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"La mano occulta di Platone"

"Per Platone, la realt che crediamo di vedere consiste solo nelle ombre proiettate
dalla luce tremolante del fuoco sul muro della caverna in cui ci troviamo. Come
molti altri pensatori della Grecia classica, egli era in fondo un geometra. Ogni
triangolo tracciato sulla sabbia non che un'ombra imperfetta della vera essenza d
el triangolo."
"Secondo Mayr, la biologia afflitta da un suo particolare essenzialismo. L'essenzi
alismo biologico tratta tapiri e conigli, pangolini e dromedari come fossero tri
angoli,"
"I conigli che vediamo sono deboli ombre dell'idea perfetta di coniglio, il coniglio
ideale, essenziale, platonico, sospeso in uno spazio concettuale"
"I conigli in carne e ossa magari variano, ma le loro variazioni vanno sempre vi
ste come un allontanamento improprio dall'essenza ideale del coniglio."
"I platonici considerano qualunque cambiamento si verifichi nei conigli un caoti
co allontanamento dal coniglio essenziale"
"La visione evolutiva della vita radicalmente opposta. I discendenti possono all
ontanarsi indefinitamente dalla forma ancestrale e ciascuna variante diventa il
potenziale antenato delle varianti future. In effetti, Alfred Russel Wallace, ch
e scopr in maniera indipendente l'evoluzione per selezione naturale nello stesso pe
riodo di Darwin, intitol il suo articolo Tendenza delle variet ad allontanarsi ind
efinitamente dal tipo originale."
"Non c' una coniglit permanente, non c' nessuna essenza celeste del coniglio: ci sono s
o popolazioni di individui pelosi e coprofagi, con le orecchie lunghe e i baffi
frementi, della cui variazione di dimensioni, forma, colore e inclinazioni esist
e una distribuzione statistica. Quello che nella curva precedente si trovava all'e
stremit (il coniglio dalle orecchie pi lunghe), nella nuova curva di una successiv
a era geologica potrebbe trovarsi al centro"
"Tuttavia, durante il processo evolutivo, in nessuna generazione il tipo dominan
te di una data popolazione si mai allontanato troppo dal tipo modale della gener
azione precedente o di quella successiva. quello che Ernst Mayr ha definito pensi
ero popolazionale e che a suo avviso era l'antitesi dell'essenzialismo. Secondo Mayr,
Darwin comparso sulla scena scientifica con un assurdo ritardo perch noi tutti,
non si sa se a causa dell'influenza greca o per qualche altro motivo, abbiamo l'esse
nzialismo inciso a fuoco nel DNA mentale. "
"In effetti gli psicologi che studiano l'evoluzione del linguaggio hanno notato ch
e i bambini sono essenzialisti nati. Forse sono costretti a esserlo, se vogliono
conservare l'equilibrio mentale mentre col loro cervello in via di sviluppo suddi
vidono le cose in categorie discrete, ognuna delle quali ha il diritto di essere
chiamata con un sostantivo unico. Non c' da stupirsi se, come racconta il mito del
la Genesi, il primo compito di Adamo fu quello di dare un nome a ogni animale. "
"Per dare la misura di quanto l'evoluzione sia antiessenzialista, basti pensare a
una cosa. Secondo"
"ottica evolutiva del pensiero popolazionale, ogni animale legato a ogni altro (pe
r esempio il coniglio al leopardo) attraverso una catena di stadi intermedi, cia
scuno cos simile al precedente e al successivo che se, in linea di principio, si
accoppiasse con gli animali a lui contigui nella catena, produrrebbe prole ferti
le. Non possibile violare il tab essenzialista pi chiaramente di cos. "
"Secondo l'ottica evolutiva, vi davvero una serie di animali intermedi che collega
il coniglio con il leopardo, e ciascuno di quegli animali vissuto e ha respirat
o sulla Terra, e sarebbe stato giudicato come appartenente alla stessa specie de
ll'animale precedente o di quello successivo nel lungo continuum in costante evolu
zione. "
"Vi sono ponti analoghi che portano dal coniglio al vombato, dal leopardo all'arag
osta, da ogni animale o pianta a ogni altro animale o pianta. Forse avrete gi rif
lettuto da soli sul perch questo straordinario risultato sia la conseguenza inevi
tabile dell'ottica evoluzionistica, ma lasciate che ve lo spieghi lo stesso in det
taglio. Lo chiamer l'esperimento mentale della forcella. "
"Prendiamo un coniglio, anzi una coniglia (scelgo una femmina arbitrariamente: i
l sesso non ha alcuna incidenza sul ragionamento), mettiamole vicino sua madre,
poi collochiamo sua nonna vicino alla madre e cos via a ritroso nel tempo, per in
numerevoli megaanni, fino ad avere una fila interminabile di coniglie, ciascuna
stretta tra la figlia e la madre. Risaliamo al passato sempre pi remoto esaminand
o con cura le coniglie della fila come un generale che passa in rassegna le trup
pe. A un certo punto notiamo che le coniglie antiche che stiamo visionando sono
leggermente diverse dalle coniglie moderne a cui siamo abituati; ma il ritmo del
cambiamento cos lento che non rileviamo la tendenza nell'arco di una generazione,
cos come non vediamo il movimento della lancetta delle ore nell'orologio da polso"
"Nondimeno, mentre risaliamo indietro nel tempo, nel nostro regresso costante e
impercettibile troveremo antenate che appaiono sempre meno simili alle coniglie
e sempre pi simili (anche se non molto) a topiragni. Chiamer una di tali creature c
urva della forcella per motivi che presto risulteranno evidenti. Questo animale l'a
ntenato pi recente (in linea femminile, ma questo"
"non importante) che i conigli abbiano in comune con i leopardi. "
"Continuiamo a camminare, solo che adesso abbiamo girato alla curva della forcel
la e stiamo andando avanti nel tempo, verso i leopardi (che sono tra i molti, di
sparati discendenti della forcella, giacch lungo la linea incontreremo in continu
azione delle biforcazioni dove prenderemo ogni volta la strada che porta ai leop
ardi). Ciascun similtoporagno femmina lungo la linea evolutiva discendente segui
to ora da sua figlia. A poco a poco, per gradi impercettibili, i similtopiragni
cambiano, "
"finch, senza nessun cambiamento brusco, si arriva al leopardo.
"
"Vanno chiariti vari dettagli di questo esperimento mentale. In primo luogo, abb
iamo scelto a caso il percorso che va dal coniglio al leopardo; avremmo potuto s
cegliere il percorso che va dal porcospino al delfino,"
"data una coppia qualsiasi di animali, vi sia un percorso a forcella che li conn
ette; tutte le specie, infatti, hanno un antenato in comune con tutte le altre:
non dobbiamo fare altro che risalire da una specie all'antenato comune, poi svolta
re alla curva a forcella e procedere avanti fino all'altra specie."
"In secondo luogo, stiamo parlando"
"seguiamo la de-evoluzione verso la forcella e poi l'evoluzione da l al leopardo. "
"In terzo luogo, nella nostra marcia in avanti a partire dall'animale forcella, sc
egliamo arbitrariamente il percorso che conduce al leopardo. un vero percorso di
storia evolutiva, ma, per ribadire un concetto importante, scegliamo di ignorar
e numerosi punti di ramificazione in cui avremmo potuto seguire l'evoluzione verso
innumerevoli altri punti di arrivo, giacch l'animale forcella l'antenato non solo de
i conigli e dei leopardi, ma di un'ampia frazione dei mammiferi moderni."
