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La scelta operata in questo elaborato, vuole focalizzare l’attenzione proprio sulla generazione orizzontale e ancora più nello specifico, sulla friatria. L’obiettivo sarà quello di far luce sulle dinamiche che intercorrono nella relazione fra fratelli, in particolare quando uno di questi è il paziente designato. Ci interrogheremo sull’importanza della “risorsa fratelli”, sul ruolo del sintomo nel veicolare un messaggio al fratello e sulla trasmissione, e rielaborazione, delle aspettative e dei miti familiari, verso l’individuazione e la differenziazione del sé nella fratria. Come si sta con un fratello che fa troppo rumore? Quali vissuti, emozioni e sentimenti sperimenta il fratello “sano”? Chi ha deciso che l’altro deve essere “malato”? Queste sono alcune domande che ci guideranno e su cui mi interrogo ogni volta in cui si presenta una famiglia con un fratello, a cui è stato assegnato il ruolo di paziente designato.
La scelta operata in questo elaborato, vuole focalizzare l’attenzione proprio sulla generazione orizzontale e ancora più nello specifico, sulla friatria. L’obiettivo sarà quello di far luce sulle dinamiche che intercorrono nella relazione fra fratelli, in particolare quando uno di questi è il paziente designato. Ci interrogheremo sull’importanza della “risorsa fratelli”, sul ruolo del sintomo nel veicolare un messaggio al fratello e sulla trasmissione, e rielaborazione, delle aspettative e dei miti familiari, verso l’individuazione e la differenziazione del sé nella fratria. Come si sta con un fratello che fa troppo rumore? Quali vissuti, emozioni e sentimenti sperimenta il fratello “sano”? Chi ha deciso che l’altro deve essere “malato”? Queste sono alcune domande che ci guideranno e su cui mi interrogo ogni volta in cui si presenta una famiglia con un fratello, a cui è stato assegnato il ruolo di paziente designato.
La scelta operata in questo elaborato, vuole focalizzare l’attenzione proprio sulla generazione orizzontale e ancora più nello specifico, sulla friatria. L’obiettivo sarà quello di far luce sulle dinamiche che intercorrono nella relazione fra fratelli, in particolare quando uno di questi è il paziente designato. Ci interrogheremo sull’importanza della “risorsa fratelli”, sul ruolo del sintomo nel veicolare un messaggio al fratello e sulla trasmissione, e rielaborazione, delle aspettative e dei miti familiari, verso l’individuazione e la differenziazione del sé nella fratria. Come si sta con un fratello che fa troppo rumore? Quali vissuti, emozioni e sentimenti sperimenta il fratello “sano”? Chi ha deciso che l’altro deve essere “malato”? Queste sono alcune domande che ci guideranno e su cui mi interrogo ogni volta in cui si presenta una famiglia con un fratello, a cui è stato assegnato il ruolo di paziente designato.
INDICE Introduzione 1. Il sottosistema dei fratelli 2. Identificazione e differenziazione dei fratelli 3. Il sintomo come comunicazione fra fratelli 4. La trasmissione del mito familiare nei fratelli Bibliografia pag. 3 pag. 4 pag. 7 pag. 11 pag. 16 pag. 20 INTRODUZIONE Immaginiamo di avere davanti a noi il genogramma di una famiglia. Immaginiamo ora di osservarlo studiarlo e interrogarlo. !nimati dalla curiosit" il nostro sguardo presumibilmente si muover" su due assi# $uello verticale a cui appartengono nonni genitori e figli e $uello orizzontale composto da fratelli cugini zii e cognati. !ffermare c%e &ci vogliono tre generazioni per fare uno sc%izofrenico' (Bo)en 1*7*+ significa postulare l,esistenza di un processo multigenerazionale verticale lungo il $uale vengono trasmessi di generazione in generazione i modelli di relazione e di funzionamento c%e talvolta possono sfociare nel sintomo. !ccanto all,asse verticale si situa $uello orizzontale c%e invece raccoglie il prodotto degli adattamenti della famiglia a fronte di eventi critici o punti di svolta. Le radici di un albero secolare rendono metaforicamente c%iaro il passaggio generazionale di valori aspettative ruoli miti e vissuti c%e si diramano nella vita di ogni membro della famiglia. L,alternativa a $uesta prominente metafora sono le piante rizomatose come lo zenzero la cui struttura si sviluppa orizzontalmente. Le &radici orizzontali' veicolando un messaggio di condivisione appartenenza continuit" eterogeneit" e molteplicit" fra gli elementi coinvolti rendono perfettamente l,idea di un,appartenenza creata e vissuta attraverso rapporti con persone della stessa famiglia e della stessa generazione (-e Bernard 1**1+. La scelta operata in $uesto elaborato vuole focalizzare l,attenzione proprio sulla generazione orizzontale e ancora pi. nello specifico sulla friatria. L,obiettivo sar" $uello di far luce sulle dinamic%e c%e intercorrono nella relazione fra fratelli in particolare $uando uno di $uesti / il paziente designato. 0i interrog%eremo sull,importanza della &risorsa fratelli' sul ruolo del sintomo nel veicolare un messaggio al fratello e sulla trasmissione e rielaborazione delle aspettative e dei miti familiari verso l,individuazione e la differenziazione del s1 nella fratria. 0ome si sta con un fratello c%e fa troppo rumore2 3uali vissuti emozioni e sentimenti sperimenta il fratello &sano'2 0%i %a deciso c%e l,altro deve essere &malato'2 3ueste sono alcune domande c%e ci guideranno e su cui mi interrogo ogni volta in cui si presenta una famiglia con un fratello a cui / stato assegnato il ruolo di paziente designato. ! fianco delle teorizzazioni di pionieri della 4sicoterapia 5istemica ci accompagner" una famiglia composta da cin$ue fratelli# un caso clinico incontrato durante la mia esperienza di tirocinio e le cui dinamic%e mi %anno da subito affascinato. Lo zoom sar" $uindi centrato su $uesto particolare e significativo sottosistema della famiglia dove l,influenza esercitata dai fratelli appare sottile e nascosta. 1. IL OTTOITE!" DEI #R"TELLI 6ella famiglia i fratelli funzionano come un sottosistema caratterizzato da una relativa autonomia rispetto a $uello genitoriale o parentale. 7sando le parole di 8inuc%in (1*76 p. 62+ la relazione fra fratelli &/ il primo laboratorio sociale in cui i figli possono cimentarsi nelle loro relazioni tra coetanei. In $uesto contesto i figli si appoggiano si isolano si accusano reciprocamente e imparano l,uno dall,altro. In $uesto mondo di coetanei i figli imparano a negoziare a cooperare e a competere'. Il sottosistema fratelli / infatti composto da membri della stessa famiglia e dello stesso livello generazionale c%e sono in contatto con narrazioni fatti emozioni e sentimenti della storia familiare. L,importanza di tale sottosistema / stata a lungo trascurata. 