1950 e il 1970 1. I miracoli economici dellOccidente: a. il miracolo economico in Germania Ovest e Italia: i. la guerra: distruzione e danneggiamento di fabbriche e aziende; ii. ripresa economica: spinta dinamica del sistema economico statunitense grazie alla crescita della spesa statale per gli armamenti e alle sue ricadute su tutti i settori industriali; iii. il Piano Marshall: forniture di beni e crediti e rivitalizzazione dei sistemi economici europei; iv. ripresa della domanda e degli investimenti; v. ricostruzione di edifici, strade, reti di trasporto, impianti industriali: ulteriore domanda di macchinari e materiali e accelerazione dellindustrializzazione; vi. lItalia: il Nord, le Marche, la Toscana; b. lEuropa comunitaria: i. la Comunit europea del carbone e dellacciaio (Ceca, 18 aprile 1951): Italia, Francia, Germania Ovest, Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio; ii. il trattato di Roma (1957): costituzione della comunit economica europea (Cee) e del Mercato europeo comune (Mec) attraverso labbassamento delle barriere doganali, la facilitazione della circolazione di merci e persone, il coordinamento delle politiche economiche; iii. le risorse energetiche: la Comunit europea dellenergia atomica (Euratom). 2. Migrazioni e mutamenti sociali: a. incremento della domanda di manodopera ma perdite demografiche rilevanti dovute alla guerra: i. aumento dellimpiego femminile; ii. utilizzazione di lavoratori immigrati: dai paesi meno sviluppati o ex coloniali a quelli in pieno sviluppo; iii. i flussi migratori interni: dallItalia meridionale verso il Nord; iv. vastissima urbanizzazione e formazione delle prime megalopoli; b. i settori: i. lavoratori nel settore industriale; ii. lavoratori impegnati nel settore terziario: espansione del terziario grazie anche al Welfare State; c. leducazione: i. non pi nazionalizzare le masse, ma formare operai, tecnici, professionisti; ii. centralit del sapere tecnico: capacit di usare le risorse tecnologiche; d. le migrazioni come spostamenti non solo geografici, ma anche socioeconomici: dallagricoltura allindustria e al terziario; e. la ripresa: i. diminuzione della disoccupazione e aumento delle retribuzioni; ii. maggiore potere di acquisto ed effetto psicologico dellessere sopravvissuti alla guerra: edonismo e shopping; iii. il consumismo: incessante propensione allacquisto di beni di consumo; iv. le innovazioni e la pubblicit: riduzione del costo dei beni e incentivo allacquisto. 3. Dagli oggetti del desiderio al villaggio globale: a. il televisore: i. comunicazione virtuale tra luoghi distanti; ii. il sonoro; iii. larga diffusione nel dopoguerra: abbassamento dei prezzi; iv. i network privati negli USA e le reti statali in Europa: la Bbc inglese, la Rai italiana (1954); v. contatto tra gli spettatori e gli interpreti del programma, ma anche tra gli spettatori stessi: gli scambi di opinione sui programmi visti; vi. proiezione degli spettatori verso luoghi sconosciuti: diffusione di format stranieri e delle produzioni televisive americane; b. il cinema: i. netto processo di americanizzazione: noir, western, commedie brillanti; ii. le cinematografie nazionali europee: il neorealismo italiano e la nouvelle vague francese; c. lautomobile: i. facilitazione dei viaggi: scooter, ciclomotori, automobile; ii. imperativo sociale; iii. diffusione in Europa: nel 1970 quasi ogni famiglia ha unautomobile, negli USA pi duna; iv. automobile come strumento utile e come luogo dellimmaginario; d. le vacanze: i. le ferie pagate; ii. facilit degli spostamenti: lautomobile e il volo aereo; iii. il villaggio globale; e. il petrolio: i. materia prima per la produzione di carburanti: aumento