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ti rendiamo grazie

Voglio fare mia e di tutta la comunit parrocchiale la preghiera che il


Papa Giovanni Paolo ha recitato al termine del Congresso Eucari-
stico Nazionale di Milano. Tutti noi abbiamo vissuto in queste setti-
mane momenti molto intensi di fede, di fraternit, di comunione. Ab-
biamo scoperto come possiamo vivere la nostra fede, come possia-
mo testimoniarla nel nostro tempo.
Ringraziando il Signore, vogliamo rinnovare il nostro impegno.
don Antonio
Ti rendiamo grazie, o Cristo!
Ti rendiamo grazie, perch nell'Eucarestia accogli noi, indegni, me-
diante la potenza dello Spirito Santo nella unit del tuo Corpo e del
tuo Sangue, nell'unit della tua Morte e della tua Resurrezione.
Ti rendiamo grazie noi tutti riuniti da tutta talia, mediante questa
Congresso Eucaristico. Accogli il nostro ringraziamento comunitario.
O Cristo! Ti preghiamo di stare in mezzo a noi, come la sera di Pa-
squa ti trovasti tra gli apostoli nel cenacolo; ti preghiamo di dire an-
cora una volta:
"Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi".
E dona a queste parole il soffio potente della Pentecoste! Fa che noi
rimaniamo fedeli a queste parole!
Fa che noi siamo dovunque tu ci mandi..., perch il Padre ha man-
dato te.
2
congresso eucaristico nazionale
con il Papa a Milano
Le strade di Milano sono deserte, ma fervono i
preparativi al campo base della SOS; si prepa-
ra la colonna: quando quasi pronta, le nostre
2 autoambulanze, della. SOS di Olgiate si ac-
codano destinazione: il. Quartiere Gallaratese.
L'aria fresca, sono le 7 di mattina, il cielo
cupo, di piombo, minaccia, pioggia; dai finestri-
ni dell'ambulanza si scorgono te maestose co-
struzioni di cemento dei palazzi meneghini ed
in mezzo ad essi un grande spiazzo tutto cir-
condato da transenne dove nel mezzo si erge il
grande altare allestito per la celebrazione del
Santo Padre. Si scende, i preparativi, prima
sulla carta, ora divengono attivi, si preparano i
campi base, le. tende ospedale, il grande cam-
po verde brulica di camici bianchi. C' chi urla,
chi impartisce ordini, chi obbedisce. Ci divido-
no e ci mandano presso le tende dell'Ordine di
Malta, l'accoglienza calorosa, ci si d subito
da fare, si trasportano i medicinali, the, latte,
caff, brandine, comincia a piovere! Sono le
7,30 colonne di fedeli con bandierine bianco-
gialle, cominciano ad affluire per prendersi i po-
sti vicino all'altare, appoggiati atte. transenne; il
Papa arriver alle 16,30. Colonne di soldati si
schierano nei punti nevralgici, hanno l'aria as-
sonnata, del resto come noi. Gli altoparlanti
piazzati in stereofonia che diffondono musiche
celestiali, da paradiso, non smettono un attimo.
Verso le 12 il quartiere quasi interamente
affollato non solo dalla gente, ma anche
dall'acqua che non ha ancora smesso di cade-
re, le transenne sono piene di striscioni: "Totus
tuus" il motto che pi lungamente ripetuto.
Donne, bambini, giovani, anziani si accalcano
l'uno sull'altro: forse sono pi di trecentomila.
C' chi canta, chi prega, chi gioca, chi mangia,
chi medita e chi si sente male e per noi il lavoro
non manca. Le tende ospedale sono piene. Ab-
biamo fame mentre dall'altoparlante arriva la
voce del Papa: ' "Angelus" dal Duomo, la
gente si scalda ed i cuori anche, la fame no!
Sono le 14,30 arrivano i viveri, ci si abbuffa sui
panini fradici d'acqua. l quartiere allagato
un'autentica pozza di fango e difficile rimane-
re in piedi; no la gente sempre pi numerosa,
sembra pi sveglia, pi calorosa. Fumo una
sigaretta dietro l'altra ed il caff non si conta nei
bicchieri. L'acqua corre gi sul cappuccio
dentro il camice che da bianco diventato color
del fango. C' chi sviene, chi assiderato dal
freddo, le raffiche di vento si accaniscono sulle
bandiere papali. Qualche striscione si lacera.....
poi d'improvviso un boato la gente applaude e
dal lungo viale appare la jeep bianca e una
mantella porporata: Lui, la folla in delirio, da
500 anni non si vedeva niente di simile, poi c'
anche madre Teresa di Calcutta che come una
"star" riceve la sua dose di applausi, ma la
maggior parte sono per Lui. Si celebra la S.
Messa, le parole del Papa sembrano far eco
agli scrosci pi impetuosi della pioggia, la folla
una bandiera bianco-gialla unica. La commo-
zione tanta, la gente si ferma, ammutolisce
nelle parole del Vangelo, si esalta nella predica
(lunga!) italo-polacca, forte, avvincente, da ogni
angolo del quartiere un solo "Viva il Papa". La
S. Messa finisce il Papa fa il giro tra la folla
osannante, continua a piovere ma non si sente
pi niente. Ormai c' solo Lui e la sua jeep
bianca tutto il resto non conta. Alle 19 il Papa la-
scia il quartiere ma l'eco delle sue parole or-
mai indelebilmente scalfito nel cuore di chi ha
fede e di chi non l'ha.
S.M.
3
prima
comunione
pensierini
Ho ricevuto Ges nel mio cuore: io in quel
momento ho sentito una grande felicit,
perch era la prima volta che ricevevo
Ges.
Carlo
Quando il sacerdote ha detto di andare a
prendere i cesti, la suora non mi ha dato
quello che dovevo portare io, ma io ero
troppo emozionata per dirglielo.
Cinzia
Dietro di me c'erano i miei genitori e io pro-
vavo una gioia immensa nel mio cuore.
Eravamo tutti insieme, mi hanno regalato
tante cose, per il regalo pi bello per me
stato ricevere Ges, nel mio cuore.
Sivia
Mentre pregavo, pensavo: "questa la pri-
ma volta che ricevo Ges nel cuore ma
adesso potr riceverlo tutte le volte che an-
dr in chiesa alla domenica.
Chiara
o prima di entrare in chiesa ero emoziona-
ta perch era la prima volta che ricevevo il
Signore nel mio cuore.
Katti
Quando ho ricevuto Ges nel mio cuore, ho
provato tanta gioia.
Christian
Quando Don Antonio mi ha dato la comu-
nione, ero emozionata perch era la prima
volta che ricevevo Ges.
Orietta
Un momento particolare per me stato
quando dovevo leggere la preghiera perch
avevo paura di sbagliare qualche parola,
poi stato anche quando ho ricevuto Ges:
io ero molto felice.
Michele
Quando ho ricevuto Ges nel mio cuore ho
provato una grande gioia.
Mauro
l momento che mi piaciuto di pi stato
quando ho ricevuto l'ostia perch ho ricevu-
to il corpo e il sangue di Ges nel mio
cuore.
Marco G.
eri sono andato a ricevere Ges per la pri-
ma volta; prima della messa ero un po'
emozionato.
Roberto
momento pi emozionante per me sta-
to, quando sono entrato in chiesa, quando
ho ricevuto Ges e ho letto la preghiera.
Federico
All'inizio della messa ero emozionato, ma
dopo un po' mi passata l'emozione; il mo-
mento pi bello stato quando ho ricevuto
Ges nel mio cuore.
Gianluca
o mi sono emozionato quando ho ricevuto
Ges nel mio cuore, per questa stata la
cosa pi bella, il regalo pi bello.
