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Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune

Esercitazione n3: Amplificatore a base comune


1) Per il circuito in Fig. 1 determinare il valore delle resistenze
di polarizzazione affinch si abbia: !
"
# $%& mA' (
"
# 3 (' (
E
#
1%) (.
Sia noto che: V
CC
= 12 V; R
L
= 47 k; R
S
= 600 ; C
B
= 220 F; C
L
= 4,7
F; il transistore bipolare tili!!ato " n BC#60$ %si tras&ri l'e((etto
)arl*+.
,er pri-a &osa ri&a.ia-o il .alore /el 0 /el transistore /al /atas1eet
/el &ostrttore2 3n Fi422 " riportata la se!ione &1e &ontiene tale
in(or-a!ione2 Si osser.i &1e nei /atas1eet il 0 %4a/a4no /i &orrente
stati&o+ " riportato &o-e 1F) in rela!ione alla sa /e(ini!ione in n
-o/ello a para-etri ibri/i2 3noltre .iene in 4enere in/i&ato il so .alore
-ini-o e -assi-o2 Consi/eria-o ai (ini /ella nostra analisi il &aso
pe44iore, o..ero 0 = 1202
Partendo dalla maglia di uscita del nostro circuito possiamo
agevolmente determinare i valori dei due resistori R
C
ed R
E
. Infatti si
avr:
1
Fig. 1: Amplificatore a base comune.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
V
CC
=R
C
I
C
+V
C
da cui:
R
C
=
V
CC
V
C
I
C
=45k
Dalla applicazione della legge di Ohm su R
)
si ottiene:
R
E
=
V
E
I
E
=
V
E
I
C
(1+
1

)
9,5k
Volen/o s&e4liere /e .alori &o--er&iali per tali resistori ottenia-o
1
5
R
C
= 47 k; R
)
= 10 k
Per uanto riguarda i valori di R
B1
ed R
B2
! avendo un grado di li"ert sul
loro dimensionamento scegliamo
#
:
1 Tali informazioni sono date per mantenere sempre attivo un collegamento con una possibile realizzazione pratica dei
circuiti. Risulta evidente, infatti, che da un punto di vista commerciale non sarebbe possibile realizzare resistori di
infiniti valori. Tuttavia non richiesto in alcun caso al lettore la conoscenza dei valori commerciali dei resistori.
2 Ricordiamo che tale scelta fatta utilizzando un criterio di tipo pratico che garantisce un certo livello di stabilit al
punto di lavoro. !n ogni caso, "ualsiasi altra scelta #in mancanza di richieste specifiche$ sarebbe stata corretta.
2
Fig. 2: Parte del dataseet del transistore bipolare !C"#$A.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
R
!2

R
E
1%
=12%k
$ uesto punto si potre""e scegliere ad esempio R
%#
& '(( )2 6el
nostro &aso s&e4liere-o n .alore &o--er&iale pi7 basso pari a R
B2
=
18 k
9
2
Imposto tale valore resta determinato anche il valore di R
%'
secondo la
seguente euazione
*
:
R
!1
=
V
CC
V
!E
V
E
I
!
+
V
!E
+V
E
R
!2
5&,' k
Il pi+ prossimo valore commerciale risulta essere R
B1
= 87 k.
&) "alcolare il guadagno a piccolo segnale dell*amplificatore di
Fig.1
Come prima cosa consideriamo il circuito euivalente a piccolo segnale
valido per l,analisi $C -alle -e/ie (re:en!e;2 $ tale scopo non
consideriamo tutti gli effetti capacitivi introdotti dalle capacit esterne
nel circuito .di accoppiamento/ e di uelle interne al b<t. Per fare ci0! le
capacit in serie al se4nale vengono considerate dei corto1circuiti!
mentre uelle verso massa .in parallelo al se4nale/ vengono
considerate dei circuiti aperti.
& (onsiderando un risvolto pratico ed applicativo di tale circuito possiamo dire che una tale configurazione viene
spesso utilizzata per l)amplificazione di segnali provenienti da microfoni a bassa impedenza di uscita #tipicamente
*%% + ,%% -$ dove le prestazioni richieste in termini di rumore elettronico e banda passante sono di fondamentale
importanza. . ovvio che in una applicazione del genere si vuole essere il pi/ possibile indipendenti #dal punto di
vista delle prestazioni$ dalle variazioni parametriche del circuito. 0uindi per fissare il valore del potenziale di base
opportuno far scorrere una corrente in R
11
molto maggiore rispetto a "uella di base. !n ogni caso non consigliabile
un valore di R
11
eccessivamente basso poich2 porterebbe ad avere una corrente significativa nella rete di
polarizzazione con conseguente aumento della potenza dissipata staticamente dal circuito.
4 3edi 4sercitazione n5 1.
&
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
Prima di procedere "isogna passare al calcolo dei parametri differenziali
del transistore "ipolare nell,intorno del punto di lavoro:
g
m
=
I
C
V
t
=,m%
r

