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un augurio

un augurio un augurio un augurio un augurio un augurio un augurio un augurio un augurio un augurio


la pace
la pace la pace la pace la pace la pace la pace la pace la pace la pace
del natale
del natale del natale del natale del natale del natale del natale del natale del natale del natale
Un Bambino nato per noi,
ci stato dato un figlio.
Sulle sue spalle
il Regno della sovranit
ed chiamato
"Padre per sempre".
Principe della pace".
Grande sar il suo dominio
e la pace non avr fine.
l primo frutto della missione di Ges, fin dalla sua nascita, "la pace sul-
la terra con la gloria di Dio nell'alto dei cieli".
La pace del cuore, della famiglia, del paese, dell'ambiente di lavoro e di
svago ci dice che Dio in noi e in mezzo a noi, perch testimonia buona
volont, benevolenza, perdono...
La vita del cristiano questo amore che viene da Dio come da una sor-
gente inesauribile e che, passando dentro ogni sua creatura, vuole rag-
giungere tutti.
l'augurio che faccio in questo Natale a tutta la nostra comunit, soprat-
tutto alle persone che pi hanno bisogno di questa pace e di questo amo-
re, perch la loro e la nostra vita sia pi bella e serena.
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24 DICEMBRE SABATO
VIGILIA DI NATALE
ORE 7.30 S.MESSA
ORE 15.00 CONFESSON
25 DICEMBRE DOMENICA
S.NATALE
MEZZANOTTE S.MESSA D NATALE
ORE 8.00 S. MESSA
ORE 10,30 S. MESSA
ORE 15.00 LODE VESPERTNA
26 DICEMBRE S.STEFANO
ORE 10.00 S. MESSA
ORE 11.30 CELEBRAZONE DEL BATTESMO
D GRSON LUCA
31 DICEMBRE SABATO
ORE 7.30 S. MESSA
ORE 20.00 S. MESSA CON L CANTO DEL TE DEUM -
PREGHERA D RNGRAZAMENTO -
1 GENNAIO DOMENICA
FESTA DI MARIA MADRE DI GES
XX11^ GIORNATA DELLA PACE "per costruire Ia pace
rispettare Ie minoranze",
ORE 8.00 S. MESSA
ORE 10.30 S. MESSA
ORE 15.00 LODE VESPERTNA - BACO DEL BAMBNO GES -
NCANTO DE DON DELL'ALBERO A FAVORE DELLA
SCUOLA MATERNA.
2 GENNAIO LUNED
S. DEFENDENTE, PATRONO DI RONAGO
ORE 7.30 S. MESSA
ORE 20.00 S. MESSA
VENE RACCOLTA L'OFFERTA DEL FOCATCO
6 GENNAIO VENERD
EPIFANIA DEL SIGNORE
ORE 8.00 S. MESSA
ORE 10.30 S. MESSA
ORE 15.00 LODE VESPERTNA
Durante il periodo natalizio, le S. Messe della vigilia festiva sono celebrate alle ORE 20;
le S. Messe della Domenica alle ore 8 e alle ore 10,30.
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ndario di natale
ndario di natale ndario di natale ndario di natale ndario di natale ndario di natale ndario di natale ndario di natale ndario di natale ndario di natale
momenti
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di incontro
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promesse
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o vivere...
o vivere... o vivere... o vivere... o vivere... o vivere... o vivere... o vivere... o vivere... o vivere...
A Ges che nasce
presentiamo le nostre intenzioni
e i nostri propositi;
Vogliamo vivere nella speranza,
certi della tua presenza in mezzo a noi,
anche quando il dolore,
l'amarezza,
l'incomprensione
pesano su di noi
e ci sembra di essere soli.
Vogliamo vivere nella. Riconoscenza
ringraziandoti del tuo amore
che ha superato ogni ostacolo
e ti ha portato a farti uomo
per trasformare noi e renderci
simili a te.
Vogliamo vivere nella carit
che viene da te
e diventa aiuto a chi ha pi bisogno,
perch anche oggi
ciechi vedano,
gli storpi camminino,
i lebbrosi siano mondati,
e tutti possano godere
la loro dignit di figli tuoi.
Vogliamo vivere nella giustizia,
eliminando ogni oppressione,
ogni sfruttamento,
ogni inganno,
usando dei beni che noi possediamo
in modo che tutti possano usufruirne.
Vogliamo vivere nella gioia
che tu porti al mondo
e offrirla a tutti,
perch tutti possano capire
e sentire
che la tua venuta una grande gioia
per tutta l'umanit.
1 gennaio:
1 gennaio: 1 gennaio: 1 gennaio: 1 gennaio: 1 gennaio: 1 gennaio: 1 gennaio: 1 gennaio: 1 gennaio:
XX^ giornata mondiale della pace
XX^ giornata mondiale della pace XX^ giornata mondiale della pace XX^ giornata mondiale della pace XX^ giornata mondiale della pace XX^ giornata mondiale della pace XX^ giornata mondiale della pace XX^ giornata mondiale della pace XX^ giornata mondiale della pace XX^ giornata mondiale della pace
per costruire la pace
per costruire la pace per costruire la pace per costruire la pace per costruire la pace per costruire la pace per costruire la pace per costruire la pace per costruire la pace per costruire la pace
rispettare le minoranze
rispettare le minoranze rispettare le minoranze rispettare le minoranze rispettare le minoranze rispettare le minoranze rispettare le minoranze rispettare le minoranze rispettare le minoranze rispettare le minoranze
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Eccoci, Signore, davanti a te.
Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.
Ma se ci sentiamo sfiniti,
non perch abbiamo percorso un lungo tragitto.
perch, purtroppo, molti passi
li abbiamo consumati sulle viottole nostre, non sulle tue,
confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre
e non sui moduli semplici dell'abbandono fiducioso in te.
Forse mai, come in questo crepuscolo dell'anno,
sentiamo nostre le parole di Pietro:
"abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla.
Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente,
perch facendoci contemplare la povert del raccolto
ci aiuti a capire che senza te non possiamo far nulla.
Grazie perch ci fai comprendere che alzarsi di buon mattino,
come facciamo noi,
o andare tardi a riposare
per assolvere ai mille impegni giornalieri
non investimento redditizio se ci manchi tu.
Grazie, Signore, perch se ci fai sperimentare la povert
della mietitura e ci fai vivere con dolore il tempo
delle vacche magre,
tu dimostri di volerci veramente bene,
poich ci distogli dalle nostre presunzioni,
fermi i nostri desideri di onnipotenza.
Grazie, perch ci conservi nel tuo amore
nonostante i nostri peccati.
Grazie perch continui ad avere fiducia in noi.
Grazie perch ci infondi il coraggio di celebrare
i santi misteri
anche quando la coscienza della nostra miseria
ci fa sentire delle nullit.
Grazie perch ci sai mettere sulla bocca parole giuste
anche quando il nostro cuore lontano da te.
Grazie perch ai metti nell'anima un cosi vivo desiderio
di recupero, che gi vediamo il nuovo anno
come spazio della speranza
e tempo propizio per sanare i nostri dissesti.
Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza.
Donaci un futuro pieno di luce e di grazia
e di incontenibile amore per la vita.
Aiutaci a spendere per te
tutto quello che abbiamo e che siamo.
E la Vergine tua Madre ci intenerisca il cuore.
