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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola,
luce sul mio cammino
Salmo 118
14/9/2014 20/9/2014
Esaltazione della Santa Croce
Anno A
an!elo del !iorno, commento e pre!"iera
0
Domenica 14 settembre
2014
# $al an!elo secondo %io&anni '(,1')1*
Bisogna che sia innalzato il Figlio delluomo.
+n ,uel tempo, %es- disse a .icodmo/ .essuno mai salito al cielo, se non
colui c"e disceso dal cielo, il 0i!lio dell1uomo2 3 come 4os innal56 il
serpente nel deserto, cos7 8iso!na c"e sia innal5ato il 0i!lio dell1uomo, perc"9
c"iun,ue crede in lui a88ia la &ita eterna2 $io in:atti "a tanto amato il mondo
da dare il 0i!lio uni!enito, perc"9 c"iun,ue crede in lui non &ada perduto, ma
a88ia la &ita eterna2 $io, in:atti, non "a mandato il 0i!lio nel mondo per
condannare il mondo, ma perc"9 il mondo sia sal&ato per me55o di lui2
SPUNTI DI RIFLESSIONE ;:r2 4assimo <ossi=
Quest'anno la solennit
dell'Esaltazione della Santa Croce
cade di domenica: quale migliore
congiuntura, per parlare del mistero
della nostra salvezza...a cominciare
dal testo dell'!razione Collett: si
a""erma c#e $io %adre #a voluto la
morte di suo &iglio per salvare
l'umanit' il testo originale della
%reg#iera Eucaristica ((( ) ne #o gi
parlato in altre occasioni ), ri*adisce il
principio c#e, in sostanza, Dio volle
essere placato con la morte di Ges:
#o detto anc#e c#e, in "ase di
traduzione dell'originale latino in
italiano, inglese, "rancese e tedesco,
questa espressione particolarmente
"orte ed esplicita + stata cancellata
dal testo ,della preg#iera eucaristica-.
&u una scelta dettata da prudenza
Quale sare**e stata e quale sare**e
ancora la reazione dei "edeli, nel
sentir proclamare dall'altare
un'a""ermazione simile E come
potremmo ancora parlare di
colpevolezza, da parte di coloro c#e
materialmente agirono contro .es/, a
cominciare da .iuda... e poi %ietro,
Cai"a', %ilato, Erode, i soldati, il
popolo c#e c#iese la morte in croce
del Signore... Se $io voleva questo,
se era scritto c#e .es/ sare**e
morto, come 0ui stesso annunci1 in
tempi non sospetti, quando cio+ era
all'apice della notoriet, allora vuol
dire c#e c'era un destino gi segnato,
non solo per il &iglio di $io, ma anc#e
per gli uomini c#e colla*orarono
direttamente, o indirettamente, alla
morte di 0ui. Qualcuno ricorder il
"amoso "ilm "Jesus Christ Superstar",
c#e "ece discutere il mondo e la
C#iesa alla "ine degli anni 20:
e**ene, all'inizio del "ilm, .iuda
innalza a $io la sua protesta: "Perch
io? perch hai scelto me?": non si
tratta solo di *attute ad e""etto, + in
gioco il delicato e sempre di""icile
rapporto tra la li*ert degli uomini e la
conoscenza c#e $io #a del passato,
del presente, ma anc#e del "uturo
nostro e di tutti. Se $io sapeva,
perc#3 non lo #a impedito 0ui c#e +
onnipotente, non poteva intervenire
4
per salvare Suo &iglio da quella morte
tragica e ingiusta E se non l'#a "atto,
signi"ica "orse c#e condivideva, in
tutto o in parte, il complotto e la
decisione di uccidere .es/
Sappiamo *ene c#e un conto +
consentire, permettere, accettare... e
un altro conto + condividere. 5uttavia
questi distinuo! non convincono del
tutto' e il pro*lema del valore della
volont di $io in ordine alla passione
di suo &iglio rimane aperto. (n ultima
analisi, quale era la volont di $io nei
con"ronti di .es/ ,$io- #a voluto s6,
o no la passione di Cristo 7lla
domanda non risponder1 in questa
sede, la lascio alla vostra ri"lessione
personale. 7nc#e perc#3 la solennit
di oggi cele*ra la Santa Croce, non
per esaltare il pati*olo sul quale .es/
+ salito ed + morto ) un pati*olo in
quanto tale non si pu1 n3 si potr mai
esaltare8 )' ma per cele*rare ci1 c#e
la croce di Cristo ci #a guadagnato, la
salvezza8 0a C#iesa, "edele al
mandato di Cristo contenuto nel
9angelo, insegna c#e c'+ una
salvezza presente e una "utura: quella
presente + la salvezza dai peccati'
quella "utura + la vita eterna. 5anto la
prima c#e la seconda sono vincolate
alla nostra volont di colla*orare a
questo piano di salvezza c#e $io #a
ordinato per ciascuno di noi e per
