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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Anno CLIV n. 140 (46.682)
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Tra i carcerati, i malati e i poveri Papa Francesco inizia la visita alla diocesi di Cassano allIonio
La pena non pu essere uno strumento di sola punizione e ritorsione ma deve puntare a un effettivo reinserimento del detenuto nella societ. Il viaggio di Papa
Francesco a Cassano allIonio iniziato sabato mattina,
21 giugno, con un appello alle istituzioni, invitate a un
impegno concreto per orientare la politica penitenziaria
verso obiettivi di riabilitazione e reintegrazione sociale.
Durante la visita alla casa circondariale di Castrovillari, dove giunto in elicottero intorno alle 9, il Pontefice
ha richiamato il tema del rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti, indicando espressamente lesigenza
serimento: ci prende per mano e ci riporta nella comunit sociale. Parole che hanno trovato riscontro immediato nellincontro personale con i singoli detenuti, tra i
quali era il padre del piccolo Coc Campolongo, ucciso
e bruciato dalla malavita organizzata: mai pi un bambino stato il monito del Pontefice debba subire questa sofferenza.
Trasferitosi poi a Cassano, Papa Francesco ha incontrato gli ammalati nellhospice San Giuseppe Moscati,
prima di raggiungere la cattedrale per salutare i sacerdoti della diocesi. Nel discorso preparato per loccasione e
Dopo che la massima autorit religiosa sciita ha chiesto un nuovo Governo per fare fronte alla crisi
Emergenza cibo
per due milioni di maliani
BAMAKO, 21. In Mali, pi di cinquecentomila bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione
acuta e oltre un milione e mezzo di
persone non ha abbastanza da
mangiare. Lemergenza cibo nel
Paese africano stata lanciata
dallufficio Onu per le operazioni
umanitarie, che ha parlato di una
situazione molto grave.
L85 per cento dei bambini che
patiscono per unalimentazione
troppo povera vivono soprattutto
nelle regioni del centro-sud, pi
densamente popolato, dove le altalenanti attivit agricole non riescono a garantire loro un corretto ap-
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La comunit di Kkottongnae
in Corea del Sud
Una casa
per gli ultimi
Un bambino con evidenti segni di malnutrizione (The New York Times)
Nel frattempo le violenze continuano. Ieri trentaquattro agenti della sicurezza sono rimasti uccisi in
scontri con i miliziani dellIsis scoppiati nella citt di Al Qaim, vicino al
confine con la Siria. I qaedisti hanno cominciato a imporre un tributo
da 250 dollari sui componenti della
comunit cristiana di Mossul, citt
conquistata la scorsa settimana. Nel
dare la notizia, lagenzia di stampa
Agi cita fonti indipendenti della provincia di Ninive, secondo le quali i
cristiani sarebbero costretti a pagare
questa tassa per non vedersi confiscare le propriet. Le imposte pi
pesanti gravano in particolare sui
commercianti.
Intanto le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite hanno annunciato
che incrementeranno gli aiuti per i
rifugiati iracheni. Jens Laerke, portavoce dellufficio per il coordinamento degli Affari umanitari dellO nu,
ha riferito che ieri vi stata una riunione a porte chiuse a Ginevra con i
Paesi donatori. Le Nazioni Unite
lanceranno la prossima settimana un
nuovo appello per ottenere fondi
per lIraq: la richiesta in corso di 105
milioni di dollari finanziata solamente per il 14 per cento.
Secondo lOnu, attualmente sono
circa 500.000 gli sfollati, a causa dei
combattimenti nella regione di Al
Anbar. A questi vanno aggiunte altre
500.000 persone fuggite nei giorni
scorsi da Mossul, dopo la conquista
da parte dei qaedisti, e decine di migliaia di sfollati delle regioni di Dilaya e Salahaddin.
atteso intanto per questo pomeriggio l'arrivo in Iraq dei trecento
soldati statunitensi, in funzione di
consiglieri militari per le truppe irachene, il cui invio era stato annunciato due giorni fa da Obama. I militari saranno divisi in piccoli gruppi
e verranno dispiegati nellarea intorno alla capitale e nel nord del Paese.
Da segnalare intanto che lUnicef
e le autorit del Governo del Kurdi-
stan si sono accordate ieri per predisporre urgenti misure dirette a prevenire il diffondersi della polio e di
altre malattie tra i numerosi bambini
sfollati.
Rekawt Rashid Karim, ministro
della Salute del Kurdistan iracheno,
e Marzio Babille, rappresentante
dellUnicef in Iraq, hanno siglato
unintesa per includere nelle campagne di vaccinazione la popolazione
ospitata nei campi di raccolta per rifugiati e quella ammassata lungo i
valichi di frontiera.