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Aspetto il Natale con molta impazienza.
Forse stato sempre cos.
Certamente da bambino; l'attesa dei
doni, quell'alone di mistero che eccitava
la fantasia, le figure del presepe che
sembravano proprio vive...
E anche pi avanti, non mai venuta
meno la gioia del Natale che viene.
Quest'anno mi sento un po' stanco:
ho bisogno di fermarmi.
Saranno solo due giorni magari, ma di ri-
poso, in famiglia.
Andremo alla Messa delle 10 e poi un
pranzo tranquillo e il pomeriggio a pas-
sare le ore senza fretta, coi parenti pi
cari.
Ma... un momento: forse mi sbaglio. Non
questo il mio Natale.
l sabato rester alzato fino a tardi; i
bambini non sono pi troppo piccoli e la
Messa di mezzanotte per loro di gran-
de importanza: ci andremo insieme.
E al mattino di Natale, adesso ricordo, ci
si alza prima del solito per correre tutti
insieme a scoprire la sorpresa dei doni.
E c' sicuramente un gioco, il pi bello di
tutti, da fare subito, prima della barba,
per poi prendere in fretta la macchina e
schizzare dagli zii a mostrare le meravi-
glie e a trovarne delle altre. Una festa.
Prepareremo insieme la tavola: deve es-
sere la pi bella dell'anno, per un pranzo
che faccia tutti felici.
l nonno sottrarr la sua mente ai rim-
pianti e inventer nuove divertenti storie,
noncurante del trambusto insolito.
La mamma offrir sui piatti di portata il
suo sempre nuovo "sapore" espresso
dal sorriso.
Non ci sar posto per un pap impigrito,
nel giorno di Natale.
Meno male che me ne sono ricordato in
tempo: avrei rischiato di buttare via
un'occasione che si presenta una volta
all'anno.
un pap.
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tre...
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Baldanzoso, in sella a stimolante moto "fuori strada", fermo ai bordi del piazzale-chiesa, il
ragazzo "straniero", per scimmiottare chi si stava recando alla Messa serale e mugola:
"Anche qui a Ronago c' chi va a vedere il prete anzich la TV!...Ma sono anche loro
come tutti gli altri!"
La ghignata di assenso della "confraternita" presente, emancipata anch'essa per il comune
parlar volgare, facile intuirla.
1. "Caro ragazzo non ancora intellettuale, ma gi inconsapevolmente vittima dell'invadente
intellettualismo... zoofilo e zoomane radio-televisivo, qualche considerazione, anche se
elementare, dobbiamo proprio proporcela! magari utilizzando la parte del cervello non an-
cora fusa o comunque non sinistrata dall'inquinamento di parole "usa e getta che, come
bibliche cavallette, dai prolifici allevamenti RA strane speci di ideomani-faccendieri utiliz-
zano senza scrupoli per aggredire la pi nobile ed esclusiva umana prerogativa (anima a
parte!); quella della libera individuale capacita di intendere, scegliere, decidere...
tuoi imbonitori radio-televisivi, 2000 anni (2000!!!) di testimonianza cristiana concretizzata
col sangue, nella realizzazione di gigantesche opere di Carit, di insuperato progresso cul-
turale, di impareggiabile sviluppo sociale e di conquiste civili ecc... non li ritengono ancora
sufficientemente adeguati per poterle riconoscere realt evangelica tuttora viva e vivente
per uomini vivi, coscienti e "liberi"!
Emblematica ne la demagogica, rozza dialettica anticlericale e piazzaiola dell'asmatico
seppur tracotante commentatore "speciale" .del TG2; ostinato farneticante e massimo de-
nigratore del Papa, della Gerarchia e della Chiesa di Dio, oltre che spassoso{!} divulgatore
di un Ges-mito-favola-leggenda!
NONOSTANTE 2000 ANN! Appunto!
Spocchioso, protervo, pleonastico "maestro" e sfingeo profeta di una sua surrogata verit
ateo~laica , in assoluto, diffusore, propagatore, favoreggiatore principe di parole "usa e
getta" televisive talmente inquinate che su terreni non adeguatamente predisposti l'avvele-
namento fatale!
2. Quando i tuoi radio-tele-imbonitori, frollemente adagiati in caldi, confortevoli ed eleganti
studi TV, con cinismo ed impudenza, saccenti ed alteri si inorgogliscono professionalmen-
te nel poter presentare eccezionali filmati su immani tragedie di guerre fratricide (e su
commissione), di terrificanti genocidi, di flagelli d'ogni sorta, atteggiandosi poi a giudici ac-
cusatori...ebbene: medita!
n mezzo a tanto smisurato ed incomprensibile mondo di dolore, non troverai mai alcuno
dei tuoi strapagati gaudenti maestri TV!
A portare aiuti rischiando di persona, soffrendo di persona, amando di persona, sono sola-
mente, costantemente e fedelmente proprio coloro che tu irridi con spregio!
Ed il cibo, i medicinali, gli indumenti, il denaro ecc.. che in quelle sventurate terre ininter-
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rottamente giungono (salvo limitati casi di opportunit politica!) da sempre partono, guarda
caso, da coloro che "vanno" in chiesa e che tu sciaguratamente irridi con spregio! (Prova a
controllare se tra le vittime della tua avanzata societ laica e atea vi ritrovi i suoi profeti, i
suoi corifei, i tuoi mezzibusti geni-tele-radio-parlanti come soccorritori!).
3.Quando al mattino, ben riposato, adeguatamente rifocillato e relativamente spensierato,
stai uscendo di casa, soffermati un istante davanti ad un calendario e rifletti!
Rifletti sui tanti nomi che vi leggi perch quei nomi, se non rappresentano proprio i tuoi
eroi di giornata o della Domenica, corrispondono tuttavia a nomi di veri eroi in assoluto!
Ed infatti sono i nomi di coloro che, pur irrisi, perseguitati, condannati a morte, hanno vis-
suto e concretizzato il Vangelo, donando ad esso un'intera vita, senza chiedere un solo
cenno di gratitudine!
E quei nomi rappresentano un'incalcolabile moltitudine d'ogni nazione, razza, lingua e co-
lore!!!
4.Quando ti stai doviziosamente rimpinzando lo stomaco {spesso senza appetito oppure
seguendo intellettualistiche diete televisive) pensa ai tanti che tu irridi con spregio; in quel -
lo stesso momento, essi stanno condividendo fame, sacrifici ed abbandono tra popolazioni
affamate, sofferenti ed abbandonate (ma che i "tuoi" seguono con intima ansia sui docu-
menti TV!).
5.Quando a sera, mollemente adagiato e rilassato su soffice e caldo letto, al suono di hi-fi-
stereo di sgangherate musichette e sociologiche canzonette "progressiste" (il cui progres-
sismo consiste preminentemente nel far progredire il proprio conto in banca!), ebbene,
pensa ai tanti di coloro che tu irridi con spregio: contemporaneamente ai tuo bamboleggia-
re, essi, dispersi in sterminate e derelitte terre, si stanno "riposando" su aridi giacigli di for-
tuna ed al suono dei.. gemiti disperati di chi sta spasimando per la fame in un infame ab-
bandono, nella pi totale miseria per una disumana morte! (mentre i "tuoi" ne dissertano in
TV!).
