di tempo che la macchina pubbli- citaria si messa in moto. Si dice che sar un Natale in tono minore. Non perch diminuita la fede oppure meno gente affluir alla S. Messa di Mezzanotte, ma semplicemente per- ch per tanti la busta sar pi leggera del solito. Quindi Natale un po' sino- nimo di una gioia basata sugli acquisti fatti per s e per gli altri. Povero Nata- le, povero Ges Cristo sfruttato dalla sua nascita fino alla sua morte! Quan- te croci diamantate penzolano dal col- lo non solo degli uomini di Chiesa, ma anche di tante persone che il Cristia- nesimo lo conoscono per sentito dire. Ma ci siamo dentro un po' tutti noi che "ci svegliamo" a Natale (tantissimi), a Pasqua (un po' di meno), cos come ci svegliamo in occasione del Battesimo, delle Prime Comunioni, e della Cresi- ma, e poi... andiamo in letargo. troppo bello e, diciamolo pure, trop- po concreto il Natale. Ci invita a stare con i piedi per terra, a rimboc- carci le maniche, a vivere nei nostri paesi senza sognare "il paese dei ba- locchi", a stabilire dei rapporti con gli altri, con tutti gli altri. S Ci invita a solidarizzare, a condivi- dere i momenti di gioia ma anche quelli di dolore. Ci aiuta a conosce- re Dio, a sentirlo vicino perch Dio non solo lass nei cicli ma anche qui sulla terra. Non solo un Dio onnipotente, ma soprattutto un Dio Abb (cio Pap) che ci ama, ci guida, ci corregge, ci perdona. Un Dio che ha messo su casa a Natale qua sulla terra, ma ne ha preparata un'altra per tutti noi in Paradiso. Questa bella novit (Vangelo) inizia proprio a Natale, ma continua per tutto un anno, per tutta la vita...fino alla nostra Pasqua, cio il passaggio dalla vita di quaggi a quel- la di lass. Auguri carissimi per una buona partenza ma anche per arrivare tutti al "traguardo". IL DONO II falegname stava l, vicino alla finestra, il fabbro e il tessitore pi avanti, sulla destra, langelo sulla stalla e poi, appena fuori disposte a semicerchio, le pecore e i pastori... Il direttore del presepio era in grande agitazione: fra sette minuti partir la processione! Sbrigatevi, tardi, sta per nascere Ges, preparatevi per tempo, non ve lo ripeto pi! Tutte le statuine si davano da fare alla ricerca di qualcosa di speciale da donare, tutti erano di fretta nellattesa del segnale che avrebbe dato ini - zio alla notte di Natale, Solo un personaggio, un vecchio mendicante, lultimo del presepio, una statuina come tante, non aveva, poveretto, alcun regalo da portare, era proprio desolato e cominci a pregare: "Signore, non sono degno" - ripeteva dentro di s - "ho fatto tanta strada per venire fino a te, non ho nulla da offrirti, neanche un atto di bont, ma di soltanto una pa- rola e avr la tua piet". Intanto alla capanna era nato gi il Bambino. E tutti si accostarono per vederlo da vici- no, con i visi sorridenti, le mani cariche di doni, adoravano il Re dei dei e di tutte le na- zioni. La statuina povera invece rimase sullentrata, restando un po in disparte per non essere notata; ma accadde proprio allora un miracolo damore, protagonista la Madon- na, Madre del Redentore. Maria, col figlio in braccio, non riusciva a ritirare i doni che il presepio voleva loro rega- lare, mentre San Giuseppe era impegnato in una lotta contro gli spifferi del vento allinterno della grotta. A chi affidare allora il divino Bambinello? Maria si guard intorno e not quel poverello con le mani libere e non ci pens su: pro- prio a lui, con tenerezza, diede il suo Ges. Fu cos che, con fede, chi non aveva niente ebbe in dono il Figlio di Dio Padre Onnipo- tente, il dono pi prezioso per la pace di ogni cuore che rinasce e ci ricorda che Natale solo Amore. ECCO DI NUOVO DAVANTI A NOI IL NATALE. UN CIELO, UNA NOTTE. UN GIORNO. UN CIELO PER LA VOCE, UNA NOTTE PER LA PREGHIERA, UN GIORNO PER LA SPERANZA. (F. Mauriac) IL PRODIGIO DEL NATALE Se il prodigio del Tuo Natale non fosse avvenuto non potremmo camminare con speranza. Noi non abbiamo capacit di raggiungere Te, o Dio, ma Tu hai avuto limmensa bont di venirci incontro di venire fino a noi dagli spazi insondabili del Tuo regno. Tu sei venuto fino a noi fino a farti uomo, sei comparso sulla terra e ti sei messo a conversare con gli uomini. Questo il Tuo Natale, il punto di contatto del Verbo di Dio con noi gente di questo piccolo pianeta. Emanuele il tuo nome, Tu sei davvero il Dio con noi. Allora, non occorre altro che venire da Te: in Te la soluzione ultima dei nostri proble- mi in Te sicura la nostra salvezza in Te approda la via dei nostri passi. Paolo VI DOPO LA S. MESSA DI MEZZANOTTE, GLI AMICI DEL FOOC E FIAM OFFRONO VIN BRUL E PANETTONE SULLA PIAZZA DELLA CHIESA. A TUTTI LAUGURIO DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO! APOSTOLATO DELLA PREGHIERA Si porta a conoscenza a tutte le aderenti allApostolato della Preghiera che a parti- re dal mese di gennaio 2008 i foglietti saranno disponibili, per