Vous êtes sur la page 1sur 175

Per tutti quelli

che in ogni momento


sperano in qualcosa che li renda
davvero felici
Per tutti quelli che
malgrado i loro umani errori
credono ancora possibile
essere felici insieme
per chi dalla finestra
vede solo nebbia e freddo
ma sa che Qualcuno
porter l'estate.
1
2
GIUDA ISCARIOTA
Introduzione
Zelota. Lo sono stato. Combattente clandestino, partigiano
3
accanito per l'indipendenza politica del regno ebraico dal
dominio degli invasori Romani. Sono stati loro a darci questo
nome riferendosi al nostro zelo religioso.
Armato e ribelle, con la spada ben nascosta o sguainata per
mozzare un oreccio ad un tirapiedi del tempio, sono stato pi!
facilmente individuabile rispetto agli altri dodici apostoli.
"o tenuto fede a quello in cui credevo. Almeno di questo me
ne dovete dare atto. Adesso, ce sono un semplice spirito e
vivo ovunque ed in nessun posto, posso parlare di queste
cose con un certo distacco, ma allora, giovane giudeo, ricco
ed istruito, trovavo assolutamente intollerabile ce la mia
patria fosse stata invasa da stranieri e divenuta una provincia
qualunque di gente ce si riteneva unica portatrice della
civilt#, quella dell$Impero Romano. %i sentivo tutt$uno con la
mia patria, tanto da sentire di dover osservare ancora di pi!
religione e tradizioni, in quel momento di pressante minaccia
degli invasori. &ggi saremmo definiti, come minimo,
integralisti e i Romani, senza mezzi termini, ci consideravano
terroristi e criminali comuni.
I Sicarii erano coloro ce facevano uso delle armi, il braccio
armato del movimento, stimati come eroi da ampie fasce della
popolazione ebraica, e temuti sovversivi per i vili e crudeli
4
invasori ce pure, pagani senza un vero 'io se non il proprio
potere, portarono distruzione e morte al nostro popolo.
La morte. (uante volte l'o invocata implorando il Signore di
portarmi via. )on ero un vile e non volevo ce avvenisse per
mano mia come invece fu, sebbene non nei modi in cui venne
riportato dalla tradizione successiva. )ull'altro come la mia
bramosia della morte mi convinse della reale esistenza di 'io*
+ impossibile morire quando si vuole, bens, solo quando +
stabilito. )on mi trovo all'Inferno, dove molti buoni Cristiani mi
anno destinato senza pensarci due volte, per prendere le
distanze dal mio punto di vista e dai miei ideali e per potersi
sentire migliori di me. Il mio coraggio, la mia determinazione,
e la mia religiosit# rigorosa, fecero di me un -breo colto e
timorato di 'io nonc+ visceralmente avverso ai nemici
invasori.
.li anni della sottomissione coincisero con la mia
adolescenza. Iniziai a portare, nascosto sotto gli abiti, il
coltello ce fu all'origine del mio soprannome. Iscariota sta per
sicario, cio+ portatore di /sica/, il nome latino del pugnale. In
seguito, quando divenni pi! prudente, lasciai ce
interpretassero il mio nome come /uomo di 0eriot/ una citt#
del nord, dove, peraltro, non ero mai stato. -ntrai cos, in
contatto con il movimento nazionalista ce propugnava la
5
1era 2ede, l'ortodossia ebraica, la 3ora. %i avvicinai ance
alla setta degli -sseni, ce abbandonai presto a causa di
quello ce a me appariva come un eccesso di spiritualit# e di
esoterismo* buona teoria, ma scarsa applicazione pratica. )oi
eravamo stati conquistati nell'ingiustizia e ci dovevamo
sollevare ad armi in pugno. Se questo tipo di atteggiamento a
qualcuno sembrer# eccessivo, vorrei ricordare ce correnti di
pensiero simili alla mia furono alla base di guerre, rivoluzioni,
o creazione di gruppi armati segreti ance nei secoli a venire.

Capitolo I
Avevo ventun'anni ed ero pronto a diventare un autentico
Zelota, giurando fedelt# alla legge di %os+ per difenderla da
tutti quelli ce la minacciavano o tentavano di sciacciarla,
Romani o non Romani ce fossero. 2uggii di casa, cambiai
citt#, evitando il matrimonio ce la mia famiglia prospettava e
da allora la violenza, le armi e la morte divennero il mio credo.
L'addestramento non fu lungo n4 difficoltoso. I centri principali
erano presidiati dai Romani, ma l'entroterra contadino era
completamente sguarnito e per di pi!, la popolazione locale
approvava pienamente ci si dedicava alla guerra per la
liberazione. Imparai senza difficolt# l'uso della spada, della
daga, e alcune tecnice di lotta a mani nude. Le mie prime
missioni, in realt#, non comportarono spargimento di sangue.
-ssendo un neofita, dovevo essere valutato dai pi! anziani,
prima di partecipare ad agguati o ad azioni di guerriglia. 2ui
!
pi! ce altro un esploratore* dovevo perlustrare il territorio,
capire quale fosse l'entit# della presenza romana, e della
disponibilit# a collaborare della popolazione locale. %i spinsi
verso nord, fino alla citt# di )azaret, dove intendevo
fermarmi alcuni giorni. Sulla porta della citt#, unico varco tra le
mura di pietre a secco, c$erano due soldati di guardia. Armati
di asta e spada corta, sembravano stare l, pi! per
testimoniare la presenza dell$invasore piuttosto ce per una
vera funzione di sentinella. 5ortavano un elmetto ed una
piccola corazza, sotto i quali stavano ciaramente morendo di
caldo. I loro occi apparivano annebbiati come avrebbe
ciunque sta patendo un'insolazione. Avrei potuto ammazzarli
in poci secondi, ance da solo. Scelsi invece di acquistare
un po' di frutta da un contadino appoggiato con la sua merce
al muro di cinta esterno. %i avvicinai al primo dei due soldati
con la borsa piena di mele e arance.
/6n po' di frutta, fratello7/ ciesi in aramaico. )on volevo
fingermi romano o collaborazionista parlando nel mio cattivo
latino. 'el resto, ance se impolverato, portavo abiti di pregio
e non avrebbero mai potuto scambiarmi per un bandito. La
guardia mi guard8 sonnaccioso, dapprima sospettoso. 5oi
decise di accettare.
%ormor8 una specie di /.razie/ in aramaico e afferr8 una
"
mela succosa.
/-' dura fare il vostro mestiere, vero7/ Sottolineai la parola
/vostro/ per ciarire ce io ero sufficientemente ricco da poter
evitare servizi faticosi. 2unzion8.
/-bbene s,, signore/ mi sentii rispondere dall'altro militare,
probabilmente ance lui desideroso di sgranocciare
qualcosa. %i avvicinai a lui, gli porsi una mela ed iniziai a
sbucciarmi un'arancia, come fossimo stati tre amici ad una
scampagnata.
/Siete qui da molto7/
/)e abbiamo ancora per un'ora e poi, spero ce ci daranno il
cambio/.
/%a non + umano/, dissi mostrandomi indignato, /farvi
lavorare in questo modo. .li altri soldati della guarnigione non
possono darvi un'aiuto7/
/(ui, amico/ eravamo ormai in confidenza /non c'+ una
guarnigione, solo una piccola caserma comandata da un
decurione/.
/Siete in molti7/
96na ventina, ma non vediamo l'ora di andarcene. (ui non
#
succede mai nulla, n4 combattimenti, n4 baldorie. 6na
vitaccia/
/-, scusate, io viaggio per commercio e sono appena
arrivato. 'onne ce ne sono7/
/Ance quelle./ il secondo soldato sput8 per terra /Appena
due prostitute, madre e figlia, in fondo alla strada/
/%a non sai ci sia la pi! veccia delle due/ rise il primo /devi
essere molto ubriaco per trovarle belle. 3u in cosa
commerci7/
/Stoffe. 1edete il mio abito7 Confezionato nella mia sartoria.
"o appuntamento con un mercante per mostrare il
campionario ce o nell'altra borsa/
/A, roba costosa immagino. Stai attento a non farti
imbrogliare. Sai, gli -brei: &, scusa/.
/A di nulla. So come si comporta la gente di qui. ;ene,
arrivederci/. Ci congedammo e io proseguii per la strada
maestra ce procedeva in salita.
&ttimo, mi dissi. )azaret la potremmo prendere con una
certa facilit#. ;isogna solo valutare quanto i cittadini siano
dalla nostra parte. %i incamminai per la strada, attorno alla
1$
quale si sviluppava la piccola citt#. 2u cos, ce lo incontrai per
la prima volta. Sull'aia di un piccolo casolare, vidi un uomo
giovane e robusto, spogliato fino alla cintola ma con il capo
coperto, ce stava segando con fatica, ma con accuratezza
alcune tavole di legno.
/;uongiorno, mastro falegname. A cosa stai lavorando7/
/La pace sia con te. Sto costruendo quello ce diventer# un
bel divano. (uando avr8 sistemato il ripiano, cercer8
un$imbottitura. %i spiace non poterti mostrare il lavoro finito./
/Io sono un commerciante di stoffe. Sono qui per vedere se
posso concludere qualce affare in .alilea. 5osso mostrarti i
colori delle mie stoffe7/
/Certo. 1ieni dentro, qui fuori si soffoca. 1uoi bere7 Riempio
una brocca./
Lo seguii in casa. )on avevo motivi di dubitare della sua
onest#, e in pi! mi ispir8 subito fiducia.
/Siediti. "o preso dell'acqua. Il mio nome + <eosua./
/Io mi ciamo <uda, ce i Romani anno storpiato in <udas./
/&, i Romani. Ance io per loro sono <esus. 2ammi vedere*
questa stoffa non + male. Con un po' di lana per l'imbottitura,
11
il divano diventer# degno del signore ce ce lo a ordinato./
/Ci sono altri falegnami con te7/
/%io padre. %a oggi + fuori in cerca di legna. 5enso sar# di
ritorno domani./
'all'uscio scermato da una tenda filtrava ancora una luce
abbagliante. %i ero appena abituato alla semi oscurit#,
quando vidi una donna entrare dalla porta posteriore. )on
saprei dire ce cosa mi colp, di lei, se la sua bellezza, il suo
portamento o il senso di regalit# ce emanava, pur
appartenendo ciaramente al popolo.
/Salom/ mi disse. /-' un tuo amico7/ disse, rivolta a
<eosua.
/Sicuro. -' un mercante di stoffe e mi a fornito l'occasione
per fermarmi un attimo. <uda, vuoi pranzare con noi7/
/%a, non so, ti ringrazio, non vorrei ce tua moglie:/
/)on + mia moglie, + mia madre./
/&, scusa. -' cos, giovane./
/.i#./
/Ci pensi tu a farmi invecciare/ intervenne scerzosamente
12
la donna.
/)on sono sposato./ riprese <eosua /3u s,7/
/)o, nemmeno io. Sai, il lavoro, i viaggi:/
/S,, capisco. 2orse ai la mia et#. Io o quasi trent'anni./
/Io ventiquattro. Credo ce siamo gli unici due ebrei non
sposati con pi! di vent$anni./
<eosua rise. /Io penso di dover fare altro, nella mia vita, sai/
/)on voglio sapere i tuoi affari, ma di ce cosa vorresti
occuparti, se + lecito7/
/Io ritengo di dover portare la voce della 1erit#. 5resto
trascorrer8 un periodo di meditazione nel deserto, per poi
dedicarmi alla predicazione./
/Intendi fondare una setta, oppure seguiresti la 3ora7/
/La legge, in verit#, + infallibile e va osservata alla lettera, in
quanto dettata dal Signore./
/Sono d'accordo con te./
/5er8, io credo ce gli uomini a volte possano essere
superiori alla legge, in quanto creature del Signore./
13
/)on ti seguo, spiegati meglio/
/Intendo dire ce gli uomini, ance i Romani, se fossero messi
in condizione di osservare la vera luce, potrebbero trarvi
salvezza. )on pensi7/
/S,, lo penso anc'io, ma i Romani sono accecati dalla loro
ansia di potere./
/-' vero, ma ance alcuni -brei lo sono. )oi dobbiamo offrire
la 1erit# ad ognuno. Seguirla o meno, dipender# dal loro
libero arbitrio./
/(uesto + vero. %a i Romani non possono impedire a noi di
seguire la 1era Religione./
/Infatti non ce lo impediscono, ma solo perc4 per loro la
religione + un fatto accidentale, insignificante, di fronte
all'esistenza del loro impero. )oi dobbiamo fare in modo ce
se ne accorgano, e ritengano di vitale importanza la 1era 1ia,
<uda./
/-' un discorso molto sensato. Io credo ce la Legge e le
nostre tradizioni, se necessario, vadano difese ance con le
armi. 3u come pensi di agire, <eosua7/
/Con ogni mezzo a mia disposizione. 'ar8 ance la mia vita./
14
/Accetto il tuo invito. 3i dono la stoffa ce ti + piaciuta e della
frutta ce o con me./
/.razie. %ia madre ci preparer# una zuppa. Abbiamo del
pane fresco, assaggialo./
La donna mise in tavola formaggio, pane, e una ciotola con
una zuppa di verdura bollita, credo con carne d'agnello.
<eosua le fece posto a tavola e pronunci8 una pregiera di
ringraziamento* /5adre mio, ti ringrazio per questo ottimo cibo
e per la compagnia di cui oggi mi ai voluto onorare./
/Amen/ risposi, per quanto non avessi mai sentito definire il
Signore /5adre mio/. 2orse era un uso della .alilea, pensai,
per non pronunciare il nome di 'io. Il mio ospite spezz8 il
pane, ne offr, una parte a me e una alla madre. 5rovai un
brivido inspiegabile nel momento in cui, quasi
contemporaneamente, intingemmo il pane nella stessa
ciotola. 6na strana sensazione, di vuoto ed eternit# insieme.
(uando ci congedammo, <eosua volle abbracciarmi, come
se fossimo fratelli ce si ritrovano dopo tanto tempo. /Se
cerci un rifugio per questa notte, qui non ci sono locande o
osterie ce offrano camere. 5otrai trovare ospitalit#, per un
modesto compenso, presso due donne, madre e figlia, ce
15
abitano in cima alla strada. 5enso te ne abbiano gi# parlato./
/S,, due soldati romani mi anno detto qualcosa a questo
proposito./
/Sono due brave persone, non farti ingannare dal mestiere
ce fanno o da quello ce ti possono avere detto. 'a loro non
corri risci, e, da queste parti, + importante./
/.razie, seguir8 i tuoi consigli/
/6na cosa ancora* non intendo discutere la necessit# di
portare un'arma con te, ma se i Romani trovassero nella tua
borsa un gladio ce presumibilmente + stato sottratto a
qualcuno di loro, ti troveresti in una brutta situazione. 5er
uscire dalla citt# ti conviene superare la salita e prendere il
sentiero ce attraversa i campi. L, non + mai sorvegliato. La
5ace del Signore sia con te, <uda./
/La 5ace sia con te, <eosua./
1
Capitolo II
1erso l'ora del tramonto, mi recai alla casa ce <eosa e i due
1!
militari mi avevano indicato. La padrona di casa mi venne
incontro sorridente /;uongiorno. La pace sia con te. Io sono
'ebora./
/La pace sia con voi. Sono un commerciante e cerco un
rifugio per questa notte. %i anno indicato la vostra casa/.
/3i anno indicato bene/ la donna, seppure un po' troppo
imbellettata, non era poi cos, brutta come avevano detto i
Romani. /Abbiamo una stanza per gli ospiti, semplice, ma
pulita. Se lo desideri ti prepareremo qualcosa per cena.=
/)on saprei, magari manger8 un boccone qui, all'aperto.
'esidererei per8 dormire al riparo./
/Certamente. Immagino tu non voglia dormire da solo/ sulla
soglia era comparsa una ragazza dall'aspetto simpatico /e, a
giudicare dallo sguardo ce le ai lanciato, direi ce Sara
potrebbe essere una buona compagnia per te./
/Sono d'accordo./
/;ene. Allora ti prepareremo un giaciglio degno di te e uno
spuntino. Sara ti far# visita pi! tardi, cos, avrai occasione di
conoscerla meglio. In tutto sono dieci sicli. Anticipati. Sai, non
vogliamo sorprese./
1"
-cco cosa accade alle citt# ce sono diventate provincia di
Roma, pensai. Certe cose si svolgono alla luce del sole. In
.iudea tutto questo sarebbe stato fuorilegge. Avrei dovuto
stare attento.
/Capisco.= le risposi 9%i sembra un po' caro, per8./
/Caro7 )on troveresti niente altro in citt# per un prezzo
minore./
In effetti, non non si trova nient$ altro in citt#, mi dissi.
/Se non ai denaro, puoi pagare in natura. Sei un
commerciante, no7 %ostrami la tua merce./
/.uarda/ aprii la mia borsa, estraendo una pezza di stoffa,
senza ovviamente lasciare ce la donna sbirciasse all'interno
/ti piace7 con due pezze di una tesa, potrai farti due belle
tunice. -' lino pregiato./
/S,, non + male. %a due tese sono poce. %ostrami
qualcos'altro./
/)o, basta cos,. Se non va bene come pagamento, dormir8
all'aperto./ -ro entrato benissimo nella parte del venditore
avido.
/%mm, d'accordo. )on voglio ce tu dorma fuori a riscio di
1#
essere aggredito. %a ci rimetto, non o mai fatto un prezzo
cos, basso/ la mia stoffa evidentemente le piaceva, perc4
quasi me la strapp8 di mano.
Il letto era in realt# un paglericcio, coperto da un telo. 5ulito,
peraltro. Sara non tard8 ad arrivare. Ance riguardo a leI, i
soldati di guardia erano stati troppo severi. -ra giovanissima,
carina e quasi intimidita.
/Salute a te/ mi disse.
/Salom, Sara. %a puoi essere ance meno formale. %i
ciamo <uda./
Si era lavata e profumata ed emanava un sentore d'incenso.
;ionda, con i capelli lungi sciolti e spartiti sulla fronte, non
molto alta e nemmeno esageratamente magra.
/5osso sedermi vicino a te7/ il suo fascino maggiore era dato
dalla timidezza. Io peraltro ero un bel ragazzo e non avevo
mai avuto bisogno di frequentare prostitute.
/Certo, vieni./
/1uoi ce mi spogli da sola o preferisci farlo tu7/
/Aspetta. 1orrei tenerti per qualce minuto accanto a me. Sei
carina./
2$
/.razie. 3u sei molto bello e mi sento in imbarazzo con te./
-ro convinto ce questa frase non fosse del tutto preparata.
5rese posto di fianco a me.
/(uanti anni ai7/
/(uindici/
/Sei appena una ragazza. Sei stata con molti uomini7/
/5referirei non dirtelo:/
/Ance soldati7 Romani, intendo/ azzardai.
/I Romani7 S,, vengono qui ance di giorno. Ci giudicano una
razza inferiore. Se la guarnigione fosse stata pi! numerosa,
avrebbero avuto donne romane al loro seguito. Cos,, vengono
da me e mia madre, con l$aria di ci si deve accontentare./
/Accontentarsi di te, carina come sei7 %a no./
/S, invece. )on sono mai gentili con me come lo sei tu./
/Ascolta, viene qui ance il loro capo, come si ciama, il:/
/Il decurio vuoi dire7 S,, viene spesso. %a quello + pi!
veccio e a un debole per mia madre. Lei dice ce non
bisogna sottovalutarlo, n4 come militare, n4 come uomo./
21
/L'o gi# sentito dire. Sembra ce sia l'unico romano
intelligente messo a presidiare )azaret./
/-' cos,./ adesso Sara era a suo agio /.li altri sono volgari,
stupidi. 3u no, sei gentile, ai dei modi signorili. )on sei un
semplice mercante di stoffe, vero7/ %i prese di sorpresa.
/Sono un mercante, ma con qualce idea personale sulla
libert# di un popolo, del nostro in particolare./
/Sei Zelota7 3i puoi fidare di me, sono molto discreta, pur
facendo quello ce faccio./
/3u non sei soltanto una prostituta, vero7/ Le rilanciai la
battuta.
/)on so. 5er adesso lo sono e basta. %a ance io o le mie
idee, sai7 %i fa piacere parlarne con te. Solo ce ci vorrebbe
un miracolo per riuscire a cambiare la mia vita. 1edi, non o
un padre e non o neppure idea di ci fosse. Sono nata cos,,
da un rapporto occasionale di mia madre. 2are la prostituta fu
la scelta pi! ovvia, ed + la mia unica fonte di sopravvivenza./
%i fece tenerezza. L'ingiustizia colpiva sempre la brava gente,
ance senza l'intervento dei Romani. /'unque ti piacerebbe
cambiare vita7/
22
/S,, te l'o detto. %a mi + impossibile./ 'ue lacrime le
gonfiarono le palpebre.
/I miracoli a volte avvengono. Se ance tu speri in una vita
migliore, questa si realizzer#. Io non posso restare qui
adesso, domani me ne andr8. %a ritorner8 a cercarti, te lo
prometto. -, per questa notte, ti rispetter8./
/&, Signore. 'avvero7/ -ra sinceramente sorpresa /%a
allora ti dovr8 ridare la stoffa./
/)on occorre. 3e la regalo. )on dirlo a tua madre. Sar# un
segreto fra me e te./
La ragazzina apparve felice. %i baci8 e se ne usc,
trotterellando dalla camera. %entre stavo per addormentarmi
mi domandai ce cosa mi stesse frullando per la testa. Avevo
ottenuto delle informazioni importanti sull$organizzazione della
citt# e della guarnigione nemica. &ra sapevo ce i popolani
erano probabilmente dalla nostra parte e ce, se fossimo
riusciti ad uccidere il decurione, la citt# sarebbe stata quasi
automaticamente nostra. La giovane ce avevo conosciuto
era davvero piacevole. All'inizio l'avevo adulata un po', perc4
mi parlasse apertamente, ma quello ce le avevo detto in
seguito era sincero. Sara era graziosa, ma pur sempre una
prostituta, ed era meglio pensare ad altro.
23
'i sicuro, per8, nulla aveva colpito la mia mente quanto il
giovane falegname ce mi aveva ospitato a pranzo. Sia lui
ce la madre emanavano un'aura strana, un po' inquietante,
per quanto fossero cos, gentili. Lui appariva sempre sereno,
sicuro di ci8 ce diceva, mi aveva stupito quando aveva
accennato alla mia arma, ce non poteva aver visto. -ppure,
senza la minima incertezza l$aveva classificata come /spada
corta romana/ come se l'avesse avuta ciaramente davanti
agli occi, e non so perc+ mi ero confidato quasi subito,
dicendo cose ce non avrei dovuto rivelare a nessuno. 2orse
l'avevo fatto per proselitismo, sentendo ce quest'uomo era
sicuramente un vero ebreo, ance se la verit# era ce mi
fidavo di lui. )on avrei potuto n4 voluto nascondergli nulla.
'al canto suo, <eosua non mi aveva rivelato altro se non ce
avrebbe presto intrapreso un'altra vita, di tipo religioso. %i
domandai se non fosse un attivista politico ance lui, magari
di un'altra fazione alleata alla nostra, e ce fosse stato pi!
furbo di me, tacendo. 'el resto, era assolutamente normale
ce lui, essendo falegname, maneggiasse o portasse in giro
un'ascia, una sgorbia o una roncola. -ra un uomo giovane e
robusto, alto forse un pocino pi! di me, ce gi# ero al di
sopra della media. 6n uomo di quel genere, cos, armato,
poteva essere di sicuro molto pi! pericoloso di me e della mia
spada nascosta. 'ecisi comunque di seguire il suo consiglio
24
per quanto riguardava la via da seguire per il ritorno. -ro certo
ce le nostre strade non si fossero incrociate per caso e ce
di sicuro lo avrei rivisto, magari durante un assalto o una
battaglia contro gli invasori.
25
Capitolo III
Ritornai a )azaret, dopo aver soggiornato presso gli Zeloti,
per un altro periodo di ritiro e di pregiera. Ci andai per conto
mio, con l'intenzione di ritrovare <eosua. 5assai dalla porta
principale* non volevo introdurmi come un ladro, destando
sospetti. %entre salivo lungo la sterrata ce attraversava la
citt#, vidi ovunque soldati Romani posti a presidiare i sentieri
o a perquisire le abitazioni. Io non fui sottoposto ad
interrogatori particolari, ma vollero ce svuotassi le borse di
fronte a loro. 2ortunatamente stavolta non avevo portato armi,
ma stranamente furono insospettiti dal fatto ce provenissi
dalla .iudea e mi ciamassi .iuda.
%a quando uno degli uomini di guardia alla porta mi
riconobbe come 96n brav'uomo, amico nostro, ci a perfino
offerto della frutta= mi lasciarono andare.
All$improvviso si fece avanti un altro romano /Aspetta./
2
-ra senza armatura, con un solo gladio ciuso in un fodero
appeso alla cintura. 1estiva il mantello rosso dei militari,
fermato sulla spalla da una fibula metallica recante uno
stemma ce non avevo mai visto* l'aquila imperiale ce
stritola un serpente tra gli artigli.
