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Impianti meccanici
Introduzione ai sistemi produttivi
Caratteristiche, pregi e difetti delle varie soluzioni
Politecnico di Milano
IV Facolt di Ingegneria
- 2 -
Ripresa Class. dei sistemi produttivi
Per reparti
(o Job Shop)
Celle di Fabbricazione
FMS o FMC
Linee di fabbricazione
(o a flusso)
Fabbricazione
Posto Fisso
Isola
Continuo A cadenza
Vincolato Non Vincolato
Trasferimento
(o a flusso)
Assemblaggio
Per Parti
Per Processo
Sistemi Produttivi
2
- 3 -
Caratteristiche e prestazioni
Per poter parlare della caratteristiche e delle peculiarit proprie
di ciascuna tipologia di sistema produttivo, necessario
conoscere quali sono le prestazioni su cui essi sono misurati;
Senza introdurre nello specifico nessuna modalit di misura, le
prestazioni di un sistema produttivo possono essere articolate
come descritto a seguire.
- 4 -
Il quadro delle prestazioni
Efficacia ed Efficienza.
Desiderio del cliente
Risultato dellazienda
Efficacia = Risultato azienda
1 1 1
1 1
1 1
1 1
1 1 1
1 1 1
P
P
P
P
P
P
M M M M M M M
6
5
4
3
2
1
7 6 5 4 3 2 1
CELLA
FAMIGLIA
1 1 1
1 1
1 1
1 1 1
1 1
1 1 1
P
P
P
P
P
P
M M M M M M M
6
5
4
2
3
1
7 5 3 2 6 4 1
- 16 -
3 2 1
2 1
1 2
2 4 1 3
2 1
1 3 2
P
P
P
P
P
P
M M M M M M M
6
5
4
2
3
1
7 5 3 2 6 4 1
1 1 1
1 1
1 1
1 1 1 1
1 1
1 1 1
P
P
P
P
P
P
M M M M M M M
6
5
4
2
3
1
7 5 3 2 6 4 1
MATRICE DELLE LAVORAZIONI
MATRICE DELLE SEQUENZE
DI LAVORAZIONE
Duplicazione della macchina
Flussi intracellulari
Le CELLE di fabbricazione
Gestione delle eccezioni
9
- 17 -
Duplicazione della macchina critica
VANTAGGI
Maggior efficienza
Minori costi di
movimentazione
Semplicit nella gestione
della produzione
SVANTAGGI
Minor tasso di utilizzazione
Maggiori costi di
investimento e di esercizio
Conviene se la macchina poco costosa
- 18 -
Condivisione della macchina critica
VANTAGGI
Minor occupazione di spazio
Minori costi di investimento e
di esercizio
Maggior tasso di utilizzazione
della macchina
SVANTAGGI
Minore efficienza (dipendenza
dai guasti)
Maggiori costi di
movimentazione.
Difficolt di gestione della
produzione
Conviene se la macchina molto costosa
10
- 19 -
Le celle di fabbricazione - Pregi
Lead time pi contenuti
WIP ridotto
Razionalizzazione dei flussi produttivi
Orientamento al cliente
Manodopera interfungibile e forme organizzative avanzate
Riduzione dei setup
Miglior utilizzo dello spazio
Maggior saturazione delle macchine
Riduzione del lavoro di trasporto e movimentazione
- 20 -
Le celle di fabbricazione - Difetti
Sbilanciamento dei carichi di lavoro tra le varie celle
Difficolt nellottenere celle completamente autonome
Elevati costi di implementazione (per la revisione del lay-out)
Problemi a gestire turbolenze di mix
Maggiore qualificazione del personale
11
- 21 -
Fabbricazione: sintesi
B
A
S
S
O
M
E
D
I
O
A
L
T
O
LINEE
TRANSFER
CELLE
JOB
SHOP
BASSA MEDIA ALTA
Volume di
produzione
Variet
FMS
- 22 -
Ripresa Class. dei sistemi produttivi
Per reparti
(o Job Shop)
Celle di Fabbricazione
FMS o FMC
Linee di fabbricazione
(o a flusso)
Fabbricazione
Posto Fisso
Isola
Continuo A cadenza
Vincolato Non Vincolato
Trasferimento
(o a flusso)
Assemblaggio
Per Parti
Per Processo
Sistemi Produttivi
12
- 23 -
ASSEMBLAGGIO
Similmente alla fabbricazione, lassemblaggio pu avvenire
secondo le modalit per reparti, in celle, in linee.
