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Libia

Acqua

Agricoltura e colonialismo
I.

Fabrizia Morandi, Italia


Architetto e scrittrice, con questo
articolo conclude la sua trilogia
personale sulla Libia, frutto
di un lungo viaggio in quel paese
(cfr. Slow 49, Slow 52).
Torinese di nascita, ora vive
a Berlino.

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Libyan Arab Jamahiriya: area to-

di gran parte della Libia, circa il

tale 1,7 milioni di chilometri qua-

50% della produzione di cereali e

drati. Circa il 95% della superfi-

il 90% della coltivazione di frutta

cie deserto. Larea coltivabile

e verdura sono irrigue. La Libia

stimata in circa 2,2 milioni di et-

importa il 90% dei prodotti ali-

tari pari a 1,2% della superficie

mentari.

del paese. Piogge scarse, il 93%

(Fonte: Fao 2005)

della superficie totale riceve meno di 100 millimetri lanno. Le

Quando, nellottobre del 1911,

precipitazioni si registrano nella

35 000 soldati italiani misero

zona mediterranea di Tripoli e

piede sullimmensa voragine di

Bengasi, dove le medie superano

sabbia, la Libia era il pi pove-

i 250-300 millimetri lanno, ne-

ro tra i paesi che si affacciano sul

cessari per sostenere unagricoltu-

Mediterraneo. Ci vivevano meno

ra non irrigua.

di 800 000 abitanti. Il possesso

[...] Lagricoltura contribuisce in

della Libia, che era anche lunico

misura del 9% al Pil e impiega il

territorio dellAfrica settentriona-

5% della popolazione economica-

le ancora disponibile, non pre-

mente attiva. Data la natura arida

sentava alcuna premessa per uno

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Libia

Acqua
sviluppo economico. Ignorando la

grassa; intorno alloasi si disten-

presenza del petrolio, in mancan-

de, assetata e sabbiosa la Gefara

za di giacimenti minerari e con

[una pianura lungo la costa ad

scarsit di acqua, si poteva pensa-

ovest di Tripoli, nda ].

re, con grande impiego di capitali,


di dare vita a unagricoltura desti-

Sul sacro fuoco dei conquistado-

nata a concorrere con quella del-

res nazionalisti soffiavano poeti

lItalia meridionale.

come Pascoli e DAnnunzio, Mari-

La campagna stampa nazionali-

netti esaltava in un poemetto fu-

sta ebbe enorme peso sullopi-

turista in francese La bataille de

nione pubblica. Con il miraggio

Tripoli , mentre gli inviati di alcu-

della terra promessa, la povert

ni grandi quotidiani italiani con-

della Libia diventava un fattore

ducevano una campagna di falsi-

trascurabile, essendo la sua con-

ficazioni e leggerezze, travisando

quista o ri-conquista, metten-

anche gli autori latini e greci per

dosi nellottica della Roma impe-

testimoniare della fertilit del

riale come un primo passo ver-

terreno, e delle immense ricchez-

so mete ulteriori.

ze nascoste nel paese.

Gi nel 1907 si intuisce il tono


di chi scrive su commissione di

II.

chi favorisce la penetrazione ita-

Allinizio abbiamo trascurato gli

liana in Libia, cio per conto del

arabi, il che grave in un paese

Banco di Roma:

arabo .
Luigi Barzini, inviato del Corrie-

Tripoli sonnecchia sotto lo stanco

re della Sera a Tripoli, 1911-12.

dominio turco. La vita dellassola-

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ta cittadina della provincia africa-

La conquista sarebbe stata una

na neghittosa e miserabile. Le

passeggiata militare, gli Arabi ci

sue strade sono piene di polvere

aspettavano pronti ad applaudire

e di mosche e gli arabi vi accia-

e ad assoggettarsi. La Libia avreb-

battano su tra cumuli di immon-

be offerto una sicura sistemazio-

dizie, poveri e superbi, con gli

ne e manodopera a convenien-

occhi malati di tracoma come

tissimo prezzo a tutta lemigra-

frutta marce. Nel ghetto e nel suk

zione italiana, che dora in poi

gli ebrei si ripagano del disprezzo

sarebbe sfuggita allonta di an-

che hanno per loro i figli di Allah,

dare a lavorare in un continente

strozzandoli con lusura e tenen-

dove non sventolasse la bandie-

do nelle loro mani rapaci tutti i

ra italiana.

