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1 IL CONTROLLO DEL PROCESSO DI MISURAZIONE

1.1 Introduzione
Il sistema di conferma metrologica, descritto nella norma UNI EN ISO 10012, si prefigge di assicurare
che le misurazioni, ottenute con un apparecchio per misurazione al termine dell'intervallo di conferma
metrologica, siano ancora sufficientemente accurate per lo scopo stailito! la conferma metrologica
quindi una verifica a posteriori.
"uttavia, ench# l'intervallo di conferma, fissato in ase all'esperienza, garantisce un'alta
proailit$ che l'apparecchio per misurazione continuer$ a funzionare ancora correttamente fino al
termine del suo intervallo di conferma, esso non pu% preservare da difetti casuali e non prevediili o
da danni non visiili che possono sopraggiungere fra una conferma metrologica e la successiva&
Inoltre il sistema di conferma metrologica non assicura che l'apparecchio per misurazione sia
utilizzato correttamente' perfino l'apparecchio per misurazione pi( accurato produrr$ risultati errati
se usato non correttamente& )rocedimenti di misurazione documentati correttamente
dovreero tutelare da *uesta eventualit$, ma non + sempre possiile verificare che essi siano
correttamente eseguiti&
Il controllo delle misurazioni come processi, in accordo con la norma UNI EN ISO 10012, riduce la
possiilit$ dell'insorgere di prolemi dovuti a difetti casuali, dammi o cattivo uso o a condizioni
anomale non relative all'apparecchio ma legate al processo di misurazione& ,'efficacia o l'entit$ di tali
riduzioni dipende dalla fre*uenza dei controlli -controllo dei processi. che a sua volta dipende da
considerazioni gestionali ed economiche&
I metodi per il controllo dei processi di misurazione, fondati sulla metodica sorveglianza ed analisi dei
dati delle misurazioni, sono applicaili a tutti i livelli di misurazione, dalla taratura dei campioni alle misure
di routine sui pezzi& ,e procedure per il controllo dei processi di misurazione possono essere usate per!

