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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO

Unicuique suum
Anno CLIV n. 140 (46.682)

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

Citt del Vaticano

domenica 22 giugno 2014

Tra i carcerati, i malati e i poveri Papa Francesco inizia la visita alla diocesi di Cassano allIonio

Per superare lesclusione sociale


E incontrando i familiari del piccolo Coc lancia un monito perch nessun altro bambino subisca tanta violenza

La pena non pu essere uno strumento di sola punizione e ritorsione ma deve puntare a un effettivo reinserimento del detenuto nella societ. Il viaggio di Papa
Francesco a Cassano allIonio iniziato sabato mattina,
21 giugno, con un appello alle istituzioni, invitate a un
impegno concreto per orientare la politica penitenziaria
verso obiettivi di riabilitazione e reintegrazione sociale.
Durante la visita alla casa circondariale di Castrovillari, dove giunto in elicottero intorno alle 9, il Pontefice
ha richiamato il tema del rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti, indicando espressamente lesigenza

serimento: ci prende per mano e ci riporta nella comunit sociale. Parole che hanno trovato riscontro immediato nellincontro personale con i singoli detenuti, tra i
quali era il padre del piccolo Coc Campolongo, ucciso
e bruciato dalla malavita organizzata: mai pi un bambino stato il monito del Pontefice debba subire questa sofferenza.
Trasferitosi poi a Cassano, Papa Francesco ha incontrato gli ammalati nellhospice San Giuseppe Moscati,
prima di raggiungere la cattedrale per salutare i sacerdoti della diocesi. Nel discorso preparato per loccasione e

consegnato ai presenti il vescovo di Roma ha esortato i


preti a riscoprire la gioia della propria missione e a vivere la bellezza della fraternit, invitandoli in particolare a
lavorare con la famiglia e per la famiglia. Al termine
il pranzo in seminario con i poveri ospitati dalla Caritas
diocesana e con i giovani della comunit terapeutica e
riabilitativa Saman Mauro Rostagno. Nel pomeriggio il
trasferimento in auto a Marina di Sibari, dove il Papa
celebra la messa prima di far rientro in Vaticano.
PAGINE 6

Il tasso di malnutrizione supera la soglia di allerta

Dopo che la massima autorit religiosa sciita ha chiesto un nuovo Governo per fare fronte alla crisi

Emergenza cibo
per due milioni di maliani

Vacilla il premier iracheno

BAMAKO, 21. In Mali, pi di cinquecentomila bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione
acuta e oltre un milione e mezzo di
persone non ha abbastanza da
mangiare. Lemergenza cibo nel
Paese africano stata lanciata
dallufficio Onu per le operazioni
umanitarie, che ha parlato di una
situazione molto grave.
L85 per cento dei bambini che
patiscono per unalimentazione
troppo povera vivono soprattutto
nelle regioni del centro-sud, pi
densamente popolato, dove le altalenanti attivit agricole non riescono a garantire loro un corretto ap-

y(7HA3J1*QSSKKM( +&!z!]!$!$!

di corrispondenti condizioni di espiazione della pena.


Un aspetto della questione carceraria giudicato essenziale ma ancora insufficiente ha avvertito se non
accompagnato da un lavoro costante in vista del reinserimento sociale delle persone condannate alla detenzione.
Quando viene trascurata questa finalit, ha sottolineato il Papa, la pena diventa uno strumento repressivo
dannoso per lindividuo e per la societ. E Dio, ha
fatto notare, non fa questo con noi, perch ci aiuta a
riprendere la strada. Mai condanna. Mai perdona soltanto, ma perdona e accompagna: egli maestro di rein-

porto nutrizionale. Negli ultimi


mesi, la produzione di cereali calata del 14 per cento, mentre i prezzi del cibo hanno fatto registrare
un ulteriore aumento, seppur lieve.
Lattuale insicurezza alimentare
in buona parte leffetto diretto
dellinstabilit nelle regioni del
nord, teatro di una grave crisi armata nel 2012 e nel 2013. E il recente ritorno in massa dei civili
fuggiti dai combattimenti ha aumentato la richiesta di cibo. Da
Gao a Timbuct, il tasso di malnutrizione supera la soglia di allerta
del 10 per cento stabilita dallO rganizzazione mondiale della sanit.

BAGHDAD, 21. Traballa la posizione


del primo ministro iracheno, Nouri
Al Maliki, dopo che ieri anche la
massima autorit religiosa sciita,
layatollah Ali Al Sistani, lo ha sfiduciato sollecitando la formazione di
un nuovo Governo in un Paese sempre pi scosso dallavanzata dei miliziani dello Stato islamico dellIraq e
del Levante (Isis).
Sotto pressione, il premier, attraverso il suo portavoce, aveva fatto
sapere in questi giorni che non ha
alcuna intenzione di dimettersi: una
volont espressa di fronte alle crescenti riserve sollevate nei suoi confronti non solo in patria, ma anche
dalla comunit internazionale, che
da tempo chiede ad Al Maliki di
promuovere una politica che contribuisca a porre fine alle violenze settarie.
Il presidente statunitense, Barack
Obama, e il segretario di Stato, John
Kerry, hanno esortato il premier, in
questi giorni critici, a dare subito vita a un Governo inclusivo per cercare di ripristinare un minino di equilibrio in un territorio che ha ripreso a
vacillare sotto i colpi dei qaedisti,
dopo essere stato segnato per mesi
dalle violenze e dalle rappresaglie
scatenate dal ridestarsi della rivalit
tra sciiti e sunniti. Parole di apprezzamento per Al Maliki sono state invece espresse dal presidente russo,
Vladimir Putin, il quale ha garantito
il completo sostegno della Russia
allIraq negli sforzi per liberare il
Paese dai terroristi.

La comunit di Kkottongnae
in Corea del Sud

Una casa
per gli ultimi
Un bambino con evidenti segni di malnutrizione (The New York Times)

CRISTIAN MARTINI GRIMALDI


A PAGINA 4

Nel frattempo le violenze continuano. Ieri trentaquattro agenti della sicurezza sono rimasti uccisi in
scontri con i miliziani dellIsis scoppiati nella citt di Al Qaim, vicino al
confine con la Siria. I qaedisti hanno cominciato a imporre un tributo
da 250 dollari sui componenti della
comunit cristiana di Mossul, citt
conquistata la scorsa settimana. Nel
dare la notizia, lagenzia di stampa
Agi cita fonti indipendenti della provincia di Ninive, secondo le quali i
cristiani sarebbero costretti a pagare
questa tassa per non vedersi confiscare le propriet. Le imposte pi
pesanti gravano in particolare sui
commercianti.
Intanto le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite hanno annunciato
che incrementeranno gli aiuti per i
rifugiati iracheni. Jens Laerke, portavoce dellufficio per il coordinamento degli Affari umanitari dellO nu,
ha riferito che ieri vi stata una riunione a porte chiuse a Ginevra con i
Paesi donatori. Le Nazioni Unite
lanceranno la prossima settimana un
nuovo appello per ottenere fondi
per lIraq: la richiesta in corso di 105
milioni di dollari finanziata solamente per il 14 per cento.
Secondo lOnu, attualmente sono
circa 500.000 gli sfollati, a causa dei
combattimenti nella regione di Al
Anbar. A questi vanno aggiunte altre
500.000 persone fuggite nei giorni
scorsi da Mossul, dopo la conquista
da parte dei qaedisti, e decine di migliaia di sfollati delle regioni di Dilaya e Salahaddin.
atteso intanto per questo pomeriggio l'arrivo in Iraq dei trecento
soldati statunitensi, in funzione di
consiglieri militari per le truppe irachene, il cui invio era stato annunciato due giorni fa da Obama. I militari saranno divisi in piccoli gruppi
e verranno dispiegati nellarea intorno alla capitale e nel nord del Paese.
Da segnalare intanto che lUnicef
e le autorit del Governo del Kurdi-

