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PIANO
dellOFFERTA
FORMATIVA
2014 2015
INDICE
1.
PREMESSA
2.
DATI ISTITUTO
3.
CONTESTO SOCIO-CULTURALE
4.
FINALIT
5.
OBIETTIVI FORMATIVI
6.
SCELTE EDUCATIVE
7.
SCELTE DIDATTICHE
CAPITOLO 2: ORGANIZZAZIONE
8.
RIFORMA DEL SISTEMA SCOLASTICO DI ISTRUZIONE
8.1.
SCUOLA DELLINFANZIA
8.2.
SCUOLA PRIMARIA
9.
GLI ORGANI COLLEGIALI
10.
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
10.1.
LA CONTEMPORANEIT
10.2.
IL CALENDARIO SCOLASTICO
10.3.
ASSENZE DEGLI ALUNNI
10.4.
RITARDI ALLENTRATA
10.5.
USCITE ANTICIPATE
10.6.
USCITA AL TERMINE DELLE LEZIONI
10.7.
INGRESSO DEI GENITORI
10.8.
USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DISTRUZIONE
10.9.
CRITERI PER LISCRIZIONE ALLE CLASSI PRIME
CAPITOLO 3: OFFERTA FORMATIVA
11.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE DELLE SCUOLE DELLINFANZIA
11.1.
CAMPI DI ESPERIENZA
12.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE DELLE SCUOLE PRIMARIE
12.1.
DISCIPLINE MINISTERIALI
12.2.
INCLUSIONE
13.
AMPLIAMENTO DELLOFFERTA FORMATIVA
13.1.
IL REFERENTE
14.
PROGETTI SCUOLA DELLINFANZIA
14.1.
PROGETTO ACCOGLIENZA
14.2.
PROGETTO AMBIENTE: IMPARIAMO A CONOSCERE E VALORIZZARE IL NOSTRO
TERRITORIO LE STAGIONI CAMBIAMENTO DELLAMBIENTE
14.3.
PROGETTO CONTINUIT NIDO SEZIONE PRIMAVERA SCUOLA DELLINFANZIA
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO
14.4.
PROGETTO DI ASCOLTO E COMPRENSIONE IN LINGUA INGLESE
14.5.
PROGETTO DI MUSICA
14.6.
ALTRE INIZIATIVE
15.
CONTINUIT SCUOLA DELLINFANZIA SCUOLA PRIMARIA
15.1.
UNIT DIDATTICA PONTE
15.2.
COORDINAMENTO (INFANZIA-PRIMARIA).
16.
PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
16.1.
PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
16.2.
PROGETTO PER LA CONTINUIT FRA I VARI ORDINI DELLA SCUOLA DI BASE
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16.3.
PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E DI EDUCAZIONE
ALIMENTARE
16.3.1.
INTRODUZIONE
16.3.2.
FINALIT
16.3.3.
OBIETTIVI
16.3.4.
CONTENUTI
16.3.5.
PERCORSO DIDATTICO
16.3.6.
LUOGHI E SPAZI
16.4.
PROGETTO TEATRO
16.5.
PROGETTO TRINITY
16.6.
PROGETTO ENGLISH WEEKEND
16.7.
LABORATORI (CLASSI APERTE)
16.7.1.
LABORATORIO INGLESE
16.7.2.
LABORATORIO INFORMATICA
16.7.3.
LABORATORI: LINGUISTICO E SCIENTIFICO
16.7.4.
PROGETTO DI MUSICA FORMARSI CON LA MUSICA
16.8.
ALTRE INIZIATIVE
CAPITOLO 4: LE RISORSE
17.
LE RISORSE UMANE INTERNE
17.1.
COORDINATORE DIDATTICO
17.2.
DOCENTI
17.3.
COLLABORATORI SCOLASTICI
17.4.
STAFF DI DIREZIONE
CAPITOLO 5: VALUTAZIONE
18.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
19.
RAPPORTO SCUOLA/FAMIGLIA
CAPITOLO 6: PRESENTAZIONE DELLE SINGOLE SCUOLE
20.
SCUOLA DELLINFANZIA
20.1.
ORARIO
20.2.
ORGANICO
20.3.
SPAZI DESTINATI AI BAMBINI
21.
SCUOLA PRIMARIA (PARITARIA)
21.1.
LORARIO OBBLIGATORIO
21.2.
ORARIO
21.3.
ORGANICO
21.4.
SPAZI DESTINATI AI BAMBINI
22.
CONCLUSIONI
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53
1.
PREMESSA
Il Piano dellOfferta Formativa il documento fondamentale costitutivo
dellidentit culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
2.
