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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Anno CLIV n. 73 (46.615)
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Papa Francesco alla liturgia penitenziale ricorda che la quaresima un invito a cambiare vita
Luomo nuovo
Spiragli
di dialogo
E nella basilica vaticana riceve il sacramento della riconciliazione prima di confessare sette fedeli
Nella basilica vaticana Papa Francesco
in ginocchio, appoggiato al confessionale. Davanti a lui un francescano conventuale che ascolta la sua confessione.
certamente questa inedita immagine che
ha dato unimpronta significativa alla celebrazione della penitenza presieduta dal
Pontefice nel pomeriggio di venerd 28
marzo, nella basilica di San Pietro. Durante il rito, svoltosi alla presenza di numerosi fedeli, lo stesso Pontefice ha poi
confessato alcuni penitenti.
La riflessione proposta dal Santo Padre ai presenti si incentrata su due atteggiamenti rivestirsi delluomo nuovo
e rimanere nellamore necessari per
raggiungere quella vita nuova che permette di guardare alla realt con occhi
diversi senza pi essere distratti dalle cose che non contano e non possono durare a lungo, dalle cose che finiscono con
il tempo.
La strada da percorrere quella che
aiuta a rimanere nellamore di Ges
Cristo, lunica cosa, ha precisato il Pa-
D allesclusione
allincontro
PAGINA 7
Iniziativa di Brasile, Colombia ed Ecuador per favorire la trattativa tra Governo e opposizione
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Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza le Loro Eminenze Reverendissime i Signori Cardinali:
Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi;
Gerhard Ludwig Mller, Prefetto
della Congregazione per la Dottrina
della Fede.
Il Santo Padre ha adottato i seguenti
provvedimenti nella Congregazione per
gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica:
ha confermato Prefetto lEminentissimo Signor Cardinale Joo Braz de
Aviz;
ha nominato Membri gli Eminentissimi Signori Cardinali: Norberto Rivera
Carrera, Arcivescovo di Mxico (Messico); Oscar Andrs Rodrguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras); George Pell, Prefetto della Segreteria per lEconomia; Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi;
Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di
Manila (Filippine); Gianfranco Ravasi,
Presidente del Pontificio Consiglio della
Cultura e della Pontificia Commissione
di Archeologia Sacra; Fernando Filoni,
Prefetto della Congregazione per
lEvangelizzazione dei Popoli; Domenico Calcagno, Presidente dellAmministrazione del Patrimonio della Sede
Apostolica; gli Eccellentissimi Monsignori: Francesco Cacucci, Arcivescovo
di Bari-Bitonto (Italia); Leo Jun Ikenaga, Arcivescovo di Osaka (Giappone);
Francisco Chimoio, Arcivescovo di Maputo (Mozambico); Gianfranco Agostino Gardin, Arcivescovo-Vescovo di Treviso (Italia); Luis Gerardo Cabrera Herrera, Arcivescovo di Cuenca en Ecuador
(Ecuador); Ricardo Blzquez Prez, Arcivescovo di Valladolid (Spagna); Jose-
NOSTRE INFORMAZIONI
ph Tobin, Arcivescovo di Indianapolis
(Stati Uniti dAmerica); Jaime Spengler,
Arcivescovo di Porto Alegre (Brasile);
Jos Francisco Ulloa Rojas, Vescovo di
Cartago (Costa Rica); Lucas Van Looy,
Vescovo di Gent (Belgio); Vicente Jimnez Zamora, Vescovo di Santander
(Spagna); Gregor Maria Hanke, Vescovo di Eichsttt (Repubblica Federale di
Germania); John Corriveau, Vescovo di
Nelson (Canada); Kieran OReilley, Vescovo di Killaloe (Irlanda); Eusebio
Hernndez Sola, Vescovo di Tarazona
(Spagna); il Reverendissimo Padre Enrique Figaredo Alvargonzalez, S.I., Prefetto Apostolico di Battambang (Cambogia); i Reverendissimi Superiori Generali: Padre Bruno Marin, Abate Presidente
della Congregazione Benedettina Sublacense Cassinese; Padre Bruno Cador,
Maestro Generale dellOrdine dei Frati
Predicatori; Padre Mauro Jhri, Ministro Generale dellOrdine Francescano
Frati Minori Cappuccini; Padre Enrique
Snchez Gonzlez, Superiore Generale
dei Missionari Comboniani del Cuore
di Ges; Fra Emili Tur Rofes, Superiore Generale dei Fratelli Maristi delle
Scuole; Sacerdote Jacob Nampudakam,
Rettore Generale della Societ dellApostolato Cattolico; Signor Giorgio Mario
Mazzola, Presidente Generale dellIstituto Secolare Cristo Re;
ha confermato Membri gli Eminentissimi Signori Cardinali: Nicols de Jess Lopez Rodrguez, Francis Eugene
George, Wilfrid Fox Napier, Philippe
Barbarin, Agostino Vallini, Sean Patrick
OMalley, Dominik Duka, Paolo Sardi,
Giuseppe Versaldi; gli Eccellentissimi
Monsignori: Thomas Menamparampil,
Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato Vescovo
di Drohiczyn (Polonia) Sua Eccellenza
Reverendissima Monsignor Tadeusz Pikus, trasferendolo dalla Sede titolare di
Lisinia e dallUfficio di Ausiliare di
Warszawa.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Berlino e Pechino
insieme contro la crisi
Secondo turno
delle elezioni
amministrative
in Francia
PARIGI, 29. I francesi si recano
domani alle urne per il secondo
turno delle municipali. LUmp,
la destra istituzionale che si era
presentata senza una leadership
convincente, data come vincente in questo turno di amministrative, dove riuscir a strappare
certamente molte grandi citt alla
gauche. Nella maggioranza si
fanno e si rifanno i conti e si arriva a 106 municipi traballanti, in
procinto di cadere a destra. Gli
occhi sono puntati su Strasburgo
e Tolosa, ma anche su Sainttienne, Reims, Metz, Caen, Angoulme, Belfort, Chambry. A
Parigi sembra che il sorpasso a
destra non riesca, ma i sondaggi
si sono gi sbagliati al primo turno e in casa socialista si incrociano le dita. Se nella sinistra regna
il pessimismo, Marine Le Pen,
leader del Fronte nazionale, gi
vincitrice del primo turno, assapora nuove vittorie e dalla prima
pagina di Le Monde lancia il
suo messaggio: Ormai siamo un
partito di Governo, praticamente il terzo polo.
Nella settimana che doveva
servire ai socialisti per recuperare
il terreno perduto, levento che
pi ha impressionato stato lennesima impennata dei disoccupati, quattro mesi dopo la mancata
promessa del presidente Franois
Hollande di invertire la curva
dellaumento dei senza lavoro.
Il capo dello Stato ha provato
a dire che il Governo sapr
ascoltare i francesi, ieri ha parlato di due o tre miliardi di sgravi fiscali alle famiglie, ma non c
stato il sussulto che qualche analista si aspettava. Jean-Marc
Ayrault, il premier che sembra
destinato a essere sacrificato, ha
gi convocato una conferenza
stampa per domenica sera. A meno di due mesi da quella che potrebbe essere una scadenza ancora pi nefasta, le elezioni europee
che vedono il Fronte nazionale in
forte ascesa, non sembra per
che la carica di premier sia cos
ambita. Il ministro dellInterno,
Manuel Valls, sembra lunico al
momento in grado di raccogliere
la sfida.
Ma i benefici di un rafforzamento
delle relazioni non vanno in una sola direzione: anche a Pechino fa comodo sviluppare la collaborazione
con lUe, soprattutto a causa del
momento non esaltante che leconomia del Dragone sta attraversando.
Di recente il premier cinese Li Keqiang ha rassicurato i mercati e garantito che il Governo ha tutti gli
strumenti necessari per contrastare il
rallentamento delleconomia. Lanno scorso ha detto il premier
abbiamo acquisito lesperienza per
contrastare in modo vincente il rallentamento economico e abbiamo in
cantiere le politiche per far fronte
alla volatilit economica per questanno. Lanceremo ha aggiunto
rilevanti e robuste misure in base a quanto abbiamo gi pianificato. Le misure evocate sono quelle
per rilanciare infrastrutture come le
ferrovie, le autostrade e gli interventi di ingegneria idraulica nelle regioni centrali e occidentali, insieme ai
tagli sui costi di finanziamento delle
aziende e al rafforzamento commerciale. Le prestazioni complessive
delleconomia questanno ha detto
ancora il premier sono relativamente stabili e vediamo cambiamenti positivi, ma non possiamo ignorare le crescenti frenate e le difficolt
economiche.