LUnicef, in una nota, ha chiesto
di compiere tempestivi sforzi per
proteggere i bambini dal morbillo e
Listinto
che guida i cristiani
SARA BUTLER
A PAGINA
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto ieri,
venerd 20, in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale George
Pell, Prefetto della Segreteria
per lEconomia;
Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Guido Anselmo
Pecorari, Arcivescovo titolare di
Populonia, Nunzio Apostolico
in Bulgaria.
III,
LOSSERVATORE ROMANO
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I diritti umani
dei migranti
Il presidente ucraino in visita a una base militare nellest del Paese (Epa)
Nominato
il nuovo
premier
finlandese
HELSINKI, 21. I cinque partiti che in
Finlandia compongono la maggioranza di centro-destra hanno raggiunto ieri un accordo sulle nomine
politiche. Il nuovo primo ministro
sar Alexander Stubb, leader del
Partito di coalizione nazionale, che
succede a Jyrki Katainen, chiamato
a sostituire dal primo luglio al 31 ottobre il commissario europeo agli
Affari economici, Olli Rehn, eletto
eurodeputato. Il nuovo Governo
Stubb dovrebbe giurare la prossima
settimana. La notizia sul via libera a
Stubb ex ministro agli Affari europei e del Commercio estero del
Governo Katainen stata rilanciata con soddisfazione anche
dalleurogruppo dei popolari. Stubb
ha subito detto che la politica di
Helsinki verso lUnione europea
non subir modifiche.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Signor Presidente,
Il Relatore speciale sui diritti
umani dei migranti ha indicato con
chiarezza diverse criticit riguardanti lo sfruttamento dei migranti e ha
evidenziato lemergere, tra le persone in movimento, di nuovi gruppi
vulnerabili. Ha anche giustamente
sottolineato che il ruolo delle agenzie di reclutamento andrebbe analizzato in maniera specifica. Senzaltro
la migrazione porta benefici a tutte
le parti coinvolte: i paesi dorigine,
quelli di destinazione e i migranti
stessi. Esiste unampia documentazione a sostegno del fatto che, dopo
le preoccupazioni e le difficolt di
adattamento del primo impatto tra i
nuovi arrivati e la popolazione ospitante, il contributo generale dei migranti positivo; ci dovrebbe essere messo in evidenza, di modo che
il pubblico possa percepire in modo
appropriato questo fenomeno. Come ha ricordato Papa Francesco,
necessit che Mosca ritiri le sue forze dalla frontiera, fermi il flusso di
armi e faccia pressioni sui separatisti
perch rinuncino alla violenza. Nel
caso la Russia non compia passi
concreti e immediati per ridurre
le tensioni nellUcraina orientale,
gli Stati Uniti e lUnione europea
concordano i leader adotterebbero ulteriori misure.
Proposta dal ministro degli Esteri Mogherini lestensione del mandato di Frontex
Ancora sbarchi
sulle coste italiane
ROMA, 21. arrivata stamane nel
porto di Reggio Calabria la nave
della marina militare italiana con a
bordo 618 migranti di varia nazionalit, tratti in salvo ieri nel Canale
di Sicilia. La nave in un primo
tempo doveva dirigersi a Catania,
ma successivamente stata dirottata a Reggio Calabria. Tra i migranti tutti in discrete condizioni di
salute ci sono anche donne e
bambini. Cinque autobus li hanno
poi condotti nelle due palestre che
il comune di Reggio Calabria ha
messo loro a disposizione come sistemazione temporanea.
Sugli sbarchi intervenuto il ministro degli Esteri italiano, Federica
Mogherini, che ha proposto di
estendere e rafforzare il mandato di
Frontex, in modo da permettere
allagenzia europea di operare direttamente per il salvataggio in mare dei migranti. Pi in generale, il
ministro degli Esteri ha detto che,
per gestire al meglio il flusso di
migranti, e anche per evitare nuovi
drammatici naufragi, essenziale
mettere in pratica politiche di medio e lungo periodo. Dunque, ha
aggiunto Mogherini, occorrono
politiche italiane ed europee di
maggiore lungimiranza, che guardino pi lontano e siano rivolte ai
Paesi di provenienza.
di uno stile di vita differente presentato dalla televisione predispone altri bambini a partire.
In questa situazione complessa
sarebbe utile se il Relatore speciale,
con il suo contributo, aiutasse i Governi a trovare qualche soluzione, di
cui c urgente bisogno. I bambini
in
movimento
costituiscono
unemergenza umanitaria che esige
rimedi immediati. La detenzione di
minori non unopzione, e linteresse del bambino dovrebbe prevalere
anche in queste difficili circostanze.