Nadia
4
il momento pi bello per me stato quando
ho ricevuto la Comunione: in quel momento
ero felice.
Lorenza
sacerdote ha consacrato il pane e il vino
e abbiamo fatto per primi la comunione: ab-
biano ricevuto Ges nel nostro cuore.
Morena
giorno prima della mia prima comunione,
io pensavo a chi dovevo andare a ricevere
e ho pensato: "io domani devo andare a ri-
cevere Ges nel mio cuore e allora devo
fare il bravo".
Paolo
se non diventerete...
"Se non diventerete come questi fanciulli, non entre-
rete nel regno dei cicli.
Ricordare con parole del Vangelo il giorno di Prima
Comunione di Michele e di tutti i suoi compagni pu
sembrare bigotto, pu dare l'impressione che si vo-
glia a tutti i costi porre quel giorno solo in chiave reli-
giosa, dimenticando che, poich siano uomini, ci
sono anche le cose "terra-terra". No di certo, perch
ci sono state anche la torta, la festa con i parenti e
gli amici, i regali pi o meno grandi, il vestito da non
sporcare (cosa ardua con tutta quell'acqua) e le fo-
tografie; insomma tutto quanto necessario per farne
una ricorrenza da non dimenticare!
Poi.... Don Antonio ha fatto di tutto per non lasciarti
in disparte, per coinvolgerti e cos anche tu, pap e
mamma, eri presente, non solo con la tua persona,
ma anche con la mente e soprattutto con la fede.
Ecco perch mi sono rammentato di quella frase del
Vangelo.... E l, nella chiesa, di fronte a tutti quei
bambini che stavano per ricevere Ges per la prima
volta e ai tre sacerdoti che hanno celebrato ne ho
avuto la conferma.
Ricordo che un giorno Michele ci ha detto che, dopo
aver ricevuto la S. Comunione, se fosse stato rac-
colto ed in silenzio, avrebbe sentito una "vocina", la
voce di Ges, che chiama. Non so se ha sentito
questa voce, perch non gliel'ho chiesto. So che
quei bambini, nella loro semplicit e nel loro entusia-
smo infantile, Ges l'avevano ascoltato ; gi da tan-
to tempo, perch troppo grande era stato l'impegno
nella preparazione e grande era il pensiero per gli
impegni futuri e cos, pur essendo ancora bambini,
hanno iniziato il loro cammino di cristiani adulti!
Durante quella S Messa tanti pensieri sono entrati
nella mia mente e si sono rincorsi, ma, riflettendo,
hanno trovato sempre concretezza in quella frase
del Vangelo.
L'entusiasmo, l'impegno, l'emozione che regnavano
tra le sedie della prima fila, se conservati con la
stessa impronta di quel giorno, porteranno certa-
mente questi bambini molto lontano..... ed ecco su-
bito cadere gli occhi sui celebranti. Erano tre, uno
diverso dall'altro, ma tutti con un punto in comune:
testimoni vivi ed efficaci di Cristo, di quel Cristo che
ognuno di loro, un giorno di tanti anni fa, hanno rice-
vuto per la prima volta, magari senza il vestito bian-
co e senza tutti i regali di oggi, ma certamente con
lo stesso entusiasmo ed impegno di oggi. Anche
loro quel giorno erano dei bambini ed anche a loro,
magari senza che se ne accorgessero, Ges ha
parlato. Poi la loro fede ed il loro cuore sono rimasti
sempre con la stessa impronta di "fanciullo" e cos
domenica scorsa erano davanti a noi a celebrare

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Eucarestia, per poi ognuno continuare sulla propria
strada: tra di noi seminando con assiduit; tra gli
Ugandesi con eroico impegno.
l pensiero poi andato ai ragazzi pi grandi, con il
loro voler essere adulti a tutti i costi, anche dove
non necessario. Quanti problemi creati senza ne-
cessit! Quante esigenze rincorse solo per non es-
sere diversi da chi e da che cosa loro nemmeno co-
noscono! Perch hanno voluto abbandonare il loro
animo di "fanciullo" del giorno di Prima Comunione?
Non che spesso noi adulti, con le nostre scelte
sulle cose che contano, abbiano aiutato questo "ab-
bandono"? l modo con cui si vive, i valori, non certo
di fede, che troppe volte la societ offre a chi sta
crescendo, che peso hanno avuto in questo?
Ed allora la preghiera, il desiderio, la riflessione di
questo giorno di Prima Comunione vorrebbero esse-
re un impegno nel voler ritrovare quell'animo di "fan-
ciullo" che tutti noi adulti, pochissimi esclusi, abbia-
no perso.
Perch cosa grande avere la spontaneit di rap-
porti dei bambini che non sanno trovare i difetti del
compagno (quante incomprensibili divisioni in
meno!), che sanno mantenere l'amicizia anche se
non ne ricavi sempre dei vantaggi (quanta gente
sola in meno!), che domani ti porter a voler ancora
bene a tuo fratello o a tua sorella anche se oggi hai
litigato seriamente (quante famiglie unite in pi!).
bello avere la fede dei bambini che vedono in Dio il
"Padre Buono e che lo accettano cos com', sfor-
zandosi di fare quello che ci suggerisce, non essen-
do ancora capaci di fare ' "distinguo; avere la loro
generosit, il loro amore.
G.A.
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Padre Giuseppe
missionario anche a Ronago
Dopo sette mesi di permanenza a Ronago ed
un mese circa prima del ritorno a Kalongo, mi
pare doveroso fare un po' di bilancio.
Anche e soprattutto le malattie devono essere
prese ed accettate dalla mano di Dio. Anzi,
sono un'occasione preziosa, una grazia da
sfruttare per avvicinarci di pi a Lui e vedere
meglio la nostra vita nella sua provenienza, nel-
la sua dipendenza da Dio e nella sua destina-
zione.
Non so fino a che punto ho sfruttato questa oc-
casione e sono certo che avrei potuto utilizzare
meglio questo periodo. Chiedo perdono a Dio e
agli uomini per tutte le mie mancanze di questo
periodo. Dopo essere stato a letto per i primi
due mesi che seguivano le sei settimane fatte a
letto a Kalongo, ho dovuto stare quieto a casa
da dicembre a marzo.
La situazione renale andata lentamente mi-
gliorando.
Ne residua una diminuzione di funzionalit che
al di sotto dei limiti di una normale vita di lavo-
ro.
l dottor Terruzzi mi lascia tornare in missione a
condizione che riduca il tempo di lavoro.
volont di Dio che ci accettiamo con i nostri li-
miti ed incapacit.
Dovr quindi, una volta di nuovo a Kalongo, ri-
durre le ore di lavoro al letto del malato, in sala
operatoria ed in ambulatorio .
Vuoi dire che avr pi tempo per stare al tavoli-
no per l'amministrazione e la corrispondenza e
ci sar pi tempo di giorno anche per pregare.
n questi mesi praticamente di inattivit, ho cer-
cato di raccogliere materiale utile per l'ospedale
di Kalongo e fare le compere necessario.
Ho comperato:
un aratro per trattore;
una lama "apripista" per trattore;
medicinali, disinfettanti, latte in polvere per neo-
nati;
pezzi di ricambio per attrezzature ospedaliere e
macchine;
tubi di plastica per acquedotto;
vernice antiruggine per i tetti di lamiere;
rotoli di plastica per fare sacchetti per sterilizza-
re siringhe..
un argano con cavi metallici;
una binda a cremagliera ( crik per camion)
tre caricabatterie.