chi lo desidera, in fondo alla Chiesa. Eventuali offerte si potranno mettere nella bussola. CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE DOMENICA 16 DICEMBRE ore 14.30 Festa della Scuola dellInfanzia LUNED 17 DICEMBRE ore 16.15 Novena ore 18.00 S. Messa MARTED 18 DICEMBRE ore 16.00 Novena ore 20.00 S. Messa ore 20.30 22.00 Confessioni MERCOLED 19 DICEMBRE ore 9.00-11.00 Confessioni (P. Comboniano) ore 15.00-18.00 Confessioni (P. Comboniano) ore 16.15 Novena ore 18.00 S. Messa ore 20.30 22.00 Confessioni GIOVED 20 DICEMBRE ore 9.00 S. Messa ore 9.30- 11.30 Confessioni ore 16.00 Novena ore 20.30 22.00 Confessioni VENERD 21 DICEMBRE Comunione agli Ammalati ore 16.00 Novena ore 18.00 S. Messa ore 20.30 22.00 Confessioni SABATO 22 DICEMBRE ore 15.00 Confessioni ore 16.00 Novena ore 18.00 S. Messa ore 20.30 22.00 Confessioni DOMENICA 23 DICEMBRE ore 7.30 S. Messa ore 10.00 S. Messa ore 15.00- 17.30 Confessioni LUNED 24 DICEMBRE ore 9.00- 11.30 Confessioni ore 16.00 S. Messa di Natale per i ragazzi con benedizione dei Ges Bambino ore 23.30 Veglia ore 24.00 S. Messa della Nativit MARTED 25 DICEMBRE NATALE DI GES ore 8.00 S. Messa ore 10.30 S. Messa MERCOLED 26 DICEMBRE ore 9.00 S. Messa S. Stefano GIOVED 27 DICEMBRE ore 9.00 S. Messa VENERD 28 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa SABATO 29 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa DOMENICA 30 DICEMBRE ore 7.30 S. Messa ore 10.00 S. Messa LUNED 31 DICEMBRE ore 18.00 S. Messa di ringraziamento MARTED 1 GENNAIO 2008 Maria, Madre di Dio - Giornata Mondiale della Pace ore 8.00 S. Messa ore 10.30 S. Messa ore 17.00 Preghiera per la Pace MERCOLED 2 GENNAIO ore 9.00 S. Messa S. Defendente GIOVED 3 GENNAIO ore 9.00 S. Messa VENERD 4 GENNAIO ore 18.00 S. Messa SABATO 5 GENNAIO ore 18.00 S. Messa prefestiva DOMENICA 6 GENNAIO EPIFANIA ore 8.00 S. Messa ore 10.30 S. Messa ore 14.30 Preghiera e benedizione dei bambini SCUOLA DELLINFANZIAARCOBALENO Vengono anche questanno proposte le tradizionali iniziative a sostegno dellimportante compito che da sempre la Scuola dellInfanzia svolge per la crescita umana e cristiana dei nostri bambini. Gli appuntamenti sono i se- guenti: => SABATO 22 DICEMBRE 2007 dalle ORE 17 TRIPPA ALLA RICKY (da asporto) => DOMENICA 6 GENNAIO 2008 dopo lincontro di preghiera INCANTO DEI DONI DELLALBERO Seguir lestrazione dei biglietti della lotteria LA PAGINA DEL GAM Carissimi Amici del Gam, due mesi sono ormai trascorsi dalla bella Giornata An- nuale del nostro gruppo missionario. Dopo la preghiera, alla Santa Messa in chiesa, c stata una "Festa in piazza" con la degustazione dei prodotti del commercio equosolidale: i biscotti, il cioccolato, e poi nutella, frutta, caff, t, bibite, vini... con il "pranzo in allegria" e infine con i giochi dei ragazzi delloratorio ne! pomeriggio. Abbiamo rivisto i "fedeli gamiti" rinnovare presso il gazebo la loro solidariet per sostenere le iniziative per i nostri missionari e c stata qualche nuova adesione.... e poi i ragazzi hanno partecipato in molti alla bellissima iniziativa "una matita per Moyo" a sostegno del progetto del Centro Multipurpose di Padre Philip Zema. I particolari delle cifre sono stati pubblicati subito dopo sul foglietto della domenica 28 ottobre, qui mi preme dire di nuovo grazie a tutti coloro che sostengono con la preghie- ra e la generosit i nostri missionari nel corso dellanno. Ciascuno pu scegliere se aiutare tutti indistintamente , o qualcuno in particolare : sempre i responsabili del Gam rispettano le vostre intenzioni. LA POSTA DEL GAM BUON NATALE 2007 da KALONGO (Nord Uganda) Maria e Giuseppe - obbedienti alleditto dellImperatore - andarono a Betlemme e li Maria diede alla luce Ges e lo avvolse in fasce. Poi lo depose in una mangiatoia dentro una stalla, perch non ci fu posto per loro nel caravanserraglio. Ma una schiera di Angeli venne dal cielo e cantava : "Gloria a Dio nellalto dei cieli e Pace in terra agli uomini che Dio ama" Carissimi Amici della Parrocchia di Ronago, anche questanno ho avuto la grande gioia di essere con voi per continuare a tener viva assieme la memoria del nostro caro P. Giu- seppe Ambrosoli. Ora si avvicina la dolce festa del Natale di Ges e desidero farvi ar- rivare in tempo il nostro augurio riconoscente ed affettuoso. Anzitutto voglio ringraziare ognuno di voi per le preghiere e sacrifici presentati a Dio per noi durante questanno 2006-07 e per le offerte che mi avete donato in occasione della S. Messa. Ringrazio di nuovo anche il Comune di Ronago per il suo aiuto. Sono felice di annunciarvi che la Pace nella nostra zona si fatta pi vicina. Da un anno circa sono cessate le ostilit dei ribelli sulle strade, per cui possiamo di nuovo muoverci senza pau- ra con le macchine. I grandi " Campi Profughi " ove erano raccolti migliaia di poveretti, stanno scomparendo e la gente si sposta gradualmente