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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO

Unicuique suum
Anno CLIV n. 73 (46.615)

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

Citt del Vaticano

domenica 30 marzo 2014

Papa Francesco alla liturgia penitenziale ricorda che la quaresima un invito a cambiare vita

Colloquio telefonico tra Putin e Obama sulla crisi ucraina

Luomo nuovo

Spiragli
di dialogo

E nella basilica vaticana riceve il sacramento della riconciliazione prima di confessare sette fedeli
Nella basilica vaticana Papa Francesco
in ginocchio, appoggiato al confessionale. Davanti a lui un francescano conventuale che ascolta la sua confessione.
certamente questa inedita immagine che
ha dato unimpronta significativa alla celebrazione della penitenza presieduta dal
Pontefice nel pomeriggio di venerd 28
marzo, nella basilica di San Pietro. Durante il rito, svoltosi alla presenza di numerosi fedeli, lo stesso Pontefice ha poi
confessato alcuni penitenti.
La riflessione proposta dal Santo Padre ai presenti si incentrata su due atteggiamenti rivestirsi delluomo nuovo
e rimanere nellamore necessari per
raggiungere quella vita nuova che permette di guardare alla realt con occhi
diversi senza pi essere distratti dalle cose che non contano e non possono durare a lungo, dalle cose che finiscono con
il tempo.
La strada da percorrere quella che
aiuta a rimanere nellamore di Ges
Cristo, lunica cosa, ha precisato il Pa-

pa, che dura per sempre. E si tratta di


un amore capace di vincere il peccato e
di conquistare il perdono del Padre, ricco di misericordia. Questo, ha aggiunto,
il messaggio che deve trasmettere chi
sperimenta la misericordia divina, trasformandosi in artefice di misericordia
tra gli ultimi e i poveri. In questi fratelli
pi piccoli Ges ci aspetta. Di qui linvito conclusivo: Riceviamo misericordia
e diamo misericordia.
PAGINA 8

Al Movimento apostolico ciechi


e alla Piccola missione per i sordomuti

D allesclusione
allincontro
PAGINA 7

MOSCA, 29. Si riapre uno spiraglio


di dialogo tra Mosca e Washington
dopo giornate di gelo e di scambi
di accuse sulla crisi in Ucraina. Il
presidente russo, Vladimir Putin,
ha chiamato ieri sera Barack Obama in visita in Arabia Saudita e ha
annunciato che disposto a discutere la proposta di soluzione diplomatica statunitense prospettata dal
segretario di Stato, John Kerry, al
suo omologo russo, Serghiei
Lavrov al recente vertice sulla sicurezza nucleare dellAja.
Cos, al termine del tour europeo, e dopo aver incassato lappoggio compatto delle cancellerie occidentali sulla linea ferma contro il
Cremlino, Obama ha ottenuto il
consenso di Putin per tornare al tavolo delle trattative. Un primo passo a cui per, ammonisce la Casa
Bianca, devono seguire fatti concreti. Come informa la Casa Bianca, i due leader si sono detti daccordo daffidare ai rispettivi capi
della diplomazia, John Kerry e Ser-

ghiei Lavrov, lapprofondimento


dei prossimi passaggi negoziali. Ma
tutto a una condizione ritenuta imprescindibile. E cio che Mosca rinunci alla minaccia militare: Barack Obama afferma la Casa
Bianca ha chiarito al presidente
Putin che la via diplomatica rimane praticabile solo se la Russia ritira le sue truppe dal confine e non
prende alcuna iniziativa per violare
ulteriormente lintegrit territoriale
e la sovranit dellUcraina.
Ieri il segretario generale delle
Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha
dichiarato di avere ricevuto rassicurazioni da parte del presidente russo secondo il quale Mosca non ha
alcuna intenzione di condurre
operazioni militari in Ucraina meridionale od orientale. Posizione ribadita oggi da Lavrov: la Russia
non intende varcare la frontiera
con lUcraina. Anzi, secondo il ministro degli Esteri, Mosca condivide con lOccidente alcuni punti
di vista sulla crisi ucraina.

Iniziativa di Brasile, Colombia ed Ecuador per favorire la trattativa tra Governo e opposizione

Mediazione sudamericana per il Venezuela


CARACAS, 29. A pi di un mese dallo
scoppio dei disordini in Venezuela, ci
sarebbe per la prima volta sul tavolo
una proposta concreta di mediazione
tra il Governo di Nicols Maduro e il
fronte delle opposizioni. Come ha riferito il ministro degli Esteri brasiliano, Luiz Alberto Figueiredo, Brasile,
Colombia ed Ecuador potrebbero cercare di far dialogare le due parti, soprattutto per giungere alla fine delle
violenze. Il ministro brasiliano sar la
settimana prossima a Caracas per
continuare il processo di rafforzamento del dialogo insieme allUnasur, lUnione delle sudamericane,
come ha spiegato egli stesso. Ma an-

y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!%!%!z!

Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza le Loro Eminenze Reverendissime i Signori Cardinali:
Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi;
Gerhard Ludwig Mller, Prefetto
della Congregazione per la Dottrina
della Fede.
Il Santo Padre ha adottato i seguenti
provvedimenti nella Congregazione per
gli Istituti di Vita Consacrata e le Societ di Vita Apostolica:
ha confermato Prefetto lEminentissimo Signor Cardinale Joo Braz de
Aviz;
ha nominato Membri gli Eminentissimi Signori Cardinali: Norberto Rivera
Carrera, Arcivescovo di Mxico (Messico); Oscar Andrs Rodrguez Maradiaga, Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras); George Pell, Prefetto della Segreteria per lEconomia; Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi;
Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di
Manila (Filippine); Gianfranco Ravasi,
Presidente del Pontificio Consiglio della
Cultura e della Pontificia Commissione
di Archeologia Sacra; Fernando Filoni,
Prefetto della Congregazione per
lEvangelizzazione dei Popoli; Domenico Calcagno, Presidente dellAmministrazione del Patrimonio della Sede
Apostolica; gli Eccellentissimi Monsignori: Francesco Cacucci, Arcivescovo
di Bari-Bitonto (Italia); Leo Jun Ikenaga, Arcivescovo di Osaka (Giappone);
Francisco Chimoio, Arcivescovo di Maputo (Mozambico); Gianfranco Agostino Gardin, Arcivescovo-Vescovo di Treviso (Italia); Luis Gerardo Cabrera Herrera, Arcivescovo di Cuenca en Ecuador
(Ecuador); Ricardo Blzquez Prez, Arcivescovo di Valladolid (Spagna); Jose-

che quella di oggi si annuncia anche


una giornata difficile. Ad alimentare
nuove tensioni la decisione della
Corte di appello di Caracas di fare restare in carcere Leopoldo Lpez, uno
dei piu noti leader dellopposizione
detenuto dallo scorso 18 febbraio. Lpez accusato di aver partecipato ai
disordini avvenuti lo scorso 12 febbraio a Caracas, al termine di uno dei
cortei dellopposizione al Governo di
Nicols Maduro. Secondo dati resi
noti oggi dalla procuratrice generale,
Luisa Ortega Daz, nei diversi incidenti dallinizio delle manifestazioni
sono morte 37 persone, mentre 559 sono rimaste ferite.

Una manifestante a Caracas (LaPresse/Ap)

NOSTRE INFORMAZIONI
ph Tobin, Arcivescovo di Indianapolis
(Stati Uniti dAmerica); Jaime Spengler,
Arcivescovo di Porto Alegre (Brasile);
Jos Francisco Ulloa Rojas, Vescovo di
Cartago (Costa Rica); Lucas Van Looy,
Vescovo di Gent (Belgio); Vicente Jimnez Zamora, Vescovo di Santander
(Spagna); Gregor Maria Hanke, Vescovo di Eichsttt (Repubblica Federale di
Germania); John Corriveau, Vescovo di
Nelson (Canada); Kieran OReilley, Vescovo di Killaloe (Irlanda); Eusebio
Hernndez Sola, Vescovo di Tarazona
(Spagna); il Reverendissimo Padre Enrique Figaredo Alvargonzalez, S.I., Prefetto Apostolico di Battambang (Cambogia); i Reverendissimi Superiori Generali: Padre Bruno Marin, Abate Presidente
della Congregazione Benedettina Sublacense Cassinese; Padre Bruno Cador,
Maestro Generale dellOrdine dei Frati
Predicatori; Padre Mauro Jhri, Ministro Generale dellOrdine Francescano
Frati Minori Cappuccini; Padre Enrique
Snchez Gonzlez, Superiore Generale
dei Missionari Comboniani del Cuore
di Ges; Fra Emili Tur Rofes, Superiore Generale dei Fratelli Maristi delle
Scuole; Sacerdote Jacob Nampudakam,
Rettore Generale della Societ dellApostolato Cattolico; Signor Giorgio Mario
Mazzola, Presidente Generale dellIstituto Secolare Cristo Re;
ha confermato Membri gli Eminentissimi Signori Cardinali: Nicols de Jess Lopez Rodrguez, Francis Eugene
George, Wilfrid Fox Napier, Philippe
Barbarin, Agostino Vallini, Sean Patrick
OMalley, Dominik Duka, Paolo Sardi,
Giuseppe Versaldi; gli Eccellentissimi
Monsignori: Thomas Menamparampil,

Pierre Raffin; il Reverendissimo Padre


Adolfo Nicols Pachn, Preposito Generale della Compagnia di Ges.
Il Santo Padre ha confermato Presidente del Pontificio Consiglio per il
Dialogo Interreligioso Sua Eminenza
Reverendissima il Signor Cardinale
Jean-Louis Tauran e Segretario il Reverendo Padre Miguel ngel Ayuso Guixot, M.C.C.J.
Il Sommo Pontefice ha confermato,
fino alla conclusione dei rispettivi mandati, i Membri e i Consultori del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ed ha nominato Membro del medesimo Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso Sua Beatitudine
Louis Raphal I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei (Iraq).
Sua Santit ha inoltre nominato Consultori del Pontificio Consiglio per il
Dialogo Interreligioso gli Eccellentissimi
Monsignori: Tomash Bernard Peta, Arcivescovo di Maria Santissima in Astana
(Kazakhstan); William Hanna Shomali,
Vescovo titolare di Lidda, Ausiliare e Vicario Generale del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini (Gerusalemme); i
Reverendi Signori: Monsignor Franois
Bousquet (Francia), Rettore del Convitto di San Luigi dei Francesi in Roma;
Valentino Cottini, Preside del Pontificio
Istituto di Studi Arabi e dIslamistica
(Italia); Clarence Devadass, Segretario
della Commissione per lEcumenismo e
il Dialogo Interreligioso (Malaysia); i
Reverendi Padri: Claudio Monge, O.P.,
Presidente della Union des Religieux et
des Religieuses de Turquie (Turchia);
Jos Manuel H. Arenas, S.I., Segretario

della Commissione per lEcumenismo e


il Dialogo Interreligioso (Cile); William
Skudlarek, O.S.B., dellAbbazia Saint
Johns in Collegeville (Stati Uniti
dAmerica), Segretario Generale del
Dialogo Interreligioso Monastico in Roma; la Reverenda Suor Carmen Sammut, S.M.N.D.A. (Malta), Superiora Generale delle Suore Bianche; la Gentilissima Dottoressa Ilaria Morali, Direttore
del Dipartimento di Missiologia presso
la Pontificia Universit Gregoriana (Italia).
Il Santo Padre ha confermato Presidente del Pontificio Consiglio della
Cultura Sua Eminenza Reverendissima
il Signor Cardinale Gianfranco Ravasi;
Delegato Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Carlos Alberto de Pinho
Moreira Azevedo, Vescovo titolare di
Belali; Segretario lEccellentissimo Monsignore Barthlemy Adoukonou, Vescovo titolare di Zama minore.
Il Sommo Pontefice ha inoltre confermato, fino alla conclusione dei rispettivi
mandati, i Membri e i Consultori del
Pontificio Consiglio della Cultura, ed
ha nominato Membri del medesimo
Pontificio Consiglio della Cultura gli
Eminentissimi Signori Cardinali: Bchara Boutros Ra, Patriarca di Antiochia
dei Maroniti (Libano), Kazimierz Nycz,
Arcivescovo di Warszawa, Ordinario per
i fedeli di rito orientale residenti in Polonia e sprovvisti di Ordinario del proprio rito (Polonia); gli Eccellentissimi
Monsignori: Denis James Hart, Arcivescovo di Melbourne (Australia), Arthur

Roche, Segretario della Congregazione


per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti, Alfonso Corts Contreras,
Arcivescovo di Len (Messico), Vctor
Manuel Fernndez, Arcivescovo titolare
di Tiburnia, Rettore della Pontificia
Universidad Catlica Santa Mara de
los Buenos Aires (Argentina), Paul-Andr Durocher, Vescovo di Gatineau (Canada), Filomeno do Nascimento Vieira
Dias, Vescovo di Cabinda (Angola), Cecilio Ral Berzosa Martnez, Vescovo di
Ciudad Rodrigo (Spagna), Joaquim
Giovanni Mol Guimares, Vescovo titolare di Galtell, Ausiliare di Belo Horizonte (Brasile), Franz-Josef Overbeck,
Vescovo di Essen, Ordinario Militare
per la Repubblica Federale di Germania, Linus Lee Seong-hyo, Vescovo titolare di Torre di Tamalleno, Ausiliare di
Suwon (Corea), Charles Morerod, Vescovo di Lausanne, Genve et Fribourg
(Svizzera); lIllustrissimo Signor Rafael
Vicua, Professore di Biologia molecolare alla Pontificia Universidad Catlica
di Santiago del Cile.
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di
Drohiczyn (Polonia), presentata da Sua
Eccellenza Reverendissima Monsignor
Antoni Pacyfik Dydycz, OFMCap., in
conformit al Canone 401 1 del Codice di Diritto Canonico.

Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato Vescovo
di Drohiczyn (Polonia) Sua Eccellenza
Reverendissima Monsignor Tadeusz Pikus, trasferendolo dalla Sede titolare di
Lisinia e dallUfficio di Ausiliare di
Warszawa.

LOSSERVATORE ROMANO

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domenica 30 marzo 2014

Rafforzato il partenariato con la visita del presidente Xi Jinping in Germania

La Wto accoglie le critiche internazionali alla Cina

Berlino e Pechino
insieme contro la crisi

Contesa sulle terre rare

BERLINO, 29. Un partenariato strategico completo tra Germania e


Cina per battere la crisi e rilanciare
leconomia europea. Nelle parole
del cancelliere tedesco, Angela Merkel, sintetizzata tutta la visione
della politica economica di Berlino
per i prossimi anni: aprire allEstremo Oriente, puntare sulle esportazioni, dislocare le aziende verso
mercati in espansione.
Merkel ha rilanciato questo messaggio durante la visita, ieri a Berlino, del presidente cinese Xi Jinping.

Secondo turno
delle elezioni
amministrative
in Francia
PARIGI, 29. I francesi si recano
domani alle urne per il secondo
turno delle municipali. LUmp,
la destra istituzionale che si era
presentata senza una leadership
convincente, data come vincente in questo turno di amministrative, dove riuscir a strappare
certamente molte grandi citt alla
gauche. Nella maggioranza si
fanno e si rifanno i conti e si arriva a 106 municipi traballanti, in
procinto di cadere a destra. Gli
occhi sono puntati su Strasburgo
e Tolosa, ma anche su Sainttienne, Reims, Metz, Caen, Angoulme, Belfort, Chambry. A
Parigi sembra che il sorpasso a
destra non riesca, ma i sondaggi
si sono gi sbagliati al primo turno e in casa socialista si incrociano le dita. Se nella sinistra regna
il pessimismo, Marine Le Pen,
leader del Fronte nazionale, gi
vincitrice del primo turno, assapora nuove vittorie e dalla prima
pagina di Le Monde lancia il
suo messaggio: Ormai siamo un
partito di Governo, praticamente il terzo polo.
Nella settimana che doveva
servire ai socialisti per recuperare
il terreno perduto, levento che
pi ha impressionato stato lennesima impennata dei disoccupati, quattro mesi dopo la mancata
promessa del presidente Franois
Hollande di invertire la curva
dellaumento dei senza lavoro.
Il capo dello Stato ha provato
a dire che il Governo sapr
ascoltare i francesi, ieri ha parlato di due o tre miliardi di sgravi fiscali alle famiglie, ma non c
stato il sussulto che qualche analista si aspettava. Jean-Marc
Ayrault, il premier che sembra
destinato a essere sacrificato, ha
gi convocato una conferenza
stampa per domenica sera. A meno di due mesi da quella che potrebbe essere una scadenza ancora pi nefasta, le elezioni europee
che vedono il Fronte nazionale in
forte ascesa, non sembra per
che la carica di premier sia cos
ambita. Il ministro dellInterno,
Manuel Valls, sembra lunico al
momento in grado di raccogliere
la sfida.

