0 évaluation0% ont trouvé ce document utile (0 vote)
50 vues1 page
«L’Alleanza per l’Italia?
L’idea l’ho avuta io»
Tarolli: «Nel 2007 anticipai Rutelli e Dellai»
«Nel 2007 scrissi un opuscolo intitolato "Alleanza per
l’Italia" nel quale si trovano posizioni perfettamente
sovrapponibili a quelle della nuova formazione politica»
Ma come? Lei, Ivo Tarolli, intende dire
che Rutelli e Dellai e Tabacci hanno fatto
un plagio? Che non solo le idee ma
lo stesso nome del partito «Alleanza per
l’Italia» non sarebbero farina del loro
sacco bensì del suo? «Ma no, non ho alcun
intento polemico. Però, guardi qui,
guardi questo opuscolo. Questo l’ho
scritto nel 2007 quando l’Udc trentina,
anticipando di un anno Casini, primo
in Italia, ruppe l’alleanza con quella che
allora era la Casa delle libertà. Lorenzo
Dellai e Francesco Rutelli, in molti
passaggi, domenica hanno detto molte
cose che io ho scritto qui dentro. Alcune
frasi sono esattamente le stesse».
Hanno copiato? «Ma no. Non è questo
ciò che conta. Conta il fatto che le posizioni
dell’Udc che ho espresso qui sono
esattamentente sovrapponibili a
quelle di Rutelli e Dellai. Legga qui, pagina
uno: "È necessario un nuovo soggetto
politico: una grande alleanza tra
le espressioni civiche e quelle popolari
per rilanciare il centro politico e culturale
del Paese per ridare fiato al blocco
sociale moderato". Poi parlavo di
una "nuova grande Alleanza per l’Italia
che parte dall’Udc e si rivolge a tutti i
partiti moderati, alle espressioni civiche
e comunitarie, alle tradizioni autonomiste,
ai centristi a vario titolo».
D’accordo, lei racconta questo per dire
che, come leader dell’Udc, è perfettamente
in linea con Dellai e la sua nuova
formazione politica. «Eh sì, se dico
che c’è una concordanza di idee che rasenta
la sovrapposizione è così. Dirò
anzi che si è anche aspettato troppo;
che si è fatto passare un anno. Questo
è il momento in cui si devono superare
gli egoismi: l’unità tra le forze di centro
deve essere un imperativo ideologico.
Quindi noi vogliamo incoraggiare
questa operazione politica».
E col Pd? Senza di loro Alleanza per l’Italia
e Udc stanno lì al palo. «Oggi non ci
sono elezioni in ballo e quindi è inutile
porsi problemi adesso. Non ha senso
indebolire questo progetto, questo disegno,
dividendoci sul rapporto col Pd.
Qui in Trentino c’è un rapporto forte
tra Upt, Patt e Udc e una collaborazione
con il Partito democratico».
Insomma, il Partito democratico è, pur
avendo il pacchetto di maggioranza, un
compagno scomodo. Ed è ovvio, visto
che Rutelli dal Pd bersaniano è uscito
perché troppo di sinistra, troppo socialdemocratico,
poco rappresentativo
di quel blocco sociale di cui parla lo
stesso Tarolli. Non a caso all’Alleanza
per l’Italia arriva l’appoggio o la simpatia
di alcuni grandi nomi della grande
borghesia, da De Benedetti a Montezemolo.
Anche se, allargando lo sguardo al livello
nazionale, sarà interessante vedere
con che spirito l’Udc porterà in
dote all’Alleanza per l’Italia il suo sostanzioso
pacchetto di voti. Comunque,
Tarolli c’è. Tanto convinto da aver anticipato
addirittura i tempi.
Titre original
«L’Alleanza per l’Italia? L’idea l’ho avuta io» - Tarolli: «Nel 2007 anticipai Rutelli e Dellai»
«L’Alleanza per l’Italia?
L’idea l’ho avuta io»
Tarolli: «Nel 2007 anticipai Rutelli e Dellai»
«Nel 2007 scrissi un opuscolo intitolato "Alleanza per
l’Italia" nel quale si trovano posizioni perfettamente
sovrapponibili a quelle della nuova formazione politica»
Ma come? Lei, Ivo Tarolli, intende dire
che Rutelli e Dellai e Tabacci hanno fatto
un plagio? Che non solo le idee ma
lo stesso nome del partito «Alleanza per
l’Italia» non sarebbero farina del loro
sacco bensì del suo? «Ma no, non ho alcun
intento polemico. Però, guardi qui,
guardi questo opuscolo. Questo l’ho
scritto nel 2007 quando l’Udc trentina,
anticipando di un anno Casini, primo
in Italia, ruppe l’alleanza con quella che
allora era la Casa delle libertà. Lorenzo
Dellai e Francesco Rutelli, in molti
passaggi, domenica hanno detto molte
cose che io ho scritto qui dentro. Alcune
frasi sono esattamente le stesse».