verso il proprio villaggio, formando "Campi Profughi pi piccoli", con maggiore spazio tra una capanna e laltra. Nel frattempo una delegazione del Governo sta trattando coi Ribelli in Sud Sudan, per garanti- re una vera pace. Questo processo, logorante, sta durando da pi di un anno e ancora non si vede una chiara conclusione. Che fare? Sperare e pregare Ges Salvatore, unico vero Signo- re della Pace. Anche oggi sul nostro monte per si vedono ancora molte capanne senza servi- zi igienici adeguati. Infatti durante lo scorso Gennaio abbiamo avuto vari casi di colera che - grazie a Dio - abbiamo potuto controllare in poche settimane, grazie al pronto intervento dellUNICEF e al Reparto di isola- mento allestito in tempo. Purtroppo anche se la vera guerriglia finisce, resteranno da risol- vere gli enormi problemi che una guerra du- rata quasi 20 anni ha lasciato dietro di s. Una giovent fragile, che ha vissuto il trauma della paura e della violenza, e che ha perso la confidenza nella sua generazione , vuoi il governo e vuoi i suoi genitori e nonni. In que- sto senso anche i nostri giovani vivono il di- sagio generazionale che ha caratterizzato la nostra famiglia in Italia, in Europa e nel mon- do. In questo momento assai difficile della nostra storia noi confidiamo nella presenza e nellintercessione del Servo di Dio P. Dott. Ambro- soli Giuseppe, fondatore dellOspedale di Kalongo, in cui lui lavor con tanto amore per 30 anni. Abbiamo celebrato il 20 anniversario della sua morte lo scorso 27 Marzo 2007 col concorso di 3 Vescovi e tantissima gente. Il Natale che viene ci consola e ridona fiducia. In quel bimbo rifiutato dagli uomini ma accolto sul cuore di Maria sua mamma e di S. Giu- seppe la speranza si rinnova. Lui il vero Signore della storia. E cos guardiamo avanti fi- duciosi verso un futuro migliore nonostante i tanti segni desolanti, "sperando, come ci in- segna S. Paolo, contro ogni speranza umana. ". A nome dei malati, specie dei bambini e delle loro mamme cos dolci e cos pazienti, man- do a voi tutti con il vostro Don, il Gruppo Missionario e tutta la Parrocchia un forte abbrac- cio. Grazie per il vostro amore e sostegno. Buon Natale ricco di gioia e Buon Anno 2007 benedetto dal Signore! Con affetto e amicizia, P. Egidio Tocalli Missionario Comboniano Foto: A Lourdes col Vescovo Diego e Don Giorgio Pusterla. I BAMBINI DI KALONGO Alla fine di novembre abbiamo ricevuto una bellissima letterina: lhanno scritta i bambini di Kalongo che frequentano le scuole. Ve la faccio conoscere integral- mente perch molto bella e ci fa toc- care con mano la gioia che ha invaso i loro cuori per il loro primo Natale con la Pace.. Ce la manda Suor Lucia Cor- bellato che segue da anni gli orfani e i poveri di Kalongo. A lei ogni anno man- diamo per !a scuola dei bambini euro cinquecento. Siamo nella gioia.. e vogliamo cantare: la pace venuta a noi dallalto A META NOVEMBRE, CI HA SCRITTO PADRE PHILIP ZEMA: Carissimi amici di Ronago Grazie per le-mail che ho ricevuto. Grazie di cuore per lo sforzo che fate per aiutarmi. Questanno, proprio, vi ho disturbato troppo. Ieri, quando sono ritornato dEdiofe dove ero an- dato per predicare una giornata di ritiro per le suore comboniane, il mio superiore (comunit comboniana dOmbaci) mi ha dato la buona notizia che i soldi mandate ( 300,00 ..., e 2.000,00 dallAntonietta, chiaramente indicato come fondi per il progetto Multipurpose di Movo) saranno destinati al progetto. Per, 230 (i!10%) viene tolto, e quindi rimane solo 2.070. Questa una prassi normalissima nella provincia comboniana ugandese; quando un confratello riceve offerte, una parte viene tolto per i bisogni della provincia e luso viene deter- minato dalla comunit locale, (in questo caso la comunit dOmbaci). Sono, lo stesso, molto contento perch mi hanno, almeno, capito che bisogna finire la faccenda del progetto per po- ter sentirmi libero per glimpegni come parroco dOmbaci. Tanti cari saluti a tutti quanti. Buona domenica! Con affetto, P. Philip Zema Le strade dAma a Moyo sono diventate brut- te a causa delle piogge ed inondazioni; il cambiamento del clima a causa della distru- zione dellozono ci colpisce pure; ho rischiato di passare la notte sulla strada con tanti ca- mion e bus incastrati nel fango. DA SUOR CATERINA MARCHETTI Domenica 30 ottobre con noi cera suor Caterina Marchetti che ci ha donato la sua testimonianza di donna missionaria , salda nella fede in Dio e piena di coraggio e di entusiasmo: ci ha mandato il suo grande grazie e una poesia, scritta il Natale scorso in occasione dellinaugurazione di "Radio Bakita" in Sud Sudan. LA RADIO: un annuncio che corre velo- ce. Mentre il silenzio avvolgeva la terra, e le stelle della volta celeste del Sud Sudan brillavano pi che mai, e il Nilo scorreva lento attraversando la citt di Juba, un annuncio fu dato dalla stazione Madre di Juba: "Oggi