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VIAGGIARE IN BICICLETTA PARTE 1 Tecnica della Bicicletta

http://www.sahara.it/ferri/bici/

VIAGGIARE IN BICICLETTA
a cura di Nik
PARTE 1 - TECNICA DELLA BICICLETTA
NOTE INTRODUTTIVE
Le informazioni che riporter di seguito sono frutto della piccola esperienza che mi sono fatto sulla pelle , quindi , sono del tutto contestabili. Se
avete idee migliori fatemelo sapere cos mi adeguer Per poter organizzare un viaggio in bici , specie in ambienti desertici , oltre alla resistenza
fisica e psicologica si devono avere delle minime cognizioni sulla tecnica della bici , ecco il perch tratter inizialmente del mezzo , da che cosa
composto ed i vari modelli. D'altronde come pensate di poter riparare una bicicletta se neanche la conoscete ?
Al giorno doggi esistono una moltitudine di aziende che producono bici ed accessori in vari costi , la scelta oltre a dipendere dalle proprie tasche
deve essere orientata in base allutilizzo , una bici da down-hill ( discesa ) anche se robustissima non potr mai andare bene perun viaggio o per
delle escursioni fuori porta perch pesantissima e con una impostazione non adatta a viaggiare.
Vi consiglio di affidarvi nella scelta del mezzo e degli accessori ad un negozio tradizionale e non ad un grande magazzino , perchvi sapr
consigliare al meglio, anche successivamente in caso di problemi e per la manutenzione straordinaria sapr intervenire al meglio in quanto non
un semplice venditore ma il suo mestiere !
Come dice un mio caro amico :
Se sei pi interessato al paesaggio ed ai luoghi attraversati che al peso dell'ultimo componente in "ergal" o "titanio".
Se pedali libero da "cardiofrequenzimetri", "contapedalate" e "muscolometri".
Se non ti sei fatto "upgradare" le articolazioni del ginocchio con un modello in carbonio, costoso, ma pi "performante".
Se inforchi un "cancello" senza vergognarti.
Se cavalchi una "full" da 10 chili senza spandere cacca.
Se preferisci la michetta con lo zola, all'ultima "fantaenergetica" barretta.
Se non ti fai "ritoccare" le orecchie per assomigliare a Pantani.
Se, almeno una volta nella vita, hai pedalato in ciabatte.
Se sei capace di andare in bici "con una mano sola" e affronti baratri di 15 centimetri con stoico eroismo.
allora puoi continuare a leggere

TIPI DI BICICLETTE

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BICICLETTE STRADALI

Facilmente riconoscibili per il manubrio ricurvo, ruote da 28 pollici molto fini che a volte soprattutto in curva hanno il piacere di farvi provare lemozione
della carne che si consuma sullasfalto Hanno una predisposizione corsaiola tanto che le stelle anteriori sono solamente due ( sulle mountain bike tre
) per avere uno sviluppo maggiore , volgarmente parlando la resa in metri di una pedalata.
La frenata dovuta a dei freni di tipo ad archetto , oppure , il primo ostacolo che vi si interpone
Rispetto a tutte le altre bici hanno un peso inferiore perch comunque su strada non subiscono forti sollecitazioni come salti o buche.
Su strada i possessori di tali mezzi sono facilmente riconoscibili perch indossano divise ed accessori in perfetta tinta con il mezzo , riportanti pubblicit
dei pi famosi sponsor delle competizioni di ciclismo , la differenza sta nel fatto che i professionisti vengono pagati per portare il marchio , voi invece no ,
dovete pagare fior di euro per avere una divisa alla moda !
MOUNTAIN BIKE

