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Volume X - Numero I

In questo numero:
Come determinare chi soggetto agli obblighi dichiarativi
Le aliquote IRPEF in Cina
Redditi esentati e benet concessi
Procedura e documentazione necessaria per lottenimento del permesso
di lavoro
Speciale: L'Agenzia delle Entrate Italiana riconosce una pi ampia
possibilit di disapplicazione della normativa sulle CFC per le societ che
investono in Cina attraverso Hong Kong.
Guida alla Dichiarazione dei Redditi e
all'Ottenimento del Permesso di Lavoro
per il Personale Straniero in Cina
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In Italia
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Q
uesto mese esamineremo la legislazione vigente che regola limposta sul reddito delle persone siche applicabile agli stranieri che
lavorano in Cina. Poich le dichiarazioni annuali dimposta devono essere presentate entro la ne di marzo, cercheremo di chiarire
alcuni degli aspetti che solitamente tormentano gli espatriati che si trovano alle prese con queste adempienze. Ci occuperemo inoltre
delliter da seguire e della documentazione necessaria per lottenimento del visto lavorativo, altro tormento per il personale straniero
impegnato in Cina.
Termineremo inne con un approfondimento riguardante gli investimenti italiani in Cina tramite Holding a Hong Kong ed in particolare
con un caso specico in cui l'agenzia delle Entrate Italiana riconosce una maggior apertura verso questo tipo di strutturazione.
Ringraziamo come sempre la societ di consulenza legale e scale per gli investimenti stranieri in Asia, Dezan Shira & Associates per
il prezioso contributo alla redazione di questo numero.
Distinti saluti dallItalian Desk di Dezan Shira & Associates,
Benvenuti a questo numero di China Briefing
Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare
Cinese ed in Italia. Questo servizio ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema
legale e fiscale cinese e, fra laltro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi
nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.
Alberto Vettoretti,
Managing Partner,
China Practice,
Dezan Shira & Associates,
Editore, China Briefing
Rosario Di Maggio,
Senior Associate,
Dezan Shira & Associates
Nello Bosco,
Senior Consultant,
Dezan Shira & Associates
Limposta sul reddito delle persone siche per gli stranieri in Cina
3 China Brieng
Limposta sul reddito
delle persone siche per
gli stranieri in Cina
[ a cura di Dezan Shira & Associates ]
L
imposta sul reddito delle persone siche
in Cina (Individual Income Tax che
dora in poi chiameremo IRPEF per comodit)
una materia complessa e soggetta a continue
modiche.
Le autorit scali cinesi, per esempio, stanno
nuovamente valutando se aumentare la
soglia di reddito sopra la quale un cittadino
cinese tenuto al pagamento dellIRPEF.
Questa soglia, che no al marzo 2008 era di
RMB 1.800, attualmente di RMB 2000, la
proposta attuale potrebbe portarla a 3.000
RMB. Sebbene non si attendano modiche
per quanto riguarda il regime scale cinese
che interessa gli espatriati, gi accaduto in
passato che il governo centrale abbia atteso
no al mese dimarzo di marzo per emanare
nuove regole applicative e non si pu quindi
escludere che non vi saranno dei cambiamenti.
Esortiamo quindi vivamente chi necessita di
assistenza in materia tributaria a rivolgersi
a professionisti in grado di riportare ogni
eventuale modica del regime scale.
Gli stranieri che arrivano in Cina per lavorare
sono tenuti a registrarsi al dipartimento di
polizia distrettuale (PSB) e procedere alla
richiesta per il rilascio del permesso di lavoro
e del permesso di soggiorno. Coloro che hanno
lavorato in Cina nel corso del 2008 dovrebbero
presentare una dichiarazione dimposta annuale
in aggiunta agli adempimenti mensili gi
effettuati. Sono previste sanzioni pecuniarie a
carico dei soggetti inadempienti per entrambe
le categorie. Di seguito illustreremo la materia
in dettaglio.
Le imposte in Cina:
Chi deve pagare?
Chi deve presentare
la dichiarazione?
La Cina ha un sistema di imposizione
"multifascia" per gli stranieri, che ha creato
parecchia confusione, in particolare riguardo
alla cosiddetta regola dei 90 o 183 giorni. Alla
luce del trattato contro la doppia imposizione
firmata a Pechino il 31 ottobre 1986, per
esempio, i cittadini italiani inviati in Cina dalla
propria societ, indipendentemente dal fatto

che il salario sia pagato in Cina o altrove, che
trascorrono in Cina pi di 183 giorni nel corso
di un anno solare, sono tenuti al pagamento
dell'IRPEF relativa ai giorni effettivamente
spesi nel paese.
Nuovi arrivati in Cina
Gli stranieri trasferiti in Cina con un contratto
di lavoro a tempo pieno devono accertarsi di
essere in regola visto che la responsabilit
grava proprio su di loro e, in caso di mancato
adempi ment o sono previ st e sanzi oni
pecuniarie e ritiro del passaporto. I nuovi
arrivati dovrebbero ottenere un permesso di
lavoro ed, un permesso di soggiorno prima
di rmare un contratto o di iniziare lattivit
lavorativa. Questi adempimenti dovranno
essere organizzati dal datore di lavoro.
Quando il soggiorno di un individuo in Cina
giunge al termine, questi dovr provvedere
ad una riconciliazione scale con le autorit
relativamente al proprio reddito. I registri
dellimmigrazione, le informazioni relative
al tipo di visto ed alla durata del soggiorno
sono condivise tra lufcio immigrazione e
lautorit scale.