Sviluppare i rapporti sino-tedeschi


come guidare unauto. Non si
tratta di guardare solo un paio di
metri avanti, ma di guardare lontano ha detto il leader di Pechino.
Poche ore prima dellincontro con
Merkel, il presidente cinese era stato
ricevuto con gli onori militari dal
capo dello Stato tedesco, Joachim
Gauck.
Sul piano dei risultati concreti, la
visita di Xi Jinping in Germania
stata particolarmente ricca: a Francoforte stato avviato un progetto
commerciale per le transazioni in
yuan nelleurozona. Merkel ha inoltre lanciato lanno per la innovazione e la ricerca tedesco-cinese nel
2015. Berlino la terza tappa di un
tour europeo storico, che ha gi
portato il presidente cinese in Olanda e Francia, e che prevede nei
prossimi giorni anche una visita a
Bruxelles: sar la prima volta che
un capo di Stato cinese incontra la
Commissione europea. Lultima visita di Stato di un presidente cinese
in Germania risaliva invece a otto
anni fa. I rapporti fra la locomotiva
europea e quella asiatica sono gi
forti: la Cina il primo partner
commerciale asiatico di Berlino e gli
scambi commerciali lanno scorso
hanno segnato la cifra record di
161,5 miliardi di dollari.

Ma i benefici di un rafforzamento
delle relazioni non vanno in una sola direzione: anche a Pechino fa comodo sviluppare la collaborazione
con lUe, soprattutto a causa del
momento non esaltante che leconomia del Dragone sta attraversando.
Di recente il premier cinese Li Keqiang ha rassicurato i mercati e garantito che il Governo ha tutti gli
strumenti necessari per contrastare il
rallentamento delleconomia. Lanno scorso ha detto il premier
abbiamo acquisito lesperienza per
contrastare in modo vincente il rallentamento economico e abbiamo in
cantiere le politiche per far fronte
alla volatilit economica per questanno. Lanceremo ha aggiunto
rilevanti e robuste misure in base a quanto abbiamo gi pianificato. Le misure evocate sono quelle
per rilanciare infrastrutture come le
ferrovie, le autostrade e gli interventi di ingegneria idraulica nelle regioni centrali e occidentali, insieme ai
tagli sui costi di finanziamento delle
aziende e al rafforzamento commerciale. Le prestazioni complessive
delleconomia questanno ha detto
ancora il premier sono relativamente stabili e vediamo cambiamenti positivi, ma non possiamo ignorare le crescenti frenate e le difficolt
economiche.

Un sito cinese per lestrazione dei minerali (LaPresse/Ap)

WASHINGTON, 29. Il Ministero del Commercio cinese


ha espresso rammarico per la decisione dellO rganizzazione mondiale del Commercio (Wto) in merito a una
disputa sullesportazione delle terre rare, quei materiali
fondamentali soprattutto per lindustria informatica.
La Cina si rammarica che il comitato abbia giudicato
che i dazi alle esportazioni, le quote e le relative misure
amministrative cinesi non rispettino le regole della
Wto ha reso noto il ministero cinese in un comunicato. La Wto ha dunque dato ragione a Stati Uniti,
Unione europea e Giappone che in pi occasioni aveva-

Giornata di tensione a Bangkok

Un militare thailandese durante una manifestazione nella capitale (LaPresse/Ap)

BANGKOK, 29. Giornata di tensione


a Bangkok. Decine di migliaia di
thailandesi sono tornati a manifestare oggi nella capitale per chiedere al
Governo riforme politiche prima
delle prossime elezioni generali. La
marcia di protesta, che dal quartier
generale dei manifestanti, nel centro
della citt, arrivata fino alla sede
del Parlamento, nella zona occidentale, stata guidata da Suthep
Thaugsuban, ex vice primo ministro,
adesso leader del Comitato di riforma popolare democratico. Non
consentiremo ha detto Suthep
che questo Parlamento riapra prima
di avere riformato la Thailandia.
Sono oltre duecento le postazioni allestite dallesercito thailandese in
tutta la citt per controllare la situazione e cercare di evitare disordini.
Sempre oggi il principale partito
dellopposizione, quello dei Democratici, dovrebbe rendere noto se
parteciper o meno alle prossime
elezioni. La Commissione elettorale
non ha ancora fissato la data del voto, dopo la cancellazione, la scorsa
settimana, di quella del 2 febbraio
da parte della Corte costituzionale.
inoltre attesa la decisione del movimento filo-governativo del Fronte
unito per la democrazia contro la
dittatura (le cosiddette camicie rosse) sulla risposta da dare alle proteste dellopposizione, ovvero se tenere
o meno una propria manifestazione
nazionale il 5 aprile.
Crisi politica, contrapposizione
crescente, economia e fondamentali

Kiska, nuovo della politica, sfida


dunque lattuale premier Fico, un
politico navigato. Dal ballottaggio
uno dei due uscir presidente della
Slovacchia per i prossimi 5 anni.
atteso un testa a testa e il risultato
non affatto scontato. Se dovesse
vincere il premier, il suo Smer, il
partito dei socialdemocratici, farebbe il pigliatutto, riuscendo a occupare le principali istituzioni del Paese. Sul fronte opposto Kiska, che si
offre come un riparo da questa
eventualit, viene paragonato in
queste ore al ministro delle Finanze
della Repubblica Ceca, Andrej

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Babis, anche lui imprenditore, di


origine slovacca, insediatosi dopo le
elezioni parlamentari di ottobre.
Ci sono dunque delle similitudini
tra Kiska e Babis e sullevolversi
dello scenario politico dei due Paesi, uniti fino al 1993 nellex Cecoslovacchia. Infatti Babis, il secondo
uomo pi ricco della Repubblica
Ceca, titolare del colosso agro chimico e alimentare Agrofert, continua a sostenere di non essere un politico e di voler solo rimediare ai
danni fatti nel passato dai precedenti governi. Si prevede che laffluenza
alle urne superer il 50 per cento.

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

direttore generale

BRUXELLES, 29. Lex primo ministro norvegese, Jens Stoltenberg,


stato nominato segretario generale
della Nato. Stoltenberg ha riferito lAlleanza atlantica in un comunicato assumer le sue funzioni di segretario generale dal primo
ottobre 2014, quando il mandato di
Anders Fogh Rasmussen terminer
dopo cinque anni e due mesi alla
guida dellAlleanza atlantica.
Stoltenberg, 55 anni, stato primo ministro della Norvegia tra il
2005 e il 2013, ma il politico socialdemocratico era gi stato alla guida del Governo norvegese tra il

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


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sociali in arretramento, costante tensione e violenze hanno reso la Thailandia incapace di trovare un compromesso tra le tante parti e i tanti
interessi in conflitto e di avviare un
necessario percorso di riforma
dellintero sistema.
Come sottolineano testimoni locali, il Paese diviso anche a livello
geografico: diventato molto difficile passare dalle zone gialle dove
gli anti-governativi sono maggioritari (Bangkok, il centro e il sud) a
quelle rosse filo-governative (nord
e est) e viceversa. Nelle ultime settimane si assistito a una radicalizzazione che si esprime in episodi pressoch quotidiani di intimidazione e
violenza in diverse aree.
Anche la notte scorsa granate sono state lanciate contro la sede della
Commissione nazionale anti-corruzione a Bangkok, dove luned convocata la premier Yingluck Shinawatra. La Commissione nazionale ha
negato, dopo altre proroghe, un altro periodo di 45 giorni chiesto dagli
avvocati della premier per preparare
la documentazione necessaria nella
sua difesa dalle accuse di incapacit
e mancati controlli, in qualit di responsabile del piano governativo di
acquisto del riso e della sua vendita
sui mercati internazionali.
Il rischio di una procedura di impeachment nel caso le tesi della difesa non risultassero convincenti accresce la tensione per il primo ministro
e i suoi alleati.

Il norvegese Stoltenberg designato


segretario generale della Nato

Limprenditore Andrej Kiska sfida il premier Robert Fico

GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

Cala
il numero
dei disoccupati
in Giappone

Nuova manifestazione di protesta dellopposizione

Ballottaggio in Slovacchia per il nuovo presidente


BRATISLAVA, 29. Si sono aperti questa mattina i seggi in Slovacchia per
il secondo turno delle elezioni presidenziali in quello che si annuncia
come un duello serrato tra lattuale
premier socialdemocratico, Robert
Fico, e limprenditore Andrej Kiska.
Capo del Governo dal 2006-2010
e poi dal 2012 Fico, 49 anni, ha vinto il primo turno delle presidenziali,
il 15 marzo scorso, con il 28 per
cento dei consensi, davanti a Kiska,
51 anni, che ha ottenuto il 24 per
cento dei voti. I seggi chiuderanno
alle 22 e i risultati dovrebbero essere
annunciati questa notte.

no contestato le quote alle esportazioni imposte da Pechino nel 2010. La Cina detiene circa il novanta per
cento delle terre rare, che vengono utilizzate per produrre sia importanti dispositivi per la Difesa che smartphone e tablet. Secondo Washington, Bruxelles e Tokyo, le quote avrebbero dato alla Cina un vantaggio
competitivo ingiusto rispetto ai concorrenti. La decisione della Wto di oggi sulle terre rare mostra che nessun Paese pu fare incetta di materiali grezzi a danno
di altri Paesi membri della Wto ha commentato il
commissario Ue al Commercio, Karel De Gucht.

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


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2000 e il 2001. Sar il primo norvegese ad assumere questo incarico e


la decisione del Consiglio della Nato verr ratificata il primo aprile,
quando si riuniranno i ministri degli
Esteri dellorganizzazione.
Gli Stati Uniti danno il benvenuto alla nomina di Stoltenberg affermando che si tratta della persona
migliore per garantire la continuit
della forza e dellunit dellAlleanza atlantica. Anche il presidente
dellUnione europea, Herman Van
Rompuy, ha rivolto le sue congratulazioni al neodesignato segretario
generale della Nato.

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Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
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TOKYO, 29. Il tasso di disoccupazione in Giappone sceso al 3,6


per cento a febbraio dal 3,7 per
cento di gennaio. Si tratta del minimo dal 2007. Le iniziative macroeconomiche messe in pratica
nella primavera del 2013 dallattuale primo ministro nipponico,
Shinzo Abe, allo scopo di sollevare il Giappone dalla decennale depressione economica, iniziano secondo alcuni osservatori a dare
frutti.
Secondo il ministero delle Finanze, leconomia giapponese ha
imboccato la strada della ripresa e
le previsioni di crescita per lanno
finanziario 2014 (che in questo
Paese ha inizio il 1 aprile) rimangono positive anche se andr attentamente monitorata la situazione dei mercati europei, cinese e,
soprattutto, dei principali Paesi
emergenti, il cui previsto rallentamento rappresenta il maggior rischio per un sistema fortemente
orientato verso lesportazione come quello nipponico.
Il premier Abe si appresta ora
ad attuare la fase tre della sua ricetta economica, ossia varare riforme di sistema considerate necessarie per porre il Paese su un binario di crescita sostenibile. Ma dopo le prime due fasi, una politica
monetaria ultraespansiva che ha
indebolito il cambio dello yen e
uno stimolo fiscale, il programma
di deregulation sar di non agevole attuazione per le resistenze interne allo stesso partito di Abe, i
liberaldemocratici, mentre gli investitori internazionali si attendono modifiche incisive su fronti
controversi come la liberalizzazione del mercato del lavoro e un abbattimento della tassazione sulle
imprese.
Nel Paese, a lungo minacciato
dalla deflazione, il tasso di inflazione core (depurato dai prezzi
del cibo) a febbraio ha intanto segnato il nono incremento mensile
consecutivo attestandosi all1,3 per
cento, in linea con le attese del
Governo e prossimo allobiettivo
del 2 per cento fissato dallEsecutivo. Le vendite al dettaglio, intanto, hanno segnato a febbraio
un incremento tendenziale del 3,6
per cento, superiore a quello del
3,2 per cento previsto dagli analisti.

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Alfonso DellErario, direttore generale


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domenica 30 marzo 2014

pagina 3

La posizione espressa da Obama durante la visita a Riad

Sempre pi civili in pericolo di vita per la fame e le malattie

Washington
non fornir armi sofisticate
ai ribelli siriani

Tragedia nel Sud Sudan

RIAD, 29. Gli Stati Uniti intendono


continuare a cooperare con lArabia Saudita per rafforzare lopposizione siriana al presidente Bashar
Al Assad e per arrivare a una transizione politica nel Paese precipitato da oltre tre anni nella guerra civile.
Tuttavia, almeno per ora, Washington non dar il via libera alla
consegna di armi sofisticate ai ribelli siriani per il timore che fini-

Prorogata
linchiesta Onu
sui crimini
in Siria
GINEVRA, 29. Il Consiglio
dellOnu per i Diritti delluomo
ha approvato ieri a Ginevra una
risoluzione che rinnova per un
anno il mandato della commissione di inchiesta sulle violazioni in Siria. Approvata con 32
voti a favore, 4 contrari (Russia,
Venezuela, Cina e Cuba) e 11
astensioni, la risoluzione chiede
alla commissione dinchiesta,
istituita dallo stesso Consiglio
nellagosto del 2011, di presentare rapporti e aggiornamenti alle
prossime sessioni.
Il testo condanna le gravi,
sistematiche e diffuse violazioni
dei diritti umani e tutte le violazioni del diritto internazionale
umanitario da parte delle autorit siriane e delle milizie a loro
affiliate. La risoluzione esprime
al tempo stesso grave preoccupazione per il diffondersi di
gruppi estremisti e condanna
fermamente tutte le loro violazioni dei diritti umani e violazioni del diritto umanitario internazionale. Esprimendo grave preoccupazione per le notizie credibili di migliaia di detenuti che potrebbero essere morti
nelle carceri del governo come
conseguenza di fame e di tortura viene chiesta la liberazione
di tutte le persone arbitrariamente detenute.
La commissione dinchiesta
presieduta dal brasiliano Paulo
Pinheiro e composta dalla statunitense Karen Koning, dalla
svizzera Carla del Ponte e dal
thailandese Vitit Muntarbhorn.
Le autorit siriane non hanno finora autorizzato lingresso della
commissione allinterno del Paese, ma i suoi membri hanno potuto raccogliere materiale, prove
e testimonianze per documentare in diversi rapporti la gravit
dei crimini commessi in Siria in
pi di tre anni di conflitto. La
commissione ha inoltre elaborato una lista, mantenuta segreta,
di presunti responsabili dei crimini di guerra e contro lumanit denunciati nei rapporti.
Le conseguenze del conflitto
continuano ad avere anche sotto
questo aspetto conseguenze pesantissime sulle popolazioni,
stremate da oltre tre anni di
conflitto. Proprio ieri, diverse
organizzazioni non governative
hanno rivolto un nuovo appello
al
Consiglio
di
sicurezza
dellOnu affinch implementi
laiuto umanitario.
Sui fronti siriani, intanto, i
combattimenti non sinterrompono. Tra laltro, ieri lagenzia
di stampa Fides ha confermato
che allinizio della settimana
stata colpita da un razzo la chiesa della Santissima Trinit ad
Aleppo, mentre allinterno i fedeli cattolici armeni partecipavano alla messa quotidiana. Ledificio sacro stato coinvolto in
un attacco sferrato contro il
quartiere di al Meydan. Il razzo
ha danneggiato la cupola e infranto le vetrate, ma non ha
provocato danni a persone.
Di una possibile tregua
nellarea di Damasco hanno parlato fonti citate dallemittente
televisiva Al Arabya, secondo le
quali sarebbero in corso in queste ore trattative tra i ribelli e le
truppe governative per arrivare
a un cessate il fuoco. Lintesa
prevedrebbe il ritiro dei combattenti dellopposizione verso la
citt di Deraa.