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E il mezzo per eccellenza adatto ad un uso fuoristradistico e in condizioni estreme. Probabilmente anche per questo fattore che un mondo meno
valutato di quello stadale perch troppo faticoso !!
Definite biciclette dalle ruote grasse perch adottano cerchi da 26 pollici e pneumatici pi o meno tassellati di abbondanti sezioni , variabili in base
allutilizzo ( nel fango , nelle pietraie etc )
Ne esistono principalmente di tre tipi :
rigide : hanno il telaio rigido in acciao o alluminio e sono dei veri e propri muli
monoammortizzate : hanno una ammortizzazione anteriore che rende pi confortevole la marcia su sterrati
biammortizzate : hanno armottizzatori anteriori e posteriori , sono sicuramente le pi comode ma pi pesanti delle precedenti ed hanno il difetto di
disperdere parte della energia trasmessa ai pedali
La rapportatura del cambio pi agile rispetto alle stradali perch si devono superare pendenze estremi su terreni sdrucciolevoli.
La scelta dipende sempre dallutilizzo e dalle tasche ma state attenti a non farvi ingolosire da prezzi stracciati : una biammortizzata da 100 da
supermercato potrebbe andare benissimo per andare a fare la spesa allo stesso ipermercato se abitate vicino !

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Torno a ribadire che la qualit ha un prezzo.


Maggiore sar la tecnologia sul mezzo , maggiore saranno le spese di acquisto e manutenzione , quindi , utilizzate il buon senso nellacquisto.
Il biker da mountainbike riconoscibile perch molte volte ricco di escoriazioni ed ematomi o se non si vedono perch ricoperti da fango o alla peggio (
o meglio dipende dai punti di vista ! ) da residui organici lasciati da animali sul suolo
CITY BIKE

Praticamente sono una via di mezzo tra una da strada e una mtb , utilizzate da chi non sadico come i fuoristradisti e non nemmeno schizzinoso
come quelli stradali !
Si prestano bene ad un utilizzo cicloturistico comodo , dato anche dalla posizione in sella pi rilassata rispetto alle cugine.

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IL TELAIO
Il telaio la struttura ossea della bicicletta , comunemente costituito dai seguenti elementi :

La forma a diamante del telaio pi classico, costituita da quattro tubi principali che si uniscono in due punti detti nodi e, da un carro posteriore formato
da quattro tubazioni pi sottili, unite ai forcellini di innesto della ruota posteriore.
Tubo piantone (seat tube): determina l'altezza del veicolo ed unisce il nodo di sella al nodo del movimento centrale.
Tubo orizzontale
(top tube): collega il nodo di sella al tubo di sterzo: nella MTB, non mai realmente orizzontale, ma pi o meno inclinato verso li nodo di sella (geometria
sloping).
Tubo obliquo
(down tube): collega il tubo di sterzo al nodo del movimento centrale. E' la tubazione pi sollecitata dell'intero telaio, perci a
l sua sezione solitamente
maggiore rispetto alle altre.
Tubo di sterzo
(steerer tube): collega il tubo orizzontale al tubo obliquo. Al suo interno passa il cannotto di sterzo e, per questo motivo, la sua inclinazione (69 - 72
gradi), determina in modo fondamentale la guidabilit del veicolo. Mentre nelle bici da corsa, il diametro di questo corto tubo di un pollice (25,4 mm
esterno), nella quasi totalit delle MTB, vengono montati tubi con un diametro da 1"1/8.
Nodo di sella: il punto di giunzione in cui convergono il tubo orizzontale, il tubo piantone ed i foderi posteriori verticali.

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Nodo del movimento centrale: qui convergono il tubo piantone, quello obliquo ed i foderi posteriori orizzontali.
Scatola del movimento centrale: corto tubo posto vicino al nodo del movimento centrale. perpendicolare agli altri, poich al suo interno trova sede il
movimento centrale al quale sono collegate le pedivelle
Foderi orizzontali
(chainstays): coppia di tubi che collega la scatola del movimento centrale ai forcellini di innesto della ruota posteriore. Possono essere pi o meno
curvati, per ottenere la massima luce possibile nel punto di passaggio della ruota.
Foderi verticali
(seatstays): coppia di tubi che collega i forcellini al nodo di sella. Spesso per aumentare la loro rigidit, vengono collegati tra loro mediante un ponticello
I materiali di produzione dei telai sono svariati , in ogni categoria esistono prodotti pregiati e da discarica e possono essere :
Acciaio : lega molto robusta ma soggetta ad arrugginire se non trattata con appositi prodotti :