Ho ricevuto gratuitamente:
una ambulanza (sette anni di vita, usata pochis-
simo, 8.000 km)
Q.li 100 circa di barattolini di omogenizzati Pla-
smon con carne ecc. per le malattie di malnutri-
zione nei bambini;
Q.li 25 circa di piastrelle per muri e pavimenti;
Q.li 60 circa di medicine destinate all'incenerito-
re, da una grossa ditta italiana;
40.000 tappi gomma e capsule alluminio par
chiudere le bottiglie per fleboclisi;
Q.li 5 di vernici varie;
materiale elettrico per oltre due milioni, per rifa-
re impianti interni vecchi e pericolosi;
un gastroscopio usato (sul mercato, l'usato vale
sette milioni);
un foglio di plexiglas e due di alluminio; molti
medicinali sciolti (campioni medici...)
4 macchine da cucire;
vari quintali di indumenti usati e nuovi, con pez-
zi di stoffa e scampoli, salviette di spugna, scar-
pe ecc...
materiale ospedaliere vario (garze, filo sutura,
siringhe, strumenti chirurgici)
attrezzature usate: un letto da parto;
2 lettini da visita medica, lampada per sala ope-
ratoria, una macchina per fare capsule con anti-
biotici ecc...
strumenti per oculista, una incubatrice, un ar-
madio metallico per ferri chirurgici, sgabelli, se-
die, pattumiere, materiale per laboratorio, zoc-
coli per sala operatoria...
Questa roba stata spedita in due container
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(26 metri cubi ciascuno via mare) in aprile, e un
terzo in maggio, per un totale di Q.li 250.
Un quarto container, con l'ambulanza, dovreb-
be venire spedito fra un mese circa.
La spesa di spedizione dei primi due stata di
L. 12.858.943.
:due containers poi erano gi costati circa L.
1.400.000. Si pu cos calcolare che la spedi-
zione di un container sia di sette milioni.
Ringrazio il Signore per tanti aiuti, ma devo rin-
graziare anche tutti quelli che hanno cooperato
alla raccolta di tanto materiale ed in particolare
il GAM per il suo aiuto in soldi.
Sono giunte da poco brutte notizie da Kalongo.
Gruppi di guerrieri Karimojong (trib confinante
con gli Acholi in cui Kalongo al lato est) armati
con armi moderne, hanno di nuovo fatto scorre-
rie terribili nella zona di Kalongo, rubando e uc-
cidendo, creando il panico e la fuga nella popo-
lazione inerme, come stato pubblicato sul
Settimanale della Diocesi del 21 maggio.
Chiedo a tutti che continuate a pregare per
Suor Amelia e anche per me, perch possa ri-
prendere il mio lavoro, anche se a ritmo ridotto,
ma soprattutto che possa essere di aiuto spiri-
tuale a quella gente a cui torno, che ormai la
mia gente, come voi, perch in mezzo a loro ho
vissuto 27 anni, quasi met della mia vita. Desi-
dero terminare citandovi una frase scritta in una
lettera qualche mese fa, da Padre Bernardo
Sartori, comboniano, 86 anni, trovato morto il
mattino di Pasqua, prono davanti al tabernaco-
lo, nella mia missione di Arua (nord Uganda,
non lontano da Warr, dove fu anche Suor Ame-
lia che lo conosceva).
Pi di 50 anni di missione.
Un gran devoto dell'Eucaristia e della Madonna.
Non si meraviglierebbe nessuno se facesse mi-
racoli.
n condizioni di salute molto precarie, soffriva di
cuore con asma cardiaca.
" Non potendo dormire, posso pregare giorno e
notte e lo faccio con gioia, in attesa della divina
chiamata".
P. Giuseppe
dopo il Congresso eucaristico di Olgiate
tre impegni
Domenica 22 maggio si concluso a Milano il
Congresso Eucaristico Nazionale. A questo av-
venimento le nostre comunit si erano prepara-
te da tempo.
Questa preparazione era poi culminata
nell'incontro-precongresso zonale tenutosi a
Olgiate. n quell'occasione, Don Carlo Calori, in
rappresentanza del Vescovo, durante la predi-
ca si soffermato sull'importanza dell'Eucari-
stia nelle nostre comunit; "solo quando Ges
Eucaristico sar al centro e le nostre comunit
si lasceranno attirare dal Mistero Eucaristico,
allora soltanto avranno energia per rinnovarsi,
per cambiare, per recuperare lo slancio missio-
nario. Da questa presenza di un amore pro-
fondo e senza limiti, derivano tre inviti di Ges
che diventano impegno per noi.
- Essere fedeli alla celebrazione della S.
Messa; vivere questo momento partecipando
attivamente alla celebrazione, testimoniando
con una presenza viva la propria fede.
- Realizzare quell'unit di amore che il Miste-
ro Eucaristico "vuole ed esige". Per giungere a
ci, dobbiamo vincere soprattutto quel senso di
sufficienza per cui si crede che da soli si fa me-
glio e si fa pi giusto; dobbiamo imparare a ri-
trovarci insieme, ad avere la pazienza di con-
frontarci, di dialogare... Solo cos si fa comunio-
ne e si sfida una societ individualista e si se-
minano germi di speranza.
- Dalle parole di Ges: "pasci le mie peco-
relle e seguimi", scaturisce l'impegno della cari-
t e della missione. Alle nostre comunit affi-
data l'attenzione agli traili, ai poveri, ai lontani,
nell'impegno apostolico.
Don Carlo Calori ha concluso sottolineando
come " facile dire messa, ma difficile costruire
Comunit Eucaristiche". Se per prenderemo
sul serio l'Eucaristia, le nostre parrocchie po-
tranno trasformarsi in comunit vitali e unite di
cui ha bisogno un mondo stanco e disgregato.
7
con i bambini
Mese di Maggio ..... ritornato anche
quest'anno, con giornate ancora fredde e piovo-
se, ma con la devozione alla Ma donna sempre
viva; infatti ancora tanta la gente che la vene-
ra con fede e amore.
Per suscitare anche nel cuore dei nostri ragazzi
questo amore a Maria, Don Antonio ha ideato il
loro "Mese di Maggio. Puntuali, alle 17, arriva-
no in chiesa, un po' rumorosamente vanno a
segnare la loro presenza sul foglio... Hanno in
mano un fiore: simbolo del fioretto, del piccolo
atto d'amore che Don Antonio ha loro suggerito
e lo depongono davanti alla Madonna; chi porta
un tulipano, chi una margherita, chi un iris.....
Poi prendono posto fra i banchi, Don Antonio ri-
chiama all'ordine, alla compostezza, perch
l'atteggiamento di tutta la persona sia tutt'uno
con la preghiera.
Si recita una decina del Rosario, dopodich, fo-
glietto in mano, iniziano le prove di canto, per
animare la messa di prima Comunione.
E' bello sentirli, c' chi canta timidamente, chi
fatica a prendere la nota e chi canta a squarcia-
gola, ma; in tutti c' impegno e buona volont...
e poi sono sicuri che la Madonna non stia tanto
a badare alla perfezione dell'esecuzione, ma
all'amore che ci mettono.
Mentre li guardo, cos partecipi e numerosi, mi
viene un pensiero... quanti di questi ragazzi sa-
ranno capaci di crescere nella fede man mano
che cresceranno in et. Perch alcuni, arrivati
alla soglia dell'adolescenza cominciano a diser-
tare, per poi abbandonare ogni pratica religiosa
arrivati nel pieno della giovinezza? Mi chiedo:
forse la mancanza di una comunit viva e unita
il motivo di questa diserzione? Oppure la man-
canza di una fede che diventi viva, frutto di ri-
flessione, di ricerca personali? vero, la socie-
t di oggi, la vita moderna cosi frenetica non in-
ducono a riflettere e lasciano poco spazio al so
mese di maggio
prannaturale.
Eppure, ancora oggi sono convinta che la sete
di verit e di Dio sia presente in ogni persona.
