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Chiusi gli Stati Generali del Cinema alla IV edizione del Festival Internazione del Film di Roma, con

lappuntamento del 22 ottobre Il Cinema delle Regioni, in cui si dato spazio al ruolo degli enti
territoriali, delle Film Commission, della Normativa Quadro e delle nuove leve finanziarie offerte da Tax
Credit e Tax Shelter. In apertura di convegno il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gian Luigi
Rondi, ha voluto ringraziare di persona il presidente della Regione Lazio per limpegno profuso negli
ultimi anni e il sostegno dimostrato al Festival di Roma: Limpegno sul territorio portato avanti da
Sviluppo Lazio, il contributo dato dalla Roma-Lazio Film Commission allindustria dellaudiovisivo della
Capitale e della regione, sono segnali chiari di un rinnovato slancio istituzionale verso il cinema e la sua
industria, per una politica cinematografica vera, fatta di certezze e risultati di lunga duratai. Un
apertura a cui ha risposto subito il presidente Piero Marrazzo, mostrando allaudience degli Stati Generali
del Cinema quelli che sono i progetti messi sul tavolo dalla Regione Lazio: Il festival ormai una realt
consolidata e per questo deve costituirsi come modello di manifestazione cinematografica a livello
internazionale. Ma per fare ci c bisogno di un maggiore impegno delle istituzioni, a tutti i livelli. Noi
ha spiegato Marrazzo stiamo cercando di portare avanti iniziative importanti, come il FUS regionale di
durata triennale, la Film Commission , il Fondo di rotazione e la neonata Fondazione Rossellini. Tutte
realt che hanno come obiettivo la crescita del comparto cinematografico unitamente a quella delle altre
aree industriali collegate, con lidea di creare un vero e proprio distretto dellaudiovisivo.
Esempi pratici di cosa significa fare politica per il cinema, soprattutto nel Lazio e a Roma che con i suoi
100mila impiegati nel settore probabilmente la regione pi colpita dalla crisi economica e dalla
recessione. Proprio per questo, ha spiegato il presidente: Abbiamo bisogno di alimentare il tessuto
economico che ruota attorno al cinema e allaudiovisivo, investendo denaro e creando sinergie e
partnership tra imprese ed enti. Con Francesco Gesualdi, presidente della Fondazione Rossellini, stiamo
mettendo a punto delle iniziative di massimo profilo, tra cui un fondo regionale triennale di 6 milioni di
euro lanno, che per il momento in grado di sostenere la produzione di 12 film. Una nuova stagione per
la politica cinematografica che nella Legge quadro sul cinema, approvata dalla giunta regionale su
proposta dell'assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport, Giulia Rodano, esplicita il sostegno alla
produzione di film e fiction, gli interventi per l'innovazione tecnologica nelle sale cinematografiche e la
facilitazione all'accesso al credito. Un nuovo quadro normativo che amplia le azioni gi intraprese con
successo negli ultimi anni, col sostegno alle attivit di promozione culturale, dell'audiovisivo e delintera
filiera produttiva, fino al riconoscimento della produzione indipendente e del suo valore quale leva
essenziale del settore dell'audiovisivo regionale.
Una politica che torna a guardare al Mediterraneo, o allEuro-Mediterraneo, come stato
ricordato in sala dal moderatore degli incontri Raffaele Barberio di key4biz, spazio geografico
in cui lItalia ponte naturale tra lEuropa e i Paesi che si affacciano sul Mar Nostrum degli
antichi romani. Grazie al sostegno ricevuto dal ministro degli Esteri Franco Frattini, da
Francesco Maria Giro del MiBAC e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni
Letta, oggi ha continuato Marrazzo c la possibilit concreta di portare il prodotto
cinematografico e televisivo italiano in tutto il Mediterraneo, fino ai Paesi del Golfo. Ad
animare tale progettualit delle istituzioni il bisogno del paese, di fronte alla crisi, di fare
sistema, di creare strategie politiche industriali e cinematografiche che abbiano il coraggio di
guardare pi lontano, di saper utilizzare le energie, le creativit, le professionalit e la cultura
dellaudiovisivo italiano, credendo nelle sue possibilit sui mercati internazionali. Per questo
motivo Marrazzo ha annunciato la nascita di un nuovo ufficio della Fondazione Rossellini a
Bruxelles, nel cuore dEuropa, per meglio poter competere con Francia, Inghilterra e
Germania, con lannuncio della nascita in Palestina di un nuovo Istituto Nazionale
Cinematografico realizzato con il contributo di Cinecitt Luce e lONU, mentre in Marocco
entro il 2011 sempre la Fondazione Rossellini sar impegnata in diversi progetti pi centri
universitari.