Le tubazioni pi economiche hanno uno spessore costante, in altre, pi costose, la sezione interna variabile. In pratica, si rinforzano solo le zone
maggiormente sollecitate ed a rischio di cedimento, ottenendo cos un notevole risparmio di peso nella struttura definitiva e contemporaneamente, del
nostro portafogli.
Vengono prodotte tubazioni con doppio, triplo e quadruplo spessore.
Esistono anche tubazioni con sezione maggiorata (oversize), e ovalizzata: hanno spessori molto ridotti (0,4 millimetri), che permettono la realizzazione
di strutture rigide e leggere.
Alcuni telai, sono assemblati anche con tubazioni coniche (in particolare per il tubo obliquo).
Tutte queste variabili, non sono semplici esempi di stile, ma mirano ad alleggerire quanto pi possibile il prodotto finito, senza penalizzare la rigidit e la
robustezza della struttura
Per quel che riguarda le saldature :
--La saldatura MIG (Metal Inert Gas). Utilizzata per telai economici: l'arco elettrico, scocca tra il pezzo da saldare ed il filo di materiale d'apporto che, si
fonde alla superficie dei tubi formando un collare.

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--La saldatura TIG (Tungsten Inert Gas).

Per le sue caratteristiche meccaniche elevate, la pi utilizzata per telai di medio ed alto livello. Il prodotto finito caratterizzato da un collare di pallini a
squama di pesce, che circonda il punto d'unione dei tubi.
Il procedimento, avviene in atmosfera di gas inerte, per mezzo di un elettrodo al tungsteno, che permette la fusione del metallo utilizzato come legante
Viene utilizzata per tubazioni d'acciaio, alluminio e titanio.

Alluminio
E' un materiale d'utilizzo piuttosto recente in ambito ciclistico e, al contrario dell'acciaio, il suo sfruttamento non strettamente legato alla forma ed alle
misure delle tubazioni, infatti, sempre pi spesso questo materiale viene usato per la costruzione di telai scatolati. Le soluzioni stilistiche e tecniche,
sono in questo caso molto varie.
Generalmente, un telaio in alluminio, rispetto ad uno d'acciaio, meno elastico, pi rigido e leggero. La minor resistenza meccanica di questo materiale,
obbliga ad usufruire di tubazioni con sezione e spessore maggiorati (ecco il motivo della maggior rigidit strutturale).
La saldatura utilizzata per questo materiale di tipo TIG, solo alcuni costruttori (i soliti esibizionisti...) optano per il giunto pi incollaggio!
Il regno incontrastato dell'alluminio, quello delle biammortizzate, in cui la rigidit del telaio, permette agli elementi elastici anteriori e posteriori di
lavorare al meglio; in pi, la struttura soggetta a minor sforzo meccanico.
Altri materiali
Recentemente, diversi materiali compositi, solitamente sviluppati per esigenze militari, sono stati utilizzati nella costruzione di telai ciclistici.

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Carbonio, Magnesio, Termoplastica... Sono molto costosi e richiedono tecnologie ed attrezzature sofisticate, nonch, una grande esperienza da parte
del costruttore.
Permettono di ottimizzare il dimensionamento di ciascun punto del telaio, cos da ottenere strutture leggere e con un grado di rigidit appropriato.
La complessit ed il costo degli stampi, limitano la scelta della taglia ed eventuali evoluzioni future.
Questi materiali, vengono utilizzati per:
--Telai monoscocca: costruiti senza saldature in un unico pezzo, per mezzo di uno stampo. Si possono ottenere forme sinuose ed accattivanti.
--In tubazioni: il materiale utilizzato per la costruzione di tubi, che vengono poi uniti tramite giunto pi incollaggio.

