Se possibile date una mano, legando la carta in pacchi
o mettendola in contenitori e facendola trovare fuori
dalle case.
G R A Z I E
Venerd 29 marzo si riunito il Consiglio Pastorale. Come parrocchia ci sentiamo impegnati a realizzare le indicazioni dateci da Mons. Vescovo. Questi ha chiesto di rendere sempre pi efficiente i consigli Pastorali. Il consiglio Pastorale non deve essere soltanto un consiglio di amministrazione della Parrocchia, ma un organismo che collabori a realizzare nella Parrocchia condizioni che diano a tutti la possibilit di attuare una autentica esperienza di vita Cristiana. Ci siamo soffermati sulla situazione della Parrocchia come risulta dalle schede preparate in occasione della visita Pastorale. Una ricerca abbastanza obbiettiva rivela che il 40% della popolazione di Ronago sembra indifferente alla vita della Parrocchia. Sembra impossibile arrivare a queste persone con i mezzi tradizionali: catechesi e predicazione. Si pensato quindi di riprendere la pubblicazione di un notiziario che porti in tutte le famiglie a vita della Parrocchia. Cos ripresentiamo "La Comunit di Ronago" sperando che interessi tutti "vicini e lontani". Mons. Vescovo ha detto che occorre passare da una pratica religiosa fondata sulla tradizione (che va affievolendosi sempre pi) a una autentica vita di fede ancorata a solide convinzioni. Quali mezzi usare per attuare questa crescita della Fede? Non possiamo accontentarci dell'istruzione religiosa fatta in Avvento e in Quaresima; infatti anche coloro che partecipano, sentono che occorre avere altri incontri durante l'anno. Resta poi il problema di tanti, anche praticanti, che non si sa bene per quali motivi, disertano abitualmente gli incontri, rischiando non solo di restare ai margini della vita Parrocchiale, ma anche un disorientamento nella Fede, attaccata da tante proposte certamente non evangeliche. Momenti particolarmente favorevoli a una revisione di vita, sono certamente i periodi in cui in famiglia ci si prepara a presentare i figli ai Sacramenti sia del Battesimo come della Comunione e Cresima. Per questo si invitano i genitori che devono battezzare i propri bambini a prendere per tempo accordi con il Parroco, non solo circa la data del Battesimo, ma anche per fissare almeno un incontro dove insieme si cercher di approfondire gli impegni concreti che si assumo chiedendo il Battesimo per i propri figli. In occasione della 1a Comunione che sar il 23 maggio, festa dellAscensione, si terranno delle adunanze particolari, nelle settimane che precedono la cerimonia, riservate ai genitori. Gi fin d'ora si raccomanda di non lasciar passare invano questo momento di Grazia. Passate la Pasqua, riprenderemo gli incontri per categorie e gruppi .. Si cercher inoltre di vivificare sempre pi la Santa Messa e le altre cerimonie liturgiche. Fare programmi abbastanza facile: meno attuarli. Si spera comunque nella buona volont di tutti.
VISITA PASTORALE - IMPRESSIONI DI ALCUNI PARROCHIANI
Vorremmo, con poche righe, presentarvi una sintesi .di quello che stata la visita pastorale nella nostra parrocchia. Le impressioni e i commenti del Vescovo e di alcuni di noi che hanno partecipato all'incontro, tenutosi, nel salone nel Centro Parrocchiale, dopo la S. Messa.
Il Vescovo ha innanzitutto ringraziato per la numerosa partecipazione alla S. Messa ed all'Eucaristia sottolineando il clima di particolare attenzione, di unit e familiarit che si stabilito fra lui e noi. Ha detto che la situazione della nostra parrocchia ancora confortante. La partecipazione infatti alle celebrazioni religiose ancora di un buon 60%. La nostra chiesa locale non ancora diventata, per- fortuna, la chiesa delle persone anziane e dei bambini ma ci sono ancora giovani ed adulti che partecipano. Una cosa per sottolineava il Vescovo: il nostro cristianesimo non deve fermarsi in superficie, ad un livello di tradizione e belle abitudini, ma deve guadagnare in profondit. Oggi pi che in passato il Vangelo deve ssere scandalo per il mondo; perci occorre da parte nostra un impegno cristiano pi autentico. Ha proseguito e terminato poi analizzando i problemi della catechesi e: dei sacramenti, soffermandosi in particolare su quest'ultimi; ricordando che dobbiamo riscoprire l'autentico valore dei sacramenti quali mezzi che realizzano la pi grande unione con Dio possibile sulla terra.
Ed ora alcune impressioni raccolte tra noi parrocchiani.