/3u sei della .iudea, vero7/ 5arlava pacatamente, senza
l'aspetto concitato degli altri soldati.
/S,, signore./
/- ti ciami .iuda, ce + un nome comunissimo da quelle
parti. "ai un secondo nome o, per caso, un soprannome7/
/%i ciamano .iuda di ;eniamino, il nome di mio padre./
/Cosa fai nella vita7 Sei commerciante, ai detto7/
/S, commercio in abiti e stoffe. Anzi, se tu fossi interessato ad
una tunica nuova o ad un mantello:/
/Lascia perdere. Come mai sei qui7 2orse lo ai detto, ma
non mi ricordo./
/2ui qui alcuni mesi fa. 6ltimamente il lavoro scarseggia e mi
sono spinto in .alilea per cercare nuovi clienti. "o in sospeso
un lavoro con il falegname. 5otete informarvi da lui, Si ciama
<eosua./
2!
/.i#. Lasciatelo pure andare. 3e ne puoi andare per i tuoi
affari, .iuda di ;eniamino/ disse, sottolineando l'ultimo nome
come se volesse fare dell'ironia.
(uesto colloquio non mi aveva lasciato molto tranquillo.
.iunto alla casa, vi trovai un uomo di mezza et# ce stava
segando dei paletti, appoggiandosi al muretto del pozzo.
/5ace a te, tu sei .iuseppe, non + vero7/
/6n accidente/ mi rispose detergendosi il sudore /.iuseppe +
morto due mesi fa, pace all'anima sua. Se ti serve qualce
lavoro in legno, il padrone della bottega ora sono io. 'immi
pure/.
/1eramente, io cercavo <eosua, sono in debito con lui/.
/Sei un suo amico7/ mi guard8 con sospetto /(uello + matto.
(uando il padre + morto , invece di mettersi a lavorare sodo,
essendo diventato il padrone, se ne + andato a meditare nel
deserto, lasciando alla madre %aria il compito di vendere la
bottega e la casa. 'icono ce ora sia in giro per la .alilea, e
ce la madre lo abbia raggiunto. 5eccato, ora ce + vedova,
poteva essere una buona occasione per risposarmi=.
/S, mi ricordo di %aria. %a, dicevi, se n'+ andato7 - a fare
cosa7/
2"
/)on so, + diventato un santo o qualcosa di simile. 1a in giro
predicando la Legge del Signore a modo suo. "a fama di
guaritore, ance/.
/- tu sai dove lo potrei trovare7/
/- ci lo sa7 5u8 essere ovunque. Comunque, visto ce non
ti interessa un falegname, lasciami lavorare. La pace sia con
te/.
Ripresi il cammino in salita, verso la casa ce conoscevo
bene per avervi alloggiato. %entre mi avvicinavo, mi ciesi
perc+ mai fossi tornato in una citt# piccola, cos, poco
attraente, se non per la presenza di un giovane piuttosto
gentile. )on poteva essere certamente la casa di due
prostitute ad attirarmi l,. La mia fede non lo avrebbe
ammesso. -ppure, da qualce parte, in fondo ai miei pensieri,
uno dei motivi del mio ritorno mi appariva ciaramente* Sara.
La mia religiosit# era superiore a queste cose. 5erc+
pronunciai il suo nome quando giunsi in prossimit# della
casa7 'i sicuro conosceva migliaia di uomini ed era da idioti
pensare ce mi ricordasse, ce le sue parole non fossero
state un discorso preparato, ripetuto un'infinit# di volte a
uomini diversi, privi ormai di una identit# personale, utili solo
in quanto clienti. La giovane et# non impediva certo ad una
2#
ragazza nata nel peccato di divenire una meretrice esperta.
Avrei dovuto andarmene di corsa da questa casa. &ra
sarebbe uscita probabilmente 'ebora, la madre, ed avrebbe
iniziato a contrattare. 'ovevo andare via e subito.
/&, .iuda, meno male ce sei venuto. -ntra./ La figura di
Sara era comparsa sulla soglia /1ieni dentro, presto./
5erc+ entrai7 %i dissi ce ero spinto dalla necessit# di
sapere il motivo di tanto subbuglio fra i Romani e se loro due
avessero notizie di <eosua.
/Sono felice di vederti. 3u puoi aiutarci. Avrai notato ce i
soldati sono in agitazione/ mi prevenne Sara,
abbracciandomi come se fossi un fratello ritornato dopo tanto
tempo. 'ebora se ne stava seduta in terra in un angolo. -ra
visibilmente preoccupata e, di sicuro, aveva pianto.
/Cosa + successo7/
/-' scomparso il decurione. Lo stanno cercando come api
impazzite quando si sottrae loro il miele./
/- voi perc4 siete cos, preoccupate7 3emete ce vi
arrestino7/
/)o. )oi siamo considerate innocue. 5oi, anno gi#
3$
ispezionato la casa e non anno trovato nulla./
/Accidenti, un bel guaio. Si sa dove sia andato7/
/Loro non lo sanno, ma + stato ucciso./
/& Signore, questo attirer# qui un bel po' di guardie. 3u
come fai a sapere ce + morto7/
/Lo so./ -bbe un lieve sussulto. 5oi riprese* /.iuda, mi voglio
fidare di te. )on o nessun altro del resto./
Sbirciai la madre ce se ne stava in silenzio, in un angolo,
evitando il mio sguardo.
Invece, a guardarmi dritto negli occi fu Sara per dirmi /L'o
ucciso io./
/3u7 - come7/
/Con queste./ La ragazza sollev8 la tunica. Infilata nel bordo
della gonna c$era una forbice, in genere composta da due
lame triangolari unite da una molla, solo ce in questo caso la
molla era stata staccata per trasformare l$attrezzo in due
micidiali pugnali.
/'ue sere fa il decurione venne a cercare mia madre ma poi
volle ce ciamasse ance me. 1oleva farlo con tutte e due
31
insieme. Io non volevo, ance se mia madre mi
raccomandava di stare tranquilla. Lo mandai al diavolo, ma lui
mi prese per i capelli e mi scaravent8 sul letto. %i sollev8 a
gambe all'aria, la gonna mi sal, oltre i fianci e rimasi nuda. La
mamma cerc8 di distrarlo, ma ormai un'altra fantasia sia era
impadronita di quel veccio bavoso. 2ui costretta ad agire. .li
trafissi il collo con entrambe le lame. 3anto, un istante dopo le
avrebbe viste. Cadde morto. Ripulimmo tutto velocemente.
5er fortuna non perse sangue, finc4 non gliele tolsi dalla
gola./
/%a, Sara, spiegami* tu porti d'abitudine queste armi7 3u
sei:/
/3e l'avevo detto ce avevo le mie idee. &rmai a te non voglio
nascondere nulla* sono una Sicaria./
/3u7 6na donna7/
/S,, una donna e per di pi! prostituta. Se si tratta di avere
nuovi adepti, e per di pi! insospettabili, i Sicarii non guardano
tanto per il sottile. &ra sai tutto./
/Sei pazza e ance io lo devo essere, a darti retta. Come
avete fatto a nascondere il cadavere7/
/(uello non + stato difficile. -' bastato farlo a pezzi e darlo in
32
pasto agli animali del deserto./
/Santo Cielo. Se riesci a fare cose cos, orribili, sei davvero
una Sicaria/ avevo un capogiro./ 'ovrete fuggire/.
Sara mi si avvicin8, mi abbracci8, mi diede un bacio e si
mise a piangere disperatamente /5ensavo di piacerti, forse
era solo un sogno, ma da quando ti o conosciuto la mia vita
+ cambiata. 1oglio fuggire via con te./
/Aspetta* io ti o detto di essere Zelota, ma: tu ai ucciso un
graduato romano, senza aver ricevuto ordini. (uesto ci
procurer# un sacco di guai./
/Lo so. %a ero sicura ce avresti preferito cos,, piuttosto ce
la tua donna venisse sodomizzata./
/La mia donna7 Ci ti a detto ce io voglia fuggire con voi7/
/)on con noi. Con me. %ia madre intende rimanere a casa
sua. Io cerco l'avventura e la giustizia. 3i prego, non
rifiutarmi./
/Come posso fidarmi di te7 Il tuo atteggiamento, se + vero
quello ce mi stai dicendo oggi, + totalmente ribaltato rispetto
alla prima volta. &ra riesci a dire cose tremende con la
massima naturalezza, mentre diciari di voler fuggire con me./
33
/Sono una prostituta assassina, lo so. %a non scerzerei o
mentirei su queste cose. 2orse l'amore + l'unica cosa in cui
riesco ancora a credere. 5ortami con te e sar8 tua per
sempre./
In ce pasticcio mi stavo cacciando, pensai. &ra rifiuto, tolgo il
disturbo, e scappo via da )azaret pi! in fretta possibile.
/Siete ciaramente fatti l'uno per l'altra/ 'ebora non aveva
ancora parlato /due fanatici religiosi, pronti ad uccidere
ciunque ostacoli i vostri ideali. Io sono solo una donna, ma
se potessi parlare liberamente di fronte a un$assemblea di
uomini di cosa penso veramente di loro, sarei lapidata
immediatamente. %a lasciatemelo dire* voi non siete migliori
di me o dei Romani* gli uomini sono tutti uguali nella loro
nefandezza e voi, Sicarii o Zeloti ce siate, non siete da
meno/
/5roprio tu parli, ce ai partorito una bambina, nata da una
fornicazione con ciss# ci, e l'ai trasformata rapidamente in
una meretrice>/
/3u, .iuda, dovresti tacere e riflettere, se la tua
interpretazione della 3ora non ti a ancora annebbiato del
tutto il buon senso. Come pensi ce avrei potuto agire
diversamente, per permettere ad entrambe di sopravvivere in
34
un mondo di masci ce sbavano dietro alle nostre gonne,
per poi additarci a simbolo del peccato e condannarci alla
fustigazione o alla morte per aver fatto quello ce loro stessi
ci costringono a fare7 Cosa pu8 pensare il Signore di questi
uomini virtuosi, ce spargono il loro seme nel ventre di una
prostituta ce poi disprezzano pubblicamente, tradendo i
Comandamenti e la loro moglie7 )on provi disgusto o
vergogna per questo7/
Stavo per rinfacciarle la sua bestemmia contro la legge di 'io,
quando udii un lieve rumore giungere da fuori della porta.
/Silenzio./ sussurrai /c'+ una porta sul retro, da cui si possa
uscire7/
/S,, da questa parte, poi giri intorno all'aia e torni indietro./
/'ammi quei due coltelli. Io non o armi./
Sara obbed,, sfil8 le due lame dalla gonna e me le porse.
Apprezzai la fiducia ce in quel momento la giovane sicaria
riponeva in me, disarmandosi senza timore. 6scii dalla porta
posteriore avendo cura di non fare il minimo rumore, per
ritornare davanti all'ingresso ce dava sulla strada. %i
aspettavo di dover affrontare dei soldati, o una spia. Invece
arrivai appena in tempo per vedere una maccia rossa
35
allontanarsi svolazzando velocemente verso la strada
sterrata, nella penombra. Il mantello del romano ce non
portava l'armatura. Rientrai.
/;isogna fuggire. 3utti. - subito./
Capitolo I1
Ci dirigemmo verso le regioni settentrionali, compiendo un
largo giro fino a raggiungere la zona desertica e pianeggiante,
da cui era pi! facile tenere d'occio gli eventuali inseguitori.
(uando giungemmo in prossimit# del lago 0inneret, 'ebora
ci disse ce intendeva separarsi da noi, per andare da una
cugina nella citt# di .adara.
3
/1oi state percorrendo una strada ce io non posso
condividere. -' giunto il momento di dirci addio, Sara. 2orse
ai trovato l'uomo della tua vita e non ai pi! bisogno di me.
.iuda, voglio salutare ance te e rispondere alla domanda
ce avevi sulle labbra quando ci mettemmo in viaggio in fretta
e furia. Io sono una meretrice e questo + contro la legge
divina su cui si basa la vita del nostro paese. 'i questo sono
perfettamente cosciente. La mia vita di donna inizi8 con uno
stupro, molti anni or sono. -ro povera e al servizio di un
signore ce approffitt8 di me, 'enunciai il mio aggressore ce
la pass8 liscia, ed ebbi in cambio la buona sorte di evitare la
lapidazione. Il mio stato di donna incinta mi valse il perdono
dei giudici, ce si commossero per la mia giovane et# ?avevo
quattordici anni? e per la sorte della vita ce portavo in
grembo. 3uo padre, Sara, una volta scagionato, ebbe piet#
di me e di te, e spinse i rabbini a perdonarmi adducendo
come scusante l'incapacit# mentale di una ragazzina a
discernere il peccato dalla rettitudine. 'ovetti passare per
idiota per salvarmi la vita./
/%amma:/
/Aspetta. Come vedete, avrei pi! motivi di voi per unirmi a ci
decide di uccidere per estirpare il male. (uest'oggi il male si
identifica con i Romani, domani saranno gli Zeloti, poi forse
3!
altri gruppi. Io voglio tenermi fuori da questo vortice. )on
voglio pi! odiare. "o trascorso questa vita come o potuto.
%a il disgraziato mestiere ce o imposto ance a te, figlia
mia, + stata fonte di sopravvivenza per entrambe. Se muori di
fame o di stenti non sei pi! nulla. )on puoi nemmeno pi!
coltivare idee rivoluzionarie come quelle ce ai tu. Sei morto
e basta, mentre ora tu sei viva. 'io ti benedica./
5iansero e si abbracciarono e anc'io la abbracciai e la baciai.
Le volevo bene, era una donna buona. 5er quanto gli
insegnamenti avessero piantato nella mia testa la qualifica
'prostituta' come sinonimo di essere immondo, senza
giustificazioni o piet#, adesso vedevo le cose sotto una nuova
luce. Sara era comunque decisa a raggiungere i rivoluzionari
insieme a me, cos, ci incamminammo verso il quartier
generale.
A differenza di quanto potessero pensare i nostri nemici, il
partito Zelota si era stabilito in .alilea, a Seffori. Il fondatore e
capo del movimento era infatti noto come .iuda il .alileo ce
vantava una discendenza regale ed aspirava al regno di
Israele. Come suo padre -zecia, fu sconfitto in battaglia dai
Romani ce posero sul trono un loro fantoccio, -rode
Antipatro. Ance la sua rivolta, come quella del padre, ebbe
come esito una dura repressione. La nascita del gruppo degli
3"
Zeloti, affondava le sue radici nel sentimento anti?romano
presente in tutto il regno, nonc4 nelle ambizioni personali di
alcuni, ce si avvicendarono alla sua guida.
%i presentai al quartier generale del comandante e Sara
venne lasciata fuori.
.iuda Il .alileo mi apostrof8 con disprezzo* /Cos, ti presenti a
me adesso, dopo ce avevi assicurato ce )azaret era una
facile preda, per dirmi ce + diventato un posto pericoloso,
ce pullula di guardie e di spie. - tutto questo a causa di
un$azione idiota attuata senza consultarmi. Come ai potuto
ance solo pensare di uccidere un romano per difendere una
donna dalla pessima reputazione7/
)on ritenni necessario smentire l'accusa, per non mettere
Sara sotto una luce ancora peggiore di quella ce gi# mi
prospettava il mancato re d'Israele, ce era su tutte le furie.
/'alle mie fonti so ce + stato trovato il corpo dell'ufficiale
romano, non sto a dirvi in ce condizioni. Credevi davvero di
poterti disfare di un cadavere in quel modo7 Il risultato + ce
ora i soldati nemici sono alla caccia del colpevole, un certo
.iuda il Sicario, tu lo conosci per caso7 - sei venuto fin qui
con il riscio essere seguito/ 'i fianco a .iuda notai un
giovane ce si avvicin8 al trono e disse qualcosa a voce
3#
bassa.
/A, meno male/ il .alileo sembrava in parte rassicurato /la
parte operativa del nostro partito a fatto in modo di
disperdere le tue tracce. %a tu rimani un idiota. 5rendetelo>/
(uattro manacce sbucate improvvisamente dall'oscurit# mi
afferrarono e mi trascinarono verso un palo a cui fui legato.
/3renta nerbate ti aiuteranno a ricordare come si comporta un
vero Zelota./
Il capo del movimento si alz8 e se ne and8 disgustato dalla
stanza. 5rese il suo posto un robusto esecutore di sentenze,
ce ance in un esercito clandestino come il nostro non
poteva mancare. Il nervo di bue sembra stato creato apposta
per infliggere dolore. Rigido e flessibile al punto giusto,
colpisce la pelle senza mai lacerarla completamente, ma
producendo un effetto a met# tra una bastonata e una
flagellata. Credevo fosse impossibile sopportare un dolore
simile. Caddi a terra quando mi slegarono. %i risvegliai dallo
svenimento con il capo sostenuto dalla mano di un uomo ce
mi stava porgendo da bere.
/Coraggio/ diceva /queste cose tra di noi non dovrebbero pi!
accadere da anni. In questo momento non o abbastanza
4$
influenza per impedirle, purtroppo./
Lo riconobbi* era l'uomo giovane ce stava in piedi di fianco al
trono. /Il mio nome + -leazar di @air. %io padre + la guida del
gruppo dei Sicarii. &rmai + veccio e temo ce sar# presto
deposto, ma io comunque rimarr8 alla direzione segreta della
setta, ance se non sar8 il responsabile massimo. A
differenza di .iuda, ce si crede ancora un pretendente alla
corona, noi badiamo a cose pi! realistice. )on credo affatto
ce la via per riconquistare la nostra terra passi attraverso
diritti di legge o di discendenza. La guerra + la nostra unica
soluzione. "o molto apprezzato quello ce ai fatto, so ci sei
e so ce ai agito per difendere una compagna di lotta, la
ragazza ce viaggia con te, Sara./
/3i ringrazio/ riuscii a sussurrare ancora semisvenuto e
dolorante.
/)on ringraziarmi. )oi, presto, ci separeremo dagli Zeloti,
idealisti ed ipocriti, per combattere una guerra vera. Se ti
unirai a noi, saremo come dei fratelli per te e tu per noi./
/.razie/ gli dissi. 6na parola gentile dopo aver appena
ricevuto quella scarica di frustate, mi avrebbe fatto fare
qualunque promessa.
41
-leazar disse ance una cosa ce non mi dispiacque* /Credo
comunque ce sia disdicevole ce tu porti con te una donna
nota come prostituta. (uesto potrebbe attirare maldicenze su
di noi da parte dei Sacerdoti e dei 2arisei, ce devono
comunque rimanere nostri alleati. %i segui7/
/S,, capisco cosa vuoi dire. 'ovrei separarmene7/
/)o, al contrario. )on so le tue intenzioni verso di lei, ma se
l'ai difesa con tanto coraggio, forse non + stato solo per
ragioni politice, o sbaglio7 ;evi ancora un po', poi
rispondimi./
/"ai ragione, non fu solo per quello./
/Allora sposala. 5uoi farlo oggi stesso. 3i posso aiutare. 6n
uomo ce viaggia con sua moglie d# meno nell'occio e non
si espone a nessuna critica. 5oi, forse, + ance pi! felice.
Cosa ne dici7 Accetta la mia offerta e sarai per sempre uno
dei nostri. 1uoi ancora un sorso7 Ce la fai a tirarti su7/
/Ce la faccio, s,. Accetto, -leazar./
/;ravo, non te ne pentirai./
.li diedi la mano e strinsi la sua, siglando il mio destino per
tutto il resto della mia vita.
42
Secondo la legge ebraica non avrei potuto sposare la figlia di
un$unione adulterina od incestuosa. )essuna menzione
riguardo alla figlia di una donna violentata e divenuta
prostituta, e prostituta a sua volta. %a, ance presso gli Zeloti,
la legge aveva un valore diverso a seconda delle
interpretazioni. Il nostro matrimonio non fu ovviamente
preceduto da una 0etuva, il contratto formale in cui si
specificano gli obbligi del marito e la dote della donna.
-ravamo entrambi soli al mondo e la situazione era
decisamente particolare. 'i fronte ai testimoni, -leazar e il
rabbino degli Zeloti pronunciammo la formula del
/(uiddusin/, la promessa matrimoniale di fedelt#.
Ci scambiammo i doni nuziali* diedi a Sara l$anello d'oro ce
avevo al dito e lei mi don8 un bracciale di cuoio intrecciato,
fatto con le sue mani. ;enedicemmo il vino ce -leazar aveva
provveduto a fornirci, pronunciando il )issuin, la formula
rituale ce precede la frantumazione delle coppe.
Senza altre formalit#, inizi8 la nostra vita di coppia militante
nelle fila dei Sicarii. Ci venne offerta una casupola di due
stanzette per trascorrere il tempo necessario perc+ Sara si
prendesse cura delle mie ferite.
/Rimani coricato cos,, sul ventre. &ra ti medicer8 e ti
43
cosparger8 di unguento di Aloe, ce mi a dato la moglie di
-leazar. 3u mi ai sposata solo per convenzione, non sai
ancora cosa + capace di fare una moglie./
/&, spero di saperlo presto. - comunque non ti o sposata
solo per convenzione/ risposi molto seriamente.
/Lo dici davvero7 )on illudermi se non lo pensi./
/'icevo sul serio. - tu7/
/)on fare finta di non saperlo. & pensi ce, per quello ce
ero, non possa avere dei sentimenti7/ -ra davvero irritata da
questo pensiero.
/)on lo pensavo. Scusa./
/Smettila, comunque, o non ti medico pi!./
/Lo penso veramente. Io non so essere immediato come te.
&ra lo sai ance tu, ero venuto a )azaret per motivi politici,
cercavo solo un posto dove dormire. -$ stato il giovane
falegname a indicarmi casa vostra. Sapevo della vostra vita, e
non me ne importava. -ro l,, ma in realt# non c'ero,
trasformato in cercatore di informazioni. 6na spia. 5oi sei
comparsa tu./
/Ce impressione ti o fatto7/
44
/Sembravi una bambina, eri cos, tenera, al punto ce pensai
ce fosse un atteggiamento studiato per affascinare gli
uomini./
/5er questo non ai voluto giacere con me7/
/)on fu per quello. 2u per farmi partecipe del tuo sogno di
respirare aria libera, ce mi avevi rivelato affidandomi i tuoi
pensieri. )on potevamo dire apertamente ci eravamo, ma in
quel momento ti o sentita davvero simile a me. -ri bella,
giovane, timida, adorabile. )on avrei mai potuto offenderti,
trasformandomi in un cliente. Il mio rispetto per te fu sincero.
5oi sono ritornato, in contrasto con le Scritture e le leggi
senza sapere nemmeno io il perc4./
Intuii il suo sorriso, alle mie spalle. /&ra lo sai7/
/S,. )on potevo fare a meno di rivederti. La forza del mio
sentimento si era impadronita di me. - per una serie di
miracoli, adesso sei mia moglie./
Con delicatezza, ma con decisione, bagn8 la mia tunica
finc+ si stacc8 dalle ferite, e me la sfil8. %i ripul, per bene e
mi cosparse la sciena di unguento. %iracolosamente mi
pass8 quasi completamente la sensazione di dolore bruciante
ce mi portavo addosso da tutto il giorno.
45
9Sto molto meglio, grazie.=
9Sono io ce devo ringraziarti. "o saputo ce ti sei addossato
la colpa di quello ce avevo fatto e per questo sei stato
punito. )on lo dimenticer8 mai.=
9)on ci pensare. 'i sicuro avrai la possibilt# di sdebitarti.=
93anto per cominciare, cercer8 di fare la moglie= %i diede un
lungo e appassionato bacio sulle labbra.
/Se vuoi posso scivolare sotto di te, dato ce preferirai non
cambiare posizione./ - cos, fece. Il suo vestito non segu, del
tutto il movimento e quando fu sotto di me, aveva il seno
scoperto. .lielo baciai. Lei mi guard8 con dolcezza. 5oi si
spost8 verso il basso, per facilitarmi i movimenti. Credo ce il
dolore fosse riemerso, ma in quel momento non faceva ce
acuire il piacere ce provavo e ce, speravo, provasse ance
lei. -, incredibilmente, dopo gli innumerevoli uomini con cui si
era congiunta, Sara, la mia Sara, concep,.
%i addormentai, forse solo per un attimo o per un'ora, non so,
ma mi ritrovai ancora su di lei, svegliandomi. Si era solo
scostata un poco per poter respirare.