Mi viene spontanea una preghiera, per tutti
questi ragazzi, per tutti i giovani che sono alla
ricerca di ideali... Metto tutto nel cuore di Maria
che, dall'altare sembra sorridere... Lei, che a
Fatima e a Lourdes si rivolta a dei bambini,
sapr accogliere le preghiere e le intenzioni dei
nostri ragazzi e trasformarle in grazie per tutta
la nostra comunit.
A. G.
a Merlina
Maggio senza dubbio il mese che fra tutti gli
altri occupa, nel cuore di grandi e piccini, la
"pool position". l suo arrivo desta sensazione di
risveglio, di rinnovata vitalit, e riaccende in
molti il ricordo di tante primavere lontane, cari-
che del fascino lasciato dalle tradizioni tipiche di
questo bellissimo mese.
E in un paese come il nostro, che non ha ces-
sato di favorire ad accogliere il ripetersi di que-
ste tradizioni, si possono ancora vivere dei mo-
menti che esprimono tutta l'intensit di una fede
e di una vita comunitaria.
l bello del "nostro" mese di maggio poi, viene
proprio da quella innovazione che ha preso il
via l'anno scorso e che ci fa ritrovare uniti attor-
no all'altare predisposto a turno nelle varie fra-
zioni.
Ronago si sempre espresso attraverso le fra-
zioni: cosi unite eppure cos diverse fra loro e
che anche in questa occasione della funzione
mariana sanno dare la loro impronta caratteri-
stica.
Quest'anno certo il tempo stato inclemente:
per, anche se non ci ha regalato delle serate
miti ed illuminate dalle lucciole, non riuscito a
spegnere il nostro entusiasmo.
Vogliamo ricordare qui, a titolo rappresentativo,
la celebrazione della S. Messa, svoltasi a Merli-
na la sera dell'undici. Ci siamo ritrovati in tanti
nel cortile dei Grisoni.
Non c'erano 'addobbi fantasmagorici attorno
all'altare, ma tutto era stato preparato con amo-
re e semplicit.
Non ci sono state "gare" fra le donne e le fami-
glie per vedere chi faceva di pi, ma solo una
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fraterna collaborazione, dei reciproci consigli e
la concreta disponibilit a contribuire ed aiutare.
La gente arrivata numerosa. Le sedie che
erano state preparate sono state ben presto oc-
cupate e, in attesa che arrivasse Don Antonio,
in tanti si sono radunati a semicerchio nella
vecchia corte, formando cosi l'ornamento pi
bello per accogliere Ges.
Al di l del senso di religioso raccoglimento, si
potuta cogliere la gioia di chi aveva lavorato per
preparare e quella di chi era venuto dalle altre
frazioni per partecipare.
E tutti, bambini, giovani, adulti e anziani, ci sia-
mo sentiti cosi uniti in quel momento in cui
Ges si avvicinato cosi concretamente alle
nostre case, ai nostri cortili, al nostro lavoro
quotidiano.
E per questo dobbiamo ringraziarLo, chiedendo
a Lui e alla Madonna la grazia di saper conti-
nuare questa testimonianza di fede e di fraterni-
t, non limitandola ad una manifestazione este-
riore, ma trasformandola in un mezzo per tra-
smettere ai nostri figli la certezza e la forza dei
valori che essa rappresenta.
A. B.
al Galletto
Da quando mi posso ricordare, e da quando i
miei genitori abitano qui, il che vuol dire da al-
meno 25 anni, non mai successo che nel
mese di maggio - e in nessun altro mese
dell'anno - si venisse qui ai Mulini e pi precisa-
mente al Galletto a dire la Messa. Soltanto for-
se pi di 30 anni fa, come era usanza, la Ma-
donna fu portata qui come in altri posti della
Valle per un determinato periodo di tempo.
per questo che quando abbiamo saputo che il
"Nostro Carissimo Don Antonio" voleva - come
gi l'anno scorso ha fatto in altre frazioni di Ro-
nago - venire a far visita anche a noi abitanti del
Galletto, che scoppiato tutto il nostro entusia-
smo e la nostra gioia che ha accompagnato
questo avvenimento per noi importantissimo.
l tempo purtroppo, fino al pomeriggio dello
stesso giorno, ci ha fatto temere che non si sa-
rebbe potuto far niente, ma poi, forse, "la Ma-
donna e il Signore vedendo il nostro entusiaste
nel volerla onorare con la visita di Don Antonio
e con la nostra accoglienza", dopo una mattina-
ta di intensa pioggia, miracolosamente il tempo
si schiarito, lasciando uscire timidamente i pri-
mi raggi di quel sole che ormai non si faceva
pi vedere da molti giorni!
A questo punto ormai mancavano poche ore al
fatidico momento e cos cominciato il nostro
frenetico lavoro, pregando il cielo che non pio-
vesse, per preparare qualcosa "degno" di acco-
gliere il nostro Don Antonio e la comunit di Ro-
nago alla quale, a nome di tutti noi, mando i rin-
graziamenti per la partecipazione numerosa
senz'altro molto gradita!
Come gi Don Antonio ha detto durante quella
messa del 16 maggio: "...Speriamo che data
l'eccezionalit dell'avvenimento possa restare
un ricordo vivo nei nostri cuori... , io posso ag-
giungere che sar senz'altro cos, e che ricor-
deremo quel giorno con gioia e perci dico an-
cora il nostro pi sentito grazie a Don Antonio e
a tutti quanti!
F. S.
9
protagonisti i giovani
Congresso Eucaristico Nazionale,
Congresso Eucaristico Zonale, Eucaristia al
centro .............. momenti di grazia che offrono
tante occasioni di riflessione sul grande dono
che l'Eucaristia,. Ne vorrei ricordare due, una
parrocchiale e una zonale.
Il 18 marzo come ogni venerd, incontro parroc-
chiale per i giovani.
Il discorso, iniziato gi da qualche settimana,
incentrato sull'Eucaristia.
Questa un'occasione particolare, perch
nell'ambito di "Eucaristia e Missione" c' la
possibilit di incontrare quel "grosso personag-
gio" che Padre Giuseppe; l'incontro con
una realt che spesso lontana.
La semplice personalit di Padre Giuseppe atti-
ra subito l'attenzione Si crea un clima di amici-
zia, ne. nasce uno tra i migliori incontri vissuti
finora.
- Perch la sua scelta?
"Gi da tempo maturava in me la vocazione sa-
cerdotale e stavo concludendo il corso di
medicina; volevo unire le due cose e la via mi-
gliore stata questa. L'Eucaristia la fonte di
questa vita, ne l'esempio. Dio si donato in
modo totale a noi; anch'io devo imitarlo, donan-
do tutto me stesso ai fratelli. Da ci scaturisce
la vera gioia, quella che i nostri giovani molte
volte non riescono a trovare."
- Che attivit svolge in missione?
"Sono medico a tempo pieno in ospedale: do
anche una mano al parroco per la vita nei villag-
gi. Purtroppo quando toner, per motivi di salu-
te, dovr ridurre l'attivit al 30%."
- Come sono i rapporti con il governo?
"Sono sempre stati, pur con difficolt, abba-
stanza buoni, anche perch hanno bisogno di
noi; abbiamo un personale preparato, il servizio
che offriamo d pi fiducia di quello statale. Lo
stato ci passa anche delle sovvenzioni, pur-
troppo inadeguate. Un grande sostegno mate-
riale ci viene. da privati (soprattutto italiani),
gruppi come CRI o il nostro GAM. .... tutti se-
gni della solidariet umana ancora presente nel
cuore della gente."
- Circa l'evangelizzazione.?