Hanno copiato? «Ma no. Non è questo
ciò che conta. Conta il fatto che le posizioni
dell’Udc che ho espresso qui sono
esattamentente sovrapponibili a
quelle di Rutelli e Dellai. Legga qui, pagina
uno: "È necessario un nuovo soggetto
politico: una grande alleanza tra
le espressioni civiche e quelle popolari
per rilanciare il centro politico e culturale
del Paese per ridare fiato al blocco
sociale moderato". Poi parlavo di
una "nuova grande Alleanza per l’Italia
che parte dall’Udc e si rivolge a tutti i
partiti moderati, alle espressioni civiche
e comunitarie, alle tradizioni autonomiste,
ai centristi a vario titolo».
D’accordo, lei racconta questo per dire
che, come leader dell’Udc, è perfettamente
in linea con Dellai e la sua nuova
formazione politica. «Eh sì, se dico
che c’è una concordanza di idee che rasenta
la sovrapposizione è così. Dirò
anzi che si è anche aspettato troppo;
che si è fatto passare un anno. Questo
è il momento in cui si devono superare
gli egoismi: l’unità tra le forze di centro
deve essere un imperativo ideologico.
Quindi noi vogliamo incoraggiare
questa operazione politica».
E col Pd? Senza di loro Alleanza per l’Italia
e Udc stanno lì al palo. «Oggi non ci
sono elezioni in ballo e quindi è inutile
porsi problemi adesso. Non ha senso
indebolire questo progetto, questo disegno,
dividendoci sul rapporto col Pd.
Qui in Trentino c’è un rapporto forte
tra Upt, Patt e Udc e una collaborazione
con il Partito democratico».
Insomma, il Partito democratico è, pur
avendo il pacchetto di maggioranza, un
compagno scomodo. Ed è ovvio, visto
che Rutelli dal Pd bersaniano è uscito
perché troppo di sinistra, troppo socialdemocratico,
poco rappresentativo
di quel blocco sociale di cui parla lo
stesso Tarolli. Non a caso all’Alleanza
per l’Italia arriva l’appoggio o la simpatia
di alcuni grandi nomi della grande
borghesia, da De Benedetti a Montezemolo.
Anche se, allargando lo sguardo al livello
nazionale, sarà interessante vedere
con che spirito l’Udc porterà in
dote all’Alleanza per l’Italia il suo sostanzioso
pacchetto di voti. Comunque,
Tarolli c’è. Tanto convinto da aver anticipato
addirittura i tempi.
Droits d'auteur :
Attribution Non-Commercial (BY-NC)
Formats disponibles
Téléchargez comme PDF, TXT ou lisez en ligne sur Scribd
«L’Alleanza per l’Italia?
L’idea l’ho avuta io»
Tarolli: «Nel 2007 anticipai Rutelli e Dellai»
«Nel 2007 scrissi un opuscolo intitolato "Alleanza per
l’Italia" nel quale si trovano posizioni perfettamente
sovrapponibili a quelle della nuova formazione politica»
Ma come? Lei, Ivo Tarolli, intende dire
che Rutelli e Dellai e Tabacci hanno fatto
un plagio? Che non solo le idee ma
lo stesso nome del partito «Alleanza per
l’Italia» non sarebbero farina del loro
sacco bensì del suo? «Ma no, non ho alcun
intento polemico. Però, guardi qui,
guardi questo opuscolo. Questo l’ho
scritto nel 2007 quando l’Udc trentina,
anticipando di un anno Casini, primo
in Italia, ruppe l’alleanza con quella che
allora era la Casa delle libertà. Lorenzo
Dellai e Francesco Rutelli, in molti
passaggi, domenica hanno detto molte
cose che io ho scritto qui dentro. Alcune
frasi sono esattamente le stesse».
Hanno copiato? «Ma no. Non è questo
ciò che conta. Conta il fatto che le posizioni
dell’Udc che ho espresso qui sono
esattamentente sovrapponibili a
quelle di Rutelli e Dellai. Legga qui, pagina
uno: "È necessario un nuovo soggetto
politico: una grande alleanza tra
le espressioni civiche e quelle popolari
per rilanciare il centro politico e culturale
del Paese per ridare fiato al blocco
sociale moderato". Poi parlavo di
una "nuova grande Alleanza per l’Italia
che parte dall’Udc e si rivolge a tutti i
partiti moderati, alle espressioni civiche
e comunitarie, alle tradizioni autonomiste,
ai centristi a vario titolo».
