusta, non prova rimorso a tradirla. La
storia va avanti fin quando Carla, vista
Ada (che Zeno aveva spacciato per sua
moglie) si sente in colpa e decide di
sposare il suo nuovo maestro di canto.
Storia di una associazione commerciale
In questo capitolo Zeno si vede coinvolto
da Guido (da poco marito di Ada) in
un’associazione commerciale: il progetto
si rivela fallimentare e l’impresa perde
enormi capitali. Nel frattempo nella ditta
vengono assunti due nuovi impiegati,
una segretaria (che diventerà l’amante di
Guido) e un aiutante. La situazione
economica peggiora sempre più e le
mogli di Guido e Zeno si preoccupano per
la situazione: Guido convinto di poter
risollevare la situazione chiede un
prestito a Ada che glielo concede solo
dopo che questo finge il suicidio. Il trucco
usato da Guido per impietosire Ada
tuttavia funziona solo la prima volta e la
seconda risulta fatale per lo stesso. Zeno
si mette così all’opera per risaldare parte
del debito che Guido aveva contratto,
dimenticandosi addirittura del funerale
dell’amico. Ada rimasta sola con due
bambini, decide di partire per
l’Argentina.
La psicanalisi
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In questa parte conclusiva Zeno analizza
la cura a cui è sottoposto e pensa che sia
stata inutile in quanto lui non si sente
guarito: invia al dottore questi ultimi
ricordi. Intanto giunge l’anno 1915 e
l’Italia entra nel primo conflitto mondiale
che obbliga guido a trasferirsi a Trieste.
Alla fine del libro Guido dichiara di essere
guarito da solo e trasferisce la malattia
che lo affliggeva al mondo circostante,
ormai afflitto dalla guerra.

Collocazione spaziale e temporale


I luogo in cui è ambientata la vicenda è
Trieste, l’anno in cui Zeno scrive i suoi
ultimi ricordi è il 1915.

I personaggi
I personaggi principali sono: Zeno
(protagonista) il padre di Zeno, il signor
Malfenti, tre delle sue figlie, Guido e
Carla..

Commento
Sono svariati i Temi affrontati ne “La
coscienza di Zeno”: i vizi, i rapporti
familiari, tradimenti, malattie.
Personalmente ne ho visto uno, collegato
a tutti gli altri, prevalere, quello
riguardante la malattia. In tutto il libro si
sente dire che Zeno è malato ma in
effetti non si capisce mai realmente
quale sia l’entità della malattia: si
comprenderà solo dopo che la sua è una
e vera e propria malattia mentale che si
riflette sul suo corpo. Nel corso del libro
sembra che la malattia sia uno sfogo di
tutti gli errori del protagonista, ad
esempio tradimenti, cedimenti a vizi, fatti
di cui lui non si sente colpevole ma che
sembrano riflettersi sotto forma di
malessere nel suo corpo. La malattia di
Zeno è alla fine dell’opera paragonata

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alla guerra mondiale che affligge il
mondo, i Popoli della terra, come il
protagonista, sono afflitti da un grave
morbo che non riescono a curare. Italo
Svevo si pronuncia attraverso il suo
personaggio con una profezia abbastanza
drastica:”Forse traverso una catastrofe
inaudita prodotta dagli ordigni
ritorneremo alla salute . Quando i gas
velenosi non basteranno più, un uomo
fatto come tutti gli altri, nel segreto di
una stanza di questo mondo, inventerà
un esplosivo incomparabile, in confronto
al quale gli esplosivi attualmente
esistenti saranno considerati quali
innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto
anche lui come tutti gli altri, ma degi altri
un po’ più ammalato, ruberà tale
esplosivo e si arrampicherà al centro
della terrra per porlo nel punto ove il suo
effetto potrà essere il massimo. Ci sarà
un esplosione enorme che nessuno udrà
e la terra ritornata alla forma di nebulosa
errerà nei cieli priva di parassiti e
malattie”.
Secondo il mio parere, questa profezia
assume per Italo Svevo un significato
molto importante in quanto riassume il
significato di tutto il suo romanzo, in cui il
protagonista non è niente meno che
l’intera popolazione umana.

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