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Plusvalore

E' il valore della forza-lavoro non retribuita di cui il capitalista si appropria nel processo di
produzione.

Il plusvaloreconsiste proprio nell'eccedenza della somma complessiva di lavoro incorporata
nella merce rispetto alla quantit di lavoro pagato che la merce contiene (Il Capitale, libro III, p.
68).

La forza-lavoro che il lavoratore vende come merce ha infatti la caratteristica particolare di produrre
valore, ma il valore della forza-lavoro determinato essenzialmente dalla quantit di lavoro
necessaria per la sua conservazione e riproduzione, oltre che da altri fattori dipendenti dalle
situazioni storiche concrete; se questo valore viene riprodotto, per esempio, in quattro ore di lavoro
quotidiano, ma l'impiego della forza-lavoro viene prolungato per un totale di otto ore al giorno, si
avranno quattro ore di pluslavoro che si traducono in una maggior quantit di prodotto (plus-
prodotto o sovraprodotto)e quindi in plusvalore.

Il plusvalore dunque il valore del pluslavoro, cio del lavoro compiuto in pi dal lavoratore oltre a
quello che corrisponde al valore del salario. La distinzione tra capitale costante e capitale variabile
permette di calcolare il saggio del plusvalore e, di pi, permette di comprendere meglio cosa sia la
giornata lavorativa: infatti intorno alla sua durata e all'intensit del suo sfruttamento che si esercita
concretamente il potere politico del capitalismo attraverso lo Stato, cio mediante la legislazione sul
lavoro. Qui dunque si manifesta lo scontro di classe; qui risulta evidente che lo scopo delle
minuziose analisi dei fenomeni economici non semplicemente la costruzione di una teoria
economica pi coerente e precisa, ma il punto di partenza per la lotta contro le pratiche di
sfruttamento nei luoghi di lavoro e la loro legalizzazione da parte dello Stato.

Si possono individuare due diversi modi di appropriazione di plusvalore. In primo luogo il
capitalista pu appropriarsi di plusvalore attraverso un prolungamento della giornata lavorativa oltre
il tempo limite entro il quale la forza-lavoro produce il suo valore (tempo di lavoro necessario), in
modo che si realizzi un pluslavoro (tempo di pluslavoro). Il plusvalore che il capitalista accumula in
questo modo viene chiamato da Marx plusvalore assoluto, perch dato dall'aumento assoluto
della durata della giornata lavorativa. Questo anche il primo modo storicamente verificatosi.

In secondo luogo il capitalista pu appropriarsi di plusvalore attraverso la diminuzione, all'interno
della giornata lavorativa stessa, del tempo di lavoro necessario e quindi un aumento del tempo di
pluslavoro. Ci avviene in seguito all'aumento della forza produttiva o, per usare un termine
corrente, della produttivit del lavoro. Questo divenuto il modo prevalente da quando, in seguito
alle lotte della classe operaia, stata introdotta per legge una durata massima della giornata
lavorativa. Il plusvalore che il capitalista accumula in questo modo viene chiamato da Marx
plusvalore relativo, cio dovuto a una diminuzione relativa del tempo entro il quale il lavoratore
riproduce il valore della propria forza-lavoro.

Chiamo plusvalore assoluto il plusvalore prodotto mediante prolungamento della giornata
lavorativa; invece, chiamo plusvalore relativo il plusvalore che deriva dall'accorciamento del
tempo di lavoro necessario e dal corrispondente cambiamento nel rapporto di grandezza delle due
parti costitutive della giornata lavorativa (ivi, libro I , p. 354).

L'analisi del plusvalore uno dei punti centrali della ricerca scientifica svolta da Marx. La scoperta
dello stretto rapporto che intercorre tra lavoro e valore e, rispettivamente, tra pluslavoro e
plusvalore stata definita da Lenin come la pietra angolare della teoria economica di Marx.

Ne Il Capitale Marx non solo individua i modi specifici di produzione e di appropriazione da parte
dei capitalisti del plusvalore, ma mostra come la produzione di plusvalore sia motivo diretto e
scopo determinante della produzione capitalistica. Infatti la condizione essenziale per il verificarsi
della stessa accumulazione del capitale la disponibilit di plusvalore nelle mani dell'imprenditore.

Il saggio del plusvalore, cio il rapporto tra il plusvalore ottenuto e il capitale variabile anticipato in
salari, esprime il grado di sfruttamento della forza-lavoro:

Il grado di sfruttamento determina l'ammontare del saggio del plusvalore e data la massa
complessiva del capitale variabile, determina l'ammontare del plusvalore e quindi del profitto (ivi,
libro III, p. 241).

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