/ rilevare insolite variazioni nell'andamento di un processo di misurazione'
/ rilevare prolemi di ripetiilit$'
/ identificare e *uantificare fattori di compensazione o di correzione per eventuali derive'
/ aiutare ad identificare variazioni periodiche prevediili, incluse *uelle cicliche'
/ fornire parte della documentazione richiesta per le esigenze dell'assicurazione della *ualit$&
,a cominazione del sistema di conferma metrologica e del controllo del processo di misurazione
rafforza la fiducia che l'apparecchio per misurazione ed il processo di misura implementato siano
costantemente in uno stato di conformit$ ai re*uisiti per l'utilizzazione prevista&
1.2 Controlli periodici ed i c!pioni di controllo
)er ogni processo di misurazione che si desidera tenere sotto controllo, occorre individuare *uegli elementi -ad
esempio l'errore di indicazione o la forza di misura. che, se suiscono variazioni contenute, garantiscono
una sufficiente stailit$ dei risultati della misurazione& )er ogni elemento individuato occorre definire i limiti
di controllo tali da garantire le accuratezze richieste del processo di misurazione& 0d intervalli definiti
sull'elemento individuato si eseguono dei controlli, denominati 1controlli periodici1, che consistono in
misurazioni dell'elemento utilizzando opportuni campioni, denominati 1campioni di controllo1& 0nalizzando
le misure effettuate con intervalli regolari ci si aspetta che i valori siano staili ed entro i limiti stailiti'
in caso contrario si ha evidenza della presenza di un'anomalia nel processo di misurazione&
2acciamo il seguente esempio! tenere sotto controllo il processo di misurazione di un diametro di
un alero motore utilizzando un caliro a corsoio& Il caliro a corsoio viene sottoposto a conferma
metrologica con un intervallo semestrale& Il parametro che utilizzeremo per il controllo del processo
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di misura + l'errore nella misurazione di misurandi noti' il campione di controllo utilizzato + una spina
avente diametro pari al diametro dell'alero motore e l'intervallo di controllo + di una settimana& 5i%
significa che ogni settimana verranno effettuare ad esempio 10 misure sul campione di controllo e
verr$ calcolata la differenza tra la media aritmetica delle 10 misure ed il valore noto del campione di
controllo& I dati verranno analizzati tramite l'uso delle carte di controllo per valutarne la variailit$ e
prendere gli opportuni provvedimenti&
Un campione di controllo + *uindi un *ualun*ue artefatto simile agli oggetti misurati col processo
di misurazione che si vuole tenere sotto controllo& )er i campioni di controllo si pu% affermare che!
/ non + necessario che siano tarati' essi devono per% avere una stailit$ dimensionale e
geometrica sufficiente a garantire la significativit$ del confronto periodico dei risultati della loro
misurazione' inoltre le superfici rilevanti ai fini della misura devono possedere un grado di
finitura sufficientemente uono per non introdurre una aleatoriet$ significativa nel risultato'
/ se i campioni di controllo non sono tarati + indispensaile che le procedure di misura di tali
campioni siano eseguite una prima volta immediatamente dopo la conferma metrologica
dello strumento con esito positivo, allo scopo di determinare i valori di riferimento' nei
successivi controlli periodici devono essere mantenute invariate le posizioni e gli
orientamenti prescelti in tale occasione, nonch# le modalit$ adottate per l'elaorazione e la
valutazione dei risultati&
Occorre inoltre assicurare che la fre*uenza con cui si effettuano i controlli periodici sia appropriata per il
processo di misurazione& Normalmente per un nuovo processo o per un nuovo campione di controllo si
dovreero effettuare i controlli periodici con maggiore fre*uenza' una volta che + stata ac*uisita una certa
esperienza ed il processo si + dimostrato staile ed in controllo statistico -assenza di cause di variailit$
inattese., gli intervalli tra le misurazioni dei campioni di controllo possono essere prolungati&
1." L#u$o delle crte di controllo
In presenza di un processo di misurazione in stato di controllo statistico -ad esempio immediatamente dopo ad
una conferma metrologica., l'utilizzo delle carte di controllo rappresenta uno strumento molto efficace per
sorvegliare nel tempo l'andamento del processo' le carte di controllo sono infatti in grado di evidenziare con
sufficiente attendiilit$ e tempestivit$ variazioni significative del processo di misurazione, consentendo di
intervenire con le necessarie azioni correttive&
,'oiettivo *uindi + *uello di conoscere l'andamento nel tempo sia della posizione centrale dell'elemento
individuato sia della dispersione dei valori rilevati& )er raggiungere tale oiettivo si utilizzano le carte di
controllo per variaili, procedendo nel seguente modo!
/ si definisce un campione, costituito da n valori di misura 6 assunti dall'elemento oggetto di
analisi -misurando.& Ovviamente il misurando deve essere unico per non introdurre nell'analisi
la variailit$ della sua produzione e far s7 che la dispersione dei valori di misura dipenda invece
unicamente dalla variailit$ del processo di misura'
/ si definisce con idonei criteri la fre*uenza con la *uale si prelevano consecutivamente gli n
valori di misura del misurando che costituiscono i campioni'
/ per ogni campione prelevato si calcolano!
234
che costituiscono i valori osservati di due variaili casuali che possiamo chiamare 1media del
campione i/esimo1 ed 1escursione del campione i/esimo1'
/ si prosegue in *uesto modo fino a *uando non si sia osservato un numero m
significati vo -m 8 90. di campioni, ciascuno caratterizzato dalle variail i casuali 6'
e R,
/ a questo punto si calcolano:
:uesti due valori consentono di tracciare i due grafici riportati nella figura ;&< ovvero la carta di
controllo della media e la carta di controllo della dispersione' la linea centrale LC ed i limiti di
controllo superiore (LCS) e inferiore (LCI) si calcolano utilizzando le formule seguenti, dove A2 ,
D4, e D3 dipendono dalla dimensione del campione e sono riportati in taella ;&9!
934