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
direttore generale
Segreteria di redazione
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sociali in arretramento, costante tensione e violenze hanno reso la Thailandia incapace di trovare un compromesso tra le tante parti e i tanti
interessi in conflitto e di avviare un
necessario percorso di riforma
dellintero sistema.
Come sottolineano testimoni locali, il Paese diviso anche a livello
geografico: diventato molto difficile passare dalle zone gialle dove
gli anti-governativi sono maggioritari (Bangkok, il centro e il sud) a
quelle rosse filo-governative (nord
e est) e viceversa. Nelle ultime settimane si assistito a una radicalizzazione che si esprime in episodi pressoch quotidiani di intimidazione e
violenza in diverse aree.
Anche la notte scorsa granate sono state lanciate contro la sede della
Commissione nazionale anti-corruzione a Bangkok, dove luned convocata la premier Yingluck Shinawatra. La Commissione nazionale ha
negato, dopo altre proroghe, un altro periodo di 45 giorni chiesto dagli
avvocati della premier per preparare
la documentazione necessaria nella
sua difesa dalle accuse di incapacit
e mancati controlli, in qualit di responsabile del piano governativo di
acquisto del riso e della sua vendita
sui mercati internazionali.
Il rischio di una procedura di impeachment nel caso le tesi della difesa non risultassero convincenti accresce la tensione per il primo ministro
e i suoi alleati.
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Cala
il numero
dei disoccupati
in Giappone
no contestato le quote alle esportazioni imposte da Pechino nel 2010. La Cina detiene circa il novanta per
cento delle terre rare, che vengono utilizzate per produrre sia importanti dispositivi per la Difesa che smartphone e tablet. Secondo Washington, Bruxelles e Tokyo, le quote avrebbero dato alla Cina un vantaggio
competitivo ingiusto rispetto ai concorrenti. La decisione della Wto di oggi sulle terre rare mostra che nessun Paese pu fare incetta di materiali grezzi a danno
di altri Paesi membri della Wto ha commentato il
commissario Ue al Commercio, Karel De Gucht.
Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
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Banca Carige
Credito Valtellinese
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Washington
non fornir armi sofisticate
ai ribelli siriani
Prorogata
linchiesta Onu
sui crimini
in Siria
GINEVRA, 29. Il Consiglio
dellOnu per i Diritti delluomo
ha approvato ieri a Ginevra una
risoluzione che rinnova per un
anno il mandato della commissione di inchiesta sulle violazioni in Siria. Approvata con 32
voti a favore, 4 contrari (Russia,
Venezuela, Cina e Cuba) e 11
astensioni, la risoluzione chiede
alla commissione dinchiesta,
istituita dallo stesso Consiglio
nellagosto del 2011, di presentare rapporti e aggiornamenti alle
prossime sessioni.
Il testo condanna le gravi,
sistematiche e diffuse violazioni
dei diritti umani e tutte le violazioni del diritto internazionale
umanitario da parte delle autorit siriane e delle milizie a loro
affiliate. La risoluzione esprime
al tempo stesso grave preoccupazione per il diffondersi di
gruppi estremisti e condanna
fermamente tutte le loro violazioni dei diritti umani e violazioni del diritto umanitario internazionale. Esprimendo grave preoccupazione per le notizie credibili di migliaia di detenuti che potrebbero essere morti
nelle carceri del governo come
conseguenza di fame e di tortura viene chiesta la liberazione
di tutte le persone arbitrariamente detenute.
La commissione dinchiesta
presieduta dal brasiliano Paulo
Pinheiro e composta dalla statunitense Karen Koning, dalla
svizzera Carla del Ponte e dal
thailandese Vitit Muntarbhorn.
Le autorit siriane non hanno finora autorizzato lingresso della
commissione allinterno del Paese, ma i suoi membri hanno potuto raccogliere materiale, prove
e testimonianze per documentare in diversi rapporti la gravit
dei crimini commessi in Siria in
pi di tre anni di conflitto. La
commissione ha inoltre elaborato una lista, mantenuta segreta,
di presunti responsabili dei crimini di guerra e contro lumanit denunciati nei rapporti.
Le conseguenze del conflitto
continuano ad avere anche sotto
questo aspetto conseguenze pesantissime sulle popolazioni,
stremate da oltre tre anni di
conflitto. Proprio ieri, diverse
organizzazioni non governative
hanno rivolto un nuovo appello
al
Consiglio
di
sicurezza
dellOnu affinch implementi
laiuto umanitario.
Sui fronti siriani, intanto, i
combattimenti non sinterrompono. Tra laltro, ieri lagenzia
di stampa Fides ha confermato
che allinizio della settimana
stata colpita da un razzo la chiesa della Santissima Trinit ad
Aleppo, mentre allinterno i fedeli cattolici armeni partecipavano alla messa quotidiana. Ledificio sacro stato coinvolto in
un attacco sferrato contro il
quartiere di al Meydan. Il razzo
ha danneggiato la cupola e infranto le vetrate, ma non ha
provocato danni a persone.
Di una possibile tregua
nellarea di Damasco hanno parlato fonti citate dallemittente
televisiva Al Arabya, secondo le
quali sarebbero in corso in queste ore trattative tra i ribelli e le
truppe governative per arrivare
a un cessate il fuoco. Lintesa
prevedrebbe il ritiro dei combattenti dellopposizione verso la
citt di Deraa.
La missione confermata per un anno con voto unanime del Consiglio di sicurezza dellO nu
Insediata a Bamako
lalta Corte di giustizia
BAMAKO, 29. Si insediata lalta Corte di giustizia del Mali. I componenti della Corte, nove effettivi e nove supplenti, sono tutti deputati e
sono stati nominati il 10 marzo dallAssemblea nazionale. Fra loro non ci
sono donne. Tutte le fonti locali affermano che davanti alla Corte potrebbe comparire come imputato lex presidente Amadou Toumani Tour, destituito con un colpo di Stato militare nel marzo 2012, mentre nel
nord del Paese era in atto la rivolta delle milizie locali tuareg alle quali
erano poi subentrati gruppi di matrice fondamentalista islamica. Il Governo del presidente Ibrahim Boubacar Keta insediato al termine della transizione imposta dalla comunit internazionale dopo lintervento
armato francese nel nord del Mali infatti intenzionato a chiedere
lestradizione dellex capo di Stato. Lo scorso dicembre il Governo, sul
quale mantengono una qualche influenza i militari golpisti, ha accusato
Tour di alto tradimento, sostenendo che abbia facilitato la penetrazione
e listallazione di forze straniere sul territorio nazionale.
Sanguinosi
disordini
in Egitto
IL CAIRO, 29. Violente manifestazioni organizzate dai sostenitori dei
Fratelli musulmani hanno segnato
ieri un nuovo venerd di sangue in
Egitto con almeno quattro morti, tra
cui una giovanissima giornalista, decine di feriti e una settantina di arresti. Proteste e cortei, dal nord al sud
del Paese, per mandare un segnale
contro la candidatura di Abdel
Fattah El Sissi alle prossime elezioni
presidenziali annunciata mercoled
scorso, quando, rivolgendosi alla
Nazione, lex capo delle forze armate ha promesso di combattere il terrorismo, la disoccupazione e risollevare leconomia.
Un discorso non gradito dai sostenitori del deposto presidente
Mohammed Mursi che hanno rivolto un appello a partecipare in massa
a manifestazioni di protesta. Le forze di sicurezza sono state quindi poste in stato di massima allerta, con
un gran numero di poliziotti e militari intorno alle ambasciate statunitensi e del Regno Unito. Ma nonostante le misure di sicurezza, al Cairo la situazione degenerata verso
mezzogiorno, con scontri nel quartiere di Maadi. Nelle stesse ore a
piazza Tahrir si teneva un raduno a
sostegno di El Sissi con bandiere e
fotografie dellex maresciallo innalzate tra la folla insieme alle bandiere
egiziane.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
di GIULIANO ZANCHI
ella liturgia cristiana
l'esperienza della luce
riflette la vita pasquale
della comunit. Luso
della luce un modo
per capire la qualit con cui una comunit vive e testimonia la risurrezione del Signore. La matrice di
ogni illuminazione per la liturgia cristiana perci la veglia pasquale.