FORCELLE
La forcella quellelemento di unione tra ruota anteriore e telaio importante perch determina la stabilit e la direzionalit del mezzo . Principalmente si
dividono in due categorie :
rigide : sono ormai obsolete e montate su bici di fascia bassa , sono la tecnologia pi bassa presente sul mercato
ammortizzate : adottate dalla maggioranza delle bici praticamente sono un doppio stelo , lelemento ammortizzante pu essere a molla o nei
modelli pi evoluti ad aria ed olio . La seconda versione pi leggera e con movimenti tarabili per va da s che necessitano di maggior
manutenzione .
Come per molti accessori sul mercato ne esistono di vari modelli , le pi estreme sono quelle per bici da discesa con escursioni da mm 170 di
derivazione motociclistica , per un viaggio possono bastare quelle da cross-country con corsa da 80 mm . Vorrei ricordare che pi a
l forcella morbida e
confortevole pi si ha dispersione di energia della pedalata . Nelle fotografie seguenti si vedono una a molle ( foto di sinistra ) e una ad aria e olio a
doppia piastra a steli rovesciati di tipo da moto cross per discese estreme ( foto di destra ). Da poco stato attuato un sistema per poter bloccare la
forcella con una levetta , in modo tale sui fondi asfaltati o in salita si potr sfruttare tutta lenergia senza sprechi , chiss dove finiremo

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SISTEMA DI TRASMISSIONE
Il sistema di trasmissione quellinsieme di elementi che servono a trasferire la forza dai pedali alla ruota e consentirci lavanzamento. Gli elementi che
fanno parte di questa categoria sono :
Pedali :

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Tipo tradizionale con gabbietta e puntapiedi

Tipo a sgancio rapido

, ruotando il tallone del piede verso lesterno la scarpetta si sgancia dalla sede permettendo al ciclista di appoggiare i piedi a terra. Questa
soluzione permette di eseguire una pedalata rotonda ossia , quando un pedale spinge laltro tira aumentando la resa
guarnitura :

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Per guarnitura si intende il kit composto da pedivelle e dalle tre corone anteriori

Pedivelle : generalmente hanno una lunghezza di mm 170-175 ma ne esistono anche su misura . Devono avere doti di robustezza e vengono realizzate
in alluminio. Ultimamente se ne vedono in carbonio ma sono veramente poche
Corone : solitamente sono tre da 22 , 32 e 42 denti ma esistono anche delle piccole varianti

movimento centrale :

E inserito allinterno del telaio nel punto in cui si incontrano il tubo obliquo e il piantone , praticamente un perno che gira in due cuscinetti ed alle
estremit vengono collegate le pedivelle. Ultimamente sulle mtb di medio e alto livello se ne trovano a tenuta stagna , ottimi per evitare infiltrazioni di
sabbia e sporco.

catena :

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da tutti conosciuta ma da molti sottovalutata


E lelemento che trasmette lenergia della pedalata alla ruota posteriore. Composta da maglie metalliche flessibili necessita di buona lubrificazione per
diminiuire gli attriti tra i vari elementi e quindi abbassare il rischio di rotture. Si visto varie volte in situazioni estreme come fango campioni fermi a
riparare la catena spezzata

pacco pignoni :

E linsieme delle stelle montate sulla ruota posteriore . Il numero varia da 7 a 9 stelle in base alle versioni ed anche il numero di denti di ogni stella varia.
Inutile a dirsi che la tecnologia ricerca materiali sempre pi leggeri e resistenti . Nella ruota posteriore inserita la ruota libera che non altro che un
meccanismo che permette ai pedali di far girare il mozzo solo in un senso altrimenti dovreste comunque sempre pedalare a ritmo della velocit , pensate
ad un rettilineo in discesa !

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CAMBIO e DERAGLIATORE
Sono linsieme di meccanismi che permettono alla catena di passare da una stella allaltra.
A tal proposito vorrei riportare un piccolo saggio dellamico Ermes Malvisi :