Anche Giambattista Bufardeci, Assessore per la Regione Sicilia alla Cooperazione,
Commercio, Artigianato e Pesca, vede nel cinema un importante fattore di crescita per il
territorio e ogni euro investito nel cinema ritorna indietro moltiplicato in risorse per il settore
audiovisivo, per il turismo e per il tessuto economico locale: I nvestiamo milioni di euro per le
infrastrutture culturali a sostegno del cinema, per la penetrazione dei prodotti audiovisuali sui
mercati nazionali ed esteri, per sviluppare progettualit di qualit, professionalit e formazione
per le nuove generazioni di artisti della nostra terra. I nostri contributi ai progetti
cinematografici, per un massimo di 250mila euro ha sottolineato Bufardeci - sono finalizzati
esclusivamente alla promozione di quei prodotti che avranno un impatto significativo sul
territorio, dallalta valenza culturale e sociale. Su posizioni identiche anche il presidente della
Regione Puglia Nichi Vendola, che in un contributo video per gli Stati Generali del Cinema ha
mostrato i risultati delle politiche cinematografiche della regione, con la creazione di un Film
Fund da 3 milioni di euro, 2 Cineporti a Bari e Lecce e il nuovo Festival internazionale del
Video, della Tv e del Cinema del capoluogo pugliese.

La Special Session della giornata, Tax Credit e Tax Shelter, istruzioni per luso, ha permesso
invece alla platea di comprendere in profondit limportanza della riforma voluta dallItalia e
limpatto che tali misure avrnno sul cinema e sullaudiovisivo in generale. Una misura che
permetter ha affermato Mario La Torre , dellUniversit di Roma Sapienza di raccogliere
almeno 100 milioni di euro da destinare allindustria cinematografica nazionale. Risorse
importanti che si aggiungono al gi citato FUS, ma che avranno un meccanismo di distribuzione
sotto il controllo e la gestione del MiBAC e della task force appena creata per il monitoraggio e
la valutazione dei progetti maggiormente meritori di aiuto. LANICA inoltre ha aggiunto La
Torre si occuper di sviluppare e fornire servizi si sostegno agli operatori del settore che ne
faranno richiesta, portando avanti laltro importante obiettivo di aggiornamento delle
competenze e delle professionalit che il mercato richiede sempre pi alte. I l decreto attuativo
ha spiegato poi Gianmarco Committeri di Tonucci & Partners consentir alle imprese di
accedere al credito di imposta e di investire cos direttamente nel cinema e nella sua industria.

Prime avvisaglie di un cambiamento epocale e strategico, in cui il cinema non pi visto come
ambiente artistico e culturale per intrattenimento leggero, ma vero e proprio settore
industriale di grande importanza per il paese. Francesco Gesualdi nel suo intervento ha
proprio fatto riferimento alle parole di Marrazzo e al ruolo che Tax Credit e Tax Shelter
potranno avere per la sopravvivenza del cinema e il suo rilancio come distretto
dellaudiovisuale: Serve una visione dinsieme nuova e orientata ad un approccio
imprenditoriale al cinema e per questo nato lo Sportello Cinema della Regione Lazio, per
aiutare le imprese a muoversi nel mondo della burocrazia e dei servizi. Altra iniziativa attesa
per i prossimi mesi il progetto, promosso dalla Regione, di un Road Show tra le imprese per
meglio spiegare le potenzialit e le opportunit di mercato che la riforma fiscale offre ai
privati che vogliono investire nel cinema. Un industria che non naviga in buonissime acque,
ma che ha tutte le potenzialit per tornare a crescere. Come hanno sottolineato Flavia Barca,
dellIstituto Economia dei Media-Fondazione Rosselli, e Bruno Zambardino, dellUniversit
Sapienza di Roma, nel Rapporto sul Cinema Italiano: trend di sviluppo e prospettive di
crescita, tale industria vale oggi il 2,7% del PIL nazionale, per un valore di mercato che nel
2008 ha raggiunto i 2 miliardi di euro di ricavi su tutta la filiera e questo nonostante dal 2007
il settore si dimostri in difficolt crescente. Le priorit indicate dallo studio per il 2010, sono
sintetizzate in un piano di risorse finanziarie pari a 10 milioni di euro per il digitale, 5,3
milioni per lotta alla pirateria e 2,5 per il sostegno delle regioni a Festival e iniziative culturali
legate allaudiovisivo. Dati che lasciano capire quanti soldi il settore riesce a muovere e le
enormi potenzialit ancora poco sfruttate, ma che le nuove iniziative regionali sembrano
finalmente in grado di far decollare, con il sostegno allaudiovisivo, i Film Fund e le Film
Commission.