della domanda; ii. introduzione dei motori a gasolio su navi e treni; iii. i derivati del petrolio come combustibili per il riscaldamento degli edifici e come materiali per lindustria chimica; iv. scoperta di nuovi giacimenti e crescita della produzione; v. le sette sorelle: dominio della produzione petrolifero da parte di compagnie statunitensi ed europee; vi. le altre produzioni petrolifere: la produzione di Stato sovietica, le compagnie nazionale (es. Enrico Mattei, Eni, 1953); vii. lOpec (Iran, Iraq, Kuwait, Arabia Saudita, Venezuela,1960): coordinamento tra i massimi paesi produttori non occidentali per contrastare il dominio delle sette sorelle; viii. scarsa incisivit delle nuove tendenze sul mercato petrolifero: costante discesa dei prezzi negli anni 1950-70. 4. Il baby boom: a. laumento delle nascite: i. inversione di tendenza rispetto a una secolare diminuzione del tasso di natalit; ii. lavvio del Welfare State: assistenza pensionistica, sanitaria e di sostegno alle famiglie; iii. diminuzione della mortalit perinatale: il parto in ospedale; iv. le vaccinazioni e laumento della speranza di vita; b. gli effetti dellespansione economica: i. crescita dei redditi: migliore alimentazione; ii. propensione a mandare i figli a scuola; iii. pratica di sporto: statura superiore e struttura fisica migliore; iv. entusiasmo suscitato dalla fine della guerra: generale diminuzione della mortalit e innalzamento della vita media; c. le ombre: i. disuguaglianze sociali e rigidit politiche vissute con maggiore disagio; ii. reazioni e tensioni in America: il problema dei neri; iii. proteste delle classi operaie: desiderio di maggiore giustizia. 5. Gli Stati Uniti dal movimento per i diritti civili alla guerra del Vietnam: a. le condizioni dei neri: i. discriminazione razziale; ii. disoccupazione e retribuzioni pi basse; iii. segregazione; b. la presidenza Eisenhower (1953-61): i. sostegno del Partito repubblicano: posizioni dellopinione pubblica bianca conservatrice e patriottica; ii. il Social Security Act (1954): innalzamento dei sussidi e delle pensioni; iii. la nomina del giudica della Corte suprema Warren: spezzamento del principio separati ma uguali; c. la mobilitazione per i diritti dei neri: i. lazione di Warren: incostituzionalit della segregazione nelle scuole (1954); ii. linsubordinazione di Rosa Parks (Montgomery, 1955): il posto sullautobus; iii. nascita di un grande movimento di protesta locale in Alabama, guidato da Martin Luther King, pastore battista; iv. la tecnica del sit-in: carattere non violento della protesta e reazioni dei bianchi razzisti; v. simpatia di buona parte dellopinione pubblica e del Partito democratico; d. la presidenza Kennedy (1961-63): i. vittoria elettorale sul repubblicano Richard Nixon (1960); ii. i progetti in politica interna: giustizia sociale, fine della discriminazione razziale, espansione del Welfare State; iii. la politica estera: programmi spaziali e missilistici e fondazione della Nasa (1958); iv. linizio della corsa allo spazio: lo Sputnik (1957), Yuri Gagarin (1961), lo sbarco sulla Luna (1969); e. i rapporti con Cuba: i. la rivoluzione di Fidel Castro: rovesciamento del regime filoamericano di Fulgencio Batista; ii. danneggiamento degli interessi statunitensi: esproprio delle piantagioni della United Fruit e nazionalizzazione delle raffinerie petrolifere; iii. attriti con gli Stati Uniti e ricerca del sostegno diplomatico ed economico dellUrss; iv. operazione anticastrista voluta da Kennedy (1961): fallito sbarco nella Baia dei Porti; v. impianto di una base missilistica sovietica a Cuba (1962): Kennedy chiede lo smantellamento; vi. trattative e firma di un trattato contro i test