CACOFONIA METALLICA

Non possiamo iniziare un discorso sul "sistema di cambiata", senza accennare al fatto che, i suoi
componenti, possano essere considerati degli ottimi indicatori del grado di "F.M." (Fanatismo &
Meticolosit) che contraddistingue ciascun biker.
L'F.M. si misura tramite l'analisi delle reazioni provocate al biker dagli eventuali suoni provenienti dal
deragliatore o dal cambio posteriore.
Prendiamo come esempio i due casi estremi:
Ciclista domenicale. Sembra non udire i peggiori frastuoni e le pi ignobili cacofonie
metalliche! Stridolii da superattrito, scricchiolii da sporcizia decennale ed ululati che
annunciano l'imminente cedimento strutturale, sono interpretati da questo pedalatore
ciabattofilo, alla stregua di normali ed inevitabili suoni d'accompagnamento alla
pedalata domenicale.
Biker Evoluto. I sussurri pi sommessi ed i fruscii pi melodiosi e discreti,
rappresentano per questo maniaco della precisione, un vero colpo al cuore ed il motivo
per innumerevoli soste "tecniche".
I controlli: allineamento, pulizia, estetica, CX, serraggio viti, lubrificazione si
susseguono in media ogni dieci pedalate, provocando agli sfigati amici dell'evoluto,
crisi isteriche con risvolti "bikericidi".
Ogni pi leggiadro rumorino percuote i sensibilissimi timpani del meticoloso soggetto,
con la potenza ed il fragore di un terremoto in una vetreria.
Fievoli turbolenze d'aria provocate dallo scorrere della catena, briciole di foglie secche
appiccicate al pacco pignoni, sono il pretesto per continue regolazioni, controlli alle
regolazioni, supervisioni ai controlli delle regolazioni, consulti sulle supervisioni ai
controlli delle regolazioni
Soste tecniche, sempre pi ravvicinate e snervanti, effettuate su componenti precisi e
perfetti, gi al massimo delle prestazioni.
Gli stati d'ansia, provocati dalla maniacale e patologica ricerca del "sublime silenzio

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assoluto" e della scorrevolezza senza compromessi, sono i presupposti per lunghe


notti tormentate da sogni di utopistici deragliatori al quarzo, con cavi a fibre ottiche e
comandi virtuali.

Attualmente sul mercato i marchi pricipali sono : SHIMANO e SRAM poi ci sono altri piccolo marchi artigianali. La differenza sostanziale che
SHIMANO adotta i classici cambi con le levette mentre SRAM usa i cambi sulle manopole tipo accelleratore. Io con i secondi non mi trovo proprio.
Non mi soffermo sulla spiegazione dei vari modelli perch ne esistono molti ed in continua evoluzione ma vedr di esporre gli elementi comuni
fondamentali .

deragliatore anteriore :

Composto da :
-gabbia : sono due pistre parallele nelle quali scorre la catena
-snodo : tramite il cavo ha il compito di spostare la gabbia , la catena essendo al suo interno si sposter sulle stelle
-corpo : fissato sul piantone ha due viti di registro che determinano le corse massime della gabbia per evitare che la catena scenda dalle stelle esterne

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cambio posteriore :

Composto da :
-corpo superiore : elemento di unione al telaio
-corpo mediano : elemento di unione tra il corpo superiore e quello inferiore . Nel suo interno troviamo la molla di ritorno che da tensione al tutto.
-corpo inferiore : serve da sostegno per il bilanciere ed avendo una molla serve anche a tenere in tensione la catena
-bilanciere : formato da due piastre parellele , nel suo interno si trovano due pulegge nelle quali scorre la catena .

comandi :
Le due case prodruttrici Shimano e Sram hanno monopolizzato il mercato . Mi limiter a spiegare le differenze sostanziali visto che esistono molti
modelli ed ogni mattina come se fossero dei quotidiani ne esce uno nuovo

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Modello della Shimano di tipo push-pull perch per far salire o scendere la catena si deve o premere una leva o tirarne unaltra. Attualmente si
arrivati a produrre un comando con il cambio direttamente sulla leva freno. Aspetto con ansia quello a comando vocale !

Modello tradizionale della Sram , il funzionamento dato dalla rotazione della manopola in senso orario o antiorario , immagine come laccelleratore di
una moto che funziona in tutti e due i sensi. Francamente non mi trovo bene con questo meccanismo perch quando si fa forza sulle manopole si rischia
di cambiare.

CAVI e GUAINE

I cavi servono per fare in modo che la bicicletta risponda ai nostri comandi : frenata e cambio rapporto. Si capisce come questi
elementi siano fondamentali .