6. Quando tu ammazzi il tempo libero del fine settimana nel vuoto di vuoti passatempi,
pensa ai tanti di coloro che tu irridi con spregio: non solo non hanno quel tempo semplice-
mente libero, ma nemmeno un libero fine settimana perch la loro settimana invariabil -
mente senza fine! (mentre i "tuoi" sono impegnati in jogging "intellettuali" per eliminare
grassi superflui).
7.Quando ti sollazzi nelle discoteche o te la spassi nei bar o altrove, tanti di coloro che tu
irridi con spregio perch "vanno" in chiesa, stanno trascorrendo il proprio tempo libero,
dopo una giornata di lavoro o studio, negli ospedali, in case per anziani, in orfanotrofi, nel-
le carceri e dovunque ci sia sofferenza o abbandono (mentre i "tuoi" si ritroveranno, con
"gettoni di presenza" in qualche comitato, per discutere di emarginati, di emarginazione...)
8. Saprai infine che anche di recente, uno o pi Vescovi si sono anche ribellati al Papa e
alla Chiesa...
Conoscerai religiosi di fama "radio-televisiva" (pi che apostolica) che contestano pubbli-
camente le loro autorit ecclesiastiche a "tutto campo", compreso quello teologico...
Osserverai molti cattolici ambiziosamente attivi in movimenti anticattolici furbescamente
aggrappati a partiti ateo-laici...
Verificherai frequentemente una condotta ambigua e sconsiderata in tanti di coloro che
"vanno" in chiesa...
E allora?
E allora dovrai anche sapere che nel corso di 2000 anni (2000!) nella Chiesa si sono avvi-
cendati scismi, rivalit, corruzione, nepotismo, violenze e addirittura comportamenti
tutt'altro che evangelici di vari Papi!
Se dunque tanti, moltissimi cristiani son sono riusciti a distruggere l'unit della Chiesa e la
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stessa Chiesa, uno o mille giornalisti, una o mille TV, uno o mille contestatori cattolici, uno
o mille intellettuali cosa possono mai distruggere se non... s stessi, cosi come avvenuto
da sempre?
9. E allora cosa pu mai giustificare, cosa pu mai significare l'ignobile (e fine a se stesso)
lordare il piazzale, imbrattare ed insozzare il portico della nostra bella Chiesa, il frantumare
i vetri dell'oratorio, spezzare piante e fiori, squarciare l'elegante e costosa pavimentazione
in porfido... se non un insulto, un oltraggio a tutta la comunit di Ronago oltre che alla civi -
le rispettosa convivenza?
Ma, peggio ancora, come mai possibile, perch mai possibile raggiungere l'inimmagi-
nabile limite dell'indecenza, della spudoratezza, dell'oscenit arrivando ad infangare addi-
rittura la sacralit del sacerdozio e quella stessa del sacerdote?
A chi giova, a che giova scagliare tanto sudiciume? (e, per noi adulti: dove raccolgono, i
nostri ragazzi, tanta sozzura?)
10. Caro amico, l'augurio natalizio: vivi il Natale come meglio ti pare, ossia con o senza
prete, con o senza TV, ma... solo quando si ama si pu fare ci che si vuole!
E, per coloro che "vanno" in chiesa e che tuttavia vengono ritenuti anche essi come tutti gli
"altri", due riflessioni d'autore:
1) "o paragono la mia religione ai nidi degli uccelli che sono fatti di paglia, di sterco, di
avanzi, ma conservano la vita! " (F. Mauric)
2) " Siate con Dio come l'uccello che, pur sentendo tremare il ramo su cui posato, conti -
nua a cantare perch sa di avere le ali!" (San G. Bosco).
Reciproci auguri, anche di un anno migliore!
Giuseppe G.
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di felicit
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1. Non parlatemi della gente che non ride mai: non gente seria.
2. Sforzatevi di sorridere: che sia uno sforzo fatto con l'anima e il cuore, non sol-
tanto con la volont. E che il vostro sorriso sappia dire: ti amo, sono felice che
tu sia qui, sono contento di vederti.
3. Sorridere: ecco un buon sistema per formarsi un'anima aperta all'amicizia.
4. Il sorriso getta ponti tra gli uomini, ci eleva al di sopra degli angusti confini dei
popoli e delle lingua, un segno di umanit universale.
5. L'uomo nasce due volte: la prima volta da sua madre come bambino; la secon-
da volta come persona dal "Tu" che ama. Chi non ama, non esiste.
6. Se la tua vita di ogni giorno ti sembra povera, non l'accusare. Accusa piuttosto
te stesso, di non essere abbastanza forte da scoprirne le ricchezze.
7. Il giorno in cui non si ride, un giorno perduto.
8. Perch l'amore nasca, germogli e fiorisca, necessario un caldo raggio di sole.
9. Tante creature cariche, di festa non possono avere una sorgente stanca.
10. La gioia la felicit di essere amati. Dagli amici e da Dio.
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natale ragazzi
natale ragazzi natale ragazzi natale ragazzi natale ragazzi natale ragazzi natale ragazzi natale ragazzi natale ragazzi natale ragazzi erminia g.
terminata "l'operazione Natale", cio il pri-
mo tratto del cammino oratoriano che com-
prende le domeniche che precedono le fe-
ste natalizie.
Com' ormai consuetudine, essa culmina
con il "Natale Ragazzi, una festa caratteriz-
zata da due momenti essenziali: il lancio
dei palloncini, con un messaggio augurale
ad essi affidato e un semplice spettacolo
presentato a tutta la comunit parrocchiale
da parte dei ragazzi che vivono insieme le
loro domeniche all'oratorio.
Credo proprio che questa festa possa esse-
re d'aiuto per capire l'importanza che l'ora-
torio riveste all'interno della parrocchia e, di
conseguenza, la influenza positiva che
l'attenzione di tutti - per le loro "fatiche" - ri-
veste agli occhi dei ragazzi, che si rendono
cos sempre pi coscienti di appartenere ad
una comunit che condivide con loro que-
sta esperienza, considerandoli parte inte-
grante di essa.
Lo spettacolo di quest'anno che insieme ab-
biamo deciso di allestire, non poteva essere
pi indicato, in quanto incentrato su un re-
cital natalizio in cui si narrano gli sforzi
compiuti da una compagnia d'oratorio che
cerca in ogni modo di organizzare un teatro
per la notte di Natale.
E sar proprio il Natale vero che essi vi-
vranno quando, nella loro semplice espe-
rienza, riscopriranno, grazie ad una povera
donna con un bambino in braccio che ac-
colgono fra loro, la meraviglia e la simpatia
per una realt, diffusa con un grido di gioia
2000 anni fa: "Oggi nato per noi un bam-
bino". l nostro augurio che di tutte le pa-
role dette e recitate quella sera, possa ri-
manere qualcosa che ci faccia sentire vera
comunit di persone strette in un vincolo di
amicizia. Sappiate, infatti, che se cos fosse
avremmo raggiunto lo scopo che ci ha spin-
to ad organizzare questa festa.
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lav lav lav lav lav lav lav lav lav
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Anche quest'anno una novit nella nostra
Chiesa per Natale: i banchi per i coretti.
stata una decisione presa a causa dello
stato poco decoroso di alcune sedie esi-
stenti e per dare un po' pi di ordine ai co-
retti stessi.
nuovi banchi sono 18, suddivisi in modo
tale da permettere il facile accesso e movi-
mento nei vari momenti' della celebrazione.
