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Eleonora dArborea
Nasce in Catalogna (Spagna) nel 1340 circa da Mariano
IV, grande Giudice appartenente ai Bas-Serra,
La futura regina trascorre la giovinezza presso la corte di
Arborea e nel 1367 sposa Brancaleone Doria, va a vivere col
marito a Castelgenovese lodierna Castelsardo (provincia di
Sassari) dove nascono i figli Federico e Mariano.
Morte di Ugone (fratello di Eleonora)
Per ottenere il riconoscimento del proprio figlio Federico quale
legittimo successore al trono di Arborea, Eleonora invia il
marito Brancaleone Doria a trattare direttamente
della
questione col Re d'Aragona, Il quale per aveva ben altre mire.
Brancaleone viene trattenuto con un pretesto e ne diventa
ostaggio.
Eleonora reagisce, rientra ad Oristano e viene proclamata
Giudicessa (reggente del figlio) da una sorta
di
parlamento denominato " Corona de Logu".
I GIUDICATI
1.
2.
3.
4.
La Carta de logu
La Carta del logu una raccolta di norme che
si compone di 198 capitoli riguardanti il diritto
privato, il diritto agrario e, soprattutto, il diritto
penale.
Circa la sua emanazione, per molto tempo gli
studiosi hanno concordato nel ritenere come
data certa il giorno di Pasqua del 1395;
successivamente, dati i numerosi conflitti insorti
fra gli stessi, apparve pi verosimile la data
relativa al giorno di Pasqua del 1392.
Intenzioni di Eleonora
E evidente che con
l'emanazione della Carta
de Logu, Eleonora
aspirasse a
mettere ordine nella
legislazione affinch
"sos fideles et subdictos
nostros de su rennu
nostrupozant vivere et
si
pozant conservare
in sa via dessa viridadi
et dessa iusticia et in
bono, pacifichu et t
ranquillu istadu
I nostri fedeli e
sudditi del nostro
regno possano
vivere e possano
mantenersi nella
via della verit e
della giustizia e in
uno stato di pace e
tranquillit".
LE CRITICHE
A tal proposito deve sottolinearsi la critica mossa da
alcuni studiosi allopera di Eleonora, la quale stata
considerata semplicemente un rifacimento del Codice
del padre; in realt nel Prologo della Carta de logu, la
stessa Eleonora spiega le ragioni della sua opera
(motivando con il fatto che gli uomini sono pi inclini a
far del male piuttosto che a fare il bene della repubblica
sarda; attraverso la pubblicazione dellopera si vuole fare
in modo che dalla giustizia derivi la crescita e
la prosperit del Regno, di modo che si tenga a
freno la malvagit degli uomini e si consenta agli
innocenti di convivere in mezzo ai rei, i quali con il
timore delle pene previste siano inclini ad obbedire
alle leggi) solo dopo aver chiarito la necessit di
riprendere lopera del padre, ormai obsoleta, per
adeguarla alle
nuove esigenze della popolazione.
Segue le critiche
Si parla di cambiamenti subiti oltre che dai
tempi, dagli uomini in realt dallemanazione
del Codice di Mariano allemanazione
della
Carta de logu trascorrono solo 16 anni, e
sembra assurdo pensare che in un periodo di
tempo cos ristretto possano essersi verificati
tanti cambiamenti, per cui pi agevole pensare
che Eleonora abbia voluto portare rispetto alla
memoria del padre piuttosto che ammettere che
tali leggi risultavano difettose, oltre che troppo
severe.
Principio di uguaglianza
Nella Carta si dice che tutti gli uomini
liberi sono uguali davanti alla legge:
una stessa sanzione colpiva chiunque
lavesse violata senza distinzione di
classe sociale; fatto quasi rivoluzionario in
unepoca nella quale i nobili ed il clero la
facevano da padroni.
LA SOCIETA
Ogni giudicato era guidato da un giudice
e la societ era principalmente ripartita
in:
1. Uomini liberi (proprietari terrieri, famiglie
nobiliari, ecc.)
