Esplorazioni sulla via Emilia e dintornila fotografia italiana degli anni 80 in
dialogo con la scrittura di paesaggio
Questo saggio muove dalla constatazione di un parallelo ritorno della fotografia e della narrativa negli anni 80 e postula una crescente intersezione tra queste due arti grazie al comune interesse per il paesaggio. Questo dialogo passa anche per il cinemafattore chiave nella re-visione del paesaggio a partire dal secondo dopoguerra, su cui non mi soffermo qui per mancanza di spazio. iuttosto intendo esplorare come il rinnovato dialogo tra scrittura e fotografia negli anni 80 trovi un luogo ideale nella questione dello spazio e del paesaggio, che proprio a partire da quegli anni diventano temi chiave di queste due arti, e del di!attito critico"teorico intorno ad esse e ad altre discipline. # $ome suggerisce %o!erta &altorta, storico dellarte e critico fotografico che da pi' di ventanni si ( occupata del paesaggio, questo temanella sua accezione pi' ampia di rapporto con il luogo o lo spazio esterno( stato al centro del lavoro della maggior parte dei fotografi italiani a partire dallormai mitico progetto &iaggio in )talia *#+8,-, . tanto da poter parlare di una scuola di paesaggio italiana, nel senso di un orientamento, una tensione, una durata di impegno, produzione, attenzione verso un tema piuttosto che di una metodologia omogenea, una visione dellarte omogenea, / viste le differenze di poetica e metodo fra i vari autori. rimo di numerosi progetti collettivi, &iaggio in )talia ( un vero manifesto di poetica per 0hirri e gli altri fotografi, , ed ha avuto il duplice effetto a met1 anni 80 di porre prepotentemente laccento sullesplorazione dello spazio italiano e di spingere numerosi fotografi italiani *ma anche stranieri- a confrontarsi con questo tema *e continuare a farlo poi per parecchi anni- e ad entrare in dialogo non solo fra loro, ma # anche con alcuni scrittori e con la narrativa in generale. $i2 ha creato, per i fotografi, un senso di appartenenza a una cultura fotografica comune, inesistente prima degli anni 80-+0 *&altorta .008 #8-, unapertura ad altre arti a partire dalla scrittura, e, secondo $laudio 3arra, una 4e5 6ave, unonda lunga con esiti quanto mai felici, capace di attrarre e stimolare molti altri autori *3arra #+++ ...-. 7econdo il critico, inoltre, la fotografia degli anni 80 si distingue non solo per linteresse per il paesaggio, ma anche per adottare una modalit1 linguistica in controtendenza e per la particolare sintonia implicitamente ed esplicitamente creatasi con altre forme di narrazione e in particolare quella letteraria *...-, suggerimenti che intendo esplorare in questo saggio. ossiamo far risalire a &iaggio in )talia il principale punto di partenza non solo della colla!orazione tra il fotografo 8uigi 0hirri e il narratore 0ianni $elati, sodalizio che dura attivamente per tutti gli anni 80 fino alla prematura morte di 0hirri nel #++., ma anche del dialogo contemporaneo tra fotografia e narrativa, come pure con altre arti, quali cinema e pittura. 9allincontro tra questi due autorientram!i tesi a superare rigide !arriere disciplinari e a recuperare, tramite memoria ed immaginazione, una narrazione di luoghi naturali che possa ridare loro sensonasce una nuova spinta artistica per la loro opera *e in particolare per $elati che torna alla narrativa dopo sette anni di silenzio- e per i tanti colleghi con cui colla!orano attivamente, soprattutto sui temi dello spazio e del paesaggio. :inora i numerosi testi che esplorano il loro lavoro e la loro consonanza poetica si concentrano in particolare su Viaggio in Italia *#+8,- e Il profilo delle nuvole *#+8+-, ; due dei momenti fondamentali e pi' alti del lavoro di 0hirri *e momento iniziale e finale della colla!orazione con $elati-, come pure su Paesaggio italiano *#+8+-, sintesi del lavoro ghirriano sul paesaggio. < 3eno studiato, invece, nonostante la sua novit1 per . molti aspetti a partire dalla colla!orazione tra fotografia e scrittura, ( un progetto intermedio ai sopracitati, Esplorazioni sulla via Emilia *#+8<-, lavoro in due volumi che non porta la firma di 0hirri, ma che 0hirri ha voluto fortemente e su cui ha lavorato attivamente, in colla!orazione con numerosi scrittori, a partire da $elati, e artisti e studiosi di varie discipline. = 9opo aver fatto il punto sulle questioni della fotografia di paesaggio e sul dialogo fra scrittura e fotografia, la mia analisi di questo lavoro cercher1 di mettere in luce, oltre alla continuit1 ideale con il progetto &iaggio in )talia, la consonanza e diversit1 di sentire *lo spazio- tra vari scrittori e fotografi nel comune sforzo di riattivare la visione dei luoghi quotidiani minacciati dalla societ1 postmoderna, e limportanza di questo progetto per la fotografia di paesaggio e il dialogo con la scrittura. er poter meglio valutare il dialogo sul paesaggio fra letteratura e fotografia, occorre innanzitutto soffermarci sul ritorno della fotografia come fotografia di paesaggio negli anni 80. $ome sostengono vari critici a partire da &altorta, il rinnovato interesse per la fotografia in questi anni coincide con una nuova attenzione al paesaggio, che serve sia come apertura allesterno, ovvero come interrogazione dei concetti di spazio e luogo nel loro rapido mutamento, sia come mezzo per riflettere sul ruolo e linguaggio della fotografia nella cultura contemporanea. 0razie al suo impatto documentario la fotografia catalizza la crescente riflessione artistica e critico"teorica sullo spazio che diventa uno dei foci del di!attito contemporaneo, nella poetica del mescolamento e della sperimentazione che contraddistingue gli anni 80 *3arra #+++-. 7econdo >liano 8ucas i fotografi si volgono al paesaggio, percepito come soggetto ideale per mostrare le condizioni attuali del vivere, lo straniamento delluomo rispetto al suo am!iente, / linevita!ilit1 di un destino fatto di disordine. 8 )n controtendenza alla crescente velocit1 delle immagini e voracit1 del vedere *ad esempio nello sguardo pu!!licitario-, alcuni autori, a partire da 0hirri, recuperano un paesaggio non turistico, minore attraverso uno sguardo lento, pi' meditato, teso a sottolineare le mutazioni dello spazio e a ricercare unempatia con i luoghi quotidiani, ovvero a preservarne la memoria. + 4el volgersi alla descrizione dello spazio la fotografia italiana degli anni 80 sopperisce alla mancanza di una consolidata tradizione italiana di fotografia di paesaggio sia guardando in )talia ad altre artinon solo alla pittura, in particolare 0iorgio 9e $hirico e 3ario 7ironi, come suggerisce &altorta, ma anche al cinema, soprattutto dal neorealismo agli anni <0, come appare chiaramente nellopera di 0hirri e $elati #0 sia volgendosi alla fotografia straniera, in particolare statunitense, partendo da 6al?er @vans, modello primo per 0hirri e tanti altri. 4egli anni =0 poi i 4e5 Aopographers americani *in particolare 8e5is Baltz, %o!ert Cdams, 6illiam @ggleston- propongono un nuovo modello capace di unire fotografia di paesaggio e reportage, ovvero, secondo aolo $onstantini, curatore nel #+8= della mostra 9ialectical landscapes. 4uovo paesaggio americano, ## di fondere la tradizione allindagine concettuale sul paesaggio e sul fotografico. $ome rivela 3ussini, per2, i modelli della fotografia americana erano improponi!ili da noi per la diversit1 fra il paesaggio americano, per lo pi' vasto e non antropizzato, e quello italiano *ed europeo-, pi' connotato storicamente e culturalmente e filtrato da una lunga tradizione pittorica, in cui il personaggio fa da protagonista *3ussini .00# /8-. 0hirri ( stato tra i primi fotografi italiani a conoscere profondamente gli autori americani, ed a preferire di gran lunga i classici ai 4uovi Aopografi che vedeva come poco nuovi e molto lontani dalla situazione italianaD in un saggio del #+8=, unto di scomparsa, egli si dichiara disinteressato alla , loro ricerca se non per il suggerimento che il mondo, da a!ita!ile e conosci!ile, sia diventato per incanto misteriosamente sconosciuto *Niente di antico +<-. Eltre allinteresse per la fotografia oltreoceano, negli anni 80 il paesaggio diventa tema centrale anche della fotografia europeaF esempio primo ( la 3ission hotographique della 9CAC% francese, #. enorme opera di committenza pu!!lica che, dal #+8, al #+88, affida a ventotto fotografi internazionali *fra cui il milanese 0a!riele Basilico- una lenta osservazione del paesaggio francese. #/
)n questo contesto, e in parallelo alla 9CAC%, nei primi anni 80 i fotografi italiani iniziano a interrogarsi sul paesaggio e sul viaggio, e il loro lavoro culmina in primo luogo nellesperienza chiave di &iaggio in )talia. #, $on questo progetto la fotografia, pi' che passare dalluomo *nella tradizione del momento decisivo !ressoniano- al paesaggio, accosta e fonde i due generi classici del sociale e del paesaggio, ponendosi come investigazione antropologica dellesterno, come impegno etico. #; C partire da questo progetto, inoltre, si forma un gruppo di fotografi italiani che lavorano sul paesaggio e che poi continuano a farlo in progetti successivi, sia individuali che collettivi, sullesempio di 0hirri. 9opo &iaggio in )talia e il successivo @splorazioni sulla via @milia linteresse per il paesaggio culmina in due mostre ormai storiche *e nei corrispondenti cataloghi- che prendono il paesaggio come parametro primo per la fotografia contemporaneaF Linsistenza dello sguardo. Fotografie italiane 183!18, curata da aolo $ostantini e )talo Gannier nel #+8+, in occasione dei centocinquantanni della nascita della fotografia, e "uri di carta. Fotografia e paesaggio dopo le avanguardie, a cura di Crturo $arlo Quintavalle nel #++/. #< 4el saggio introduttivo al primo volume, dal titolo 8insistenza dello sguardo, $ostantini ; sottolinea come le fotografie di paesaggio degli anni 80 ripropongono la natura come soggetto di discussioneF in sintonia con analoghe ricerche in am!iti culturali che sempre pi' si intrecciano alla riflessione fotograficaarchitettura, ur!anistica e letteraturama anche con la tradizione italiana di attenzione al paesaggio, ai suoi dettagli, che ritroviamo nel cinema di Cntonioni, %ossellini, :ellini *$ostantini #/-. 4el catalogo della seconda mostra Quintavalle prende 0hirri come punto di riferimento centrale per la fotografia contemporanea come certamente il fotografo che ha iniziato una nuova cultura e un nuovo modo di leggere limmagine fotografica e il suo rapporto con le altre e, in genere, con la glo!alit1 della cultura *Quintavalle /.-. Eltre a queste importanti mostre, come ricorda &altorta, lesempio di 0hirri fa scaturire in tutt)talia una miriade di piccole esperienze di committenza pu!!lica #= per tutti gli anni 80 e anche +0 e di colla!orazioni sul paesaggio. #8 )l lavoro sul paesaggio continua poi con il grande progetto commissionato dalla provincia di 3ilano e coordinato da &altorta, Crchivio dello 7pazio, #+ che coinvolge numerosi fotografi, e, in am!ito emiliano, con il progetto 8inea di $onfine per la :otografia $ontemporanea *dal #++0 ad oggi-, coordinato dal fotografo 0uigo 0uidi e colleghi. .0 i' di recente linteresse per il paesaggio ( stato sancito chiaramente dallattivit1 di committenza della 9C%$ *9irezione generale per larchitettura e larte contemporanee-"3inistero per i Beni e le Cttivit1 $ulturali, risultata nei volumi #tlante italiano $%%3 e #tlante italiano $%%&. 'isc(io paesaggio. 7e ( indisputa!ile la centralit1 della riflessione sul paesaggio a partire dagli anni 80, ( importante sottolineare, con 3arra e &altorta, come a questo tema sia data spesso troppa importanza in sH e per sH. 7econdo 3arra la novit1 della fotografia di 0hirri e colleghi negli anni 80 non ( tanto nel riprendere un tema classico come il paesaggio, < quanto nel riproporlo attraverso uno Isguardo I!asso, anti-trionfalistico, normalizzante ma paradossalmente dirompente, .# e, allo stesso tempo, nel recuperare la !ella immagine, ritornando allordine dopo la sperimentazione degli anni =0. 4el far il punto sulla fotografia di paesaggio, non a caso &altorta intitola un capitolo centrale del suo recente li!ro 8a fotografia dei luoghi come fotografia *.00;, scritto nel #++=-. ..