scano nelle mani di gruppi estremisti. questa, secondo fonti della


Casa Bianca, la posizione espressa
dal presidente Barack Obama nella
missione che lo ha condotto ieri sera a Riad, dove ha incontrato il re
Abdullah bin Abdelaziz.
Tutti i commentatori internazionali sottolineano che lo scopo della
visita stato mettere fine ai contrasti soprattutto in merito alla vicenda siriana, oltre che alla questione del nucleare iraniano che
hanno segnato negli ultimi mesi i
rapporti tra i due alleati.
Gi a bordo dellaereo presidenziale che conduceva Obama da Roma a Riad, peraltro, il consigliere
per la sicurezza nazionale Benjamin Rhodes aveva detto ai giornalisti che le relazioni tra Stati Uniti
e Arabia Saudita sono migliori
oggi di quanto lo fossero lo scorso
autunno, quando tra i due Governi cerano state forti divergenze su
come affrontare il conflitto siriano.
Riguardo alle forniture ai ribelli
siriani di sistemi darma complessi,
chieste dallArabia Saudita e ancora ieri ritenute possibili se non imminenti da fonti di stampa statunitensi, lo stesso Rhodes le aveva decisamente escluse. Il consigliere per
la sicurezza nazionale aveva confermato che rimangono intatte le inquietudini per i rischi di proliferazione del conflitto che lintroduzione di queste armi in Siria comporterebbe e aveva anticipato che durante la visita a Riad non ci sarebbero stati annunci di aiuti militari
supplementari ai gruppi armati insorti contro il Governo di Damasco.
Cos stato e, pi in generale,
Obama ripartito senza che siano
state rilasciate dichiarazioni congiunte dopo lincontro con re
Abdullah. Dopo il colloquio, comunque, fonti della delegazione
statunitense hanno ribadito che si
in presenza di differenze tattiche e
contingenti, mentre c piena condivisione degli obiettivi strategici.
Per quanto riguarda la questione
iraniana, il presidente statunitense
ha chiarito che non accetter un
cattivo accordo con Teheran.
Le autorit saudite negli ultimi
mesi non hanno nascosto le loro
preoccupazioni per i negoziati sul
nucleare iraniano, ai quali partecipano anche gli Stati Uniti, e, pi
in generale, il timore di un possibile riavvicinamento dellamministrazione di Washington al Governo
dellIran.
Anche in questo senso ci sono
state rassicurazioni di Barack Obama allalleato saudita. Sempre
Rhodes aveva anticipato lintenzione del presidente statunitense di ribadire a re Abdullah che i negoziati in corso con Teheran non significano la cancellazione dei timori di
Washington per le politiche portate avanti dallIran. Secondo il consigliere Rhodes, questo comprende
il sostegno iraniano al presidente
siriano Al Assad e al movimento
sciita libanese Hezbollah, oltre a
quella che ha definito influenza destabilizzatrice nello Yemen e nei
Paesi del Golfo persico.

Ancora senza esito gli sforzi diplomatici per fermare il conflitto

Profughi nel campo di Mingkaman (Reuters)

La missione confermata per un anno con voto unanime del Consiglio di sicurezza dellO nu

Rinnovato il mandato dei caschi blu


nella Repubblica Democratica del Congo
NEW YORK, 29. Il Consiglio di sicurezza dellOnu ha rinnovato per
un anno, fino al 31 marzo 2015, il
mandato dei caschi blu della Monusco, la missione nella Repubblica
Democratica del Congo, compreso
quello della nuova brigata di intervento rapido varata lo scorso anno.
La risoluzione in merito, approvata
allunanimit, conferma il massimo
di forze impiegate in 19.815 soldati,
760 osservatori militari e quasi millecinquecento agenti di polizia. Per
la brigata di intervento rapido, il
testo del documento conferma il
compito di neutralizzare i gruppi
armati in maniera robusta, altamente mobile, versatile e in stretto
rispetto del diritto internazionale.
La risoluzione sottolinea lincarico
ai caschi blu di rafforzare il supporto al Governo di Kinshasa per affrontare le sfide alla sicurezza portate dai diversi gruppi armati presenti nellest congolese, in linea con
gli scopi dellaccordo di pace del
2013 seguito alla sconfitta dei ribelli
del Movimento del 23 marzo (M23)
nella regione del Nord Kivu.
Dopo la fine della ribellione
dellM23, per la cui sconfitta stata
determinante proprio lazione dei
caschi blu a supporto delle truppe
governative, nel mirino sono ora soprattutto i gruppi armati stranieri
nellest congolese, in particolare
proprio nel Nord Kivu, come gli

ugandesi delle Forze alleate democratiche - Esercito nazionale per la


liberazione dellUganda (Adf-Nalu)
e gli hutu rwandesi delle Forze democratiche di liberazione del
Rwanda (Fdlr).
Le Adf-Nalu sono attive in Nord
Kivu da oltre un decennio, mentre
le Fdlr ripararono in territorio congolese dopo il genocidio dei tutsi
in Rwanda del 1994. In merito, do-

po anni di tensioni tra il Governo


di Kinshasa e quelli di Paesi confinanti come Rwanda e Uganda, dal
vertice tenuto questa settimana nella capitale angolana Luanda dai capi di Stato della Conferenza internazionale per la Regione dei Grandi Laghi sono emerse intese per
unazione comune sul piano politico, sociale e, se necessario, anche
militare.

Insediata a Bamako
lalta Corte di giustizia
BAMAKO, 29. Si insediata lalta Corte di giustizia del Mali. I componenti della Corte, nove effettivi e nove supplenti, sono tutti deputati e
sono stati nominati il 10 marzo dallAssemblea nazionale. Fra loro non ci
sono donne. Tutte le fonti locali affermano che davanti alla Corte potrebbe comparire come imputato lex presidente Amadou Toumani Tour, destituito con un colpo di Stato militare nel marzo 2012, mentre nel
nord del Paese era in atto la rivolta delle milizie locali tuareg alle quali
erano poi subentrati gruppi di matrice fondamentalista islamica. Il Governo del presidente Ibrahim Boubacar Keta insediato al termine della transizione imposta dalla comunit internazionale dopo lintervento
armato francese nel nord del Mali infatti intenzionato a chiedere
lestradizione dellex capo di Stato. Lo scorso dicembre il Governo, sul
quale mantengono una qualche influenza i militari golpisti, ha accusato
Tour di alto tradimento, sostenendo che abbia facilitato la penetrazione
e listallazione di forze straniere sul territorio nazionale.

Alle urne 53 milioni di persone in un test decisivo per il premier Erdoan

Elettori turchi ai seggi per le comunali

Una manifestazione elettorale ad Ankara (Afp)

ANKARA, 29. Circa 53 milioni di


elettori, su una popolazione di 74
milioni di cittadini, chiamata alle
urne domani in 81 province e 957
distretti in tutta la Turchia, per
lelezione dei nuovi sindaci e il rinnovo dei consigli comunali e municipali. La sfida pi attesa quella
di Istanbul, megalopoli che da sola
ospita quasi 15 milioni di persone.
Se nella citt sul Bosforo i sondaggi danno un testa a testa tra il sindaco uscente, Kadi Topba, ricandidato dal partito di Governo Akp,
e Mustafa Sarigl, candidato del
laico e kamalista Chp, nel complesso del territorio nazionale si prevede una vittoria dellAkp, seppur
con un forte calo di consensi.
I sondaggi danno il partito conservatore del premier Recep Tayyip
Erdoan tra il 35 e il 45 per cento.
Lultimo a essere pubblicato, quel-

lo della societ Metropoll, lo piazza al 37 per cento. Se confermato,


questo dato sarebbe in calo rispetto al 39 per cento delle precedenti
elezioni amministrative, ma soprattutto rispetto alle politiche del
2011, quando Erdoan e il suo Akp
hanno vinto con il 49,9 per cento
dei voti. Per molti osservatori, il
voto di domani un test per il futuro politico del premier.
Si tratta infatti delle prime elezioni dopo le proteste di Gezi
Park, a Istanbul, la scorsa estate,
dopo lo scandalo della Tangentopoli sul Bosforo che a dicembre ha
rischiato di travolgere il Governo, e
dopo loscuramento imposto a
Twitter. La posta in gioco per Erdoan molto alta. In ballo non ci
sono solo le poltrone da sindaco,
ma anche la possibilit di vincere
le elezioni presidenziali di agosto.

JUBA, 29. Non si segnalano risultati


degli sforzi diplomatici per fermare
la guerra civile scoppiata lo scorso
dicembre in Sud Sudan tra i reparti
dellesercito fedeli al Governo del
presidente Salva Kiir Mayardit e
quelli ribelli che fanno riferimento
allex vicepresidente Rijek Machar e
ogni giorno vede crescere i numeri
della tragedia delle popolazioni civili. Lultimo rapporto internazionale
in merito quello diffuso ieri congiuntamente dal Programma alimentare mondiale (Pam) e dallUnicef, il
fondo delle Nazioni Unite per linfanzia. Secondo le due agenzie
dellOnu, oltre tre milioni e mezzo
di persone sono a rischio di malnutrizione acuta ed epidemie. Particolarmente drammatica la condizione
dei profughi provocati dal conflitto,
gli oltre trecentomila rifugiati nei
Paesi confinanti e soprattutto i pi
di settecentomila sfollati interni, per
met bambini.
Un comunicato del Pam e
dellUnicef ha riferito che ieri stata
avviata unimmediata operazione per
la distribuzione di alimenti, vaccini,
supplementi nutrizionali e altri aiuti
salvavita per trentamila persone
bloccate ad Aboko, nello Stato dello
Jonglei, in una delle aeree pi isolate tra quelle coinvolte nel conflitto,
scoppiato nella capitale Juba e poi
dilagato in sette dei dieci Stati sudsudanesi.
Le due agenzie hanno stabilito dei
punti di emergenza per la distribuzione di alimenti e medicinali e per
garantire protezione, istruzione e
servizi igienico sanitari. Altre quattordici missioni sono programmate
per aprile con lobiettivo di dare aiuto a 250.000 persone delle comunit
colpite dal conflitto che si trovano in
aree remote degli Stati dello Jonglei,
dellAlto Nilo e di Unity. Si prevede
che altre agenzie dellOnu si uniscano a tali operazioni.
I bambini e le famiglie in Sud
Sudan stanno affrontando sofferenze
senza precedenti, con preoccupanti
segni di malnutrizione e di malattie, ha detto Jonathan Veitch, rappresentante dellUnicef in Sud Sudan, ribadendo che, data limminente stagione delle piogge, si sta cercando di verificare ogni opportunit
per impiegare rapidamente personale
e aiuti salvavita nelle aree pi difficili da raggiungere. Gli ha fatto eco
Chris Nikoi, direttore del Pam in
Sud Sudan, ricordando che il conflitto sta portando milioni di persone alla fame e rende ogni giorno pi
complicate le operazioni di soccorso.
Anche Nikoi ha sottolineato la necessit di muoversi velocemente per
evitare una crisi ancora peggiore con
larrivo delle piogge.

Sanguinosi
disordini
in Egitto
IL CAIRO, 29. Violente manifestazioni organizzate dai sostenitori dei
Fratelli musulmani hanno segnato
ieri un nuovo venerd di sangue in
Egitto con almeno quattro morti, tra
cui una giovanissima giornalista, decine di feriti e una settantina di arresti. Proteste e cortei, dal nord al sud
del Paese, per mandare un segnale
contro la candidatura di Abdel
Fattah El Sissi alle prossime elezioni
presidenziali annunciata mercoled
scorso, quando, rivolgendosi alla
Nazione, lex capo delle forze armate ha promesso di combattere il terrorismo, la disoccupazione e risollevare leconomia.
Un discorso non gradito dai sostenitori del deposto presidente
Mohammed Mursi che hanno rivolto un appello a partecipare in massa
a manifestazioni di protesta. Le forze di sicurezza sono state quindi poste in stato di massima allerta, con
un gran numero di poliziotti e militari intorno alle ambasciate statunitensi e del Regno Unito. Ma nonostante le misure di sicurezza, al Cairo la situazione degenerata verso
mezzogiorno, con scontri nel quartiere di Maadi. Nelle stesse ore a
piazza Tahrir si teneva un raduno a
sostegno di El Sissi con bandiere e
fotografie dellex maresciallo innalzate tra la folla insieme alle bandiere
egiziane.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

domenica 30 marzo 2014

La gestione puramente visiva


dello spazio nelle chiese
ha portato a diverse soluzioni architettoniche
Con lo stesso intento
di avvolgere la creazione in un rinnovato stupore

Pubblichiamo stralci dellarticolo La


luce nella liturgia dalla Rivista del
Clero Italiano.

I molteplici messaggi della luce nella liturgia

di GIULIANO ZANCHI
ella liturgia cristiana
l'esperienza della luce
riflette la vita pasquale
della comunit. Luso
della luce un modo
per capire la qualit con cui una comunit vive e testimonia la risurrezione del Signore. La matrice di
ogni illuminazione per la liturgia cristiana perci la veglia pasquale.
Ogni progetto luministico dovrebbe
insediarsi idealmente nel clima di
quel momento. Per svolgere questo
tema, vorrei partire proprio da qui.
Georges de La Tour, San Giuseppe carpentiere particolare (1642)
Non mi sembra utile farlo attraverso
una didascalia della simbolica della
luce. Piuttosto vorrei insistere, ed
un secondo aspetto dellidea genera- nomeno. In certe tarde serate estive, ta amichevolmente verso il momento
le, sulla questione della luce come gi avvolte dalloscurit che annun- nel quale ogni cosa sar di nuovo ilfenomeno transizionale. Lespe- cia la notte imminente, capita che gli luminata.
rienza della luce in liturgia opera ef- effetti di un temporale in corso inSi capisce subito quanto sia lontafetti transizionali. Effetti: vale a dire terrompano la distribuzione del- no da questo compito cos sofisticato
modificazioni reali della vita interio- lenergia elettrica. La casa piomba una luce totale puramente finalizzata
re; transizionali, cio modificazioni improvvisamente nel buio. Qualche alla visibilit generale dellambiente
che hanno la natura del passaggio. istante di incerta attesa. Poi subito si e al servizio della lettura. Lingenuo
La presenza della luce nella liturgia rovista fra i cassetti alla ricerca di clima di festosit che normalmente si
ha il potere di generare reali espe- una candela, un fiammifero, un ac- insegue nelle illuminazioni solenni
rienze di passaggio nella coscienza cendino buttato in un angolo. Si ac- delle nostre chiese ha davvero qualche crede. A questo potere della luce cende dunque una piccola fiamma e cosa di intimamente inautentico, inla liturgia affida lambizione propria quello che si prova davvero inte- sinua un che di stupefacente, gronda
della vita cristiana che il passaggio ressante. Basta la fiammella di un di uneuforia del tutto artificiale.
nella vita della Pasqua.
accendino, di una candela messa sul Sotto una luce cos ci si sente scovaUno dei pi importanti eventi ri- tavolo, a diffondere una generale ti pi che invitati, portati allo scotuali della liturgia cristiana si chiama euforia, una festosit pacata ma in- perto pi che accolti, individuati pi
sintomaticamente lucernario. Esso tensa, sproporzionata rispetto alla
che riconosciuti. Ci si rinchiude
inizia con un gesto che potremmo portata dellevento, ma nel contemistintivamente in una posizione pladefinire di natura pristificata. Quando si pu, ci si defila.
mordiale. La fiamma
Certamente si evita di stare al centro
crepitante di una candellazione.
La fiamma crepitante di una candela
dela, distillata dal fuMolti difatti, come si sa, cercano
rore caotico del fuoco,
entra lentamente nelloscurit
ristoro verso margini pi rassicuranentra
lentamente
ti. La luce piena inibisce la presenza,
Dove regnava il nulla e lindistinto
nelloscurit di una
irrigidisce i corpi, oltretutto disorienchiesa buia. Dove reriaffiora una presenza
ta lo sguardo e disperde lo spirito.
gnava il nulla, lindiEppure si continua a identificare la
grazie a quella minuscola sorgente
stinto,
linesistente,
presenza del risorto con lo sfolgorio
grazie a quella minudegli stucchi. Lesibizionismo che
scola sorgente, grazie a
anima segretamente questo atteggiaquellesitante e fragile punto di ema- po destinata a farsi carico di un ti- mento anche cristianamente poco
nazione, riappare un che di esisten- more arcaico e di un sollievo incon- consapevole. Il mistero della Pasqua
te, riaffiorano presenze, riemergono scio, a esprimere il senso di una ras difatti mistero irrimediabilmente
forme di un mondo abitabile. Nel sicurazione originaria, a respingere
chiaroscurale.
suo carattere minimale leffetto pro- lo scampato pericolo di un'antica
La gloria del Dio cristiano non si
dotto da quel segno di una poten- paura.
za formativa assoluta. Icona del CriSi sa perfettamente che non c nasconde nella notte, ma nemmeno
sto risorto, esso il vero primario nulla da temere, che si tratta solo di acceca in un incolore mezzogiorno.
corpo illuminante della liturgia. un problema tecnico, che come sem- Abbiamo conosciuto mistiche in cui
Nessun artificio luministico potr pre tutto torner a posto. Tuttavia la luce e il buio erano di fatto un remai compiere il medesimo silenzioso laccensione provvisoria di una fiam- ferente speculare e coincidente,
prodigio. In esso si riattiva lespe- ma ha generato indubitabili automa- lidea di un Dio che si annuncia in
rienza di una differenza originaria. tiche sensazioni di sollievo. La rassi- una luce cos accecante da essere neEsperienza comune del ritrovarsi al curazione indotta peraltro non de- ra come il buio. Mistiche che hanno
mondo ritrovando un mondo.
finitiva, non risolutiva, apre al con- camminato sul ciglio di pericolosi
Linsieme di percezioni stimolate trario lo spazio di una fiduciosa atte- precipizi. Il cristiano invece abita lo
dal semplice apparire di una fiamma sa, il tempo di unattesa sopportabi- spazio della penombra. Si lascia avnel buio viene generato anche in cir- le, nella quale loscurit ancora in- volgere da una luce che non lo socostanze di vita meno ritualizzate, combente non annuncia alcun so- vrasta, che non lo soverchia, che non
certamente non predisposte, non pravvento, nel quale la piccola fiam- lo sorpassa, ma che lo concentra, lo
programmate, ma che ci aiutano a ma che irrora lambiente lascia inten- unifica, lo protegge. Nella penombra
sondare la potenza simbolica del fe- dere il ritorno della luce piena, scor- le vicinanze si saldano con meno re-

