un augurio che nasce spontaneo sulla bocca di tutti, ma proprio tut-
ti! Sembra una festa attesa dai bambini, ma solo quelli che sentono il biso- gno di staccare dal solito tran-tran casa-lavoro. vero, c' anche l'aspetto commerciale che ha un'influenza enorme e bisogna essere ciechi e sordi per non accorgersene. Ma il "Buon Natale" che ci si scambia si ridurrebbe solo a un bel regalo, ad una sciata in montagna o a un bel pranzo con tutto quanto ci sta attorno... dobbiamo tutti quanti ritenerci debitori comunque del 25 dicembre, perch un giorno che atteso, ben voluto e che lascia un segno. Per penso che, se vogliamo essere sinceri e onesti con noi stessi e con la storia, non possiamo dimenticare che alla base c' un avvenimento straordinario: la nascita di un grande Uomo, di un grande benefattore dell'umanit, uno che avrebbe preso un sacco di premi Nobel. Se poi siamo credenti, dobbiamo aggiungere un altro motivo, quello pi importante: Dio decide di farsi uno di noi, par- tendo dalla nascita, come qualsiasi essere umano. Questo un avvenimento che, pur essendo stato annunciato da diversi seco- li, ha sorpreso tutti, dai profeti agli apostoli fino all'ultimo dei credenti. stato non solo un inizio, ma anche qualcosa che continuato in tutta la sua vita, non quindi un fatto eccezionale, ma una costante: in Lui vediamo Dio continuamente dalla parte dell'uomo, nei panni dell'uomo pi povero e pi debole, persino dalla parte del peccatore e degli esclusi. Un Dio che non si imposto n con la forza, n con la dialettica, ma semplicemente con la bon- t, con la fiducia, con la misericordia. un Dio "bambino" e per poterlo ri- conoscere ci invita a diventare bambini; un Dio semplice che ci chiede di non essere complicati; un Dio misericordioso che ci domanda di usare, ol- tre la testa, anche il cuore e la sensibilit. Se almeno una volta all'anno fa- cessimo esperienza di questa lezione, la nostra vita farebbe un notevole sal- to di qualit. vero, la Pasqua -. cio la risurrezione di Cristo - il pi grande avveni - mento della vita di Cristo, ma per accettarla occorre una fede adulta. Il Na- tale - cio la nascita di Dio come uomo - domanda da parte nostra invece una fede da bambino, cio fondata sullo stupore, sulla fiducia e sulla sem- plicit. Buon Natale, quindi: abbiamo bisogno tutti di questi auguri, se non altro per recuperare le qualit e lo stile di un Dio che non complica la vita, ma la vuole semplificare e valorizzare dalla nascita alla morte, dalle cose semplici ai misteri pi importanti. 3 GRAZIE es di Nazareth il pi bel regalo che Dio ha fatto all'umanit. Ecco perch a Natale si usa fare dei regali. Poich per non possiamo farli a tutti, li facciamo a coloro ai quali vogliamo dire un "grazie" che non sia solo una parola, ma anche un gesto. G Ecco, mi sembra giusto, a nome di tutta la co- munit di Ronago, dire GRAZIE - e possa il buon Dio contraccambiarli con il centuplo - a tutte quelle persone che offrono il loro tempo, le loro capacit e il loro servizio per tutti noi. Tento di mettere per iscritto i vari gruppi, non scendendo nei particolari perch rischierei di tralasciare qualcuno. GRAZIE a coloro che compiono il lavoro umile e nascosto della pulizia della chiesa e dell'oratorio; a coloro che "abbelliscono" la chiesa non solo con i fior, ma anche con i canti e con il suono; al nostro fedele Arnoldo; a coloro che aiutano i genitori ad edu- care nella fede i propri ragazzi con tanta pazienza e costanza: penso ai ca- techisti; ai genitori, educatori e animatori dell'oratorio che dedicano il loro tem- po nell'aiutare i ragazzi a "ricrearsi" alla domenica pomeriggio, durante il grest o nei luoghi di villeggiatura; alle tante altre persone che con consi- gli, aiuti e disponibilit hanno dato e danno una mano per far crescere la nostra grande famiglia parrocchiale. don Eugenio Il bambino di Natale E bambino di