0ome affermano 9a%n e Le)is (1**2 p. 17+ &da $uando la terapia familiare %a iniziato a farsi strada sono passati circa altri trent,anni (dal 1*:: al 1*;2+ prima c%e il tema del rapporto fra fratelli fosse pienamente sviluppato. <=> Il fatto c%e sia stato per tanto tempo un enigma pu? essere compreso riconoscendo c%e esso mal sopporta di essere descritto e documentato con accuratezza. I bambini se interrogati non sono in grado di solito di discutere in modo appropriato la relazione con i fratelli. 4er gli adulti d,altra parte in molti casi $uesti rapporti sono offuscati dai vincoli di lealt" con il coniuge con i genitori e i figli'. La &risorsa fratelli' appare invece particolarmente significativa in $uanto a livello individuale ogni fratello compie una lettura e una rielaborazione delle dinamic%e familiari talvolta contrastante a $uella degli altri. @, evidente come $uesto patrimonio possa essere utilizzato nel setting terapeutico familiare dove le differenze sono una ricc%ezza per la costruzione di letture alternative a $uelle c%e la famiglia porta in seduta (-e Bernard Aerrara e 4ecc%ioli 1**2+. La domanda &perc%1 i fratelli sono cosB diversi fra loro2' trova una risposta nella ricerca di -unn e 4lomin (1**1+ dove si dimostra c%e i fattori ambientali significativi per lo sviluppo sono $uelli c%e un figlio non condivide con i fratelli. !l contrario delle credenze comuni gli autori affermano inoltre c%e la correlazione di psicopatologie nei fratelli corrisponde solo al 10C e c%e i fratelli %anno personalit" simili solo nel 01:C dei casi. 5embra $uindi c%e siano proprio le c%iavi di lettura della realt" e dell,ambiente c%e un fratello non condivide con gli altri $uelle c%e utilizza per la sua crescita (-e Bernard e Buralli 200:+. Di" prima della nascita di un figlio ogni genitore inizia ad anticipare la sua identit" e il suo ruolo all,interno delle dinamic%e familiari e su di lui si concentrano numerose aspettative. 3ueste traggono origine dalle emozioni e dai sentimenti intercorsi durante la gravidanza il parto o il periodo neoEnatale dai vissuti c%e ogni genitore porta con s1 dalla propria famiglia d,origine e dalle identificazioni e somiglianze fra genitori e figli. 6on / raro incontrare genitori c%e si aspettano dal proprio figlio fedelt" verso l,orgogliosa azienda di famiglia oppure c%e lo spingono ad intraprendere un percorso di studi coerente con i loro valori o con la loro idea di successo. 4er esempio l,esclamazione &/ tutto suo padreF' motivata solo dai medesimi gusti in cucina o da una somatica simile pu? inconsapevolmente sfociare in una generalizzazione suggerendo al figlio un ruolo e una personalit" simile a $uella paterna. !nc%e l,ordine di nascita / importante. Il primo figlio rivestir" senza dubbio un significato particolare nella storia della famiglia ma soprattutto come rivelano BanG e 9a%n (1*;2+ nella maggior parte delle famiglie un solo soggetto pu? occupare un certo spazio psicologico in un determinato periodo di tempo. 0i? significa c%e &il primo figlio ac$uisisce come un diritto di prelazione su una determinata posizione funzionale c%e di solito non potr" essere occupata da un fratello successivo se il primo non l,avr" lasciata libera. Dli altri fratelli dovranno diventare $ualcos,altro' (-e Bernard Aerrara e 4ecc%ioli 1**2 +. La &Heoria dell,usurpazione' cosB veniva c%iamata pu? produrre rancore e rivalit" fraterne. I genitori da parte loro %anno la possibilit" di condizionare $ueste posizioni funzionali dei figli. 6elle famiglie sane infatti l,assegnazione funzionale le attribuzioni di valore e i ruoli vengono modificati in modo flessibile ma se viceversa $ueste divengono stabili e immodificabili per pressioni provenienti dall,ambiente familiare si sta preparando lo spazio per la comparsa di un sintomo. -e Bernard (1**1+ osserva come la gelosia fra fratelli sia anc%e $uesta responsabilit" del contesto familiare# si svilupperebbe infatti $uando ad alimentarla / almeno un genitore. L,autore non colloca la nascita della gelosia come si potrebbe pensare nel momento in cui il secondogenito nasce ma prima $uando $uesto / ancora nella fantasia dei genitori. La rivalit" e gelosia fra fratelli non / per? inevitabile anzi per $uanto le lotte e i bisticci siano comuni la sensibilit" e l,abilit" dei genitori pu? permettere ai figli di sviluppare un atteggiamento di affetto e sollecitudine reciproca. 3uando invece / la rivalit" a dominare spesso osserviamo altre dinamic%e e altre $uestioni non risolte c%e alimentano rancore e odio (9a%n e Le)is 1**2+. 0on soddisfazione gli stessi autori si sentono di affermare c%e le catene sessiste c%e inducono i genitori a valorizzare i figli masc%i pi. delle femmine si stanno dissolvendo per $uanto non siano ancora del tutto scomparse. Iorrei iniziare ora a presentare il caso clinico c%e ci accompagner" fino all,ultimo capitolo. 5i tratta di una famiglia incontrata durante il tirocinio portatrice di dinamic%e familiari c%e mi %anno da subito incuriosito. Jo cosB iniziato a documentarmi sull,importanza del sottosistema fratelli e in particolare sui fratelli del paziente designato interrogandomi sulle loro emozioni sensazioni e vissuti. La famiglia Bianc%i cosB la c%iameremo porta in terapia il figlio Kiccardo (21 anni+ seguito prima dal 5er.H. di 4arma per uso di sostanze poi dal 058 per una valutazione su un esordio psicotico e infine inviato al 0entro Aamiglie dell, !75L di 4arma# si sospettano nodi problematici nelle dinamic%e interne alla famiglia e in particolare nel rapporto con i genitori. I coniugi Bianc%i arrivano alla prima seduta portando tutta la loro delusione per gli insuccessi e i fallimenti di Kiccardo. Il padre 8assimo (62 anni+ poliziotto in pensione / il terzo di $uattro fratelliL da sempre molto concentrato sul lavoro. La madre Hiziana (60 anni+ segretaria in pensione / la prima di tre fratelli e a causa della lontananza lavorativa del marito si / fatta carico dell,educazione dei figli. @ntrambi %anno perso i genitori $ualc%e anno fa. Kiccardo / l,ultimogenito di $uesta numerosa famiglia composta da cin$ue fratelli. Il primogenito della famiglia Bianc%i / 4ietro (33 anni+ convive con la sua compagna e lavora come ingegnere. Kacconta di un blocco avuto durante gli anni degli studi perc%1 voleva dimostrare al padre di poter dare di pi. coerentemente alle aspettative paterneL esplicita il suo bisogno di essere da lui accolto ed ascoltato. 0ristina (32 anni+ / una biologa e %a costruito una sua famiglia# / sposata e %a un figlio di due anni. Diulio (31 anni+ lavora come avvocato ed / appena andato a convivere con la sua fidanzata. 5onia (27 anni+ sta studiando all,universit" (5cienze dell,@ducazione+ %a un lavoro saltuario e vive ancora con i genitori insieme al fratello Kiccardo. 