=
V
t
I
!
=
V
t
I
C
=

g
m
=15 k
r
o
=
V
A
I
C
=
Prima di calcolare il guadagno! osserviamo su"ito che il resistore r
6
si
trova in parallelo ad R
E
! mentre r
o
.dall,ipotesi di trascurare l,effetto
Earl2/ diviene di valore infinito e uindi possiamo eliminarla dal circuito
euivalente. Il circuito euivalente si ridisegna come in 3ig. *:
4
Fig. &: Circuito e'ui(alente a piccolo segnale (alido alle medie fre'uen)e.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
Consideriamo due casi:
a/ +
,
trascurabile:
In tal caso 4 immediato verificare che
(

=(
s
! mentre
(
o
=g
m
(

R
C
R
*
. Di conseguenza il guadagno di tensione risulta
essere pari a :
A
(
=
(
o
(
s
=
g
m
(

R
C
R
*
(

=1,,
V
V
"/ +
,
non trascurabile:
Se non 4 possi"ile trascurare R
S
.vedremo poi rispetto a cosa/ il
calcolo del guadagno di tensione diviene leggermente pi+ ela"orato!
ma la forma resta sostanzialmente uguale. %isogna aggiungere un
termine correttivo che tenga conto dell,accoppiamento del
generatore di segnale in ingresso. Scrivendo un "ilancio di correnti
al nodo di emettitore otteniamo:
i
Rs
=g
m
(

R
E
r

$ uesto punto scrivendo la 567 alla maglia del generatore di


segnale si ottiene:
5
Fig. +: Circuito e'ui(alente a piccolo segnale semplificato.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
(
s
=R
%
(g
m
(

R
E
r

)(

Riordinando v
8
in funzione di v
s
si ottiene
(

=
(
s
R
%
[ g
m
+
1
R
E
r

]+1
Sostituendo nel calcolo del guadagno si ottiene:
A
(
=
g
m
R
C
R
*
1+R
%
g
m
[ 1+
1
g
m
(R
E
r

)
]
&2
V
V
Osserviamo che se:
R
%
g
m
=
R
%
1/ g
m
1
allora il guadagno si riduce al caso precedente. 9uindi un valore non
trascura"ile di R
S
rispetto ad ':g
m
determina un accoppiamento in
ingresso che deteriora drasticamente il guadagno di tensione.
;olendo tradurre in /B il guadagno di tensione otterremmo:
A
(d!
=2%log(A
(
)=&%,1d!
=tili!!an/o S,3C) " possibile si-lare in -aniera a&&rata il
4a/a4no /ell'a-pli(i&atore2 3n Fi42 8 .iene riportato il /ia4ra--a
/i Bo/e ottento tra-ite l'analisi $C /el si-latore2
*
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
3) "alcolare il valore della resistenza di ingresso e di uscita del
circuito in Fig.1
Prendiamo in considerazione il circuito euivalente utile al calcolo della
resistenza di ingresso riportato in 3ig. <:
'
Fig. ,: -iagramma di !ode ottenuto tramite simula)ione %PICE.
Fig. #: Circuito e'ui(alente per il calcolo della resisten)a di ingresso.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
3acendo le stesse considerazioni del caso precedente! il circuito si
semplifica come segue:
Scrivendo un "ilancio delle correnti al nodo di emettitore si ottiene:
i
.
+g
m
(

=
(

R
E
r

7enendo conto che


(

=(
.
4 facile ottenere ricavare:
r
.
=
(
.
i
.
=
1
g
m
+
1
R
E
r

1
g
m
=125
Da uesto risultato ci rendiamo conto del fatto che uesta tipologia di
circuito non risulta vantaggiosa uando il generatore di segnale
presenta una elevata resistenza di uscita. =el nostro caso infatti si ha
un accoppiamento non molto efficiente poich> risulta:
(