"In quarto luogo, come ho gi sottolineato, per quanto vaste e radicali siano le"
"differenze tra le due estremit della forcella (mettiamo il coniglio e il leopard
o), ciascun passo lungo la catena che li collega molto, molto piccolo. Ogni indi
viduo lungo la catena simile ai suoi vicini "
"Mayr ha ragione quando dice che noi esseri umani siamo tutti imbevuti di precon
cetti essenzialisti, forse ha ragione anche quando ci spiega il motivo per cui,
storicamente, abbiamo fatto tanta fatica a digerire l'evoluzione.
Il termine essenzialismo fu coniato solo nel 1945 ed era quindi sconosciuto a Darw
in. Egli per lo conosceva benis"
"simo nella sua versione biologica, che era quella della immutabilit delle specie,
e dedic gran parte delle sue energie a combatterlo sotto quella denominazione. "
"Scolpire il pool genico
Darwin sapeva molte cose sulla coltivazione delle piante e l'allevamento degli ani
mali. Conosceva diversi orticultori e allevatori di colombi, e amava i cani."
"I cavoli sono un affronto vegetale all'essenzialismo e all'immutabilit delle specie.
Il cavolo selvatico, Brassica oleracea, una pianta comune, una versione rustica
del cavolo orticolo. In pochi secoli, con gli attrezzi ora raffinati ora rozzi
della cassetta delle tecniche di selezione artificiale, gli orticultori hanno sc
olpito questa pian"
"ta insignificante creando una quantit di ortaggi diversi l'uno dall'altro e dagli an
tenati selvatici, come broccoli, cavolfiori, cavoli rapa, cavoli ricci, cavolini
di Bruxelles, cime di rapa, verze e, naturalmente, i vari tipi di ortaggio che
portano ancora il nome comune di cavolo (ill. 2abc)."
"Un altro noto esempio di domesticazione la trasformazione del lupo, Canis lupus
, nelle circa duecento razze di cane (Canis familiaris) riconosciute dal Kennel
Club britannico e nelle ancor pi numerose razze geneticamente isolate dalle leggi
del pedigree, non meno dure e rigide di quelle dell'apartheid. "
"Per inciso, l'antenato selvatico di tutti i cani domestici sembra essere davvero
il lupo e soltanto il lupo"
"Gli evoluzionisti non sono sempre stati di questo parere. Come molti dei suoi c
ontemporanei, Darwin"
"sospettava che tra gli antenati dei nostri cani domestici vi fossero anche pare
cchie specie di canidi selvatici, tra cui i lupi e gli sciacalli. Konrad Lorenz,
l'etologo austriaco vincitore di un premio Nobel, era della stessa opinione. Nel
suo E l'uomo incontr il cane, pubblicato nel 1949, sostiene che le razze canine dom
estiche si dividono in due grandi gruppi: quelle derivate dagli sciacalli (la ma
ggioranza) e quelle derivate dai lupi (le sue preferite, tra cui i chow chow)."
"La questione rest aperta finch l'evidenza genetica molecolare non dissip ogni dubbio
. Ora chiaro che i cani domestici non discendono affatto da sciacalli, coyote o
volpi. Tutte le razze canine derivano solo ed esclusivamente dai lupi."
"Il concetto fondamentale che vorrei sottolineare che la domesticazione ha"
"tolineare che la domesticazione ha l'incredibile capacit di modificare la forma e
il comportamento degli animali selvatici e di farlo con grande rapidit. "
"Vi un'analogia con l'evoluzione naturale perch, sebbene l'agente selettivo sia l'uomo e
non la natura, il processo per il resto identico. Ecco perch Darwin diede tanta i
mportanza alla domesticazione all'inizio dell'Origine delle specie"
"A rigor di termini, non il corpo del cane o del cavolo a essere scolpito dall'all
evatore/scultore, ma il pool genico della razza o della specie. Il concetto di"
"pool genico centrale per il corpus di nozioni e teorie che viene denominato sint
esi neodarwiniana. Darwin non ne sapeva nulla: n il pool genico n i geni rientravan
o nel suo mondo intellettuale. Sapeva naturalmente che nelle famiglie ricorrevan
o determinate caratteristiche; sapeva che i figli tendono a somigliare ai genito
ri e ai fratelli"
"Darwin non seppe mai nulla delle leggi dell'ereditariet, perch, pur essendo un suo
contemporaneo, Gregor Mendel, il monaco ceco fondatore della genetica, pubblic le
sue scoperte su una rivista tedesca che il naturalista britannico non vide mai.
"
"Il gene mendeliano un'entit del tutto o nulla. Quando veniamo concepiti, non ricev
iamo da nostro padre una sostanza che si mescola con la sostanza che riceviamo d
a nostra madre come si mescolano una vernice blu e una vernice rossa per produrr
e il viola. Se l'eredit funzionasse davvero cos (come la gente pensava vagamente fun
zionasse all'epoca di Darwin), noi rappresenteremmo una media che si porrebbe esat
tamente a met tra i due genitori. In quel caso ogni variazione scomparirebbe pres
to dalla popolazione (per quanto assiduamente si mischi una vernice viola con un
a vernice viola, non si ricostituiranno mai gli originali rosso e blu)."
"Mendel dimostr che la tendenza non c'era perch, quando i geni paterni e i geni mate
rni (anche se non us il termine geni, che fu coniato solo nel 1909) si combinano in
un figlio, non come se si mischiassero delle vernici, ma come se si mescolasser
o pi volte le carte di un mazzo di carte da gioco. Oggi sappiamo che i geni sono
segmenti di DNA e, bench non siano separati fisicamente come le carte, il princip
io resta valido. I geni non si fondono, si mescolano,"
"Qualsiasi cellula uovo (o spermatozoo se si maschi) contiene o la versione pate
rna o la versione materna di un particolare gene, non un miscuglio delle due. E
quel particolare gene lo abbiamo ereditato da uno e uno soltanto dei nostri quat
tro nonni e da uno e uno soltanto dei nostri otto bisnonni.*"
"Il senno di poi ci dice che questo avrebbe dovuto essere evidente da sempre. Qu
ando si incrociano un maschio e"
"una femmina, si prevede che nascano un figlio o una figlia, non un ermafrodito.
*"
"Darwin arriv molto vicino a scoprire la legge di Mendel sulla non mescolanza di
quelli che adesso chiamiamo geni"
"Tocc agli scienziati del XX secolo sviluppare tutte le conseguenze della scopert
a di Mendel, che era in anticipo sui tempi.** "
"I geni restano intatti e vengono mescolati di corpo in corpo con il trascorrere
delle generazioni, ma non si fondono gli uni con gli altri, non si contaminano
mai a vicenda."
"ogni singolo animale che vediamo in una popolazione un campione del pool genico
della sua epoca (o meglio dell'epoca dei suoi genitori)"
"quando vi davvero un incremento o un decremento sistematico della frequenza con
cui vediamo un determinato gene in un pool, si ha quella che chiamiamo evoluzio
ne. La questione, quindi, diventa: perch si verifica un incremento o un decrement
o sistematico della frequenza di un particolare gene? Qui le cose cominciano a d
iventare interessanti, e a tempo debito ne parleremo."
"Succede qualcosa di singolare nei pool genici dei cani domestici. Gli allevator
i di pechinesi e dalmati con pedigree fanno di tutto per impedire ai geni di pas
sare da un pool all'altro. Si conservano registri dell'allevamento che risalgono a m
olte generazioni prima e l'incrocio il peggio che si possa annotare nel libro degl
i allevatori di cani di razza. come se ogni razza canina fosse segregata e tenut
a lontana da tutte le altre nella sua piccola Ascensione, solo che in questo cas
o la barriera all'ibridazione non sono le azzurre acque dell'oceano, ma le regole um
ane."
