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dell’Inquisizione in Sicilia
INTRODUZIONE
tempo.
Il marchese Domenico Caracciolo, "illuminista e
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CAPITOLO I
campo diplomatico.
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L'Europa aspettava in quegli anni, in una
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Mentre si andavano consolidando le strategie
nome di Illuminismo.
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scuola napoletana dei Caracciolo, come afferma
Benedetto Croce . 1
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Caracciolo saranno assegnati ancora fresco di
studi.
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schierandosi, seminare dubbi, non riuscendo ad
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trovò ad analizzare, con amarezza, le storture
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prima ancora che al maestro. Nell'assunto del
Caracciolo.
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sforzi profusi nelle ricerche d'archivio, una zona
grigia.
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quello che oggi non esiteremmo a definire
"mondana" .
Vicaria" ( La Lumia).
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routine giudiziaria che egli reputa una sorta di
aspettative.
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furono per molti versi il volano delle sue
successive fortune.
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e più alte aspirazioni, non seppe più reggere
condizioni presenti" . 5
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intravedevano le catene che avevano impedito
condizioni di vita.
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ciò che esso auspicava: abbattimento di ogni
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di vedere, sarà un ulteriore stimolo alla sua
ambizione.
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popolo di Napoli, fu il luogo più idoneo a
insostenibile".
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sue capacità, lo chiamò ad assolvere un difficile
compito diplomatico.
sovrano.
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Ma fu anche il segno evidente che qualcosa
il giovane Marchese.
opportunità:
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segretamente, fingendo di viaggiare per
Aranjuez" . 7
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ritornare come voce pubblica alla Corte
Fogliani.
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della formazione quando ancora diciannovenne
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formazione di un corpo diplomatico
scopo.
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diplomatico, fu risparmiato di rimpatriare. Al
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Al di là di ciò che alla Corte borbonica era stato
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che tutti gli altri, potrebbero uniti in qualche
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glorie passate, non si accorge di quanto siano
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restituire agli austriaci i Paesi Bassi e i territori
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allargamento dei suoi confini a scapito di quelli
milanesi.
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I fermenti che corrono da un capo all'altro
aspettative sabaude.
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dell'attendismo e dell'equilibrio, aveva avuto un
Aquisgrana.
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diplomatico della sua statura riesce a dare al
analizzati.
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l'unico che può permettersi toni di presunzione
imbelle.
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somme di denaro per un capriccio e per un
convenienze".
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tutto estranee. Si leggono, in alcune lettere da
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Ma una annotazione a parte va fatta per un "
diplomatica.
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patria dopo aver assolto il compito di aiutare i
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pronti sono i parigini nel conversare
amabilmente ".
parigina.
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anni della sua esistenza. Con la sua briosa
celebrità.
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Così lo descriveva il Marmontel: " Al primo
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che ci facevano invidia. (...) Tutti ambivano
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scienze, divenendo punto di riferimento per le
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eliminando le disuguaglianze fra gli uomini,
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attaccato sopra tre punti: la sua persona
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Ferdinando III° gli annunziava la nomina a
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tutt'altro che un lusinghiero riconoscimento alla
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intorno alle necessità di Stato, e cioè
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caraccioliano. Nell'affermazione della sua
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A Napoli si fermò ancora molto prima di
14 ottobre 1781.
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CAPITOLO II
Caracciolo
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creduta dai collaboratori della famosa
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abbandonandola a sè stessa, avevano
realtà.
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I resoconti settecenteschi dei viaggi in Sicilia,
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sfruttatrice, e viveva del fasto della sua
ordinamenti feudali.
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Tutto questo sfuggiva o era poco e non sempre
settecenteschi.
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Si sentiva, soprattutto, la mancanza di un
entusiasmi.
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posizione politica della Sicilia nei confronti di
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sostiene il Brancato , nonostante tutto egli trovò
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pensando al miglioramento delle condizioni di
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sovrasta ancora, con la sua impalcatura
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avevano avuto coscienza di quella che a loro,
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quindi fu molto scarsa l'efficacia innovatrice che
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suoi mali secolari, di cercarne le cause e di
giustizia e rinnovamento".
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progresso che, fin dai principi del Seicento,
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dall'antica Costituzione, e soprattutto rendendo
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mai abrogate con le quali la Spagna aveva
trasmissione burocratica.
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" Coloro che il Vicerè veniva a trovarsi
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alcuno, che potesse giustificare l'incontrastato
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Inoltre, i baroni, grazie ai loro privilegi secolari,
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Indebitati, carpivano agevolmente alle imbelle
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secondo l'arbitrio dei loro rappresentanti, di tutti
del tempo" . 20
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inoltre, li portava a considerarsi compartecipi
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strumento di potenza in mano del baronaggio
influenzare i Vicerè.
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pedaggi arbitrari, monopoli e privative,
disordine e tradizionalista" . 21
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CAPITOLO III
Sant'Officio
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eccellentissima di che trattava e di chi era
trattato" . 22
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interesse per l'isola: venne così a trovarsi in un
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Bastarono, però, pochi mesi di permanenza,
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Farebbero qui bisogno remedi grandi,
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ed abbassando la potenza dei baroni;
presenza.
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"illuminato", bisognava rinnovare radicalmente
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dell'isola. La Sicilia gli appariva quindi come un
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sono rivoltati al bottino ed alla rapina. Fogliani,
facilissime ad eseguirsi".
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Con questa lettera emerge un altro dei propositi
un Regno.
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Palermo, e in genere tutte le magistrature
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suo cuore: tenere a freno i magistrati, per una
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sociali, riguardano per la maggior parte la
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Ma l'attacco al vecchio regime si manifestò in
dell'Inquisizione.
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immenso che conservava i retaggi più tristi del
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Il Caracciolo inizia i suoi attacchi verso il Santo
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baroni, che dal Tribunale traevano molti
vantaggi e privilegi.
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popolazione, ormai inutile; una eventuale
dall'Inquisitore".
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"Il Re fece trasmettere la dimanda e gli atti alla
l'abolirlo totalmente" . 30
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ecclesiastico, e il conforme avviso del Marchese
dell'Inquisizione di Sicilia.
dell'Inquisizione.
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mobilie serbate ed esistenti nel palazzo,
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La cerimonia di abolizione del Tribunale si
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saper il motivo di tal clamorosa novità. Dopo di
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che si fossero mandati al fuoco all'istante tutte
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da una parte conferiva nuova autorità e
Caracciolo.
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Tutta questa importante esecuzione, la quale
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s'appiccasse il fuoco: durarono le fiamme sino
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1783), e che essa avvenne per espresso ordine
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dappresso, cioè a 27 giugno 1783. In detta
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nobiltà, che lo stesso Re avevano interesse a
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BIBLIOGRAFIA
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TOMMASO FALZELLO, Della storia di Sicilia,
108
LUIGI NATOLI, Storia di Sicilia - Palermo, 1935
Roma, 1945
109
FRANCESCO RENDA, Storia della Sicilia -
Palermo 1987/93
Palermo 1995
Palermo 1991
Bari, 1987
110
MARCHESE DI VILLABIANCA, Diari 1783-1785,
XIX
111
INDICE
INTRODUZIONE...................................................
pag.1
CAPITOLO I..........................................................
pag.2
campo diplomatico
CAPITOLO II........................................................
pag.41
112
Condizioni socio-economiche della Sicilia prima
113
CAPITOLO III......................................................
pag. 61
BIBLIOGRAFIA...................................................
pag. 85
http://politica-palermo.blogspot.com/
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