DATI ISTITUTO
FONDAZIONE MONS. A. PINTO e S. CATERINA
LARGO PINTO, 1
84078 Vallo della Lucania (SA)
- : 0974.4310
: www.scuolapinto.it
@: info@scuolapinto.it
COD. FISCALE: 93010590656
CCP:
una puericultrice;
unassistente;
I docenti in servizio presso la scuola dellInfanzia sono n3, n2 esperti (Lingua inglese,
Informatica) e n1 insegnante di religione.
I docenti in servizio presso la scuola Primaria sono n5, n1 insegnante di religione
Cattolica e n.2 esperti (lingua inglese e informatica).
3.
CONTESTO SOCIO-CULTURALE
Il quotidiano contatto coi bambini e losservazione del contesto in cui si opera,
tipologie familiari eterogenee con tendenza alla diminuzione del numero dei
componenti,
di famiglie sempre pi consapevoli del valore della conoscenza e grazie anche alla precoce
scolarizzazione. Nel nostro territorio, infatti, la quasi totalit dei bambini frequenta la scuola
dellinfanzia.
Tuttavia, labbondanza di stimoli esterni e gli intensi ritmi di vita possono influire
negativamente sulle capacit di concentrazione, di ascolto e di riflessione.
I bambini si manifestano tendenzialmente desiderosi di sperimentare attivit sempre
nuove, consumando rapidamente esperienze ed informazioni.
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4.
FINALIT
Formare luomo e il cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione.
Contribuire a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona
umana.
12
5.
OBIETTIVI FORMATIVI
Favorire lautostima.
13
6.
SCELTE EDUCATIVE
Costruire un ambiente sereno e socializzante nel plesso e nel gruppo classe tramite il
dialogo, lascolto, lesposizione dei propri vissuti, la valorizzazione dei caratteri
positivi di ciascuno.
Cogliere ogni occasione, durante lattivit scolastica, per riflettere sui comportamenti
e pervenire:
a) alla consapevolezza della necessit di regole nella quotidiana
convivenza;
b) alla formulazione di norme concordate;
c) al chiarimento dei diritti e dei doveri di ciascuno.
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15
7.
SCELTE DIDATTICHE
Considerare le discipline non come fini bens come mezzi per la crescita culturale e la
formazione personale dei bambini.
Partire dalle esperienze concrete degli alunni e ricercare un costante rapporto con
lambiente.
Avvalersi anche della collaborazione di agenzie ed esperti presenti sul territorio come
arricchimento delle attivit.
Progettare in modo flessibile i tempi, gli spazi e i modi per realizzare percorsi adeguati
alle peculiarit dei soggetti e alle diversit dei saperi da apprendere.
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CAPITOLO 2: ORGANIZZAZIONE
17
8.
Definizione delle norme generali relative alla scuola dellinfanzia e del primo ciclo
dellistruzione) e con riferimento alle indicazioni per il Curricolo, la progettazione curriculare
della Scuola Mons. A. Pinto si articola, per la scuola dellinfanzia e la scuola primaria, in
specifici modelli didattico organizzativi.
Per quanto riguarda le nuove possibilit legate alliscrizione, si specifica quanto segue.
8 .1 .
SCUOLA DELLINFANZIA
Anche per lanno 2014 - 2015 possono iscriversi, secondo criteri di gradualit e in
SCUOLA PRIMARIA
previsto che alla scuola primaria si iscrivano i bambini nati entro il 31 dicembre
2008.
tuttavia possibile iscrivere anticipatamente anche i bambini nati dal 1 gennaio al 30
aprile 2009.
18
9.
Coordinatore Didattico.
Ha potere deliberante in materia di funzionamento educativo e didattico dellIstituto e
tiene conto di eventuali proposte e pareri del Consiglio di Interclasse/Intersezione.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
composto da: Coordinatore Didattico di diritto, n.6 rappresentanti del personale
docente eletto dal Collegio dei Docenti di cui n.5 della scuola primaria e n.1 della scuola
dellinfanzia, n. 1 rappresentante del Personale Amministrativo e tecnico - ausiliario eletto dal
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corrispondente personale, n. 6 genitori degli alunni eletti dai genitori stessi di cui n.5 della
scuola primaria e n.1 della scuola dellinfanzia.
Elabora e adotta gli indirizzi generali per quanto concerne il funzionamento
amministrativo e didattico dellIstituto. Dura in carica tre anni ed presieduto da un
rappresentante dei genitori eletto.
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10.
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Per agevolare lorganizzazione interna, le seguenti materie vengono gestite secondo
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25
11.
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CAMPI DI
ESPERIENZA
IL S E LALTRO
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
IMMAGINI,
SUONI,
COLORI
I DISCORSI E LE
PAROLE
LA
CONOSCENZA
DEL MONDO
EDUCAZIONE
RELIGIOSA
FINALIT
Questo ambito legato a tutte quelle esperienze che stimolano il bambino ad
interiorizzare buone norme di comportamento e valori indispensabili per una
positiva convivenza allinterno della comunit. Riguarda anche le grandi
domande essenziali, lorigine del mondo e della vita.