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Il cavo generalmente di acciaio a fili intrecciati e scorre allinterno della guaina , non in tutti i punti , perch sul piantone ad esempio scoperto. Le
guaine di buona produzione hanno allinterno un rivestimento in teflon per garantire maggiore scorrevolezza , minor attrito e quindi minor usura dei cavi
con possibilit di rotture.

I vari spezzoni di guaina dovrebbero terminare con appositi terminali per evitare che allinterno finisca dello sporco o peggioancora del fango.

FRENI
Non si pu iniziare senza citare il saggio Ermes :

Cazz... Porcaputt... Vaffan... Minch...Assorat...


Queste sono solo alcune tra le pi tipiche e coloratissime esclamazioni, con le quali ogni biker esprime il proprio disappunto, subito dopo aver constatato l'improvvisa
inefficienza del proprio impianto frenante... Pochissimi istanti prima del catastrofico impatto frontale!

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Le "parolacce" non sono troncate per una questione di buon gusto o di rispetto nei confronti di Voi lettori, ma, per il semplice fatto che, proprio in codesta forma ridotta, sono
esclamate. L'albero, il muro, il tornante o la radice, giungono sempre troppo repentini all'impatto e, con eccessivo zelo, sferrano sforbiciate censorie alle nostre roboanti
esclamazioni di terrore.
Consistenti livelli d'abbreviazione, degli improperi emessi, indicano quindi, un'alta considerazione delle proprie capacit di guida: infatti, il biker scafato e sicuro di s, inizia la
frenata sempre all'ultimo istante, quando ormai si trova a ridosso dell'ostacolo; perci, in caso di problemi, gli sfoghi verbali avranno vita molto breve!
"Vaff...!" O addirittura "Va...!"
Il conseguente frastuono, provocato dal cedimento strutturale di femori, tibie, articolazioni e legamenti, soppianter egregiamente le sillabe defunte

Senza parole

I freni attualmente pi usati e reperibili in commercio sono i V.Brake e quelli a disco ( idraulici o meccanici )
a. V-Brake

Si basa sul principio del fulcro e della leva , tirando la leva del freno si tira il cavo che a sua volta fa avvicinare i pattini al cerchio . Il ritorno
garantito da due molle che hanno anche una vite di regolazione della tensione. La differenza tra il corpo di destra e di sinistra che uno ha il
morsetto di fissaggio del cavo e laltro invece ha la funzione di guicavo.
Il pattino lelemento a diretto contatto con il cerchio , ne esistono una marea di tipi e di mescole. Generalmente sulla confezione vengono
riportate le caratteristiche : se per asciutto , bagnato , fango etc.. Ne esistono di intercambiabili ( si cambia solo il gommino ) e di usa e getta .

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b. cantilever

Sono freni oramai in disuso o si trovano su bici di bassa qualit . Sono molto simili ai V-brake solo che il tiraggio centrale , il cavetto pu essere
collegato direttamente ad un corpo e collegato allaltro con un altro spezzone o arrivare al centro del ponticello e i due corpi sono collegati da un
unico spezzone.
c. freni a disco

I freni a disco , come detto in precedenza , possono essere idraulici o meccanici . Senza dubbio hanno una resa maggiore dei V-brake anche in
condizioni estreme come forti pendenze o con pioggia , non a caso i primi si sono visti sulle bici da downhill ( discesa ). Altro vantaggio che in
caso di caduta e con il cerchio che si storta limpianto frenante funziona ugualmente perch lavora vicino al centro della ruota. Di contro hanno
lelevato costo , i costi di manutenzione e il peso , anche se ultimamente vengono sfornati modelli in metalli leggerissimi. Tra quelli idraulici e

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meccanici consiglio i primi perch i modelli meccanici , generalmente installati su bici di bassa gamma , hanno dimostrato di avere problemi come
ad esempio il bloccaggio delle pastiglie contro il disco ! Tratteremo solamente di quelli idraulici.