Chief representative
e general manager
Chi viene nominato Chief Representative
di un ufficio di rappresentanza in Cina,
soggetto al pagamento dellIRPEF sin dal
primo giorno in cui comincia a lavorare nel
paese. interessante notare che, se il Chief
Representative di un ufcio di rappresentanza
non si reca mai in Cina nel corso di un anno
solare, questo sar s obbligato allespletamento
degli adempimenti scali mensili presso le
autorit locali, ma non dovr pagare nessun
imposta sul reddito. Se invece il soggetto
visita o risiede in Cina, allora sar obbligato
al pagamento delle imposte in base ai giorni
spesi nel Paese.
Un General Manager italiano di una societ
a responsabilit limitata localizzata in Cina,
si tratti di joint venture oppure di societ
a totale partecipazione straniera (WFOE),
diventa soggetto fiscalmente rilevante in
Cina dal primo giorno di lavoro nel paese.
Una differenza importante sta nel fatto che se
questa persona risiede in Cina meno di 183
giorni lanno, sar tassabile del solo salario
percepito dalla societ cinese per la posizione
svolta in Cina. Se invece questa stessa persona
risiede in Cina piu di 183 giorni lanno, sar
tassabile anche per gli eventuali altri redditi
percepiti allestero e pagati da altre entit
(per esempio dalla casa madre Italiana) per
il lavoro svolto in Cina. In base alla legge
questi soggetti dovrebbero dichiarare lintero
salario percepito per questa posizione e pagare
la relativa imposta.
Stranieri che occupano
allo stesso tempo cariche
in Cina e allestero
Gli stranieri che ricoprono contemporaneamente
cariche in Cina e allestero sono passibili di
imposta IRPEF in base al numero di giorni
effettivamente trascorsi in Cina. Limposta
dovuta calcolata sulla somma degli stipendi
percepiti per la posizione ricoperta in Cina e
per quella presso la casa madre all'estero.
Per meglio valutare la relativa posizione
scale l'ufcio delle imposte cinese potrebbe
richiedere prove dello stipendio percepito in
patria (distinta scale, assegni di pagamento,
ecc.) a supporto delle informazioni dichiarate.
Alla fine di ogni mese, lufficio in Cina
dovrebbe presentare copia del passaporto
del dipendente dove risultano i timbri di
entrata/uscita dal paese per il mese corrente, e
provvedere al pagamento dellimposta dovuta
sulla base dei giorni da questi effettivamente
trascorsi nella Repubblica Popolare. L'ufcio
delle imposte emetter una ricevuta che
certificher lavvenuto pagamento, e che
potr essere utilizzata per far valere un credito
dimposta nel paese di residenza.
Il governo cinese considera un individuo
scalmente residente qualora lo stesso abbia
risieduto in Cina un periodo superiore ai
cinque anni senza aver mai lasciato il paese
per pi di 90 giorni cumulativi all'interno di un
anno solare o per 30 giorni consecutivi, sempre
all'interno di un anno solare. Un contribuente
scalmente residente soggetto al pagamento
dellIRPEF sul proprio reddito globale, vale
a dire sul totale dei propri redditi ovunque
prodotti. Questo significa che eventuali
redditi derivanti dalla locazione di immobili
o interessi, ovunque percepiti, dovranno
essere dichiarati alle autorit scali cinesi.
Le imposte pagate all'estero possono essere
dedotte dallimporto da versare allerario della
Repubblica Popolare.
La dichiarazione annuale
Gli stranieri che esercitano unattivit di
lavoro subordinato con un reddito annuo
superiore a RMB 120.000 (circa EURO
12.800), dovranno compilare ed inoltrare
unauto-dichiarazione dimposta concernente i
redditi percepiti nellanno scale 2008 entro la
ne del mese di marzo 2009. Ci si concretizza
nellonere di inoltrare allUfcio delle Tasse
locale, oltre ai consueti adempimenti mensili,
il modulo specicatamente previsto per la
dichiarazione dellimposta sul reddito delle
persone fisiche, a carico dei contribuenti
che soddisfano almeno una delle seguenti
condizioni: percepiscono un reddito annuale
superiore a RMB 120.000; percepiscono un
reddito da almeno due diverse fonti allinterno
del territorio della PRC; percepiscono un
reddito che parzialmente o completamente
originato da una fonte localizzata al di fuori
della PRC; percepiscono un reddito imponibile
ma non hanno pagato imposte; negli altri casi
regolati dal Consiglio di Stato.
Si tratta di un adempimento obbligatorio per
coloro che rientrano nei parametri previsti.
Lauto-dichiarazione annuale dei redditi
percepiti nel 2008 deve essere presentata alle
autorit scali indipendentemente dal fatto
di aver gi provveduto su base mensile alla
corretta dichiarazione ed al relativo pagamento
dellIRPEF.
Le informazioni che devono essere incluse
nella dichiarazione IRPEF comprendono:
nome, tipo e numero di documento di
identit, professione, datore di lavoro, luogo
di residenza, indirizzo in Cina, codice postale
e numero di telefono; nonch i seguenti
dati riguardanti la propria posizione scale:
lammontare annuale dei redditi e relativa
provenienza, ove esistano pi fonti, le imposte
dovute, le imposte anticipate e le ritenute
effettuate, i crediti dimposta e le imposte
dovute o pagate in eccesso allestero. Gli
stranieri devono inoltre dichiarare la propria
nazionalit e la data di arrivo in Cina.
La determinazione dellufcio presso il quale
deve essere inoltrata la dichiarazione dimposta
deve avvenire sulla base dalla situazione
individuale. I soggetti impiegati in Cina
devono presentare la propria dichiarazione
allUfcio Tasse competente nel distretto in
cui situato il datore di lavoro. I soggetti
alle dipendenze di due o pi datori di lavoro
in Cina, dovranno presentare la propria
dichiarazione allUfcio Tasse del luogo in cui
situato almeno uno dei datori di lavoro.