loro commerci. Dal Castello, tra-

Soltanto un anno dopo, la pas-

sformato in caserma, i gendarmi

seggiata militare si trasformava

del Sultano vigilano sullesazione

in una lunga, difficile, sanguino-

delle tasse. Nelloasi gli aratri di

sa guerra; la conquista che si sa-

legno si contentano di strappare

rebbe dovuta spingere in breve,

poche manciate dorzo alla terra

vittoriosa, allinterno, era limita-

Libia

Acqua
ta a pochi chilometri quadrati

orientare il nostro giudizio defini-

presso la costa; gli Arabi mutati

tivo per il tempo in cui esplora-

in ostinati e irriducibili avversa-

zioni sistematiche abbiano accer-

ri, lEuropa diffidente e ostile, le

tato lesistenza di quelle acque

descrizioni di ricchezze e tesori

sotterranee utilizzabili, della cui

abbattute da una critica basata

abbondanza finora non abbiamo

sulla verit e sulla realt. Gaetano

altri documenti se non le ignobili

Salvemini dalle pagine del suo

mistificazioni dei giornalisti tripo-

giornale, lUnit, non cessa di da-

lini. Intendiamoci bene: in linea

re a Tripoli ampi spazi:

assoluta chi afferma che non solo


la zona stepposa ma anche il de-

La guerra di redenzione e di con-

serto coltivabile, non dice uno

quista appare ogni giorno pi nel-

sproposito: qualunque pi perfi-

la sua trista luce di impresa di

do e ingrato terreno coltivabile;

speculazione voluta dallalta fi-

si possono far prosperare arance-

nanza. Le illusioni sulle ricchezze

ti anche sulla cima del monte

e sulla fertilit delle nuove colo-

Bianco: si pu teoricamente an-

nie sono ormai in gran parte ca-

che sviare il Nilo e condurlo a fe-

dute. Il paese deve opporsi ai paz-

condare la Tripolitania: nulla

zeschi progetti di spese pubbliche e

vietato allingegno umano: tutto

grandi lavori che si tentano di vara-

sta a sapere se c tornaconto a

re col miraggio di rendere sfrutta-

far questi lavori, cio se il capita-

bili le ricchezze della Libia, ma in

le, che da questo lavoro richie-

realt collo scopo di favorire pochi

sto, troverebbe in essi un profitto

gruppi di capitalisti e di sfruttatori.

non inferiore ai profitti che gli

Si pensi che quelle grandi opere

sono offerti da altri investimenti.

pubbliche di cui si vede dotare la

Lagricoltura larte di guada-

Libia mancano quasi interamente

gnar quattrini coltivando la terra,

in gran parte dItalia.

non larte di sciupare i milioni

Si pensi che lItalia risorta ha an-

e i miliardi per passarci il capric-

cora da risolvere un gravissimo

cio di fecondare i deserti o le

problema interno: la questione

steppe.

meridionale.

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Non sappiamo su quali basi si col-

III.

lochi la previsione che sui 30 e 40

Nel primo decennio dopo la no-

mila metri quadri di oasi costi-

stra occupazione, forse quindici,

tuenti la zona oggi coltivata della

forse ventimila italiani potrebbe-

Libia la popolazione potr essere

ro stabilirsi a preferenza nella Ci-

portata a 300 o 400 abitanti per

renaica, trovarvi lavoro remune-

chilometro quadrato.

rativo ed in parte diventarvi pic-

Quanto alla possibilit di coloniz-

coli proprietari; e col tempo for-

zare, coltivare, fecondare la zona

se potrebbe formarsi col e pro-

stepposa intermedia fra le oasi e il

sperare un nucleo di popolazione

deserto opportuno, ci sembra,

italiana di duecento e anche, nel-

la migliore ipotesi, di trecentomi-

merando con tre decreti legge

IV.

la anime. Ma ci vorrebbe molto

governatoriali per la confisca

Spesso poi io mi son fatto un

tempo.

della terra ai ribelli 68 000 etta-

esame di coscienza in relazione

Gaetano Mosca, Italia e Libia, 1912

ri della terra migliore intorno a

alle crudelt, atrocit, violenza

Tripoli. Volpi cos illustra questo

che mi sono state attribuite. Non

E a questo punto scoppi la guer-

inatteso risultato: Io ho espro-

ho mai dormito tanto tranquillo

ra in Europa e la guerra in Libia

priato avvalendomi di un artico-

quanto le sere in cui mi acca-

ancora non era cessata e a met

lo del Corano, che considera

duto di fare questo esame. So

luglio del 1915 loccupazione ita-

abbandonata qualsiasi terra non

dalle storie di tutte le epoche

liana si ridusse alle citt di Tripo-

coltivata per un certo periodo

che nulla di nuovo si costruisce,

li e Homs, presidiate da 50 000

di tempo, tutte le terre incolte,

se non si distrugge in tutto o in

uomini. In otto mesi le forze ita-

che sono cos passate al dema-

parte un passato che non aderi-

liane avevano avuto 3500 morti,

nio. interessante rilevare la

sce pi al presente.