D’accordo, lei racconta questo per dire
che, come leader dell’Udc, è perfettamente
in linea con Dellai e la sua nuova
formazione politica. «Eh sì, se dico
che c’è una concordanza di idee che rasenta
la sovrapposizione è così. Dirò
anzi che si è anche aspettato troppo;
che si è fatto passare un anno. Questo
è il momento in cui si devono superare
gli egoismi: l’unità tra le forze di centro
deve essere un imperativo ideologico.
Quindi noi vogliamo incoraggiare
questa operazione politica».
E col Pd? Senza di loro Alleanza per l’Italia
e Udc stanno lì al palo. «Oggi non ci
sono elezioni in ballo e quindi è inutile
porsi problemi adesso. Non ha senso
indebolire questo progetto, questo disegno,
dividendoci sul rapporto col Pd.
Qui in Trentino c’è un rapporto forte
tra Upt, Patt e Udc e una collaborazione
con il Partito democratico».
Insomma, il Partito democratico è, pur
avendo il pacchetto di maggioranza, un
compagno scomodo. Ed è ovvio, visto
che Rutelli dal Pd bersaniano è uscito
perché troppo di sinistra, troppo socialdemocratico,
poco rappresentativo
di quel blocco sociale di cui parla lo
stesso Tarolli. Non a caso all’Alleanza
per l’Italia arriva l’appoggio o la simpatia
di alcuni grandi nomi della grande
borghesia, da De Benedetti a Montezemolo.
Anche se, allargando lo sguardo al livello
nazionale, sarà interessante vedere
con che spirito l’Udc porterà in
dote all’Alleanza per l’Italia il suo sostanzioso
pacchetto di voti. Comunque,
Tarolli c’è. Tanto convinto da aver anticipato
addirittura i tempi.
Droits d'auteur :
Attribution Non-Commercial (BY-NC)
Formats disponibles
Téléchargez comme PDF, TXT ou lisez en ligne sur Scribd
il partito». Ma il segretario «L’Upt deve chiedere scusa IN BREVE ELEZIONI ROMANIA del Partito democratico getta acqua sul fuoco per lo sgarbo a Nicoletti» SI VOTA IN TRENTINO Domenica 22 novembre i cittadini romeni maggiorenni, che per Il segretario del Pd, Michele Ni- gliata, che ha mostrato poca ne che sappia mantenere una qualsiasi motivo (lavoro, Dellai e Rutelli al turismo, ecc.), si troveranno coletti, come si dice in gergo, sensibilità e che ha fatto arrab- sua unità. Insomma, mi pare se l’è messa via. Il segretario congresso Upt. Al biare tutti. Credo che ci sia la che la parola al Pd doveva es- in Trentino Alto Adige con i dell’Upt, Marco Tanas e Dellai segretario Pd non necessità di un chiarimento. sere data in un rapporto cor- documenti validi previsti non l’han fatto parlare al con- è stato concesso Ricordo che il Pd è il primo par- retto di coalizione. Tra l’altro, dalla legge, potranno recarsi gresso dell’Upt (i segretari di di intervenire tito della coalizione e che l’Upt è stato fatto parlare Tarolli an- nel seggio che verrà allestito Patt e Udc l’hanno potuto fa- ha dato la parola a chi rappre- che se l’Udc in termini eletto- a Trento in via Guardini 15, re) ma, diceva anche ieri, que- senta molto meno nella nostra rali non rappresenta nessuno. sto non va visto come uno sinistra autonomista». Ma nel lo al segretario del Pd ma a tut- comunità. E questo è avvenu- Se qualcuno pensa di aggiun- presso la sede del Consolato sgarbo. «Confermo - ha detto Pd il silenzio imposto a Nico- to il partito. Per questo Tanas to in un momento particolare gere un pezzo di centro anche onorario della Romania, ieri sera - che dal congresso letti non è piaciuto per nulla. dovrebbe chiedere scusa a Ni- quando c’è alle porte una fi- in vista delle comunali per met- dalle 7 alle 21 per scegliere sono venute posizioni rassicu- «È stato uno sgarbo - afferma coletti e a tutto il Pd. Quella nanziaria. Passaggi delicati che tere in angolo il Pd, beh penso il presidente della ranti per l’alleanza di centro Bruno Dorigatti - fatto non so- dell’Upt è stata una scelta sba- hanno bisogno di una coalizio- che si sbagli». Repubblica (fra 12 candidati) e per rispondere a due quesiti referendari. IL TESTAMENTO DI EMERGENCY «Nel 2007 scrissi un opuscolo intitolato "Alleanza per POLITICA l’Italia" nel quale si trovano posizioni perfettamente «Come posso nominare Emergency nel mio testamento?«, «Quali beni sovrapponibili a quelle della nuova formazione politica» posso destinarle?», «Posso scrivere da solo le mie volontà?»: sono queste le domande che Emergency
