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Poste Italiane Spa Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.

t. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 126
Ottobre 2013

Accogliendo i
bambini

Associazione Madonna di Fatima

SantAntonio Maria Claret


nel 1860

Come il fuoco in un fucile...

er chi predica la parola divina, lamore


come il fuoco in un fucile. Se un uomo
lancia una palla con la mano, fa poco danno
ma, se questa stessa palla scagliata col fuoco
della polvere da sparo, uccide. Cos la parola di
Dio. Se detta naturalmente, senza spirito soprannaturale, poco bene fa, ma se detta da un
sacerdote pieno del fuoco della carit, dellamore

a Dio e al prossimo, estirper vizi, distrugger


peccati, convertir peccatori, operer prodigi.
Vediamo questo in San Pietro, quando esce dal
Cenacolo, ardendo nel fuoco dellamore che aveva
ricevuto dallo Spirito Santo, e il risultato stato
la conversione di ottomila persone in due discorsi: tremila nel primo e cinquemila nel secondo.
SantAntonio Maria Claret, Autobiografia

SommariO
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno XV, numero 126, Ottobre 2013

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira
Traduzione: Antonietta Tessaro
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Venezia 11 del 31/3/12
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353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
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Contiene I.R.
www.araldi.org
www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio

Araldi del Vangelo


Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5
00165 Roma
Tel. sede operativa
a Mira (VE): 041 560 08 91
Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
ELCOGRAF S.p.A.
Via Mondadori, 15
37131 Verona
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

Scrivono i lettori

La gioia di dare (Editoriale) . . . . . . . . . . . . . . .

........................

Commento al Vangelo
Dieci guarigioni
e un miracolo

10

Non dimenticatevi della


visita regale!
......................

18

Donna Lucilia Ribeiro dos


Santos Corra de Oliveira I lampadari in cristallo
. . . e. .bronzo
.................

24

......................

33

38

accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

40

Storia per bambini...


Manicaretti degni di un re
......................

46

I Santi di ogni giorno

......................

48

Povert per gli uomini,


ricchezza per Dio

Araldi nel mondo

......................

......................

La parola dei Pastori


Il ruolo fondamentale
della famiglia

La voce del Papa


Lotta, resurrezione e
speranza

......................

Santa Laura Montoya


Allavanguardia missionaria della Chiesa

26

......................

50

S crivono
Missione Mariana
a Schiavonea
Desidero esprimere i miei sentimenti di gratitudine per la vostra
presenza in mezzo a noi. Abbiamo
fatto unesperienza piena di quanto
Maria porti a suo Figlio Ges. Raccomandando la nostra comunit al
suo Cuore Immacolato, ancora una
volta vi diciamo grazie.
Don Lorenzo F., CSsR
Parroco del Santuario di
Santa Maria delle Nevi
Schiavonea Cs

Una buona Rivista cattolica


che fa molto bene

In questi ultimi anni ho ricevuto


la rivista Araldi del Vangelo nel Convento di Len, dove risiedevo. Desidero informarvi che sono stato trasferito in un altro convento, in Provincia di Cadice, e vorrei molto continuare a ricevere questa pubblicazione, poich una buona Rivista
cattolica che fa molto bene.
Fra Jos G. G. P., OP
Jerez de la Frontera Spagna

Parte delle nostre vite


Per la mia famiglia la rivista Araldi del Vangelo diventata parte delle
nostre vite. un eccellente strumento per lapostolato e fortifica la nostra fede. Che Dio benedica questopera mirabile che, nelle mani di Maria Santissima, ci sta portando a conoscere e amare di pi Dio.
Jeannet B. C. de I.
Lima Per

Temi per conferenze e corsi


Come qualificare una Rivista cos
completa? Mi piace molto la sezione
accaduto nella Chiesa e nel mondo,
poich essa ci aggiorna, in una forma cattolica, sui fatti che coinvolgo4Araldi del Vangelo Ottobre 2013

i lettori

no la nostra Chiesa. Tuttavia, la sezione che realmente mi piace di pi


quella del Commento al Vangelo, fatta da Mons. Joo, poich egli spiega i
testi sacri sempre in modo nuovo, come mai si era sentito prima.
Nel suo insieme, la Rivista molto utile per trovare temi e testi per
conferenze e corsi parrocchiali preparatori ai Sacramenti, e anche per
le meditazioni dei Primi Sabati.
Alexandre B. de S.
Conselheiro Lafaiete Brasile

Qualit grafica e editoriale


in funzione della sua qualit
grafica e, soprattutto, editoriale che
la rivista Araldi del Vangelo considerata una delle migliori pubblicazioni
di cultura cattolica del Brasile e, osiamo dire, tra le principali dal mondo. Le sue sezioni sono molto ricche
di contenuto e sempre aggiornate.
Meritano di essere messi in evidenza gli argomenti di stampo religioso
e storico. Continuate saldamente in
questo magnifico apostolato.
Joo C. dos S.
Maring Brasile

Via della santit


Quello che mi attira moltissimo
nella Rivista il Commento al Vangelo, di Mons. Joo Scognamiglio Cl
Dias. Egli ci svela il panorama divino
di Cristo e apre una via per ottenere la
grazia della santit. Ho trovato giovamento anche nei preziosi, seppur brevi, articoli sulla vita dei Santi, perch,
basandomi sul loro esempio, apprendo a cambiare il mio modo di vita.
La Rivista mi stata molto utile per fare apostolato, poich, anche
senza uscire di casa, posso mostrare
ad amici e conoscenti il lavoro degli
Araldi, soprattutto agli infermi, bambini e famiglie, e far loro conoscere di
pi Nostro Signore e la Madonna.
Adriana L. D.
Bogot Colombia

In ogni sezione, qualcosa


di rilevante

Se fosse necessario scegliere una sezione della Rivista da commentare, sarei molto in imbarazzo, perch in tutte quante trovo qualcosa di rilevante.
Quello che, certamente, trovo molto
interessante la sezione I Santi di ogni
giorno, poich sono venuta a conoscere
qualcosa di molti Santi di cui non sapevo nemmeno lesistenza. Il contenuto
della Rivista di grande aiuto per portare avanti lapostolato con tutti quelli che vogliono appartenere alla grande
famiglia degli Araldi, e questo cresce in
quantit e qualit.
Raissa G. L.
Fortaleza Brasile

Perseverare e difendere
la nostra Chiesa
Ci che pi mi ha attratto nelle
ultime edizioni di questa Rivista la
vita dei Santi, poich essi sono veri
testimoni e modelli per poter anche
noi aspirare alla santit e seguire il
loro cammino. Tuttavia, il Commento al Vangelo mi fa sentire presente
nelle omelie di Mons. Joo, predicatore ineguagliabile. La Rivista mi
molto utile per un programma radiofonico e offre i mezzi per perseverare e difendere la nostra Chiesa,
in un impegno per la verit.
Mara T. Q. de C.
Buenos Aires Argentina

Meravigliosa missione
di cambiare il mondo

La rivista Araldi del Vangelo una


fonte dinsegnamento e un eccellente mezzo di evangelizzazione. Sono
molto contenta di riceverla e con essa ho imparato molte cose utili alla
mia vita spirituale. Che la Madonna
vi benedica e vi dia le forze per continuare con questa meravigliosa missione di cambiare il mondo.
Brbara D. Q. G.
Contagem Brasile

Editoriale
La gioia di dare

a di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

Poste Italiane

Spa Spedizi

one in Abbona

mento Postale

D.L. 353/200

3 (conv.

in L. 27/02/2

004 n. 46)

art. 1 comma

1 - NE/PD

- Contien

e I.R. - Periodic

o dellAss

ociazione

Madonn

126
Numero
2013
Ottobre

endo i
Accogli
i
bambin
tima
Associazion

e Madonna

di Fa

Consegna di
giocattoli nella
Casa Monte
Carmelo (p.26-27)
Foto: Srgio Miyazaki

a grandiosit delluniverso materiale che in ogni momento presenta


un panorama unico, irripetibile, con gli innumerevoli esseri viventi in
costante rinnovamento e le miriadi di astri in incessante movimento
ci riporta ad una bellezza di ordine superiore osservata nella sfera metafisica e
spirituale, forse meno percepibile, ma certamente pi meravigliosa. Come un
maestoso caleidoscopio, in continua rotazione, riflette le perfezioni del Creatore, senza mai ripetere le figure formate dai cristalli colorati.
A questo scopo, ogni elemento di questa innumerevole variet di esseri
svolge un ruolo a suo modo insostituibile, occupando un gradino in questa
quasi infinita scala di esseri disuguali, gerarchizzati e complementari gli uni
agli altri. Tutti uniti profondamente dal fatto che lordine dellessere rappresenta unimmagine di Dio, dandoGli una continua gloria estrinseca.
In questo panorama, solo Dio Colui che , che basta a Se stesso. Tutte
le creature sono contingenti e, a diverso titolo, hanno bisogno di essere completate da altre.
E Dio, che la Generosit, sostiene tutto questordine dandoSi in modo continuo, per amore delle creature, senza aver per nulla bisogno di nessuna di esse. Cos, dallAlto, successivamente, gli esseri superiori si danno in qualche modo agli inferiori, in una meravigliosa cascata di amore disinteressato, da dove tutti ricevono e danno di s allo stesso tempo. E, in
questa relazione reciproca, insegna San Tommaso dAquino, a pari condizioni, dare pi perfetto che ricevere (Summa Teologica, II-II, q.187,
a.4, ad 3).
Quanto agli uomini, si capisce che Dio ci ha creati con una natura socievole in modo da aiutarci lun laltro, materialmente e spiritualmente, in vista della nostra santificazione e della costituzione di una societ perfetta in
questa Terra, immagine della Gerusalemme Celeste, avendo sempre presente linsegnamento dellApostolo: Dio ama chi d con gioia (IICor9,
7). Cos, luomo sente una necessit naturale di donarsi, e legoismo rappresenta un disordine danimo che rende la persona triste e amareggiata, come
succederebbe a un fiore, se questo si rifiutasse di aprire i suoi petali, rimanendo un bocciolo chiuso, nellaffanno di conservare il profumo per s. A
che cosa servirebbe?
Luniverso stato ordinato in modo che ogni essere dia e riceva allo stesso
tempo. In questo senso, nellordine umano, lessere pi fragile il bambino,
poich in tutto dipende dai pi grandi. Tuttavia, quando gli si dona un bel regalo o unappetitosa ghiottoneria, non forse un premio alquanto gratificante per il benefattore riceverne in cambio un sorriso di contentezza bello e innocente? Si pu perfino dire che chi non ha avuto questa dolce esperienza non
abbia ancora vissuto...
Per questo, di sicuro, possiamo ogni giorno verificare come ci sia pi gioia
nel dare che nel ricevere (At20, 35), a somiglianza di Dio stesso, la Generosit in sostanza, in continua e inesauribile donazione.
Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo5

La voce del Papa

Lotta, resurrezione e
speranza
Nella lotta che tutti noi dobbiamo affrontare, Maria non ci lascia
soli. Lei sempre con noi, ci accompagna e ci sostiene nella
lotta contro le forze del male.

so la fine, vi questaltra: La Madre


di Ges, come in cielo, glorificata ormai nel corpo e nellanima, limmagine e la primizia della Chiesa che dovr avere il suo compimento nellet
futura, cos sulla terra brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il Popolo di Dio in cammino, fino a quando non verr il giorno del Signore (Idem, n.68).
Alla luce di questa bellissima icona di nostra Madre, possiamo considerare il messaggio contenuto nelle
Letture bibliche che abbiamo appe-

LOsservatore Romano

l termine della Costituzione sulla Chiesa, il Concilio


Vaticano II ci ha lasciato
una meditazione bellissima su Maria Santissima. Ricordo soltanto le espressioni che si riferiscono
al mistero che celebriamo oggi. La prima questa: Limmacolata Vergine,
preservata immune da ogni macchia
di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste col suo corpo e la sua anima, e dal Signore esaltata come la regina delluniverso (n. 59). E poi, ver-

La preghiera con Maria, in particolare il Rosario ci sostiene


nella battaglia contro il maligno e i suoi complici
In alto e nella pagina seguente: due momenti dellOmelia durante
la Messa celebrata di fronte al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, 15/8/2013

6Araldi del Vangelo Ottobre 2013

na ascoltato. Possiamo concentrarci su tre parole-chiave: lotta, risurrezione, speranza.

Il Rosario ci sostiene nella


battaglia contro il male
Il brano dellApocalisse presenta la visione della lotta tra la donna
e il drago. La figura della donna, che
rappresenta la Chiesa, da una parte gloriosa, trionfante, e dallaltra ancora in travaglio. Cos in effetti la
Chiesa: se in Cielo gi associata alla gloria del suo Signore, nella storia
vive continuamente le prove e le sfide che comporta il conflitto tra Dio
e il maligno, il nemico di sempre. E
in questa lotta che i discepoli di Ges devono affrontare noi tutti, noi,
tutti i discepoli di Ges dobbiamo affrontare questa lotta Maria non li
lascia soli; la Madre di Cristo e della Chiesa sempre con noi. Sempre,
cammina con noi, con noi.
Anche Maria, in un certo senso,
condivide questa duplice condizione.
Lei, naturalmente, ormai una volta per sempre entrata nella gloria del
Cielo. Ma questo non significa che
sia lontana, che sia staccata da noi;
anzi, Maria ci accompagna, lotta con
noi, sostiene i cristiani nel combattimento contro le forze del male.
La preghiera con Maria, in particolare il Rosario ma sentite be-

LOsservatore Romano

Maria stata pienamente unita a Lui nella morte, e per questo le stato dato il dono della Risurrezione

ne: il Rosario. Voi pregate il Rosario


tutti i giorni? Ma, non so... [la gente
grida: S!] Sicuro? Ecco, la preghiera
con Maria, in particolare il Rosario
ha anche questa dimensione agonistica, cio di lotta, una preghiera che sostiene nella battaglia contro
il maligno e i suoi complici. Anche
il Rosario ci sostiene nella battaglia.

Lumanit della Madre


stata attratta dal Figlio
La seconda Lettura ci parla della
risurrezione. Lapostolo Paolo, scrivendo ai Corinzi, insiste sul fatto che
essere cristiani significa credere che
Cristo veramente risorto dai morti.
Tutta la nostra fede si basa su questa
verit fondamentale che non unidea ma un evento. E anche il mistero dellAssunzione di Maria in corpo e anima tutto inscritto nella Risurrezione di Cristo.
Lumanit della Madre stata
attratta dal Figlio nel suo passaggio attraverso la morte. Ges entrato una volta per sempre nella vita eterna con tutta la sua umanit,
quella che aveva preso da Maria;
cos lei, la Madre, che Lo ha seguito fedelmente per tutta la vita, Lo
ha seguito con il cuore, entrata
con Lui nella vita eterna, che chiamiamo anche Cielo, Paradiso, Casa del Padre.

Anche Maria ha conosciuto il


martirio della croce: il martirio del
suo cuore, il martirio dellanima.
Lei ha sofferto tanto, nel suo cuore,
mentre Ges soffriva sulla croce. La
Passione del Figlio lha vissuta fino
in fondo nellanima. E stata pienamente unita a Lui nella morte, e per
questo le stato dato il dono della
risurrezione. Cristo la primizia dei
risorti, e Maria la primizia dei redenti, la prima di quelli che sono di
Cristo. E nostra Madre, ma anche
possiamo dire la nostra rappresentante, la nostra sorella, la nostra
prima sorella, la prima dei redenti che arrivata in Cielo.

Se non c la speranza, noi


non siamo cristiani
Il Vangelo ci suggerisce la terza
parola: speranza. Speranza la virt
di chi, sperimentando il conflitto, la
lotta quotidiana tra la vita e la morte, tra il bene e il male, crede nella
Risurrezione di Cristo, nella vittoria
dellAmore.
Abbiamo sentito il Canto di Maria, il Magnificat: il cantico della speranza, il cantico del Popolo
di Dio in cammino nella storia. E il
cantico di tanti santi e sante, alcuni
noti, altri, moltissimi, ignoti, ma ben
conosciuti a Dio: mamme, pap, catechisti, missionari, preti, suore, gio-

vani, anche bambini, nonni, nonne:


questi hanno affrontato la lotta della vita portando nel cuore la speranza dei piccoli e degli umili.
Maria dice: Lanima mia magnifica il Signore anche oggi canta questo la Chiesa e lo canta in ogni parte del mondo. Questo cantico particolarmente intenso l dove il Corpo
di Cristo patisce oggi la Passione. Dove c la Croce, per noi cristiani c la
speranza, sempre. Se non c la speranza, noi non siamo cristiani. Per
questo a me piace dire: non lasciatevi
rubare la speranza. Che non ci rubino la speranza, perch questa forza
una grazia, un dono di Dio che ci porta avanti guardando il Cielo. E Maria
sempre l, vicina a queste comunit,
a questi nostri fratelli, cammina con
loro, soffre con loro, e canta con loro
il Magnificat della speranza.
Cari fratelli e sorelle, uniamoci
anche noi, con tutto il cuore, a questo cantico di pazienza e di vittoria,
di lotta e di gioia, che unisce la Chiesa trionfante con quella pellegrinante, noi; che unisce la terra con il Cielo, che unisce la nostra storia con
leternit, verso la quale camminiamo. Cos sia.
Omelia nella Solennit
dellAssunzione della Madonna,
15/8/2013
Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo7

La porta di Ges stretta


Essere cristiani vivere e testimoniare la fede nella preghiera, nelle
opere di carit, nel promuovere la giustizia, nel compiere il bene. Per la
porta stretta, che Cristo, deve passare tutta la nostra vita.

l Vangelo di oggi ci invita a riflettere sul tema della salvezza.


Ges sta salendo dalla Galilea
verso la citt di Gerusalemme e lungo
il cammino un tale racconta levangelista Luca gli si avvicina e gli chiede: Signore, sono pochi quelli che si
salvano? (13, 23).
Ges non risponde direttamente
alla domanda: non importante sapere quanti si salvano, ma importante piuttosto sapere qual il cammino della salvezza. Ed ecco allora
che alla domanda Ges risponde dicendo: Sforzatevi di entrare per la
porta stretta, perch molti cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno (v.24).
Che cosa vuol dire Ges? Qual
la porta per la quale dobbiamo entrare? E perch Ges parla di una
porta stretta?

senza distinzione, senza esclusioni, senza privilegi. Perch, sapete,


Ges non esclude nessuno. Qualcuno di voi forse potr dirmi: Ma,
Padre, sicuramente io sono escluso, perch sono un gran peccatore: ho fatto cose brutte, ne ho fatte
tante, nella vita. No, non sei escluso! Precisamente per questo sei il
preferito, perch Ges preferisce il
peccatore, sempre, per perdonarlo,
per amarlo.
Ges ti sta aspettando per abbracciarti, per perdonarti. Non avere paura: Lui ti aspetta. Animati, fatti coraggio per entrare per la
sua porta. Tutti sono invitati a varcare questa porta, a varcare la porta della fede, ad entrare nella sua vita, e a farlo entrare nella nostra vita,
perch Lui la trasformi, la rinnovi, le
doni gioia piena e duratura.