nato per voi il Salvatore del mondo, Ges, il Consolatore Ammirabile, il Principe della pace." E il sogno divent realt. S, a mezzanotte di Natale migliaia di Sudanesi hanno potuto ascoltare lannuncio che i pastori di Betlemme udirono dagli Angeli in quella notte Santa: "Gloria a Dia e pace in terra agli uomini che egli ama." Quanti incontri per mettere assieme le idee. Quante fatiche per mettere assieme pezzo per pezzo. Quante porte bussate per chiedere aiuti, permessi, frequenze. Quanti test fatti per far partire questo progetto. E il sogno divenne realt Si esso raggiunger Tutti i popoli del Sudan, Tutti udiranno nella loro lingua che: "II verbo si fatto carne ed venuto ad abitare in mezzo a noi." Oggi questo lo possiamo fare: Grazie alla Divina Provvidenza E a quanti Lei ha mosso per darci laiuto necessario e far s che questo sogno diventasse realt. suor Caterina AVVENTO 2007: AL CUORE DEL MONDO! Anche questanno la Caritas Diocesana ci ha proposto un cammino di fraternit e con- divisione per il tempo liturgico di Avvento e di Natale. Questo percorso ci ha fatto incon- trare nei quattro continenti - Asia, Africa, America ed Europa - delle comunit che hanno un grande bisogno di aiuto. In Bangladesh aiuteremo una comunit a ricostruire il proprio villaggio su un nuovo terreno, in seguito a uno "sfratto", affinch possa diventare autonoma nel suo sosten- tamento. In Mozambico daremo sostegno al sistema sanitario pubblico di base, con una partico- lare attenzione allinfanzia e alle malattie pi diffuse (HIV/AIDS, malaria...). In Guatemala contribuiremo a formare delle ostetriche rurali che poi saranno occupate in attivit di cura, prevenzione e monitorag- gio sul territorio. In Georgia contribuiremo al funzionamento della mensa Caritas di Tbilisi che offre assi- stenza alimentare a poveri e ad anziani, in questo cammino siamo stati aiutati da testi di meditazione e preghiera che, nelle quat- tro domeniche di Avvento, sono stati pubbli- cati sul foglietto settimanale. Accostati alla Parola ascoltata durante lEucaristia domenicale, ci hanno fornito la possibilit di riscoprire e di vivere bene questi tempi liturgici cos importanti per la nostra vita di Cristiani: lAvvento, tem- po di attesa gioiosa; il Na- tale, tempo di accoglienza grata a Dio che si fa uomo e viene in mezzo a noi per condividere pienamente la nostra esperienza umana e per indicarci con la sua vita che la strada da percorrere per la redenzione quella della condivisione e del ser- vizio nei confronti di tutti i fratelli bisognosi di aiuto. Al cuore del mondo sta proprio questo grande amo- re di Dio per lUomo, amore che si rende concreto attraverso di noi, at- traverso la nostra capacit di saper giocare nel servizio i talenti, i doni da Lui ricevuti e per condividerli con tutta lumanit. La Caritas Diocesana invita ciascuna comu- nit parrocchiale a far partire questo percor- so dal proprio interno, rendendosi capace, di fronte alle solitudini della societ odierna, di saper donare speranza, e diventando, at- traverso lesercizio dellamore umano, por- tatrice dellamore di Dio, che amore acco- gliente, che amore che porta alla vera pace. La nostra comunit ha scelto di condividere questo cammino di crescita e di conversio- ne allamore, anche attraverso il sostegno dei quattro progetti, presentati nel dettaglio sui foglietti settimanali (uno per ogni dome- nica) e anche sui volantini a disposizione in chiesa. Per contribuire concretamente c spazio per tutti... e per tutte le possibilit. Sar in- fatti possibile lasciare unofferta nellapposi- ta bussola in fondo alla chiesa, aderire alla proposta 1 euro per un cuore, componen- do le cornici intorno ai quattro progetti sul cartellone che si trovano sempre in chiesa. Sentiamoci tutti chiamati, come figli di Dio e fratelli in Cristo, a rendere vi- sibile attraverso la nostra vita lAmore che Dio ci ha dona- to. Un Amore che non per pochi eletti, ma per lumanit in- tera, in particolar modo per quella sofferente, emargi- nata, calpestata nei diritti. Un Amore che pu arrivare a questa umanit an- che attraverso cia- scuno di noi, nes- suno escluso! Caritas PROGETTI REALIZZATI CON LE OFFERTE DELLA WENTO DI FRATERNIT 2006 La scuola e le comunicazioni sono i settori su cui si concentrato anche nel 2007 il progetto in Sudan durante il se- condo anno di attuazione. Daccordo con il Vescovo ed il Vicario generale della diocesi di Wau, i soldi raccolti per il Sudan sono stati impiegati per inter- venti nel settore scolastico e per poten- ziare i mezzi di comunicazione della Diocesi. Per contribuire a rompere lisolamento in cui tutta la Diocesi si trovava, si ac- quistato ed installato un kit per la con- nessione satellitare del costo di circa 3.500 euro, che ha permesso laccesso ad internet dai locali della Curia a Wau. Nella parrocchia di Raga, le attivit sono state portate avanti in stretto