stan si sono accordate ieri per predisporre urgenti misure dirette a prevenire il diffondersi della polio e di
altre malattie tra i numerosi bambini
sfollati.
Rekawt Rashid Karim, ministro
della Salute del Kurdistan iracheno,
e Marzio Babille, rappresentante
dellUnicef in Iraq, hanno siglato
unintesa per includere nelle campagne di vaccinazione la popolazione
ospitata nei campi di raccolta per rifugiati e quella ammassata lungo i
valichi di frontiera.
LUnicef, in una nota, ha chiesto
di compiere tempestivi sforzi per
proteggere i bambini dal morbillo e

per distribuire in modo capillare la


vitamina A. Una campagna antipolio
prevista tra il 29 giugno e il 3 luglio: lobiettivo raggiungere pi di
settecentomila bambini.

Nel documento della Commissione


teologica
internazionale sul sensus fidei

Listinto
che guida i cristiani
SARA BUTLER

A PAGINA

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto ieri,
venerd 20, in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale George
Pell, Prefetto della Segreteria
per lEconomia;
Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Guido Anselmo
Pecorari, Arcivescovo titolare di
Populonia, Nunzio Apostolico
in Bulgaria.

Il Santo Padre ha nominato


Presidente della Pontificia Accademia di Teologia il Reverendo Padre Ral Tremblay,
C.SS.R., Professore Emerito di
Teologia Morale Fondamentale
presso lAccademia Alfonsiana
di Roma e Membro Ordinario
e Consigliere della medesima
Pontificia Accademia.

Dalle Chiese Orientali


Sua Beatitudine Gregorios
Patriarca di Antiochia dei
Greco-Melkiti, col consenso del
Sinodo dei Vescovi della Chiesa
greco-melkita, ha trasferito, a
norma del canone 85 2, 2 del
Codice dei Canoni delle Chiese
Orientali, le Loro Eccellenze
Reverendissime i Monsignori:
Georges Bacouny dalla Sede arcieparchiale di Tyr dei
Greco-Melkiti (Libano) a quella
di Akka (Israele);
Michel Abrass, B.A., dalla
Sede titolare di Mira a quella
arcieparchiale di Tyr dei GrecoMelkiti (Libano).
Di quanto sopra stata data
informazione alla Sede Apostolica a norma del canone 85 4
del Codice dei Canoni delle
Chiese Orientali.

III,

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

domenica 22 giugno 2014

Stati Uniti e Unione europea favorevoli alliniziativa del presidente ucraino

Intervento della Santa Sede a Ginevra

Gelo del Cremlino


sulla tregua proposta da Kiev

I diritti umani
dei migranti

KIEV, 21. Il presidente ucraino,


Petro Poroshenko, ha annunciato ieri un cessate il fuoco unilaterale da
parte delle truppe di Kiev per permettere ai miliziani separatisti
dellest di deporre a loro volta le armi. Secondo il portavoce delle forze
ucraine, Vladislav Selezniov, la tregua iniziata alle 22, ma durer solo una settimana e se i filo-russi non
smetteranno di combattere verranno eliminati. Si tratta del passo
iniziale per lattuazione del piano di
pace in 15 punti progettato da
Poroshenko e reso noto ieri nei suoi
tratti essenziali. La proposta del
presidente ucraino stata tuttavia
respinta dai leader separatisti. E ieri
sera, dopo le prime aperture di
Vladimir Putin, arrivata anche la
bocciatura del Cremlino: secondo
Mosca, nei termini in cui stata
proclamata sembra piuttosto un ultimatum, in assenza della disponibilit a negoziati diretti con i miliziani.
Rischiano cos di scemare le speranze suscitate da una conversazione telefonica, la seconda della settimana, tra il nuovo presidente ucraino e il leader del Cremlino proprio
sulla crisi nellest. A frenare gli ottimismi ci aveva del resto gi pensato
poco prima il rappresentante di
Mosca allOnu, Vitali Ciurkin, definendo prematuro parlare di un sostegno russo alliniziativa di Poroshenko. E il ministero degli Esteri
russo insisteva nel chiedere a Kiev
di trattare con coloro che controllano davvero la situazione nel sudest dellUcraina.
A inasprire ulteriormente le relazioni tra Russia e Ucraina giunta
stamane la notizia che Putin ha ordinato da oggi e fino al 27 giugno
esercitazioni militari straordinarie
per le truppe del distretto militare
centrale russo. Lo ha riferito il ministro della Difesa, Serghiei Shoigu, il
giorno dopo lannuncio di avere rinforzato la sua presenza militare russa alla frontiera con lUcraina.
Lesercito ha reso noto che allesercitazione parteciperanno 65.000 soldati.
Inoltre, sempre da parte russa
giunta la notizia del ferimento di
una guardia di frontiera e della distruzione di un edificio nella regione di Rostov dovuti probabilmente
a colpi di mortaio durante degli
scontri vicino al confine.
Proprio questo settore della frontiera da cui secondo Kiev arriverebbero armi dalla Russia un
elemento essenziale del conflitto: ieri il ministero della Difesa ucraino
ha annunciato che Kiev ne ha ripreso il controllo, ma poche ore dopo
stato smentito dal portavoce dello
stesso Consiglio di sicurezza ucraino.
Nel frattempo, il presidente degli
Stati Uniti, Barack Obama, si
consultato con il cancelliere tedesco,

Pubblichiamo la nostra traduzione italiana dellintervento svolto il 13 giugno


dallarcivescovo Silvano M. Tomasi,
osservatore permanente della Santa
Sede presso lUfficio delle Nazioni
Unite e Istituzioni specializzate a Ginevra, durante la ventiseiesima sessione
ordinaria del Consiglio dei diritti
delluomo sui diritti umani dei migranti.

Il presidente ucraino in visita a una base militare nellest del Paese (Epa)

Angela Merkel, e con il presidente


francese, Franois Hollande, sugli
ultimi sviluppi della crisi. Lo ha riferito oggi una nota della Casa
Bianca, sottolineando come i tre leader abbiano accolto positivamente
lannuncio di Poroshenko di un cessate il fuoco unilaterale. Obama,
Merkel e Hollande continua la
nota hanno peraltro ribadito la

Nominato
il nuovo
premier
finlandese
HELSINKI, 21. I cinque partiti che in
Finlandia compongono la maggioranza di centro-destra hanno raggiunto ieri un accordo sulle nomine
politiche. Il nuovo primo ministro
sar Alexander Stubb, leader del
Partito di coalizione nazionale, che
succede a Jyrki Katainen, chiamato
a sostituire dal primo luglio al 31 ottobre il commissario europeo agli
Affari economici, Olli Rehn, eletto
eurodeputato. Il nuovo Governo
Stubb dovrebbe giurare la prossima
settimana. La notizia sul via libera a
Stubb ex ministro agli Affari europei e del Commercio estero del
Governo Katainen stata rilanciata con soddisfazione anche
dalleurogruppo dei popolari. Stubb
ha subito detto che la politica di
Helsinki verso lUnione europea
non subir modifiche.