"Vi sono centinaia di isole create dall'uomo, una per ciascuna razza di cane con ped
igree. "
"L'allevatore potrebbe per esempio annunciare l'intenzione di accorciare il muso del
le future generazioni di boxer e presentare poi effettivamente un animale dal mu
so pi corto,"
" stato il pool genico a essere scolpito"
"I geni del muso lungo sono stati eliminati dal pool e sostituiti dai geni del m
uso corto."
"Molte delle razze canine a noi note derivano da ibridi di altre razze,"
"L'ibridazione rappresenta naturalmente una violazione deliberata dell'isolamento de
i pool genici in isole virtuali"
"Il labradoodle, frutto dell'accoppiamento tra un tipico barboncino e un labrador
retriever, il risultato di una meticolosa ricerca volta a ottenere un ibrido che
condensasse le migliori qualit delle due razze"
"Alcuni allevatori"
"cercano di creare un nuovo pool genico che produca un ceppo puro tramite accopp
iamento tra labradoodle."
" cos che sono nate molte razze pure: hanno attraversato uno stadio intermedio di el
evata variazione, che nel corso di generazioni di meticoloso allevamento diminui
ta. "
"A volte nascono nuove razze canine tramite l'adozione di un'unica, grande mutazione
. Le mutazioni sono variazioni casuali che si verificano nei geni e che costitui
scono la materia prima dell'evoluzione per selezione non casuale. In natura, le mu
tazioni importanti raramente sopravvivono, ma i genetisti le prediligono in labo
ratorio, perch sono facili da studiare. Le razze canine con zampe molto corte, co
me il basset-hound e il bassotto, hanno acquisito quella caratteristica in un un
ico passaggio, con la mutazione genetica chiamata acondroplasia, un classico ese
mpio di mutazione importante che in natura difficilmente sopravviverebbe. Una mu
tazione analoga responsabile del tipo pi comune di nanismo umano: il tronco di pr
oporzioni pressoch normali, mentre le gambe e le braccia sono corte. Altri percor
si genetici producono razze in miniatura che conservano le proporzioni dell'origin
ale."
"Non occorre nemmeno che comprendano la genetica per ottenere le modifiche desid
erate"
"Proprio questo hanno fatto per secoli gli allevatori di cani o di altri animali
e gli orticultori, prima che si cominciasse ad avere anche solo una vaga idea d
ella genetica. Questo ci insegna qualcosa riguardo alla selezione naturale, dato
che la natura ovviamente non ha comprensione o consapevolezza di alcunch. "
"Come ha notato lo zoologo americano Raymond Coppinger, i cuccioli di razze dive
rse sono molto pi simili tra loro che gli esemplari adulti. I cuccioli non posson
o permettersi di essere diversi, perch la cosa principale che devono fare poppare
, e poppare pone in genere gli stessi problemi a tutte le razze."
"per poppare bene i cuccioli non possono avere il muso lungo come un levriere ru
sso o un retriever: ecco perch sembrano tutti carlini."
"La maggior parte dei cani, dopo essere stata svezzata, sviluppa un muso relativ
amente lungo. I carlini, i bulldog e i pechinesi no: crescono in altre parti del
corpo, mentre il muso conserva le proporzioni del cucciolo. Il termine tecnico
per indicare il fenomeno neotenia "
"Se un animale cresce allo stesso ritmo in tutte le parti del corpo, sicch l'adulto
una riproduzione uniforme del cucciolo, solo in dimensioni maggiori, si dice ch
e cresce isometricamente. La crescita isometrica rarissima. Nella crescita allom
etrica, invece, parti diverse crescono a ritmi diversi. Spesso i ritmi di cresci
ta di parti diverse dell'animale"
"hanno semplici rapporti matematici"
"Razze canine diverse assumono le loro varie forme tramite geni che modificano i
l rapporto di crescita allometrica tra le parti del corpo"
"Quali lezioni possiamo trarre dalla domesticazione del cane? Innanzitutto, la g
rande variet di razze canine,"
"dimostra quanto sia facile per la selezione non casuale dei geni la scultura e l'i
ntaglio dei pool genici produrre cambiamenti rilevantissimi nell'anatomia e nel com
portamento, e cos in fretta."
"Se un cos rilevante cambiamento evolutivo si ottiene in una manciata di secoli o
addirittura decenni, si pensi ai risultati ottenibili in dieci o cento milioni
di anni."
"i bovini di razza Belgian Blue (ill. 2fg). Questa fabbrica ambulante di bistecc
he stata ottenuta grazie a una particolare alterazione genetica, la doppia muscol
atura. Esiste una sostanza, la miostatina, che limita la crescita muscolare. Se i
l gene della miostatina viene disattivato, i muscoli diventano pi grossi del norm
ale. "
"L'opposizione politica all'allevamento eugenetico di esseri umani induce a volte a
fare un'affermazione quasi sicuramente falsa, ossia che non sarebbe possibile alle
vare uomini. Non solo sarebbe immorale, si sente dire, ma nemmeno attuabile. Pur
troppo, che qualcosa sia sbagliato sotto il profilo morale o non auspicabile sot
to il profilo politico non significa che non sia attuabile. Non dubito che, se c
i si mettesse d'impegno e si avessero abbastanza tempo e potere politico, si potre
bbe allevare una razza di eccellenti culturisti, saltatori in alto, pesisti, pes
catori di perle, lottatori sumo, velocisti o (suppongo"
"L'opposizione politica all'allevamento eugenetico di esseri umani induce a volte a
fare un'affermazione quasi sicuramente falsa, ossia che non sarebbe possibile alle
vare uomini. Non solo sarebbe immorale, si sente dire, ma nemmeno attuabile. Pur
troppo, che qualcosa sia sbagliato sotto il profilo morale o non auspicabile sot
to il profilo politico non significa che non sia attuabile. Non dubito che, se c
i si mettesse d'impegno e si avessero abbastanza tempo e potere politico, si potre
bbe allevare una razza di eccellenti culturisti, saltatori in alto, pesisti, pes
catori di perle, lottatori sumo, velocisti o (suppongo, anche se con meno sicure
zza dato che non esistono precedenti animali) eccellenti musicisti, poeti, matem
atici o degustatori di vini. "
"Sono altres abbastanza sicuro che sarebbe realizzabile (bench non auspicabile dal
punto di vista morale o politico) l'allevamento selettivo delle caratteristiche i
ntellettuali o di altre caratteristiche uniche degli esseri umani, perch non vi q
uasi nessun esempio di tentativi falliti di allevamento selettivo degli animali,
"
"III
Il sentiero fiorito verso la macroevoluzione
Nel II capitolo ho dimostrato come l'occhio umano, usando l'allevamento selettivo pe
r molte generazioni canine, abbia scolpito e plasmato il corpo del cane"
"Ma noi siamo esseri umani, abituati a compiere scelte deliberate e programmate.