Al 20 dicembre sono stati donati e pagati da
famiglie, enti e organizzazioni 14 banchi: ne
restano ancora 4 che, come sempre, po-
tranno essere offerti a ricordo di un avveni-
mento o di una circostanza particolari.
e poi le c
e poi le c e poi le c e poi le c e poi le c e poi le c e poi le c e poi le c e poi le c e poi le c
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n questa settimana stato firmato il con-
tratto per la sistemazione del campanile: i
lavori prevedono la revisione dell'impianto
esistente, l'aggiunta di 2 nuove campane,
l'elettrificazione di tutte e cinque le campa-
ne attraverso un sistema che stato pre-
sentato come uno degli ultimi ritrovati della
tecnica. Anche l'Amministrazione Comunale
si impegnata a sostituire l'orologio e a
completare sui quattro lati del campanile i
quadranti, in modo che le ore possano es-
sere lette da ogni lato.
Tutti questi lavori sono stati affidati alla Ditta
Cav. Paolo Capanni di Castelnovo ne' Monti
(RE), che si impegnato a eseguire i lavori
entro il 20 marzo 1989, in occasione della
festa di Pasqua.
La spesa complessiva per le campane e il
campanile si aggira sui 29.000.000=. Anche
se alta, la cifra non ci deve spaventare: con
l'incanto dei canestri e con offerte varie, in-
fatti, siamo arrivati ad una buona quota.
noltre il pagamento ci stato anche abba-
stanza dilazionato, per cui possiamo guar-
dare con fiducia anche a questa spesa.
Mi sembra giusto e bello sottolineare, anco-
ra una volta, la disponibilit e la presenza di
tante persone a tutte queste iniziative.
L'augurio che questo spirito comunitario si
allarghi anche ai nuovi ronaghesi, in modo
che si crei un clima di collaborazione sem-
pre migliore.
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un
un un un un un un un un un
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chi
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s
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che si rinnova
che si rinnova che si rinnova che si rinnova che si rinnova che si rinnova che si rinnova che si rinnova che si rinnova che si rinnova
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min min min min min min min min min
i
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stro straordinario per
stro straordinario per stro straordinario per stro straordinario per stro straordinario per stro straordinario per stro straordinario per stro straordinario per stro straordinario per stro straordinario per
l'Eucaristia
l'Eucaristia l'Eucaristia l'Eucaristia l'Eucaristia l'Eucaristia l'Eucaristia l'Eucaristia l'Eucaristia l'Eucaristia
L'istituzione del ministro straordinario dell'Euca-
ristia nella nostra parrocchia un fatto nuovo,
ma nella vita della Chiesa ha gi una lunga sto-
ria, che risaie al 1969 e al 1973, quando, oltre ai
sacerdoti, ai diaconi e agli accoliti, fu data la
possibilit di portare l'Eucaristia ai malati anche
a laici e religiosi uomini e donne, debitamente
preparati a svolgere questo ministero.
Non si tratta di un permesso o di una conces-
sione a titolo personale, ma piuttosto va visto
come un incarico affidato dal Vescovo a servizio
della Chiesa locale.
Per svolgere questo ministero si richiedono al-
cuni requisiti, che si possono cosi riassumere:
- una buona testimonianza cristiana nella vita
ordinaria;
- un effettivo inserimento attivo nella vita della
comunit;
- un reale rapporto di carit con i malati interes-
sati;
- le doti umane che la natura del ministero esi-
gono;
- la disponibilit al servizio da compiere a nome
della comunit.
l significato pi profondo di questo nuovo mini-
stero va visto in questa luce: la comunit che
celebra l'Eucaristia "vuole" che siano ad essa
uniti, non solo spiritualmente ma anche nel se-
gno del Sacramento del Pane, che il corpo di
Ges, le persone ammalate, anziane o comun-
que impossibilitate a partecipa re alla S. Messa.
Non resta che augurare ad Antonietta Somaini
di essere sempre all'altezza del compito che il
Vescovo le ha affidato, mentre noi la accompa-
gniamo con la preghiera nel suo andare a porta-
re tutto il conforto che, attraverso l'Eucaristia,
giunger ad ogni ammalato.
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Da qualche tempo diventato sempre pi
pericoloso sostare sulla piazza della Chie-
sa. Per questo motivo, Don Antonio, sentito
il Consiglio d'Amministrazione della Parroc-
chia, ha voluto far presente al Sindaco la si-
tuazione.
Pubblichiamo la lettera inviatagli, nella qua-
le vengono rilevate alcune difficolt e viene
sollevato il problema della sicurezza, specie
per i bambini.
Parrocchia S.S. Vittore e Defendente
Via Milano 11 22027 Ronago (Como) Tel 031/980044
codice fiscale 80010700138
Egregio Signor
SNDACO
Ronago
sottoscritto don Antonio Fraquelli, parroco pro tempore della Parrocchia dei
Santi Vittore e Defendente in Ronago, ritiene opportuno portare a conoscenza
del Sindaco, della Giunta e dell'Amministrazione Comunale di Ronago quanto
segue:
- da qualche tempo s vetrificato un notevole aumento di sosta e di passaggio
di automobili e di moto sulla piazza della Chiesa, in tutte le ore della giornata.
Sono sempre numerose anche le persone che, per la scuola elementare, per
il comune, per la posta e per le attivit parrocchiali confluiscono sulla piazza.
Per queste ragioni e per prevenire incidenti o inconvenienti di vario genere,
sentito il parere dei Consiglio di Amministrazione Parrocchiale e dell'Assem-
blea parrocchiale, stato deciso di chiudere al traffico, dal giorno 10 dicembre
1988, la strada che da via Asilo porta alla piazza della Chiesa, mantenendone
l'uso pedonale.
- n queste sere di inverno in cui si fa presto buio e spesso c' nebbia, si nota
un'aumentata pericolosit della piazza stessa; le cause possono essere ricer-
cate nel crescente traffico che fa confluire sulla piazza diverse persone e au-
tomobili in alcune ore della giornata e soprattutto nel pomeriggio:
Si avverte, per questo, la necessit di una maggiore illuminazione della piazza
stessa.
La Parrocchia ha cercato, nel passato, di diminuire la pericolosit con un suo
impianto di illuminazione e facendo sistemare periodicamente il fondo scon-
nesso; inoltre questi interventi hanno comportato una spesa non indifferente,
che pesa esclusivamente sul bilancio parrocchiale.
Per questo il sottoscritto, per garantire la sicurezza di tutti coloro che usano la
piazza, chiede quali siano le intenzioni e la disponibilit dell'Amministrazione
Comunale per affrontare e risolvere in tempi brevi e in modo urgente questo
problema.
l sottoscritto e il Consiglio di Amministrazione si dichiarano disponibili per un
ulteriore approfondimento del problema e per-la ricerca di una sua soluzione.
n fede
Ronago, 3 dicembre 1988.
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un'abitudine dei bambini, ma spesso non sol-
tanto dei bambini, di esclamare: "Non mi piace"
davanti a un piatto di minestra che la mamma
presenta loro, e questo senza prima averla as-
saggiata.
