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Quello di traduzione un concetto molto vasto che pu essere definito in almeno due modi
differenti:
Come processo, se ci si focalizza sul ruolo del traduttore che riscrive un testo di
partenza in unaltra lingua, ottenendo cos il testo darrivo.
Come prodotto delle operazioni condotte dal traduttore
Esistono inoltre numerose sottocategorie di traduzione come ad esempio
Traduzione letteraria
Traduzione specialistica
Sottotitolaggio
Traduzione automatica
Questa definizione introduce ulteriori variabili, innanzitutto le sottocategorie che includono
non solo testi scritti come le traduzioni letterarie e le traduzioni specialistiche, ma anche
forme di traduzione che si sono diffuse nei decenni pi recenti, come ad esempio la
traduzione audiovisiva, un testo scritto che viene letto mentre si guarda unimmagine sullo
schermo (cinema televisione DVD o videogame). Inoltre il riferimento alla traduzione
automatica rivela che la traduzione oggi non pi esclusivo appannaggio dei traduttori
umani, ma il prodotto di una cooperazione tra risorse informatiche e abilit umane.
Traduzione v/s interpretariato = secondo si riferisce esclusivamente ad una forma di
traduzione orale di un testo orale o scritto. LInterpretariato dunque unaltra tipologia di
traduzione
Roman Jakobson ha inoltre distinto nel suo importante saggio Sugli aspetti linguistici della
traduzione tre tipi di traduzione scritta:
1. Traduzione Endolinguistica = traduzione allinterno della stessa lingua che comporta
la parafrasi o la riformulazione;
2. Traduzione Interlinguistica (traduzione vera e propria) = traduzione da una lingua
allaltra
3. Traduzione Intersemiotica = traduzione di un segno verbale attraverso un segno non
verbale, ad esempio la musica o le immagini.
Come si detto oggi la ricerca sulla traduzione andata molto al di l della riflessione sul
processo per cui determinate unit linguistiche vengono rimpiazzate con quelli che
dovrebbero rappresentare i loro equivalenti nella lingua di arrivo. Altre questioni centrali
sono rappresentate dal problema di stabilire un limite tra la traduzione e ladattamento.
Molte volte cambiamenti radicali o omissioni allinterno di un testo possono essere decisi
non tanto dal traduttore quanto dalleditore.
(Editoria e il mercato editoriale = sono istanze che partecipano alla selezione del canone
letterario di un paese
Editori = sono gli attori che materialmente scelgono cosa pu essere tradotto e cosa no.
Spesso questa scelta avviene sulla base di criteri commerciali e non pi sulla base
delleffettivo valore culturale di unopera. Leditoria oggi si trova infatti a fronteggiare le
richieste di un mercato globalizzato, in cui anche il gusto e le aspettative dei lettori hanno
subito delle modifiche radicali rispetto al passato, e deve inoltre fare i conti con le nuove
tecnologie che hanno modificato drammaticamente la fisionomia del mercato editoriale.
Una figura molto importante ad esempio, in questo processo di selezione quella dellagente
editoriale. Nel caso delle traduzioni gli agenti editoriali traggono profitto dalla mediazione
economica tra lautore e leditore straniero. Generalmente la fortuna di un autore allestero
dipende in buona parte dalla decisione del suo agente. Ogni agente tratta un numero variabile
di autori, a volte molto elevato, perci, inevitabilmente, non potendo dedicare tutto il proprio
tempo a tutti gli autori, punta sugli autori che gli sembrano pi interessanti, oppure pi
probabili fonti di guadagno.
In generale come fa notare Lawrence Venuti dagli anni 70 in poi i testi selezionati per la
traduzione sono soprattutto i bestseller: dati i costi di partenza della traduzione (diritti di
traduzione, tariffa del traduttore) si preferisce puntare sui bestseller perch si spera che
ripetano la performance di mercato anche nel paese di arrivo. Ci determina tuttavia che la
maggior parte dei testi tradotti vengano guardati con sospetto dalle lites culturali che li
ritengono dei prodotti di massa senza alcun valore culturale o artistico. In tal modo la
traduzione si trova doppiamente stigmatizzata e tende dunque ad essere un settore piuttosto
marginale del mercato editoriale di un paese.).