Sapienza
della penombra

more, lassemblea trova unit con immediatamente la metrica dello la nostra storia liturgica a ricordarci
maggiore naturalezza, il corpo a cor- spazio liturgico. Sarebbe in grado di che ci siamo abituati a concentrare
po non ha pi nulla di insidioso. attrarre approssimazioni e inibire in- ogni atto di assimilazione del misteStare nel centro dove tutti sono vasioni. Sarebbe infallibilmente la ro nel gesto del vedere. Da ultimo
chiamati non pi essere costretti a fonte e il culmine di ogni movimen- abbiamo anche persino trasformato
una esibizione a cui tutti sono espo- to. Ci stato sufficientemente inse- lascolto in lettura. Nelle nostre chiesti. Dunque lassemblea che deve gnato dalle discipline estetiche e dal- se la parola di Dio di fatto la si legessere illuminata e con la sapienza le scienze neurologiche la complessa ge, non la si ascolta. Lincremento di
della penombra.
dinamica che rende lapparato dei comprensione letterale del testo in
Se una luce deve sopravanzare, se nostri cinque sensi una rete ricca di questo caso non paga nemmeno miun punto focale deve acquisire risal- intersezioni. Ognuno di essi vive nimamente la perdita delle vive risoto, questo solo laltare. Laltare dello scarto e dellanalogia con cia- nanze offerte dallintroiezione inunella liturgia cristiana la forma per scuno degli altri. Si dice appunto si- maginifica della voce. Non c pi
eccellenza della presenza. Di un es- nestesia, che grosso modo significa atto di parola. Non ci sono pi nemserci che governa la gravitazione di percepire insieme, secondo nessi meno le condizioni di una assimilaogni cosa. La luce pi forte
zione proprio corporea dedeve piombare su quel
gli atti in gioco. Come
punto. Persino lambone a
quando chiudiamo gli ocmio modo di vedere, rechi per gustare meglio un
spingendo tiepide allegorie
sapore, per baciare qualcusulla parola come luce, se
no, per sentire in profondirestasse in una discreta pet della musica. La vista in
nombra, lasciando relativacerti casi va sospesa. Essa
mente indistinguibile il
difatti contatta solo uno
volto del lettore, lascerebbe
strato dellesperienza. Ci
alla voce lo spiraglio di
sono momenti in cui bisouna potenza timbrica che
gna disattivarne la preponoi abbiamo tutto linterestenza onnivora perch gli
se a recuperare. Ma laltare
altri sensi abbordino la
ha bisogno di luce piena,
densit di senso dellespezenitale, chirurgica. Laltarienza ad altri livelli percetre il punto in cui la relativi. Cos difatti lo spirito
zione con il Signore si d
apre i suoi sentieri di scornel realismo pi incanderimento attraverso il corpo
scente possibile nella storia
animato delluomo. La luce
degli umani. In quel punto
deve perci essere alleata
la chiarezza sullimmagine
di queste virtuose sinestecristiana di Dio totale,
sie.
precisamente nel rimemoraIlluminare la liturgia crire il morire e il risorgere, il
stiana dunque un compisacrificio e il dono, il prento che interseca sfide padere e il condividere. Quel
storali decisamente essenche Ges dice di s, laltare
ziali. Chiama in causa quelo deve in qualche maniera
stioni teologiche di primaattuare: Quando sar inria grandezza. In gioco c
nalzato da terra attirer
proprio la fede nel risorto e
tutti a me. La luce, in
il destino spirituale della
Georges de La Tour, Maddalena Wrightsman (1625-1650)
qualsiasi forma essa sia atvita umana. Ma londa di
tinta, ha il compito di riveriverberi che levento pastire laltare di questo masquale determina, si spinge
gnetismo. Fossimo capaci di una tale analogici talvolta sfuggenti, ma a illuminare nuovamente il mondo
sapienza, ci risparmieremmo le stuc- anche per via di temporanee esclu- stesso delluomo, la sua esperienza
chevoli puntate della diatriba sul sioni.
della natura, i sentieri della sua culmodo migliore di onorare la centraliLaffidamento pressoch esclusivo tura. Leredit della Pentecoste un
t dellaltare. Improvvisamente lal- che la nostra tradizione, culturale mondo abitato dalla grazia.
tare tornerebbe a essere pura presen- prima ancora che teologica, ha per
Le ferite di unalleanza mantenuta
za. Il suo modo di attrarre sarebbe secoli concesso alla visione, un fe- a caro prezzo sono tutte impresse
congiunto alla sua capacit di in- nomeno noto. Non c bisogno di nel corpo umano di Ges. Per semgiungere una distanza. Batterebbe esporne le ragioni e gli effetti. Basta pre. La storia riceve per in cambio
il respiro irrevocabile del suo Spirito. La grazia con cui il Dio di Ges
compie ogni cosa depositata in
ogni angolo della terra, ravviva leco
remota della creazione, rinnova la
trepidazione antica con cui Dio metPorte aperte il 2 aprile alla Schola puerorum dove si formano le voci bianche della Cappella musicale pontificia
te luomo nel mondo come in casa
sua, alimenta lattesa della ricomposizione ultima di ogni cosa. La luce
del risorto del tutto nuova creazione. La storia riappare luogo di un
incontro felice, non pi lesilio temporaneo di un rapporto difficile.
Perch
di
una
scuola
a
tutti
gli
effetti
si
va
una
tradizione
che

seppur
con
varie
far
conoscere
il
pi
possibile
il
patrimodi SILVIA GUIDI
Il mondo viene restituito come
tratta, bench sui generis. I pueri cantores interruzioni continua oramai da quindi- nio culturale e spirituale della Chiesa.
lincontro armonioso di ogni granLa frequenza alla scuola spiega lufAnche la Schola puerorum ha il suo open della Sistina sono la sezione voci bianche ci secoli, contribuendo alla valorizzazione
dezza creata, in cui la figura corpoday, il giorno in cui si presenta al mondo: (soprani e contralti) della Cappella musi- di un patrimonio musicale unico nel suo ficio stampa della Sistina gratuita
rea dellessere umano e la scena smiil prossimo 2 aprile chi interessato potr cale pontificia, lanima giovane e il fiore genere; le voci bianche della Schola pue- grazie alla borsa di studio garantita a tutsurata del cosmo corrono sulla scala
visitare la sede, posta nel cuore di Roma, allocchiello dellintero coro come si leg- rorum, infatti, sono parte integrante della ti gli alunni e comprende i libri, la mendi un medesimo ordine di cui il Criin via del Monte della Farina (vedi in Re- ge nel comunicato stampa che presenta Cappella musicale Sistina, il coro delle ce- sa, lattivit di dopo scuola con le lezioni
sto lunit di misura, il principio
te il sito www.cappellamusicalepontifi- liniziativa.
lebrazioni liturgiche del Papa presente sin di pianoforte, la partecipazione al campo
originario, la chiave di volta. La liChiamati a frequentare cinque anni di dai primi secoli della Chiesa. La Schola scuola e alla vacanza estiva. Nei tre anni
cia.va) e ricevere tutte le notizie relative alturgia cristiana ha per secoli cantato
le attivit e al funzionamento della scuola.
studi musicali, i pueri cantores tengono vi- fu riordinata nel VI secolo da Gregorio di scuola media gli allievi studiano linglese e il tedesco; nellultimo anno, per
questa ritrovata certezza, anche
Magno e sub importanti modifiche sotto
facilitare linserimento nei licei, viene innellarchitettura edificata per ospitarBonifacio VIII.
segnata anche la lingua latina.
la. Le chiese sono state spesso coDopo varie vicissitudini fu riorganizzastruite e descritte come una metrica
ta da Sisto IV nel 1471; da allora la capdel corpo umano ma anche come
pella musicale divent il coro personale
simbolo dellordine naturale. Un midel Papa e venne chiamata Sistina sia in
crocosmo espanso e un macrocosmo
A Nola incontro sul Papa
omaggio a chi ne aveva curato il riassetto,
condensato. Cristo principio di quesia perch il coro cantava nellomonima
sta riconciliazione delluomo col
cappella. Chi volesse ripercorrere la storia
mondo. La gestione luministica di
del piccolo regno armonico del Vaticano
questi accordi spirituali stata a
attraverso la sequenza dei suoi direttori
tratti persino audace, ardita, sublipu avvalersi del libro La solita solfa.
Papa Francesco: un nuovo linme. Lepisodio pi noto di questa
Storia della Cappella musicale pontificia Siguaggio per la gioia del Vangelo
teologia della luce trasformata in arstina (Citt del Vaticano, Libreria Editrice
il titolo dellincontro svoltosi il 28
chitettura della grazia quello legaVaticana, 2013, pagine 102, euro 9,50) di
marzo presso la cattedrale di Nola.
to allinvenzione della vetrata. Esso
Marcello Filotei, compositore e redattore
Moderati da monsignor Francesco
apriva lo spazio stesso del'illuminadel nostro giornale.
Iannone, sono intervenuti larcivezione. Ma il rigore luministico di
Attualmente, oltre a cantare durante le
scovo Beniamino Depalma, vescovo
epoche precedenti ha toccato vette
celebrazioni in cui presente il successore
di Nola, che ha definito il Papa la
non meno considerevoli. Lintento
di Pietro, il coro, sia al completo che con
persona giusta per questa ora della
era comunque sempre quello. Avvolla sola sezione di voci bianche, tiene constoria, e il direttore dellO sservatogere la creazione nella luce di un
certi in Italia e allestero con lo scopo di
re Romano.
rinnovato stupore.

Giovanissimi da oltre quindici secoli

Un nuovo linguaggio

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 30 marzo 2014

Esegesi e iconografia tra

II

VIII

un libro
tutto intarsiato di visioni simboliche
e immagini apocalittiche
Composto per sostenere gli ebrei travolti
dal turbine della persecuzione

secolo

Il cieco
e la luce
di FABRIZIO BISCONTI
utta la storia della salvezza
costellata da bagliori di luce,
a cominciare da Genesi, 1, 3-5,
dalla creazione della luce stessa, che pone termine alle tenebre del Caos e continuando con il Salmo, 28, 1, che recita: Il Signore mia luce e mia salvezza, di chi avr paura?.
Questo concetto rimbalza nella profezia di Isaia (60, 1): Alzati, Gerusalemme, rivestiti di luce, perch viene la tua
luce, la gloria del Signore brilla sopra di
te. Tutti questi luoghi veterotestamentari
sfociano nel prologo di Giovanni, quando, alludendo al Logos, ricorda che in
lui era la vita e la vita era la luce degli
uomini (Giovanni, 1, 45), ma trovano la tematizzazione nel racconto della
guarigione del cieco (Giovanni, 9, 1-41).
Qui il Cristo, rispondendo ai discepoli che indagano sulla colpa, sul
peccato, che ha inflitto la
cecit alluomo infermo,
annuncia che egli la
luce del mondo ed ,
per questo, che invita il
non vedente a lavarsi nella piscina di Siloe, dopo
che aveva spalmato fango
e saliva sui suoi occhi.
I Padri della Chiesa si
soffermano a lungo sullassimilazione del cieco
nato, inteso come peccatore e del cieco illuminato, restituito alla grazia
dal battesimo. In questo
senso, lepisodio si propone come una prefigurazione battesimale e annuncia il sacramento della
notte di Pasqua, ma anche il pi largo concetto
dellanstasis.
Per Ireneo (Contro le
eresie V, 15, 3) e Agostino
(Trattato sul Vangelo di
Giovanni 44, 2) la piscina
di Siloe rappresenta il
Codice
luogo dove, con la guarigione, si opera la stessa
rigenerazione operata dal
battesimo, cos come il
momento precedente trova riscontro nel
catecumenato. Per Ambrogio (Epistola
80), luomo, che sembrava avere un cuore
cieco, dopo Siloe ha aperto gli occhi, per
mezzo della fonte del Signore e ha iniziato a vedere lo splendore dei sacramenti.
E poich Siloe come sottolinea lo stes-

pagina 5

Rembrandt
Il festino
di Baltassar
(1636 circa)

sto. Nei rilievi funerari, appare la variante compositiva, che vede il Salvatore
mentre pone le dita sugli occhi del cieco.
In generale, linfermo appare seduto e,
pi spesso, stante, vestito di tunica corta,
di piccole dimensioni rispetto al Cristo,
che, come in un suggestivo faccia a faccia, si pone dinnanzi al cieco, per imporre le mani o per toccargli gli occhi in maniera solenne.
La rappresentazione che avr larga e
lunga fortuna nelle arti minori e specialmente nei codici miniati bizantini alluder sempre al simbolo del carisma battesimale e alla capacit rigenerativa e salvifica del Cristo.
A questo riguardo, Isidoro di Siviglia
(Allegorie 240), ricorda che, tramite la fi-