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Signor Presidente,
Il Relatore speciale sui diritti
umani dei migranti ha indicato con
chiarezza diverse criticit riguardanti lo sfruttamento dei migranti e ha
evidenziato lemergere, tra le persone in movimento, di nuovi gruppi
vulnerabili. Ha anche giustamente
sottolineato che il ruolo delle agenzie di reclutamento andrebbe analizzato in maniera specifica. Senzaltro
la migrazione porta benefici a tutte
le parti coinvolte: i paesi dorigine,
quelli di destinazione e i migranti
stessi. Esiste unampia documentazione a sostegno del fatto che, dopo
le preoccupazioni e le difficolt di
adattamento del primo impatto tra i
nuovi arrivati e la popolazione ospitante, il contributo generale dei migranti positivo; ci dovrebbe essere messo in evidenza, di modo che
il pubblico possa percepire in modo
appropriato questo fenomeno. Come ha ricordato Papa Francesco,

necessit che Mosca ritiri le sue forze dalla frontiera, fermi il flusso di
armi e faccia pressioni sui separatisti
perch rinuncino alla violenza. Nel
caso la Russia non compia passi
concreti e immediati per ridurre
le tensioni nellUcraina orientale,
gli Stati Uniti e lUnione europea
concordano i leader adotterebbero ulteriori misure.

Proposta dal ministro degli Esteri Mogherini lestensione del mandato di Frontex

Ancora sbarchi
sulle coste italiane
ROMA, 21. arrivata stamane nel
porto di Reggio Calabria la nave
della marina militare italiana con a
bordo 618 migranti di varia nazionalit, tratti in salvo ieri nel Canale
di Sicilia. La nave in un primo
tempo doveva dirigersi a Catania,
ma successivamente stata dirottata a Reggio Calabria. Tra i migranti tutti in discrete condizioni di
salute ci sono anche donne e
bambini. Cinque autobus li hanno
poi condotti nelle due palestre che
il comune di Reggio Calabria ha
messo loro a disposizione come sistemazione temporanea.
Sugli sbarchi intervenuto il ministro degli Esteri italiano, Federica
Mogherini, che ha proposto di
estendere e rafforzare il mandato di
Frontex, in modo da permettere
allagenzia europea di operare direttamente per il salvataggio in mare dei migranti. Pi in generale, il
ministro degli Esteri ha detto che,
per gestire al meglio il flusso di
migranti, e anche per evitare nuovi
drammatici naufragi, essenziale
mettere in pratica politiche di medio e lungo periodo. Dunque, ha
aggiunto Mogherini, occorrono
politiche italiane ed europee di
maggiore lungimiranza, che guardino pi lontano e siano rivolte ai
Paesi di provenienza.

Un gommone carico di migranti nel Canale di Sicilia (LaPresse/Ap)

necessario un cambio di atteggiamento verso i migranti e rifugiati da


parte di tutti; il passaggio da un atteggiamento di difesa e di paura, di
disinteresse o di emarginazione
che, alla fine, corrisponde proprio
alla cultura dello scarto ad un
atteggiamento che abbia alla base la
cultura dellincontro, lunica capace di costruire un mondo pi giusto
e fraterno, un mondo migliore
(Messaggio per la Giornata mondiale
del Migrante e del Rifugiato, 2014).
Resta per un lato tragico e doloroso di questa esperienza: il traffico di
persone, labuso di lavoratori domestici migranti e il lavoro in schiavit. Tra le categorie relativamente
nuove di persone in movimento che
richiedono una nuova forma di protezione ed esigono urgentemente
lattenzione della comunit internazionale c quella dei minori non accompagnati, allinterno della quale i
numeri e gli abusi sono in rapido
aumento.
La dislocazione forzata delle persone prodotta dalle guerre in corso
e il moltiplicarsi di conflitti violenti
in diverse regioni del mondo stanno
spingendo centinaia di migliaia di
persone a rischiare la propria vita
per cercare di sopravvivere. Un promemoria toccante della futilit della
violenza rappresentato dalle migliaia di bambini che lasciano le
proprie case e diventano richiedenti
asilo. Nel 2011 i minori non accompagnati che hanno fatto richiesta
dasilo in Europa sono stati 12.225.
Rappresentavano tutti i luoghi problematici del Medio Oriente e
dellAfrica. Sintomatica anche
lesplosione del numero di bambini
migranti che viaggiano soli, sperando di attraversare il confine per entrare negli Stati Uniti. Londata di
migranti bambini ha visto un aumento costante dal 2008 a oggi, sicch nel 2013 i minori non accompagnati fermati sul confine tra Stati
Uniti e Messico sono stati 38.883, e
le autorit prevedono che nel 2014
la cifra raddoppier, superando i
70.000. Su imbarcazioni di fortuna
che attraversano il Mediterraneo o
sui treni che collegano il Centro
America con il Nord, questi bambini sono esposti ad abusi sessuali, alla fame, a mutilazioni quando cadono, e perfino alla morte quando affondando le imbarcazioni su cui
viaggiano oppure si perdono nel deserto. Questo esodo di bambini
causato in primo luogo dalla destabilizzazione e dalla violenza endemica nei loro paesi natali. Alcuni di
essi vogliono esercitare il loro diritto
naturale di stare con la propria famiglia, poich questa magari risiede
da anni in un altro paese senza una
regolare documentazione. Altri si
trovano dinanzi alla necessit di
fuggire da un ambiente in cui oltre
il 90 per cento delle vittime di omicidio sono giovani maschi adulti e
in cui oltre il 90 per cento di quanti
commettono un omicidio sono anchessi giovani maschi adulti: entrambi sono spinti a fuggire per poter sopravvivere. Altri ancora preferiscono morire lungo la strada verso
unagognata destinazione che consenta la sopravvivenza piuttosto che
morire di fame o essere uccisi dalle
bande o dalla criminalit organizzata nel loro paese. Infine, il fascino

di uno stile di vita differente presentato dalla televisione predispone altri bambini a partire.
In questa situazione complessa
sarebbe utile se il Relatore speciale,
con il suo contributo, aiutasse i Governi a trovare qualche soluzione, di
cui c urgente bisogno. I bambini
in
movimento
costituiscono
unemergenza umanitaria che esige
rimedi immediati. La detenzione di
minori non unopzione, e linteresse del bambino dovrebbe prevalere
anche in queste difficili circostanze.
Nello sforzo per prevenire il flusso
costante di minori pu essere efficace la solidariet internazionale, aiutando ad affrontare la violenza urbana che alla base dellesodo infantile. Anche i canali legali per il
ricongiungimento delle famiglie eviteranno che i bambini ricorrano a
vie insicure, dove il loro sfruttamento diventa quasi inevitabile. I valori
umanitari suggeriscono anche la
creazione di un qualche meccanismo
di regolarizzazione che possa consentire ai bambini di vivere con i
propri genitori. Questo diritto umano naturale di certo ha la priorit
sulle violazioni amministrative delle
norme sui confini. Infine, progetti
comuni potrebbero portare ai giovani qualche opportunit educativa e
lavorativa, dando loro un senso di
speranza per il futuro e un motivo
per restare nel proprio paese.