«L’Alleanza per l’Italia? riceve sempre più spesso dai
suoi sostenitori e da chi si interessa al suo lavoro. Per questa ragione Emergency, in collaborazione con il
L’idea l’ho avuta io» Consiglio nazionale del
notariato e con il suo patrocinio, sta per dare avvio ad una campagna informativa che prevede l’organizzazione di incontri Tarolli: «Nel 2007 anticipai Rutelli e Dellai» pubblici durante i quali due notai approfondiranno con gli interessati le modalità del Hanno copiato? «Ma no. Non è questo va formazione politica. «Eh sì, se dico Insomma, il Partito democratico è, pur lascito testamentario. A BRUNO ZORZI ciò che conta. Conta il fatto che le po- che c’è una concordanza di idee che ra- avendo il pacchetto di maggioranza, un Trento l’incontro sarà tenuto sizioni dell’Udc che ho espresso qui so- senta la sovrapposizione è così. Dirò compagno scomodo. Ed è ovvio, visto sabato 21 novembre dai Ma come? Lei, Ivo Tarolli, intende dire no esattamentente sovrapponibili a anzi che si è anche aspettato troppo; che Rutelli dal Pd bersaniano è uscito notai Guglielmo Reina e che Rutelli e Dellai e Tabacci hanno fat- quelle di Rutelli e Dellai. Legga qui, pa- che si è fatto passare un anno. Questo perché troppo di sinistra, troppo so- Orazio Marco Poma, to un plagio? Che non solo le idee ma gina uno: "È necessario un nuovo sog- è il momento in cui si devono supera- cialdemocratico, poco rappresentati- direttamente presso una sala lo stesso nome del partito «Alleanza per getto politico: una grande alleanza tra re gli egoismi: l’unità tra le forze di cen- vo di quel blocco sociale di cui parla lo del Consiglio notarile, in l’Italia» non sarebbero farina del loro le espressioni civiche e quelle popola- tro deve essere un imperativo ideolo- stesso Tarolli. Non a caso all’Alleanza piazza Duomo, 30 alle sacco bensì del suo? «Ma no, non ho al- ri per rilanciare il centro politico e cul- gico. Quindi noi vogliamo incoraggiare per l’Italia arriva l’appoggio o la simpa- cun intento polemico. Però, guardi qui, turale del Paese per ridare fiato al bloc- questa operazione politica». tia di alcuni grandi nomi della grande 17.30. Per la partecipazione guardi questo opuscolo. Questo l’ho co sociale moderato". Poi parlavo di E col Pd? Senza di loro Alleanza per l’Ita- borghesia, da De Benedetti a Monteze- è gradita la prenotazione scritto nel 2007 quando l’Udc trentina, una "nuova grande Alleanza per l’Italia lia e Udc stanno lì al palo. «Oggi non ci molo. scrivendo a: anticipando di un anno Casini, primo che parte dall’Udc e si rivolge a tutti i sono elezioni in ballo e quindi è inutile Anche se, allargando lo sguardo al li- lasciti@emergency.it oppure in Italia, ruppe l’alleanza con quella che partiti moderati, alle espressioni civi- porsi problemi adesso. Non ha senso vello nazionale, sarà interessante ve- ad emergencytrento allora era la Casa delle libertà. Loren- che e comunitarie, alle tradizioni auto- indebolire questo progetto, questo di- dere con che spirito l’Udc porterà in @yahoo.com (o telefonando zo Dellai e Francesco Rutelli, in molti nomiste, ai centristi a vario titolo». segno, dividendoci sul rapporto col Pd. dote all’Alleanza per l’Italia il suo so- allo 02-853161 oppure al passaggi, domenica hanno detto mol- D’accordo, lei racconta questo per di- Qui in Trentino c’è un rapporto forte stanzioso pacchetto di voti. Comunque, 347-7728054). te cose che io ho scritto qui dentro. Al- re che, come leader dell’Udc, è perfet- tra Upt, Patt e Udc e una collaborazio- Tarolli c’è. Tanto convinto da aver an- cune frasi sono esattamente le stesse». tamente in linea con Dellai e la sua nuo- ne con il Partito democratico». ticipato addirittura i tempi.
ALAMIA,,ARACNE, BRUNO GIOVANNI, Ciancimino, COPACABANA, COTTON CLUB MONTALBANO GIUSEPPE, DI MAGGIO VINCENZO,ICIT, ISOLA DELLE FEMMINE VIA BERNINI, ITAS, MORGANTINA, Orlando, RIINA SALVATORE, ZANGHI VINCENZO, 2015 17 OTTOBRE Mafia, Giuseppe Montalbano 2 condanne SANSONE GAETANO SA.MA SANSONE GAETANO MATANO CONCETTA BIONDINO SALVATORE RIINA SALVATORE VILLA ANTICA BELLOMO GIUSEPPE BALDASSARE DI MAGGIO I.T.A.S.