Ogni progetto luministico dovrebbe
insediarsi idealmente nel clima di
quel momento. Per svolgere questo
tema, vorrei partire proprio da qui.
Georges de La Tour, San Giuseppe carpentiere particolare (1642)
Non mi sembra utile farlo attraverso
una didascalia della simbolica della
luce. Piuttosto vorrei insistere, ed
un secondo aspetto dellidea genera- nomeno. In certe tarde serate estive, ta amichevolmente verso il momento
le, sulla questione della luce come gi avvolte dalloscurit che annun- nel quale ogni cosa sar di nuovo ilfenomeno transizionale. Lespe- cia la notte imminente, capita che gli luminata.
rienza della luce in liturgia opera ef- effetti di un temporale in corso inSi capisce subito quanto sia lontafetti transizionali. Effetti: vale a dire terrompano la distribuzione del- no da questo compito cos sofisticato
modificazioni reali della vita interio- lenergia elettrica. La casa piomba una luce totale puramente finalizzata
re; transizionali, cio modificazioni improvvisamente nel buio. Qualche alla visibilit generale dellambiente
che hanno la natura del passaggio. istante di incerta attesa. Poi subito si e al servizio della lettura. Lingenuo
La presenza della luce nella liturgia rovista fra i cassetti alla ricerca di clima di festosit che normalmente si
ha il potere di generare reali espe- una candela, un fiammifero, un ac- insegue nelle illuminazioni solenni
rienze di passaggio nella coscienza cendino buttato in un angolo. Si ac- delle nostre chiese ha davvero qualche crede. A questo potere della luce cende dunque una piccola fiamma e cosa di intimamente inautentico, inla liturgia affida lambizione propria quello che si prova davvero inte- sinua un che di stupefacente, gronda
della vita cristiana che il passaggio ressante. Basta la fiammella di un di uneuforia del tutto artificiale.
nella vita della Pasqua.
accendino, di una candela messa sul Sotto una luce cos ci si sente scovaUno dei pi importanti eventi ri- tavolo, a diffondere una generale ti pi che invitati, portati allo scotuali della liturgia cristiana si chiama euforia, una festosit pacata ma in- perto pi che accolti, individuati pi
sintomaticamente lucernario. Esso tensa, sproporzionata rispetto alla
che riconosciuti. Ci si rinchiude
inizia con un gesto che potremmo portata dellevento, ma nel contemistintivamente in una posizione pladefinire di natura pristificata. Quando si pu, ci si defila.
mordiale. La fiamma
Certamente si evita di stare al centro
crepitante di una candellazione.
La fiamma crepitante di una candela
dela, distillata dal fuMolti difatti, come si sa, cercano
rore caotico del fuoco,
entra lentamente nelloscurit
ristoro verso margini pi rassicuranentra
lentamente
ti. La luce piena inibisce la presenza,
Dove regnava il nulla e lindistinto
nelloscurit di una
irrigidisce i corpi, oltretutto disorienchiesa buia. Dove reriaffiora una presenza
ta lo sguardo e disperde lo spirito.
gnava il nulla, lindiEppure si continua a identificare la
grazie a quella minuscola sorgente
stinto,
linesistente,
presenza del risorto con lo sfolgorio
grazie a quella minudegli stucchi. Lesibizionismo che
scola sorgente, grazie a
anima segretamente questo atteggiaquellesitante e fragile punto di ema- po destinata a farsi carico di un ti- mento anche cristianamente poco
nazione, riappare un che di esisten- more arcaico e di un sollievo incon- consapevole. Il mistero della Pasqua
te, riaffiorano presenze, riemergono scio, a esprimere il senso di una ras difatti mistero irrimediabilmente
forme di un mondo abitabile. Nel sicurazione originaria, a respingere
chiaroscurale.
suo carattere minimale leffetto pro- lo scampato pericolo di un'antica
La gloria del Dio cristiano non si
dotto da quel segno di una poten- paura.
za formativa assoluta. Icona del CriSi sa perfettamente che non c nasconde nella notte, ma nemmeno
sto risorto, esso il vero primario nulla da temere, che si tratta solo di acceca in un incolore mezzogiorno.
corpo illuminante della liturgia. un problema tecnico, che come sem- Abbiamo conosciuto mistiche in cui
Nessun artificio luministico potr pre tutto torner a posto. Tuttavia la luce e il buio erano di fatto un remai compiere il medesimo silenzioso laccensione provvisoria di una fiam- ferente speculare e coincidente,
prodigio. In esso si riattiva lespe- ma ha generato indubitabili automa- lidea di un Dio che si annuncia in
rienza di una differenza originaria. tiche sensazioni di sollievo. La rassi- una luce cos accecante da essere neEsperienza comune del ritrovarsi al curazione indotta peraltro non de- ra come il buio. Mistiche che hanno
mondo ritrovando un mondo.
finitiva, non risolutiva, apre al con- camminato sul ciglio di pericolosi
Linsieme di percezioni stimolate trario lo spazio di una fiduciosa atte- precipizi. Il cristiano invece abita lo
dal semplice apparire di una fiamma sa, il tempo di unattesa sopportabi- spazio della penombra. Si lascia avnel buio viene generato anche in cir- le, nella quale loscurit ancora in- volgere da una luce che non lo socostanze di vita meno ritualizzate, combente non annuncia alcun so- vrasta, che non lo soverchia, che non
certamente non predisposte, non pravvento, nel quale la piccola fiam- lo sorpassa, ma che lo concentra, lo
programmate, ma che ci aiutano a ma che irrora lambiente lascia inten- unifica, lo protegge. Nella penombra
sondare la potenza simbolica del fe- dere il ritorno della luce piena, scor- le vicinanze si saldano con meno re-
Sapienza
della penombra
more, lassemblea trova unit con immediatamente la metrica dello la nostra storia liturgica a ricordarci
maggiore naturalezza, il corpo a cor- spazio liturgico. Sarebbe in grado di che ci siamo abituati a concentrare
po non ha pi nulla di insidioso. attrarre approssimazioni e inibire in- ogni atto di assimilazione del misteStare nel centro dove tutti sono vasioni. Sarebbe infallibilmente la ro nel gesto del vedere. Da ultimo
chiamati non pi essere costretti a fonte e il culmine di ogni movimen- abbiamo anche persino trasformato
una esibizione a cui tutti sono espo- to. Ci stato sufficientemente inse- lascolto in lettura. Nelle nostre chiesti. Dunque lassemblea che deve gnato dalle discipline estetiche e dal- se la parola di Dio di fatto la si legessere illuminata e con la sapienza le scienze neurologiche la complessa ge, non la si ascolta. Lincremento di
della penombra.
dinamica che rende lapparato dei comprensione letterale del testo in
Se una luce deve sopravanzare, se nostri cinque sensi una rete ricca di questo caso non paga nemmeno miun punto focale deve acquisire risal- intersezioni. Ognuno di essi vive nimamente la perdita delle vive risoto, questo solo laltare. Laltare dello scarto e dellanalogia con cia- nanze offerte dallintroiezione inunella liturgia cristiana la forma per scuno degli altri. Si dice appunto si- maginifica della voce. Non c pi
eccellenza della presenza. Di un es- nestesia, che grosso modo significa atto di parola. Non ci sono pi nemserci che governa la gravitazione di percepire insieme, secondo nessi meno le condizioni di una assimilaogni cosa. La luce pi forte
zione proprio corporea dedeve piombare su quel
gli atti in gioco. Come
punto. Persino lambone a
quando chiudiamo gli ocmio modo di vedere, rechi per gustare meglio un
spingendo tiepide allegorie
sapore, per baciare qualcusulla parola come luce, se
no, per sentire in profondirestasse in una discreta pet della musica. La vista in
nombra, lasciando relativacerti casi va sospesa. Essa
mente indistinguibile il
difatti contatta solo uno
volto del lettore, lascerebbe
strato dellesperienza. Ci
alla voce lo spiraglio di
sono momenti in cui bisouna potenza timbrica che
gna disattivarne la preponoi abbiamo tutto linterestenza onnivora perch gli
se a recuperare. Ma laltare
altri sensi abbordino la
ha bisogno di luce piena,
densit di senso dellespezenitale, chirurgica. Laltarienza ad altri livelli percetre il punto in cui la relativi. Cos difatti lo spirito
zione con il Signore si d
apre i suoi sentieri di scornel realismo pi incanderimento attraverso il corpo
scente possibile nella storia
animato delluomo. La luce
degli umani. In quel punto
deve perci essere alleata
la chiarezza sullimmagine
di queste virtuose sinestecristiana di Dio totale,
sie.