l'umanit intera. !ra, senza nulla
togliere alla sovrana e assoluta li*ert
di $io, la nostra salvezza dipende
anc#e dalla nostra li*ert e volont di
realizzarla con ogni mezzo, in
sostanza, scegliendo il *ene ed
evitando il male. Certo, la sola volont
umana, per quanto "orte, determinata
e audace nel ricercare il *ene da "are
e il male da evitare, ,la volont
umana- non + in grado di guadagnare
la salvezza. : necessaria la
misericordia di $io, misericordia
compiuta dalla passione di Cristo. ;a
la %assione di Cristo ci interpella ad
entrare nella salvezza "acendo la
nostra parte. Ci1 c#e di *uono
possiamo "are non costituisce alcun
titolo di merito e non aggiunge nulla ai
meriti di Cristo. Cos6 pure, ci1 c#e noi
possiamo patire in nome della "ede,
non aggiunge nulla ai patimenti di
Cristo: l'apostolo %aolo scrive ai
Colossesi ,c"r Col 4,2<-, per ricordare
loro c#e la sua propria passione altro
non + c#e una cammino di
puri"icazione personale, "inalizzato a
portare a compimento nel suo proprio
corpo ci1 c#e ancora manca della
passione di Cristo' ci1 c#e manca in
lui)%aolo, non in Cristo8 : una
precisazione doverosa: i "edeli
devono "uggire la tentazione
dell'orgoglio di accampare diritti sulla
salvezza' quasi c#e Cristo avesse
*isogno di un ulteriore contri*uto
umano. 0e so""erenze, la
perseveranza, la "ede non
aggiungono qualcosa alla passione di
Cristo, ma la rendono e""icace per il
singolo credente e per la comunit
tutta. $iventando sempre pi/ con"ormi
alla persona di .es/, in vita e
soprattutto in morte, noi apriamo la
porta alla salvezza, ci arrendiamo
all'amore di $io, con)sentiamo c#e
questo 7more ci raggiunga e, con
esso, la salvezza. Concludo con
un'ultima precisazione, diretta
soprattutto a coloro c#e intendono la
salvezza nei termini di giudizio di $io:
la precisazione non + mia, ma
emerge dalle parole c#e il Signore
rivolge a =icodemo: "Dio non ha
mandato il "ilio nel mondo per
condannare il mondo, ma perch il
2
mondo sia salvato per me##o di lui$"$
;i piace pensare c#e, al termine della
vita, ciascuno possa ricevere
l'a**raccio del %adre, come san 0uca
descrive al capitolo 4> del suo
9angelo: lacrime di gioia, il vestito pi/
*ello, l'anello al dito, i sandali ai piedi,
e.... tutti dentro, a "ar "esta8
?omantico no, evangelico8
PER LA PREGHIERA ;Litur!ia >rientale=
?i siamo a@dati alla tua ?roce,
o ?reatore dellAeternitB2
Cu ce lA"ai data come prote5ione contro il nemico/
prote!!ici con essa, o Sal&atore, ti supplic"iamo2
Sommo <e, per noi sei salito sulla ?roce
e con essa "ai tolto il delitto di Adamo,
prima creatura/
prote!!ici con essa, o Sal&atore, ti supplic"iamo2
Cu c"e ti sei ri&elato &ertice della santa :ede
e le!no della &ita de!li uomini,
alla tua &ista il demonio :u distrutto
sen5a potersi rial5are/
prote!!ici con essa, o Sal&atore, ti supplic"iamo2
?on lAappari5ione della tua croce
il nemico "a tremato
e per il terrore di :ronte alla tua !loria
si precipitato ne!li in:eri della terra/
prote!!ici con essa, o Sal&atore, ti supplic"iamo2
3sulta&ano i cieli e si ralle!ra&a la terra,
poic"9 la santa ?roce apparsa come sal&atrice
ed illuminatrice dellAuni&erso/
prote!!ici con essa, o Sal&atore, ti supplic"iamo2
Deata er!ine 4aria Addolorata
@
Luned 15 settembre
2014
# $al an!elo secondo %io&anni 19,2E)2*
Ecco tuo fglio! Ecco tua madre!

+n ,uel tempo, sta&ano presso la croce di %es- sua madre, la sorella di sua
madre, 4aria madre di ?lopa e 4aria di 4B!dala2 %es- allora, &edendo la
madre e accanto a lei il discepolo c"e e!li ama&a, disse alla madre/ $onna,
ecco tuo F!lioG2 Poi disse al discepolo/ 3cco tua madreG2 3 da ,uell1ora il
discepolo l1accolse con s92
SPUNTI DI RIFLESSIONE ;Paolo ?urta5=
;aria sta sotto la croce. Sta, dimora,
non si muove, non "ugge. =on urla la
sua ra**ia verso un $io c#e promette
e non mantiene, non si ri*ella come ci
si attende all'epilogo assurdo e
drammatico della vicenda del
=azareno. Suo "iglio. 0'#anno lasciata
avvicinare, i carne"ici, "orse per un
recondito moto di piet verso una
madre c#e vede morire un "iglio. (l
dolore + straziante ma la madre sta.