Si pu introdurre unaltra classificazione interessante:
Suddivisione delle operazioni di montaggio
Ricomposte
Movimenti reciproci assiemi / operatori
Movimenti reciproci assiemi / componenti
Componenti assiemi
Assiemi componenti
Parcellizzate
- 24 -
ASSEMBLAGGIO a POSTO FISSO
Componenti Assieme, Operatore Assieme, Ricomposte;
adatto a montaggi di oggetti di grandi dimensioni e peso
(macchine utensili, aeroplani...);
Montaggio
Saldatura
Verniciatura
Controllo
Foratura
Molatura
13
- 25 -
ASSEMBLAGGIO a POSTO FISSO - Pregi
Investimento ridotto in sistemi di handling
Diversificazione delle mansioni degli operatori
Efficacia organizzativa (es. motivazione operatori)
Facilit di assegnazione di mansioni di controllo agli operatori
Flessibilit al prodotto (rapidit e basso costo avvio nuove
produzioni)
Pieno utilizzo e completo bilanciamento delle stazioni di
lavorazione
- 26 -
ASSEMBLAGGIO a POSTO FISSO - Difetti
Necessit di far confluire tutti i componenti e tutte le attrezzature alle
posizioni di montaggio
Non si presta allottenimento di elevati livelli di automazione
Richiede tempi unitari di montaggio elevati, dovuti al basso livello di
automazione e allelevata complessit delle operazioni
Il tempo di ciclo corrisponde con il tempo totale di assemblaggio, perci
per volumi elevati necessario moltiplicare (parallelizzare) le postazioni
di montaggio;
Aumento dei costi e della complessit dei flussi di componenti in caso di
parallelizzazione dei posti fissi
Necessit di operatori ad elevato livello professionale, e quindi elevati
tempi di addestramento per avviare nuovi operatori
Difficolt di addestramento della manodopera e quindi bassa resa di
velocit
Notevole ingombro per aree di stoccaggio e trasferimento delle parti da
assemblare
14
- 27 -
ASSEMBLAGGIO in linea
Assieme Componenti, Assieme Operatore, Parcellizzate;
Data lelevata parcellizzazione, adatta per operazioni ripetitive,
su oggetti di piccole / medie dimensioni e dove sia conveniente
intervenire con elevati investimenti in meccanizzazione /
automazione.
- 28 -
ASSEMBLAGGIO in linea - Pregi
Ridotti tempi ciclo;
Ridotto WIP
Efficiente utilizzo dello spazio;
Ridotto costo di manodopera (minore qualificazione, maggiori
forme di automazione);
Flussi delle parti lineari
Elevata efficienza dellassemblaggio (apprendimento).
15
- 29 -
ASSEMBLAGGIO in linea - Difetti
Elevati investimenti in capitale fisso
Difficile bilanciamento dei carichi di lavoro tra diverse stazioni
(ed operatori)
Tempo di lavorazione non deterministico, a fronte di cadenze di
avanzamento fisse
Lavoro ripetitivo ed alienante
Lungo tempo di avvio nuove produzioni
Flessibilit di mix, di volume, di piano, di gamma molto basse
- 30 -
Assieme Componenti, Operatore Assieme, Ricomposte;
adatto a montaggi di oggetti di medio / grandi dimensioni (es.
auto) caratterizzate da elevati volumi.. efficienza sostenibile.