Ges ti sta aspettando


per perdonarti

Abbiamo lumilt di accogliere


la sua misericordia

Limmagine della porta ritorna


varie volte nel Vangelo e richiama
quella della casa, del focolare domestico, dove troviamo sicurezza,
amore, calore. Ges ci dice che c
una porta che ci fa entrare nella famiglia di Dio, nel calore della casa di Dio, della comunione con Lui.
Questa porta Ges stesso (cfr. Gv
10, 9). Lui la porta. Lui il passaggio per la salvezza. Lui ci conduce al Padre.
E la porta che Ges non mai
chiusa, questa porta non mai
chiusa, aperta sempre e a tutti,

Al giorno doggi passiamo davanti a tante porte che invitano ad entrare promettendo una felicit che
poi noi ci accorgiamo che dura un
istante soltanto, che si esaurisce in
se stessa e non ha futuro. Ma io vi
domando: noi per quale porta vogliamo entrare? E chi vogliamo far
entrare per la porta della nostra vita?
Vorrei dire con forza: non abbiamo paura di varcare la porta della fede in Ges, di lasciarlo entrare sempre di pi nella nostra vita, di uscire dai nostri egoismi, dal-

8Araldi del Vangelo Ottobre 2013

le nostre chiusure, dalle nostre indifferenze verso gli altri. Perch Ges illumina la nostra vita con una luce che non si spegne pi. Non un
fuoco dartificio, non un flash! No,
una luce tranquilla che dura sempre e ci d pace. Cos la luce che
incontriamo se entriamo per la porta di Ges.
Certo quella di Ges una porta stretta, non perch sia una sala di
tortura. No, non per quello! Ma perch ci chiede di aprire il nostro cuore a Lui, di riconoscerci peccatori, bisognosi della sua salvezza, del
suo perdono, del suo amore, di avere lumilt di accogliere la sua misericordia e farci rinnovare da Lui.
Ges nel Vangelo ci dice che
lessere cristiani non avere
unetichetta! Io domando a voi:
voi siete cristiani di etichetta o di verit? E ciascuno si risponda dentro!
Non cristiani, mai cristiani di etichetta! Cristiani di verit, di cuore.
Essere cristiani vivere e testimoniare la fede nella preghiera, nelle
opere di carit, nel promuovere la
giustizia, nel compiere il bene. Per la
porta stretta che Cristo deve passare tutta la nostra vita.
Alla Vergine Maria, Porta del
Cielo, chiediamo che ci aiuti a varcare la porta della fede, a lasciare che il suo Figlio trasformi la nostra esistenza come ha trasformato la sua per portare a tutti la gioia del Vangelo.
Angelus, 25/8/2013

LOsservatore Romano

Lamore di Dio ha
un nome e un volto
E un amore che d valore e bellezza a tutto il resto; un
amore che d forza alla famiglia, al lavoro, allo studio,
allamicizia, allarte, ad ogni attivit umana.

o vi farei due domande. La prima: tutti voi, avete un cuore desideroso, un cuore che desidera? Pensate e rispondete in silenzio e
nel cuore tuo: tu, hai un cuore che desidera, o hai un cuore chiuso, un cuore addormentato, un cuore anestetizzato per le cose della vita? Io desidero
andare avanti allincontro con Ges?
E la seconda domanda: dov il
tuo tesoro, quello che tu desideri?
perch Ges ci ha detto: Dov il
vostro tesoro, l sar il vostro cuore e io domando: dov il tuo tesoro? Qual per te la realt pi importante, pi preziosa, la realt che
attrae il cuore come una calamita?
Cosa attrae il tuo cuore? Posso dire che lamore di Dio? C la voglia di fare il bene agli altri, di vivere
per il Signore e per i nostri fratelli?
Posso dire questo? Ognuno risponde nel suo cuore.
Ma qualcuno pu dirmi: Padre,
ma io sono uno che lavora, che ha
famiglia, per me la realt pi importante mandare avanti la mia famiglia, il lavoro Certo, vero, importante. Ma qual la forza che tiene unita la famiglia? E proprio lamore, e chi semina lamore nel no-

stro cuore Dio, lamore di Dio,


proprio lamore di Dio che d senso
ai piccoli impegni quotidiani e anche
aiuta ad affrontare le grandi prove.
Questo il vero tesoro delluomo.
Andare avanti nella vita con amore, con quellamore che il Signore ha
seminato nel cuore, con lamore di
Dio. E questo il vero tesoro.
Ma lamore di Dio cosa ? Non
qualcosa di vago, un sentimento generico. Lamore di Dio ha un nome e
un volto: Ges Cristo, Ges. Lamore di Dio si manifesta in Ges. Perch noi non possiamo amare laria
Amiamo laria? amiamo il tutto? No,
non si pu, amiamo persone, e la persona che noi amiamo Ges, il dono del Padre fra noi. E un amore
che d valore e bellezza a tutto il resto; un amore che d forza alla famiglia, al lavoro, allo studio, allamicizia, allarte, ad ogni attivit umana. E
d senso anche alle esperienze negative, perch ci permette, questo amore, di andare oltre queste esperienze,
di andare oltre, non rimanere prigionieri del male, ma ci fa passare oltre,
ci apre sempre alla speranza.
Ecco, lamore di Dio in Ges sempre ci apre alla speranza, a

Lamore di Dio in Ges


ci apre sempre alla speranza
Il Vescovo di Roma durante
lAngelus dell11/8/2013

quellorizzonte di speranza, allorizzonte finale del nostro pellegrinaggio. Cos anche le fatiche e
le cadute trovano un senso. Anche i nostri peccati trovano un senso nellamore di Dio, perch questo amore di Dio in Ges Cristo ci
perdona sempre, ci ama tanto che
ci perdona sempre.
Estratto dellAngelus del 11/8/2013

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo9

Nostro Signore guarisce i dieci lebbrosi Biblioteca del Monastero di San Milln de la Cogolla (Spagna)

aVangeloA
Accadde che, durante il viaggio verso Gerusalemme, Ges attravers la Samaria e la
Galilea. 12Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, 13alzarono la voce, dicendo:
Ges, Maestro, abbi piet di noi! 14 Appena li vide, Ges disse: Andate a presentarvi ai sacerdoti. E mentre essi andavano, furono sanati. 15 Uno di loro, veden11

10Araldi del Vangelo Ottobre 2013

dosi guarito, torn indietro lodando Dio a


gran voce; 16 e si gett ai piedi di Ges per
ringraziarlo. Era un samaritano. 17Ma Ges osserv: Non sono stati guariti tutti e
dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si
trovato chi tornasse a render gloria a Dio,
allinfuori di questo straniero? 19E gli disse: Alzati e v; la tua fede ti ha salvato
(Lc17,11-19).

Commento al Vangelo XXVIII Domenica del Tempo Ordinario

Dieci guarigioni
e un miracolo
Dieci miracolati!
Si dir che tutti avranno manifestato la propria gratitudine,
anche se ognuno a modo suo.
Invece, soltanto uno di loro un samaritano ha ottenuto il miracolo
della guarigione dellanima. E gli altri nove giudei?
Non hanno ringraziato...
Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP

I Il dovere di gratitudine
delle anime beneficiate

Rare volte interrompiamo le occupazioni


quotidiane per considerare quanti beni ci sono concessi dalla Divina Provvidenza nel corso della nostra vita, sebbene non li abbiamo
chiesti o tantomeno desiderati. Se andiamo fino alla radice di tali benefici, dobbiamo ricordare che non esisteremmo senza un disegno di
Dio. A partire dal nulla, Egli ha via via costituito la diversit degli esseri, nel corso dei sei
giorni della creazione, come descritto nella
Genesi, fino a modellare Adamo dalla terra ed
Eva dalla sua costola, infondendo in loro la vita. E ogni nascita, che si verifica in ogni istante
nel mondo intero, un fatto straordinario perch alla legge fisica si aggiunge una legge spirituale: Dio infonde unanima intelligente, crea-

ta con il semplice desiderio della Sua volont,


in un corpo concepito con il concorso del padre e della madre.1 E tutto il resto la salute,
il cibo, il riposo, il conforto viene da Lui, direttamente o indirettamente. Inoltre, il Creatore promette, una volta valicate le soglie della morte, un grande miracolo: dopo che i nostri corpi avranno subito la decomposizione,
tornando alla terra da cui siamo stati fatti, riassumeremo un corpo glorioso che si unir di
nuovo alla nostra anima, ora nella visione beatifica, e godremo della felicit di Dio per tutta leternit.
Quanta bont! Ma com la nostra risposta? Siamo grati per tutto quanto riceviamo?
Questa la domanda che sorge considerando
il Vangelo della 28 Domenica del Tempo Ordinario che ci mostra i differenti atteggiamenOttobre 2013 Araldi

Salute, cibo,
riposo, conforto tutto
ci viene da
Lui direttamente o indirettamente

del Vangelo11

ti assunti da chi oggetto di un grande beneficio


proveniente dalle generose mani del Salvatore.

II Due classi di miracolo:


del corpo e dello spirito

Quei dieci
lebbrosi
non osarono
avvicinarsi
troppo a Ges
e, ponendosi
a una certa
distanza,
implorarono
la guarigione

Allepoca di Nostro Signore, il lebbroso, a


causa della mancanza di aiuti medici che rendessero possibile il suo trattamento carenza
che si prolung per molti secoli , era un paria
disprezzato dalla societ. Una volta rivelata linfermit, egli si presentava al sacerdote che, dopo un esame minuzioso, lo dichiarava legalmente impuro mediante un cerimoniale appropriato. Se vero che egli non era deportato in unisola, secondo il costume adottato in tempi pi
recenti, doveva, per, assentarsi dalla citt, dalla convivenza umana e vivere isolato in campagna. Lo obbligavano, inoltre, a utilizzare una veste caratteristica per annunciare la situazione di
scomunica sociale in cui si trovava e a seguire
certe norme come quella di muoversi suonando una campanella per indicare la sua presenza,
in modo che le persone aprissero un varco, evitando il rischio di contaminazione per contatto
o per la semplice vicinanza. Approssimandosi a
qualcuno oltre il dovuto, riceveva immediatamente una severa reprimenda, per il panico generato di fronte al pericolo di contaminazione. Si trascinava cos lamentandosi della sua situazione come avrebbe fatto
per un defunto, con le
vesti stracciate, la testa scoperta e la barba coperta con il suo
manto, gridando ai
passanti, affinch non
si avvicinassero: Immondo!.2
Nel corso di una
vita senza prospettiva di guarigione, avrebbe visto
le proprie membra
imputridire fino a
cadere, in un processo che causava
un nauseabondo
odore e malesseri vari.3 Tale stato
produceva, com

12Araldi del Vangelo Ottobre 2013

comprensibile, un profondo trauma psicologico. Inoltre, siccome le malattie erano ritenute, a


quel tempo, come un castigo per i propri peccati o per quelli commessi dagli antenati, la lebbra
portava con s anche un dramma morale: esser
lebbroso di corpo significava, innanzitutto, possedere lebbra di anima. Ci troviamo di fronte a
idee popolari tra gli antichi, in cui si mescola il
religioso e il naturale. Il lebbroso si considerava
castigato da Dio in virt di peccati occulti.4 In
questo contesto sociale, si svolge la scena raccolta da San Luca.

Uniti per supplicare un miracolo

Accadde che, durante il viaggio verso


Gerusalemme, Ges attravers la Samaria e la Galilea. 12Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i
quali, fermatisi a distanza, 13alzarono la
voce, dicendo: Ges, Maestro, abbi piet di noi!
11

Recita un detto che la disgrazia condivisa


sempre pi gioiosa. I dieci lebbrosi di cui parla il Vangelo formavano una societ tra loro, e
in questo modo rendevano le loro pene pi sopportabili e garantivano una compagnia fino a
che sopravveniva la morte, termine obbligato di
quella lenta e dolorosa infermit. Senza dubbio,
avevano gi sentito parlare del Maestro e sapevano delle numerose guarigioni da Lui operate,
tra le quali se ne contavano varie del male di cui
soffrivano. Ricevendo la notizia dellavvicinarsi
del Divino Taumaturgo, subito si misero in cammino nel tentativo di avere un incontro con Nostro Signore, con la speranza che non sorgesse
un qualche ostacolo che impedisse loro un contatto, anche da lontano.
Infatti, dal racconto evangelico vediamo come questi dieci lebbrosi compivano i precetti legali, in ci che si riferisce alla loro terribile malattia. Per tale motivo non osarono avvicinarsi
troppo a Ges, e mettendosi a una certa distanza implorarono la guarigione, per misericordia.
Essi obbedirono alla Legge, s, ma manc loro
fervore per inginocchiarsi tutti insieme davanti a
Cristo, che certamente li avrebbe toccati e guariti in quel momento, come nellepisodio prima
accaduto con un altro lebbroso (cfr. Mt 8, 2-4;
Mc 1, 40-45; Lc 5, 12-16).
Questo fatto ci serve da lezione per la vita
spirituale: trattandosi del rapporto con Ges,

dobbiamo agire con piena fiducia e massima intimit, non temendo mai di ricorrere a Lui, per
gravi che siano gli errori morali che ci pesano
sulla coscienza.

Una prova per la fede dei lebbrosi

Appena li vide, Ges disse: Andate a


presentarvi ai sacerdoti. E mentre essi
andavano, furono sanati.

14

Accorgendosi subito del loro arrivo, Nostro


Signore li guard. Egli non oper la guarigione subito, per non voler causare troppo stupore nellopinione pubblica. Cos, facendosi un po
largo in mezzo alla moltitudine che stava presso di Lui, ordin, con autorit, che andassero a
presentarsi ai sacerdoti.
In quellepoca era molto rara la guarigione
dalla lebbra. Nelle poche occasioni in cui questo
accadeva realmente, o quando costatato che la
stessa diagnosi iniziale era stata sbagliata, essendo il lebbroso ormai conosciuto come tale nella
regione, avrebbe dovuto per Legge presentarsi
a un sacerdote. Costui redigeva un atto nel quale riportava le caratteristiche del caso, dai primi sintomi fino alla scomparsa dellinfermit, e
il documento rendeva possibile allantico malato la reintegrazione nel contesto sociale (cfr. Lv
14, 1-32).
Dunque, il Maestro decise questa misura,
sebbene non ci fossero segni visibili di guarigione. La pronta obbedienza dei dieci lebbrosi evidenzia la fede che possedevano in Ges frutto certamente di una mozione della grazia, infusa dallo stesso Uomo-Dio e denota la forte convinzione che Egli li avrebbe guariti durante il percorso. Essendo tutti daccordo di osservare questa norma, intrapresero il viaggio verso
Gerusalemme.
Possiamo congetturare che essi partirono
insieme, sperimentando una grande consolazione interiore, poich Nostro Signore stava
creando grazie per alimentare nelle loro anime la fede nella propria guarigione. E ciascuno, secondo la sua credenza e temperamento, avrebbe dimostrato questo in un modo differente dagli altri. Tra loro, uno pi silenzioso avr pensato, chiss, ad una lebbra peggiore di quella del corpo, che era quella del peccato, poich viveva lontano dalla religione vera era samaritano. Confidando nella guarigione, meditava sul modo di esser meglio

allaltezza del prodigio di cui tra


breve sarebbe stato oggetto.
Finalmente, durante il percorso, si resero conto che la
lebbra li aveva abbandonati e, senza dubbio, proruppero in grida di gioia. La
gravit del male di cui si
videro liberi concorre
ancor pi a certificare
la grandezza del miracolo operato. Affrettarono allora il passo per ottenere quanto
prima lattestato di guarigione.

La gratitudine
di uno solo

Uno di loro, vedendosi guarito, torn indietro lodando Dio a


gran voce; 16e si gett
ai piedi di Ges per ringraziarlo. Era un samaritano.

15

Ci fu uno, tuttavia, che invece di dirigersi verso il Tempio, decise di tornare per ringraziare
Ges, cantando le glorie di Dio e manifestando
lenorme gioia per aver incontrato Uno cui appoggiarsi e seguire. Era quello che aveva contratto non solo la lebbra fisica, ma anche la lebbra dellanima. Se egli aveva seguito inizialmente gli altri malati per presentarsi al sacerdote,
era solo perch costituiva una societ con loro,
poich, non essendo israelita, era esente da tale obbligo. Senza dubbio, a partire dal momento in cui furono guariti, la comunit perdeva la
sua ragion dessere e lui diventava agli occhi degli altri uno straniero infedele, un samaritano
qualsiasi e, pertanto, odiato e maltrattato dai
Giudei.
Vedendo il Signore attorniato da gente, si avvicin a Lui, aprendo con la sua presenza un
vuoto di ripugnanza nel gruppo. Tuttavia, mentre egli avanzava, tutti erano in grado di verificare la sua carnagione completamente modificata, perch indubbiamente, come era accaduto a Naaman la cui guarigione narrata dalla
prima lettura di questa domenica la sua pelle era diventata come quella di un bambino (II
Re 5, 14), bianca, senza alcuna scottatura del
Ottobre 2013 Araldi

Il Maestro
decise che si
presentassero
ai sacerdoti,
sebbene non ci
fossero segni
visibili di
guarigione

del Vangelo13

sole, dando anche limpressione di essere un po


ingrassato. Vedendo il cambiamento, la moltitudine rimase colpita. Avvicinatosi al Divino Maestro, il samaritano si prostr per terra, in adorazione.
Pi ancora del precetto legale di certificare la
guarigione, il principale obbligo di tutti era ringraziare Colui che li aveva guariti. Quando Nostro Signore disse andate a presentarvi ai sacerdoti, Egli non aveva loro proibito di esprimere riconoscenza al benefattore. Fece loro solo una raccomandazione, non volendo ferire il
libero arbitrio dei lebbrosi col rispettare questa
facolt che ci offerta di scegliere il bene5, n
volendo far perdere loro il merito che avrebbero acquisito con la gratitudine. Tuttavia, disdegnando lopportunit, gli altri nove decisero di
procedere in direzione contraria a quella di Ges. Pi ancora, nulla contraddice lipotesi che
sarebbero ritornati pi tardi alla loro vita normale, dimenticandosi completamente di Chi li
aveva beneficiati.

Tale
ingratitudine
in rapporto
a Dio
probabile
conduca
allinferno,
visto che pu
scatenare
una grande
quantit di
altri peccati

Colposa omissione

Ma Ges osserv: Non sono stati


guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si trovato chi tornasse
a render gloria a Dio, allinfuori di que-

17

sto straniero? 19E gli disse: Alzati e


v; la tua fede ti ha salvato.
La sorpresa manifestata da Nostro Signore
aveva un intento formativo su coloro che Lo attorniavano e ci porta a fare la seguente riflessione: dieci furono guariti dalla lebbra in modo miracoloso e, tra questi, nove ritornarono allambiente sociale in cui vivevano prima di contrarre linfermit. Appartenenti allestablishment locale, erano desiderosi di reintegrarsi nellambiente mondano e davano pi importanza allambiente corrotto, nel quale erano stati contagiati dalla lebbra, che al rapporto con il Maestro. Questa era la gratitudine del popolo Giudeo, il pi favorito tra tutti, una volta che il Messia era venuto in primo luogo per le pecorelle perdute della casa di Israele (Mt 15, 24)... Come evidenzia
Maldonado, quelli, in quanto giudei, certamente avrebbero dovuto mostrarsi pi grati a Dio, come il loro stesso nome gli ricordava e invece furono i pi ingrati; quelli che avevano un motivo speciale per riconoscere e ricevere Cristo come il loro liberatore, che era stato inviato proprio per loro, erano quelli che sembravano conoscerLo meno degli altri.6
Per loro, lepisodio della guarigione operata
da Nostro Signore era cosa passata. Oggi ignoriamo che fine hanno fatto, poich scomparvero dalla Storia.

Linedito sui Vangeli

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Pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana, la collezione Linedito sui Vangeli


riunisce in sette volumi riccamente illustrati i commenti di Mons. Joo Scognamiglio
Cl Dias, EP., ai Vangeli di tutte le domeniche e solennit del ciclo liturgico.
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DELLA

SANTA MADRE

Predestinata da

A Virgem Branca
Toledo
Catedral de
(Espanha)

DI

DIO, MARIA

tutta leternit

grande tra i privilegi


azione del pi
no di
Dalla consider
Solenidade de So Pedrolie che ci permetto
meravig e So Paulo, ApstolosMadre
di Dio e
mariani emanano
a della (Missa do Dia) 29 de Junho
sublime grandezz
intravvedere la Alcuni
nostra.

autori mettono in
risalto un altro importante
to: il fatto che Ges
aspetabbia scelto una
regione
mondo

La Pietra incrollabile

Il popolo non considerava

appartenente al
pagano per manifestarSi
sempre
comeda
Figlio
primato della sua concepito
di Dio e fondare
il
gioChiesa. Essi interpretano come
cio privile
del rifiuto del regno
un
I Un
preannunper
civile
messianico,

parte dei giudei,


definitivo trasferimento giorno deldacalendario
e il loro
gentili.
sceglie il primoin seno aidella
Madonna, affinch
a ChiesaUn
giorno, mentredivina
maternit Ges si gloriosa
trovava intercessione di
to (Lc 9,la18).
celebrare
Secondo
della di San in un luogo appartail racconto
speper mezzo
molto
sazione narrata
Luca, tutta
lanno nel
la converin maniera
iniziamo
Vangelo
di oggini
si realizz dopodel
sue benedizio
era ritirato
lelasciato
Si era
Ges Si
lOttava cheNatale
versa su die noi
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perdere,
Maria. Leinelle
con le sue facolt
coinciden
infinitezze,del
la cui
umane,
Ges esaltare
suo
Solennit
eterno.
il Bambino
Egli utilizz questo
infallibile di azione, diPadre
ciale in questa
lodare
di
modo
mezzo
modola preghiera,
il miglior
per conferire
pure il miglior
mortali
come
radici e linfa
allopera cheeavrebbe
ci indica che
nostra,lanciato.
Madre Sua
Divino Figlio. imle qualit dellaSecondofesteggiar
nascita del suo
la
la Glossa,evolendo

confermare
di signififede,
Madre
piene
il Salvatore
discepoli
comincia letture
elogiare la
brevi, mai suoi
nellada
con lallontanare
nioni e gli errori
dal
Dio, lema
daspirito
nteloro
che altri avrebbero
opiLiturgia ci presenta
Lavitandoli
direttame
potuto
infondergli;
proposte
2
i
ad
siano
avere
ossia,passi
Scritture
una chiara coscienza
non
ino dalle
degliSacre
cato. Sebbene
pubblica riguardoche estraggon
equivoci dellopinione
li assiste in
di periti alla Sua identit,
ni. oni
lo SpiritoinSanto
curioso
ne, fortificava
loro le convinziocommissi
il commento
malcelebrazio
di
San
perfetto,
ogni
Giovanni
pi
per
sommamente malizioso3
Crisostomo sul carattere
nel modo
pi adeguati
del giudizio emesso
sia realizzato
sei
affinch
riguardo
dagli scribi e dai farilavoro
al Signore, molto differente
questoblica
.
da quello dellopinione
che, malgrado
enza delluomo
fosse erroneo, non
pubgrado linsuffici
era mosso da nessuna
Ges non chiede che
malizia.
pensino gli altri di
sino riguardo al Figlio la cosa
Lui, ma cosa penCreazione
di tuttadellUomo,
al fine di sondare
al di esopra
apostoli
Elevata
dar loro loccasione
la fede degli nelle
della Madonna
liberamente
presenza
vano, sebbene Egli re che di
ladire
quello
cheabbia
senti- chienon oltrepassasse
stessa
sottolinea
che
i limiti
dasuggerirgli
potuto
di Lei
quello che avrebbe
possibile
Umanit.
la sua santa
discreta.
in un secondo
4
molto
che Gli
figurasse
tutte le conoscenze evierano
Scritture
proprie,che
personaCon
dal divino
la suaallo
anche per
sperimentale,
ma
eranoevangelis
Ges
le opinionitiche circolavanosolo
umilt,
sapeva qua- avvestoliagli
, non sullaper

sacre
Sua persona,
questo
sogno,
pertanto,
pagine
non aveva biInfatti,
di informarSi;
nelle
piano
natura divina.
piuttosto portarli a
mare la verit di attribuirle desiderava
proclatare il rischio contestando gli equivoci dellopinione pubblica.