Progetti concreti quanto necessari, ha sostenuto Gabriella Cims, Coordinatrice Comitato
Direttiva Europea Media: Perch il nostro patrimonio cinematografico un asset da sfruttare
e le indicazioni che vengono dallEuropa non sono altro che un monito per rendere tali propositi
pi concreti, per un mercato pi flessibile e aperto in cui inserirsi, al passo con il progresso
tecnologico, con i prodotti multipiattaforma, con le propriet tecnologiche e le esigenze di qualit
del consumatore. Fattori che non vanno visti come limiti od ostacoli, ma elementi con cui
misurarsi per crescere e rimanere compatitivi sui mercati europei e internazionali. Il product
placement ha spiegato Cims proprio uno degli elementi su cui bisogna scommettere, da non
confondere con le vecchie definizioni pregiudiziali di pubblicit occulta, perch e sar una vera
e propria risorsa per il cinema, per il territorio, per le regioni che hanno investito sul prodotto
cinematografico. Daltronde una delle sfide del cinema e del suo mercato proprio la ricerca
delle risorse finanziarie, ma anche professionali su cui scommettere. John Attard, della rete
Rebel Alliance International, ha sottolineato questo dato, mostrando come il cinema oggi sia
sempre pi glocal, misto tra tradizioni e culture locali e nuovi orizzonti globali e globalizzati:
Nostro compito la ricerca di tutte quelle persone che hanno da mettere sul piatto capacit,
competenze e creativit, da poter poi condividere con altri attori attraverso una rete di
intelligenze e di know how a livello globale. Un obiettivo concreto per far incontrare esigenze
diverse e potenziali soluzioni a problemi di ordine tecnico e soprattutto professionale: Ci
che non deve pi accadere ha sottolineato Attard che giovani professionisti pieni di talento
non riescano a trovare un impiego in cui poter dimostrare le loro potenzialit, ne tanto meno
lessere obbligati a diventare migranti e lasciare la terra di origine per cercar fortuna altrove.
Oggi con il web e le reti di professionisti si pu lavorare a grandi progetti, o partecipare a
programmi didattici intensivi, anche da casa propria. Network di intelligenze e di competenze
in cui condividere mezzi e idee, anche questo abbiamo visto pu essere business, o
uninfrastruttura sociale che ne facilit la nascita.

stata poi la volta del panel Le Film Commission in Italia: esperienze e prospettive, in cui si
mostrato il grande lavoro degli enti territoriali e il problema delle sale piccole e medie. Una
situazione di forte difficolt che stanno vivendo soprattutto le sale urbane, 2.400 schermi in
1.700 strutture oggetto del prossimo incontro Cinema di citt che lAnec organizza l11
novembre a Roma. Lo ha reso noto oggi Luigi Grispello dellANEC che, manifestando
apprezzamento per linteressamento dimostrato dai rappresentanti delle Regioni nei confronti
dellindustria cinematografica, ha sottolineato limportanza che rivestono gli enti territoriali,
insieme allo Stato: Nel farsi promotori di politiche di sostegno a favore delle sale di citt, in
vista soprattutto della loro trasformazione tecnologica e in virt del valore aggiunto che
rappresentano per il territorio. Alberto Contri della Lombardia Film ommission ha inoltre
evidenziato limportanza di saper valutare bene i progetti che vengono sottoposti alle Film
Commission: Sono centinaia le richieste di finanziamento che giungono nei nostri uffici, ma
ovvio che saranno finanziati solo ed esclusivamente quei progetti che dimostrino un alto
contenuto culturale e dallevidente potenziale economico per il territorio.