Natale ci fa scoprire un amore che vuole attirarci con la sua mitezza. Nella celebrazione della festa portiamo il nostro sguardo su questo bambino per accogliere tutto il mistero di Dio. Nel disegno divino in cui il Salvatore si presenta a noi sotto i tratti di un bambino, cogliamo l'intenzione di valorizzare il bambino nella comunit umana. Se il Piglio di Dio ha voluto diventare bambino significa che il bambino un'incompara- bile ricchezza per l'umanit. "Lasciate che i bambini vengano a me, perch di questi il regno dei cieli" (Mt 19,14) Il Natale ci fa meglio comprendere il posto e il valore del bambino nella societ. Il neonato nel presepe ci invita a guardare tutti i bambini con pi mera- viglia, scoprendo in essi un riflesso divino Galot 4 Gam Auguri dalle missioni... S. Natale 2005 arissimi Amici e Bene- fattori, un sentito augu- rio di ogni bene per il giorno in cui anche questanno celebriamo la nascita di Ges Cristo, la parola di Dio che si fatta uno di noi. C con particolare gioia che entriamo in contatto con voi poich possiamo cele- brare il primo anno di vera pace in Sud Sudan e Monti Nuba, dove le nostre comunit sono presenti. Continuiamo a prega- re perch la pace sia veramen- te completa nella Nazione e ci avverr quando verranno risolti il conflitto in Darfur, allOvest del Paese e nella regione orientale.
Invitiamo anche voi ad unirvi a
questa intenzione presentando- la al Dio che si fatto bambino. Anche la storia del popolo su- danese ci conferma che Dio ha a cuore le nostre vicende uma- ne e favorisce le giuste aspira- zioni dei popoli. I pi di ventanni di guerra, pur nella loro atrocit, sono stati motivati dalla lotta dei popoli del Sud Sudan per una mag- giore libert e giustizia. La grande sofferenza che ci ha comportato per il Sud come per il Nord ha tuttavia aperto oggi la possibilit di costituire un go- verno pi equo. Il detto popolare che Dio sa scri- vere diritto sulle righe storte sembra confermato. ome Suore Missionarie Comboniane desideria- mo accompagnare i po- poli del Sudan in questo impor- tante momento storico e colla- borare con loro in nome del Vangelo nel programma, detto delle "5 erre", di ri-costruzione, ri-abilitazione, ri-educazione, ri- conciliazione e rimpatrio dei ri- fugiati, che le autorit civili si sono date. C Limprovvisa morte del leader del movimento per la liberazio- ne del Sud Sudan (SPLM), John Garang de Mabior, il 30 luglio scorso, a sole tre settima- ne dalla sua nomina a vicepre- sidente dellintera Nazione ha costituito un momento di grave incertezza per il processo di pace, anche perch ci sono dubbi sul fatto che tale morte sia stata dovuta allo schianto dellelicottero su cui viaggiava, come vuole la versione ufficia- le. La crisi sembra superata e il nuovo vicepresidente, Salva Kiir, ha dichiarato la propria de- terminazione a consolidare il processo di pace. onfidando nella Provvi- denza del Dio che guida la nostra storia e nel sin- C cero desiderio della maggioran- za dei Sudanesi di ricostruire un futuro senza guerra, come Missionarie Comboniane abbia- mo deciso di impegnarci in un progetto particolare: in collabo- razione con i Missionari Com- boniani offriremo del personale e il finanziamento necessario per dare inizio a una nuova ra- dio, di matrice cattolica, le cui trasmissioni coprano la mag- gior parte dei territorio sudane- se. Il progetto ancora alle sue fasi iniziali, ma ha gi ottenuto il pieno appoggio dei vescovi e del governo provvisorio per il Sud Sudan. La radio, oltre a programmi che si ispirano diret- tamente al Vangelo e ai valori cristiani, dar spazio allinfor- mazione, alleducazione scola- stica, sanitaria e civica in vista del referendum sullindipenden- za del Sud Sudan dal Nord, alle manifestazioni culturali e, so- prattutto, si propone attraverso questi mezzi di promuovere la pace. Abbiamo preso tale impegno dopo lunga