/1uoi riposare7 5osso togliermi7/
4
/S,/ le diedi un bacio. Si allontan8 con un$ espressione di
serenit# sul viso. %entre cercavo di dormire, mi domandai
come fosse possibile ce una ragazza cos, dolce e affettuosa
avesse saputo agire con una spietatezza degna del gruppo a
cui apparteneva. La sua scelta unirsi ai Sicarii era
sorprendente ma, evidentemente, spontanea. )on poteva
dipendere dalla madre, le cui idee erano decisamente
contrarie alla guerra. )eppure fu influenzata da altra gente
della citt#, ce pareva piuttosto pacifica. Ance i Romani, a
)azaret, prima dell'uccisione del decurione, sembravano pi!
dei semplici lavoratori ce dei soldati. 2orse aveva avuto
contatti con qualce uomo ce gi# faceva parte dei Sicarii,
pensai con una bruciante punta di gelosia. %a nessuno
poteva averle imposto un'idea, ne ero certo. Sara era una
donna dai sentimenti forti e travolgenti, dolcissima nell'amore
ma feroce nella guerra e riteneva la causa del suo 5aese pi!
importante della propria incolumit# o di una mescina
tranquillit# da popolana sottomessa. 'i fatto, ora eravamo due
militanti in tutto e per tutto e ci eravamo amati a tal punto da
sposarci. Avevo messo da parte i precetti religiosi per lei. )on
mi importava niente di quello ce aveva fatto prima di
incontrarla. &ra era la mia sposa.
/5ace a voi. Spero abbiate entrambi riposato meglio/ -leazar
4!
venne a trovarci la mattina dopo. )on c'era traccia d'ironia
nella sua voce.
/Accomodati, amico/ gli risposi rivestendo in fretta la mia
tunica, mentre Sara aveva ritenuto opportuno appartarsi
nella stanza accanto.
/&, no. Sono venuto solo per un breve saluto e per sapere
se vi occorre qualcosa. %ia moglie + lieta di offrirvi la nostra
cucina semplice, se desiderate pranzare con noi. 3i far8
conoscere mio padre, ce sar# felice della vostra adesione al
movimento. A proposito* c'+ un nuovo profeta ce sta
predicando da qualce tempo e raccoglie molti consensi tra il
popolo. 2orse voi lo conoscete gi#, perc4 + originario di
)azaret. Si ciama <eosua. ;isognerebbe ce vi uniste al
suo gruppo di fedeli. 1orremmo sapere ce cosa predica,
quali sono le sue idee e se potrebbe essere possibile portarlo
dalle nostra parte. Abbiamo bisogno di una coppia come voi,
fedeli e uniti, per di pi! amici di veccia data del nuovo
%aestro. ;ene, se accettate il mio invito, ci vedremo per l'ora
di pranzo. Salom./
4"
Capitolo 1
4#
/Beati i poveri in spirito, perch di essi il regno dei cieli.
Salito su un'altura aveva iniziato a parlare alla gente raccoltasi
intorno. Il numero delle persone cresceva a vista d'occio. Lo
avevo trovato, dopo quasi due mesi di peregrinazioni
attraverso la .alilea. Si era lasciato crescere i capelli e la
barba, ma era sicuramente lui.
La sua capacit# di attrarre l'attenzione e il cuore degli uomini
era grandissima. Indubbiamente questo dipendeva dalle sue
doti oratorie, non necessariamente dal fatto ce avesse
ragione. 1olli comunque ascoltarlo. Ance Sara appariva
affascinata.
/Beati gli afflitti,/ prosegu, /perch saranno consolati. Beati i
miti, perch erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame
e sete della giustizia, perch saranno saziati. Beati i
misericordiosi, perch troveranno misericordia..."
A seguire, una serie di afflizioni umane ce avrebbero trovato
il loro compenso nel Regno dei Cieli. %i domandai come
potesse affermare questo, non essendo mai morto. %i ciesi
ance come fosse possibile, cosa mai ci fosse di tanto
5$
allettante nella morte, se non la fine delle sofferenze della
vita.
/Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avr
ucciso sar sottoposto a giudizio. !a io vi dico: chiunque si
adira con il proprio fratello, sar sottoposto a giudizio. "hi poi
dice al fratello: stupido, sar sottoposto al sinedrio; e chi gli
dice: pazzo, sar sottoposto al fuoco della #eenna. $e
dunque presenti la tua offerta sull%altare e l& ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te, lascia l& il tuo dono
davanti all%altare e va% prima a riconciliarti con il tuo fratello e
poi torna ad offrire il tuo dono."
(uesto lo trovavo giusto* non volevo conti in sospeso, se
avevo sbagliato, dovevo pagare. Ci avesse offeso me
avrebbe dovuto fare altrettanto. 5oi il discorso prese un'altra
piega, decisamente in polemica con le tradizioni e le Scritture,
nonc4 con ci le applicava alla lettera.
"Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi
dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gi
commesso adulterio con lei nel suo cuore. 'u pure detto: "hi
ripudia la propria moglie, le dia l%atto di ripudio; ma io vi dico:
chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concu(inato, la
espone all%adulterio e chiunque sposa una ripudiata,
51
commette adulterio."
Ridevo dentro di me di queste affermazioni. Ciss# cosa
avrebbe detto di ci sposa una prostituta. In realt# mi
dimenticavo ce <eosua era stato amico di Sara e,
trovandola con me, l$avrebbe riconosciuta e avrebbe subito
compreso tutto.
"Avete inteso che fu detto: )cchio per occhio e dente per
dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti
percuote la guancia destra, tu porgigli anche l%altra; e a chi ti
vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche
il mantello. * se uno ti costringer a fare un miglio, tu fanne
con lui due. +a% a chi ti domanda, e a chi desidera da te un
prestito non volgere le spalle."
%olto generoso, ma avrei voluto vedere le facce di molti
2arisei o dei miei amici Zeloti di fronte a questo.
"Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il
tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i
vostri persecutori, perch siate figli del ,adre vostro celeste,
che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i (uoni, e fa
piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. -nfatti se amate quelli
che vi amano, quale merito ne avete. Non fanno cos& anche i
pu((licani. * se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che
52
cosa fate di straordinario. Non fanno cos& anche i pagani./
(uesto era inaccettabile ance per me. I miei nemici si erano
resi colpevoli di tali e tante nefandezze verso il nostro popolo,
ce andavano assolutamente combattuti. <eosua era
cambiato, o si stava piegando ai Romani, oppure avevo inteso
male le sue parole durante il nostro primo incontro.
5rosegu, con alcune frasi dirette a ci pratica i precetti
religiosi solo per farsi notare e non per vera dedizione.
6na cosa ancora mi colp,* /$e voi perdonerete agli uomini le
loro colpe, il ,adre vostro celeste perdoner anche a voi; ma
se voi non perdonerete agli uomini, neppure il ,adre vostro
perdoner le vostre colpe."
(uando ebbe terminato la sua predicazione, scese in mezzo
alla folla ce si accalcava intorno a lui cercando di vederlo da
vicino, toccarlo o parlargli, sperando in un miracolo* tutti
contribuivano a rendere palese ce un profeta non + tale solo
per doti sue particolari, ma soprattutto per il bisogno ce a la
gente di un certo paese in un certo periodo, di un uomo di tal
genere. A dimostrazione di non aver capito molto del suo
discorso, tutti tentavano di raggiungerlo spintonandosi gli uni
contro gli altri, scansando i pi! piccoli o i pi! deboli e
cercando di afferrare il %essia per averlo tutto per s4,
53
gridando a voce alta i propri bisogni. 5er fortuna un gruppo di
apostoli lo protesse dalla furia accaparratrice delle persone,
imponendo di lasciarlo respirare, pur continuando a benedire
ciunque si presentasse. )on avrei mai detto ce ance un
maestro spirituale avesse bisogno di guardie del corpo. Le
mie speranze di incontrarlo di persona e farmi riconoscere si
andavano assottigliando, quando Sara vide la %adre.
/%aria, la 5ace sia con te/
/Sara, ce piacere vederti. Avvicinati. 3ra poco, la folla si
disperder# ed ognuno torner# alle sue occupazioni. 1ieni,
sediamoci sotto questo albero./
/Come stai, %aria7 -' tanto ce non ci vediamo, da quando
ve ne andaste./
/(uando mio marito .iuseppe raggiunse il Regno dei Cieli,
<eosua decise ce per lui era giunto il momento di andare a
predicare per le strade e le citt#. Io lo seguii. "o notato ce eri
per mano ad un uomo e ce porti un anello. 3i sei sposata7/
/S,, mi sono innamorata di .iuda fin dal primo incontro, poi
dopo un periodo alquanto... avventuroso, sono riuscita a
sposarlo./
/.iuda, certo. 5ace, fratello. Congratulazioni. %i ricordo di te,
54
eri un amico di <eosua./
/5ace, %aria. S,, sono riuscito a ritrovarlo dopo tanto tempo,
ma dubito ce ce la far8 ad avvicinarlo./
/&, s, ce ce la farai. Aspetta un attimo qui con noi e vedrai
ce lui arriver#. Lui e suoi primi apostoli tornano sempre da
me./
/;ene, allora mettiamoci a sedere un momento, .iuda, vuoi7/
Sara si era accomodata ai piedi dell'albero.
93u, %aria, ai mai pensato a risposarti7/
/Io7 )o, penso ce non lo far8. %a parliamo di te. Come stai7
Sei felice7/
/S,, molto./
/Si vede ce vi amate./
Sara sorrise intimidita /S,. Sono proprio contenta. .iuda mi
rende felice./
/-' lui il ragazzo di cui mi avevi parlato7 (uello ce volle
rispettarti7/
/S,, + lui. (uasi non speravo di rivederlo. Invece + tornato,
nonostante ce io fossi:/
55
/&, lascia stare quello + stato. %a: scusa Sara, mi
sembra ce tu sia incinta. -' vero7/
/S,, ma come fai a saperlo7 Io stessa l'o scoperto da poci
giorni.
/)on so. 2orse la tua espressione, la dolcezza del tuo
sguardo. &ra sei una donna sposata e aspetti un figlio e
questo + bello agli occi del Signore./
9Sei molto buona e ti voglio bene, %aria. -ri l'unica amica ce
avevo e, forse, sei l'unica ce o./
/Se + per questo, con noi troverai molti amici./
/5enso ce mio marito voglia ciedere a <eosua il permesso
di unirsi a voi. Sai, lo stima molto e vorrebbe stare con lui./
/Sarete i benvenuti. %a tu, se me lo vuoi dire, sei sempre
legata all'idea politica di cui mi avevi parlato7/
/S,, %aria, forse ti deluder8, ma non ti posso mentire. Ance
io vorrei ce mio figlio vivesse in un mondo di pace. .li
auguro per8 di viverci da uomo libero./
/5ensi ce la guerra sia l'unica soluzione7/
/)on saprei. 2orse non + una soluzione, ma potrebbe essere
5
l'unica cosa da fare. %olti -brei sono d'accordo con i Romani,
perc4 gli oppressori proteggono sempre i ricci ed i potenti
locali. %a io, ance se non avrei mai avuto un posto in questa
societ#, non potrei vivere in una nazione dominata dai
5agani/.
/'io + stato generoso con te, mi pare. &ra sei una donna
rispettabile come tutte noi. 5ensaci, potrebbe essere
l'occasione per dare un taglio al passato. )on ti sto certo
accusando, ma vedo nei tuoi occi ce almeno in
un'occasione ai avuto molta paura e ai dovuto agire
violentemente./
/Come lo sai7/
/)on lo so, infatti. %i era parso. 1orrei una vita serena per te./
Sara l'abbracci8 e la baci8, senza aggiungere altro.
/<uda> Salom aleem./ Il %aestro era giunto, come la
%adre aveva previsto.
/<eosua, pace a te fratello./ Lo abbracciai e lo baciai perc4
gli volevo bene.
/Siediti con noi. Alla fine, ci siamo ritrovati./
/S,, o assistito volentieri alla tua predica. -' stato
5!
emozionante./
/)o, via. )on devi emozionarti per me, ma per il Signore ce ti
sta invitando a casa Sua./
/Io non sono degno di questo./
/Ciunque lo +. 1edo ce ai preso moglie, e ce moglie. Sei
felice con la nostra amica Sara7 "ai visto7 Come ti dicevo,
l'apparenza inganna* + la ragazza migliore ce avresti potuto
trovare. Sono felice ed ance fiero di te, perc4 ai saputo
vedere al di l# dell'ipocrisia umana./
/%i ci sono trovato. %a ne sono contento. Sono davvero tuo
amico, sai7 %i fa piacere il tuo giudizio./
/Ci sono delle cose di cui mi vuoi parlare, vero7/
/5er la verit#, non o capito il discorso ce ai fatto sul
perdono. Come posso perdonare i miei nemici, se questi
offendono me, la mia terra, la mia donna7 )on si tratta solo
della mia guancia da porgere, ma di quelle di molte persone./
/So cosa intendi. 1edo con piacere ce non sei armato, ma
capisco ce un uomo della tua formazione culturale e
religiosa possa trovare intollerabili certe cose. %a io non
parlavo di beatitudine priva di sacrifici. 1edi, quando si
5"
perdona, non si approva il male compiuto dai nostri nemici.
Significa soltanto ce non ci pesa pi!, ce ce ne siamo
liberati. Il perdono non + fatto nell'interesse di ci lo riceve, ma
di ci lo offre, ce diviene pi! libero e in un certo senso, pi!
vicino a 'io./
/Come potr8 essere libero, in un paese oppresso7/
/Ci di noi non + oppresso, da qualcuno, da qualcosa7 3u ai
amato una persona ce il mondo avrebbe condannato. L'ai
sposata rendendola una donna ce ora pu8 essere accettata
da tutti. - se lo ai fatto superando il peso ce antici precetti
avevano sul tuo cuore, ce importa7 Sara + una donna viva,
la Legge + solo una scrittura su un libro./
/1orresti dire ce non dobbiamo rispettare la Legge7/
/Certo ce la dobbiamo rispettare. %a ci sono precetti dentro
di te ce sono pi! vivi, veri, pi! attuali della Legge. )on
lasciarti intrappolare dalle antice convenzioni. Il Signore non
+ un giurista. 5ensaci, <uda, ora la tua vita potrebbe
cambiare se solo la vivessi con il cuore pur rispettando la
legge. 3i benedico, sinceramente, nel )ome del Signore./
<eosua mi abbracci8 e mi diede un bacio.
5#
Capitolo 1I
-ra una donna particolare. L'avevo conosciuta quasi bambina,
dedita al mestiere pi! antico del mondo. %a non
corrispondeva affatto all'idea ce ci si fa delle prostitute. 6na
donna semplice, timida, ma indomita e fiera allo stesso
tempo. 6na ragazza senza speranza di poter cambiare la
propria vita, con nulla da padre, se non il misero guadagno
ce le veniva dal peccato. 6nita ad un gruppo ce + sicuro di
poter rovesciare le sorti del mondo con la violenza nata dal
fervore religioso. Lei mi aveva colpito. )on mi ricordo pi! in
quale attimo me ne fossi reso conto. 2orse quando si
present8 vestita semplicemente, ciedendomi se la volevo
vedere nuda o se avessi preferito spogliarla io* con una
$
banale domanda mi aveva mostrato quanto gli uomini fossero
dei maiali nei confronti delle donne. Come noi masci
ritenessimo ce il loro corpo ci appartenesse, come Roma
credeva ce ogni parte del mondo potesse e dovesse essere
conquistata dalla sua inarrestabile forza militare. Come noi
non considerassimo affatto l$opinione delle nostre compagne
o delle altre donne, con la stessa noncuranza con cui Roma e
gli altri conquistatori, ignoravano ce le terre conquistate con
le loro legioni erano gi# sede di una civilt# ce, adattandosi ai
nuovi padroni, sarebbe andata perduta. -' cos, per tutti i
despoti di tutte le situazioni* si sentono talmente superiori agli
altri, al punto di ignorare la loro essenza umana. Spesso gli
uomini sono i tiranni delle loro donne.
&ra voglio pensare a lei, l'unica scintilla di luce nella mia
esistenza, altrimenti buia e crudele. Lei, bella, affascinante nei
suoi gesti, nei suoi modi di bambina cresciuta troppo in fretta,
ma sufficientemente consapevole di s4 stessa, da saper
assumere sia l'atteggiamento di una sciava, sia quello di una
regina. )on posso ignorare il suo passato, ma gli anni
trascorsi insieme, mi dimostrarono ce molte delle sue doti le
aveva offerte a me soltanto per amore, e nessun altro le
aveva potute nemmeno intravvedere. Il suo modo di offrirsi, di
essere mia lasciando intendere ce lo faceva da donna libera
1
e non costretta da convenzioni o regole, la rendeva
irresistibile. "o paura ad ammettere quanto io sia stato
influenzato dai suoi pensieri mentre credevo di decidere
autonomamente. %a ora devo confessare a me stesso ce,
pur essendo ovvio ce ance altre persone abbiano avuto
dominio su di me, il mio cuore era suo. Ance le gravi azioni
politice o di guerra di cui mi resi protagonista, furono in gran
parte determinate dalla moglie quasi bambina ce sposai.
Ancora oggi il pensare a come camminava, si muoveva,
sapeva essere gentile o furiosa, a come sapeva mostrare il
proprio sdegno e la propria ira con la massima naturalezza,
mi commuove e mi esalta ad un tempo. )on era alta di statura
e non era imponente come figura. Certo era dotata di forza
fisica, come tutte le donne ce vivevano nelle campagne, ma
ci8 ce la rendeva invincibile era la determinazione* rifuggiva
la convinzione secondo cui non esiste possibilit# di evoluzione
sociale. Sua madre non era nata prostituta, era stata costretta
ad accettare questa condizione come l$unico modo di
continuare a sopravvivere. 5er lei, questo implicava peraltro
ce potesse avvenire l'opposto* una ragazza, nata povera e
prostituta, poteva elevarsi socialmente ad un altro rango e per
questo aveva combattuto. -ra ovvio ce nessun gruppo
religioso o filosofico, sia ebraico ce romano, l'avrebbe
accolta. 5ertanto, aveva aderito all'unica congregazione dove
2
potesse essere accolta* ance se si trattava di assassini,
erano pur sempre uomini ce lottavano per la libert# sociale e
l$indipendenza. In questo gruppo aveva saputo farsi rispettare*
la semplice ragazzina era stata in grado di costruire da s4 due
armi micidiali e farne uso contro un nemico ce la stava
insidiando. Lei non aveva ucciso il decurione in quanto
romano, altrimenti avrebbe dovuto farlo con tutti i Romani con
cui entrava in contatto, ma in quanto mascio ce senza
pensarci un attimo l$avrebbe oltraggiata come se fosse stata
un oggetto a disposizione di tutti. In seguito dimostr8 ce
poteva diventare una donna rispettabile come le altre,
malgrado il suo passato, cittadina di un paese libero.
La sua guerra era questa.
3utto ci8 potrebbe sembrare l'osservazione retrospettiva di un
uomo ce + stato fortemente attratto, innamorato della sua
donna. %a, qualunque cosa possa essere stata detta su di
me, io tengo a precisare la mia assoluta fedelt# ai miei affetti
personali come alle mie convinzioni.
5er prima cosa o amato la sua forza morale, poi non o
potuto fare a meno di volerle bene e desiderarla per la sua
dolcezza e la amo tuttora. Certo, avete inteso bene, ance
adesso, in questo preciso momento in cui state leggendo.
3
Ance se del mio essere terreno + rimasto solo un nome,
vituperato e maledetto da tutti e sinonimo di tradimento.
Sicuramente le genti ce vennero dopo di me ebbero ragione
a considerarmi in questo modo* io militavo dalla parte
sbagliata, sia per i Romani, sia per i .iudei ce i Cristiani.
3uttavia sono rimasto fedele fino alla fine al mio ideale e al
mio affetto personale.
5erc4 ci sono cose ed eventi al mondo ce non possono
cambiare con la morte. In un modo ce non saprei definire, lei
incarn8 per me un pensiero, un anelito di vita. )on intendo
ovviamente fare paragoni con l'incarnazione del 1erbo 'ivino
nella persona di .es!. %a all'infimo lasso di tempo ce
occupa una vita umana molti aspetti sprituali o terreni
dell$esistenza possono sfuggire.
Ci sono cose, grazie a 'io, ce non si possono spiegare.
4
Capitolo 1II
5
'urante il nostro peregrinare al seguito del %aestro,
indipendentemente dal numero di persone venute ad
ascoltarlo, non fu mai difficile ottenere ospitalit# da uno di
loro* ci aveva ricevuto una grazia, una guarigione o ance
semplicemente un consiglio sulla 2ede era sempre ben
disposto all$accoglienza. Sara aveva dato alla luce un bel
bambino, Aaron, ed era in attesa del secondo figlio da un paio
di mesi. Io e lei (uella sera un allevatore benestante ci mise a
disposizione l$edificio dove solitamente alloggiavano i suoi
pastori, ora assenti per accompagnare il gregge sulle colline.
La nostra sistemazione era pi! ce accettabile, eppure, verso
sera cominciai ad avvertire un forte dolore alle tempie,
accompagnato dal bruciore agli occi ce mi causava la luce.
Il malore mi fece coricare prima di cena e ance l$indomani
non accompagnai Sara e il bambino al seguito di <eosua.
Rimasi a dormire, certo ce il riposo mi avrebbe giovato.
(uando Sara rientr8, era ansiosa di raccontarmi quanto era
avvenuto quel giorno.
9)ggi gli scri(i e i 'arisei hanno condotto a 0eoshua una
donna sorpresa in adulterio.= attese un attimo perc+ io mi
rendessi conto della gravit# dell$episodio a cui aveva assistito.
9Cerca di entrare nella situazione di questa donna, calati nei

suoi panni.=
9Cosa intendi dire7 A una moglie sorpresa in flagrante
adulterio, a letto con un uomo ce non + suo marito. -$ contro
la legge= le risposi.
9Aspetta. )on + una prostituta, quindi questa azione deve
avere dietro una storia, una scelta. Cosa l$avr# indotta a
infrangere un comandamento della legge ce fin da piccola
sapeva ce sarebbe stato punito con la morte7 Ricordiamoci
ce dietro ad ogni tradimento c$+ sempre un fallimento, una
delusione, un senso profondo di vuoto. 2orse il marito la
trascurava, o l$aveva a sua volta tradita, oppure lei si era
stancata della monotonia della vita quotidiana=.
Io provavo dolore alla testa, non so se per il malore o per la
discussione ce temevo di dover affrontare. 91orresti mica
dire ce ti sto trascurando, amore mio7=
9)o. Lo sai cosa provo per te e credo di essere stata
gratificata dal Signore per averti sposato. %a questa donna,
per insoddisfazione o delusione, decide di risciare, di
ritentare la carta della felicit#, provando con un altro uomo. -$
una cosa su cui o riflettuto e te ne volevo parlare=.
9La sua scelta + stata molto risciosa, vista cos,=.
!
9S,, certo. 5er8 ance la posta in gioco + importante* si tratta
della sua vita. Ance la mia vita + risciosa come la tua, ma
noi accettiamo questo stato perc+ perseguiamo uno scopo.
Immagini cosa pu8 aver provato, trascinata di fronte a
Sacerdoti, scribi e 2arisei7 Sicuramente un misto di vergogna,
paura del giudizio e terrore della pena. Rabbia verso s4
stessa per aver ceduto, rabbia verso tutti quelli ce la
giudicano gi# colpevole senza sapere nulla della sua vicenda,
del suo tentativo di ritornare felice e forse, senza dirlo
esplicitamente, rabbia ance verso 'io, ce a dato questa
legge al suo popolo* una legge dura, fatta a esclusivo
vantaggio degli uomini=.
95erc+ ti interessa tanto questa donna7= cominciavo a
ciedermi dove sarebbe voluta arrivare.
95erc+, in un certo senso, a combattuto la mia stessa
guerra. - tu sai di ce cosa sto parlando. Ance la mia scelta,
+ stata grave e coraggiosa. "o svolto una mansione ce di
solito + riservata agli uomini ed o scoperto ce so essere pi!
abile e pi! decisa di loro=.
9)essuno lo a mai messo in dubbio, Sara. - poi come +
finita7 <eosua come a reagito7=
9L$adultera + stata usata per un gioco pi! grande di lei. (uelli
"
ce l$anno scoperta, infatti, prima di portarla al luogo della
lapidazione, l$anno voluta far vedere a quel tale .es!, ce si
definisce 2iglio di 'io, per incastrarlo.
Ancora una volta usata dagli uomini, vedi7 .li anno detto*
!aestro, questa donna stata sorpresa in flagrante adulterio.
)ra !os nella legge ci ha comandato di lapidare donne
come questa. 1u che ne dici. 2uesto dicevano per metterlo
alla prova e per avere di che accusarlo. %a <eosua si +
accovacciato a terra, e si + messo a scrivere col dito sulla
sabbia. Capisci7 Lui a reagito alla loro subdola violenza con
un gesto mite. - siccome insistevano nell$interrogarlo, a
alzato il capo per dire* 9Ci di voi + senza peccato, scagli per
primo la pietra contro di lei=. (uesto, secondo me +
un$affermazione importantissima del nostro %aestro ce a
fatto s, ce tutti se ne andassero9.
9Li a fatti riflettere, Sara, + nel suo stile* non nega la validit#
della legge, ma disapprova il fatto ce loro si ergano a giudici
della donna e la condannino a morte./
9-$ rimasto solo con lei, l# in mezzo. (uesta immagine mi
rimarr# impressa negli occi per sempre. Lentamente,
<eosua si + alzato e le a detto* 9'onna dove sono i tuoi
accusatori7=. - per la prima volta, io ce ero l, come
#
pietrificata, udii la voce di lei mescolata al pianto* 9)on c$+ pi!
nessuno Signore/.