Di distretti industriali ha parlato anche Ugo Di Tullio, Film Commission Toscana, portando
lesempio dei Movie Cluster: Sistemi di produzione orizzontali, in cui cinema e audiovisivo
sono prodotti ad alto valore culturale, professionale ed economico. Enti, istituzioni e imprese
ancora una volta assieme, come nel caso dellItalian Riviera Alpi del Mare Film Commission:
Nel nostro caso gli enti locali ha spiegato Alessandra Bergero - le realt che si muovono
quotidianamente sul territorio, si sono rivelati dei fattori di crescita molto importanti,
interlocutori privilegiati tra mercato e cinema. Il cinema come veicolo per portare i luoghi pi
belli e rinomati dItalia in giro per il mondo, attraverso il product placement e il location
placement. Unindustria del cinema matura e proiettata allesterno del circuito nazionale
significa, a livello quantitativo e qualitativo, pi turismo, pi occupazione, pi professionalit,
pi risorse, pi investimenti, pi pubblicit, pi servizi. Insomma, una filiera intera a cui si
aggiungono gli agenti esterni che necessariamente vi entrano in contatto. Giorgio Fossati,
consulente della Film Commission Torino-Piemonte ha mostrato invece una forte
determinazione nellindividuare Quel filo politico in grado di permettere a tutte le Film
Commission di fare sistema, di porsi allinterno di unidea diversa di comunanza dintenti, di
cooperazione per il cinema nazionale. Sulla stessa posizione anche Maurizio Gemma della
Film Commission Campania SCAR-onlus che ha posto energicamente laccento sulla
necessit strategica di legare enti locali, amministrazioni pubbliche e imprese sul territorio in
una condizione di collegialit e di relazione aperta: Perch il cinema e lindustria audiovisiva
sono fattori di crescita e di sviluppo, per cineporti, scuole, istituti, universit, societ di servizi,
terziario, alberghiero, fornitori di tecnologie e associazioni di spettacolo. Cinema per le regioni
significa anche capacit di fare marketing e network, coinvolgendo nuovi attori oltre le
istituzioni, per elevarli a stakeholder, ha suggerito Anna Olivucci della Film Commission
Marche. Per molti altri, come Alessandro Rais della Film Commission Sicilia, Francesco
Zinnato per la Calabria , Luca Lo Bianco per la Film Commission di Roma e Andrea Rocco
per Genova e Liguria, hanno ritenuto molto importante anche la specificit culturale e
territoriale dei luoghi, delle location, evidenziando il bisogno di evitare di creare rivalit
dannose tra le regioni, mentre dovrebbe emergere con pi forza un modello nuovo di cinema
sul territorio, costruito attorno alle forze produttive e dei servizi che si muovono in ogni
regione e provincia. Francesco Zinnato ha inoltre sostenuto che: "per quanto riguarda i vari
punti produttivi creati in I talia da Regioni e Film Commission, ritengo che la loro attivit non
debba fare concorrenza al sistema cinema italiano ma debba concentrarsi su iniziative
culturali, didattiche e promozionali miranti ad una maggiore conoscenza e valorizzazione delle
risorse regionali; ma, soprattutto, ritengo che le Film Commission dovrebbero avere un
coordinamento nazionale pubblico di grande prestigio con adeguati e non simbolici
finanziamenti. Su queste linee guida abbiamo promosso la realizzazione di un festival
internazionale sulle problematiche dellambiente e del paesaggio, giunto alla sua terza edizione
ed abbiamo in svolgimento un corso di formazione professionale per artista effetti visivi la cui
gestione stata affidata a Cinecitt Luce"

Tante le novit che sono state messe sul tavolo dalle Regioni, a partire dal nuovo ruolo delle
Film Commission, dal FUS ai Fondi europei di sviluppo regionale (FESR), ma la novit vera
stato lannuncio degli Accordi di Programma Quadro (APQ). Una legge che ha permesso allo
Stato di decentrare poteri in termini di amministrazione dei fondi per il cinema e
laudiovisivo. Un elemento fondamentale che apre a nuovi scenari, per Sergio Gelardi di
Cinesicilia; A cui anche il MiBAC, con le sue strutture e il coordinamento regionale che pone
al centro del sistema gli entri territoriali e le imprese, ha dato un contributo fondamentale ha
affermato Oscar Iarussi dellApulia Film Commission, che senza mezzi termini rilancia lidea
di un federalismo tra Film Commission. Limportante, ha affermato in conclusione degli Stati
Generali del Cinema 2009 Francesca Medolago Albani dellANICA: E che le ricadute del
nuovo mercato cinematografico siano sempre sui territori in cui nasce e si sviluppa la filiera,
assieme alle idee, le professionalit, i servizi e le nuove sinergie tra imprese, istituzioni e
produzioni audiovisive.

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