"La proposta cristiana per lo pi accolta, per
la loro apertura ai valori religiosi. Uno dei mag-
giori ostacoli rappresentato dal crescente cli-
ma materialistico che anche in Africa va diffon-
dendosi, anche perch la loro fede all'inizio,
ancora priva di profonde radici."
due grossi
momenti di grazia
Un'altra occasione, offerta ai giovani per riflettere
sul loro impegno di vita cristiana stata la veglia
di preghiera in preparazione al Congresso Eucari-
stico Zonale, che si tenuta a Somaino il 29 mar-
zo e rivolta a tutti i giovani delta nostra zona Pa-
storale Prealpi.
Sono state. proiettate delle diapositive accompa-
gnate da riflessioni ricavate da brani del Vangelo:
Ges pane di vita; Ges che si dona fino alla mor-
te in Croce; le condizioni per seguirlo fino in fon-
do. E' seguita una testimonianza di vita vissuta
dove alcuni giovani hanno testimoniato ai presenti
il loro rapporto con Ges Eucaristia.
Una serata che ha riunito pi di 200 giovani pro-
venienti dalle diverse realt delle nostre comunit
parrocchiali
Ancora una volta abbiamo riscontrato l'utilit di
questi incontri, sia a livello parrocchiale che Zona-
le; sono sempre un'occasione per una verifica
della propria fede e per un approfondimento delle
proprie scelte di vita, in vista di un impegno sem-
pre pi responsabile.
Certo sarebbe bello che questi incontri fossero
partecipati e sentiti da un numero pi grande di
giovani; a volte non si riescono a trovare le ragio-
ni di tali assenze: disinteresse? Disinformazione?
Pu darsi ..........
Forse, con maggiore disponibilit e attenzione
verso gli altri si potrebbe iniziare e continuare un
discorso che pu dare dei buoni frutti per tutti.
F. G.
10
mc:un d particular
Vot da mc, per tanti person un d cum
i oltri, ma per nugn da Runach al duaria
ves un pu divers, al duaria ves un d
da festa, la festa patrunal.
Se ga pensii, l' bel che cum' ogni per-
sona la ricur 'n dal s nom vugn da
quii grand personac ch'en i sta i sant
e da lur la cerca pruteziun e la cerca
da seguin l'esempi da vita, insci, dise-
vi, l' bel che anca na parochia la ga-
bia un Sant che la prutegia e ch'el sia
un esempi par tut i paruchian.
Cert, forzi una volta sa faseva pus f-
sta, i fabric e i scol dal paes pudevan
ser a fa cap l'impurtanza dal patrn.
Bisogna per regurdas che quel che cnta
l' mia sta a ca, ma la devuziun che bi-
sognares vec per i sant.
Ogni tant ma vegn da pensa: "chis perch
propi quel sant l? A chi ga sar ve-
gn in menta da metal cum' esempi par
la nostra gesa?" Forzi nisugn riusisar
a respunt, ma cert la fet la ga fa crett
che l' senz'oltru un disegn dal Signur
che quindi l' ul ps adat.
E da San Vitur sa s forzi anca poc, l'e-
va deves un suld. L' sta martiriza,
e questu l' as par dic la sua fet, la
grandeza de la sua testimonianza.
E forzi l' un mesac che podum ricef
nugn: ves bun da testimuni i princi-
pi che stan sota a la nostra vita, a la
nostra fet, prunt anca a ves met in
crus propri par i nost idei? Senza
burl in cumprumes o vec quasi 'na do-
pia vita: a la dumeniga in gesa, ma pa-
s quela mezura basta, fu quel che m'
pus comut.
Cert ga vor 'na grand forza, e ma pensi
che'l San Vitur , cum' tuti i sant,
la ciapava da l'Eucaristia, quel dun me-
raviglius che'l diventa funt da vita par
nugn. E quest'an p che l' celebrada
insci in grant! Ul Cungres Zunal pena
pas, quel Naziunal che gh da riva, tut
quei bei parol, qui belisim raeditaziun
che s'han f e sa faran so l'Eucaristia
ga disan la grandeza e la putenza da stu
sacrament che senz'altru l'ha sustegn
anca S. Vitur. Oltretut quest'an la festa
patrunal l' anca l'ultim di di Quaran-
tur, finisum quindi in beleza l'aduraziun.
S. Vitur e l'Eucaristia sia par tuto la
nosta comunit l'esempi e la forza da la
nostra testimunianza.
Otto di maggio, per tante persone un
giorno come gli altri, ma per noi Rona-
ghesi dovrebbe essere un p diverso,
dovrebbe essere un giorno di festa pa-
tronale.
Se g pensate, bello che come ogni-
persona ricorre nel suo nome uno di que-
sti grandi personaggi che sono stati
santi e da loro cerca protezione e
cerca di seguirne l'esempio di vita,
cos, dicevo, bello che anche una
parrocchia abbia un santo che la pro-
tegga e che sia un esempio per tutti i
parrocchiani. Certo, forse una volta si
faceva pia festa, le fabbriche e le scuo-
le del paese potevano chiudere e anche
il giorno di ferie serviva a far capire
l'importanza del patrono.
Occorre per tener presente che ci che
conta non lo stare a casa, ma la devo-
zione che bisognerebbe avere per i santi.
Ogni tanto penso: "Chiss perch proprio
quel Santo? Chi l'avr messo come esem-
pio per la nostra comunit?". Forse
nessuno riuscir a rispondere, ma la
fede ci fa credere che senz'altro un
disegno di Dio e che quindi il pi in-
dicato. E di S. Vittore si conosce anche
poco, era forse un militare. morto
martire, e questo basta a dirci la sua
fede e la grandezza della sua testimo-
nianza. E forse il messaggio che pos-
siamo trovare per noi: testimoniare i prin-
cipi che sono alla base della nostra vita,
della nostra fede, pronti anche ad essere
"messi in croce" per le nostre idee; sen-
za cadere in compromessi o avere quasi
una doppia vita: la domenica in chiesa,
ma passata quella mezz'oretta basta, fac-
ciamo ci che mi pia comodo.
Certo ci vuole una grande forza, e penso
che S. Vittore, come tutti i santi, la trae-
va dall'Eucaristia, quel dono meraviglio-
so che diventa fonte di vita per noi.
E quest'anno poi che celebrata cos in
grande! l Congresso Zonale appena conclu-
so, quello Nazionale che arriver, tutte
quelle belle parole, quelle "bellissime
meditazioni che si son fatte e si faranno
sull'Eucaristia ci dicono la grandezza e
la potenza di questo sacramento che
senz'altro ha sostenuto anche S. Vittore.
Oltretutto quest'anno la festa patronale
anche l'ultimo giorno delle Giornate
Eucaristiche, finiamo quindi in bellezza
l'adorazione.
S. Vittore e l'Eucaristia siano per la
nostra comunit l'esempio e la forza del-
la nostra testimonianza.
11
festa della mamma
C' una cosa che non mi mai piaciuta, per la
festa della mamma, che ricorre la seconda do-
menica di maggio.
Non mi recano alcun fastidio il consumismo o il
profitto commerciale emergenti per la circostan-
za: questi sono fenomeni ovvi e non c' da
scandalizzarsi se capita di fare un regalo alla
persona amata solo in una data segnata sul ca-
lendario.
Quello che mi da fastidio l'immagine falsa e
distorta presentata per la festa della mamma
da una produzione letteraria che non vede ec-
cezioni.
nsomma, nella seconda domenica d maggio,
sembrano tutti impegnati a presentare la madre
come una donna che si sottopone a sacrifici
inenarrabili, a durissime rinunce, ad una vita
alienante, piena di contraddizioni e di sfiducia,
d solitudine e di pena. E tutto questo inferno
per un figlio.
