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dice che "la cattedra è un novello altare" in generale è tutt'altro che rasserenante.
e "la cattedra non è un novello altare", Due ultime notazioni sulle ultime righe
non abbiamo a che fare con una dicotomia, delle tue belle riflessioni. Tu dici -alcuni
come bianco e nero, ma con una continua serie la "via" credono di averla trovata, altri

7.
di grigi. Per certi versi la cattedra la stanno ancora cercando-. Se stiamo parlando
è un novello altare, ma per certi versi non lo è. di "via" e non di "strettoia", o "cul de sac"
Ovvero entrambe le affermazioni, se prese o ancor peggio di "dimora" (Heidegger),
come assolute, sono false. La lezione, come tutte non si tratta di una credenza, ma di una pratica,
le attività umane, ha i suoi riti. Non solo, di qualcosa di dinamico. Anche "cercare la via"

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n 6 la cattedra è il simbolo di un sapere di cui
il docente è in possesso e l'allievo
non ha ancora. E in questo senso è qualcosa
è una via e anche quelli che cercano la via
sono convinti quasi sempre di averla trovata
nella loro continua ricerca. Entrambe le cose

ma che
che sta sopra lo studente, un altare appunto. mi sembrano molto significative e praticabili.
Però le lezioni spesso sono irrituali, cioè Poi ti chiedi se la scienza abbia paura o meno
seguono percorsi diversi da quelli prestabiliti. della morte. Eventualmente saranno gli scienziati
sottometto le E quasi sempre al docente capita di imparare
qualcosa di nuovo proprio insegnando e discutendo
ad aver paura della morte. E credo che essi,
come tutti gli uomini, abbiano effettivamente
mie opinioni con gli studenti. La cattedra è sì un altare,
ma nel senso del luogo su cui si fa bruciare
paura della morte. Possiamo chiederci anche se
gli scienziati abbiano paura della morte
al giudizio la nostra ignoranza. "Esorcizziamo nelle nostre
tranquille lezioni la paura di ripiombare
della scienza, cioè che la scienza muoia,
come purtroppo rischia di succedere in Italia

dei più saggi Foto di Cecilia M. Giampaoli


nel caos". Certamente l'uomo è dominato
dalla paura e buona parte delle sue attività
proprio in questi tempi di irrazionalismo
autoritario e fondamentalismo religioso.

e all'autorità
all’autorità simboliche hanno carattere apotropaico. Ma questo
non vale solo per la scienza, bensì anche per
Credo proprio di sì, esattamente come i poeti
hanno paura della morte della poesia