precisamente nel rimemoraIlluminare la liturgia crire il morire e il risorgere, il
stiana dunque un compisacrificio e il dono, il prento che interseca sfide padere e il condividere. Quel
storali decisamente essenche Ges dice di s, laltare
ziali. Chiama in causa quelo deve in qualche maniera
stioni teologiche di primaattuare: Quando sar inria grandezza. In gioco c
nalzato da terra attirer
proprio la fede nel risorto e
tutti a me. La luce, in
il destino spirituale della
Georges de La Tour, Maddalena Wrightsman (1625-1650)
qualsiasi forma essa sia atvita umana. Ma londa di
tinta, ha il compito di riveriverberi che levento pastire laltare di questo masquale determina, si spinge
gnetismo. Fossimo capaci di una tale analogici talvolta sfuggenti, ma a illuminare nuovamente il mondo
sapienza, ci risparmieremmo le stuc- anche per via di temporanee esclu- stesso delluomo, la sua esperienza
chevoli puntate della diatriba sul sioni.
della natura, i sentieri della sua culmodo migliore di onorare la centraliLaffidamento pressoch esclusivo tura. Leredit della Pentecoste un
t dellaltare. Improvvisamente lal- che la nostra tradizione, culturale mondo abitato dalla grazia.
tare tornerebbe a essere pura presen- prima ancora che teologica, ha per
Le ferite di unalleanza mantenuta
za. Il suo modo di attrarre sarebbe secoli concesso alla visione, un fe- a caro prezzo sono tutte impresse
congiunto alla sua capacit di in- nomeno noto. Non c bisogno di nel corpo umano di Ges. Per semgiungere una distanza. Batterebbe esporne le ragioni e gli effetti. Basta pre. La storia riceve per in cambio
il respiro irrevocabile del suo Spirito. La grazia con cui il Dio di Ges
compie ogni cosa depositata in
ogni angolo della terra, ravviva leco
remota della creazione, rinnova la
trepidazione antica con cui Dio metPorte aperte il 2 aprile alla Schola puerorum dove si formano le voci bianche della Cappella musicale pontificia
te luomo nel mondo come in casa
sua, alimenta lattesa della ricomposizione ultima di ogni cosa. La luce
del risorto del tutto nuova creazione. La storia riappare luogo di un
incontro felice, non pi lesilio temporaneo di un rapporto difficile.
Perch
di
una
scuola
a
tutti
gli
effetti
si
va
una
tradizione
che
seppur
con
varie
far
conoscere
il
pi
possibile
il
patrimodi SILVIA GUIDI
Il mondo viene restituito come
tratta, bench sui generis. I pueri cantores interruzioni continua oramai da quindi- nio culturale e spirituale della Chiesa.
lincontro armonioso di ogni granLa frequenza alla scuola spiega lufAnche la Schola puerorum ha il suo open della Sistina sono la sezione voci bianche ci secoli, contribuendo alla valorizzazione
dezza creata, in cui la figura corpoday, il giorno in cui si presenta al mondo: (soprani e contralti) della Cappella musi- di un patrimonio musicale unico nel suo ficio stampa della Sistina gratuita
rea dellessere umano e la scena smiil prossimo 2 aprile chi interessato potr cale pontificia, lanima giovane e il fiore genere; le voci bianche della Schola pue- grazie alla borsa di studio garantita a tutsurata del cosmo corrono sulla scala
visitare la sede, posta nel cuore di Roma, allocchiello dellintero coro come si leg- rorum, infatti, sono parte integrante della ti gli alunni e comprende i libri, la mendi un medesimo ordine di cui il Criin via del Monte della Farina (vedi in Re- ge nel comunicato stampa che presenta Cappella musicale Sistina, il coro delle ce- sa, lattivit di dopo scuola con le lezioni
sto lunit di misura, il principio
te il sito www.cappellamusicalepontifi- liniziativa.
lebrazioni liturgiche del Papa presente sin di pianoforte, la partecipazione al campo
originario, la chiave di volta. La liChiamati a frequentare cinque anni di dai primi secoli della Chiesa. La Schola scuola e alla vacanza estiva. Nei tre anni
cia.va) e ricevere tutte le notizie relative alturgia cristiana ha per secoli cantato
le attivit e al funzionamento della scuola.
studi musicali, i pueri cantores tengono vi- fu riordinata nel VI secolo da Gregorio di scuola media gli allievi studiano linglese e il tedesco; nellultimo anno, per
questa ritrovata certezza, anche
Magno e sub importanti modifiche sotto
facilitare linserimento nei licei, viene innellarchitettura edificata per ospitarBonifacio VIII.
segnata anche la lingua latina.
la. Le chiese sono state spesso coDopo varie vicissitudini fu riorganizzastruite e descritte come una metrica
ta da Sisto IV nel 1471; da allora la capdel corpo umano ma anche come
pella musicale divent il coro personale
simbolo dellordine naturale. Un midel Papa e venne chiamata Sistina sia in
crocosmo espanso e un macrocosmo
A Nola incontro sul Papa
omaggio a chi ne aveva curato il riassetto,
condensato. Cristo principio di quesia perch il coro cantava nellomonima
sta riconciliazione delluomo col
cappella. Chi volesse ripercorrere la storia
mondo. La gestione luministica di
del piccolo regno armonico del Vaticano
questi accordi spirituali stata a
attraverso la sequenza dei suoi direttori
tratti persino audace, ardita, sublipu avvalersi del libro La solita solfa.
Papa Francesco: un nuovo linme. Lepisodio pi noto di questa
Storia della Cappella musicale pontificia Siguaggio per la gioia del Vangelo
teologia della luce trasformata in arstina (Citt del Vaticano, Libreria Editrice
il titolo dellincontro svoltosi il 28
chitettura della grazia quello legaVaticana, 2013, pagine 102, euro 9,50) di
marzo presso la cattedrale di Nola.
to allinvenzione della vetrata. Esso
Marcello Filotei, compositore e redattore
Moderati da monsignor Francesco
apriva lo spazio stesso del'illuminadel nostro giornale.
Iannone, sono intervenuti larcivezione. Ma il rigore luministico di
Attualmente, oltre a cantare durante le
scovo Beniamino Depalma, vescovo
epoche precedenti ha toccato vette
celebrazioni in cui presente il successore
di Nola, che ha definito il Papa la
non meno considerevoli. Lintento
di Pietro, il coro, sia al completo che con
persona giusta per questa ora della
era comunque sempre quello. Avvolla sola sezione di voci bianche, tiene constoria, e il direttore dellO sservatogere la creazione nella luce di un
certi in Italia e allestero con lo scopo di
re Romano.
rinnovato stupore.
Un nuovo linguaggio
LOSSERVATORE ROMANO
II
VIII
un libro
tutto intarsiato di visioni simboliche
e immagini apocalittiche
Composto per sostenere gli ebrei travolti
dal turbine della persecuzione
secolo
Il cieco
e la luce
di FABRIZIO BISCONTI
utta la storia della salvezza
costellata da bagliori di luce,
a cominciare da Genesi, 1, 3-5,
dalla creazione della luce stessa, che pone termine alle tenebre del Caos e continuando con il Salmo, 28, 1, che recita: Il Signore mia luce e mia salvezza, di chi avr paura?.
Questo concetto rimbalza nella profezia di Isaia (60, 1): Alzati, Gerusalemme, rivestiti di luce, perch viene la tua
luce, la gloria del Signore brilla sopra di
te. Tutti questi luoghi veterotestamentari
sfociano nel prologo di Giovanni, quando, alludendo al Logos, ricorda che in
lui era la vita e la vita era la luce degli
uomini (Giovanni, 1, 45), ma trovano la tematizzazione nel racconto della
guarigione del cieco (Giovanni, 9, 1-41).
Qui il Cristo, rispondendo ai discepoli che indagano sulla colpa, sul
peccato, che ha inflitto la
cecit alluomo infermo,
annuncia che egli la
luce del mondo ed ,
per questo, che invita il
non vedente a lavarsi nella piscina di Siloe, dopo
che aveva spalmato fango
e saliva sui suoi occhi.