- Mi piaciuto il modo di parlare alla buona del Vescovo, che ha messo tutti a proprio agio.
- Mi ha colpito ci che il Vescovo ha detto iniziando la S. Messa "II Signore sia con noi". Si posto subito sul nostro stesso livello, non ci ha fatto pesare la sua autorit, non rimasto sul piedestallo, ma si fatto uno con noi.
- Il Vescovo mi ha fatto pensare quando ha detto che i giovani d'oggi hanno davanti a loro molte strade, per cui diventa sempre pi difficile fare la scelta cristiana. In quel momento ho sentito tutta la necessit e la responsabilit di dare ai nostri ragazzi un'istruzione religiosa adeguata, affinch non abbiano a rifiutare la scelta cristiana, perch non proposta loro in modo adeguato.
- Quello che mi ha colpito stato: che il Vescovo non venuto a farci dei complimenti, a dirci "bravi" per quello che abbiamo fatto, ma ha messo a nudo tutte le pecche di noi che ci crediamo bravi cristiani e ci ha costretto ad un serio esame di coscienza.
- II Vescovo mi ha fatto scoprire un aspetto nuovo dei sacramenti, al quale prima non avevo mai pensato: e cio che non siamo noi ad andare a Dio, quasi a fargli un piacere, ma Dio che nel sacramento viene a noi gratuitamente.
- II Vescovo non mi sembrato un inquisitore venuto ad indagare sull'andamento della parrocchia, ma un padre a cui tutti noi stiamo a cuore.
- Ho riscoperto l'Eucaristia come lesperienza di Dio pi grande che un uomo possa fare. Prima dellunione con Dio nell'aldil, nulla c' di pi alto per luomo, dell'avvenimento sacramentale.
- Il Vescovo ha dichiarato apertamente di desiderare la presenza di una associazione che si dichiari formalmente disponibile a lui, cio dellA.C. (Azione Cattolica). Un esame di coscienza sincero, a quali conclusioni ci porta?
- Dopo quello che abbiamo sentito dal Vescovo occorre da parte nostra un impegno pi coerente. Non possiamo tenere un piede in due scarpe: necessario rimboccarsi le maniche e darsi da fare.
- Al Vescovo sta molto a cuore il problema delle vocazioni, del cui calo responsabile tutta la comunit, se non contribuisce a creare l'ambiente adatto alla maturazione di risposte totalitarie alla chiamata di Dio. Io come mamma cercher di creare questo clima nella mia famiglia, presentando ai miei figli questo aspetto dellamore di Dio.
Certamente questa visita pastorale stata una grazia per la nostra parrocchia.
Domenica delle Palme ore 7 S. Messa ore 10 Benedizione degli ulivi - S. Messa ore 14,30 Preghiera penitenziale in preparazione alla Pasqua
Durante il pomeriggio saranno presenti alcuni sacerdoti cos da dare a tutti la comodit di confessarsi. ore 20 S. Messa vespertina e Comunione .Pasquale
Luned, Marted, Mercoled Santo S. Messe alle ore 7,45 e alle 20
Gioved Santo ore 20 S. Messa solenne in memoria dellultima Cena. ore 21 ora Santa rivivendo l'agonia di Ges.
Venerd Santo ore 15 celebrazione della Passione del Signore Adorazione della Croce
Sabato Santo ore 20 Veglia Pasquale nella notte santa
Pasqua di Resurrezione ore 7 S. Messa ore 10 Messa solenne ore 15 Funzione Vespertina ore 18 S. Messa
Augurando a tutti i parrocchiani Buona Pasqua, invito tutti a rivivere con fede i misteri della nostra Redenzione.
Don Matteo
Presentando il bilancio economico della parrocchia, dell'anno 1973 si vuole non solo far cosa gradita a tanti, ma si vorrebbe invitare tutti a riflettere, e perch no, a fare proposte circa lamministrazione della parrocchia.
Entrate
Redditi patrimoniali 590.000.= Offerte dominicali 2.190.000.= Offerte in occasione di Matr. Batt. Fun. 295.000.= Offerte da privati 550.000.= Sottoscrizione per il rifacimento del castello delle campane 1.500.000.= Incanto dei canestri 1.500.000.= Dalla Rocca e pesca 390.000.= Dal Comune per uso aule scolastiche del centro parrocchiale 200.000.= Focatico 150.000.=
Totale entrate 7.365.000.=
Uscite
Per rimborso prestito per il centro parrocchiale 2.050.000.= Per rifacimento castello portante campane 2.033.000.= Spese di gestione ordinaria 957.000.= Riscaldamento e luce 325.000.= Per macchina da proiezione 840.000.= Tasse e assicurazioni 264.000.= Per manutenzione ordinaria 475.000.=
Totale uscite 6.944.000.=
Nel mese di febbraio abbiamo voluto dare un carattere particolare all'incontro di preghiera per i missionari perch abbiamo invitato P. Giuseppe. stato bello averlo con noi per tutto il pomeriggio. stato bello ascoltarlo in chiesa.