Mario Baveloni

e Giue trovarono Maria


senzindugio a 17Betlemmeaverlo visto, riferirono ci
16 i pastori andarono
dopo
cose
mangiatoia. E
In quel tempo,
si stupirono delle
che giaceva nella 18
Tutti quelli che udirono,
seppe e il bambino,
era stato detto loro.
che del bambino
nel suo cuore.
che i pastori dicevano. serbava tutte queste cose meditandoleper tutto quello che aveva19 Maria, da parte sua,
e lodando Dio
giorni pretornarono, glorificando21 Quando furon passati gli otto
20 I pastori poi se ne
detto loro.
chiamato dallangestato
stato
era
comera
come
Ges,
no udito e visto,
e, gli fu messo nome madre (Lc 2, 16-21).
della
scritti per la circoncision
concepito nel grembo
lo prima di essere

Ordini subito il suo volume!

Ges come il Messia

14
Risposero: Alcuni Giovanni
il Battista, altri Elia,
qualcuno dei profeti
altri Geremia o

Gli apostoli avevano


una nozione esatta
uomini di allora
si erano fatti a proposito del giudizio che gli
do ogni evidenza,
del Signore. Malgrai miracoli, la dottrina
nuova dotata di potenza,
ecc., il popolo non
Lo considerava come
Ges appariva agli
il Messia tanto atteso.
occhi di tutti come
la resurrezione o
rizione di profeti
la riappaprecedenti. Non trovavano
gnificenza del potere
in
politico, cos essenziale Lui lefficace madel mirabolante sogno
per la realizzazione
messianico che li
inebriava. Di conseguenza Lo immaginavano
come il Battista risorto,
specificamente un
precursore, o addirittura o Elia, in quanto pi
mo difensore della
un Geremia, legittinazione
2, 1-12). Si vede chiaramenteteocratica (cf. 2 Mac
in questo versetto come lo spirito
umano sia incline
allerrore
e come facilmente
si allontani dalla vera
ottica della salvezza.
Ma, almeno, quei
suoi contemporanei ancora
discernevano qualcosa
grandioso in Ges.
di
Sarebbe interessante
derci come Egli sarebbe
chievisto dallumanit
balizzata, scientifista
gloe relativista dei nostri
giorni.
Cristo d as chaves
a So Pedro (detalhe),
por Vicente Catena
Museu do Prado,
Madri

Via e-mail: salvamiregina@salvamiregina.it,


per telefono: 0415600891 oppure scrivendo alla redazione,
Via San Marco 2A - 30034 Mira - VE

2) GLOSA, apud
SAN TOMMASO
DAQUINO. Catena
VI, v.13-19.
Aurea. In Matthum,
3) SAN GIOVANNI
c.XCRISOSTOMO.
Homila LIV, n.1.
Evangelio de San
In: Obras. Homilas
Mateo (46-90).2.ed.
sobre el
Madrid: BAC, 2007,
4) MALDONADO,
SJ, Juan de. Comentario
v.II, p.138.
Mateo. Madrid: BAC,
a los Cuatro Evangelios.
1950, v.I, p.579.
Evangelio de San
5

14Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Per la mancanza di gratitudine, rifiutato


un miracolo ancora maggiore
Tale ingratitudine in relazione a Dio forse porta allinferno, poich pu scatenare una
grande quantit di altri peccati. Il primo grado dingratitudine, insegna San Tommaso dAquino, lassenza di riconoscenza, il secondo
la dissimulazione, ossia, quasi si nasconde il fatto di aver ricevuto il beneficio e infine il terzo e
pi grave consiste nel non riconoscere il beneficio, sia per dimenticanza sia in qualsiasi altro
modo.7
necessario, soprattutto, considerare che,
oltre alla lebbra fisica, soffrivano anche di una
lebbra morale chiamata mondanit, che li rendeva ciechi di Dio e faceva s che riponessero la
loro felicit nel prestigio sociale. Il Maestro li
guar dalla prima affinch potessero, al momento di tornare e ringraziare, essere guariti dalla
seconda. Tuttavia, per lingratitudine, accentuarono ancor pi la lebbra morale, sebbene fossero liberi da quella fisica. Questo ci deve portare
a riflettere sul pericolo di certe relazioni umane che non ci approssimano a Ges. Pu essere che in un determinato momento abbiamo da riconoscerGli qualche dono o favore e, purtroppo, ci dimentichiamo di questo dovere per dar pi valore alle amicizie terrene.

stre necessit. Questo duplice miracolato probabilmente ha seguito Ges dappertutto e possiamo congetturare che egli sia uno dei santi che
oggi popolano il Cielo e godono della convivenza con la Santissima Trinit. Gli altri nove, di che
sentenza diventarono meritevoli? Non ci dato
conoscere il destino delle anime post-mortem, ma
forse sono andati, quanto meno, in Purgatorio,
per una simile ingratitudine... Per questo, quanto dobbiamo temere il pericolo arrecato alla vita spirituale da un atteggiamento simile al loro in
relazione ai beni ricevuti dal Salvatore!

III La lebbra, infermit simbolica

Il miracolo operato
da Nostro
Signore, guarendo i dieci
lebbrosi, Egli
lo continua a
realizzare in
ogni istante
a favore di
qualsiasi peccatore che,
pentito, venga
a supplicare il
suo perdono

In questo passo, Cristo ci mostra la lebbra come una malattia simbolica, poich essa distrugge
lorganismo e deforma la bellezza del sembiante.
Ora, molto peggiore della lebbra fisica quella
spirituale contratta da chi commette un peccato
mortale. Se la lebbra fisica provoca il disfacimento del corpo, quella dello spirito infetta lanima,
la rende repellente agli occhi di Dio e fa s che la
persona diventi schiava delle sue cattive tenden-

Allestremo opposto di questa postura


si trova il decimo lebbroso, originario della Samaria, regione abitata da un popolo macchiato da secoli dinfedelt alla vera religione. Una volta recuperata la salute, egli non aveva a chi ricorrere e, percependo il grande bene che gli era stato fatto, seppe cercare la societ vera. Egli non
chiese il perdono dei suoi peccati, la salvezza o anche lentrata nel Regno dei Cieli, n supplic come il Buon Ladrone sulla croce: Signore, ricordati di me quando
entrerai nel tuo regno (Lc 23, 42). Per,
egli ringrazi e a partire da questo atto di
gratitudine, Ges lo favor con un miracolo maggiore della guarigione dalla lebbra:
il perdono dei peccati.
Quando otteniamo un miracolo e siamo grati, ne otteniamo un altro maggiore
di quello richiesto, poich Dio sa delle no-

Francisco Lecaros

Il samaritano favorito con un


altro miracolo prodigioso

San Francesco Saverio che ascolta una confessione di


Godofredo Maes - Castello di Saverio (Spagna)

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo15

ze e passioni. Il lebbroso fisico era espulso dalla


societ mentre quello spirituale ritirato da una
societ molto pi eccellente, quella divina, con
la privazione della grazia santificante, delle virt, dei doni, di tutto lorganismo soprannaturale e, soprattutto, dellinabitazione della Santissima Trinit. La legge dei Giudei considera la lebbra come uninfermit immonda, mentre la Legge del Vangelo non considera immonda la lebbra
esteriore, invece s quella interiore.8 La lebbra
fisica contagiosa, caratteristica verificata anche
in quella dellanima, poich la persona che abbraccia le vie del peccato finir per causare scandali che porteranno altri alla rovina spirituale. Se
la lebbra fisica, dopo una vita infelice, portava alla morte, la lebbra del peccato rende amara lesistenza e conduce a una morte molto pi terribile: leterna infelicit, nellinferno. La lebbra fisica raggiunge soltanto il corpo, ma se il malato affronta la situazione con cristiana rassegnazione e
spirito soprannaturale progredir nella virt, potendo arrivare a esser santo. Il peccato, sebbene
possa esser commesso senza sufficiente nozione
della gravit delle sue conseguenze, distrugge la
vita divina nellanima, che la sua maggiore bellezza, danno molto peggiore che distruggere la
bellezza del corpo e la salute.

Mario Shinoda

La
gratitudine
delle nostre
anime al
beneficio che
la Madonna ci
ha fatto [...]
deve essere
immensa e
deve portarci
a volerLa
servire con
una dedizione
analoga

Il Prof. Plinio Corra de Oliveira negli anni 80

16Araldi del Vangelo Ottobre 2013

La scena si ripete nel corso della Storia


Il miracolo operato da Nostro Signore, guarendo i dieci lebbrosi, Egli continua a realizzarlo in
ogni istante in favore di qualsiasi peccatore che,
pentito, venga a supplicare il suo perdono. Egli
esige soltanto che si obbedisca alla stessa raccomandazione data ai lebbrosi: presentarsi al sacerdote. Questa prescrizione legale non sarebbe che
una prefigurazione dellassoluzione sacramentale,
istituita dal Signore Ges, per la quale le nostre
anime sono purificate dalla lebbra del peccato.
Il Vangelo di oggi ci suggerisce unattualissima
applicazione. Non abbiamo una lebbra fisica, per,
non sempre possiamo dire che siamo esenti dalla
lebbra spirituale. E in quante occasioni siamo stati beneficiati pi dei dieci lebbrosi E necessario,
dunque, non agire come i nove ingrati, ma imitare
lesempio del samaritano: tornare per ringraziare il
Signore per averci guarito tante volte dalla lebbra
interiore, a cominciare dalla maledizione del peccato originale, anchesso da Lui abolito.

La pratica della vera gratitudine


Intanto, quanto rara la virt della gratitudine! Molte volte essa si pratica solo per educazione e con mere parole. Tuttavia, per esser autentica, necessario che essa trabocchi dal cuore con sincerit. Purtroppo, afferma il Prof.
Plinio Corra de Oliveira, la virt della gratitudine intesa oggi in un modo contabile. Di
modo che, se uno mi fa un beneficio, io devo
rispondere, contabilisticamente, con una porzione di gratitudine uguale al beneficio ricevuto. C, pertanto, una specie di pagamento: un
favore si paga mediante laffetto, proprio come la mercanzia si paga mediante il denaro.
Allora, io ho ricevuto un favore e devo strappare da dentro la mia anima un sentimento di
gratitudine. Non ho pi debiti, provo sollievo,
sono libero da obblighi.9 Questa una forma
pagana, materialista, di concepire la gratitudine. Ben differente questa virt quando impregnata di spirito cattolico.
La gratitudine , in primo luogo, il riconoscimento del valore del beneficio ricevuto. In
secondo luogo, il riconoscimento che noi non
meritiamo quel beneficio. E, in terzo luogo,
il desiderio di dedicarci a chi ci ha fatto il servizio in proporzione al servizio prestato e, pi
ancora, della dedizione dimostrata in relazione
a noi. Come diceva Santa Teresina, amore solo con amore si paga. O la persona paga dedi-

Francisco Lecaros

Il ritorno del lebbroso guarito - Biblioteca del Monastero di San Milln de la Cogolla (Spagna)

zione con dedizione o non ha pagato. [] In questa prospettiva, la gratitudine delle nostre anime al
beneficio che la Madonna ci ha fatto, consentendo
alla morte del suo Divino Figlio e accettando i dolori che ha sofferto affinch fossimo riscattati, []
deve esser immensa e deve portarci a volerLa servire con una dedizione analoga.10
Ora, oltre a darci la vita umana, Dio ci concede linestimabile tesoro della partecipazione alla
sua vita divina col Battesimo e, pi ancora, ci d
costantemente la possibilit di recuperare questo
stato quando viene perduto col peccato, bastando
per questo il nostro pentimento e la confessione
sacramentale. Soprattutto Si d Se stesso in Corpo, Sangue, Anima e Divinit come alimento spi1

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO. Somma Teologica. I, q.90,


a.3; a.4, ad 1.

COLUNGA, OP, Alberto; GARCIA CORDERO, OP, Maximiliano. Biblia comentada. Pentateuco. Madrid: BAC, 1960, t.I,
p.688.

Cfr. LAGRANGE, OP, Marie-Joseph. vangile selon Saint Marc.


5.ed. Paris: J. Gabalda, 1929,
p.29.

rituale per trasformarci in Lui, santificandoci in


maniera da garantirci una resurrezione gloriosa e
la vita eterna. Egli ci ha lasciato sua Madre come
Mediatrice, a occuparsi del genero umano con tutto laffetto e premura. I benefici che Dio ci concede sono, cos, incommensurabili! Quale non deve essere, dunque, la nostra gratitudine verso Nostro Signore e sua Madre Santissima? Abbracciare
con entusiasmo e abnegazione la santit e combattere con sempre crescente dedizione per lespansione della gloria di Dio e della Vergine Santissima
sulla Terra, ecco il miglior mezzo di corrispondere allinfinito amore del Sacro Cuore di Ges, che
versato su di noi a fiumi, dal nascere del sole fino
al suo occaso.

COLUNGA; GARCIA CORDERO, op. cit., p.685.

SAN TOMMASO DAQUINO,


op. cit., II-II, q.107, a.2.

Cfr. SANTAGOSTINO. De Civitate Dei. L.XIV, c.11, n.1 In:


Obras. Madrid: BAC, 1958,
v.XVI-XVII, p.951.

TITO BOSTRENSE, apud SAN


TOMMASO DAQUINO. Catena Aurea. In Lucam, c.XVII,
v.11-19.

MALDONADO, SJ, Juan de. Comentarios a los Cuatro Evangelios. Evangelios de San Marcos y
San Lucas. Madrid: BAC, 1951,
v.II. p.728.

CORRA DE OLIVEIRA, Plinio. Conferenza. San Paolo, 1


giu. 1974.

10

necessario,
dunque, non
agire come i
nove ingrati,
ma imitare
lesempio del
samaritano:
tornare a
ringraziare
il Signore
Ges per
averci guarito
tante volte
dalla lebbra
interiore

Idem, 27 dic. 1974.

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo17

Gustavo Kralj

Azione di grazie dopo la Comunione

Non
dimenticatevi
della visita
regale!
Il Papa Emerito Benedetto XVI
distribuisce la Santa Comunione nella
Basilica di San Pietro, l1/4/2010

Lazione di grazie dopo la Comunione , secondo San Pietro


Giuliano Eymard, il momento pi solenne della nostra vita,
durante il quale abbiamo a nostra disposizione il Re del Cielo e
della Terra, pronto a soddisfare qualsiasi richiesta.

Diac. Michel Six, EP

n una chiesa di Roma, alla


fine del XVI secolo, il sacerdote termina di celebrare la
Messa ed esce in fretta dalla sacrestia. Cammina per la strada
a passi rapidi, spinto da importanti
occupazioni del suo ministero. Non
senza una grande sorpresa, capisce
che i suoi due chierichetti, vestiti ancora con tunica e cotta, lo raggiungono e si mettono al suo fianco, portando ognuno una candela accesa...
I passanti aprono il varco, con rispetto, come al passaggio del Santissimo Sacramento.
Che cosa state facendo? chiede ai giovani.

Padre Filippo ci ha detto di seguirla!


Il ministro di Dio comprende subito la sua mancanza. Con modestia
e contrizione, ritorna in chiesa per
fare lazione di grazie, sempre seguito dai chierichetti con le loro candele accese, che indicavano a tutti la
presenza della Sacra Eucaristia...1
In questo modo inequivocabile,
con tratti di amabilit, il fondatore
della Congregazione dellOratorio,
San Filippo Neri, cercava di ammonire i suoi preti sulla somma importanza di fare con rispettoso raccoglimento lazione di grazie dopo la Sacra Comunione.

18Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Ora, quello che il Santo fiorentino


vedeva e deplorava alla sua epoca, lo
vediamo anche noi, mutatis mutandis,
nel XXI secolo: molte volte, persino
persone bene intenzionate trascurano il periodo di azione di grazie, non
dando la debita importanza alle Sacre
Specie che hanno appena ricevuto.

proprio Cristo che riceviamo


Per meglio comprendere lineffabile grazia che riceviamo quando ci
comunichiamo, imprescindibile ricordare che proprio Dio, in Corpo,
Sangue, Anima e Divinit, che penetra nel nostro intimo. La Sacra Ostia
che il sacerdote ci consegna in nul-

Srgio Hollmann

la si differenzia da quelle che adoriamo nel tabernacolo o nellostensorio.


Per questo, alcuni teologi non esitano
ad affermare che potremmo inginocchiarci davanti a chi si appena comunicato, come facciamo davanti al tabernacolo, visto che Dio realmente
presente tanto in uno che nellaltro.2
Ricordando questa verit, Papa
Benedetto XVI inizia la sua Esortazione Apostolica Post-Sinodale Sacramentum Caritatis dicendo: Sacramento della carit, la Santissima
Eucaristia il dono che Ges Cristo fa di se stesso, rivelandoci lamore infinito di Dio per ogni uomo.3
Pi avanti, nello stesso documento,
ci consiglia che non venga trascurato il tempo prezioso del ringraziamento dopo la Comunione,4 e sottolinea la convenienza di rimanere
raccolti in silenzio durante questa.
NellUltima Cena, Cristo ha dichiarato agli Apostoli che aveva desiderato
ardentemente di dare loro il suo Cor-

po e il suo Sangue come alimento spirituale (cfr. Lc22,15-20). Cos come Si


dato a loro in quelloccasione, Si d
a noi in ogni Santa Messa, con una volont di visitarci maggiore del nostro
desiderio di riceverLo. Come, allora,
non approfittare di questi istanti di intimit nei quali abbiamo Dio presente,
di fatto, nel nostro cuore?

Tu ti muterai in Me
La parola greca Eucaristia significa azione di grazie.
Usando questo termine, noi cristiani
evochiamo il momento in cui Nostro
Signore ha reso grazie (Mt26,27)
e ha istituito questineffabile Sacramento che contiene in s lo stesso
Cristo, fonte di tutte le grazie.
Dio la vita della nostra anima,
cos come la nostra anima la vita
del nostro corpo.5 Potr esserci, allora, mezzo migliore per un cristiano di ottenere le forze necessarie
per le sue lotte quotidiane che par-

tecipare alla Sacra Eucaristia, alimentando la sua anima con la presenza di Dio stesso?
Esiste, tuttavia, unimportante
differenza tra il nutrimento fisico e
quello spirituale, molto ben sintetizzata da un celebre teologo domenicano francese: Lassimilazione soprannaturale che risulta dal nutrimento Eucaristico si fa, per cos dire, in senso inverso allassimilazione
naturale, in virt della legge che regge qualsiasi trasformazione, poich
questa deve farsi da una natura inferiore a una natura superiore.6
In altri termini, quando ingeriamo un alimento naturale, lo incorporiamo in noi, trasformando la sua
sostanza nella nostra stessa carne.
Tuttavia, quando riceviamo la Sacra
Ostia avviene esattamente il contrario: siamo assunti da Cristo che
Dio e, pertanto, di natura infinitamente pi nobile, elevata e superiore alla nostra.