7econdo lautrice, se a partire da &iaggio in )talia si definisce un nutrito gruppo di fotografi che lavorano sul paesaggio, negli anni 80 e +0 si attesta anche uno sgretolamento dei generi che mette in discussione proprio il paesaggio come genere. 8a studiosa afferma che losservazione privilegiata del paesaggio *del mondo- prende in questa luce il significato soprattutto di una verifica delloperazione fotografica *&altorta .00; .,<-, e ci2 emerge chiaramente nella fotografia e nelle riflessioni di 0hirri. J importante sottolineare come losservazione dellesterno di 0hirri e altri fotografi che colla!orano con lui a partire da &iaggio in )talia si affianchi alla memoria e allimmaginazione dei luoghi, e come lattenzione allesterno non sia tanto un fine quanto un mezzo per suggerire un nuovo modo di porsi nel mondo, o, nelle parole di 3arra, un atteggiamento morale, unipotesi di comportamento *.00. #/8-. 7econdo 0hirri, infatti, 8a fotografia ha quindi un compito etico, ancor prima che estetico *Niente di nuovo, /0,-D e ancoraF $omunque credo che una delle strade possa essere quella di lavorare come se ci si trovasse in uno stato di Inecessit1, in un modo che potrei definire etico. er quanto riguarda la fotografia, per esempio, cominciare a considerare che quello che si sta facendo non rientra pi' in un momento ripeti!ile allinfinito, ma vedere come se fosse la prima e lultima volta *3ussini .+<-. ./ $ome suggerisce %o!erto 7ignorini, in un !el saggio sulla fotografia di paesaggio, 0hirri condivide con la nuova generazione di = intellettuali-fotografi, come pure gli scrittori, una nuova attitudine allo sguardo *$ostantini-, ovvero lintenzione di usare la fotografia per un fine etico, per rieducare la gente a guardare. ., 8impatto di 0hirri, quindi, non ( stato solo, o tanto, il riportare lattenzione al paesaggio, nonostante ci2 sia stato fondamentale nel dare un focus ai fotografi italiani rinnovando la tradizione fotografica, quanto il rivedere il linguaggio della fotografia, ridandole centralit1 e impegno etico, e ponendola al centro del dialogo con le altre arti, in particolare con la letteratura. $ome suggerisce &altorta, i fotografi che iniziano a lavorare negli anni =0"80 sono in genere pi' colti delle precedenti generazioni e tendono pi' spesso a riferirsi ad altre arti, a partire dalla letteratura. 4el suo recente li!ro 0a!riele Basilico sottolinea limportanza della scrittura per i fotografi della sua generazione, in particolare )talo $alvino, eter Kand?e e 0ianni $elatitutti scrittori molto interessati al visivo e a un rallentamento dello sguardo e della narrazione. 0hirri condivide queste preferenze, a cui aggiunge, fra gli altri, Gavattini e avese, scrittori e poeti stranieri, come roust, @d5in 3uir e 6allace 7tevens, e altre influenze diverse, dalla pittura al cinema alla musica. :ra gli scrittori con cui 0hirri mantiene a lungo un forte sodalizio troviamoF 0ianni $elati, 9aniele Benati, @rmanno $avazzoni, lo scomparso 0iorgio 3essori, Beppe 7e!aste, 0iuliano 7ca!ia, 0ino %uozzi, 3arco Belpoliti, $arlo Bordini e $orrado $osta, la maggior parte dei quali colla!orano con un testo a Esplorazioni sulla via Emilia, come pure ad altri progetti ghirriani. .; :ra questi, maggior risonanza per il dialogo tra fotografia e narrativa ha il sodalizio con $elati, che si !asa su una consonanza di poetica, come suggerisce lo scrittore in conversazione con 3arco 7ironiF 0hirri aveva gi1 sue idee che quadravano a!!astanza con le mie, soprattutto nellesplorazione di ci2 che chiamiamo 8 ovviet1 quotidiana, .< ovvero nel mettere in luce come noi siamo ossessionati dalle rappresentazioni del mondo, come se fossero un dovereper questo non si guarda niente, si cerca solo il riscontro di rappresentazioni gi1 date *$elati in 7ironi ../-. $hiamato a colla!orare con uno scritto a Viaggio in Italia $elati rimane affascinato dalla fotografia di 0hirri e, in generale, dallapproccio dei fotografi al proprio lavoro, esperienza che gli infonde un nuovo interesse per le narrazioni di spazio e per la valle padana, che esplorer1 con 0hirri per circa un decennio. 9altro canto 0hirri apprende da $elati, che ringrazia per aver seminato du!!i sui miei punti di vista *3ussini #;#-, un maggior interesse per le narrazioni, oltre a nuovi spunti e prospettive. 8a differenza tra i due approcci emerge nel Profilo delle nuvole *#+8+-, in quanto il progetto, nato a quattro mani, viene terminato solo da 0hirri *che inserisce per2 un testo di $elati-, mentre $elati pu!!lica nello stesso anno Verso la foce, diario"saggio dei luoghi padani esplorati con 0hirri. .= 7econdo 0hirriF $( stato alla fine un piccolo scarto differenziale. 3entre nei testi $elati non rinuncia a indicare anche la degradazione am!ientale che affligge il nostro paese, nelle mie foto c( forse un tentativo di maggiore pacificazione con il mondo esterno, .8 e queste parole suggeriscono una vena pi' positiva e armonica in 0hirri, e pi' critica e contraria in $elati. 4ello sforzo di porre la fotografia come linguaggio artistico 0hirri la apre al dialogo con la narrativa e con la riflessione teorica, e questo, secondo 3ussini, ( uno dei caratteri fondanti della sua ricerca negli anni 80 *3ussini /#-. 3a gi1 a partire dagli anni =0 troviamo un insistito legame fra testi e immagini *3ussini #=- nellopera di 0hirri, che prende avvio da una !ase concettuale nel pensare in termini di progetto pi' che di opera singola e nel tendere a cogliere il rapporto di senso che si sta!ilisce fra + comunicazione figurativa e ver!ale e a collegare le singole immagini in un racconto *3ussini #8-, lasciando li!era limmaginazione sugli oggetti apparentemente pi' ovvi. Aale interazione tra testi e immagini emerge soprattutto negli anni 80 nella costante presenza nei suoi li!ri di testi scritti, sia suoi che altrui, testi che entrano in dialogo con le immagini, pur conservando ognuno la propria autonomia, come colpisce in particolare nel dialogo tra le fotografie di 0hirri e i testi di $elati nel Profilo delle nuvole, e nellinterazione tra i vari testi *dipinti, fermi immagini di film, copertine di li!ri e dischi- e le immagini di 0hirri in Paesaggio italiano. Eltre alla riflessione critica, 0hirri ( interessato ai temi della narrazione, del racconto, che tornano attuali negli anni 80 soprattutto grazie allopera di $elati, e al recupero della figurazione *3ussini /.-, tema che $elati ha sviluppato fino ai giorni nostri nellinteresse per la fantasia e la fantasticazione. .+
er 0hirri narrazione e immaginazione trovano il luogo ideale nel li!ro, o meglio nel li!ro dartista, il mezzo preferito da lui per disseminare la sua arte, pi' che le mostre, come suggerito da 3ussini *,0-. 4el mostrarmi di recente alcune fotografie nellarchivio 8uigi 0hirri, 8aura 0asparini mi ha fatto vedere come il fotografo visualizzasse il suo lavoro sulla pagina, montando le foto su cartoncino e impaginando lui stesso i suoi li!ri. /0 Aale lavoro artigianale d1 grande importanza alla narrazione, alla successione di immagini, e allo spazio !ianco intorno alla fotografia, in modo da lasciare ampio spazio al lettore per sostare su ogni foto, isolandola in uninquadratura, circondandola di !ianco come fosse il passepartout di un quadro. 4elle parole di 0hirriF Quando io fotografo penso al li!ro pi' che alla mostra. L...M proprio perchH ritengo che sia il modo migliore per presentare un lavoroF ognuno, avendolo in mano, sceglie il suo #0 tempo. L...M 8a foto, intorno, deve avere il !ianco che cancella lo spazio circostante esattamente come quando si fotografa e si sceglie un soggetto si cancella il mondo circostante *Niente di antico .8#-8.-. 7imilmente, in una video-intervista, 0hirri affermaF )l li!ro credo sia un !uon punto di partenza per fare un lavoro completamente diverso con la fotografia che non sia sempre soltanto il fatto di fare una !ella fotografia che si mostra e si esi!isce, ma sia un qualcosa che ha una sua struttura narrativa, un suo filo conduttore, un po un incrocio con il cinema che ( unimmagine in movimento e la pittura che ( unimmagine statica. 8a fotografia ( un po linsieme di queste cose. enso che il li!ro sia, per questi motivi, la forma adatta. /# 7econdo 0hirri, quindi, il formato del li!ro permette alla fotografia di dialogare pi' apertamentee sullo stesso livellocon le altre arti, a partire dalla scrittura, per scoprire e costruire immagini che siano anche nuove possi!ilit1 di percezione *Niente di antico </-. $on questo fine, 0hirri sperimenta in vario modo con il formato del li!ro fotografico, facendo interagire scrittura e immagini in varie relazioni e proporzioni, dal formato C, verticale di )odac(rome *pu!!licato dalla sua casa editrice unto e virgola- al formato al!um *C, orizzontale- di Esplorazioni sulla via Emilia. Vedute nel paesaggio e Il profilo delle nuvole *entram!i pu!licati da :eltrinelli-. 7e nella maggior parte dei casi 0hirri produce dei foto-li!ri, in cui la scrittura di norma precede e"o segue le immagini, nel Profilo delle nuvole e soprattutto in Paesaggio italiano egli sperimenta con il li!ro illustrato, ottenendo un maggior dialogo tra scrittura e immagini sulla pagina e, nellultimo lavoro, variando il formato tra le sue fotografie a tutta pagina e le piccole riproduzioni di immagini altrui che in molte pagine affiancano a sinistra le due colonne di testo. /.