Nello sforzo per prevenire il flusso
costante di minori pu essere efficace la solidariet internazionale, aiutando ad affrontare la violenza urbana che alla base dellesodo infantile. Anche i canali legali per il
ricongiungimento delle famiglie eviteranno che i bambini ricorrano a
vie insicure, dove il loro sfruttamento diventa quasi inevitabile. I valori
umanitari suggeriscono anche la
creazione di un qualche meccanismo
di regolarizzazione che possa consentire ai bambini di vivere con i
propri genitori. Questo diritto umano naturale di certo ha la priorit
sulle violazioni amministrative delle
norme sui confini. Infine, progetti
comuni potrebbero portare ai giovani qualche opportunit educativa e
lavorativa, dando loro un senso di
speranza per il futuro e un motivo
per restare nel proprio paese.
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
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Tipografia Vaticana
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Rapporto
di Washington
sulla tratta
di esseri umani
WASHINGTON, 21. La Thailandia
e la Malaysia non hanno fatto
abbastanza per rispettare lo standard minimo richiesto nella lotta
contro la tratta di esseri umani:
quanto viene dichiarato in un
rapporto pubblicato ieri dal dipartimento di Stato statunitense.
Una valutazione, questa, sottolineano gli osservatori citati
dallagenzia Reuters, che potrebbe contribuire a mettere sotto
pressione i rapporti diplomatici
di Washington con Bangkok e
Kuala Lumpur. Da rilevare, nello
stesso tempo, che il dossier del
dipartimento di Stato formula un
giudizio positivo nei riguardi della Cina, citando i passi avanti
che sta compiendo Pechino per
abolire i campi di lavoro a scopo rieducativo.
Il rapporto viene pubblicato
ogni anno dal dipartimento di
Stato americano, con lobiettivo
di fare il punto della situazione
nei vari Paesi del mondo riguardo la tratta e altre forme di sfruttamento.
Questanno sia la Thailandia
sia la Malaysia sono finite nel
mirino di Washington. E le reazioni non si sono fatte attendere.
Lambasciatore della Thailandia
negli Stati Uniti, Vijat Isarabhakdi, si detto deluso da quanto viene dichiarato nel dossier,
sottolineando che il rapporto non
d il giusto riconoscimento ai
vigorosi sforzi compiuti dal
Governo sul fronte del traffico di
esseri umani che hanno permesso
di ottenere progressi senza precedenti. Il diplomatico ha tenuto a precisare che, nonostante tale valutazione, Bangkok continuer a lavorare fianco a fianco, come sempre, con gli Stati
Uniti, per combattere questa piaga. Riguardo alla Malaysia, il
rapporto dichiara che il Governo
di Kuala Lumpur ha allentato
notevolmente gli sforzi per combattere la tratta: lo dimostra il
fatto che nel 2013, rispetto al
2012, vi sono state molte meno
inchieste e incriminazioni. Tra gli
altri Paesi finiti nel mirino di
Washington figurano, la Corea
del Nord, la Siria e lo Zimbabwe.
Concessionaria di pubblicit
LOSSERVATORE ROMANO
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Karzai pensa di rivolgersi allOnu per fare ripartire il processo elettorale legato al ballottaggio
Un appello
a non abbandonare
il popolo siriano
Stallo afghano
Spunta anche lipotesi di un negoziato tra i due candidati alla carica di capo di Stato
La tensione
sale in Cisgiordania
Civili in fuga
dal Nord Waziristan
Prosegue il dialogo
sul nucleare iraniano
VIENNA, 21. I negoziati tra Iran e il
gruppo cinque pi uno (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia
e Cina, membri permanenti del
Consiglio di sicurezza dellO nu,
pi la Germania) sul programma
nucleare di Teheran riprenderanno
il 2 luglio. Lo ha detto un funzionario cinese al termine di cinque
giorni di trattativa a Vienna.
Sono stati fatti progressi, hanno
fatto sapere i protagonisti del negoziato, ma sulle questioni pi spinose, ancora non c alcun accordo. A mostrare cauto ottimismo
stato soprattutto linviato cinese,
Wang Kun, il quale ha sottolineato
come sia stata stabilita la cornice di un possibile accordo e sia
stata iniziata la stesura di un testo
condiviso. Anche il ministro degli
Esteri iraniano, Javad Zarif, ha parlato di un testo condiviso, anche
se, ha detto, ci sono pi parentesi
che parole.
In base allintesa sottoscritta lo
scorso anno a Ginevra, il tempo
per raggiungere un accordo definitivo scade il 20 luglio. Il nodo cruciale resta larricchimento delluranio, processo necessario per produrre il combustibile per il nucleare civile, ma che oltre una certa soglia pu essere impiegato per la
produzione di unarma atomica.
Il rapporto mensile diffuso
dallAgenzia internazionale per
lenergia atomica, che ha un ruolo
fondamentale nel vigilare sul rispetto dellintesa da parte dellIran,
ha mostrato che Teheran ha fin qui
rispettato limpegno a ridurre la
sua attivit nucleare.