3uest,ultimo / il nostro &paziente designato' / iscritto alla Aacolt" di Beni 0ulturali ma visti gli scarsi risultati vuole interrompere gli studi. Iorrebbe iniziare a lavorare ma non riesce ad inserirsi nel mondo del lavoro. La sua posizione viene ulteriormente complicata dall,uso di sostanze e dal ritmo delle sue giornate c%e lo porta ad essere visto dalla famiglia come svogliato sedentario e senza obiettivi nella vita. Le prime considerazioni c%e emergono nei terapeuti si focalizzano sul copione familiare e generazionale c%e tende a ripetersi# il padre di 8assimo lo %a inserito nelle dinamic%e lavorative a 16 anni proprio $uello c%e lui ora sta riproponendo senza successo al figlio. Le aspettative c%e si riversano su Kiccardo sono evidenti# i genitori e in primis il padre vorrebbero c%e lui studiasse lavorasse e si impegnasse a raggiungere un obiettivo come %anno fatto sia loro c%e tutti gli altri fratelli. Kiccardo da parte sua %a tentato o si / sentito in dovere di eguagliare i risultati dei fratelli (attivit" sportiva gruppi scout studio e lavoro+ e di soddisfare le aspettative paterne senza per? riuscirci. La sensazione / c%e in $uesta corsa senza fiato per essere visto dal padre non ci sia stato per lui uno spazio di ascolto di accoglienza e di riconoscimento dei suoi bisogni allora adolescenziali. 7na particolarit" della famiglia Bianc%i la si pu? cogliere nell,affermazione c%e il padre riporta in seduta# &sono proprio il primogenito e il figlio minore ad essere disEregolati e disEimpostati'. 0ristina e Diulio infatti raggiungendo posizioni lavorative prestigiose sono rimasti coerenti alle aspettative genitoriali. 5onia sta vivendo una fase di transizione tra ci? c%e desidera fare e ci? c%e i suoi genitori vorrebbero c%e lei facesse per $uesto / ancora in una posizione privilegiata. Il primogenito 4ietro invece dando un grande dispiacere al padre %a dovuto subire un blocco per convincersi di poter raggiungere le aspettative c%e gravavano su di lui. !nc%e Kiccardo a modo suo %a deluso la famiglia ac$uisendo un modo di vivere totalmente diverso da $uello dei fratelli per niente compreso e accettato dai genitori. I terapeuti ipotizzano c%e le sostanze di cui Kiccardo abusa possano rappresentare l,unico mezzo c%e %a trovato per poter stare in contatto con le credenze i copioni e i vissuti di un padre come 8assimo. Massimo Tiziana
Pietro Cristina Giulio Sonia Riccardo
$. IDENTI#IC"ZIONE E DI##ERENZI"ZIONE DEI #R"TELLI I fratelli devono da sempre fare i conti con una storia comune con una stessa matrice genetica e culturale. !llo stesso tempo si riconoscono da sempre come differenti per caratteristic%e individuali esperienze personali e per le modalit" con cui %anno elaborato differentemente la comune appartenenza familiare. &Mgni fratello cresce in una famiglia diversa' sostengono provocatoriamente -unn e 4lomin (1**1+ per sottolineare come la nascita di un figlio e l,arrivo di un fratello apportano forti mutamenti nella famiglia nella coppia e nel sistema. 6 0 62 33 3 2 31 2 7 21 3 3 3: 2 2 * BanG e 9a%n (1*;2+ definiscono il legame fra fratelli come una connessione tra le identit" di due fratelli a livello sia pubblico c%e privato un adattarsi insieme di due identit" personali. Le funzioni c%e ogni fratello svolge infatti dipenderebbero in gran parte da ci? c%e egli ac$uisisce come suo ruolo e come sua identit" nell,ambito della vita familiare (-e Bernard 1*;*+. Hali ac$uisizioni possono essere condizionate da pi. fattori# le aspettative dei genitori e della famiglia allargata nei confronti del figlio le sensazioni e i sentimenti legati ad eventi verificatesi durante la gravidanza la nascita o il periodo postEnatale le somiglianza e le identificazioni tra genitori e figli l,ordine di nascita dei fratelli e le attribuzioni di valore ai figli (!ndolfi 2003+. 7n contributo importante ci viene fornito da Bo)en (1*7*+ nella teoria della &differenziazione del s1 nel sistema familiare'. L,autore introduce il concetto di &massa indifferenziata dell,Io della famiglia' definita come &un,identit" emotiva conglomerata c%e esiste ad ogni livello di intensit" sia nelle famiglie in cui / pi. evidente sia in $uelle in cui / $uasi impercettibile' (ivi p. 31+. Il concetto di differenziazione del s1 &%a a c%e fare con la misura in cui una persona diviene emotivamente differenziata dai genitori' (ivi p. 61+. Inizialmente $uesto processo dipende in gran parte da fattori insiti nei genitori e dalla loro capacit" di permettere al figlio di crescere staccandosi da loro. 5ullo sfondo ne intervengono altri come il grado in cui i genitori sono stati capaci a loro volta di differenziarsi dalla loro famiglia d,origine la natura della relazione nella coppia e nel rapporto con altre persone significative lo stress e le tensioni c%e sono capaci di sopportare. 5econdo Bo)en (ibidem+ &la misura in cui il s1 si differenzia si raggiunge generalmente presto nell,infanzia sulla base del grado di differenziazione dei genitori e del clima emotivo prevalente nella famiglia d,origine. Il grado di differenziazione determina lo stile di vita della persona e il cambiamento risulta difficile a meno c%e non intervengano dei cambiamenti anc%e negli altri. Il livello di differenziazione si replica nel matrimonio dopo il $uale il s1 / emotivamente legato ai genitori nella generazione passata al coniuge in $uella presente e ai figli in $uella futura.' 4osizionando le persone lungo un continuum l,autore %a elaborato una &scala di differenziazione del s1'. !ll,estremit" inferiore si collocano le persone con livelli minimi di differenziazione dove / ancora forte l,attaccamento emotivo ai genitori e intensi sono i meccanismi destinati a controllare l,indifferenziazione. 3ueste persone sembrano c%e &vengano mosse come pedine dalle tensioni emotive'(ivi p. 62+ sono molto vulnerabili alla tensione e trovano difficolt" ad adattarsi alle esigenze della vita avendo cosB pi. probabilit" di sviluppare problematic%e o patologie. 4redominano in loro $ualit" infantili# il rifiuto l,ingiustizia e la mancanza d,amore infatti diventano insopportabili e gli altri vengono sentiti come responsabili del proprio s1 e della propria felicit". !ll,estremit" superiore invece si collocano le persone c%e %anno raggiunto un livello di completa differenziazione e sono meno vulnerabili di fronte agli stati di tensione. 4osseggono molte $ualit" &adulte' e &orientate verso il s1' come la sicurezza nelle proprie opinioni e convinzioni la buona capacit" di ascoltare e valutare i punti di vista degli altri e di liberarsi da vecc%ie credenze per abbracciarne di nuove. 