della Chiesa non dicotomie ma bipolarità il calcio, i reality show, le diete, l'amore
libero, il fitness, il gioco d'azzardo, la poesia,
e i musicisti hanno paura della morte
della musica. E allora, difendiamo assieme questi
Caro Carlo, la musica, le arti figurative, il fumo, modi nobili di scongiurare la paura esprimendo
ho letto con grande interesse il tuo pezzo l'alcool ecc. Ammetterai che nell'elenco al meglio le nostre capacità di pensare!
intitolato Filosofia della scienza ed esorcismo che ho proposto ci sono alcuni modi più nobili
rituale", che è scritto con molta forza di allontanare la paura e altri meno nobili. Vincenzo Fano
espressiva, ma mi ha fatto comprendere che, Quelli più nobili sono quelli meno effimeri,
almeno nel tuo caso, uno degli obbiettivi che però sono anche i più difficili. Leggendo
del corso di base di filosofia della scienza una bella poesia, capendo un'importante legge
n°6_5 aprile
n°1_24
n°6_24 ottobre
febbraio
2009
2008
2009
non è stato raggiunto. Infatti uno degli scopi della fisica, guardando la resurrezione il sole nella galassia del poeta
delle mie lezioni è quello di fare in modo che di Piero della Francesca si partecipa
Hanno collaborato:
hanno
gli studenti eccessivamente scientisti si rendano per un momento a qualcosa che va al di là Un'indicazione, approssimativa, di costellazioni.
Alessandro Franca
Vincenzo Fano conto dei limiti della conoscenza scientifica della nostra individualità, sviluppando Guardale! Ah... l'universo, conosciuto, dicono
Carlo Cardellini
Serse Maria Cirino
Cecilia
e che quelli anti-scientifici – la maggior parte – nel contempo in tutta la sua forza senza un'idea precisa senza precisare la sua
Carlo M.Giampaoli/grafica/
Cirino
capiscano che la scienza naturale può dare il nostro pensiero. Anche bevendo una birra grandezza: la sua autostima, senza sapere che
Anna Bartolini
Cecilia M. Giampaoli un contributo fondamentale, anche se non unico, o fumando un sigaro si va al di là di noi stessi, cosa vi sia al di là di esso che mai... forse
alla comprensione dell'uomo. La razionalità ma questo capita spegnendo il nostro pensiero. niente o, nessuno può dirlo, forse non v'è un
al suo livello minimo – peraltro non banale – Dunque la scienza è certo apotropaica, al di là e se sia: la galassia ha guardato
207. non ha una redazione stabile
né un direttore editoriale. è la catalogazione, che tu usi abbondantemente: ma nel senso nobile del termine. Tieni però dentro il suo stomaco, creandomi! Così, quel
207. viene prodotto senza scopo di lucro; "matematica, logica, filosofia della scienza, corsi conto che la conoscenza è anche fonte di paura. cibo indigesto, così come sono, io, un cosmo
la stampa si autofinanzia attraverso dall'aspetto rituale, come primitivi esorcismi", Non so che effetto ti abbia fatto, ma io quando in continua espansione uno spazio a trentasei
le offerte raccolte. "tranquille lezioni", "cattedra, novello altare", ragazzino scopersi che ero fatto più o meno dimensioni e un tempo senza più io, me, che
207. è composto da pensieri, articoli "libro (emblema di ogni nostra catalogazione". della stessa materia di cui erano fatti i sassi altro! Sì, posso dire. Tutto. Posso dire il Sole
ed immagini libere da censura. Catalogare è un compito estremamente difficile, ebbi un bel colpo al mio orgoglio. E anche quando la Terra: dire a occhio nudo d'essermi visto
Ogni autore è responsabile dei testi che meriterebbe serie riflessioni, dalle prime mi accorgo che nella mia abitudinarietà fra la via Lattea smammellare quell'insieme di
pubblicati a suo nome. proposte di Aristotele alle moderne teorie. mi comporto esattamente come un asino miliardi di stelle isolate o fra loro variamente
207. viene distribuito ogni tre settimane Comunque certo catalogare non è il solo che fa sempre la stessa strada perché associate: gli ammassi, sparpagliati ovunque
circa, o comunque ogni qualvolta
compito della scienza, che ha anche quello di il suo compagno che la cambiava tutti i giorni vi fosse un po' di nero da occupare, il nero
venga raccolto materiale sufficiente
a giustificarne l'impaginazione.
l’impaginazione. comprendere. Vedi, sussiste una grande differenza è perito nei pericoli che ha incontrato che avanza ovunque, tra galassie e nebulose
Chiunque può prendere parte alla fra il dire che un tale oggetto ha forma sferica e non ha fatto figli e quindi non ha trasmesso gassose e polveri che insistono ruotano in modo
realizzazione
alla realizzazione
del giornale
del giornale
inviando i – catalogazione – oppure il dire che esso il gene del cambiare strada, non ci faccio allergico intorno all'alone: alone sferico nella
inviando i propri
propri testi testi indirizzo e-mail:
al seguente obbedisce a una complessa legge come quella una gran bella figura. E quando nei famosi sua tiranna perfezione! sferico nel suo sistema
al seguente indirizzo e-mail: della caduta dei gravi – comprensione. Dicotomie esperimenti di Libet risulta che la corteccia linfatico! sferico nella sua libido! sferico nel
207.liberastampa@libero.it dici. Ma tanto ho insistito sul fatto che motoria si attiva circa mezzo secondo prima gesto di Crono che evira Urano! sferico nel suo
207.liberastampa@libero.it tutte o quasi tutte le dicotomie che la nostra che io decida di muovere un braccio, per cui errore! sferico nella sua allegoria! sferico che
razionalità pone sono in realtà delle bipolarità! da questi dati si dedurrebbe che la nostra va addensandosi verso il nucleo: il nucleo...
Un oggetto materiale o è sferico o non è sferico sensazione di essere liberi è illusoria, non sono sarà dove l'anima riposa. Senza saperlo.
e qui la dicotomia è nel suo ambito, cioè solo tanto rassicurato. E queste sono ipotesi Lì, chissà da quando, anni luce di mistico
uno dei due enunciati è vero. Quando invece si della scienza naturale. Per cui la conoscenza prodigio e chissà; eppure, ricordo un'esplosione