Dal documento risulta che, dal
gennaio scorso, lIran ha diluito a
affidabile,
scatenando
violenze
mentre imbastivano trattative al tavolo dei negoziati. Di conseguenza
il primo ministro si trovato nella
condizione di dover rivalutare lopzione, precedentemente accantonata, di unoffensiva in piena regola
contro i talebani: ci, per stessa ammissione di Sharif, senza pensare
comunque di rinunciare a riannodare le fila del negoziato.
I ministri della Sanit di Guinea, Sierra Leone, Liberia e Costa dAvorio cercano di individuare il modo per arginare lepidemia
CONAKRY, 21. I ministri della Sanit di quattro Paesi dellAfrica occidentale (Guinea, Sierra Leone, Liberia e Costa dAvorio) si sono
riuniti durgenza nella capitale guineana, Conakry, per mettere a
punto una risposta coordinata
contro lepidemia di febbre emorragica, dovuta al virus ebola, che
sta flagellando la regione. Da gennaio, la Guinea (il Paese pi colpito), la Liberia e la Sierra Leone
hanno registrato in totale 528 casi,
364 dei quali confermati dalle analisi come originati dal virus ebola.
Le vittime accertate sono 337, ma
le infezioni sono in drastico aumento, come ha confermato anche
lOrganizzazione mondiale della
sanit, che, in una nota ufficiale,
ha definito quella in atto come
lepidemia di ebola pi grave mai
registrata.
Mauritania
al voto
per le presidenziali
NOUAKCHOTT, 21. La Mauritania si
reca oggi alle urne per eleggere il
nuovo capo dello Stato. Cinque i
candidati. Grande favorito il presidente uscente, Mohamed Ould
Abdelaziz, salito al potere nel 2008
con un colpo di Stato incruento, poi
eletto lanno dopo al termine di una
consultazione elettorale non riconosciuta dallopposizione. In lizza ci
sono anche Lalla Mariem Mint
Moulaye Idriss, ingegnere finanziario; lattivista per i diritti umani,
Birame Ould Dah Ould Abeid, presidente dellIniziativa per la rinascita
del movimento abolizionista della
schiavit; Boidiel Ould Houmeid,
capo del partito El Wiam, e Ibrahim
Moctar Sarr, deputato ed ex giornalista, presidente dellAlleanza per la
democrazia e la giustizia. Lopposizione boicotter le urne.
LOSSERVATORE ROMANO
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Le nuove frontiere
della comunicazione vaticana
Del resto non stupisce che ragazzi occidentali che hanno studiato e hanno ottenuto probabilmente anche dei master
(molti di questi insegnano inglese nelle
scuole coreane) diffondano certi pregiudizi ai quattro venti del web, se poi anche
alcune agenzie delle Nazioni Unite, nelle
loro statistiche sul grado di emancipazione
femminile elencano laborto libero e luso
di anticoncezionali come strumenti necessari per la salute riproduttiva delle donne, e indicano i casi dove questi diritti
non risultano ampiamente sfruttati come
casi di oppressione della donna.
Intanto ci avviciniamo allospedale di
Kkottongnae, che stato donato interamente da una industria che produce soju
(il famoso distillato coreano). Incontriamo Lee Kyung Sook, di 53 anni, che affetta da Hiv e ha perso un occhio. Lo ha
perso in seguito alle violenze subite dal
marito, dal quale ha anche contratto il temibile virus. Quando la portarono qui,
ormai diversi anni fa, era quasi morta, mi
racconta James. Nessuno le avrebbe dato
pi di qualche giorno
di vita, e invece oggi,
grazie ai medici e ai
trattamenti antivirali,
se ne va in giro per il
centro
passeggiando
sorridente e scambiando chiacchiere con gli
altri pazienti.
Continuiamo in macchina la nostra visita, le
distanze tra un edificio
e laltro sono enormi e
il terreno vertiginosamente collinare: come
la vita, si scende molto
in basso ma si risale
anche. Ogni marted
sera andiamo alla stazione di Seoul a cercaIl reparto
re i senzatetto malati.
Molti essendo alcolizzati vanno prima curati, dice James indicandomi la struttura
dove ne alloggiano pi di duecento. La
modernizzazione altamente selettiva, ha
imposto delle accelerazioni nel mondo lavorativo che richiede un adattamento continuo che non tutti riescono a rincorrere.
Se nella societ tradizionale era il corpo
sociale, con le sue sfere di appartenenza, a
forgiare lidentit dellindividuo ma anche
a fruire da safety net (rete di salvataggio)
una patria, una famiglia, una religione, un
rango sociale luomo moderno, si costruisce unidentit in propria autonomia,
fabbricandosi da s i propri legami che sono sempre pi liberi e allo stesso tempo
sempre pi fragili: lepoca dellindividualismo.