5ono poco influenzati dalle critic%e e dalle lodi sentendosi libere di spaziare in $ualsiasi sistema di relazione. L,asserzioneEprovocazione secondo cui &ci vogliono almeno tre generazioni perc%1 una persona ac$uisisca il livello di Nnon s1, c%e culminer" nella sc%izofrenia' (ivi p. 41+ implica un processo di trasmissione multigenerazionale secondo cui &il grado di attaccamento emotivo non risolto ai genitori / determinato dal grado di attaccamento di ciascun genitore alla sua famiglia d,origine dal modo in cui i rispettivi genitori %anno interferito nel matrimonio dei figli dal grado di ansia durante i momenti critici della vita e dal modo in cui i genitori %anno affrontato $uest,ansia' (ivi p. 6:+ ! $uesto riguardo Homan (1*61+ formula la &Heoria delle costellazioni familiari' c%e trae origine dalla teoria psicoanalitica e dalla teoria dell,apprendimento sostenendo come le caratteristic%e della personalit" dei fratelli siano determinate dalle posizioni assunte e dalla costellazione familiare in cui sono cresciuti. Homan parte dal presupposto c%e ogni individuo alla nascita trova un ambiente gi" in parte determinato e attraverso la sua presenza contribuisce a dare &forma' a un gruppo di persone c%e rimane suscettibile al cambiamento fino a $uando i genitori decidono di non avere pi. figliL solo allora la famiglia ac$uisisce una configurazione pseudoE definitiva. In $ualsiasi momento del ciclo di vita la famiglia / collegata con altre famiglie (parenti dei genitori famiglie d,origine famiglie dei fratelli ecc.+. L,insieme di tutto ci? forma la &costellazione familiare' di un individuo il $uale viene a trovarsi al centro di un sistema c%e si struttura gradualmente e c%e coinvolge almeno tre generazioni. !ll,interno del sistema in trasformazione due sono gli elementi determinanti nella costruzione dei ruoli# il sesso e l,ordine di nascita c%e una persona occupa nella configurazione dei propri fratelli. I ruoli fraterni influiscono a loro volta sulla personalit" dell,individuo sul suo comportamento e sulle sue scelte sociali. &@ssere figli unici avere fratelli essere il pi. grande o il pi. piccolo avere tutte sorelle o tutti fratelliL avere genitori c%e provengono da una famiglia numerosa o menoL $uanto i genitori sono andati d,accordo tra loro e con le rispettive famiglie d,origineL fino a c%e punto l,ordine di nascita %a soddisfatto le loro atteseL la perdita di alcuni membri della famiglia' (Homan 1**: p. 20+ sono tutte variabili c%e influiscono nello sviluppo della personalit" e condizionano il comportamento sociale di ogni individuo. 6on / difficile immaginare $uanto siano numerose le possibili configurazioni familiari e $uanto non possa rappresentare la stessa cosa essere primogenito ultimogenito fratello intermedio figlio unico o gemello. 7n figlio primogenito secondo Homan impara ad assumere un senso di responsabilit" e un ruolo di guida verso c%i / pi. piccoloL i genitori a loro volta pretenderanno da lui protezione e attenzione alle necessit" dell,altro. Il figlio ultimogenito al contrario abituato da sempre a stare con $ualcun pi. grande tender" ad appoggiarsi all,altro e a dipendere da lui sviluppando la tendenza a rivaleggiare con il pi. grande per sentirsi maggiormente indipendente e capace. I fratelli intermedi invece svilupperebbero un doppio ruolo c%e consiste nell,essere contemporaneamente fratello minore e fratello maggiore. 5i pu? supporre c%e essi siano preparati per ogni tipo di relazione con coetanei ma / altrettanto vero c%e in ogni relazione potrebbero sentire di non averne realizzate altre. Homan non trascura i figli unici c%e non %anno un ruolo nei fratelli non %anno un ordine di nascita non %anno altri modelli di riferimento se non i genitori e si preparano alla relazione fra coetanei solo indirettamente. ! causa dell,esperienza vissuta nell,ambiente familiare il figlio unico tenderebbe a legarsi pi. agli adulti c%e ai coetanei e $ui entrerebbe in gioco il genitore dello stesso sesso# il ruolo fraterno di $uest,ultimo (nel caso abbia fratelli+ sar" il modello per il figlio unico con fre$uente imitazione delle tendenze. 7n genitore inoltre nell,entrare in relazione col proprio figlio ci riuscir" meglio con $uello c%e si trova nella stessa posizione di nascita in cui lui era tra i suoi fratelli. In altre parole &nel processo di identificazione di un genitore con i propri figli un genitore sceglie il primo figlio c%e per sesso e ordine di nascita presenta una configurazione pi. simile alla propria' (ivi p. 110+. In una delle prime sedute della famiglia Bianc%i Kiccardo ci fornisce un esempio pratico delle teorie appena affrontate $uando parlando del suo malessere dice# &se fossi stato il secondo o il terzo figlio avrei potuto vivere la relazione con i miei genitori in modo diverso. Mra / finita l,et" dell,oro $uando ero considerato l,ultimo il pi. piccolo e potevo fare $uello c%e volevo'. Kiccardo sta entrando nell,et" adulta e in $uanto il pi. piccolo di $uattro fratelli molto pi. grandi di lui / l,ultimo c%e deve affrontare $uesto percorso. 3uando $uesto passaggio avverr" la famiglia Bianc%i perder" la sua configurazione familiare di &famiglia con figli da educare' per trasformarsi in &famiglia con figli adulti e indipendenti'. La portata di $uesto cambiamento provoca inesorabilmente una serie di arrangiamenti nei ruoli fraterni nei ruoli genitoriali e nelle identit" di tutti i membri della famiglia. 5offerenze ostacoli e contrattazioni sono il risultato di una famiglia c%e sta affrontando da un lato il tentativo di Kiccardo e dei suoi fratelli di differenziarsi dalla famiglia d,origine e dall,altro le resistenze le paure e i dubbi dei genitori di fronte alla differenziazione dei figli da loro e tra di loro. %. IL INTO!O CO!E CO!UNIC"ZIONE TR" #R"TELLI 3uando una famiglia si presenta in terapia accade spesso c%e accusi un membro della famiglia o un suo comportamento sintomatico come fonte di dise$uilibrio e sofferenza nell,intero sistema familiare. Ain dalle prime sedute i terapeuti cercano di dare un significato a $uel particolare sintomo al momento in cui si / presentato e al perc%1 proprio ora la famiglia si / decisa a c%iedere aiuto. 4erc%1 non prima2 0osa comunica il sintomo2 ! cosa serve mantenerlo2 0%e le ipotesi abbiano inizio. 5i pu? esplorare la fase del ciclo di vita in cui la famiglia si colloca gli eventi c%e %anno rappresentato un punto di svolta le perdite subite le alleanze i conflitti coniugali la famiglia allargata e cosB via fin dove la curiosit" del terapeuta lo guida. 0i? su cui desidero focalizzarmi per scelta e non per pretesa c%e sia l,ipotesi vincente / invece un altro elemento utile per comprendere il significato di un sintomo# il rapporto fra fratelli. I sintomi infatti possono essere considerati come delle comunicazioni indirizzate ad uno o pi. fratelli c%e pi. o meno consapevolmente eserciteranno delle influenze su $uel fratello e per riflesso sull,intero sistema familiare. 0ome suggeriscono 9a%n e Le)is (1**2+ i fratelli possono essere coinvolti nel sintomo del paziente designato in almeno tre modi. 1+ 4u? accadere c%e i fratelli siano parte del motivo scatenante immediato di $uel sintomo. 