La Cina punta a rafforzare la sua presenza nel porto del Pireo

Pechino incrementa gli investimenti ad Atene


PECHINO, 21. Cina e Grecia hanno
firmato accordi per 3,4 miliardi di
euro. Le intese sono state siglate ieri
durante la visita del primo ministro
cinese Li Keqiang ad Atene, seconda e ultima tappa della sua missione
europea.
Il premier ha visitato il porto del
Pireo dove il gruppo cinese di spedizioni marittime Cosco ha una
concessione di 35 anni, grazie a un
accordo firmato nel 2009, che prevedeva lespansione di due terminal
del pi grande scalo marittimo della
Grecia. Il Pireo rappresenta uno dei

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

maggiori interessi in Grecia da parte


di Pechino, che punta ad acquisire il
67 per cento del porto da Hellenic
Asset Development Fund. Li Keqiang ha dichirato di volere rafforzare la presenza per fare del Pireo
la porta dingresso della Cina in
Europa.
Durante un incontro con i giornalisti assieme al premier greco,
Antonis Samaras, Li Keqiang ha
inoltre ribadito linteresse cinese per
il finanziamento del debito sovrano
di Atene, affermando che Pechino
continuer a essere un investitore

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini

segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

responsabile e a lungo termine. Samaras ha espresso lapprezzamento


della Grecia per il sostegno ricevuto
negli anni pi difficili della crisi finanziaria. In un editoriale uscito a
sua firma sul quotidiano Kathimerini, il primo ministro cinese ha definito complementari le economie di
Pechino e Atene. La Grecia sta accelerando le privatizzazioni e la costruzione di infrastrutture ha affermato Li Keqiang e la Cina incoragger le sue imprese ad avere
una parte attiva in questo processo.

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va
Tipografia Vaticana
Editrice LOsservatore Romano

don Sergio Pellini S.D.B.


direttore generale

Tra gli accordi firmati c anche


quello che prevede un prestito alla
Grecia per la costruzione di almeno
dieci navi nei cantieri navali cinesi.
Oltre al settore navale e alla finanza
le intese riguardano il settore delle
energie rinnovabili, per la costruzione di parchi solari in territorio ellenico, e il settore eno-gastronomico,
per le importazioni di vino e olio
doliva. Il sostegno del Governo di
Pechino alle piccole e medie imprese
greche sar attuato attraverso limpegno della China Development
Bank.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

Rapporto
di Washington
sulla tratta
di esseri umani
WASHINGTON, 21. La Thailandia
e la Malaysia non hanno fatto
abbastanza per rispettare lo standard minimo richiesto nella lotta
contro la tratta di esseri umani:
quanto viene dichiarato in un
rapporto pubblicato ieri dal dipartimento di Stato statunitense.
Una valutazione, questa, sottolineano gli osservatori citati
dallagenzia Reuters, che potrebbe contribuire a mettere sotto
pressione i rapporti diplomatici
di Washington con Bangkok e
Kuala Lumpur. Da rilevare, nello
stesso tempo, che il dossier del
dipartimento di Stato formula un
giudizio positivo nei riguardi della Cina, citando i passi avanti
che sta compiendo Pechino per
abolire i campi di lavoro a scopo rieducativo.
Il rapporto viene pubblicato
ogni anno dal dipartimento di
Stato americano, con lobiettivo
di fare il punto della situazione
nei vari Paesi del mondo riguardo la tratta e altre forme di sfruttamento.
Questanno sia la Thailandia
sia la Malaysia sono finite nel
mirino di Washington. E le reazioni non si sono fatte attendere.
Lambasciatore della Thailandia
negli Stati Uniti, Vijat Isarabhakdi, si detto deluso da quanto viene dichiarato nel dossier,
sottolineando che il rapporto non
d il giusto riconoscimento ai
vigorosi sforzi compiuti dal
Governo sul fronte del traffico di
esseri umani che hanno permesso
di ottenere progressi senza precedenti. Il diplomatico ha tenuto a precisare che, nonostante tale valutazione, Bangkok continuer a lavorare fianco a fianco, come sempre, con gli Stati
Uniti, per combattere questa piaga. Riguardo alla Malaysia, il
rapporto dichiara che il Governo
di Kuala Lumpur ha allentato
notevolmente gli sforzi per combattere la tratta: lo dimostra il
fatto che nel 2013, rispetto al
2012, vi sono state molte meno
inchieste e incriminazioni. Tra gli
altri Paesi finiti nel mirino di
Washington figurano, la Corea
del Nord, la Siria e lo Zimbabwe.

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Credito Valtellinese

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domenica 22 giugno 2014

pagina 3

Intervento del segretario generale delle Nazioni Unite

Karzai pensa di rivolgersi allOnu per fare ripartire il processo elettorale legato al ballottaggio

Un appello
a non abbandonare
il popolo siriano

Stallo afghano

DAMASCO, 21. La comunit internazionale non deve abbandonare il


popolo siriano a unondata senza
fine di crudelt e guerra. Lo ha
detto ieri il segretario generale
dellOnu, Ban Ki-moon, nel corso
di un intervento allAsia Society a
New York, precisando che sono in
gioco tutti i valori e i motivi per
cui esistono le Nazioni Unite.
Il leader del Palazzo di Vetro ha
precisato che il bilancio delle vittime del devastante conflitto potrebbe essere ben pi grave di quello
dichiarato. Le cifre attuali parlano
di oltre 150.000 morti, di met dei
22 milioni di cittadini siriani sfollati e di quasi 2,8 milioni rifugiati
allestero. Ogni giorno ha aggiunto vengono portate a termine esecuzioni sommarie e torture
indicibili, e la gente sta morendo
di fame e per le malattie infettive.
E la situazione nella regione divenuta ancora pi cupa dopo lo
scoppio delle violenze in Iraq.
Ban Ki-moon ha quindi lanciato
un appello al Consiglio di sicurezza affinch stabilisca un embargo
delle armi. irresponsabile ha
dichiarato per poteri stranieri e
per gruppi diversi continuare a dare sostegno militare a quelle fazioni
che in Siria commettono atrocit.
Se le divisioni allinterno del Con-

Spunta anche lipotesi di un negoziato tra i due candidati alla carica di capo di Stato

siglio di sicurezza continueranno,


ha aggiunto il segretario generale
delle Nazioni Unite, esorto i Paesi membri a intraprendere misure
di embargo sulle armi individualmente. E ha sottolineato ancora
una volta che la guerra in Siria
non pu essere vinta militarmente,
ma che le parti devono sedersi al
tavolo dei negoziati.
Ban Ki-moon poi intervenuto
sulle recenti elezioni presidenziali
(boicottate dalle opposizioni e stravinte da Assad), affermando che
non hanno rispettato nemmeno
gli standard minimi per un voto
credibile. La tornata elettorale di
inizio giugno ha sottolineato
stata un ulteriore colpo al processo politico.
Intanto, il ministro degli Esteri
russo, Serghiei Lavrov, arrivato
ieri sera a Riad, capitale dellArabia Saudita, per una serie di colloqui sulla crisi siriana. Crisi sulla
quale i due Paesi hanno posizioni
divergenti, come hanno sottolineato fonti saudite, ricordando che
Mosca sostiene il presidente Assad
mentre Riad le forze ribelli. Oggi,
Lavrov incontrer il capo della diplomazia saudita, principe Saud
Al-Faisal, nella citt costiera di
Gedda.