Nessuno che parli mai della gioia di essere ma-
dre. Mai uno che dica quant' bello essere
mamma, che felicit inesprimibile sia un figlio,
che benedizione grande di Dio un bambino,
in una famiglia.
ntendiamoci, i sacrifici esistono: nel momento
stesso in cui nasce un figlio, ogni donna sa che
per lei niente sar mai pi come prima.
figli costano molto, ti tolgono tanto, ma ti dan-
no e ti restituiscono tutto. Ci sono le notti perse
per loro, ci sono le preoccupazioni, le malattie,
ci sono momenti in cui avere un bambino da al-
lattare, da ripulire, da indirizzare sulle strade
del mondo sembra un'ingiusta rivalsa che la
vita ha avuto sulla libert di una donna.
Ma tutto questo si scioglie, si dimentica, quan-
do quel piccolo essere ti guarda e ti sorride e ti
abbraccia.
La gioia di essere madre: io non la so descrive-
re. qualcosa che mi sento dentro, che mi fa
dire ogni sera grazie a Dio, che mi fa amare il
mondo, la vita. un amore che mi sento esplo-
dere dentro, che mi riempie di tenerezza, di so-
lidariet per gli altri, perch essere madre
questo, essere madre di uno e madre di tutti.
La vita non stata avara di soddisfazioni con
me: mi ha dato molto di pi di quanto deside-
rassi.
Ma mio figlio, solo mio figlio, mi ha reso com-
pleta, mi ha dato la forza davanti alle avversit
e la poesia davanti alla bellezza.
Mio figlio mi ha riconciliata con la preghiera, ma
soprattutto con la vita. E rimpiango solo di non
avere altri figli, con i quali camminare insieme
verso la felicit o con i quali dividere questa
gioia, questa forza.
Essere mamma: non facile, ma bello. Non
mi bastano le parole per dire quanto.
Una ronaghese.
12
ntervista
Suor
Adelaide
Dopo una lunga assenza tornata Suor Adelaide.
Non c'erano cortei o bande ad accoglierla, il suo ri-
torno stato silenzioso e furtivo quasi quanto la sua
partenza, ma per quanto poco fosse rimasta tra di
noi, la sua assenza era stata molto sentita, soprat-
tutto dai bambini della scuola materna.
Un susseguirsi di domande " tornata Suor Adelai-
de?! Come sta?", e poi il via vai discreto di persone
che la vanno a salutare, sono il segno pi evidente
di quanto il suo ritorno sia stato accolto con gioia.
Alcuni giorni fa, ho parlato amichevolmente con lei.
Volevo innanzitutto accertarmi sul suo stato di salu-
te, dato che come tutti sapranno, la sua prolungata
assenza non era certamente dovuta ad una vacan-
za.
l suo aspetto appare immutato; esile e sottile lo era
prima, e tale e quale rimasta; solo sul viso che ri-
cordavo tanto pallido, sembra essersi diffuso un cer-
to colorito roseo che le da un'aria ancora pi giova-
nile.
Quando le chiedo quanto sia stata dura per lei la
sofferenza, scrolla le spalle con un sorriso e poi,
aprendo le mani, mi risponde che con l'aiuto di "Lui"
tutto si supera con pi serenit.
Neanche da quel viso, che non ricordo mai d'aver vi-
sto triste o adirato, ma sempre aperto al sorriso,
sono riuscita a trovare tracce di sofferenza o stan-
chezza.
"Sono veramente tanto contenta di essere tornata in
mezzo a voi e soprattutto ai miei bambini, "dice e
ringrazio tutti per l'interessamento dimostrato, i doni
ricevuti, le visite, le preghiere."Anche se il medico le
ha imposto il massimo riposo, la vediamo al mattino
scendere per ricevere i bambini, entrare di tanto in
tanto ora in un'aula, ora nell'altra, per discorrere un
po' con loro, pregare assieme. un po' triste solo
quando risale le scale per il suo "forzato"riposo.
Ci vorr del tempo prima che Suor Adelaide possa
riprendere totalmente la sua attivit di educatrice,
per la quale ha sempre dato tutta se stessa, per ora
l'importante che sia tornata.
Con lei la piccola comunit di religiose al comple-
to. Per loro, soprattutto, sono stati particolarmente
duri questi cinque mesi, e solo l'averli vissuti nella
certezza del suo ritorno ha dato la forza di prosegui-
re in quello che la loro missione di vita vissuta in
comunione e preghiera.
Se tutto questo per noi, che non possiamo capire
l'importanza di una simile missione non dice molto,
per loro, le suore, il fulcro centrale, lo scopo della
loro esistenza.
Ecco allora che la presenza di Suor Adelaide dop-
piamente preziosa, perch oltre al suo ruolo di re-
sponsabile nella scuola materna, contribuisce a te-
nere in vita una comunit religiosa che sembra vo-
lersi lentamente estinguere.
Grazie a te dunque, cara Suor Adelaide, e un since-
ro augurio perch tu possa rimanere a lungo tra di
noi.
A. F.
13
Anno Santo della Redenzione
Pellegrinaggio parrocchiale a Roma
2-6 agosto 1983
significato del Pellegrinaggio
n occasione dell'Anno Santo che stiamo cele-
brando, il pellegrinaggio a Roma assume princi-
palmente l'aspetto di un momento di riflessione,
di conversione, di comunione fraterna.
Nel suo valore simbolico, il pellegrinaggio un
richiama al carattere passeggero della vita pre-
sente; esprime inoltre il bisogno e la ricerca
dell'anima, che tende a stabilire o a ristabilire il
vincolo dell'amore con Dio Padre.
Con la visita alle tombe degli apostoli Pietro e
Paolo e l'incontro tra cristiani e credenti di tutto
il mondo, il pellegrinaggio riporta alle sorgenti
della fede, all'esempio di coerenza e di corag-
gio dei primi cristiani, che, superando la debo-
lezza umana, non esitarono a mantenersi fedeli
a Cristo, sacrificando la loro vita.
Sotto l'aspetto spirituale, il pellegrinaggio , per
ogni fedele che vi partecipa, una manifestazio-
ne di speranza, una testimonianza di fede, un
impegno di rinnovamento e di conversione,
nell'amore di Dio e ai fratelli.
Recandosi a Roma, passando attraverso la por-
ta Santa, sostando presso la tomba degli apo-
stoli, il pellegrino cerca e raggiunge, almeno in
parte, un nuovo dono della misericordia divina -
che trova il suo significato nell'indulgenza - e
l'incontro con Cristo Salvatore, reso presente
nei sacramenti.
l pellegrinaggio quindi il segno e lo strumento
per quell'azione di rinnovamento e di pace che i
cristiani, in una comunione di fede e di preghie-
ra, sono chiamati a svolgere oggi nel mondo.
2 AGOSTO Di buon mattino partenza in torpedone da RONAGO e percorrendo l'autostrada
a GENOVA e PSA. Sosta sul piazzale dei Miracoli per la visita al Duomo, al Battistero, ed al
campanile Pendente. Pranzo e nel pomeriggio per la Firenze Mare, proseguimento per
ROMA arrivandovi per la cena ed il pernottamento.
3 AGOSTO Pensione completa a ROMA. Mattino trasporto in S. Pietro per assistere
all'Udienza del S. Padre. Pomeriggio visita alle Catacombe di Domitilla ed a S. Paolo Fuori
le Mura.
4 AGOSTO Pensione completa a ROMA. Mattino, con guida visita della citt. Nel pomeriggio
escursione a TVOL per la visita a Villa d'Este.
5 AGOSTO Piccola colazione ed intera giornata di escursione ai Castelli Romani: FRASCAT
- GROTTAFERRATA. Visita all'Abbazia di S. Nilo ed arrivo a ROCCA D PAPA. Pranzo e nel
pomeriggio a GENZANO ed ALBANO. Rientro a ROMA per la cena e il pernottamento.