=
r
.
r
.
+R
%
%,1'(
s
Il calcolo della resistenza di uscita 4 immediato da un semplice
ispezione visiva del circuito! ottenendo:
R
out
=R
C
=4'k
,
Fig. /: Circuito e'ui(alente semplificato per il calcolo della resisten)a di ingresso.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
;olendo giustificare uesto risultato in maniera rigorosa! riferiamoci al
circuito semplificato di 3ig. ?:
;ogliamo valutare l,eventuale contri"uto del ramo di collettore. Per fare
ci0 eliminiamo il resistore R
C
e valutiamo la resistenza offerta dal ramo
di collettore! dopodich> tale contri"uto andre""e posto in parallelo ad
R
C
.
$ tal punto 4 facile verificare che:
g
m
(

=
(

R
E
r

R
%
da cui:
(
1
R
E
r

R
%
+g
m
)(

=%
5,unica soluzione 4 ovviamente .
>
& (. 9uindi a""iamo dimostrato che
il ramo del generatore controllato non contri"uisce alla resistenza di
uscita dell,amplificatore.
9
Fig. 0: Circuito e'ui(alente semplificato per il calcolo della resisten)a di uscita.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
-) .eterminare la potenza statica dissipata dal circuito in Fig.1
Ricordiamo che la potenza statica dissipata da un ualunue circuito
elettronico si definisce come il prodotto tra la tensione fornita dalle
alimentazioni e la corrente erogata da ueste ultime. In altri termini 4
pari al prodotto tra le tensioni di alimentazione e le correnti assor"ite
dall,intero circuito a riposo! ovvero in assenza del segnale di ingresso.
Per il circuito in esame! riportiamo in 3ig. @ la sola parte statica che
interessa! appunto! il calcolo della potenza statica:
$naliticamente si ottiene uanto segue:
P
-C
=V
CC
(I
R
!1
+I
R
C
)=V
CC
[(I
!
+
V
!E
+V
E
R
!2
)+I
C
]=4,5m"
1%
Fig. 1: Circuito per il calcolo della dissipata staticamente.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
/) .eterminare la risposta in fre0uenza dell*amplificatore in
Fig.1. ,iano note "1e # 2 pF% "3 # &$ pF ed 4
t
# 5$$ ps. 6,i tenga
conto che C

=2C
2e
+g
m

t
)
Per prima cosa consideriamo il circuito euivalente per l,analisi in
freuenza! dove vengono riportati gli elementi capacitivi interni del
transistore "ipolare.
Ricordiamo sempre che non si 4 considerata r
o
perch> di valore infinito
nel caso in esame.
Cominciamo con l,analisi in alta freuenza. Atilizziamo il metodo delle
costanti di tempo a circuito aperto. 7ale metodo prevede di sostituire
con dei corto1circuiti le capacit in serie al segnale .C
S
! C
%
! C
5
/ e
valutare le costanti di tempo associate alle restanti capacit .C
8
e C
B
/.
7ali costanti di tempo vengono valutate una per volta! ricavando la
resistenza vista dalla capacit in esame con le altre sostituite da circuiti
aperti.
Il circuito euivalente per l,analisi alle altre freuenze 4 uello riportato
in 3ig. '':

11
Fig. 1$: Circuito e'ui(alente per l3analisi in fre'uen)a.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
Osserviamo su"ito che C
8
ed r
8
si trovano in parallelo ad R
E
! mentre C
B
si ritrova in parallelo ad R
C
. Il circuito si ridisegna come segue:

Cominciamo con il valutare la costante di tempo associata alla capacit
C
8
: a tal fine sostituiamo la capacit C
B
con un circuito aperto e
valutiamo la resistenza euivalente vista ai capi di C
8
. Il circuito da
analizzare 4 riportato in 3ig. 'C:
12
Fig. 11: Circuito e'ui(alente per l3analisi in alta fre'uen)a.
Fig. 12: Circuito e'ui(alente semplificato per l3analisi in alta fre'uen)a.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
Scrivendo un semplice "ilancio di correnti al nodo di emettitore e
tenendo conto che .
>
= ?.
@
! si ottiene:
i
.
=
(
.
R
E
r