nucleari (1963); f. i prodromi della guerra del Vietnam: i. gli accordi di Ginevra (1954): divisione del Vietnam in due Stati; ii. azioni di guerriglia del Vietnam del Nord contro il Vietnam del Sud: sostegno tecnico e finanziario degli USA al Vietnam del Sud; g. la politica interna nel 1963 e la presidenza Johnson (1963-69): i. il discorso di Martin Luther King a Washington: I have a dream; ii. assassinio di Kennedy a Dallas; iii. ascesa alla presidenza di Johnson (1963-69); iv. il Civil Rights Act (1964): illegalit di ogni discriminazione; v. abolizione delle norme che ostacolano la partecipazione della popolazione nera (1964-65); vi. istituzione di borse di studio per ragazzi poveri e stanziamento di fondi per la scuola pubblica; vii. programmi di assistenza sociale e medica gratuita e di edilizia popolare; viii. versione americana del Welfare State: meno organica e non universale; h. gli sviluppi della questione nera: i. formazione di un movimento che chiede non lintegrazione ma la separazione della comunit nera: lorgoglio nero; ii. formazione di gruppi di attivisti e ricorso alla violenza: gravi rivolte urbane (1964- 68); iii. assassinio del leader dei separatisti, Malcolm X (1965); iv. radicalizzazione del movimento, sostenuto dal paramilitare Black Panther Party: repressione da parte dellFbi; v. assassinio di Martin Luther King a Memphis (Tennessee, 1968); i. la guerra del Vietnam: i. occasione di scontro tra unit navali americane e vietnamite nel Golfo del Tonchino (1964): intervento diretto nella guerra; ii. lescalation: aumento progressivo dei bombardamenti contro i Viet Cong, per distruggere le basi militari e fiaccare le popolazioni civili; iii. resistenza e contrattacco dei Viet Cong; iv. offensiva del Tet condotta dai Viet Cong (1968) e brutali atti di repressione da parte statunitense; v. la copertura mediatica: orrore e formazione di un grande movimento pacifista; vi. esercito a coscrizione: esperienza traumatica e ulteriore motivo di opposizione alla guerra; vii. elezione del repubblicano Richard Nixon (1968); viii. offensiva in Cambogia (1970) contro le basi Viet Cong; ix. firma di un armistizio (1973); x. i Viet Cong conquistano Saigon (1975). 6. Le dinamiche politiche dellEuropa occidentale: a. il Portogallo e la Spagna: i. dittature: Salazar e Franco; ii. neutralit del Portogallo durate la guerra: ripresa della collaborazione con gli Stati Uniti e inserimento nel Piano Marshall; iii. accordo militare tra Spagna e USA: inserimento nelle Nazioni Unite (1955); b. la Grecia: instaurazione di un governo dittatoriale di una giunta militare (1967); c. la Francia: i. notevole instabilit politica e parlamentare; ii. il movimento indipendentista in Algeria: 1. guerriglia urbana ad Algeri (1957); 2. militari francesi, per evitare la proclamazione dellindipendenza, creano in Algeria un Comitato di salute pubblica (1958); iii. conferimento dellincarico di capo del governo a De Gaulle: redazione di una nuova Costituzione; iv. la nuova Costituzione: 1. assetto rappresentativo immutato; 2. peso molto maggiore del presidente della Repubblica: nomina del Primo ministro, scioglimento delle Camere, indizione di referendum, assunzione dei pieni poteri in casi straordinari; 3. approvazione della Costituzione tramite referendum (1958); v. elezione presidenziale di De Gaulle e nascita della Quinta Repubblica (1958); vi. affidamento della presidenza del Consiglio a Georges Pompidou (1959-68): mancata alternanza ed emarginazione del Partito comunista; vii. la politica estera: 1. repressione di un nuoto tentativo di colpo di Stato militare in Algeria (1961); 2. piano per lindipendenza dellAlgeria (1962); viii. rielezione di De