Il presidente uscente Karzai al seggio per il ballottaggio (Afp)

Continuano le ricerche dei tre giovani israeliani sequestrati

Si inaspriscono gli scontri e si allontana il dialogo tra Islamabad e i talebani

La tensione
sale in Cisgiordania

Civili in fuga
dal Nord Waziristan

TEL AVIV, 21. A una settimana dal


rapimento di tre giovani israeliani
in Cisgiordania, la loro sorte resta
un mistero, nella totale assenza di
rivendicazioni. Ma intanto la tensione continua a salire: le ricerche a
tappeto delle forze israeliane, fra
irruzioni e retate, sfociata stanotte nelluccisione di due palestinesi,
fra i quali un ragazzo di 14 anni.
Il premier israeliano, Benjamin
Netanyahu, ha assicurato ai genitori dei tre giovani sequestrati che in
questo momento il loro ritrovamento la missione principale per le

forze armate del Paese. La famiglia


di uno dei tre ha confermato alla
stampa che lintelligence israeliana
li ritiene ancora in vita. Sta di fatto
che, da ormai una settimana, i settecentomila abitanti del distretto di
Hebron la citt della Cisgiordania dove i tre giovani israeliani sequestrati potrebbero essere tenuti
prigionieri sono impediti di uscire dalla loro regione.
I disagi per la popolazione sono
destinati ad aumentare con linizio,
ormai imminente, della celebrazione del Ramadan.

Prosegue il dialogo
sul nucleare iraniano
VIENNA, 21. I negoziati tra Iran e il
gruppo cinque pi uno (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia
e Cina, membri permanenti del
Consiglio di sicurezza dellO nu,
pi la Germania) sul programma
nucleare di Teheran riprenderanno
il 2 luglio. Lo ha detto un funzionario cinese al termine di cinque
giorni di trattativa a Vienna.
Sono stati fatti progressi, hanno
fatto sapere i protagonisti del negoziato, ma sulle questioni pi spinose, ancora non c alcun accordo. A mostrare cauto ottimismo
stato soprattutto linviato cinese,
Wang Kun, il quale ha sottolineato
come sia stata stabilita la cornice di un possibile accordo e sia
stata iniziata la stesura di un testo
condiviso. Anche il ministro degli
Esteri iraniano, Javad Zarif, ha parlato di un testo condiviso, anche
se, ha detto, ci sono pi parentesi
che parole.
In base allintesa sottoscritta lo
scorso anno a Ginevra, il tempo
per raggiungere un accordo definitivo scade il 20 luglio. Il nodo cruciale resta larricchimento delluranio, processo necessario per produrre il combustibile per il nucleare civile, ma che oltre una certa soglia pu essere impiegato per la
produzione di unarma atomica.
Il rapporto mensile diffuso
dallAgenzia internazionale per
lenergia atomica, che ha un ruolo
fondamentale nel vigilare sul rispetto dellintesa da parte dellIran,
ha mostrato che Teheran ha fin qui
rispettato limpegno a ridurre la
sua attivit nucleare.
Dal documento risulta che, dal
gennaio scorso, lIran ha diluito a

un livello di arricchimento pi basso oppure ha convertito circa il 97


per cento del suo uranio raffinato
al 20 per cento di purezza. Ha cio
smantellato quella riserva di materiale che pi preoccupava il gruppo dei cinque pi uno, proprio
perch considerata possibile parte
del processo di produzione di
unarma atomica.

ISLAMABAD, 21. Si aggrava la situazione nel Nord Waziristan, dove


nelle ultime settimane le forze regolari di Islamabad hanno intensificato le operazioni per piegare la resistenza dei talebani.
E i combattimenti stanno provocando la fuga dei civili verso luoghi
ritenuti pi sicuri. Si stima che siano pi di 180.000 le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni per il timore delle violenze. Il
punto nevralgico, in questa massa
di persone alla ricerca di un posto
meno esposto ad attacchi e imboscate, segnalato a Bannu: in questa citt, infatti, sono state allestite,
alla meglio, strutture che dovrebbero garantire un minino di sostegno
anzitutto a donne e bambini.
Anche in passato il Nord Waziristan stato teatro di aspri combattimenti tra le forze regolari e i miliziani. Del resto le autorit di Islamabad sono consapevoli che si tratta di una zona strategica, dalla quale i talebani sono soliti lanciare attacchi sia contro obiettivi militari
sia contro i civili. Grazie a numerose offensive condotte su vasta scala,
lesercito riuscito a eliminare numerose postazioni dei miliziani, ma
persistono sacche di resistenza.
Di questa situazione ha dovuto
prendere atto il primo ministro pakistano, Nawaz Sharif, il quale sin
dallinizio del mandato (iniziato nel

maggio dello scorso anno) aveva


apertamente dichiarato che il dialogo con i talebani avrebbe rivestito
unimportanza prioritaria nella sua
agenda di lavoro.
E recentemente erano stati anche
avviati colloqui tra Governo e talebani con lobiettivo di trovare una
via duscita alla crisi. Ma, come si
temeva, i miliziani si sono dimostrati un interlocutore tuttaltro che

affidabile,
scatenando
violenze
mentre imbastivano trattative al tavolo dei negoziati. Di conseguenza
il primo ministro si trovato nella
condizione di dover rivalutare lopzione, precedentemente accantonata, di unoffensiva in piena regola
contro i talebani: ci, per stessa ammissione di Sharif, senza pensare
comunque di rinunciare a riannodare le fila del negoziato.

Tempi duri per linglese


in India
NEW DELHI, 21. Hard times per linglese in India. Il primo ministro Narendra Modi ha infatti deciso che tutti i documenti ufficiali dovranno
essere dora in poi scritti in hindi. Ma c dellaltro. Lidea del premier
anche quella di imporre luso lhindi anche sui social network. La Costituzione indiana riconosce ventidue lingue nel Paese, tra cui lhindi,
ma linglese da sempre considerata lingua ufficiale, seppure retaggio
dellex dominazione coloniale britannica. La decisione, come era prevedibile, ha suscitato polemiche dal momento che numerosi funzionari
pubblici sono abituati ormai da anni a scrivere in inglese: dovranno
quindi ricalibrare, e non sar facile, il loro codice linguistico: saranno
chiamati a utilizzare la scrittura devanagari, derivata dallantico sanscrito. Al momento, riferiscono le agenzie di stampa internazionali, la decisione del primo ministro riguarder solamente alcune zone dellIndia
settentrionale. Intanto cresce la pressione di coloro, e non sono pochi,
che chiedono a Modi di conservare luso dellinglese almeno nei canali
di comunicazione sui social media.

I ministri della Sanit di Guinea, Sierra Leone, Liberia e Costa dAvorio cercano di individuare il modo per arginare lepidemia

Vertice straordinario sullebola

Personale medico volontario impegnato contro lepidemia in Guinea (LaPresse/Ap)

CONAKRY, 21. I ministri della Sanit di quattro Paesi dellAfrica occidentale (Guinea, Sierra Leone, Liberia e Costa dAvorio) si sono
riuniti durgenza nella capitale guineana, Conakry, per mettere a
punto una risposta coordinata
contro lepidemia di febbre emorragica, dovuta al virus ebola, che
sta flagellando la regione. Da gennaio, la Guinea (il Paese pi colpito), la Liberia e la Sierra Leone
hanno registrato in totale 528 casi,
364 dei quali confermati dalle analisi come originati dal virus ebola.
Le vittime accertate sono 337, ma
le infezioni sono in drastico aumento, come ha confermato anche
lOrganizzazione mondiale della
sanit, che, in una nota ufficiale,
ha definito quella in atto come
lepidemia di ebola pi grave mai
registrata.