9Neanch3io ti condanno; va3 e d3ora in poi non peccare pi4/.
9-$ vero quello ce dici, quello a cui ai assistito colpisce
profondamente. La risposta di <eosua sembra per8 una
sorta di giustificazione o di minimizzazione del suo gesto.=
9)o, non la vedo cos,. .es! a ciaro il fatto ce questa
donna a commesso un peccato, per8 il peccato non + offesa
a 'io in quanto trasgressione ad una sua regola* ferire 'io +
ovviamente impossibile. -$ un oltraggio alla nostra stessa vita
ce proprio 'io ci a donato, cedendo a ci8 ce ci avvelena
l$esistenza e la rende triste e vuota. 'io tutt$al pi! soffre
poic+ noi ci facciamo del male e ci allontaniamo da Lui e dal
nostro prossimo. <eosua + un uomo eccezionale, di certo,
ance se non mi riesce di capirlo del tutto=.
9Ance per me spesso + oscuro quello ce dice, sembra
contrario alle convinzioni religiose correnti=.
9<uda, c$+ ancora una domanda fondamentale riguardo a
questo episodio ce, come donna, non posso tacere* dov$+
l$amante scoperto a letto con l$adultera7 -$ fuggito anzic+
rimanere l, a difenderla o a morire con lei o semplicemente
nessuno a ritenuto ce ance lui avesse colpa7 .li uomini si
!$
comportano cos, e tutti lo trovano lecito. <eosua + stato
fortunato a trovarsi di fronte 2arisei e Scribi, perc+, pur
conoscendo la Scrittura, anno comunque una coscenza e
quindi se ne sono andati=.
9Se anno una coscenza, non ne fanno molto uso, Sara.
Avranno di certo meditato qualce altro sistema per
sconfiggerlo= cercai di scerzare, ma lei era molto seria*
9(ualsiasi uomo dei nostri tempi avrebbe scagliato su di lei
non solo la prima pietra, ma l$avrebbe uccisa con le sue
mani.=
3entai di abbracciarla, ma si era allontanata, forse per
nascondere le lacrime di rabbia ce le erano spuntate al solo
ricordo del passato.
Si volt8 di scatto, con il volto alterato dall$ira* 9Agli uomini
piace sentirsi superiori, l$avrebbero uccisa per il puro piacere
di vederla soffrire, morire sottomessa. La stessa
sottomissione ce pretendevano da me, in un periodo della
mia vita, forunatamente passato e dimenticato=.
9Io non ti o mai trattata cos,, almeno credo=.
9-$ vero, ed + per questo ce ti o amato, non solo perc+ tu
mi piacevi, ma ance per il rispetto ce mi ai sempre portato.
!1
Sono felice ce tu sia mio marito e sono orgogliosa di averti
dato dei figli.
%a la condizione di oppressione della donna, ce un tempo
credevo dipendesse solo da ci8 ce facevo, + molto pi!
diffusa e radicata. 3utte le leggi e le scritture sono state
compilate da uomini e sono contro di noi o, come minimo, ci
ritengono inferiori al sesso mascile. In questo, gli -brei non
sono miglori dei Romani.
La mia guerra continua e forse non finir# mai=.
Capitolo 1III
#es4 si trovava a Betania nella casa di $imone il le((roso.
!entre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di
ala(astro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran
!2
valore; ruppe il vasetto di ala(astro e vers5 l%unguento sul suo
capo.
"i furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: 6,erch tutto
questo spreco di olio profumato. $i poteva (enissimo
vendere quest%olio a pi4 di trecento denari e darli ai poveri7.
*d erano infuriati contro di lei Allora #es4 disse: 68asciatela
stare; perch le date fastidio. *lla ha compiuto verso di me
un%opera (uona; i poveri infatti li avete sempre con voi e
potete (eneficarli quando volete, me invece non mi avete
sempre. *ssa ha fatto ci5 ch%era in suo potere, ungendo in
anticipo il mio corpo per la sepoltura. -n verit vi dico che
dovunque, in tutto il mondo, sar annunziato il vangelo, si
racconter pure in suo ricordo ci5 che ella ha fatto/.
Secondo alcuni fui io solo a inveire contro la donna. In realt#
furono molti gli apostoli ce la criticarono. 'i sicuro, non avrei
ingiuriato una persona ce aveva avuto cos, tanta premura
nei confronti del %aestro. ''altra parte non potevo dare torto a
ci pensava fosse meglio elargire denaro ai poveri, visto ce
ogni giorno si facevano avanti decine e decine di persone
malate e miserande.
Il resto del discorso mi parve comunque oscuro. 5erc+
aveva annunciato la sua morte come imminente7
)e discutemmo, con 5ietro, il quale disse ce ero scettico
perc+ non avevo fede nella natura divina di <eosua. Se
!3
avessi creduto ce la sua era una missione decisa dal
Signore, di cui era il figlio, di sicuro non avrei avuto dubbi.
Secondo lui per comprendere bisognava andare oltre il sentire
umano, e questo mi rivel8 ce nemmeno lui aveva compreso
del tutto.
9La differenza fra te e gli altri + ce tu ti fai troppe domande,
<uda=. La mano di <eosua sulla mia spalla mi fece voltare di
colpo. 9(uesta + la tua natura, non potresti comportarti
diversamente.=
9)on + lecito cercare di capire, %aestro7=
9Certo ce lo +. Siedi, amico, voglio spiegarti. 3u, anni fa,
agisti seguendo un impulso del cuore in contrasto con gli
insegnamenti della tradizione. 2orse mi dirai ce fu perc+ li
trovavi eccessivi nel condannare a priori una donna o ce ti
pareva una posizione mentale obsoleta. %a in verit#, tu
sposasti Sara perc+ lei aveva preso il tuo cuore con la sua
semplicit#. %i segui7=
9Certo, fosti tu stesso a presentarmela sotto questa luce,
ricordi7=
9S, e mi fa piacere avere dei ricordi in comune con te. &ggi,
una donna mi a offerto un omaggio ce ad alcuni + parso
eccessivo, dato ce con il denaro speso per un profumo di
quel genere si sarebbero potute sfamare tante persone. Il
problema in voi, e in te in particolare, sta nella personale
!4
interpretazione della fede 9.
9)on ti seguo, scusa.=
9%i rendo conto. 3u pensi ce un dono possa essere una
cosa importante, non + vero7=
9S,=.
9-cco, fai attenzione a quello ce ti dico* la gente, tu, gli altri
esseri viventi sono creature del Signore, non il Signore
stesso. La 1ita + Lui.=
9Spiegami meglio, non capisco. Io conosco il mio dovere su
questa terra.=
9.li uomini anno bisogno di razionalizzare e spiegare tutto.
&ffrire sacrifici e fare l$elemosina o donarsi al prossimo non
sono azioni in contrasto poic+ si glorifica comunque il
Signore. Se si fanno offerte al 3empio e poi non si + generosi
con gli altri non + vera 2edeB se si offre denaro o beni ai
poveri senza essere sostenuti dalla 2ede non + vera
elemosina, ma un semplice atto di solidariet#. 3u ai mai
conosciuto una 1erit# cos, luminosa ed intensa da farti quasi
male quando la sperimenti7 La 1erit#, l$Amore assoluto,
l$Infinito, non sono descrivibili con parole umane. 6n giorno
capirai. Ci saranno uomini tra i miei seguaci attuali e tra quelli
del futuro, ce la riceveranno in dono, come una grazia. Si
tratter# di quelli ce io o definito poveri in spirito, cio+ quelli
ce non anno idee preconcette o pensieri dominanti dentro
!5
di s+ e possono porsi in ascolto senza difficolt#. Altri, invece
dovranno conoscere la 1erit# dopo infinite esperienze e
sofferenze. 3u conosci la sensazione di grande unit# quando
abbracci una persona molto amata, talmente vicina a te da
percepirla come se foste stessa cosa. Cos, avviene tra me e il
5adre mio. 5er te sar# diverso* tu conoscerai un Amore
inesprimibile, ma dovrai passare attraverso molte altre
vicende. Conoscerai la sensazione ce prova un soldato in
battaglia, vivrai il tradimento, tuo verso altri e degli altri verso
di te, vedrai morte e distruzione, conoscerai la sconfitta e
l$afflizione ce queste cose portano inevitabilmente con s4.
Ciunque fosse interrogato su tali argomenti, direbbe ce si
tratta di cose malvagie da rifuggire. %a poi tutti quanti, in un
modo o nell$altro, le mettono in atto. 3u riuscirai ad andare al
di l# di queste considerazioni moralistice e riconoscerai la
1erit#, quella ce ti a spinto a sposare una donna ce tutti
avrebbero definito con un termine ce non intendo
pronunciare, ma ce + stata e sar# il tesoro della tua vita.
(uando saprai passare oltre l$apparenza ingannevole, avrai
raggiunto quello ce cerco di trasmetterti.
Allora non avr# pi! importanza quello ce tu fai per gli altri o
per te stesso, o quello ce altri faranno a te perc+ sarai
risvegliato dalla Luce di 'io e ne sarai consapevole. 5er
questo donerai tutto te stesso ai poveri, ai ricci ed ance ai
!
tuoi nemici. Capirai, finalmente, ce sei stato perdonato fin da
ora per il male ce avrai commesso nella tua vita. Il mio
Amore sar# comunque immutato.=
Rimasi in silenzio, pervaso da una sensazione d$infinito ce
non avevo mai conosciuto, ce rimase in me per sempre,
malgrado gli avvenimenti successivi.
Capitolo IC
!!
,ostisi in osservazione, mandarono informatori, che si
fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue
parole e poi consegnarlo all%autorit e al potere del
governatore.
"ostoro lo interrogarono: 6!aestro, sappiamo che parli e
insegni con rettitudine e non guardi in faccia nessuno, ma
insegni secondo verit la via di +io. 9 lecito che noi paghiamo
il tri(uto a "esare./. "onoscendo la loro malizia, disse:
6!ostratemi un denaro: di chi l%immagine e l%iscrizione./
:isposero: 6+i "esare/.
*d egli disse: 6:endete dunque a "esare ci5 che di "esare
e a +io ci5 che di +io/.
"os& non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e,
meravigliati della sua risposta, tacquero.
In realt# non tutti tacquero, ne venne fuori un mezzo
tafferuglio. A gruppi, 2arisei e non, gente comune e discepoli
si misero a discutere se fosse lecito o meno il tributo dovuto ai
romani.
/Costui ci dice ce + giusto pagare le tasse imposte da
!"
Cesare/ qualcuno disse, stravolgendo il senso del discorso
del %aestro, deluso dal fatto ce Lui, ce sembrava dalla
parte del popolo, si scierasse ora a favore degli invasori,
paragonando addirittura i diritti del Signore con quelli di un
imperatore sconosciuto, lontano, ingiusto ed esoso. -rano
ormai due anni ce seguivo <eosua ed ero entrato a far
parte della cercia dei suoi apostoli. Io e Sara, ce stava
tenendo Aaron in braccio malgrado il peso del suo ventre
nuovamente gravido, stavamo cercando di calmare gli animi,
di spiegare il significato vero della sottomissione
raccomandata nella predica, quando purtroppo dal gruppo dei
faziosi, fattosi pi! nutrito, volarono alcuni insulti contro Roma.
Alcune guardie romane giunsero di corsa, sentendo nominare
ed offendere lo scopo della loro vita. 5oi accadde quello ce
non avrebbe mai dovuto succedere*
/-i, biondina, io ti conosco/ grid8 un militare a Sara, a cui
nella confusione era caduto il velo /S,, sei proprio tu, mi
ricordo, ero a )azaret anni fa. 1ieni qui, dammi un bacetto./
Sara si mise a correre, con Aaron in braccio, per sfuggire al
soldato ce cercava di raggiungerla, tra le risate e le parole di
scerno dei suoi commilitoni. La scenetta aveva attirato
l'attenzione della gente ed aveva avuto il potere di disperdere
i gruppi dei dimostranti improvvisati quando, vista
!#
l'impossibilit# di raggiungerla, prima di lasciarla perdere, le
grid8*
/%eretriD>/ in modo ce tutti capissero.
Sara si arrest8 di colpo. 2u come se stessi vivendo un
incubo. Cercai di raggiungerla, correndo in mezzo alla gente. I
suoi occi emanavano una luce sinistra. La vidi appoggiare il
bambino a terra, sedendolo contro un muretto e mettersi a
correre in direzione del romano ce l'aveva insultata,
frugandosi sotto la tunica. )o, mio 'io, no, non deve finire
cos,. Correndo come un pazzo ebbi la fortuna di raggiungere
il soldato prima di lei e di assestargli fortissimo pugno sul viso
ce l'elmo lasciava scoperto, scaraventandolo a terra. Lui non
lo seppe mai, ma quel giorno gli salvai la vita. Subito fui
afferrato dagli altri soldati ce, a pugni e sciaffi mi fecero
percorrere la strada ce ci separava dal casolare ce i militari
avevano adattato a caserma. )essuno badava pi! a mia
moglie o a mio figlio, ringraziando 'io. %i gettarono in uno
stanzone, dove venni sbattuto a terra. Appena potei abituare
gli occi all$oscurit#, mi resi contro della presenza di altri
uomini, altri detenuti, sporci e puzzolenti come ero
probabilmente anc$io.
ed appoggiati al muro.
"$
9Ci diavolo sei tu7= fece una voce dal buio.
9%i ciamo <uda= risposi.
9)on mi interessa come ti ciami. Cosa sei, un ladro, un
assassino7=
9"o aggredito un soldato 9 risposi laconicamente.
9)on me ne frega niente di quello ce ai fatto comunque. (ui
devi imparare subito ce ci comanda sono io. %i devi
ciamare=signore= ed alzarti in piedi quando parlo io, capito7=
)on risposi. Sapevo ce mostrarmi troppo umile sarebbe
stato controproducente e non si parlava di far sapere ci ero
veramente.
2inalmente un$altra voce disse =Lascialo perdere, non vedi
ce + un povero scemo7=, provocando le risate di tutti gli altri.
1i rimasi comunque poce ore.
/Il centurione ti vuole parlare, alzati, pezzente./
%entre uscivo, considerai tra me e me ce gli uomini riescono
ad essere arroganti in qualsiasi occasione e ad introdurre
gerarcie perfino tra i pezzenti rinciusi in una prigione.
2ui trascinato al cospetto del loro comandante, seduto su uno
"1
scranno. Al suo fianco stava un giovane sacerdote ce, lo
capii pi! tardi, era stato convocato come interprete e
consigliere.
/Come ti ciami7/
/.iuda di ;eniamino, signore./
/'i ;eniamino e7 -' tuo padre7/
/-ra, signore. -' morto/
/)on ai per caso un altro nome7 Iscariot o qualcosa di
simile7/
9S,, mi ciamano uomo di 0eriot, Is 0eriot in aramaico,
perc4 mio padre era di quelle parti./
9A. 3u cosa ne dici, sacerdote7 )on + possibile ce significi
ance un'altra cosa7 )oi ricerciamo un certo <uda I'sEriot, il
sicario, un assassino ce uccise un nostro graduato a
)azaret, anni fa./
%e la vidi davvero brutta, in quel momento. Il sacerdote
intervenne dicendo ce non era possibile, ce la pronuncia
era molto diversa, ce comunque <uda era un nome
comunissimo. Inoltre non si poteva accusare un marito ce
difende la moglie, incinta e gi# madre di un figlio, da un altro
"2
uomo ce la insidia e la accusa di meretricio.
/%m/ medit8 il centurione / e questa accusa + falsa7/
/&vviamente s,, comandante/ il sacerdote si mostr8 quasi
indignato. %i stava decisamente aiutando /si tratta di donna
sposata e madre. Inoltre lei e il marito stavano cercando
calmare i sediziosi ce volevano rifiutarsi di pagare il tributo a
Cesare./ (uesto argomento ebbe una certa risonanza nella
mente del militare romano.
/-' vero. Ance il loro %aestro a parlato in favore di Roma.
Strano uomo quel <esus. -ppure ci deve essere qualcosa di
vero in lui* tempo fa cur8 un mio anziano servitore, a cui sono
particolarmente affezionato. Sar# per merito suo o sar# una
coincidenza, ma il mio servo guar, ed + vivo e vegeto.
'ev'essere come dici tu/.
Il centurione era un soldato e non voleva invisciarsi in
questioni legali o religiose. /Ance io mi offenderei se
dicessero una cosa simile a mia moglie. (uel soldato di
guardia + uno stupido ce a risciato di provocare una rissa.
Lo spedir8 da qualce parte a presidiare il deserto:
.uardia>/ grid8 /lasciate libero il prigioniero e ciamatemi
quell'imbecille di soldato./ -ra andata.
"3
/%i anno offesa e tu non ai ucciso il responsabile./ La sera,
a letto, Sara era ancora infuriata.
/L'o punito nell'unico modo possibile per non rivelare la
nostra identit#. - ti o impedito di finire sul patibolo/ le dissi
seccamente.
/Lo sai quanto patisca questo genere di offesa./
/Lo so. %a il Signore mi a aiutato. Cosa ne faremmo, io e tuo
figlio, di una donna morta7 Lo sai quello ce ai risciato7/
)on rispose, ma cambi8 argomento /.es! a approvato il
tributo a Cesare e questo non + bene./
/Lui cerca di tenersi alla larga da questioni terrene. "a
sottolineato la sovranit# di 'io./
/La gente a sentito solo ci8 ce a detto riguardo ai Romani.
- a umiliato pubblicamente i 2arisei./ 'etto questo, Sara si
mise a dormire. %a aveva visto giusto riguardo alla questione
politica, cosa ce mi fu confermata da un uomo ce mi
avvicin8 il mattino dopo.
/Sei .iuda, vero7 3i sei reso conto ce ti abbiamo tirato fuori
dai guai7/
/Ci sei7/
"4
/Sono uno ce sta dalla tua parte. %entre il tuo amico
<eosua sta dimostrandosi un avversario./
/5erc4 dici questo7/
/-$ sempre in polemica con i 2arisei, ce appoggiano il nostro
movimento. Critica gli scribi, i ricci, i sacerdoti, di cui noi
siamo alleati. 3u ora sei in debito con questi ultimi. Se non
fosse stato per loro saresti stato impiccato o crocifisso./
/Ce cosa volete ce faccia7/
/3e lo diranno a breve i Sacerdoti del 3empio. .es! va
arrestato e condannato. Sta diventando un personaggio
troppo scomodo ce proclama idee anti ebraice./
/)on mi + parso./
/La tua opinione non conta niente. 3u ci devi obbedienza ed
ora ance la vita. 2arai quello ce ti ciederanno. Li devi
aiutare ad arrestare .es!. 3i daranno del denaro. 3i servir#
per lasciare la citt# e sparire per un po'. &rmai sei troppo
compromesso./
/Capisco. 5er8 mi ciedete di tradire un amico./
/"ai giurato fedelt# a noi. (uesto ti deve bastare./
"5
/3i manda -leazar7/
/-leazar dirige solo un piccolo gruppo di Sicarii. @air, suo
padre, + morto. &ra + .iuseppe di %attia la guida del partito./
"
Capitolo C
'ecisi* andai a parlarne con lui.
/La pace del Signore sia con te/ mi accolse. /ma ti vedo
turbato/.
/Lo sono infatti./
/)on devi dare retta alle parole di uno sciocco, ce offende
una donna seria, moglie e madre di famiglia./
/)on si tratta solo di questo. All'origine dei nostri problemi con
"!
la gente stanno alcune tue affermazioni, ce mi piacerebbe
ciarire con te./
/Certo./ %i mise un braccio intorno alle spalle. /(uando tu
parli della gente ci intendi7 La gente comune, i Sacerdoti, i
Sadducei, i 2arisei, o gli Zeloti7 Io vedo cosa si agita nel tuo
cuore. Se o detto di obbedire all'autorit# civile come a quella
religiosa + perc4 in questo momento il nostro popolo +
ammalato di settarismo, + diviso. &gnuno ritiene di avere la
medicina giusta per guarire Israele dalle sue ferite, molti
pensano ce tutti i mali si identificino con i Romani, ma non
+ del tutto vero./
/Ce cosa intendi dire, Rabbi7/ Lo ciamavo cos, ormai da
tempo.
/1oglio dire ce ance io cerco l'unione del nostro popolo.
Anzi di tutta l'umanit# - vedo ce il fanatismo, l'ipocrisia,
l'opportunismo sono i peggiori nemici di questa unione. 1edo
ce tu sei un uomo buono ma affetto da questo genere di
convinzioni. "o piet# di te, perc4 la parte ce ti anno
affidato nella mia vicenda + decisamente difficile e triste./
/3u come fai a saperlo7/
/3u ci credi ce io sia7/
""
/3u sei <eosua, il mio amico di )azaret, il %aestro spirituale
di tutti noi./
/2orse quello ce dici + vero, ma io sono il 2iglio di 'io. La
mia vita su questa terra + destinata alla Redenzione
dell'6manit#, questa + la Libert# in cui credere./
/3u non sei convinto ce si debba combattere per
sopravvivere7/
/S,, bisogna combattere molto, ma non con le armi ce
conosci. Il guaio per te + stato di voler capire tutto e troppo in
fretta. (uando sei arrivato da me, avevi gi# scelto la tua
strada. /
/5erc4 desti il primato a Simon 5ietro7/
/Sei dispiaciuto per questo7 )o, vero7 Io credo ce 5ietro
sar# un uomo molto devoto e una valida guida. 3u non lo
potrai essere./
/5erc4 non potr87/
/5erc4 il tuo destino + gi# segnato, come la mia strada.
Ance io vorrei ce questo calice amaro fosse allontanato da
me. %a prego affinc4 si compia la volont# del 5adre./
/- quale sar# la mia strada7/
"#
/Sta scritto* non uccidere. Cerca di evitarlo, se ti sar#
possibile./
/-' vero, <eosua. %a la Scrittura riporta ance le vittorie di
.iosu+ e di 'avide. -' lecito uccidere in guerra, dunque7/
/)on vi + mai gloria nella morte di un fratello. La scrittura
esalta le imprese del popolo di Israele. %a spesso, ci
appartiene ad una nazione straniera + nostro fratello pi! di ci
a il nostro stesso sangue./
/Come potr8 distinguere7/
/Lo scoprirai da solo. 1edrai, ci incontreremo ancora, ance
se non in questa vita. )on abbandonare la speranza,
nonostante le molte occasioni ce ti faranno vacillare./
9Signore, abbi piet# di me.= gli dissi.
%i abbracci8, senza parlare.
#$
Capitolo CI
5u8 capitare ce nella vita di un uomo, si arrivi ad un punto
oltre il quale + impossibile tornare indietro e quel ce +
peggio, non c$+ neppure modo di andare avanti. (ualsiasi
decisione si prenda, nulla sar# pi! come prima. %editare un
tradimento significa essere consapevoli ce il corso degli
eventi e la vita stessa cambier#, perc4 si + convinti ce la via
intrapresa precedentemente sia assolutamente sbagliata. La
mia posizione mi imponeva solo obbligi dettati da principi e
insegnamenti derivati da una tradizione milllenaria, da
ideologie politice nate per aver vissuto un$epoca in cui la
propria nazione si era trasformata in terra di conquista, ridotta
a semplice propriet# di colonizzatori avidi e senza 'io. )on
ultima, la volont# di onorare il giuramento fatto ad un
organizzazione militare ancora pi! impegnativa di quelle
ufficiali perc+ clandestina. 1alori in cui era stato naturale
riconoscermi, essendo la base della mia vita. Impossibile
quindi deviare da questa strada* ci8 ce distingue il sicario dal
#1
soldato, oltre la segretezza e l'impegno politico, + il legame
profondo con la sua terra e la sua cultura. Ciunque abbia
combattuto, o appoggiato una guerra partigiana o comunque
di indipendenza, mi potr# comprendere perfettamente.
5er contro c$era l'amicizia nei confronti di un uomo buono ce
non aveva mostrato altro se non amore verso tutte le creature
viventi. L'Amico, il %aestro ce, in buona fede avevo deciso di
seguire, pur non sapendo ci realmente fosse, 2iglio di 'io o
meno. In ogni caso quest'ultima questione era di secondaria
importanza rispetto alla figura paterna e nello steso tempo
filiale ce <eosua manifestava a tutti noi. )on intendo parlare
di miracoli o guarigioni, non rivolgo la mia devozione ad un
guaritore o ad un mago. 6n semplice gesto della sua mano o
una sua parola valevano tutta una vita ed io, facevo parte del
suo gruppo di apostoli. %a Lui aveva parlato contro i nostri
alleati, mettendo in pericolo la nostra rivoluzione e, in pi!, il
presunto sollevatore di popoli, il /Re dei .iudei/, si era
presentato come un Re ce non apparteneva a questo
mondo.
