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Iscrizione U.I.F. n.

29604
Il Consiglio di Stato d ragione a Confidi Rating
Italia.
Illegittimo laffidamento diretto a Finmolise della gestione del Fondo
Anticrisi. Illegittima la trasformazione in house di Finmolise ed elusivo
delle norme lo scorporo delle attivit non consentite a Finmolise Sviluppo e
Servizi

Il Consiglio di Stato con sentenza 6 luglio 2012 si pronunciato sulla vicenda che vede
opposta il Confidi Rating alla Regione per laffidamento diretto e senza gara della
gestione del Fondo Unico Anticrisi disposto a favore di Finmolise S.p.a.
Tale affidamento diretto era stato disposto dalla Regione con un pacchetto di delibere
che la Giunta Regionale aveva varato dal maggio allagosto 2009 (delibera n. 413 avente
ad oggetto la trasformazione in house di Finmolise; delibere nn. 542, 812 ed 813,
aventi ad oggetto le misure e lattivazione del Fondo unico anticrisi, con affidamento a
Finmolise).
Laffidamento diretto era stato reso possibile dalle operazioni che, a dire della Regione,
avevano consentito la trasformazione di Finmolise come societ in house della
Regione.
Confidi Rating, assistito dal prof. Giuseppe Nerio Carugno, ex magistrato ed avvocato
dello Stato, titolare di un qualificato studio legale in Roma, ha contestato anzitutto la
legittimit della complessa operazione che aveva portato la Regione a ritenere che
Finmolise potesse essere considerata una societ in house della stessa. Invero,
risultavano eluse le norme del decreto Bersani che imponevano che le societ in house
svolgessero un servizio esclusivo e strumentale allente di appartenenza, mentre
Finmolise non solo non svolgeva la propria attivit esclusivamente per la Regione, ma
operava sul mercato attraverso la sua societ Finmolise Sviluppo e Servizi, che
controllava al 100%, ed alla quale aveva provveduto ad assegnare proprio quelle attivit
che, per legge, erano vietate ad una societ in house.
Finmolise Sviluppo e Servizi, dunque, una societ di terzo grado, attraverso la quale la
Finmolise S.p.A. opera di fatto sul mercato, determinando effetti distorsivi della
concorrenza ed eludendo il relativo divieto imposto dal decreto Bersani.
Conseguentemente, secondo quanto sostenuto dal difensore di Confidi Rating,
difettando i presupposti per lin house, laffidamento diretto e senza gara della gestione
del Fondo Unico Anticrisi effettuato dalla Regione a favore di Finmolise doveva
considerarsi illegittimo, in quanto sottraeva la possibilit che tale servizio fosse affidato,
previa gara pubblica, ai soggetti legittimati come lo stesso Confidi.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza sopra ricordata, ha accolto pienamente la tesi della
difesa di Confidi, condividendo le critiche mosse in ordine alla strumentalit di
Finmolise, ed evidenziando che la partecipazione al confronto concorrenziale mediante
una partecipata [Finmolise Sviluppo e servizi] (nel caso di specie al 100%) consente alla



controllante [Finmolise S.p.A.] di essere attiva sul mercato, ed il fatto che ci avvenga
formalmente mediante un soggetto distinto costituisce unevidente elusione del dettato
normativo.
Di conseguenza, il Supremo Consesso della Giustizia Amministrativa, ritenendo
sussistente la legittimazione e linteresse di Confidi al ricorso e rigettando tutte le
eccezioni al riguardo formulate dalla Regione, ha annullato le sopra ricordate delibere
della Regione Molise.
C da augurarsi, ora, che, come era stato gi fatto in passato, la Regione Molise voglia
bandire una gara pubblica per laffidamento dei predetti servizi, rispettando cos le
regole comunitarie e nazionali sula competitivit e concorrenza.

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