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LECO DI BERGAMO

Spettacoli 55 VENERD 6 GIUGNO 2014


A
bbado alfiere di un impe-
gnociviledelfarmusica:lui
eMaurizioPollinisonosta-
ti fra i primi a portare a teatro
quelle categorie sociali che diffi-
cilmente avrebbero potuto acco-
starsi alla Scala.
Ricorda pi entusiasmi o titubanze al
riguardo?
Decisamente entusiasmi. In
quegli anni eravamo determina-
tissimi. Soprattutto perch cera-
no le condizioni per realizzare
idee del genere, con Paolo Grassi
alla Scala che subito ader al pro-
getto, e Silvestro Severgnini che
aveva i contatti con tutti i consigli
difabbricadellaperiferiamilane-
se,facilitandocoslapossibilitdi
Lintervista
accessodeglioperaialteatro.Una
cosa simile si realizz a Reggio
EmiliacongliincontridiMusica
e realt, e poi pi niente.
Nel senso che non si proseguito con
la stessa forza sulla strada che aveva-
te indicato?
No, e secondo me un vero pec-
cato.Quegliesperimentiavrebbe-
ropotutocontinuare,seppurefa-
talmente modificati. E invece al-
tro che trasformati: sembra che
nonabbianolasciatoalcunaeredi-
t. E mi spiace molto.
In tutto questo, quale secondo lei era
la qualit artistica che distingueva
Abbado?
Quellacheioritengofondamen-
tale, e che va al di l di quegli anni
molto battaglieri, la fedelt al
testo. Una qualit che oggi viene
talvoltaguardataconsospetto:co-
me fosse un modo di inaridire
lesecuzione.Inveceiocredo,eAb-
bado era daccordo, che da Tosca-
nini in poi questo il connotato
moderno dellinterpretazione.
E la qualit umana?
Lincredibile forza danimo che
mostr in vari momenti della sua
vita, affrontando qualsiasi cosa
potesse essere difficile. A partire
dacomevivevailconcerto:teneva
moltissimo a dare il meglio di s a
ogni esibizione (e le assicuro che
nontuttiidirettorieimusicistine
sono capaci), e quasi ogni volta
MAURIZIO POLLINI
pianista
Come allora
riporterei
gli operai
alla Scala
riusciva a fare emergere un qual-
cosa in pi che non si evidenziava
inprova,ancheunavisionenuova
del brano. Sapeva trasmettere
limportanza del concerto come
fattopositivoperladiffusionedel-
la musica.
Con la stessa forza danimo combatt
la malattia?
Direi di s. Il primo assalto, circa
12-13 anni fa, lo contrast con un
coraggiostraordinario,soffrendo
senza far pesare il dolore a nessu-
no. E io credo che centrasse il suo
rapporto con la musica se trov
quella forza.
(dallintervista di Nicoletta Sguben, Ama-
deus)
vita. stato la salvezza della mia
carriera. Ricorda che le sue os-
servazioni erano sempre fatte
condelicatezzaegarbo.Lhovisto
arrabbiarsi, certo, e contenere la
rabbia,manonlhomaivistotrat-
tare male una persona. E poi Si-
mon Rattle, Salvatore Sciarrino,
Dainel Barenboim. Commosse
ancheletestimonianzedeigiova-
ni musicisti della sua Orchestra
Mozart,chiusanelgennaioscorso
per mancanza di fondi proprio
dieci giorni prima della morte di
Abbado. In coda al numero di
Amadeus - sul quale firma an-
CARLODIGNOLA
Il26giugnoClaudioAb-
bado avrebbe compiuto 81 anni.
A sei mesi dalla scomparsa (20
gennaio), il bel mensile Ama-
deusagiugnopubblicaunnume-
rodi100paginecheospitaundos-
sierdi30dedicatoalgrandediret-
tore dorchestra, accompagnato
da un cd inciso con la violoncelli-
sta Natalia Gutman e la Mahler
Chamber Orchestra (il Concerto
per violoncello di Schumann e la
Serenata di Brahms), fotografie,
interviste,testimonianzeinedite.