L'ordine ce mi era stato impartito era ciaro. Il mio destino
era segnato. Ance le sue parole parevano orientate in
questo senso, quando mi aveva detto ce avrei avuto una
parte determinante nella sua vicenda. %i ricordo ce quando
gli domandai cosa significasse porgere l'altra guancia nei
#2
confronti degli invasori, rispose in modo evasivo,
condannando la guerra in quanto tale, e affermando ce
ance un nemico doveva essere considerato un fratello
benc+ oppressore.
)on c'erano discussioni o tentennamenti. Ci8 ce era mio
dovere fare mi era stato mostrato ciaramente* la salvezza di
una persona sola non poteva essere pi! importante della
libert# di tutto il Regno d'Israele. 6n$ utopia per il momento ma
ce presto sarebbe divenuta realt#.
#3
Capitolo CII
!ancavano intanto due giorni alla ,asqua e agli Azzimi e i
sommi sacerdoti e gli scri(i cercavano il modo di impadronirsi
di lui con inganno, per ucciderlo.
+icevano infatti: ;Non durante la festa, perch non succeda
un tumulto di popolo<.
-l primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la ,asqua, i
suoi discepoli gli dissero: 6+ove vuoi che andiamo a
preparare perch tu possa mangiare la ,asqua./.
Allora mand5 due dei suoi discepoli dicendo loro: ;Andate in
citt e vi verr incontro un uomo con una (rocca d3acqua;
seguitelo e l dove entrer dite al padrone di casa: -l !aestro
dice: +ov3 la mia stanza, perch io vi possa mangiare la
,asqua con i miei discepoli.
#4
*gli vi mostrer al piano superiore una grande sala con i
tappeti, gia pronta; l preparate per noi.
- discepoli andarono e, entrati in citt, trovarono come aveva
detto loro e prepararono per la ,asqua.
)ra, mentre erano a mensa e mangiavano, #es4 disse: "-n
verit vi dico, uno di voi, colui che intinge il pane con me, mi
tradir".
5rovai una strana sensazione di vertigine. Il 2iglio dell$uomo
seduto a tavola non era diverso dal falegname ce avevo
conosciuto a )azaret tanti anni prima.
<eosua, intuendo il mio pensiero si avvicin8, sussurrandomi*
"2uello che devi fare, fallo presto." - questo fu peggio di una
condanna.
Allung8 una mano per prendere il pane, lo spezz8 e lo divise
fra noi tutti* 9,rendete e mangiatene tutti, questo il mio
corpo=.
5oi prese un calice colmo di vino perc+ bevessimo. Ce lo
porse dicendo /2uesto il mio sangue, il sangue dell3alleanza
versato per molti. -n verit vi dico che io non (err5 pi4 del
frutto della vite fino al giorno in cui lo (err5 nuovo nel regno di
#5
+io. 'ate questo in memoria di me".
(uesto fu l$ultimo suo atto a cui partecipai.
6scii.
Le sue ultime parole rivolte a me furono un pugno nello
stomaco* /#iuda, tu con un (acio tradisci il figlio dell%uomo./
6n bacio.
I capi, i sommi sacerdoti del Sinedrio, ordirono la trama del
suo arresto, facendo in modo ce avvenisse di notte e la
gente non se ne avvedesse, perc+ era un giorno di festa. %a
la folla ce seguiva le guardie del 3empio, armata di spade e
bastoni, perc4 si trovava l,7 )on era 5esaE ance per loro,
oppure erano stati tutti invitati ad un gioco veccio come il
mondo, ce si ciama gioco del massacro7
I Romani ce lo legarono, lo bendarono, lo percossero, lo
insultarono, lo coprirono di sputi e lo coronarono di spine,
erano nemici, d'accordo, ma Lui non aveva mai agito contro di
loro.
Io diedi solo un bacio.
Il Sommo Sacerdote ce lo accus8 di essersi proclamato
/2iglio di 'io/ e /Re dei .iudei/, era -breo come Lui, ed
#
ance se i .alilei venivano considerati poco dagli altri Israeliti
ortodossi a causa dello scarso rigore con cui applicavano la
Legge, avrebbero dovuto difenderlo, mentre invece fu
condotto di fronte al 5rocuratore Romano 5ilato, perc4 lo
condannasse.
%io 'io quanto dolore provoc8 quel bacio.
Il 5rocuratore, pur /non trovando colpa in quest'uomo/ lo fece
sottoporre alla terribile flagellazione romana, una sorta di
macellazione di un uomo vivo tramite il flagellum, la frusta con
varie liste di cuoio con fissati ganci metallici. 6n simile
supplizio lo avrebbe comunque condotto alla morte. Con un
gesto indicibile il 5rocuratore, amministratore in 5alestina
dello <us Romanus, dopo averlo esposto al ludibrio della folla,
si fece portare un catino e se ne lav8 le mani, lasciando ce si
scarcerasse ;arabba, un Sicario ladro e brigante, disprezzato
dai veri attivisti ebraici e nemico comunque della romanit#.
6n bacio, ora il simbolo del tradimento assoluto, causa del
tremendo cammino verso il .olgota, con una pesante croce
sulle spalle ferite di un uomo morente.
.iuda il traditore... - Simone detto 5ietro, non lo rinneg8 forse
per ben tre volte dopo il suo arresto7
#!
Si era scatenata la caccia al seguace di <eosua, poic4
essendo stato riconosciuto colpevole e giustiziato, era
normale ce tutti i suoi sostenitori dovessero segiurlo nella
stessa sorte in questa folle e inumana notte di sangue.
'el mio nome si era gi# perduto il ricordo quando gli Apostoli
vennero decapitati, crocifissi, massacrati, ed i loro discepoli
portati nei circi per essere divorati dalle belve, per il
divertimento del popolo ce necessitava di /panem et
circenses/.
6omini poveri, ricci, potenti, donne pettegole o solamente
intriganti, bambini innocenti ma gi# indottrinati, citt# di
millenarie tradizioni, ricce, monumentali, nazioni intere
assistettero a questa ignobile carneficina divertendosi o
restando tutt'al pi! indifferenti.
Io ebbi la mia parte in tutto questo* un bacio.
5er quel bacio, vissi nel rimorso tutto il resto della mia vita.
Capitolo CIII
Seguendo le istruzioni ricevute ma soprattutto il mio istinto,
#"
fuggii rapidamente da .erusalemme, utilizzando il denaro
maledetto per comperare l'occorrente per me e la mia
famiglia. So ce la leggenda narra ce mi sia tolto la vita in
preda al senso di colpa. 5ersino un albero divenne il simbolo
della maledizione. Il cosiddetto 9albero di .iuda= su cui,
secondo alcune fonti, mi impiccai subito dopo il tradimento.
Secondo altri, dotati di fervida e macabra fantasia, morii
cadendo sul terreno ce mi ero comprato col denaro
macciato del sangue di un innocente, riportando una ferita al
ventre e spargendo per terra le mie viscere.
In realt# morii in modo drammatico e per mano mia, ma non in
questi frangenti.
'ecidemmo dunque di trasferirci a .adara, dove fummo
accolti da 'ebora, la madre di Sara e da Abigail, la cugina.
Costruii una stanza in pi! di fianco alla loro casa per essere
indipendenti, ma in pratica vivemmo sempre insieme. La citt#
era sorvegliata da un piccolo contingente di RomaniB la
presenza ebraica, soprattutto di Zeloti, era preponderante.
(uesto non preoccupava affatto gli invasori ce ritenevano il
luogo di scarsa importanza strategica. La nostra vita fu
apparentemente quella di una famiglia comune* Sara diede
alla luce il secondo figlio, cui imponemmo il nome di 'avide e,
un anno dopo, divenni padre di un terzo bambino* ;eniamino.
##
Li crescemmo nel rigore della Legge ebraica e nella fede
politica nazionalista, in cui credevamo sia io ce mia moglie.
(uanta ingenuit# c'+ nel pensare ce la punizione ce un
uomo pu8 auto infliggersi per un peccato possa al massimo
consistere nella morte. In realt# la peggiore delle condanne +
la sopravvivenza alla propria colpa.
Il dolore. Il rimorso. Il pentimento. Sentirsi soli, nudi e
infreddoliti ance quando si + in compagnia e il clima +
tiepido. Il pensiero ce ti erode dentro, mette le radici e si
ingigantisce, evolve, riempie ogni spazio dentro di te, attorno
a te, vicino a te. La convinzione ce sia evidente alla vista di
tutti, soprattutto di quelli ce ti vogliono bene.
Il ritrovare nelle tue parole, nei gesti, nel corpo, nelle mani gli
stessi atteggiamenti di Colui ce ai contribuito a far uccidere,
e, dicono sia risorto. Ance se dubiti ce sia vero, dentro di te
lo + comunque perc+ ti ciama incessantemente, e tu non
riesci a rispondere.
Sara ed io continuavamo ad essere uniti, ma non ci
comprendevamo pi! come all'inizio. Arrivai a dubitare ce
avesse un altro, o ce non mi amasse pi!. 2acevamo l'amore
con il trasporto di sempre e ci univano i piccoli gesti
dell$intimit#* le carezze, l'appoggiare la testa sul petto, stare
1$$
immobili sul letto, abbracciati. 3uttavia sapevo ce qualcosa
dentro di lei era cambiato. 6n giorno compresi* era malata del
mio stesso male* il rimpianto. Spesso mi nominava %aria,
avrebbe voluto vederla, andarla a trovare se solo avesse
saputo dove fosse finita. )on nominava mai <eosua, ma
sapevo ce ci pensava.
I nostri figli aspettavano da noi insegnamenti e risposte sulla
vita, sulla religione, la politica. %i limitavo a ripetere quelle
imparate a memoria da scritti o da affermazioni di altri fino al
giorno in cui Aaron mi disse*
/5adre, insegnaci a pregare./
-d io ce, quasi senza badarci risposi* /(uando pregate, dite
cos,* 5adre )ostro, ce sei nei cieli:/
&gni giorno capivo quanto il suo insegnamento fosse entrato
in me, al punto ce io ne citavo le frasi o le parabole, quasi
senza avvedermene. -ro diventato il pi! miserabile dei suoi
Apostoli, ma pur sempre un Apostolo.
Il tempo sembrava non finire mai. La mia vita era quella di un
militante sicario, ce, sotto la copertura del lavoro semplice di
contadino, svolgeva l'attivit# poco lusingiera dell'informatore.
6na spia. Contribuivo a preparare quella rivolta ce avrebbe
1$1
impiegato decenni per manifestarsi.
-ro stanco, disilluso. La morte agognata, desiderata, a volte
sembrava vicina ma irraggiungibile. Avevo smesso di vedere
quanto di bello vi + nelle cose.
In questo stato d'animo, durato oltre vent'anni, percorsi le
normali fasi della vita di un uomo sposato con figli. Le altre
persone ce vivevano con noi ci volevano bene. La madre di
Sara aveva superato i cinquant'anni e la cugina era
pressoc4 coetanea. Si vociferava ce entrambe
continuassero a prostituirsi, e in effetti viste le possibilit#
economice ce vantavano, sproporzionate a quelle di una
comune contadina, facevano s, ce si insinuasse in me
qualce dubbio sulla cristallina verit# della storia lacrimevole
della giovane stuprata ce 'ebora ci aveva raccontato anni
prima. %a a me, per quanto integralista potessi essere, non
importava nulla.
/"ai reso felice mia figlia/ mi diceva / e le ai dato una
dignit#./
%i dava un bacio o un'abbraccio.
/3ua figlia a reso felice me/ le rispondevo.
%a la felicit# per me era ormai lontana nel tempo e nello
1$2
spazio e la colpa non era di Sara.
Capitolo CI1
Io e mia moglie continuavamo ad essere arruolati tra gli Zeloti
Sicarii e a tenere le fila ? io ormai ero uno degli anziani ? sia
delle truppe segrete presenti in citt#, sia dei collegamenti con
quelle di altri centri.
.adara e .iscala, come gi# precedentemente Seffori,
divennero vere roccaforti della rivolta contro i Romani. In
questi avvenimenti ebbe un importante ruolo il malgoverno dei
procuratori e la trascuratezza con cui l$impero considerava le
colonie.
Alla morte di -rode, la 3etrarcia pass8 ad Agrippa I ce,
ansioso di ingraziarsi l$Impero, fece assassinare gli apostoli
.iacomo, fratello di .iovanni, e Stefano, ce accusava
apertamente i sacerdoti giudei di aver fatto giustiziare
1$3
@eosua. Senonc4 in due occasioni si rese sospetto alle
autorit# romane. La prima fu quando tent8 di ricostruire le
mura settentrionali di .erusalemme, la seconda quando invit8
cinque principi, vassalli di Roma, ad una riunione a 3iberiade,
per rafforzare le intese politice nelle province orientali
dell'impero.
L$ambiguit# di Agrippa gli alien8 sia i favori dell$imperatore
ce la simpatia della popolazione. %or, improvvisamente,
forse fu ucciso e non gli successe il figlio* l$imperatore Claudio
decise di amministrare direttamente tutti i suoi territori.
Ricevendo queste notizie dai vari portaordini, ci convincemmo
sempre di pi! dell$inettitudine delle autorit# ebraice e della
necessit# di una rivolta.
I rapporti tra le famiglie di .adara erano molto cordiali, e resi
ancora pi! intimi dal comune intento politico* Il primo dei nostri
figli, Aaron si spos8 con una ragazza del posto, e mi rese
nonno di due nipotini.
In quello stesso periodo mi fu affidato l'incarico di andare
a colloquio con un gruppo di rivoluzionari particolare, quello
monastico?guerriero degli -sseni. 5artii quindi, con i due
sicarii ce erano venuti a ciamarmi, alla volta di (umran, sul
%ar %orto, dove si trovava la loro sede. -ravamo una piccola
delegazione di tre uomini, armati di spada e pugnali e
riconoscibili dal mantello nero col cappuccio ce sarebbe
1$4
divenuta la nostra divisa. .iunti in prossimit# delle grotte
naturali dove gli vivevano -sseni, fummo fermati da alcune
sentinelle, ce ci intimarono di depositare le armi e, se
intendevamo proseguire, ance il mantello per rimanere a
capo scoperto.
5ensavo ce queste precauzioni fossero pi! ce altro rituali in
presenza di un luogo sacro. In realt# gli -sseni si sentivano
minacciati, dato il rilevante numero di omicidi da loro
perpetrati contro ci non osservasse la legge alla lettera.
2ummo introdotti in una delle grotte, dove restammo per due
ore circa per purificarci e pregare, prima di essere ammessi
alla presenza del loro capo.
/Salom/ ci disse /voi siete i temuti Zeloti Sicarii, ce stanno
preparando una guerra contro i Romani7/
/Salom/ rispondemmo, ignorando l'ironia insita nelle sue
parole.
/)oi/ prosegu, /praticiamo da sempre una guerra universale
contro ciunque non applici la legge alla lettera. (uindi,
ritengo ce dovreste essere voi a dovervi unire a noi, anzic+
essere noi a confluire nelle vostre sciere./
5resi la parola /Capo degli -sseni, noi siamo qui in virt! di
uno scopo comune. La Legge + una e il nemico + da
combattere. Credo si possa attuare un fronte unico, senza
rapporti subalterni n+ da parte nostra n+ vostra./
1$5
/Solitamenente vengo ciamato %aestro di .iustizia, ma voi
siete vistatori e lascer8 correre. )on so se quanto dici sar#
possibile. Ci fa parte di questo gruppo, sa di essere un eletto
e vi giunge solo dopo un lungo apprendistato. )oi praticiamo
una regola monastica ce trae origine dalle pi! antice
correnti esoterice provenienti dall'oriente e ne siamo l'ideale
continuazione e la massima evoluzione./
/1oi comunque/ intervenni /siete -brei come noi./
9%olto di pi!. Siamo parte del 5opolo -letto, i rappresentanti
pi! elevati. Le nostre conoscenze sono molto vaste e
comprendono l'arte, la musica ed ance l'esoterismo. )on mi
risulta ce voi siate ferrati in materia di meditazione
trascendentale o di spiritismo./
Cominciavo a seccarmi /La legge ce ogni -breo deve
seguire + esclusivamente la 3ora/ dissi.
/)on esattamente. )oi abbiamo stilato, oltre a varie riscritture
commentate della ;ibbia, ance un ulteriore libro della legge.
1oi vi basate esclusivamente sul 5entateuco, noi, 2igli della
Luce, possediamo in pi! la nostra regola monastica, con i suoi
obbligi ed i suoi divieti, e la regola di tutto l'6niverso./
/6n sesto libro7 &ltre alla 3ora ufficiale7/ eravamo inorriditi.
/Certo. 1oi sicuramente siete all'oscuro della comunione con
gli Angeli, della disciplina praticata da noi e della nostra arte
della guerra. Le nostre regole sono molto severe e ci non le
1$
osserva, non solo in questo convento ma in tutto Israele,
dev'essere messo a morte. &gnuno dei sacerdoti di questa
comunit# + un unto del Signore, in altre parole, un %essia,
ce voi ancora attendete. &gni avversario malvagio della
nostra pura spiritualit#, compresi i Sacerdoti del 3empio,
viene indicato come /Sacerdote empio/, in altre parole un
nemico della verit#.
/1oi non avete la speranza dell$arrivo di un inviato dal Cielo a
salvezza del suo popolo7/
/Certo ce ce l'abbiamo. %a sar# un sacerdote guerriero,
proveniente dalla nostra comunit#, non un sacerdote
menzognero come tanti ne sono comparsi in questo periodo/
/Sono d'accordo con te/ azzardai una domanda / Se me lo
puoi dire, .es!, come viene ciamato adesso, ovvero
<eosua, era un -sseno7 -ra un %essia secondo te7/
/)o, non poteva essere un %essia in quanto estraneo alla
nostra pratica. L'-sseno + tale in quanto eletto da
'io. L'ortodossia ebraica attuale + corrotta e male
interpretata. 'i sicuro, egli afferm8 molte cose giuste, ma noi
riteniamo ce la sua guerra pacifista poco avesse a ce fare
con le nostre regole assolute. Ritengo pertanto ce, se gli
Zeloti, o i Sicarii vorranno unirsi a noi, dovranno prima
apprendere la nostra regola e diventare -sseni. Ricordati ce
ci vuole almeno un anno di noviziato prima di essere ammessi
1$!
nella nostra comunit#, quindi altri tre anni prima
dell'iniziazione, seguiti da sette anni di tirocinio prima di
essere completamente ammessi al rango di monaci esseni.
)oi ci siamo elevati spiritualmente ed abbiamo conseguito
una consistente conoscenza mistica. Le nostre propriet# sono
tutte in comune. )oi -sseni non abbiamo sciavi o servi*
siamo il primo popolo ce condanna la sciavit! sia nella
teoria ce nella pratica. )ella nostra comunit# non esistono il
ricco e il povero, perc4 queste condizioni sono da
considerarsi deviazioni dalla Legge. )on mangiamo carne e
non beviamo vino. )on ci sposiamo, vivendo in uno stato di
mistica elevazione. (uesto di per s+ creerebbe molte difficolt#
alla collaborazione con voi. )oi siamo pacifisti* se ci
prepariamo ad una guerra + per una la distruzione totale
dell$empiet#, una rivoluzione mondiale nella quale saremo il
vero Regno di Israele=.
9Indubbiamente ci8 ce tu dici + vero, %aestro, ma non ravvisi
un intento comune fra la vostra mistica e la nostra totale
aderenza alla 3ora7=
9)oi siamo una comunit# ce a abbandonato le vanit# del
mondo. 5uoi dire altrettanto della vostra7 Ci dediciamo
principalmente allo studio, sia della ;ibbia ce delle discipline
come la medicina e l'astronomia. Lavoriamo nei campi come
umili contadini, ma ci eleviamo, attraverso rituali molto
1$"
impegnativi e ad un digiuno prolungato, al rango di esperti
profeti, artisti, musicisti. Il nostro stile di vita, sano e spirituale,
permette spesso di raggiungere la tarda et# in ottima salute.
1isto ce vi siete spinti fin qui, vi permetter8 di visitare
insieme a me na parte del convento. 1enite=.
.uidati dal %aestro di giustizia percorremmo una sorta di
accampamento fatto di costruzioni basse, di una sola stanza,
con un singolo accesso, all$interno di una delle grotte. In
alcuni si praticava la musica , con strumenti a fiato o a corde
ce non avevo mai visto. In un$altra, la cui aria satura
d$incenso emanava sentore di misticit# fin verso l$esterno,
alcuni uomini in tunica bianca praticavano una sorta di
meditazione, seduti in cercio a gambe incrociate. %a vidi
ance alcuni monaci intenti ad allenarsi con la spada* pi! ce
battersi, sembravano eseguire una specie di danza, se pure
guerresca.
.li -sseni vivevano in questo mondo, mi convinsi, ma non ne
facevano realmente parte. -ssi erano convinti di vivere in
compagnia degli angeli, immaginavano una Citt# del 3empio
spirituale o comunit# di 'io, secondo una loro esclusiva
concezione. -rano molto pi! rigorosi degli altri -brei
nell'osservanza dei precetti e consideravano gli altri come
seguaci di una via pi! facile ed agevole.
La fedelt# alla Legge , ci disse ancora il loro %aestro
1$#
Spirituale, aveva una importanza fondamentaleB tra le varie
denominazioni ce designavano i membri c'erano i /.uardiani
del 5atto/e gli /Zelanti della Legge/, titolo ce peraltro veniva
attribuito ance al nostro movimento. -rano previste gravi
punizioni a ci se ne allontanasse, come del resto avveniva
tra di noi. %i convinsi peraltro ce le affinit# o le finalit# tra i
nostri due gruppi fossero talmente divergenti da rendere
impensabile ogni forma di alleanza.
Ringraziai il %aestro di .iustizia per il tempo ce ci aveva
dedicato. Rimanemmo l, per la notte e il giorno dopo
ripartimmo per .iscala, ormai completamente fortificata e in
mano agli Zeloti. Riferii ce mi sembrava tempo perso
riciedere la collaborazione -ssena, ce mi erano parsi dei
visionari, con un'esagerata opinione di s4 stessi priva di
fondamento. )on avrebbero mai accettato di partecipare ad
una guerra decisa o diretta da altri o ce comunque non
riguardasse il loro interesse verso un ipotetico equilibrio
cosmico. Si erano mostrati spietati nei confronti di ci aveva
infranto la Legge 'ivina, ma in battaglia non sarebbero stati di
sicuro di alcun aiuto.
3rovai molte resistenze alla mia opinione, poic+ la
collaborazione -ssena era ritenuta fondamentale, almeno dal
punto di vista ideologico, se non favorevole per via delle loro
arti magice. In caso di vittoria, il loro appoggio avrebbe
11$
favorito, secondo i miei superiori, l$ascesa al trono d$Israele
del nostro capo. Smentii drasticamente questa affermazione*
nessun esseno avrebbe mai accettato un capo di una
comunit# diversa dalla sua.
%entre ritornavo a casa dopo il rapporto a .iscala, riflettei sul
fatto ce ogni comunit#, ance quelle ebraice, erano ormai
popolate da arrivisti animati da interessi personali di dominio.
La religione o la Legge erano solo un'apparente motivazione,
mentre i movimenti rivoluzionari, erano dominati da persone
avide e senza scrupoli, non molto diverse dai conquistatori
Romani ce stavano combattendo.
Le parole del %aestro di .iustizia -sseno, ce tanto mi
avevano infastidito per la loro presunzione, mi apparvero sotto
un' altra luce* non era sbagliato affermare ce gli Zeloti, i
Sicarii o qualsiasi altro gruppo ce si vantava di difendere la
tradizione religiosa, dovessero fare un passo indietro e
percorrere una strada di purificazione e di onesta aderenza
alle Scritture, anzic+ agire come dei terroristi qualsiasi.
Rientrando a casa, a .adara, non trovai mia moglie. Seppi,
dai miei figli ce la mamma era stata portata via da altre due
donne ce indossavano uno strano mantello nero, ce ance
lei gett8 sulle spalle prima di andare a svolgere un qualce
lavoro e ce sarebbe stata via qualce giorno. (ualcosa,
evidentemente, era in fermento negli ambienti rivoluzionari.
111
Capitolo C1
5oci anni dopo la morte di <eosua, l$imperatore Caligola
tent8 di far collocare una sua statua nel tempio di
.erusalemme, sostenendo di essere un dio e pretendendo di
essere veneratoB ci si fosse opposto sarebbe stato mandato
a morte. I .iudei si opposero compatti a questo ordine in
quanto la legge e i costumi vietavano di porre nel 3empio
immagini di divinit#. La questione perse importanza alla morte
di Caligola.
Le notizie ci giungevano attraverso messaggeri o portaordini.