Gaulle alla presidenza (1965); ix. svincolamento della Francia e della Comunit europea dalla troppo pesante tutela statunitense: 1. politica di riarmo; 2. opposizione allingresso del Regno Unito nella Cee (1963); 3. ritiro delle truppe francesi dal contingente Nato (1966); d. il Regno Unito: i. il problema della convivenza del Welfare State con un andamento economico non brillante; ii. il ritorno al potere dei conservatori e di Churchill (1951): 1. rendere meno oneroso il Welfare State; 2. privatizzazione dellindustria siderurgica; 3. cancellazione di parte delle spese militari; iii. la politica estera: 1. impegni nelle ex colonie; 2. partecipazione attiva alla guerra di Corea; 3. aumento delle spese militari: programma atomico; iv. nuova vittoria elettorale laburista (1964); e. la Germania federale: i. lalleanza tra cristiano-democratici, cristiano-sociali e liberali (1949-63): 1. crescita economica; 2. sistema sanitario e pensionistico; ii. la nuova Spd del Congresso di Bad Godesberg (1959): 1. abbandono dellimpostazione marxista; 2. accettazione dei principi delleconomia di mercato; 3. mancanza di concorrenti a sinistra: illegalit del Partito comunista; 4. costante crescita dei consensi elettorali, ma a spese dei partiti minori; iii. la grande coalizione di Kiesinger (1966): 1. opposizione dei liberali allincremento delle imposte: crollo della coalizione; 2. formazione di una nuova grande coalizione: cristiano-democratici, cristiano- sociali, socialdemocratici; f. lItalia: i. il miracolo economico: 1. trasformazione della societ e del sistema produttivo; 2. effetti benefici del Piano Marshall; 3. inquadramento nella Cee; 4. piena industrializzazione; ii. grandi flussi migratori e squilibri territoriali tra Sud e Nord; iii. centralit della Democrazia cristiana, partito di maggioranza relativa, e continua esclusione del Partito comunista; iv. il bipartitismo imperfetto: scarsa affidabilit del Pci e sua incompatibilit con la democrazia occidentale; g. il primo ciclo politico italiano (1948-57): i. il centrismo: alleanze tra Dc, liberali, repubblicani e socialdemocratici; ii. preminenza dellattivit agricola e riforma agraria: 1. vantaggi per i contadini meridionali; 2. occupazioni abusive di terreno incolti o di latifondi: espropriazione e redistribuzione di 750mila ettari (1950), nonostante lopposizione dei liberali; 3. istituzione della Cassa per il Mezzogiorno: coordinamento dei finanziamenti per le regioni meridionali; 4. miglioramento delle infrastrutture e del sistema creditizio; iii. lindustrializzazione: 1. il ministero delle Partecipazioni statali (1956): coordinamento delle attivit produttive nelle imprese possedute in parte o del tutto dallo Stato; 2. espansione del settore automobilistico: Fiat e Alfa Romeo; 3. ricerca di giacimenti petroliferi nella penisola: lEni; iv. ampliamento della rete stradale e costruzione delle autostrade: lAutostrada del Sole tra Milano e Napoli (1956-64); v. partecipazione dellItalia alla costituzione degli organismi di cooperazione economica europea: Ceca, Euratom, Cee; vi. la nuova legge elettorale: 1. la legge truffa (1953): 65% dei seggi allalleanza con il 50% pi uno dei voti; 2. elezioni del giugno 1953 con la legge truffa: la coalizione della Dc si ferma al 49,8%; 3. abrogazione della legge (31 luglio 1953); h. il secondo ciclo politico italiano (1957-60): i. crisi dellegemonia di De Gasperi, ma non della Dc: apertura di un secondo ciclo politico; ii. maggioranze di centro-destra e alleanza con il Movimento sociale italiano di Almirante: problemi storici di unalleanza con il neofascismo; iii. il governo Tramboni (1960): governo esclusivamente democristiano, con lappoggio esterno