7n esempio / rappresentato dal fratello appena uscito di casa perc%1 si / sposato da una grave malattia c%e gli / stata da poco diagnosticata o da una lite con i genitori c%e lo %a allontanato da casa. 2+ !ltre volte il paziente designato si accorge magari inconsapevolmente del vantaggio c%e un suo sintomo apporta nel rapporto tra fratelli. Hramite il suo problema pu? infatti infastidirli proteggerli o mettere pace avvicinando i familiari. 3+ Infine pu? accadere c%e un fratello venga coinvolto solo $uando il paziente designato tenti di liberarsi dal sintomo. 3uando le sedute di terapia iniziano a dare beneficio o $uando il fratello &sano' sta attraverso un periodo critico il paziente designato pu? sentire il suo miglioramento come un atto di slealt" c%e lascerebbe solo il fratello come se lo stesse abbandonando. 4er $uanto sia difficoltoso fornire una spiegazione esauriente e universale delle dinamic%e c%e intercorrono nella friatria Le)is (1*;7+ porta il suo contributo nell,individuare almeno sette interessanti funzioni svolte dai sintomi nel rapporto fra fratelli. 1+ Mi manchi# alcuni sintomi possono avere la funzione di avvicinarsi al fratello positivamente o negativamente non importa in $uanto anc%e litigare / un modo per potersi riavvicinare. 0i? pu? accadere con motivazioni diverse in fratelli c%e da bambini avevano $uello c%e BanG e 9a%n (1*;2+ c%iamano &basso' livello di accesso ed &alto' livello di accesso. 6el primo caso la scarsa vicinanza la poca influenza reciproca e talvolta ruoli rigidi c%e risalgono dall,infanzia ($uando ad esempio un fratello era il &genio' e l,altro il &comico'+ possono condurre all,isolamento e ad un successivo desiderio di riavvicinamento. 6el secondo caso invece fratelli c%e %anno sempre condiviso tutto possono talvolta allontanarsi con il passare degli anni per poi sentire la mancanza di tale vicinanza fisica affettiva o emotiva con il fratello. 2+ Non voglio sentirmi speciale# $uando il paziente designato sperimenta un sentimento di colpa nell,essere stato trattato da bambino come speciale a discapito degli altri fratelli per esempio perc%1 aveva talenti naturali o aveva ricevuto dai genitori maggiori favori pu? manifestare un sintomo per rendersi uguali a loro e abbassare in $uesto modo il suo prestigio. 3+ Ci penso io a proteggervi tutti# il sintomo pu? assolvere una funzione di protezione verso il fratello o verso i genitori. Il paziente designato pu? sentire c%e il fratello abbia il bisogno di sviluppare un suo spazio di crescita e cambiamento lontano dai genitori. Il sintomo servirebbe $uindi ad allontanare le attenzioni o le preoccupazioni dei genitori sull,altro fratello. 5elvini 4alazzoni (1*;:+ sottolinea per? come $uesto comportamento possa produrre l,effetto opposto# i genitori potrebbero avere bisogno di aiuto e di sostegno nell,affrontare il sintomo inc%iodando in $uesto modo l,altro fratello all,ambiente familiare. La protezione pu? anc%e essere indirizzata verso i genitori ad esempio nascondendo tramite il sintomo dei problemi del fratello c%e potrebbero turbarli o sconvolgerli. 4+ Ho bisogno di sentirvi uniti# il sintomo pu? fornire un,occasione per riportare la pace in famiglia. 4otrebbe permettere al fratello &deviante' o &ribelle' c%e fino ad ora %a attirato le ire dei genitori di essere coinvolto cambiando il suo ruolo e diventando un &assistente' del paziente designato. La stima dei genitori verso il fratello potrebbe essere in tal modo recuperata ma il pericolo / dietro l,angolo# la nuova posizione assunta dal fratello come aiutante e sostenitore della famiglia potrebbe diventare a breve scomoda e necessitare di un nuovo bilanciamento dei ruoli. :+ Sono arrabbiato con te ma non so come dirtelo# $uando il paziente designato sente rabbia e rivalit" col fratello il sintomo pu? essere l,arma per una lotta segreta contro di lui come se fosse un &colpo basso'. 0i? pu? avvenire soprattutto nei casi in cui i genitori non abbiano lasciato ai figli la possibilit" di trovare autonomamente delle soluzioni o $uando insegnano c%e / sbagliato litigare. Mppure ancora pu? presentarsi $uando la rigidit" dei ruoli familiari imprigiona i fratelli in posizioni da cui / impossibile esprimere rabbia o $uando il paziente designato vuole attirare l,attenzione perc%/ si sente trascurato a vantaggio di un fratello. 6+ ualcuno mi vede!# $uando il paziente designato sente e vede un problema c%e gli altri membri della famiglia ignorano il sintomo pu? svolgere la funzione di &bandiera di segnalazione' per attirare l,attenzione dei fratelli e dei familiari sollecitando cosB il loro aiuto. 7+ Ho bisogno di una pausa# un sintomo pu? infine offrire un,occasione per fermarsi fare una pausa fuggire da una famiglia invisc%iata o dall,assegnazione di un ruolo rigido c%e impone un eccesso di responsabilit" o una posizione troppo complementare a $uella del fratello. In $uesto caso il sintomo permetterebbe al paziente designato di permanere all,interno del sistema familiare creando nel contempo un distacco emotivo. Ain ora abbiamo provato ad indossare le lenti del paziente designato a sperimentare come ci si sente in $uel ruolo e cosa si vorrebbe comunicare all,altro fratello. 8a mettendosi nei panni del fratello &sano' cosa si prova2 3uali sentimenti ed emozioni nascono di fronte ad un fratello c%e manifesta un sintomo2 3uali bisogni a sua volta l,altro fratello deve provare a comunicare2 In un articolo di 5elvini 4alazzoni (1*;:+ sul fratello inviante prestigioso c%e ric%iede una terapia per la famiglia si cerca di spiegare il motivo per cui proprio lui il migliore della famiglia %a deciso di c%iedere aiuto per il sintomo del fratello. Il fratello del paziente designato pu? essersi guadagnato negli anni una posizione privilegiata in famiglia pagando per? un caro prezzo. Ja dovuto infatti rispondere alle continue c%iamate dei genitori e alle loro assidue ric%ieste il dispendio di tempo ed energie / stato notevole e non sono mancate ansie e responsabilizzazioni connesse al proprio ruolo. 5e immaginiamo la fatica nell,arrivare a tale privilegiata posizione potremmo capire il suo timore nel venire ignorato o messo da parte dai genitori a vantaggio del paziente designato e del suo &potere patologico'. @ssendo la gelosia dietro l,angolo il fratello pu? ric%iedere la terapia familiare adducendo una forte preoccupazione per i genitori c%e sarebbero diventati sc%iavi delle pretese del fratello &malato' e fornendo la sua disponibilit" nell,aiutarli a liberarsi da tale situazione. Il peso della responsabilit" e della prestigiosit" pu? per? diventare eccessiva soprattutto $uando nascono nuovi importanti rapporti al di fuori dalla famiglia (lavoro fidanzate ecc.