Vous êtes sur la page 1sur 13

Premessa: classificare, contare

Classificare significa dividere in classi, cio in raggruppamenti di elementi che


hanno in comune certe caratteristiche prefissate. Latto del classificare alla
base della matematica, perch permette di individuare delle quantit. Dalle
quantit poi possibile passare ai numeri e quindi giungere a contare (figura 1).

Il concetto di insieme
Parliamo di insieme (cio definiamo un insieme) solo se possiamo dire
esattamente quali cose appartengono allinsieme e quali no. Le cose che
appartengono a un certo insieme si chiamano elementi di quellinsieme.

DEFINIZIONE - Per insieme si intende un raggruppamento di elementi
definibile con precisione.

Le citt: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto rappresentano un insieme
poich gli elementi dellinsieme sono elencati uno per uno con il loro nome.

I calciatori della Roma rappresentano un insieme poich chiaramente
definita lapropriet che consente di stabilire, senza possibilit di equivoci, se
un elemento appartiene allinsieme. Nel nostro caso la propriet quella che
tutti i calciatori appartengono alla medesima squadra.


Le citt pi belle dItalia non rappresentano invece
un insieme, poich non possibile stabilire con
chiarezza quali elementi appartengono allinsieme, in
quanto i giudizi sulla bellezza variano da persona a
persona

(figura 2).





Gli insiemi vengono indicati con una lettera maiuscola dellalfabeto: A B C D
mentre gli elementi che appartengono allinsieme vengono indicati con le lettere
minuscole: a,b,c,d



Figura 1

La rappresentazione di un insieme

Un insieme si pu rappresentare in tre modi:

- 1 -
3.1 La rappresentazione per elencazione
Per rappresentare un insieme per elencazione si scrive la lettera maiuscola con la quale si vuole indicare
linsieme, seguita dal segno uguale (=) e da una parentesi graffa; allinterno di questa sono contenuti tutti gli
elementi dellinsieme, separati uno dallaltro da un punto e virgola o da una virgola.

Generalmente la rappresentazione per elencazione si utilizza quando linsieme da descrivere formato da
pochi elementi o quando gli elementi da rappresentare non hanno una propriet comune che li associ.

3.2 La rappresentazione per caratteristica
Per rappresentare un insieme in forma caratteristica si usa scrivere allinterno della parentesi graffa la
propriet che caratterizza gli elementi dellinsieme.


La sbarretta obliqua / tra le due x ha il significato di tale che. Generalmente la rappresentazione per
caratteristica si utilizza quando linsieme da descrivere formato da un numero elevato di elementi, di cui sia
per sempre possibile definire una propriet, una caratteristica univoca.



Figura3

Figura4

3.3 La rappresentazione grafica
Per rappresentare un insieme in forma grafica si utilizzano i diagram-mi di
EuleroVenn. Essi sono formati da una linea chiusa, che delimita una parte di
piano, allinterno della quale si segnano gli elementi dellinsieme con un puntino,
seguito dal nome.

Linsieme della figura 3 si legge: Linsieme A formato dagli elementi: c; i; e; l;
o.
Quello della figura 4 si legge: Linsieme B formato dagli elementi: 1; 2; 3; 4; 5.

Quello della figura 5 si legge: Linsieme C formato dagli elementi: Genova;
Imperia; La Spezia; Savona.

Figura5

L appartenenza ad un insieme
Consideriamo il seguente insieme: Linsieme delle vocali dellalfabe-to italiano e rappresentiamolo in tutti
e tre i modi.
- 2 -

Per indicare che un elemento appartiene ad un insieme si usa il simbolo e quindi si scrive a A e si legge:
a appartiene ad A.
Quando si vuole indicare che un elemento non appartiene ad un insieme si utilizza il simbolo e quindi si
scrive: b A e si legge: b non appartiene ad A.