Sapemmo cos, ce il procuratore .essio 2loro, pretese ce
fossero prelevati diciassette talenti dal 3empio di
.erusalemme. 3rovando una forte opposizione da parte degli
112
ebrei, mand8 avanti i propri soldati, ce assalirono il 3empio e
trucidarono migliaia di persone. (uesto provoc8 una rivolta
ce si estese presto in tutta la .iudea. La legione comandata
da Lucio .allo, composta da circa seimila uomini, venne
sterminata in un$imboscata tesa dal comandante degli Zeloti,
-leazar di Simone. La notizia non aveva solo uno scopo
informativo* tutti gli aderenti al movimento dovevano
raggiungere il centro principale della rivolta. Io, mia moglie, i
miei figli e moltissimi dei miei concittadini ed amici dovemmo
armarci, vestire il mantello con il cappuccio simbolo dei
Sicarii, e andare a combattere per la conquista di
.erusalemme.
La risposta di Roma non si fece aspettare. L'imperatore
)erone, indignato e preoccupato per la pesante sconfitta,
destitu, immediatamente .allo, ed invi8 in 5alestina il grande
.enerale 1espasiano affiancato dal figlio 3ito, entrambi futuri
imperatori.
1espasiano sbarc8 con le sue legioni a Cesarea, ce
espugn8 perpetrando un massacro senza precedenti di
uomini, donne, bambini e perfino sacerdoti del Sinedrio. -ra
ormai guerra diciarata.
(uando giungemmo a .erusalemme, vedemmo combattere
113
fianco a fianco Zeloti, 2arisei, .alilei, Sacerdoti, e perfino i
seguaci di @eosua, ce allora costituivano ancora un gruppo
minoritario del popolo ebraico.
%entre io e mia moglie avevamo purtroppo esperienza di lotte
e sangue, i miei figli si battevano pi! con idealismo ce con
vera volont# di uccidere. Con orrore vidi un soldato romano
trafiggere il ventre di Aaron, mentre il mio figlio pi! giovane,
accorrendo in suo aiuto, venne colpito da una lancia nemica.
5ur battendomi come un leone non riuscii a salvarli e neppure
a raggiungerli. Sara combatteva con una ferocia indomita,
con spada e pugnali, io cercai la morte in tutti coloro ce mi
affrontavano. %a non potei ce uccidere a mia volta, mentre i
Romani, evidentemente guidati da ordini superiori, si stavano
ritirando il pi! in fretta possibile, abbandonando .erusalemme
per riunirsi al potente esercito guidato da 1espasiano.
)oi Zeloti ed i nostri alleati conquistammo il tempio, ce
divenne la nostra roccaforte. Le celebrazioni di vittoria la sera
della battaglia furono poce e comunque sovrastate dai
lamenti funebri di persone ce come me, Sara e 'avide,
avevano perso figli, fratelli, mariti.
6n'altra grave minaccia, forse peggiore di quella romana si
stava prospettando all'orizzonte* negli ultimi tempi un certo
114
.iovanni da .iscala, spinto dall$ambizione del comando, si
separ8 dagli Zeloti per creare un proprio esercito personale.
&ttimo predicatore e feroce fondamentalista religioso, riusc, a
trascinare dalla sua parte il popolo nomade degli Idumei e
alcune frange degli Zeloti, per conquistare quello ce egli
definiva /Regno di Israele/, di cui, ovviamate, ambiva
diventare re.
Ci ritrovammo cos, asserragliati all'interno del 3empio, a
difenderci dal popolo ce si opponeva alla sua ciusura, e tutti
insieme assediati dagli Idumei e dagli altri rinnegati agli ordini
di .iovanni. (uando, per motivi religiosi, decidemmo di aprire
ai devoti le porte del tempio poic+ si festeggiava 5esa, gli
Zeloti di .iovanni ebbero la possibilit# di entrare e combattere
i loro stessi fratelli, riuscendo a scacciare noi e il nostro
comandante. 'ivenuto cos, padrone della citt#, instaur8 un
regime tirannico, basato sulla pi! assoluta intolleranza
religiosa e politica, cosa ce lo rese odiato dal popolo. A
questo punto i Romani ce assediavano la citt#, ebbero buon
gioco poic+ era scontato ce il popolo di .erusalemme li
avrebbe accolti come liberatori. - cos, fu. )oi Sicarii eravamo
gi# andati via, quando, con l'appoggio del popolo, 1espasiano
entr8 da trionfatore, massacrando brutalmente tutti i nemici e
catturando .iovanni da .iscala ce riusc, a salvarsi dal
115
patibolo, diciarandosi re degli Zeloti e giurando fedelt# a
Roma. -siliato da .erusalemme, si ritir8 a .adara dove
stabil, nuovamente il suo dominio e manc8 ovviamente a tutti i
giuramenti prestati.
Io, mia moglie e mio figlio, colmi di disperazione,
desideravamo solo tornare a casa per riabbracciare i brandelli
della nostra famiglia e del nostro Credo.
)on si ritorna indietro quando si + nella nostra condizione* un
soldato, un militante o ance un semplice simpatizzante, deve
continuare a battersi fino alla fine.
La guerra, come + noto, non + bella o buona. )on vi + gloria
nell$uccidere un fratello, come aveva detto <eosua,
nemmeno se si dimostra un traditore ed io avevo tradito.
Stavo trascinando nella polvere delle battaglie e nell$orrore
della morte le persone ce amavo di pi! dannando loro e me
stesso, perdendo la mia e la loro anima.
11
11!
Capitolo C1I
Al nostro ritorno a casa, osservammo ce la citt# era in
fermento* .iovanni non aveva perso tempo e, appena pot+ si
stabil, in quelli ce riteneva i suoi possedimenti. Scacciati i
poci Romani presenti, vi install8 il suo regime assolutista,
fatto di integralismo religioso e feroci persecuzioni per
ciunque ritenesse gravi peccatori o collaborazionisti del
nemico. )oi Sicarii eravamo quasi al sicuro* la nostra
organizzazione infatti faceva ancora molta paura sia ai
Romani ce agli Zeloti. In ogni caso non eravamo dei
privilegiati, bens, a malapena tollerati, in attesa di essere
colpiti in quanto sudditi di un altro comandante diverso da
.iovanni.
Sulla stada di casa mi venne incontro Susanna, la moglie di
Aaron, piangendo e gridando per la morte del marito. La
condussi fino a casa.
95adre= mi disse 9ora sono sola e con due figli. Il mio amore +
caduto nella guerra fratricida e assurda ce state
11"
combattendo.= %i guard8 con odio e si mise a prendermi a
pugni sul torace 95erc+ proprio lui, perc+ mio marito Aaron7
3uo figlio>=
9)on solo lui, Susanna, o perso ance il fratello pi! giovane,
;eniamino. )on o voluto io questa guerra.=
93u gli sei stato di esempio, non faceva ce parlare di te e del
tuo eroismo. Lo avevate convinto ce questa era una guerra
bella e giusta, da combattere per la libert#. (uesta
carneficina, secondo te, lo + stata7=
9)o= ammisi 9non lo + stata. - il senso di sconfitta +
accresciuto dal fatto di esserci ritirati e dalle dissidie profonde
tra i vari gruppi, ce avrebbero dovuto essere uniti contro
l$oppressore.=
93u ai perso due figli, i miei figli anno perso il padre ed io il
marito. -d + appena incominciata.=
9Lo so. )oi per8 ti vogliamo bene, la nostra casa + la tua
casa. I tuoi figli potranno vivere qui con te.=
Susanna non pareva soddisfatta n4 consolata, continuava a
gridare* si sentiva disperata e abbandonata da 'io. 5er farla
tornare in s+, la ammonii di non bestemmiare.
'avide fu generoso e le fece subito una proposta di
matrimonio come presvisto dalla legge del Levirato, secondo
cui il fratello di un defunto pu8 sposarne la vedova. Lei
accett8 ed apparve sollevata, ma il suo equilibrio dur8 poco.
11#
'urante il tempo in cui abitammo insieme, litigava spesso con
Sara, accusandola di essere una spietata Sicaria. %ia
moglie a volte la sgridava, a volte cercava di spiegarle ce
ance lei aveva perduto due figli e ce portare armi non + un
privilegio di cui andare fieri. %a il nostro rapporto con
Susanna si deterior8 progressivamente, per concludersi
quando mi annunci8 ce voleva rifiutare la proposta di
'avide. %io figlio ne fu offeso, ma io gli imposi di calmarsi*
Susanna non appariva in s4, non era sicuramente pi! la
stessa di prima. Il colpo era stato troppo duro per lei.
Smise di confidarsi con me o con Sara. A volte la vedevamo
fuori casa, immobile a guardare il cielo o il deserto. 2orse era
il suo modo per smettere di piangere in continuazione, ferma
e rigida come se il suo corpo non esistesse, in
contemplazione di 'io attraverso le sue creature.
Rimasi colpito quando mi disse* 9Sono innamorata di un uomo
e vorrei unirmi a lui. 3i ciedo nuovamente di poter rompere la
promessa fatta a tuo figlio=.
.lielo concessi.
9(uest$uomo= prosegu, 9 + impossibilitato ad accogliere i
bambini. 5er questo ti ciedo di tenere i miei figli con voi. Io
voglio andarmene=. - cos, fu.
La situazione creata dalla guerra e della complicata
convivenza tra i vari gruppi era tale ce ormai nulla poteva
12$
stupirmi. 3uttavia era inaudito ce una donna rifiutasse la
proposta di matrimonio del fratello del marito morto in guerra
e per di pi! rinunciasse a prendersi cura dei figli. Il suo
atteggiamento mi era parso cos, incomprensibile ce decisi di
astenermi dal fare rimproveri o commenti.
%i recai a casa di suo padre, zelota e sicario come noi e
nostro compagno nella battaglia di .erusalemme. Si disse
preoccupato ance lui per lo stato mentale della figlia. '$altra
parte gli avvenimenti degli ultimi tempi erano molto gravi e
non favorivano certo la fiducia nel futuro. .iovanni si era
dimostrato un despota terribile, i suoi sgerri, con la scusa del
collaborazionismo, avevano ucciso e sacceggiato senza
problemi famiglie della loro stessa razza. 6na persona come
Susanna, ce si ritrovasse vedova all$improvviso in giovane
et# con due figli, non poteva essere serena nell$animo. )on gli
risultava avesse altre relazioni e gli parve strano quello ce gli
avevo riferito. %i ringrazi8 per la gentilezza dimostrata
nell$accogliere sua figlia e si scus8 per lei per l$affronto di aver
rotto una promessa di fidanzamento.
%e ne ritornai a casa. Il giorno dopo Susanna non c$era pi!.
Scomparsa o fuggita ce fosse, nessuno ne seppe pi! nulla.
Le ipotesi furono le pi! disparate, ma la pi! verosimile
purtroppo era quella del suicidio. 'i fatto, a Sara e a sua
madre non dispiaceva avere due bambini in pi! da allevare.
121
'opo ce due dei nostri ragazzi avevano lasciato la vita sul
campo di battaglia, per le donne di casa e, devo dire, ance
per me, era una consolazione avere i miei nipoti in casa.
%a non potei mai scordarmi l$espressione della loro madre,
durante il nostro ultimo coloquio. )on avevo capito ce era un
addio rivolto a noi, ai suoi figli e alla vita.
'io ti benedica, Susanna, ovunque tu sia.
122
Capitolo C1II
/$e tu vuoi, tu puoi mondarmi/.
(uesta frase mi risuonava nella mente. La pregiera semplice
di quel lebbroso, non ricordo pi! in quale citt#, continuava a
ripetersi dentro di me. %ai come allora mi ero sentito sporco,
coperto di piage morali, di convinzioni inguaribili, ce
portavano immancabilmente all'assassinio.
123
/$e tu vuoi, tu puoi mondarmi/.
-ro disteso sul dorso. Sul mio fianco sinistro era appoggiata
Sara, dolorante, sanguinante, ce piangeva, per il dolore e lo
sconforto, ance durante il misero dormiveglia ce ci eravamo
concessi prima di ripartire di nuovo.
(uando eravamo tornati a .adara, divenuta ormai una
piazzaforte di .iovanni di .iscala, dopo la follia della rivolta di
.erusalemme, avevamo commesso l'errore di crederci al
sicuro. Sapevamo degli eccessi compiuti dagli Zeloti, fedeli, al
nuovo fanatico comandante, ce uccidevano senza stare a
pensarci troppo, tutti quelli ce ritenevano collaborazionisti dei
Romani e ci non rispettasse la 3ora. %a eravamo Sicarii
ance noi e non immaginavamo certo di trovarceli in casa,
rientrando, la sera. %io figlio e i miei nipoti non c'erano
ancora. La nostra abitazione era semibuia e vi regnava quell$
odore acre cos, famigliare allle mie narici, quello del sangue e
della morte.
La zia Abigail giaceva in terra ferita e morente. 1idi due Zeloti*
uno di loro stava tenendo la spada puntata alla gola di
'ebora, la madre di Sara e le stava sollevando le vesti per
violentarla.
/2ermi>/ ordinai.
124
/)on ti impicciare, sono due peccatrici. -' ora ce le puttane
facciano la fine ce meritano./
/Come ti permetti di entrare in casa mia in questo modo7 Io
sono un capo dei Sicarii./ Sguainai la spada.
/Allora aiutaci a fare giustizia>/ ubriaci di certezza di
supremazia e di intransigenza religiosa, non ragionavano pi!.
1ista la situazione, Sara fece una cosa ce non mi sarei mai
aspettato. Sollev8 la propria gonna fino all'inguine, e gli grid8*
/Allora lascia stare mia madre e prendi me. Sono una
meretrice anc'io>/
Lo Zelota, con il membro fuori dalla tunica, rimase un attimo
interdetto, allontanando la spada dalla gola di 'ebora.
(uesto mi permise di agire rapidamente* sgozzai il secondo
zelota, ce cadde riverso sul corpo di Abigail. )on feci in
tempo ad uccidere ance l$altro, ce, sentendosi in pericolo, si
gir8 come un fulmine verso la madre di Sara, uccidendola.
%ia moglie, inorridita, si lanci8 su di lui, dopo aver estratto i
suoi due pugnali dalla gonna. %a ance l'assassino era
esperto nell'arte di uccidere* le sferr8 un colpo di lama ce
and8 a ferirle la spalla, fracassandole l'osso. Sostenuta da un
odio indicibile, Sara sopport8 il dolore, e lo colp, con il primo
125
coltello sul braccio armato, cosa ce lo costrinse a gettare la
spada. L'urlo dello zelota si spense sul secondo pugnale ce,
infisso dal basso sotto il mento, gli trafisse il palato e la base
del cranio. Cadde come un sacco. La battaglia era finita.
Avevamo ucciso i nostri aggressori, ma avevamo perso le due
donne ce amavamo di pi!.
Avevo provveduto a medicare l$orribile ferita di Sara nel
modo migliore possibile bendandole il braccio fratturato e
cercando di immobilizzarlo. %andai 'avide ed i ragazzi a
dormire a casa di un amico, poc+ non volevo ce
assistessero a quello spettacolo. %i occupai di dare degna
sepoltura alle nostre care congiunte uccise.
/$e tu vuoi, tu puoi mondarmi/.
&ra mi rendevo conto, pregando, ce avevo perso la fiducia
non solo negli eD compagni, ma in tutta la stirpe dei rivoltosi.
Avevamo deciso di fuggire da l,, dove ormai gli Zeloti erano
contro di noi, il popolo era in fermento a causa di questi
massacri ingiustificati e l'esercito di 1espasiano era ormai alle
porte.
%i sentivo vuoto, inutile, sporco, traditore e tradito da me
stesso e dai miei compagni. 5erc+ altro sangue, perc+
questi omicidi7 )on c'era risposta se non nella ferocia ce il
12
preteso capo, .iovanni da .iscala, aveva instillato nei suoi
seguaci. &ppure nel settarismo ce stava causando la nostra
sconfitta. 1olevamo raggiungere -leazar ben @air, il vero
comandante dei Sicarii, ce stava preparando un nuovo fronte
di difesa alla fortezza di %asada. )on sapevo se fosse la
decisione giusta, ma ormai la guerra e le uccisioni avevano
deciso per noi.
Continuai a pregare.
/$e tu vuoi, tu puoi mondarmi/.
%entre gli altri undici avevano percorso tutte le strade del
mondo per portarvi il %essaggio di 2ede, io, il dodicesimo, ero
divenuto l'apostolo della tragica disperazione dell$umanit#
oppressa dall'odio e dalla crudelt#. %i vidi come se mi stessi
guardando dall$esterno. 'isteso a letto, abbracciato con
Sara ce respirava a fatica, singiozzava, tremava ed era
caldissima per la febbre, mi sorpresi ad avere paura, per la
prima volta nella mia vita, per ci8 ce sarebbe potuto
succedere. Se mia moglie fosse morta io sarei rimasto
davvero solo, nudo di fronte alla disgustosa corruzione del
mondo ce stava causando massacri e distruzioni senza un
apparente scopo e ce mi coinvolgeva totalmente.
6$e tu vuoi, tu puoi mondarmi/.
12!
Il terrore della solitudine, della sofferenza, dell$inutilit# della
mia vita mi si present8 in tutto il suo nero abisso* io, <uda il
religioso, l$integerrimo osservatore della legge, il sicario ce
uccide senza piet# per salvare la sua religione e la sua terra,
ero diventato come gli altri* timoroso, incredulo, disorientato.
%a, a fianco di queste sensazioni, avvertii ce essere
diventato simile a tutti mi accomunava a loro, pi! di quanto
avessero potuto le letture, le pregiere o le battaglie ce
avevo affrontato. 6na creatura del signore, n4 superiore n4
inferiore agli altri uomini, uguale nel glorificare il Signore e
nell$implorare la Sua piet#.
)el barlume di speranza ce ero riuscito per un attimo ad
ottenere, forse in un sogno, udii finalmente quello ce era
stato risposto al lebbroso molti anni prima*
"$&, lo voglio, sii mondato."
12"
Capitolo C1III
Ancora fuggiasci, ci incamminammo verso nord. Avevamo
saputo di -leazar dagli altri Zeloti, rimasti fedeli al loro ideale.
Il forte di %asada, si trovava su un'altura irraggiungibile dal
basso se non con scale o corde oppure salendo per un
sentiero impervio. I sotterranei contenevano ancora una cos,
grande quantit# di provviste ed acqua ce un esercito
avrebbe potuto sopravvere per mesi, forse anni.
Io e mia moglie camminavamo davanti, mentre 'avide ci
seguiva con i due figli di Aaron per mano. Sara si era
medicata e coperta la ferita. Camminava a fatica, con
evidente dolore, ma proseguiva decisa. &gni tanto si
lamentava o singiozzava ed io cercavo di sostenerla. Capii
ben presto ce pi! ce dalla ferita e dalla frattura, il suo
12#
dolore proveniva dal cuore. 'are sollievo a quel tipo di
sofferenza sarebbe stato quasi impossibile.
Ad un tratto, sullo sterrato di fianco alla strada, vedemmo un
uomo contorcersi a terra tra lamenti e grida. 'ecidemmo di
andare a vedere. 5er la verit# fu Sara a dirigere i suoi passi
con evidente fatica, verso di lui. Io mi limitai a seguirla, per
aiutarla o proteggerla in caso di pericolo.
La terribile puzza ce l$uomo emanava, pur essendo ancora
vivo, ci colp, con violenza. Il suo ventre era squarciato
verosimilmente da un colpo di spada. La tunica, il gonnellino
di cuoio e i calzari lo identificavano come un soldato romano.
La corazza, l$elmo e le armi gli erano stati portati via. -ra
coperto di mosce ce faticammo a scacciare.
/Aiutatemi, vi prego, + terribile/ si lament8. )on doveva
vederci pi! molto bene, perc4 eravamo armati di spade e
pugnali e portavamo il mantello con il cappuccio, tipico dei
Sicarii.
1idi Sara avvicinarsi a lui. %i sorprese quando, anzic4
vibrargli il colpo di grazia, si inginocci8 di fianco a lui, gli
sostenne la testa e gli vers8 in bocca un po' di acqua dal suo
otre* /Coraggio, ce la farai./
13$
/Impossibile con una ferita simile. .razie, avevo una sete
insopportabile. 1oi siete -brei7/
/S,, siamo Zeloti/.
/& mio 'io. .li Zeloti sono quelli ce mi anno teso questo
agguato./
/)on aver paura. 1ogliamo solo aiutarti. 3u sei romano. I
Romani credono in molti d4i. 5erc4 ai invocato il 'io
6nico7/
/Io sono cristiano, sono convertito/ l'uomo parlava a fatica,
negli attimi ce le fitte dolorose gli lasciavano liberi.
/I Cristiani sono nostri alleati. 5erc4 non ai combattuto dalla
nostra parte7/
/(uesta non + una guerra di religione. -' la solita, lurida,
guerra di conquista. - io non rivedr8 pi! la mia famiglia./
/)on temere/ gli disse mia moglie /li rivedrai. %agari in un
mondo migliore./
Sara gli teneva una mano, mentre io gli tenevo sollevate le
gambe su un muccio di foglie.
/1oi siete molto buoni. )on potete essere davvero Zeloti./
131
/"ai ragione. )on siamo semplici Zeloti, siamo Sicarii./
/'eus>/ grid8.
/)on temere, te l'o detto./ Sara si avvide ce l'uomo stava
per morire. 5reg8* /'ominus accipiat animam tuam/.
/Amen/ rispose il soldato. 6n attimo dopo raggiunse
veramente il Signore.
)on avevamo molto tempo, quindi ci limitammo a comporre
dignitosamente il corpo e a coprirlo di sabbia.
%entre camminavamo mi venne alla mente una domanda*
/'ove ai imparato il latino7/ Ciesi a Sara.
/%eglio se non te lo dico./ disse. - prosegu,.
%i fu sempre oscuro tutto ci8 ce avesse a ce fare con la
sua infanzia ed adolescenza. Lei non confidava niente a
nessuno, salvo esprimere ogni tanto il suo stato d$animo
attraverso la lama dei suoi coltelli.
La osservai mentre camminava* mi stupii di vedere come il
braccio fratturato fosse improvvisamente migliorato. 'i sicuro
la medicazione, solitamente sporca o intrisa di sangue, ora
sembrava pi! pulita.
132
133
Capitolo CIC
Ci avvicinammo con cautela ad una radura dove era stato
eretto un accampamento. A fianco di una cinquantina di
tende, si trovava una moltitudine di improvvisati bivacci
attorno ai quali intere famiglie si riunivano per riposare,
cucinare, mangiare. Ci vennero incontro tre uomini con
mantelli neri e cappucci, armati di lancia e sicuramente di altre
armi nascoste alla vista. Ci intimarono di fermarci.
9Ci siete7 %olti arrivano qui come profugi o vestono come
Sicarii, ma in realt# non lo sono. 'ovete alzare i cappucci.=
9Sono .iuda di ;eniamino detto I$ sEar= risposi, mostrando il
volto, la barba ed i capelli, quasi del tutto imbiancati.
134
9.iuda. 5ace a te= disse il soldato 9siete attesi. "o l$ordine di
condurre te e la tua famiglia da -leazar.=
95er quale motivo7= ciesi, temendo si fosse gi# saputo ce
avevamo ucciso due Zeloti. %a il soldato non rispose.
9<uda> Ce piacere rivederti.= -leazar ben @air si stava
sporgendo dalla sua tenda. -ra incanutito, ma conservava il
suo aspetto forte ed autorevole. Si era coltivato una
curatissima barba brizzolata, simile a quella dei rabbini.
1estiva semplicemente, pur essendo il capo assoluto* portava
il mantello nero con il cappuccio tipico dei Sicarii su una lunga
tunica di lino color sabbia, orlata con una specie di greca. In
vita, fissato con un cinturone, teneva il fodero con una spada
ricurva, di foggia orientale. 'alla medesima cintura sporgeva il
manico di legno del pugnale, quasi simbolo del nostro gruppo.
3utto nel suo abito e nel suo portamento esprimeva sobriet# e
fedelta ad una causa ispirata dall$oriente, in contrasto con la
romanit# occidentale. 6nica decorazione ce si era concesso
era un nastro dorato ce gli fissava i capelli sulla fronte, simile
a quelli adottati dai Romani, forse a dimostrazione del suo
rifiuto ad ambire alla corona di Israele, come molti dei suoi
predecessori. 6na sola sentinella stazionava di guardia fuori
dalla tenda.
135
9&, questa + tua moglie= disse 9e il giovane sar# tuo figlio e il
bambino...=
9S,, + Sara. 3u dovresti ricordare il nostro matrimonio. .li
altri sono mio figlio 'avide e i miei nipoti )atanael e <uda,
figli di Aaron, caduto, come ;eniamino, mio figlio pi! giovane,
nella battaglia di .erusalemme. =
9Certo ce mi ricordo le nozze. %i dispiace molto ce la
guerra vi abbia colpiti cos, tanto. 1i aspettavo, ve lo avranno
detto. Salom a tutti.=
La mia famiglia rispose all'augurio di pace.
-leazar guard8 le fasciature da cui era avvolta mia moglie
9Sara, sorella, tu sei ferita. -ntrate nella mia tenda all$ombra.
Cosa + successo7 6no scontro con i Romani7 Sembra
causata da una spada.=
9Lo += intervenni io 9ma la spada non era di un romano, bens,
di uno zelota ce ci aggred, in casa nostra con un altro dei
suoi compagni, fedeli a .iovanni=. Sapevo del cattivo sangue
ce regnava tra -leazar e .iovanni. In pi! ritenni inutile
mentire.