I soggetti che non hanno un datore di lavoro
in Cina ed il cui reddito annuale include
entrate derivanti da attivit di produzione o
di altra natura percepite dai titolari di imprese
industriali o commerciali, oppure redditi
derivanti da operazioni contrattuali o di
leasing con imprese o istituzioni (dora in poi
redditi da attivit produttive o commerciali),
dovranno presentare la propria dichiarazione
allUfcio Tasse del luogo in cui situata
una delle attivit. I soggetti che non hanno
un datore di lavoro in Cina e le cui entrate
non includono redditi da attivit produttive o
commerciali, dovranno presentare la propria
dichiarazione allUfcio Tasse del luogo in cui
hanno registrato la propria residenza.
Il reddito annuale comprende: salari e
retribuzioni, redditi da attivit produttive o
di altra natura percepiti da titolari di imprese
industriali o commerciali, redditi derivanti
da operazioni contrattuali o di leasing di
imprese o di aziende erogatrici di servizi
sociali parzialmente o totalmente nanziate
dallo Stato, compensi per la prestazione di
servizi, diritti dautore, royalties, interessi,
dividendi e bonus, canoni di locazione, redditi
derivanti dallalienazione di propriet, redditi
contingenti ed altri redditi.
Aliquote dimposta e
reddito imponibile
I primi 4.800 RMB dello stipendio di uno
straniero in Cina non sono soggetti ad alcuna
tassazione. Gli ufci delle imposte locali si
basano su parametri di riferimento impliciti o
espliciti per la valutazione della ragionevolezza
di un dato stipendio relativamente ad un
determinato settore, questi variano poi a
dipendenza della posizione occupata, del
livello distruzione e del paese dorigine. Le
amministrazioni locali hanno lautorit di
procedere ad un aggiustamento per eccesso
dello stipendio dichiarato se questo apparisse
palesemente basso o inadeguato rispetto alla
posizione. Per determinare se un soggetto
abbia deliberatamente ridotto la propria
base imponibile per evitare di rientrare in
uno scaglione di reddito pi alto, le autorit
potrebbero richiedere una prova concreta dei
redditi percepiti altrove. Le aliquote IRPEF
cinesi sono pi alte rispetto a quelle di molti
altri paesi. La tabella seguente mostra gli
scaglioni di reddito (dopo aver sottratto i 4.800
RMB non soggetti a tassazione) e le relative
aliquote, oltre alla detrazione applicabile. Il
vostro debito dimposta pu essere calcolato
come illustrato dalla tabella; La legislazione
(Salario 4.800 RMB) x Aliquota dimposta - Detrazione = IRPEF dovuta
Salario mensile tassabile Aliquota dimposta Detrazione
Da 5.000 RMB a 20.000 RMB 20% 375 RMB
20.001 RMB ~ 40.000 RMB 25% 1.375 RMB
40001 RMB ~ 60.000 RMB 30% 3.375 RMB
60.001 RMB ~ 80.000 RMB 35% 6.375 RMB
80.001 RMB ~ 100.000 RMB 40% 10.375 RMB
Oltre 100.000 RMB 45% 15.375 RMB
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DICEMBRE 2008
Revisione contabile annuale e rinnovo
delle licenze ai sensi della nuova legge
sullimposta sui redditi societari
NOVEMBRE 2008
Gestire un investimento in Cina
attraverso una recessione globale
scale cinese abbastanza ragionevole nel
concedere alcune esenzioni sulla retribuzione
degli espatriati, tuttavia, necessario prestare
molta attenzione alla strutturazione del
pacchetto retributivo, poich certe voci
devono essere denite in modo appropriato
nel contratto di lavoro. La questione chiave
in questo caso non tanto se le spese
vengano addebitate direttamente alla societ
oppure se voi ricevete il denaro e le pagate
personalmente, quanto se i rimborsi ricevuti
sono effettivamente utilizzati per lintero
ammontare per lo scopo previsto nel contratto.
Se per esempio un individuo riceve dal proprio
datore di lavoro un indennit per le spese di
abitazione corrispondente a RMB 5.000, ma
dalla fattura (che deve essere presentata ai ni
probatori) risulta che il canone di locazione
di soli 3.000 RMB, i restanti 2.000 saranno
inclusi nella vostra base imponibile.
Redditi esenti dal
pagamento dellIRPEF
Ai sensi del regolamento applicativo della
legge sulla tassazione dei redditi delle persone
fisiche della Repubblica Popolare Cinese,
possono essere esenti da imposta i redditi
originati al di fuori della Cina (da notare per
che questo tipo di esenzione non si applica nel
caso di salari pagati in parte in Cina ed in parte
allestero, questultimi dovrebbero infatti essere
dichiarati per lintero ammontare in Cina).
Si pu avere diritto allesenzione inoltre
per eventuali assicurazioni base sulla vita,
assicurazioni mediche di base, assicurazioni
di soccupazi one e fondo casa, pagat i
dal datore di lavoro o direttamente dal
contribuente.
Sono inoltre esentati da imposta i seguenti
redditi: premi in denaro attribuiti da parte
di ministeri dei governi provinciali o da
organizzazioni straniere o internazionali nel
campo delleducazione, della tecnologia,
della cultura dello sport, della protezione
ambientale o di materie simili; interessi su
Titoli di Stato o obbligazioni finanziarie
dello Stato; sussidi pubblici, pensioni e
fondi di sostegno; risarcimenti assicurativi;
pensioni militari e premi di smobilitazione per
ufciali e soldati delle forze armate; indennit
di trasferimento, liquidazioni, pensioni
di anzianit e rimborsi spese per quadri e
dipendenti ai sensi delle normative vigenti;
redditi di rappresentanti diplomatici, consoli
ed altro personale di ambasciate e consolati
stranieri in Cina; redditi esenti da imposta alla
luce delle convenzioni internazionali stipulate
dalla Cina e degli accordi internazionali di cui
il paese membro.