La parola
Eucaristia evoca
il momento in cui
Nostro Signore,
rendendo grazie,
ha istituito questineffabile Sacramento
che contiene in s lo
stesso Cristo, fonte
di tutte le grazie

LUltima Cena Pala daltare


della Cappella del Santissimo
Sacramento, Cattedrale dello
Spirito Santo, Terrassa (Spagna)

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo19

Comunicandoci, siamo, per cos


dire, Cristificati. Per tale motivo,
SantAgostino, nelle sue Confessioni, immagina Dio stesso che ci dice:
Sono alimento dei grandi: cresci e
Mi mangerai. Non tu muterai Me in
te, come al cibo della tua carne, ma
tu ti muterai in Me.7

LEucaristia fortifica la carit


e ci allontana dal peccato

Non dimenticatevi della


visita regale di Ges
Ora, come procedere interiormente dopo aver ricevuto nel nostro intimo un dono cos sublime? Cosa dire
al Redentore che, fintanto che non si
disfano le Sacre Specie, rimane a nostra disposizione dentro di noi?
Famoso per la sua devozione eucaristica, San Pietro Giuliano Eymard12 ci consiglia, nel suo Direttorio per lazione di grazie, di rimanere
un istante in tranquillit subito dopo aver ricevuto la Sacra Ostia, adorando silenziosamente, e con lanima prostrata davanti allAltissimo,
in segno di ascolto e attenzione.
Passato questo primo periodo,
egli consiglia di impegnarci nellazione di grazie propriamente detta,

Gustavo Kralj

Se, come insegna il Catechismo


della Chiesa Cattolica, ricevere lEucaristia nella Comunione reca come frutto principale lunione intima
con Cristo Ges,8 non questo lunico effetto che essa produce in noi. Il
Sacramento Eucaristico, oltre a unirci al Corpo Mistico di Cristo, che la
Chiesa, separa dal peccato chi lo riceve, poich lEucaristia non pu
unirci a Cristo senza purificarci, nello
stesso tempo, dai peccati commessi e
preservarci da quelli futuri.9
Infatti, spiega il Catechismo, cos come il cibo del corpo serve a restaurare le forze perdute, lEucaristia
fortifica la carit che, nella vita di ogni
giorno, tende ad indebolirsi; la carit cos vivificata cancella i peccati veniali. Donandosi a noi, Cristo ravvi-

va il nostro amore e ci rende capaci di


troncare gli attaccamenti disordinati
alle creature e di radicarci in lui.10
Cos pure, proprio per la carit che accende in noi, lEucaristia ci
preserva in futuro dai peccati mortali. Quanto pi partecipiamo alla vita di Cristo e progrediamo nella sua
amicizia, tanto pi ci difficile separarci da lui con il peccato mortale.11

Sacerdoti concelebranti si comunicano dal calice durante una Messa


nella Basilica della Madonna del Rosario, 20/7/2013

20Araldi del Vangelo Ottobre 2013

che deve cominciare con un atto di


adorazione a Ges nel trono del nostro cuore, offrendoGli, come segno
di assoluta sottomissione, le chiavi della nostra dimora interiore, dichiarandoci Suoi veri servi, sempre
pronti a piacerGli in tutto.
San Pietro Giuliano propone che
subito dopo manifestiamo il nostro
ringraziamento a Ges Sacramentato per limmenso e immeritato onore che ci fa con questa visita. Invitate i suoi Angeli e Santi, come pure la
sua divina Madre, a lodare, benedire e
ringraziare con voi Ges per voi. Unitevi alle azioni di grazie della Santissima Vergine, cos amorose, cos perfette, e per loro rendete grazie.13
A seguire conviene fare un atto
di contrizione e riparazione: Piangete ai suoi piedi per i vostri peccati,
come unaltra Maddalena. [] RiaffermateGli la vostra fedelt e il vostro amore; sacrificateGli le vostre
affezioni disordinate [...]. ImplorateGli la grazia di non offenderLo mai
pi; protestate che preferite cento
volte la morte al peccato.14
Fatto questo, giunto il momento della petizione, durante il quale pregheremo Ges che ci otten-

Cos come il cibo del


corpo serve a restaurare le forze perdute,
lEucaristia fortifica
la carit che, nella
vita di ogni giorno,
tende a indebolirsi;
la carit cos vivificata cancella i
peccati veniali

ga tutto quanto di cui abbiamo bisogno: che regni dentro di noi e nel
mondo intero; per le nostre necessit, per le nostre famiglie; per il Papa, per il nostro Vescovo e il nostro
parroco; per tutta la Santa Chiesa,
affinch vengano vocazioni sacerdotali e religiose; per levangelizzazione; per il nostro progresso nella vita
spirituale, per la santit di vita, per
laumento del fervore, per la conversione dei peccatori...
Non risparmiamo richieste n
temiamo di incomodarLo, poich
durante lazione di grazie, afferma
San Pietro Giuliano, Ges disposto a darvi il suo stesso Regno; Gli
piace poter disseminare i suoi benefici.15
E, durante il giorno, conclude
il Santo, siate come un recipiente
pieno di prezioso profumo, come un
santo che ha passato unora nel Cielo. Non dimenticatevi della visita regale di Ges.16

LEucaristia e Maria Santissima


C anche unaltra pietosa forma
di rivolgerci a Ges, durante lazione di grazie: farla per mezzo di sua
Madre Santissima, la Vergine Ma-

ria. Avendo ricevuto il Verbo nel suo


seno, Ella ci offre un modello perfetto di azione di grazie. Adorare
Ges nel vostro cuore unendovi a
Lei il miglior modo di farGli una
piacevole accoglienza, buona e ricca di grazie,17 consiglia il fondatore
dei Sacramentini.
In questo senso, il Beato Giovanni Paolo II ha ricordato che: Se vogliamo riscoprire in tutta la sua ricchezza il rapporto intimo che lega
Chiesa ed Eucaristia, non possiamo
dimenticare Maria, Madre e modello della Chiesa. [] Maria presente, con la Chiesa e come Madre della Chiesa, in ciascuna delle nostre
Celebrazioni eucaristiche. Se Chiesa ed Eucaristia sono un binomio inscindibile, altrettanto occorre dire
del binomio Maria ed Eucaristia.18
Questa intima unione della Madonna col Sacramento dellEucaristia incantava il Prof. Plinio Corra
de Oliveira, consacrato alla Madonna,
secondo il metodo di San Luigi Maria
Grignion de Montfort. Profondo conoscitore dello spirito umano, egli riconosceva che, non essendo noi allaltezza di ricevere condegnamente Ges, necessitiamo di un ponte che ci

conduca con sicurezza a questo Re


che entra nella nostra umile dimora.
E questo ponte precisamente quello che abbiamo in comune con questo
Re: la stessa Madre, Maria Santissima, che ci ha portato il Salvatore.
Questa Madre Sua e nostra ,
che tra le semplici creature la pi
eccelsa, Si disfa di compassione anche
per il figlio pi debole, deviato e squilibrato. Pertanto, normale che facciamo attraverso di Lei gli atti propri dellazione di grazie.19 E cos, egli
immaginava la nostra anima come
una capanna nella quale entra il Re
dei Cieli, la quale pu esser ordinata e adornata dalla Madonna, affinch piaccia a Lui. E, siccome a intercedere sar la Sua stessa Madre, Nostro Signore Si sentir compiaciuto.20
Avendo ben presente che la Vergine Maria Si unisce a noi nellEucaristia soltanto spiritualmente, e non in
presenza reale, come avviene col suo
Divino Figlio, il Dr. Plinio ci consiglia
che, dopo ladorazione, chiediamo a
Lei che ci aiuti a ringraziare per il dono di aver ricevuto il nostro Salvatore: Madre e Regina del Cielo, rendi
grazie per me, perch la mia azione
di grazie insufficiente.21

Piangete ai suoi
piedi per i vostri
peccati, come
unaltra Maddalena.
RiaffermateGli
la vostra fedelt
e il vostro amore;
sacrificateGli le
vostre affezioni
disordinate
LUltima Cena, miniatura di un
salterio del XIII secolo - Metropolitan
Museum of Art, New York

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo21

fare azione di grazie


secondo

San Luigi Maria Grignion de Montfort

Sempre per Maria


e in Maria

Gustavo Kralj

opo la Santa Comunione, stando interiormente raccolto, con


gli occhi chiusi, introdurrai Ges Cristo nel Cuore di Maria. Tu Lo darai
a sua Madre, che Lo accoglier con
amore, Lo collocher degnamente,
Lo adorer profondamente, Lo amer perfettamente, Lo abbraccer fortemente e Gli tributer, in spirito e
verit, molti omaggi che ci sono sconosciuti, a noi, che siamo avvolti in
queste fitte tenebre.
Oppure, ti terrai in atteggiamento di profonda umilt nel tuo cuore, alla presenza di Ges che risiede in Maria. O ti
manterrai come
uno schiavo alla porta del palazzo del

Re, dove Lui sta parlando con la Regina. E, mentre Essi parlano, senza
che abbiano bisogno di te, te ne andrai in spirito in Cielo e per la Terra intera a chiedere a tutte le creature che ringrazino, adorino e amino
Ges in Maria, al tuo posto. Venite,
prostrti adoriamo! (Sl 95, 6).
Oppure domanderai tu stesso a
Ges, in unione con Maria, la venuta
del suo Regno sulla Terra, per intermediazione della sua Santa Madre. O
chiederai la sapienza divina, o lamore divino o il perdono dei tuoi peccati,
o qualsiasi altra grazia, ma sempre per
mezzo di Maria e in Maria. [...]
Vi uninfinit di pensieri che lo
Spirito Santo ispira; e ti ispirer, se
sarai molto raccolto, mortificato e fedele a questa grande e sublime devozione che ti ho appena insegnato. Ma
ricordati che quanto pi lascerai fare a Maria nella tua Comunione, pi
Ges sar glorificato. E tanto pi lascerai fare a Maria per Ges e a Ges
in Maria, quanto pi profondamente ti umilierai e li ascolterai in pace e
in silenzio, senza preoccuparti di vedere, gustare o sentire. Infatti il giusto vive, in tutto, di fede, e particolarmente nella Sacra Comunione, che
un atto di fede: Il mio giusto vivr
mediante la Fede! (Eb 10, 38).
Trattato della Vera
Devozione alla Santissima
Vergine Supplemento, n.3.

Madonna del Santissimo Sacramento


Chiesa Madonna del Santissimo Sacramento,
Montral (Canada)

22Araldi del Vangelo Ottobre 2013

sempre per mano della Vergine Santissima che possiamo chiedere perdono per i nostri peccati, fare le nostre petizioni e suppliche, come lui ci esemplifica: Devo chiedere cose per me, per coloro che stimo
e anche per quelli che non conosco.
Prima di tutto, Ti chiedo che in ogni
carica della Sacra Gerarchia ecclesiastica dal soglio di San Pietro fino a una semplice parrocchia ci siano ferventi apostoli di Maria, ardenti schiavi di Lei secondo il metodo di
San Luigi Maria Grignion de Montfort, con tutta la forza del termine.22

A volte lazione di grazie arida...


Allinizio del suo citato Direttorio per lazione di grazie, San Pietro
Giuliano Eymard23 presenta una difficolt che pu capitare a tutti: linsensibilit quando riceviamo Ges.
Riguardo allaridit, difficolt
molto comune nella vita spirituale, il
Dr. Plinio ricorda: Ci saranno anche occasioni in cui le nostre comunioni [] saranno aride. Cos come
la terra arida non produce frutto,
abbiamo, molte volte, limpressione
di aridit nella nostra anima: ci comunichiamo e non sentiamo nulla.
Si prega e si chiede, ma si ha la sensazione che le nostre suppliche siano state semplici termini pietosi senza alcuna profondit.24
Questo, per, non ci deve allontanare dal Santissimo Sacramento, poich la Comunione non la ricerca di un egoismo spirituale, n la soddisfazione di una sensualit pi o meno mistica. il compimento di un duplice dovere: dovere verso lOspite Divino della Comunione, che merita certamente che Lo apprezziamo e in Lui
ci compiacciamo, e dovere verso lanima, il cui obbligo riconfortarsi santamente con le delizie presentate in questa mensa cos riccamente provveduta
dal Re del Cielo.25
Il Prof. Plinio Corra de Oliveira,
da parte sua, analizzando il problema da un punto di vista differente, fa

Francisco Lecaros

unanalogia con il malato che


prende una medicina scientificamente testata e verificata
per la sua efficacia, e che, dieci
minuti dopo lingestione, non
sente miglioramento alcuno.
Che sia lecito protestare per
linutilit del medicamento?
Assolutamente no. I suoi effetti si verificheranno nel decorso dei giorni, o anche degli anni, cosa che dipende dal trattamento.
Qualcosa di simile succede con la Comunione: Molte volte ci comunichiamo,
ma lazione di grazie arida;
apriamo un libro di piet, ma
esso non ci ispira nulla; abbiamo limpressione che non
abbia portato a nulla pregare. Ora, Dio ha visitato la mia
anima, ma la Sua presenza
stata inutile? Colui che Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, di tutte le meraviglie, stato presente in me, e non mi ha fatto
neppure un bene? Dobbiamo aver
presente che, non rare volte, la Comunione interamente arida porta, in
s, pi vantaggi per lanima di quella
che ci d innumerevoli consolazioni.
[] Infatti, molte volte Egli ci prova
al fine di verificare se siamo di quella specie di anime che credono solo
quando sentono: Tommaso, tu hai
Cfr. San Leonardo da Porto Maurizio. Raccolta delle
Opere Sacro-Moral. Venezia:
Giuseppe Antonelli, 1840,
vol.VII, p.14.
2
Cfr. MONSABR, OP, Jacques-Marie Louis. La communion. In: Confrences de
Notre-Dame de Paris. Carme
1884. Parigi: LAnne Dominicaine, 1884, p.9.
3
BENEDETTO XVI. Sacramentum Caritatis, n.1.
4
Idem, n.50.
5
MONSABR, op. cit. p.5.
6
Idem, p.10.
7
SANTAGOSTINO. Confessionum. L.VII, c.10, n.16. In:
1

creduto perch hai visto; beati quelli che non hanno visto,
ma hanno creduto!.26

Il miglior momento
di chiedere

Cristo con lEucaristia


Museo di Arte Religiosa, Puebla (Messico)

Avete a vostra
disposizione il Re
del Cielo e della
Terra, pronto a soddisfare qualsiasi
vostra richiesta

Obras. 7.ed. Madrid: BAC,


1979, vol.II, p.286.
8
CCE 1391.
9
Idem, 1393.
10
Idem, 1394.
11
Idem, 1395.
12
Cfr. SAN PIETRO GIULIANO EYMARD. La Divina Eucaristia: Estratti dagli
Scritti e Sermoni. San Paolo
Loyola, 2002, vol.II, p.52-58.
13
Idem, p.55.
14
Idem, ibidem.
15
Idem, ibidem.
16
Idem, p.56.
17
Idem, ibidem.

Senza dubbio, ammonisce


ancora San Pietro Giuliano
Eymard: Il momento pi solenne della vostra vita quello dellazione di grazie, quando avete a vostra disposizione il Re del Cielo e della Terra, vostro Salvatore e Giudice,
pronto a soddisfare qualsiasi
vostra richiesta.27
In questo modo, con la debita preparazione, approssimiamoci quanto pi possibile al Santissimo Sacramento, e,
nellistante in cui Ges Si dar a noi e ci dir, come al cieco
di Gerico: Che vuoi che ti faccia? (Mc10,51a; Lc18,41),
sappiamo risponderGli: Maestro, che
io riabbia la vista (Mc10,51b). Cos,
la nostra azione di grazie si far degnamente in accordo con lincommensurabile dono ricevuto.
Insomma, possibile restare infermo, quando un Dio offre la guarigione da tutti i mali; e indigente, quando Egli mette a disposizione gli inesauribili tesori del suo potere e della sua incomprensibile carit?.28

BEATO GIOVANNI PAOLO II. Ecclesia de Eucharistia, n.53; 57.


19
Cfr. CORRA DE OLIVEIRA, Plinio. Unazione
di grazie per mezzo di Maria. In: Dr. Plinio. San Paolo. Anno IX. N.99 (Giugno,
2006); p.24; 26.
20
CORRA DE OLIVEIRA,
Plinio. Mane nobiscum Domine. In: Dr. Plinio. San Paolo. Anno XIII. N.143 (Feb.,
2010); p.17.
21
CORRA DE OLIVEIRA, Unazione di grazie
per mezzo di Maria, op. cit.,
p.27.
22
Idem, p.28.
18

Cfr. SAN PIETRO GIULIANO EYMARD, op. cit.,


p.53.
24
CORRA DE OLIVEIRA,
Mane nobiscum Domine, op.
cit., p.18.
25
SAN PIETRO GIULIANO
EYMARD, op. cit., p.53.
26
CORRA DE OLIVEIRA,
Mane nobiscum Domine, op.
cit., p.18.
27
SAN PIETRO GIULIANO
EYMARD, op. cit , p.52.
28
CHAIGNON, SJ, Pierre. Le
Prtre lautel ou le Saint Sacrifice de la Messe dignement
clbr. 4.ed. Parigi: Charles
Blriot, 1859, p.92.
23

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo23

Donna Lucilia Ribeiro dos Santos Corra de Oliveira

I lampadari
in cristallo e bronzo
Donna Lucilia nel 1912, a Parigi

Il nobile comportamento di questo semplice commerciante, ci fa


intravvedere come Donna Lucilia stimolasse le anime, solo con il suo
dolce e elevato atto di presenza, a praticare la virt.

n radioso e caldo sole


accolse Donna Lucilia e i figli, al suo arrivo
al porto di Santos, dove, il 17 aprile 1913, li aspettava il Dr.
Joo Paulo. Aveva anticipato il suo
ritorno, lasciando in Europa Donna
Gabriela e gli altri familiari.
Si chiudeva cos, mettendo piede
sulle terre brasiliane, un importante
capitolo della sua vita. Mentre il treno che la conduceva a San Paolo risaliva con lentezza la Serra do Mar,
Donna Lucilia tornava a contemplare quelle vette ricoperte da una lussureggiante foresta tropicale, ornata
qua e l dai vistosi e da lei tanto apprezzati manacas, intensamente fioriti. Tali impressioni si mescolavano nel
suo spirito con il ricordo degli splendori e tradizioni del Vecchio Continente che aveva appena lasciato.
Giunti alla stazione della Luz,
nella capitale paulista, cerano alcuni domestici ad accoglierli, prendere
i bagagli e prestar loro piccoli servizi. Erano di sicuro coloro che da pi
tempo lavoravano nella casa, ai quali
la nostalgia per una cos lunga assenza procurava maggiore gioia per il ri-

torno di chi tanto rispettavano. Evidentemente i tempi erano altri. Lo


spirito patriarcale e familiare impregnava ancora di profonda benevolenza le relazioni tra le classi sociali, facendo s che gli incontri tra padroni
e servit, dopo le separazioni prolungate, si rivestissero della dolcezza di
veri avvenimenti di famiglia.
Un breve tragitto in landau fino
a viale Baro de Limeira costituiva
lultima tappa del lungo viaggio. Girato lultimo angolo, Donna Lucilia avvist il palazzotto Ribeiro dos
Santos e in pochi istanti era davanti
alla scalinata di marmo dellentrata
principale. Avvisati dal rumore della
carrozza, i membri pi giovani della servit uscirono in strada a ricevere i nuovi arrivati. Donna Lucilia li
accolse con parole di bont, che non
mancavano mai sulle sue labbra, traboccanti dal suo affabile cuore.
Scambiati i primi saluti, lei sal i
gradini, penetrando nellatmosfera raccolta e nobile del santuario famigliare. Quanti ricordi le vennero in mente in quel momento! Cominci a percorrere allora, lentamente, quegli ambienti cos confor-

24Araldi del Vangelo Ottobre 2013

mi ai suoi gusti: la saletta da visita, il


salone... Tuttavia, il suo sguardo divent interrogativo notando, nelluna e nellaltra sala, che i lampadari
non erano gli stessi, n si addicevano allambiente. Cosera accaduto?
Era stato infatti assunto un ingegnere per alcuni restauri nella casa, durante il viaggio della famiglia in Europa. Donna Lucilia verificava che, purtroppo, il cambio dei
lampadari non era stato dei pi azzeccati. Senza scatti o segni di impazienza, chiese ad alcuni servi che
fine avessero fatto gli antichi lampadari di bronzo, fino a che uno
di loro le raccont che erano stati
venduti a un piccolo commerciante
del quartiere.
Dopo un meritato e necessario
riposo, dopo il lungo viaggio, Donna Lucilia tent di riparare allerrore commesso dallingegnere. Tuttavia, dopo aver percorso alcune delle
buone botteghe della citt, costat
che era impossibile trovare lampadari uguali o migliori ai precedenti.
Per questo, decise di andare a parlare con il commerciante che li aveva acquistati.

o
os

mace
cia
se

Olavo Barbosa

Rappresentazione artistica del Palazzotto Ribeiro dos Santos

Il nobile comportamento di
questo semplice commerciante,
pi adatto a figurare in pagine di
storie dellAncien Rgime, ci fa intravvedere come Donna Lucilia
stimolasse le anime, solo con il suo
dolce e elevato atto di presenza, a
praticare la virt.

vero, ma il piacere di servirla mi pi prezioso del guadagno


stesso. Lei mi onorer riprendendo
i lampadari.
Donna Lucilia rispose:
In questo caso mi scusi, non
posso accettare. Lei mi mette in una
posizione molto difficile, perch a
San Paolo non ce ne sono altri cos.
Egli continu a insistere e non
accett neppure la mancia. Alcuni giorni dopo, i lampadari erano
di nuovo nella casa dei Ribeiro dos
Santos, perfetti e reinstallati.