riflessione, contan- do anche sulla generosit, dei nostri Amici e Benefattori che in questi anni non mai venuta a meno. BUON NATALE suor Caterina Marchetti suore missionarie comboniane provincia sud Sudan 5 Gam arissimi Camiti, grazie infinite per il vostro ricordo e il vostro impegno a sostegno delle missioni. Io sto bene e qui alla missione attendiamo una nuova infermiera che ha studia- to a Kalongo; suor Jeska, comboniana ugandese e precisamente viene da Warr, cio dalla missione dove sono stata anch'io per tre anni e dove ho fatto i voti perpetui con Padre Am- brosoli. Lei molto contenta e la affido alle vostre preghiere. Rivolgo un pensiero riconoscente ai componenti del Consiglio Pastorale, certa che le benedizioni di Dio non mancheranno loro anche su questa terra! Giunga ad ognuno di voi un ricordo speciale per le prossime festivit na- talizie e per il nuovo anno. C Colui che venuto a stare con noi e ci dona il tempo per conoscerlo e per amarlo, ci doni anche di goderlo gi in questo mondo! Aff. Suor Amelia IN CAMMINO.,. CON ANNA orse anche voi, cari lettori, vi eravate abituati a leg- gere il "racconto di Natale" che puntualmente Anna Balatti scriveva sul giornalino. Quest'anno c' un racconto di Natale speciale, addirittura un libro, intitolato "In cammino... con Anna", dove sono stati raccolti i suoi scritti pi significativi apparsi su "Ronago...", il nostro giornalino parrocchiale. F Perch un libro? Quando si avvicinano le Feste, si ricordano tutte le perso- ne care e gli avvenimenti che abbiamo conservato in cuo- re. Dentro di me era forte il desiderio di fare qualcosa di bello per ricordare Anna, la sua amicizia e il tratto di stra- da della vita percorso insieme nella grande famiglia della Parrocchia nella quale lei credeva fortemente, con sempli- cit e spontaneit. Mi auguro che la lettura delle pagine del libro aiuti tutti, vecchi e nuovi cittadini, a ricordare o a conoscere i volti e gli avvenimenti che facevano parte della vita del nostro paese cos da continuare, a nostra volta, a costruirne la co- munit con consapevolezza e fiduciosa operosit. Ringrazio il professor Mario Mascetti per la sua sapiente e generosa collaborazione, senza la quale non si sarebbe realizzato il libro. Ringrazio i familiari di Anna che mi hanno dato il permesso di pubblicarlo. Il libro In cammino... con Anna sar venduto e il ricavato devoluto alle Missioni, in particolare al "Ambrosoli Memorial Hospital" di Kalongo, in Uganda. ROSANNA A. 6 Gam PARROCCHIA SS.DEFENDENTE E VITTORE MART. VIA MILANO 11 22027 RONAGO CO 60 COMO Adozione nr. 46440 /1 Tipo adozione: 1 P UFFICIO MISSIONARIO Roma, 26 settembre 2005 PARROCCHIA SS.DEFENDENTE E VITTORE MART. siamo lieti di comunicare che durante l'ultimo anno molti dei seminaristi affidati all'Opera di San Pietro Apostolo hanno ricevuto l'ordinazione sacerdotale e tra questi anche il giovane PATRICIO BAUTI- STA del seminario di CALAPAN (FILIPPINE), beneficiario della presente adozione che ora quindi si con- clude. Questa notizia, che ci riempie di speranza per il futuro della Chiesa e del mondo intero, innanzitut- to occasione di particolare lode al Signore per i doni che continua ad effondere sul Suo Popolo, ma anche motivo di comprensibile gioia per chi ha scelto di accompagnare con preghiere e sacrifici gli studi di tanti giovani. Il bene che i novelli preti potranno compiere sar anche merito di chi li ha sostenuti nel difficile cam- mino vocazionale di questi anni. Il loro compito grande ed esige fedelt, coerenza, coraggio. Essi devono orientare a Dio gli uomini, le donne, i giovani del nostro tempo facendo loro conoscere Ges Cristo ed il Suo Vangelo di salvezza. L'Opera di San Pietro Apostolo ringrazia ed invita a proseguire il sostegno alla formazione dei futuri sacerdoti delle missioni. Qualora si desideri partecipare al sostegno di una nuova adozione