=34

"aella dei coefficienti delle carte di controllo per variaili
n
d
2 A
2 A
3
B
3
B
4
D
3 D
4
2 1,128 1,880 2,6! 0 3,26" 0 3,26"
3 1,6!3 1,023 1,!4 0 2,68 0 2,"
4 2,0! 0,"2! 1,628 0 2,266 0 2,282
2,326 0,"" 1,42" 0 2,08! 0 2,114
6 2,34 0,483 1,28" 0,030 1,!"0 0 2,004
" 2,"04 0,41! 1,182 0,118 1,882 0,0"6 1,!24
8 2,84" 0,3"3 1,0!! 0,18 1,81 0,136 1,864
! 2,!"0 0,33" 1,032 0,23! 1,"61 0,184 1,816
10 3,0"8 0,308 0,!" 0,284 1,"16 0,223 1,"""
11 3,1"3 0,28 0,!2" 0,321 1,6"! 0,26 1,"44
12 3,28 0,266 0,886 0,34 1,646 0,283 1,"1"
13 3,336 0,24! 0,80 0,382 1,618 0,30" 1,6!3
14 3,40" 0,23 0,81" 0,406 1,!4 0,328 1,6"2
1 3,4"2 0,223 0,"8! 0,428 1,"2 0,34" 1,63
16 3,32 0,212 0,"63 0,448 1,2 0,363 1,63"
1" 3,88 0,203 0,"3! 0,466 1,34 0,3"8 1,622
18 3,640 0,1!4 0,"18 0,482 1,18 0,3!1 1,60!
1! 3,68! 0,18" 0,6!8 0,4!" 1,03 0,404 1,!6
20 3,"3 0,180 0,680 0,10 1,4!0 0,41 1,8
21 3,""8 0,1"3 0,663 0,23 1,4"" 0,42 1,"
22 3,81! 0,16" 0,64" 0,34 1,466 0,43 1,6
23 3,88 0,162 0,633 0,4 1,4 0,443 1,"
24 3,8! 0,1" 0,61! 0, 1,44 0,42 1,48
2 3,!31 0,13 0,606 0,6 1,43 0,4! 1,41
I limiti di controllo, calcolati secondo le formule indicate, definiscono delle fasce centrate
simmetricamente intorno ai limiti centrali, di ampiezza rispettivamente!
L crt R % pi( sensiile ai camiamenti nell'uniformit$ delle misure effettuate all'interno dello
stesso campione -relativamente alla caratteristica in esame.! pi( sono assi i punti nella carta R, pi#
uniforme + il processo di misurazione&
Se in un processo di misurazione cominciano ad intervenire fonti di variailit$ non incluse nel
ilancio delle incertezze, esse generalmente produrranno dapprima delle anomalie nella carta R: la
dispersione aumenta e *ualche punto uscir$ dal limite superiore di controllo&
L crt & indica il livello del processo nei vari momenti! + pi( sensiile ai camiamenti del
comportamento del processo di misurazione tra un campione e il successivo&
>34

Sulla ase di *ueste considerazioni occorre porre attenzione al modo in cui si 1confezionano1 i
campioni, avendo cura che non siano presenti errori sistematici variaili all'interno del campione -i valori di
misura di uno stesso campione presentano variazioni significativamente legate alle sole cause 1aleatorie1
le cui anomalie saranno eventualmente scoperte dalla carta R) e, se presenti, si manifestino solamente
in campioni diversi -in tal caso sar$ la carta 6 a porle eventualmente in evidenza.&
Si pu% affermare che fintantoch# le medie 6' e le escursioni ?' stanno entro le rispettive fasce
individuate dai limiti, il processo di misurazione + 1in controllo1' infatti, nell'ipotesi di distriuzione
normale, in tali fasce + compreso in media 11;;,<9 @ degli individui appartenenti alle rispettive
popolazioni, mentre + escluso solo lo 0,2< @&
,a scelta di calcolare i limiti di controllo come 9 volte lo scarto tipo stimato costi tuisce un uon
compromesso tra il rischio di 1falso allarme1 -anche denominato rischio a o errore di prima specie,
rappresentato dalla proailit$ di avere una segnalazione di fuori controllo non giustificata. e il rischio
di 1allarme non rilevato1 -anche denominato rischio '