## )n questo contesto, e sulla scia di numerosi influssi artistici, la novit1 della poetica ghirriana sta sia nel fondere sguardo e immaginazione dellesterno che nel dar vita a fruttuose colla!orazioni fra vari fotografi e diverse arti, come pure nella strategia che individua nellente pu!!lico il committente ideale *&altorta .00; #.,-. )n questo processo ( innega!ile la centralit1 dell@milia %omagna, regione che annovera un grande numero di fotografi attivi sia individualmente che collettivamente a partire dagli anni 80, pi' o meno attorno a 0hirri. Questo fenomeno ( dovuto, secondo &altorta, al valore intellettuale dei protagonisti, alla tendenza a colla!orare a progetti condivisi, e alla maggior vivacit1 e lungimiranza delle istituzioni in questa regione *.00; .;#-. // &isto il numero e la qualit1 delle iniziative, /, non stupisce che la scuola emiliana a!!ia rappresentato un modello per molti fotografi e artisti italiani, e che la via @milia La!!iaM funzionato davvero da asse sim!olico, da spina dorsaledotata di un suo fulcro fra 3odena e %eggio @milia , non solo per l@milia %omagna, ma per l)talia tutta *&altorta .00; .;#-. /; @ @splorazioni sulla via @milia ha costituito proprio uno dei primi momenti di aggregazione regionale. 7e il ruolo e limpatto del polo emiliano ( innega!ile, occorre sottolineare come lidea di scuola emiliana non sia da intendersi in senso riduttivo o omogeneizzante, nH da limitarsi geograficamente all@milia, dato che le tante colla!orazioni, a partire da &iaggio in )talia, sono estremamente composite per provenienza regionale e culturale dei fotografi *3arra .00. #/<-. J da notare, infatti, che i fotografi emiliano-romagnoli che partecipano a &iaggio in )talia sono solo treF 8uigi 0hirri, Elivo Bar!ieri e 0uido 0uidi, su un totale di diciassette fotografi italiani. 0li stessi tre fotografi partecipano poi anche a @plorazioni sulla via @milia *su un totale di otto fotografi italiani e quattro stranieri-. 8a scelta di concentrarsi sulla via @milia e #. sull@milia %omagna riflette il di!attito interdisciplinare su spazio e paesaggio e i crescenti interessi am!ientalisti e regionali negli anni 80, offrendo a molti autori un primo momento di aggregazione su questi temi. 7u queste !asi ora passo ad analizzare questo lavoro per considerare come la riflessione sullo spazio *padano- si realizza in fotografia e scrittura. Esplorazioni sulla via Emilia @splorazioni sulla via @milia ( il titolo di un progetto di colla!orazione promosso nel #+8< da 8uigi 0hirri grazie a una committenza pu!!lica del $omune di %eggio @milia e della %egione @milia %omagna. )l progetto coinvolge !en dodici fotografi ed undici scrittori, oltre a geografi, economi, pittori e musicisti, con lo scopo di costruire unimmagine della regione in cui storia e attualit1 si compongano in un armonico rapporto *3ussini /+-. 9opo linaugurazione a Bologna il /# gennaio #+8<, il progetto ( presentato in mostra a %eggio @milia e poi :errara tra gennaio e aprile #+8<, /< e, poi, fino al #+8= in forma ridotta in alcuni )stituti )taliani di $ultura stranieri *>trecht, @dim!urgo, 3osca, Keidel!erg, Kam!urg, 3onaco, BruNelles, 7tras!urgo, arigi-. 8a mostra internazionale ( accompagnata dal catalogo in traduzione *inglese, francese e tedesca-, Via Emilia * Ital+. ,istor+ and e-ploration .+ film and images e dal film di 4ino $riscenti, /al fiume al mare, che qui non considerer2 per motivi di spazio. /= Cnalizzer2 invece i due volumi pu!!licati in occasione della mostraF Esplorazioni sulla via Emilia. Vedute nel paesaggio, a cura di 0iulio Bizzarri e @leonora Bronzoni, e Esplorazioni sulla via Emilia. 0critture nel paesaggio, a cura di 0iulio Bizzarri. J da notare innanzitutto come la cura di questi due volumi non sia di 0hirri, nH di $elati, mem!ri del comitato #/ esecutivo del progetto, /8 ma di 0iulio Bizzarri, responsa!ile dellallestimento e architettura delle mostre, e di @leonora Bronzoni, curatrice dellantologia di testi storici sulla via @milia. 4onostante il nome di 0hirri e $elati non appaia in copertina, vari criticia partire dagli stessi curatori, legati a 0hirri da profonda amiciziaconcordano nel ritenere 0hirri lanima del progetto, nellimpulso iniziale della committenza, nella scelta dei fotografi, nellimpostazione grafica dei volumi, e nel riconoscere a $elati un ruolo centrale nella selezione degli scrittori, in particolare dei pi' giovani. /+ 4el saggio 8a fotografia. 9al fiume al mare *dattiloscritto del #+8; in 3ussini- 0hirri si conferma come motore trainante di un progetto che nasce dalla necessit1 di una descrizione dellesterno *.00# <,-, comune alla fotografia e alla scrittura, dove lesterno ( il Iluogo, il paesaggio, lam!iente, lo spazio topografico che ci guarda e che noi guardiamo *<,-, in linea con il pensiero calviniano, da cui 0hirri era molto influenzato. 0hirri spiega inoltre come la scelta dei fotografi sia stata dettata dalla ricerca dellomogeneit1, e di una affinit1 di fondo *<;- e di affiancare due sguardi paralleli, quello italiano e quello straniero, garantendo a tutti ampia li!ert1 di scelta e di intervento *<;-, e d1 infine unattenta lettura dei diversi stili che sono affiancati nel testo senza soluzione di continuit1. $ome ricorda 0iulio Bizzarri lidea originaria della mostra era di proseguire lavventura di &iaggio in )talia circoscrivendo lattenzione alla regione @milia %omagna, ma allargando il progetto ad altre discipline. 7econdo il curatore lintenzione del progetto non era quella di produrre conoscenze orientate ad usi funzionali L...M secondo i modelli e gli strumenti delle scienze quanto di produrre contri!uti, autonomi o condivisi, che a!!iano in comune un atteggiamento forse euristicoF osservare i luoghi #, non per definirli, descriverli, classificarli, ma per aiutare a scoprirliD per guardarli insieme in tanti, con tanti occhi, come per rinforzare la fiducia nella possi!ilit1 di trasformarli ,0
e queste parole fanno eco alle posizioni di 0hirri e $elati. @leonora Bronzoni suggerisce inoltre come @splorazioni sulla via @milia sia stato essenzialmente un lavoro di gruppo ed in progress, nato dal corrente di!attito sull@milia %omagna come sistema ur!ano policentrico collegato dalla via @milia, una strada ricca di storia e ancora centrale nel traffico di uomini e merci. ,# 7u questi spunti i vari autori hanno lavorato per quasi due anni, a partire dal seminario multidisciplinare tenutosi presso la casa dellCriosto a %eggio @milia il ./-., novem!re #+8, sul tema 8a rappresentazione dellesterno, promosso, come poi la mostra, dallCssessorato alla $ultura di %eggio @milia e dallCssessorato alla rogrammazione della %egione @milia %omagna. $ome ricorda Bronzoni, il convegno era suddiviso in due aree tematicheF la rappresentazione con le parole, introdotta da $elati, con interventi di $avazzoni, 9el 0iudice, 3essori, 7e!aste e %enato 0iovannoli, e la rappresentazione con le immagini, introdotta da 0hirri, con interventi di Cl!erto Boatto, 3anlio Brusatin, Crduino $antafora, Cntonio $osta, Oean- aul $urnier, %uggero ierantoni, Crturo $arlo Quintavalle e Cldo %ossi. ,. 4otiamo come, fin dal convegno, 0hirri e $elati a!!iano avuto un ruolo primario e come, non essendo mai stati pu!!licati gli atti, molti degli scrittori della prima sezione a!!iano poi contri!uito con un testo a Esplorazioni sulla via Emilia. 0critture nel paesaggio, che predilige la scrittura di finzione a quella critica di studiosi esperti di fotografia o immagine, presenti invece al convegno. 7econdo Bronzoni, il seminario reggiano voleva essereed ( statopremessa al lavoro di ricerca, analisi, ricerca di punti di vista diversi sulla via @milia *$onversazione con @leonora Bronzoni-, lavoro che la curatrice #; sottolinea come profondamente colla!orativo, soprattutto fra i due curatori e 0hirri, e spesso anche $orrado $osta. Bronzoni ricorda inoltre come il lavoro di scrittura e fotografia siano proceduti in parallelo, in un dialogo aperto, e come sia le fotografie che i testi siano stati scritti per loccasione *$onversazione con @leonora Bronzoni-, oppure riela!orati da una traccia precedente ma conclusi per la pu!!licazione in volume. Cltro elemento importante ( la pu!!licazione in due volumi inscindi!ili per la casa editrice :eltrinelli, scelta con il chiaro intento di garantire maggior diffusione al lavoro. ,/ $ome nota Bronzoni la scelta del diverso formato dei volumiformato al!um per le immagini e formato li!ro per le scritture( stata condivisa dalleditore e dal collettivo editoriale. 4onostante il formato adottato sia piuttosto tradizionale nel separare fotografia e scrittura, il lavoro ha il merito, fra i primi, di rendere visi!ile il tema dello spazio e del paesaggio, il focus regionale ma non localistico e la colla!orazione fra le due arti. 9ei due volumi, Vedute nel paesaggio raccoglie fotografie del paesaggio intorno alla via @milia di dodici autori *otto italiani e quattro stranieri-F Elivo Bar!ieri, 0a!riele Basilico, &incenzo $astella, 0iovanni $hiaramonte, &ittore :ossati, 8uigi 0hirri, 0uido 0uidi, 3immo Oodice, Plaus Pinold, $laude 4ori, $uchi 6hite, 3anfred 6illmann. )l legame con Viaggio in Italia e limpronta ghirriana ( immediatamente evidente, in quanto tutti questi fotografi avevano gi1 lavorato al progetto del #+8,, tranne Pinold e 6illmann, la cui colla!orazione serve a dare uno spessore pi' europeo a Esplorazioni sulla via Emilia. $i2 ( confermato da 0iulio Bizzarri che afferma che dopo un suo primo editing, successivamente io e 8uigi a!!iamo lavorato insieme e insieme a!!iamo definito tutto quello che poi and2 in stampa sia per le pu!!licazioni che per le mostre. er questo si pu2 !en dire che fu un lavoro a quattro mani. @leonora Bronzoni L...M si occup2 #< di pi' dellorganizzazione e della ricerca, mentre $elati si occup2 specialmente del suo Isettore, anche se lui stesso diede vari contri!uti. ,, )n questo volume le fotografie occupano la parte centrale *e maggiore- del testo e, come spesso accade nei li!ri fotografici, sono introdotte e seguite da testi scrittiF introdotte dalle prefazioni dei committenti, da un testo di 8uigi 0hirri, :otografia e rappresentazione dellesterno e dalla prefazione dei curatori, &ia @milia dello sguardo, e seguite da un testo narrativo di $orrado $osta e da una sezione informativa storico"geografica dal titolo 8a !iografia della strada, chiusa da una riflessione delleconomista 3ario Ganzani, sul 7istema metropolitano policentrico. )l secondo volume, 0critture nel paesaggio, ( di natura similmente eterogenea in quanto le narrazioni, poesie, riflessioni di undici scrittori italianinellordine )talo $alvino, @rmanno $avazzoni, 0ianni $elati, $orrado $osta, 9aniele 9el 0iudice, Cntonio :aeti, Aonino 0uerra, 0iorgio 3essori, 0iulia 4iccolai, Beppe 7e!aste, Cntonio Aa!ucchisono seguite da unantologia di estratti letterari sulla regione curata da @leonora Bronzoni, dal titolo %esoconti di viaggi lungo la via @milia *dal Q&) secolo a oggi-. 