I Padri della Chiesa si
soffermano a lungo sullassimilazione del cieco
nato, inteso come peccatore e del cieco illuminato, restituito alla grazia
dal battesimo. In questo
senso, lepisodio si propone come una prefigurazione battesimale e annuncia il sacramento della
notte di Pasqua, ma anche il pi largo concetto
dellanstasis.
Per Ireneo (Contro le
eresie V, 15, 3) e Agostino
(Trattato sul Vangelo di
Giovanni 44, 2) la piscina
di Siloe rappresenta il
Codice
luogo dove, con la guarigione, si opera la stessa
rigenerazione operata dal
battesimo, cos come il
momento precedente trova riscontro nel
catecumenato. Per Ambrogio (Epistola
80), luomo, che sembrava avere un cuore
cieco, dopo Siloe ha aperto gli occhi, per
mezzo della fonte del Signore e ha iniziato a vedere lo splendore dei sacramenti.
E poich Siloe come sottolinea lo stes-
pagina 5
Rembrandt
Il festino
di Baltassar
(1636 circa)
sto. Nei rilievi funerari, appare la variante compositiva, che vede il Salvatore
mentre pone le dita sugli occhi del cieco.
In generale, linfermo appare seduto e,
pi spesso, stante, vestito di tunica corta,
di piccole dimensioni rispetto al Cristo,
che, come in un suggestivo faccia a faccia, si pone dinnanzi al cieco, per imporre le mani o per toccargli gli occhi in maniera solenne.
La rappresentazione che avr larga e
lunga fortuna nelle arti minori e specialmente nei codici miniati bizantini alluder sempre al simbolo del carisma battesimale e alla capacit rigenerativa e salvifica del Cristo.
A questo riguardo, Isidoro di Siviglia
(Allegorie 240), ricorda che, tramite la fi-
gura del Cristo-luce, si realizza la guarigione del genere umano dal peccato accecante di Adamo e Beda il Venerabile,
commentando il vangelo di Giovanni (9),
ritorna sulla dicotomia peccato-redenzione.
Nei contesti pi specificamente figurativi, linserimento della scena
della guarigione del cieco, nei
cicli dedicati alle opere del CriLarte paleocristiana assorbe
sto, stato interpretato, come
volont di sottolineare il caratgesti e contesti
tere soterico dellepisodio, ma,
delle guarigioni raccontate nei vangeli
pi in generale, dellactio divina
nella sua globalit, espressa, nel
E lo fa ponendo al centro
caso particolare, dal concetto
il gesto dell impositio della mano
largo e totalizzante dellilluminazione e dellargomento fototropico, cos come, in ultima
battuta, viene ricordato dalso Giovanni significa linviato, il cie- lapostolo delle genti, nella lettera agli
co che si lava gli occhi in quella piscina Efesini (5, 8-14): Fratelli, un tempo erabattezzato in Cristo.
vate nella tenebra, ora siete nella luce del
Se lepisodio, evocato da Giovanni, Signore. Comportatevi perci come figli
avr grande fortuna nella liturgia della della luce; ora il frutto della luce consiste
quarta settimana di quaresima, sin dallal- in ogni bont, giustizia e verit.
to medioevo, ma forse anche pi precocemente, e diventa, nella prassi ambrosiana, una delle preghiere di benedizione
del fonte battesimale nellambito della
complessa cerimonia del sabato santo,
non possiamo dimenticare che il Nuovo
Lallarme del rabbino Jonathan Sacks
Testamento riporta molti miracoli di questo tipo. Oltre alla guarigione dei ciechi
in massa (Luca, 7, 21; Matteo, 15, 30-31 e
21, 14), infatti, dobbiamo ricordare la
guarigione del cieco di Gerico, il figlio di
Timeo, Bartimeo, che sedeva sulla strada
Duro intervento del rabbino Lord di linguaggio dellodio mai escogia mendicare (Marco, 10, 46-52) e quella
Jonathan Sacks, su pagine ebrai- tato. Non solo rende cos facile la
che accadde a Betsaida, quando il Cristo
che 24 del 28 marzo, contro la comunicazione mirata, ma consenbagn gli occhi dellinfermo con la saliva
diffusione della maldicenza e del te di evitare anche gli incontri a
e gli impose le mani sul capo.
bullismo elettronico attraverso la viso aperto, che talvolta inducono
Ebbene, larte paleocristiana, in manieRete e i social network. Basandosi moderazione e suscitano sentimenra estremamente sintetica, assorbe i gesti
sul commento alla Parasha Tazria, ti di vergogna, sensibilit e autoe i contesti delle diverse guarigioni, rapla porzione biblica dove si illustra- controllo nei confronti delle propresentando il miracolo a partire dal IV
no fra laltro i disastri provocati prie azioni.
secolo, negli affreschi catacombali e, sedalla diffusione di falsit, Sacks
Il linguaggio vita, continua il
gnatamente, nei cimiteri di Priscilla, dei
che ha appena concluso il suo rabbino nella lunga lezione dedisanti Pietro e Marcellino e di Domitilla.
mandato di rabbino capo del
cata allargomento, le parole creaIn queste raffigurazioni, oramai scomparCommonwealth invita tutti a
no e distruggono. Un segno di
se, si riconoscevano le immagini del Criprendere le distanze da chi utilizza
seriamente
lebraismo
sto e del cieco, concentrando lattenzione
senza scrupoli la comunicazione quanto
sul momento saliente della guarigione e
elettronica per seminare invidia, prenda la questione la preghiera
che diciamo al termine di ogni
rappresentando il forte gesto dellimpositio
arroganza, egoismo e pregiudizio.
della mano da parte del taumaturgo sul
Il linguaggio malevolo, ricorda Amidah almeno tre volte al giormalato.
il rabbino, un veleno pericoloso no: Mio Dio, proteggi la mia linNello stesso frangente, la scena appare
e i mezzi di comunicazione elettro- gua dal male, e le mie labbra da
nei sarcofagi romani e arelatensi a fregio
nica lo rendono quanto mai insi- parole di inganno. Nei confronti
continuo, a fianco di altre guarigioni e,
dioso. Il bullismo elettronico di coloro che mi maledicono fai s
segnatamente, quella del paralitico e
spiega Sacks la pi aggiornata che la mia anima rimanga in silenquella dellemorroissa, proprio per sottoforma di Lashon Hara. In generale zio, possa la mia anima essere nei
linare il potenziale taumaturgico del Criinternet il pi efficace diffusore loro confronti come polvere.
No alla maldicenza
di un giusto, trasformata in luce. un po attingendo a questa idea che il passo da noi ora
citato illustra la missione dei
sapienti e dei maestri di giustizia nella storia e nella loro futura sorte presso Dio.
Ora, il libro di Daniele, come si detto, un testo tutto
intarsiato di visioni simboliche
e immagini apocalittiche, composto per incoraggiare e sostenere gli Ebrei travolti dal turbine della persecuzione che il
re siro-ellenistico Antioco IV
Epifane aveva scatenato contro
di loro. In quel periodo era
sorto il movimento politico-religioso dei Maccabei, i cinque
fratelli che avevano spinto gli
Ebrei oppressi alla ribellione e
alla conquista della libert. Il
nostro passo acquista, allora,
un valore particolare che potremmo sintetizzare nella parola testimonianza.
Nel buio della persecuzione
si leva la luce dei maestri di
verit e di giustizia che diventano una sorta di stella polare.
la proposta che Ges avanza
per i suoi discepoli: Voi siete
la luce del mondo (Matteo, 5, 14). In questo il discepolo si modella su Cristo stesso: Io sono la luce
del mondo; chi segue me
non camminer nelle tenebre, ma avr la luce della
vita (Giovanni, 8, 12).
Stelle che brillano
nel presente cupo,
quindi; ma anche astri
che sfavilleranno nel
Confronti
a Bose
Pubblichiamo stralci
della relazione
che il presidente
del Pontificio
Consiglio della cultura
terr il 30 marzo
al monastero di Bose.
Lincontro si inserisce
nella serie
Confronti, dedicata
a temi che interpellano
la fede
e la testimonianza.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
di CARLO DI CICCO
Un vescovo in tenda. Come succede
ai pastori di mestiere che passano
lunghe stagioni con il proprio gregge nelle solitudini sterminate dei
monti, dei pianori, delle praterie.
