Mill, commerciante inglese, ha rapporti commerciali con il collega canadese Slook. Questultimo si reca in Inghilterra e riferisce al collega di essere in cerca di una moglie: Mill gli propone sua figlia Fann, la quale non ne vuole sapere in quanto innamorata di Edoardo, giovane commesso del negozio. Alla fine, quando Slook deve firmare la cambiale di matrimonio, la fa firmare a Edoardo (anche perch viene minacciato da questultimo): Mill, venuto al corrente del fatto, vuole sfidare a duello Slook per laffronto, ma sopraggiunge Edoardo che spiega la situazione e, in qualche modo, si riesce a risolvere tutto. Alla fine Mill acconsente riluttante al matrimonio tra i due giovani.
TANCREDI, opera seria
06/02/1813, Teatro la Fenice (Venezia), libretto di Gaetano Rossi
Siamo nel 1005, in pieno Medioevo, a Siracusa: gli Arabi hanno invaso la citt. Argirio e Orbazzano sono due personaggi potenti della citt che da rivali diventano grandi amici: Arigirio propone cos ad Orbazzano di sposare sua figlia Amenaide (il quale ha pi o meno let{ della giovane). La giovane, tuttavia, innamorata (ricambiata) del valoroso guerriero (nonch nobile) Tancredi (che avendo avuto guai con Orbazzano e Arigirio era stato esiliato) si dispera e gli scrive una lettera in cui chiede aiuto. La lettera viene intercettata e finisce nelle mani di Orbazzano, che pensa sia rivolta al capo dei mori Solamiro e non a Tancredi. Alla fine la giovane viene portata al patibolo per alto tradimento, ma quando viene chiesto che un guerriero combatta per salvare la vita della giovane arriva Tancredi (mascherato), che sconfigge, alla fine, Orbazzano (uccidendolo). A quel punto sopraggiunge anche il problema di respingere gli Arabi: Tancredi va in battaglia, uccide Solamiro, vince ma riporta una grave ferita. Secondo il finale lieto (quello pi famoso), guarisce, in quello funesto muore.
LITALIANA IN ALGERI, opera comica
22/05/1813, Teatro San Benedetto (Venezia), libretto di Angelo Anelli
Personaggi: Isabella (contralto) Mustaf (basso) Lindoro (tenore) Haly (tenore) Taddeo (buffo) Elvira (soprano) Isabella, signora italiana, accompagnata dal suo cicisbeo Taddeo, si reca in Algeria per andare a liberare suo marito (Lindoro), fatto prigioniero dal Bey di Algeri Mustaf{. Questultimo, stanco della moglie Elvira, ordina al comandante Haly di andare a trovare una donna di bellaspetto che avrebbe dovuto prendere il posto di Elvira. Quando Haly vede Isabella, non esita a portarla a corte (insieme a Taddeo, che si finge suo zio): la donna, quando viene al corrente del fatto che Lindoro sia anchegli prigioniero presso la corte di Mustaf{ idea un piano: nomina pappataci Mustaf (facendogli credere che tale nomina fosse un titolo onorifico e chi ne fosse insignito dovesse mangiare senza fiatare), fa organizzare una festa per tale occasione, fa in modo che tutti si ubriachino, cos da poter sgattaiolare via senza problemi. Il povero Taddeo costretto a fare buon viso a cattivo gioco e parte anche lui con i due amanti mettendosi in salvo.
IL BARBIERE DI SIVIGLIA, opera comica
1816, Teatro Argentina (Roma), libretto di Cesare Sterbini
Personaggi: Conte dAlmaviva (tenore) Rosina (contralto) Don Basilio (basso) Don Bartolo (buffo) Figaro (baritono)
Siamo pi o meno nel Seicento: il Conte dAlmaviva (uno dei grandi di Spagna), recatosi al museo del Prado si innamora della giovane Rosina e si finge un giovane qualunque per verificare la sincerit{ della fanciulla. Questultima si innamora a sua volta del Conte, a prescindere , dunque, dalla sua carica nobiliare.
Il Conte si reca, dunque, a Siviglia (dove abita la fanciulla) e cerca in tutti i modi, dopo essersi assicurato laiuto di Figaro (il barbiere della citt{, che conosceva tutto e tutti), di entrare nella casa di Rosina, fingendosi un soldato ubriaco, un insegnante di musica,
Don Bartolo riesce sempre a sgamarlo: egli, tutore di Rosina, mira a sposarla per entrare in possesso della dote della fanciulla e dei suoi beni.
