Vous êtes sur la page 1sur 4

Pag.

1 di 4


IMPRESE TOSCANE IN DIFFICOLTA NEI PAGAMENTI COMMERCIALI
CRESCONO DEL 216% DAL 2010 I RITARDI SUPERIORI AI 30 GIORNI
IN UN ANNO PAGAMENTI PUNTUALI CALATI DEL 10%
Nel primo trimestre del 2014 solo il 36% delle imprese Toscane ha pagato alla
scadenza le fatture ai propri fornitori. Il 15,8% del totale ha accumulato un ritardo
superiore ai 30 giorni. Pistoia la provincia pi puntuale, Grosseto la peggiore. In
difficolt il Commercio al Dettaglio, bene i servizi finanziari
I risultati dello Studio Pagamenti 2014 di CRIBIS D&B

Firenze, giugno 2014 Nei primi mesi del 2014 in Italia si conferma il trend negativo dei
pagamenti commerciali: migliorano leggermente i buoni pagatori ma continua ad aumentare il
numero di imprese che saldano le fatture con ritardi superiori ai 30 giorni.
Allinterno di questo scenario le imprese toscane non fanno eccezione. Nel primo trimestre
dellanno in corso infatti solo il 36% delle imprese della Regione ha saldato puntualmente le
fatture ai fornitori, mentre il 48,2% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai
termini concordati e ben il 15,8% oltre i 30 giorni. Rispetto ad un anno fa invece i pagamenti
regolari hanno avuto una flessione del 10,2%
Ma il dato allarmante riguarda i ritardi superiori ai 30 giorni, aumentati del 216% in
quattro anni. Inoltre nel primo trimestre del 2014 la Toscana esibisce performance di
pagamento inferiori alla media nazionale (38,8% di imprese puntuali, 16,1% di ritardi oltre i
30 giorni), superiori per allarea geografica di appartenenza, il Centro (dove i pagamenti alla
scadenza pari al 33,5%)
quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2014 realizzato da CRIBIS D&B, la societ del
Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di
pagamento delle imprese Toscane.
ABITUDINI DI PAGAMENTO PER CLASSI DI RITARDO, TOSCANA 1Q 2014
















FONTE: CRIBIS D&B



Pag. 2 di 4



A livello regionale Pistoia risulta la provincia pi virtuosa con il 41,6% di imprese puntuali,
seguita da Pisa (40,2%), Firenze (36,9%), Siena (35,5%), Lucca (34,5%), Prato (34,4%),
Livorno (33,8%), Massa Carrara (33,8%) e Arezzo (33,8%). Chiude la classifica Grosseto con il
33% di pagamenti puntuali.

ABITUDINI DI PAGAMENTO PER CLASSI DI RITARDO, DETTAGLIO PROVINCE, 1Q 2014 (1/2)















FONTE: CRIBIS D&B

ABITUDINI DI PAGAMENTO PER CLASSI DI RITARDO, DETTAGLIO PROVINCE, 1Q 2014 (2/2)























Pag. 3 di 4


FONTE: CRIBIS D&B




Il dettaglio della dimensione aziendale della regione Toscana dimostra un andamento simile a
quello individuato a livello nazionale. Le micro realt risultano sempre quelle pi puntuali
(37,4%), mentre le imprese medie registrano la minor quota di ritardi oltre i 30 giorni medi
(7,9%). Performance negativa per le grandi imprese con solo il 18,6% del totale in
corrispondenza della classe alla scadenza. Per questultime i ritardi oltre i 30 giorni sono del
10,1%.

A livello settoriale, il Commercio al dettaglio mostra la maggior criticit il 28% in corrispondenza
dei ritardi oltre i 30 giorni medi e una puntualit nei pagamenti pari solo al 22,9%. Situazione
opposta per il comparto dei servizi finanziari con il 51,4% di pagamenti alla scadenza, a fronte di
un 9,5% di ritardi gravi.


ABITUDINI DI PAGAMENTO PER CLASSI DI RITARDO, DETTAGLIO SETTORI 1Q 2014
























FONTE: CRIBIS D&B

Nel nostro Studio abbiamo registrato delle dinamiche che in questi ultimi anni hanno
caratterizzato in modo significativo la vita delle imprese toscane commenta Marco Preti,
Amministratore Delegato di CRIBIS D&B -. Prima di tutto continua il processo di
istituzionalizzazione dei ritardi nei pagamenti commerciali, cio la trasformazione dei ritardi in
termini contrattuali: le imprese non vogliono perdere clienti e fatturato e quindi concedono
qualcosa nei termini di pagamento. Secondariamente alcune imprese non riescono pi a stare sul
mercato e ritardano oltre modo il saldo delle fatture. Basti pensare allandamento dei fallimenti,
che hanno raggiunto quota 3.823 nel primo trimestre del 2014, con una media di 58
chiusure al giorno, due ogni ora. Nonostante alcuni segnali di timido miglioramento non
bisogna per abbassare la guardia in quanto rimane ancora rilevante il numero di imprese che
non onorano gli impegni entro i termini contrattuali.

Negli ultimi anni, per, le imprese hanno messo sempre pi la gestione dei pagamenti al centro
della propria gestione finanziaria conclude Preti - e hanno investito in strumenti come quelli


Pag. 4 di 4

messi a disposizione da CRIBIS D&B, che consentono di intercettare tempestivamente i segnali
deboli di deterioramento dellaffidabilit dei propri partner, di mantenere sotto controllo la
capacit del proprio portafoglio clienti di generare ricavi, di intervenire in modo efficace con
azioni di prevenzione e limitazione del rischio e, soprattutto, di fare previsioni sui propri flussi di
cassa. Unoperazione, questa, non a costo zero ma che riteniamo potr portare benefici concreti
anche dopo la fine della crisi.

Informazioni per la stampa
Alessandro Lucchinetti
339 2616657
al@dicomunicazione.it

Stefania Vicentini
335 5613180
sv@dicomunicazione.it

Vous aimerez peut-être aussi