+. Il fratello del paziente designato potrebbe allora sentire la voglia di liberarsi dalle gratificazioni c%e derivano dalla propria posizione non rinunciandovi per? mai totalmente. In $uesti complessi gioc%i familiari sembra c%e la scomoda etic%etta di &paziente designato' sia stata collocata sulla testa sbagliata. 5elvini 4alazzoni (1*;:+ ci suggerisce infatti c%e la ric%iesta di una terapia familiare da parte del migliore della famiglia (in $uesto caso il fratello &sano'+ indica implicitamente c%e / proprio lui il &vero paziente' perc%1 %a ancora bisogno di certe gratificazioni fornitegli dai sintomi del fratello. In altre parole &si tratta di spostare precocemente l,etic%etta di Nmalato, dal paziente designato su di uno o pi. fratelli o sorelle considerati dalla famiglia sani precisando c%e il presunto malato / il solo della famiglia ad aver intuito $uando l,altro (o gli atri+ siano in condizioni pi. allarmanti delle sue e necessitino del suo aiuto' (5elvini 4alazzoni Boscolo 0ecc%in e 4rata 1*7: p. *1+. Le risorse della famiglia sembrano $uindi concentrarsi sul figlio sintomatico e pu? spesso accadere c%e i bisogni degli altri fratelli vengano messi in secondo piano. 0onsiderarli invece permette di coinvolgere un elemento trascurato del sistema e di produrre un effetto benefico sull,intera famiglia. Le emozioni provate dal fratello &sano' nel rapporto col fratello sintomatico si diramano in diverse direzioni. 4u? sperimentare paura in $uando il sistema di credenze della famiglia sfocia talvolta nella convinzione c%e vi siano cause genetic%e alla malattia provocando nel fratello il timore di potersi ammalare lui stesso o di trasmettere la malattia ai propri figli. 7n altro sentimento tipico / il senso di colpa verso la propria condizione di benessere paragonata alla sofferenza del fratello. La responsabilit" / maggiore di $uella c%e sarebbe di sua competenza e talvolta il fratello vorrebbe fornire ancora pi. aiuto di $uello c%e gi" sta offrendo. -a ci? pu? nascere una lotta interna fra il desiderio di concentrarsi sui propri interessi e la percezione delle pressanti aspettative della famiglia c%e pi. o meno esplicitamente lo pongono nel ruolo di &guardiano del fratello' (Jarris 1**2+. Il fratello del paziente designato pu? inoltre sentire la mancanza di un rapporto &normale' di fratellanza e fantasticare su come sarebbe stato. !ltre volte pu? avere il timore c%e la condizione di disagio del fratello sintomatico possa riflettersi negativamente nella propria vita sperimentando un forte senso di vergogna per la propria immagine sociale sporcata dalla malattia o di rabbia nel vedere il fratello ricevere maggiori attenzioni e nel sentire ruoli rigidi all,interno del sistema familiare (&io sono il sano lui il malato'+. Hornando alla famiglia Bianc%i presentata nei precedenti capitoli ci si potrebbe c%iedere se $ualc%e gioco familiare sta portando Kiccardo a sviluppare il sintomo e cosa sentono i suoi fratelli in rapporto ad esso. 6ella svolgersi della terapia Kiccardo si dice oppresso dal giudizio della sua famiglia e dai numerosi obblig%i c%e gli vengono imposti come $uelli di lavorare studiare e condurre una vita simile a $uella di tutti gli altri fratelli. Lui / l,ultimogenito il piccolo della casa il cucciolo c%e %a ancora bisogno di attenzioni ma da cui nello stesso tempo si pretende educazione rispetto e obbedienza. Kiccardo non si rispecc%ia pi. in $uesto ruolo non / pi. un bambino e sente ora di poter iniziare a prendere delle decisioni. Iorrebbe c%e la sua famiglia non gli facesse da scudo e non lo indirizzasse in ogni sua scelta vorrebbe sbagliare da solo e sentire c%e pu? permettersi di cadere. 6el corso delle sedute i familiari si dic%iarano molto preoccupati per il sintomo di Kiccardo e pi. volte si concentrano sulla ricerca di una sua risoluzione come se facendolo sparire si potesse continuare a vivere in pace. I terapeuti invece continuano a ric%iamare l,attenzione sulle dinamic%e familiari fino a veder emergere nella famiglia Bianc%i un meccanismo caratterizzato da una c%iusura in Kiccardo c%e comporterebbe un,eccessiva apprensione da parte dei genitori la $uale a sua volta disturberebbe Kiccardo innescando in $uesto modo un circolo vizioso c%e / necessario interrompere. Hutta la famiglia sembra centrare l,attenzione su di lui solo per il rumore c%e produce e non per i suoi seppur minimi successi o per altre doti e capacit" c%e vengono invece ignorate. 6ella famiglia Bianc%i potrebbe essere arrivato il momento di porre fine al processo di accudimento ed iperprotezione per aprirsi a nuove dimensioni. Kiccardo %a infatti bisogno di fiducia e responsabilit" di imparare a stare in situazioni di difficolt" da solo c%iedendo aiuto solo $uando / necessario. In altre parole %a bisogno di diventare adulto con tutte le difficolt" c%e $uesto processo comporta sapendo c%e a fianco %a delle risorse su cui contare e non dei guardiani da temere. Il sintomo sembra essere l,unico modo con cui Kiccardo riesca ad esprimere $uesti sentimenti non sapendo usare n1 il linguaggio della padre (centrato sul &fare' e sul &vedere dei risultati'+ n1 della madre (c%e si dic%iara pronta ad ascoltarlo ma c%e appare dipendente dalle opinioni del marito+ e n1 dei fratelli (impegnati nelle loro rispettive vite e in ascolto solo del suo rumore+. -all,altra parte risulta difficile raccogliere tutte le impressioni dei fratelli sono in cin$ue e gli impegni $uotidiani di ognuno non permettono di farli presenziare a tutte le sedute. 6onostante $ueste difficolt" le posizioni e le sensazioni dei fratelli di fronte al sintomo e alle dinamic%e familiari c%e vi ruotano attorno diventano sempre pi. c%iare man mano c%e la terapia avanza. 4ietro (il primogenito+ tende a normalizzare la situazione. 0onsidera le tensioni padreEfiglio come uno scontro generazionale evolutivo probabilmente perc%1 lui stesso le %a dovute affrontare per potersi rendere indipendente ed autonomo. 0ristina (la secondogenita+ appare invece in linea con le aspettative paterne e talvolta giudicante. !ttribuisce la colpa dei fallimenti di Kiccardo alle sostanze di cui abusa e ammette di aver provato vergogna per dei suoi comportamenti bizzarri espressi in pubblico. 6elle ultime sedute la sua posizione diventa per? pi. &morbida'# ammette c%e tutti nella famiglia Bianc%i si sono sentiti e si sentono giudicati mancano accettazione e ascolto reciproco e per $uesto la sua famiglia non pu? essere definita accogliente. Diulio (il terzogenito+ si presenta alla maggior parte delle sedute ma la sua posizione rimane offuscata dal suo grande silenzio e dai suoi poc%i commenti. 