4onostante limponente apparato informativo, nelle parole di 0hirri, lesito finale non ( la schedatura di un territorio, la resa oggettiva della realt1, il languore romantico del viaggio, laffresco formalmente impecca!ile, ma piuttosto il desiderio di entrare in rapporto glo!ale con il mondo esterno, cercarne modi di rappresentazione adeguate, per restituire immagini, dati, figure, indizi perchH fotografare il mondo sia anche un modo per comprenderlo *0asparini ;8-. 7eguendo il suggerimento di 0hirri, la chiave di questo progettononostante la sua eterogeneit1 e le diverse soluzioni presentate dai vari autorisem!ra essere lo sforzo di comprendere questo spazio che cam!ia, ovvero di rivalutare un paesaggio quotidiano e minore, come #= se fosse nuovo ai nostri occhi. 7u queste !asi intendo indagare la parallela esplorazione da parte della fotografia e della scrittura di un luogo altamente sim!olico come la via @milia e la pianura padana per limmaginario italiano, non solo emiliano. )n modi indipendenti, ma in consonanza con la poetica ghirriana, i fotografi e gli scrittori sondano la complessit1 di questo luogo, nella sua fusione di vecchio e nuovo, proponendo la loro visione e affrontando la difficolt1 di descrivere il paesaggio e di rapportarsi allesterno nella societ1 postmoderna. C partire dallimmagine di copertina di entram!i i volumiuna stampa della seconda met1 dell800 di un)talia fisica capovolta scelta da BizzarriEsplorazioni sulla via Emilia pone in primo piano una visione straniata e stilizzata dello spazio e mette la pianura padana nel contesto dell)talia, e di un)talia vista dall@uropa, suggerendo come, nonostante il focus sul locale, questo spazio sia profondamente in relazione con il contesto nazionale ed internazionale. $ome sottolinea anche &altorta nel saggio &iaggi organizzati. Cppunti per una ricostruzione della cultura fotografica contemporanea lungo la via @milia *.00;, scritto nel .000-, questa immagine richiama quella di copertina di Viaggio in Italia *una mappa fisica stilizzata dell)talia-, collegando i due progetti in ununica linea poetica. Eltre a questo chiaro parallelismo notiamo anche quello con limmagine rovesciata sulla copertina di Italia di 0uido iovene, ,; testo fotografico del #+;; che si ricollega alla tradizione del viaggio in )talia e della guida del Aouring, e a cui 0hirri sem!ra collegarsi nel presentare la valle padana, come iovene l)talia, come tanti paesaggi diversi fusi insieme, nella variet1 e il contrappunto continuo di antico e di moderno *iovene prefazione e =-. 7u questa scia 0hirri e colleghi propongono unesplorazione dell@milia come uno dei luoghi in cui ( pi' evidente la compresenza di #8 antico e modernodai resti della strada romana ai nuovi centri commercialipi' che come propria regione di appartenenza. 7e questo progetto ( focalizzato su una strada, presa a sim!olo di una regione geografica, esso non intende per2 essere localistico, ma piuttosto proporre questo luogo come metafora dello spazio contemporaneo, in tensione tra passato e presente e visto in una nuova prospettiva, in un contesto europeo e glo!ale. 4on a caso quattro fotografi stranieri sono invitati a colla!orare al progetto, Pinold, 4ori, 6hite e 6illmann, i quali offrono uno sguardo europeo della regione e dell)talia. 7imilmente, se i testi sono tutti di scrittori italiani, nonostante il focus sulla via @milia essi travalicano il regionalismo portando il lettore in Cmerica, %ussia e 7vizzera *in modo non dissimile ai racconti dei Narratori delle pianure di 0ianni $elati-, affrontando i temi della memoria e immaginazione del paesaggio locale e questioni teoriche della rappresentazione dello spazio. $hiave di Esplorazioni sulla via Emilia ( il testo introduttivo a Vedute nel paesaggio, non a caso di 0hirri, dal titolo :otografia e rappresentazione dellesterno, gi1 presentato al seminario reggiano del #+8,. )l saggio mostra come il fotografo consideri la scrittura e la riflessione critica"teorica parti integranti del rinnovamento della fotografia e dello sguardo sul paesaggio. 4el far il punto sulla sua poetica e sulla capacit1 della fotografia di rappresentare lesterno, 0hirri torna alla prima fotografia della terra vista dalla luna nel #+<+, che gi1 in )odac(rome aveva preso ad immagine di una visione rovesciata, in cui lesterno si distacca e diventa soggetto del vedere dando luogo a uninfinitit1 di possi!ili immagini speculari. )l tramonto di unimmagine del mondo, data come certa, porta 0hirri a riflettere sulla perdita di esperienza, ovvero sullimpatto delle nuove tecnologie sulla nostra percezione e rappresentazione del mondo, ed a #+ postulare per la fotografia un ruolo di recupero della memoria. )n questottica la fotografia dovre!!e rappresentare un momento di pausa, una immagine di e1uili.rio o di pacificazione, tra le rappresentazioni conosciute e quelle che saranno, tra la saturazione dellesterno e il vuoto su cui cadono sempre pi' spesso i nostri sguardi *N-. 4ella sezione successiva del saggio, dal titolo 8omino sul ciglio del !urrone *parzialmente ripresa poi in Paesaggio italiano-, 0hirri ritorna su unimmagine chiave della sua poetica per sottolineare la necessit1 di rinnovare la funzione della fotografia di vedere di nuovo con meraviglia e non per duplicare la realt1 con altre immagini, in un corto circuito che ha interrotto il dialogo con il mondo esterno *Ni- portando a una anestesia dello sguardo *N-. ,< 8a sezione si conclude con una serie di propositi per la fotografia, adattati dal dattiloscritto 8opera aperta *#+8,-. ,= 9opo aver posto laccento sul !isogno della fotografia di tornare a creare immagini leggere e fia!esche, nel ricordo del mondo dellinfanzia che ( sempre alla !ase dellopera ghirriana, il fotografo concludeF er questo non ( rischioso o presuntuoso decidere di partire per rappresentare un luogo o dei luoghi, come la Via Emilia per esempio, dopo tutti gli anni recenti pieni di verifiche, analisi, antropologie e varie altre forme di scritture *Ni-, in quanto la fotografia pu2 porsi in rapporto con questi luoghi con cresciuta consapevolezza *Ni- e riuscire contemporaneamente a meravigliarsi, o a restare stupiti come se fosse la prima volta che guardiamo questo territorio stracolmo di storie, segni e memorie *Ni-. )l saggio termina con una !reve parte intitolata $Hzanne, che riecheggia lidea del pittore che tutto sta scomparendo *Ni-, a causa, secondo 0hirri, dello stato di saturazione dei media visivi di oggi, una specie di inquinamento che ci impedisce di vedere con chiarezza *Ni-. .0 $ome suggeriscono limmagine capovolta di copertina e il saggio iniziale di 0hirri, in consonanza con la poetica ghirriana Esplorazioni sulla via Emilia si !asa su una struttura !inaria, che giustappone passato e presente, luogo immaginario e luogo reale, narrazione e rappresentazione documentaria, e su uno straniamento dello sguardo che stravolge ogni categoria dallinterno e tende a rivalutare lovviet1, come viene sottolineato dai curatori sulla quarta di copertinaF 8a via @milia tra descrizione del presente e memoria, la via @milia come pretesto per la fantasia. )n Vedute nel paesaggio la struttura !inaria emerge chiaramente nel doppio percorso fotografico delle due sezioniF la prima 8a strada romana da %imini a iacenza, la seconda 8a strada del viaggio da iacenza a %imini. Cnche in questo caso colpisce la direzione inversa del percorso, che segue prima il tracciato originale della strada romana da %imini a iacenza, poi quello da iacenza a %imini, che oggi pensiamo come direzione naturale, verso il mare. )n entram!i i casi emerge lo sforzo di rinnovare la visione e collegare il presente al passato remotoF dalle origini romane della strada nella prima sezione, sottotitolata la centuriazione dei campi, i ponti, i paesaggi, lo stile, agli sviluppi medievali del traffico sulla via @milia nella seconda sezione, ovvero alla via del ritorno dei pellegrini verso le citt1 sante dEriente e dEccidente, fino ai luoghi di oggi, attraverso le narrazioni che scaturiscono dalla strada. 9a questa impostazione ( evidente il forte intento informativo del testo e della mostra che, nelle parole dei curatori, si pone a met1 tra mostra darte e mostra informativa, divulgativa, e soprattutto come esperienza dello sguardo, ovvero come esperienza collettiva che viene pu!!licata anc(e come mostra *Bizzarri e Bronzoni #-. C testimoniare la compenetrazione fra scrittura e immagini, le due sezioni centrali di fotografie sono introdotte da due !revi !rani, il primo di $elati, il secondo di .# :aeti *che cita Penneth 0raham-, scrittori che sono riproposti nel secondo volume. $ome molte fotografie, queste due citazioni riprendono il carattere immaginario, fia!esco di questa strada, sottolineando il legame con altri spazi *in $elati lo spazio stellare, che ci riporta allidea della terra vista dalla luna di 0hirri- e con altri tempi *in :aeti la via @milia ( per i !am!ini la strada dei cavalieri e dei pellegrini-. 8a struttura !inaria informa anche le due sezioni di fotografie, in quanto le immagini si susseguono per lo pi' per analogia e giustapposizione passando da un artista allaltro senza soluzione di continuit1, come a suggerire una collettivit1 di vedere e di sentire, comune gi1 a Viaggio in Italia. J importante sottolineare che le fotografie riportano semplicemente il nome dellartista in !asso, senza nH titolo nH anno, omettendo precisi dati spaziali e temporali per suggerire una pi' ampia idea di spazio e tempo. $hiave di queste immagini ( una visione documentaria di luoghi qualsiasi, con lintento di mostrare lattuale rovina del paesaggio e della sua storia. 7e Viaggio in Italia prima e Il profilo delle nuvole poi rivelano una fascinazione per i luoghi quotidiani, Esplorazioni sulla via Emilia sem!ra porre pi' enfasi sulla desolazione di un paesaggio a!!andonato o rovinato dalluomo, nellinsistenza su campi vuoti o vecchi edifici. 8a !ellezza che comunque promana da queste immagini ( data dallaffezione dello sguardo dei fotografi che emerge nella scelta ricorrente di una luce soffusa e di una prospettiva !assa e per lo pi' frontale, che incornicia spesso il riquadro con pali, al!eri o nuvole, in sintonia con la poetica ghirriana. $arattere costante di queste fotografie ( la coesistenza tra reale e immaginario, la vaghezza, lindeterminatezza di questi luoghi, che non vengono menzionati ma di cui sappiamo solo che si trovano lungo via @milia, e ci2 richiede uno sguardo attento e paziente anche al lettore che gi1 conosca queste zone. ,8