In ascolto della profezia di Daniele

E una mano squarci


il banchetto
di GIANFRANCO RAVASI
roporremo una trilogia di passi desunti
dal libro del profeta
Daniele, nome ebraico
che
significa
Dio giudica. Il primo suona
cos: Ecco venire con le nubi
del cielo uno simile a un figlio
duomo. Giunse fino al Vegliardo e fu presentato a lui (7,
13). forse lannuncio pi celebre di questo libro sorprendente, collocato nel settore testuale
composto in lingua aramaica
(altre pagine sono in ebraico e
in greco). Entra in scena un
misterioso personaggio ke-barnash, in aramaico simile a un
figlio duomo. Avanza verso il
Vegliardo, modo simbolico per
indicare Dio che , per eccellenza, lEterno. Quella figura a
prima vista indecifrabile viene
investita di un potere sorprendente, universale, indefettibile.
La tradizione giudaica ha assunto questo testo danielico rileggendolo, per, in chiave
messianica individuale. Ha, cos, intravisto in quel ke-bar-nash
il volto del Messia atteso. Ormai la dinastia davidica era
estinta da secoli, il profilo del
re Messia doveva perci rivelare lineamenti sempre pi staccati da legami dinastici, storici.
In realt, notevole il fatto che
questo personaggio appaia
avanzando con un corteo di
nubi, che sono il veicolo classico delle teofanie. Si accentua,
cos, la dimensione trascendente e gloriosa del Messia, fino a
quel momento considerato come una figura ben pi terrena,
vincolata a una dinastia.
Su questa caratteristica di altezza sovrumana si fisser la
tradizione cristiana che aveva
sentito spesso il suo Maestro
identificarsi con quella figura
attraverso la frequente denominazione di Figlio duomo.
Lapplicazione a se stesso di
questa profezia apocalittica
messianica cre contro Ges un
moto di critica, perch visione
stridente con la rigorosa e monoteistica trascendenza del Dio
biblico. Riferendo a s, uomo
concreto, quellannuncio, Ges

purpureo con miniatura della guarigione del cieco nato


(Rossano Calabro, VI secolo)

gura del Cristo-luce, si realizza la guarigione del genere umano dal peccato accecante di Adamo e Beda il Venerabile,
commentando il vangelo di Giovanni (9),
ritorna sulla dicotomia peccato-redenzione.
Nei contesti pi specificamente figurativi, linserimento della scena
della guarigione del cieco, nei
cicli dedicati alle opere del CriLarte paleocristiana assorbe
sto, stato interpretato, come
volont di sottolineare il caratgesti e contesti
tere soterico dellepisodio, ma,
delle guarigioni raccontate nei vangeli
pi in generale, dellactio divina
nella sua globalit, espressa, nel
E lo fa ponendo al centro
caso particolare, dal concetto
il gesto dell impositio della mano
largo e totalizzante dellilluminazione e dellargomento fototropico, cos come, in ultima
battuta, viene ricordato dalso Giovanni significa linviato, il cie- lapostolo delle genti, nella lettera agli
co che si lava gli occhi in quella piscina Efesini (5, 8-14): Fratelli, un tempo erabattezzato in Cristo.
vate nella tenebra, ora siete nella luce del
Se lepisodio, evocato da Giovanni, Signore. Comportatevi perci come figli
avr grande fortuna nella liturgia della della luce; ora il frutto della luce consiste
quarta settimana di quaresima, sin dallal- in ogni bont, giustizia e verit.
to medioevo, ma forse anche pi precocemente, e diventa, nella prassi ambrosiana, una delle preghiere di benedizione
del fonte battesimale nellambito della
complessa cerimonia del sabato santo,
non possiamo dimenticare che il Nuovo
Lallarme del rabbino Jonathan Sacks
Testamento riporta molti miracoli di questo tipo. Oltre alla guarigione dei ciechi
in massa (Luca, 7, 21; Matteo, 15, 30-31 e
21, 14), infatti, dobbiamo ricordare la
guarigione del cieco di Gerico, il figlio di
Timeo, Bartimeo, che sedeva sulla strada
Duro intervento del rabbino Lord di linguaggio dellodio mai escogia mendicare (Marco, 10, 46-52) e quella
Jonathan Sacks, su pagine ebrai- tato. Non solo rende cos facile la
che accadde a Betsaida, quando il Cristo
che 24 del 28 marzo, contro la comunicazione mirata, ma consenbagn gli occhi dellinfermo con la saliva
diffusione della maldicenza e del te di evitare anche gli incontri a
e gli impose le mani sul capo.
bullismo elettronico attraverso la viso aperto, che talvolta inducono
Ebbene, larte paleocristiana, in manieRete e i social network. Basandosi moderazione e suscitano sentimenra estremamente sintetica, assorbe i gesti
sul commento alla Parasha Tazria, ti di vergogna, sensibilit e autoe i contesti delle diverse guarigioni, rapla porzione biblica dove si illustra- controllo nei confronti delle propresentando il miracolo a partire dal IV
no fra laltro i disastri provocati prie azioni.
secolo, negli affreschi catacombali e, sedalla diffusione di falsit, Sacks
Il linguaggio vita, continua il
gnatamente, nei cimiteri di Priscilla, dei
che ha appena concluso il suo rabbino nella lunga lezione dedisanti Pietro e Marcellino e di Domitilla.
mandato di rabbino capo del
cata allargomento, le parole creaIn queste raffigurazioni, oramai scomparCommonwealth invita tutti a
no e distruggono. Un segno di
se, si riconoscevano le immagini del Criprendere le distanze da chi utilizza
seriamente
lebraismo
sto e del cieco, concentrando lattenzione
senza scrupoli la comunicazione quanto
sul momento saliente della guarigione e
elettronica per seminare invidia, prenda la questione la preghiera
che diciamo al termine di ogni
rappresentando il forte gesto dellimpositio
arroganza, egoismo e pregiudizio.
della mano da parte del taumaturgo sul
Il linguaggio malevolo, ricorda Amidah almeno tre volte al giormalato.
il rabbino, un veleno pericoloso no: Mio Dio, proteggi la mia linNello stesso frangente, la scena appare
e i mezzi di comunicazione elettro- gua dal male, e le mie labbra da
nei sarcofagi romani e arelatensi a fregio
nica lo rendono quanto mai insi- parole di inganno. Nei confronti
continuo, a fianco di altre guarigioni e,
dioso. Il bullismo elettronico di coloro che mi maledicono fai s
segnatamente, quella del paralitico e
spiega Sacks la pi aggiornata che la mia anima rimanga in silenquella dellemorroissa, proprio per sottoforma di Lashon Hara. In generale zio, possa la mia anima essere nei
linare il potenziale taumaturgico del Criinternet il pi efficace diffusore loro confronti come polvere.

No alla maldicenza

non poteva che far scattare


contro di s laccusa di bestemmia. ci che accadde nel processo davanti al Sinedrio quando Cristo replic a Caifa citando il passo di Daniele: Dora
innanzi
vedrete
il
Figlio
delluomo seduto alla destra
della Potenza [divina] e venire
sulle nubi del cielo. Allora il
sommo sacerdote si stracci le
vesti dicendo: Ha bestemmiato! (Matteo, 26, 64-65).
Come appare anche a una
lettura immediata, il testo biblico posto allinsegna del profeta Daniele percorso da visioni emozionanti. Lo anche
questo secondo passo: Apparvero le dita di una mano
duomo che si misero a scrivere sullintonaco della parete
(...). Il re cambi colore e spaventosi pensieri lassalirono
(5, 5-6). Esso sintetizza una
scena divenuta celebre nella
storia della cultura: abbiamo evocato solo il momento topico che d il via a
unondata di terrore, un
vero e proprio noir letterario e religioso. Siamo
ancora nella sezione del
libro scritta in aramaico, la lingua popolare
ma anche diplomatica
del periodo storico in
cui lopera viene composta (II secolo prima
dellera cristiana). Lautore ci introduce in un notturno che si apre su un
banchetto di corte dai risvolti
orgiastici e blasfemi.
Baldassr, lultimo re babilonese che verr spazzato
via dal nuovo astro politico
dellOriente, Ciro di Persia,
sta cenando coi suoi cortigiani e il suo harem, usando
il vasellame doro rapinato
dallesercito babilonese al tempio di Gerusalemme durante
la distruzione della citt santa.
Sulla scia di un modulo simbolico noto anche in altre letterature, ecco apparire allimprovviso una mano misteriosa
che sulla parete della sala traccia una scritta apparentemente
minacciosa, anche se di difficile interpretazione.
Tre sono le parole aramaiche
che il dito delinea sulla parete:
mene teqel peres, cio misurato,
siclo [unit di misura], met
(5, 25). Di fronte allo sconcerto
generale e allincapacit dei sapienti di corte di decifrare il
senso, la regina suggerisce il ricorso proprio allebreo Daniele
il quale offre questa funerea interpretazione: Mene: Dio ha
contato il tuo regno e gli ha
posto fine. Teqel: tu sei stato
pesato sulle bilance e sei stato
trovato insufficiente. Peres: il
tuo regno stato diviso e dato
ai Medi e ai Persiani (5, 2628). Non di rado nel libro di
Daniele si rivela la sorte degli
imperi terreni che stanno per
piombare sotto la mannaia del
giudizio divino. La letteratura
apocalittica, a cui appartiene
questo libro, colloca infatti le
nazioni e la storia umana sotto
legida del male e, quindi, della
condanna da parte del Signore,
arbitro dellessere e dellesistere. Cos Baldassr, che in realt
era co-reggente con un altro sovrano, Nabonide, verr eliminato da Ciro: il testo immagina
che questo avvenga nella stessa
notte della visione (5,30).
Vorremmo aprire un breve
excursus sul successo che ebbe
questa pagina biblica nella sto-

ria dellarte, a partire dal capostipite della letteratura inglese,


Geoffrey Chaucer, che la riprese nei Racconti di Canterbury
(1386-1400). La cena del rey
Baltasar , ad esempio, il titolo
di un dramma religioso di Caldern de la Barca (1634): il re
celebra le nozze con lIdolatria
in quella notte, ma incontrer
solo la Vanit e la Morte e lentamente la mensa si trasformer
in un altare. Anche Goethe
vorr misurarsi con questa scena, ma alla fine brucer il frammento teatrale, usandone solo
una parte in uno scritto minore. Byron intitoler To Belshazzar (1814) un carme morale
contro gli orgogliosi e riprender il soggetto nella Vision of
Belshazzar (1815).

di un giusto, trasformata in luce. un po attingendo a questa idea che il passo da noi ora
citato illustra la missione dei
sapienti e dei maestri di giustizia nella storia e nella loro futura sorte presso Dio.
Ora, il libro di Daniele, come si detto, un testo tutto
intarsiato di visioni simboliche
e immagini apocalittiche, composto per incoraggiare e sostenere gli Ebrei travolti dal turbine della persecuzione che il
re siro-ellenistico Antioco IV
Epifane aveva scatenato contro
di loro. In quel periodo era
sorto il movimento politico-religioso dei Maccabei, i cinque
fratelli che avevano spinto gli
Ebrei oppressi alla ribellione e
alla conquista della libert. Il
nostro passo acquista, allora,
un valore particolare che potremmo sintetizzare nella parola testimonianza.
Nel buio della persecuzione
si leva la luce dei maestri di
verit e di giustizia che diventano una sorta di stella polare.
la proposta che Ges avanza
per i suoi discepoli: Voi siete
la luce del mondo (Matteo, 5, 14). In questo il discepolo si modella su Cristo stesso: Io sono la luce
del mondo; chi segue me
non camminer nelle tenebre, ma avr la luce della
vita (Giovanni, 8, 12).
Stelle che brillano
nel presente cupo,
quindi; ma anche astri
che sfavilleranno nel

Confronti
a Bose

Daniele nella fossa dei leoni


capitello dellabbazia di La SauveMajeure (XII secolo)

Ed ecco, ecco, sulla parete


candida / una mano come
duomo comparve. / Lettere di
fuoco scrisse. / E scomparve.
Cos comincia la ballata Belzatzar del poeta tedesco Heine
(1822). La musica accompagner la trama del racconto biblico con gli oratori di Carissimi, di Haendel, di Spohr fino
al dramma musicale Il banchetto di Baldassar del finlandese
Sibelius e alla ballata per solo
e pianoforte Belsazar di Schumann sul testo citato di Heine.
Per non parlare della pittura:
basti solo citare Rembrandt
con una cupa tela del 1636. In
sintesi, questa pagina biblica
divenuta un simbolo del giudizio inesorabile di Dio a cui
nessuna creatura umana, anche
la pi potente, pu sfuggire.
Ed eccoci al terzo passo del
libro di Daniele che vogliamo
evocare: I sapienti rifulgeranno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno
educato molti alla giustizia risplenderanno come stelle per
sempre (12, 3). Nelle gelide
notti invernali o in quelle limpide estive le stelle saffacciano
con tutto il loro scintillio.
Nellantichit classica alcuni,
che condividevano le idee mistico-filosofiche del pensiero
neopitagorico, contemplando
la Via Lattea, immaginavano
che ciascun astro fosse lanima

Pubblichiamo stralci
della relazione
che il presidente
del Pontificio
Consiglio della cultura
terr il 30 marzo
al monastero di Bose.
Lincontro si inserisce
nella serie
Confronti, dedicata
a temi che interpellano
la fede
e la testimonianza.

futuro storico, cio nella memoria dei posteri. questa la vera


eredit da lasciare, lessere stati
maestri di vita il cui insegnamento non perisce, n si arrugginisce o consumato, come invece accade per i beni materiali.
Ma questa bella immagine del
firmamento trapuntato di stelle
si apre a un altro orizzonte.
Oltre la testimonianza nel
presente, oltre il ricordo nel futuro storico, Daniele fa balenare un ulteriore destino dei giusti. quello della gloria in
Dio, nella sua eternit, nello
splendore della sua luce, attraverso la comunione beata con
lui. Infatti, in quel periodo si
era fatta strada in Israele una
fede nitida nellimmortalit
beata e nella risurrezione finale. Dopo che saremo morti,
fedeli alle sue leggi, il Re del
mondo ci risusciter a vita nuova ed eterna: gi sappiamo
che queste sono le parole che la
madre ebrea dir ai suoi figli
martiri la cui vicenda narrata
nel secondo libro dei Maccabei
(7, 9). Il libro della Sapienza,
un secolo dopo alle soglie del
cristianesimo, confermer questa speranza: Le anime dei
giusti sono nelle mani di Dio
(...). Agli occhi degli stolti
sembr che morissero (...), ma
la loro speranza piena di immortalit (3, 1-2.4).

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

domenica 30 marzo 2014

di CARLO DI CICCO
Un vescovo in tenda. Come succede
ai pastori di mestiere che passano
lunghe stagioni con il proprio gregge nelle solitudini sterminate dei
monti, dei pianori, delle praterie.
Limmagine della tenda sua, del
vescovo Vincenzo Savio, a dieci anni dalla morte ancora amato e rimpianto ovunque passato: Livorno,
Bergamo, Belluno, Feltre. Lha ricordato Michele, uno degli amici. A
Vincenzo scapp detto allamico che
destate teneva sempre una tenda
nel baule dellauto e appena gli era
possibile passava una notte sotto le
stelle, quando doveva viaggiare. E
la tenda gli torn alla mente parlando delloratorio. Limmagine pi
bella delloratorio che si espande
verso la strada azzard per farsi
capire potrebbe essere quella della tenda: si sposta e si adatta in
ogni luogo, non carica di cose,
aperta e chi sta dentro sente le voci
di chi sta fuori e viceversa.
Il suo servizio episcopale, intenso
e troppo breve per non lasciare rimpianti, si concluse la mattina del 31
marzo 2004 a Belluno, dopo una
malattia aspra e veloce. rimasta
viva la sua testimonianza evangelica.
Eppure era un uomo che la notte
della diagnosi infausta del male
pianse a lungo, al telefono, sulla
mia spalla lontana. Tristezza e malinconia superate dallaffidarsi alla
volont di Dio tanto da scrivere nel
breve testamento spirituale stilato
sul letto di morte: Ad ogni buon
conto la cosa pi importante dire
a tutti che io sono senza misura
contento di Dio. Una meraviglia!.
Provato dal fuoco del male imprevisto, viene ricordato fedele e gioioso,
donato tutto a tutti.
Alcuni giovani tra i 13 e i 17 anni
dopo averne studiato gli atti e gli
scritti lo hanno commemorato a dieci anni dalla morte in una serata
speciale promossa dalla comunit di
Villa San Francesco in Facen di Pedavena, il 7 marzo scorso. Lultima
telefonata pubblica, dal letto della
malattia, pochi giorni prima di spirare, Savio laveva riservata a questa
comunit di accoglienza creativa, di
ascolto e di fraternit. Limmagine
della tenda servita ai giovani da filo conduttore per ricordare Savio in
quattro situazioni: linfanzia, la pace, il dialogo, la soglia. Ne risultato un abbozzo di biografia incredibile per autenticit e coerenza.
stata la prima volta che una commemorazione, fuori dai soliti schemi,
stata affidata a dei giovani. E non
hanno deluso. Anzi si sono sentiti
attratti dalla figura ricordata, facendola rivivere come forza di progetto
di vita cristiana e di impegno civile.
Pierina parla di una tenda intessuta di sogni e racconta linfanzia
del vescovo con il suo percorso verso la vocazione di sacerdote e salesiano: Vincenzo ha saputo rispondere con voce potente a Dio. Ha saputo prendere la sua grande decisione fidandosi del Signore; la tenda
in cui Dio ci incontra spaziosa e si
pu allargare per far entrare anche i
fratelli, una tenda sicura con i paletti ben piantati nel terreno. Vincenzo inizia il viaggio. La tenda
non ha recinti e la strada si apre a
orizzonti nuovi, sembrano cos distanti, ma solo unimpressione.
Volti nuovi, cuori nuovi, esperienze
nuove, ma soprattutto nuove tende
in cui fermarsi, sostare, condividere
il proprio percorso con gli altri e
poi ripartire ancora. Unaltra meta,
unaltra tenda, ancora, finch non
saranno riunite in ununica terra, casa di pace e di luce.
Erika, 15 anni, ha scoperto che il
vescovo Savio poneva molta della
sua attenzione e cura pastorale per
tutti coloro che stanno sul limitare
della Chiesa: Anche la soglia una
tenda nella quale si pu abitare. Anche la tenda della soglia vita e noi
tante volte la abitiamo, anche nella
nostra fede. Ma fare esperienza di
vita significa spostarsi di tenda in
tenda. Lui ha fatto proprio questo
nella sua vita dedicandola completamente agli altri. Vincenzo infatti fu
lui stesso tenda quando rifiut di
nascondersi come prete in un ministero pastorale che rischiava di essere ripetitivo e monotono. Visse ancora lesperienza della tenda quando, lasciando alti incarichi educativi,
entr in unaltra tenda. Questa tenda lo chiam alla vita parrocchiale e
in essa visse lo stile di una paternit
profonda fatta di intensi incontri
personali. Savio ha teso lorecchio ad ascoltare la sua diocesi di
Belluno-Feltre sentendo soprattutto
i gemiti di dolore di moltissime sofferenze morali tipiche dei paesi che
sperimentano forte sviluppo e progresso materiale. Per uscire da questo tipo di sofferenze serve cercare
D io.