di cui 1500 ascari eritrei, libici o

disinvoltura della cultura italia-

Rodolfo Graziani, Memorie

somali. Le dimensioni del disastro

na su questi argomenti. In uno

furono tenute nascoste dalla cen-

studio dellIstituto Nazionale di

Lavvento del fascismo assicur con-

sura e offuscate dallintervento

Economia Agraria del 1936 si

tinuit, mezzi sufficienti e copertura

dellItalia nella guerra mondiale.

legge a proposito del metodo

politica. Governatori e militari pro-

Volpi che: Le leggi coraniche

cedettero quindi allo schiacciamen-

Le trib usano la terra senza tito-

anzi, non contrastavano affatto,

to della resistenza araba prima in

li giuridici, sono res nullius , e la

anzi ammettevano pienamente il

Tripolitania, poi in Cirenaica. Nel

potenza che occuper questa re-

principio secondo cui la terra

1932 il generale Badoglio dichiara-

gione, se ve ne sar mai una, po-

incolta non ha propriet, tor-

va la ribellione definitivamente

tr senzaltro costruire un suo de-

nando essa legittimamente al

stroncata e dava lavvio alla riorga-

manio. Le migliori terre di pro-

Creatore e quindi allo Stato che,

nizzazione della colonia. Le opera-

priet individuale si possono com-

secondo la struttura legislativa e

zioni militari erano state affidate al

perare dagli arabi per poche lire

religiosa delle organizzazioni

generale Rodolfo Graziani che, do-

lettaro.

islamiche, rappresentata ad

po ventanni di guerra, riport la

Giuseppe Bevione, inviato de La

emanazione di Dio. Volpi diede

Pax Romana in Libia.

Stampa , 1911

avvio alla creazione di grandi


imprese agricole a conduzione

La presenza di acqua abbondante

Il ritorno a una politica aggressiva

capitalistica, che si avvalevano

in zone che presumevamo del tut-

in Libia fu deciso in Italia dalle

di manodopera locale a basso

to aride e non coltivabili ci avreb-

forze di destra. Il finanziere vene-

prezzo e di agevolazioni statali.

be permesso di fare grandi cose.

ziano Giuseppe Volpi, a cui lega-

La terra frodata o confiscata agli

Cominciammo a pensare che si

to il primo sviluppo agricolo, no-

arabi va alle grandi societ, a

potevano inviare in Libia anche un

minato governatore della Tripoli-

speculatori, ai benemeriti del

milione e mezzo di italiani. Forse

tania, il tramite tra la politica

regime.

anche due milioni.

dellItalia liberale e poi fascista.

Limpatto fra le strutture econo-

Alessandro Lessona, sottosegretario

Tra il 1922 e il 23 risolve il

mico-sociali autoctone e il modo

alle colonie, Azione coloniale, 1937

problema della terra, superando

di produzione europeo si realizza

i timori e le perplessit dei suoi

dunque in maniera violenta, au-

Soltanto dopo il 1933 ci sono le

predecessori e tutte le difficolt

toritaria e strumentale, in accor-

condizioni per immettere nella

dottrinarie e procedurali inca-

do con la tradizione coloniale.

colonia forti masse di contadini.

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Libia

Acqua
Alla colonizzazione privata suc-

mente la terra e si fa carico di

cesse quella pubblica. Se ne fa

costruire il centro dei villaggi,

carico, con labilit e la fama an-

con i servizi: scuola, ambulato-

fitrionica che gli sono proprie, il

rio, Casa del fascio, chiesa, caser-

Maresciallo dellaria Italo Balbo,

ma, ufficio postale, mercato, mu-

nuovo e ultimo governatore del-

nicipio. I progetti sono affidati a

la Libia. Allinizio del 1935 Balbo

bravi architetti come Florestano

dispone di due grandi strumenti

Di Fausto, Umberto Di Segni e

per accelerare la colonizzazione:

Giovanni Pellegrini.

lEnte per la Colonizzazione della

Balbo annuncia il progetto nel

Cirenaica (EcC), che trasforma in

maggio 1938. Sei mesi dopo i

Ente Colonizzazione della Libia

primi 20 000 coloni, le sue Fan-

(EcL), e lIstituto Nazionale Fasci-

terie rurali, sbarcano in Libia.

sta Previdenza Sociale (Infps).