ASSEMBLAGGIO ad Isola
Direzione del flusso di montaggio
1
2
3
4
5
A
16
- 31 -
Maggiore allargamento ed arricchimento dei compiti lavorativi
rispetto alla linea di montaggio tradizionale
Maggiore flessibilit ed elasticit rispetto alla linea di montaggio
tradizionale
Orientamento al lavoro di squadra
Totale bilanciamento degli operatori (come nellassemblaggio a
posto fisso)
Notevole elasticit legata alla possibilit di variare il numero di
operatori in linea
ASSEMBLAGGIO ad Isola - Pregi
- 32 -
ASSEMBLAGGIO ad Isola - Difetti
Maggiore qualificazione della forza lavoro rispetto alla linea
Maggiori requisiti di formazione ed addestramento
Difficolt di realizzare elevati livelli di automazione
Gli operatori lavorano in piedi.
17
- 33 -
La problematica del Layout
Il layout di una fabbrica, di uno stabilimento o di unarea di lavoro
si intende la dislocazione:
dei reparti o delle officine nellambito della fabbrica; e
delle macchine, dei posti di lavoro e dei depositi
nellambito delle aree di lavoro;
inclusi, ove sia il caso, gli uffici ed i servizi aziendali
relativi.
- 34 -
18
- 35 -
- 36 -
Studio di Layout
Lo studio del layout la ricerca di pianificazione, integrazione e
coordinamento dei vari componenti che intervengono nella
produzione.
Si cerca di fissare le pi funzionali ed economiche relazioni fra gli uomini, le
apparecchiature, le varie installazioni e soprattutto di definire, nel modo
migliore, i vari flussi dei materiali e le attivit dei mezzi produttivi, dal
ricevimento delle materie prime attraverso le varie fasi della lavorazione, fino
allimmagazzinamento dei prodotti finiti.
19
- 37 -
- 38 -
Come sorgono i problemi di layout
Progettazione
PRODOTTO
Progettazione
PROCESSO
Progettazione
LAYOUT
Gestione
PRODUZIONE
20
- 39 -
Come sorgono i problemi di layout
Lancio di un nuovo prodotto o riprogettazione parziale o totale del
prodotto
Variazioni nelle quantit prodotte
Realizzazione di un nuovo stabilimento
Modifiche del processo produttivo
Sostituzione di attrezzature o di parti di impianto
Introduzione di nuovi standard di sicurezza
Modifiche nellorganizzazione del lavoro
Riduzione dei colli di bottiglia
Razionalizzazione nelloccupazione delle aree (es. eccessiva dimensione
dei buffer temporanei)
Razionalizzazione dei flussi di materiale
- 40 -
Problemi di layout
COSTRUZIONE (ex novo)
MIGLIORAMENTO (configurazione di partenza data)
In particolare:
Costruzione di un nuovo stabilimento
Trasferimento degli impianti di uno stabilimento esistente in un
nuovo edificio
Trasformazione generale del layout esistente
Modifiche parziali al layout esistente
21
- 41 -
Obiettivi della progettazione
di layout (1/2)
Facilitazione del processo produttivo attraverso il
coordinamento della successione delle operazioni mediante
l'esame dei materiali in lavorazione e dei materiali ausiliari.
Riduzione dei tempi morti negli immagazzinamenti intermedi e
quindi del tempo di permanenza dei materiali nel processo, con
diminuzione degli immobilizzi di capitale.
Minimizzazione del costo dei trasporti, attraverso un attento
esame dei flussi dei materiali e una scelta accurata dei mezzi
destinati a tale scopo.
Impiego economico dell'area a disposizione.
- 42 -
Mantenimento di una giusta flessibilit delle installazioni
tenendo conto sia della necessit di futuri ampliamenti sia di
modifiche nel ciclo di produzione.
Riduzione degli investimenti attraverso un attento impiego delle
varie apparecchiature.
Razionale organizzazione dell'utilizzo della manodopera,
garantendo condizioni di lavoro sicure e confortevoli, anche per
un maggior sviluppo della produzione.
Potenziamento, ovunque sia possibile, dellimpiego di
apparecchiature utilizzando luomo come supervisore.
