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Benkler Y.
L'economia dell' informazione in rete aumenta la capacità effettiva degli individui in tre
modi: 1)potenzia le loro capacità di fare di più da soli e per se stessi. 2)aumenta la possibilità
di associarsi liberamente con gli altri; senza essere stretti a organizzare le relazioni tra
persone in base al sistema di prezzi o ai tradizionali modelli gerarchici vigenti nelle
organizzazioni sociali ed economiche. Infine 3)aumenta le capacità e le possibilità degli
individui di impegnarsi in organizzazioni formali che operano al di fuori della sfera del
mercato. Questo aumento dell'autonomia individuale sta al centro di tutti gli altri progressi
che descrivo. Le persone stanno usando la recente espansione della propria libertà effettiva ,
per agire e cooperare con gli altri in forme che migliorano l'esperienza pratica della
democrazia, della giustizia e dello sviluppo, nonché della cultura critica e della vita in
comunità.
Commento
La citazione del dott.Benkler Y. mi ha colpito profondamente ed ha toccato il mio interesse,
spingendomi a sceglierla e a preferirla alle tante, tra quelle proposte dal corso di “Tecnologie dei
media digitali”.La citazione esamina brevemente i punti “cardine” dell'informazione in rete e
della nuova economia dell'informazione. Al punto 1, nell'ambito dell'ottica costruttivista, ognuno
può costruirsi il proprio percorso di conoscenza; l'utente della rete ha la possibilità di potenziare
le proprie capacità, consultando una enorme quantità di dati prodotti, archiviati e resi disponibili
sotto forma di informazioni utili a svolgere le proprie attività produttive e decisionali. Partendo
dal presupposto che l'informazione è conoscenza, sintetizzo con un piccolo schema:
dati(elaborazione, classificazione, selezione, sintesi)
informazione(interpretazione, decisioni, azioni)
conoscenza
retiinternet
Siamo nella cosiddetta era digitale, l'era della globalizzazione, caratterizzata dalla presenza di
Internet e delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione(I C T). Non a caso
sentiamo parlare sempre più spesso di NEW ECONOMY, proprio per differenziarla dalla
tradizionale OLD ECONOMY e, tra l'altro, l'attenzione alle nuove tecnologie è stata posta dai
paesi più industrializzati in Europa, proprio con l'obiettivo di realizzare una crescita sostenibile
sul piano economico e sociale, promuovendo la ricerca e puntando sull'Istruzione e Formazione
professionale, grazie all'accesso ad Internet ed ai servizi online. Da ciò possiamo facilmente
dedurre che la Rete è diventata il motore di una crescita sostenibile ed utilizzabile sempre più nei
servizi pubblici, nelle scuole, negli enti locali, garantendo un aggiornamento continuo e
permanente. Ci colleghiamo, allora, al punto2, dove occorre definire che l'uso della rete e di
Internet offre una vasta gamma di opzioni e di studio, nonché di approfondimenti circa gli
argomenti più disparati; permette, attraverso l'esplorazione di siti e di blog, di conoscere in tempo
reale cosa avviene nel mondo, nel nostro paese, l'Italia, che ci interessa particolarmente, i
dibattiti politici, gli scontri, le battaglie sindacali; ci consente di sperimentare nuove metodologie
didattiche da applicare nelle scuole; ci offre la possibilità, in una parola, di essere INFONAUTI,
ovvero, di informarci, talvolta, estrapolando le novità, cercando di leggere tra le righe e di
cogliere una sorta di verità nascosta. Ci sentiamo, in pratica, parte di questo universo globale e al
passo con i tempi, siamo entrati a pieno titolo nel terzo millennio. E' necessario, però,
sottolineare, che esistono anche degli aspetti negativi della rete; infatti, mentre da un lato sono
favorite le aggregazioni( si pensi ad esempio a facebook), con commenti ai forum dei vari siti,
l'utilizzo di mail e di invio files e si è svincolati da strategie di mercato con un abbattimento
considerevole di tempi e costi, a tutto vantaggio dell'efficacia dei servizi erogati; dall'altro,sul
piano sociale, stiamo assistendo ad una graduale perdita di posti di lavoro nei settori tradizionali
con la nascita di nuove figure professionali, quali il web tutor, l'etutor, l'esperto di e learning e
cosi' via, per non parlare, non ultimo, della quasi scomparsa del contatto umano. E' notizia
recentissima quella secondo cui il noto sito di Wikipedia, la più grande enciclopedia online, stia
perdendo un numero senza precedenti di milioni di volontari che scrivono, revisionano e
supervisionano le pagine. Wikipedia, famoso per essere il quinto sito più visitato della rete, sta
affrontando un periodo di crisi che potrebbe avere delle implicazioni negative per il fenomeno di
democratizzazione( e qui passiamo a considerare il terzo punto della citazione) che ha contribuito
a diffondere in Internet. Tutto ciò a causa di errori ed inserimenti deliberati di informazioni false
da parte di vandali della rete che ne hanno, in qualche modo, inficiato l'affidabilità e l'efficienza.
In ogni caso va detto che, nonostante questi problemi, resta uno dei siti attualmente più popolari
e più visitati della rete. Inutile dire, a questo punto, che proprio grazie ad Internet( una volta si
chiamava Intranet a meglio significare il collegamento tra reti), possiamo, autonomamente,
entrare a far parte della comunità del Web, quello che durante il corso di Tecnologie viene
chiamato web2.0 che altri non è che l'esatta evoluzione del web, laddove notiamo che è cresciuto
l'utente, siamo cresciuti noi ed abbiamo imparato, rispetto a qualche anno fa, a navigare in rete
ed a collaborare , offrendo ciascuno il proprio contributo pratico, come la creazione di blog,
produzione di video su youtube, di informazioni e aggiornamenti a Wikipedia, con piena
assunzione di responsabilità, nel rispetto di regole chiare e condivise. Non è forse questa una
forma di democrazia?Alla luce di quanto detto finora, viene da fare un'ultima considerazione,
circa un'altra tipologia di media, ossia la televisione: questo potente mezzo di comunicazione
fornisce, a mio avviso, spesso e volentieri informazioni di parte che, oltre a sottostare a logiche di
mercato,oserei dire, che sottendono a logiche di potere; l'utente è fruitore passivo del medium
televisivo che, mai come in questi ultimi tempi, ha la facoltà di offuscare le menti, proponendo e
riproponendo programmi di basso contenuto e spessore; di contro, l'informazione in rete
consente all'individuocittadino di scegliere le informazioni, di andarsele a cercare, di
partecipare attivamente al processo democratico del paese, non fosse altro se non per il fatto che
se si è ben informati si è liberi, nel rispetto di tutti e ciascuno .La rete ci rende liberi, ma può
anche renderci dipendenti e schiavi; è nostro compito di uomini liberi di usare le nuove
tecnologie multimediali con il giusto equilibrio. Concludo e, d'accordo con Benkler, ribadisco
che la Rete è uno strumento efficacissimo di democrazia, per le attività e le interazioni che pone
in essere ed è in grado anche di veicolare messaggi di pace e di civiltà. E' proprio di questi giorni
la costituzione di un progetto sostenuto da personaggi di altissimo livello, i quali si sono
impegnati per sostenere la pace nel mondo attraverso il sito www.internetforpeace.org
Cordialità e saluti. Dott.ssa Maria Valanzano