Esistono altri animali che fanno la stessa cosa dei nostri allevatori magari se
nza intenzione ma con risultati analoghi? S, e sono certo che conquisteranno il l
ettore. "
"Gli insetti come primi domesticatori"
"Le rose raccontano la stessa storia dei cani, ma con una differenza affascinant
e. "
"il fiore della rosa doveva la sua stessa esistenza a milioni d'anni di cesellamen
to assai simile operato dall'occhio e dal naso (o meglio dalle antenne, i loro org
ani dell'olfatto) degli insetti. Lo stesso vale per tutti i fiori che abbelliscono
i nostri giardini"
"Ma non hanno fatto tutto gli insetti: in alcuni casi gli impollinatori che oper
arono la riproduzione selettiva iniziale furono colibr, pipistrelli, perfino rane
; ma il principio lo stesso. "
" un esempio assolutamente perfetto di riproduzione selettiva, con la piccola dif
ferenza che i coltivatori sono insetti e colibr, anzich uomini. "
"gli esseri umani selezionano consapevolmente: coltivano la rosa purpurea pi scur
a possibile per soddisfare un capriccio estetico o perch pensano che altri pagher
anno per averla. Gli insetti non lo fanno per motivi estetici ma per motivi di..
., be' a questo punto occorre fare un passo indietro "
"'essenza della riproduzione sessuata che non ci si feconda da soli. Dopotutto, se
lo si facesse, non avrebbe senso disturbarsi a riprodursi sessualmente. Il poll
ine dev'essere trasportato in qualche modo da una pianta all'altra. Le piante ermafr
odite, che hanno parti maschili e parti femminili all'interno dello stesso fiore,
spesso si sforzano di impedire alla met maschile di fecondare la met femminile."
"Posta la necessit di una fecondazione incrociata, come riescono, i fiori, nell'imp
resa di spostare il polline nello spazio fisico che li separa dagli altri fiori
della stessa specie? Il metodo pi naturale affidarsi al vento e moltissime piante
cos fanno."
"Ma l'impollinazione anemofila comporta spreco: bisogna fabbricare un'enorme ecceden
za di polline, come sa bene chiunque soffra di febbre del fieno. La stragrande m
aggioranza dei granelli di polline non atterra dove dovrebbe, e tutta quell'energi
a e quel costoso matriel vengono sprecati. Vi un modo pi diretto per far arrivare
il polline dove deve arrivare. "
"Il fatto che le piante non camminano, ma gli animali s; e gli animali volano e h
anno un sistema nervoso che li indirizza verso particolari obiettivi dotati di f
orme e colori particolari. Se quindi si riuscisse a convincere un animale a cosp
argersi di polline e a camminare o preferibilmente volare su un'altra pianta della
specie giusta...
"
"Ebbene, non un segreto: succede proprio questo."
"Molti fiori usano l'esca alimentare, costituita di solito dal nettare"
"Il nettare uno sciroppo zuccherino fabbricato specificamente ed esclusivamente
per offrire compenso e carburante ad api, farfalle, colibr, pipistrelli e altri m
ezzi di trasporto presi a nolo. costoso produrlo, dato che vi viene convogliata
una parte dell'energia solare assorbita dalle foglie, i pannelli solari della pian
ta. Per le api e i colibr carburante aereo ad alto contenuto energetico. La piant
a avrebbe potuto utilizzare l'energia immagazzinata negli zuccheri del nettare per
la propria economia"
"A quanto pare, un cospicuo numero di specie vegetali ritiene un affare vantaggi
oso pagare insetti e uccelli per il trasporto aereo del polline e nutrire con so
stanze zuccherine i loro muscoli del volo. Tuttavia non un vantaggio assoluto: m
olte piante, infatti, ricorrono all'impollinazione anemofila anzich a quella zoidio
fila perch pi consona al loro tipo di economia. Le piante hanno un'economia basata s
ull'energia e, come in qualsiasi economia, lo scambio avviene con modalit diverse a
seconda delle circostanze. Per inciso, questa una lezione importante dell'evoluzi
one. Specie diverse si comportano in modi diversi e spesso noi non capiamo la di
fferenza finch non abbiamo analizzato tutta la loro economia."
"Se l'impollinazione anemofila si trova a un'estremit (vogliamo chiamarla l'estremit spr
econa?) del continuum"
"delle tecniche di fecondazione incrociata, che cosa c' all'estremit opposta, quella e
ntomofila? Non si pu pretendere che un insetto voli dritto al bersaglio, come un
proiettile magico, portando il polline di un fiore a un altro fiore della stessa
specie. Alcuni si posano su qualsiasi fiore del colore giusto, ed solo question
e di fortuna se appartiene alla stessa specie di quello che ha pagato il viaggio
in nettare. Tuttavia vi sono alcuni begli esempi di fiori che si avvicinano mol
to all'estremit efficiente del continuum. Tra questi, il primo della lista l'orchidea
"
"Sia Darwin sia Wallace, che scoprirono contemporaneamente la selezione naturale
, rivolsero la loro attenzione a una straordinaria orchidea del Madagascar, Angr
aecum sesquipedale"
"Questa orchidea ha nettarii tubolari che, secondo i calcoli di Darwin, arrivano
alla profondit di quasi trenta centimetri."
"Nel 1903, quando Darwin era morto da vari anni ma il longevo Wallace era vivo e
vegeto, fu scoperta una falena fino ad allora sconosciuta, che risult corrispond
ere alla predizione di Darwin/ Wallace e che quindi ebbe l'onore di ricevere il no
me subspecifico di praedicta. Ma nemmeno la Xanthopan morgani praedicta, la falen
a falco di Darwin, abbastanza ben dotata da impollinare A. longicalcar; l'esistenza
di questo fiore ci induce a cercare una falena dalla spirotromba ancor pi lunga
con la stessa sicurezza con cui, come ricordava Wallace, gli astronomi avevano c
ercato in cielo il pianeta Nettuno"
"Gli insetti hanno una buona visione dei colori, ma il loro intero spettro spost
ato verso il viola, privo del rosso"
"Se abbiamo un fiore tubolare rosso in giardino, molto probabile, anche se non c
erto, che allo stato di natura sia impollinato non da insetti, bens da uccelli, i
quali vedono bene all'estremit rossa dello spettro; "
"A volte i fiori che ci sembrano brutti sono in realt mirabilmente decorati da pu
nti o strisce a beneficio degli insetti, ornamenti che noi non possiamo vedere p
erch siamo ciechi agli ultravioletti. Spesso le api atterrano sui fiori grazie a
segni, simili a piste di atterraggio, che sono dipinti sui petali con pigmenti u
ltravioletti invisibili all'occhio umano. "
"Un prato fiorito una Las Vegas della natura, con migliaia di insegne al neon al
rallentatore, che cambiano di settimana in settimana a mano a mano che fiori di
versi sbocciano, sapientemente indotti da indizi come la durata diversa del gior
no a sincronizzarsi con altri della loro stessa specie. Questo tripudio floreale
, sparso nella tela verde di un prato, stato plasmato e colorato, esaltato e abb
ellito dalle scelte compiute in passato da occhi animali: occhi di api, di farfa
lle, di sirfidi."
"Nell'economia del fiore, l'impollinazione entomofila rappresenta un enorme progress
o rispetto alla dispersiva impollinazione anemofila. Se anche un'ape visitasse i f
iori in maniera scriteriata, volando promiscuamente dal ranuncolo al fiordaliso,
dal papavero alla celidonia, un granello di polline attaccato al suo addome pel
oso avrebbe molte pi possibilit di colpire il bersaglio giusto (un secondo fiore d
ella stessa specie) di quante non ne avrebbe se fosse affidato al vento. Leggerm
ente meglio sarebbe un'ape che preferisse un particolare colore,"
"E vi sono fiori, come l'orchidea del Madagascar da cui Darwin e Wallace hanno tra
tto spunto per la loro previsione, il cui nettare acces"
"sibile solo per insetti specializzati che traggono beneficio dal loro monopolio
. Le falene del Madagascar sono il massimo dell'efficienza."