con- tatto con il parroco, il comboniano Eu- genio Calligari di Chiavenna. stato scavato un nuovo pozzo per garantire tutto lanno lacqua pulita ai circa 1.500 ragazzi e ragazze delle scuole elemen- tare e superiore. Vista lurgenza di adottare misure per il miglioramento della qualit dellinse- gnamento, si sono stanziati 10.000 euro per lorganizzazione di corsi di ag- giornamento di breve durata per gli in- segnanti di alcune scuole della parroc- chia e per lacquisto di strumenti utili per produrre localmente del materiale didattico integrativo. Prosegue poi fra molte difficolt il pro- getto di ricostruzione della scuola ele- mentare di Kata, un piccolo centro ad un centinaio di chilometri a nord di Raga, quasi al confine con il Darfur. Il progetto, ampliato rispetto al program- ma originale, stato parzialmente rifi- nanziato perch il materiale acquistato lanno scorso andato perso nel corso della passata stagione delle piogge. Ormai la costruzione arrivata al tetto, e sar quindi possibile tenere le lezioni. Infine, a Deim Zubeir, prevista la rico- struzione di una buona parte del tetto della scuola elementare che versa in condizioni molto precarie per i lunghi anni di abbandono. Il 2008 sar lultimo dei tre anni previsti per il sostegno economico alla diocesi di Wau. Dopo i grossi aiuti inviati nel 2002 e 2003, finalizzati alla costruzione del Centro Giovanile Padre Daniel de la Sierra, continua il rapporto privilegiato con la Parrocchia Nuestra Signora de Caacup di Buenos Aires. L ultimo aiuto inviato (10.000 euro) stato utilizzato per la realizzazione del- la Cappella San Biagio. Si tratta di una piccola ma dignitosa costruzione, sorta nella parte del quartiere dove si inse- diano gli ultimi arrivati e capace di ac- cogliere un centinaio di persone; nel re- tro stata realizzata la mensa comuni- taria per i pi poveri. Il Centro Padre Daniel continua la sua attivit: falegnameria, lavorazione del ferro, panificazione, scultura, informati- ca, lavorazione del vetro, della cera e della ceramica. Negli ultimi anni alcune offerte private sono state indirizzate al centro per permettere lacquisto di nuo- ve apparecchiature. Caritas LIGNORANZA DELLE SCRITTURE IGNORANZA DI CRISTO n questi giorni sta per essere stampata e messa in vendita la nuova traduzione della Bibbia. Ci sar anche un cambia- mento nella preghiera del Padre Nostro: al posto di "non indurci nella tentazione" ci sar "non abbandonarci nella tentazione". Pu sembrare una cosa da nulla, invece un nuovo modo di vedere Dio. Ma ci sa- ranno anche altri cambiamenti, si dice un migliaio. Al di l di questo particolare che magari pu passare inosservato, oppure apparire secondario, quello che pi conta renderci conto che la Parola di Dio viva, efficace, attuale, ci tocca in profondit ma anche nei problemi concreti. Purtroppo come la vecchia traduzione cos anche la nuova rischia di passare senza sfiorarci. Siamo cristiani ma purtroppo Ges Cristo non lo conosciamo. una costatazione che gi faceva S. Girolamo quando, per far conoscere la vita di Ges, ha tradotto la Bibbia in lingua "volgare" in modo che non solo gli addetti ai lavori ma tutti la po- tessero leggere. Diceva S. Girolamo che non conosce Ges chi non legge il Vange- lo. Possiamo dire che nonostante siano passati tanti anni, nonostante sappiamo leggere e scrivere e abbiamo la possibilit di comprare un vangelo, siamo ancora molto... "ignoranti" (da una recente statisti- ca risulta che il 70% dei cristiani non ha mai letto il vangelo!) Parliamo di Lui, cele- briamo dei riti, riceviamo i Sacramenti, cri- tichiamo e prendiamo delle posizioni ma senza sapere nulla di Lui. una consuetu- dine che ormai ha toccato ogni ambito del- la vita che va dallo sport alla politica, dallecologia alleconomia. Parliamo senza conoscere largomento. Come prete (ad- detto ai lavori) davanti a tanti documenti promulgati dal Papa o dai Vescovi, ma an- che ai loro discorsi, delle volte mi viene da ribellarmi perch sembra che questi scritti siano pi importanti del Vangelo. Trovo in- fatti che il Vangelo cos com, senza com- plicazioni, sia labc per poter leggere e scrivere e, come le tabelline, per poter fare i conti. Non si pu andare lontano senza queste, anzi si va lontano litigando e scambiando i puntelli per pilastri. Anche I noi come il dottore della legge rischiamo di non riconoscere qual il comandamento pi importante, di non sapere qual liden- tikit del cristiano. Stiamo andando verso il Natale. S, vero che Dio ha parlato in di- versi modi lungo la storia attraverso avve- nimenti e persone (i profeti). Ma Lui stesso si reso conto che doveva farsi uomo per poter parlare pi incisivamente. Ecco allo- ra la sua vita uguale alla nostra sotto laspetto umano, ma con uno stile, una ca- ratteristica, un messaggio che diventa un po come il lievito nella pasta (per usare una sua immagine). Tutto acquista