Alla fine il Conte riesce a entrare in casa di Rosina servandosi di una scala: Don Basilio, tuttavia, la fa cadere e arriva il notaio per siglare le nozze tra Rosina e Basilio. Il Conte rivela la sua identit e corrompe Don Basilio per far s che nel documento sia inserito il suo nome e non quello di Don Bartolo. Questultimo arriva troppo tardi e deve rassegnarsi: lunica magra consolazione che Almaviva rinuncia alla dote della giovane, che resta, cos, a Don Bartolo.
OTELLO, opera seria
1816, Teatro del Fondo (Napoli), libretto di Francesco Berio
La trama si svolge nel Cinquecento a Venezia: il comandante della flotta veneziana Otello (moro) sposato con Desdemona: il malvagio consigliere Jago, per motivi di gelosia ( innamorato anchegli di Desdemona), fa in modo di far ingelosire Otello, facendogli credere che la sua Desdemona lo stesse tradendo con un giovane (Rodrigo). Alla fine Otello casca nel tranello e, accecato dallira, uccide Desdemona con una coltellata. C anche un finale lieto (che per inferiore a quello funesto) che ricicla un duetto dellArmida.
CENERENTOLA, opera comica
1817, Teatro la Valle (Roma), libretto di Jacopo Ferrretti
Personaggi: Don Magnifico (buffo) Angelina (contralto) Clorinda (soprano) Tisbe (mezzosoprano) Don Ramiro (tenore) Alidoro (basso) Dandini (baritono)
Angelina (detta anche Cenerentola perch si sporcava il didietro di cenere quando puliva il caminetto) vive a casa del patrigno Don Magnifico che aveva sposato sua madre (vedova), morta successivamente. Ella viene trattata malissimo; arriva Don Ramiro, principe di Salerno, che cerca moglie: Angelina chiede a Don Magnifico di potersi candidare, ma egli non ne vuole sapere. Giunto a casa di Don Magnifico sotto le mentite spoglie del servo Dandini (che si finge a sua volta Ramiro), Don Ramiro si innamora della sbadata Angelina (ricambiato). Al ballo in cui il principe avrebbe dovuto comunicare la sua scelta si presenta anche Angelina, vestita benissimo (grazie allaiuto di Alidoro, che vestendosi da mendicante era stato a sua volta aiutato in precedenza da Angelina).
Il Principe sceglie chiaramente Cenerentola come sposa e vuole far giustizia punendo le sorellastre e Don Magnifico: la giovane, tuttavia, lo persuade ad essere magnanimo e trinfa, cos, la bont.
LA GAZZA LADRA, opera semiseria
1817, Teatro Alla Scala (Milano), libretto di Giovanni Gherardini
Siamo in Francia, in una zona rurale nei pressi di Parigi (nei primi anni dellOttocento): Fabrizio (fattore) e Lucia (sua moglie) non vogliono saperne della relazione amorosa tra loro figlio Giannetto e la loro serva Ninetta. A complicare ulteriormente le cose, arriva il podest della citt che vuole mettere le mani sulla ragazza: questultima lo respinge. Dal momento che cominciano a sparire delle posate dargento dalla casa di Fabrizio, Ninetta viene accusata da tutti come colpevole e condannata a morte. Il giorno dellesecuzione, tuttavia, sopraggiunge il servo Pippo che ha notato una gazza rubare una posata dalla tavola dove erano avvenuti i precedenti furti: egli la segue e ritrova tutte le altre posate in cima al campanile della citt. Una volta messo al corrente del fatto, il podest risparmia Ninetta che, a questo punto, libera di ricongiungersi col suo amato.
LA DONNA DEL LAGO, opera seria
1819, Teatro San Carlo (Napoli), libretto di Andrea Leone Tottola
Personaggi: Elena (soprano) Douglas (basso) Malcom (contralto) Re Giacomo/Uberto, cavaliere misterioso (tenore) Rodrigo (tenore)
Siamo in Scozia, in pieno 500: Douglas, uomo potente, fa parte del gruppo di ribelli che vuole opporsi al Re Giacomo V. Sua figlia, Elena, contesa da tre uomini: uno (Malcom) amico di Douglas ed ricambiato, laltro, Rodrigo, ancora pi amico di Douglas nonch capo dei ribelli (questultimo gli promette la mano della figlia) e lultimo, infine, un cavaliere misterioso (molto insistente, ma Elena non ne vuole sapere di lui).
Il cavaliere, dopo aver ricevuto il rifiuto definitivo da Elena, la prende con filosofia, capendo la situazione e regala un anello alla ragazza, con il quale dice possa convincere il re di Scozia a fare tutto quello che lei desiderasse.