Miglioramento delle condizioni di sicurezza e di comfort con il
miglior isolamento possibile da fattori nocivi (rumori, vibrazioni,
esalazioni).
Obiettivi della progettazione
di layout (2/2)
22
- 43 -
Caratteristiche di un layout efficace
Flusso dei materiali pianificato.
Percorsi e disposizioni sufficientemente lineari.
Edifici costruiti rispettando un piano organico preordinato.
Tempo di produzione stabile e facilmente determinabile.
Ridotte quantit di materiale nel ciclo di produzione.
Piani di ampliamento gi predisposti.
Minime distanze di trasporto del materiale in lavorazione.
Minimizzazione dei trasporti manuali.
Minimizzazione dei trasporti di materiali tra le lavorazioni e
assenza di carichi e scarichi inutili.
Immagazzinamento e trasporto delle merci organizzato,
definizione e standardizzazione delle unit di carico, ecc.
- 44 -
Qual limpianto giusto?
Volumi
[pz/anno]
Tempo Introduz. Ramp-up Maturit Morte
23
- 45 -
Qual limpianto giusto?
- 46 -
Qual la problematica pi rilevante?
Introduz.
Ramp-up
Maturit
Morte
Prodotto
Innovativit
Consolidamento
Standardiz-
zazione
Affidabilit
Ampiezza
gamma
Producibilit
Riciclabilit
Costo
Costo
Processo e
Impianto
Fluidit
Elasticit
Efficienza
Flessibilit di
gamma
Volumi
Conformit
Disponibilit
Riconfigura-
bilit
Elasticit
Materiali
Semilavorati
Componenti
Innovativit
Variet di
fornitori
Standardizz.
Conformit
Costo
Riduzione
fornitori
Costo
24
- 47 -
Qual la problematica pi rilevante?
Introduz.
Ramp-up
Maturit
Morte
Pianificaz.
Produzione
Scarsa
rilevanza
Gestione
volumi
Prontezza
Puntualit
Disponibilit
materiali e
ricambi
Obsolescenza
scorte
MdO,
Forza
Lavoro ,
Progettisti
Creativit
Elasticit
Efficienza
Riconfigurab.
Costo
ANALISI E RICONFIGURAZIONE DI UN IMPIANTO DI
PRODUZIONE DI TRANCIATI CILINDRICI PER LA
REALIZZAZIONE DI MONETE
SIMULAZIONE
Caso studio
25
coniatura
I prodotti e il ciclo tecnologico
Tondelli
Anelli 8 tagli della
moneta
europea
Tranciatura
Sbavatura e
Orlettatura
ramatura
tondelli
centesimi
Punzonatura
Trattamento
Termico
Decapaggio e
Lucidatura
Cernita e
Confezionamento
tondelli
anelli
scarto provvisorio
PRODOTTO
FINITO
SCARTO
- 50 -
Configurazione attuale del sistema
produttivo
P P P P
trance
1 5 4 3 2
punzonatrici
sbavatrici
decapatrici
forni
insaccatrici
cernitrici
automatiche
cernitrici
manuali
magazzino
3 bis
orlettarici
26
- 51 -
1. La domanda di euro
a) caratteristiche della domanda
Volumi per scorte di
mantenimento
Allargamento area delleuro
8/6 codici
b) fattori di incertezza
Distribuzione del mix
produttivo
Entit dei volumi richiesti
Scenari di mercato e posizionamento
aziendale
2. Allargamento ad altre divise
a) caratteristiche della domanda
Volumi euro
Volumi nuove divise
20 codici circa
b) fattori di incertezza
Mix e volumi euro
Gestione di mercati scarsamente
conosciuti
- 52 -
Obiettivo dellanalisi
Valutazione delle prestazioni di modelli produttivi
ottenuti dalla riconfigurazione dellattuale
sistema produttivo in funzione dei differenti
scenari competitivi
LINEE
JOB-SHOP (modello adottato dai competitor)
SIMULAZIONE
27
- 53 -
Costruzione dei modelli produttivi
TR SO TT DL CM CO
1 2
3 4
PUNZONATRICI
Linea 1
Linea 2
Linea 3
Linea 4
Linea 5
REPARTO 1
REPARTO 3
REPARTO 4
1 2
3 4
REPARTO 2
Linea 3 bis
Linee di fabbricazione Job Shop
- 54 -
Piano degli esperimenti
SCENARI COMPETITIVI
8 profili 20 profili
Mix uniforme Mix pareto Mix uniforme Mix pareto
M
O
D
E
L
L
I
Linee di
fabbricaz.