dellMsi; iv. dimissioni di Tramboni, ma nuovo incarico da Gronchi; v. congresso dellMsi a Geova: violenta rivolta popolare (30 giugno-2 luglio 1960): dimissioni di Tramboni; i. il terzo ciclo politico italiano (1960-68): i. apertura alla partecipazione diretta o indiretta del Partito socialista al governo; ii. i presupposti: distanza del Psi dal Pci; iii. lappoggio esterno del Psi al governo Fanfani (1962) e limmissione di ministri socialisti nei governi Moro (1963-68): il centro-sinistra; iv. nazionalizzazione dellenergia elettrica: nascita dellEnel (1963); v. costituzione della scuola media unificata: accesso a qualunque tipo di scuola superiore ed elevamento dellobbligo scolastico a 14 anni; vi. il fallimento del centro-sinistra: 1. maggioranza troppo eterogenea; 2. nessun risultato normativo di rilievo, dopo le prime riforme; vii. la situazione sociale ed economica: 1. desiderio della Dc di creare maggiore consenso popolare interno alle istituzioni repubblicane; 2. crescita economica: aumento del Pil e diminuzione della disoccupazione; 3. profonda conflittualit sindacale e sociale: emigrazioni e integrazione difficile, effetto psicologico costituito dallesistenza di un forte Partito comunista e aspettative di rinnovamento sociale; 4. emarginazione politica del Pci e frustrazione sociopolitica dei suoi sostenitori: esperienza del centro-sinistra come tentativo, fallito per le scarse capacit riformistiche, di allentare la tensione. 7. Il comunismo nellEuropa dellEst: a. i mutamenti demografici: i. crescita demografica; ii. miglioramenti nei sistemi sanitari: caduta dei tassi di mortalit; b. la ricostruzione postbellica: pianificazione urbanistica funzionale; c. la scuola: ordinata e regolare istruzione scolastica; d. spese militari: corsa agli armamenti; e. lenergia: i. costruzione di dighe per la produzione di energia elettrica; ii. metanodotti e gasdotti; iii. paino per la costruzione di centrali atomiche; iv. sottovalutazione dellimpatto ambientale; f. compressione di redditi e consumi e divario tra operai e contadini; g. la leadership: i. morte di Stalin (1953); ii. ascesa di Nikita Crucv al segretariato: cambiamento profondo; iii. il XX Congresso del Pcus (1956): denuncia dello stalinismo, della repressione e del culto della personalit; iv. smantellamento del sistema del Gulag; v. sconcerto e speranze di nuovi spazi di libert; h. la Polonia (1956): i. scioperi degli operai per salari migliori; ii. riabilitazione da parte di Mosca del comunista Gomulka; iii. loperato di Gomulka: fedelt a Mosca e riforme; iv. privatizzazione di aziende, riduzione dei consigli operai autonomi, dialogo con la Chiesa cattolica; i. lUngheria (1956): i. manifestazioni contro le condizioni economiche e la mancanza di libert; ii. unione dellesercito ai manifestanti; iii. ascesa al potere di Imre Nagy: possibilit di un radicale mutamento di indirizzo, con luscita dal Patto di Varsavia; iv. intervento dellArmata Rossa: stragi e uccisione di Nagy; v. crollo delle speranze nella destalinizzazione; j. il muro di Berlino: i. spostamento di molte persone dalla Germania Est a Berlino Ovest; ii. contesa mediatica sul flusso migratorio: la stampa occidentale lo interpreta come indice dello scarso consenso dei comunisti; iii. costruzione del muro di Berlino (12-13 agosto 1961); iv. nuova polemiche mediatiche; k. parziale liberalizzazione del sistema politico sovietico; l. messa sotto accusa di Crucv (1964): i. destituzione del segretario e sostituzione con un triumvirato (Brenev, Kosygin, Podgornij); ii. repressione del dissenso: organizzazione del Kgb (1954). 