Inoltre oggi si tende anche a sfumare i confini tra i diversi tipi di traduzione: ad esempio oggi
la ricerca sulla traduzione audiovisiva comprende il linguaggio dei segni, i sottotitoli INTRA
linguistici, la sincronizzazione delle labbra ai fini del doppiaggio come anche i sottotitoli in
termini linguistici.
La relazione parola immagine fondamentale anche nella pubblicit, mentre si
cominciato a investigare il legame tra traduzione, musica e danza.
Dopo la svolta culturale, gli studi sulla traduzione hanno di molto ampliato il loro campo di
indagine a comprendere una serie di aree tradizionalmente appannaggio di altre discipline
come la filosofia, la linguistica, la letteratura gli studi culturali e lingegneria della lingua.
Strategie di traduzione
Come abbiamo visto prima, uno dei problemi centrali nella riflessione sulla traduzione
quello della intraducibilit. Roman Jakobson ad esempio sostiene che la poesia per
definizione intraducibile dal momento che nei versi la forma delle parole contribuisce alla
costruzione del significato del testo. Questa idea nasce dalla tradizionale dicotomia in
linguistica tra senso o contenuto da una parte e forma o stile dallaltra.
Secondo questo approccio naturalmente il problema della traduzione che essa pu restituire
solo il senso di unespressione mentre, la forma dellespressione, ovvero la lingua in cui essa
stata originariamente scritta, sar necessariamente differente.
Lord voldemort tom marvolo riddle
La dicotomia tra forma e contenuto naturalmente collegata alla problematica della scelta fra
traduzione libera o letterale che abbiamo visto essere uno degli snodi centrali nella
riflessione sulla traduzione di tutti i tempi.
un punto di vista pratico si pu dire che quanto meno determinati sono il tipo di pubblico, lo
scopo o la strategia misura l'operazione di traduzione, tanto pi probabile che la traduzione
mostri un maggiore grado di aderenza alla forma e quindi un maggiore grado di letteralit.
Per risolvere la dicotomia tra forma e contenuto, o come direbbe Saussure tra significante e
significato, e dimostrare cos la possibilit{ stessa delloperazione di traduzione, fu introdotto il
termine di equivalenza.
Il termine fu introdotto per la prima volta da Roman Jakobson nel suo famoso saggio Sugli
aspetti linguistici dalla traduzione, in cui il linguista russo afferma che
lequivalenza nella differenza il problema centrale della lingua e loggetto
fondamentale della linguistica.
In questo approccio
Il testo viene visto come una sequenza lineare di unit
lettore, nella decodifica del testo, applica il punto di vista del proprio contesto
culturale.
In conclusione possibile sposare il punto di vista Mounin, che sottolinea come i progressi
nello studio della linguistica e della semantica abbiano consentito di accettare che
1. Lesperienza personale, nella sua unicit{, intraducibile
2. Le unit di base di due lingue non sempre sono comparabili
3. La comunicazione possibile qualora si considerino le rispettive situazioni del
parlante e dellascoltatore o dellautore e del traduttore.
La traduzione va dunque vista come un processo dialettico, in cui compito del traduttore
trovare una soluzione anche i problemi che scoraggianti. Le soluzioni possono variare
notevolmente: la decisione del traduttore su ci che costituisca linformazione invariante
rispetto a un dato sistema di riferimento di per s un atto creativo.
Per chiudere possibile citare il linguista ceco Ji Lev che afferma:
Come in tutti i processi semiotici, la traduzione ha una sua dimensione pragmatica. La
teoria della traduzione tende a essere normativa, a insegnare ai traduttori la
traduzione ottimale; tuttavia il vero lavoro del traduttore pragmatico: il traduttore
opta per la soluzione, tra quelle possibili, che promette il massimo risultato con il
minimo sforzo, sceglie cio, intuitivamente, la cosiddetta strategia del minimax.
proprio l'aspetto pragmatico della traduzione che consente dunque di dissipare il mito della
traduzione come attivit secondaria.
Il traduttore infatti deve avvalersi di criteri che trascende il dato puramente linguistico
attuare un processo di decodificazione e ricodificazione.