6 AGOSTO Piccola colazione e partenza per ORVETO. Visita al Duomo e proseguimento
per MONTE S. SAVNO. Pranzo e nel pomeriggio, percorrendo l'autostrada rientro a
14
RONAGO arrivandovi in serata.
iscrizione
tempo utile per le iscrizioni scade il 19 giugno.
Ci sono ancora una quindicina di posti disponibili per poter formare un pullman. Per far decidere
parecchi che sono ancora indecisi, voglio ricordare che il pellegrinaggio a Roma, in occasione
dell'Anno Santo un'esperienza straordinaria che ci viene offerta.
Chi desidera partecipare, bene che s affretti a iscriversi.
Chi si gi iscritto, pregato di passare in casa parrocchiale a ritirare il modulo dell'iscrizione.
La quota stata fissata definitivamente in L. 275.000, che si possono versare subito o dando un
acconto.
INVOCAZIONL DLL IAIA
ILR L'ANNO SANTO
1. Ges Cristo, Figlio del Dio Vivente,
che hai preso il tuo corpo dalla Vergine Maria
e ti sei fatto Uomo per opera dello Spirito San-
to!
Ges Cristo, Redentore dell'uomo!
Tu che sei lo stesso ieri ed oggi e per i secoli!
Accogli questo Anno del .Giubileo straordina-
rio,
che Ti offre, la tua Chiesa
per celebrare il millenovecentocinquantesimo
anniversario della tua Morte e .Risurrezione
per la Redenzione- del mondo.
Tu, che dell'opera della Redenzione hai fatto
la sorgente
di un dono sempre nuovo per la tua Sposa ter-
rena;
fa' penetrare la sua forza salvifica in tutti i gior-
ni,
le settimane, e i mesi di questo Anno,
affinch esso diventi per noi veramente
l' Anno di grazia del Signore .
2. Fa' che noi tutti in questo tempo d'elezione,
ancor pi amiamo Te rivivendo in noi stessi
i misteri della tua vita,
dal concepimento e dalla nascita
fino alla croce ed alla risurrezione.
Sii con noi mediante questi misteri,
Sii con noi nello Spirito Santo,
non ci lasciare orfani!
Ritorna sempre a noi (cfr. Gv, 14, 18).
3. Fa' s che tutti si convertano all'Amore,
vedendo in Te, Figlio dell'eterno Amore,
il Padre che
;
ricco di misericordia (Et 2,.
4),
Nel corso di quest'anno la Chiesa intera
risenta l'abbondanza della tua Redenzione,
che si manifesta nella remissione dei peccati
e nella purificazione dai loro residui
che gravano sulle anime chiamate ad una vita
immortale.
Aiutaci a vincere la nostra indifferenza
e il nostro torpore!
Donaci il senso del peccato.
Crea in noi, o Signore, un cuore puro,
e rinnova uno spirito saldo
nella nostra coscienza (cfr. Sal 50 [5/], 12).
4. Fa' o Signore che questo Anno Santo
della tua Redenzione diventi
pure un appello al mondo contemporaneo,
che vede la giustizia e la pace
sull'orizzonte dei suoi desideri,
e tuttavia, concedendo sempre maggiore spa-
zio
al peccato, vive, giorno per giorno, in mezzo
a crescenti tensioni e minacce,
e sembra avviarsi
verso una direzione pericolosa per tutti!
Aiutaci Tu a cambiare la. Direzione
delle crescenti minacce
e sventure nel mondo contemporaneo!
Risolleva l'uomo!
Proteggi le nazioni ed i popoli!
Non permettere l'opera di distruzione
che minaccia l'umanit contemporanea!
5. O Signore Ges Cristo,
si dimostri pi potente l'opera della tua
Redenzione!
Questo implora da Te, in questo Anno,
la Chiesa mediante tua Madre,
che Tu stesso hai dato come Madre di tutti gli
uomini.
Questo implora da Te la Chiesa
nel mistero della Comunione dei Santi
Questo implora con insistenza la Tua Chiesa:
o Cristo!
Si dimostri pi potente
- nell'uomo e nel mondo -
l'opera della tua Redenzione!
Amen.
15
Pellio: per molti ragazzi e per molte famiglie
un nome familiare perch richiama giorni di va-
canza, di passeggiate, di serenit.
Anche quest'anno abbiamo voluto rinnovare
l'affitto della casa, anche se stato aumentato
l'affitto, con la speranza che possa servire al
maggior numero di persone.
Per il mese di luglio abbiano programmato due
turni per le ragazze e per i ragazzi, mentre per
il mese di agosto mettiamo a disposizione la
casa per quanti vogliono fare una vacanza stile
famiglia.
Ma che significato pu avere una casa-vacanza
e proporre un'esperienza comunitaria per i no-
stri ragazzi e per le famiglie?
Anzitutto intendiamo offrire un servizio alle fa-
miglie nel periodo estivo, quando i ragazzi cor-
rono il rischio di essere in giro per le strade tut-
to il giorno.
Poi crediamo che il ritrovarsi insieme a vivere,
a giocare, a divertirsi, a pregare, possa aiutare
ad approfondire quel discorso educativo cristia-
no che si cerca di fare durante l'anno scolasti-
co.
Ancora, una vacanza-insieme anche un'occa-
sione per allacciare e per continuare uno spirito
di amicizia e di fraternit che fondamentale in
una comunit cristiana, coinvolgendo non solo i
ragazzi, ma, fin dove possibile, anche le fami-
glie e altre persone.
Possiamo aggiungere anche che si vuole offrire
una possibilit di vacanza a chi vuole passare
un periodo in montagna, soprattutto nel mese
di agosto.
Per a questo punto nasce spontanea una do-
manda se i ragazzi, le famiglie, la gente valuta-
no positiva questa proposta o se invece la pen-
sano inutile, superata, che non vale la pena di
continuare.
Da parte mia, sono disposto a fare tutto il pos-
sibile pur di portare avanti l'esperienza della
casa di Pellio, perch sono convinto che ne val-
ga la pena.
Per mi chiedo se all'interno della nostra comu-
nit parrocchiale non si possa trovare qualcuno
o un gruppo d persone disposto ad assumersi
un po' pi di responsabilit, a prendersi cura
della vita della casa di Pellio.
Per esempio, la casa non che sia in buone
condizioni, necessita di grossi interventi, richie-
de piccole manutenzioni, sarebbe necessario
andare a fare qualche giro periodicamente, te-
nere i contatti con il proprietario ... ...
Poi per le varie attivit che si potrebbero orga-
nizzare bisogna ricuperare persone disposte a
dare un po' di tempo, a curare la cucina, la puli-
zia, la sorveglianza, ad animare la vita dei ra-
gazzi e delle famiglie.
Ma quanti si sentono disposti a fare tutto que-
sto o qualcosa di questo?
vero che nel passato non mancata la colla-
borazione delle Suore, di alcuni giovani e si-
gnorine e di qualche genitore, ma mi sembra
che ci potrebbe essere una partecipazione pi
continua e pi attiva.
Mi rendo conto di chiedere tanto, ma non credo
di chiedere una cosa impossibile, perch sono
convinto che con un po' di buona volont e con
un sincero spirito comunitario si possa riuscire
a fare andare le cose meglio.
Altrimenti, anche se a malincuore, dovremo
dire "fine" a questa esperienza.
o sono fiducioso che qualcuno si faccia avanti;
potremmo ritrovarci una sera di queste settima-
ne e parlarne insieme.
Per ora mi auguro che le famiglie interessate, i
ragazzi e le ragazze si iscrivano ai due turni
che abbiamo organizzato.
Abbiamo cercato anche di contenere la spesa,
grazie anche a un contributo che l'Amministra-
zione Comunale ha stanziato per i soggiorni cli-
matici, stabilendo la quota di L. 10.000 al gior-
no.