Questo ambito di apprendimento favorisce la presa di coscienza del valore del
corpo come una delle espressioni della personalit del bambino. Le attivit
psicomotorie, sensoriali e corporee, contribuiscono in maniera significativa allo
sviluppo di una immagine positiva di s.
Riguarda la comunicazione multimediale, musicale, drammatico-teatrale, che
educa il bambino al piacere del bello e al gusto estetico e lo avvicina al
patrimonio artistico e culturale del nostro paese. Si riferisce alla capacit del
bambino di sperimentare liberamente diverse tecniche grafico pittoriche.
Questo campo si pone la finalit di far acquisire fiducia nelle proprie capacit
comunicative, relazionali ed espressive. Favorisce in tutti i bambini luso della
lingua italiana e promuove lo sviluppo di un pensiero critico e creativo.
lambito dellesplorazione della realt, della ricerca, della riflessione sulle
esperienze fatte dal bambino, che impara a confrontarsi con il mondo che lo
circonda. Si rivolge alla capacit di raggruppamento, misurazione,
comparazione e classificazione.
Sviluppa il sentimento di reciprocit e fratellanza.
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12.
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Arte e
immagine
Corpo
Movimento
Sport
Educazione al
Suono
e alla Musica
Lingua
Straniera
(inglese)
Informatica
Il Collegio dei Docenti stabilisce le quote orarie settimanali ritenute congrue per
ciascuna disciplina secondo un equilibrato quadro formativo.
Gli insegnanti contitolari definiscono, allinterno della fascia temporale indicata dal
Collegio dei Docenti, i tempi effettivi da dedicare alle singole materie sulla base della
programmazione didattica e nel rispetto dei ritmi di apprendimento degli alunni e dei loro
bisogni formativi. possibile uno scostamento orario del 15% tra le diverse discipline, per cui
il monte ore annuale destinato a ciascuna di esse pu subire un adattamento
interdisciplinare qualora gli insegnanti lo ritengano opportuno.
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12.2. INCLUSIONE
La scuola si impegna ad accertare le abilit di base esistenti nel bambino.
Qualora emergano condizioni di svantaggio legate a carenze familiari, affettive, a
situazioni di disagio economico e sociale o a divari culturali e linguistici, essa si adoperer
ad evitare, per quanto possibile, che lo svantaggio porti a fenomeni di insuccesso scolastico
o a problemi di comportamento. A seconda delle diverse situazioni, potranno essere adottate
strategie di intervento quali:
a) Insegnamento individualizzato;
b) Gruppi di livello;
c) Lavoro in piccolo gruppo;
d) Attivit a classi aperte;
e) Colloqui mirati con i genitori e contatti con operatori sociali per mettere a fuoco
eventuali problematiche di tipo educativo didattico, economico, igienico,
comportamentale;
f) Progetti educativo didattici particolari, previsti dalle norme vigenti: attivit
pomeridiane in orario aggiuntivo, legate alla discrezionalit degli insegnanti
(facoltative per gli insegnanti); attivit specifiche per lintegrazione di alunni in
difficolt, soprattutto con luso del PC.
30
13.
insegnamenti che non sono prescritti a livello nazionale ma che la scuola ritiene opportuno
offrire ai suoi alunni in considerazione delle loro specifiche esigenze formative e delle risorse
di cui la scuola dispone. Questi insegnamenti non sono organizzati sotto forma di Discipline
ma sotto forma di Progetti e possono avere durata temporanea o occupare lintero spazio
dellAnno Scolastico, possono rientrare in un ambito disciplinare come arricchimento o
essere trasversali a diversi ambiti disciplinari.
13.1. IL REFERENTE
I compiti del referente per ogni progetto sono quelli di:
31
14.
bambini in et prescolare.
14.1. PROGETTO ACCOGLIENZA
Assemblee ed incontri con i genitori per la presentazione dei progetti rivolti
allinserimento dei bambini nuovi iscritti.
14.2. PROGETTO AMBIENTE: IMPARIAMO A CONOSCERE E VALORIZZARE IL NOSTRO
TERRITORIO
Il progetto intende promuovere la conoscenza, la valorizzazione e il rispetto
dellambiente circostante.
14.3. PROGETTO
CONTINUIT
NIDO
SEZIONE
PRIMAVERA
SCUOLA
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15.
I cinque sensi;
Educazione alimentare;
Educazione ambientale.
In tal modo i bambini che entrano alla scuola primaria trovano un ambiente gi noto,
33
16.
