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Aceto dei 4 ladroni Decise propriet antibiotiche completamente

di origine naturale e facile da preparare


29 giugno 2011 alle ore 19.57

Si racconta che a Tolosa durante la terribile epidemia di peste tra il 1628 - 1631, 4 ladri furono colti sul fatto mentre
depredavano una casa di appestati. Arrestati, gli fu promessa la vita in cambio del loro SEGRETO per non essere
contagiati. Ma i registri del parlamento della citt riportano che dopo aver appreso la ricetta, i 4 ladri furono, comunque,
impiccati. Un secolo dopo, nel corso di un'altra epidemia, sempre causata dalla Yiersinia Pestis, nell'anno 1720 a
Marsiglia, altri ladri depositari del SEGRETO, ma pi fortunati dei colleghi tolosani, furono sorpresi, sottoposti a giudizio e
liberati in cambio della FORMULA SEGRETA che fu trascritta nel museo della vecchia Marsiglia. Il Codice Ufciale
Francese del Corpo Medico ufcializz nel 1758 l'ACETO DEI 4 LADRI, aggiungendo: cannella, acoro aromatico ed aglio
dato che alcuni guaritori conoscevano altre composizioni, era utilizzato con successo per preservarsi dai contagi
considerato un disinfettante, detergente ed utilizzato anche in caso di sincope, ma scomparve dal Codice nel 1884 con
l'evento della Medicina Moderna.
Le streghe hanno come tradizione questa ricetta: aceto, aglio, calamo aromatico, erba di San Giovanni, canfora,
cinnamono, caryofllata aromatica, lavandula, menta, myristica, ramerino, ruta, chiarella che oggi usano come
antinfuenzale, antipiretico e contro le malattie infettive in genere.
I componenti della ricetta di Marsiglia sono: aceto. assenzio, rosmarino, salvia, menta, lavanda, acoro, cannella, chiodi di
garofano, noce moscata, aglio, ruta, canfora.
Oggigiorno, le capacit curative di tutti i componenti sono riconosciute: antisettiche, antibatteriche, antivirali, antimicotiche,
antinfammatorie, vermifughe, carminative, calagoghe, febbrifughe, insettorepellenti, antiveleno, stimolanti, vulnerarie e
bechiche.
In antichit l'aglio era considerato una panacea, ricostituente e fortifcante per chi svolgeva lavori pesanti come operai e
schiavi. Al tempo dell'antica Roma erano gi riconosciute le propiet antibiotiche dell'aglio, difatti i soldati ne facevano
largo uso nell'alimentazione, per tenere lontano gli insetti, i vermi e per curare le ferite. Durante la peste del V sec. A.C. ad
Atene fu riscontrato un aumento eccessivo del numero di ratti, stessa cosa anche nelle altre epidemie e quindi associato
alla pestilenza se non dai cronisti, almeno da alcuni studiosi o pensatori di queste epoche. Difatti, studi successivi hanno
dimostrato che tra i roditori esiste una selezione naturale per quando diventano troppi, cio sviluppano la Yersinia Pestis
che poi viene trasmessa (nella peste bubbonica) ad altri animali e all'uomo attraverso le pulci. La menta, tra le altre cose,
tiene lontano i topi, l'aglio e la lavanda le pulci.
Sono diversi i tipi d'aceto (di vino, di mele, di riso o anche di dattero, ad es.) conosciuti anche in epoche lontane, nel 5000
A.C. i Babilonesi e gli Assiri ne conoscevano gi le qualit curative, invece, nel 400 A.C. Ippocrate se ne serviva come
disinfettante. L'aceto famoso anche per una scommessa di Cleopatra, difatti la regina d'Egitto dichiar d'essere in grado
di potersi mangiare 1 milione di sesterzi in un pranzo (cifra colossale per i tempi!), difatti mise in un bicchiere un p
d'aceto e delle perle di quel valore che naturalmente si sciolsero, Cleopatra bevendo vinse la scommessa. L'aceto ha
innumerovoli usi: antibiotico, antibatterico, antimicotico, sgonfa le gambe, mantiene i capelli sani, brucia i grassi corporei
(dimagrante), cura alcuni mal di testa, schiarisce le macchie della vecchiaia, callifugo, un aiuto per i crampi e gli strappi
muscolari, per la nausea, in impacchi per occhi, scottature, per il mal d'erecchie, ristabilisce il PH nella pelle e nelle urine.
Noto come conservante per gli alimenti, con acqua e sale per tenere lontano gli insetti dal giardino, ottimo per pulire vetri,
mobili, come sgrassatore, anticalcare, antimufa, come disgorgante delle tubature con sale e bicarbonato, ammorbidente
per la biancheria ecc. L'aceto alle erbe: con ruta antiveleno da funghi tossici, morsi di serpenti e ragni, contro le punture di
vespe. Con menta per i problemi di stomaco e diarrea. Con lavanda per mal di testa e insettifugo. Con assenzio
insettorepellente, antipiretico. Con salvia per problemi di stomaco, cicatrizzante per ulcere.

Formula:

64 gr Absinthium ofcinate (sommit secche)
64 gr Artemisia pontica (sommit secche)
64 gr Rosmarinus ofcinalis
64 gr Salvia ofcinalis
64 gr Mentha piperita
64 gr Ruta graveolens
64 gr Lavanda vera (fori)
8 gr Acorus calamus (radici)
8 gr Laurus cinnamom
8 gr Caryophyllus aromaticus
8 gr Myristica moschata
8 gr Allium sativum
16 gr Camphora
64 gr Acidum aceticum
4000 gr Acetum vini
Preparazione:
Fate macerare tutte le piante e le parti di piante in aceto per una quindicina di giorni, aggiungere la canfora che avrete
sciolto nellacido acetico e dopo alcune ore fltrate.


La formula di Edwige:

Formula:
5 gr Canfora
15 gr di Ruta
20 gr di ognuna di queste erbe: Rosmarino, Salvia, Menta, fori di Lavanda, Assenzio Romano
35 gr di ognuno di questi aromi: Cannella, Noce Moscata, Chiodi di Garofano, Aglio
1300 gr di Aceto Bianco

Preparazione:
Lasciate macerare gli ingredienti nell'aceto per una quindicina di giorni. Filtrare il composto con una tela, strizzando
energicamente.

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