$imora, irremovi*ile nella "ede. (n
quel momento solo lei e poc#i altri
rappresentano la C#iesa. Si sono
stancati i discepoli, sono "uggiti gli
apostoli, la nascente C#iesa si +
s*riciolata al primo so""io di vento.
;aria no. 0a prima c#e #a creduto
non cede, dimora, resta ai piedi della
croce. E quel dimorare l'#a "atta
diventare icona di speranza per
quanti, nella storia, #anno vissuto
momenti tragici. Quel dolore
a""rontato senza cedimenti, senza
tracolli, + diventato l'al*ero alla cui
om*ra ci ri"ugiamo. Quando il dolore
ci interrompe la vita e sem*ra
cancellare ogni cosa, ;aria ci
sostiene e ci aiuta a non cedere, a
dimorare, a credere. 7 lei a""idiamo la
nostra vita nel momento della prova,
per imparare ad attendere la
resurrezione.
PER LA PREGHIERA ;4onastero di Da!!io&ara=
%es- Si!nore,
Cu c"e :osti la&oratore
con il !iusto %iuseppe,
Cu c"e conoscesti la :atica
ed il sudore del la&oro,
Cu c"e sai ,uanto sia doloroso
esserne sen5a,
<
Cu c"e conosci le umane paure
dellAincerto domani,
!uarda a noi tuoi po&eri F!li
an!ustiati dal la&oro c"e manca2
Cu c"e per starci sempre &icino
ti sei :atto pane e &ino,
santi doni, nostra consola5ione,
soccorri i nostri 8iso!ni,
inse!naci ad amare il nostro la&oro,
dona di capire c"e tuo dono,
dona di tro&are in esso santiFca5ione,
dona speran5a a c"i non lo tro&a,
dona :or5a ,uandAesso :atica,
dona !ioia al !iusto compenso,
dona pace a c"i teme il :uturo2
Amen2
San ?ornelio e ?ipriano
Marted 16 settembre
2014
# $al an!elo secondo Luca *,11)1*
Ragazzo, dico a te, lzati!

+n ,uel tempo, %es- si rec6 in una cittB c"iamata .ain, e con lui
cammina&ano i suoi discepoli e una !rande :olla2 Huando :u &icino alla porta
della cittB, ecco, &eni&a portato alla tom8a un morto, unico F!lio di una
madre rimasta &edo&aI e molta !ente della cittB era con lei2 edendola, il
Si!nore :u preso da !rande compassione per lei e le disse/ .on pian!ereG2
Si a&&icin6 e tocc6 la 8ara, mentre i portatori si :ermarono2 Poi disse/
<a!a55o, dico a te, Bl5atiG2 +l morto si mise seduto e cominci6 a parlare2 3d
e!li lo restitu7 a sua madre2 Cutti :urono presi da timore e !loriFca&ano $io,
dicendo/ Jn !rande pro:eta sorto tra noi, e/ $io "a &isitato il suo
popolo2 Huesta :ama di lui si diKuse per tutta ,uanta la %iudea e in tutta la
re!ione circostante2
SPUNTI DI RIFLESSIONE ;a cura dei ?armelitani=
(l vangelo di oggi ci presenta
lAepisodio della risurrezione del "iglio
della vedova di =ain. (l contesto
letterario del 9(( capitolo di 0uca ci
>
aiuta a capire questo episodio.
0Aevangelista vuole dimostrare c#e
.es/ apre il cammino, rivelando la
novit di $io c#e ci viene presentata
nellAannuncio della Buona =otizia. E
cos6 avvengono la tras"ormazione e
lAapertura: .es/ accoglie la ric#iesta
di uno straniero non giudeo ,0c 2,4)
40- e risuscita il "iglio di una vedova
,0c 2,44)42-. (l modo in cui .es/
rivela il ?egno sorprende i "ratelli
giudei c#e non erano a*ituati a tanta
apertura. %er"ino .iovanni Battista
rimane sorpreso ed ordina di
c#iedere: %&' lui il Sinore o do((iamo
aspettare un altro?) ,0c 2,4C)@0-.
.es/ denuncia lAincoerenza dei suoi
patrizi: "Sono simili a *uei (am(ini
che stando in pia##a ridano li uni
ali altri: +i a((iamo suonato il ,lauto
e non avete (allato- vi a((iamo
cantato un lamento e non avete
pianto." ,0c 2,@4)@>-. Ed alla "ine,
lAapertura di .es/ verso le donne ,0c
2,@D)>0-.
0Aincontro delle due processioni.