Succede lo stesso per tante altre cose; le rifiu-
tiamo senza averne prima verificato l'eventuale
bont, utilit., validit, anche per noi stessi, con
un "esperimento", una prova pratica, un "esserci
dentro per capire come funzionano, come sono
strutturate, quale,servizio possono rendere.
n una lettera ai pastori , responsabili delle no-
stre comunit, il Vescovo scrive: "Lamentiamo
lo sprofondare della cultura cristiana nelle sab-
bie mobili di una cultura laica e atea; ma come
opporsi a questo fenomeno se non aggregando-
ci e formarci a un servizio di Chiesa?
Che dire della quasi totale assenza di giovani
nelle nostre associazioni e parrocchie? non il
preludio di una lenta agonia della Chiesa come
testimonianza nel mondo?
Si parla di terzo millennio: come viviamo e ci
prepariamo a questo evento?"
Sono parole dure, che coinvolgono tutti i cattoli-
ci della diocesi di Como, giovani e meno giova-
ni, per un rinnovato impegno di testimonianza.
E il nostro Vescovo indica, come via preferen-
ziale per un serio cammino, l'associazionismo:
vera scuola formativa per veri testimoni.
Aggiunge pi sotto: " rifiorire della Azione Cat-
tolica nelle .nostre comunit potrebbe essere un
chiaro segnale di novit pastorale.
Si sente per spesso dire: "e se i preti non la
vogliono?"
Certo, potrebbe essere una valida obiezione,
ma ne pur vera e attuale un'altra: "e se i laici
non la vogliono?
Quanti ci siamo seriamente posti di fronte ai nu-
merosi inviti del nostro Vescovo perch l'A.C.
sia conosciuta, annata, rivitalizzata? E se Dio
chiedesse proprio a te che leggi di fare il passo
dell'adesione e del conseguente impegno?
O non sar una scusa per non scomodarsi, per
non dare pi di quel tanto che non costa gran
che fatica?
"Ma una cosa inutile, un sovrappi, non ser-
ve..." eppure la chiede il successore degli apo-
stoli per la nostra Diocesi.
Perch non posso fare almeno lo sforzo di co-
noscerla?
UNA PROPOSTA... e nemmeno riservata ai
giovani: in A.C. c' un posto per tutti, come nella
Chiesa...
A TE LA RSPOSTA.
feIice g.
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L'8 dicembre, giorno dell'mmacolata, il no-
stro Vescovo ha compiuto 75 anni. l Codice
di Diritto Canonico prevede che un Vesco-
vo, dopo aver compiuto i 75 anni, rassegni il
proprio mandato nelle mani del Papa.
E cos Mons. Ferraroni se ne andr, con
passo silente e coraggioso, com' nello stile
di un prete e di un uomo che ha fatto brec-
cia nel cuore della gente.
La sua presenza di Vescovo dal tempera-
mento aperto e cordiale, dall'attitudine
all'azione pastorale, stata indubbiamente
molto significativa e importante nella nostra
Diocesi.
n un'intervista ad un quotidiano comasco,
Mons. Ferraroni, in questo momento parti-
colare della sua vita, ha ricordato i momenti
pi significativi del suo ministero.
"Nella vita di un Vescovo, - ha detto - tutto
quanto accade significativo."
Tra le esperienze particolari di questi anni,
ha sottolineato le visite pastorali, gli incontri
con i seminaristi e i giovani, la celebrazione
del XV centenario della Diocesi...
momenti negativi "ci sono sempre" ha con-
tinuato Mons. Ferraroni, "posso ricordare al-
cune crisi nel nostro ambiente sacerdotale,
o le tragedie che hanno colpito la Valtellina,
prima a Tresenda, poi a Sant'Antonio Mori-
gnone "
n anni di ateismo pratico, in cima alle sue
preoccupazioni ci sono sempre state la for-
mazione dei sacerdoti e dei laici e l'organiz-
zazione di una pi convinta presenza cri-
stiana, nella consapevolezza che "se l'uomo
non riesce a stabilire un collegamento con
la trascendenza, la sua vita resta un deser-
to e scienza e tecnica, in tal caso, possono
solo costruire cattedrali nei deserto".
Dopo aver lasciato la Diocesi, il nostro Ve-
scovo si ritirer in un luogo tranquillo "dove
sono vissuto da giovane, e far quello che il
Signore e la salute mi consentiranno di fare.
Cesso di essere Vescovo di Como, ma re-
sto Vescovo nella Chiesa, per cui sar an-
cora a servizio di quest'ultima e corrispon-
der a quanto eventualmente mi sar richie-
sto".
La sua stata certamente una missione in-
tensa, feconda, coerente.
Una testimonianza che non si perde.
Per questo anche noi, come comunit par-
rocchiale, vogliamo dire il nostro: GRAZE,
ECCELLENZA.
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Da dieci anni la Chiesa guidata da un Papa la
cui elezione, agli occhi di tutti, apparve come un
evento straordinario, quasi incomprensibile,
cos come incomprensibili apparvero le improv-
vise scomparse dei suoi due predecessori.
Tutti ne riconosciamo l'intensa attivit apostoli-
ca, la sua straordinaria opera evangelizzatrice
nel campo della fede e della morale, espressa
soprattutto attraverso i tanti viaggi; l'impegno
costante nell'attuare il Concilio Vaticano ; lo
sforzo di aprire la cristianit occidentale
all'Oriente cristiano; la preoccupazione di prepa-
rare la Chiesa al terzo millennio ed infine la sua
grande fiducia nell'aiuto di Maria in questo tem-
po di "avvento".
Pochi, penso, sono consapevoli del fatto che un
cos importante lavoro apostolico sia stato in
precedenza preparato dall'opera umile e silen-
ziosa dei suoi pi immediati predecessori.
Paolo V in particolare, da Giovanni Paolo de-
finito "uomo dalle doti incomparabili, dal cuore
pieno di longanimit e comprensione, dall'intelli-
genza acuta, lucida e sintetica".
Come non ricordare la bellezza dell'espressione
parlata e scritta, le sue Encicliche, i suoi discor-
si, i viaggi che egli inizi, il suo grande desiderio
di far amare Maria.
Egli fu dono alla Chiesa e all'umanit. Chi pu
dimenticare, infine, Papa Giovanni Paolo , egli
che, in cosi poco tempo, esercit un fascino
straordinario con la sua pastoralit, il suo tratto
umile, il suo sorriso, il suo modo di parlare,
come se si trovasse a tu per tu con ognuno.
Penso sia una delle immagini pi belle con la
quale esprimere la comune caratteristica del mi-
nistero di questi ultimi tre Papi: la grande pas-
sione dimostrata da ciascuno di loro nel voler
andare incontro ad ogni uomo, unicamente per
amore del Signore.
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ssionari
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Pubblichiamo le ultime lettere ricevute dal
Kenya, dall'Uganda, dalla Costa d'Avorio. E,
mentre ringraziamo Suor Amelia, Suor Ca-
terina, Ambrogio per le notizie che ci man-
dano e per il dono delle loro riflessioni ed
esperienze, vogliamo mandare loro tanti
cari auguri di Buon natale e Buon Anno
Nuovo.
n questi giorni li sentiamo particolarmente
con noi e speriamo che anche loro sentano
noi pi vicini con tutto il nostro affetto e la
preghiera che tutti ci unisce in Ges.
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Suor Amel
Suor Amel Suor Amel Suor Amel Suor Amel Suor Amel Suor Amel Suor Amel Suor Amel Suor Amel
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Amakuriat, 9.10.88
Miei carissimi Gamiti,
da tempo che non ci sentiamo, non
vero?