Il 30 marzo 1999 moriva Clemente Riva

Non basta fare il bene


bisogna farlo bene
Cos, secondo il medesimo concetto, il Papa emerito Benedetto XVI
Quindici anni fa, il 30 marzo 1999, nel discorso per la propria consacramarted santo, allet di 76 anni, zione episcopale, avvenuta a Monamoriva nella clinica romana Pio XI il co di Baviera nel 1977, ebbe a sottolineare: Chi si mette dietro alla Pavescovo rosminiano Clemente Riva.
Monsignor Riva visse in modo rola non rimpicciolisce e non tradiesemplare lintera esistenza, in parti- sce se stesso; entra piuttosto in ci
colare quella di vescovo ausiliare di che veramente grande, che salva e
Roma, settore sud. Quelli come me, che resta. La Parola vivente di Dio,
assidui frequentatori della Cattedra dicevamo, nasconde alla vista il veRosmini di Stresa, lo ricordano scovo come persona privata. Lo sesempre presente tra i relatori oppu- questra. Egli non capo ma coopere, quando non era chiamato a pre- ratore, e proprio in questo diviene
sentare alcuna relazione, seduto in libero, trova la vera vita e la mostra
prima fila, a prendere appunti. A agli altri. necessario ora aggiungevolte capitava che tra i partecipanti re che la Parola non soltanto lo nanon tutti erano avvezzi nelle cose sconde alla vista, ma lo ricopre anrosminiane ed ecclesiologiche; don che, lo protegge, suo riparo e sua
Clemente interveniva con garbo, salvezza. Per questo la Parola anfraternamente e intelligentemente a che chiamata lelmo della salvezza.
Visse in pienezza la Carit, seconchiarire, precisare e alloccorrenza a
do le tre dimensioni o specie rosmirettificare.
Proprio il professor Pietro
Prini durante uno degli appuntamenti stresiani di agosto, nel ricordare la scomparsa di Riva, si sofferm su
una prerogativa di Riva,
lumilt. Raccont che un
Il 29 e 30 marzo viene commemorata a
giorno monsignor Riva anRoma e a Medolago (Bergamo) la figura
d a trovarlo nella sua casa
di monsignor Riva nel quindicennio della
di Belgirate sul Lago Magmorte. A lui dedicato il libro
giore. Giunto allingresso
Clemente Riva. Un grande pastore di anime
dellabitazione, salutando il
(Stresa, Edizioni Rosminiane, 2014,
portinaio, disse che stava
pagine 166, euro 12), del quale
andando dal professor Prianticipiamo parte dellintroduzione,
ni. Il portinaio, scambianscritta dal curatore del volume.
dolo per un normalissimo
ospite, chiese visto che saliva dal professore di portargli la posta, da poco recapitata. Lo stile dignitoso di mon- niane: temporale, intellettuale e spisignor Riva a volte celava il suo es- rituale. Non fece prevalere nessuna
sere vescovo.
specie di carit sullaltra, e questo
Per ognuno di noi, che lo incon- gli permise di moltiplicare gli impetravamo e scambiavamo qualche pa- gni ma soprattutto di allargare e dorola con lui, la sua presenza era ras- nare un gran bene alla diocesi di
sicurante. Pare di ritrovare ci che il Roma e non solo. Spesso ripeteva:
27 febbraio 2014 ha spiegato Papa Non basta fare il bene, bisogna
Francesco ai vescovi radunati nella farlo bene!. Un fatto venuto alla
Sala Bologna del Palazzo Apostoli- luce soltanto durante lomelia proco: Il Popolo santo di Dio conti- nunciata dal cardinale Camillo Ruinua a parlare: abbiamo bisogno di ni in occasione dei suoi funerali,
uno che ci sorvegli dallalto; abbia- svoltisi il giorno dopo la morte nella
mo bisogno di uno che ci guardi basilica dei Santi Ambrogio e Carlo
con lampiezza del cuore di Dio; al Corso di Roma, prova di quale
non ci serve un manager, un ammi- grande vescovo e pastore sia stato
nistratore delegato di unazienda, e monsignor Riva: Mi caro testinemmeno uno che stia al livello del- moniare qui, in questa occasione,
le nostre pochezze o piccole pretese. quello che a lungo stato un segreCi serve uno che sappia alzarsi to fra lui e il cardinale Poletti prima
allaltezza dello sguardo di Dio su e fra lui e me in seguito. Monsignor
di noi per guidarci verso di Lui. So- Riva donava integralmente alla diolo nello sguardo di Dio c il futuro cesi di Roma tutto ci che riceveva
per noi. Abbiamo bisogno di chi, nel suo servizio episcopale, tolte le
conoscendo lampiezza del campo modeste spese per la sua vita di relidi Dio pi del proprio stretto giar- gioso. Negli ultimi anni del suo epidino, ci garantisca che ci a cui scopato ha dato alla diocesi oltre
aspirano i nostri cuori non una 600 milioni [300.000 euro]. il sepromessa vana.
gno concreto, anche se non il magdi ROBERTO CUTAIA

Decimo anniversario della morte di Vincenzo Savio

Vescovo
in tenda
La giovane Elly ha scritto di getto il suo profilo di Vincenzo, ascoltando il suo cuore. Del vescovo ricorda specialmente limpegno per la
pace, lo schierarsi con i manifestanti
contrari alla guerra in Iraq: La pace come un mandorlo in fiore
ripeteva Vincenzo con unimmagine
presa dal profeta Geremia e, come
ogni pianta, richiede cure e attenzioni. Come portare il mandorlo a
fiorire e diventare costruttori di pace? Le fasi da seguire sono quattro
racchiuse nelle lettere della parola
pace. La prima lettera p come pace, p come piantare. Per piantare un
albero bisogna essere pazienti e saper aspettare. La seconda lettera di
pace a come aiutare a crescere, alimentare. La pace infatti non solo
assenza di guerra, ma molto di
pi, ha unanima che amore, verit
e giustizia. Lamore la linfa del
mandorlo, ci che fa la differenza.
Ma non basta piantare e alimentare
il mandorlo, occorre la c, saperlo
custodire, convinti che per la pace
non si combatte con le armi. Custodi della pace siamo noi, chiunque.
Infine c la e di esempio. Davanti
alle ingiustizie non si pu essere ciechi, non si pu restare muti di fronte alla guerra: bisogna ammonire e
rimboccarsi le maniche. Dovremmo
essere i primi a fare passi avanti, i
primi ad aprire le porte al perdono
e allascolto. Dove c ascolto, c
dialogo, quindi perdono.
Il giovane Emanuele ricorda di
Savio limpegno per i sinodi. stato colpito dal significato del sinodo,
camminare insieme. I concili ecclesiastici svolti da Savio sottolinea
vennero spesso criticati per la loro
troppa modernizzazione. Uno degli

obiettivi del sinodo cercare di assottigliare quella gigante distanza


che vi era nel tempo passato e forse
anche ora tra i pastori della diocesi
e i fedeli.
Le fila della commemorazione le
ha tirate Aldo Bertelle, responsabile
della comunit: Di Savio ne abbiamo parlato in termini di tenda per
indicare la sua prossimit agli altri e
la sua attitudine cristiana di sentirsi
di passaggio nel mondo. Prossimo e
provvisorio e perci compagno di
vita e di strada, fratello invece che
dirigente. Caratteristiche che ritroviamo riassunte nel vangelo di Giovanni con il simbolo del grembiule.
Lui in obbedienza alla parola di
Ges il grembiule non lha mai dismesso neppure da vescovo. Vincenzo Savio, vescovo, stato un buon
servitore della Chiesa in nome di
Cristo e come tale non appartiene
pi al passato quanto piuttosto al
futuro della Chiesa. I santi sono
sempre avanti a noi, sullesempio di
Ges Cristo. I gesti di Francesco
evocano perfettamente quanto Vincenzo ha fatto, detto e per cui si
speso: una Chiesa comunione, sinodale, un vescovo pastore al servizio,
disposto al dialogo e alla misericordia, impegnato per lunit e accanto
ai poveri. Tanti i messaggi, di vescovi e cardinali, tra cui Bertone. E
Capovilla che scrive: Grato a Dio
di averci dato un maestro, un apostolo, un intercessore nella persona
del vescovo Vincenzo Savio. A
Osio Sotto, paese natale dove Savio
sepolto, si attende il pellegrinaggio diocesano da Belluno e intanto
il vescovo Enrico dal Covolo presiede la messa di suffragio nel decimo
anniversario.

Il libro

Intitolata a Chiara Lubich una cattedra delluniversit cattolica di Pernambuco

Fraternit e umanesimo
di RICCARD O BURIGANA
Sempre attenta a cogliere i segni fecondi presenti nella ricerca, anche sofferta e oscura, delluomo, Chiara vi rileva il farsi strada di una riconsiderazione delluomo nella sua integralit e pienezza che fanno presagire il sorgere di un rinato
umanesimo dal cammino irreversibile. Un umanesimo nel quale tutte le prospettive delluomo
sono adeguatamente accolte e fondate e poste in
rapporto alla realt di Dio quale apertura delluomo verso una trascendenza che vive gi nella sua
storia e che, al tempo stesso, ne rappresenta la
realizzazione suprema e definitiva. Un umanesimo, insomma, che, mutuando la nota espressione
di Jacques Maritain, potremmo definire integrale,
cio, come attesta il magistero di Paolo VI in conformit alla grande lezione del concilio Vaticano
II, capace di porre al centro della sua considerazione ogni uomo e tutto luomo. uno dei
passaggi pi significativi della prolusione tenuta
marted scorso dalla presidente del Movimento
dei Focolari, Maria Voce, intervenuta allUniversit cattolica di Pernambuco, a Recife, in Brasile,
in occasione dellinaugurazione della cattedra inter-istituzionale di Fraternit e Umanesimo intitolata a Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari.
Nel suo intervento, intitolato La visione
delluomo in Chiara Lubich, Maria Voce ha presentato il rapporto tra umanit e fraternit come
fondamento primo della cultura dellincontro
che deve guidare ogni uomo e ogni donna fino
alle estreme periferie esistenziali, cos come

detto tante volte da Chiara. La presidente ha


poi affrontato la questione della natura, dello
scopo, della realt delluomo del ventesimo e
ventunesimo secolo, mettendo in luce le contraddizioni e le debolezze delle risposte che sono state date a queste domande. In tale contesto
non mancarono le voci di coloro che mostrarono
la consapevolezza di poter ripartire da un nuovo
umanesimo per dare nuove speranze al mondo:
tra queste voci si colloca Chiara Lubich. Nel ripensare luomo si deve partire dalla lettura della
sua creazione, cio dai primi capitoli della Genesi, che costituiscono una fonte privilegiata introducendo tre elementi fondamentali: il rapporto
di comunione tra Dio e luomo, il rapporto personale tra uomo e uomo, il rapporto tra luomo
e il creato. Su questultimo aspetto, secondo
Maria Voce, si deve riflettere con particolare attenzione poich ogni cosa del creato va da noi
guardata e trattata con lamore stesso di Dio, un
amore cio che si dilata sullintero universo, in
cui dato cogliere la stessa impronta divina di
comunione e di unit. Luomo stato creato a
immagine dellamore infinito di Dio e quindi si
trova a dover rispondere a una chiamata
allamore nella piena libert che gli viene donata
da Dio. Si tratta di un percorso che conduce
luomo allunit nellaccoglienza dellaltro. Si
tratta sottolinea la presidente dei Focolari
di quella cultura dellincontro di cui parla Papa Francesco, una cultura cio che prender
forma dal nostro andare senza riserve verso gli
uomini, non temendo di spingerci fino alle tante

periferie esistenziali del mondo, per far giungere fin l la testimonianza dellamore fraterno,
della solidariet, della condivisione. questo
stesso binomio, umanesimo e fraternit, che
qualifica in maniera pertinente anche lapporto
di Chiara Lubich.
Nel suo discorso, il padre gesuita Pedro Rubens, rettore dellUniversit cattolica di Pernambuco, ha invitato a ripensare la fraternit come
paradigma di una nuova umanit, compito tanto
accademico quanto politico. Il rettore ha ricordato lamicizia che lega lateneo alla figura di
Chiara Lubich, che qui ha ricevuto il titolo di
dottore honoris causa in Economia, come riconoscimento per il suo impegno nelleconomia di
comunione che ha mosso i suoi primi passi in
Brasile. Durante la cerimonia, alla quale intervenuto anche monsignor Genival Saraiva de
Frana, vescovo emerito di Palmares, ha preso la
parola Paulo Muniz, direttore della Facolt
Asces di Caruaru, che ha collaborato allistituzione della cattedra. Muniz ha ricordato quanto
sia cresciuto in Brasile linteresse scientifico sul
tema della fraternit, tanto che sono sempre pi
numerose le ricerche e le pubblicazioni di carattere interdisciplinare. Per lAsces, la creazione
della cattedra Chiara Lubich pu contribuire a
un ulteriore arricchimento della formazione degli studenti: con le ricerche su fraternit e umanesimo, si deve promuovere un percorso che vada oltre lacquisizione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche per offrire agli allievi la comprensione dei valori umani nella loro integralit.

giore, del suo amore e della sua dedizione alla Chiesa di Roma.
Indubbiamente Riva ha insegnato
secondo la sana dottrina, ha profuso
e promosso con successo il dialogo
interreligioso. Per decenni si dedicato con profondo impegno a creare
e realizzare un clima di serenit tra
cattolici, cristiani evangelici ed ortodossi, ed ebrei. Questultimo impegno ha generato la preparazione alla
storica visita di Giovanni Paolo II
alla Sinagoga di Roma, il 13 maggio
1986. Senza dimenticare i numerosi
incontri delle commissioni miste, le
molteplici iniziative tra cui momenti
di preghiera e le celebrazioni ecumeniche.
Unazione
episcopale
quella di don Clemente, come tutti lo chiamavano anche dopo essere
divenuto vescovo nel 1975, che toccava ogni ambito della persona e
della societ civile.
Un altro tratto che emergeva conversando con don Clemente era indubbiamente quello dellobbedienza, vissuta in maniera come solo
monsignor Riva poteva fare, perch
era capace di amare la Chiesa secondo lo spirito del concilio ecumenico Vaticano II (ebbe lincarico, il
18 settembre 1963, di consulente per
la stampa cattolica italiana presso il
concilio). A proposito dellobbedienza, vi nella sua vita un episodio emblematico che descrive lui
stesso su alcuni foglietti (oggi conservati nellArchivio storico dellIstituto della Carit di Stresa) e che riguarda un incontro con Papa Paolo
VI: Ordinato vescovo il 22 giugno
1975, domenica. Qualche giorno prima, chiedo di far incontrare i miei
parenti col Papa, come era tradizione. Mi rispondono che non possibile. Si vedr in seguito. Pazienza.
Dopo un po di tempo chiedo
udienza e la richiedo altre volte
perch Paolo VI mi aspettava. Dopo
unudienza del Papa al cardinale
Poletti, il Papa gli chiede: Perch
monsignor Riva non vuole incontrarmi? Dico a Poletti che ho fatto
tante domande. Mi dice di scrivere
ancora e dargli la lettera che
lavrebbe consegnata lui al Papa.
Niente. Nel luglio 1978 accompagno alludienza alcune parrocchie.
Al termine delludienza Paolo VI incontra i vari vescovi in una saletta.
Ero lultimo. Mi chiede perch non
voglio andare da lui. Amareggiato
gli confesso la situazione. Chiama i
monsignori [...], dice loro di fissare
unudienza per me a Castelgandolfo. Fissiamo il 12 agosto. Il 6 agosto Paolo VI muore.
Se non obbedienza questa. Certo don Clemente non avrebbe forzato il corso degli eventi, non era nel
suo stile. Per Riva non cera il potere, n autoritarismo o lapparire per
vanagloria. Per lui comunque tutto
doveva essere trasparente e frutto di
persuasione.
Egli testimoni Cristo durante
tutta la sua esistenza, spargendo semi di speranza ovunque passasse,
allo stesso modo con cui lo voleva il
fondatore dellIstituto della Carit:
Reputo che il vescovo debba, soprattutto in questi tempi, spargere
un olio balsamico di dolcezza nelle
piaghe dellumanit, debba guardarsi da ogni giudizio temerario, da
ogni parola ingiuriosa a chicchessia,
da ogni adulazione strappata dal timore, da ogni connivenza al male
che gli fosse persuasa da speranza
di
giovare,
conservando
un
contegno grave, riservato, fermo,
con una conversazione verso tutti
soave ed amorevole, ed insieme atta
a far distinguere con una santa dottrina, ma senza veemenza, il bene
dal male.