Insiemi finiti, infiniti e vuoti
Quando un insieme formato da un numero limitato di elementi, si dice finito; quando invece linsieme
costituito da un numero illimitato di elementi, si dice infinito. Per esempio: Le citt italiane capoluogo di
regione costituiscono un insieme finito, mentre Linsieme dei numeri naturali forma un insieme infinito.
Se un insieme invece privo di elementi si dice vuoto e si indica con il simbolo: oppure { }
Per esempio: Linsieme degli uomini alti pi di tre metri un insieme vuoto in quanto non esiste alcun
uomo alto pi di tre metri. Occorre specificare, infine, che un insieme pu anche essere composto da un solo
elemento. Per esempio: Linsieme dei numeri interi compresi fra tre e cinque un insieme singolo in
quanto composto da un solo elemento: 4.

Il concetto di sottoinsieme
Consideriamo linsieme degli alunni di una prima media, che indichiamo con A, e
linsieme degli alunni della stessa classe che portano gli occhiali, che indichiamo con
B. Rappresentiamo i due insiemi per caratteristica:
A = {x / x un alunno di una classe di prima media};
B = {x / x un alunno di una classe di prima media che porta gli occhiali}.

evidente che gli elementi dellinsieme B sono anche elementi dellinsieme A. Si
dice allora che linsieme B contenuto nellinsieme A.
Possiamo dunque affermare che:

DEFINIZIONE ogni volta che un insieme B contenuto in un insieme A si dice che
B un sottoinsieme proprio di A.
Si scrive B A e si legge: Linsieme B incluso (o contenuto) nellinsieme A
ovvero Linsieme B sottoinsieme dellinsieme A.

Il simbolo: detto di inclusione; significa incluso o contenuto.


Il simbolo: detto di non inclusione; significa non incluso o non
contenuto.
Viceversa, per indicare che linsieme A include linsieme B si usa la scrittura:
A B e si legge: A include B. Il simbolo significa quindi include o
contiene .




I principali simboli
delle relazioni tra
insiemi

incluso
non incluso

include


- 3 -

Attenzione!
Gli elementi doppi (cio che appartengono sia allinsieme sia al sottoinsieme) devono essere presi una sola
volta. Dallanalisi degli esempi proposti possiamo ricavare la seguente:

DEFINIZIONE un insieme B si dice sottoinsieme proprio di un insieme A se ogni elemento di B appartiene
ad A ma non viceversa (ovvero c almeno un elemento di A che non appartiene a B).
Oltre ai sottoinsiemi propri possibile considerare sottoinsiemi di A linsieme vuoto e lo stesso insieme A
di partenza. Questi due ultimi sottoinsiemi vengono definiti impropri. Si pu quindi scrivere:

Linsieme delle parti
Consideriamo linsieme A = {a; b; c} e individuiamo tutti i suoi possibili sottoinsiemi, propri ed impropri.


sottoinsiemi propri di A sottoinsiemi impropri di A

Linsieme formato da tutti i possibili sottoinsiemi propri ed impropri di A, prende il nome di insieme delle
parti di A. Possiamo pertanto affermare che:

DEFINIZIONE dato un insieme A non vuoto si definisce insieme delle parti di A e si indica con P
A
linsieme formato da tutti i possibili sottoinsiemi propri ed impropri di A.
La scrittura BA significa quindi: Linsieme B contenuto nellinsieme A. Questo vuol dire che ogni
elemento dellinsieme B appartiene anche allinsieme A. Questa propriet si scrive in simboli bA dove il
simbolo: ha il significato di: per ogni, qualunque e prende il nome di quantificatore universale.

- 4 -

possibile sottoporre gli insiemi a diverse operazioni. Le pi importanti operazioni con gli insiemi sono:
lintersezione,lunione, la partizione e la differenza. Analizziamole una per una, partendo da alcuni esempi.