%Ges si rec/ a una citt chiamata
0ain$ & ,acevano la strada con lui i
discepoli e una rande ,olla$ 1uando
,u vicino alla porta della citt, ecco
che veniva portato al sepolcro un
morto, ,ilio unico di madre vedova- e
molta ente della citt era con lei)$
0uca + come un pittore. Con poc#e
parole riesce a pitturare un quadro
molto *ello sullAincontro delle due
processioni: la processione della
morte c#e esce dalla citt ed
accompagna la vedova c#e porta il
suo "iglio unico verso il cimitero' la
processione della vita c#e entra in
citt ed accompagna .es/. 0e due si
incontrano nella piccola piazza
accanto alla porta della citt di =ain.
0a compassione entra in azione.
%+edendola il Sinore ne e((e
compassione e le disse: non
pianere." EA la compassione c#e
spinge .es/ a parlare e ad agire.
Compassione signi"ica letteralmente
Eso""rire conF, assumere il dolore
dellAaltra persona, identi"icarsi con lei,
sentire con lei il dolore. EA la
compassione c#e mette in azione in
.es/ il potere, il potere della vita sulla
morte, il potere creatore.
G.iovinetto, dico a te, alzati8G .es/ si
avvicina alla *ara e dice: "Giovinetto,
dico a te, al#ati." &d il morto si lev/ a
sedere e cominci/ a parlare$ &d eli
lo diede a sua madre)$ 7 volte, nel
momento di un grande dolore causato
dalla morte di una persona amata, la
gente dice: E7l tempo di .es/,
quando .es/ camminava su questa
terra cAera speranza di non perdere
una persona amata perc#3 .es/
poteva risuscitarlaF. Queste persone
considerano lAepisodio della
risurrezione del "iglio della vedova di
=aim come un evento del passato
c#e suscita nostalgia ed anc#e una
certa invidia. 0Aintenzione del vangelo,
non + invece quella di suscitare
nostalgia o invidia, *ens6 di aiutarci a
sperimentare meglio la presenza viva
di .es/ in mezzo a noi. EA lo stesso
.es/, capace di vincere la morte ed il
dolore della morte c#e continua vivo
in mezzo a noi. 0ui + con noi oggi e
dinanzi ai pro*lemi del dolore c#e ci
a**attono, ci dice: E$ico a te, alzati8F
0a ripercussione. %2utti ,urono presi
da timore e lori,icavano Dio dicendo:
%3n rande pro,eta 4 sorto tra noi e
Dio ha visitato il suo popolo)$ 5a ,ama
di *uesti ,atti si di,,use in tutta la
Giudea e per tutta la reione$) EA il
pro"eta c#e "u annunciato da ;os+
D
,$t 4C,4>-. (l $io c#e viene a visitarci + il E%adre degli or"ani ed il protettore
delle vedoveF ,Sal DC,D' c". .iu H,44-.
PER LA PREGHIERA ;%io&anni Paolo ++=
+l cristiano non ricerca la soKeren5a per se stessa, ma lAamore2 3 la
croce accolta di&iene il se!no dellAamore e del dono totale2 Portarla
dietro a ?risto &uol dire unirsi a Lui nellAoKrire la pro&a massima
dellAamore2
Mercoled 17 settembre
2014
# $al an!elo secondo Luca *,'1)'E
Vi abbiamo suonato il fauto e non avete ballato, abbiamo cantato un
lamento e non avete ianto.

+n ,uel tempo, il Si!nore disse/ A c"i posso para!onare la !ente di ,uesta
!enera5ioneL A c"i simileL M simile a 8am8ini c"e, seduti in pia55a, !ridano
!li uni a!li altri cos7/ Ni a88iamo suonato il Oauto e non a&ete 8allato,
a88iamo cantato un lamento e non a&ete piantoGP2 M &enuto in:atti %io&anni il
Dattista, c"e non man!ia pane e non 8e&e &ino, e &oi dite/ NM indemoniatoP2 M
&enuto il 0i!lio dell1uomo, c"e man!ia e 8e&e, e &oi dite/ N3cco un man!ione
e un 8eone, un amico di pu88licani e di peccatoriGP2 4a la Sapien5a stata
riconosciuta !iusta da tutti i suoi F!li2
SPUNTI DI RIFLESSIONE ;3remo San Dia!io=
.es/ + la Sapienza in persona. %er
questo la similitudini dei *am*ini a
proposito della generazione dei suoi
tempi + azzeccatissima8 E *isogna
su*ito dire c#e non si tratta solo della
generazione contemporanea alla sua
vita quaggi/. Ci sono, in"atti, individui
non cresciuti nonostante siano adulti
per et. (l primo segno della loro
immaturit + proprio il perenne
scontento. : gente c#e #a sempre di
c#e lamentarsi. Si dire**e c#e #anno
2
il GmagugnoG in tasca8 Si lamentano
della moglie o del marito o dei "igli. Si
lamentano della superiora o della
consorella o degli allievi. : gente c#e
non sa vivere. =on #a imparato a
gioire n3 per il sole c#e apre il cuore a
speranza n3 per la pioggia c#e +
tanto *ene"ica alla vegetazione.