2. Uomini semiliberi (artigiani)
3. Servi (la cui condizione era data dalla
nascita)
Con il termine popolo ci si riferisce
soltanto agli uomini liberi.
Le compagnie barracellari
A conferma della validit della
normativa
emanata da Eleonora, pu evidenziarsi il fatto
che, nonostante labrogazione del codice nel
1827, alcuni usi ancora in vigore hanno la loro
radice proprio nella Carta de logu; basti pensare
alle compagnie dei BARRACELLI, che vigilano
ancora oggi, in alcuni paesi, sulle coltivazioni e
sul bestiame e a tutela del territorio e che
riprendono la figura dei Jurados de padru,
istituita da Eleonora o ripresa dal codice
emanato dal padre Mariano IV.
Ordinamentos de fogu
Altro istituto previsto nella Carta de logu
che trova ancora oggi applicazione grazie
alla normativa antincendi
contenuta
nellordinanza regionale del 25 Marzo
1997 n.1, la quale applica precetti molto
simili a quelli individuati da Eleonora.
RESPONSABILITA DIFFUSE
Nellopera di Eleonora, lintera comunit
aveva il dovere di assicurare alla giustizia
il colpevole di un omicidio (una sorta di
responsabilit collettiva) per sopperire
allinefficienza della forza pubblica; a tutti
gli uomini si chiedeva di collaborare
attivamente alla sicurezza, dentro e
fuori casa, dentro e fuori la citt, nel
rispetto della legge.
Principio della
responsabilit collettiva
Francesco Sini (docente di diritto romano
presso la facolt di giurisprudenza di
Sassari) individua nella responsabilit
collettiva il tentativo di sottrarre il reo alla
giustizia privata, segnale questo di grande
modernit nella costruzione della giusta
punizione.
La modernit dellopera
IL DIRITTO PENALE
21Capitolo
Reato di stupro
5Capitolo
Delluomo che si trovasse morto in un villaggio
Vogliamo ed ordiniamo che se alcuna persona fosse
uccisa in un villaggio, i Giurati siano tenuti a catturare il
malfattore e a condurlo nella prigione della Corte entro
un mese per fare giustizia. Nel caso in cui il malfattore
non venga catturato (e non se ne conosca lidentit)
entro il termine stabilito, i Giurati e gli uomini del villaggio
devono pagare per la loro negligenza una multa di lire
200 se si tratta di un villaggio grande o di lire 100 se
il villaggio piccolo. Se il malfattore, invece, riesce a
fuggire (e se ne conosce lidentit), sia bandito dalla
nostra Terra e i suoi beni vengano confiscati dalla Corte
che provveder a favore della moglie e dei suoi figli. Se
venisse catturato successivamente, gli venga tagliata la
testa in modo che muoia.
LA GIUSTIZIA
Organizzazione amministrativa
Giudicati > divisi in Curatorie, rette
dai curatori, assistititi a loro volta
da
magistrature
minori e dalle
Corone, tribunali con potere giudiziario
ma anche legislativo.
Curatorie > suddivise in Ville con a capo
su maiori, eletto annualmente
e
affiancato da 6 - 8 boni homines, ossia
anziani esperti della natura dei territori.
128capitolo
"Constituimuschi
caluncha persona de
caluncha conditione siat
c'at blastimare a Deu o
ver a Sancta Maria et l'at
esser provadu siat
condennadu in liras .L.
sos cales deppiat pagare
infra dies .XV. poscha
c'at esser condennadu; et
si non pagat infra su dictu
tempus, mittatsilli uno
ammu in sa limba et siat
illi tagiada pro modo
quilla perdat
"Ordiniamo che
chiunque, di qualunque
condizione sia, si trovi a
bestemmiare Dio o Santa
Maria, e ci possa essere
provato, sia condannato a
pagare cinquanta lire, da
versarsi entro quindici
giorni dalla condanna; e
se non pagasse entro i
termini prescritti, gli si
trapassi con un amo la
lingua e questa gli sia
tagliata di modo che la
perda"