.. 8effetto che ne risulta ( un senso di dispersione in un luogo che non si conosce pi', nonostante sia uno dei luoghi pi' sim!olici e pi' rappresentati nella fotografia, e nel cinema, italiani. Cd aumentare questo effetto di spaesamento spaziale e temporale le fotografie sono inframezzate da alcune immagini di cippi romani e fregi romanici, come pure da due fotogrammi del film /al fiume al mare e due riproduzioni di dipinti *uno di Emar 0alliani nella prima sezione e un quadro di 7an %occo, protettore dei pellegrini, che apre la seconda sezione-. 8e fotografie inoltre alternano immagini a colori e in !ianco e neroanche se quelle in !ianco e nero sono una minoranzaF ventidue su ottantanove fotografie in tutto, e di queste solo quattro appaiono nella seconda sezione, a testimoniare una maggior enfasi qui sul moderno. 8e due sezioni sono per lo pi' equivalenti per numero di fotografie *;/ nella prima e ,; nella seconda- e come variet1 di fotografiF quasi tutti sono presenti in entram!e le sezioni con leccezione di &ittore :ossati che non appare nella prima e 3anfred 6illmann che ( assente dalla seconda sezione. 4onostante gli stili siano diversi, le risonanze tra le varie immagini sono molteplici, sia per tema che per stile, tanto da dare un carattere unitario al volume. J 0hirri stesso, nel dattiloscritto del #+8; 8a fotografia. 9al fiume al mare, a darci unanalisi precisa del lavoro dei colleghiF 3immo Oodice ha indagato i resti e i segni del passato, per tentare di vedere se ( ancora possi!ile avere Imemoria in un luogo che sem!ra voler dimenticare tutto, Elivo Bar!ieri ha rivolto lattenzione ai momenti pi' segreti e minimi della stradaD ed ha scelto la notte, &ittore :ossati ha guardato il movimento incessante di !iciclette, A)%, auto e a!itanti, 0iovanni $hiaramonte ha fotografato i luoghi pi' caratterizzati L...M cercando in ognuno di reinventarne liconografia, 0a!riele Basilico ha indagato gli aspetti dellarchitettura ./ minore e industriale, 0uido 0uidi ha deciso di sostare, anzichH muoversi, lungo la strada, presso $esena, sua citt1 natale, &incenzo $astella ha cercato di descrivere gli spazi e i paesaggi pi' aperti *0hirri in 3ussini <<-. :ra i fotografi stranieri, a cui ( stato chiesto un contri!uto ridotto *#; invece di /0 fotografie-, 0hirri loda i !uoni risultati del lavoro dei quattro autoriF Plaus Pinold, che ha restituito il paesaggio padano nella sua ossessionante orizzontalit1, $laude 4ori, che ha fissato un attimo della vita del mondo giovanile, $uchi 6hite, che ha scoperto trompe loeil e architetture magiche, e 3anfred 6illmann, che alterna immagini in negativo e altre in grande formato *3ussini <<-. 9i ogni artista sono presentate un numero di immagini a intervalli diversi, che spesso appaiono a coppie, sempre per sottolineare il carattere collettivo e comunitario del progetto e i diversi stili dei singoli autori. 4on stupisce che lartista pi' rappresentato sia 0hirri, di cui appaiono !en sedici immagini *pi' di un quinto del totale-, delle quali undici nella prima sezione, soprattutto nella parte iniziale. 7e, secondo Bizzarri, ci2 ( dovuto al suo primo editing del volume, la maggiore presenza ghirriana testimonia il suo ruolo centrale e trainante in questo ed altri progetti sul territorio. ,+
8a struttura !inaria in entram!e le sezioni si !asa su alcuni temi ricorrenti che legano immagini limitrofe in una narrazione lineare, che per2 rimane aperta a divagazioni e associazioni. $ome nel Profilo delle nuvole le immagini formano piccoli nuclei tematicinella prima sezione, i ponti, le vie dacqua, i campi, le case, la stradaD nella seconda la via @milia moderna, case moderne e chiese a!!andonate, il nuovo paesaggio industriale e del divertimento, spesso visto in notturnanuclei che non si esauriscono in se stessi ma entrano in dialogo fra loro, in quanto le varie fotografie rimandano lun laltra allinterno e allesterno dei nodi tematici. &isti i limiti di spazio mi concentrer2 ., solamente sullapertura della prima sezione, 8a strada romana da %imini a iacenza, che d1 il tono a tutto il lavoro. )l testo si apre suggestivamente con una veduta frontale in !ianco e nero di 3immo Oodice dei resti dellarco di Cugusto a %imini, come una facciata che in parte ricopre i condomini moderni che si ergono dietro *:ig. #-D in primo piano vediamo la strada e un passaggio pedonale con al centro un cartello di direzione o!!ligatoria verso destra, a contrasto con la direzione di viaggio di questa sezione che ( da est a ovest, e che ricorda la conquista romana da %imini a iacenza. 8immagine dellarco ( ripresa nellimmagine successiva di 0hirri *a colori-, sempre a %imini, del ponte di Ai!erio sul fiume 3arecchia in secca, sul cui letto camminano tre individui isolati *:ig. .-. C contrastare la desolazione di questo luogo quasi del tutto spopolato, una gru allorizzonte sem!ra suggerire lo sforzo di ricostruzione della fotografia contemporanea che 0hirri si propone con il suo lavoro individuale e collettivo. 8a terza immagine, ancora di Oodice, torna al !ianco a nero *come la prima- e riprende il tema del ponte, questa volta presentando un fiume che colpisce per la sua immo!ilit1 *:ig. /-. $ome in molte fotografie ghirriane anche in questa lorizzonte ( alto e parzialmente nascosto dal ponte ferrato che si riflette nel fiume, intervallato dal riflesso dei piloni unimmagine che ricorda quella di un negativo fotografico e suggerisce per analogia una narrazione lineare. &oltando pagina, il tema del ponte ritorna, questa volta a colori, in una fotografia di 0uidi di un ponte in muratura su un fossato, entram!i a!!andonati a er!e e cartacce *:ig. ,-, e questo luogo, come limmagine precedente, risulta di difficile individuazione per la sua qualsiasit1. Cnche in questa fotografia lorizzonte ( alto e ricoperto dal ponte, dietro cui trapelano tetti di case moderne sprofondati nel grigio uniforme del cielo. )l tema del ponte o arco, ricorrente in queste immagini, oltre a .; ricordare la conquista romana lungo la via @milia, accenna anche allaltro percorso parallelo e egualmente sim!olico, che ( il corso del o, ed allude a una soglia, ad esempio al passaggio dal vecchio al nuovo, immagine chiave della poetica ghirriana e di tanti suoi colleghi. 8a quinta immagine, di 0hirri, introduce il tema della pianura e della centuriazione dei campi, in cui lo sguardo a un tempo si perde allorizzonte nella foschia ed ( delimitato dalle linee verticali dei pali della luce e da quelle orizzontali dei fili della luce *:ig. ;-. )n !asso a sinistra un cartello disegnato con la scritta $E$E3@%) 0K)C$$)E richiama tempi passati di vendita al dettaglio lungo le strade. Clle immagini ghirriane *quattro di seguito- di campi aperti, cosR tipiche del suo lavoro, segue un primo nucleo su ville antiche, per poi passare al tema delle case, chiave della poetica di 0hirri e di molti degli altri fotografi tra cui 0uidi e Bar!ieri. )n tutte queste fotografie, la strada incornicia limmagine in !asso o si fonde con la prospettiva centrale svanendo allorizzonte, quasi a testimoniare limpossi!ilit1 della rappresentazione di questo luogo per le sue radici che sprofondano nel passato remoto e per la saturazione dello sguardo di chi percorre la via @milia ogni giorno senza pi' vederla. )l secondo volume, Esplorazioni sulla via Emilia. 0critture nel paesaggio, ( unantologia di testi narrativi e poesie, riflessioni sullo spazio *e sul tempo- di undici scrittori italiani, quasi tutti emiliani o legati alla pianura padana. $ome nel primo volume, dove le immagini sono interpolate da testi e citazioni, qui i testi sono inframezzati da tre tavole in !anco e nero di 4ino 7quarza. Qui analizzer2 !revemente i testi narrativi, non considerando lapparato di descrizioni curato da @leonora Bronzoni, che aggiunge una prospettiva storico"informativa al testo. ) testi dei narratori non entrano in dialogo diretto con le fotografie del primo volume, ma offrono piuttosto una riflessione parallela su .< questo paesaggio e, pi' in generale, sulla difficolt1 di recuperare la memoria dei luoghi e di rappresentare lo spazio contemporaneo, come am!ivalente, a un tempo reale e immaginario, e vuoto, quale paesaggio che sta svanendo. 4onostante la diversit1 di et1, provenienza e stile, gli scrittori, come i fotografi, condividono un approccio nostalgico al passato e critico verso la societ1 postmoderna, che vedono ossessionata dalla velocit1 e dalla novit1, e a cui contrappongono il piacere del viaggio e dellosservazione lenta, che recuperi lesterno nel suo valore intrinseco, documentario, tramite i sensi, come vera e propria esperienza estetica. Bizzarri suggerisce un interessante parallelo tra immagini e scrittureF 8idea che io avevo in mente *erano daccordo anche 0hirri e $elati- era quella che le fotografie dovevano in qualche modo raccontare delle storie, una specie di piccoli racconti dentro un racconto pi' largo, mentre i racconti dovevano rappresentare luoghi veri o immaginari registrati come quasi fotogrammi e momenti come Isospesi nella strada *email-. )n questottica egli propone a $elati i nomi di $avazzoni, 0uerra e $osta, che rappresentano lo Ispirito emiliano, onirico e un po folle, colto e !islacco che mancava agli altri invitati da $elati *i!id.-. ;0 4ella sua presentazione alla mostra $elati chiarisce gli intenti della scrittura come non diversi da quelli dei fotografi e documentaristi impegnati nello stesso progetto, ;# ponendo laccento sul negativo, ovvero sui metodi da evitare nella rappresentazione del luogoF il reportage giornalistico e il metodo saggistico !asato su generalit1 storiche *i!id.-. 8a sua speranza ( che la rappresentazione dun luogo non compaia come qualcosa che si d1 per scontato, ma come un conseguimento della scrittura e dellosservatore che deve orientarsi nel mondo, momento per momento e che questo lavoro dosservazione e descrizione faccia emergere le difficolt1 di adeguare le categorie ver!ali di cui disponiamo ai dati .= dellesperienza, i limiti del nostro linguaggio dando rilievo, e- contrario, allillimitato potere dei metalinguaggi che vengono s!attuti in faccia alla gente dai signori esperti *i!id., sottolineatura nel testo-. 