gusto, sapore, vita, anche la morte, anche il dolo- re e il peccato, cose che sarebbero segno del fallimento della vita terrena. Abbiamo bisogno di incontrarci con Ges Cristo a tu per tu, partendo dalla sua vita, dalla sua parola quella messa per iscritto dagli evan- gelisti e quella scritta nel profondo del no- stro cuore. Don Eugenio vita della comunit parrocchiale IL CATECHISMO IN PREPARAZIONE AI SACRAMENTI I Sacramenti sono doni che il Signore ci fa gratuitamente: ognuno li merita, ognuno degno di ricevere segni dellamore di Dio. tuttavia vero che ognuno ha anche il compito di preparar- si con impegno per capire il senso di ci che accoglier, per far s che questa preziosa fiamma abiti in noi diventando sempre pi luminosa. Partecipare quindi al catechismo non vuol dire compiere latto formale di una presenza passiva o "ribelle", ma cogliere lopportunit per crescere nella fede cristiana in un cam- mino di maturazione spirituale e consa- pevolezza di appartenenza alla Chiesa. I ragazzi di terza media celebreranno il sacramento della Cresima o Conferma- zione: la Cresima limpegno a testimo- niare la fede, supportati dal medesimo Spirito che avevamo ricevuto nel Batte- simo; linvito a diventare membra atti- ve della Chiesa in Comunione con la parrocchia; fuoco che alimentiamo con la Riconciliazione e Spirito i cui doni ci consentiranno di comprendere e acco- gliere la nostra Vocazione. Qualcuno af- ferma che "questanno di catechismo sar lultimo" o che "magari in chiesa mi rivedranno quando mi sposo"; la fatica del catechista non tanto quella di farsi ascoltare domando il chiasso e lirre- quietezza incontrollata, ma di far com- prendere che la fede credere con unadesione vera alla Parola. A volte ci preoccupiamo, nei nostri incontri, di cat- turare lattenzione dei ragazzi proponen- do attivit creative o riflessioni su temi dattualit... Per credere davvero dob- biamo conoscere Ges e il suo invito. Leggere insieme il Vangelo non affatto una proposta semplice."Cosa ci vuole dire questo brano? Soltanto che dobbia- mo pregare e andare a messa? " Medi- tare la Parola ci fa cogliere la sete che i bambini e i giovani hanno di vederla in- carnata in esempi di vita, testimonianze concrete, esperienze spendibili. Ai cresi- mandi che stanno conoscendo i doni dello Spirito Santo, a proposito di Sa- pienza stato letto il Vangelo di Matteo "Voi siete il sale della terra [...] Voi siete luce del mondo" (Mt V, 13-16). Abbiamo cercato di capire cosa vuol dire "essere sale e luce del mondo" (...non solo "pregare e andare a messa"): cercare il sapore nelle espe- rienze quotidiane, assaporare il gusto e il valore della vita, riconoscere che la sapienza non solo esperienza e cono- scenza, ma anche distinguere il bene dal male e scegliere il bene. Queste sono le domande impegnative che han- no rivolto ai catechisti e che dunque ri- volgono a tutti gli educatori: "Ma tu, sei salato?", "Ma tu, hai mai fatto unespe- rienza di cui ti sei pentito?". Non vero allora che i ragazzi sono spenti, disinte- ressati, indisciplinati (non tutti almeno): hanno bisogno di ascoltare la Parola e soprattutto trovare intorno a loro, a parti- re dalla famiglia, modelli concreti di per- sone che con essa si "sporchino le mani". Come possono i genitori aiutare i ragazzi nel cammino di preparazione alla Cresima? "Pregando e andando a messa "...insieme ai figli, certo, ma so- prattutto ricordando e rinnovando lade- sione al Vangelo da loro stessi compiuta con i sacramenti che hanno ricevuto nel corso della loro vita e che permettono di essere "sale e luce", un punto di riferi- mento che insegni a credere e a vivere con coerenza la fede nelle scelte quoti- diane. Don Eugenio e i catechisti IL TESORO DELLA NOSTRA VITA RIFLESSIONE DURANTE LA S. MESSA D! CHIUSURA DELLA VACANZA A LIVIGNO (29 luglio - 5 agosto 2007) on lavere o il possedere beni che ci contraddistingue o ci d ricchezza, ma sono le persone che ci stanno vicino e che ci vogliono bene che sono il tesoro della nostra vita. Per avere vicino queste persone bisogna per comportarsi in un determinato modo, proprio come ci viene suggerito dalle riflessioni preparate da Benna e da Eleonora che abbiamo af- frontato in queste giornate di esperienza comunitaria. Non possiamo pretendere che un amico o una persona importante stia per sempre al nostro fianco; un fat- to reale che si possa perdere questa per- sona, ma bisogna impegnarsi e fare tutto quello che nelle nostre possibilit per riuscire a tenerla stretta a noi e conser- varla delicatamente. In questa settimana abbiamo avuto modo di riflettere su alcu- ni comportamenti da seguire e sulle di- verse caratteristiche che un buon amico dovrebbe possedere per poter essere considerato una persona speciale a cui voler bene. Abbiamo cos proposto una serie di riflessioni, raggruppate sotto il ti- tolo di "PASS x lamicizia". Un pass una carta, un