"Dal punto di vista della falena, i fiori che forniscono costantemente nettare s
ono come docili, produttive mucche da latte. Dal punto di vista dei fiori, le fa
lene che trasportano il polline su altri fiori della stessa specie sono come cor
rieri ben remunerati, tipo Federal Express, o come ben addestrati piccioni viagg
iatori. Si potrebbe dire che l'uno ha domesticato l'altro, selezionandolo nella ripr
oduzione per fargli svolgere un servizio migliore di quello offerto in precedenz
a. "
"il rapporto tra insetti e fiori una strada a due sensi e non dobbiamo dimentica
re di guardare in entrambe le direzioni."
"Tu sei la mia selezione naturale
Esistono altri esempi di riproduzione selettiva indotta da occhi non umani? S. Si
pensi al piumaggio spento e mimetico di una fagiana e lo si confronti con quell
o stupendo del maschio della stessa specie"
"I maschi sono variopinti e pericolosamente attraenti per i predatori, ogni spec
ie in modo assai diverso. Le femmine invece si mimetizzano con colori spenti, qu
asi in tutte le specie nella stessa maniera. Come mai?
Una possibile risposta quella di Darwin: a causa della selezione sessuale"
"la riproduzione selettiva dei maschi indotta dalle femmine. I colori vivaci infat
ti attirano i predatori, ma attirano anche le fagiane. Generazioni di femmine ha
nno scelto di accoppiarsi con maschi dai colori vivaci e brillanti, anzich con le
creature color marroncino come i maschi avrebbero sicuramente continuato a esse
re se non avessero subito la selezione indotta dalle femmine."
"n questo capitolo parlo perlopi della selezione che si opera attraverso gli occh
i, ma altri sensi pervengono allo stesso risultato. Gli avicoltori hanno allevat
o i canarini sia per il canto sia per l'aspetto."
"Gli allevatori selettivi umani hanno preso la tavolozza di colori creata dalla
variazione genetica casuale e hanno fabbricato un colore abbastanza caratteristi
co da essere battezzato con il nome dell'uccello: giallo canarino. "
"Nel corso delle generazioni, le canarine selvatiche hanno involontariamente alle
vato maschi canterini scegliendo di accoppiarsi con quelli il cui canto era parti
colarmente bello."
"Si sa che in entrambe queste specie il suono delle vocalizzazioni maschili (anc
he se solo registrato) fa inturgidire le ovaie femminili inducendole a secernere
ormoni che le rendono pronte all'accoppiamento. Potremmo dire che i maschi manipo
lino le femmine cantando per loro; quasi come se praticassero loro iniezioni di
ormoni. Potremmo anche dire che le femmine allevino selettivamente i maschi per
renderli pi bravi nel canto. I due modi di vedere la questione sono le due facce
della stessa medaglia. Per inciso, come accade con altre specie aviarie, c' una com
plicazione: il canto non solo un motivo di attrazione per le femmine, ma anche u
n deterrente per i maschi rivali;"
"Mettiamoci nei panni di un uccello che va a caccia di bruchi nella foresta: che
faremmo se all'improvviso ci trovassimo di fronte un serpente? Direi che faremmo
un salto indietro, spaventati, e gireremmo alla larga. Ebbene, c' un bruco, per la
precisione l'estremit posteriore di un bruco, che somiglia perfettamente a un serpe
nte. "
"Penso addirittura che avrei difficolt a raccogliere un simile animale, bench sapp
ia benissimo che solo un innocuo bruco (ill. 7f ). Faccio fatica anche a raccogl
iere i sirfidi, che hanno lo stesso colore giallo e nero delle vespe o delle api
, per quanto il loro unico paio di ali me li riveli come innocue mosche prive di
pungiglione. Sono, questi, alcuni degli innumerevoli animali che si difendono a
ssumendo l'aspetto di altre cose o creature, cose non commestibili come un sasso,
un ramoscello o un'alga marina, o molto aggressive come un serpente, una ve"
"spa o gli occhi feroci di un possibile predatore (ill. 7cde).
Dunque gli occhi degli uccelli hanno allevato insetti perch assomigliassero ad an
imali inappetibili o velenosi? Almeno in un senso dobbiamo rispondere con sicure
zza di s."
"La rana pescatrice rimane sul fondo marino in paziente attesa della preda.* Com
e molti pesci di profondit, orribile in base al parametro estetico umano"
"Come altri abitanti degli abissi, le rane pescatrici femmine spesso si fanno lu
ce da sole, nel senso che hanno speciali ricettacoli in cui ospitano batteri che
illuminano loro il cammino. La bioluminescenza non abbastanza cospicua da illum
inare ogni dettaglio, ma lo abbastanza da attirare gli altri pesci. Una pinna do
rsale che, in un pesce normale, sarebbe solo uno dei raggi di una pinna, nella r
ana pescatrice cos lunga e rigida da poter fungere da canna da pesca"
"sulla punta di questa lenza che cosa c', se non un'esca? Le esche variano da specie
a specie, ma ricordano sempre un pezzetto di cibo: magari un verme, un pesciolin
o "
"I pesci piccoli sono assai tentati. Si avvicinano all'esca ed l'ultima cosa che fan
no, perch in quel momento la rana pescatrice apre le enormi fauci e li inghiotte
insieme a un torrente d'acqua. "
"Ebbene, potremmo dire che i pesciolini preda operino una riproduzione selettiva
di esche sempre pi allettanti come le pavone selezionano pavoni pi attraenti e i
floricoltori allevano rose pi belle"
"Ci stiamo cos avvicinando alla vera e propria selezione naturale. Ecco i passi f
inora compiuti:
Gli esseri umani scelgono deliberatamente di coltivare rose, girasoli ecc. e pr
eservano cos i geni che producono le caratteristiche gradite. Il processo si chia
ma selezione artificiale"
" Le pavone (non sappiamo se consciamente e deliberatamente, ma supponiamo di no
) scelgono di riprodursi con i pavoni pi attraenti, e preservano cos i geni delle
caratteristiche estetiche migliori. la cosiddetta selezione sessuale,"
" I pesciolini preda scelgono (del tutto involontariamente) le rane pescatrici p
i attraenti offrendosi loro come alimento nell'illusione di nutrirsi e sopravvivere
; cos facendo, senza volerlo, le allevano selettivamente, perch sono le rane con l
e caratteristiche pi allettanti a riprodursi e trasmettere i loro geni alla prole
. Ed ecco che finalmente ci siamo arrivati: questa si chiama selezione naturale
ed stata la pi grande scoperta di Darwin. "
"Con il suo genio, Darwin cap che la natura svolgeva il ruolo di agente selettivo
. "
"La scelta avviene automaticamente tramite la sopravvivenza o la mancata sopravv
ivenza. La sopravvivenza, egli comprese, conta molto, perch solo chi sopravvive s
i riproduce e trasmette i geni (non us questo termine) che hanno"
"contribuito a farlo sopravvivere."
"Spostiamo l'attenzione dalla rana pescatrice al tonno o al tarpone atlantico, pes
ci che inseguono attivamente la preda. Non potremmo mai affermare, neanche con i
l pi fine espediente linguistico o immaginativo, che la preda scelga quale tarpone
sopravviva venendo mangiata. Possiamo invece affermare che i tarponi per qualsiv
oglia motivo (la vista acuta, muscoli adatti al nuoto veloce ecc.) meglio equipa
ggiati per catturare la preda sopravviveranno e quindi si riprodurranno e trasme
tteranno i geni cui devono il loro successo. Sono scelti per il fatto stesso di ri
manere vivi"
"Possiamo quindi aggiungere un quarto punto al nostro elenco.