9a queste parole emerge chiaramente lo sforzo, in negativo, di opporsi a linguaggi e metodi di scrittura ritenuti aridi o generalizzanti e dovuti allomogeneit1 turistica e spettacolare ina!ita!ile, pi' che unadesione affettiva allesterno. 7e il volume Vedute nel paesaggio ( introdotto dal testo di 0hirri sulla rappresentazione dellesterno, che pro!lematizza la fotografia contemporanea *e non solamente come fotografia di paesaggio-, 0critture nel paesaggio si apre con una citazione da un racconto di $elati dai Narratori delle pianure, ara!ola per disincantati, in cui uno studente"scrittore si rifugia in una grotta fra le montagne nel tentativo di descrivere le apparenze, per realizzare infine come ci2 sia impossi!ile. Cl tema celatiano delle apparenze fa eco un !reve scritto di $alvino che similmente d1 il tono al volume, dal titolo )potesi di descrizione di paesaggio, in cui lautore sottolinea limportanza del metodo di descrizione e limpossi!ilit1 di fissare il paesaggio, che muta di continuo proprio come il punto di vista dellosservatore. $alvino mette a confronto fotografia e scritturaF se la fotografia sem!ra concentrarsi sullo spazio facendo sparire il tempo nellattimo dello scatto, la scrittura ( unoperazione che distende lo spazio nel tempo, concludendo che una descrizione del paesaggio, essendo carica di temporalit1, ( sempre racconto *#.-. )l testo successivo, Ccque dei pozzi di @rmanno $avazzoni ( una prima versione del primo capitolo del Poema dei lunatici *#+8=-, diario sconclusionato, in prima persona, di un certo 7avini che cerca di scoprire la provenienza delle voci dai pozzi, vagando senza meta, ma secondo la linea pedemontana, che .8 attraversa le citt1 e arriva al mare *#;-, ovvero vagamente lungo la via @milia. ;. )l testo di $elati, $ondizioni di luce sulla via @milia, una prima versione *pi' corta- di quella pu!!licata poi nella raccolta 2uattro novelle sulle apparenze, ;/ ( un racconto"riflessione sul valore della luce in fotografia, che traspone, nei personaggi del dipintore di insegne 3enini e nellio narrante dello scrittore, lesperienza di colla!orazione tra 0hirri e $elati. $hiave del racconto ( il continuo tremolio dellaria, e quindi della luce, data dallinquinamento e dal traffico costante sulla via @milia, tremolio che rende impossi!ile fissare le cose se non con segni di vaghezza. ;, )l tema della follia, del tremolio e dellerranza o del pellegrinaggio continua nel testo seguente di $orrado $osta, 4ero e !ianco, estremamente frammentario ed ellittico, che suggerisce un parallelo tra gli incroci di percorsi millenari e strade romane e gli intrecci di narrazioni dellimmaginario collettivo, lamentandone la sparizione assieme al dialetto. 8a conoscenza della luce di 9aniele 9el 0iudice ( il testo della relazione tenuta al seminario reggiano del #+8, ed ha una natura pi' riflessiva che narrativa, ricollegandosi in particolare ai testi di $alvino e $elati. $ome $alvino, 9el 0iudice parte dalla divisione tra esterno e interno, dal pro!lema della rappresentazione dellesterno come mezzo per far venire alla luce linteriore e dalla convinzione che uno scrittore Ivede solamente quando scrive *=0-, proponendosi di lavorare con uno sguardo che presuppone i nomi e dunque la storia dei luoghi o di una citt1, decrivendone le forme in una percezione pi' individuale *=,-. 4el citare modelli di rieducazione del sentire attraverso una rieducazione dello sguardo *=;- da 8eopardi a eter Kand?e, 9el 0iudice conferisce un valore primario al visivo suggerendo una linea poetica per il progetto, e una consonanza con 0hirri, nel dialogo tra narrativa e fotografia che si aprono allo spazio .+ eticamenteD nelle sue paroleF )o credo che oggi la visivit1 rappresenti soprattutto una possi!ilit1 di percepire lesterno al di l1 delle sue forme complessive in una relazione pura e aurorale con linteriorit1, reinventato in forme nuove, misurate al proprio sguardo, che consentano unaderenza, un modo di essere, un comportamento *=;-. 8ipotesi di descrizione con cui conclude ( quella di sovrapporre a un oggetto, luogo, o situazione, la sua immagine mentale, e di arrivare, attraverso la descrizione, ad unimmagine di forma fluente, rappresentazione dellinterno e dellesterno *=<- nel suo continuo mutamento, e ci2 ( in linea con molti altri autori, a partire da 0hirri, $elati e $avazzoni. 4el 0irotondo di Ctlanta Cntonio :aeti *esperto di letteratura per linfanzia- riflette in un testo dal tono diaristico sulla sparizione dei !am!ini lungo la via @milia, ovvero sul profondo mutamento dellinfanzia nella cultura contemporanea che li relega davanti alla televisione o ne fa vittime di massacri, come quello di Ctlanta nel #+8# a cui il titolo si riferisce. 8a via @milia di :aeti ( quindi un resto del passato, della memoria, ovvero una strada monumento, per molti versi, una specie di museo viario di cui si perpetua la leggenda mentre, ai suoi lati, sono state costruite le autostrade, i percorsi veri di oggi *8,-. 7ul tema dello spaesamento e del passato che svanisce ritorna anche Aonino 0uerra, in due poesie &iaggio in )talia della !allerina russa 3aSa lissets?aTa e )l rosmarino, in cui la sparizione della pianta di rosmarino, a causa della siccit1, sim!oleggia la fine della tradizione dellarrosto domenicale in famiglia. >n forte senso di spaesamento"straniamento *nello spazio e nel tempo-, ma anche di costrizione in casa, emerge nel testo di natura diaristica di 0iorgio 3essori, )o non sogno mai, in cui il protagonista"narratore si costringe a un esilio nel tentativo di uscire dallincu!o della realt1 industriale e mediatica, e questa erranzatema letterario comune a questa regione e /0 alle nuove generazionilo porta, con mezzi diversi, lungo la via @milia da arma passando per 3ilano fino a iacenza sul ponte sul o, dove il racconto si conclude con unimmagine di incroci di vie e di sospensione *##+-. $ome i testi di :aeti, $osta e 0uerra, nella &ia @milia 0iulia 4iccolai ricorda la sua esperienza della strada, soprattutto nei ricordi di !am!ina dei viaggi verso le vacanze, e lamenta la trasformazione di questo luogo, come tanti, operata dal !inomio consumismo"velocit1. 7e una volta si aveva unimmagine della via @milia come campagna *#.8-, ora che c( !enessere anche il mitico viaggio lungo questa strada ( diventato tortura e penitenza, !uco nero, vuoto che si cerca di attraversare il pi' in fretta possi!ile. 3a ( appunto la velocit1 che ci impedisce di vederlo *#.8-. 4iccolai conclude che i paesaggi pi' veri, pi' reali per ognuno di noi sono quelli interiori. 7ono il ricordo di certi paesaggi della nostra infanzia *#,#-, che ci ridanno quellarmonia, quella meraviglia di quando, ancora !am!ini, eravamo persino incapaci di esprimerci *#,#-. $ome in quello di 3essori, nel testo di Beppe 7e!aste, 9iario dinverno, il protagonista narra la sua erranza in treno dai luoghi lungo la via @milia e il o fino in 7vizzera, dove ( coinvolto in un programma di ricerca su 3ournal intime e paesaggio. 9opo aver realizzato la qualsiasit1 di tanti luoghi, il protagonista capisce linutilit1 del suo sforzo costante di cercare con gli occhi qualcosa di .ello, qualcosa che mi possa piacere, e mi rendo conto che questo ( un altro tipo di cecit1 *il primo tipo di cecit1 non mi consente di vedere quello che gi1 conosco-. er credere di vedere devo credere di vedere qualcosa che mi piace, e poterlo esclamare, e poter pensare che esiste una realt1 preferi!ile *#;,-. )l volume si conclude con il racconto &aga!ondaggio di Cntonio Aa!ucchi, che narra /# dellerranza in treno di 9ino $ampana, ovvero del suo sguardo altro rispetto alla !analit1 del quotidiano. $ome emerge dallanalisi dei testi, la consonanza tra fotografie e scritture emerge nel focalizzare lo sguardo sul paesaggio attorno alla via @milia in modo non localistico, ma come punto di partenza per la riflessione sullo spazio esterno, sulla perdita della memoria e dellimmaginazione e sulla difficolt1 di a!itare i luoghi ovvero sullo spaesamento contemporaneo. 4el far ci2 sia i fotografi che gli scrittori prediligono uno sguardo documentario e diaristico, di narrazione aperta e divagante, un approccio etico e antropologico che mostri il cam!iamento del paesaggio e ci porti a riflettere sulle conseguenze. )n risposta a nuove tendenze artistiche quali la staged photographT, che negli anni 80 proponeva il fotografo come inventore del mondo, questi autori recuperano i luoghi cosR come sono, rivalutandone la storia e il potenziale di immaginazione, memoria e narrazione grazie ad un rallentamento e spesso straniamento dello sguardo, ad unattenzione allascolto e alla visione, come antidoto alla velocit1 moderna. ;; $ome suggerisce 9el 0iudice, si tratta di una rieducazione del sentire attraverso una rieducazione dello sguardo, ovvero, secondo $elati, di rista!ilire la possi!ilit1 di racconto del mondo esterno come sollievo. 8importanza di Esplorazioni sulla via Emilia ( quindi non solo nel riaprire il dialogo con la realt1, riportando il focus sul paesaggio, ma anche di sta!ilire un confronto tra fotografia e narrativa su questi temi, aprendo entram!e a un nuovo sguardo sullesterno e su se stesse come arti, oltre a proporre un forte modello colla!orativo ed educativo. )n questo, Esplorazioni sulla via Emilia si collega profondamente ai gi1 citati lavori coordinati da 0hiri negli anni 80, come pure a 4raversate del deserto *#+8<-, a cura del collettivo :igli del deserto di /. :usignano *comune in provincia di %avenna-, in cui, come per Eplorazioni, 0hirri e $elati hanno contri!uito a curare la scelta delle fotografie e dei testi. ;< 4ello stesso anno di Esplorazioni sulla via Emilia, 4raversate del deserto affronta il tema dello spazio ponendo laccento sulla desertificazione del paesaggio contemporaneo e affiancando diverse disciplinefilosofia, sociologia, narrativaproponendo quindi un interessante complemento alla riflessione sullo spazio di Esplorazioni sulla via Emilia. @ntram!i i lavori pongono le !asi di un nuovo ascolto e una nuova visione dello spazio, che d1 vita a numerosi lavori, individuali e collettivi nelle ultime due decadi. ;= C testimoniare limpatto di queste colla!orazioni, un recente importante momento di dialogo tra fotografia e letteratura ( Viaggio in un paesaggio terrestre, ;8 frutto della decennale colla!orazione tra il fotografo &ittore :ossati e lo scrittore recentemente scomparso 0iorgio 3essori *entram!i coinvolti in Esplorazioni sulla via Emilia-, ;+ due dei pi' attenti e sensi!ili osservatori del paesaggio contemporaneo. Questo testo, che adotta con successo il formato del li!ro illustrato, e non pi' del foto-li!ro, a detta dello stesso :ossati intendeva proprio continuare il dialogo interrotto con il lavoro per &iaggio in )talia e @plorazioni sulla via @milia, ovvero il dialogo con lamico scomparso 8uigi 0hirri. 