oggetto che ti permette di acce- dere a qualcosa di importante. Con la si- gla PASS, composta da Perdono, Affetto, Semplicit, Sintonia, abbiamo voluto sot- tolineare, tra i tanti, limportanza di quat- tro ingredienti fondamentali per scoprire la ricetta per una vera amicizia e per po- ter vivere in serenit. Abbiamo analizzato la rilevanza del perdono, ovvero il saper mettere da parte lorgoglio per perdonare gli errori degli altri e saper chiedere a no- stra volta scusa per gli errori commessi, in seguito, abbiamo capito limportanza dellamore e dellaffetto, indispensabili nelle relazioni di tutti i giorni. Per poter vi- vere giornate serene allinsegna dellami- cizia bisogna partire dalle piccole cose e dai gesti quotidiani, semplici. E la sempli- N cit stata proprio la terza caratteristica che abbiamo compreso insieme. La vera amicizia non fatta di grandi gesti o ric- chi doni, ma di piccole attenzioni e co- stante presenza. Gesti semplici, dunque, che contribuiscono a rinsaldare i legami affettivi. E bisogna cominciare allinterno del nucleo familiare, con i propri genitori, sorelle e fratelli, per poi allargare le no- stre attenzioni anche ad amici e cono- scenti, per divenire persone affettuose, semplici e rispettose. In ultimo, ma non per importanza, abbiamo rivisitato il ruolo della sintonia, intesa come fiducia verso il prossimo. Questa deve essere sincera e totale; quando si vuole bene a una perso- na bisogna aprirsi verso di lei. C sem- pre il rischio di essere traditi, ed essere traditi da un amico una delusione enor- me, ci si scoraggia e, in qualche caso, non si trova pi la fiducia ne! prossimo. un colpo duro, ma bisogna saper reagire, continuare a vivere la propria vita con gioia e spontaneit, e ricordarsi che luni- ca persona che non tradir mai Dio, il nostro miglior amico. Penso che seguen- do le indicazioni e gli esempi che in que- sti giorni don Eugenio, noi animatori e le mamme abbiamo provato a trasmettervi, e se voi avrete la costanza e la perseve- ranza, la voglia di mettervi in gioco, di ri- schiare, se avrete determinazione, rispet- to e coraggio, oltre alle quattro qualit che vi abbiamo proposto in questa inten- sa settimana, sono sicuro che riuscirete a costruire solide amicizie: vere, sincere e durature nel tempo. E sinceramente pos- so dirvi con certezza che bisogna saper approfittare di questi consigli e saperli mettere in pratica tutti i giorni in ogni mo- mento, perch, per esperienza persona- le, ho scoperto che: CHI TROVA UN AMI- CO TROVA UN TESORO. Luca Russo PASSO DOPO PASSO.... nche questanno cominciato un nuovo Anno Pastorale e come sem- pre, dopo la festa dedicata a Maria, Ma- dre della Consolazione, le varie attivit... alcune pi in sordina, altre pi manifeste.... alcune per un periodo... altre con continuit e costanza certosina. A Sorvolando sulle varie feste, da quella della scuola materna a quella della terza et (e non perch meno significative di al- tre iniziative), viene spontaneo guardare allinizio de! cammino di catechesi e delle attivit delloratorio, ancora una volta av- viato e garantito a partire dai bambini fino ai giovani, prezioso e inestimabile servizio offerto dalla comunit, di cui spesso si sottovaluta la ricchezza, ma anche limpe- gno richiesto in termini di tempo, prepara- zione, fantasia e creativit ai catechisti/e e agli educatori/ci. E allinterno dello stes- so, al cammino proposto agli adolescenti e ai giovani, che racchiude momenti di confronto e riflessione, preghiera e testi- monianze, divertimento e iniziative di soli- dariet e servizio, nel tentativo di aiutare i pi giovani a percepire e sperimentare che la fede non pu che coinvolgere tutti gli aspetti della vita, perch Dio ci ama cos come siamo e pervade tutto di noi. E allora, ecco i gioved sera dedicati agli incontri per riflettere insieme, per ascolta- re e incontrare dei testimoni, per pregare o meditare, ma anche le domeniche in oratorio a servizio dei pi piccoli come animatori, le serate trascorse insieme per fare festa, i momenti di attivit per la pre- parazione di questa o quella iniziativa. In tutto questo, dopo il mese missionario che ha visto la festa del G.A.M. allietata dallaperitivo equo- solidale e dal colorato gazebo promozionale, dalla mostra foto- grafica preparata con cura da! "gruppo del gioved e dalle matite vendute per il progetto di P. Philip, il mese di Novembre ha visto i giovani protagonisti di una rac- colta alimentare a favore della mensa diurna di Como, Le Suore Vincenziane, che ogni giorno cucinano e servono pasti caldi con laiuto di numerosi volontari per le persone sen- za dimora che vivono sulla strada o si ar- rabattano in alloggi di fortuna, sono rima- ste davvero impressionate per la quantit di viveri raccolti e consegnati dai giovani la domenica sera, oltre che per la loro vi- vacit e disponibilit. Ancora una volta dobbiamo