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ALLEGATO IV
REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO
1. AMBIENTI DI LAVORO
1.9 Microclima
1.9.1.1. Nei luoghi di lavoro chiusi, necessario far s che tenendo conto
dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i
lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantit sufficiente anche
ottenuta con impianti di areazione.
1.9.1.2. Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere
sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere
segnalato da un sistema di controllo, quando ci necessario per
salvaguardare la salute dei lavoratori.
1.9.1.3. Se sono utilizzati impianti di condizionamento dell'aria o di
ventilazione meccanica, essi devono funzionare in modo che i lavoratori
non siano esposti a correnti d'aria fastidiosa.
1.9.1.4. Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a
controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute
dei lavoratori.
1.9.1.5. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un
pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all'inquinamento
dell'aria respirata deve essere eliminato rapidamente
Ing. Luigi Brugnolo 2009 Politecnico di Milano
1.9.2.1. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all'organismo umano
durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici
imposti ai lavoratori.
1.9.2.2. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della
influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidit ed il movimento
dell'aria concomitanti.
1.9.2.3. La temperatura dei locali di riposo, dei locali per il personale di sorveglianza, dei
servizi igienici, delle mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla
destinazione specifica di questi locali.
1.9.2.4. Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un
soleggiamento eccessivo dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attivit e della
natura del luogo di lavoro.
1.9.2.5. Quando non conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve
provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse
mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione.
1.9.2.6. Gli apparecchi a fuoco diretto destinati al riscaldamento dell'ambiente nei locali
chiusi di avoro di cui al precedente articolo, devono essere muniti di condotti del fumo
privi di valvole regolatrici ed avere tiraggio sufficiente per evitare la corruzione dell'aria
con i prodotti della combustione, ad eccezione dei casi in cui, per l'ampiezza del locale,
tale impianto non sia necessario.
1.9.3 Umidit
ALLEGATO XIII
PRESCRIZIONI PER I POSTI DI LAVORO NEI CANTIERI
2. Aerazione e temperatura
2.1. Ai lavoratori deve essere garantita una sufficiente e salubre quantit
di aria. Qualora vengano
impiegati impianti di condizionamento d'aria o di ventilazione meccanica,
essi devono funzionare in
modo tale che i lavoratori non vengano esposti a correnti d'aria moleste.
2.2. Ogni deposito e accumulo di sporcizia che possono comportare
immediatamente un rischio per
la salute dei lavoratori a causa dell'inquinamento dell'aria respirata
devono essere eliminati
rapidamente.
2.3. Durante il lavoro, la temperatura per lorganismo umano deve
essere adeguata, tenuto conto
dei metodi di lavoro applicati e delle sollecitazioni fisiche imposte ai
lavoratori.
Ing. Luigi Brugnolo 2009 Politecnico di Milano
Effetti generici
Gli effetti generici immediati provocati dallesposizione a temperature
elevate oppure alla luce del sole sono:
- Accaloramento o colpo di calore: la pelle appare calda, secca,
arrossata o violacea; aumento della temperatura corporea; sensazione di
sete intensa, mal di testa, confusione e difficolt respiratorie. Talvolta
pu provocare shock e persino il decesso.
- Spossatezza dovuta al caldo: quadro inferiore grave che pu
precedere lo shock, caratterizzato da pelle pallida, sudorazione
abbondante, mal di testa, affanno, sonnolenza e confusione.
- Insolazione: lesposizione prolungata al sole provoca arrossamento
della pelle e mal di testa.
- Crampi: insorgono a seguito di elevata eliminazione di sali attraverso la
sudorazione eccessiva. Sintomi: mal di testa e dolori muscolari intensi.
- Ustioni localizzate che possono andare dallarrossamento alla
formazione di vesciche
Ing. Luigi Brugnolo 2009 Politecnico di Milano
Effetti generici
Lesposizione alle radiazioni solari (radiazione ultravioletta)
pu portare a lungo andare, allinsorgenza di malattie
generalizzate e gravi quali il tumore della pelle. In tal
senso, occorre tener conto che, attualmente, il cosiddetto
melanoma (tumore maligno della pelle) stato messo in
relazione, come dimostrato da numerosi studi scientifici ,
con lesposizione al sole.
Infine va segnalato che, come avviene nel caso
dellesposizione al freddo, lesposizione a temperature
elevate pu provocare un aumento della sinistralit
lavorativa, per riduzione dei riflessi del lavoratore.
Ing. Luigi Brugnolo 2009 Politecnico di Milano
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Lindice utilizzato dalla norma ISO 72243 per la valutazione dello stress
termico definito come:
WBGT = 0,7 tnw+ 0,3 tg (negli ambienti chiusi)
WBGT = 0,7 tnw+ 0,2 tg+ 0,1 ta (nellambiente esterno)
dove:
tnw la temperatura di bulbo umido naturalmente ventilato (connessa
allumiditdellaria),
tg la temperatura del globotermometro (connessa allesposizione diretta
alla radiazione termica)
ta la temperatura dellaria a bulbo secco.
Nota
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TLV in C WBGT
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CALCOLO IMV
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SCALA IMV
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I valori ottimali generalmente accettati e riconosciuti della temperatura, dellumidit e della velocit nellaria, in
funzione del tipo di lavoro svolto, sono:
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