Lintersezione

Siano dati gli insiemi A e B rappresentati per caratteristica:
A = {x / x un mammifero}
B = {x / x un animale che vive nellacqua}.
Se consideriamo linsieme C formato da tutti i mammiferi che vivono
nellacqua, diremo che C lintersezione degli insiemi A e B.
In simboli si scrive:
C = AI B dove il simbolo significa intersezione e si legge linsieme C
uguale ad A intersecato B. Possiamo quindi affermare che:
I

DEFINIZIONE dati due insiemi A e B si dice intersezione di tali insiemi, e si
scrive A B, quel nuovo insieme C formato dagli elementi comuni ad A e B.




I principali simboli delle ope-
razioni con gli insiemi

I intersezione

U unione

- differenza




- 5 -

Lunione
Siano dati gli insiemi:
A = {x/x un alunno di una classe di prima media};
B = {x/x unalunna di una classe di prima media}.
Se consideriamo linsieme C formato da tutti gli allievi (alunni e alunne) di prima media, diremo che
lunione degli insiemi A e B.
In simboli si scrive:
C = A B dove il simbolo U significa unione, la relazione sopra si legge linsieme C uguale ad A unito a
B. Possiamo quindi affermare che:
U

DEFINIZIONE dati due insiemi A e B si dice unione di tali insiemi, e si scrive A U B, quel nuovo insieme C
formato dagli elementi che appartengono ad A e dagli elementi che appartengono a B presi una sola volta.


- 6 -


La partizione di un insieme
Consideriamo linsieme N formato dalle seguenti nazioni:
N ={Italia; Spagna; Giappone; Nuova Zelanda; Egitto; Brasile; Marocco; Argentina; Australia; Cina}.
Formiamo cinque possibili sottoinsiemi di N in base allappartenenza ai vari continenti:
A = {x/x una nazione appartenente allEuropa};
B = {x/x una nazione appartenente allAsia};
C = {x/x una nazione appartenente allAmerica};
D = {x/x una nazione appartenente allAfrica};
E = {x/x una nazione appartenente allOceania}.
Analizzando le caratteristiche dei vari sottoinsiemi rileviamo che:

Nessuno dei sottoinsiemi vuoto; rappresentando infatti i vari sottoinsiemi per elencazione avremo che:
A = {Italia; Spagna}; B = {Cina; Giappone}; C = {Argentina; Brasile}; D = {Marocco; Egitto}; E =
{Australia; Nuova Zelanda}.

I sottoinsiemi non hanno elementi in comune; sono cio disgiunti. Sappiamo infatti che lItalia fa parte del
continente europeo e non pu appartenere quindi agli altri continenti, e cos per le altre nazioni.
Se uniamo i vari sottoinsiemi otteniamo linsie-N di partenza, come si pu osservare dalla relativa
rappresentazione grafica (figura 8). Quando si esegue una divisione di un insieme in sottoinsiemi
rispettando le tre condizioni fissate nellesempio di prima, diciamo di aver realizzato una partizione
dellinsieme.

- 7 -


In generale possiamo enunciare la seguente definizione:


DEFINIZIONE si chiama partizione di un insieme la suddivisione dellinsieme stesso in due o pi
sottoinsiemi quali devono soddisfare le seguenti condizioni:

. nessuno dei sottoinsiemi deve essere vuoto;
. i vari sottoinsiemi devono essere disgiunti, non devono cio avere elementi in comune;
riunendo i vari sottoinsiemi si ottiene linsieme di partenza.


DEFINIZIONE linsieme universo o ambiente uno dei possibili insiemi che contengono linsieme A come
sottoinsieme.

Se ad esempio vogliamo rappresentare linsieme A dei numeri minori di 20, dobbiamo indicare a quale
insieme universo ci riferiamo; se infatti linsieme ambiente quello dei numeri naturali allora linsieme A
un insieme finito; se invece linsieme universo quello dei numeri decimali allora linsieme A un insieme
infinito. Nei due casi esaminati i due insiemi saranno indicati nel seguente modo:


La differenza
Siano dati gli insiemi:
A = {x / x una figurina della collezione di calciatori di Stefano}
B = {x / x una figurina della collezione di calciatori di Paolo}
Se consideriamo linsieme C formato da tutte le figurine della collezione di Stefano che non ha Paolo, diremo
che C linsieme differenza di A e B.
In simboli si scrive: C = A B o C = A \ B
(dove i simboli e \ hanno il significato di differenza); loperazione sopra indicata si legge linsieme C
uguale ad A meno B. Possiamo quindi affermare che:

- 8 -
- 9 -


5.1 Linsieme complementare
Siano dati gli insiemi A e B rappresentati per caratteristica: A = {x / x un alunno della
classe 1
a
A} B = {x / x un alunno della classe 1
a
A che porta gli occhiali}. Se
consideriamo linsieme C formato da tutti gli alunni della classe 1
a
A che non portano
gli occhiali, diremo che C linsieme differenza di B rispetto ad A. Rappresentiamo gli
insiemi A e B con i diagrammi di Eulero-Venn (figura 12). Notiamo che B un
sottoinsieme di A; pertanto, in questo caso, linsieme differenza tra linsieme A e
linsieme B prende il nome di insieme complementare. In simboli si scrive: C
A
B
e si legge C linsieme complementare di B rispetto ad A.
Possiamo quindi affermare che:

DEFINIZIONE dati due insiemi A e B, quando B A, si dice insieme complementare
di B rispetto ad A scelto come insieme universo e si scrive C
A
B linsieme differenza di
A e B, ovvero linsieme formato da tutti gli elementi di A che non appartengono a B.






Complementare:
che serve da
completamento per
ottenere lintero, il
totale.




Figura 12

Tra gli elementi di 2 o pi insiemi si possono stabilire (come vedremo in
questa sottounit) diverse corrispondenze. La corrispondenza pi generale
quella che mette in relazione tra loro tutti gli elementi di tutti gli insiemi
e si chiama prodotto cartesiano.

La corrispondenza
Esempio: Gianni, Luca, Vincenzo si recano in un negozio per comprare
una bicicletta. Ne vedono di colore bianco, giallo, rosso, verde.
Ciascun ragazzo vuole provare ciascuna bicicletta.



Sagittale:
aggettivo che deriva dalla parola
latina sagitta, che significa
freccia.

Prova a rappresentare per esteso e graficamente la situazione descritta.

Ragioniamo: abbiamo due insiemi; linsieme A dei ragazzi e linsieme
B delle biciclette; pertanto:

A = {Gianni, Luca, Vincenzo} A = {G, L, V}
B = {bianca, gialla, rossa, verde} B = {b, g, r, v}

Se ogni ragazzo prova ciascuna bicicletta, la situazione la seguente:

(G, b) (G, g) (G, r) (G, v) (L, b) (L, g) (L, r) (L, v) (V, b) (V, g) (V, r) (V, v)




RAPPRESENTAZIONE CARTESIANA RAPPRESENTAZIONE SAGITTALE

Si ottengono sempre 12 coppie; tale operazione si chiama prodotto cartesiano e si definisce come linsieme
formato da tutte le possibili coppie che si possono formare prendendo il 1 elemento dal 1 insieme e il 2
elemento dal 2 insieme.
Si scrive A B = {(G, b) (G, g) (G, r) (G, v) (L, b) (L, g) (L, r) (L, v) (V, b) (V, g) (V, r) (V, v)}
e si legge A prodotto cartesiano B formato da tutte le coppie soprascritte.
Il simbolo significa prodotto cartesiano.
Se invece gli elementi degli insiemi non si pongono tutti in relazione tra di loro, si hanno diversi tipi di
corrispondenze; vediamole.

La corrispondenza biunivoca

Nella corrispondenza biunivoca a un elemento di un insieme
corrisponde un solo elemento di un secondo insieme e viceversa.
La corrispondenza univoca

Nella corrispondenza univoca a un elemento di un insieme
corrisponde un solo elemento di un secondo insieme ma non
viceversa


Insiemi equipotenti

DEFINIZIONE quando due insiemi sono in corrispondenza
biunivoca si dice che sono equipotenti o che hanno la stessa
potenza.
Linsieme ordinato
Quando esiste un criterio in base al quale possiamo sempre
decidere quale elemento di un insieme segua o preceda un altro,
allora linsieme si dice ordinato purch:
non accada mai che lelemento a preceda lelemento b e
che b preceda a;
se lelemento a precede lelemento b e se b precede c,
allora a precede c.