KABUL, 21. Il presidente afghano,


Hamid Karzai, sta valutando lopportunit di chiedere aiuto allO nu
per sbloccare lo stallo elettorale, dopo che uno dei due candidati a succedergli, lex ministro degli Esteri,
Abdullah Abdullah, ha dichiarato di
non riconoscere lesito del ballottaggio presidenziale svoltosi il 14 giugno. Era stato lo stesso Abdullah, in
precedenza, a indicare leventualit
di rivolgersi alle Nazioni Unite per
trovare una via di uscita a una situazione che rischia di portare il Paese
di fronte a una vera e propria crisi
istituzionale. Nel frattempo laltro
candidato alla presidenza, lex ministro delle Finanze, Ashraf Ghani, sta
alla finestra, attendendo gli sviluppi
della situazione. Da rilevare che secondo gli ultimi sondaggi, Ghani
avrebbe compiuto una notevole rimonta su Abdullah tanto da essere
in vantaggio di otto punti. Al primo
turno, era stato lex ministro degli
Esteri a guidare la corsa, avendo ottenuto il 45 per cento dei voti, contro il 31,6 per cento dei consensi
conseguito da Ghani.
Intervenendo a una riunione del
Consiglio degli Ulema islamici, riferisce lagenzia di stampa Pajhwok,
Karzai ha definito i due candidati
rispettabili nonch prominenti
personalit. Il capo dello Stato
uscente ha anche fatto riferimento a
unaltra via per dirimere la questione, senza rivolgersi allOnu: vale a
dire un negoziato tra Abdullah e
Ghani che comprenderebbe anche i
loro pi stretti collaboratori. Una
strategia, questa, rilevano alcuni osservatori, che non sembra avere molte possibilit di successo vista la rivalit tra i due candidati e limportanza della posta in palio.
E intanto oggi per le strade di
Kabul, segnala la France Presse, si
sono svolte manifestazioni di protesta, su iniziativa di Abdullah, contro
i presunti brogli che avrebbero avuto
luogo in occasione del ballottaggio.
Ieri lex ministro degli Esteri aveva
espresso lintenzione di far scendere
in piazza i suoi sostenitori per dimostrare la loro opposizione nei riguardi delloperato della Commissione
elettorale indipendente (Iec) e oggi
numerosi dimostranti hanno sfilato
per le strade inneggiando ad Abdullah e scandendo slogan contro la
Commissione elettorale. Sempre ieri,
nei riguardi di questo organismo,
lex ministro degli Esteri aveva rivolto severe critiche, definendo illegale il suo operato. E aveva rincarato
la dose puntando il dito contro il segretario della Iec, Ziaul Haq Amarkjkel, accusandolo di parzialit.
Insomma la situazione politica in
Afghanistan sta vivendo giorni assai
critici. Alla vigilia del ballottaggio,
lOnu, a cui ora Kabul pensa di rivolgersi, aveva rivolto un invito alle
autorit afghane affinch dessero vita a un voto trasparente e leale.
Ma limportante appuntamento elettorale, che avrebbe dovuto inaugurare lera del dopo Karzai, sta invece
trasformandosi in un momento di
crisi per un Paese che, tra laltro,
ambisce a ritornare sulla scena internazionale come un interlocutore solido e affidabile.

Mauritania
al voto
per le presidenziali
NOUAKCHOTT, 21. La Mauritania si
reca oggi alle urne per eleggere il
nuovo capo dello Stato. Cinque i
candidati. Grande favorito il presidente uscente, Mohamed Ould
Abdelaziz, salito al potere nel 2008
con un colpo di Stato incruento, poi
eletto lanno dopo al termine di una
consultazione elettorale non riconosciuta dallopposizione. In lizza ci
sono anche Lalla Mariem Mint
Moulaye Idriss, ingegnere finanziario; lattivista per i diritti umani,
Birame Ould Dah Ould Abeid, presidente dellIniziativa per la rinascita
del movimento abolizionista della
schiavit; Boidiel Ould Houmeid,
capo del partito El Wiam, e Ibrahim
Moctar Sarr, deputato ed ex giornalista, presidente dellAlleanza per la
democrazia e la giustizia. Lopposizione boicotter le urne.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

domenica 22 giugno 2014

Finora si sono presi cura


di tredicimila persone
tutte malate e abbandonate
Di queste, cinquemila sono anche riuscite
a reinserirsi nella societ