Estratto da: CL DIAS, EP,


Joo Scognamiglio. Donna Lucilia.
Citt del Vaticano: Libreria Editrice
Vaticana, 2013, p.167-169.
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Capitolo IV
Capitolo iV

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impressiona e la signo
o di nozze
visto che
ho battezza e settanta sei, mese di giugno
. Tuttadel
in questa
to e posto
a, nel viaggi o malessere, Rio a Recife spirivole prosa il Dr. Antonio o decisero
nata il
lingua.
matrice,
gli oli
a Lucili
da
22 aprile
penos
suo
santi a
quello
dottor Antonio
scorso,
La signor fronte a un
favorevole che per quest figlia.
ola del
Lucilia,
nte
figlia legittima
imi come
te far
te benev
Ribeiro
signora
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maritt
Gabriella, i la mano della
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dovet
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dos Santos
del
Gabriell
ra
rsi
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isposo
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a dos
padrini,
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la Vergine Santos Ribeiro: e della
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tendenza
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dottor Olympio
tuata a
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Suo zio,
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della vocazione

Captulo

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della sua virtuosa
nella quiete,
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one
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buounaspirazione
e al sublime,
di frenare i suoi
propensione allelevato di Dio, anche se a costo
momento, per
volont
a seguire in qualsiasi
di compiere la
questa
di spirito. Pronta Spirito Santo, era sicura che
ni movimenti
amato
la voce dello
o ordini del suo
quanto le costasse, volte attraverso i consigli
molte
si manifestasse
o
con il suo caratteristic
padre.
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del
e,
tema
delicato
Un giorno, allimbrunir
per trattare del
correva
avvicin la figlia anni stavano passando e lei
tratto paterno,
gli
i nipoti
riflettere che
intorno alla quale
trimonio. La fece
una zia zitellona,
in
il rischio di trasformarsi
non avrebbe vofanno festa.
da buon padre,
. In questa stesil Dr. Antonio,
Era chiaro che
per il matrimonio
Prodecisione di Lucilia un certo amico, il Dr. Joo
luto forzare una
il Dr.
figlia che
raccont alla
un giovane avvocato,
di
sa occasione,
gli aveva presentato
unillustre famiglia
da
Carvalho,
de
copio
, per tali motivi,
de Oliveira, discendente
Joo Paolo Correa fine e intelligente. Lo considerava parola spettava
molto
la che lultima
Pernambuco,
, rassicurando
lo sposo pi conveniente
la signora Lucilia
solamente a lei.
e affettuosa,
una nuosempre mite
o paterno. Era
Con lespressione
la
al suggeriment
gi raggiungeva
affatto davanti
temperanza che
non si alter
ne di quella stabile
va manifestazio

sua piena fioritura.

Fondazione della
101

casa

Tuttavia
in un ordine religioso.
e
su un suo ingresso cui Chiesa tanto le piaceva
anche a meditare
della Luce, la
dei Campi Elisi
1) Lucilia giunta
dietro al Palazzo allaristocrazia
ricadde sul Monastero
grazie. Cera
la scelta non
appartenente
innumerevoli
che lei conosceva, candore del suo animo, Ludove aveva ricevuto
viveva una suora
dos Santos. Nel
vita di famiglia.
un convento dove
alla famiglia Ribeiro una forma raffinata della
come
paulista e giunta
la vita religiosa
cilia immaginava

poco
La signora Lucilia
94
prima del matrimonio

49

100

Donna Lucilia

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Captulo

VI

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Capitolo
II
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208
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Mons. Joo Scog

Don a Luc ilia

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Si trov di fronte a un modesto


venditore seduto sulla porta di un capannone, affaccendato nella pulizia
dei bei pezzi di cristallo e del telaio di
bronzo dorato, che facevano lincanto di quegli oggetti, gi smontati.
Vedendo avvicinarsi quella distinta signora, egli si alz immediatamente, togliendosi il cappello in segno di rispetto. Donna Lucilia lo salut amabilmente, spieg laccaduto, facendogli vedere la difficolt in
cui si trovava e manifest il desiderio di riacquistare i lampadari. Gli
chiese per quanto sarebbe stato disposto a rivenderglieli, sentendosi
rispondere gentilmente da quelluomo semplice:
Ma, nulla mia signora! per
me un piacere servirla.
Donna Lucilia non sarebbe stata
lei se non avesse rifiutato:
No, questo no. Lei ha destinato del denaro per loro, ha comprato materiale per la pulizia, sta spendendo del suo tempo, sta lavorando
per pulirli. Comprandoli da lei, li riottengo migliorati; naturale che le
riconosca qualcosa in pi.
Avendo davanti a s una cos nobile dama, il commerciante si sentiva mosso a gesti di cavalleria:

209

La biografia di Donna Lucilia Ribeiro dos Santos Corra de Oliveira,


scritta da Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP, che tra breve sar pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana.
Richieste via tel.: 041 560 0891 o tramite Fax: 041 560 8828

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo25

Accogliendo i bambini

on divina sapienza, il Redentore ci indica la soluzione allegoismo umano: Amerai il prossimo tuo come te stesso (Mt 22, 36-39). In questa attitudine si
trova la chiave stessa della felicit, poich, come diceva San
Paolo, Vi pi gioia nel dare che nel ricevere (At 20, 35).
Questo quanto hanno potuto constatare le suore della Societ di Vita Apostolica Regina Virginum nel promuovere la distribuzione di 2.100 giocattoli donati dalla Banca Santander ai bambini della regione della Serra
da Cantareira, dove situata la Casa Madre della Societ.

Allevento hanno partecipato circa 600 bambini che sono


stati felici dei regali e hanno anche potuto assaporare una
appetitosa merenda preparata dalle suore. Ogni sforzo e
lavoro stato ricompensato ampiamente dalla gioia di vedere la felicit espressa in quei volti gioviali.
Recentemente, le suore, in unopportuna occasione,
hanno consegnato anche capi di vestiario invernali alla
popolazione bisognosa, cercando di alleviare alle necessit materiali, oltre a offrire sostegno spirituale e formazione catechetica regolare.

Distribuzione di Medaglie e dolci Oltre a rallegrare tutti con affetto, dolci e ghiottonerie, le suore hanno
consegnato Medaglie Miracolose a ognuno dei bambini come stimolo alla pratica della religione.

26Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Altri 2 mila giocattoli Seicento bambini della regione della Serra da Cantareira hanno trascorso un pomeriggio
da sogno ricevendo bei giocattoli e unappetitosa merenda nella Casa Generalizia della
Societ di Vita Apostolica Regina Virginum, situata nel municipio di Caieiras, Grande San Paolo.

Omaggio
di gratitudine

i dice che la gratitudine sia la pi fragile delle


virt. Impegnate a praticarla in modo esimio,
nel mese di luglio, le suore hanno reso omaggio al
Dr.Fabio de Salles Meirelles, benefattore e patrono
della Chiesa della Madonna del Carmine, in occasione del suo 85 compleanno.
Piene di riconoscenza, hanno segnato una cos illustre data con una placca commemorativa, svelata solennemente al termine della Messa di azione di grazie.
Nella foto a fianco, la coppia Dr. Fabio Meirelles e Ivelle Lacerda Meirelles, arrivata in chiesa accompagnata da Padre Guerra, EP, e la virtuosa Madre Mariana Morazzani, EP.

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo27

Maring In agosto ha avuto inizio la pratica dei Cinque Primi Sabati nella parrocchia San Michele Arcangelo, con
la recita del Santo Rosario, meditazione e Messa presieduta da Don Roberto Takeshi Kiyota, EP (sinistra).
Il giorno 18, quaranta fedeli di questa stessa parrocchia hanno fatto la loro consacrazione alla Madonna (destra).

Corsi di Teologia e Diritto Canonico

ons. Felipe Heredia, Prelato Uditore della Rota Romana (foto 1) e Don Salvador Pi-Ninot, Dottore
in Teologia dellUniversit Gregoriana (foto 4), hanno visitato il Brasile su invito degli Araldi per impartire corsi
di specializzazione per dottori e dottorandi nel seminario
dellAssociazione, a Caieiras, Grande San Paolo (foto 2).

28Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Mons. Heredia ha parlato sul tema Sentenze del Tribunale della Rota Romana sul Matrimonio, mentre le lezioni di Don Salvador hanno riguardato il tema La Resurrezione di Cristo e il Ministero Petrino. Il Don Pi-Ninot
ha fatto anche un breve viaggio a Recife, dove ha dato una
conferenza per cooperatori e simpatizzanti (foto 3).

Il Cardinale Falco inaugura


nuova casa a Brasilia

on unEucaristia presieduta dal Cardinale Jos Freire Falco, Arcivescovo-emerito di Brasilia, stata
ufficialmente inaugurata il 31 agosto la nuova casa degli
Araldi nella Capitale Federale, situata in prossimit del
ponte JK. Hanno concelebrato il Segretario della Nunziatura Apostolica, Fra Dimas Jos de Lima e il Consigliere della Nunziatura, Mons. Piergiorgio Bertoldi, oltre a sacerdoti cappuccini, orioniti e diocesani.

Vice Governatore e altre personalit


Tra le personalit presenti allevento spiccano il Vice Governatore del Distretto Federale, Taddeo Filippelli, il Ministro del Tribunale Superiore del Lavoro Llio Bentes
Corra, lex Ministro del Tribunale Superiore di Giustizia
Carlos Fernando Mathias de Souza, il Procuratore di Giustizia del Distretto Federale Sig.ra Arinda Fernandes e il Prof.
Mrio Srgio Ferrari, dellUniversit Cattolica di Brasilia.

Messaggi dellArcivescovo
e del Nunzio Apostolico
Non potendo essere presenti per impegni pastorali improcastinabili, lArcivescovo Metropolitano, Mons. Sergio da Rocha, ha scritto manifestando la sua gioia per la presenza del carissimo Cardinale
Falco a benedire la nuova casa. E ha concluso: Sar
unito ai partecipanti di questo solenne atto, in preghiera, supplicando la benedizione di Dio per tutti.
Da parte sua, il Nunzio Apostolico in Brasile, Mons.
Giovanni dAniello, ha avuto la delicatezza di spiegare cos attraverso una lettera: per impegni precedentemente fissati, mi trover nella data fissata a Niteri, in
visita pastorale. E conclude la sua missiva offrendo le
mie preghiere e la mia benedizione, a tutti coloro che
partecipano a questoccasione.

Nelle foto: Don Antonio Guerra, EP, d il benvenuto al Cardinale e alle autorit (1); il Vice Governatore del Distretto
Federale, Taddeo Filippelli, rivolge un saluto ai presenti (2); alcuni concelebranti durante la Messa (3);
e vista parziale dei partecipanti allEucaristia (4).
Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo29

Italia Su iniziativa del parroco, Don Giuseppe Sabato, la citt di Giffone (Reggio Calabria) ha ricevuto con
entusiasmo la Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria. Autorit civili e numerosi fedeli hanno partecipato
alla processione di accoglienza (foto a destra) e sono accorsi in chiesa a venerarla (foto a sinistra).

Colombia Nei giorni 17 e 18 agosto, cooperatori di Medelln hanno realizzato un ritiro spirituale su I Novissimi e la
Nuova Evangelizzazione nella Casa La Colombire, a La Ceja. (foto a sinistra). Il giorno dopo, 50 persone hanno fatto la
loro solenne consacrazione alla Madonna nella Cappella del Monastero La Visitacin, di Medelln (foto a destra).

Messico Nella seconda quindicina di agosto, coordinatori dellApostolato dellOratorio di Ojocaliente, Stato di
Aguascalientes, hanno realizzato la loro solenne consacrazione alla Madonna secondo il metodo di San Luigi Maria
Grignion de Montfort (foto sopra). Eventi simili sono avvenuti a Calvillo e nella capitale dello Stato.
30Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Guatemala: Statua Pellegrina visita gli Zutujiles

ituata ai margini del lago Atitlan, in un panorama di


grande bellezza, la cittadina di San Juan La Laguna abitata da un popolo discendente dai Maya: gli Zutujiles. Molto devoti della Madonna, essi hanno ricevuto con entusiasmo la Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria durante la seconda settimana di agosto.

Vestiti coi loro abiti tradizionali, hanno partecipato alla


processione per la citt e i dintorni (foto 1 e 2), che si
fermata in diversi punti per alcuni momenti di preghiera (foto 3). Don Javier Prez Beltrn, EP, ha celebrato
le Messe e ha dato catechesi tanto in chiesa quanto nelle
abitazioni (foto 4).

Honduras La Scuola Manuel Andara, a Comayagua, ha accolto il giorno 25 agosto i partecipanti allApostolato
dellIcona delle citt vicine, che si sono riuniti per la realizzazione di Una giornata con Maria. Oltre alla celebrazione
della Santa Messa c stata la recita del Santo Rosario e sono state organizzate conferenze di formazione.
Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo31

Incontro di
formazione a
San Paolo

uecento cooperatori provenienti dagli Stati di


San Paolo, Rio de Janeiro e Minas Gerais si
sono riuniti nei giorni 24 e 25 agosto nel Centro Mariano di Cotia, per un incontro di formazione.
Le esposizioni, che hanno affrontato il tema:
La Chiesa Cattolica e la missione apostolica degli ecclesiastici e laici sono state svolte da Don
Alex Barbosa Brito, EP e da Don Ricardo Jos
Basso, EP.
Il programma ha compreso anche Celebrazioni Eucaristiche, Adorazione al Santissimo Sacramento e recita processionale del Santo Rosario.
Alla fine dellincontro sono stati ammessi 29 nuovi cooperatori.

Fortaleza Centocinquanta cooperatori di Belm, Recife, Macei, Salvador e Fortaleza si sono riuniti in
questultima citt dal 16 al 18 agosto, per un incontro di formazione. Durante levento, presieduto da Don Ricardo
Jos Basso, EP, sono stati ammessi 15 nuovi cooperatori in una solenne cerimonia (foto a destra).
32Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Melitn Rodrguez Mrquez

Santa Laura Montoya

Allavanguardia
missionaria
della Chiesa
Santa Laura Montoya, allepoca del
suo insegnamento, nel 1899

Considerando gli indigeni che vivevano lontani dalla Chiesa,


si sentiva come una madre avente trecento o
quattrocentomila figli perduti. Ha viaggiato fino a luoghi
lontani per catechizzare loro.

Gustavo Ponce Montesinos

orreva lanno 1874, epoca


di rapidi cambiamenti sociali e politici. A Roma, il
Beato Pio IX guidava con
polso fermo la nave della Chiesa,
fortemente battuta dalle ondate del
Risorgimento, mentre dallaltro lato
dellAtlantico la Colombia cominciava a formarsi come Paese.
Nel 1863, la Costituzione di Rionegro aveva dato origine a una confederazione di nove Stati sovrani,
tra i quali lattuale Panam. Il territorio del nascente Paese andino
era agreste e prodigo; il popolo, intelligente, lottatore e dotato di una
profonda Fede e amore per la Santa Chiesa. Tuttavia, lunit politica degli Stati Uniti della Colombia
era molto fragile e poco poterono

fare per mantenerla i 18 presidenti centrali che si succedettero lungo i suoi 23 anni desistenza, segnati da decine di guerre civili, la maggior parte delle quali di ambito regionale.

Dobbiamo amare i nemici


Fu questo lambiente nel contempo fervoroso e bellico in cui nacque nella citt di Gerico, il 26 maggio 1874, Santa Laura Montoya. Sua
madre Dolores Upegui, non le diede il primo bacio materno fino a
che non fu battezzata, il che avvenne soltanto quattro ore dopo la sua
nascita. Quanto a suo padre, Giovanni della Croce Montoya, medico e commerciante, Laurita quasi
non giunse a conoscerlo, poich mo-

r quando lei aveva appena due anni


in una delle guerre.
Tutti i giorni la famiglia Montoya si riuniva per pregare il Rosario, che includeva sempre, tra le altre intenzioni, un tal Clmaco Uribe
che la bambina credeva trattarsi di
un membro della famiglia.
Mamma, dove abita il Sig. Clmaco Uribe? chiese lei, un giorno.
Costui lassassino di tuo padre. Tu devi amarlo, poich dobbiamo amare i nemici, perch essi ci avvicinano a Dio, facendoci soffrire.
Con tali lezioni, scrisse decenni
pi tardi la santa, mi era impossibile, col passare del tempo, non amare quelli che mi avevano fatto male.1 Si noti che la morte di Giovanni della Croce Montoya, seguita dal-

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo33

la confisca di tutti i suoi beni, aveva


lasciato in una situazione di povert
quasi estrema la vedova con tre figli
in tenera et. La povera signora si vide obbligata a vivere di benevolenza
in case di parenti, soggetta alle vessazioni e umiliazioni da l provenienti.

Come ferita da un fulmine


Al dolore di vedere sua madre
trattata con disprezzo, si aggiunse
allinnocente bambina una disgrazia
incomparabilmente maggiore. Per
motivi diversi, lei riceveva solo manifestazioni di antipatia e di brutale
rifiuto da persone dalle quali sperava di ricevere affetto. Era Dio che
aveva bisogno di incontrare il mio
cuore vuoto di qualsiasi affetto terreno, per poter, a suo tempo, prender possesso assoluto di esso2 lei
scrisse.
Vedendosi in tal modo rifiutata
dai familiari, Laurita si abitu a osservare la natura, la sua unica amica. Entrava l la mano di Ges, preparando il campo per concederle una grazia che avrebbe
dato una rotta alla sua vita.
A otto anni di et, lei sintratteneva una mattina, come era solita fare ad ammirare lordine e loperosit di
una fila di formiche che trasportavano le loro scorte di
foglie, quando allimprovviso
sent nella sua anima qualcosa
di indescrivibile: Sono stata
come ferita da un fulmine, il
quale stato una conoscenza
di Dio e delle sue grandezze,
cos profonda, cos magnifica,
cos amorosa che oggi, dopo
aver tanto studiato e appreso,
non so riguardo a Dio pi di
quanto ho saputo allora.3

La vergine apostola e
la vergine contemplativa
bello constatare come
Dio ci parli con eloquenza per
mezzo delle creature irrazio-

nali. Molto di pi, per, contemplare come Egli ci attiri con lesempio di persone virtuose, come accaduto alla piccola Laura. A dieci anni di et, conobbe nella citt di
Donmatas, dove la famiglia aveva
traslocato dopo la morte del padre,
due giovani che segnarono profondamente la sua vita.
rsula Barrera, di grande bellezza fisica e ancor maggiore bellezza interiore, risvegliava nellanima
della giovinetta profondi sentimenti di elevazione, soprattutto quando
questa la vedeva sistemare i fiori per
laltare. Era la verginit infiammata nellamore di Dio. [...] Lei stata
la mia grande lezione di fortezza per
sostenere la mia verginit.4
Laltra, Dolores Restrepo, anima
apostolica nel pieno senso della parola, percorreva a piedi enormi distanze per convertire i peccatori.
Molto ricca, usava la sua fortuna per
soccorrere i poveri, ai quali dava assistenza come umile servitrice.

In queste due giovani esemplari,


Laura vedeva un riflesso della sua
vocazione: Ursula, la vergine contemplativa, e Dolores, la vergine
apostolo, sono state, senza saperlo,
le mie maestre, i miei specchi, le pedagoghe della mia vocazione.5

Comunione spirituale premiata


con un trasporto damore
Nel 1887, sei anni dopo la sua Prima Comunione, Ges le concesse
uninsigne grazia per fortificare la
sua fede nellEucaristia. Aveva preso labitudine di offrire, ogni mattina, a Dio i lavori della giornata, e
di rinnovare spesso questa offerta.
Non perdeva occasione di comunicarsi e le piaceva rimanere davanti
al Tabernacolo, anche senza nessuna
grazia sensibile.
Un giorno, cominciando un lavoro di casa, lo offr, come al solito, al
Signore. In quel momento, senza
dubbio come risposta alla mia offerta, Dio mi infuse un veemente desiderio di comunicarmi. Fece una comunione spirituale
e sent uno straordinario trasporto damore, come se lEucaristia avesse trafitto la sua
anima. Mi sembrava di comprendere come Ges nellOstia e come il Verbo Divino
in Ges.6
Sono state numerose le
grazie mistiche nella sua vita.
Di qui le sono venuti forza e
coraggio per intraprendere la
sua epopea missionaria, piena
di arditezze, attraverso le quali la Divina Provvidenza temprava la sua anima per la sua
futura missione.