Ordinato: disposto con ordine secondo una regola, un criterio.

Le relazioni
- 10 -

1.1 Che cos una relazione
Nella prima unit abbiamo definito la corrispondenza tra insiemi affermando che:

DEFINIZIONE quando tra due insiemi A e B si individua una propriet che associa agli elementi di A gli
elementi di B, tra i due insiemi si stabilisce una corrispondenza.

Consideriamo il seguente esempio: siano dati gli insiemi:
A = {BG, MI, TO, Roma, NA, FI, AV} e B = {Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Toscana}.
Mettiamo in corrispondenza gli elementi dellinsieme A con gli elementi dellinsieme B, utilizzando i
diagrammi di Eulero-Venn (figura 1).


Notiamo che ad ogni elemento di A (capoluoghi di provincia) corrisponde un elemento di B (regioni di
appartenenza). In particolare, lelemento BG, appartenente ad A, e lelemento Lombardia, appartenente a B si
corrispondono poich stata stabilita una propriet che li associa: nel nostro caso
appartiene alla regione .
La propriet appartiene alla regione del nostro esempio prende il nome di relazione e si indica con R.

DEFINIZIONE si chiama relazione fra due insiemi A e B la propriet che associa gli elementi appartenenti
ad A con gli elementi appartenenti a B.

Per indicare che gli elementi di A sono in corrispondenza con quelli di

B mediante la relazione R si scrive:

a A e b B a R b
e si legge:
se a appartiene allinsieme A e b appartiene allinsieme B, allora a in relazione con b
Quando, invece gli elementi dei due insiemi non sono in relazione si scrive a R b e si legge: a non
in relazione con b

1.2 Dominio e codominio di una relazione
Consideriamo i seguenti insiemi:
A = {Roma; Londra; Atene; Oslo; Vienna; Varsavia} e
B = {Italia; Francia; Gran Bretagna; Grecia; Austria; Portogallo}.
La relazione R di A verso B individuata dalla frase capitale di.
Il primo sottoinsieme prende il nome di dominio il secondo di codominio.

1.3 La reciproca di una relazione
Consideriamo i seguenti insiemi: A = {legno; ferro; mattone; libro; farina} e B = {fabbro; studente;
falegname; muratore; panettiere}.
Rappresentiamo graficamente il diagramma della nostra relazione R di A verso B, espressa dalla frase:
usato dal .
Se invertiamo il senso delle frecce si ottiene unaltra relazione di B verso A, individuata dalla frase:
usa il.
- 11 -
Questa nuova relazione la reciproca, o inversa, della precedente e si indica con il simbolo (figura 3).



2 Le propriet di una relazione in un insieme
Una qualunque relazione in un insieme pu avere alcune propriet. Noi ci occuperemo delle pi importanti:
la propriet riflessiva, la propriet simmetrica, la propriet transitiva, la propriet antisimmetrica.

2.1 La propriet riflessiva
Consideriamo il seguente insieme: A = {x / x un numero intero minore o uguale a 8} e individuiamo tra gli
elementi dellinsieme stesso la relazione espressa dalla frase: multiplo di.
Sappiamo che i multipli di un numero si ottengono moltiplicando il numero stesso per tutti i numeri interi
(escluso lo 0). Pertanto, tra i multipli di un numero troviamo anche il numero stesso, poich si ricava
moltiplicando il numero dato per 1. In questo caso la relazione si dice riflessiva in quanto ogni elemento x
appartenente ad A in relazione con se stesso. Possiamo dunque in generale affermare che:

DEFINIZIONE una relazione in un insieme A si dice riflessiva, quando ogni elemento x appartenente ad A
in relazione con se stesso.
In simboli si scrive: x A, x R x e si legge: per ogni x appartenente ad A, lelemento x in relazione
con se stesso.


