1989, caduta del muro di Berlino; 1991, dissoluzione dellUnione Sovietica: questi eventi che hanno segnato la crisi del comunismo realizzato e di cui non ancora ben chiaro quali saranno gli effetti e gli sviluppi, comporteranno anche la crisi, definitiva e irrevocabile, del pensiero e della cultura marxista? La storia che stiamo vivendo ci obbliga ad accantonare, come superato e infondato, tutto quel complesso di idee e di interpretazioni del reale che, a partire dalla seconda met dellOttocento, si venuto arricchendo e ampliando nel corso del cosiddetto secolo breve? Scontata, naturalmente, la risposta fornita dai diversi nemici del comunismo, ossia dagli economisti apologeti della globalizzazione (nelle sue forme attuali) e del libero mercato. Ma forse le prospettive cambiano se ci si confronta criticamente, senza indulgere a conformismi o mode, con i grandi teorici che hanno proseguito e approfondito lopera di Marx ed Engels misurandola, come era doveroso e richiesto dai fondamenti stessi di quellopera, con lo svolgersi degli accadimenti storici. Ad esempio con il lavoro intellettuale di Gyrgy Lukcs, di cui Guido Oldrini - il noto storico della filosofia che si particolarmente occupato della circolazione delle idee di Hegel in Italia - ci offre ora unampia e documentatissima monografia critica. E in effetti lopera di Lukcs (che si distende lungo tutto larco del secolo passato) si rivela, al tempo stesso, come coerente e omogenea e, insieme, come oscillante tra posizioni diverse e ripensamenti. In proposito Oldrini ne parla come di un costante va e vieni e questo perch, pur presentando continuit metodologica e fermezza di principi, non diviene mai dogmatismo acritico. Il teorico e il militante sono costantemente in relazione tra loro e la coscienza di tale relazione fattore fondante dei passaggi teorici. Oldrini pertanto respinge certe critiche allidealismo di Storia e coscienza di classe o al presunto stalinismo di formulazioni pi tarde. Centrale piuttosto, nella vita e nella storia intellettuale del filosofo ungherese, la svolta degli anni Trenta, quando a Mosca egli approd a un marxismo consapevole e maturo e al confronto con quei classici della filosofia che gli fornirono gli strumenti per uninterpretazione del mondo da allora non pi abbandonata. Strumenti grazie ai quali egli potr affrontare i suoi temi pi cari, quali quelli relativi allestetica, per i quali ancora, in Marx o Engels, non erano che pochi spunti. La sua grande Estetica sar anzi il risultato prezioso di questo approfondimento, frutto di un lungo confronto con la categoria del realismo e con lestetica hegeliana dialetticamente superata nel suo impianto idealistico oltre che naturalmente con lo studio di quei testi letterari che esemplificano il realismo, che Lukcs ben distingue dal naturalismo e che contrappone alle cosiddette avanguardie artistiche. Lopera del critico letterario comunque parte integrante della ricerca di una teoria generale dellarte e, se alcuni giudizi su singoli autori possono essere rimessi utilmente in discussione, rimane pur sempre il riconoscimento di un impianto altamente significativo e, in ogni caso, uno dei maggiori contributi filosofici dati al tema. Lestetica lukacsiana non infatti irrelata con le altre opere sue quali lOntologia e la non compiuta Etica; e ci a riprova dellimpianto sistematico del suo pensiero, sistematico pur essendo le categorie che lo compongono soggette a continui aggiustamenti e tuttaltro che rigide astrazioni ma, appunto, strumenti operativamente dialettici. Come Gramsci del resto, Lukcs ha approfondito lo studio della sovrastruttura e ha mostrato come essa vada via via rapportata ai movimenti della realt e al tema della finalit della storia umana. Ha anzi sviluppato questo processo per un tempo assai pi lungo di quanto avesse potuto fare il nostro rivoluzionario sardo, avendo potuto vivere da vicino e partecipare a eventi cruciali della storia europea. Tutti i suoi lavori convergono comunque nel senso della ricerca del senso e del fine della storia delluomo e, in proposito, non si potranno dimenticare n La distruzione della ragione n Il giovane Hegel, se non altro per lapporto che forniscono a qualsiasi seria discussione su quel senso dello storicismo materialistico che per Lukcs non 1 / 4 Gyrgy Lukcs: un gigante del marxismo 21 Agosto 2010 01:00 pu essere soltanto una posizione teorica, ma una militanza (almeno sin quando il capitalismo, nella sua conquista del mondo, continuer a produrre contraddizioni non da esso risolubili). In breve: mentre il minuzioso esame condotto dallOldrini sullopera del filosofo ungherese mostra come questultimo, senza pronunciare abiure, abbia saputo modificare e correggere certe sue precedenti posizioni, richiama dallaltro la perenne attualit, pur nel doveroso adattamento alle circostanze formalmente nuove e imprevedibili, di un marxismo critico e non dogmatico. In altre parole: veramente dialettico.