Carlo M. Cirino e Cecilia M. Giampaoli 1/2


groviglio Via Petrucci 19, 61121 Pesaro
il battito ultimo d'un cuore schizzato via
dal petto sparpagliato a brandelli ricordo:
le galassie. Quei movimenti a spirale che mi
senza alcun titolo
Dorme.
Una sera di quelle maman forse si espose
alla luna più delle altre volte, fatto sta che,
guardando le ragazzine, nude come sassi, correre,

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appartengono. O viceversa. E comunque, in tutto Stringe, afferra e mangia. saltare e gridare al cielo in quel loro tedesco
questo, lontano 30.000 anni luce dal centro della Rutta. Vomita. di provincia, pensò che sarebbe stato bello
nostra galassia – devo dire splendido – v'è un Governa. Crede. Sente. se al loro posto ci fossero stati i miei fratelli
microscopico puntino perso fra innumerevoli Corre. Lacera. Scopa. e che lei gli avrebbe pure regalato una gamba
ammassi di stelle (anche lui una stella), perso al Signorino benedetto per riavere indietro
fra enormi nubi di idrogeno, che non si vergogna Veglia. i suoi bambini. Così dicendo si mise a piangere
d'essere così visibile tra gli invisibili, che Guarda. Sbadiglia. sotto gli occhiali da sole, biascicando
non teme l'atto estremo di bruciare con tutte Piega. Taglia. Mette. Toglie. sommessamente un pater ave gloria. Fu allora
le sue possibilità per avere, almeno per un Nega. Parla. Vive. che una delle piccole venne colpita
attimo, per un tempo breve quanto un respiro, Spoglia, veste e muore. da un improvviso raggio di luna e la vedemmo
per se stesso, per tutti noi, per me che scrivo: fermarsi a due passi dal parapetto a guardare su:
la gloria di dire il suo nome mentre tutto in Sogna. il raggio l'aveva presa di sbieco partendo

7.
lui sta bruciando, mentre s'immola sull'altare Assorbe. Prega. Viaggia. dallo zigomo destro per poi scendere
dell'olocausto, vittima di questo sistema, Osserva, nuota e vola. fino al piede sinistro, senza cedimenti,
vittima tra le vittime di questo sistema, vittima Guarisce. Risorge. con una diagonale determinazione. Corse subito
della totalità, vittima apollinea il Poeta! Tace. dentro, la ragazzina, e la vedemmo ritornare
il Sole! Oh sì, quanta esclamazione c'è nel suo che non era passato nemmeno un minuto e teneva
orgasmo! Quanta vita! Bagliore! Allucinazione Filosofeggia sul niente, in mano una barbie, nuda più di lei
d'un raggio impettito che trafigge la vista... poi ricomincia daccapo. e scarmigliata da fare pietà.
l'occhio... fatti guardare! Cecità! Ah... -Beckie! Marianne! Beckie!- la madre
sono per te la galassia, ora, nera, io cieco tu Carlo M. Cirino delle ragazzine sembrava non avesse più fiato
perso nel mio buio che scaldi... giorno torna! a forza di strillare ogni sera i loro nomi,
Strappami dal sonno e torna su di me dentro me quasi fossero la chiave d'ingresso al mondo
tutto attorno torna! Sole. Finalmente. Parla, delle ombre bavaresi.
parlami dell'alba: "lucerna di lucertola fra i bagni di luna -Vi stanno chiamando da basso- sussurrò maman,
l'edera quel suo scatto flàmmeo e poi è, immobile, rivolta a quella che teneva la bambola in mano,
sulla bianca assolata parete di dio". Lo sento, il Da quella prima stanza ci muovemmo nel corridoio, -non fatela aspettare, altrimenti
gesto delle mani che strofinano via il sonno dagli facendoci luce con la lampada votiva che la non se la smette più-.
occhi, sba-dii-gliooo sti-raa-tooo, nell'ora in bambina teneva tra le mani manco fosse la prima -Mi entra dentro quella voce e mi fa male qui-
cui tutto il mondo si risveglia... ma che ora è? comunione e che era poco più di un bagliore: aggiunse maman portandosi l'indice della mano
Tutti se lo domandano, prima o poi. E guardano lui come un'ombra a tagliare la stessa aria destra alla fronte, -andate, bambine, fatela
fuori dalla finestra, le stimmate dell'orizzonte, di lei che procedeva ritta con la fiammella smettere-. Allora Marianne fece qualche passo
quando il Sole stenta a risorgere, fiduciosi in grembo. Decisi di accontentarmi di quel poco incontro alla sorella, la prese per mano
guardano il miracolo del primo albore, del primo di pallore che spargeva la luna piena, alta e la tirò a sé. Prima di andarsene, però,
giorno di vita, della prima aurora, del primo Big com'era nel cielo dicembrino e veloce a infilarsi allungò la barbie verso mia madre e gliel'appoggiò