Iai un *el Gsuonare il "lautoG di
espressioni cordiali intrise di
ottimismo. (l loro cuore rimane
immo*ile: non danza con te il *allo
della vita vissuta con .es/ sotto lo
sguardo del %adre di ogni *ont e
misericordia. Se poi comunic#i loro
notizie circa c#i sta so""rendo, a mala
pena nascondono la loro indi""erenza.
7ltro c#e Gpiangere con c#i piangeG
come esorta S. %aolo8 : l'egoismo a
c#iudere mente e cuore.
Questo ritratto riguarda solo altri 7
volte anc#'io "orse sono una casa
interiormente c#iusa alla gioia e al
dolore di "ratelli e sorelle.
: *ene interrogarsi seriamente in
proposito.
Dammi, Sinore, un cuore nuovo,
continuamente ri,atto nuovo da 2e$
"ammi ioire- ,ammi dan#are la ioia
mia e deli altri: *uella ioia che 4
annuncio di cristianesimo autentico a
*uesto nostro mondo annoiato
stanco$ & ,ammi capace di sentire in
*ualche misura la pena di chi 4 nel
dolore$ Che io mi sappia chinare su
chi so,,re con cuore amico in ascolto$
Sinore, ,ammi capire (ene che
partecipare alle pene altrui non 4
snocciolare parole ma chiedere a 2e
la capacit di comprendere e porere
aiuto con tatto misura e sintonia
d!animo
PER LA PREGHIERA ;4adeleine $el8rel=
!"oi abbiamo suonato il fauto e voi non avete danzato#
3A il 14 lu!lio2 Cutti si apprestano a dan5are2
$appertutto il mondo, dopo anni dopo mesi, dan5a2
>ndate di !uerra, ondate di 8allo2
?A proprio molto rumore2
La !ente seria a letto2 + reli!iosi dicono il mattutino di santA3nrico,
re2 3d io, penso allAaltro re2
Al re $a&id c"e dan5a&a da&anti allAArca2
Perc"9 se ci sono molti santi c"e non amano dan5are,
ce ne sono molti altri c"e "anno a&uto 8iso!no di dan5are,
tanto erano :elici di &i&ere/
Santa Ceresa con le sue nacc"ere,
San %io&anni della ?roce con un Dam8ino %es- tra le 8raccia, e san
0rancesco, da&anti al papa2
Se noi :ossimo contenti di te, Si!nore,
non potremmo resistere a ,uesto 8iso!no di dan5are c"e irrompe nel
mondo, e indo&ineremmo :acilmente
,uale dan5a ti piace :arci dan5are
:acendo i passi c"e la tua Pro&&iden5a "a se!nato2
Perc"9 io penso c"e tu :orse ne a88ia a88astan5a
C
della !ente c"e, sempre, parla di ser&irti col pi!lio da
condottiero, di conoscerti con aria da pro:essore,
di ra!!iun!erti con re!ole sporti&e,
di amarti come si ama in un matrimonio in&ecc"iato2
Jn !iorno in cui a&e&i un poA &o!lia dAaltro
"ai in&entato san 0rancesco, e ne "ai :atto il tuo !iullare2
Lascia c"e noi in&entiamo ,ualcosa
per essere !ente alle!ra c"e dan5a la propria &ita con te2
Per essere un 8uon dan5atore, con te come con tutti,
non occorre sapere do&e la dan5a conduce2
Dasta se!uire, essere !ioioso, essere le!!ero,
e soprattutto non essere ri!ido2
.on occorre c"iederti spie!a5ioni sui passi c"e ti piace di se!nare2
Diso!na essere come un prolun!amento,
&i&o ed a!ile, di te2 3 rice&ere da te la trasmissione del ritmo c"e
lAorc"estra scandisce2 .on 8iso!na &olere a&an5are a tutti i costi, ma
accettare di tornare indietro, di andare di Fanco2 Diso!na saper
:ermarsi e saper sci&olare in&ece di
camminare2 4a non sare88ero c"e passi da stupidi
se la musica non ne :acesse unAarmonia2 4a noi dimentic"iamo la
musica del tuo Spirito,
e :acciamo della nostra &ita un eserci5io di !innastica/
dimentic"iamo c"e :ra le tue 8raccia la &ita dan5a,
c"e la tua Santa olontB di una inconcepi8ile :antasia,
e c"e non cA monotonia e noia se non per le anime &ecc"ie,
tappe55eria nel 8allo di !ioia c"e il tuo amore2
Si!nore, &ieni ad in&itarci2 Siamo pronti a dan5arti ,uesta corsa c"e
do88iamo :are, ,uesti conti, il pran5o da preparare, ,uesta &e!lia in
cui a&remo sonno2
Siamo pronti a dan5arti la dan5a del la&oro,
,uella del caldo, e ,uella del :reddo, pi- tardi2
Se certe melodie sono spesso in minore, non ti diremo
c"e sono tristiI Se altre ci :anno un poco ansimare, non ti diremo c"e
sono lo!oranti2
3 se ,ualcuno per strada ci urta, !li sorrideremo/
anc"e ,uesto dan5a2
Si!nore, inse!naci il posto c"e tiene, nel roman5o eterno
a&&iato :ra te e noi, il 8allo della nostra o88edien5a2
<i&elaci la !rande orc"estra dei tuoi dise!ni/
in essa, ,uel c"e tu permetti dB suoni strani nella serenitB di ,uel c"e
tu &uoi2 +nse!naci a indossare o!ni !iorno
la nostra condi5ione umana
come un &estito da 8allo, c"e ci :arB amare di te
tutti i particolari2 ?ome indispensa8ili !ioielli2
H
0acci &i&ere la nostra &ita,
non come un !iuoco di scacc"i do&e tutto calcolato,
non come una partita do&e tutto di@cile,
non come un teorema c"e ci rompa il capo,
ma come una :esta sen5a Fne do&e il tuo incontro si
rinno&ella, come un 8allo, come una dan5a,
:ra le 8raccia della tua !ra5ia,
nella musica c"e riempie lAuni&erso dAamore2
Si!nore, &ieni ad in&itarci2
Gioed 1! settembre
2014
# $al an!elo secondo Luca *, '()E0
$ono erdonati i suoi molti eccati, erch% ha molto amato.