Questioni rilevanti
per gli stranieri che
vivono in Cina
Gli stranieri che normalmente non risiedono
in Cina che hanno lesigenza di vivervi per
almeno un anno consecutivo, ed il cui reddito
deriva da fonti localizzate in Cina, sono soggetti
imponibili e sono legalmente responsabili per
la presentazione della dichiarazione annuale
dei redditi. Inoltre, un individuo che rivesta
una posizione manageriale in una societ
cinese sar gravato da IRPEF, sulla base dei
giorni trascorsi in Cina indipendentemente
dal fatto che il soggiorno ecceda o no i 90
o i 183 giorni. importante notare inoltre
che, indipendentemente da eventuali trattati
o dal tempo passato sul territorio cinese, tutti
gli individui che rivestono una posizione
manageriale devono comunque presentare
lauto-dichiarazione annuale dei redditi.
Sebbene siano le societ ad avere lobbligo
di ottemperare agli adempimenti mensili
relativi allIRPEF dei dipendenti stranieri,
la responsabilit della presentazione della
dichiarazione annuale resta in capo agli stessi
espatriati interessati.
Gli individui che pur avendo prontamente
adempiuto al pagamento delle imposte dovute,
non abbiano presentato la dichiarazione
annuale, possono essere oggetto di verica
da parte dellufcio delle imposte e correre
il rischio di essere multati per il ritardo nella
presentazione.
Per assistenza ed una consulenza in materia
di imposta sul reddito delle persone siche
per i lavoratori stranieri in Cina, vi invitiamo
a contattare italiandesk@dezshira.com
oppure a visitare il sito www.dezshira.com.
Benets tassabili come parte
del pacchetto retributivo
Indennit soggiorno estero disagio Si
Abitazione No
Uso automobile No
Spese rimborsate in contanti Si
Rimborso forfetario delle spese No
Rimborso forfetario per spese di abitazione No
Rimborso forfetario spese educazione
famigliari a carico
No
Limposta sul reddito delle persone siche per gli stranieri in Cina
Le nuove Guide Regionali (disponibili solo in Inglese)

Setting Up Wholly
Foreign Owned
Enterprises

Setting Up Joint
Ventures

China Tax Guide

China Mergers
and Acquisitions
Intellectual
Property Rights
in China
Le Guide Tecniche
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la pi grande societ di consulenza legale e scale a partecipazione italiana presente in Cina. www.dezshira.com
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Central China

Beijing and
Northeast China

Greater Pearl
River Delta

Shanghai and
the Yangtze
River Delta
West China Chinas Neighbors
Guida allapertura
di un uf f i ci o di
rappresentanza in
Cina (disponibile
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6 China Brieng
Procedure e documentazione per
l'ottenimento del permesso di lavoro
N
ei mesi precedenti ai Giochi Olimpici
di Pechino, le autorit hanno fortemente
limitato il rilascio di visti di entrata nel paese.
Anche ora che le Olimpiadi sono passate, per,
molte di queste limitazioni sono rimaste e
non chiaro se e quando la situazione torner
come se la ricordano gli stranieri residenti
in Cina no al marzo 2008. Le restrizioni
resteranno in vigore probabilmente durante
tutto il 2009. La Repubblica Popolare si dovr
confrontare con una serie di anniversari, come
i cinquantanni dalla partenza del Dalai Lama
per lIndia ed il ventesimo anniversario dei
fatti di Piazza Tiananmen. Ci comporter un
innalzamento delle misure di sicurezza interne
nel corso dellanno ed avr delle ripercussioni
sul grado di coinvolgimento estero che la
Cina vorr nel paese in questo periodo. Il
rilascio di visti ne risentir direttamente.
Le procedure per lottenimento di permessi
di lavoro e di soggiorno diventeranno pi
rigorose. In questarticolo analizzeremo il
procedimento corrente di domanda per il
rilascio del permesso di lavoro e di soggiorno,
la documentazione attualmente necessaria ed i
nuovi requisiti che stanno entrando in vigore
nelle diverse aree del paese.
La procedura di domanda per il rilascio di
un permesso di lavoro e di soggiorno in Cina
pu essere suddivisa approssimativamente
in quattro passaggi: domanda della Alien
Employment License; notica per la richiesta
del visto lavorativo e del permesso di soggiorno;
richiesta del permesso di lavoro per stranieri;
richiesta del permesso di soggiorno.
La Alien Employment
License
La Alien Employment License un documento
che fondamentalmente attesta che un cittadino
straniero autorizzato a lavorare in Cina.
necessaria per richiedere la lettera di invito per
il rilascio di un visto lavorativo (Z) da parte del
Ministero del Commercio. Per ottenere un visto
dingresso che possa essere convertito in un
permesso di lavoro e di soggiorno necessario
presentare una lettera di invito. Mentre in
passato era diffusa la prassi di convertire anche
i visti F in permessi di lavoro e di soggiorno,
attualmente la maggior parte delle municipalit
richiede che i candidati ottengano il Visto Z nel
proprio paese di residenza (nel loro paese di
origine o nel paese in cui legalmente risiedono).
Questo costringe molti manager stranieri a dover
programmare un viaggio di rientro non previsto
nel proprio paese, con i conseguenti disagi.