Scoppia una battaglia tra ribelli e forze reali: Rodrigo muore in battaglia, mentre Malcom e Douglas sono fatti prigionieri.
Alla fine la ragazza va alla corte di Scozia e si scopre che il cavaliere misterioso altri non se non lo stesso Re di Scozia, che, una volta ricevuto lanello, esaudisce la richiesta di Elena, ossia liberare Malcom e Douglas. Il finale , cos, lieto.
SEMIRAMIDE, opera seria
1823, Teatro la Fenice (Venezia), libretto di Gaetano Rossi
Questa opera mitologica, quindi non ha una collocazione temporale ben definita: la regina di Babilonia Semiramide vedova e non ha eredi al trono. Deve, dunque, trovare un marito per la figlia Azema. I candidati sono Idreno (re dellindo, dallanimo buono) e Assur (principe del luogo, malvagio). La regina alla fine decide di nominare re Arsace, valido guerriero: tra lui e Semiramide nasce una relazione amorosa.
A un certo punto, per, arriva la scena dombra, dove lo spirito di Nino (re defunto) avvisa Arsace che avrebbe dovuto compiere un sacrifico se avesse voluto divenire re e fa riferimento a Ninia, figlio avuto in precedenza da Semiramide di cui si erano perse le tracce. Alla fine si scopre che Arsace e Ninia sono la stessa persona: egli uccide involontariamente la madre e tutti sono felici accogliendolo come nuovo re.
LE SIEGE DE CORINTHE, opera seria
1826, Gran Teatro dellOpera (Parigi), libretto di Luigi Balocchi e Alexander Soumet.
Siamo nel Quattrocento: Corinto una delle ultime citt{ greche a resistere allassalto delle forze ottomane. Il dominatore della citt Cleomene vuole far sposare la figlia Pamira con il valoroso guerriero corinzio Neocle (lei non vuole saperne).
Alla fine la ragazza, innamorata di Almanzor, guerriero turco che era giunto anni prima a Corinto (dove aveva conosciuto la fanciulla) accetta riluttante la proposta nuziale. Durante la cerimonia che si svolge in un ambiente sepolcrale, irrompono le forze turche guidate da Almanzor che diventato re Maometto II: la fanciulla disperata si toglie la vita davanti a tutti e il finale tragico.
MOSE ET PHARAON, opera seria
1827, Gran teatro dellOpera (Parigi), libretto a cura di Luigi Balocchi e Victor Joseph Etienne di Jouy.
Siamo nellAnitco Egitto: Mos a capo della minoranza ebraica in Egitto (che veniva mistrattata) e si ribella contro il Faraone con laiuto di Dio, che punisce le scelte malvage del sovrano con le famose piaghe. In mezzo a tutto questo, la nipote di Mos, Anaide, si innamora (ricambiata) del figlio del Faraone Amenofi. Dopo varie peripezie, gli Ebrei riescono a lasciare lEgitto, mentre le forze egiziane che provano a correr loro dietro rimangono travolte dal Mar Rosso, che si era aperto a met solo per far passare il popolo ebreo.
GUILLAUME TELL, opera seria
1829, Gran teatro dellOpera (Parigi), libretto a cura di Ippolito Bis e Victor Joseph Etienne de Jouy.
Siamo nella Svizzera allinizio del XIV sec.: la vicenda inizia in unatmosfera bucolica, in cui si deve celebrare un matrimonio. Guglielmo Tell, grande arciere, vuole aiutare lamico Arnoldo (pastore) a sposare Mathilde, nobile viennese (nonch Principessa dAsburgo) di cui egli innamorato.
Guglielmo durante una festa paesana non si inchina al passaggio del tiranno Gessler, egli viene costretto da questultimo a colpire una mela posta sopra la testa del figlio. Guglielmo centra la mela, ma gli cade unaltra freccia che avrebbe dovuto colpire Gessler in caso di fallimento. Il tiranno fa arrestare Guglielmo. Nel frattempo Jemmy viene affidato a Mathilde che lo riporta a casa: il piccolo d fuoco al tetto di casa sua per dare il segnale di inizio della rivolta ai ribelli. Guglielmo, nel frattempo, che sta per esser dato in pasto ai coccodrilli, riesce a liberarsi dalle catene e conduce la barca alla riva del fiume. Raggiunge il figlio, la moglie e un gruppo di ribelli: si fa dare arco e frecce da Jemmy e quando sopraggiunge Gessler accompagnato dalle guardie lo uccide. Contemporaneamente, arriva la notizia che le forze dei ribelli hanno avuto la meglio e sono riusciti a liberare la citt dalla tirannia austriaca. Il finale , cos, lieto.