4. Senza agenti selettivi di sorta, gli individui che sono scelti per il fatto di
possedere casualmente i geni di un equipaggiamento migliore per sopravvivere son
o quelli con maggiori probabilit di riprodursi e quindi di trasmettere quei geni.
"
"Si noti com' onnicomprensiva la selezione naturale. Gli altri punti che ho menzion
ato, 1, 2, 3, e molti altri, rientrano nella selezione naturale, in quanto casi
particolari di un fenomeno generale."
"Il fenomeno generale la sopravvivenza non casuale di un equipaggiamento eredita
rio che varia in maniera casuale. Non importa come si verifichi la sopravvivenza
non casuale. Pu trattarsi della scelta deliberata ed esplicitamente intenzionale
di un agente (come nel caso degli uomini che scelgono di allevare levrieri con
pedigree), della scelta involontaria di un agente senza intenzioni esplicite (co
me le pavone che scelgono di riprodursi con determinati pavoni), della scelta in
volontaria di un agente che (con un senno di poi scontato per noi ma non certo p
er lui) avrebbe preferito scegliere altrimenti (come il pesciolino che si avvici
na all'esca della rana pescatrice) o ancora"
"come il tarpone che sopravvive grazie a un oscuro vantaggio biochimico nascosto
per esempio nei muscoli e atto a favorire un inseguimento pi rapido della preda"
"Se la nostra ipotesi che la sopravvivenza non casuale della variazione genetica
casuale abbia importanti conseguenze evolutive, la verifica sperimentale dovreb
be essere un intervento umano deliberato."
"La selezione artificiale non soltanto l'analogia della selezione naturale, ma una
vera e propria verifica sperimentale opposta all'osservazione dell'ipotesi che la s
elezione induca il cambiamento evolutivo. "
"Ecco un'ulteriore prova di laboratorio che illustra il potere della selezione art
ificiale"
"All'inizio dell'esperimento, il periodo tipico di immunit era di circa 100 giorni. D
opo appena una dozzina di generazioni di sistematica selezione antica rie, il pe
riodo di immunit divent circa il quadruplo o anche pi"
"risposta"
" la lezione dello scambio, di cui abbiamo gi trattato quando abbiamo parlato dell
e strategie di impollinazione delle piante. Niente gratis: tutto ha un prezzo. P
u sembrare scontato che la carie vada evitata a ogni costo e non dubito che riduc
a sensibilmente la vita ai ratti; ma pensiamo un attimo a quello che occorrerebb
e per aumentare la resistenza alla carie in un animale. "
"Supponiamo che si possa aumentare la resistenza rendendo pi spessa la parete del
dente e che allo scopo sia necessario pi calcio. Non impossibile trovare altro c
alcio, ma deve arrivare da qualche parte e"
"non arriva gratis. Il calcio (o qualunque sia la risorsa limitante) non fluttua
nell'aria: dev'essere introdotto nell'organismo attraverso il cibo, ed potenzialmente
utile anche ad altre cose oltre che ai denti. L'organismo dotato di quella che po
tremmo chiamare un'economia del calcio. Il calcio presente nelle ossa ed presente
nel latte"
"Il punto che non c' parit delle altre condizioni, perch il calcio necessario a raffo
rzare i denti deve pur venire da qualche parte, per esempio dalle ossa. Un indiv
iduo rivale i cui geni non lo predisponessero a ricavare calcio dalle ossa potre
bbe quindi vivere pi a lungo nonostante i denti guasti, grazie alle ossa pi forti.
Oppure l'individuo riva"
"le potrebbe essere meglio qualificato ad allevare figli perch produttore di un l
atte pi ricco di calcio. Come amano dire gli economisti citando lo scrittore di f
antascienza Robert Heinlein, Non esistono pasti gratis.* "
"Questo vale per tutte le creature viventi. "
"Un'antilope correrebbe pi veloce e avrebbe pi probabilit di sfuggire a un leopardo s
e avesse zampe un poco pi lunghe. Ma un'antilope rivale dotata di zampe pi lunghe, p
ur avendo maggiori possibilit di battere in velocit il predatore, pagherebbe le su
e zampe in qualche altro settore dell'economia corporea. "
"potrebbe essere ucciso dal predatore proprio a causa delle zampe lunghe, le qua
li, pur correndo pi forte in condizioni ottimali, sono pi soggette a frattura e qu
ando si fratturano non corrono affatto."
"Nella domesticazione accade che gli animali siano artificialmente protetti da m
olti dei rischi che accorciano la vita ai loro omologhi selvaggi. Una vacca di r
azza produce quantit incredibili di latte, ma le sue mammelle ingombranti e pendu
le le sarebbero di grave ostacolo se tentasse di correre pi veloce di un leone. "
"Di nuovo i cani
Ora che siamo finalmente arrivati all'argomento della selezione naturale, possiamo
tornare all'esempio dei cani"
"Raymond Coppinger. L'idea che l'evoluzione del cane non sia stata solo frutto di se
lezione artificiale: gran parte della domesticazione iniziale sarebbe stata un'aut
odomesticazione mediata non dalla selezione artificiale, bens da quella naturale.
Molto prima che noi raccogliessimo gli scalpelli dalla cassetta della selezione
artificiale, la selezione naturale avrebbe gi scolpito i lupi trasformandoli in c
ani del villaggio autodomesticati senza alcun intervento umano. Solo in seguito g
li uomini avrebbero adottato i cani del villaggio"
"Coppinger rileva che quando gli animali domestici scappano e si inselvatichisco
no per molte generazioni in genere tornano a essere molto simili ai loro antenat
i selvaggi. Sarebbe quindi logico aspettarsi che i cani inselvatichiti diventino
simili ai lupi, ma non cos: si trasformano invece in onnipresenti cani del villag
gio, cani randagi che si aggirano intorno agli insediamenti umani di tutto il Terzo
Mondo. Questo rafforza l'idea di Coppinger che gli animali su cui gli allevatori
umani intervennero non fossero pi lupi. Si erano gi trasformati da soli in cani: c
ani del villaggio, cani randagi, forse dingo."
"distanza di fuga"
"Se vediamo un animale mangiare, possiamo misurare la sua distanza di fuga contr
ollando quanto ci lascia avvicinare prima di fuggire. Per qualsiasi specie data,
in qualsiasi situazione data, esiste una distanza di fuga ottimale che si collo
ca tra l'eccesso di rischio o avventatezza al valore minimo (distanza breve) e l'ecc
esso di timore e riluttanza al rischio al valore massimo (distanza lunga). Gli i
ndividui che fuggono troppo tardi quando sono minacciati da pericolo tendono a e
ssere uccisi da quel pericolo. "
"Gli individui troppo reattivi non consumano mai un buon pasto,"
"il lupo selvatico, come qualsiasi altro animale, ha una distanza di fuga ottima
le, "
"La selezione naturale agisce sulla distanza di fuga, spingendola verso l'uno o l'al
tro estremo del continuum a seconda di come cambiano le condizioni nel tempo evo
lutivo. Se per caso una nuova, abbondante fonte di cibo, come la discarica di un
villaggio, fa la sua improvvisa comparsa nel mondo dei lupi, essa tender a rende
re breve la distanza ottimale,"
"La prontezza con cui corrono piccoli rischi (sono, diciamo, coraggiosi ma non t
emerari) permette loro di ottenere pi cibo di quanto non ne ottengano i rivali re
stii a rischiare. Con il passare delle generazioni, la selezione naturale favori
sce una distanza di fuga sempre pi breve"
"La distanza di fuga ottimale si spostata per via della nuova fonte di cibo disp
onibile."