9.iovanni da .iscala. %aledetto e stupido. "a fatto pi! danno
lui ce tutti i generali romani messi insieme. )on fosse stato
13
per la sua faziosit#, noi tutti, compatti, avremmo gi# vinto e la
.iudea sarebbe libera. (ui sono confluiti oltre ai miei Sicarii,
gli Zeloti dispersi, i 2arisei, gli Idumei ce anno disertato
l$esercito fratricida di .iovanni. Se mi fossi fidato, avrei
arruolato ance alcuni disertori romani, stanci di una guerra
senza fine, utile solo ai potenti del loro paese. <osafat>= grid8
al soldato di guardia alla tenda.
9Signore.=
92ai condurre qui immediatamente il medico del campo. 'igli
ce + ferita Sara, la moglie di .iuda.= -leazar era un
brav$uomo. A distanza di anni dal nostro primo incontro,
aveva conservato intatto il suo carattere deciso, ma ance la
fedelt# alle amicizie. Sembrava strano ce riuscisse a
possedere il carisma e la ferocia necessarie per comandare
quello ce, pi! ce un esercito, pareva una masnada di
spietati guerrieri.
9.es!> Sara la moglie di .iuda> Subito, comandante.=
L$uomo di sentinella inizi8 a correre.
9<osafat.= Lo ferm8 -leazar.
9Signore.=
9Ascolta* se tu professi la fede Cristiana a me non importa.
13!
%a vorrei ce lo facessi nel tuo intimo, ance per quanto
riguarda le invocazioni al vostro profeta. 'a queste parti
potresti avere dei problemi. "ai capito7=
9S,, mio signore.= Corse via.
9(ui sei famosa, sorella. 3utti ti ammirano. Sei una leggenda,
specie per la tua abilit# nell$uso dei coltelli.=
9Io non voglio essere famosa= scoppi8 a piangere
singiozzando 9io rivoglio mia madre e i miei figli. "o lottato
per una giustizia, volevo essere uguale alle altre donne,
volevo una famiglia, un marito. 2orse o sbagliato, ma non mi
sono mai arresa. La morte a colpito tutti, attivisti e non. Sono
disperata.=
9%i dispiace, Sara. 3utto quello ce posso offrirti, oltre alle
cure, + ancora una guerra= negli occi del comandante si
vedevano brillare due lacrime. -leazar era un brav$uomo.
-manava un sentore di solida autorit#, ce non aveva
bisogno di ostentazioni. All$interno della sua tenda si
trovavano un sedile in legno, un tavolo ed un divano. )essuna
decorazione o orpelli da monarca* -leazar era un autentico
capo militare. La sua fede negli ideali ce ci eravamo prefissi
appariva incrollabile. %i domandai cosa spingesse lui e noi al
grado di ferocia ce avevamo raggiunto.
13"
%i ricordai, con una fitta di rimorso, di un Condottiero di ben
altra fatta, ce combatteva ance lui per un mondo migliore di
questo e ance lui aveva sacrificato la vita. 5er causa mia.
9<uda, ance tu sei conosciuto.= -leazar mi risvegli8 dai miei
pensieri 91orrei affidarti il comando di una delle mie
compagnie. )el giro di poci giorni partiremo .=
9)on so, non o mai comandato.=
9Se desideri non separarti da tua moglie , potrai farlo insieme
a Sara. Siete stimati tra i Sicarii e non vi mancer# certo il
sostegno dei soldati. Intendo recarmi a %asada, la fortezza
costruita da -rode il .rande, per stabilirvi il proprio palazzo.
La muraglia si trova su un$altura praticamente impraticabile se
non con corde o scale. 1i + un unico sentiero ce permette di
raggiungerla, dunque + facilmente difendibile. )essuno a
mai potuto espugnarla, nemmeno quando vi si erano stabiliti
briganti e predoni. -$ gi# nelle nostre mani* un gruppo di
Sicarii la occup8 tempo fa, durante la rivolta provocata
dall$aggressione al 3empio da parte dei Romani di .essio
2loro. (uando saremo l,, potremo riorganizzare le nostre
sortite, massiccie o sporadice ce siano e riconquistare il
territorio perduto. I Romani, ammesso ce vogliano inseguirci,
si stanceranno presto di un inutile ed estenuante assedio nel
13#
deserto. Sappiamo per certo ce nei sotterranei del palazzo si
trovano scorte di cibo ed acqua da permettere ad un esercito
di sopravvivere per mesi, forse per anni. %a ecco il medico.
Salom, maestro.=
9Salom a tutti voi.= 5ortava anc$egli un mantello nero ma, al
posto del cappuccio, aveva una specie di turbante. A
giudicare dal colorito scuro della pelle e la barba riccia e folta,
era un levantino, forse siriano o egiziano. Aveva con s4 due
giovani donne ce probabilmente aveva reclutato arrivando
alla tenda perc+ lo aiutassero nelle manovre delicate.
9;isogner# spogliare la paziente, inumidire le bende e
staccarle con estrema cautela. Sara, ti ciami cos,, vero7
1orrei ce ti coricassi su un giaciglio, ma prima dovresti bere
questa tintura di erbe ce avr# il potere di attenuare il dolore.=
5orse un flacone pieno di un liquido torbido, ce mia moglie
bevve d$un fiato, abbandonandosi al sonno quasi subito dopo.
Le due donne la sostennero e l$adagiarono su un pagliericco
ricoperto da un telo pulito. Ce impressione mi faceva vederla
cos, tenera e indifesa, lei ce si era sempre battuta con
coraggio e instancabilit#. Ricomparve la mia paura.
9Il marito pu8 rimanere, ovviamente, ma il figlio ed i bambini
dovranno allontanari, per decenza. Ance tu, mio signore.=
14$
-leazar, mio figlio ed i miei nipoti obbedirono, uscendo in
silenzio.
Le donne, con cautela, le sflarono la tunica, lasciandola nuda
dalla vita in su. )otai ce il suo seno non era diminuito di
dimensioni, seppure sembrasse un po$ meno turgido di come
lo ricordavo. Il seno sinistro, il lato della ferita, era coperto da
un$ampia maccia livida.
Con mano esperta, il medico asport8 i bendaggi e le
medicazioni.
9%a questa non + una ferita recente, come mi avevano detto.=
9%aestro= gli risposi 9 + stata colpita non pi! di tre giorni fa.
Ance l$osso era fratturato e si vedeva sporgere dai lembi del
taglio prodotto dalla spada=.
9-$ incredibile. &ra ce o asportato la crosta di sangue, la
cicatrice + pulita e appare ormai in via di guarigione. Ance
l$osso sembra consolidato. 5rovate a muoverle il braccio, fate
piano, mi raccomando.=
6na delle donne esegu,. Sara non emise alcun lamento.
9Il braccio si muove gi# bene. Sei sicuro, <uda, ce il
fendente l$abbia colpita da cos, poco tempo7=
141
9Assolutamente certo. -ro presente allo scontro.=
9In tal caso, puoi considerarlo un miracolo. 3ienile il braccio
fasciato stretto al corpo per ancora una settimana, poi lasciala
libera ed incoraggiala a muoversi. )on o mai visto guarigioni
di questo genere. 2orse + un segno divino* 'io + con noi.=
Il medico e le donne si congedarono, lasciandomi solo ad
assistere mia moglie, ancora in preda al dormiveglia
causatole dalla droga ce le avevano dato. %i vennero alla
mente infiniti pensieri* come l$avevo conosciuta, quando mi
ero accorto di amarla, la prima volta ce giacemmo insieme.
-ra parte di me, come diceva la Scrittura. -d in questo
momento, lo era ancora di pi!, in quanto bisognosa di cure.
La nausea ce la pozione le aveva causato se ne and8
presto, lasciando il posto ad un certo appetito. Ance il suo
viso sembrava pi! disteso e questo mi diede certo sollievo
alla mia ansia per lei.
Incontrai altre volte il dottore durante i poci giorni ce
trascorremmo al campo dei Sicarii. %i disse di ciamarsi
Ibraim, sottolineando ce si trattava solamente della
versione orientale del nostro Abraam. Ci teneva ad essere
accolto tra di noi come un pari e non come uno straniero.
142
)on era sussiegoso, ma era ciaro ce era cosciente della
propria bravura. %i raccont8 di essere esule dalla Siria, ce
ormai faceva parte dello stesso proconsolato romano della
.iudea. Aveva avuto qualce diverbio con i medici romani, di
cui non condivideva le teorie, dopo essere riuscito a guarire
un importante vice governatore. (uesto lo aveva reso pi!
ricco e stimato, ma ance impopolare tra i collegi invidiosi.
3utto ci8, unito alle sue idee politice, lo aveva indotto ad
unirsi ai rivoltosi ebraici, ce lo avevano accolto a braccia
aperte. (uando partimmo mi augur8 buon viaggio citando un
verso poetico del suo paese*
9Il deserto ce attraversi, se il tuo cuore + puro, porta alla citt#
dove sarai accolto da amico=.
Anc$io lo benedissi, seppure non ricordassi alcun verso
poetico da dedicare al viaggio ce stavamo intraprendendo.
Ci congedammo con un abbraccio, da vecci commilitoni.
Lo avevo amato e stimato nel breve tempo ce passammo
insieme. -ra un medico di grande esperienza e trattava ferite
di guerra da anni. 5eraltro, ammetteva umilmente ce il
rapido miglioramento della terribile ferita di Sara era dovuta
pi! ad un miracolo ce alle sue arti medice.
143
-ro sicuro ce fosse sincero, ma dubitai seriamente ce ci8
dimostrasse, come aveva detto lui, l$approvazione divina alla
nostra causa. 5i! ci pensavo, pi! mi convincevo ce a
guarirla era stata la piet# mostrata per il soldato romano
morente. 2orse quello sventurato non si trovava sulla nostra
strada per caso.
Capitolo CC
'ormire. Lasciar andare la coscienza. 2ar scaturire dalla
propria mente il pensiero ce desidera uscirne, senza alcuna
logica connessione con i fatti del giorno, con le
preoccupazioni, gli impegni. Lasciare ce questo pensiero
costruisca una realt# parallela ce, per quanto assurda possa
essere, appaia verosimile e credibile. (uesta + la dimensione
del sogno. %olti ritengono ce contenga presagi per il futuro,
o spiegazioni divine ai fatti umani. Sono convinto ce durante
la vita materiale si dia spazio solo ad un certo ordine di
pensieri o di convinzioni, mettendo a tacere la parte restante
della propria mente. -cco, questa porzione di pensiero torna a
144
reclamare la sua ribalta nel teatro dei nostri sogni.
Nel sogno mi trovavo nella tenda di *leazar, eravamo seduti
uno di fronte all%altro, con indosso i mantelli neri. 8ui prese le
la parola, riferendosi pro(a(ilmente ad un discorso gi
iniziato:
"1u 0udah, vieni da me a confessare un delitto che hai
commesso circa trent%anni fa, un tradimento. "hi tradisce
colui che non tiene fede alla parola data: tu sei pentito, al
contrario, di esserci stato fedele. +ici di aver tradito un amico,
un certo 0eoshua, di cui tu eri discepolo. +a parte mia, non
posso che elogiare questa fedelt alla nostra causa, che tu
hai dimostrato andando contro i tuoi stessi affetti personali.
,otrei aggiungere che, se il comandante supremo fossi stato
io, non avrei certo dato quell%ordine, poich ritengo che gli
insegnamenti di 0eoshua non fossero ostili ai nostri principi.
"ome sai, molti "ristiani com(attono al nostro fianco.
*videntemente chi comandava allora lo ritenne necessario.
,ersonalmente, trovo strano che, tra le migliaia di vittime che
questa guerra ha causato e che ancora causer, il tuo senso
di colpa si cristallizzi proprio su quella persona. * dire che tu
hai ucciso molti altri nemici ed hai su(ito la perdita di due figli,
della suocera, una cugina, e, forse di tua nuora. "redo perci5
di non essere in grado di giudicarti da solo per quello che stai
confessando. "hiamer5 pertanto ad intervenire a questo
145
di(attito anche altri protagonisti della vicenda. $ei d%accordo."
-o tentai di rispondere, ma nel sogno era impossi(ile
pronunciare alcuna parola.
"0osafat" grid5 il comandante al suo attendente "1u che sei
cristiano e quindi sei il pi4 adatto a farlo, accogli nella mia
tenda gli altri testimoni ".
*ntrarono altri personaggi. :icono((i il giovane zelota che mi
aveva avvicinato il giorno in cui aggredii la guardia romana;
0eoshua stesso, vivo e con l%espressione serena, seppure con
la tunica macchiata di sangue e coronato di spine; si fece
avanti una terza persona, un uomo giovane, ma stentai a
riconoscerlo, per quanto mi fosse familiare.
-l primo teste inizi5 la sua deposizione: " Non conosco molto
(ene 0udah. $o che gli dovetti far capire quanto fosse in
de(ito con noi e con i sacerdoti. *ra certamente un ottimo
e(reo ed un militante fedele. 8a sua adesione alla 1orah mi
parve un po% in (ilico, specie dopo le lunga frequentazione del
cosiddetto !aestro. ,ersonalmente, non mi ero mai
interessato alla dottrina di costui, che aveva anche la faccia
tosta di definirsi 'iglio di +io. +oveva trattarsi di un (uon
oratore visto che sapeva trascinare una moltitudine di
persone. +icono avesse anche doti di guaritore e capacit
profetiche. 0udah ne era rimasto affascinato, per fortuna non
al punto di a(iurare la fedelt ai $icarii di cui faceva parte."
14
"Bene," riprese *leazar "tu non solo sei assolto, ma in questo
caso assumi anche dei meriti nei nostri confronti. $e desideri
che ci fermiamo qui, a me questa risposta sem(ra
sufficiente".
Non ero d3accordo. =olevo che anche le altre componenti del
mio su(conscio esprimessero la loro opinione ma non mi
riusc& di dire nulla, se non esprimendo il mio diniego con
movimenti del capo.
=olevo ascoltare 0eoshua.
"-o ti voglio (ene, 0udah." nel frattempo aveva preso il posto
occupato da *leazar, assumendo il ruolo di #iudice. "+icendo
questo, non intendo dire che ti amerei se non mi avessi
tradito, ma intendo che amo tutta la tua persona, come del
resto tutta l%umanit. -o sono vivo e risorto. $e questo viene
creduto da tutti o meno, di secondaria importanza. 8a mia
:ivelazione ha valicato i confini del tempo. 1utti i #iusti,
compresi coloro che non ne sentiranno mai parlare nella loro
vita, saranno comunque amati da me e da 2uello che
rappresento. 8a vita sulla 1erra nata dall3 amore, come
quella nei "ieli. 8e distinzioni tra (ene e male, vita e morte,
fedelt e tradimento, sono classificazioni umane di chi,
spesso per ipocrisia o per il proprio effimero tornaconto,
intende sfruttare le contrasti a proprio vantaggio. A fianco di
generazioni che praticheranno l%odio e l%intolleranza,
14!
nasceranno uomini in grado di contrastarla. -n questo
momento, fino alla fine dei tuoi giorni, tu non mi comprenderai
completamente. !a, come ti dissi un giorno, prima della fine
ci ritroveremo. "ome tu hai chiesto, sarai mondato".
-l terzo personaggio si fece avanti, come intrdotto dalle parole
del !aestro. Non aveva volto e ora mi appariva chiaro che
era stato ferito a morte molto tempo prima ed ora si
presentava solo per esprimere la sua posizione:
"-o sono te stesso, 0udah. "on una piccola differenza: come
vedi non porto il mantello e non sono pi4 un $icario. -o
rappresento la parte di te che non ha tradito 0eoshua, ma ha
a((andonato i suoi e> compagni di lotta. -o sono quello che
saresti stato tu se avessi agito cos&: fui un discepolo fedele,
malgrado mi dessero la caccia, e propagai il =er(o come
fecero gli altri Apostoli. =enni catturato ed ucciso,
(ar(aramente martirizzato a causa del mio "redo. 1u ora sei
ancora vivo, perch sei rimasto fedele alle antiche leggi e alle
tradizioni. -o e te siamo destinati ad essere separati, per
quanto fossimo la stessa cosa. "i5 a cui io dedicai la mia fede
verr chiamato Nuovo 1estamento, mentre tu sei un fedele
soldato di quello Antico. !a le distinzioni, come ha detto
0eoshua, sono solo un%invenzione: gli uomini,
paradossalmente, malediranno quelli come te e
glorificheranno quelli come me senza comprendere che la
14"
strada di un uomo segnata fin dall%inizio dei tempi ed il porre
(arriere tra scelte giuste o s(agliate all3interno della
medesima $crittura non pu5 essere che un errore."
*leazar si avvicino al mio volto s(igottito "Bene, 0udah, spero
tu a((ia ricevuto le risposte che aspettavi. Altrimenti, avrai
modo di meditarci su e di capire nel futuro. 1u hai agito
o((edendo ad un ordine e perseguendo gli ideali di
indipendenza del popolo d3-sraele. ,er quanto mi riguarda,
posso solo congratularmi con te per la tua fedelt e
confermarti come mio fedele capitano".
%i risvegliai. 6n dolore alla testa mi fece capire quanto
dolorosa possa essere la sensazione di essere spaccato in
due. %a questa sensazione a poco a poco si dilegu8, per
lasciare posto alla certezza ce, la mia strada, come quella di
ciunque, fosse segnata come pu8 esserlo il solco lasciato da
un aratro.
Si pu8 scegliere se camminare all$interno o fuori dal solco, ma
alla fine tutti i percorsi convergono. .razie a 'io.
14#
Capitolo CCI
In cammino. 6na lunga processione di mantelli e cappucci
logori ed impolverati, di un colore simile a quello della terra
del deserto.
Io, il comandante della terza compagnia dei Sicarii, quelli
armati con aste e pugnali, di solito adibiti ai servizi di
sentinella.
Io, ce mi sentivo il pi! indegno degli uomini per il mio
tradimento, i miei peccati, per aver ucciso dei confratelli.
Io, ce avevo generato tre figli e ne avevo condotto due alla
morte in una battaglia assurda e fratricida, accerciati dalla
morsa implacabile dell$esercito romano.
15$
Io, ce amavo sopra ogni cosa Sara e la stavo conducendo
ferita e distrutta nell$animo, verso una nuova vicissitudine
dall$esito incerto, malgrado la fiducia mostrata da -leazar.
Io, ce non ero stato in grado di impedire la barbara uccisione
di sua madre e di sua zia.
5rocedevo ancora avanti. 1erso un mondo veccio, una
fortezza abbandonata, un tempo ricca ed invincibile, con il
sogno di un mondo nuovo per dimostrare ai nostri nemici ce
+ impossibile piegare le genti della terra d'Israele.
/2uando tu parli della gente chi intendi. 8a gente comune, i
$acerdoti, i $adducei, i 'arisei, o gli ?eloti." mi aveva ciesto
<eosua. L'elenco poteva ancora continuare. &gnuno di noi
era, per s4 stesso, il re d'Israele e la gente, quello ce non
condivideva nulla con gli altri.
.li unici a rimanere uniti e compatti erano i maledetti, i Sicarii,
quelli ce non avevano niente da perdere o da vincere, ma
andavano avanti lo stesso. Inerzia, forse. Incapacit# di
esprimere ancora la propria voce, il proprio animo.
Combattenti non per una giusta causa, n4 per una conquista.
Combattenti e basta. Caduti senza alcuna possibilit# di
risorgere, morti ce ancora si muovono, ostinati, verso una
meta sicura, ma non di certo verso la vittoria, incapaci di
provare ancora dolore o sconforto. 5ersone come me o
Sara, o 'avide, ce non riescono a guardare in faccia i loro
151
congiunti o le persone amate, per timore di leggervi la stessa
espressione ce si trova sul volto di tutti* non soltanto frutto di
dolore, rimorso, disperazione, ma qualcosa di peggio.
-$ la stancezza ce sale dai piedi, indurisce le gambe, rende
la sciena insopportabilmente dolente, eppure ancora in
grado di sostenere fardelli, armi, pesi.
Il lasciarsi camminare, per continuare un percorso ce non si
sa quanto durer#, ma gi# da anni + inutile e doloroso.
La certezza di essere alla fine di qualsiasi cosa, dove ance
la disperazione non a pi! un posto.
La fine di ogni speranza era giunta a noi.
Avanti. )essun Sicario ritorna indietro.
152
Capitolo CCII
153
Compivo sessantasei anni quando arrivammo all$inizio della
salita ce portava alla fortezza. )onostante avessi sempre
svolto una vita molto attiva, cominciavo a patire il peso della
stancezza delle lunge marce e delle salite. Ance Sara,
ce pur essendo pi! giovane di me, non era pi! una
ragazzina, pareva indistruttibile.
Ci apparentemente accusava di pi! la stancezza erano mio
figlio 'avide, ormai uomo fatto, e i due ragazzi. I giovani,
evidentemente, anno bisogno di un motivo, di un ideale, per
continuare ad andare avanti. 'a anziani, si finisce per
muoversi ance solo per accertarsi di essere ancora vivi.
%asada era davvero una fortezza imponente. Il sentiero si
inerpicava zigzagando come un serpente, talmente ripido da
costituire un serio ostacolo ance per noi Sicarii, ce
giungevamo attesi e ben accetti dai nostri compagni.
L$impianto urbano era arroccato su tre diversi livelli verso lo
strapiombo su un lato della rupe. Il nostro comandante
supremo con il suo stato maggiore, si insedi8 nel palazzo
reale tuttora abitabile. I magazzini sotterranei includevano
abbondanti scorte di cibo e ampie cisterne per la raccolta
dell'acqua.
154
5ur essendo un comandante e uno degli anziani, preferii
stabilirmi in una delle casupole distribuite lungo le mura, forse
un tempo destinate ai drappelli delle sentinelle. 2u una
decisione saggia. La mia famiglia si adatt8 in fretta e ci
ritrovammo, dopo tanti anni di vita dedita ai combattimenti e
all$obbedienza ai precetti, a svolgere una vita quieta e
pressoc+ normale.
L$assedio dur8 quasi tre anni.
I due ragazzi si trovavano bene ad abitare con i loro nonni e
allacciarono amicizie con i numerosi coetanei ce vivevano
nella fortezza, figli di altri Sicarii recatisi l, con le famiglie.
Seppi per certo ce mio figlio 'avide aveva intrecciato una
relazione con una donna del posto. 5robabilmente in altre
occasioni l$avrebbe sposata. %a nessuno si sposava pi! a
%asada* la sensazione di precariet# e di morte incombente
rendeva impossibile realizzare progetti per il futuro. - questa
sensazione si rafforz8 dopo l$arrivo dei soldati romani.
Il comandante romano ce inseguiva -leazar e i Sicarii ce
occupavano %asada, si assicur8 prima il controllo dell'intera
regione circostante, stabilendovi presidi nei luogi pi!
opportuni. Subito dopo innalz8 un muro tutt'intorno alla
fortezza, perc4 nessuno degli assediati potesse fuggire, e vi
155
pose a guardia delle sentinelle.
-bbi il tempo di vivere ance io una parte di vita da uomo
normale, se pure ormai con l$animo oppresso dalla sicurezza
della fine. &gni essere umano dovrebbe essere ben coscio di
questo, ance se spesso si tende a dimenticare ce non
siamo immortali. 5er me e Sara, fu comunque il periodo pi!
tranquillo e, direi, sereno della nostra vita. -bbi la certezza di
avere con me la donna ce 'io mi aveva destinato. %essi da
parte gli ideali politici comuni, le regole del movimento zelota,
dimenticate le utopie e le conseguenti sconfitte, rimaneva la
nostra esistenza, nuda e reale. -ravamo vecci, ma i
sentimenti fra di noi erano immutati. Certo l$attrazione ce
c$era stata da giovani si era affievolita, ma ognuno di noi due
amava l$altro e negli anni, all$amore si era aggiunta
l$ammirazione e la stima per il coraggio, la resistenza al dolore
e alla fatica e la fedelt# alla legge ebraica. 3rovavo ormai
ridicole le remore provate verso il matrimonio con una
ragazza come lei. )ell$et# matura, eravamo l$uno per l$altra la
testimonianza vivente di un passato in cui la fede era grande
e la certezza di ottenere un mondo migliore era ancora pi!
forteB era giusto, a quei tempi, dedicare tutte le proprie
energie, la giovent!, la vita ad una causa ideale. A tutte
queste cose, si era aggiunto l$affetto nato dalla vita di tutti i
15
giorni* amavo i suoi gesti nei confronti del figlio o dei nipoti, la
cura ce dedicava a tenere decorosa quella misera
abitazione, darle un bacio ed esserne ricambiato. 5er la verit#
poteva ance accadere ancora qualcosa di non
esclusivamente spirituale, specie la notte, quando i nostri
corpi si incontravano sul giaciglio. La vedevo sempre pi!
simile a me* io non avevo mai realmente conosciuto ed amato
i miei genitori, mentre lei non aveva mai saputo ci fosse suo
padre. -ravamo impavidi di fronte al nemico, ma soffrivamo
molto la mancanza di radici familiari e la solitudine* non era
mai riuscita a rassegnarsi alla perdita della madre. %entre
combatteva con l$assassino in casa nostra, aveva
deliberatamente lasciato ce lui la colpisse, senza ricorrere
subito ai suoi temibili pugnali ce era rapidissima nell$usare.
