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Influenze dall’Albanese
Il dottor Schumacher, responsabile del progetto, spiega che la ricerca sta già dando i suoi frutti:
"Finora, il nostro lavoro ha dimostrato che l’albanese antico conteneva numerosi livelli modali che
ha permesso agli oratori di esprimere una posizione particolare per ciò che veniva detto. Rispetto
alle conoscenze esistenti e la letteratura, questi livelli modali sono in realtà più ampie e più sfumate
di quanto si pensasse.
Abbiamo anche scoperto un gran numero di forme verbali che sono ormai obsolete o sono state
perdute a causa di ristrutturazioni. Fino ad ora, queste forme sono state malapena riconosciute o nel
migliore dei casi, sono state classificate in modo errato." Per di più, sono cruciali per spiegare la
storia linguistica della lingua Albanese, il suo uso interno e possono far luce sul rapporto di
reciprocità tra l’Albanese e le lingue vicine. I ricercatori stano seguendo varie tracce che
suggeriscono che l’Albanese ha svolto un ruolo chiave nella Sprachbund dei Balcani. Per esempio,
è probabile che l'Albanese sia la fonte del suffisso dell’articolo determinativo in rumeno, bulgaro e
macedone, considerato che questa è stata una caratteristica dell’albanese fin dai tempi antichi.
Letteratura
Il progetto si basa sul materiale che si ha a disposizione sulla letteratura albanese antica, databile tra
i secoli 16 e 18. E si rivelerà una vera sfida per i ricercatori in quanto si dispone di 1.500 pagine di
testo, ciascuno delle quali deve essere analizzato con estrema attenzione. Per Dr. Matzinger, “fino
ad ora, poche ricerche sono state effettuate su questi testi, perché abbiamo a che fare quasi
esclusivamente con la letteratura religiosa cattolica, che è stata prima dimenticata e poi diventata un
tabù, in particolare durante l'era comunista. Dopo la caduta del comunismo, questa letteratura è
emersa di nuovo dalle ombre, ma finora, c'è stata una mancanza di fondi e di conoscenze di base
riguardo il cattolicesimo".
A causa del loro ruolo nel progetto FWF, questi testi antichi stanno ricevendo una nuova
prospettiva di vita e stano prendendo il loro posto come parte della ricca tradizione austriaca di
ricerca in questo campo. Di fatto, il professore austriaco Norbert Jokl, ucciso dai nazisti, è noto
come il "padre dell’Albanologia". Jokl sarebbe stato senza dubbio orgoglioso di testimoniare la
prima rappresentazione completa dell’antico sistema verbale albanese sotto forma di lessico,
previsto alla conclusione della ricerca. Questa fornirà una base per tutte le ricerche future sul
sistema verbale della lingua albanese e si rivelerà preziosa anche per gli studi linguistici e indo-
europei nel suo complesso.
Contati Scientifici
Dr. Stefan Schumacher
University of Vienna
Institute of Linguistics / Indo-European Studies
Dr.-Karl-Lueger-Ring 1
1010 Wien, Austria
T +43 / 1 / 4277 - 41 753
M +43 / 676 / 79 73 521
E stefan.schumacher@univie.ac.at
http://www.albanianews.it/cultura/storia/item/961-lalbanese-antico-%E2%80%93-viva-eredit
%C3%A0-di-una-lingua-morta?