Confronta modello di nida p 31
Se si osserva questo schema possibile anche precisare la relazione fra autore produttore
elettore. Nel processo della produzione infatti il traduttore sia ricevente che emittente, fine
inizio di due diverse, ma collegate, catene di comunicazione:
AutoreTestoRicevente = TraduttoreTestoRicevente
Questo tipo di visione nasce dai progressi della moderna critica letteraria che ha rivalutato la
funzione del lettore. Roland Barthes in particolare ha sottolineato come il lettore non sia
tanto un consumatore quanto un produttore del testo. Compito del lettore quello di
tradurre o decodificare il testo secondo diversi modelli di sistemi, in tal modo dissolvendo
lidea che esista ununica lettura corretta.
In unottica pi ampia va tenuto anche conto del problema dellintertestualit. Come
sottolinea Octavio Paz, tutti i testi, poich fanno parte di un sistema letterario originata da
altri sistemi e a questi collegato sono traduzioni di traduzioni:
Ogni testo unico, nel contempo la traduzione di un altro testo. Nessun testo
completamente originale, perch lo stesso linguaggio, nella sua essenza, gi una
traduzione, innanzitutto del mondo non verbale, e inoltre, perch ogni segno e ogni
frase sono la traduzione di un altro segno e di unaltra frase.
Tuttavia questo ragionamento pu venire invertito senza esso perda di validit: tutti i
testi sono originali perch ogni traduzione diversa. Ogni traduzione , fino a un certo
punto, uninvenzione, per cui costituisce il testo unico.
Traduttore dunque, in quanto lettore, dapprima traduce il testo nella lingua di partenza e poi,
attraverso un ulteriore processo di decodificazione, traduce il testo nella lingua di arrivo. Si
tratta di una sorta di lettore potenziato dal momento che il traduttore deve avvicinarsi al
testo in lingua di partenza attraverso diversi sistemi di riferimento.
Shakespeare: Sonetto 30
When to the session of sweet silent thought
I summon up remembrance of things past,
I sigh the lack of many a thing I sought,
And with old woes new wail my dear time's
waste:
Then can I drown an eye, unused to flow,
For precious friends hid in deaths dateless
night,
And weep afresh love's long since cancelled
woe,
And moan the expense of many a vanishd
sight:
Then can I grieve at grievances foregone,
And heavily from woe to woe tell o'er
The sad account of fore-bemoaned moan,
Which I new pay as if not paid before.
But if the while I think on thee, dear
friend,
All losses are restored and sorrows end.
Ungaretti
Vallone 20 aprile 1917
Un'altra notte,
In questo oscuro
Colle mani
Gelate
Distinguo
Il mio viso
Mi vedo
Abbandonato nell'infinito.
A
In this dark
With frozen hands
I make out
my face
I see myself
Adrift in infinite space
(Patrik Creagh)
B
In this dark
With hands
frozen
I make out
my face
I see myself
Abandoned in the infinite
(Charles Thomlinson)
Bassnett, Susan and Hirst, David (1987) A Woman in Search of Herself (English version
of Luigi Pirandello's Trovarsi). BBC Radio 3, 30 June, 1987.
Donata: One cannot show any mercy to people who are weak. So throw her out! Throw her
out of here!
Elisa: Donata dear, what are you talking about? Who do you want thrown out?
Donata: (continues in the same vein) Throw her out! Don't you realize that she is the one who
has made me so cruel? How could you think he would have any hesitation in choosing
between us?
Elisa: Donata, Donata what is it? Are you alright?
Donata: Oh yes, Elisa, I've never been more 'alright' in my life.
Elisa: Who do you want thrown out then?
Donata: That other woman. My rival of course. You've already forgotten the play, haven't you?
What I say in the third act: 'Throw her out, one cannot show any mercy to people who are
weak', that was the turning point for me, the beginning of my own sense of freedom.
Dante, Purgatorio X
Non vaccorgete voi che noi siamo vermi
Nati a formare l'angelica farfalla,
Che vola a la giustizia senza schermi?
Di che l'animo posto in alto galla,
Poi siete quasi antonomata in difetto,
S come vermo in cui formazione falla?