Voglio ricordare il Potentissimo e Serenissimo F.'. Gaetano MUSICO' Barone
Von Harten 33 .'. , G .'. M .'. della Ser.'. G .'. L.'. Nazionale degli A.'. L.'. A.'. Massoni di R.'.S.'.A.'.A.'., Comunione di Piazza del Ges, Grande Oratore del Rito e Cavaliere Professo Custode del Santo lmpero che il 12 Giugno dell'anno 2011 dell'E.'.V.'. ha raggiunto le Valli Celesti dell'Oriente Eterno. A questo mio Fratello maggiore, Maestro di Vita, grande Amico e grande Iniziato va il mio ricordo di una Stella Brillante che fu e che sernpre sar .'. Ti stato concesso dal Supremo Artefice dei Mondi di ottenere la tua ultima iniziazione ed oggi, avendo deposto gli strumenti latmici terreni, ne utilizzi di altri a noi sconosciuti per donarci, dai piani sottili, particelle di conoscenza illuminante. Ti saluto fraternamente, Spirito oramai incorruttibile, e ti chiedo di donare all'umanit tutta Pax et Bonum. Un TFA dal tuo figlio sempre, si spera, umilmente apprendista. tis Orazimu telk tonnta Qommemorazimu trunefire in frlemara f,ecpot:. Qactann !usir all'Oriente, FF.'. I e ll Sorvegliante, FF.'. tutti nei propri gradi, cariche e dignit, FF.'. MM, FF.'. Compagni, FF.'. Apprendisti liberiMuratori: La coffocaziorue [e[k nostra commemorazione assume un particofare tigruifbato: fa hrce ritonn, vincenlo fa sua fotta con fe tene6re, e fa natara si prepara afta rirnscita. ,Qtesta f ottica con cui stasera noi icorinmo if nostro frateffo Qaetano passato aff Oriente lEterrrc, ma soprattutto if suo favoro; tutto ci clie nsi oggi utitizzi"amo con tanta naturatezza stato costruito e conseruato) con tenaci"o e sacrifcin, [a cofwi cfr.e lia faporato prima nai suffa yietra gr.rzza, reristenlo anclie a momenti i granle ifficofta. La trafizinne, vanto [e[[a nostra Istitu;tione, stata custoita anno lopo onno, con tenncin el inteffigenza, [tfenlenlo con passi.one e J'orza i vafori e i prncipt massorici. La nost'ra opera si [eve'innestare su quef[a sr.,otta [a cfri ci 6a preceluto; fo\hiamo prima i tutto conser"oae if granle pat onio ileafe e[ esoterico fascatoti cfie aqrpaftiene a tutti noi, a,nicclienloto detfrutto [e[k nostra opera. Aftro motivo a solarietA. vmo c6i a Qactano era kgato in nan:icra pi stretta e tu risente pertonto naggbtnmte k mnncanza: fe commamordzioni servu) a tmtre satla qusto ["go*, rmlm& piforte ancfre i[ smso apryartenenza al unt comunita, cfre cmnncmoran^[o ritrwa k propiaitentit. If cufto lei morti garantisce, aftres, fa continuit cufturate: esso sefi)e a ricor[are fe opere, if penscro [i cfri non c' pt e[ a garantire clie non si pea, ma anzi rin perenne riferimento per fe generaziorri future. La fuLassoner"a, quafe comurit inizintico, non sfugge a questo meccaruismo: ricoriamo k figura e[ if pensiero [e[ frateffo possato atforiznte eterno, per fa.r s clie esso continui a[ appartenere af patrimorub letk Loggi"a, si"a li riferimento continuo e costante per i nuovi alepti e contriuisca affa'incessante rbercq cfre k ragi.on ['essere [effa nostra comuruione. 