Professoressa
assetata di anime

Con lapostolato di Santa Laura, numerose


ragazze cominciarono a comunicarsi con
frequenza e a difendere la loro fede con coraggio
Madre Laura, in una fotografia del 1902, con una
bambina vestita per la Prima Comunione

34Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Inizi questa missione


quando aveva diciannove anni. Superando ingenti difficolt, ricevette nel 1893 il diploma di professoressa di pri-

svuot di contenuto la campamo e secondo grado. Nel gengna diffamatoria.


naio dellanno successivo fece il
Quando, alcuni anni dosuo debutto nellinsegnamento,
po, Laura apr un nuovo collenella scuola comunale di Amalgio con lo stesso successo iniziafi, dove pot dar sfogo alla sua
le, anche questo venne chiuso al
sete di anime. Mi sono impesecondo anno di funzionamengnata a fare delle mie alunne
to. Questa volta, non per loppodelle amanti pazze di Dio.7
sizione di nemici dichiarati delIn poco tempo, le sue parole
la Santa Chiesa, ma per quella di
e il suo esempio cominciarono
un Vescovo male informato.
a produrre frutti di conversione
Queste e numerose altre cae dinfervoramento. Numerotastrofi capitate nella vita di
se ragazze della migliore socieSanta Laura non scalfirono per
t locale cominciarono a comunulla la sua serenit danimo n
nicarsi con frequenza e a difenla sua fiducia: lei sapeva moldere la loro fede con coraggio
to bene che la croce il miglior
di fronte agli attacchi di parenti
segno della predestinazione, e
empi. Ottenne risultati simili in
che con questo mezzo Dio predue altri collegi statali nei quaparava la sua anima a una granli insegn.
de vocazione: quella di essere
Nel 1898, si associ a una
Allora, lei che ha preso a cuore la santa
missionaria tra gli indios, e macugina che aveva fondato a
impresa di salvare i poveri indios?
dre di numerose missionarie.
Medelln un collegio privato
Chiese il Prelato, con amabilit
ricercato dalllite della citt.
Mons. Massimiliano Crespo Rivera,
Trecento o quattrocentomila
Disponendo l di una compleVescovo di Santa F de Antioquia
figli perduti
ta libert, molto maggiore fu
il successo delle sue attivit apo- smesse inizialmente sottovoce, ma
Da qualche tempo, lei sperimenben presto dagli organi di stampa, tava in cuor suo un immenso dostoliche.
inclusi quelli della capitale della re- lore considerando che migliaia di
Campagne diffamatorie
pubblica.
indigeni colombiani non avevano
La prima conseguenza fu la chiu- contatto alcuno con la Chiesa. Mi
Il demonio non tard a vendicarsi. A Medelln, una coppia di spicco sura del collegio. In poco tempo, la sentivo come una madre avente trepreparava la festa di matrimonio di Santa si vide bersaglio di ogni tipo cento o quattrocentomila mila figli
sua figlia, Eva Castro. La sposa era dingiurie, persino nelle strade do- perduti. 8 Quanto pi cresceva nel
discepola di Laura e la invit a es- ve i monelli le tiravano dietro i sassi. suo cuore il desiderio di catechizPeggio ancora, rimase cos abbando- zare questi infelici, pi Dio perser madrina.
Mancando appena due giorni al- nata da quelli che avevano lobbligo metteva che si moltiplicassero gli
le nozze, la promessa sposa comu- di prendere le sue difese che persino ostacoli, che la Santa descrive con
nic ai genitori la sua decisione di il suo confessore, dopo averla sotto- ricchezza di dettagli nella sua Aurompere limpegno assunto, allegan- posta a un brutale interrogatorio, le tobiografia.
do di avere una vocazione religio- comunic che non avrebbe pi potuIn questa fa un grazioso racconto
sa. Con misteriosi artifici, lo spirito to occuparsi di lei. Tutto questo ag- di come riusc ad avere, alla fine, via
maligno riusc a mettere in testa ai gravato dalla situazione di penuria libera per lanciarsi allavventura. Esgenitori e ai parenti non solo che la materiale alla quale furono ridotte sendo riuscita a fissare un colloquio
colpevole di questo improvviso cam- lei e sua madre.
con Mons. Massimiliano Crespo,
Intervenne alla fine la Provviden- Vescovo di Antiochia, si present
biamento fosse la giovane professoressa, ma, peggio ancora, che questa za, risolvendo in maniera quasi mi- con puntualit britannica nel paavesse agito mossa da intenzioni in- racolosa il problema finanziario. E lazzo episcopale, l11 febbraio 1912.9
unopportuna e ben elaborata letconfessabili.
Allora, lei che ha preso a cuoA partire da questa duplice men- tera aperta al padre di Eva Castro, re la santa impresa di salvare i pozogna, si sollev una gigantesca on- pubblicata con lausilio di una fami- veri indios? chiese il Prelato, con
data di calunnie e diffamazioni tra- glia amica, mise i puntini sulle i e amabilit.
Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo35

S, Eccellenza, almeno di lavorare un po per loro.


Dunque accolgo questopera,
con anima, vita e cuore. [...] Io lappogger sempre. E se scarseggiassero i mezzi della Diocesi, ricorrer a
quelli delle mie tasche, che non sono pochi. Non porti, allinizio, pi
di quattro compagne che abbiano la
capacit di assumere, in futuro, lincarico di superiora. Mi manca solo
di procurare un sacerdote ma Dio
provveder.
Si immagini con quanta gioia la
Santa si mise a fare i preparativi per
la tanto sognata impresa!

Un corteo di donne precedute


da dieci mule da soma
Nella bella mattina del 5 maggio 1914, come ha scritto nellAutobiografia, partirono le cinque
missionarie, tra cui la madre di
Laura, DonnaDolores Upegui, gi
di 72 anni, ma non meno entusiasta n con minor decisione delle
giovani.
Spettacolo mai visto dagli abitanti di Medelln, questo corteo di donne precedute da dieci mule da soma

guidate da due a piedi, partiva con


un ben determinato obiettivo: salvare anime. Molti si accalcavano alle
finestre con simpatia e ammirazione, alcuni invece ostentando un riso
sarcastico. Tuttavia, come ha affermato il Prof. Plinio Corra de Oliveira, il sorriso degli scettici non
mai riuscito a fermare la marcia vittoriosa di chi ha Fede.10
Arrivederci suore! Arrivederci
sorelle! urlavano, commossi, i contadini, vedendole passare per le polverose strade di campagna.
Dopo un faticoso e pericoloso
viaggio, giunsero al luogo prescelto
per stabilire la base della missione:
Dabeiba. Nonostante la presenza di
due sacerdoti che le accompagnarono alla fine del percorso per facilitare i primi contatti, furono ricevute con disprezzo e ostilit dalla popolazione.

Conquistati dalla bont


e dalla preghiera
Installatesi in un esiguo e precario alloggio, madre Laura, subito si prese cura di programmare
un regime di vita alla ricerca della

perfezione. Quanto pi dure erano


le sofferenze e difficolt, maggiore
era la gioia che Dio concedeva loro
per affrontarle. E quando, dopo pi
di un mese, cominciarono ad apparire gli indigeni, sospettosi e distaccati, non fu difficile per loro acquistare a poco a poco fiducia nelle religiose.
Come furono conquistati? Con
leroismo della vita quotidiana che
conducevano, con la bont e la tenerezza con cui ricevevano i poveri selvaggi e, soprattutto, con molte preghiere e sacrifici, prezzo delle grazie che la Divina Provvidenza
dispensava per la salvezza di quelle
anime. Fin da questo primo anno
abbiamo avuto Battesimi di adulti,
non pochi, e di giovani, ferventi cristiani.11
Era appena nata una nuova istituzione religiosa che tre anni dopo avrebbe ricevuto lapprovazione diocesana con il nome di Congregazione di Missionarie di Maria Immacolata e Santa Caterina da Siena. Lapprovazione pontificia sarebbe venuta nel 1953, quando la santa fondatrice si trovava gi nella gloria celeste.

Melitn Rodrguez Mrquez

Lindio ritornato in vita

Affrontando innumerevoli peripezie, la madrecita y sus hermanitas


entrarono e si consolidarono in luoghi, dove valorosi missionari
non erano riusciti a penetrare
Una delle prime suore, insieme a una famiglia indigena

36Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Nei momenti pi difficili, Dio veniva in forma prodigiosa in aiuto


delle eroiche missionarie. Cos, per
vincere lostilit del popolo di Dabeiba, oper numerose guarigioni miracolose, travestite sotto forma di medicine prescritte da Madre Laura. Per esempio, a un anziano gi in punto di morte prescrisse
acqua del torrente vicino a casa sua,
bollita e collocata per alcune ore
allombra di un platano. Il vecchio
prese la medicina e fu guarito in
quello stesso giorno.
Molto pi impressionante il caso di Prospero Jum, un indio devoto delle missionarie fin dallinizio.
Tanto sua madre, quanto alcuni vecchi indios sostenevano che egli fos-

Lei s, mi piace! Lei


se gi battezzato. Colpito
molto cara!13
da una grave malattia, mor alla fine del pomeriggio,
Una specie di
dopo aver ricevuto lUnavanguardia della Chiesa
zione degli Infermi.
Poche ore dopo, Madre
Gli ultimi nove anni
Laura sent dentro di s,
della sua esistenza Santa
con tutta sicurezza, che il
Laura li trascorse su una
buon indigeno era morto
sedia a rotelle, in mezzo a
senza Battesimo e propodure prove. Nel frattemse alle sue sorelle di alzarpo, la Provvidenza benesi a mezzanotte e di recitadiva lespansione della sua
re il Rosario intero, chieopera. Al momento della
dendo alla Vergine Maria
sua morte, avvenuta il 21
Quando la fondatrice mor, la Congregazione
contava su 90 case in tre paesi e 467 religiose
che gli restituisse la vita.
ottobre 1949, essa contaCos fecero e tornarono a
va su 90 case in tre Paesi e
A Medelln, nel suo letto di morte
dormire tranquillamente,
467 religiose. Oggi, le Miscerte che sarebbero state esaudite. Santa Rita, Peque, Sin, Cceres e sionarie di Maria Immacolata e SanE lo furono!
ta Caterina da Siena sono presenti
Sarare (attuale Labateca).
Fin dal mattino cominciarono a
La mia devozione alla San- in 19 Paesi.
passare gruppi di indios in fermen- tissima Vergine era come il remo
Santa Laura Montoya, ha afferto, dando la notizia che Prospero che muoveva la mia barchetta. [...] mato Papa Francesco in occasione
era ritornato in vita e si era alzato Maria il sorriso della mia vita della sua canonizzazione, stata
in piena salute! E gli indigeni pre- scrisse Madre Laura, aggiungen- strumento di evangelizzazione prisenti alla veglia funebre afferma- do che la Madre di Dio fu la pri- ma come insegnante e poi come mavano di aver visto la Madre ripor- ma conoscenza e amore puro degli dre spirituale degli indigeni, ai quali
tare in vita il morto. Prospero fu, indigeni.12 Essi amavano ripetere infuse speranza, accogliendoli con
infine, battezzato e visse vari anni questa dolce giaculatoria insegna- lamore appreso da Dio e portanda buon cristiano.
ta dalla madrecita: Maria, Madre doli a Lui con una efficacia pedagomia, salvami. Le missionarie pro- gica che rispettava la loro cultura e
Maria, Madre mia, salvami
vavano tenerezza nel constatare co- non si contrapponeva ad essa. Nella
Affrontando innumerevoli peri- me persino i pi duri tra loro si di- sua opera di evangelizzazione Mapezie, la madrecita y sus hermani- sarmavano quando sentivano par- dre Laura si fece veramente tutta
a tutti, secondo lespressione di san
tas entrarono e si consolidarono in lare di Maria.
Non ho bisogno di Dio! Non vo- Paolo (cfr. 1Cor 9,22). Anche oggi le
luoghi dove valorosi missionari non
erano riusciti a penetrare. Catechiz- glio il Battesimo! Non mi piace la sue figlie spirituali vivono e portano
il Vangelo nei luoghi pi reconditi e
zarono gli indios nel Dipartimento tua legge! sbraitava uno.
Non ti piace nemmeno Maria, bisognosi, come una sorta di avandi Choc, nel golfo di Urab, nella
guardia della Chiesa.14
regione di Murri. Fondarono case a Madre mia? redargu la missionaria.

SANTA LAURA MONTOYA UPEGUI. Autobiografa o Historia de las misericordias de Dios en un alma. 4.ed. Medelln: Cargraphics, 2008, p.42.

Idem, p.52.

Idem, p.61.

Idem, p.73.

Idem, ibidem.

Idem, p.94.

Idem, p.130.

Idem, p.344.

Poco tempo dopo, il 7 giugno


1912, Papa San Pio X firmava lenciclica Lacrimabili statu, diretta agli Arcivescovi e Vescovi dellAmerica Latina, nella quale li incalzava a rinforzare e promuovere tutte le buone

opere istituite nelle vostre


diocesi a beneficio degli indigeni.
10

CORRA DE OLIVEIRA,
Plinio. Auto-Retrato filosfico. Estudos, anlises e
pronunciamentos pblicos.
In: Catolicismo. San Paolo.
Anno XLVI. N.550 (Ott.,
1996); p.33.

11

SANTA LAURA MONTOYA UPEGUI, op. cit.,


p.523.

12

Idem, p.530-531.

13

Idem, p.531.

14

FRANCESCO. Omelia, del


12/5/2013.

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo37

La parola dei Pastori

Il ruolo fondamentale
della famiglia
Il principale apostolato missionario dei genitori deve essere
realizzato nella loro stessa famiglia. Ed con la testimonianza
della loro vita cristiana e con la loro parola che essi trasmettono
la fede ai loro figli.

Mons. Orani Joo Tempesta, OCist

Arcivescovo Metropolitano di Rio de Janeiro

a Chiesa Cattolica in Brasile celebra la sua Settimana Nazionale della Famiglia, iniziativa felice
della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, animata dalla Commissione Episcopale Pastorale per la
Vita e la Famiglia. Ogni anno, la Settimana della Famiglia comincia con la
commemorazione della Giornata dei
Genitori, nella seconda domenica di
agosto, estendendosi per tutta la settimana, quando siamo invitati a riflettere su un tema. Questa volta stato
proposto: Trasmissione ed educazione
della Fede Cristiana nella famiglia.

Messaggio di incoraggiamento
del Sommo Pontefice
Papa Francesco, nel suo speciale
messaggio per questa settimana, ricordando la sua visita pastorale nella nostra amata citt di Rio de Janeiro, in occasione della 28 Giornata Mondiale della Giovent, evidenzia che: Conservando vive nel cuore le gioie che mi sono state date durante la recente visita in Brasile, mi
sento felice di salutarvi in occasione

della Settimana Nazionale della Famiglia, il cui tema Trasmissione ed


educazione della Fede Cristiana nella
famiglia, che incoraggia i genitori in
questa nobile ed esigente missione
che possiedono di essere i primi collaboratori di Dio nellorientazione
fondamentale dellesistenza e la sicurezza di un buon futuro. Per questo, importante che i genitori coltivino pratiche comuni di fede nella
famiglia, che accompagnino la maturazione della fede dei figli (Lumen fidei, n.53).
Il Sommo Pontefice ha anche riaffermato limpegno della difesa
della vita fin dal concepimento, affermando nel suo messaggio pontificio che: In modo particolare, di
fronte alla cultura del rifiuto, che relativizza il valore della vita umana, i
genitori sono chiamati a trasmettere ai loro figli la coscienza che questa deve sempre esser difesa, fin dal
ventre materno, riconoscendovi un
dono di Dio e una garanzia per il futuro dellumanit, ma anche nellattenzione ai pi vecchi, specialmente
ai nonni, che sono la memoria viva

38Araldi del Vangelo Ottobre 2013

di un popolo e trasmettitori della sapienza della vita.


Il Papa Emerito Benedetto XVI,
parlando alla Diocesi di Roma, ha
opportunamente detto sui genitori e
figli, che: Anche nella procreazione
dei figli il Matrimonio riflette il suo
modello divino, lamore di Dio per
luomo. Nelluomo e nella donna, la
paternit e la maternit, come succede con il corpo e con lamore, non
si circoscrivono allaspetto biologico: la vita si d totalmente solo quando con la nascita si offrono anche lamore e il senso che rendono possibile dire s a questa vita. Proprio per
questo, risulta chiaro fino a che punto contrario allamore umano, alla
vocazione profonda delluomo e della donna, il chiudere sistematicamente la propria unione al dono della vita
e, ancor pi, sopprimere o manipolare la vita che nasce.

Il compito di trasmettere
la verit sulluomo
La famiglia cristiana, Chiesa domestica, partecipa allimportante
missione di trasmissione e educazio-

Gustavo Kralj

te e reciprocamente. Grane della fede ai suoi figli e


zie allamore, ogni memnipoti. La famiglia ha come
bro della famiglia ricoprimi e principali destinanosciuto, accettato e ritari di questannuncio misspettato nella sua dignit.
sionario i suoi figli e famiDallamore nascono relaliari. Abbiamo avuto molzioni vissute come conseti esempi di santi sposi che
gna gratuita, e sorgono rehanno trasmesso la fede ai
lazioni disinteressate e di
figli e alle figlie che, a loro
solidariet profonda.
volta, si sono anchessi sanCome lesperienza ditificati. Il principale apomostra, la famiglia costruistolato missionario dei gesce ogni giorno una rete di
nitori deve realizzarsi nelrelazioni interpersonali e
la propria stessa famiglia,
prepara a vivere in societ
poich sarebbe un disorin un clima di rispetto, giudine e una controtestimostizia e vero dialogo. La fanianza pretendere di evanmiglia aiuta a scoprire il vagelizzare gli altri, trascu importante che i genitori coltivino pratiche
lore sociale dei beni che si
rando levangelizzazione
comuni di fede nella famiglia, che accompagnino la
possiedono. Una mensa,
dei nostri familiari.
maturazione della fede dei figli
in cui tutti condividono gli
I genitori trasmettono
Mons. Orani Tempesta con Papa Francesco allinizio
stessi alimenti, adattati alla
la fede ai loro figli con la
della Veglia di Preghiera del 27/7/2013
salute e allet dei membri,
testimonianza della loro
vita cristiana e con la loro parola. Il pia uomodonna secondo il di- un esempio semplice, ma molto efnucleo centrale di questa educazio- segno di Dio la prima espressione ficace, per scoprire il senso sociale dei
ne alla fede lannuncio gaudioso e della comunione di persone, poich beni creati. Il bambino va incorporanvibrante di Cristo, morto e resuscita- Eva creata simile ad Adamo come do, cos, criteri e attitudini che lo aiuto per i nostri peccati. In intima con- colei che, nella sua alterit, lo com- teranno pi avanti in questaltra faminessione con questo nucleo si trova- pleta (cfr. Gn 2, 18) per formare con glia pi ampia, che la societ.
La famiglia ha un ruolo fondano le altre verit contenute nel Cre- lui una sola carne (cfr. Gn 2, 24). Aldo degli Apostoli, nei Sacramen- lo stesso tempo, entrambi hanno la mentale da svolgere, visto che luti e nei Comandamenti del Decalo- missione procreatrice che li fa colla- nit basilare della societ e della
go. Le virt umane e cristiane fanno boratori del Creatore (cfr. Gn 1, 28). Chiesa. In questo momento di camparte delleducazione integrale del- Questa verit sulluomo e sul Matri- biamento depoca, urge unattenmonio stata conosciuta anche dal- zione speciale da darsi nel presente
la fede.
momento ai beni religiosi, morali e
La famiglia ha oggi linevitabile la retta ragione umana.
sociali di fedelt, uguaglianza e mucompito di trasmettere ai propri figli
Unit fondamentale della
tuo rispetto tra marito e moglie, nella verit sulluomo. Nei nostri giorsociet e della Chiesa
la difesa della famiglia e nella trani di capitale importanza conoscere e comprendere la prima pagiLa famiglia la miglior scuo- smissione della fede.
Che le nostre famiglie trasmetna della Genesi: esiste un Dio per- la per creare durature relazioni cosonale e buono, che ha creato luo- munitarie e fraterne, di fronte alle tano i veri valori del Vangelo di Gemo e la donna con pari dignit, ma attuali tendenze individualiste. Per s e vivano la permanente vita della
differenti e complementari tra loro, questo, lamore che lanima del- Parola di Dio con i Sacramenti e le
e gli ha dato la missione di generare la famiglia in tutte le sue dimensioni azioni sacramentali. Benedici, o Sifigli mediante lunione indissolubile possibile soltanto se c consegna gnore, le nostre famiglie!
di entrambi in una caro, ossia, una sincera di se stessi agli altri.
sola carne (Matrimonio).
Amare significa dare e ricevere
Pubblicato originalmente in
I testi biblici narrano la creazione quello che non si pu comprare n
http://arqrio.org/formacao,
delluomo, evidenziando che la cop- vendere, ma solo offrire liberamenil 16/8/2013
Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo39

Incidente nel Missouri:


era un prete o un Angelo?
Notiziari degli Stati Uniti e
dellestero hanno sollevato curiose
questioni in relazione a un fatto avvenuto domenica, 4 agosto nello stato nordamericano del Missouri. Una
giovane di 19 anni, Katie Lentz, ha
subito un violento incidente dauto
vicino alla citt di Center, che le ha
prodotto ferite al fegato, al pomone
e alla milza, oltre a unemorragia e a
ossa rotte. La giovane aveva bisogno
di esser portata urgentemente in
ospedale, ma erano gi trascorsi 45
minuti senza che lequipe di soccorso riuscisse a liberarla dalle lamiere
contorte del veicolo.
Ad un certo punto Lentz ha chiesto che uno pregasse a voce alta con
lei, mentre era aiutata dallequipe di
soccorso, polizia e passanti, alcuni
dei quali le stavano vicino in ginocchio. Subito dopo, apparso un sacerdote con un Rosario nella mano
che lha assolta, le ha amministrato
lUnzione degli Infermi e lha confortata garantendole che in breve
sarebbe stata liberata. E, di fatto, alcuni minuti dopo arrivata una nuova equipe con strumenti pi efficienti che hanno consentito di liberarla e
portarla in ospedale.
La discreta scomparsa del sacerdote dopo lesercizio del suo ministero ha suscitato stupore tra coloro che
hanno assistito allincidente. Penso che sia stato un miracolo... O era
un Angelo che stato inviato sotto le
parvenze di sacerdote, o il sacerdote
diventato un Angelo, ha dichiara-

to alla TV locale KWQA il capo dei


pompieri di New London, Raymond
Reed, facendo eco al sentimento generale. Il giornale Huff Post, nello
stesso tenore, ha dichiarato che la
piccola comunit dellest del Missouri si sentita come se avesse presenziato il lavoro di un Angelo.
Tuttavia, pochi giorni dopo lincidente il mistero stato svelato. Il
discreto e generoso presbitero era
Don Patrick Dowling, della Diocesi di Jefferson City, come informa lo
stesso giornale, spiegando che questa stata la storia che ha affascinato il paese per vari giorni.