Limmagine della tenda sua, del
vescovo Vincenzo Savio, a dieci anni dalla morte ancora amato e rimpianto ovunque passato: Livorno,
Bergamo, Belluno, Feltre. Lha ricordato Michele, uno degli amici. A
Vincenzo scapp detto allamico che
destate teneva sempre una tenda
nel baule dellauto e appena gli era
possibile passava una notte sotto le
stelle, quando doveva viaggiare. E
la tenda gli torn alla mente parlando delloratorio. Limmagine pi
bella delloratorio che si espande
verso la strada azzard per farsi
capire potrebbe essere quella della tenda: si sposta e si adatta in
ogni luogo, non carica di cose,
aperta e chi sta dentro sente le voci
di chi sta fuori e viceversa.
Il suo servizio episcopale, intenso
e troppo breve per non lasciare rimpianti, si concluse la mattina del 31
marzo 2004 a Belluno, dopo una
malattia aspra e veloce. rimasta
viva la sua testimonianza evangelica.
Eppure era un uomo che la notte
della diagnosi infausta del male
pianse a lungo, al telefono, sulla
mia spalla lontana. Tristezza e malinconia superate dallaffidarsi alla
volont di Dio tanto da scrivere nel
breve testamento spirituale stilato
sul letto di morte: Ad ogni buon
conto la cosa pi importante dire
a tutti che io sono senza misura
contento di Dio. Una meraviglia!.
Provato dal fuoco del male imprevisto, viene ricordato fedele e gioioso,
donato tutto a tutti.
Alcuni giovani tra i 13 e i 17 anni
dopo averne studiato gli atti e gli
scritti lo hanno commemorato a dieci anni dalla morte in una serata
speciale promossa dalla comunit di
Villa San Francesco in Facen di Pedavena, il 7 marzo scorso. Lultima
telefonata pubblica, dal letto della
malattia, pochi giorni prima di spirare, Savio laveva riservata a questa
comunit di accoglienza creativa, di
ascolto e di fraternit. Limmagine
della tenda servita ai giovani da filo conduttore per ricordare Savio in
quattro situazioni: linfanzia, la pace, il dialogo, la soglia. Ne risultato un abbozzo di biografia incredibile per autenticit e coerenza.
stata la prima volta che una commemorazione, fuori dai soliti schemi,
stata affidata a dei giovani. E non
hanno deluso. Anzi si sono sentiti
attratti dalla figura ricordata, facendola rivivere come forza di progetto
di vita cristiana e di impegno civile.
Pierina parla di una tenda intessuta di sogni e racconta linfanzia
del vescovo con il suo percorso verso la vocazione di sacerdote e salesiano: Vincenzo ha saputo rispondere con voce potente a Dio. Ha saputo prendere la sua grande decisione fidandosi del Signore; la tenda
in cui Dio ci incontra spaziosa e si
pu allargare per far entrare anche i
fratelli, una tenda sicura con i paletti ben piantati nel terreno. Vincenzo inizia il viaggio. La tenda
non ha recinti e la strada si apre a
orizzonti nuovi, sembrano cos distanti, ma solo unimpressione.
Volti nuovi, cuori nuovi, esperienze
nuove, ma soprattutto nuove tende
in cui fermarsi, sostare, condividere
il proprio percorso con gli altri e
poi ripartire ancora. Unaltra meta,
unaltra tenda, ancora, finch non
saranno riunite in ununica terra, casa di pace e di luce.
Erika, 15 anni, ha scoperto che il
vescovo Savio poneva molta della
sua attenzione e cura pastorale per
tutti coloro che stanno sul limitare
della Chiesa: Anche la soglia una
tenda nella quale si pu abitare. Anche la tenda della soglia vita e noi
tante volte la abitiamo, anche nella
nostra fede. Ma fare esperienza di
vita significa spostarsi di tenda in
tenda. Lui ha fatto proprio questo
nella sua vita dedicandola completamente agli altri. Vincenzo infatti fu
lui stesso tenda quando rifiut di
nascondersi come prete in un ministero pastorale che rischiava di essere ripetitivo e monotono. Visse ancora lesperienza della tenda quando, lasciando alti incarichi educativi,
entr in unaltra tenda. Questa tenda lo chiam alla vita parrocchiale e
in essa visse lo stile di una paternit
profonda fatta di intensi incontri
personali. Savio ha teso lorecchio ad ascoltare la sua diocesi di
Belluno-Feltre sentendo soprattutto
i gemiti di dolore di moltissime sofferenze morali tipiche dei paesi che
sperimentano forte sviluppo e progresso materiale. Per uscire da questo tipo di sofferenze serve cercare
D io.
Vescovo
in tenda
La giovane Elly ha scritto di getto il suo profilo di Vincenzo, ascoltando il suo cuore. Del vescovo ricorda specialmente limpegno per la
pace, lo schierarsi con i manifestanti
contrari alla guerra in Iraq: La pace come un mandorlo in fiore
ripeteva Vincenzo con unimmagine
presa dal profeta Geremia e, come
ogni pianta, richiede cure e attenzioni. Come portare il mandorlo a
fiorire e diventare costruttori di pace? Le fasi da seguire sono quattro
racchiuse nelle lettere della parola
pace. La prima lettera p come pace, p come piantare. Per piantare un
albero bisogna essere pazienti e saper aspettare. La seconda lettera di
pace a come aiutare a crescere, alimentare. La pace infatti non solo
assenza di guerra, ma molto di
pi, ha unanima che amore, verit
e giustizia. Lamore la linfa del
mandorlo, ci che fa la differenza.
Ma non basta piantare e alimentare
il mandorlo, occorre la c, saperlo
custodire, convinti che per la pace
non si combatte con le armi. Custodi della pace siamo noi, chiunque.
Infine c la e di esempio. Davanti
alle ingiustizie non si pu essere ciechi, non si pu restare muti di fronte alla guerra: bisogna ammonire e
rimboccarsi le maniche. Dovremmo
essere i primi a fare passi avanti, i
primi ad aprire le porte al perdono
e allascolto. Dove c ascolto, c
dialogo, quindi perdono.
Il giovane Emanuele ricorda di
Savio limpegno per i sinodi. stato colpito dal significato del sinodo,
camminare insieme. I concili ecclesiastici svolti da Savio sottolinea
vennero spesso criticati per la loro
troppa modernizzazione. Uno degli
Il libro
Fraternit e umanesimo
di RICCARD O BURIGANA
Sempre attenta a cogliere i segni fecondi presenti nella ricerca, anche sofferta e oscura, delluomo, Chiara vi rileva il farsi strada di una riconsiderazione delluomo nella sua integralit e pienezza che fanno presagire il sorgere di un rinato
umanesimo dal cammino irreversibile. Un umanesimo nel quale tutte le prospettive delluomo
sono adeguatamente accolte e fondate e poste in
rapporto alla realt di Dio quale apertura delluomo verso una trascendenza che vive gi nella sua
storia e che, al tempo stesso, ne rappresenta la
realizzazione suprema e definitiva. Un umanesimo, insomma, che, mutuando la nota espressione
di Jacques Maritain, potremmo definire integrale,
cio, come attesta il magistero di Paolo VI in conformit alla grande lezione del concilio Vaticano
II, capace di porre al centro della sua considerazione ogni uomo e tutto luomo. uno dei
passaggi pi significativi della prolusione tenuta
marted scorso dalla presidente del Movimento
dei Focolari, Maria Voce, intervenuta allUniversit cattolica di Pernambuco, a Recife, in Brasile,
in occasione dellinaugurazione della cattedra inter-istituzionale di Fraternit e Umanesimo intitolata a Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari.
Nel suo intervento, intitolato La visione
delluomo in Chiara Lubich, Maria Voce ha presentato il rapporto tra umanit e fraternit come
fondamento primo della cultura dellincontro
che deve guidare ogni uomo e ogni donna fino
alle estreme periferie esistenziali, cos come
periferie esistenziali del mondo, per far giungere fin l la testimonianza dellamore fraterno,
della solidariet, della condivisione. questo
stesso binomio, umanesimo e fraternit, che
qualifica in maniera pertinente anche lapporto
di Chiara Lubich.