'Unn Loggin non sempfcemente fa sommatoria [eifrateffi clie nefanno parte, ma quafcosa li pi: attraverso fa ituotit, attta'verso if far.,oro cornune, k toggi^a giunge al avere una imensone nuova e iaersa, clie quatcosa i pi lefk sempfrre sommatorin [ei suoi componenti, quasi una cosc'innza coffettipa clie si suvrdppone affa capacit i conoscenza i ognuno. In una Loggro, far.,oranlo rituahnente, f apporto [egfi attrifrateff viene concreto e percettifti[e, cfa sentirc k presenza i cfti, af nostro f"anco, ci sost'icne nef cammino iniziatico. El L questo contesto non'importa se if (Frateffo s"a ancorafi^rirarnente con noi o da passato aff Orente ete.rno: neffa Loggi"a, graziz af fa'voro rituate, egf ancora con noi ci sosticne con if suo ffitto, if suo pensiero rimane tra nai, ci oflre spunti per migfiorarc fa conoscenzo. {Per questo, cai lFruteffi, non ynngi"amo per [ui, ma sorrlinmo accogfien"[oto 'in un fratemo triptice a66racci.o. II mktero [etk morte s'icuramente itfenomeno naturate clie pi fra stimokto ta riftesrione feff'uomo prinritivo; non poteaa accettare un fenomeno irrwersihite, avenlo sempre [avanti if cirto fun^arc e sotare 'intesi come fenomeni quotiliani [i mofte seguiti sempre [a unn resurrezione. Sono queste riffessinni k 6ase [eg[ stui inizi"atbi, if fesilerin [etfuomo i migtinrarsi a taf punto [a poter somgfare agt astri [e[ cieto, con un c,[o [effa vita cfre potesse somigfkre al un cirfo astrak. Ne[k cre[enza popokre fa morte non cliiud'e f,effuitivamente i[ c'icfo [efk vita. Come k nascita, iffilanzamento e fe nozze, k mo'rte un avuerimento transizione clie impfrca fa separazione [a[ mon[o lei r/ir/i e Faggregazi.one a un aftro monlo, queffo [ei morti [iuersamente rappresentato seconlo fe civift e fe refrginrvi ([ogmaticlie o ytopofari). ,lerso k morte prov"amo t'more, clie unfenomeno naturate e[i:tintir.,o; non si tratta ,[i sopprimerfo lef tutto, ma li [om'inao el a[lofcirfo. L'ero'smo infaccia affa morte non cons'iste nef non aver paura, n neffoffrontarta con coraggio e conforza l'aruimo; tutto c rappresenta per finizi^ato un s'upremo campo prova clie riuscir al affrontare attraverso i iti e k sim\ofogi"a lefk n"ascita. fursta o i sperle fo spirito [opo fa morte? lE se resta cfie cosa resta? Qro6[ema cle fi.a sempre assiffato e assiffa k mgtiore umaruit. (Premesso cfre ciamo spiriti'in quanto non soto cercliiamo li conoscere, ma ancfie i operare seconlo if 6ene, cfre come spirti entrinmo in un contesto ileate ete.rno clie iviene afcanlo e affarganlo gfi stessi prnr@ atk sempre yi vasta comTtfessa reatt fenomenica, si come Wtra clie cale neff'acqua infinita creanlo centri concmtrici; qtr qusto h t?tito [ef tnstro caro Saetann rcn pu anlare [rspmo, ma rthte etemammte tulfo sViito anivsrsab cfr'e, trascm^[enlo i tnryi e i fungfr.i n affunca alla teoretca e ala scienza perfare s cfr.e esse vmtano foaa wotuzione eera e proptU e nofl. imflertarl,te con k natvagit tei mostri portatori 6 morte. ilfue if,nostro caro Qactano come vte k cetak ne tessuto, e poicfre qucsto tessuo nt il cisno tnn imtnmtafrtA. wotutivo, eg vive aflrora tra noi afuanloci con fa wa. espetienza con i su sacrifuio a cunfiattere ter if, tnstro perfezionamento. lE possa, a questa amat im6ar6arita lei nostri tempi cfre impregnata [e[ pit pi"atto materi^atsmo e[ esasperante ef,on'ismo, osciffa cont'inu^amente tra k 6rama l ineffihifr stntm&i softsticati yinceri e ['ans'i"a i non moi raggiungere fa Wna so[isfazione i esri possd giungere icinmo, ifmessaggio