+n ,uel tempo, uno dei :arisei in&it6 %es- a man!iare da lui2 3!li entr6 nella
casa del :ariseo e si mise a ta&ola2 3d ecco, una donna, una peccatrice di
,uella cittB, saputo c"e si tro&a&a nella casa del :ariseo, port6 un &aso di
pro:umoI stando dietro, presso i piedi di lui, pian!endo, cominci6 a 8a!narli di
lacrime, poi li asciu!a&a con i suoi capelli, li 8acia&a e li cospar!e&a di
pro:umo2
edendo ,uesto, il :ariseo c"e l1a&e&a in&itato disse tra s9/ Se costui :osse
un pro:eta, sapre88e c"i , e di ,uale !enere la donna c"e lo tocca/ una
peccatriceG2 %es- allora !li disse/ Simone, "o da dirti ,ualcosa2 3d e!li
rispose/ $i1 pure, maestro2 Jn creditore a&e&a due de8itori/ uno !li
do&e&a cin,uecento denari, l1altro cin,uanta2 .on a&endo essi di c"e
restituire, condon6 il de8ito a tutti e due2 ?"i di loro dun,ue lo amerB di
pi-L2 Simone rispose/ Suppon!o sia colui al ,uale "a condonato di pi-2 %li
disse %es-/ Qai !iudicato 8ene2 3, &ol!endosi &erso la donna, disse a
Simone/ edi ,uesta donnaL Sono entrato in casa tua e tu non mi "ai dato
l1ac,ua per i piediI lei in&ece mi "a 8a!nato i piedi con le lacrime e li "a
asciu!ati con i suoi capelli2 Cu non mi "ai dato un 8acioI lei in&ece, da ,uando
sono entrato, non "a cessato di 8aciarmi i piedi2 Cu non "ai unto con olio il
mio capoI lei in&ece mi "a cosparso i piedi di pro:umo2 Per ,uesto io ti dico/
40
sono perdonati i suoi molti peccati, perc"9 "a molto amato2 +n&ece colui al
,uale si perdona poco, ama poco2
Poi disse a lei/ + tuoi peccati sono perdonati2 Allora i commensali
cominciarono a dire tra s9/ ?"i costui c"e perdona anc"e i peccatiL2 4a
e!li disse alla donna/ La tua :ede ti "a sal&ataI &a1 in paceG2
SPUNTI DI RIFLESSIONE ;4onaci Denedettini Sil&estrini=
Secondo la tradizione e*raica
accostarsi ad una donna
notoriamente peccatrice o peggio
ancora lasciarsi toccare da lei
signi"icava contrarre un'impurit c#e
non consentiva pi/ la partecipazione
agli atti di culto senza prima aver
provveduto ad una adeguata
puri"icazione. Era una delle tante
prescrizioni c#e erano state in"estate
di "ariseismo. .es/ viene a "ar
aleggiare in quel mondo un alito
nuovo c#e esprimesse amore,
perdono, misericordia. Egli aveva pi/
volte dic#iarato il vero senso della sua
missione: J(o non sono venuto in
questo mondo per giudicareK e
ancora pi/ esplicitamente aveva
dic#iarato: J=on sono i sani c#e
#anno *isogno del medico, ma i
malati' non sono venuto per c#iamare
i giusti, ma i peccatoriK. Egli in"atti,
invitato, + entrato in casa di un "ariseo
a mangiare da lui' gi questa
circostanza doveva essere di monito
per tutti gli astanti e soprattutto per il
padrone di casa. Quando per1
sopraggiunge una donna, una
peccatrice proprio colui c#e l'aveva
invitato, rumina pensieri di critica nei
con"ronti del Signore. ( gesti della
donna erano pi/ c#e eloquenti: 9enne
con un vasetto di olio pro"umato' e
"ermatasi dietro si rannicc#i1
piangendo ai piedi di lui e cominci1 a
*agnarli di lacrime, poi li asciugava
con i suoi capelli, li *aciava e li
cospargeva di olio pro"umato.