Nel suo discorso, il padre gesuita Pedro Rubens, rettore dellUniversit cattolica di Pernambuco, ha invitato a ripensare la fraternit come
paradigma di una nuova umanit, compito tanto
accademico quanto politico. Il rettore ha ricordato lamicizia che lega lateneo alla figura di
Chiara Lubich, che qui ha ricevuto il titolo di
dottore honoris causa in Economia, come riconoscimento per il suo impegno nelleconomia di
comunione che ha mosso i suoi primi passi in
Brasile. Durante la cerimonia, alla quale intervenuto anche monsignor Genival Saraiva de
Frana, vescovo emerito di Palmares, ha preso la
parola Paulo Muniz, direttore della Facolt
Asces di Caruaru, che ha collaborato allistituzione della cattedra. Muniz ha ricordato quanto
sia cresciuto in Brasile linteresse scientifico sul
tema della fraternit, tanto che sono sempre pi
numerose le ricerche e le pubblicazioni di carattere interdisciplinare. Per lAsces, la creazione
della cattedra Chiara Lubich pu contribuire a
un ulteriore arricchimento della formazione degli studenti: con le ricerche su fraternit e umanesimo, si deve promuovere un percorso che vada oltre lacquisizione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche per offrire agli allievi la comprensione dei valori umani nella loro integralit.
giore, del suo amore e della sua dedizione alla Chiesa di Roma.
Indubbiamente Riva ha insegnato
secondo la sana dottrina, ha profuso
e promosso con successo il dialogo
interreligioso. Per decenni si dedicato con profondo impegno a creare
e realizzare un clima di serenit tra
cattolici, cristiani evangelici ed ortodossi, ed ebrei. Questultimo impegno ha generato la preparazione alla
storica visita di Giovanni Paolo II
alla Sinagoga di Roma, il 13 maggio
1986. Senza dimenticare i numerosi
incontri delle commissioni miste, le
molteplici iniziative tra cui momenti
di preghiera e le celebrazioni ecumeniche.
Unazione
episcopale
quella di don Clemente, come tutti lo chiamavano anche dopo essere
divenuto vescovo nel 1975, che toccava ogni ambito della persona e
della societ civile.
Un altro tratto che emergeva conversando con don Clemente era indubbiamente quello dellobbedienza, vissuta in maniera come solo
monsignor Riva poteva fare, perch
era capace di amare la Chiesa secondo lo spirito del concilio ecumenico Vaticano II (ebbe lincarico, il
18 settembre 1963, di consulente per
la stampa cattolica italiana presso il
concilio). A proposito dellobbedienza, vi nella sua vita un episodio emblematico che descrive lui
stesso su alcuni foglietti (oggi conservati nellArchivio storico dellIstituto della Carit di Stresa) e che riguarda un incontro con Papa Paolo
VI: Ordinato vescovo il 22 giugno
1975, domenica. Qualche giorno prima, chiedo di far incontrare i miei
parenti col Papa, come era tradizione. Mi rispondono che non possibile. Si vedr in seguito. Pazienza.
Dopo un po di tempo chiedo
udienza e la richiedo altre volte
perch Paolo VI mi aspettava. Dopo
unudienza del Papa al cardinale
Poletti, il Papa gli chiede: Perch
monsignor Riva non vuole incontrarmi? Dico a Poletti che ho fatto
tante domande. Mi dice di scrivere
ancora e dargli la lettera che
lavrebbe consegnata lui al Papa.
Niente. Nel luglio 1978 accompagno alludienza alcune parrocchie.
Al termine delludienza Paolo VI incontra i vari vescovi in una saletta.
Ero lultimo. Mi chiede perch non
voglio andare da lui. Amareggiato
gli confesso la situazione. Chiama i
monsignori [...], dice loro di fissare
unudienza per me a Castelgandolfo. Fissiamo il 12 agosto. Il 6 agosto Paolo VI muore.
Se non obbedienza questa. Certo don Clemente non avrebbe forzato il corso degli eventi, non era nel
suo stile. Per Riva non cera il potere, n autoritarismo o lapparire per
vanagloria. Per lui comunque tutto
doveva essere trasparente e frutto di
persuasione.
Egli testimoni Cristo durante
tutta la sua esistenza, spargendo semi di speranza ovunque passasse,
allo stesso modo con cui lo voleva il
fondatore dellIstituto della Carit:
Reputo che il vescovo debba, soprattutto in questi tempi, spargere
un olio balsamico di dolcezza nelle
piaghe dellumanit, debba guardarsi da ogni giudizio temerario, da
ogni parola ingiuriosa a chicchessia,
da ogni adulazione strappata dal timore, da ogni connivenza al male
che gli fosse persuasa da speranza
di
giovare,
conservando
un
contegno grave, riservato, fermo,
con una conversazione verso tutti
soave ed amorevole, ed insieme atta
a far distinguere con una santa dottrina, ma senza veemenza, il bene
dal male.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 7
Dallesclusione allincontro
Custodi
del creato
Labbraccio a Cyril Axelrod, sacerdote sudafricano sordo dallinfanzia e cieco dal 2000
conosciuto, o meglio, si sentito conosciuto da Lui, ri-conosciuto, rispettato, amato, perdonato, e questo incontro lo ha toccato in profondit,
lo ha riempito di una gioia nuova,
un nuovo significato per la vita. E
questo traspare, si comunica, si tramette agli altri.
Ho ricordato la Samaritana perch un esempio chiaro del tipo di
persone che Ges amava incontrare,
per fare di loro dei testimoni: persone
emarginate, escluse, disprezzate. La samaritana lo era in quanto donna e
in quanto samaritana, perch i samaritani erano molto disprezzati dai
giudei. Ma pensiamo a tanti che
Ges ha voluto incontrare, soprattutto persone segnate dalla malattia
Come porre rimedio agli errori e risanare le ferite inferte al creato e alla famiglia umana? Su che basi ricostruire quel patto con il creato
sancito al cospetto del Creatore nel
paradiso terrestre? Che significa per
luomo contemporaneo ritrovare
lEden, cio un rapporto sano e fecondo con il creato nel rispetto della missione affidataci da Dio? Sono
queste le domande alle quali si
cercato di dare una risposta nella
giornata
di
studio
Famiglia
custodisci il creato! organizzato
dal Pontificio Consiglio per la famiglia, in collaborazione con lassociazione culturale Greenaccord, sabato 29 marzo a Roma, nella sala
san Pio X .
Pi che tema di riflessione sembra essere un grido destinato a riecheggiare nel mondo quello proposto per la giornata che, moderata
da Valentina Alazraki, corrispondente della televisione messicana
Televisa, stata incentrata sulla
lectio magistralis tenuta dal metropolita ortodosso di Helsinki, Ambrosius, e conclusa dal cardinale
Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi.
In apertura dei lavori larcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del
dicastero organizzatore, nel rivolgere il suo saluto ai partecipanti, ha
dato lettura del telegramma, a firma
del segretario di Stato cardinale
Pietro Parolin, con il quale Papa
Francesco ha voluto esprimere la
sua certezza che la famiglia, custode privilegiata del dono della vita,
sia anche luogo fondamentale di
educazione al rispetto del grande
dono della creazione. Il Pontefice
si augura poi che si intensifichi
presso credenti e non credenti la
consapevolezza della comune responsabilit per lintera famiglia
umana e per il mondo, casa comune affidata alla custodia di tutti.
Nellintervento introduttivo larcivescovo Paglia ha poi spiegato il
senso della giornata, organizzata
per evidenziare lurgenza che le
famiglie maturino la consapevolezza che parte essenziale della loro
vita un nuovo rapporto con il creato, cio quel dono immenso che
stato affidato da Dio alluomo perch lo custodisse. Oggi purtroppo
ha notato il presule dobbiamo
constatare che luomo moderno ha
tradito questa sua missione. Un
errore antropologico causato dal
fatto di aver creduto che siamo
stati posti al centro del giardino
dellEden per godere solo per noi
stessi e subito dei frutti della terra,
senza pensare agli altri n di oggi
n di domani. E ha poi ammonito
che se i credenti di ogni religione
e i non credenti non sono consapevoli che alla base della distruzione
della natura c un errore antropologico, non si salver n luomo n
la natura.
Dopo il saluto rivolto ai partecipanti dal presidente di Greenaccord
Alfonso Cauteruccio, il metropolita
Ambrosius ha svolto la sua lectio
I cristiani
devono contare
li comunali), che vada oltre la tentazione di denigrare lavversario politico e contro i discorsi a volte carichi di odio che dividono i cittadini.