Un grazie di cuore per l'attenzione per tutti
quelli che leggeranno e vorranno accogliere la
proposta.
don Antonio
16
un po' di cronaca
la cresima
Era un giorno felice quello, anche se piove-
va.
o sentivo che quel momento era solenne
ed ero deciso a partecipare alla Messa con
tanto impegno.
Un bell'insegnamento mi stato dato dalla
predica molto ben impostata e di alto valore
spirituale di Monsignor Carlo Castelli. l
Monsignore ha sottolineato quattro aspetti
principali, difendere la fede di fronte ad ere-
sie e false credenze, diffondere la dottrina
cristiana, testimoniando con l'esempio degli
Apostoli.
La Cresima la nostra Pentecoste e dob-
biamo testimoniare Ges fino alla morte. l
sigillo dello Spirito Santo non ha valore ma-
teriale ma una forza nuova che ci infonde
coraggio di non aver paura e vergogna di
diffondere Cristo.
Dopo la professione di fede che ho rinnova-
to con devozione e impegno avvenuto il
momento pi solenne, Monsignor Castelli ci
ha unti con il Sacro Crisma.
Quel momento, per me, era il pi importan-
te della giornata.
Devo ringraziare catechiste e genitori che
mi hanno aiutato nella preparazione a vive-
re questo Sacramento.
La Cresima credo e spero mi rinnovi e mi
purifichi e mi renda testimone di Ges Ri-
sorto come gli Apostoli il giorno di Penteco-
ste.
le giornate eucaristiche
Nei giorni 5-6-7-8 abbiamo celebrato le giorna-
te eucaristiche. Quest'anno avevano lo scopo
di aiutarci a vivere pi intensamente la nostra
fede nell'Eucaristia in comunione con tutta la
chiesa italiana, in occasione del Congresso Eu-
caristico Nazionale.
Sono stati giorni molto intensi un po' per tutti.
Anche se queste giornate hanno cambiato un
po' il corso delle antiche quarantore, sono sem-
pre per un'occasione per pregare, riflettere e
rinnovarsi.
Al pomeriggio, abbiamo fatto delle celebrazioni
della Parola di Dio, a cui seguiva l'adorazione;
alla sera con la celebrazione della Messa si
concludeva la giornata. Don Dante Lanfranconi
ci ha aiutati a meditare sul mistero eucaristico,
sulla nostra vita di cristiani, sul nostro impegno
nel mondo e nella famiglia.
la corale
Su invito di Don Luigi Mazzetti, arciprete di
Morbio Superiore, i nostri cantori partecipe-
ranno al Convegno delle corali liturgiche,
che si terr nel Santuario S. Maria dei Miracoli,
domenica 29 maggio. All'esecuzione di tutte le
corali durante la S. Messa delle 10,30, seguir
nel pomeriggio, la rassegna delle singole cora-
li, nella Chiesa di S. Giorgio.
noltre, nell'ambito del concerto organizzato
dalla "Lega taliana per la lotta contro i tumori",
Sezione di Uggiate Trevano, domenica 12 giu-
gno a Somazzo ore 16, il nostro coro eseguir
alcuni pezzi classici che vanno da Beethoven a
Palestrina.
questo un giusto riconoscimento per tutti i
componenti del coro e in particolare per il mae-
stro Angelo Clerici, che da tempo dedicano im-
pegno ed energie per un continuo miglioramen-
to delle loro esecuzioni.
17
speciale vacanze
Pellio '83
dal 3 luglio al 18 luglio : ragazze
dal 17 luglio al 30 luglio : ragazzi
Sono aperte le iscrizioni presso don
Antonio o presso le Suore.
Preghiamo vivamente di affrettarsi,
perch dobbiamo poi organizzare i vari
turni.
Per qualunque informazione basta
rivolgersi a don Antonio. Grazie.
per i giovani :
per imparare a pregare
1) il mistero dell'esistenza attra-
verso i libri di giobbe e del Qohelet
lettura, meditazione, contemplazione,
attualizzazione
per giovani dai 16 anni; dal 2 al 6 agosto
presso il "Mericianum" di Desenzano del
Garda (Brescia)
(viaggio in pullman da Como)
2) la maturit cristiana alla luce di
Maria, donna completa
corso di esercizi spirituali per "giovani
in ricerca"
Lourdes, Suore dell'Assunzione dal 20 al 25
agosto (viaggio in treno)
3) MPARARE A PREGARE PER
MPARARE A VVERE
corso di introduzione alla preghiera
per adolescenti del biennio delle scuole su-
periori
dal 5 ali'8 settembre
presso la"Villa Maria", Suore della
Presentazione a Lanzo ntelvi (Como)
Per informazioni ed iscrizioni (entro il 15 lu-
glio) rivolgersi presso la:
CARTAS DOCESANA
COMO - Piazza Grimoldi, 5 - Telefono
031/26.14.90
18
azione cattolica
A.C.R. - AZONE CATTOLCA RAGAZZ
CAMP SCUOLA: A S NCOLO' VALFURVA
(So)
28 GUGNO - 7 LUGLO per ragazzi che hanno
frequentato la - l media
7-16 LUGLO per ragazzi che hanno frequenta-
to la media.
GOVANSSM
CAMP SCUOLA: A PEDENOSSO (So) 11-22
LUGLO
dai 14 ai 17 anni
22 LUGLO - 2 AGOSTO
GOVAN
CAMPO SCUOLA: A PEDENOSSO (So)
2-13 AGOSTO dai 17 anni
ESERCZ SPRTUAL: A TALAMONA. (So)
18 - 21 AGOSTO dai 17 anni
ADULT
CAMPO SCUOLA ADULT CASPOGGO (So)
25 - 28 AGOSTO
EDUCATOR
CAMPO EDUCATOR ACR-GOVAN- GOVA-
NSSM A S. NCOLO' VALFURVA (So)
24 - 28 AGOSTO
per i coniugi
Durante questi mesi abbiamo cercato di fare
un'esperienza comunitaria con un gruppo di co-
niugi.
stato bello trovarci insieme, pregare e riflette-
re. Ma sarebbe ancora pi bello, se questa
esperienza potesse continuare sia all'interno
della nostra comunit l'anno prossimo, sia con
la partecipazione a qualche corso di formazio-
ne o di esercizi spirituali, durante questi mesi
estivi.
Portiamo a conoscenza, alcune, iniziative ma
pensiamo che possano essercene altre che
sar nostra premura far conoscere.
- Pedenosso
13 - 21 agosto: vacanze, famiglie.
- Madonnina del Grappa Sestri Levante (Geno-
va)
8 11 settembre 1983
esercizi per coppie di sposi
- Villa Annunciata - Villa Raverio per Casaglia -
Milano
12 - 15 agosto
1 - 4 settembre
esercizi per coppie di sposi
una grossa caccia al tesoro per i ragazzi:
MA COME?
attraverso un "campo scuola", ossia un momen-
to per riflettere sulle scelte importanti della vita.
dal 18 al 19 luglio, se hai frequentato la seconda
o la terza media
MA DOVE ?
alla bella altezza di 1.900 metri, e precisamente
ad Arnoga, in Valtellina, nella casa del Semina-
rio.
vuoi saperne di pi? parlane con il tuo "don nel-
la tua parrocchia
MA QUANDO ?
Dal 4 al 15 luglio, se hai frequentato la quarta,
la quinta elementare o la prima media;
vuoi iscriverti? Rivolgiti per lettera o per telefono
a don Oscar - Seminario Minore, via Baserga,
81 22100 COMO - 031 504146
Costruire un mondo unito
nizio: 30 luglio ore 16, nell'Auditorium Giovanni XX
Conclusione: 3 agosto ore 19
Per informazioni: tel. 02/4984375
02/8358267
19
MARAPOL '83
BERGAMO

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