Deve esser e pr esent at a l a seguent e
documentazione:
Domanda per il permesso di lavoro per
stranieri
Passaporto valido
Copia del certificato di buona salute
rilasciato dalla Entry-Exit Inspection and
Quarantine Authority*
Copie della Industrial and Commercial
Business License/Registration o di
ogni altro strumento di approvazione
amministrativa
Ragioni dellassunzione
Credenziali richieste per la posizione
Curriculum vitae dello straniero che deve
essere assunto
Lettera di intenti per lassunzione
Cer t i f i cat o penal e del casel l ar i o
giudiziale**
*Varia da citt a citt e secondo la nazionalit: i
cittadini di alcune nazionalit non necessitano
di questo certicato per ottenere un visto
dingresso.
**Si tratta di un requisito relativamente nuovo
che non ha ancora applicazione diffusa in tutta
la Cina. Sospettiamo per che nel prossimo
futuro diventer un requisito standard in ogni
citt. Per maggiori informazioni vi invitiamo
a consultare il riquadro a pagina 7.
Notica per la richiesta
del visto lavorativo e del
permesso di soggiorno
La Entry-Exit Administration del Dipartimento
di Pubblica Sicurezza (polizia) della citt in
cui uno straniero desidera vivere e risiedere
deve emettere questa notica (Notication
for Application of Employment Visa and
Residence Permit) prima che venga rilasciato
un permesso di lavoro per stranieri. La suddetta
documentazione deve essere presentata dal
datore di lavoro:
Licenza di assunzione
Passaporto valido del candidato (devono
essere allegate le copie delle pagine
principali e dei visti validi)
Domanda per la Residence Qualications
of Working Foreigners in China (con foto)
Due copie della Industrial and Commercial
Business License (duplicato)
Registrazione di alloggio temporaneo del
candidato (rilasciata dalla locale stazione
di polizia o dallalbergo in cui il candidato
soggiorna)
Permesso di lavoro
per stranieri
Il permesso di lavoro per stranieri (Alien
Employment License) permette ai cittadini
stranieri di lavorare legalmente in Cina.
Normalmente ha una validit di un anno e deve
essere rinnovato. La suddetta documentazione
deve essere presentata dal datore di lavoro:
Licenza di assunzione
Notica per la richiesta del visto lavorativo
e del permesso di soggiorno
Copia dei contratti di lavoro o degli atti di
nomina (sono esentati coloro che hanno
una posizione chiara e denita specicata
nella Business License/Registration o
in ogni altro strumento di approvazione
amministrativa)
Permesso di soggiorno
Il permesso di soggiorno (Residence
Permit) permette ai cittadini stranieri di
risiedere legalmente in territorio cinese.
Normalmente ha validit annuale ed autorizza
il titolare ad entrare ed uscire liberamente
dal paese. Deve essere presentata la suddetta
documentazione:
Passaporto valido
Permesso di lavoro per stranieri
Cert i fi cat o di accert ament o del l a
documentazione dellesame fisico per
cittadini stranieri o cinesi doltremare
Notica per la richiesta del visto lavorativo
e del permesso di soggiorno
Documentazione del colloquio della
domanda di idoneit alla residenza per
stranieri
Formulario per la domanda del visto cinese
o della residenza
Al termine di questi quattro passaggi verr
rilasciato un permesso di lavoro e di soggiorno
valido ed il cittadino straniero sar legalmente
autorizzato a lavorare e risiedere nel territorio
della Repubblica Popolare Cinese per il
periodo di validit del permesso. Entrambi i
permessi possono essere rinnovati prima della
loro scadenza.
Per assi st enza o domande rel at i ve
allottenimento di permessi di lavoro e di
soggiorno in Cina, vi invitiamo a contattare
italiandesk@dezshira.com oppure a visitare
il sito www.dezshira.com/it.
Il certicato penale del
casellario giudiziale
Negli ultimi mesi hanno cominciato ad essere
applicati nuovi requisiti per lottenimento di
un permesso di lavoro in Cina. Tra questi
vi una certificazione sullo stato della
fedina penale, che deve essere rilasciata dai
dipartimenti per limmigrazione dei governi
stranieri, contenente una dichiarazione
ufficiale che il candidato non ha avuto
precedenti condanne penali nel proprio
paese dorigine. Devono ancora essere
elaborati i dettagli concernenti la portata di
questa documentazione, il grado di offesa
penale rilevante o in merito allapplicabilit
ai soggetti da lungo tempo residenti di altri
paesi.
Il procedimento di rilascio varia da paese a
paese, vi invitiamo a rivolgervi alla vostra
ambasciata per indicazioni pi precise.
In precedenza, il rilascio di un permesso
di lavoro presupponeva unicamente la
presentazione di un contratto di lavoro tra
una societ registrata in Cina e lindividuo
interessato, un controllo sanitario completo,
un colloquio con il Dipartimento di Pubblica
Sicurezza (PSB), la registrazione della
residenza presso il locale PSB, e la successiva
registrazione presso le autorit scali ed il
Dipartimento dellImmigrazione. Questi
nuovi requisiti non sono ancora effettivi
a livello nazionale, per ora solo alcune
municipalit richiedono la presentazione di
questo documento.
Il certicato penale deve essere tradotto in
lingua cinese, e solo questa versione verr
considerata quella ufciale.
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8 China Brieng
U
na s t r ut t ur a s pes s o pr es a i n
considerazione quando ci si appresta ad
investire nella Repubblica Popolare Cinese
, da sempre, la holding di Hong Kong.
Questa assicura infatti diversi vantaggi
strategici (creare un quartier generale a Hong
Kong per dirigere le operazioni in Asia),
di sicurezza (mantenere linvestimento
nel paese asiatico a dovuta distanza dalla
casa madre, garantendo linvestitore da
reali o presunti rischi di carattere politico-
economici), e scali (dato che Hong Kong
non prevede tassazione su dividendi, capital
gain o remissione dei protti ed applica un
imposta sui redditi societari relativamente
bassa) a chi decide di investire nelle tante
realt emergenti asiatiche. La Regione
ad Amministrazione Speciale garantisce
inoltre un sistema normativo affermato e
afdabile e gode di una elevata diffusione
della lingua inglese. Detto questo, per alcuni
paesi, tra cui lItalia, Hong Kong sempre
stata una specie di sorvegliata speciale e
considerata paradiso scale.