Con ci non vuoi dire che non ci ricordiamo,
anzi... io, nel vedermi impossibilitata a scri-
vere nonostante il vivo desiderio, vi ricordo
pi che mai nella preghiera e voi fate lo
stesso per me, ne sono certa perch lo sen-
to.
Potete capire quindi quanto vi sia ricono-
scente e quanto prego il Signore perch dia
pure a voi la gioia che d a me. Quale
gioia? quella di essere suoi figli! non solo:
perch da questa bella esperienza ci viene
il desiderio e la passione di comunicare
questa gioia, cio di fare in modo che pure
tutti gli altri uomini possano gustare e vivere
questa figliolanza. Ecco l'APOSTOLO, cio
la Missione a cui tutti siamo chiamati. Ce ne
parla pure il Santo Padre nel suo messag-
gio per la Giornata Missionaria e come
esempio di prima Missionaria ci porta Maria.
S, come lei dovremo essere pieni di gioia
cos che, chi ci incontra, possa, sobbalzare
e riempirsi di GOA come han fatto Elisa-
betta e Giovanni.
Ebbene, io ho pensato che per quest'anno
ogni Gamita ed io pregheremo perch que-
sta pienezza si realizzi sempre pi in ognu-
no di noi, in modo che possiamo essere veri
Missionari in qualsiasi missione il Signore ci
affidi: lavoro, scuola, famiglia ecc.
Con questa mia chiacchierata, mi sono ac-
corta di non avervi chiesto come state.
Vi spero tutti bene come lo di me.
Vi ringrazio per tutto ci che avete fatto per
l'anniversario del nostro carissimo Padre
Giuseppe, nonch per la giornata del
G.A.M, e per tutto ci che fate nascosta-
mente e che solo il Signore sa.
Noi qui andiamo benino.
Le razzie sono smesse il mese di luglio, ma
ora sono gi iniziate, per piccole e ancora
rare.
Di bello c' che abbiamo avuto pioggia fino
a pochi giorni fa, perci abbiamo un buon
raccolto e ancora tanto verde.
n agosto entrato in funzione il nuovo di-
spensario, piccolo ma molto funzionale.
una grande gioia per tutti perch molti
ammalati guariscono.
La novit il mio prossimo trasferimento
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(forse fra qualche anno): Ad ogni modo, gi
fin da ora ci aiutiamo a non dimenticare i
Pokot, non vero?
Di cose ne avrei ancora tante, ma il Padre
sta partendo, e allora? Beh, rimaniamo
sempre unitissimi nella preghiera per soste-
nerci a vicenda nei nostri vari e grandi im-
pegni.
Ciao a tutti!
Vi rivedo ad uno ad uno e vi auguro tutto il
bene che desiderate!
Vostra aff.ma suor Amelia.
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Carissimi,
il Santo Natale si avvicina e cogliamo
quindi l'occasione per comunicare con voi e por-
gervi i nostri migliori auguri di Buon Natale e Fe-
lice Anno Nuovo.
Anche quest'anno abbiamo fatto un trasloco, dal
centro catechistico all'attuale abitazione adibita
a centro di studio per accomodare la Scuola
Ostetriche e per l'insegnamento degli Health
Educator in futuro. Sono gi 9 mesi che ci tro-
viamo nel nuovo ambiente che abbiamo cercato
di rendere il pi sereno e accogliente possibile.
Essendo stato prima un posto abbandonato, ora
che reso bello da fiori e alberelli tutti lo ammi-
rano.
Al fabbricato gi esistente, abbiamo aggiunto
due capanne, una adibita a stanza di studio,
l'altra a piccolo convento in cui le suore studenti
di diverse congregazioni abitano.
L'ultimo gruppo di studenti evacuate da Kalongo
hanno completato il loro corso e sono state pro-
mosse con bei voti. Ora sono ai loro posti di la-
voro. Attualmente c' un solo
gruppo di allieve, il secondo entrer in gennaio.
Viviamo giorno per giorno sempre nella speran-
za di tornare a Kalongo, dove la missione, la
scuola e l'ospedale sono intatti, ben tenuti e cu-
stoditi gelosamente dai cristiani. Per loro questo
stato un anno di grande sofferenza, fame, ma-
lattie e morte.
Scrivono delle lettere che spezzano il cuore.
Da qui abbiamo cercato, nel limite del possibile,
di aiutare il gruppo dei pi poveri, mandando dei
vestiti ricevuti da voi e un po' di moneta.
Sono andati a Kalongo Padre Pazzaglia, Padre
Ambrogio, Sr. MariaRosa Magri ed il novello sa-
cerdote Padre Samuele Mwaka consacrato a
Gulu l'anno scorso. l primo sacerdote di Kalon-
go.
Suor Maria Rosa e Padre Ambrogio scrivono di
essere stati ricevuti come Ges il giorno delle
Palme.
La lettera di Suor Maria Rosa di 13 pagine e
l'ha scritta nella stanza di Padre Giuseppe Am-
brosoli. Senz'altro l c'era anche lui.
Padre Ambrogio ci scrive: "La prima cosa che
voglio dirle che 'est Acholi calmo, eccetto la
zona di confine col Sudan.
La gente non vuole pi sentire parlare di ribelli.
La strada brutta.
Tornando temevo il peggio perch pioveva mol-
to e allora decisi di fare il giro di Namokora, Kit-
gum, Lira: questa strada discreta, anche un
camion passerebbe, quindi abbiamo una alter-
nativa.
Sono state giornate intense, la chiesa era gre-
mita ogni giorno con confessioni, comunioni,
battesimi, matrimoni.
Si cercato di salutare tutti e sono stati giorni
molto felici.
La gente ci desidera molto e credo che meritino
che si riapra al pi presto.
L'ospedale in buon ordine, cos pure la scuola
ostetriche, dove stanno riparando il soffitto del
refettorio.
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So che tanti di voi sono in attesa di buone noti-
zie da Kalongo: penso quindi che quanto vi ho
riportato sopra vi faccia piacere.
Un sentito grazie per il vostro ricordo e aiuto in-
viatoci; questo ci ha permesso di costruire le ca-
panne e sostenere le spese per il mantenimento
della, scuola, nonch di aiutare chi era pi po-
vero di noi. Un cordiale saluto e augurio di ogni
bene.
Ges Redentore porti a tutti voi tanta serenit e
gioia.
aff.ma in Cristo Sr. Caterina
Marchetti.
da A
da A da A da A da A da A da A da A da A da A
m
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brog brog brog brog brog brog brog brog brog
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Carissimi,
come state? o sto benissimo.
Quest'anno ho meno lavoro per il Vessavo e
meno male, perch ce n' di pi per il Movimen-
to. bene cosi, dato che non sono qui principal-
mente per fare cose, non la mia vocazione,
solo il mio lavoro. E dato che per il clima, per
l'ambiente e cento altre cose non riesco a fare
100 da una parte e 100 dall'altra bene e giu-
sto fare soprattutto e prima le cose pi impor-
tanti.
Per il mio lavoro presso il Vescovo, faccio solo
tre ore alla settimana, che a volte diventano 40
se ci sono cose importanti e urgenti da seguire
pi particolarmente.
l resto del tempo e delle giornate sono dedicate
pi direttamente per il "Movimento" e ci che si
riesce a fare anche poco in confronto alle esi-
genze di qui.