Alla redazione di Amadeus,
legata fin dai suoi esordi a un rap-
porto sempre pi stretto con il
grandedirettoredorchestramila-
nese, parlano tanti amici musici-
sti di Abbado, fra i quali Zubin
Mehta,cheraccontagliannidella
loro giovinezza, e Maurizio Polli-
ni, che in una delle sue rarissime
intervisteripercorreidettaglidel-
la loro amicizia, le lotte degli anni
60 e 70 per aprire alla societ il
fortino elitario della musica clas-
sica (per gentile concessione di
Amadeus, di questi due inter-
ventiriproduciamobrevistralci).
Eancorailbasso-baritonoRugge-
ro Raimondi, che dice: Lincon-
tro con Claudio mi ha salvato la
che Giovanni Gavazzeni - anche
una discografia ragionata delle
incisioni di Abbado.
Un numero prezioso, da colle-
zione questo di una rivista che in
25anni(licompiradicembre)ha
conosciuto un grande successo
con labbinata fra testi di qualit
e cd allegati, ma che negli ultimi
ha subito la crisi del cd come sup-
porto musicale, e nellottobre
scorso ha rischiato molto da vici-
no la chiusura. Ora lomaggio ad
Abbado anche un momento
dorgoglio, unoccasione di rilan-
cio che mette in campo la qualit
e le relazioni della sua redazione,
in vista del rilancio e del restyling
che sono attesi per il prossimo
autunno,quandoverrstampato
il simbolico 300 numero.
Abbado - spiega Paola Molfi-
no, redattrice in forza ad Ama-
deussindalprimonumero,eche
firmaleditorialediquestospecia-
le - in un certo senso una figura
idealeancheperindicarequalco-
sadellanostrastoria.Questorac-
conto fatto di parole ma anche
di immagini molto belle, mostra
i tanti aspetti della sua personali-
t,dalleradicifinoallamorte.Per
noistatounmododiraccogliere
pensieri, riflessioni, emozioni di
Claudio Abbado alla guida dei Berliner nel 2001 EPA/RICCARDO MUSACCHIO
Amadeus, un dossier
su Claudio Abbado
Uomo non replicabile
La rivista dedica 30 pagine al grande direttore
piene di testimonianze di musicisti e amici,
dalla giovinezza fino agli anni della malattia
In edicola un numero
da collezione del
mensile, che a ottobre
rischiava di chiudere
Tanti intellettuali
ci hanno difeso:
la sua firma per
stata la prima
Jazz alla Villa dei Tasso
Una serata be bop
Sichiudeogginelsegno
del be bop, corrente stilistica che
ha rivoluzionato la storia del
jazz moderno, una rassegna mu-
sicale che ha trovato ospitalit
in queste settimane nella presti-
giosa villa Tasso nel quartiere
Celadina. Una serie di appunta-
menti musicali che ha inteso va-
lorizzare un patrimonio archi-
tettonico, quello della villa cin-
quecentesca che fu dimora della
celebre casata allorigine dei mo-
derni servizi postali. Notevole il
successo di pubblico anche gra-
zie allinedita apertura del pa-
lazzo. Questa sera, alle 20.45 (in-
gresso libero) lultima serata
della breve rassegna organizzata
dallassociazione Arca in col-
laborazione con la scuola di mu-
sica Suonintorno propone un
quintetto inedito che schiera al-
cuni dei migliori musicisti jazz
orobici. In scena ci saranno Ser-
gio Orlandi alla tromba, Guido
Bombardieri al sax contralto,
Francesco Chebat al pianoforte,
Marco Gamba al contrabbasso
e Stefano Bertoli alla batteria.
IN BREVE
MALPENSATA
Musica indiana
Domaniseraalle21allAudito-
riumdellaMalpensatadiBer-
gamo(viaFurietti,21)inpro-
grammaunconcertodimusica
classica indiana, con Mujtaba
HussainalflautobansurieFe-
dericosanesiaitabla.Ilbansu-
riilflautodibambtradizio-
nale indiano , uno strumento
millenariochesidistingueper
il suono morbido, caldo e pro-
fondo.Ingressoliberoriserva-
toaisociCurarti(tessera12).