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16.2. PROGETTO PER LA CONTINUIT FRA I VARI ORDINI DELLA SCUOLA DI BASE
Per agevolare il passaggio degli alunni dalla scuola dellinfanzia, alla primaria e alla
secondaria di I grado, stato avviato, da alcuni anni, un Progetto al quale collaborano gli
insegnanti di tutti e tre gli ordini di scuola. Esso si compone di diverse iniziative che investono
tanto il campo educativo quanto quello didattico.
16.3. PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
16.3.1.
INTRODUZIONE
FINALIT
Educazione alimentare;
Attivit di compostaggio;
16.3.3.
OBIETTIVI
16.3.4.
CONTENUTI
35
I mezzi e i metodi;
16.3.5.
PERCORSO DIDATTICO
Attivit didattiche;
Attivit ludiche;
16.3.6.
LUOGHI E SPAZI
Cucina, refettorio;
Aule;
DESTINATARI: alunni di tutte le classi
DOCENTI COINVOLTI: tutti
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LABORATORIO INGLESE
LABORATORIO INFORMATICA
Il nostro paese giustamente riconosciuto come una delle patrie elettive della musica
ma, in contraddizione con questo, onesto riconoscere che la scuola italiana ha quasi
sempre relegato leducazione al suono e alla musica ai margini del curricolo di studio.
La finalit formativa fondamentale consiste nel condurre i bambini a riscoprire il ricco
fattore educativo che il linguaggio musicale racchiude, avvalendoci della collaborazione di
esperti del settore.
16.8. ALTRE INIZIATIVE
La scuola si riserva di valutare ed eventualmente aderire ad eventuali proposte
pervenute oltre la data di approvazione del P.O.F. purch funzionali alle attivit in esso
contenute.
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CAPITOLO 4: LE RISORSE
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17.
Attivit di formazione;
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Sorveglianza degli alunni nelle aule e negli spazi comuni in caso di momentanea
assenza dellinsegnante;
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CAPITOLO 5: VALUTAZIONE
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18.
Osservazioni iniziali
Osservazioni in itinere
Prove di verifica
Valutazione formativa
Interclasse docenti (decide gli interventi sui singoli casi in situazioni particolari).
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19.
RAPPORTO SCUOLA/FAMIGLIA
I genitori sono gli interlocutori della Scuola: insieme ad essi si concordano gli indirizzi
formativi,
si
condividono
le
responsabilit
educative,
si
sostiene
lazione
di
insegnamento/apprendimento.
Essi vanno tenuti presenti anche come potenziali esperti ai quali chiedere
collaborazione.
Il riscontro da parte delle famiglie consente alla scuola di valutare il proprio servizio.
Pertanto si ritiene necessaria la partecipazione effettiva dei genitori e la reciproca
collaborazione.
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20.
SCUOLA DELLINFANZIA
Nellanno 2014 - 2015 sono attivi il Nido per i bambini da 03 a 24 mesi e la Sezione
ORARIO
ORE DI FUNZIONAMENTO
8,00 17,00
sabato
8,00 13,00
Tutti i giorni sar assicurato un periodo prescuola dalle ore 7,40 alle ore 8,00
garantito da un collaboratore scolastico.
20.2. ORGANICO
Lorganico composto da:
3 insegnanti di sezione;
Esperti esterni per linsegnamento della lingua inglese, informatica, scienze motorie e
musica;
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1 cuoca
Si prevede unorganizzazione di orari tale da consentire una maggiore compresenza
una vasta sala giochi dove vivono i momenti di gioco libero e strutturato, nonch
momenti di festa insieme;
una palestra.
48
21.
28 ore
Luned, Marted e Gioved
08.30 16.00
Mercoled e Venerd
08.30 13.30
4,5 ore
49
2,5 ore
Mercoled e Venerd
13.30 16.00
Sabato
08.30 13.00
21.3. ORGANICO
Lorganico composto da:
Esperto di informatica;
1 cuoca;
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PIANO TERRA
1 ingresso
biblioteca
cucina
1 bagno
sala mensa
PRIMO PIANO
Direzione
Laboratorio multimediale
Laboratorio di musica
Pianerottolo.
1 bagno
1 corridoio
1 archivio
Spazi destinati alla scuola dellinfanzia (sala ingresso, bagni con spogliatoio, sala
giochi, n2 aule) e sezione primavera (sala giochi, dormitorio, aula)
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SECONDO PIANO
pianerottolo
corridoio
5 aule
2 bagni
1 vasto terrazzo
LIstituto circondato da un ampio spazio e da un parcheggio per i dipendenti.
situato al centro della citt di Vallo della Lucania.
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22.
CONCLUSIONI
Il presente P.O.F. consta di 53 pagine (compreso il frontespizio) e suddiviso in 6
capitoli:
-
capitolo 2: organizzazione
capitolo 4: le risorse
capitolo 5: valutazione
Il Coordinatore Didattico
p.p.v. e ricevuta
53