Job shop
Analisi parametrica in funzione della dimensione del lotto
dimensione lotto = K x durata turno [ore]
Misure di prestazione
Throughput (# lotti / mese)
WIP medio (# lotti)
28
- 55 -
4
6
8
10
12
14
16
18
20
22
0,091 0,105 0,118 0,133 0,154 0,182 0,222 0,286 0,400 0,667 2,000
LOTTI GRANDI 1 / K LOTTI PICCOLI
W
I
P
m
e
d
i
o
(
L
O
T
T
I
)
Analisi: 8 profili mix uniforme
1000
1250
1500
1750
2000
2250
2500
2750
3000
3250
3500
0,091 0,105 0,118 0,133 0,154 0,182 0,222 0,286 0,400 0,667 2,000
LOTTI GRANDI 1 / K LOTTI PICCOLI
L
O
T
T
I
/
m
e
s
e
LINEE JOB SHOP
Job-shop
maggiore
produttivit
delle linee
Linee con
minori
tempi di
attraversamento
- 56 -
Analisi: 20 profili mix pareto
Produttivit
media
molto
inferiore
Profili con alti
volumi hanno
elevati tempi di
attraversamento
1000
1250
1500
1750
2000
2250
2500
2750
3000
3250
3500
0,091 0,105 0,118 0,133 0,154 0,182 0,222 0,286 0,400 0,667 2,000
LOTTI GRANDI 1 / K LOTTI PICCOLI
L
O
T
T
I
/
m
e
s
e
LINEE JOB SHOP
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0,091 0,105 0,118 0,133 0,154 0,182 0,222 0,286 0,400 0,667 2,000
LOTTI GRANDI 1 / K LOTTI PICCOLI
W
I
P
m
e
d
i
o
(
L
O
T
T
I
)
29
- 57 -
TR 3 SO 3
TT 3(1) DL 3(1)
Pr 3
TT 3 bis DL 3 bi s
% idle
% Busy
% Setup
% Blocked
% Broken Down
Bilanciamento della capacit
produttiva
TR 4 SO 4
TT 4(1) DL 4(1)
Pr4
TT 3bis DL 3 bis
% idle
% Busy
% Setup
% Blocked
% Broken Down
Linea 3 Linea 4
Cernitrice automatica Cernitrice automatica
Decapatrice in
sostituzione
- 58 -
Nuovo confronto dei modelli produttivi
1000
1250
1500
1750
2000
2250
2500
2750
3000
3250
3500
0,091 0,105 0,118 0,133 0,154 0,182 0,222 0,286 0,400 0,667 2,000
LOTTI GRANDI 1 / K LOTTI PICCOLI
L
O
T
T
I
/
m
e
s
e
JOB SHOP LINEE BILANCIATE
Lotto = 3 turni
4
6
8
10
12
14
16
18
20
22
0,091 0,105 0,118 0,133 0,154 0,182 0,222 0,286 0,400 0,667 2,000
LOTTI GRANDI 1 / K LOTTI PICCOLI
W
I
P
m
e
d
i
o
(
L
O
T
T
I
)
30
- 59 -
Scelta del miglior modello produttivo
JOB SHOP
LINEE DI
FABBRICAZIONE
1. Produzione di euro
Caratteristiche della produzione
Domanda relativamente stabile
Tempi di risposta: lunghi
Pochi codici (max 8)
Lotti di grandi dimensioni
2. Allargamento ad altre divise
Caratteristiche della produzione
Domanda tendenzialmente variabile
Tempi di risposta: brevi
Molti codici (20 codici circa)
Lotti di piccole dimensioni
Evoluzione dello scenario competitivo
Trend di evoluzione dei sistemi
produttivi
31
- 61 -
I fattori influenzanti Top-Down
Lanalisi dei trend nelle scelte di assetto del sistema logistico-
produttivo non pu prescindere dalla valutazione di due elementi
fondamentali:
levoluzione del CONTESTO SOCIALE
levoluzione TECNOLOGICA
- 62 -
I fattori influenzanti Top-Down