"Secondo Coppinger, il primo passo nella domesticazione del cane sarebbe stato q
ualcosa di simile alla riduzione evolutiva della distanza di fuga, e sarebbe sta
to realizzato non dalla selezione artificiale, ma da quella naturale."
"Se i lupi stavano addomesticandosi era per autodomesticazione, non per domestic
azione deliberata da parte dell'uomo. La domesticazione deliberata venne in seguit
o. "
"Possiamo farci un'idea di come la docilit, o qualsiasi altra cosa, si pu scolpire nat
uralmente o artificialmente, considerando un esperimento affascinante condotto i
n epoca moderna sulla domesticazione di volpi argentate russe da pelliccia."
"La volpe argentata, semplice variante di colore diverso della comune volpe fulv
a, Vulpes vulpes, molto apprezzata per il suo bel pelo. Negli anni '50, il genetis
ta russo Dmitri Belyaev diresse un allevamento di volpi argentate. In seguito fu
licenziato perch la sua genetica scientifica era in conflitto con l'ideologia anti
scientifica di Lysenko, il biologo ciarlatano che ingraziandosi Stalin riusc a co
ntrollare e in gran parte a rovinare per una ventina d'anni tutta la genetica e tu
tta l'agricoltura sovietiche. Belyaev conserv il suo amore per le volpi e per la ve
ra genetica lontana dalle farneticazioni di Lysenko, e alla fine, divenuto diret
tore di un Istituto di Genetica in Siberia, riusc a riprendere lo studio di entra
mbe. "
"Le volpi selvatiche sono difficili da gestire e Belyaev decise di addomesticarl
e. Come qualsiasi altro allevatore o orticultore dell'epoca, ricorse al metodo di
sfruttare la variazione naturale (allora non c'era l'ingegneria genetica) "
"Opt tuttavia per un metodo pi sistematico: us una misura che era abbastanza vicina
alla distanza di fuga"
"sottopose i cuccioli di volpe a test standard nei quali offriva loro il cibo co
n la mano e nel contempo provava ad accarezzarli e coccolarli. I cuccioli furono
suddivisi in tre classi: quelli di classe III rifuggivano dalle carezze o morde
vano chi li accarezzava; quelli di classe II si lasciavano toccare, ma non aveva
no alcuna"
"reazione positiva nei confronti dell'uomo; quelli di classe I, i pi docili di tutt
i, si avvicinavano allo sperimentatore dimenando la coda e uggiolando. Questi fu
rono scelti per l'allevamento."
"Dopo sole sei generazioni di allevamento selettivo orientato alla docilit, le vo
lpi erano cambiate"
"erano ansiosi di stabilire contatti con l'uomo, uggiolavano per attirare la sua at
tenzione e lo fiutavano e leccavano come ca"
"Ancora pi interessanti, per, furono gli effetti collaterali inattesi dell'allevamen
to selettivo alla docilit; furono davvero affascinanti e completamente imprevisti
. Darwin, che amava i cani, ne sarebbe stato incantato. Le volpi addomesticate n
on solo si comportavano come cani, ma avevano anche assunto il loro aspetto"
"Le tipiche orecchie a punta furono sostituite da orecchie pendule da cane. La c
oda, anzich floscia, si fece dritta"
"come quella del cane. Le femmine avevano l'estro ogni sei mesi come le cagne, inv
ece che una volta all'anno come le volpi. Secondo Belyaev, abbaiavano anche come c
ani.
Le caratteristiche canine erano effetti collaterali. L'allevamento selettivo di Be
lyaev e della sua quipe non mirava a quelle caratteristiche, ma solo alla docilit.
I genetisti non si stupiscono di questo, consci come sono del pleiotropismo, un d
iffuso fenomeno per il quale un gene ha effetti plurimi apparentemente non conne
ssi."
" probabile che, nelle volpi come nei cani, i geni delle orecchie pendule e del p
elo chiazzato siano pleiotropicamente collegati con i geni della docilit. Il feno
meno illustra bene un concetto generalmente importante che riguarda l'evolu"
"zione. Quando si nota una caratteristica animale e ci si chiede quale sia il su
o valore di sopravvivenza darwiniano, forse ci si pone la domanda sbagliata. For
se la caratteristica che si scelta non quella che conta, ma stata trascinata nel
fenomeno evolutivo da un'altra caratteristica a cui pleiotropicamente collegata."
"Di nuovo i fiori
Ora, alla nostra terza incursione preparatoria nella selezione naturale, torniam
o ai fiori e agli impollinatori e analizziamo almeno in parte la capacit della se
lezione naturale di stimolare l'evoluzione. "
"Alcune orchidee producono il nettare, ma altre hanno trovato un sistema subdolo
per evitare il costo di nutrizione degli impollinatori. Vi sono orchidee che so
migliano abbastanza ad api femmine (o a vespe e mosche) da indurre i maschi di q
uelle specie a un tentativo di copulazione."
"gli insetti hanno occhi composti, i quali non sono acuti come i nostri occhi st
rutturati come una macchina fotografica; e le forme e i colori di orchidee che i
mitano gli insetti, insieme ai profumi seduttivi simili a quelli degli insetti f
emmine, possono benissimo ingannare i maschi."
"La Brassia, la cosiddetta orchidea ragno12 (ill. 5k), convince gli insetti all'im
pollinazione con uno stratagemma diverso. Le femmine di varie specie di vespe so
litarie (solitarie perch non vivono socialmente in grandi nidi come le comuni vespe
che ci disturbano tanto in autunno), i pompilidi, catturano i ragni, li paraliz
zano con una puntura e vi depongono le uova affinch le larve si nutrano del loro
corpo vivo. Le orchidee ragno assomigliano ai ragni abbastanza da ingannare le f
emmine di pompilidi e indurle a pungerle. Le vespe raccolgono i pollinii, masser
elle di granuli pollinici prodotti dalle orchidee, e quando procedono oltre e pr
ovano a pungere un'altra orchidea ragno, vi trasferiscono i pollinii. Per inciso,
non posso resistere alla tentazione di descrivere anche un caso esattamente inve
rso, quello del ragno Epicadus heterogaster, che imita l'orchidea: gli insetti si
posano sul fiore in cerca di nettare e vengono prontamente divorati. "
"Nella stessa lezione parlavo delle orchidee secchio (ill. 4b) del Sudamerica, che
si garantiscono l'impollinazione in maniera diversa, ma altrettanto mirabile. Anc
h'esse hanno impollinatori specializzati, non vespe ma piccole api, le euglossine
(ill. 4c). Nemmeno in questo caso le orchidee forniscono nettare, ma non inducon
o neppure le api a tentare di accoppiarsi con loro. Offrono invece ai fuchi un a
iuto vitale, senza il quale essi non riuscirebbero ad attirare le femmine della
loro specie."
"Queste piccole api, che vivono solo in Sudamerica, hanno una strana abitudine.
Si industriano a raccogliere sostanze profumate o puzzolenti che immagazzinano i
n contenitori speciali attaccati alle zampe posteriori, rese in questo modo pi gr
andi. A seconda delle specie, le sostanze dall'odore pungente provengono da fiori,
legno marcio o anche feci. A quanto pare, i maschi delle euglossine usano i pro
fumi raccolti per attirare o corteggiare in altro modo le femmine. Molti insetti
si servono di particolari profumi per attirare il sesso opposto "
"Queste piccole api, che vivono solo in Sudamerica, hanno una strana abitudine.