5i dimostra d,accordo con la sorella 0ristina $uando discutono sul tempo c%e dedicano ai genitori concordando c%e dovrebbero trascorrerne di pi. insieme come se volessero dimostrargli tutta la loro gratitudine per ci? c%e %anno dato ai figli. Diulio dice di non sentirsi obbligato a stare con il fratello Kiccardo e preferisce farlo solo $uando %anno $ualc%e attivit" di interesse in comune da condividere. -opo un ricovero di Kiccardo avvenuto ad un anno di distanza dall,inizio della terapia Diulio riesce a dic%iararsi pi. vicino al fratello e maggiormente partecipe alla sua vita. 5onia (la penultima in ordine di nascita+ sembra pi. degli altri coinvolta nella situazione probabilmente per la vicinanza d,et" e perc%1 trascorre pi. tempo con Kiccardo anc%e fuori casa. 4er $uesti motivi agli occ%i dei terapeuti lei sembra pi. capace degli altri di fare &muovere' il sistema verso un cambiamento al fine di evitare un suo collasso ponendola cosB nel ruolo di &trag%ettatrice' delle evoluzioni di Kiccardo. 5onia tende a difendere l,intimit" e l,autonomia del fratello. 0onsiglia infatti ai familiari di non frugare negli oggetti personali di Kiccardo (come / gi" accaduto+ e ritiene c%e un,esperienza fuori casa gli potrebbe giovare. Il sintomo di Kiccardo sembra $uindi c%e abbia permesso alla famiglia Bianc%i di riflettere e prendere consapevolezza sulle proprie dinamic%e interne e sulle relazioni fra i membri fino ad ora magari taciute o date per scontate. Kiccardo appare incastrato in una complicata situazione in cui ogni suo movimento ora provoca un gran rumore c%e impone a tutti di voltarsi per ascoltarlo. 8a proprio $uel rumore e le attenzioni accudenti c%e ne conseguono / ci? c%e adesso Kiccardo vuole evitare per potersi liberare dal suo ruolo di bambino ed imparare a crescere. !vere $uattro fratelli da un lato rappresenta per lui un risorsa dall,altro gli impone un esempio su come una vita dovrebbe essere costruita per poter ricevere approvazione e rispetto nella sua famiglia. 0oinvolgere i fratelli nel sintomo e nella terapia permette di rimettere in circolo il suo significato talvolta indirizzato proprio agli stessi fratelli e all,aiuto c%e potrebbero offrire nel risolvere i rapporti familiari. 0ome ci suggerisce -e Berdard (1*;*+ &il sottosistema dei fratelli / in grado di costruire un vero e proprio Ncervello dei fratelli, capace di effettuare una serie di operazioni significative verso il cambiamento. <=> Le funzioni di ciascun fratello c%e non erano intercambiabili possono ora ruotare o essere suddivise in modo diverso fra i membri del sottosistema'. &. L" TR"!IIONE DEL !ITO #"!ILI"RE NEI #R"TELLI Il mito familiare viene definito da Aerreira (1*63 p. 4:*+ come un &certo numero di opinioni ben sistematizzate condivise da tutti i componenti della famiglia concernenti i reciproci ruoli familiari e la natura della loro relazione'. Li potremmo paragonare ad una sorta di lente con cui viene codificata ed interpretata la realt". I miti sono molto potenti all,interno della famiglia ma difficilmente verbalizzabili e modificabili in $uanto poco consapevoli. I miti infatti &comprendono molte regole nascoste nella relazione regole c%e sono tenute celate sepolte dalla banalit" delle abitudini e dai clic%1 familiari' (Aerreira 1*7; p. 47+. La funzione del mito / $uella di assicurare coesione interna condizionando i comportamenti e i ruoli di tutti i membri della famiglia e protezione esterna difendendo il sistema ed assicurando omeostasi e stabilit". Il mito si attua attraverso la comunicazione (metafore narrazioni pratic%e $uotidiane rituali familiari ecc.+ ma non pu? essere esso stesso oggetto di comunicazione# vi / infatti un veto implicito a metacomunicare (Aruggeri 1**7+. Il mito diventa disfunzionale $uando si identifica con la rigidit" dando luogo ad una mancanza di flessibilit" di ruoli regole relazioni e comportamenti all,interno della famiglia c%e impediscono l,evoluzione del gruppo. 0osa accade $uindi $uando il mito viene accolto e poi eventualmente discusso nel sottosistema dei fratelli2 Mgni volta c%e nasce un bambino la mappa della famiglia cambia e cambiano anc%e le sue regole e metaregole (4erlmutter 1**2+. !umenta la complessit" della comunicazione la $uantit" dei compiti la distribuzione dei ruoli e le relazioni ric%iedono un,organizzazione diversa. Il mito familiare viene trasmesso dalla generazione dei nonni a $uella dei genitori c%e a sua volta lo trasmetteranno a $uella dei figli. Il passaggio di $uesta &eredit"' avviene all,interno di un processo c%e vede l,individuo e il sistema per lo pi. passivi la consapevolezza del mito / infatti scarsa sia in c%i lo trasmette sia in c%i lo &indossa'. 6onostante ci? il contenuto di un mito pu? venire talvolta trasmesso distorto adattato al proprio ciclo di vita e ai punti di svolta o in parte modificato a seconda delle relazioni coinvolte. 8entre per Aerreira il mito si costruisce e rimane congelato nel passato per autori come Bagarozzi e !nderson (1*;*+ esso si costruisce e ricostruisce nel presente nella negoziazione interpersonale fra i membri della famiglia e nelle routines $uotidiane. @, sottoposto a periodic%e revisioni e trasformazioni in risposta alla crescita e allo sviluppo dei membri della famiglia nonc%1 alle ric%ieste c%e provengono dall,esterno. 6umerosi sono i miti familiari descritti in letteratura e fre$uente / incontrarli nella nostra pratica clinica nelle pi. svariate forme. 3ualc%e esempio# 'dobbiamo rimanere insieme $ualsiasi cosa accada e non dobbiamo fidarci di c%i non / parte della nostra famiglia' (mito dell,unit"+ &siamo e saremo sempre felici nella nostra famiglia non ci sono problemi' (mito dell,armonia+ &la colpa dei nostri problemi / solo sua' (mito del capro espiatorio familiare+ &nella nostra famiglia ci diciamo tutto non ci sono segreti' (mito della trasparenza+ e cosB via. I matrimoni le feste comandate e i funerali potrebbero per esempio dare l,opportunit" ai fratelli di avvicinarsi senza responsabilit" e nascondere $uindi la voglia e il bisogno di vedersi c%e potrebbe essere difficile esplicitare. 3uesti riti sottolineano l,affettivit" e l,unione tuttavia senza responsabilizzare creando $uindi il mito della vicinanza e del legame (-e Bernard e Buralli 200:+ I fratelli nello specifico possono creare dei miti c%e sono parzialmente indipendenti dal mito familiare. Il gruppo dei fratelli funziona infatti in modo pressoc%1 indipendente dal contesto del sistema familiare# %a una logica di adattamento alla linearit" dell,ordine di nascita e alle caratteristic%e individuali mentre la logica del sistema familiare tende all,attenuazione delle differenze nell,interesse del funzionamento cooperativo (4erlmutter 1**2+. 6on solo esistono miti della famiglia intera ma anc%e miti tra i sottogruppi dei genitori e dei fratelli. La mitizzazione serve ai fratelli per scopi diversi da $uelli dei genitori# consente infatti di definire i parametri del loro rapporto e del contesto del sistema familiare di conservare un senso di diversit" mentre mostrano nello stesso tempo di essere uguali per dare un sostegno alla stabilit" familiare. 