Ma gestire la propria vita in modo autonomo non un esercizio adatto a tutti e
molti in questa quotidiana lotta, finiscono
scartati dal meccanismo competitivo e senza reti di salvataggio a proteggerli si ritrovano da un giorno allaltro soli e abbandonati.
La pi grande divisione sociale oggi
non tra ricchi e poveri ma tra coloro che
possono contare su un supporto familiare
e sociale per continuare a sperare nono-
Sono migliaia i volontari duecentomila ogni anno che passano da qui: infermieri, dottori o giovani studenti. Incontro
Rafael, viene dal Guatemala, ha 26 anni,
qui da due settimane ma vorrebbe restare
a tempo indeterminato, dice. Jeremy
americano, dellArizona, di soli 18 anni.
la sua prima esperienza di volontariato e
dice che la cosa pi bella che ha fatto
nella sua vita. Si prendono cura dei malati, li lavano, li accudiscono, gli danno da
mangiare, perch molti non possono neppure muovere le braccia. Come Rino, 17
anni, paralizzato dalla testa ai piedi, respira attraverso una macchina, e si alimenta
attraverso dei tubi che arrivano direttamente nello stomaco. Rino qui da dieci
anni. Reagisce agli stimoli, cambia espressione ma non pu muovere altro. A volte
i familiari di alcuni dei nostri pazienti
vengono in visita, ma quei pochi lo fanno
di nascosto, si vergognano troppo, sanno
bene che il loro dovere di padre, madri e
figli quello di prendersi cura dei loro familiari, dice con tono risoluto ma non
inclemente fratello James.
Oh Mee Hyun, ventenne, soffre anche
lei di danni cerebrali. Immobile sul lettino, con una cannuccia le
viene succhiata la saliva dalla gola altrimenti soffochebambini
rebbe. Oh Mee Hyun speciale, mi dice James, perch
ha solo due espressioni, il
sorriso e un grande sorriso,
vorrei farla incontrare al
Papa. Ma il Papa gi veglia
su di lei. Sopra il suo letto
c infatti la foto di un inedito Papa Francesco che fa il
gesto del cuore con le braccia sulla testa. E proprio sul finire della visita faccio
un incontro inaspettato. Maria qui da
sei mesi, laureata in medicina a Buenos
Aires: lei di Flores, lo stesso quartiere di
Papa Francesco. di origini coreane, i
suoi emigrarono in Sud America quando
aveva dieci anni, era il 1985. Abita a dieci
isolati da quella che fu la parrocchia di
Jorge Mario Bergoglio. Ora, dopo un lungo periodo di riflessione, mi confessa, ha
finalmente deciso di farsi suora. Anche lei
tra due mesi avr loccasione di incontrare
il Papa. In quelloccasione due concittadini si ritroveranno, a migliaia di chilometri
di distanza dalla loro terra natale: pur percorrendo vite parallele, due esistenze rivolte alla stessa identica meta. Lavorare per
gli umili e i poveri, nel nome di Ges.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Obiettivo
riconciliazione
GINEVRA, 21. Cercare nuovi modi
per promuovere la riconciliazione e
la pace nella penisola coreana: questo, in estrema sintesi, lobiettivo
dellincontro di rappresentanti ecclesiali provenienti da trentaquattro
Paesi, svoltosi nei giorni scorsi
allIstituto ecumenico di Bossey, vicino a Ginevra, in Svizzera. Il
gruppo ha espresso la volont di
intensificare gli scambi e gli incontri tra le comunit ecclesiali, invitando i giovani di tutto il mondo a
impegnarsi di pi e promuovendo
una giornata annuale di preghiera
per la pace nella penisola coreana.
I leader raccomandano inoltre di
organizzare incontri ecumenici annuali e consultazioni che coinvolgano i cristiani provenienti da entrambi i Paesi in concomitanza con la
giornata di preghiera.
Lincontro di Bossey, promosso
dal World Council of Churches
(Wcc), dalla Korea Christian Federation (Kcf) of North Korea e dal
National Council of Churches of
Korea (Ncck) in South Korea,
stato lideale prosecuzione del dialogo intrapreso tra le Chiese dei
due Paesi fin dal 1984 con la Tozanso Consultation, e recentemente
con la dichiarazione della decima
assemblea generale di Busan, svoltasi dal 30 ottobre all8 novembre
2013 in Corea del Sud. In quelloccasione i partecipanti hanno espressamente chiesto una nuova era di
impegno ecumenico nella ricerca
Lespressione sensus fidei non compare n nella sacra Scrittura n nella dottrina formale della Chiesa previa al concilio Vaticano II. Tuttavia,
le primissime fonti cristiane testimoniano che i credenti ricevono
ununzione che li rende atti a
conoscere e a confessare la
verit del Vangelo (Giovanni,
2, 20-27) e che la Chiesa nel
suo insieme, istruita dallo
Spirito Santo, non pu errare in materia di fede (Giovanni, 16, 13; 1 Timoteo, 3, 15).