La comunit di Kkottongnae in Corea del Sud

Una casa per gli ultimi


Fondata da padre John Oh Woong-Jin sar visitata da Papa Francesco
congregazione dei fratelli e delle sorelle di
Ges di Kkottongnae.
Il fratello James, superiore della congregazione, mi venuto a prendere con lauto alla stazione degli autobus e mi porta a
visitare uno dei tanti edifici di quella che
tetto che, come lui, vivevano ai piedi del oggi una comunit internazionale, con
da Seoul
monte Yongdam, per lo pi alcolizzati, centri in tutto il mondo (Asia, Sud AmeriCRISTIAN MARTINI GRIMALDI
ciechi, malati di tubercolosi, disabili. Quel ca, Africa).
e work in busi- povero homeless era tornato per distribuire
Il Papa sar in visita qui il 16 agosto,
ness, mi dice il ai compagni pi deboli il cibo che aveva ma James e il Pontefice si sono gi incongiovane ragazzo raccolto in citt.
trati lestate scorsa, a Roma, una visita priDa allora padre Oh decise di dedicare vata voluta da Francesco stesso. La visita
egiziano
dalla
barba folta. Ma la sua vita alla creazione di una comunit durata ben quaranta minuti: Il doppio
non una risposta spontanea. Avevo do- dove ospitare e accudire non solo quei dellincontro che ho avuto con il presidenmandato allamico che con lui cosa ci mendicanti che la sfortuna e gli eventi te di Israele!, ci tiene a sottolineare James. Avevo gi incontrato
fanno nello sperduto villaggio di Mugeuk,
due Papi, ma gli altri incontri
a unora e mezzo di autobus da Seoul, ma
lui lo ha anticipato, per prevenire forse
erano stati molto formali, soOgni
marted
si
va
alla
stazione
di
Seoul
una risposta poco prudente. Infatti se ti
lo pochi secondi, un breve
a cercare i senzatetto
trovi qui a Mugeuk e sei straniero lo
saluto. Questa volta il Papa si
sanno tutti significa che lavori in nero, e
presentato da solo, ci ha
Molti
essendo
alcolizzati
vanno
prima
curati
non vai a raccontare al primo che capita
aperto la porta lui stesso e ci
Lo racconta James indicando la struttura
che non hai alcun visto di lavoro e che visiamo seduti insieme attorno
vi con una paga da fame. Mugeuk stato
a un tavolo, non mi pareva
dove ne alloggiano pi di duecento
un importante centro di estrazione
vero, esclama ancora incredelloro, e oggi ospita molti immigrati, sodulo fratello James.
prattutto africani, uomini di fatica impieCi ha ascoltato con molta
gati in aziende agricole, piccole fabbriche della vita avevano trasformato in reietti attenzione, noi gli abbiamo mostrato il
e medie imprese.
della societ, ma anche anziani, persone nostro lavoro, con foto e libri. E poi il PaQuesta unarea di marginalit geogra- con problemi psichiatrici, orfani, insomma pa ci ha detto: Per continuare questo lafica e umana, non un caso che a pochi gli ultimi di questo mondo.
voro straordinario avete bisogno di tre cochilometri da qui, quasi quarantanni fa,
Finora la comunit si presa cura di se. Umilt: lumilt come la terra, tutto
nacque la comunit di Kkottongnae: la
tredicimila persone, tutti malati e abban- arriva alla terra e tutto cresce dalla terra,
comunit fondata da padre John Oh
siate umili come la terra. Coraggio. QueWoong-Jin nel 1976 dopo lincontro prov- donati. Di questi, quattromila sono morti sto lavoro richiede molto coraggio perch
videnziale con un senzatetto. Lui si chia- nel corso del tempo, ma cinquemila sono c molta sofferenza, non vi scoraggiate
riusciti
a
reinserirsi
nella
societ,
perch
mava Kwi-Dong e un giorno pass davanmai, guardate sempre avanti e non voltateti la parrocchia di padre Oh. Lui, curioso, poi il fine ultimo proprio quello, il recu- vi indietro. Ma avete bisogno di una terza
decise di seguirlo e quello che scopr lo la- pero. Il 27 dicembre del 1986 Nicholas cosa, la pi importante se volete nutrire le
sci a bocca aperta. Quel vecchio barbone Cheong, vescovo di Chongju, visit Kkot- altre due, ed la preghiera. attraverso la
si prendeva cura di altri diciassette senza- tongnae e annunci lapprovazione della preghiera che potrete ottenere sia lumilt
che il coraggio.
E cosaltro le ha detto? Domando. Ci
ha chiesto di pregare per lui. Senza la
preghiera lo spirito maligno si impossessa
dell'uomo, ha detto proprio cos.
Gli avete chiesto di venire in Corea in
Premio internazionale di giornalismo al sostituto della Segreteria di Stato
quelloccasione? S, e lo abbiamo invitato
anche nella nostra comunit. Lui ci ha
semplicemente risposto, I hope so.
Solo il complesso che si trova a sud di
Seoul ospita oltre duemila persone, ma ve
ne sono altri distribuiti in tutto il Paese.
In uno degli edifici vengono accuditi i
bambini abbandonati dalle madri, spesso
ragazze, e sorprende scoprire che tra i
molti che vengono poi adottati, il novanta
C anche larcivescovo Angelo Becciu Francesco grazie al fenomeno del reper cento sono bambine. E infatti sono
tra i vincitori della VI edizione del Pre- tweetting: i tweet del Papa vengono rilanquasi tutti maschi i bimbi di pochi anni
mio internazionale di giornalismo Bia- ciati dai suoi amici e come ha osserche si trovano qui. La ragione, mi dice Jagio Agnes. Il sostituto per gli affari ge- vato recentemente monsignor Claudio
mes, che le bambine vengono consideranerali della Segreteria di Stato ricever Maria Celli, presidente del Pontificio
te dalle coppie adottive generalmente pi
il Premio Nuove Frontiere del Giorna- Consiglio delle comunicazioni sociali
docili, un pregiudizio che condanna molti
lismo durante la cerimonia in pro- in questo modo oltre sessanta milioni di
di questi bambini a restare orfani a vita.
gramma a Capri la sera del 21 giugno. persone ricevono i tweet del Papa, pilNelluscire dalledificio che ospita gli
Monsignor Becciu e la Segreteria di lole, gocce di spiritualit e di speranza.
orfani neonati James mi mostra il monuStato Vaticana si legge nella motiva- Anche i media vaticani da tempo sono
mento eretto in ricordo dei tanti feti
zione della giuria vengono premiati sbarcati sui social network e hanno reso
abortiti. Non veramente un monumento,
per il loro utilizzo efficace e innovativo pi efficienti i loro siti internet, dal Cenma un cimitero fittizio, con mille piccole
dei social network, dimostrazione di tro televisivo vaticano (www.ctv.va, precroci bianche conficcate nel terreno. Somodernit e attenzione ai muno mille dice James gli aborti ogni
tamenti del mondo della cogiorno in Corea: tra le cifre pi alte al
municazione. In questa scelta
mondo, ed purtroppo un fenomeno in
comunicativa, sottolinea Simocontinua crescita.
na Agnes, presidente della fonE paradossalmente sui blog degli stradazione intitolata al padre, si
nieri residenti in Corea che affrontano la
evidenzia un perfetto incrocio
questione ci si scaglia contro le difficolt
tra tradizione e innovazione.
che avrebbero le donne coreane ad abortiTra gli altri, nel Chiostro
re, si accusano i medici che indurrebbero
Grande del complesso monule donne a cambiare idea, a non abortire
mentale della Certosa di San
pi: rimarcando la lesione di un diritto
Giacomo, saranno premiati anfondamentale. Se tutto ci vero non si
che Giovanni di Lorenzo, diretcapisce come la Corea possa essere uno
tore di Die Zeit (premio indei Paesi con il tasso di aborti pi alto al
ternazionale), Roberto Gervaso
mondo. Si rimpiange forse che non sia an(premio alla carriera), leditocora pi alto? incredibile come loccirialista del Corriere della Sedente tenda sempre a proiettare la propria
ra Pierluigi Battista (premio
idea di emancipazione femminile sul resto
per la carta stampata), il diretdel mondo. Una donna che sceglie di non
tore di Rai News 24 Monica
usare metodi contraccettivi considerata
Maggioni (premio per la televisione) e il sente anche su Facebook e su Twitter ) a
semplicemente una donna male informata.
direttore di Radio 24 Roberto Napoleta- Radio Vaticana che ha quindici pagine
Una donna che sceglie di avere un bambisul social di Mark Zuckerberg, oltre al
no (premio per la radio).
no, anche se la giovane et lo sconsiglieE lattenzione delle istituzioni vaticane portale curato dal Pontificio Consiglio
rebbe, una donna che non conosce i
ai nuovi mezzi di comunicazione stata delle comunicazioni sociali news.va che
propri diritti o alla quale quei diritti venpremiata dal riscontro di chi naviga in ha anche un suo canale YouTube in varie
gono negati. Una donna che non abortirete: i nove account Twitter di Papa lingue (e un account Twitter @newsva_it
sce, ed costretta a una gravidanza indeFrancesco hanno infatti appena superato a quota 11.200 followers). Dal 17 dicembre
siderata, una donna che rinuncia alla
i 14 milioni di followers; a fare da traino scorso il nostro giornale ha rinnovato il
possibilit di avere un futuro felice,
sempre laccount in lingua spagnola sito internet www.osservatoreromano.va
quindi sottomessa.
@pontifex_es con pi di 5, 94 milioni di ampliando lofferta informativa e rendenQuesto si legge su decine di siti, articoiscritti, seguito dallaccount in lingua in- dolo pi facilmente accessibile per gli
li, blog, tutti frutto del pensiero di stranieglese @pontifex con oltre 4,15 milioni. utenti in rete e in costante dialogo con il
ri venuti in Corea a vivere e a lavorare, e
Laccount in lingua italiana (pontifex_it) portale informativo (www.news.va).
con le valigie piene di una cultura a senso
al terzo posto con pi di 1,75 milioni di
LOsservatore Romano presente
unico che non contempla il minimo dubseguaci. Ma non ci sono solo i seguaci anche su Facebook e su Twitter;
bio su quale sia la strada giusta da percordiretti: ce anche una moltitudine di @oss_romano uno degli account pi
rere verso una societ, a loro dire, pi auutenti che riceve i messaggi di Papa seguiti con oltre 30.500 followers.
tocosciente e matura.

