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RENATO ALTERIO

m5s

M5S

SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

C'ERAVAMO TANTO AMATI !

Federico Pizzarotti, alias Capitan Pizza secondo Grillo, eletto


sindaco di Parma con il compito fallito di eliminare un
inceneritore oggi in conflitto con il duo Grillo/Casaleggio e gi
dai tempi dell'adunata grillina del Circo Massimo di Roma
invitava i ragazzi del M5S a mollare Grillo prima che sia
troppo tardi. Questo la dice lunga sul come nel nostro mondo
cambiano in fretta gli umori e gli orizzonti di persone che
sembravano prestate alla politica ma che, di fronte alla realt
delle cose, sono costrette per onest a cambiare le loro
valutazioni ed i loro comportamenti. Uno di questi casi anche
quello dei rapporti deteriorati fra Pizzarotti ed il duo Grillo Casaleggio. da tempo che i due Guru vorrebbero cacciare
Pizzarotti dal loro Movimento per esitano a farlo solo perch
hanno paura che la sua espulsione potrebbe avere un effetto
boomerang per loro. Questo inoltre anche il solo motivo per cui
Casaleggio va ripetendo, a destra e a manca, che Pizzarotti si
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far fuori da solo. Non si capisce perch. Nel frattempo per


Pizzarotti non se ne stato l solo a guardare e prendere ordini e,
da parte sua, ha inviato un sms ai parlamentari pentastellati con il
quale ha chiesto loro di prendere le distanze dai vertici del
Movimento scrivendo che: Se non lo fate, il Movimento si
sgretoler e voi sarete i primi responsabili. A questo punto
perci non difficile capire come probabilmente andr a finire
perch ci sono nel M5S vari problemi che si sommano fra di loro
al punto che da qualche tempo il movimento sullorlo di una
crisi di nervi. A farlo sussultare non c' pi solo la diffidenza
storica di alcuni dissidenti di sempre ma anche quella di molte
altre pecorelle del gregge. Molti pentastellati infatti, un po alla
volta, si vanno chiarendo le idee come si evince dalla seguente
lucida analisi fatta in un sms da un certo Marco Imarisio sui
comportamenti della Ditta Grillo Casaleggio. Imarisio ha
scritto che: Molti hanno capito subito come funzionava ( la
Ditta ) diventando: perfetti polli dallevamento, ortodossia
assoluta in cambio di una effimera notoriet capace di
mascherare la propria irrilevanza. Quelli che non ci stanno
sono destinati a dirigersi verso luscita, solo questione di
tempo. Il sindaco di Parma porta sulle spalle il peso della prova
dei fatti, vero grande dilemma del M5S. Davanti al governo di
una citt viene difficile conciliare idea e azione, teoria e pratica,
Casaleggio e Pizzarotti. Quest'ultimo insiste nel dire che le idee
contano pi delle persone infatti la sua idea, condivisa da molti
altri, quella di un movimento aperto al dialogo e alle idee di
tutti i suoi componenti, cosa che si conferma sempre di pi come
unillusione. Illusione oppure no sta di fatto per che tutto ci
ha una conferma definitiva dopo la espulsione dal Movimento,
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ottenuta in maniera quasi rocambolesca, di Rizzetto e Pinna.


Abbiamo appurato infatti che costoro, secondo Grillo, ( insieme
ad altri parlamentari M5S che oggi sono diventati anche loro a
rischio espulsione) non rendicontavano sul sito di riferimento i
versamenti di quella parte di stipendio imposta loro da Grillo e
Casaleggio. I due per hanno replicato che tutto avvenuto
perch, non fidandosi, avevano chiesto spiegazioni sul contenuto
del sito della rendicontazione ma la loro richiesta, chiss
perch, rimasta senza risposta. Ed allora diciamoci la verit
perch anche a noi ci assale il sospetto che la presunta colpa del
mancato versamento del Pizzo a Grillo sia stata solo un
pretesto per nascondere scomode verit. La conclusione
comunque che: la cacciata di Pinna e Rizzetto ha creato molti
malumori nella rete del Grillo ed allora il Boss degli improperi
e degli insulti, con la scusa di essere un po stanchino, ha
cercato di placare gli animi nominando al suo fianco un
direttorio formato da cinque affiliati al clan dei cinque stelle, i
migliori di tutti, con il compito di ratificare o meno le sue
decisioni ma in realt come alibi al suo decisionismo. I prescelti
sono stati: Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico,
Carla Ruocco e Carlo Sibilia. Ma che meraviglia! Senonch il
fatto palesemente solo fumo negli occhi per gli stolti perch si
tratta, guarda caso, di cinque suoi fedelissimi i quali, per non
rovinarsi la carriera politica, non avranno mai nulla da
obiettargli! Cos punto e accapo! Ed allora, amici cari, campa
cavallo che l'imbroglio ancora una volta servito!

A cura di Renato Alterio


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