passato pi di un mese e pensare, oggi, a ci che ci ha detto mi fa bene all'anima, perch uno stimolo a "ricominciare da capo", a vivere come Ges vuole. Penso quindi che non sia inutile ricordarlo e farlo sapere a chi non aveva potuto essere presente.
Ci diceva P. Giuseppe che noi possiamo aiutare i missionari vivendo un'autentica vita cristiana secondo il vangelo perch, mentre realizziamo noi stessi secondo il piano di Dio, creiamo "il clima adatto" perch la voce del Signore possa essere ascoltata e seguita da chi chiamatola Lui. Ecco, mi sembra che, l davanti a Ges, P. Giuseppe abbia voluto dirci non solo ci che serve alle Missioni, ma anche e, soprattutto ci che serve a noi per camminare insieme verso Dio. Oggi capisco come tutti, noi e i missionari e i neri, siamo una sola famiglia - la chiesa - dove l'aiuto vicendevole purch si abbia ben chiara la meta: il regno di Dio.
G.A.M. CIFRE E NON
Dopo l'incontro di preghiera in quel pomeriggio di febbraio, ci siamo trasferiti nel salone del centro parrocchiale dove a tutti i presenti stato ricordato lo scopo del GAM.
Eccone un riassunto telegrafico:
1. Preghiera personale e comunitaria (possibilmente tutte le terze domeniche del mese;
2. Impegno per una vita cristiania secondo il Vangelo: mai scoraggiarsi e ricominciare ogni momento;
3. Offerte in denaro.
Questo il bilancio economico di tre anni e pi: 1970/71 L. 640.000.= 1971/72 L. 740.000.= 1972/73 L. 980.000.= 1973/74 L. 523.000. = (fino a febbraio)
Di queste: L. 1.400.000.= sono state consegnate a P. Giuseppe e L. 1.500.000.= sono state date a Suor Amelia. Siamo abbastanza contenti di questo bilancio, ma pensiamo si possa mirare a un traguardo pi alto, questo: un milione e mezzo ogni anno. D I A M O C I DA F A R E !!!!
A proposito di soldi P. Giuseppe ci ha detto: "Non mi aspettavo di ricevere dei soldi. Ma i soldi servono sempre, prezzi stanno andando su parecchio. I soldi sono tanto utili. Vi ringrazio."
Dopo averci ringraziato, Padre .Giuseppe ha continuato: Vi porto i saluti di Suor Amelia. Dovevo andarla a trovare a Nyapea, ma non mi stato possibile. L 'avevo comunque vista un mese prima, quando era venuta a trovarci con la sua Wolkswagen giallo canarino, e stava bene. Ora va a Tartar nel Kenia, una missioncina cominciata un anno fa. L un fratello ha costruito, nel gennaio dell'anno scorso, quattro muri con un cappello di lamiera. Ora avr bisogno di tutto.
IN AFRICA LE COSE CAMBIANO Tanti anni fa si faceva anche la fame. Ora diverso. Tante cose sono cambiate. Quando dopo la guerra sono arrivato, ci voleva un giorno per percorrere i 300 chilometri da Gulu a Kampala; ora con la strada asfaltata si impiegano 3 ore, 3 ore e mezzo. Una volta c'era il problema della fame per due mesi perch gli africani, dopo la semina, restavano senza niente fino ai raccolto. Adesso, durante questo periodo di attesa, possono comperare il cibo nei negozi con i soldi guadagnati vendendo parte dei prodotti della terra. Ma importante che piova sempre.
LAMPLIAMENTO DELLOSPEDALE Nel settembre di due anni fa un fratello era stato mandato a Kalongo per costruire. Ci disse: - Avete da costruire? Preparate i progetti. E nel giro di un anno e mezzo l'ospedale ha cambiato aspetto. Prima l'ospedale non era adeguato alle esigenze dei malati: c'erano letti troppo vicini, servizi troppo lontani, difficolt di assistenza. Fu buttato gi tutto il reparto di chirurgia e fu ricostruito con criteri tali da avere lo stesso numero di letti su una superficie tre volte superiore, cio utilizzando tutto lo spazio. venuto un reparto decente, dove non c' niente di lusso, ma il sufficiente per curare i malati; anche il personale infermieristico pu curare meglio gli ammalati e con meno fatica. Anche il reparto di medicina fu rimodernato. Prima era tutto fatto a casette sparse: allora abbiamo costruito, in mezzo a due dormitori di venti letti, i servizi. Anche la maternit stata ricostruita. Nello stesso tempo abbiamo risolto il problema dellacqua con un nuovo serbatoio di 50.000 litri. Ci dicevano: - Voi siete matti. Adesso che ci cacciano via, voi vi mettete a costruire! Rispondevo: - Sentite, non lo facciamo per noi. Se anche ci cacciano via, qualcuno lo trover.