Info tel 333-8068000, curar-
tiaps@gmail.com.
CITT ALTA
Amarcord con i Lions
Al Circolo Maite di Citt Alta
stasera alle 19 Lions Party: dj-
set e video amarcord per la
squadradifootballamericano
di Bergamo. Con dj M1 e Bon-
not,ingressoliberocontessera
Arci. Domani ore 21,30 Bian-
cosporco in concerto, in occa-
sione del Palio di Citt Alta. Il
trio composto da Luca Verga
allavoceeallafisarmonica,Lu-
caBrembillaallachitarraeDa-
videDianaallepercussioni,va
alla riscoperta delle pi belle
canzoni popolari italiane.
Anche Zubin Mehta ricorda su
Amadeus lamico di una vita,
Claudio Abbado. Ce stato un
tempo in cui eravamo insepara-
bili, mangiavamo sempre insie-
me, a pranzo e a cena. Quando
almeno potevamo permetter-
celo, perch negli anni 50 i due
erano studenti, facevamo una
vita bohemienne.
La prima volta si sono incon-
trati nel 1956, allAccademia
Chigiana di Siena frequentava-
no un corso estivo sotto la guida
di Carlo Zecchi. Avevo 20 anni
- racconta Mehta - e Claudio 23.
Io allepoca non ero praticamen-
te mai uscito da Vienna.
Lo incontr di nuovo poi a
Vienna a un corso di specializza-
zione. Dopo sei mesi ci aspettava
il saggio al Musikverein. Non si
present nessun critico e ci re-
stammo male, come artisti an-
cora non esistevamo. Un giorno
ci successe una cosa che non
abbiamo mai dimenticato. A
Vienna entrammo al Coro della
Gesellschaft der Musikfreunde,
dove passavano i pi grandi di-
rettori. Ma eravamo cosi pre-
suntuosi da presentarci alle pro-
ve solo quando sul podio cerano
Bruno Walter, Josej Krips, Ge-
org Szell, direttori di quel cali-
bro. Un giorno il maestro del
coro, Reinhold Schmidt, ci sgri-
d e ci intim davanti a tutta
lorchestra di non farci pi vede-
re. Si, ci cacci. Fu una scenata
pubblica molto imbarazzante
per noi. In un angolo della sala
cera Herbert von Karajan. Molti
anni dopo gli ricordai quellepi-
sodio, non ne aveva memoria,
ma si fece una grande risata. n
Zubin Mehta
Quella volta
che a Vienna
ci cacciarono
questi anni, vissuti spesso in una
profondasintoniaconquestomu-
sicista che nella sua ieraticit ma
anchedolcezza,soprattuttonegli
ultimi anni di vita ha saputo avvi-
cinare un pubblico pi ampio di
quellochedisolitoseguelamusi-
caclassica.Lui,cosriservato,cos
schivo,inoccasionedellasuama-
lattia entrato in empatia con un
pubblico molto vasto. Era un uo-
mo di poche parole, distaccato
dallecose,eppurequandoscom-
parsoanchechinonunospecia-
lista ha avuto la sensazione che
senzadiluilamusicanonsarebbe
stata pi la stessa. Certi musicisti
non sono replicabili.
Gi nel gennaio del 1990
Amadeusappenanatopubbli-
cava un cd di Abbado: un disco
moltobelloricordaPaolaMolfi-
no,equestolegamefradinoinon
si mai interrotto: quando nel-
lautunnoscorsoabbiamoraccol-
to 3 mila firme, anche di grandi
intellettuali italiani - da Muti ad
Accardo, da Piovani a Zeffirelli -
indifesadellanostratestata,lasua
stata la prima su quel foglio.
Questolavoropernoiilsegnodi
una storia che non dimentichia-
mo, e che continua. n
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Urgnano (Bg) Tel. 035.893053
www.amadeusdancing.it
Questa sera si balla con
lorchestra
ROBY & TORPEDO BLU
Domani sera
PINO TROVATO
Giardino estivo

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