7vre**ero dovuto suscitare
ammirazione sia nei con"ronti della
donna c#e nei con"ronti di .es/,
invece... 0a grettezza non consente
mai di comprendere le vere
dimensioni dell'amore. .es/ c#e
scruta i cuori imparte la sua lezione al
"ariseo: J5i dico: le sono perdonati i
suoi molti peccati, poic#3 #a molto
amatoK. E rivolgendosi alla donna:
J5i sono perdonati i tuoi peccatiK.
7llora i commensali cominciarono a
dire tra s3: JC#i + quest'uomo c#e
perdona anc#e i peccatiK. ;a egli
disse alla donna: J0a tua "ede ti #a
salvata' v in pace8K.
PER LA PREGHIERA ;4adre Ceresa di ?alcutta=
>!!i :ra i !io&ani del mondo, %es- &i&e la propria passione nei
!io&ani soKerenti, aKamati, "andicappati222 in ,uel 8am8ino c"e
man!ia un pe55o di pane, 8riciola dopo 8riciola, perc"9 sa c"e,
,uando ,uel to55o di pane sarB Fnito, non ce ne sarB pi- e a&rB di
nuo&o :ame2
3cco una sta5ione della ia ?rucis2 Siete l7 con ,uel 8am8inoL
44
3 ,uelle mi!liaia c"e muoiono, non solo per un to55o di pane, ma per
un poA dAamore, di considera5ione222
3cco una sta5ione della ia ?rucis2 Siete l7L
3 ,uando i !io&ani cadono, come %es- caduto pi- e pi- &olte per
noi, noi siamo l7 come Simone il ?ireneo, a risolle&arli, a prendere su
di noi la croceL + 8ar8oni, !li alcoli55ati, i sen5atetto &i !uardano2 .on
siate come ,uelli c"e !uardano sen5a &edere2 %uardate e &edete2
Possiamo ini5iare a percorrere la ia ?rucis, passo dopo passo, con
!ioia2
%es- si :atto pane della &ita per noi2 A88iamo %es-, sotto :orma di
pane della &ita a darci :or5a2
"enerd 1# settembre
2014
# $al an!elo secondo Luca 8,1)'
&erano con lui i 'odici e alcune donne che li servivano con i loro
beni..

+n ,uel tempo, %es- se ne anda&a per cittB e &illa!!i, predicando e
annunciando la 8uona noti5ia del re!no di $io2 ?1erano con lui i $odici e
alcune donne c"e erano state !uarite da spiriti catti&i e da in:ermitB/ 4aria,
c"iamata 4addalena, dalla ,uale erano usciti sette dem6niI %io&anna, mo!lie
di ?u5a, amministratore di 3rodeI Susanna e molte altre, c"e li ser&i&ano con
i loro 8eni2
SPUNTI DI RIFLESSIONE ;4ons2 incen5o Pa!lia=
0'evangelista racconta come .es/
continui a percorrere le strade della
.alilea in compagnia dei G$odiciG e di
alcune donne, insegnando e
compiendo guarigioni. !vunque .es/
passa si crea tra la gente una
sensazione di nuova speranza, di
"esta, di attesa di vita. Esemplare del
nuovo stile c#e .es/ porta + quel
gruppo delle donne c#e lo seguono e
c#e stanno con lui. Esse, scrive 0uca,
Gerano state guarite da spiriti cattivi e
da in"ermitG, e avevano scelto di
seguire .es/ mettendo tutti i loro *eni
al servizio suo e dei discepoli. Erano,
insomma, parte a pieno titolo di quel
nuovo gruppo c#e .es/ aveva creato
"acendone una vera e propria
comunit. Questa indicazione
dell'evangelista + importante perc#3
mostra quanto .es/ andasse oltre le
consuetudini del suo tempo. Era
in"atti impensa*ile per il costume
ra**inico dell'epoca "ar entrare in un
circolo di discepoli anc#e delle donne.
.es/, invece, le associa alla sua
stessa missione, come vedremo in
altre pagine evangelic#e. 0a
discepolanza supera tutte le *arriere,
42
anc#e quelle c#e appaiono pi/ di""icili
da sradicare.