missionaria, si prega d'inviare un cortese cenno di conferma a questo segretariato. Rinnoviamo la nostra riconoscenza e salutiamo cordialmente augurando ogni benedizione dal Signo- re. Il Segretario Nazionale Via Aurelia, 796 - 00165 Roma telefono 06 6650261 fax 06 66410314 www.operemissionarie.it pospa@operemissionarie.it CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGI- CHE DOMENICA 18 dicembre ore 7.30 S. Messa ore 10.00 S. Messa LUNED 19 dicembre ore 7.30 S. Messa ore 20.00 Confessioni (2^ e 3^ media) MARTED 20 dicembre ore 20.00 S. Messa ore 20.30 22.00 Confessioni (superiori e giovani) MERCOLED 21 dicembre ore 9.30 11.30 Confessioni (Padri Comboniani) ore 18.00 S. Messa ore 20.30 22.00 Confessioni GIOVED 22 dicembre ore 9.00 S. Messa ore 9.30-11.30 Confessioni ore 20.30 22,00 Confessioni VENERD 23 dicembre ore 16.00 S. Messa di Natale per i ragazzi ore 18.00 S. Messa ore 20.30 22.00 Confessioni SABATO 24 dicembre ore 15,00-18.00 Confessioni ore 23.15 Veglia ore 24.00 S. Messa solenne della Nativit DOMENICA 25 dicembre Natale di Ges ore 8.00 S. Messa ore 10.30 S. Messa Solenne Durante la novena, nelle mattinate: Confessione e Comunione agli Ammalati NOVENA DI NATALE PER I BAMBINI EI RAGAZZI Venerd 16 dicembre ore 16.00 Sabato 17 dicembre ore 16.00 Domenica 18 dicembre ore 14.30 Luned 19 dicembre ore 16.15 Marted 20 dicembre ore 16.00 Mercoled 21 dicembre ore 16.15 Gioved 22 dicembre ore 16.00 Venerd 23 dicembre ore 16.00-S. MESSA con la benedizione dei Ges Bambino ( sospesa la S. Messa delle ore 18.00) Sabato 24 dicembre ore 16.00 Domenica 25 dicembre ore 10.30 S.MESSA DI NATALE CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGI- CHE LUNED 26 dicembre ore 9.00 S. Messa MARTED 27 dicembre ore 20.00 S. Messa MERCOLED 28 dicembre ore 7.30 S. Messa GIOVED 29 dicembre ore 9.00 S. Messa VENERD 30 dicembre ore 18.00 S. Messa SABATO 31 dicembre ore 18.00 S. Messa di Ringraziamento DOMENICA 1 gennaio 2006 Maria Madre di Dio Giornata della Pace ore 8.00 S. Messa ore 10.30 S. Messa Solenne ore 17.00 Preghiera per la Pace LUNED 2 gennaio S. Defendente ore 8.00 S. Messa MARTED 3 gennaio ore 20.00 S. Messa MERCOLED 4 gennaio ore 18.00 S. Messa GIOVED 5 gennaio ore 15.30 17.00 Confessioni ore 18.00 S. Messa prefestiva VENERD 6 gennaio Epifania ore 8.00 S. Messa ore 10.30 S. Messa ore 14.30 Preghiera per i bambini Bacio a Ges Bambino SABATO 7 gennaio ore 15.30 17.00 Confessioni ore 18.00 S. Messa DOMENICA 8 gennaio ore 7.30 S. Messa ore 10.00 S. Messa SCUOLA DELL'INFANZIAARCOBALENO Vengono anche quest'anno proposte le tradizionali iniziative a sostegno dell'importante compito che da sempre la Scuola dell'Infanzia svolge per la crescita umana e cristiana dei nostri bambini. Gli ap- puntamenti sono i seguenti: VENERD 1 23 DICEMBRE 2005 dalle ORE 17 TRIPPA ALLA RICKY (da asporto) VENERD' 6 GENNAIO 2006 dopo l'incontro di preghiera INCANTO DEI DONI DELL'ALBERO seguir l'estrazione dei biglietti della lotteria DOPO LA S. MESSA DI MEZZANOTTE, GLI AMICI DEL FOOC E FIAM OFFRONO VIN BRUL E PANETTONE A TUTTI L'AUGURIO DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO! 9 Gam BUON NATALE 2005 da KALONGO Maria e Giuseppe - obbedienti all'editto dell'Impera- tore-andarono a Betlemme e l Maria diede alla luce Ges.' Poi lo depose in una mangiatoia dentro una stalla perch non ci fu posto per loro dentro il villaggio. Ma una schiera di Angeli venne dal ciclo e cantava: " Gloria a Dio nell'alto dei cieli e Pace in terra agli uomini che Dio ama " Carissimi Amici di Ronago , vi spero bene con le vostre famiglie, col Don e con tutto il Gruppo Missionario. Tra poco tempo ritorna la dolce festa del Natale di Ges e desideriamo farvi arrivare in tempo il nostro augu- rio riconoscente ed affettuoso. Vogliamo prima di tutto ringraziare ognuno di voi per le preghiere e sacrifici presentati a Dio per noi durante quest'anno 