Il sensus fidei era un concetto
noto ai teologi ben prima di
diventare oggetto di riflessione sistematica. Molti cattolici
associano il sensus fidelium al
noto saggio del beato John
Henry Newman Sulla consultazione dei fedeli in materia di
dottrina (1859) e forse anche al
rivoluzionario Jalons pour une
thologie du laicat (1953) di Yves
Marie-Joseph Congar. Altri potrebbero ricordare il suo esponente del
XVI secolo, Melchor Cano, o il canone dellapologista san Vincenzo
di Lerino, del quinto secolo, sulla
fede sostenuta ovunque, sempre e
da chiunque (quod ubique, quod semper, quod ab omnibus creditum est).
Di fatto, il sensus fidei un tema
che continua a interessare i
teologi contemporanei, che
per seguono vari approcci e
non hanno adottato una definizione unica dei termini.
Nella convinzione che sia
importante impegnarsi per
una comprensione condivisa
di tale dottrina, specialmente in vista della consultazione per limminente Sinodo
sulla famiglia, la Commissione teologica internazionale ha preparato Sensus fidei nella vita della Chiesa. Il
documento propone una spiegazione e un chiarimento teologici di alcuni aspetti del sensus fidei e suggerisce criteri per discernerne le manifestazioni autentiche. Il primo capitolo ripercorre le fonti bibliche del
sensus fidelium, offre una prospettiva
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
Il cardinale Tomko
inviato del Papa in Ucraina
Com noto, il 7 giugno scorso stata pubblicata la nomina del cardinale Jozef
Tomko, prefetto emerito della Congregazione per levangelizzazione dei popoli, a
inviato speciale del Papa al venticinquesimo anniversario della ritrovata libert
delleparchia greco-cattolica di Mukachevo, in programma presso il seminario
maggiore di Uzhhorod, in Ucraina, il 28 giugno. La missione pontificia che
accompagner il porporato sar composta dal reverendo Pavlov Sabov, gi
parroco delle parrocchie di Strypa e Jarok a Uzhhorod, attualmente sacerdote
collaboratore nella cattedrale cittadina, e dal reverendo Vasyl Chvasta, parroco
della chiesa della Misericordia Divina a Uzhhorod e sincello per i laici. Di
seguito il testo della lettera pontificia di nomina del cardinale Tomko.
Ex Aedibus Vaticanis,
mensis Iunii, anno MMXIV,
Pontificatus Nostri secundo.
IX
Presieduta dal cardinale Vegli nella basilica romana di Santa Maria in Trastevere
Astalli, dalla Caritas italiana, dalla fondazione Migrantes, dalla federazione Chiese evangeliche in Italia, dalle
Acli, e dalla comunit Papa Giovanni XXIII, per continuare a risvegliare le coscienze di fronte a questemergenza umanitaria. Anche perch spiegano i promotori
nei dodici mesi trascorsi dal precedente appuntamento sono aumentati i flussi dei profughi in fuga da guerre e persecuzioni, verso la frontiera meridionale del vecchio continente.
Del resto, pochi giorni fa, il rapporto dellAlto commissariato Onu per i rifugiati, ne ha conteggiati oltre
cinquanta milioni nel mondo. Solo in Italia nel 2013 sono approdati vivi 42.215 profughi e oltre 40 mila ne sono gi arrivati nei primi cinque mesi del 2014, il maggior numero dei quali provenienti da Siria, Eritrea, Somalia, Afghanistan, Nigeria, Mali, Sudan. Ma si stima
anche che negli ultimi quindici anni venticinquemila
persone, di cui molte donne e bambini, siano morte per
naufragio o per stenti durante la traversata. Cifre drammatiche, soprattutto se si considera che ad affrontare i
pericoli del viaggio sono persone che avrebbero diritto
a chiedere misure di protezione internazionale.
fragilit e gli sbagli commessi. Infine Alonso ha assicurato che i detenuti accompagneranno la missione
del Pontefice con la loro preghiera.
Nomine
episcopali
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa greco-melkita.
Georges Bacouny
arcivescovo
di Akka dei greco-melkiti
(Israele)
Nato il 16 maggio 1962 ad Ain
el-Roummaneh, Beirut, arcieparchia di Bairut e Jbeil dei grecomelkiti, ha conseguito nel 1985 la
laurea in scienze finanziarie
alluniversit di Stato libanese.