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 30 marzo 2014

pagina 7

Il Papa al Movimento apostolico ciechi e alla Piccola missione per i sordomuti

Giornata di studio organizzata dal dicastero per la famiglia

Dallesclusione allincontro

Custodi
del creato

Bisogna essere testimoni del Vangelo


per opporre alla cultura dellesclusione
e del pregiudizio la cultura
dellincontro e della speranza. Lo ha
detto il Papa rivolgendosi questa
mattina, sabato 29 marzo, ai membri
del Movimento apostolico ciechi e della
Piccola missione per i sordomuti,
ricevuti in udienza nellaula Paolo VI.
Questo il discorso del Pontefice.
Cari fratelli e sorelle, benvenuti!
Saluto il Movimento Apostolico
Ciechi, che ha promosso questo incontro in occasione delle sue Giornate della Condivisione; e saluto la
Piccola Missione per i Sordomuti,
che ha coinvolto molte realt dei
sordi in Italia. Ringrazio per le parole rivolte dai due responsabili; ed
estendo il mio saluto ai membri
dellUnione Italiana Ciechi e Ipovedenti che partecipano a questo incontro.
Vorrei fare con voi una breve riflessione a partire dal tema Testimoni del Vangelo per una cultura dellincontro.
La prima cosa che osservo che
questa espressione termina con la
parola incontro, ma allinizio presuppone un altro incontro, quello con
Ges Cristo. In effetti, per essere
testimoni del Vangelo, bisogna aver
incontrato Lui, Ges. Chi lo conosce
veramente diventa suo testimone.
Come la Samaritana abbiamo letto domenica scorsa : quella donna
incontra Ges, parla con Lui, e la
sua vita cambia; lei torna dalla sua
gente e dice: Venite a vedere uno
che mi ha detto tutto quello che ho
fatto, forse il Messia! (cfr. Gv 4,
29).
Testimone del Vangelo uno che
ha incontrato Ges Cristo, che lo ha

Labbraccio a Cyril Axelrod, sacerdote sudafricano sordo dallinfanzia e cieco dal 2000

conosciuto, o meglio, si sentito conosciuto da Lui, ri-conosciuto, rispettato, amato, perdonato, e questo incontro lo ha toccato in profondit,
lo ha riempito di una gioia nuova,
un nuovo significato per la vita. E
questo traspare, si comunica, si tramette agli altri.
Ho ricordato la Samaritana perch un esempio chiaro del tipo di
persone che Ges amava incontrare,
per fare di loro dei testimoni: persone
emarginate, escluse, disprezzate. La samaritana lo era in quanto donna e
in quanto samaritana, perch i samaritani erano molto disprezzati dai
giudei. Ma pensiamo a tanti che
Ges ha voluto incontrare, soprattutto persone segnate dalla malattia

e dalla disabilit, per guarirle e restituirle alla piena dignit. molto


importante che proprio queste persone diventano testimoni di un nuovo atteggiamento, che possiamo
chiamare cultura dellincontro. Esempio tipico la figura del cieco nato,
che ci verr ripresentata domani, nel
Vangelo della Messa (Gv 9, 1-41).
Quelluomo era cieco dalla nascita
ed era emarginato in nome di una
falsa concezione che lo riteneva colpito da una punizione divina. Ges
rifiuta radicalmente questo modo di
pensare che un modo veramente
blasfemo! e compie per il cieco
lopera di Dio, dandogli la vista.
Ma la cosa notevole che questuomo, a partire da ci che gli accadu-

Dalla parte di chi non vede o non sente


Noi del Movimento apostolico
ciechi siamo venuti in circa 650 in
rappresentanza dei gruppi presenti
in 58 diocesi italiane. Lo ha detto
il presidente Francesco Scelzo, nel
saluto rivolto al Papa allinizio
dellincontro. I nostri gruppi sono
costituiti da vedenti e non vedenti
ha spiegato per promuovere le
persone e le comunit dove emerge
la disabilit. Sono esperienze difficili, dure. Spesso la disabilit motivo di smarrimento, di paura, e a
volte anche motivo di esclusione e
di solitudine. Per questo, ha aggiunto, vogliamo promuovere una
cultura dellincontro, dellinclusione, dellaccoglienza. Del resto,
come associazione facciamo esperienza che ciascuna persona, anche
quella pi grave, nella condizione
di disabilit complessa, pu sempre
essere felice, esprimere un sorriso,
partecipare, essere un membro attivo della comunit.
In occasione delludienza, Scelzo
ha donato al Pontefice un libro che
raccoglie le poesie della fondatrice

del movimento, Maria Motta. Era


ha ricordato uninsegnante cieca dellinizio del XIX secolo. Nata
in Argentina, a Rosario, figlia di
emigranti italiani, fu colpita da
morbillo quando questa malattia
portava alla cecit. I genitori, vista
la situazione, tornarono in Italia
per assisterla meglio e a Milano
Maria si diplomata e per venticinque anni ha insegnato alle elementari, prima docente non vedente. Ma la sua preoccupazione era
per gli allievi e le allieve che tornati
nelle famiglie rimanevano soli. E
ha voluto avviare questopera perch costruisse una rete, ununione e
un legame tra persone non vedenti
e vedenti, che attraverso la fede potessero accettare il limite, superarlo
ed essere collaboratori di Cristo.
A nome delle seimila persone
sorde presenti alludienza con i loro
familiari, ha salutato il Papa il sacerdote Delci da Conceio Filho,
della piccola missione per i sordomuti fondata da don Giuseppe
Gualandi. Abbiamo qui tante con-

gregazioni religiose che lavorano


con le persone sorde, le scuole, le
associazioni, lente nazionale sordi,
il movimento ecclesiale e quanti
operano nella pastorale dei sordi in
Italia, Inghilterra, Spagna, Malta,
Germania, Stati Uniti dAmerica,
Belgio, nel mio amato Brasile e
nella sua amata Argentina, ha detto presentandole al Papa. Lei parla di una Chiesa aperta ha aggiunto che esca verso gli altri,
per giungere alle periferie umane.
Nelle nostre parrocchie quante sono le persone sorde che trovano
chiuse le porte? Senza catechesi,
senza sacramenti, senza la fede. E
non riescono ad avere lincontro
personale con Cristo, perch non
c chi faccia i segni per loro, perch non c chi faccia i sottotitoli
nelle nostre chiese per loro.
Perci ha concluso noi
missionari gualandiani pi che farci
portavoce delle persone sorde abbiamo chiesto questo incontro, perch lei possa parlare al loro cuore
con una parola e un segno.

to, diventa testimone di Ges e della


sua opera, che lopera di Dio, della
vita, dellamore, della misericordia.
Mentre i capi dei farisei, dallalto
della loro sicurezza, giudicano sia
lui che Ges come peccatori, il
cieco guarito, con semplicit disarmante, difende Ges e alla fine professa la fede in Lui, e condivide anche la sua sorte: Ges viene escluso,
e anche lui viene escluso. Ma in
realt, quelluomo entrato a far
parte della nuova comunit, basata
sulla fede in Ges e sullamore fraterno.
Ecco le due culture opposte. La
cultura dellincontro e la cultura
dellesclusione, la cultura del pregiudizio, perch si pregiudica e si
esclude. La persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilit, dal suo limite, pu diventare testimone dellincontro: lincontro con
Ges, che apre alla vita e alla fede,
e lincontro con gli altri, con la comunit. In effetti, solo chi riconosce la
propria fragilit, il proprio limite pu
costruire relazioni fraterne e solidali,
nella Chiesa e nella societ.
Cari amici, vi ringrazio di essere
venuti e vi incoraggio ad andare
avanti su questa strada, in cui gi
camminate. Voi del Movimento
Apostolico Ciechi, facendo fruttificare il carisma di Maria Motta, donna piena di fede e di spirito apostolico. E voi della Piccola Missione
per i Sordomuti, nella scia dal venerabile Don Giuseppe Gualandi. E
tutti voi, qui presenti, lasciatevi incontrare da Ges: solo Lui conosce
veramente il cuore delluomo, solo
Lui pu liberarlo dalla chiusura e
dal pessimismo sterile e aprirlo alla
vita e alla speranza.
Prima di impartire la benedizione ai
presenti il Pontefice ha pronunciato a
braccio le seguenti parole.
E adesso guardiamo la Madonna.
In Lei stato grande il primo incontro: lincontro tra Dio e lumanit. Chiediamo alla Madonna che ci
aiuti ad andare avanti in questa cultura dellincontro. E la preghiamo
con lAve Maria.

Come porre rimedio agli errori e risanare le ferite inferte al creato e alla famiglia umana? Su che basi ricostruire quel patto con il creato
sancito al cospetto del Creatore nel
paradiso terrestre? Che significa per
luomo contemporaneo ritrovare
lEden, cio un rapporto sano e fecondo con il creato nel rispetto della missione affidataci da Dio? Sono
queste le domande alle quali si
cercato di dare una risposta nella
giornata
di
studio
Famiglia
custodisci il creato! organizzato
dal Pontificio Consiglio per la famiglia, in collaborazione con lassociazione culturale Greenaccord, sabato 29 marzo a Roma, nella sala
san Pio X .
Pi che tema di riflessione sembra essere un grido destinato a riecheggiare nel mondo quello proposto per la giornata che, moderata
da Valentina Alazraki, corrispondente della televisione messicana
Televisa, stata incentrata sulla
lectio magistralis tenuta dal metropolita ortodosso di Helsinki, Ambrosius, e conclusa dal cardinale
Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi.
In apertura dei lavori larcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del
dicastero organizzatore, nel rivolgere il suo saluto ai partecipanti, ha
dato lettura del telegramma, a firma
del segretario di Stato cardinale
Pietro Parolin, con il quale Papa
Francesco ha voluto esprimere la
sua certezza che la famiglia, custode privilegiata del dono della vita,
sia anche luogo fondamentale di
educazione al rispetto del grande
dono della creazione. Il Pontefice
si augura poi che si intensifichi
presso credenti e non credenti la
consapevolezza della comune responsabilit per lintera famiglia
umana e per il mondo, casa comune affidata alla custodia di tutti.
Nellintervento introduttivo larcivescovo Paglia ha poi spiegato il
senso della giornata, organizzata
per evidenziare lurgenza che le
famiglie maturino la consapevolezza che parte essenziale della loro
vita un nuovo rapporto con il creato, cio quel dono immenso che
stato affidato da Dio alluomo perch lo custodisse. Oggi purtroppo
ha notato il presule dobbiamo
constatare che luomo moderno ha
tradito questa sua missione. Un
errore antropologico causato dal
fatto di aver creduto che siamo
stati posti al centro del giardino
dellEden per godere solo per noi
stessi e subito dei frutti della terra,
senza pensare agli altri n di oggi
n di domani. E ha poi ammonito
che se i credenti di ogni religione
e i non credenti non sono consapevoli che alla base della distruzione
della natura c un errore antropologico, non si salver n luomo n
la natura.
Dopo il saluto rivolto ai partecipanti dal presidente di Greenaccord
Alfonso Cauteruccio, il metropolita
Ambrosius ha svolto la sua lectio

LIraq verso il voto del 30 aprile

I rappresentanti del culto in Francia sulle elezioni

I cristiani
devono contare

Alla prova della responsabilit

BAGHDAD, 29. Il Consiglio dei rappresentanti delle Chiese cristiane in


Iraq (Council of Christian Church Leaders of Iraq), organismo che raduna i responsabili delle diverse
confessioni cristiane presenti nel
Paese mediorientale, ha diffuso di
recente un comunicato nel quale invita tutti i fedeli a partecipare alle
imminenti elezioni politiche, in programma mercoled 30 aprile. Nel testo riferisce lagenzia Fides i capi cristiani fanno appello alla responsabilit civile che coinvolge tutti, nella drammatica situazione vissuta dallIraq: importante non
disperare rispetto al destino di questo Paese, scrivono i leader cristiani, i quali chiedono a Dio di ispirarci a scegliere per il bene di tutta
la nazione.
Nei mesi scorsi, il patriarcato di
Babilonia dei Caldei ha invitato i
propri fedeli a rinnovare o a verificare la propria iscrizione alle liste degli aventi diritto al voto e a ritirare
le tessere elettorali che garantiscono

la partecipazione alle elezioni legislative del 30 aprile. Il patriarcato


auspica che i cristiani riescano a far
convergere i propri consensi su
ununica lista e ha incoraggiato la
comunit a coinvolgersi attivamente
nellappuntamento elettorale anche
in veste di candidati politici. Tuttavia, nonostante il patriarca, Louis
Raphal I Sako, abbia chiesto in diverse occasioni listituzione di un
Consiglio politico cristiano, che
seguisse da vicino i problemi della
comunit, e un maggiore coinvolgimento dei cristiani a entrare in altri
partiti e a candidarsi in altre liste
(non solo in quelle cristiane) in modo da aumentare il numero dei parlamentari, ancora una volta gli attivisti politici legati alle comunit cristiane si dovrebbero presentare in
ordine sparso allappuntamento elettorale.
Sono almeno nove le piccole liste
in lizza ispirate da attivisti cristiani
(caldei, siri, assiri). Cinque i seggi
riservati ai cristiani in Parlamento.