4el porre laccento sul paesaggio come terrestre, e nel ripercorrere paesaggi chiave della pittura e della poesia *nellordine 0iacometti, $our!et, etrarca, $Hzanne, &ermeer, $. 9. :riedrich-, 3essori e :ossati intendono sottolineare con molta umilt1 la caducit1 delluomo rispetto alla natura ed il sollievo che essa pu2 dare, nel paziente lavoro sul paesaggio. @ concludo con le parole di 3essori in apertura al primo capitolo, che definiscono lintento del loro lavoro, in consonanza con Esplorazioni sulla via Emilia e altri progetti ghirriani di colla!orazione fra fotografia e scritturaF // rima ancora che un lavoro artistico la nostra ricerca la intendevamo come terapia, un modo per esercitarsi a non perdere la sensi!ilit1 a ci2 che ci era attorno, e provare ad accorgersi ancora del vento, della pioggia, delle pietre e delle nuvole, dei cani, degli uomini. @ lintento era di vederli tutti in uno stesso orizzonte senza particolari distinzioni, come parti di un paesaggio rintraccia!ile in qualche luogo della Aerra. *3essori #/- Marina Spunta /, # U %ingrazio $esare Ballardini della $ineteca di Bologna, 8aura 0asparini, $uratore della :ototeca della Bi!lioteca anizzi e conservatore dellCrchivio 0hiri a %eggio @milia, @leonora Bronzoni, 0iulio Bizzarri e 4ino $riscenti, per il generoso aiuto e i preziosi suggerimenti nel lavoro di ricerca per questo saggio. er il di!attito teorico su spaesamento e spazio di affezione in fotografi e scrittori emiliani *quali 0hirri, $elati, Benati, $avazzoni, 3essori e 7e!aste-, rimando al mio saggio I)nha!iting displacementnarrating the o valleT in contemporarT fiction and photographT, 4rends in 5ontemporar+ Italian narrative 6187!$%%78, a cura di 0illian Cnia e Cnn Kallamore $aesar, $am!ridgeF $am!ridge 7cholars ress, .00=F ;0-=#. . Viaggio in Italia, a cura di 8uigi 0hirri, 0ianni 8eone e @nzo &elati. ClessandriaF )l Quadrante, #+8,. ) fotografi di &iaggio in )talia eranoF Elivo Bar!ieri, 0a!riele Basilico, 0iannantonio Battistella, &incenzo $astella, Cndrea $avazzuti, 0iovanni $hiaramonte, 3ario $resci, &ittore :ossati, $arlo 0arzia, 0uido 0uidi, 8uigi 0hirri, 3immo Oodice, 0ianni 8eone, >m!erto 7artorello, 3ario Ainelli, @rnesto Auliozi e :ulvio &entura, oltre a due fotografe americane, $uchi 6hite and 7helleT Kill, e uno italo-francese, $laude 4ori. 8a mostra includeva anche immagini di %o!erto 7al!itani, che poi si ritir2 dal progetto, decidendo di non pu!!licare le sue fotografie nel catalogo. / %o!erta &altorta, 7ette domande sulla fotografia di paesaggio italiana, Ereditare il paesaggio, a cura di 0iovanna $alvenzi e 3addalena dClfonso, 3ilanoF @lecta, .008F #,-.., #;. , $laudio 3arra, Fotografia e pittura nel Novecento. 9na storia :senza com.attimento, 3ilanoF 3ondadori, #+++F ../. ; 8uigi 0hirri, Il profilo delle nuvole, 3ilanoF :eltrinelli, #+8+. < 0hirri, Paesaggio italiano, 3ilanoF :eltrinelli, #+8+. J importante sottolineare come linteresse di 0hirri per il paesaggio sia costante lungo tutta la sua carriera, ed inizi gi1 negli anni =0, come emerge a partire da tanti titoli dei suoi lavoriF Paesaggi di cartone *#+=#-=,-, #tlante *#+=/-, ;eografia immaginaria *#+=+-#+80-, per citarne solo alcuni. $ome ricorda 3ussini, per2, ( negli anni 80 che 0hirri inizia un lavoro pi' specifico sul paesaggio con le committenze a $apri, a 4apoli e in uglia, da cui poi scaturisce &iaggio in )talia *#+8,-, con lincarico del A$) di produrre due volumi sull@milia %omagna *#+8,-8;-, con Esplorazioni sulla via Emilia *#+8<-, e poi con i lavori sulle terme in @milia %omagna, come pure sulle #rc(itetture *#+8.-+.- con Cldo %ossi e sulle 5ase *#+=<-#+8+-. )l lavoro sul paesaggio culmina in Paesaggio italiano *#+80-+.-. 7i veda 3assimo 3ussini, Luigi ;(irri, 3ilanoF 3otta, .00#. 7u spazio e paesaggio in 0hirri e $elati si vedano anche i miei saggiF I)l rofilo delle 4uvole, 8uigi 0hirris hotographT and the 4e5 )talian 8andscape, Italian 0tudies <#F # *.00<a-F ##,-/<D 0hirri, $elati e lo Ispazio di affezione, 0paesamenti Padani. Il lettore di provincia #./"#.,, a cura di $larissa $l2 *maggio"dicem!re .00<!-F .=-/+D e I&erso la foce con 0ianni $elatitra Iantropologia di popolazioni invisi!ili e Iestetica del reincanto, 0inergie narrative. 5inema e letteratura nellItalia contemporanea, a cura di 0uido Bonsaver, 3artin 3c8aughlin e :ranca ellegrini, :irenze, $esati, .008F #;/-<=. 4ello stesso volume si veda il !ellinquadramento storico e laccurata analisi del paesaggio nel cinema e nella fotografia dal dopoguerra a oggi di 0iuliana 3inghelli, 7torie, paesaggi e cantastorieF la visione documentaristica dal neorealismo al postmodernismoF ,#-=#. = Esplorazioni sulla via Emilia. 0critture nel paesaggio, a cura di 0iulio Bizzarri, 3ilanoF :eltrinelli, #+8<D Esplorazioni sulla via Emilia. Vedute nel paesaggio, a cura di @leonora Bronzoni, 3ilanoF :eltrinelli, #+8<. 7i veda anche il catalogo della mostra, Via Emilia * Ital+. ,istor+ and e-ploration .+ film and images, a cura di 0iulio Bizzarri e @leonora Bronzoni, 3ilanoF :eltrinelli, #+8< ed il film che accompagnava la mostra, /al fiume al mare, 4ino $riscenti, #+8;. 8 0toria dItalia. #nnali $%. Limmagine fotografica 1<7!$%%%, a cura di >liano 8ucas, AorinoF @inaudi, .00,F ,#. + 7u questo tema si veda tra gli altri il !el saggio di 3anuela :ugenzi, 8evoluzione del mezzo tecnico, 0toria dItalia. #nnali $%. Limmagine fotografica 1<7!$%%%, a cura di >liano 8ucas, AorinoF @inaudi, .00,F <<=-8,. #0 7econdo 0hirriF 8a fotografia diventa allora per me e altri il linguaggio per scoprire, conoscere, rappresentare, capire la realt1 senza paralizzanti ossessioni estetico-formali, perchH nessun mondo ( da nascondere o da rimuovere. @ra anche il segno di continuit1 con esperienze diverse dalla fotografia, il cinema di 9e 7ica, %ossellini, :ellini, Cntonioni. L...M 4on erano mutamenti del paesaggio, quanto cam!iamenti del vivere. L...M @ in questo statuto di necessit= per limmagine, mi sem!rava di leggere anche di valori etici. 8uigi 0hirri, Niente di antico sotto il sole. 0critti e immagini per unauto.iografia, a cura di aolo $ostantini e 0iovanni $hiaramonte, AorinoF 7ociet1 @ditrice )nternazionale, #++=F #0;. ## 8a mostra presentava fotografie di %o!ert Cdams, 8e5is Baltz, 6illiam @ggleston, Oohn 0ossage e 7tephen 7hore. #. 9CAC% sta per 9elegation 1 CmHnagement du territoire et 1 laction regionale. #/ 0a!riele Basilico, #rc(itetture> citt=> visioni. 'iflessioni sulla fotografia, a cura di Cndrea 8issoni, 3ilanoF 3ondadori, .00=F ,,. #, )nteressante sottolineare come &iaggio in )talia non nasca da una committenza. )l progetto ( stato recentemente ripreso e mitizzato dalla mostra organizzata in occasione del ventennale del progetto, e della nascita del 3useo di :otografia $ontemporanea a $inisello Balsamo, entram!i curati da %o!erta &altorta, come il catalogo 'acconti dal paesaggio. 18<! $%%<. # ventanni da Viaggio in Italia, Quaderni di &illa 0hirlanda, n. /, 3ilanoF 8upetti, .00,. 4ellintroduzione la studiosa sottolinea come con Viaggio in Italia nasceva una fotografia di delicato valore sociale, un sociale quotidiano e mai eccezionale, meglioF un vissuto umano che risiede negli oggetti *p. .#-. #; $ome suggerisce &altorta, linteresse per il paesaggio ( pertanto un interesse verso il sociale e verso uniconografia che ha le sue radici nella storia del nostro paese. ) fotografi sentono la necessit1 di guardare e sentire gli spazi e i luoghi come appartenenti a unidentit1 non solo individuale, ma collettiva e che continua ad appartenere alla storia dei luoghi. %o!erta &altorta, )ntroduzione, "isure del paesaggio. C cura di %o!erta &altorta, &er!ania allanzaF 3useo del paesaggio, #+8=. #< Linsistenza dello sguardo. Fotografie italiane 183!18, a cura di aolo $ostantini et al., :irenzeF Clinari, #+8+D Crturo $arlo Quintavalle, "uri di carta. Fotografia e paesaggio dopo le avanguardie, 3ilanoF @lecta, #++/. #= %o!erta &altorta, Volti della fotografia, 3ilanoF 7?ira, .00;F #.;. #8 :ra i progetti meno conosciuti *e spesso di difficile reperi!ilit1- negli anni 80 troviamoF Arouver Arieste *#+8;-, aesaggio a 4ord Evest *#+8<-, @splorazioni sulla via @milia *#+8<-, Araversate del deserto *#+8<-, Crc 8emanique *#+88-, )l racconto del nostro presente *#+8+-tutti progetti che vedono coinvolto 0hirri, e due di questi, indirettamente, $elati. #+ 18&!&. #rc(ivio dello spazio. /ieci anni di fotografia italiana sul territorio della Provincia di "ilano, AavagnaccoF CrtV, #++=. .0 )l progetto di 8inea di $onfine, coordinato da aolo $ostantini, 6illiam 0uerrieri, 0uido 0uidi e %o!erto 3argini, si distingue per un chiaro intento educativo, ovvero per invitare annualmente fotografi italiani e stranieri a tenere seminari a %u!iera, comune di %eggio @milia sul confine con 3odena. Cltri lavori sulla via @milia includonoF CC. &&. Via Emilia. Fotografie luog(i e non luog(i> Linea di confine 1, %u!ieraF 8inea di confine, #+++D Via Emilia. Fotografie luog(i e non luog(i> Linea di confine $, a cura di 6illiam 0uerrieri, %u!ieraF 8inea di confine, #+++-.000D Percorsi, %u!ieraF 8inea di $onfine, .000. Cltri lavori successivi sul paesaggio sono &enezia-3arghera *#++= e .000-, 9intorni dello sguardo *#++= e .00#- e 8uoghi come paesaggi *.000-. .# $laudio 3arra, Forse in una fotografia. 4eorie e poetic(e fino al digitale, BolognaF $8>@B, .00.F #/=. .. Questo titolo fa eco, forse non casuale, a )l ritorno dellestetica come filosofia, titolo di un capitolo chiave del li!ro di aolo 9Cngelo uscito lo stesso anno del saggio di &altorta, Lestetica italiana del Novecento, %oma-BariF 8aterza, #++=, in cui il filosofo sostiene la centralit1 dellesteticadi unestetica del sentirenella riflessione filosofica contempoeanea. ./ 8uigi 0hirri, >n canto della terra, intervista di @manuela Aeatini, 0hirri, Paesaggio italiano, Quaderni di 8otus, 3ilanoF @lecta, #+8+F ,+-;#. ., %o!erto 7ignorini, 4uovo paesaggio italianoF un clima culturale, Fotografia e paesaggio, a cura di 3arisa 0al!iati, iero ozzi e %o!erto 7ignorini, 3ilanoF 0uerini e Cssociati, #++<, pp. #/ e #+. .; :ra questi citiamo in particolare la colla!orazione con 0iorgio 3essori a #telier "orandi, arigiF $ontreSour e BariF alomar, #++.D e con Beppe 7e!aste a Versailles, arigiF )stituto )taliano di $ultura e 3ilanoF $harta, #++.. .< 3arco 7ironi, ;eografie del narrare. Insistenze sui luog(i di ;ianni 5elati e Luigi ;(irri, %eggio @miliaF 9ia!asis, .00,F ..;. .