LA SITUAZIONE POLITICA IN UGANDA E RAPPORTI CON LA CHIESA LOCALE La situazione politica ora sembra pi tranquilla. Pare che ci ridiano i permessi, infatti molti sono gi stati concessi. Pare che le persone che fanno parte del consiglio di sicurezza abbiano fatto intendere al presidente di lasciare in pace i missionari. Il presidente mussulmano e pensava di convertire tutti al mussulmanesimo; ma la cosa non sembra possibile perch ci sono il 45% di cattolici e il 30% di protestanti che difficilmente potranno cambiare. vero che la grande maggior parte dei bianchi se ne andata, anche gli insegnati delle scuole superiori. Gli africani per ora non ne hanno molti e sono in difficolt. Per noi missionari il fatto di dover andare via non ci preoccupa molto, perch si va avanti con la fiducia della Provvidenza: se si chiude una nazione se ne apre un'altra.
IL CRISTIANESIMO IN UGANDA II Cristianesimo in Uganda non ancora una tradizione perch la vera evangelizzazione cominciata dopo la guerra, quindi circa da venti o venticinque anni. C una vernice cattolica che, se s potr andare avanti, penetrer pi profondamente, altrimenti il cristianesimo rester solo in piccoli nuclei. Allora avete capito tusan, bisogna andare tutti in missione.
Dopo un lungo silenzio stato chiesto: - obbligatorio essere religiosi per andare in missione? Risponde Padre Giuseppe: - No, non obbligatorio. Accanto ai religiosi ci sono molti insegnanti laici: donne, uomini, coppie di sposi. Ci sono anche dottori e infermiere laiche. Possono stare l due o tre anni. - E si chiede l'impegno di un certo tempo? - In alcuno posti anche solo sei mesi. Se un tempo maggiore c' sempre un periodo di prova reciproca. Infatti se non si ambienta la persona che va in missione non soddisfatta neanche l'organizzazione che la ospita. Cos si torna a casa. In genere per un lavoro efficace ci vogliono almeno due anni. Il fatto di essere religiosi non indispensabile per andar in missione, ma una garanzia per una dedizione totale. C' una suora di 87 anni a Kalongo, fu una delle prime suore comboniane, andate in Africa. Essa non pensa pi di tornare. Ma ci vogliono i rinforzi che vengano dietro: gente nuova. Se voi pregate ci pensa il Signore a chiamare proprio chi meno penseremmo ...
Padre Giuseppe ci ha salutato. Adesso di nuovo nella sua missione. A lui i ns. auguri e la nostra preghiera per la sua salute, per il suo lavoro. Ma, come lui, anche noi dobbiamo essere nella volont di Dio.
Suor Amelia ha lasciato l'Uganda e si trova a Tartar nel Kenia. pronta per recarsi nella missione destinata a lei e ad altre tre compagne: Kacheliba. Dalle sue lettere sprizza un grande entusiasmo. Questo accompagnato dalla consapevolezza di dover affrontare tante difficolt, per esempio la lingua e le condizioni umane di quella popolazione, la sostiene la fiducia in Dio e la solidariet di tanti amici, tra i quali c posto anche per noi del G.A.M. Ma penso preferiate leggere l sue parole che qui trascrivo: - Grazie infinite pure a tutti i gamisti per la loro premurosa preoccupazione nellaccontentare me e tanti africani. Le calze non sono ancora arrivate, ma sono certa che andranno benissimo. E cosa devo dire per la generosa incognita offerta per le divise dei cantori? Infine non ho parole per ringraziarVi per ci che state facendo per Ia mia nuova Missione. Veramente con voi alle spalle, cio coI vostro sostegno spirituale, morale e materiale, io sto facendo una grandissima e bella esperienza che mi auguro facciate pure voi. E cio la bellissima esperienza di quando si vive il vero cristianesimo e mi par proprio che "poich siamo un cuor solo e a unanima sola" riusciamo ad espandere sempre pi la SALVEZZA. Vi par poco? Non forse la realizzazione della mia e vostra vocazione? Oh, come sono contenta! Ringraziamo insieme il Signore. Avete visto i filmini con la '"macchinetta" (cos la chiamiamo noi) che mi avete regalato? Tutti quelli che hanno visto il filmino sono d'accordo nel dire: - Questa macchina un miracolo, nonostante la brutte strade che ha praticato e pratica, va ancora bene - !