Azionando la leva freno viene compresso il liquido frenante che viene spinto allinterno del tubicino di collegamento con la pinza , quindi , non si
tira il cavo ma si spinge il liquido. Alcuni modelli sullattacco della leva freno hanno un vaso di espansione per il liquido . La pinza al suo interno ha
dei pistoncini che spinti dal liquido spingono a loro volta le pastiglie che vanno contro il disco. I dischi prodotti in vari modelli sono in acciaio o in
alluminio con varie forature per lautopulimento e evitare il surriscaldamento. I mozzi sui quali sono installati sono appositamente progettati per
ogni modello con caratteristiche che variano in base ai costruttori. Praticamente non c differenza con quelli montati sulle moto.

IL MANUBRIO E I SUOI ACCESSORI


Il manubrio oltre ad influire sulla guida influisce sulla posizione di guida perch variando le dimensioni , linclinazione e la piega si ottengono posizioni
racing o da turismo
Il manubrio composto dai seguenti elementi :
a. attacco tradizionale o attacco aheadset

Lattacco tradizionale come una L rovesciata , nellanello orizzontale viene serrato il manubrio . Per fissarlo al cannotto del telaio si avvita la brugola
dellexpander , essendo costretto allinterno del tubo ed espandendosi per il serraggio si blocca. Laltezza viene regolata a mano.

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Lattacco aheadset si differisce dal tradizionale per lassenza dellattacco verticale con la brugola di espansione. Lattacco viene fissato direttamente al
cannotto della forcella con una brugola , mentre nellanello orizzontale viene fissato il manubrio. Negli ultimi modelli lanello apribile totalmente perch
nel caso in cui si debba asportare il manubrio si pu evitare di togliere tutti gli accessori come le leve freno. Laltezza viene regolata interponendo o
togliendo degli anelli che fungono da spessori. Il materiale pi utilizzato lalluminio lavorato al CNC ed esistono anche dei modelli in carbonio ,
ovviamente , a prezzi da suicidio !

b- serie sterzo
La serie sterzo sono quegli elementi che si trovano nel tubo di sterzo ed uniscono la forcella al telaio e al manubrio. Praticamente si tratta di ghiere e
cuscinetti che garantiscono una regolare rotazione. I materiali utilizzati sono , in ordine crescente di qualit , acciaio , alluminio e titanio.
I tipi che possiamo trovare sono :

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FILETTATE per attacchi di tipo tradizionale


1 - Controdado
2 - Rondella dentata. Favorisce il serraggio del controdado senza perdere la registrazione ottenuta agendo sulla calotta.
3 - Calotta superiore con sede di scorrimento sfere.
4 - Eventuale anello di tenuta alla polvere.
5 - Gabbietta di sfere o rullini.
6
- Cono superiore. S'inserisce a pressione nel tubo di sterzo e, insieme alla calotta superiore, costituisce una delle due sedi di
scorrimento per le sfere.
7 - Calotta inferiore, inserita a pressione nel tubo di sterzo. Insieme all'anello di scorrimento inferiore, costituisce la seconda sede
di scorrimento delle sfere.
8 - Gabbietta delle sfere o rullini inferiori, con eventuale anello di tenuta alla polvere.
9 - Anello di scorrimento inferiore, s'inserisce a pressione alla base del cannotto della forcella.

Per la registrazione della serie di tipo classico, occorrono due chiavi apposite: con una si agisce sulla calotta superiore, sino all'eliminazione

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degli eventuali giochi, con l'altra si chiude il controdado, impedendo eventuali allentamenti. Le misure delle chiavi, variano nei diversi modelli.

AHEADSET per forcelle senza filetto

1 - Vite di registro posta sul tappo, ancorina e cono di registro. Questo gruppo d'elementi, direttamente interessato alla
regolazione della serie sterzo.
2 - Calotta superiore con sede di scorrimento delle sfere.
3 - Gabbietta delle sfere o dei rullini.
4
- Cono di scorrimento superiore. S'inserisce a pressione nel tubo di sterzo e, insieme alla calotta superiore, costituisce una delle
due sedi di scorrimento delle sfere.
5 - Calotta inferiore, inserita a pressione nel tubo di sterzo. Insieme all'anello di scorrimento inferiore, costituisce la seconda sede
di scorrimento delle sfere.
6 - Gabbietta delle sfere - o dei rullini - inferiore, con eventuale anello di tenuta alla polvere.
7 - Anello di scorrimento inferiore, s'inserisce a pressione alla base del cannotto della forcella.
La regolazione della serie sterzo, con questo sistema molto semplice: dopo aver allentato l'attacco manubrio, con una comunissimachiave
a brugola, si agisce sulla vite posta sul tappo della serie stessa e, ottenuta la perfetta registrazione, si blocca il tutto serrando nuovamente il
morsetto dell'attacco manubrio