Presidente del Paraguay termina


mandato con una Messa
Il giorno 15 Agosto, festivit
dellAssunzione della Madonna, il Presidente della Repubblica del Paraguay,
che terminava il mandato, Federico
Franco, ha deciso di assistere a una Celebrazione Eucaristica nella sede del
Reggimento di Scorta Presidenziale
come ultimo atto del suo mandato, prima di dirigersi al Congresso Nazionale
per trasmettere lincarico al nuovo Capo di Governo, Horacio Cartes.
Ufficiali, Sottufficiali, e soldati di
questo reggimento scelto hanno partecipato alla Messa celebrata dal Vescovo castrense, Mons. Adalberto
Martnez, il quale ha espresso laugurio che la Patrona del Paraguay, la
Vergine dellAssunzione, benedica e
protegga il Presidente e la sua famiglia. Il Dr. Federico Franco, da parte
sua, ha spiegato di aver voluto concludere il suo periodo presidenziale con
la Santa Messa per render grazie a
Dio per i favori divini ricevuti d
urante

40Araldi del Vangelo Ottobre 2013

il suo Governo, atto che ha voluto


condividere con gli abnegati soldati
che gli hanno offerto protezione.
Subito dopo, si diretto al Congresso Nazionale, dove, dopo aver
fatto la consegna della fascia e del
bastone presidenziale, si diretto
come semplice pellegrino insieme a
sua moglie al principale Santuario
del paese, dedicato alla Signora di
Caacup, a 50 km dalla capitale.

La Cappella di San Tarcisio


riaperta a Cuba
Mons. Alvaro Beyra Luarca, Vescovo del Santissimo Salvatore di Bayamo-Manzanillo, Cuba, ha benedetto e nuovamente inaugurato la Cappella dedicata a San Tarcisio, a Manzanillo, rimasta inattiva per 52 anni. La
cerimonia avvenuta il 14 agosto, festa nella quale si commemora il martirio del giovane accolito romano che d
nome al tempio, ed consistita in una
Messa durante la quale il seminarista
Yosvanys Rafael Llpiz Carbonell ha
ricevuto il ministero dellaccolitato.
Il tempio fu costruito da Don
Jess Iraola, OFM, allinizio degli
anni 50, con laiuto dei fedeli e comunit vicine, ma poco tempo dopo fu confiscato dallo Stato. A partire da ora ha annunciato il parroco
della Purissima Concezione di Manzanillo, Fr. Emilio Biosca Aguero
ci sar una Messa settimanale e saranno l amministrate lezioni di catechismo per bambini e adulti.

Santuario belga elevato


a Basilica Minore
Madonna dal Cuore dOro: ecco la bellissima invocazione del Santuario di Beauraing, appartenente alla diocesi di Namur (Belgio),
che il giorno 22 agosto stato elevato alla categoria di Basilica Minore dalla Santa Sede. Visitato annualmente da 100 mila pellegrini, stato eretto nel luogo dove la Madre di
Dio apparve a cinque bambini Fernando, Gilberto e Alberto Voisin, e

LOsservatore Romano

Il Papa nomina il
nuovo Segretario
di Stato

ellultimo giorno del mese di agosto, la Santa Sede


ha annunciato la nomina di Mons. Pietro Parolin,
gi Nunzio Apostolico in Venezuela, come nuovo Segretario di Stato della Santa Sede. A partire dal giorno 15
ottobre egli sostituir il Cardinale Tarcisio Bertone, di 78
anni, che occupava la carica dal settembre 2006.
Nato 59 anni fa a Schiavon (VI), Mons. Parolin
entrato nel servizio diplomatico del Vaticano nel
1986. Ha lavorato nelle Nunziature della Nigeria e
del Messico fino al 2002, anno in cui rientrato in
Vaticano per svolgere la funzione di Sottosegretario
della Sezione di relazioni con gli stati, nella Segretaria di Stato, fino al 2009.
Venuto a conoscenza della nomina, il nuovo Segretario di Stato ha dichiarato ai mezzi di comunica-

ndreas e Gilberto Degeimbre tra


A
novembre 1932 e gennaio 1933.
Durante lomelia della Messa inaugurale, il Vescovo diocesano,
Mons. Rmy Vancottem, ha affermato: Come non sentirsi toccati da
Maria che ci mostra il suo cuore come un cuore doro? Un cuore di Madre che rivela la tenerezza e la bont
del cuore di Dio, un cuore doro che
ci dice tutto lamore di Ges, di colui
che, per dimostrare lamore di Dio
per gli uomini, morto in Croce.
Da parte sua, il vicerettore del
Santuario, Don Christophe Rouart ha spiegato che una basilica
un punto di riferimento della regione, sia a livello liturgico che pastorale; ma essa rappresenta, allo stesso
tempo, la Chiesa di Roma ed per
questo che la Congregazione per il
Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha deciso lelevazione del
Santuario a Basilica Minore.

Mons. Pietro Parolin saluta


Papa Francesco durante lincontro con i
Nunzi, il 21 giugno scorso

zione a Caracas: Ho sentimenti molto discordanti:


intensa gratitudine al Papa per la fiducia che ha depositato in me con questa designazione e anche un
po di preoccupazione per meglio dire, molta preoccupazione di fronte alla responsabilit che questa
carica porta con s.

Duecentomila fedeli nella festa


del Santo Cristo de La Grita
Da pi di quattro secoli, il giorno
6 agosto una data importante per
gli abitanti de La Grita, citt situata
nelle pianure andine del Venezuela.
Essa conosciuta come la Gerusalemme o Citt Santuario del Venezuela, principalmente per la devozione al Santo Cristo de La Grita,
statua votiva di Nostro Signore crocifisso, scolpita a motivo del terremoto che nellanno 1610 ha distrutto la citt.

In questanno 2013, pi di 200 mila fedeli provenienti da numerose citt venezuelane e da vari paesi delle
Americhe e dEuropa hanno partecipato alla Messa celebrata nella Basilica dove si venera questa statua. La
Solenne Liturgia stata presieduta
dal Vescovo di San Cristbal, Mons.
Mario del Valle Moronta Rodrguez,
e concelebrata dal Vescovo dellIsola di Margarita, Mons. Jorge Anibal
Quintero Chacn e dal Vescovo emerito di Mrida, Mons. Luis Alfonso Mrquez, insieme a pi di 30 presbiteri. Subito dopo, una processione
ha percorso un tragitto di 5 km per le
principali strade della citt, ritornando poi alla piazza della Basilica.

Cento milioni di chili di


alimenti raccolti a Bogot
Il Direttore Esecutivo della Fondazione Banco Alimentare di Bogot, Don Daniel Sandarriaga, ha

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo41

LIrlanda si consacrata
al Cuore Immacolato di Maria
La festa dellAssunzione della Madonna in Cielo stata la data
scelta dalla Conferenza dei Vescovi Cattolici Irlandesi per consacrare il Paese al Cuore Immacolato di
Maria, nel Santuario Nazionale di
Knock. Il testo della consacrazione
stato letto dallArcivescovo di Armagh e Primate di tutta lIrlanda,
Cardinale Sen Brady, e lomelia
stata pronunciata dallArcivescovoCoadiutore, Mons. Eamon Martin.
A Ges per Maria!, ha proclamato Mons. Martin. Ecco le parole che San Luigi Grignion de Mont-

fort ha utilizzato quando ha promosso la consacrazione al Cuore


Immacolato di Maria. Oggi, ispirati da queste parole, ci raccomandiamo completamente a Lei e imploriamo la sua intercessione affinch
ci aiuti a mantenere le nostre promesse battesimali e a vivere come
suoi figli. Diretti da nostri Cardinali, Vescovi e sacerdoti, consacrando
noi, le nostre famiglie, case, diocesi e lIrlanda, nostro Paese, a Ges
attraverso il Cuore Immacolato di
Maria, ci collochiamo sotto la sua
protezione, chiedendo la sua benedizione materna.

Santo per le sue virt; per


la stirpe, Samurai
Signore del castello di Takatsuki, in Giappone, Takayama Ukon o
Hikogoro Shigetomo, come anche
conosciuto ha preferito perdere i
beni e le onoranze che rinunciare alla Fede Cattolica. Per questo conosciuto come Il Samurai di Cristo.
In agosto, la Conferenza dei Vescovi Cattolici del Giappone ha incamminato alla Congregazione per
le Cause dei Santi, nella Santa Sede, tutti i documenti relativi alla vita
di questo kirishitan daimyo (Grande
Signore Cristiano) che pu diventare il primo santo canonizzato individualmente in questo Paese, che gi
conta altri 42 santi e 393 beati.
Takayama nacque nel 1552 a Nara, nella periferia di Osaka, e mor a Manila, nelle Filippine, il 4 febbraio 1615. Fu battezzato a 12 anni
con il nome di Iustus, quando suo padre si convert al Cattolicesimo. Ma,

42Araldi del Vangelo Ottobre 2013

al contrario di molti altri nobili convertiti che rinnegarono la Fede per


non perdere i loro titoli e terre quando cominciarono le persecuzioni, Takayama e suo padre preferirono esiliarsi nelle Filippine nel 1614 insieme
ad altri 300 battezzati. Il Samurai di
Cristo visse l soltanto 40 giorni, morendo a 63 anni di et e ricevendo gli
onori militari dovuti alla sua dignit.
Il lungo cammino di Takayama
verso gli altari cominci nel XVII secolo con una sollecitazione del clero
delle Filippine che chiedeva la sua beatificazione. Takayama non fu mai
disorientato da quelli che lo circondavano. In maniera persistente visse
una vita nella quale segu la sua coscienza... Condusse la sua vita in forma appropriata a un santo e continua
a ispirare valore a molte persone ancor oggi, ha dichiarato Padre Hiroaki Kawamura, direttore della commissione diocesana per il processo, il
quale, nella speranza dei Vescovi, potrebbe esser concluso nel 2015, nel IV
centenario dalla sua scomparsa.
Gustavo Kralj

directionforourtimes.com/

annunciato che questa istituzione ha raggiunto a met del mese di


agosto la cifra di 100 milioni di chili di alimenti distribuiti nel corso dei
suoi 12 anni di esistenza. Questi alimenti spiega al giornale El Tiempo
Don Sandarriaga, che divide il suo
tempo tra il Banco e la parrocchia
San Massimiliano Kolbe sono sufficienti per preparare tra 300 a 400
milioni di pasti.
Listituzione conta su 82 impiegati
e un deposito di 4,5 mila metri quadrati. Essa fornisce quotidianamente viveri per 120 mila persone bisognose della capitale e dei suoi dintorni, distribuiti attraverso pi di
700 organizzazioni sociali. Ma la
nostra meta giungere nel 2021 a
500 mila persone, chiarisce Don
Sandarriaga. Oggi movimentiamo
allincirca 10 mila tonnellate di prodotti per anno, ma abbiamo un paese e una citt nei quali esistono molti prodotti che non arrivano a esser
commercializzati e finiscono per essere scartati.

Mons. Giuseppe Sciacca


riassume funzioni giuridiche
Sabato, 24 agosto, il Santo Padre
ha nominato Mons. Giuseppe Sciacca, fino ad allora Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, come Segretario Aggiunto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Egli
torna cos a prestare servizi alla Santa Sede nellarea giuridica, nella quale un riconosciuto specialista, avendo svolto dal 1999 fino alla sua ultima
nomina, la funzione di Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana.

Mons. Sciacca continua a ostentare la carica di Uditore Generale della Camera Apostolica, funzione che
ha svolto durante lultimo cambio di
Pontificato. A sostituirlo nel Governatorato stato designato il sacerdote spagnolo Fernando Vrgez Alzaga, fino ad allora Direttore di Telecomunicazioni della Citt del Vaticano.

Camminata con Maria

Tradizione che si consolida


a Fortaleza

er l11 anno consecutivo, la


capitale del Cear ha onorato il giorno 15 agosto la sua Patrona,
la Madonna dellAssunzione, con
unimpressionante manifestazione
di Fede e devozione mariana: la
Camminata con Maria. Levento ha
attratto approssimativamente 2 milioni di fedeli, tra i quali non mancavano bambini e anziani desiderosi di
prestare omaggio alla loro cara Madre celeste.
La Camminata con Maria inizi nel 2003 su iniziativa dellArcivescovo Metropolitano, Mons. Jos
Antnio Aparecido Tosi Marques,
per segnare linizio delle commemorazioni dei 150 anni di erezione
della Diocesi. Siamo stati stimolati dal Beato Papa Giovanni Paolo II
con la sua lettera Rosarium Virginis
Mari e la proposta di una manifestazione mariana, in questo anno
speciale, destinata al Rosario della Vergine Maria ha egli spiegato in una recente lettera in cui invitava tutti a partecipare allevento.
Per ricordare i primordi dellevangelizzazione in quello Stato, il corteo
parte dal Santuario della Madonna

Jesus Dulcis Memoria, Te Deum, O


Gloriosa Virginum, Stella Splendens,
sono i titoli di alcune melodie incluse
nellalbum Mater Eucharisti, inciso
recentemente dalle Suore Domenicane di Maria, Madre dellEucaristia.
Il CD, che nella 2 settimana di agosto salito al 1 posto tra i pi venduti nelle categorie Classica e Classica Tradizionale negli Stati Uniti, fa
parte di un fenomeno che ha sorpreso gli specialisti, poich prima di loro,
un album inciso dalle Benedettine di
Maria aveva occupato questo stesso
posto per 14 settimane consecutive.
Situato nella citt di Ann Arbor
(Michigan), il convento delle Domenicane di Maria stato fondato nel
1997 da quattro monache e attualmente sono 110 quelle che vi abitano. Con unet media di 29 anni, si
dedicano per vocazione allinsegnamento, ma questo non impedisce
loro di pregare un totale di quattro
ore al giorno. Sempre con la tonaca,
anche in cucina, il convento ha avuto un incremento vocazionale cos
grande, che stanno programmando
di aprire unaltra casa nel Texas.
Secondo Suor Joseph Andrew
Bogdanowicz, vicaria generale, che

Arquiocese de Fortaleza

Musica Sacra: tra le


pi ascoltate negli Stati Uniti

dellAssunzione, a Barra do Cear,


fondato dai colonizzatori portoghesi,
passa per Fortaleza de Nossa Senhora da Assuno e termina nella Cattedrale Metropolitana, compiendo
un tragitto di pi di 10 km.
Durante il percorso i fedeli hanno intonato canti, preghiere e hanno pregato insieme i 20 misteri
del Santo Rosario. Per la sua recita, Mons. Jos Antnio ha indicato quale doveva essere limpostazione adeguata: La preghiera del
Rosario mariano non soltanto la
ripetizione meccanica di una certa quantit di Padre-nostro e Ave
Maria, ma una profonda contemplazione del Vangelo di Cristo, della Parola di Dio, del vivere in Cristo. Con Maria, sua e nostra Madre
(cfr.Gv19, 26-27) apprendiamo
dalla viva testimonianza come vivere in Cristo. Per questo la portiamo
alla casa come lApostolo Giovanni
e la nostra casa comune la Chiesa inserita in questo mondo e volta
al Padre celeste. Infine, nella Cattedrale, latto liturgico si concluso con un atto di consacrazione alla Madonna.

Vista parziale della camminata al suo arrivo alla Cattedrale

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo43

Reliquie di San Giovanni Bosco


sono venerate in Russia
Domenica 18 agosto, le reliquie di
San Giovanni Bosco sono giunte allaeroporto internazionale di Rostov, 1000
km a sud di Mosca, per iniziare un pellegrinaggio di una settimana per la
Russia. Provenienti dalla Polonia, esse sono state ricevute allaeroporto dal
rettore della casa salesiana di quella
citt, Don Zbigniew Bartoszewski.
Il reliquario di cristallo contenente
reliquie dirette del Santo della Giovent allinterno di una statua di cera rivestita dei paramenti liturgici da
lui usati in vita, stato portato fino alla Parrocchia dellUltima Cena, dove
ha potuto esser venerato per due giorni. A seguire, il Vicario Episcopale di
Saratov, Mons. Tomas Wiosna, sacerdoti salesiani e presbiteri della diocesi
di San Clemente di Saratov hanno celebrato l una Messa Solenne. La seguente citt del pellegrinaggio stata Mosca, dove i resti di San Giovanni Bosco sono arrivati il 20 agosto, per
dirigersi infine a San Pietroburgo. La
visita terminata il giorno 24.
A Mosca, lurna stata ricevuta dal rettore dei salesiani di questa citt Don Henryk Boguszewski,
ed stata venerata nella cattedrale dellImmacolata Concezione,
anchessa a carico dellOrdine salesiano, dove lArcivescovo, Mons.

regiaolapa.org.br

aolo Pezzi ha celebrato una solenP


ne Eucaristia.

Le Carmelitane scalze di San


Paolo commemorano 100 anni
Per commemorare il centenario
del Monastero di Santa Teresa di Jabaquara, dellOrdine delle Carmelitane Scalze, stata officiata il giorno 11 agosto una Messa di azione di
grazie presieduta dallArcivescovo
di San Paolo, Cardinale Odilo Pedro
Scherer, rispondendo allinvito della
Priora, Suor Elisabetta della Trinit.
Il Convento fu fondato nel 1913
su richiesta dellallora Arcivescovo,
Mons. Duarte Leopoldo e Silva, che
invit due carmelitane scalze di Rio
de Janeiro a venire a riformare lAntico Convento di Santa Teresa, a San
Paolo, eretto dal 1685. Il rinnovato
fervore dopo la rifondazione, ha fatto s che il Monastero di Santa Teresa di Jabaquara abbia dato origine
a nuovi altri conventi carmelitani e
conta sempre su numerose vocazioni.

La Chiesa cresce in Finlandia


Mons. Teemu Jyrki Juhani Sippo, Vescovo di Helsinki, ha informato allinizio di agosto che sar creata
a Kuopio, 300 km a nord della capitale, l8 parrocchia della Finlandia.
Con questo obiettivo, appena stato
acquisito un antico tempio luterano,
che deve passare tra breve per i necessari restauri per esser trasformato nella chiesa matrice.
Stiamo tentando di realizzare un
luogo idoneo per i cattolici cristiani
dove andare a Messa la domenica, ha
affermato Mons. Sippo. In appoggio
al progetto c la Bonifatiuswerk, della
Germania, il cui S
egretario G
enerale

44Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Mons. Georg Austen, stato in visita


al paese per collaborare nellacquisizione del nuovo tempio.
Dal 2003 al 2013 la comunit cattolica di questo paese di circa 5,3 milioni di abitanti, aumentata di quasi il 50%. Tra le varie ragioni di questa
crescita, c la conversione di luterani.
sydneycatholic.org

katolik.ru

svolge anche le funzioni di direttrice


musicale e responsabile degli oltre
80 mila CD gi distribuiti, i giovani sono bravi e a loro piace ci che
autentico. Quando essi decidono di
dedicare la vita per una causa, cercano qualcosa che essi vedono come
una vita sacrificata e felice.

LArcivescovo di Sydney premia


studenti cattolici
LArcivescovo di Sydney, Cardinale George Pell, ha reso omaggio a
48 alunni dellultimo anno di ginnasio dei collegi cattolici di questa citt, concedendo loro il Premio Arcivescovo di Sydney per lo Studente
Modello.
Esso concesso annualmente a
coloro che si sono distinti non solo come studenti esemplari e per il
rendimento scolastico, ma anche
per limpegno nella Fede e latteggiamento di servizio nella parrocchia e nella comunit dimostrati durante i sei anni di durata della scuola
secondaria nel paese. La cerimonia
di consegna dei premi, che alla sua
14a edizione, stata realizzata nella
Cattedrale di Santa Maria, strapiena
di familiari, amici e professori.

Il futuro della Chiesa dipende


dalla qualit dei sacerdoti
Il Cardinale Zenon Grocholewski,
Prefetto della Congregazione per lEducazione Cattolica ha fatto un viaggio in Corea del Sud per partecipare a un congresso sulleducazione e
formazione del clero e la sua importanza nellevangelizzazione dellAsia,
organizzato dallAssociazione di Collegi Cattolici e Universit nel SudEst ed Est dellAsia (ASEACCU).