perci ringra- ziare questi ragazzi/e e i loro giovani cate- chisti, per limpegno che hanno dimostra- to nella distribuzione dei volantini, nella raccolta, imballaggio e consegna degli scatoloni a Como, augurandoci che sap- piano approfittare anche di questa occa- sione per continuare a compiere un cam- mino di crescita che li veda come prota- gonisti della loro vita e non semplici fruito- ri di beni di consumo, come spesso la no- stra societ e gli adulti sembrano chiede- re loro di essere. Un augurio che da estendersi anche a tutti gli adulti, perch sappiano utilizzare gli stimoli offerti dai vari gruppi e persone che allinterno della nostra comunit parrocchiale, condividen- do idealit, energie e tempo cercano di proporre occasioni di riflessione e condivi- sione sperimentando da subito la serenit che viene dallessere uniti, nonostante le diversit. Occorre, infatti, cercare di pas- sare dalla sporadicit di iniziative che coinvolgono per la loro validit e impor- tanza, alla continuit delle stesse, perch nessuno di noi s pu ritenere esente nel proprio ambito di vita dal tentativo di co- struire uno stile di vita diverso, in cui ad emergere ed essere valorizzato finalmen- te sia luomo, tutto luomo e tutti gli uomini (e ovviamente anche le donne). La ricerca di pace, solidariet, giustizia, amore, accompagnata dallentusiasmo e dalla gioia, non pu essere infatti preroga- tiva dei giovani che, nonostante tutto, spesso ci sono di esempio in un cammino che gli adulti sembrano quasi non credere pi possibile, ma che da sempre costitui- sce il centro del messaggio evangelico. L ! invito chiaro.. .a noi rispondere!! Erminia DALLINFORMAZIONE ALLA... FORMAZIONE a cronaca degli ultimi efferati de- litti di giovani donne a Garlasco e a Perugia (e di altri meno seguiti mediaticamente), al di l degli sviluppi giudiziali ancora lontani dalla loro con- clusione, pongono interrogativi e solle- citano riflessioni che travalicano la na- tura e le circostanze dei fatti specifici. Sempre pi spesso le donne risultano oggetto di cieca violenza da parte degli uomini con un preoccupante, esponen- ziale aumento di episodi criminosi compiuti a loro danno da coloro che fanno parte della loro cerchia affettiva (ex mariti o conviventi, fidanzati, com- pagni di scuola). Ci che appare scon- volgente come un sentimento di ami- cizia, di simpatia o addirittura di amore possa repentinamente trasformarsi, per oscure ragioni, in odio incontrolla- to. Molti commentatori hanno cercato di indagare i possibili motivi di tali de- vastanti comportamenti. Al centro delle loro riflessioni emerge lincapacit di molte persone di vivere autenticamen- te rapporti umani sereni nella societ doggi, basata sul profitto e sulla so- praffazione, costretta ad inseguire il miraggio del benessere a tutti i costi. Vorrei qui proporre una considerazione avanzata dal filosofo Umberto Galim- berti in un suo recente saggio, che mi parsa particolarmente efficace. Egli afferma che il nostro sistema scolasti- co sempre pi preoccupato di fornire conoscenze, di monitorare le compe- tenze nelle diverse discipline, di stare al passo coi tempi potenziando nei pro- grammi lacquisizione delle nuove tec- nologie, come luso del computer, ma tralascia colpevolmente quello che vie- ne denominato dagli psicologi il "ma- L lessere emozionale" dei ragazzi. Il ri- sultato che la scuola ha perso cos progressivamente la sua specificit educativa per proporre prioritariamente abilit funzionali al mondo della produ- zione, che necessita certo di tecnici professionalmente preparati, ma tra- scura di accompagnare i giovani nel loro percorso di formazione umana, contribuendo a farli crescere come "analfabeti emozionali". Questo ruolo, a cui la scuola sembrata via via abdi- care negli ultimi anni, non pu certo essere delegato solo alla famiglia, che sta vivendo unevidente crisi didentit. inquietante pensare come, nei dram- matici casi sopracitati, il rapporto tra vittima e carnefice sia basato sullegoi- smo dei sentimenti, su una relazione (se cos si pu definire) che si ferma alla superficialit. In un recente corso sul bullismo a scuola, cui ho avuto modo di partecipare qualche mese fa, il relatore (un sociologo dellUniversit Cattolica di Padova) insisteva nel ri- chiamare i docenti a far riscoprire agli alunni il valore dellamicizia. Molti ra- gazzi, infatti, non sanno praticare lempatia (cio la capacit di mettersi nei panni degli altri), non sanno utiliz- zare lintelligenza emotiva, non sono in grado di gestire i conflitti, di valorizzare le differenze di sesso, di idee, di sensi- bilit, non rispettano se stessi e gli altri, faticano a gestire le emozioni. Tornare allora ad educare, tenendo sempre presente il monito di Saint Exupery, lautore francese del "Piccolo Principe" che scriveva: "Non si vede bene che col cuore. Lessenziale spesso invisi- bile agli occhi". Maurizio