Tutto sommato, va bene; occorre solo equilibra-
re le varie attivit, dando loro la giusta importan-
za. E poi Dio fa il resto e per fortuna, perch se
Lui che fa, va meglio. Non vero? Noi tutti
siamo sempre dei grandi pasticcioni.
n cantiere, dal Luigi, si diceva: "Siamo tutti ma-
novali", invece se e quando siamo capaci di fare
le cose in Dio e con Lui, allora noi tutti diventia-
mo dei veri professionisti.
Dopo le Mariapoli siamo ritornati a Man per
l'apertura delle scuole.
Per me e i miei compagni vuol dire la ripresa di
tutte le attivit con i giovani e i ragazzi.
Quest'anno mi occuper di pi con i "Gen3 e i
Gen4", cio con delle vivaci e smaglianti "ban-
de" di Gen dai 5 ai 15 anni, con tutti i loro fratel-
lini e amici.
Grazie del libro di Padre Giuseppe: molto bel-
lo, soprattutto la sua vita d molto coraggio e
voglia di andare avanti con pi impegno.
Saluti a tutti, come sempre, specialmente a Don
Antonio.
Un abbraccio. Ambrogio.
un grazie un grazie un grazie un grazie un grazie un grazie un grazie un grazie un grazie un grazie
per il banco vendita per il banco vendita per il banco vendita per il banco vendita per il banco vendita per il banco vendita per il banco vendita per il banco vendita per il banco vendita per il banco vendita
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ale ale ale ale ale ale ale ale ale
...Erano in tanti, di tutti i tipi, bassi, alti, oc-
chialuti, con la tuta all'ultima moda o con le
scarpette da sera, soli o accompagnati eia
uno stuolo di fans.
Ecco, arrivata la mia ora... sono io la vera
protagonista! o che sono piccola, io che
sono rotonda, io che mi faccio prendere a
racchettate, io... la pallina da ping-pong.
Ecco la gara ha inizio; una mano mi prende,
mi stringe, non vedo pi niente.
Ehi, tu; con la mano cosi grossa, fammi un
po' di luce...
Ma perch sono nata pallina? adesso devo
assolutamente oltrepassare la rete... acci-
denti, hai tirato troppo forte... aiuto! sto ca-
dendo. Eh, che vita... Adesso che tutto fi-
nito, mi chiuderanno in un cassetto.
Mi mancheranno le voci, i visi, i suoni, le
luci, i colori... mi mancheranno.
Mi sorprende un po' di nostalgia per questi
ragazzi che in questo salone sembravano
una cosa sola, amici da sempre.
Facce che si conoscono poco, ma che si
assomigliano per la stessa voglia di giocare,
di ritrovarsi, di divertirsi, di ritornare, bambi-
ni... con la stessa voglia di amicizia.
E a te che non c'eri, a te voglio dire:
"c' un posto anche per te l'anno prossimo,
ti aspettiamo".
E nella solitudine di questo tempo ripenser
ai momenti belli vissuti, e aspetter con im-
pazienza di ritrovarvi qui tutti e di pi.
Arrivederci.
CLASSFCA FNALE TORNEO PNG-
PONG '88
ADULT DONNE
1 Mascetti Antonio 1 Bianchi Natalia
2 Ghielmetti Sacha2 Arzuffi Claudia
3 Gattoni Gianni 3 Valli Alessandra
4 Magrin Fiorenzo 4 Ghielmetti Raffaella
RAGAZZ
1 Serangeli Gabriele
2 ntrozzi Paolo
3 Alberio Michele
4 Capiaghi Raffaele
DOPPO
1 Ghielmetti Marco e Melotti Gianni
2 Somaini Lorenzo e Alberio Roberto
3 Costa Michele e Grisoni Gianni
4 Falzone Roberto e Adamoli Monica
21
l'angolo della scuola ma
l'angolo della scuola ma l'angolo della scuola ma l'angolo della scuola ma l'angolo della scuola ma l'angolo della scuola ma l'angolo della scuola ma l'angolo della scuola ma l'angolo della scuola ma l'angolo della scuola ma
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C' uno spazio anche per lei sul giornalino
Parrocchiale, ma sappiamo tutti benissimo
che la nostra SCUOLA MATERNA molto
di pi di un "angolo" nella nostra comunit.
Non un cantuccio dove sistemare i bambi-
ni durante l'orario di lavoro degli adulti. Non
un parcheggio custodito. E non neanche
una tavola calda o gi di l.
molto di pi: un servizio che funziona, e
la dimostrazione non ci viene tanto dalle ci-
fre di un bilancio, ma dai bambini stessi.
Dalla loro graduale e costante maturazione
sia a livello sociale che morale e didattico.
genitori che affidano il proprio bambino
alla Scuola Materna sanno che la sua cre-
scita seguita in modo armonico sotto tutti
gli aspetti, sanno di poter contare sulla di-
sponibilit delle insegnanti, sanno che die-
tro la nostra porta a vetri ci sono persone
che lavorano seriamente e con tanto amore
per offrire ai pi piccoli quell'aiuto che li
aprir alle esperienze future,
una realt viva, che va aiutata e sostenu-
ta sia moralmente che materialmente, pro-
prio per far sentire l'appoggio solidale e co-
munitario ad un ente che trasmette ai giova-
ni di domani i valori veri e fondamentali, del
vivere umano e cristiano.
Certo, anche le cifre che pubblichiamo testi-
moniano la generosit, di molti nei confronti
della Scuola materna e vogliamo dire il no-
stro sincero grazie a tutti coloro che hanno
contribuito a formare questa importante "fet-
ta" del .nostro bilancio, con le loro offerte o
con l'adesione alle varie manifestazioni che
abbiamo organizzato nel corso dell'anno.
Grazie a questi aiuti ed al contributo del Co-
mune abbiamo potuto evitare quest'anno
l'aumento delle rette e dei buoni-pasto. Per
l'anno prossimo prevista per una sensibi-
le diminuzione dei bambini frequentanti
(probabili-mente dai 36 attuali saranno solo
26). Le spese fisse per rimangono .... e
quindi l'aiuto di tutti ci molto prezioso.
Proprio in questi giorni stiamo preparando
la LOTTERA D NATALE ed al 1. gennaio
1989 ci sar l'estrazione dei biglietti vincen-
ti, accomunata alla ormai tradizionale vendi-
ta all'incanto dei DON DELL'ALBERO.
Sono due occasioni importanti in cui ognu-
no pu far sentire la propria presenza se-
condo le sue possibilit, contribuendo per
a portare a dei risultati globali che hanno un
peso determinante per la nostra ammini-
strazione ed il cui significato di risposta co-
munitaria sempre motivo di incoraggia-
mento e di speranza per il futuro.
Da parte di tutti: bambini, Suore, insegnanti,
assistenti e personale vi rinnoviamo il no-
stro grazie, augurandovi un SERENO NA-
TALE ed un BUON 1989!
l Consiglio di Amministrazione
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GESTIONE GENERALE
RSCALDAMENTO 5.835.043.=
GAS 355.500.=
LUCE 630.600.=
TELEFONO 445.000.=
STPEND E CONTR. LAC 26.548.741.=
STPEND E CONTR. RELGOSE 17.044.701.=
ND.RSOLUZONE RAPPORTO 2.152.000.=
CONVENZON 1.878.000.=
AMMORTAMENT 1.510.401.=
MANUTENZON E SPESE VARE 1.975.300.= 58.375.286.=
58,375,286.