Secondo la normativa attualmente vigente
in Italia, infatti, nel momento in cui
una societ residente controlli un ente
localizzato in uno dei paesi di cui alla c.d.
black list del Ministero dellEconomia
(D.M. 21/11/2001), i redditi prodotti
da questultimo verranno imputati per
trasparenza (a prescindere da qualsivoglia
distribuzione di dividendi) in capo al soggetto
residente che ne detiene le partecipazioni,
in proporzione allammontare di esse, a
decorrere dalla chiusura dell'esercizio o
periodo di gestione del soggetto estero
partecipato (Art. 167 co.1 TUIR). Di
conseguenza tali somme concorreranno
alla formazione del reddito imponibile della
societ residente ai ni IRES
1
e pertanto
saranno soggetti ad unaliquota fiscale
del 33%. Lunica possibilit per limpresa
di evitare una gravosa doppia tassazione
dellutile distribuito quella di richiedere,
mediante il c.d. interpello speciale, da
rivolgere allAgenzia delle Entrate, la
disapplicazione della disciplina in questione,
cio la disciplina delle Cfc (Controlled
foreign companies, ovvero societ estere
controllate, laddove per estere si intende
situate in un paradiso fiscale, vedi
riquadro a lato per approfondimento).
Ai sensi dellart. 167 co. 5 del TUIR (Testo
Unico sulle Imposte sul Reddito) ci
possibile se si dimostra che:
a) la Cfc (nel nostro caso la sub-holding
di Hong Kong) svolge una effettiva attivit
industriale o commerciale (e dunque la
localizzazione nel paradiso scale non
motivata da nalit elusiva, ma da effettive
ragioni economiche);
b) Che dalle partecipazioni non consegue
leffetto di localizzare i redditi in Stati o
Lagenzia delle Entrate Italiana
riconosce una pi ampia possibilit
di disapplicazione della normativa
sulle Cfc per le societ che investono
in Cina attraverso Hong Kong
[ A cura di Fabrizio Nebuloni e Rosario Di Maggio Dezan Shira & Associates ]
1
IRES Imposta sul reddito delle societ
Lagenzia Delle Entrate Italiana Riconosce Una Pi Ampia Possibilit Di Disapplicazione Della Normativa
Sulle Cfc Per Le Societ Che Investono In Cina Attraverso Hong Kong
9 China Brieng
territori in cui sono sottoposti a regimi
scali privilegiati.
In precedenza questi requisiti, e in
particolare il secondo, venivano interpretati
in modo piuttosto restrittivo da parte
dellAgenzia delle Entrate. Questo perch
da un lato, le autorit fiscali tendevano
a tassare integralmente in Italia i redditi
comunque realizzati da una societ con
sede in un paradiso fiscale, anche se
effettivamente prodotti in un paese non
a scalit privilegiata; dallaltro perch
i suddetti protti continuavano ad essere
tassati in Italia secondo il regime ordinario
anche se effettivamente essi avevano gi
ricevuto un gravoso trattamento scale nei
paesi di origine. Questultima situazione
si vericava perch lesimente b) trovava
applicazione solo nel caso in cui i protti
della Cfc fossero derivati per almeno il 75%
da un paese non a scalit privilegiata senza
che avesse alcuna rilevanza invece lentit
del trattamento scale gi applicato in altre
giurisdizioni (si pensi al caso di unimpresa
operativa situata in Cina controllata da una
holding di Hong Kong, a sua volta soggetta
a controllo da parte di unimpresa U.S.A.
partecipata da una capogruppo italiana: qui
avremmo una prima tassazione intorno al
25% sui redditi prodotti in Cina, seguita da
unulteriore tassazione sul trasferimento
Hong Kong U.S.A., e inne unulteriore
tassazione secondo il regime Cfc cio al
33% al rimpatrio in Italia
2
).
Con la Risoluzione 63/2007, lAgenzia
delle Entrate ha ritenuto inapplicabile la
normativa sulle Cfc in un caso in cui il
carico scale da cui i protti fossero gravati
nei rispettivi paesi dorigine fosse gi
abbastanza oneroso prima della tassazione
in Italia, e quindi in sostanza senza che il
contribuente avesse realmente goduto di
un effettivo vantaggio in termini scali. In
particolare stato preso in considerazione
il carico scale totalmente gravante sui
protti realizzati dalla controllata estera,
considerando contemporaneamente sia
la tassazione imposta inizialmente (al
momento cio di realizzazione del reddito
nel paese black list) sia quella imposta
successivamente (al momento della
distribuzione in paesi diversi da quelli a
scalit privilegiata). Si affermato quindi
che possibile disapplicare la normativa
Cfc qualora limposta complessivamente
ed effettivamente applicata nei Paesi di
residenza della Cfc e della sua controllante
estera sia almeno pari, per ciascun anno, al
27 per cento dellutile lordo della medesima
Cfc.
In altre parole, le autorit scali mettono
in luce che lutile prodotto dalla Cfc black
list e i dividendi da questa distribuiti
costituiscono due distinte voci integranti
per lo stesso reddito, imputabile al gruppo
nel suo complesso e non semplicemente
alle singole societ. Al riguardo lAgenzia
osserva che la disciplina Cfc nalizzata
a superare, ai soli ni tributari, lautonomia
giuridica delle societ facenti parte di
un gruppo, per dare rilievo allunit
economica dellimpresa, in tutti i casi
in cui la separatezza giuridica delle
societ potrebbe tendere a nalit elusive.