Le pressioni sulle Aziende
industriali (dalla fine degli
anni 60)
incremento della
COMPETIZIONE
contenimento dei COSTI
INDUSTRIALI
SOVRACAPACITA (in alcuni
settori)
incremento della
CONFLITTUALITA nelle
RELAZIONI INDUSTRIALI
Le risposte aziendali
classiche (non in
contrapposizione)
DECENTRAMENTO
PRODUTTIVO
CONCENTRAZIONE a livello
societario
AUTOMAZIONE
INDUSTRIALE
(Robotizzazione)
32
- 63 -
Decentramento
Evoluzione logistico-
produttiva
diminuzione della
CONFLITTUALITA
incremento della
FLESSIBILITA
rilevanza degli aspetti legati alla
LOGISTICA DISTRIBUITA
(trasporti e magazzini
decentrati)
Effetti sul sistema
produttivo
COMPLESSITA di gestione
(parcellizzazione)
germe per la PERDITA di
OMOGENEITA
rilevanza degli aspetti legati alla
COMUNICAZIONE
fabbisogno di REPORTING
GESTIONALE centralizzato
- 64 -
Automazione
Evoluzione logistico-
produttiva
diminuzione dellINCIDENZA
del COSTO DIRETTO
rilevanza degli aspetti connessi
alla INTEGRAZIONE dalla
PROGETTAZIONE alla
DISTRIBUZIONE dei beni
Effetti sul sistema
produttivo
spinta alla RICERCA di nuove
soluzioni che portano a
PROGRESSI soprattutto in:
elettronica
informatica
ma anche
componentistica
nuovi materiali
nuove concezioni progettuali
33
- 65 -
I fattori influenzanti Bottom Up
Incremento nel numero delle
tecnologie in cui occorre eccellere
Specializzazione sulle competenze
chiave
Integrare gli attori esterni come se
fossero funzioni del produttore
Aumento del reddito e della
maturit del consumatore
Discrezionalit dellacquisto,
concorrenza con altre filiere
Integrare gli attori perch sia
massima lefficacia
- 66 -
I fattori influenzanti Bottom Up
Le sfide produttive che oggi le Aziende devono affrontare
sono:
Riduzione dei Tempi di risposta
Incremento della gamma
Complicazione / personalizzazione del prodotto
Mantenimento livello di qualit
Riduzione dei costi
34
- 67 -
Scenari & trend nelle variabili competitive
Negli anni limportanza relativa delle sfide mutata
significativamente:
dal fronte dellEFFICIENZA INTERNA
a quello dellEFFICACIA ESTERNA allAzienda
Importanza
Anni
Tempo & Gamma
Costo
Qualit
- 68 -
Scenari & trend nelle variabili competitive
La discesa dei prezzi strutturale
(fonte: 3 CEO Conference di Italia, Mc Kinsey & Mondo Economico)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0 1 2 3 4 5 6
Elettronica per
telecomunicaz
Impianti energia
elettrica
Servizi finanziari
USA
Telecom Svezia e UK
Anno dopo l'avvio
della deregulation
35
- 69 -
Scenari & trend nelle variabili competitive
La gamma ha per contro derivate di crescita pi impressionanti
(fonte: Bain Cuneo, analisi di Produttori di Beni Industriali)
0
5000
10000
15000
20000
25000
1964 1969 1974 1979 1984 1989
Codici gestiti