Si industriano a raccogliere sostanze profumate o puzzolenti che immagazzinano i
n contenitori speciali attaccati alle zampe posteriori, rese in questo modo pi gr
andi. A seconda delle specie, le sostanze dall'odore pungente provengono da fiori,
legno marcio o anche feci. A quanto pare, i maschi delle euglossine usano i pro
fumi raccolti per attirare o corteggiare in altro modo le femmine. Molti insetti
si servono di particolari profumi per attirare il sesso opposto e quasi tutti l
i fabbricano con ghiandole specifiche."
"Nel caso delle api euglossine, sono i fuchi a usare il profumo: diversamente da
lle falene"
"femmina, non ne sintetizzano uno proprio, ma sfruttano gli ingredienti fetidi c
he hanno raccolto, mischiandoli con la sapienza e la cura di provetti profumieri
. "
"Vi sono alcune specie di euglossine che, per fabbricare il loro tipico profumo,
hanno assoluto bisogno di sostanze reperibili soltanto in fiori di una particol
are orchidea Coryanthes: l'orchidea secchio. Il nome comune dell'ape euglossina ape o
rchidea. "
"I fuchi hanno bisogno delle orchidee perch, fatto un poco pi strano, non riescono
ad attirare le femmine della loro specie se non sono provvisti di sostanze che
sono impossibili o molto difficili da trovare senza i buoni uffici delle orchide
e secchio. Ma il modo in cui si ottiene l'impollinazio"
"ne ancora pi singolare e fa apparire l'ape pi una vittima che un partner collaborat
ivo.
Il fuco delle euglossine spinto verso le orchidee dall'odore delle sostanze di cui
ha bisogno per fabbricare i suoi profumi sessuali. Si posa sull'orlo del secchio, g
ratta la cerea sostanza profumata e se la infila nelle speciali tasche da profum
o che reca nelle zampe. Ma l'orlo del secchio scivoloso, e vi un motivo. Il fuco c
ade nel secchio, che pieno di liquido, vi nuota dentro e non riesce a risalirne
le pareti scivolose (ill. 4bc). Esiste un'unica via di fuga: uno speciale foro del
le dimensioni di un'ape sul fianco del secchio (non visibile nella foto). Grazie a
delle pietre da guado arriva al buco e vi striscia dentro. Ci sta di misura e il
foro diventa ancora pi stretto quando le ganasce (queste invece sono visibili nella
foto e somigliano alla morsa di un tornio o di un trapano elettrico) si contrag
gono e lo intrappolano. Mentre l'insetto cos tenuto fermo, le ganasce gli incollano s
ul dorso due pollinii. La colla ci mette un po' a indurirsi, dopo di che le ganasc
e si allentano e lasciano andare l'ape, che vola via con i pollinii sul dorso. Sem
pre in cerca di preziosi ingredienti per la sua industria di profumi, il fuco at
terra su un'altra orchidea secchio e l'operazione si ripete. Stavolta, per, quando si
dibatte dentro il foro, i pollinii gli vengono staccati dal dorso e vanno a fec
ondare lo stigma di questa seconda orchidea. "
"ne ancora pi singolare e fa apparire l'ape pi una vittima che un partner collaborat
ivo.
Il fuco delle euglossine spinto verso le orchidee dall'odore delle sostanze di cui
ha bisogno per fabbricare i suoi profumi sessuali. Si posa sull'orlo del secchio, g
ratta la cerea sostanza profumata e se la infila nelle speciali tasche da profum
o che reca nelle zampe. Ma l'orlo del secchio scivoloso, e vi un motivo. Il fuco c
ade nel secchio, che pieno di liquido, vi nuota dentro e non riesce a risalirne
le pareti scivolose (ill. 4bc). Esiste un'unica via di fuga: uno speciale foro del
le dimensioni di un'ape sul fianco del secchio (non visibile nella foto). Grazie a
delle pietre da guado arriva al buco e vi striscia dentro. Ci sta di misura e il
foro diventa ancora pi stretto quando le ganasce (queste invece sono visibili nella
foto e somigliano alla morsa di un tornio o di un trapano elettrico) si contrag
gono e lo intrappolano. Mentre l'insetto cos tenuto fermo, le ganasce gli"
"La coevoluzione si verifica spesso tra organismi che hanno qualcosa da guadagna
re l'uno dall'altro; una sorta di partenariato in cui ciascun membro d qualcosa all'alt
ro ed entrambi traggono vantaggio dalla cooperazione. "
"tra pesci pulitori e pesci pi grandi nelle acque intorno alle barriere coralline
. I pulitori appartengono a varie specie e alcuni non sono nemmeno pesci, ma gam
beretti: un bel caso di evoluzione convergente. "
"I pesci pulitori si guadagnano da vivere staccando parassiti dal corpo dei loro
clienti pi grossi. Che i clienti ne traggano beneficio lo ha elegantemente dimostr
ato un esperimento nel quale sono stati rimossi tutti i pulitori da un'area corall
ina, con conseguente peggioramento per la salute di molte specie ittiche."
"La natura come agente selettivo
Porter ora a conclusione questo capitolo e, insieme, il precedente. La selezione,
sotto forma di selezione artificiale praticata da allevatori umani, capace di t
rasformare in pochi secoli un cane randagio in un pechinese o un cavolo selvatic
o in un cavolfiore."
"Il prossimo interrogativo che ci porremo sar: quanti sono i millenni necessari a
spiegare l'intera storia della vita? Se la notevole differenza quantitativa che c' t
ra un cane randagio e un pechinese si realizzata solo in pochi secoli di evoluzi
one, "
"Si calcola che il nostro pianeta abbia 4,6 miliardi di anni, o 46 milioni di se
coli. Il tempo trascorso da quando l'antenato comune di tutti i mammiferi odierni
cammin sulla Terra di circa due milioni di secoli."
"Si calcola che il nostro pianeta abbia 4,6 miliardi di anni, o 46 milioni di se
coli. "
"Da quando i nostri antenati pesci emersero dall'acqua per strisciare sulla terraf
erma sono passati tre milioni e mezzo di secoli, ventimila volte pi di quanto occ
orso perch tutte le razze canine diverse diversissime evolvessero dall'antenato com
une che tutte condividono."
"Si tenga dunque presente questo grado di cambiamento evolutivo e lo si ripeta p
er ventimila volte andando indietro nel tempo. Diventa abbastanza facile accetta
re che l'evoluzione possa compiere l'immenso cambiamento occorso per trasformare un
pesce in un essere umano."
"Ma per poter fare questi calcoli occorre conoscere l'et della Terra e dei vari rep
erti fossili che fungono da punti di riferimento. "
"Come facciamo in concreto a sapere l'et di una particolare roccia, di un fossile,
della Terra stessa? E come facciamo a conoscere l'et dell'universo? Abbiamo bisogno d
i orologi, e gli orologi sono il tema del prossimo capitolo."
"IV
Il silenzio e il tempo lento
Se i negazionisti che mettono in dubbio il fatto dell'evoluzione sono ignoranti in
campo biologico, quelli convinti che il mondo sia iniziato meno di diecimila an
ni fa sono peggio che ignoranti: si ingannano fino all'aberrazione. Negano non sol
o i fatti della biologia, ma anche quelli della fisica, della geologia, della co
smologia, dell'archeologia, della storia e della chimica. In questo capitolo parle
r dei metodi per conoscere le et delle rocce e dei fossili che esse racchiudono. D
imostrer che la scala temporale in base a cui si misura la vita su questo pianeta
si calcola non in migliaia, bens in migliaia di milioni di anni."
(Il Pi Grande Spettacolo Della Terra)

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