2005 e per le offerte inviate con generosit per soccorrere i nostri malati che in numero sempre crescente sono affluiti dentro lOspedale. Dei miei 29 anni trascorsi in Uganda anche questo stato - come lo scorso anno - il pi difficile e faticoso, per noi e per la nostra gente sofferente. La guerriglia si fatta pi feroce e insidiosa nella nostra zona cosicch non muoviamo pi le nostre macchi- ne sulle strade per paura di imboscate. L'Ospedale si salva con il trasporto tramite piccoli aerei da 5 e 9 posti gestiti da una compagnia di piloti Lu- terani, coi quali abbiamo da anni meravigliosi rapporti di stima e di collaborazione. Invece per i trasporti di carburante, cibo e medicinali ci affidiamo a qualche camion di trasportatori coraggio- si scortati dai soldati - che impiegano fino a 10 giorni a compiere i 520 Km che ci separano da Kampala, la capitale dell'Uganda. Ovviamente il costo dei trasporti viene raddoppiato, ma almeno noi non siamo re- sponsabili se il mezzo viene distrutto per strada dai ribelli.. Da 2 anni il governo ha obbligato la nostra gente ad abbandonare i loro villaggi e i campi da cui traevano la vita per vivere nei cosiddetti "Campi protetti dai soldati, che in realt altro non sono che miserabili ghetti formati da un agglomerato di povere capanne, senza pi vita privata... La Provvidenza ci ha aiutato a sistemare le migliaia di rifugiati della notte fuori dell'Ospedale dentro 18 grandi capannoni costruiti per loro da una organizzazione Irlandese e protetti da un muro lungo quasi un chi- lometro. Tali capannoni durante il giorno si trasformano in scuole e accolgono le migliaia di bambini sfollati. Benediciamo la Provvidenza di Dio perch almeno l'Ospedale ha cessato di essere un" enorme dormitorio pieno di sporcizia" ! Invece i! nostro bel monte continua ad essere - lungo il suo pendio- la sede di centinaia e centinaia di capan- ne ove trovano rifugio le migliaia di gente strapiantate dai villaggi. Purtroppo non ci sono servizi igienici ade- guati, sicch durante le piogge corriamo il pericolo che i liquami scendano in basso misti alla pioggia, provo- cando il Colera con la contaminazione della falda ac- quifera sottostante!! Per fronteggiare tale pericolo ab- biamo gi isolato un'ala dell'Ospedale che sar adibita ad accogliere i malati affetti da Colera.. .se ci dovesse capitare. Ecco le miserabili capanne sul monte 11 Purtroppo ancora non si intravede la fine di questa immane sofferenza ! Se poi ci mettete le mi - gliaia di poveri ragazzini e ragazzine rapiti in questi anni ( 1' UNICEF calcola il loro numero a pi' di 20.000) per farne "bambini-soldato" o "schiave del sesso" la misura della tragedia diven- ta davvero colma. Di fronte alle tragedie che fanno notizia quali Israele e Palestina, Irak, Afganistan ecc, il pianto dei popoli dell'Africa afflitti da tanti conflitti sanguinosi fa' davvero poco scalpore sulle pagine dei mass media e TV. Specialmente quando non c' il petrolio di mezzo. Forse avrete sentito che dopo 20 anni di guerra il Su- dan del Nord islamico ha firmato una pace col Sud nero, o che ci sono stati quasi 2 milioni di morti e 4 milioni di rifugiati lontano dai loro villaggi. Tale Pace voluta specialmente dall'America che ha intravisto nei ricchi giacimenti di petrolio dei Sud Sudan una grande occasione economica. Anche per tutti noi che viviamo nel nord Uganda tale pace ha fatto nascere una piccola "speranza " che i ri- belli ugandesi che tante sofferenze hanno provocato in questi 19 anni non trovino pi il sostegno ai rifor- nimenti di armi che appunto venivano dal Nord Sudan arabo... Ed per questo che noi ci rifugiamo solo nel cuore di Dio e invochiamo - come dice il Papa Giovanni Paolo II nella sua bella preghiera recitata a Lourdes - la Madonna che "sosta in lacri- me di fronte alle innumerevoli croci ove di nuovo vengono crocifissi tanti suoi figli e