lef nostto caro fratefto clie passan[o aff'oriente eterno cof sorrko suffe k66ra esor-ta1,ta: "fate cfrp sulEa tera reg per satryrefitufinante fanore e ia anfrto il triste af,nfautore ogni ffiate, ogni nefantczza; esrcitate k rtittat percfr soh con qucsto esercizin Tnssihik kfecitA e fate ftnfincn* cfr.e k fiue [ek verita e telk ctoscenz'o regnitn at posto [etrignoranza malre migru tutte fe sopraffazioni la pane mahagi cos cfro,fituhnmte galute b teneSre una. notte cu, e prinora[a, SriIE saI votto tutti gE wrni k fiue dct numto, ecro, cfuifo rogresson. Nutk incomnci"a e nuffa finisce in seruo assofuto. Non c', inizio, n fine cfre in appdrenza. In reatt, tutto sta, tutto prosegae per su6re incessant'i trasformaziorui cli.e si manifestano con una serie i mo[atit succesri've i esistenza. tutto ci clie ri reafzza in atto in prccelenza esistito in potenza. Le enzrgie clie si uniscono perfar noscere un essec sustisteuano prma [etta sua apparzione, Ao66inmo ricodare clie, essenlo stati inizinti fuIassorvi, a66iamo gi 'vssuto quetk cfre potremmo [efinire fa "prima morte le[ h4-assone" ow,ero k gvlorte lzi"atica quanlo, ancora profow fummo intro[otti nef Eahinetto i Nffesrione, accotti la cim\ofi e frasi aQuanto oscure e invitati a scrivere ittestamento spirituale. lEcco affora clie k tornata i commemorazione i clii non pt, ma come., 'irntece [eve essere: una festa'vvifuante nef ricor[o i clii, pdma [i noi, sta perconen[o fa "'/'o i '/eit e i ,/ita". lFifosofi, grani uomini [e[passato, franno reso testimorui"anze lef foro perwicro sutfimportanza cercare cont'inuamerute i migf.orarsi interiormente e, inlu66amente, i[' foro insegnamento non kcosta fa queffo h'.uratori.o flncora oggi essi sono presenti; attraverso gfr iruegnamenti fatti arrivare sino a nai, essivttono! Qrcsta fa maruiera neffa qu"afe lot,remmo ricoare cliifu tra gtfoi e oru lia raggiunto f Oriente lEterno e sotto questo aspetto appare h.,erca k visione [effa mone f^rica: essa non clie fo strumento attra'verso if quate [a[ pi"ano fuico ci trvnmo affa Rj-Nascita lefiruitirtat ' propro questa nuo'la visione cfie ci consente rffirzare interiorrnente if fticor[o, fincfi ognt Loggi"a, [a[f Oriznte affoccilente, laf *L ogiorno af Settentrane, [affo Zeryt af Natr tetr' vivo i[ Src Sensiero, eg sarA ilfuo in Noi fratelW cfie Lattoramo atk gtorn let Qranle,4rcliitetto [etf'Un.,erco. (Prima [i concfu[ere questo La'uoro eorrti ricoare tefrasi un uomo cfte, proahifmente, non poss'amo anno'ee re tra i ful-assoti, ma clie lia ar.,uto un eens,i.ero ofuzionari.o per i suoi tempi con riferimenti mofto wilenti r)erso utl finguaggio esoterico e [unque sento i poter cli'iamare Srateffo - (Fr'ancesco cDVssisi : ".Cattlato ri mii Signore, ter sora nortra *lofie cotporafe, 6eati qulfr cfre trwar ne te ac sonctisimc vohmtati Lo k morte seanla rc atfar fiufe". (Dunque mi fimito a ire: "i[mio pmsiero continupr a Qokre, netrA@ percfi non moir... sar ttivo. .. ancfr.e se titonato alla cPotrtere!". Nef ringrazinrvi per fattenzi.one, cai frateff, concfu[o citan[o un pensicro i nntoine Saint nXupry : "Ogri uomo [o'vre66e guar[are [entro li s perimparare if signficato feffa vita. Non quafcosa clie si scopre: quafcosa cfte si [eae mo[effarc". I{o letto !