Il secondo turno delle municipali
si tiene domani ma la dichiarazione
si proietta anche verso il voto per il
Parlamento europeo di fine maggio:
Bisogna fare delle scelte e in tale
occasione vorremmo condividere alcuni orientamenti che ci guidano
nella ricerca dellinteresse generale e
del bene comune. Il voto pu essere determinato da diverse motivazioni ma si deve sempre tener conto
delle questioni riguardanti la societ, come lesclusione, la disoccupazione, la povert, lo sviluppo economico, listruzione, la sanit, la vita
sociale, la giustizia. Lelezione
conclude la nota un momento
decisivo nella vita politica. Ma questo momento non che un elemento della costruzione del nostro futuro comune. Votare anche accogliere questo futuro, il nostro futuro di
cui non siamo mai completamente
padroni. Da parte nostra, crediamo
magistralis, incentrata sulla dimensione della sobriet. Se il consumismo fondato su una ossessiva centralit di un presente costruito
sullarrogante esuberanza dellio
alla radice dei danni al creato, la
sobriet il suo convincimento
costituisce la dimensione che guida
la natura. La natura non spreca,
non scarta nulla, perch tutto per
il bene e per il progresso. Non a
caso la sobriet anche uno dei
fondamenti della santit; la sobriet
di fronte al creato necessaria per
porsi con la dovuta umilt e rispetto al cospetto del Creatore. La base
della sobriet il discernimento fra
il bene e il male, che va di pari passo con quello fra lutile e linutile;
senza il discernimento fra il bene e
il male si cade nellincapacit di distinguere anche lutile dallinutile, e
una umanit disorientata finisce per
mettere la propria intelligenza al
servizio della distruzione della natura, e quindi di se stessa. Scegliere
il bene comporta dunque la rinuncia al male e quindi a tutto ci che
inutile per il raggiungimento del
bene.
Un concetto, questo, ripreso e
ampliato dal cardinale Baldisseri, al
quale toccato il compito di tirare
le conclusioni dopo gli interventi
dei numerosi relatori invitati, ai
quali si unito con un messaggio il
ministro dellAmbiente Gian Luca
Galletti, in rappresentanza del Governo italiano.
Il cardinale ha posto laccento
sulle principali questioni emerse:
dalla rilevanza internazionale dei
cambiamenti ecologici globali, che
gravano come unombra terribile
sul futuro dellumanit, allegoismo
e allavidit delluomo, insensibile
ha denunciato verso i poveri e
verso le generazioni future. E le
conseguenze, ha aggiunto, si materializzano nella rottura che stiamo
vivendo delle reti ecologiche che
sostengono la vita sul nostro pianeta e delle reti sociali che sostengono
unarmoniosa convivenza fra gli esseri umani. Del resto la creazione
un atto damore di Dio che non si
esaurisce in un evento isolato e relegato al passato. Noi siamo immersi in una creazione che continua ancora oggi a generare perfezione e
armonia, spinta dal disegno di
amore che lha originata. Il porporato ha quindi trasferito il concetto
sul piano familiare: Cos la famiglia ha precisato non si esaurisce nella data del matrimonio fra
due giovani, ma un progetto
damore che continua, va custodito
e alimentato, per tutta la vita.
Nomina episcopale
in Polonia
La nomina di oggi riguarda la
Chiesa in Polonia.
Tadeusz Pikus
vescovo di Drohiczyn
Nato il 1 settembre 1949 in
Zabiele, arcidiocesi di Biaystok,
dopo la maturit ha lavorato per
alcuni anni. Nel 1975 entrato al
seminario maggiore di Varsavia
ed stato ordinato il 7 giugno
1981. Per due anni stato vicario
parrocchiale a Jaktorw. Dal
1983 al 1985 ha frequentato
lUniversit di Navarra, dove ha
conseguito il dottorato in teologia fondamentale. stato membro della segreteria del primate
di Polonia, prefetto e poi vicerettore nel seminario maggiore di
Varsavia, insegnando teologia
fondamentale anche a owicz.
Dal 1990 al 1992 ha lavorato a
Mosca e ha insegnato nei seminari della capitale russa e di
Grodno, Bielorussia. Dal 1997 al
1999 stato rettore della chiesa
dellImmacolata Concezione in
Bielany, Varsavia. Conseguita
labilitazione
allinsegnamento
presso la Pontificia Facolt Teologica di Varsavia, il 24 aprile
1999 stato nominato vescovo titolare di Lisinia e ausiliare di
Warszawa, ordinato l8 maggio
successivo. Ricopre diversi incarichi in seno alla Conferenza episcopale.
LOSSERVATORE ROMANO
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Papa Francesco alla liturgia penitenziale ricorda che la quaresima un invito a cambiare vita
Luomo nuovo
Per guardare alla realt con occhi diversi senza essere distratti da ci che non conta e non dura
Rivestirsi delluomo nuovo e rimanere
nellamore. Sono i due elementi per
vivere la quaresima come tempo di
conversione indicati da Papa Francesco
nel pomeriggio di venerd 28 marzo,
durante la celebrazione della penitenza
presieduta nella basilica vaticana.
Questa lomelia del Pontefice.
Nel periodo della Quaresima la
Chiesa, a nome di Dio, rinnova lappello alla conversione. la chiamata
a cambiare vita. Convertirsi non
questione di un momento o di un
periodo dellanno, impegno che
dura tutta la vita. Chi tra di noi pu
presumere di non essere peccatore?
Nessuno. Tutti lo siamo. Scrive
lapostolo Giovanni: Se diciamo di
essere senza peccato, inganniamo
noi stessi e la verit non in noi. Se
confessiamo i nostri peccati, egli
fedele e giusto tanto da perdonarci i
peccati e purificarci da ogni iniquit (1 Gv 1, 8-9). quello che avviene anche in questa celebrazione e in
tutta questa giornata penitenziale.
La Parola di Dio che abbiamo ascoltato ci introduce in due elementi essenziali della vita cristiana.
Il primo: Rivestirci delluomo nuovo. Luomo nuovo, creato secondo
Dio (Ef 4, 24), nasce nel Battesimo, dove si riceve la vita stessa di
Dio, che ci rende suoi figli e ci incorpora a Cristo e alla sua Chiesa.
Questa vita nuova permette di guardare alla realt con occhi diversi,
senza pi essere distratti dalle cose
che non contano e non possono durare a lungo, dalle cose che finiscono con il tempo. Per questo siamo
chiamati ad abbandonare i comportamenti del peccato e fissare lo
sguardo sullessenziale. Luomo vale pi per quello che che per quello che ha (Gaudium et spes, 35). Ecco la differenza tra la vita deformata
dal peccato e quella illuminata della
grazia. Dal cuore delluomo rinnovato secondo Dio provengono i
comportamenti buoni: parlare sempre con verit ed evitare ogni menzogna; non rubare, ma piuttosto
condividere quanto si possiede con
gli altri, specialmente con chi nel
bisogno; non cedere allira, al rancore e alla vendetta, ma essere miti,
magnanimi e pronti al perdono; non
cadere nella maldicenza che rovina
la buona fama delle persone, ma
guardare maggiormente al lato positivo di ognuno. Si tratta di rivestirci
delluomo nuovo, con questi atteggiamenti nuovi.
Il secondo elemento: Rimanere
nellamore. Lamore di Ges Cristo
dura per sempre, non avr mai fine
perch la vita stessa di Dio. Questo amore vince il peccato e dona la
forza di rialzarsi e ricominciare, perch con il perdono il cuore si rinnova e ringiovanisce. Tutti lo sappiamo: il nostro Padre non si stanca
mai di amare e i suoi occhi non si
appesantiscono nel guardare la strada di casa, per vedere se il figlio che
se n andato e si perduto fa ritorno. Possiamo parlare della speranza
di Dio: nostro Padre ci aspetta sempre, non solo ci lascia la porta aperta, ma ci aspetta. Lui coinvolto in
questo aspettare i figli. E questo Padre non si stanca nemmeno di amare laltro figlio che, pur rimanendo
sempre in casa con lui, tuttavia non
partecipe della sua misericordia,
della sua compassione. Dio non solo
allorigine dellamore, ma in Ges
Cristo ci chiama ad imitare il suo
stesso modo di amare: Come io ho
amato voi, cos amatevi anche voi
gli uni gli altri (Gv 13, 34). Nella
misura in cui i cristiani vivono questo amore, diventano nel mondo discepoli credibili di Cristo. Lamore
non pu sopportare di rimanere rinchiuso in se stesso. Per sua stessa
natura aperto, si diffonde ed fecondo, genera sempre nuovo amore.
Cari fratelli e sorelle, dopo questa
celebrazione, molti di voi si faranno