2.2 La propriet simmetrica
Consideriamo linsieme A = {cane; leone; pappagallo; elefante; caval-lo} e individuiamo tra gli elementi
dellinsieme stesso la relazione espressa dalla frase: termina con la stessa vocale di . Notiamo che se
cane in relazione con leone, sicuramente anche leone in relazione con cane in quanto entrambi terminano
con la stessa vocale: e. In questo caso la relazione R si dice simmetrica, in quanto qualsiasi siano le parole
che appartengono ad A, se x termina con la stessa vocale di y anche y termina con la stessa vocale di x.
Possiamo dunque in generale affermare che:

DEFINIZIONE una relazione in un insieme A si dice simmetrica quando considerati due elementi x e y
appartenenti ad A ogni volta che x in relazione con y, allora anche y in relazione con x.
In simboli si scrive: x, y A se x R y y R x

2.3 La propriet transitiva
Consideriamo linsieme A = {neo; mare; sedia; tavolo} e individuiamo tra gli elementi dellinsieme stesso la
relazione espressa dalla frase: ha un numero maggiore di lettere . Notiamo che se tavolo ha un
numero di lettere maggiore di sedia e sedia ha un numero di lettere maggiore di mare, allora: tavolo ha un
numero di lettere maggiore di mare. In questo caso la relazione si dice transitiva in quanto se x, y e z
appartengono ad A e x ha un numero di cifre maggiore di y e y un numero di cifre maggiore di z, allora: x ha
un numero di cifre maggiore di z. Possiamo in generale affermare che:

DEFINIZIONE una relazione R in un insieme A si dice transitiva quando considerati tre elementi x, y e z
appartenenti ad A, ogni volta che x in relazione con y e y in relazione con z, anche x in relazione con z.
- 12 -
In simboli si scrive: x, y, z A se x R y e y R z x R z

2.4 La propriet antisimmetrica
Consideriamo linsieme A = {x / x laltezza di un componente della squadra di basket composta da Carlo
(160 cm), Luca (155 cm), Marco (170 cm) e Luigi (165 cm)}; individuiamo al suo interno la relazione
espressa dalla frase: Laltezza di maggiore di quella di .
Osserviamo che se un elemento in corrispondenza con un altro : Laltezza di Marco maggiore
dellaltezza di Luigi , non potr mai accadere che questultimo sia in relazione con il primo.
Ovvero: Marco R Luigi e Luigi R Marco.

Possiamo affermare cio che:
DEFINIZIONE una relazione in un insieme A si dice antisimmetrica quando, considerati due elementi
qualunque x e y appartenenti ad A, no possono sussistere contemporaneamente x R y e y R x.

In simboli si scrive: x, y, A se x R y allora y R x

Le principali relazioni
Nella sottounit precedente abbiamo analizzato le pi importanti propriet delle relazioni fra gli elementi di
uno stesso insieme. Adesso esaminiamo, invece, le relazioni alla luce delle propriet di cui godono, e
classifichiamole in base a queste. Le principali relazioni di cui noi ci occuperemo sono: la relazione di
equivalenza e la relazione di ordine


1.1 La relazione di equivalenza

DEFINIZIONE Una relazione che gode delle propriet riflessiva, simmetrica e transitiva; prende per questo
il nome di relazione di equivalenza.
.

1.2 La relazione di ordine
Oltre alle relazioni di equivalenza assumono una notevole importanza tra le relazioni in un insieme le
relazioni di ordine. Esse si possono classificare in relazioni di ordine largo e relazioni di ordine stretto.


DEFINIZIONE Una relazione che gode delle propriet riflessiva, transitiva e antisimmetrica; prende per
questo il nome di relazione di ordine largo.


DEFINIZIONE Una relazione che gode della propriet antisimmetrica e transitiva; prende per questo il
nome di relazione di ordine stretto.



- 13 -

Vous aimerez peut-être aussi