o errore di seconda specie, rappresentato dalla
proailit$ di non avere alcuna segnalazione di fuori controllo in presenza di una variazione significati va
nella distriuzione delle unit$ prodotte.& Sulla ase del rischio '

si opera la scelta della numerosit$ n
del campione! tanto maggiore + n, tanto minore sar$ la proailit$ -9, ma evidentemente tanto pi#
costosa la procedura di compilazione delle carte&
:ualora la numerosit$ n scelta per il campione superi la decina di misure, per tenere sotto controllo la
variailit$ legata ai soli errori aleatori del processo di misurazione, anzich# la carta della dispersione R si
pu% utilmente impiegare la carta dello scarto tipo s -per n molto piccolo infatti la stima dello scarto tipo
sperimentale s non + significativa.&
)er ogni campione si calcola la media 6' come in precedenza detto, e lo scarto tipo
sperimentale!

A34

I valori dei coefficienti sono riportati nella taella dei coefficienti precedentemente riportata&
,a carta R e la carta $ sono analizzate separatamente ma i confronti fra le due carte possono *ualche volta
aiutare a comprendere gli errori che intervengono nel processo di misurazione&
Se la carta R presenta -non con estrema rarit$. alcuni punti fuori dai limiti di controllo, ci% sta a significare la
presenza di effetti di grandezze non considerate nella valutazione delle incertezze& E' necessario *uindi un
intervento immediato per individuare ed eliminare *uesti effetti&
Esistono poi delle situazioni che indicano che il processo di misurazione ha iniziato un camiamento ovvero +
in atto una deriva dei risultati di misurazione& :ueste informazioni di tendenza danno *uindi un'informazione
prima che la situazione di processo 1fuori controllo1 si sia verificata& Esse sono!
una se*uenza di sette punti consecutivi sulla carta di controllo tutti al di sopra -o tutti al di sotto. della linea
centrale -figura seguente.'
una se*uenza di sette punti consecutivi che sono costantemente crescenti o decrescenti -figura seguente.&

In ogni caso occorre evidenziare il punto che fa scattare il fuori controllo e *uindi evidenziare -spesso con una
linea di riferimento sulla carta di controllo. dove inizia la serie dei punti o la tendenza&
,'utilizzo dei controlli periodici e delle carte di controllo pu% essere considerato un metodo valido per modificare
gli intervalli di conferma metrologica& Infatti, se tramite l'osservazione delle carte di controllo si evidenzia che il
processo monitorato + staile e en al di sotto dei limiti, significa che gli elementi che lo influenzano, almeno
nel periodo di osservazione, introducono variazioni costanti nel processo di misurazione e *uindi si pu% anche
valutare l'opportunit$ di aumentare l'intervallo di conferma per lo strumento utilizzato& Biceversa il rilevamento
di una situazione di fuori limite di controllo o una informazione di tendenza nel parametro osservato, possono
portare ad una riduzione dell'intervallo di conferma dell'apparecchio utilizzato per evitare situazioni di processo
fuori controllo a causa di un fuori taratura dell'apparecchio utilizzato&
CIC,IOD?02I0
la fonte princpale del materiale + Ealagola/)onterio! F la metrologia d'officinaG ed 0ugusta
EN ISO 1=2>9/1! Deometrical )roduct Specification -D)S. / Inspection H measurement of IorJpiece and
measuring e*uipment / )art 1 ! decision rules for proving conformance or non/conformance Iith specification
ISO3"S 1=2>9/2! Deometrical )roduct Specification -D)S. / Inspection H measurement of IorJpiece and
measuring e*uipment / )art 2 ! guide to estimation of uncertaintH in D)S measurement, in caliration of
measuring e*uipment and in product verification
UNI 5EI ENB 1900>!2000! Duida all'espressione dell'incertezza di misura
<34

Ealagola D&, )onterio 0&, 1Keterminazione dell'incertezza strumentale in funzione dell'errore massimo
ammesso1 / I) 5ongresso Italiano di Eetrologia L :ualit$ / Eilano 2001
Sartori S&, 1Un metodo approssimato per la stima dell'incertezza di misura1 / IM 5ongresso Italiano di Eetrologia
L :ualit$ / "orino 1;;;
434

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