Entrato nel seminario SantAnna
di Rabou nel 1990, ha compiuto
gli studi filosofici e teologici
presso listituto San Paolo ad
Harissa. Ordinato sacerdote il 30
luglio 1995 per larcieparchia di
Bairut e Jbeil, ha svolto il ministero dal 1995 al 2004 a Bikfayya
e a SantAnna di Rabou, divenendo poi parroco a Safra-Jbeil.
Nel contempo ha coordinato la
pastorale giovanile per la medesima arcieparchia e diretto la pastorale giovanile universitaria per
le facolt di architettura e medicina alluniversit libanese. Il 22
giugno 2005 stato eletto arcivescovo di Tyr dei greco-melkiti, in
Libano. Il 21 ottobre successivo
stata pubblicata la notizia della
concessione dellassenso pontificio allelezione canonicamente
fatta e ha ricevuto la chirotonia
episcopale il 27 novembre dello
stesso anno. Il Sinodo della
Chiesa greco-melkita, riunitosi
dal 16 al 21 giugno 2014 ad AnTraz, in Libano, lo ha trasferito
alla sede arcieparchiale di Akka
dei greco-melkiti, in Israele.
Michel Abrass
arcivescovo
di Tyr dei greco-melkiti
(Libano)
Nato ad Aleppo, in Siria il 14
dicembre 1948, entrato nellordine basiliano aleppino emettendo la professione religiosa. Ottenuta nel 1973 la licenza in filosofia a Kaslik, Libano, ha proseguito gli studi di filosofia, teologia e
liturgia a Roma, ed stato ordinato sacerdote l11 aprile 1980.
stato rettore del seminario minore
e poi di quello maggiore del suo
ordine. Il 13 ottobre 2006 il Sinodo patriarcale lo ha eletto vescovo e Benedetto XVI ha accordato
lassenso alla elezione canonicamente fatta, assegnandoli la sede
titolare arcivescovile di Mira dei
greco-melkiti. Ha ricevuto la chirotonia episcopale il successivo 10
dicembre, ricoprendo dal 2006 al
2013 lincarico di vescovo della
curia patriarcale di Antiochia dei
greco-melkiti, con sede a Rabou
in Libano. Il Sinodo della Chiesa
greco-melkita, riunitosi dal 16 al
21 giugno 2014 ad An-Traz in Libano, lo ha designato alla sede
arcieparchiale di Tyr dei grecomelkiti, in Libano.
LOSSERVATORE ROMANO
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Durante la visita al carcere di Castrovillari il Papa ricorda che la pena non pu degradare a punizione o ritorsione
Per un effettivo
reinserimento sociale
La pena non pu essere uno
strumento di sola punizione e
ritorsione ma deve puntare a un
effettivo reinserimento
del detenuto nella societ.
Lo ha ricordato il Papa
durante la visita alla casa
circondariale
di Castrovillari, dove si recato
nella mattina di sabato 21 giugno.
Cari sorelle e fratelli,
il primo gesto della mia visita pastorale lincontro con voi, in questa
Casa circondariale di Castrovillari.
In questo modo vorrei esprimere la
vicinanza del Papa e della Chiesa ad
ogni uomo e ogni donna che si trova in carcere, in ogni parte del mondo. Ges ha detto: Ero in carcere e
siete venuti a trovarmi (Mt 25, 36).
Nelle riflessioni che riguardano i
detenuti, si sottolinea spesso il tema
del rispetto dei diritti fondamentali
delluomo e lesigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della
pena. Questo aspetto della politica
Non impiegati
ma buoni operai
Lavorare con le famiglie e per la
famiglia: questa la consegna
affidata da Papa Francesco ai
sacerdoti di Cassano allIonio,
incontrati in cattedrale nella
mattinata di sabato 21 giugno.
Pubblichiamo di seguito il testo del
discorso consegnato loro dal Pontefice.
Cari Sacerdoti,
vi ringrazio per la vostra accoglienza! Ho molto desiderato questo incontro con voi che portate il peso
quotidiano del lavoro parrocchiale.
Vorrei prima di tutto condividere
con voi la gioia di essere preti. La
sorpresa sempre nuova di essere stato chiamato, anzi, di essere chiamato dal Signore Ges. Chiamato a
seguirlo, a stare con Lui, per andare agli altri portando Lui, la sua
parola, il suo perdono... Non c
niente di pi bello per un uomo di
questo, non vero? Quando noi
preti stiamo davanti al tabernacolo,
e ci fermiamo un momento l, in silenzio, allora sentiamo lo sguardo
di Ges nuovamente su di noi, e
questo sguardo ci rinnova, ci rianima...
A Cassano allIonio il ricordo del piccolo Coc Campolongo ucciso a soli tre anni
padre Lazzaro Longobardi, trucidato il 3 marzo scorso. Il Papa gli render omaggio nel pomeriggio, sostando in preghiera nella sua comunit parrocchiale di San Giuseppe.