PER LA PREGHIERA ;Conino Lasconi=
Deati &oi
c"e non dite/
RHuando sto 8ene io222
stanno 8ene tuttiGR
ma &i :ate carico
delle soKeren5e de!li altri2
Deati &oi c"e nella soKeren5a
non &i c"iudete in &oi stessi
ma cercate con:orto nei :ratelli
c"e io &i "o messo &icino2
Deati &oi c"e a colui c"e soKre
non dite/ RPa5ien5a,
$io "a &oluto cos7GR
ma !li dite/ R?ora!!io, ti aiuto io/
$io ti &uole :eliceGR
Santi Andrea Sim e compa!ni
Sabato 20 settembre
2014
# $al an!elo secondo Luca 8,4)1E
(l seme caduto sul terreno buono sono coloro che
custodiscono la )arola e roducono *rutto con erseveranza
+n ,uel tempo, poic"9 una !rande :olla si raduna&a e accorre&a a lui !ente da
o!ni cittB, %es- disse con una para8ola/ +l seminatore usc7 a seminare il suo
seme2 4entre semina&a, una parte cadde lun!o la strada e :u calpestata, e
!li uccelli del cielo la man!iarono2 Jn1altra parte cadde sulla pietra e, appena
!ermo!liata, secc6 per mancan5a di umiditB2 Jn1altra parte cadde in me55o
ai ro&i e i ro&i, cresciuti insieme con essa, la soKocarono2 Jn1altra parte cadde
sul terreno 8uono, !ermo!li6 e :rutt6 cento &olte tanto2 $etto ,uesto,
4@
esclam6/ ?"i "a orecc"i per ascoltare, ascoltiG2 + suoi discepoli lo
interro!a&ano sul si!niFcato della para8ola2 3d e!li disse/ A &oi dato
conoscere i misteri del re!no di $io, ma a!li altri solo con para8ole, a@nc"9
&edendo non &edano e ascoltando non comprendano2 +l si!niFcato della
para8ola ,uesto/ il seme la parola di $io2 + semi caduti lun!o la strada
sono coloro c"e l1"anno ascoltata, ma poi &iene il dia&olo e porta &ia la Parola
dal loro cuore, perc"9 non a&&en!a c"e, credendo, siano sal&ati2 Huelli sulla
pietra sono coloro c"e, ,uando ascoltano, rice&ono la Parola con !ioia, ma
non "anno radiciI credono per un certo tempo, ma nel tempo della pro&a
&en!ono meno2 Huello caduto in me55o ai ro&i sono coloro c"e, dopo a&er
ascoltato, strada :acendo si lasciano soKocare da preoccupa5ioni, ricc"e55e e
piaceri della &ita e non !iun!ono a matura5ione2 Huello sul terreno 8uono
sono coloro c"e, dopo a&er ascoltato la Parola con cuore inte!ro e 8uono, la
custodiscono e producono :rutto con perse&eran5a2
SPUNTI DI RIFLESSIONE ;don Luciano San&ito=
Chiediamoci:
%E?CIE' 0E C!=5?7?(E57' (= =!(
S!=! %(L' E&&(C7C( $E007
%!5E=M7 $E007 %7?!07
%erc#3 il terreno nostro dia "rutto,
quali condizioni do**iamo avere
La potenza della Parola non viene
accolta perc#3 la nostra mira non +
l'accoglienza, ma la valutazione del
"rutto, del risultato.
=oi non guardiamo mai all'inizio, alla
piccolezza del seme come valore, ma
vogliamo misurare i "rutti, il raccolto
pronto, e "orse pi/ in l: il pane sulla
tavola.
Il superamento degli "ostacoli"
descritti dal 9angelo dipende dunque
dalla coscienza c#e a**iamo della
%arola nella sua partenza, nel suo
inizio, nel suo essere seminata,
nell'attenzione da parte nostra proprio
a questo momento sacro e inviola*ile,
e""icace proprio come il mistero del
seminatore.
Ed + proprio la forza del mistero
iniziale c#e, considerato cos6 da noi,
ci "ornisce la capacit di attenzione
,Gle orecc#ie per intendereG- in grado
di oltrepassare gli ostacoli c#e si
"rappongono tra noi e il gesto del
seminatore, e quindi accogliere in
piena e""icacia la seminagione.
0e contrariet emergono quando non
osserviamo il gesto del ;istero.
%?!%?(! =E0 ;(S5E?! (=(M(70E
SC!CC7 07 %!5E=M7 %E? =!(
PER LA PREGHIERA ; 4ons2 Druno 0orte=
.on ti cerc"eremo nelle alte55e, o Si!nore,
ma in ,uesta croceFssa storia dellAuomo,
do&e Cu sei entrato conFccando&i lAal8ero della ?roce, per
lie&itarla &erso la terra promessa
con la :or5a conta!iosa
della tua <esurre5ione2
$onaci, di &i&ere in solidarietB pro:onda
col nostro popolo per crescere, e patire, e lottare con esso,
e rendere presente, do&e Cu ci "ai posto,
4<
la tua Parola di !iudi5io e di sal&e55a2
Li8eraci da o!ni :orma di amore
uni&ersale e astratto,
per credere allAumile
e crociFsso amore,
a ,uesta terra, a ,uesta !ente2
4>

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