= $elati, Verso la foce, 3ilanoF :eltrinelli, #+8+. .8 Luigi ;(irri. Vista con camera. $%% fotografie in Emilia 'omagna, a cura di aola 0hirri e @nnerT Aaramelli, 3ilanoF 3otta, #++.F ;/. .+ 7i veda in particolare il 9ialogo sulla fantasia. 0ianni $elati risponde a 3assimo %izzante, su ?i.aldoni e altre meraviglie, #+ settem!re .00;, httpF""555.zi!aldoni.it"secondaWserie".00;W0+W#+. htm. /0 9i 8aura 0asparini, si veda il !el rofilo !iografico e 4ote sulle tecniche in 3ussini .00#, ;#-<= e =0-=.. 0hirri aveva aperto una casa editrice a 3odena alla fine degli anni =0, unto e virgola, con cui aveva pu!!licato il suo primo li!ro, )odac(rome, nel #+=8, ed anche, tra gli altri, linfluente testo di :ranco &accari, Fotografia e inconscio tecnologico, #+=+. Cnche se di !reve durata, questa esperienza testimonia ulteriormente limportanza del li!ro per 0hirri, come pure delleditoria come mezzo di scam!io e diffusione di idee, oltre allecletticit1 dei suoi interessi. 0hiri ( uno dei pochi fotografi italiani ad essere inclusi nellimponente lavoro curato da 3artin arr e 0errT Badger, 4(e P(oto.oo@. # ,istor+, 8ondraF haidon ress, .00,-.00<, . vol. 7i veda la !reve sezione su )odac(rome, vol. #, p. ./#. /# &ideo-intervista di 8uca Buelli in 0asparini .00#F ;/. /. 7econdo 0hirriF 8impegno ( quello di cercare unimmagine in equili!rio tra la rilevazione e rivelazione, tra interno e esternoD per raggiungere questa finalit1, le analisi e le connessioni con altri linguaggi espressivi consentono la formazione di un corretto e aggiornato sistema di approccio allIimmagine fotografica, non relegandone la conoscenza in un restrittivo specifico. 0hirri, 8a fotografiaF uno sguardo aperto, rogramma del seminario all>niversit1 di arma, dattiloscritto, #+8,, in 3ussini .00#F </. // 7i potre!!e fare un parallelo con il cinema, che in questa regione vanta una notevole ricchezza di registi. /, 0i1 a partire dagli anni =0, molte citt1 emiliane creano e istituzionalizzano spazi per la fotografia, dallinsegnamento di 7toria e Aecnica della fotografia al 9C37, al primo convegno nazionale a 3odena del #+=+, dal titolo 8a fotografia come !ene culturale, alla mostra del #+8# alla 0alleria dCrte 3oderna *0C3- di Bologna *e il rispettivo catalogoF PaesaggioA immagine e realt=, a cura di Ahomas 3aldonado, 3ilanoF @lecta, #+8#-, alla !i!lioteca anizzi di %eggio @milia, che ospita tra laltro larchivio 8uigi 0hirri, al $entro 7tudi e Crchivio della $omunicazione di arma *$7C$-, per citarne alcuni. /; 7u questi temi si veda Cntonella %usso, 8a via @milia o il sentire etico del paesaggio, Via Emilia. Fotografie> luog(i e non luog(i $. #+++-.000F +-#.D %o!erta &altorta. &iaggi organizzati. Cppunti per una ricostruzione della cultura fotografica contemporanea lungo la via @milia, Volti della fotografia, 3ilanoF 7?ira, .00;F #;-./D e 8oretta Ganganelli, &iaggi diversi in )talia. 8a fotografia in @milia-%omagna,#tlante dei movimenti culturali dellEmilia!'omagna. 1B8! $%%&> III> #rti> comunicazione> controculture, a cura di iero ieri e $hiara $retella, BolognaF $8>@B, .00=F #.#-,;. /< Bronzoni ricorda come le due mostre, come spesso accade, contenevano molte pi' fotografie dei volumi, ed erano inoltre molto diverseF una essenzialmente fotografica, laltra uninstallazione con video e arti visive. /= )l film"documentario ripercorre in ;0 minuti i tratti principali della via @milia e della regione @milia %omagna, collegando sviluppo presente e memoria del passato e sottolineando come il modello emiliano di solidariet1 cooperativa si sia trasformato in moderne ditte allavanguardia. Aema costante ( il viaggio continuo lungo la strada e loltrepassamento dei confini del modello policentrico, in cui le periferie si fondono le une con le altre. )l film predilige il voice over su immagini per lo pi' a mezzo campo o campo lungo, con pochi movimenti di macchina, oltre ad alcune interviste con preminenti personaggi emiliani, da %omano rodi a Aonino 0uerra. 8a fotografia di Aommaso inini 9Eliva risente a tratti di quella ghirriana e fa eco alle immagini fotografiche riportate nel catalogo. 8a musica alterna il classico, per lo pi' lopera di &erdi, al moderno, da 8ucio 9alla a aolo $onte. /8 )l comitato esecutivo comprende, oltre a Bizzarri, Bronzoni, $elati e 0hirri, anche 0ermano Bulgarelli *Cssessore alla %egione @milia %omagna-, 8orenzo $apitani *Cssessore di %eggio @milia-, &anna 0andolfi Bigi e 3ario Ganzani *del 7ervizio ianificazione della %egione @milia-%omagna-, che contri!uisce con un testo al volume Vedute nel paesaggio. /+ 4el suo testo 0iulia 4iccolai menziona linvito fattole da $elati a scrivere un testo sulla via @milia *#.;-. ,0 9attiloscritto di 0iulio Bizzarri per la presentazione della mostra. ,# 7i veda @ugenio Aurri, La megalopoli padana, &eneziaF 3arsilio, .000. ,. $onversazione telefonica con @leonora Bronzoni del /# marzo .008 e email del / aprile .008. ,/ $on :eltrinelli 0hirri aveva gi1 pu!!licato la sua prima retrospettiva, Luigi ;(irri, 3ilanoF :eltrinelli, #+=+, e poi stamper1 Il profilo delle nuvole *#+8+-, due dei suoi lavori pi' importanti. ,, @mail di 0iulio Bizzarri del #. maggio .008. ,; 0uido iovene, Italia, %omaF Bestetti, #+;;. ,< 4elle parole di 0hirriF )l pro!lema ( che la fotografia non perda definitivamente la capacit1 di poter rappresentare lesterno, non deve cio( esaurire questo suo compito fondamentale accentuando il carattere di incomprensi!ilit1, frammentariet1, insensatezza del mondo esterno *N-. ,= %icercare una fotografia che instauri nuovi rapporti dialettici e che sia anche un possi!ile metodo per organizzare lo sguardo, affinchH questo non rimanga pi' inerte di fronte ad un esterno sempre pi' incomprensi!ile e complesso. %icercare una fotografia che tenga conto della velocit1 impressa al nostro sguardo dalle nuove tecnologie, ma che contemporaneamente sia consapevole del carattere di fissit1 della fotografia L...M %icercare una fotografia che sia in grado di costruire immagini, figure, affinchH fotografare il mondo sia anche un modo per comprenderlo. %icercare una fotografia che non violenti, giudichi, occulti, nasconda, trasformi, perchH vedere ( laspetto magico della fotografia e ha !isogno pi' di leggerezza e trasparenza, che non pesanti armature *Ni-. 0hirri, 8opera aperta *#+8,-, poi in Niente di antico sotto il sole. ,8 J il caso, ad esempio, di una piccola pasticceria illuminata sulla via @milia nella fotografia di Bar!ieri *p. /#-, pro!a!ilmente al mattino presto in quanto la strada ( deserta, e che scopriamo essere a )dice, piccolo centro poco fuori BolognaD o della torre degli Csinelli fotografata da $hiaramonte *p. //- nel dettaglio dellentrata *e non nella sua altezza come dalle immagini da cartolina-, tanto da renderla quasi irriconosci!ile. ,+ 7eguono, per quantit1 di immagini, Plaus Pinold *con undici fotografie in !ianco e nero, soprattutto nella prima sezione-, Elivo Bar!ieri *con dieci immagini per lo pi' in notturna e nella seconda sezione-, $hiaramonte e 0uidi *con otto-, Oodice e 6hite *con sei- e Basilico, $astella, :ossati, 4ori e 6illmann *con quattro immagini a testa-. ;0 7econdo Bizzarri $elati aveva invitato tramite 3essori, eter Kand?e e Bhoto 7trauss *molto apprezzati anche da 0hirri- e anche 3ichel Butor, ma poi non se ne fece niente. ;# 9attiloscritto di 0ianni $elati per la presentazione della mostra. ;. 4ella versione definitiva del #+8= il testo ( reso ancor pi' essenziale, impersonale e vago nellomettere i riferimenti a personaggi precisi, come pure a luoghi come Ezzano e 3aggio, paesi lungo la via @milia che qui sono citati. )l testo ha anche ispirato lultimo film di :ellini, La voce della luna *#++0-. ;/ $elati, 2uattro novelle sulle apparenze, 3ilanoF :eltrinelli, #+8=. 9i $elati si veda anche Narratori delle pianure, 3ilanoF :eltrinelli, #+8;. ;, %imando alla vasta !i!liografia celatiana per analisi pi' dettagliate della novella. ;; )n un saggio dal titolo $ome guardarla. 9alla strada, 0hirri riflette sulla difficolt1 di affrontare la via @milia, in quanto ( diventata un luogo anonimo, dove possiamo trovare tutto e di tutto L...M. 3a ( pur vero che, stranamente, gli a!itanti riconoscono a questi luoghi un carattere preciso, una loro particolarit1 ed a questa non rinunciano, pur sapendo che il paese, la !orgata o la citt1 pi' vicina, a est o ad ovest non importa, sem!rano stranamente simili ai luoghi in cui vivono. J forse che guardando i luoghi che a!itano come si legge il palmo di una mano, sapendo che per scoprire qualcosa !isogna leggere con attenzione, perchH le linee principali non sono nette ma sono formate da tante innumerevoli altre piccole linee. )n pi' la nostra strada ( percorsa da una doppia velocit1, quella del movimento delle macchine e quella del continuo mutamento del paesaggio. er fotografarla !isogna scoprire invece il semplice valore della lentezza. 0hirri conclude positivamente con lesortazione a entrare in una relazione di affetto perchH i luoghi, gli spazi, le architetture, i volti possano diventare riconosci!ili, familiari, a!ita!ili o forse semplicemente si rivelino di nuovo al nostro sguardo. Cee@end della 'epu..lica, ./ gennaio #+8<F #, ora in 3ussiniF 8;-<. ;< C 4raversate del deserto *a cura dei :igli del deserto di :usignano, %avennaF @ssegi, #+8<- colla!orano gli stessi tre fotografi emiliani, 0hirri, 0uidi e Bar!ieri, con laggiunta di $arlo 0aSani, oltre a &ittore :ossati, e, tra gli stranieri, aul 9avid Bar?shire, Oean aul $urnier, Plaus Pinold, 3anfred 6illmann. 9a notare la discretezza dei fotografi che hanno curato il volume, $esare Ballardini e 0iovanni Gaffagnini, che non hanno incluso il proprio lavoro nel volume. 0li scrittori proposti da &il!res %a!!oni *su suggerimento di $elati, che introduce anche un suo testo- sonoF 3aN :risch, 0a!riel Oosipovici, 0illes 8ipovets?i, Oean Baudrillard, 0erald Bisinger, Oean-aul $urnier, 0iuliano 7ca!ia, 0iorgio Cgam!en. ;= Ara le colla!orazioni recenti pi' interessanti sul paesaggioesplose in numero a partire dagli anni +0troviamo quella tra 0uido 0uidi e &italiano Arevisan, vol. 1, 3ilanoF @lecta, .00<, e %affaello 7catasta, Paesaggi fuori centro, $omune di CnconaF 3usCrc, #+++, testi di 7ilvia Ballestra, Cntonio 8uccarini, %o!erta &altorta, e Paesaggi dissonanti. Fotografia e opera incongrueA una ricerca per la legge regionale 1B*$%%$, a cura di iero Erlandi, BolognaF @ditrice $ompositori, .00/. ;8 &ittore :ossati e 0iorgio 3essori, Viaggio in un paesaggio terrestre, %eggio @miliaF 9ia!asis, .00=. ;+ :ossati aveva gi1 colla!orato a Viaggio in Italia e anche a 4raversate del deserto.