Un evento mediale senza prece-

LEcC, nel vuoto assoluto creato

denti. In appena 6 mesi 10 000

da Graziani, gi aveva costruito i

operai italiani e 23 000 libici co-

villaggi di Beda Littoria (Zavia el

struiscono decine di villaggi ru-

Beda), Luigi di Savoia (Labrack),

rali e centinaia di case coloniche,

Giovanni Berta (el Gubba) e di

strade e acquedotti e delimitano

Primavera (Ain Messa), nel 1936

1800 nuovi poderi. Alla coloniz-

ne crea un quinto: Umberto Mad-

zazione araba destinata la tre-

dalena, nella piana di Barce. Ne

centesima parte della terra asse-

fonda quattro anche in Tripolita-

gnata agli italiani. Dal 1939 al

nia: Crispi e Gioda a sud di Misu-

40 sono progettati dieci villaggi

rata, Breviglieri lungo la strada

per musulmani, otto dei quali

Tarhuna-Cussabat e Oliveti, nella

costruiti. Nel 1940, quando or-

pianura della Gefara alle porte di

mai pu considerarsi conclusa la

Tripoli. LInfps agisce allinizio so-

vicenda coloniale libica, la co-

lo in Tripolitania e costruisce il

munit italiana contava intorno

villaggio Bianchi a sud di Tripoli.

alle 120 000 unit, a fronte di

Lo sviluppo della colonizzazione

800 000 indigeni. Le famiglie

procede a un ritmo che Balbo

rurali trapiantate 6166 e il tota-

considera troppo lento. Da un

le degli addetti 39 000 su un

censimento del 1937 risulta in-

territorio di 375 000 ettari. Cir-

fatti che la popolazione agricola

ca i 3/5 di questa superficie era

dellintera colonia comprende sol-

gi stata valorizzata.

tanto 2711 famiglie, per un totale

36

di 12 488 membri. il 1937

V.

quando Balbo pensa a una colo-

Scomparsi gli italiani dalla Cire-

nizzazione demografica intensiva e

naica, anche i segni della loro

lavora a un piano che prevede

trentennale presenza cominciano

linsediamento di 20 000 coloni

a svanire. I villaggi, per lo pi

lanno per un periodo di cinque

completamente deserti, e le case

anni. Lo stato fornisce gratuita-

coloniche tutte prive di infissi,

dei pavimenti e di tutto ci che

sodo dei primi anni 60 segnava

campi nella Sirte viene dal Great

era asportabile, offrono una sen-

la fine dellItalia nellagricoltura

Man Made River, lottava meravi-

sazione di pena per il desolato

libica.

glia del mondo, il fiume artificia-

squallore: gli arabi vi rifugiano il

Le ultime tracce saranno cancel-

le voluto da Gheddafi, che scon-

loro bestiame mentre essi si at-

late pochi anni dopo dai decre-

figger anche il deserto, come si

tendano nei dintorni [...] nessu-

ti di recupero del patrimonio

legge passando sullo sterrato a

na coltivazione regolare, ottimi

nazionale, seguiti alla proclama-

fianco dei grandi impianti sorve-

terreni abbandonati, niente rota-

zione della repubblica. I decre-

gliati dai militari. Costo 30 mi-

zione agraria, niente concimazio-

ti, emanati nel luglio del 1970,

gliaia di miliardi di dollari.

ne. Il 60% dei mandorli e degli

produssero la confisca di 3000

Il progetto dellIao finanziato

olivi andato distrutto.

aziende agricole italiane e lab-

dallo stato italiano alla voce in-

Asmae relazione sulla Cirenai-

bandono senza indennizzo del-

dennizzi danni di guerra. I vil-

ca, Ambasciata di Londra 1951

lex colonia di 13 000 italiani.

laggi colonici, o i resti di questi e

Oggi lItalia il primo partner

le centinaia di poderi, appaiono

Alla fine del 1961 quasi il 70%

commerciale della Libia. LIstituto

sulla strada, al viaggiatore, come

dei coloni si era disfatto del po-

Agronomico per lOltremare (Iao)

moniti, o fantasmi di unalluci-

dere e alla fine del 64 le fami-

sta realizzando un progetto di

nante miseria.

glie contadine insediate in Tripo-

agricoltura partecipata nella Sirte

Usateli, per raccontare la vostra

litania erano ridotte a 120. Le-

e a Tobruk. Lacqua per irrigare i

storia.

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