PARIGI, 29. Ricercare la fiducia,


non la divisione. Dopo i risultati
del primo turno delle elezioni municipali in Francia che hanno visto
una forte avanzata del Front National di Marine Le Pen (partito di
estrema destra dichiaratamente xenofobo) la dichiarazione del Consiglio dei responsabili del culto, diffusa alla vigilia, appare ancora pi
attuale e significativa. Scegliere la
responsabilit vi si legge dar
prova di discernimento di fronte alle
proposte, tenendo conto di valori
essenziali quali soprattutto la giustizia, la compassione, il rispetto della
dignit altrui e lattenzione per i pi
vulnerabili, in una parola la fraternit. I responsabili del culto chiedono un gesto che esprima fiducia, in
un progetto comune, negli altri, di
conseguenza nei confronti degli amministratori eletti che sostengono
questo progetto e che devono mostrarsene degni. Un gesto che superi la rivendicazione di interessi
particolari e lo spirito di individualismo (tipico nelle campagne elettora-

li comunali), che vada oltre la tentazione di denigrare lavversario politico e contro i discorsi a volte carichi di odio che dividono i cittadini.
Il secondo turno delle municipali
si tiene domani ma la dichiarazione
si proietta anche verso il voto per il
Parlamento europeo di fine maggio:
Bisogna fare delle scelte e in tale
occasione vorremmo condividere alcuni orientamenti che ci guidano
nella ricerca dellinteresse generale e
del bene comune. Il voto pu essere determinato da diverse motivazioni ma si deve sempre tener conto
delle questioni riguardanti la societ, come lesclusione, la disoccupazione, la povert, lo sviluppo economico, listruzione, la sanit, la vita
sociale, la giustizia. Lelezione
conclude la nota un momento
decisivo nella vita politica. Ma questo momento non che un elemento della costruzione del nostro futuro comune. Votare anche accogliere questo futuro, il nostro futuro di
cui non siamo mai completamente
padroni. Da parte nostra, crediamo

che sia illuminato da una benigna


promessa. E abbiamo la convinzione
che ogni cittadino sia chiamato ad
apportarvi la propria parte, con i
suoi doni e la fiducia che ha ricevuto. La dichiarazione firmata, in
rappresentanza della Conferenza
episcopale francese, dallarcivescovo
Georges Pontier e dal vescovo Pascal Delannoy, per la Federazione
protestante dai pastori Franois Clavairoly e Laurent Schlumberger, per
lAssemblea dei vescovi ortodossi
dai metropoliti Emmanuel e Joseph,
per il gran rabbinato dallinterim
del gran rabbino e dal presidente
del concistoro israelitico Jol Mergui, in rappresentanza del Consiglio
francese del culto musulmano dal
rettore della Grande moschea di Parigi Dalil Boubaker e da Anouar
Kbibech, e per lUnione buddista
da Marie Stella Boussemart e da
Olivier Wang-Genh.
La Conferenza dei responsabili
del culto in Francia stata creata il
23 novembre 2010 per contribuire insieme alla coesione della societ.

magistralis, incentrata sulla dimensione della sobriet. Se il consumismo fondato su una ossessiva centralit di un presente costruito
sullarrogante esuberanza dellio
alla radice dei danni al creato, la
sobriet il suo convincimento
costituisce la dimensione che guida
la natura. La natura non spreca,
non scarta nulla, perch tutto per
il bene e per il progresso. Non a
caso la sobriet anche uno dei
fondamenti della santit; la sobriet
di fronte al creato necessaria per
porsi con la dovuta umilt e rispetto al cospetto del Creatore. La base
della sobriet il discernimento fra
il bene e il male, che va di pari passo con quello fra lutile e linutile;
senza il discernimento fra il bene e
il male si cade nellincapacit di distinguere anche lutile dallinutile, e
una umanit disorientata finisce per
mettere la propria intelligenza al
servizio della distruzione della natura, e quindi di se stessa. Scegliere
il bene comporta dunque la rinuncia al male e quindi a tutto ci che
inutile per il raggiungimento del
bene.
Un concetto, questo, ripreso e
ampliato dal cardinale Baldisseri, al
quale toccato il compito di tirare
le conclusioni dopo gli interventi
dei numerosi relatori invitati, ai
quali si unito con un messaggio il
ministro dellAmbiente Gian Luca
Galletti, in rappresentanza del Governo italiano.
Il cardinale ha posto laccento
sulle principali questioni emerse:
dalla rilevanza internazionale dei
cambiamenti ecologici globali, che
gravano come unombra terribile
sul futuro dellumanit, allegoismo
e allavidit delluomo, insensibile
ha denunciato verso i poveri e
verso le generazioni future. E le
conseguenze, ha aggiunto, si materializzano nella rottura che stiamo
vivendo delle reti ecologiche che
sostengono la vita sul nostro pianeta e delle reti sociali che sostengono
unarmoniosa convivenza fra gli esseri umani. Del resto la creazione
un atto damore di Dio che non si
esaurisce in un evento isolato e relegato al passato. Noi siamo immersi in una creazione che continua ancora oggi a generare perfezione e
armonia, spinta dal disegno di
amore che lha originata. Il porporato ha quindi trasferito il concetto
sul piano familiare: Cos la famiglia ha precisato non si esaurisce nella data del matrimonio fra
due giovani, ma un progetto
damore che continua, va custodito
e alimentato, per tutta la vita.

Nomina episcopale
in Polonia
La nomina di oggi riguarda la
Chiesa in Polonia.

Tadeusz Pikus
vescovo di Drohiczyn
Nato il 1 settembre 1949 in
Zabiele, arcidiocesi di Biaystok,
dopo la maturit ha lavorato per
alcuni anni. Nel 1975 entrato al
seminario maggiore di Varsavia
ed stato ordinato il 7 giugno
1981. Per due anni stato vicario
parrocchiale a Jaktorw. Dal
1983 al 1985 ha frequentato
lUniversit di Navarra, dove ha
conseguito il dottorato in teologia fondamentale. stato membro della segreteria del primate
di Polonia, prefetto e poi vicerettore nel seminario maggiore di
Varsavia, insegnando teologia
fondamentale anche a owicz.
Dal 1990 al 1992 ha lavorato a
Mosca e ha insegnato nei seminari della capitale russa e di
Grodno, Bielorussia. Dal 1997 al
1999 stato rettore della chiesa
dellImmacolata Concezione in
Bielany, Varsavia. Conseguita
labilitazione
allinsegnamento
presso la Pontificia Facolt Teologica di Varsavia, il 24 aprile
1999 stato nominato vescovo titolare di Lisinia e ausiliare di
Warszawa, ordinato l8 maggio
successivo. Ricopre diversi incarichi in seno alla Conferenza episcopale.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

domenica 30 marzo 2014

Papa Francesco alla liturgia penitenziale ricorda che la quaresima un invito a cambiare vita

Luomo nuovo
Per guardare alla realt con occhi diversi senza essere distratti da ci che non conta e non dura
Rivestirsi delluomo nuovo e rimanere
nellamore. Sono i due elementi per
vivere la quaresima come tempo di
conversione indicati da Papa Francesco
nel pomeriggio di venerd 28 marzo,
durante la celebrazione della penitenza
presieduta nella basilica vaticana.
Questa lomelia del Pontefice.
Nel periodo della Quaresima la
Chiesa, a nome di Dio, rinnova lappello alla conversione. la chiamata
a cambiare vita. Convertirsi non
questione di un momento o di un
periodo dellanno, impegno che
dura tutta la vita. Chi tra di noi pu
presumere di non essere peccatore?
Nessuno. Tutti lo siamo. Scrive
lapostolo Giovanni: Se diciamo di
essere senza peccato, inganniamo
noi stessi e la verit non in noi. Se
confessiamo i nostri peccati, egli
fedele e giusto tanto da perdonarci i
peccati e purificarci da ogni iniquit (1 Gv 1, 8-9). quello che avviene anche in questa celebrazione e in
tutta questa giornata penitenziale.
La Parola di Dio che abbiamo ascoltato ci introduce in due elementi essenziali della vita cristiana.
Il primo: Rivestirci delluomo nuovo. Luomo nuovo, creato secondo
Dio (Ef 4, 24), nasce nel Battesimo, dove si riceve la vita stessa di
Dio, che ci rende suoi figli e ci incorpora a Cristo e alla sua Chiesa.
Questa vita nuova permette di guardare alla realt con occhi diversi,
senza pi essere distratti dalle cose
che non contano e non possono durare a lungo, dalle cose che finiscono con il tempo. Per questo siamo
chiamati ad abbandonare i comportamenti del peccato e fissare lo
sguardo sullessenziale. Luomo vale pi per quello che che per quello che ha (Gaudium et spes, 35). Ecco la differenza tra la vita deformata
dal peccato e quella illuminata della
grazia. Dal cuore delluomo rinnovato secondo Dio provengono i

comportamenti buoni: parlare sempre con verit ed evitare ogni menzogna; non rubare, ma piuttosto
condividere quanto si possiede con
gli altri, specialmente con chi nel
bisogno; non cedere allira, al rancore e alla vendetta, ma essere miti,
magnanimi e pronti al perdono; non
cadere nella maldicenza che rovina
la buona fama delle persone, ma
guardare maggiormente al lato positivo di ognuno. Si tratta di rivestirci
delluomo nuovo, con questi atteggiamenti nuovi.
Il secondo elemento: Rimanere
nellamore. Lamore di Ges Cristo
dura per sempre, non avr mai fine
perch la vita stessa di Dio. Questo amore vince il peccato e dona la
forza di rialzarsi e ricominciare, perch con il perdono il cuore si rinnova e ringiovanisce. Tutti lo sappiamo: il nostro Padre non si stanca
mai di amare e i suoi occhi non si
appesantiscono nel guardare la strada di casa, per vedere se il figlio che
se n andato e si perduto fa ritorno. Possiamo parlare della speranza
di Dio: nostro Padre ci aspetta sempre, non solo ci lascia la porta aperta, ma ci aspetta. Lui coinvolto in
questo aspettare i figli. E questo Padre non si stanca nemmeno di amare laltro figlio che, pur rimanendo
sempre in casa con lui, tuttavia non
partecipe della sua misericordia,
della sua compassione. Dio non solo
allorigine dellamore, ma in Ges
Cristo ci chiama ad imitare il suo
stesso modo di amare: Come io ho
amato voi, cos amatevi anche voi
gli uni gli altri (Gv 13, 34). Nella
misura in cui i cristiani vivono questo amore, diventano nel mondo discepoli credibili di Cristo. Lamore
non pu sopportare di rimanere rinchiuso in se stesso. Per sua stessa
natura aperto, si diffonde ed fecondo, genera sempre nuovo amore.
Cari fratelli e sorelle, dopo questa
celebrazione, molti di voi si faranno

missionari per proporre ad altri


lesperienza della riconciliazione con
Dio. 24 ore per il Signore liniziativa a cui hanno aderito tante
diocesi in ogni parte del mondo. A
quanti incontrerete, potrete comunicare la gioia di ricevere il perdono
del Padre e di ritrovare lamicizia
piena con Lui. E direte loro che nostro Padre ci aspetta, nostro Padre ci
perdona, di pi fa festa. Se tu vai a
Lui con tutta la tua vita, anche con

Festa del perdono nella basilica vaticana


Papa Francesco in ginocchio, appoggiato al confessionale. Davanti a
lui un francescano conventuale
ancora incredulo e sorpreso dallarrivo di quellinatteso penitente
che ascolta la sua confessione.
Unimmagine mai vista prima quella che venerd pomeriggio, 28 marzo, in pochi istanti ha fatto il giro
del mondo.
Un fuori programma, durato
qualche minuto, che ha destato meraviglia nei fedeli presenti alla celebrazione della penitenza svoltasi
nella basilica di san Pietro. Era previsto che fosse il Pontefice a presiederla e anche che confessasse sette
penitenti, quattro donne e tre uomini. Nessuno per avrebbe potuto
immaginare il gesto spontaneo del
Papa il quale, prima di amministrare il sacramento della penitenza, ha
voluto che ad accogliere il suo pentimento fosse proprio uno di quei
sacerdoti che passano le ore nei
confessionali della basilica.
Indubbiamente limmagine del
Papa che si confessa in pubblico,
come un qualsiasi umile peccatore,
ha dato unimpronta particolare alla

Con il Signore in tutto il mondo


Confessionali aperti allinterno di
chiese, case religiose, conventi,
seminari, centri di associazioni e
movimenti, oltre a pellegrinaggi con
la partecipazione di migliaia di
fedeli, soprattutto giovani: la 24
ore per il Signore ha fatto
registrare adesioni in tutti i
continenti.
Tante diocesi in ogni parte del
mondo, ha sottolineato lo stesso
Papa Francesco, hanno decretato il
successo delliniziativa promossa dal
dicastero per la nuova
evangelizzazione: uno spazio
allinterno dellitinerario quaresimale
dedicato alle confessioni, che si
conclude nel pomeriggio di oggi,
sabato 29 marzo, nella chiesa
romana di Santo Spirito in Sassia,
santuario della Divina Misericordia,
dove larcivescovo presidente Rino
Fisichella celebra i primi vespri
della quarta domenica di quaresima.
Oltre a coloro che hanno assicurato
al dicastero la loro partecipazione,
altrettanto numerose sono state le
adesioni spontanee, soprattutto
allinterno di movimenti e gruppi
giovanili. E cos, mentre dal

Pontificio Consiglio si segnalano


iniziative in tutta Europa
soprattutto in Italia e in Spagna,
ma anche in Belgio, Germania,
Francia, Svizzera e Inghilterra e

tanti peccati, invece di rimproverarti


fa festa: questo nostro Padre. Questo dovete dirlo voi, dirlo a tanta
gente, oggi. Chi sperimenta la misericordia divina, spinto a farsi artefice di misericordia tra gli ultimi e i
poveri. In questi fratelli pi piccoli Ges ci aspetta (cfr. Mt 25, 40);
riceviamo misericordia e diamo misericordia! Andiamogli incontro e
celebreremo la Pasqua nella gioia di
D io!

in diversi Paesi dellAmerica latina


(con Argentina e Messico in testa)
oltre che negli Stati Uniti e in
Africa, giungono notizie di
celebrazioni e incontri penitenziali
anche dai Paesi del continente
asiatico, e tra questi Filippine e
India. Nellarcidiocesi di Bombay,
in particolare, la festa del perdono
con il cardinale arcivescovo
Oswald Gracias stata
caratterizzata da un pellegrinaggio
al quale hanno partecipato migliaia
di fedeli.
Tornando allItalia, oltre alle trenta
registratesi ufficialmente, si pu dire
che tutte le arcidiocesi e diocesi si
sono unite idealmente a Papa
Francesco. Solo a Roma, nelle tre
chiese di Santa Maria in Trastevere,
di SantAgnese in Agone
e delle Santissime Stimmate
che venerd sono rimaste aperte
fino a notte inoltrata per
ladorazione eucaristica e per
celebrare il sacramento della
riconciliazione si sono alternati
almeno un centinaio di confessori in
turni da due ore.

24 ore per il Signore, liniziativa


organizzata dal Pontificio Consiglio
per la promozione della nuova
evangelizzazione, che ha avuto il
suo via proprio con questa celebrazione.
La basilica di San Pietro diventata un grande confessionale: sessantuno sacerdoti, tra i quali i penitenzieri delle quattro basiliche papali San Pietro, San Giovanni in
Laterano, Santa Maria Maggiore,
San Paolo fuori le Mura si sono
messi a disposizione dei fedeli. Il
loro coinvolgimento ha rappresentato idealmente il momento conclusivo del venticinquesimo corso sul foro interno organizzato dalla Penitenzieria apostolica dal 24 marzo.

La partecipazione dei fedeli non


mancata: in poco tempo si sono
create lunghe file ai confessionali
della basilica, ma anche davanti ai
sacerdoti che, nei vari punti delle
navate, attendevano i penitenti.
Numerosi i religiosi e le religiose,
i gruppi di studenti e le scolaresche,
ma tante anche le famiglie e i semplici fedeli che hanno approfittato
delloccasione per riconciliarsi con
D io.
Tra i confessori erano anche il
cardinale Piacenza, penitenziere
maggiore, gli arcivescovi Fisichella e
Ruz Arenas, rispettivamente presidente e segretario del Pontificio
Consiglio per la promozione della
nuova evangelizzazione, e Kraje-

wski, elemosiniere; il vescovo Arrieta Ochoa de Chinchetru, segretario


del Pontificio Consiglio per i Testi
Legislativi; e monsignor Nykiel, reggente della Penitenzieria apostolica.
Per facilitare la confessione, la Penitenzieria, in collaborazione con
lUfficio delle celebrazioni liturgiche
del Sommo Pontefice, ha messo a
disposizione un opuscolo in sei lingue italiano, inglese, francese,
spagnolo, tedesco e polacco contenente lo schema generale per
lesame di coscienza.
Tra i presenti i cardinali Sandri,
Vallini e Monteiro de Castro, larcivescovo Gnswein, prefetto della
Casa Pontificia, e numerosi presuli
e prelati della Curia romana.

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