* Docente ordinario di Letteratura italiana allUniversit di Perugia
INDICE
SEZIONE PRIMA - LITINERARIO GIOVANILE DI LUKCS DALLA CULTURA BORGHESE AL MARXISMO
I. La cultura mitteleuropea nellet dellimperialismo
1. Presupposti e implicazioni della crisi postquarantottesca 2. Lorizzonte ideologico dellimperialismo 3. Dalla tragedia della cultura alla tragedia bellica 4. Imperialismo ideologico ct Ungheria
II. Scorsa sulla esperienza giovanile premarxista di Lukcs
1. Tra Budapest e Berlino: il periodo saggistico 2. Metafisica della forma 3. Loperosit estetica di Heidelberg 4. Al tramonto di unepoca
III. Dopo lOttobre: il Lukcs protomarxista
1. Ladesione/conversione di Lukcs al comunismo 2. In esilio a Vienna: il marxismo di Storia e coscienza di classe 3. La congiuntura della stabilizzazione relativa
SEZIONE SECONDA - LA SVOLTA DEL 30 E LE SUE CONSEGUENZE
IV. Le basi teoretiche del Lukcs della maturit
1. Sfondo ambientale e vicende dellattivit di Lukcs a Mosca 2. La svolta del 30: a) oltre gli schemi del marxismo hegelianizzato 3. La svolta del 30: b) oltre il marxismo della II Internazionale 4. Conseguenze e prospettive della svolta
V. Lukcs critico e storico della letteratura
2 / 4 Gyrgy Lukcs: un gigante del marxismo 21 Agosto 2010 01:00 1. La letteratura alla luce della teoria del realismo 2. Nuovi studi su Goethe e i suoi nessi con Hegel 3. Una critica a dimensione storiografica 4. Sulla questione formale del contrasto tra realismo e avanguardia
VI. In vista di una sistematica marxista
1. Ungheria post-1945: Repubblica popolare e democrazia di nuovo tipo 2. Dinamiche della riproduzione allargata 3. Lo strumentario concettuale del marxismo e le sue categorie portanti
SEZIONE TERZA - IL MARXISMO SISTEMATICO DELLA TARDA MATURIT DI LUKCS
VII. I principi della grande Estetica
1. Continuit e discontinuit estetica con il passato 2. Il sostrato ontologico della grande Estetica 3. Il per-s specifico dellarte e le sue funzioni 4. Lukcs e Hegel: due estetiche a confronto
VIII. Genesi , impianto e problemi dellOntologia dellessere sociale
1. Premesse storico-genetiche 2. La realt come complesso di complessi dinamici 3. Dallessere reale allideale e allideologia 4. Implicazioni e arricchimenti del marxismo nellOntologia
IX. La via marxista alletica
1. Il retroscena etico della maturazione di Lukcs 2. Fonti e reperti di unetica ontologica 3. Sulla teoria e il ruolo delletica secondo lontologia marxista 4. La via marxista al concetto di persona
SEZIONE QUARTA - LUKCS NEL QUADRO DELLA CULTURA DEL NOVECENTO
X. Lukcs uomo e filosofo: diagnosi dei tratti della sua figura di studioso
1. Una vita per lo studio 2. Lo studioso al lavoro 3. Adempienze e inadempienze del lavoro dello studioso 4. Inadempienze in tema di linguaggio filmico
XI. La forma culturale della militanza di Lukcs
1. Lukcs come intellettuale militante 3 / 4 Gyrgy Lukcs: un gigante del marxismo 21 Agosto 2010 01:00 2.Militanza e conflittualit dei rapporti intellettuali 3. La lotta di classe nella cultura
XII. Problemi storici e critici del socialismo
1. La rivoluzione dOttobre e i suoi riflessi sulla filosofia e la cultura 2. Alle prese con lesperienza, i nodi critici e le impasse dello stalinismo 3. Principi di democrazia socialista
XIII. Leredit di un insegnamento
1. Come rapportarsi in concreto al patrimonio intellettuale di Lukcs 2. Caratteristiche e potenzialit del retaggio 3. I compiti dellintellettualit marxista 4 / 4