XI Incontro Annuale di Chierichetti, Accoliti e Cerimonieri

Tonache rosse riempiono la Cattedrale

to come momento culminante la Celebrazione Eucaristica, presieduta dallArcivescovo Metropolitano, Cardinale Odilo Pedro Scherer, e concelebrata da Don Messias
de Moraes Ferreira, promotore vocazionale arcidiocesano, tra gli altri sacerdoti.
Nella sua omelia, Mons. Odilo ha messo in risalto il
ruolo degli assistenti dellaltare per abbellire e nobilitare
la Liturgia e li ha esortati a essere esempi per altri bambini e anche per gli adulti, per mezzo del loro comportamento serio e silenzioso durante la Santa Messa. Discorrendo sullAnno della Fede, ha mostrato la necessit di
non conoscere appena a memoria il Credo, ma di viverlo.

Fotos: Helena Ueno

abato, 17 settembre, chierichetti provenienti dalle


sei Regioni Episcopali dellArcidiocesi di San Paolo hanno dato una nota di colore, con le loro vesti rosse e cotte bianche, alle austere navate neogotiche della
Cattedrale della Sede. Insieme a loro si allineavano cerimonieri rivestiti con la caratteristica veste talare nera,
mentre ministri della Parola e dellEucaristia erano facilmente riconoscibili dalle vesti bianche utilizzate abitualmente nello svolgimento delle loro funzioni.
Tutta questa vivace moltitudine si trovava l riunita per lXI Incontro Annuale di Chierichetti, Accoliti e
Cerimonieri dellArcidiocesi di San Paolo, che ha avu-

Diversi momenti dellincontro, presieduto dallArcivescovo Metropolitano, Cardinale Odilo Pedro Scherer

Oltre a incontrarsi con lArcivescovo di Seul, Mons. Yeom Soojung per dibattere argomenti riguardanti il futuro della Chiesa in
Asia, Mons. Zenon ha tenuto una
conferenza nel congresso, durante la quale si mostrato impressio-

nato dallo sviluppo dellArcidiocesi: Con circa 400 seminaristi, Seul


ha un importante ruolo nel futuro
della Chiesa in Asia, ha affermato. Mons. Zenon ha anche prestato
omaggio al tributo di sangue offerto dai martiri di questo paese, ricor-

dando che la crescita della Chiesa in


Corea dovrebbe esser misurata in
termini di sacrificio e martirio. La
Chiesa ha aggiunto grazie agli sforzi
dei laici. Questa una storia molto
particolare, che nessunaltra Chiesa
del mondo ha.

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo45

Storia per bambini... o adulti pieni di fede?

Manicaretti degni
di un re
Maest, non appena ho saputo della vostra
venuta, mi sono inginocchiato davanti alla
statua della Madonna e Lho supplicata di aver
compassione di me, perch avevo soltanto dei
pezzi di pane di orzo da offrirvi...
Il castello della contessa Isabella

e avessimo percorso in altri


tempi i pittoreschi paesaggi
dellantica Francia, certamente avremmo incontrato sul
cammino numerosi castelli e palazzi, ora nascosti da un frondoso bosco,
ora svettanti alteri in mezzo a campi
magnificamente coltivati. Erano edifici maestosi e pieni di vitalit, centri
della societ regionale dellepoca.
Uno di questi monumentali castelli, eretto su una soave collina, apparteneva alla contessa Isabella. Quando era ancora molto giovane, aveva
perso lo sposo che Dio le aveva dato come compagno e, a partire da allora, aveva fatto il voto di mantenersi per sempre in questo stato, senza
contrarre seconde nozze. Si dedicava anima e corpo alla preghiera, alla
penitenza e alla pratica di opere caritatevoli, prendendosi cura dei malati e dei bisognosi, e insegnando il
catechismo ai bambini del contado.
Non risparmiava sforzi per fare il bene ed era amata da tutti i suoi sudditi,
che favoriva, senza distinzione, con la

Suor Mary Teresa MacIsaac, EP


bont del suo sguardo e con il conforto dei suoi consigli.
Poich era lerede esclusiva dei
possedimenti della famiglia, decise di riservare per il sostentamento proprio e della sua servit soltanto una piccola parte della sua fortuna. Il resto lo ripart tra i poveri, depositando tutta la sua fiducia nella
protezione della Madonna, Madre
di Misericordia, che pregava incessantemente e con ardore. E sebbene cercasse di mantenere ledificio
con la dignit e lo splendore necessari, viveva personalmente in forma
molto sobria.
La vita trascorreva nella sua quotidianit, quando fu incoronato un
nuovo re per il paese. Mesi dopo essere salito al trono, il monarca usc
per una giornata di caccia. Lo accompagnavano numerosi soldati,
servi e messaggeri, tutti vestiti con
i pi belli e vari abiti, secondo la loro funzione o categoria. La caccia
si protrasse da prima dellalba fino
a quasi al tramonto, senza che essi

46Araldi del Vangelo Ottobre 2013

avessero potuto contare su una sostanziosa refezione. E poich si trovavano vicino al castello di Isabella, uno dei consiglieri reali sugger
di fermarsi l a chiedere del cibo sostanzioso con cui recuperare le forze, prima di ritornare al palazzo.
Il re acconsent e furono inviati
due araldi per annunciare il suo arrivo. Quando la contessa seppe della regale visita fu molto preoccupata, poich non possedeva nulla nella sua dispensa che fosse degno del
sovrano. Il suo cibo era pane dorzo
e la sua bevanda, lacqua pi pura.
Cosa avrebbe servito al monarca e ai
suoi cortigiani, se non cera nemmeno pane per cos tanta gente?
Estremamente afflitta, si gett ai
piedi della sua carissima protettrice,
la Vergine Consolatrice degli afflitti,
e La supplic:
O Maria Santissima, Tu vedi bene in che difficolt mi trovo, poich
non ho il necessario per cos tanti e
nobili commensali. Mostrami ora
che sei la Madre di Misericordia e

stanza con candele e ornarla con ricchi gobelin di velluto che essi stessi
avevano portato.
Il maggiordomo aveva avuto appena il tempo di comunicare alla contessa Isabella quello che stava accadendo, quando le trombe del
seguito reale suonarono vicine al castello, annunciando limminente arrivo del monarca. Corsero entrambi
alla porta, dove la contessa lo ricevette con un grande inchino e lo invit a entrare nella sala da pranzo,
senza sapere con certezza quello che
sarebbe accaduto...
Tuttavia, quando si aprirono le
porte, un mirabile spettacolo si svel
agli occhi di tutti: centinaia di candelieri illuminavano le tavole coperte da tovaglie di finissimo lino. Sopra di esse, cerano piatti e vassoi finemente cesellati, contenenti i pi
deliziosi manicaretti.
Pregarono per rendere grazie a
Dio per gli alimenti ricevuti la cui
provenienza era loro sconosciuta
e si sedettero per iniziare il pasto.
Mentre conversavano animatamen-

Edith Petitclere

non abbandoni mai chiunque ti cerca con fede vera e piena.


Mentre Isabella pregava cos, attraversava il ponte levatoio del castello una dama bellissima, seguita
da un lungo corteo di paggi e donzelle. Portavano sontuosi vassoi doro e dargento, con i pi deliziosi
manicaretti: cinghiali, agnelli, fagiani e cervi, tutti conditi con una perfezione eccezionale, senza contare
i migliori vini, champagne e liquori
portati in bottiglie di cristallo finissimo. Mostrando tutto al maggiordomo, gli chiesero lautorizzazione di
entrare. Costui, completamente frastornato, non sapeva cosa rispondere, ma di fronte alla bont e gentilezza di quelle nobili figure non poteva far altro che lasciarli entrare.
Dopo aver depositato i manicaretti in cucina e aver acceso limmenso forno, che da tanto tempo
non veniva pi utilizzato, gli sconosciuti si diressero al grande salone
che nelle grandi occasioni serviva da
refettorio. E l si misero a preparare e abbellire i tavoli, a illuminare la

Si congratul con la contessa Isabella per il banchetto e le chiese dove


aveva trovato tali manicaretti, serviti con tanta perfezione

te e assaggiavano i piatti saporiti, la


misteriosa dama supervisionava il
lavoro dei suoi accompagnatori, che
servivano ai tavoli. La contessa Isabella ardeva dal desiderio di approssimarsi a lei per chiederle chi fosse e ringraziare per un cos insigne
favore. Tuttavia, essendo la padrona
di casa, sarebbe stato irrispettoso allontanarsi dal re, anche se per un solo momento.
Ora, alla fine della cena la dama e i suoi servitori scomparvero
come per incanto. Il maggiordomo
era cos sorpreso e pieno di giubilo
per quanto successo, che nemmeno
gli venne in mente di chiedere ai distinti personaggi chi fossero, da dove venissero o come avessero saputo che la contessa passava per quella difficolt...
Prima di partire, il re volle ringraziare la contessa per la straordinaria accoglienza. Si congratul con
lei per il banchetto e le chiese dove
avesse trovato tali manicaretti, in cos generosa quantit e qualit, e serviti con tanta perfezione. Isabella,
umile comera, non nascose
agli occhi del sovrano quello che era accaduto, e gli rispose con tutta franchezza:
Maest, non appena
ho saputo della vostra venuta, mi sono inginocchiata davanti alla statua della
Madonna e Lho supplicata di aver compassione di
me, perch avevo soltanto
dei pezzi di pane di orzo da
offrirvi. Nel vedere quanto accaduto, sono rimasta
tanto sorpresa quanto voi.
E non posso dubitare ora
che sia stata proprio Lei a
venire in mio aiuto, accompagnata da molti Angeli travestiti da paggi e donzelle. Sono stati loro che vi
hanno servito e sono scomparsi alla fine della vostra
cena!

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo47

_
_______
I Santi di ogni giorno
1. Santa Teresa di Ges Bambino,
vergine e Dottore della Chiesa
(1897)
Beato Antonio Rewera, sacerdote e martire (1942). Fu deportato dalla Polonia a Dachau, in
Germania, dove ottenne nei tormenti la corona del martirio.
2. Santi Angeli Custodi.
Beato Giovanni Beyzym, sacerdote (1912). Gesuita polacco, esercit il suo ministero tra i
lebbrosi a Fianarantsoa, in Madagascar.
3. San Gerardo di Brogne, abate (959). Fondatore e primo superiore dellAbbazia di SaintGrard a Brogne, in Belgio. Si
dedic al rinnovamento della disciplina monastica nelle Fiandre
e in Lotaringia.

Beato Francesco Saverio Seelos, (1867). Sacerdote redentorista, oriundo della Baviera, lavor dando assistenza ai bambini,
giovani e immigranti della citt di
New Orleans, Stati Uniti.
5. SantAnna Schffer, vergine
(1925). In un incidente durante
il suo lavoro di domestica, a Mindelstetten, in Germania, si bruci
con lacqua bollente e le sue ferite non si cicatrizzarono pi. Offr
le sue sofferenze per la salvezza
delle anime.
6. XXVII Domenica del Tempo
Ordinario.
San Bruno, sacerdote ed eremita (1101).
San Francesco Trn Vn
Trung, martire (1858). Soldato vietnamita decapitato ad AnHoa, in Vietnam, per essersi rifiutato di rinnegare la Fede Cattolica.

4. San Francesco dAssisi, religioso


e patrono dItalia. (1226).

Santiebeati.it

7. Beata Maria Vergine del Rosario.


San Palladio, (circa nel 596).
Vescovo di Saintes, in Francia,
eresse una basilica sopra il sepolcro di SantEutropio e stimol la
devozione ai santi nella sua diocesi.
8. Santa Ragenfreda, badessa (sec.
VIII). Eresse con i propri beni il
monastero di Denain, in Francia,
del quale fu la prima badessa.
9. Santi Dionigi, Vescovo, e compagni, martiri (sec. III).
San Giovanni Leonardi, sacerdote (1609).

Santa Maria Desolata Torres Acosta

48Araldi del Vangelo Ottobre 2013

San Gisleno, monaco (sec.


VII). Eremita nel bosco di Hainaut, in Belgio, fond proprio
l un monastero in onore di San
Pietro e San Paolo, dando origine
alla citt di Saint-Ghislain.

10. Beato Leone Wetmaski, Vescovo


e martire (1941). Vescovo ausiliare di Pock, in Polonia, martirizzato nel campo di concentramento di Dziadowo.
11. Santa Maria Desolata Torres
Acosta, vergine (1887). Dalla sua giovent dedic una straordinaria attenzione ai malati bisognosi, che accudiva con infaticabile abnegazione. Fond a tale
scopo a Madrid la Congregazione delle Serve di Maria Ministre
degli Infermi.
12. San Serafino da Montegranaro, religioso (1604). Cappuccino del convento di Ascoli Piceno, ebbe due grandi devozioni: il
Crocifisso e il Santo Rosario.
13. XXVIII Domenica del Tempo
Ordinario.
San Gerardo di Aurillac, laico (909). Conte di Aurillac, in
Francia, fu un esempio per gli altri principi, vivendo con la piet e
lausterit di un monaco.
14. San Callisto I, Papa e martire
(circa nel 222).
Santa Angadrisma, badessa (circa nel 695). Superiora del
monastero benedettino di Orordes-Vierges, fondato da SantEbrulfo vicino a Beauvais, in
Francia.
15. Santa Teresa di Ges, vergine e
Dottore della Chiesa (1582).
San Barses, Vescovo (379).
Condannato allesilio dallimperatore ariano Valente, mor
a Edessa, in Turchia, dopo aver
cambiato citt tre volte.
16. Santa Edvige, religiosa (1243).
Santa Margherita Maria Alacoque, vergine (1690).
San Longino (sec. I). Soldato romano che apr con la lancia

___________________ Ottobre
17. SantIgnazio dAntiochia, Vescovo e martire (107).
Beato Pietro della Nativit
della Beata Vergine Maria Casani, sacerdote (1647). Religioso
scolopio morto a Roma che, oltre a lavorare nelleducazione dei
bambini, attir moltitudini con la
sua predicazione.
18. San Luca, Evangelista.
SantAsclepiade, Vescovo
(218). Insigne confessore della
Fede ai tempi delle persecuzioni ad Antiochia, nellattuale Turchia.
19. Santi Giovanni de Brbeuf, Isacco Jogues, sacerdoti, e compagni,
martiri (1642-1649).
San Paolo della Croce, sacerdote (1775).
San Gioele, Profeta. Annunci
il grande Giorno del Signore e
il mistero delleffusione del suo
Spirito sugli uomini, che la maest divina si degn di realizzare
mirabilmente in Cristo nel giorno
di Pentecoste.
20. XXIX Domenica del Tempo
Ordinario.
San Vitale di Salisburgo, Vescovo (circa nel 730). Discepolo di San Ruperto, suo compagno
di viaggi e imitatore delle sue fatiche e veglie. Fu suo successore
come Vescovo e abate del monastero di San Pietro a Salisburgo,
in Austria.
21. Beato Pietro Capucci, sacerdote (1445). Domenicano italiano, che meditando sulla morte,
orient se stesso alle realt celesti ed esort i fedeli nelle sue
predicazioni a non cadere nella
morte eterna.

22. SantAbercio, (sec. III). Vescovo di Geropoli, attuale Turchia,


di cui si racconta che peregrin
per diverse regioni annunciando
la Fede cristiana.

Bocachete

il costato di Nostro Signore crocifisso.

23. San Giovanni da Capestrano,


sacerdote (1456).
Beata Maria Clotilde Angela
di San Francesco Borgia Paillot,
vergine e martire (1794). Religiosa orsolina, ghigliottinata durante la Rivoluzione francese a
Valenciennes.
24. SantAntonio Maria Claret, Vescovo (1870).
Beato Giuseppe Baldo, sacerdote (1915). Fondatore della
Congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe. Con grande
devozione eucaristica, si dedic
alle opere sociali e alla catechesi, a Verona.
25. San Mauro di Pcs, Vescovo
(1070). Fu monaco e successivamente abate del monastero di
San Martino di Pannonhalma, in
Ungheria.
26. San Cedda, (664). Ordinato Vescovo dei sassoni orientali
da San Finan, fond varie chiese
e monasteri, tra questi quello di
Lastingham, nello Yorkshire, in
Inghilterra.
27. XXX Domenica del Tempo
Ordinario.
San Gaudioso, (sec. V/VI).
Vescovo di Abitinia, nellattuale
Tunisia, che fuggendo dalla persecuzione dei vandali, fin i suoi
giorni in un monastero da lui
fondato a Napoli.
28. Santi Simone e Giuda, Apostoli. Secondo la tradizione, furono martirizzati in Persia, intorno
allanno 62.

San Paolo della Croce, di Ignazio


Jacometti - Basilica di San Pietro

San Rodrigo Aguilar, sacerdote e martire (1927). Impiccato


ad un albero a Ejula, in Messico,
dopo essere stato denunciato da
un falso amico.
29. San Teodario, abate (circa nel
575). Monaco della regione di
Vienne, in Francia, nominato dal
suo Vescovo intercessore davanti a Dio e penitenziere maggiore
per tutta la diocesi.
30. Beata Benvenuta Boiani, vergine (1292). Terziaria domenicana che consacr la sua vita a preghiere e penitenze a Cividale del
Friuli.
31. San Volfango, Vescovo (994).
Monaco benedettino elevato alla
sede episcopale di Ratisbona, in
Germania. Diede nuovo impulso
alla vita religiosa e restaur la disciplina del clero.
Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo49

Povert per gli uomini,

Ecco una delle meraviglie da ammirare ad Assisi: estremi opposti che non
entrano in conflitto, ma si equilibrano in forma prodigiosa.

ercorrendo il Vecchio
Continente, non raramente incontriamo luoghi intensamente marcati dalle virt delle persone che l sono vissute. C in essi un profumo imponderabile di santit che conferisce
allambiente una certa unzione, unaria
di soprannaturale che si irradia persino dalla natura. Paradigma di questo
Assisi, legata in modo indelebile al suo
figlio pi illustre: San Francesco.
Ancor oggi il luogo invita a immaginare il Poverello che passeg-

gia per gli ameni campi dei dintorni,


che sincanta per le bellezze naturali e, a partire da esse, compone il
suo Cantico delle Creature, nel totale
distacco dai beni di questo mondo:
Beati i poveri in spirito, perch di
essi il regno dei cieli! (Mt5,3).
Come punto auge di questa cittreliquario, in cima alla Collis Paradisi,
la Collina del Paradiso, si eleva limponente basilica che ospita la sua sepoltura e riflette lo spirito di questuomo di aspetto sobrio, infiammato di
zelo per la Sacra Eucaristia.

50Araldi del Vangelo Ottobre 2013

Proprio come la sua anima, ledificio austero al suo esterno ma


splendido dentro. Nelleuforia dei
colori e delle luci che entrano filtrate da magnifiche vetrate, i suoi
archi gotici e la sua maest indicano verso lalto, portando il visitatore che vi abbia la grazia di trovarcisi a un atteggiamento di estasi e adorazione verso Colui che
siede sul trono e allAgnello, e
che deve ricevere lode, onore,
gloria e potenza, nei secoli dei secoli (Ap5,13).

Gustavo Kralj

ricchezza per Dio

Suor Juliane Vasconcelos Almeida Campos, EP

Le pareti del tempio, piene dincantevoli affreschi, registrano numerosi fatti della vita di chi, nonostante non si considerasse meritevole della dignit sacerdotale, esortava
allamore e alla venerazione del Sacramento dellAltare. Predicando la
povert per gli uomini, San Francesco desiderava per il culto ogni ricchezza e grandiosit.
Si ha limpressione che lo splendore del tempio risponda alle suppliche del Santo Fondatore ai suoi
figli spirituali: Supplicate i chieri-

ci affinch sopra ogni cosa onorino


il Santissimo Corpo e Sangue di Nostro Signore Ges Cristo [...]. I calici, i corporali, gli ornamenti dellaltare, tutto quanto appartiene al Sacrificio, li tengano come cose preziose. E se, da qualche parte, il Santissimo Corpo del Signore fosse con
molta povert abbandonato, che essi, come vuole la Chiesa, Lo collochino in un luogo prezioso.1
Ecco una delle meraviglie da
ammirare ad Assisi: estremi opposti che nascono dai tronchi benedet-

ti della Chiesa, che non entrano in


conflitto, ma si equilibrano in forma prodigiosa, manifestando, coi
fulgori dellanima di un Santo, alcune delle infinite perfezioni del Creatore.2

SAN FRANCESCO DASSISI. Prima


Lettera ai Custodi, n.2-4. In: Escritos.
Braga: Franciscana, 2001, p.100-101.

CORRA DE OLIVEIRA, Plinio. Cintilaes da alma franciscana. In: Dr. Plinio. San Paolo. Anno III. N.31 (Ott.,
2000); p.34.

Ottobre 2013 Araldi

del Vangelo51

Eric Salas

Madonna del Rosario


- Convento di Santo
Domingo el Real,
Madrid

questa preghiera la Chiesa ha riconosciuto sempre una particolare efficacia, affidando ad essa, alla sua
recita corale, alla sua pratica costante,
le cause pi difficili. In momenti in cui
la cristianit stessa era minacciata, fu

alla forza di questa preghiera che si attribu lo scampato pericolo e la Vergine


del Rosario fu salutata come propiziatrice della salvezza.
Beato Giovanni Paolo II,
Rosarium Virginis Mari

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