%i confess8 ce in quell$occasione, aveva desiderato di
essere uccisa, perc+ sapeva ce quest$ulteriore ferita
affettiva sarebbe stata insopportabile. &gni tanto, emergeva il
ricordo di qualce episodio della nostra vita con <eosua.
-ntrambi lo avevamo amato, malgrado le nostre convinzioni,
e ne sentivamo la mancanza. -ra bello stare con lei, ancora.
Avevo scoperto la felicit# nelle piccole cose di tutti i giorni*
festeggiare qualcosa di inventato, bevendo un sorso del
rarissimo vino riservato ai capi anzianiB abbellire con un
cristallo, un geode del deserto o una pianta la finestrella della
15!
garitta ce , da casa nostra, dava sullo strapiombo. 5osso
veramente ringraziare il Signore, per questo periodo di vita
serena ce mi fu donato e ce trascorsi per maggior parte del
tempo in famiglia.
&rmai di combattimenti non si parlava pi!. La condizione di
militare la vivevo esclusivamente durante le riunioni con il
comandante supremo, ce riferiva ai suoi capi le notizie
portate dalle vedette riguardo ai movimenti dei Romani e
discuteva sul da farsi. 2u nel corso di una di queste
assemblee ce seppi quale sarebbe stato il nostro destino di l,
a poci mesi. Alle spalle della torre ce dominava il sentiero
ce ad occidente s'inerpicava verso la reggia, si trovava una
grossa prominenza rocciosa ce andava sviluppandosi in
altezza fino a circa FGG cubiti. (uesta rampa naturale era
ciamata ;ianca. Il comandante romano, Lucio 2lavio Silla,
ordin8 all'esercito di costruirvi sopra un terrapieno. I legionari
avevano iniziato il lavoro elevando una solida rampa
dell'altezza di duecento cubiti per colmare il disavanzo con la
fortezza ce li sovrastava. 6n'ulteriore piattaforma costituita
da grossi blocci uniti insieme era in costruzione e avrebbe
consentito di piazzare sul terrapieno le maccine da guerra Si
ordin8 pertanto ai sicarii di costruire un$ulteriore barriera per
rinforzare le mura esterne, ormai esposte ai colpi di ariete. Il
15"
secondo muro venne costruito e resistette agli attacci fino a
quando 2lavio Silla si accorse ce questa barriera era
costituita prevalemtemente da travi in legno, imbiancate con
la calce in modo ce sembrassero in muratura.
Si accinse pertanto ad usufruire di un altro tipo di micidiale,
risolutiva, arma di distruzione.
15#
Capitolo CCIII
9@omini valorosi, avendo noi deciso da lungo tempo di non
servire n i :omani n nessun altro, salvo che +io, adesso
giunto il tempo di mettere in pratica il nostro proposito. -n
questa occasione non do((iamo disonorarci da noi stessi, noi
che nel passato non tollerammo una schiavit4 immune da
pericolo, e che ora dovremmo accettare insieme con la
schiavit4 inesora(ili vendette, se cadessimo vivi in potere dei
romani; poich, come fra tutti fummo i primi a ri(ellarci, siamo
anche gli ultimi a com(attere contro di loro.
"redo, inoltre, che da +io ci sia stata elargita questa grazia, di
poter cio morire con no(ilt e in li(ert: ci5 non fu concesso
ad altri.
,er domani ci attende l%inevita(ile cattura, oppure la li(era
scelta di una morte gloriosa assieme ai nostri cari: noi, infatti,
non possiamo ormai vincere i nemici in com(attimento e i
:omani, che (ramano catturarci vivi, non possono che
propiziarci questo onorevole destino.
8a stessa posizione naturale della fortezza, che pure
inespugna(ile, non valsa a salvarci; pur avendo
a((ondanza di viveri, armi in eccedenza e una disponi(ilit di
1$
mezzi quasi superflua, evidentemente da +io siamo stati
privati della speranza di salvezza.
!uoiano dunque immuni dal disonore le nostre donne, senza
su(ire la schiavit4 i nostri figli e, dopo la loro fine,
scam(iamoci l%identico generoso servizio, preservando la
li(ert come no(ile coltre.
!a, prima, distruggiamo col fuoco ogni nostro avere e la
fortezza; cos& i :omani A ne sono sicuro A resteranno delusi di
non impossessarsi delle nostre persone e insieme di fallire nel
guadagno. 8asciamo soltanto i viveri: essi testimonieranno,
per noi morti, che non fummo vinti dall%indigenza, ma che
preferimmo volontariamente la morte alla schiavit4.
)h7 fossimo morti tutti, prima di vedere la citt santa distrutta
dai nemici, il sacro tempio empiamente profanato. *d ora
anche la speranza di poter un giorno farne giusta vendetta
ormai definitivamente svanita: senza speranza di fronte alla
dura realt, affrettiamoci almeno a morire con onore7
Noi, fieri del nostro coraggio, gi ci ri(ellammo ai :omani e
anche ultimamente quando ci offrirono scampo, non
prestammo ascolto.
"hi poi non prevede il loro sicuro furore se ci prenderanno
vivi.
$venturati i giovani il cui vigore permetter pi4 prolungati
supplizi; sventurati quelli la cui tarda et render
11
insopporta(ili quelle sofferenze7 @no vedr la moglie
trascinata via con violenza; il padre, con le mani legate, udr
invano l%implorante voce del figlio7
!a finch queste sono li(ere e possono impugnare una
spada ci rendano un servizio di tragica no(ilt: moriamo
quando ancora i nemici non ci hanno ridotto in schiavit4.
+iamo da li(eri l%addio alla vita con le mogli e i figli, lasciando
ai :omani lo stupore per la nostra morte e l%ammirazione per
il nostro coraggio./
Le parole del comandante supremo -leazar furono suppergi!
queste, come vennero riportate dagli storici. 2orse non furono
esattamente quelle ma, alle mie oreccie disincantate e
deluse non faceva molta differenza. 'a tempo aspettavo un
discorso simile a questo, ce venne pronunciato intorno al
mezzogiorno sul piazzale antistante il palazzo reale. A dire il
vero pensavo ce sarebbero arrivate molto prima, quando le
catapulte romane si misero a lanciare dei tronci incendiari,
ce fecero danno sul muro interno. -leazar, come avevo gi#
detto, era un uomo buono e non si manifest8 mai arrogante
nei confronti dei subalterni. %a aveva una fede incrollabile,
forse ereditata col sangue paterno, nella causa della rivolta
contro i conquistatori illeciti della nostra terra. 5roprio per
questo decise di pronunciare questo ordine. I Sicarii non
potevano cadere vivi nelle mani dei Romani, sia in quanto
12
9uomini valorosi=, sia per evitare le atroci torture ce
avrebbero dovuto subire. Il breve idillio con Sara e con la
mia vita volgeva al termine. )on credevo pi! nella libert# o
nella giustizia. )on credevo pi! nell$ infallibilit# della Legge o
del nostro credo.
%e ne andai quindi a casa, con l$animo in pezzi. %ai avrei
immaginato ce la mia spada avrebbe trafitto i miei nipoti e
mio figlio. 'iedi ai pi! giovani la precedenza* non volevo ce
assistessero alla morte dei loro cari pi! anziani. %entre mio
figlio 'avide, da sicario impavido quale era , mi si offr,
mostrando il petto nudo ed incitandomi a colpirlo, negli occi
dei due ragazzi, oltre ad un prevedibile terrore per la morte,
less, la parola ce era e sarebbe stata nei secoli la mia
condanna* traditore.
Sara, la mia Sara, compagna da sempre, volle offrirmi i
suoi ultimi pensieri, come dono d$addio. %ai come in quel
momento la sentii vicina.
/Io penso. Sento i pensieri dentro di me diventare poesia. &ra,
qui, in questo momento, li sento, non solo nella testa, ma in
tutto il corpo. 2orse, se ora io ti toccassi, passerebbero da me
a te, come se il contatto ci rendesse una cosa sola. Sarebbe
bello perc4 ogni attimo, ogni cosa tra noi, sarebbe ciara ad
entrambi, senza doverne parlare. Sono stanca. "o fatto della
mia vita una guerra per riuscire a diventare migliore. 3utto
13
quello ce o tentato nella mia esistenza + fallito. %a quello
ce il signore a voluto per me +, e sar# comunque, un
successo. -ro molto piccola quando credevo di essere legata
per sempre a persone ce poi non furono determinanti. %ia
madre, altre individui del paese, gli Zeloti. 'a ragazzina mi
piaceva <eosua* era cos, bello, alto, forte. %a non era
amore, era un'infatuazione di bambina. Lo rividi e lo amai
ancora ma diversamente* Lui era cos, buono, distaccato dalle
cose del mondo, un vero profeta. 2orse non + impossibile
amare l'Amore ed + impossibile uccidere 'io.
(uando ti conobbi fosti una rivelazione, non solo perc4 mi
piacevi ed eri stato gentile con me, ma perc+ mi ai fatto
scoprire di poter amare davvero un uomo. Io, una peccatrice,
votata tutt'al pi! ad una vita di attivismo politico, capii ce ero
capace di amore. %i facesti vedere le cose sotto una luce
diversa* l'atto fra uomo e donna, ce ritenevo disgustoso, mi
appariva ora desiderabile. )on o pi! avuto alcun altro uomo
dopo il nostro primo incontro. S,, ai capito bene* dopo il
nostro primo incontro fui casta, per tentare di purificarmi. )on
avevo molta speranza ce tu ritornassi, ma lo avevi
promesso. A quindici anni + lecito aggrapparsi ad un sogno.
5oi si passa ad un$et# in cui i fantasticerie sono bandite,
sostituite dalla cruda realt#. (uando si diventa vecci invece
si ricomincia a crederci pi! di prima. 'al mio proposito di
14
castit# nacque la lite con quel maiale di decurione. 3u
ritornasti. 3i dissi, come per caso, ce mi consideravo la tua
donnaB in quel momento tremavo al pensiero ce tu mi
respingessi. 'io a voluto ce percorressimo insieme
entrambe le strade, forse per riuscire a salvarci, sostenendoci
a vicenda. (uando mi resi conto di poter essere uno
strumento di morte, tu fosti presente quasi immediatamente,
per evitare ce fossi travolta e divenissi sciava del cinismo e
del rimorso. %i ai resa moglie, madre e donna rispettabile,
ma non posso dire di essere stata sempre tua. )on pensare
ce ti abbia tradito, nessun uomo ci fu per me dopo il nostro
matrimonio. )el cuore porto il rimpianto di non averti fermato
in tempo. )on solo per salvare <eosua, ma ance per evitare
tutto il male ce questo ti a portato. Lo Seol, l'inferno ti a
tenuto con s4 per un tempo interminabile. -d io ero con te.
Sempre. La vita ora mi abbandona, come a abbandonato
coloro ai quali l'o tolta io. "o combattuto per me, per te, per il
nostro popolo, per la nostra religione, per capire alla fine ce
tutto questo faceva parte di un disegno ben al di sopra di me,
di te, del popolo e delle sue tradizioni. &gni uomo ucciso era
gi# morto, ogni donna brutalizzata non esisteva pi!, ogni
oltraggio morale e materiale scaturiva da un qualcosa o da
(ualcuno ce in questo momento + dentro di me. 1orrei
possedere le parole giuste per aprirti gli occi sulla
15
complessit# del Creatore e della Creazione ce sento cos,
viva. 1orrei davvero ce il Sogno di 'io ce ora sto vivendo
passasse dal mio cuore al tuo, senza intermediari. Adesso la
guerra + finita, almeno per noi. La vita + finita. 3occa a me
morire. )on intendo andarmene abbracciata a te, perc4 mi
dovresti colpire alle spalle ed io non lo posso accettare, dopo
una vita trascorsa da guerriera. )on voglio coprirmi il viso.
'evi vedere lo sguardo della tua donna nell'ultimo istante ed
io voglio avere negli occi il tuo volto. 3i devo il tempo ce
avrai per ripensare, perdonare te stesso e gli altri, recuperare
ci8 ce era .iuda, prima di <eosua. 1oglio ce tu abbia
modo di prepararti. )on mi importa se mi accorger8 o meno di
morire. 1oglio essere certa ce, se saremo uniti nel mondo
ce verr#, lo avremo deciso insieme. Credo ce il Signore
avr# piet# delle mie innumerevoli colpe e di tutte le
mancanze, ce, sono certa, anno seguito il suo progetto
sulla mia esistenza=. Recit8 cantando i versi del Cantico dei
Cantici, come volesse offrirmi un dono ed una promessa di
inestimabile valore*
6!ettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo (raccio;
perch forte come la morte l%amore,
tenace come gli inferi la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
1
una fiamma del $ignore7
8e grandi acque non possono spegnere l%amore
n i fiumi travolgerlo.
$e uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cam(io dell%amore, non ne avre((e che dispregio.
Sono pronta./
5areva pervasa dal :uach, l$alito vitale comunicato da 'io
all$uomo. Le lacrime di commozione ce mi sgorgarono dagli
occi furono evocate dalle sue parole e dal suo canto, pi! ce
da quello ce avvenne dopo. Stavo ritrovando la 2ede nelle
Scritture.
.uardai i tristi cadaveri ultimi testimoni di ci8 ce era stata la
mia famiglia. Se pure non ci fosse stato l$ordine, avrei cercato
ugualmente la morte. %i domandai quanto tempo avessi
realmente trascorso con loro o se invece non avessi perso
troppo tempo ad inseguire ideologie irrealizzabili. Avevo
ritenuto giusto ce i veri uomini e donne d$Israele
difendessero la loro identit# nazionale contro ci aveva fatto
della conquista il suo unico credo. Avevo perso tutto* la
guerra, la causa, i figli, i nipoti ed ance la donna del mio
cuore, tutti caduti sotto la lama della spada di .iuda, il
traditore, il sicario.
Ci eravamo uniti allo stesso movimento rivoluzionario, ognuno
con le sue motivazioni* io per nazionalismo e religiosit#, Sara
1!
per affrancarsi da una condizione sociale peccaminosa e
disprezzata, i miei figli per somigliare al padre. Se fosse stato
possibile accogliere la storia di ciascun sicario morto per la
causa, avremmo scoperto un universo di pensieri. &gni uomo
vive per reagire a situazioni penose patite o per raggiungere
ideali personali, ignoti a tutti. 5erc4 non avrei potuto
liberarmi ance io di tutto quello ce era solo fatto di parole
umane7 Io ce, presto, di umano non avrei avuto pi! nulla,
nemmeno la vita. )on potevo anc$ io ascoltare la 1oce ce
sembrava aver pervaso l'intero essere di Sara7 Avevamo
opposto alla forza dei Romani altrettanta forza e spesso
avevamo sconfitto o messo in seria difficolt# l$esercito pi!
potente del mondo. %a in questo momento ricordavo solo
Colui ce diceva ce non vi + mai gloria nella morte di un
fratello. )on avevo capito. Avevo ucciso, tradito, in nome di
un'ideale esasperato, e ora rimpiangevo Ci invece predicava
di porgere l$altra guancia. )on facevo parte ance io
dell'intero disegno del Creato7 )on ciesi perdono a 'io,
perc4 o agito sempre in buona fede, nella convinzione di
fare ci8 ce era meglio per tutti, ance a discapito della mia
incolumit# o del mio equilibrio mentale. -ro sinceramente
amico e discepolo di <eosua. "o obbedito ad un ordine, ce
forse non avrei dovuto ascoltare.
La morte libera ciascuno dal peso del suo passato fatto di
1"
errori o di vittorie, sconfitte o soddisfazioni.
La morte. All$inizio di questo racconto dissi ce era una delle
pi! grandi prove dell$esistenza di 'io. )e sono assolutamente
convinto. )on + mai facoltativo nulla di ci8 ce avviene nella
nostra vita e tantomeno la sua fine. ;isogna implorarla, con
umilt#, come avviene per tutte le grazie per cui si prega. Il
suicidio + condannato dalla religione e solo i pagani lo
ritengono affermazione della supremazia umana sui dettami
della natura. %a in realt# + un gesto comunque contro natura,
la negazione della vita, il gesto disperato di ci sceglie non il
bene superiore, ma il male minore. Altri particolari ancora
rendevano la mia fine pi! penosa* il rimpianto di quello ce la
mia vita avrebbe potuto essere e ce non fu, il rimorso per le
decisioni sbagliate, la consapevolezza di aver sacrificato alla
mia fede i pi! grandi doni ce la vita mi aveva elargito* da
questo stavo fuggendo. Il suicidio non + un gesto eroico, ma
pura, vilissima volont# di smettere di soffrire. Il coraggio della
vigliacceria, ce avrei dovuto in ogni caso trovare.
Solo la nostra anima pi! elevata, ci8 ce ci distingue da ogni
altro essere, colma consapevolmente l$infinito abbraccio di
'io* da quando Lo avevo pregato di 9mondarmi= in effetti non
ero mai pi! stato costretto ad uccidere. &ra mi ritrovavo
nuovamente di fronte alla morte, non solo la mia, ma di tutto
ci8 ce avevo profondamente amato.
1#
%i sentivo impotente e miserevole, privo di ogni forma di
quella .razia divina ce credevo di aver perseguito per tutta
la vita. (uanto sarebbe stato importante per me in quel
momento, avere ancora un %aestro, una .uida, una
emanzaione del Signore qui sulla 3erra. Come desideravo
rivedere <eosua, abbracciarlo, parlargli. (uanto avrei voluto
incontrarlo, domandargli perdono e liberarmi finalmente di
ogni fardello, compreso il mio dannato nome, divenuto
simbolo di tradimento.
%entre pensavo a queste cose, vidi ce avevamo ce sulla
tavola c$era ancora del pane. Stavamo per mangiare qualcosa
quando giunse la disposizione a recarsi con urgenza ad
ascoltare il discorso di -leazar, in cui ci avrebbe ordinato il
suicidio collettivo.
%i giunse alla mente e al cuore una risposta alle mie dolenti
riflessioni. 6na frase proveniente da un'epoca lontana eppure
ancora viva, come fosse pronunciata in quellHistante da
qualcuno ce da sempre era l,, presente, insieme a noi*
/Fate questo in memoria di me/.
1!$
-pilogo
I massi catapultati dalle retrovie, giunte ormai a met# della
rampa, avevano sfasciato il muro e l'arco d'ingresso. I tronci
incendiati avevano appiccato il fuoco alla parete interna,
costruita dai Sicarii come ulteriore riparo. Lo spazio per
l'accesso alle truppe di sfondamento era stato creato. Le
avanguardie entrarono in fretta, ma in prudente formazione a
/testuggine/. I soldati erano certi di dover affrontare una
pioggia di massi e frecce, seguita da un feroce
combattimento. Si accorsero ben presto ce l'unico strepito
ce si poteva udire, era il rumore prodotto dalla loro stessa
avanzata. 6n esercito imbestialito da mesi di assedio e
preparato al confronto, al dolore e alla morte, non si pu8
arrestare immediatamente. Le menti dei fanti, dei cavalieri,
degli astati e dei loro ufficiali erano pronte al sangue, all'odore
dei corpi, alla paura e alla vertigine ce una battaglia porta
con s4. Impiegarono un interminabile lasso di tempo per
rendersi conto ce tutto questo non sarebbe accaduto.
L$orrore dell$inaspettato colp, forte come un pugno allo
stomaco. /'ecurione, sono tutti morti/
/Cosa stai dicendo, soldato7/
/)on c'+ nessuno qui/.
1!1
Il decurione inizi8 a gridare per vedere se si faceva vivo
qualcuno. 1ennero trovate due donne e cinque bambini
ancora vivi. I Romani le interrogarono e trovando inaudito il
terribile gesto ce gli Zeloti avevano compiuto. Cos, fu. )elle
case e nel palazzo si imbatterono solo in cadaveri, uccisi per
mano propria o dei loro compagni.
Arriv8 il grosso della C Legio, con in testa il comandante in
seconda, %arco %urra, ce si present8 ai suoi uomini a
cavallo e ud, le prime incredibili notizie. I soldati erano rimasti
inorriditi e ammirati da tanta determinazione e coraggio.
%arco era un vero veterano, aveva iniziato la carriera militare
combattendo in -gitto nelle sciere di Augusto, per divenire
capo manipolo in 5alestina. .li uomini lo adoravano e lo
stimavano come il vero comandante della Legione. Scese da
cavallo ed inizi8 ad esplorare insieme ai semplici soldati ogni
abitazione. )on credeva ai propri occi. 3emeva una trappola,
ma ben presto si rese conto della verit#.
/Si sono suicidati in massa, comandante Lucio 2lavio. "anno
dato una prova di un coraggio senza precedenti./
Il condottiero romano, Lucio 2lavio Silva, a cui %arco rivolse
questo breve rapporto, si present8 poco dopo, in sella al suo
cavallo. Amava, essendo stato tribuno, legato imperiale e
comandante delle .uardie del 5retorio, apparire con l'ampio
mantello nero e il pennaccio nero tipico dei pretoriani,
1!2
mentre %arco e gli altri ufficiali lo portavano rosso. 5er motivi
politici, era stato allontanato da Roma, con l'offerta del
comando delle forze in terra d'Israele. 6n'aquila nera dipinta
sul petto dell'armatura simboleggiava il suo grado.
/5rova di coraggio, dici7 Scioccezze. Si sono resi conto di
non avere speranze opponendosi a Roma. In realt#, + come
se li avessimo uccisi in battaglia. 1oglio qui uno scriba.
%anderemo immediatamente all'Imperatore il resoconto
vittorioso di questa guerra. )on rimane alcun altro nemico nel
paese, completamente sottomesso all'Impero. 'a domani
torner8 al mio palazzo del comando, a Cesarea. %arco,
occupati di lasciare una guarnigione qui a %asada, mentre
con il resto dell'esercito mi seguirai/.
/Signore, si tratta di nemici valorosi, meritano il rispetto dei
soldati di Roma. 'ovremmo dare loro degna sepoltura:/
/%a sei impazzito7 1uoi attirare su di noi il colera o altre
malattie mortali7 Si tratta, in ogni caso di -brei violenti e
ribelli. Ammucciateli nel palazzo e date tutto alle fiamme.
;ruciateli tutti./
Il vento del deserto faceva svolazzare il mantello nero del
comandante. %arco salut8 militarmente, portando la mano
destra al fregio del mantello sulla spalla sinistra, a significare
ce aveva capito ed avrebbe obbedito. 'entro di s+ pens8
ce Lucio fosse un politicante bellimbusto, poco rispettoso del
1!3
vero valore. -ra felice di poter toccare il proprio mantello
militare, per logoro ce fosse. Aveva attraversato decine di
battaglie senza mai incinarsi a compromessi ed aveva
sempre rispettato l$onore, ance nei nemici.
L'operazione riciese comunque molte ore penose per i
soldati, sia per il caldo, sia per l'angoscia ce causava un
simile compito.
/-i guarda questo qui/ il militare ce aveva parlato era
entrato in una delle misere abitazioni della roccaforte. Aveva
trovavano i corpi di un giovane, di una donna e di due ragazzi.
La sua attenzione era stata attirata da un uomo di una certa
et#, appoggiato al muro con un gladio infisso nel petto fino
all'elsa. %algrado lo squarcio sul petto, mostrava
un'espressione distesa, quasi sorridente.
/'i sicuro per la sua et# era molto forte. Li a ammazzati tutti
lui, gli altri non anno armi. "a avuto coraggio. Ce gente
valorosa e spietata erano, per -rcole>/
/(uesto + certo. .uarda* in una mano stringe ancora una
brocca con del vino e a terra c$+ un pezzo di pane, gi#
addentato:/
/;o, si sar# fatto un sorso prima di suicidarsi. )on voleva
morire a pancia vuota. Andiamo, d#i, ce il tramonto + vicino
e vorrei finire questo orribile lavoro il prima possibile. 5oi,
ance io vorrei avere del pane e del vino da condividere con
1!4
gli amici/.
Nota dellautore.
I 1angeli Canonici riportano solamente poci episodi dell$apostolato e del
successivo tradimento di .iuda. La sua vita, precedente e successiva ai fatti
evangelici, qui riportata, + di pura fantasia. 1iene identificata nella vita di un sicario
dell$epoca fino all$assedio di %asada ed alla sua morte. I riferimenti ai fatti e ai
personaggi realmente esistiti rispettano quanto riportato da fonti storice della
travagliata storia del popolo ebraico di quegli anni.
Le citazioni riportate in corsivo, sono tratte dal 1angelo secondo %atteo e
secondo Luca, dal Cantico dei Cantici e dal resoconto storico di 2lavio .iuseppe
sulla I .uerra .iudaica.
1!5

Vous aimerez peut-être aussi