R
%
+g
m
(
.
Da ui 4 immediato ricavare che:
Re'
C
=R
%
r

R
E

1
g
m
9uindi possiamo scrivere che .tenendo conto della definizione C
>
risulta
#(!? p3/:

C
=C

( R
%
r

R
E

1
g
m
)C

1
g
m
=2,*ns
Passiamo adesso alla valutazione della costante di tempo associata alla
capacit C

! uindi sostituiamo C
>
con un circuito aperto. In tal caso il
calcolo 4 pi+ agevole essendo
Re'
C
=R
C
R
*
.
Infatti il circuito da considerare 4 il seguente:
1&
Fig. 1&: Circuito e'ui(alente la (aluta)ione della costante di tempo associata a C
8
.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
Per le stesse considerazioni fatte nel calcolo della resistenza di uscita! il
ramo del generatore controllato non contri"uisce al valore della
resistenza euivalente vista dal generatore di test. In definitiva si
ottiene:

C
=C

(R
C
R
*
)4'% ns
$ uesto punto si intuisce che la costante di tempo dominante 4 uella
associata alla capacit C

! ed una stima della freuenza di taglio


superiore 4 pari a:
f
4&d!

1
2
C
=&4%k4)
Passiamo ora allo studio del comportamento in "assa freuenza.
Atilizziamo il metodo delle costanti di tempo in corto1circuito. 7ale
metodo prevede di sostituire con dei circuiti aperti le capacit interne al
transistore .C
8
e C
B
/ e valutare le costanti di tempo associate alle
restanti capacit .C
S
! C
%
! C
5
/. 7ali costanti di tempo vengono valutate
una per volta! ricavando la resistenza vista dalla capacit in esame con
le altre sostituite da corto1circuiti.
Il circuito euivalente per l,analisi alle "asse freuenze 4 uello
riportato in 3ig. 'D:
14
Fig. 1+: Circuito e'ui(alente la (aluta)ione della costante di tempo associata a C
B
.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
Iniziamo dalla capacit C
S
: il circuito in esame 4 riportato di seguito!
dove le capacit C
%
ed C
5
sono sostituite da corto1circuiti.
E facile osservare che C
S
vede ai suoi capi la resistenza di ingresso
dell,amplificatore pi+ R
S
. 7enendo conto del calcolo fatto nel punto C si
ottiene:
15
Fig. 1,: Circuito e'ui(alente per l3analisi in alta fre'uen)a.
Fig. 1#: Circuito e'ui(alente per la (aluta)ione della costante di tempo associata a C
%
.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune

C%
C
%
(R
%
+
1
g
m
)='2,5ms
Per uanto riguarda C
L
! do""iamo cortocircuitare C
B
ed C
S
! ottenendo il
seguente circuito euivalente:
Dalle considerazioni fatte sul ramo del generatore controllato! C
L
vede
ai suoi capi una resistenza pari alla somma di R
C
ed R
L
! uindi si ottiene:

C*
=C
*
(R
C
+R
*
)%,44s
Resta da valutare la costante di tempo associata alla capacit C
B
. Per
fare ci0 ci riferiamo al circuito euivalente di 3ig. '?:
Scriviamo la 567 alla maglia di ingresso:
(
.
=r

i
.
+( g
m
(

+i
.
)(R
E
R
%
)
dove:
(

=i
.
r

1*
Fig. 1/: Circuito e'ui(alente per la (aluta)ione della costante di tempo associata a C
*
.
Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune
andando a sostituire nella relazione precedente si ottiene:
(
.
=[ r

+( g
m
r

+1)(R
E
R
%
)]i
.
7enendo conto che:
g
m
r

=
Re'
C!
=r

+(R
E
R
%
)(+1)
Di conseguenza la costante di tempo associata alla capacit C
B
risulta
essere pari a:

C!
=C
!
[ r

+(R
E
R
%
)(+1)]19,2'2 s
5a costante di tempo dominante alle "asse freuenze 4 uindi uella
legata a C
S
! dando come risultato:
f
*&d!

1
2
C
%
=2,2 4)
1'
Fig. 10: Circuito e'ui(alente per la (aluta)ione della costante di tempo associata a C
!
.

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