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VIAGGIARE IN BICICLETTA PARTE 1 Tecnica della Bicicletta

http://www.sahara.it/ferri/bici/

C manubrio
Ne esistono di moltissimi tipi : diritti , curvi , curvi con rinforzo Quelli con una maggiore curvatura vengono utilizzati nel downhill e possono
avere anche il rinforzo , mentre quelli pi diritti sono utilizzati nel cross-country dove serve avere maggiore peso concentrato sulla ruota
anteriore per aumentare la resa in salita e la aereodinamicit

CERCHI e PNEUMATICI
Possiamo definirli come lelemento di trasmissione della nostra potenza al suolo , ci permettono lavanzamento su strade , sterratietc Le
case costruttrici sono quasi tutte le stesse dei pneumatici delle auto , tranne alcune specializzate in questo settore e molto affidabili. Diffiderei
da modelli sconosciuti super economici.
a. pneumatici
- stradali : sezione ridotta allosso per diminuire i pesi e gli attriti con lasfalto , pressione elevata in quanto su strada non esistono
asperit che necessitano di ammortizzamento . Hanno spalla laterale molto piccola e il battistrada liscio o con scolpiture finissime.
Necessitano di camera daria apposita.
fuoristrada ( mtb ) : sezione maggiorata rispetto ai primi perch devono viaggiare in terreni ostinati , maggior robustezza sui fianchi per
eviate pizzicature , scolpiture pi o meno aggressive in base allutilizzo ( asciutto , fango etc ). Ultimamente stanno prendendo piede i
tubelles senza camera daria anche se sono ancora molti i modelli tradizionali.

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a. cerchi
In base allutilizzo esistono cerchi specifici , il numero di raggi generalmente ( intendo un uso amatoriale semiprofessionistico) varia in
base al loro spessore ; maggiore sar la robustezza dei raggi , minore sar il loro numero , il tutto comunque entro i limiti dellarobustezza !
Generalmente se una bicicletta di media gamma monta gi di serie buoni cerchi . Non sto qua ad elencare le tipologie ed i modelliperch mi
ci vorrebbe una settimana , comunque , consiglio di stare su modelli buoni senza badare troppo ad alleggerire i pesi perch specie n
i un
viaggio non sono i 50 grammi che fanno la differenza a laffidabilit.Per montare pneumatici tubelles ci vogliono degli appositi cerchi , anche
se esistono dei kit di trasformazione . Stesso discorso vale per i freni a disco ( cerchi gi assemblati ) per poterli installare suuna ruota
necessitano di avere i mozzi predisposti per lalloggiamento.
NOTE FINALI
Torno a ribadire il concetto di affidarsi ad uno specialista , soprattutto le prime volte , che oltre a diventare di fiducia vi sapr consigliare i
prodotti giusti , senza spendere soldi in accessori non adatti alle vostre esigenze che poi andranno a finire dimenticati in un angolo. E vero
che molti prodotti di marca hanno dei costi non sempre limitati per generalmente sono quelli che garantiscono maggiori
prestazioni/durata nel tempo perch alla base c uno studio ed una ricerca dei materiali e dei metodi di lavorazione. Con questo non intendo
dire di acquistare i prodotti pi o meno costosi , ma di valutare un rapporto qualit prezzo-esigenze , perch una pedivella in carbonio pesa
100 grammi in meno di una in alluminio , fa la stessa identica funzione ma costa 10 volte tanto ! Potrebbe valere il discorso se siete dei
professionisti , ma allora perch avete letto ci che ho scritto ?! Buone pedalate

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