figlie ". Natale ci consola e ridona fiducia. In quel bimbo rifiutato dagli uomini ma accolto sul cuore di Maria sua mamma e di S. Giuseppe la speranza si rinnova. Lui il centro della storia. Quella che conta davvero. E cosi guardiamo avanti fiduciosi verso un futuro migliore nonostante i tanti segni desolanti. <Sperando, come ci insegna S. Paolo, contro ogni speranza umana. > A nome di tutti i malati , specie dei bambini e delle loro mamme cosi dolci e cosi pazienti man- do a voi tutti un forte abbraccio. Grazie per il vostro amore e sostegno. Dio vi colmi dei suoi doni e vi conceda un santo Natale ricco di gioia con Ges ' Salvatore e un Buon Anno 2006 ricco di grazi e consolazioni celesti. Vostro aff. P. Egidio Missionario Comboniano 11 Bicentenario Ripartiamo da 200 'anno 2005 ha rappre- sentato per noi un'occa- sione importante di me- moria e di rinnovamento, con il 200 anniversario di fondazione della Parrocchia. L Quanto avvenuto in quel lonta- no 1805 importante, in quanto rappresenta il riconoscimento dell'esistenza di una comunit, di una famiglia, magari piccola e umanamente povera, ma resa capace di generare e crescere nella fede i propri figli. Perci il nostro ricordare di- venuto gratitudine e voglia di rinnovato impegno. Abbiamo scelto di fermarci a ri- flettere - guidati periodica-men- te da un Teologo del Seminario - sulla vita della prima comuni- t cristiana descritta nel libro degli Atti degli Apostoli e di va- lorizzare l'adorazione al SS. Sa- cramento, in questo anno dedi- cato all'Eucaristia, Siamo andati a ripercorrere la nostra storia, inaspettatamente ricca, attraverso le dotte e pia- cevolissime conferenze del prof. Mascetti e l'intervento del prof. Don Xeres. Protagoniste della continuit della vita cristiana sono le fami- glie, con le loro gioie, difficol- t, contraddizioni. La presenza di Mons. Dante Lafranconi stato il dono straordinario per la giornata della famiglia nel mese di febbraio. Il Vescovo di Como ha celebrato la S. Messa nel giorno della no- stra Madonna, certamente il culmine della festa per il nostro paese. E poi abbia- mo avuto la visita di un al- tro Ve-scovo ancora, Mons. Festorazzi, che ha ammini- strato la Cresima. Da quando parrocchia, alla comunit di Ronago non mai mancato il sacerdote, n sono mancate le vocazioni. Abbiamo festeggiato con particolare in- tensit i nostri preti viventi e dedicato vari appuntamenti al ricordo di quelli che non ci sono pi. Per la festa del patro- no S. Vittore, don Albino stato con noi; in settembre due sacer- doti ci hanno donato una serata di intensa riflessione sulla figu- ra di don Matteo; le corali di Ronago e di Uggiate insieme hanno offerto, il 27 novembre, una magistrale "elevazione spi- rituale" con la rievocazione del- le persone pi care alla nostra comunit. I sacerdoti della zona pastorale hanno espresso, con una concelebrazione, il coinvol- gimento affettivo delle parroc- chie limitrofe. La Scuola d'infanzia ha solennizzato la giornata ad essa dedicata invi- tando le suore a tornare dopo tanti anni, per qualche ora, tra noi. Grazie al bicentenario, si sono approfonditi il dialogo e la col- laborazione con l'Amministra- zione comunale, con momenti particolarmente coinvolgenti per tutta la popolazione, come il conferimento della cittadinanza onoraria a mons. Lafranconi, a don Antonio e a don Sergio. Tante iniziative realizzate ed al- tre ancora in programma, cele- brazioni, manifestazioni cultu- rali e artistiche, momenti convi- viali vorrebbero esprimere la gioiosa sorpresa di chi scopre che la comunit in cui vive un albero centenario, piantato da un Altro, coltivato con amore dalle generazioni che ci hanno preceduto e per questo carico di frutti. E dopo la festa durata un anno intero ci ritroviamo con il desiderio di progettare ancora per noi e i nostri figli un futuro all'altezza dell'eredit che ab- biamo ricevuto. Per almeno altri cento anni an- cora. Ronago, dicembre '05 Enrico 12 Ritessere le relazioni