Oggi il suo assassino, rinchiuso nel
carcere di Castrovillari, voluto rimanere nellanonimato davanti al
Papa.
Monsignor Galantino ha presentato al Papa i suoi sacerdoti, sottolineandone soprattutto lo spirito di
fraternit e di comunione che li unisce. Papa Francesco li ha esortati a
restare in questa dimensione e soprattutto a non cedere alle tentazioni del potere, della mondanit ma a
valorizzare proprio il sentimento
della fraternit. Ha tralasciato di
leggere il discorso preparato e lo ha
consegnato al vescovo.
La mattinata si conclusa nel seminario maggiore dove il Papa ha
pranzato circondato da un gruppo
di poveri assistiti dalla Caritas diocesana e da ospiti della comunit di
recupero intitolata a Mauro Rostagno. Una sessantina di invitati in
tutto. Tra di loro anche un ex pregiudicato, che scontata la pena si
convertito, diventando uno dei punti di riferimento pi solidi per quanti vogliono ritrovare il loro posto
nella societ civile, e un ex spacciatore, oggi tra i pi impegnati nel recupero di tossicodipendenti.
Intanto sulla spianata di Marina
di Sibari, luogo scelto per la celebrazione della messa pomeridiana,
migliaia di persone sono in attesa
sin dal mattino. Dalle prime ore sono state tutte occupate le trentatremila sedie allineate davanti al palco
dal quale il Pontefice presieder la
celebrazione. Solo le prime file sono
state tenute libere: a occuparle saranno i disabili, i malati di cui si
prendono cura le diverse strutture
sanitarie della diocesi, gli anziani e
gli assistiti dalla Caritas diocesana.
Certo, a volte non facile rimanere davanti al Signore; non facile perch siamo presi da tante cose,
da tante persone...; ma a volte non
facile perch sentiamo un certo
disagio, lo sguardo di Ges ci inquieta un po, ci mette anche in crisi... Ma questo ci fa bene! Nel silenzio della preghiera Ges ci fa vedere se stiamo lavorando come
buoni operai, oppure forse siamo
diventati un po degli impiegati;
se siamo dei canali aperti, generosi attraverso cui scorre abbondante
il suo amore, la sua grazia, o se invece mettiamo al centro noi stessi, e
cos al posto di essere canali diventiamo schermi che non aiutano lincontro con il Signore, con la
luce e la forza del Vangelo.
E la seconda cosa che desidero
condividere con voi la bellezza della fraternit: dellessere preti insieme, del seguire il Signore non da
soli, non uno a uno, ma insieme,
pur nella grande variet dei doni e
delle personalit; anzi, proprio questo arricchisce il presbiterio, questa
variet di provenienze, di et, di talenti... E tutto vissuto nella comunione, nella fraternit.
Anche questo non facile, non
immediato e scontato. Prima di tutto perch anche noi preti siamo immersi nella cultura soggettivistica di
oggi, questa cultura che esalta lio
fino a idolatrarlo. E poi a causa di
un certo individualismo pastorale
che purtroppo diffuso nelle nostre
diocesi. Perci dobbiamo reagire a
questo con la scelta della fraternit.
Intenzionalmente parlo di scelta.
Non pu essere solo una cosa lasciata al caso, alle circostanze favorevoli... No, una scelta, che corrisponde alla realt che ci costituisce,
al dono che abbiamo ricevuto ma
che va sempre accolto e coltivato: la
comunione in Cristo nel presbiterio, intorno al Vescovo. Questa comunione chiede di essere vissuta
cercando forme concrete adeguate
ai tempi e alla realt del territorio,
ma sempre in prospettiva apostolica, con stile missionario, con fraternit e semplicit di vita. Quando
Ges dice: Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete
amore gli uni per gli altri (Gv 13,
35), lo dice certo per tutti, ma prima di tutto per i Dodici, per quelli
che ha chiamato a seguirlo pi da
vicino.
La gioia di essere preti e la bellezza della fraternit. Queste sono
le due cose che sentivo pi importanti pensando a voi. Unultima cosa la accenno solamente: vi incoraggio nel vostro lavoro con le famiglie
e per la famiglia. un lavoro che il
Signore ci chiede di fare in modo
particolare in questo tempo, che
un tempo difficile sia per la famiglia come istituzione, sia per le famiglie, a causa della crisi. Ma proprio quando il tempo difficile,
Dio fa sentire la sua vicinanza, la
sua grazia, la forza profetica della
sua Parola. E noi siamo chiamati ad
essere testimoni, mediatori di questa vicinanza alle famiglie e di questa forza profetica per la famiglia.
Cari fratelli, vi ringrazio. E andiamo avanti, animati dal comune
amore per il Signore e per la santa
madre Chiesa. La Madonna vi protegga e vi accompagni. Rimaniamo
uniti nella preghiera. Grazie!