0reare nuovi miti parzialmente diversi da $uelli del sistema familiare permetterebbe $uindi ai fratelli di concedersi delle differenze nell,adattamento alle regole. -urante la crescita i bambini solitamente cercano un riconoscimento da parte dei familiari delle loro capacit" ed abilit" personali $uasi non volessero essere visti come dei totali eredi del mito familiare. Huttavia spesso accade c%e i gesti scelti dai bambini per liberarsi dal mito rafforzino la sua percezione in famiglia. Il repertorio di azioni di un bambino verso tale cambiamento / infatti molto limitato e scontrandosi con la forza del mito ne uscir" probabilmente perdente sperimentando un sensazione di impotenza. 4ensiamo ad un famiglia con due figli fratello e sorella in cui vige il mito della supremazia masc%ile. 4er $uanto la sorella possa impegnarsi nel dimostrare la sua spiccata intelligenza le modeste doti del fratello avranno probabilmente sempre la meglio. 6el peggiore dei casi lo sviluppo di un sintomo da parte della sorella potrebbe essere l,unico modo per mettere le carte in tavola e &ribellarsi' al mito. @ntrando ancora pi. nello specifico la famiglia Bianc%i $uale mito potrebbe aver trasmesso ai figli2 0ome / stato negoziato fra i fratelli2 Il mito / stato messo in discussione o i fratelli vi si sono adattati talvolta a loro spese2 Iniziamo dalle famiglie d,origine dei genitori indagate nelle prime sedute della terapia. Il padre 8assimo sembra aver ricevuto dalla sua famiglia il &mito del dover fare'# improntato sul lavoro sull,efficienza su risultati tangibili sulla coerenza nelle azioni e sul sacrifico. -alla famiglia d,origine di Hiziana invece emerge il &mito della trasparenza' &spiegarsi sempre' sembra essere il loro mottoL grande importanza viene data alla persuasione al mettere in circolo le proprie opinioni mantenendo nello stesso tempo un clima affettuoso ed accogliente. 3uando la coppia %a deciso di costruire una propria famiglia i loro miti si sono trovati &faccia a faccia' alla ricerca di una negoziazione c%e li potesse far convivere insieme. -ai racconti dei figli sembra c%e il mito pi. potente sia stato $uello del padre trasmesso in modo massiccio a tutti i fratelli nonostante la madre sia stata la figura di accudimento pi. presente nella loro vita sacrificando il lavoro per dedicarsi alla loro educazione. La trasmissione del mito paterno per $uanto inconsapevole non %a sortito gli stessi effetti in tutti i fratelli e non / stata per tutti lineare e senza ostacoli. 6on c%e il mito paterno sia in s1 disfunzionale probabilmente per? lo / la sua rigidit" e l,imposizione ad una sua obbedienza cieca $uale unico modo per poter ricevere rispetto e accettazione dalla famiglia Bianc%i. Il primogenito 4ietro non / riuscito a defilarsi dal mito o ad ammorbidire il suo contenuto nonostante una forte confusione avvertita negli anni degli studiL c%e sia stato un primo campanello d,allarme2 @ssendo il primo nato della famiglia Bianc%i / probabile c%e abbia sentito ancora pi. degli altri il peso della responsabilit" nell,assolvere i compiti c%e il mito inconsapevolmente gli imponeva. Lo sguardo del padre era concentrato sui successi del figlio senza probabilmente accogliere dubbi e incertezze impegno e tentativi. La forte delusione del padre a seguito del blocco e la conseguente etic%etta di &figlio disEregolato e disEimpostato' evidenziano la portata del mito paterno. 0ristina e Diulio invece sembrano aver da sempre accettato e interiorizzato il mito rispettando i loro doveri e dando $uindi grandi soddisfazioni ai genitori. In 0ristina per? pare c%e abbia fatto breccia anc%e il mito materno probabilmente perc%1 / stata la prima figlia femmina della famiglia ed ora a sua volta mamma. Il suo atteggiamento durante le sedute infatti rivela un affetto $uasi materno nei confronti dei fratelli come se ci fosse stata una maggiore identificazione con la madre Hiziana e di conseguenza un maggior coinvolgimento nel mito della stessa. 5onia d,altra parte sembra c%e stia ancora negoziando col mito paterno. Lo rispetta e lo attua nella sua vita $uotidiana ma la sensazione / c%e ne mantenga ancora le distanze come se volesse tenere aperte altre strade da percorrere non per forza di direzioni opposte. L,ultimogenito Kiccardo / il fratello &ribelle' $uello c%e a un certo punto della sua vita %a sentito di non riuscire pi. a sopportare le pressioni del mito ormai trasmesso dai genitori anc%e al gruppo di fratelli. -avanti a lui l,esempio di $uattro fratelli ognuno a suo modo portatore del mito e creatore di una storia di vita coerente ad esso. Aino al termine delle scuole superiori Kiccardo / riuscito ad entrare in sintonia col mito a rispettare i doveri familiari e le scelte suggeritegli. !d certo punto per? non / pi. stato in grado di sopportare le pressioni le aspettative e la forza dell,imponente mito familiare. 7scito dalle scuole superiori sentiva c%e era giunto il momento di scegliere cosa studiare come lavorare e cosa fare della propria vita. @ssere incanalato nel mito paterno evidentemente non era nei suoi programmi. Kibellarsi ad un mito cosB rigido per? %a significato produrre il pi. grande rumore mai immaginato nella famiglia Bianc%i (drog%e comportamenti bizzarri ricoveri+. 7n rumore pi. lieve probabilmente avrebbe provocato il senso di impotenza del bambino citato $ualc%e riga fa, e non il cambiamento desiderato. 8entre il mito genitoriale veniva trasmesso discusso accettato o rifiutato il gruppo dei fratelli Bianc%i %a negli anni pi. o meno inconsapevolmente sviluppato un suo mito un suo sistema di credenze. Il sottosistema dei fratelli di $uesta famiglia appare infatti nonostante la numerosit" dei membri e le differenze d,et" molto unito e solidale nelle difficolt". ! fronte della sofferenza espressa da un fratello tutti si sono mobilitati per essere presenti e dare il loro contributo. 6elle battute finali della terapia %anno espresso la loro fiducia nelle potenzialit" di Kiccardo e %anno riconosciuto i limiti e le criticit" presenti nella loro famiglia. Il messaggio c%e %anno lasciato i fratelli a Kiccardo / piuttosto c%iaro# &noi ci siamo ci saremo sempreL nelle difficolt" puoi contare su di noi'. 0%e possa essere $uesto il nuovo mito dei fratelli Bianc%i2 'I'LIO(R"#I" O !ndolfi 8. (2003+ &8anuale di psicologia relazionale la dimensione familiare' !ccademia di psicoterapia della famiglia Koma. O Bagarozzi -.!. !nderson 5.!. (1*;*+ &4ersonal marital and familP mPt%s' 6arton 6e) QorG. O BanG 5.4. 9a%n 8.-. (1*;2+ &H%e sibling Bond' Basic BooGs 6e) QorG. O Bo)en 8. (1*7*+ &-alla famiglia all,individuo' !strolabio Koma. O -e Bernard K. (1*;*+ &L,anoressia come aspetto comunicativo tra fratelli' !tti del 0onvegno# &-isturbi del comportamento alimentare 21E2: giungo 8odena. O -e Bernard K. 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