egli ultimi mesi seguiti
all'elezione al soglio pontificio di Papa Be- nedetto XVI, si assistito ad un dibattito sempre pi serrato su tematiche di tipo morale, che hanno sicuramente notevole ri- levanza in un'epoca storica cos complessa come la nostra, ma che spesso sono di difficile comprensione per il popolo dei fedeli, proprio per le loro impli- cazioni di ordine filosofico e teologico. N Ho apprezzato, dunque, ancora di pi la severa concretezza lombarda con cui il Cardinale Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi ha affrontato aspetti legati alla quotidianit della vita delle persone in una metropoli come Milano, ma che possono essere "esportati" anche in real- t pi piccole e periferiche. Egli ha parlato in occasione del- la festivit di Sant'Ambrogio, nella Basilica dedicata al Santo patrono del nostro capo-luogo di regione. La sua omelia stata un'analisi puntuale delle difficolt che in- contrano le persone, dall'emer- genza abitativa alla precariet del lavoro, soprattutto giovani- le, che impedisce di formarsi una famiglia, dalla triste condi- zione di solitudine di molti an- ziani alla insufficiente integra- zione di chi arriva da noi per cercare onestamente un lavoro dignitoso. stato un discorso che ha rivelato, ancora una volta, la sua ansia pastorale, il suo saper leggere con acutezza i bisogni di tutti, in particolare degli ultimi. Il Cardinale ha usato l'espres- sione "rete spezzata", una defi- nizione di tipo sociologico, per rappresentare la paura della prossimit, la preoccupazione che il vicino di casa, di ufficio o di fabbrica sia percepito come un estraneo, quasi come un po- tenziale nemico. Ha cos sottolineato la necessit di "ritessere le relazioni" tra gli uomini, facendo diventare l'accoglienza il segno distintivo delle nostre comunit, combat- tendo la marginalit di molti che non si sentono integrati. Mi piace poi mettere in luce come l'Arcivescovo di Milano abbia indicato la scuola come luogo privilegiato di accoglien- za, dove i genitori si conoscono tra loro tramite i bambini, che sono scevri dai pregiudizi degli adulti ed intessono relazioni di amicizia, avviando un processo che facilita la costituzione di una rete famigliare solidale. Forse davvero il nocciolo del problema nella societ contem- poranea va individuato nella ca- pacit di dialogare, aprendosi agli altri, rifuggendo da quella tentazione individualista che ci separa e ci fa illudere di vivere in un deserto felice. Forse seguendo questa pista che potremo superare paura e solitudine, ritrovando la chiave per uscire dalle nostre insicu- rezze e riannodare quella rete invisibile, ma forte, che teneva unita la gente. Maurizio DIOCESI di COMO a ROMA "alla CATTEDRA di PIETRO e ai SANTUARI EUCARISTICI" 20/24 marzo 2006 Quota di partecipazione: euro 460,00 Iscrizioni entro il 19/12/05 ZONA PASTORALE "PREALPI" in TERRA SANTA 17/24 aprile 2006 Quota di partecipazione: euro 990,00 indispensabile il passaporto individuale con validit almeno fino al 30 ottobre 2006 Per informazioni e programma dettagliato rivolgersi a Don Eugenio Associazione SCUOLA DELLINFANZIA ARCOBALENO Bilancio di previsione Le riflessioni, questa volta, partono dal Bilancio di previsione per lanno 2006, che lAssem- blea dei Soci ha approvato nella sua riunione del 25 novembre u.s., e che evidenziamo qui di seguito. Euro BILANCIO PREVISIONE 2006 USCITE ENTRATE Riscaldamento 4.000 Rette 54.000 Luce/Acqua/Tel. 1.500 Contributo Regione 3.800 Costo Personale 89.000 Contributi Ministero 29.000 F.I.R.R. 6.000 Contributi Comune 20.000 Alimenti 9.500 Lotteria 2.000 Imposte IRAP 4.300 Incanto doni albero 2.500 Spese sicurezza 800 Altre manifestazioni 2.000 Corsi/Att. Speciali 4.000 Offerte Privati ed Associazioni 7.000 Spese Amministrazione 