Come abbiamo gi anticipato, le autorit
scali prima di questa importante svolta
ritenevano applicabile lesimente in esame
solo nel caso in cui i redditi realizzati dalla
societ black list provenissero per almeno
il 75% da un paese a scalit ordinaria. Ora
non pi tanto la provenienza dei protti ad
assumere rilievo quanto invece lonerosit
del trattamento scale da essi gi ricevuto
nei paesi dorigine.
Dalla Risoluzione 191 E/2007 inoltre
lAgenzia delle Entrate ha abbandonato le
proprie posizioni precedenti in relazione
allinterpretazione del requisito b), in
base alle quali si sosteneva che fosse
legittima unulteriore tassazione in Italia
di dividendi provenienti da un paradiso
fiscale, basandosi unicamente sul fatto
che gli stessi provenivano da un paese
inserito nella c.d. black list e affermando
lirrilevanza del fatto che tali protti fossero
stati gi assoggettati a tassazione ordinaria
nel paese di formazione. La pi recente
interpretazione sottolinea invece che, se
i dividendi ricevuti da una sub-holding
situata in un paradiso scale sono originati
da utili distribuiti da societ localizzate in
territorio a tassazione ordinaria, al rientro
in Italia la normativa Cfc (con aliquota del
33%) non trover applicazione.
In entrambi questi casi dunque la disciplina
applicabile sar solo quella dellart. 89
TUIR, sul rimpatrio di dividendi originati
in paesi a scalit ordinaria, che prevede la
medesima aliquota ordinaria IRES (33%)
ma su una base imponibile del 5%. La
Risoluzione da ultimo esaminata merita
inoltre particolare attenzione ai ni della
nostra trattazione anche perch il caso
concreto da cui trae origine riguardava
proprio i profitti distribuiti da parte di
una sub-holding di Hong Kong ad una
capogruppo italiana, laddove gli stessi
erano tuttavia originati in toto da una
societ manifatturiera operante nella Cina
continentale e controllata dalla sub-holding
in questione.
In estrema sintesi, anche alla luce dei recenti
sviluppi interpretativi qui brevemente
illustrati, possiamo tracciare i vari passaggi
e i relativi oneri scali cui attualmente
soggetta una societ italiana che controlli
delle imprese operative cinesi tramite una
sub-holding situata a Hong Kong nel modo
seguente: innanzitutto abbiamo una prima
tassazione in Cina dei redditi prodotti da
parte delle societ qui operative, in genere
al 25% (per maggiori approfondimenti
su questa parte, vedere il China Brieng
di Dicembre scaricabile gratuitamente
2
Il caso qui brevemente esemplicato analogo a quello realmente presentatosi dinanzi alle autorit scali italiane in occasione della risoluzione 63/2007. Anche
sfruttando le deduzioni accordate dalle giurisdizioni scali italiana e statunitense in relazione alle imposte gi pagate allestero la pressione scale sui dividendi
per il gruppo nel suo complesso si aggirava comunque attorno al 50%: risulta evidente pertanto la profonda ingiustizia, in questo caso, dellapplicazione della
disciplina Cfc.
10 China Brieng
andando su http://www.china-briefing.
com/magazine/archive/2008). A questa
segue lapplicazione di unaliquota del
5% sul trasferimento dei dividendi alla
sub-holding di Hong Kong
3
(sempre che
questultima detenga, come solitamente
avviene trattandosi di controllante, almeno
il 25% del capitale della societ cinese,
altrimenti laliquota sale al 10%). Inne, ai
sensi dellart. 89 TUIR i dividendi trasferiti
da Hong Kong alla capogruppo italiana
entreranno a far parte del reddito imponibile
IRES nella misura del 5% (e subiranno
unulteriore tassazione al 33%).
Schematizzando:
Da ultimo riportiamo qui di seguito i
documenti richiesti da parte dellAgenzia
delle Entrate per lottenimento della
disapplicazione della normativa Cfc:
atto costitutivo o statuto della controllata
estera dai quali si evinca lattivit svolta
oltreconne;
documentazione (atto costitutivo, statuto,
delibere, norme di riferimento, etc.) dalla
quale si possa desumere la data di chiusura
dellesercizio o del periodo di gestione della
societ estera;
informazioni su eventuali societ
residenti allestero, interposte nella catena
di controllo o collegamento, oppure
partecipate dalla societ estera controllata
o collegata;
indicazione della quota di partecipazione
agli utili, nellipotesi di collegamento
prevista dallarticolo 168 del TUIR.
Con riferimento alla sussistenza dei
presupposti richiesti per la disapplicazione
degli articoli 167 o 168 TUIR, LAgenzia
invita inoltre il contribuente a corredare
listanza dei seguenti atti e informazioni:
copia del bilancio della societ estera
controllata o collegata relativo allesercizio
cui listanza si riferisce;
certicazione del bilancio;
prospetto illustrativo dellattivit
es er ci t at a, s uppor t at o da i donea
documentazione (ad esempio, copie di
contratti stipulati con clienti e fornitori,
nonch copie di fatture emesse e ricevute
dalla societ estera);
descrizione della struttura organizzativa
e delle concrete modalit operative della
partecipata;
composizione dellorgano amministrativo
della societ estera controllata o collegata
(numero, identit e residenza degli
amministratori);
contratti di locazione o acquisto degli
immobili o dei terreni adibiti a sede degli
uffici e dellattivit, evidenziandone le
relative dimensioni e attrezzature;
descrizione dei beni strumentali
utilizzati;
copia delle fatture delle utenze elettriche
e telefoniche relative agli ufci e agli altri
immobili utilizzati;
contratti di lavoro dei dipendenti, dai
quali si possano ricavare anche dati relativi al
luogo di prestazione dellattivit lavorativa
e alle mansioni svolte, nonch ulteriori
elementi idonei a provarne leffettivo
impiego (documentazione concernente
il pagamento della retribuzione mensile,
liscrizione della societ estera al locale
fondo di previdenza sociale, ecc.);
contratti di conti correnti bancari aperti
presso istituti locali; estratti dei conti
correnti bancari che diano evidenza delle
movimentazioni nanziarie relative alle
attivit esercitate;
copia dei contratti di assicurazione
relativi ai dipendenti e agli ufci;
autorizzazioni sanitarie e amministrative
relative allattivit e alluso dei locali;
elementi sui rapporti economico-
nanziari con le societ del gruppo;
indicazione dei principali mercati
di penet razi one commerci al e e di
approvvigionamento della partecipata.