8. Primavere culturali e politiche: a. le novit sociali: i. formazione di mode culturali, forme linguistiche e modalit dabbigliamento proprie delle giovani generazioni: definizione di un gruppo distinti dagli adulti; ii. scolarizzazione: numero sempre crescente di studenti universitari negli USA; iii. il sistema universitario americano: residenzialit e aggregazione separata degli studenti; b. lUniversit di Berkeley: i. discussioni favorevoli al movimento per i diritti civili; ii. nuove esperienze: relazioni sessuali e uso di droghe psichedeliche; iii. la controcultura degli hippies: contro famiglia, scuola e societ come mezzi di oppressione; iv. dichiarato pacifismo: opposizione alla guerra in Vietnam; v. diffusione a macchia dolio della protesta, anche al di fuori del mondo universitario; c. la musica rock: i. incrocio tra blues afroamericano, canzone popolare anglo-irlandese e canzone tradizionale americana di protesta; ii. ruolo dei giovani: cantanti e pubblico; iii. testi suggestivi e impegnati; iv. il look: bandiera identitaria delle nuove generazioni; v. una contraddizione: linguaggio musicale di opposizione inserito in un sistema economico di dimensioni planetarie; vi. maschilismo della musica rock; d. il movimento giovanile negli Stati Uniti: i. acquisizione di coscienza dei giovani come gruppo a s; ii. protesta degli studenti di Berkeley contro i piani di espansione edilizia (maggio 1969): il governatore Reagan ordina loccupazione militare del campus, e gli studenti affrontano pacificamente le guardie armate; iii. rottura dellequilibrio: la Guardia Nazionale spara sugli studenti pacifisti in Ohio (maggio 1970); iv. lopinione pubblica moderata e il presidente Nixon contro il fanatismo antipatriottico degli studenti; e. il Sessantotto in Francia: i. occupazione dellUniversit di Nanterre (marzo 1968): richiesta della possibilit di esprimersi in merito al governo universitario; ii. scontri con la polizia: violenze contro gli studenti; iii. la protesta dilaga (maggio 1968): simpatie dei manifestanti per un comunismo utopistico e libertario; iv. agli studenti si uniscono gli operai in sciopero; v. il Partito comunista francese e la Cgt prendono le distanze dal movimento: ottenimento di aumenti salariali attraverso trattative con gli imprenditori; vi. nuove elezioni (23 giugno 1968): vittoria schiacciante del partito gaullista; f. il Sessantotto in Italia: i. prime occupazioni nelle universit (autunno 1967): condizioni di studio, autoritarismo dei docenti, disegni di riforma, assemblee studentesche; ii. occupazione delluniversit di Roma: scontri con la polizia a Valle Giulia (febbraio 1968); iii. militarizzazione retorica e fattuale del movimento: lessico rivoluzionario di impronta marxista e violenza come strumento necessario; iv. nascita di gruppi politici nellambito del movimento studentesco (1969): modello del partito rivoluzionario leninista; v. contatti tra studenti e opera; vi. la sinistra extraparlamentare: polemica con il Pci, con la Sinistra storica e con i sindacati, privi di energia rivoluzionaria; vii. accoglimento dei mezzi e degli scopi della lotta da parte dei sindacati: scioperi e autunno caldo del 1969; viii. conclusione della lotta sindacale (dicembre 1969): abbassamento dellorario di lavoro, aumenti salariali, assemblee di fabbrica; g. la primavera di Praga: i. il progetto di Alexander Dubcek: il socialismo dal volto umano, abolizione della censura, introduzione del voto segreto al Congresso del partito, ricostituzione del Partito socialdemocratico (1967); ii. la primavera di Praga (1968); iii. i carri armati sovietici occupano la Cecoslovacchia (18-20 agosto 1968): resistenza non violenta della popolazione; iv. rimozione di Dubcek e cancellazione delle riforme: autoritarismo sovietico (1969).