KACHELIBA , la nuova missione
RECENTISSIME le notizie che ci fanno capire dov' e con chi si trova Suor Amelia dall'inizio di aprile.
- A Tartar si sta benone perch una sona bellissima e abbastanza sviluppata. A Kacheliba invece c' un po' di deserto. quindi niente coltivazioni e gente nomade che va a sfamare il proprio allevamento di bestiame dove trova una pianta o erba verde. Per la missione sorge vicino a un fiume perenne, quindi noi potremo coltivare il necessario per vivere. Ora laggi c un fratello che sta pensando un progetto per l'irrigazione, cos fra un paio danni avremo anche la frutta, non anche troppo bello? Intanto per non pensate che facciamo anche la fame. Infatti basta che facciamo i 33 chilometri che ci separano da Tartar per trovare un po' di tutto. vero, comperare tutto una bella spesa, ma in seguito Suor Clara, lavorando al dispensario governativo, avr una paga e cos ci sosterremo. I benefattori, che sono l'immagine della provvidenza di Dio; non mancano mai; quindi se siamo con LUI, che cosa dobbiamo temere? Per me, sono contentissima, perch questa vera vita cristiana e missionaria.
Dovete sapere che le case sono ben fatte, esternamente sembrano quasi villette, internamente ci sono le normali comodit. La costruzione e l'arredamento sono stati donati dalla regione d'Uganda dopo aver detto ai benefattori che c'era questa urgenza. Non bello anche questo? Una Missione che ne aiuta unaltra. II governo ha dato la pompa dell'acqua chiedendo il piacere di incanalarla anche per il il paese. E cosi il fratello ha fatto, soddisfacendo tanta gente. A questo proposito il governo aveva invitato la gente ad aiutare il fratello, ma loro risposero, che avrebbero piuttosto preferito andare, come di consueto, a prendersela al fiume. Questo per dirvi quanto questa gente ha bisogno di istruzione. A Kacheliba in principio sar dura perch la gente, non conoscendoci ci sfugge e perci ci vorr del tempo prima di intavolare un discorso. II nostro programma quello di andarli a trovare il pi spesso possibile nel loro villaggio e siccome, a causa delle tante malattie, desideriamo tantissimo i medicinali, cercheremo di avvicinarli con quelli. Sono gi andata qualche volta a Kacheliba e ho visto un po da vicino come sono conciati. Le donne vestono, cio hanno qualche parte del corpo coperta di pelle di capra e al braccio e al collo portano le loro usuali decorazioni. Gli uomini hanno uno straccio, tipo lenzuolo, annodato alla spalla. Visto questo si deciso, con i Padri e con il Vescovo, che l'urgenza di insegnare il cucito veramente grande. Perci appena avr conquistato qualche ragazza e donna faremo, secondo le loro possibilit, la scuola di cucito, alla quale affiancheremo lezioni di igiene, di cucina e di scrittura. Come vedete abbiamo un programma magnifico! Tutto nelle mani del Signore, e se vuole che lo portiamo avanti non ci far mancare neppure i mezzi materiali. Ad ogni modo il Signore ci da tanta forza e coraggio, quindi andiamo avanti molto serenamente con LUI.
Alcune riflessioni (non sono di Suor Amelia, ma di un gruppetto di gamisti)
Chiedo al lettore ancora un momento di pazienza se faccio notare che dobbiamo sentire come nostre le difficolt e i bisogni di Suor Amelia. Una nuova Missione ha bisogno di tutto: le abbiamo gi mandato degli scampoli per il cucito, del libri che lei aveva chiesto; ora mancano i filmini e il proiettore. Poi occorrono le medicine .......
Cerchiamo quindi, secondo le nostre possibilit, di essere generosi con lei e di interessare altre persone al G.A.M.
SACERDOTI E LAICI DELLA NOSTRA DIOCESI SPENDONO LA LORO VITA PER I FRATELLI IN CAMERUM E IN AMERICA LATINA
In questa settimana santa offriamo Il ricavato delle nostre rinunce per aiutare i nostri missionari
Puoi mettere il frutto delle tue rinunce nella busta qui acclusa e poi riconsegnarla nella apposita bussola in chiesa