3.500 Contributi Aziende 5.000 Cancelleria/Postali 1.500 Quote sociali 1.000 Spese bancarie 500 Acquisto Beni inf. 500 900 Totale 126.300 Ammortamenti 3.500 Manutenzioni 800 Perdita prevista 7.000 Compensi specialistici 1.500 Varie 2.000 Totale 133.300 Totale 133.300 II bilancio di previsione 2006 si chiude con una perdita prevista di 7.000,00, dovuta semplice- mente alla diminuzione dei bambini frequentanti la scuola. Infatti essi sono passati da 56, dello scorso anno scolastico, a 48 per lanno 2005/06 e, poich lincasso pro capite per la retta di circa 1.100,00, il conto subito fatto. Le altre voci di bilancio, sia in entrata che in uscita, non sono variate di molto e speriamo che la previsione si dimostri veritiera, onde evitare una perdita maggiore. Il Consiglio, comunque, si adoperer affinch la previsione 1 possa risultare meno negativa e per questo conta anche sulla buona volont di tutte le persone a cui sta a cuore la nostra Scuola dellInfanzia. In particolare ricordiamo le consuete ini- ziative natalizie: la lotteria e lIncanto dei doni dellalbero, il cui ricavo sar proprio di competenza del 2006. Soprat- tutto per I doni dellalbero importante una buona partecipazione da parte di tutti, sia nel portare gli oggetti da incan- tare che con la presenza al momento dellincanto, in modo da raggiungere un ottimo risultato. Sul fronte delle spese si sta gi facendo unassidua azione per il loro contenimen- to, operando anche con mirati investi- menti cos davere tutto funzionante con il giusto livello tecnico. Altro non possi- bile fare senza correre il rischio di intac- care la qualit del servizio prestato, cosa a cui, assolutamente, non si vuole arriva- re. In questo campo continuer il servizio della Psicologa ed inizier quello della Logopedista, mentre ci si sta muovendo per fornire un Orario prolungato. Questa iniziativa vista come un servi- zio a favore alla famiglia, poich ci stia- mo rendendo conto che sono sempre di pi i genitori in difficolt con lattuale ora- rio delle 8,30/16,00; a questi si vorrebbe offrire la possibilit di portare i bambini prima delle 8,30 e di riprenderli dopo !e 16,00. Nel prossimo mese di gennaio verr di- stribuito a tutte le famiglie con bambini in et della Scuola dellInfanzia un formulario, nel quale chi lo riterr opportuno indicher le proprie esigenze rispetto ad un orario pi ampio. Valutate le risposte e constatata una richiesta complessiva di una certa entit, si organizzer quan- to necessario per poter iniziare con i nuovi orari a partire dallanno scolastico 2006/07. Sempre nella riunione del 25 novembre, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a sostituire il consigliere Marini Andrea. Questi, nominato quale rappresentante dei genitori, non poteva pi ri- coprire la carica in quanto, a partire da questanno scolastico, non ha pi bambini frequentanti la Scuola. Al suo posto il Consiglio ha nominato il sig. Mirco Tomasetto Ora il Consiglio di Amministrazione composto da: Don Eugenio Verga (presidente), Alberto Guer- rino (vicepresidente), Fasola Carla, Barbierato Francesco, Maestri Mattia, Briccola Angela, Mirco Tomasetto. In conclusione ricordiamo che, presso Don Eugenio, possibile versare la quota associativa per lanno 2006. Questo ci d loccasione per rimarcare limportanza davere soci sempre pi numero- si; oltre che un aiuto economico, sicuramente un forte segno di attenzione, da parte dei parroc- chiani, verso lattivit svolta dalla nostra Scuola ed un apprezzamento della sua esistenza nella no- stra comunit. Al termine di questanno ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno dato una mano, sia finanzia- riamente che nellesecuzione di svariati lavori; le loro azioni sono per noi di vitale importanza! Gra- zie! Infine, a tutti coloro che ci leggono con assiduit porgiamo un cordiale augurio per un S. Nata- le ed un sereno 2006. Guerrino A.