sfe-
Bang, del primo grido di guerra, del primo fungo nelle crepe larghe da passarci la testa, colando in grembo. La poverina, col suo collo rachitico,
atomico, del primo Adamo. Capite? C'è la voglia sotto le porte chiuse, risalendo dai muri bianchi i capelli stoppacciosi e il resto se ne rimase
di rinascere, ogni volta, di fare nuove tutte per poi accucciarsi sulle ultime croci prima del lì, a gambe aperte, sotto gli occhi di maman,
le cose e c'è il fatto d'essere un portagioia buio e finire in un crepitio. Proseguimmo per un a farsi un bel bagno di luna anche lei.
per il mondo intero, ma anche un portadebolezza buon tempo e più la guardavo quella luce bianca, Dopo aver sfregato via gli ultimi raggi di luce
e poi c'è che l'uomo ha paura d'essersi svegliato più sentivo che era vero quello che raccontava dal muro dei giochi, le bimbe presero la tromba
troppo presto troppo in fretta ha paura! maman riguardo ai bagni di luna e cioè che delle scale, veloci come stelline cadenti
di vedere la luce, di vedere che non è pronto rendevano malinconici. e non si fecero vedere fino all'estate dopo,
a vedere e poi, e poi, ci si accorge che è finito -Fai attenzione, sparvengolo, la luna quando ormai maman e io avevamo smesso di fare

ri-
il proprio tempo, e il Sole si rovescia dietro è malandrina- suggeriva, attaccandosi al mio i bagni di luna perché qualcuno le aveva detto
alle montagne e di nuovo l'orizzonte mostra orecchio come a volersi dondolare, che potevano portare alla follia.
la sua stimmate e poi, qualcuno verrà ancora -la luna è malandrina e frequenti bagni di luna Papà non era d'accordo sulla faccenda della
a svegliarci? Può anche darsi di no. Comunque. possono causare malinconia.- malinconia e ripeteva che l'essere malinconico
Ciò che conta, adesso, quando le "cose" stanno Rallentai per un attimo e buttai un occhio avrebbe fatto di me un ottimo scrittore.
per sbarazzarsi di noi e le "cose" sanno quando a quella luna, per tutte le volte in cui io Quando di notte si andava a pescare lungo
è il momento: ciò che conta è esserci stati, e maman ci eravamo stesi sulla terrazza il molo, papà se ne stava sugli scogli
qui, su questa Terra, almeno il tempo di un'alba. condominiale della vecchia casa di Via Ugolini, con il salvagente addosso e la gente rideva
Insomma l'alba... poeti. È il Sole nella galassia con le guance ricoperte di crema abbronzante nel vederlo conciato a quel modo. Io cercavo
del Poeta. Ti ospito Sole, nella mia abnorme e gli occhiali da sole. Nelle giornate più calde di non farci caso e tenevo la testa bassa

co
galassia! ti occulto nel mio occhio! nell'iride arrivavano anche le figlie della tedesca a seguire il cammino luminescente delle esche in
che brucia di colori, o sì, l'occhiodòro che il vicino teneva a pensione e strillavano acqua, sotto il mio cappello chiaro, al riparo
che vedo venire alla mia sferica pupilla le ragazzine, si rincorrevano, con i loro dalla luna e dalla malinconia.
dilatata d'assoluto. corpicini lucenti sotto la luna tanto
che parevano pesci d'argento vivo Anna Bartolini
Serse Cardellini e la malinconia da loro non prendeva.

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