RETTE DA FAMGLE 18.850.000.=
CONTR.MN.PUBBL.STRUZONE 3.263.000.=
CONTRBUTO COMUNE R0NAGO 17.000.000.=
DTTA AMBROSOL 4.500.000.=
1.000.000.=
FOC E FAMM 1.500.000.=
LOTTERA NATALE 5.032.000.=
DON ALBERO 3.751.000.=
BANCO DEL DOLCE 1.775.300.=
OFFERTE VARE 2.516.302.= 59.188.702.=
AVANZO 813.416.=
N.B.: l'offerta straordinaria di 5.000.000.= stata messa a riserva nel Fondo dotazione.
GESTIONE REFEZIONE
ALMENT 8.330.846.=
STPEND E CONTRBUT 7.127.430.=
LUCE/GAS/RSCALDAMENTO 900.000.= 16.358.276.=
BUON PASTO 16.329.00.= 16.329.00.=
DISAVANZO 29.276
AVANZO GENERALE 784.140.=
la lotteria di natale
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un televisore a colori il primo premio
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1 gennaio, alle ore 15,30
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presso il centro parrocchiale
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i doni dell'albero
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nossa
nossa nossa nossa nossa nossa nossa nossa nossa nossa
Rev. don Antonio,
mi piace iniziare la testimonianza che mi
stata chiesta per la comunit di Ronago - mia
sempre amata terra - con il ritornello di un canto
dedicato a S. Maddalena di Canossa:
"Nei cieli dei Santi
s' accesa una stella,
gloria di Cristo...
gloria di tutta la Chiesa".
Questo richiamo alla Santit, mi sintonizza subi-
to col clima gioioso delle giornate vissute a
Roma, in attesa della Canonizzazione della mia
fondatrice.
L'esperienza personale stata cosi bella, che la
voglio partecipare a tutti con molto entusiasmo,
Gi dal sabato 1 ottobre, centinaia di pullman
targati "Maddalena di Canossa" provenienti dai
luoghi canossiani d'Italia e del mondo, comin-
ciavano a cingere, come d'assedio, Piazza San
Pietro e dintorni.
A sera, dalle 18 alle 22, nell'aula Nervi (che
l'aula delle udienze pontificie) si svolsero veglie
di preghiera e di festa, animate da diversi grup-
pi giovanili, il cui calore saliva alle stelle.
Musiche, canti e danze accompagnate da poli-
cromie stupende, interpretavano il messaggio
evangelico in forma nuova, di folla, che scoppi
in applausi prolungati e scroscianti.
Che cosa provarono in quell'istante le Figlie e i
Figli di Maddalena Santa?
Resta tutto un mistero di Dio.
Come persona assai semplice, io esprimer
quello che provai interiormente in quel momen-
to di grazia ineffabile.
Ecco, mi sembr di vedere il cuore di tutte le
persone presenti alla cerimonia, ed anche di
quelle assenti, palpitare rendendo attuale il cari-
sma di Maddalena.
II mattino seguente, domenica 2 ottobre, alle
9.30 il S. Padre Giovanni Paolo II arriv puntua-
le sul sagrato della Basilica di S. Pietro, seguito
da un lungo corteo di Cardinali, Arcivescovi e
Vescovi.
II piazzale transennato appariva gremito
all'inverosimile e sembrava un mare di gente fe-
lice, plaudente, ondeggiante.
Dopo i riti prescritti, venne fatta al Papa la do-
manda esplicita d'iscrivere la Beata Maddalena
di Canossa nell'albo ufficiale dei Santi.
Successivamente, fu letta una biografia di que-
sta donna meravigliosa, che della contempla-
zione di Ges Crocifisso fece la ragione della
sua vita e della carit verso il prossimo lo stru-
mento del suo amare verso Dio.
La solenne proclamazione, da parte del Pontefi-
ce, della formula di Canonizzazione, scosse di
nuovo quel mare immenso nel grande cuore
della novella Santa.
Il cuore di Maddalena, poi, lo sentii vibrare
all'unisono col cuore di Ges Crocifisso, pi
grande del mondo intero.
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Quanto scrivo, non pura fantasia... non uto-
pia... non velleit!
Non sanno forse tutti ormai che il "sitio" amoro-
so di Cristo aveva ferito profondamente il cuore
di Maddalena, la quale avrebbe voluto disper-
dersi e ridursi in tanti atomi, per donare al suo
Sposo Crocifisso l'amore di tutti gli uomini della
terra?
Ella sarebbe stata disposta ad andare "nel pae-
se delle balene" per far conoscere ed amare
Ges, per cui ripeteva spesso alle sue figlie:
"soprattutto fate conoscere Ges Cristo; Egli
non amato perch non conosciuto".
Potrei continuare il discorso carismatico di Mad-
dalena Santa, ma non voglio abusare della
bont di nessuno; perci chiudo la mia comuni-
cazione con un altro ritornello, oltremodo signifi-
cativo:
"II tuo fuoco Maddalena, Dio solo Carit.
Il tuo cuore Maddalena, il Crocifisso Amore.
La tua passione Maddalena, i poveri di sempre
Stupenda vero, cari Ronaghesi, la vita della mia
fondatrice?
Ella "figlia del suo tempo", in ascolto della vita,
ha sentito la fatica e la gioia di donarsi.
Ha scoperto che il Signore Le chiedeva spoglia-
mento; ha amato il nostro Dio che faceva nuova
la sua vita.
E noi faremo nuova la nostra?
Lasciamoci invadere ed affascinare come Lei
dall'amore di Cristo e dei fratelli pi bisognosi.
quanto chiede la mia preghiera.
A voi tutti l'augurio che S. Maddalena faceva ad
una sua Figlia: "Dio ti faccia Santa, ma Santa
davvero!".
M. ANTONIETTA CORTI
concorso presepi natale 88
concorso presepi natale 88 concorso presepi natale 88 concorso presepi natale 88 concorso presepi natale 88 concorso presepi natale 88 concorso presepi natale 88 concorso presepi natale 88 concorso presepi natale 88 concorso presepi natale 88
il presepio nella mia casa
il presepio nella mia casa il presepio nella mia casa il presepio nella mia casa il presepio nella mia casa il presepio nella mia casa il presepio nella mia casa il presepio nella mia casa il presepio nella mia casa il presepio nella mia casa
Quando entro in una casa per le feste di Natale, la cosa pi bella
vedere il presepio.
Per tanti motivi, spesso non lo si costruisce... non si ha tempo, non
piacciono le statuine...
Sarebbe, invece molto bello riuscire a riscoprire il presepio nelle
nostre case, il suo valore simbolico, il suo messaggio di pace...
o, con le catechiste o un gruppo di amici, sono pronto a venire a
casa tua, per vedere il tuo presepio: mi inviti?
DA CONSEGNARE A DON ANTONO
NOME ______________________________________________________
COGNOME__________________________________________________
VA________________________________________________________
ha fatto il presepio e aspetta Don Antonio a visitarlo, durante le
vacanze di Natale.
Ronago, 24 dicembre 1988.
FRMA _________________________
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