Con specico riferimento alla sussistenza
dei presupposti richiesti per la esimente b),
inoltre, lAgenzia delle Entrate invita inoltre
a presentare documentazione contabile e
scale (bilancio, dichiarazioni dei redditi,
perizie, etc.) idonea a dimostrare che i
redditi conseguiti dalla societ estera
collegata o controllata sono prodotti in
misura non inferiore al 75 per cento in
Stati o territori diversi da quelli a scalit
privilegiata ed ivi sottoposti integralmente
a tassazione ordinaria. In particolare,
dovr essere esibita la documentazione
scale attestante leffettivo ed integrale
assoggettamento dei redditi medesimi a
tassazione ordinaria nellanno per il quale
richiesta la disapplicazione, unitamente
alla sintetica illustrazione del sistema di
tassazione vigente ai ni delle imposte sui
redditi nel Paese o territorio di produzione
dei redditi.
Qualora, inne, la esimente b) sia richiesta
anche ai fini della disapplicazione
dellarticolo 89, comma 3, del TUIR,
la documentazione prodotta non potr
riguardare il solo anno per il quale
richiesta la disapplicazione della normativa
Cfc, ma dovr essere idonea a dimostrare
che i requisiti richiesti per la disapplicazione
sussistono sin dallinizio del possesso
delle partecipazioni.
Elenco di alcune delle principali giurisdizioni
attualmente ricomprese nella black list del
Ministero dellEconomia:
Cipro
Filippine
Gibilterra
Hong Kong
Isola di Man
Societ
cinese
aliquota sui
protti: 25%
Capogruppo Italiana
I dividendi trasferiti
da HK entrano
nellimponibile IRES
(aliquota 33%) per il 5%
Sub-holding
HK
nessuna
tassazione dei
dividendi
Trasferimento
dividendi
PRC-HK:
tassazione
al 5%
3
Questo a seguito dellentrata in vigore della nuova Corporate Income Tax dal gennaio 2008 nella Repubblica Popolare Cinese che introduce una trattenuta sul
rimpatrio dei protti. Si osservi che, per via del DTA (Trattato contro la doppia imposizione) rmato tra Hong Kong e la Repubblica Popolare Cinese il 21 agosto
2006, il trasferimento di dividenti da una societ registrata nella Repubblica Popolare verso una holding di Hong Kong subir un ulteriore tassazione in Cina del
5% contro laliquota standard, valida anche per i protti rimpatriati verso lItalia, che invece del 10%.
Isole Cayman
Isole Vergini
Libano
Liberia
Liechtenstein
Maldive
Malesia
Seychelles
Singapore
Altri Paesi gurano solo limitatamente a
certi tipi di societ, come ad esempio:
Emirati Arabi Uniti
Kuwait
Monaco
Lussemburgo
Malta
Mauritius
Svizzera
Portorico
Uruguay
Per maggiori informazioni riguardo a
investimenti diretti nella Repubblica
Popolare Cinese e a Hong Kong, contattare
italiandesk@dezshira.com.
Ai ni della determinazione del concetto
di controllo di cui sopra si applica
l'articolo 2359 del codice civile: Art.
2359 c.c. (Societ controllate e societ
collegate)
Sono considerate societ controllate:
a) le societ in cui un'altra societ dispone
della maggioranza dei voti esercitabili
nell'assemblea ordinaria;
b) le societ in cui un'altra societ
dispone di voti sufcienti per esercitare
un'inuenza dominante nell'assemblea
ordinaria;
c) le societ che sono sotto influenza
dominante di un'altra societ in virt di
particolari vincoli contrattuali con essa.
Ai ni dell'applicazione dei numeri 1) e
2) del primo comma si computano anche
i voti spettanti a societ controllate, a
societ duciarie e a persona interposta;
non si computano i voti spettanti per
conto di terzi.
La denizione di Cfc (CONTROLLED
FOREIGN COMPANIES) si ricava
dallart. 167 T.U.I.R. che a tal ne fa
riferimento ad ogni soggetto residente
in Italia che detiene, direttamente o
indirettamente, anche tramite societ
duciarie o per interposta persona, il
controllo di una impresa, di una societ
o di altro ente, residente o localizzato in
Stati o territori diversi da quelli di cui al
decreto del Ministro dell'economia e delle
nanze emanato ai sensi dell'articolo 168-
bis. (Il decreto in questione individua i
paesi che garantiscono un adeguato
scambio di informazioni in materia
scale, e quindi in sostanza, quelli non
facenti parte della c.d. black list).
Lagenzia Delle Entrate Italiana Riconosce Una Pi Ampia Possibilit Di Disapplicazione Della Normativa
Sulle Cfc Per Le Societ Che Investono In Cina Attraverso Hong Kong
Lapertura e la gestione di un ufcio di
rappresentanza in Cina
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