Le nuove frontiere
della comunicazione vaticana

Del resto non stupisce che ragazzi occidentali che hanno studiato e hanno ottenuto probabilmente anche dei master
(molti di questi insegnano inglese nelle
scuole coreane) diffondano certi pregiudizi ai quattro venti del web, se poi anche
alcune agenzie delle Nazioni Unite, nelle
loro statistiche sul grado di emancipazione
femminile elencano laborto libero e luso
di anticoncezionali come strumenti necessari per la salute riproduttiva delle donne, e indicano i casi dove questi diritti
non risultano ampiamente sfruttati come
casi di oppressione della donna.
Intanto ci avviciniamo allospedale di
Kkottongnae, che stato donato interamente da una industria che produce soju
(il famoso distillato coreano). Incontriamo Lee Kyung Sook, di 53 anni, che affetta da Hiv e ha perso un occhio. Lo ha
perso in seguito alle violenze subite dal
marito, dal quale ha anche contratto il temibile virus. Quando la portarono qui,
ormai diversi anni fa, era quasi morta, mi
racconta James. Nessuno le avrebbe dato
pi di qualche giorno
di vita, e invece oggi,
grazie ai medici e ai
trattamenti antivirali,
se ne va in giro per il
centro
passeggiando
sorridente e scambiando chiacchiere con gli
altri pazienti.
Continuiamo in macchina la nostra visita, le
distanze tra un edificio
e laltro sono enormi e
il terreno vertiginosamente collinare: come
la vita, si scende molto
in basso ma si risale
anche. Ogni marted
sera andiamo alla stazione di Seoul a cercaIl reparto
re i senzatetto malati.
Molti essendo alcolizzati vanno prima curati, dice James indicandomi la struttura
dove ne alloggiano pi di duecento. La
modernizzazione altamente selettiva, ha
imposto delle accelerazioni nel mondo lavorativo che richiede un adattamento continuo che non tutti riescono a rincorrere.
Se nella societ tradizionale era il corpo
sociale, con le sue sfere di appartenenza, a
forgiare lidentit dellindividuo ma anche
a fruire da safety net (rete di salvataggio)
una patria, una famiglia, una religione, un
rango sociale luomo moderno, si costruisce unidentit in propria autonomia,
fabbricandosi da s i propri legami che sono sempre pi liberi e allo stesso tempo
sempre pi fragili: lepoca dellindividualismo.
Ma gestire la propria vita in modo autonomo non un esercizio adatto a tutti e
molti in questa quotidiana lotta, finiscono
scartati dal meccanismo competitivo e senza reti di salvataggio a proteggerli si ritrovano da un giorno allaltro soli e abbandonati.
La pi grande divisione sociale oggi
non tra ricchi e poveri ma tra coloro che
possono contare su un supporto familiare
e sociale per continuare a sperare nono-

volta dice James che gli si domanda


se felice lui sorride sempre e dice s:
ha perfino studiato tre anni a scuola, anzi
animato da unintensa passione per lo
studio, abbiamo creato una scuola speciale
per i disabili come lui. Ha perdonato la
madre che lha abbandonato venti anni fa,
e non buonismo, il ragazzo capisce e si
sa esprimere, se gli si parla risponde anche
se con estrema difficolt: Ho perdonato
mamma, dice rispondendo alla domanda
di James. Fa molta tenerezza perch, nonostante quelle sembianze che lo hanno
condannato a essere orfano a vita, si vede
benissimo che pienamente cosciente delle implicazioni della scelta di colei che lo
ha messo al mondo. Mi chiede come mi
chiamo, mi chiede da dove vengo, e ti
guarda dritto negli occhi, John Oh, quando gli riesce per pochi istanti a fissarli su
di te perch gli spasmi sono pi forti di
lui: e infatti James gli deve bloccare un
braccio, altrimenti non riuscirebbe a trovare la concentrazione giusta per esprimersi.

dell'ospedale dove si fanno controlli agli anziani

In uno degli edifici vengono accuditi i


abbandonati dalle madri
Tra i molti che vengono adottati
il novanta per cento sono bambine
Sono considerate pi docili
stante la mancanza di risorse e di un lavoro e coloro che, abbandonati dalla famiglia, dalla societ e dal welfare, si ritrovano a mendicare per le strade e a dormire
ai ripari di quei centri di passaggio, quali
stazioni dei treni e degli autobus, dove
continuano s a respirare, ma sempre ai limiti della sopravvivenza (laspettativa di
vita di un senzatetto di quarantacinque
anni).
Arriva portato da uninfermiera su una
sedia a rotelle, ha il braccio e la testa che
muove a scatti frenetici, ha difficolt a respirare, lo fa attraverso un foro praticato
nella trachea. Ha difficolt a parlare, pu
solo pronunciare frasi spezzate, ma tutti
coloro che vengono a visitare il centro restano molto toccati da lui. Si chiama John
Oh e soffre di paralisi cerebrale. Ogni

Sono migliaia i volontari duecentomila ogni anno che passano da qui: infermieri, dottori o giovani studenti. Incontro
Rafael, viene dal Guatemala, ha 26 anni,
qui da due settimane ma vorrebbe restare
a tempo indeterminato, dice. Jeremy
americano, dellArizona, di soli 18 anni.
la sua prima esperienza di volontariato e
dice che la cosa pi bella che ha fatto
nella sua vita. Si prendono cura dei malati, li lavano, li accudiscono, gli danno da
mangiare, perch molti non possono neppure muovere le braccia. Come Rino, 17
anni, paralizzato dalla testa ai piedi, respira attraverso una macchina, e si alimenta
attraverso dei tubi che arrivano direttamente nello stomaco. Rino qui da dieci
anni. Reagisce agli stimoli, cambia espressione ma non pu muovere altro. A volte
i familiari di alcuni dei nostri pazienti
vengono in visita, ma quei pochi lo fanno
di nascosto, si vergognano troppo, sanno
bene che il loro dovere di padre, madri e
figli quello di prendersi cura dei loro familiari, dice con tono risoluto ma non
inclemente fratello James.
Oh Mee Hyun, ventenne, soffre anche
lei di danni cerebrali. Immobile sul lettino, con una cannuccia le
viene succhiata la saliva dalla gola altrimenti soffochebambini
rebbe. Oh Mee Hyun speciale, mi dice James, perch
ha solo due espressioni, il
sorriso e un grande sorriso,
vorrei farla incontrare al
Papa. Ma il Papa gi veglia
su di lei. Sopra il suo letto
c infatti la foto di un inedito Papa Francesco che fa il
gesto del cuore con le braccia sulla testa. E proprio sul finire della visita faccio
un incontro inaspettato. Maria qui da
sei mesi, laureata in medicina a Buenos
Aires: lei di Flores, lo stesso quartiere di
Papa Francesco. di origini coreane, i
suoi emigrarono in Sud America quando
aveva dieci anni, era il 1985. Abita a dieci
isolati da quella che fu la parrocchia di
Jorge Mario Bergoglio. Ora, dopo un lungo periodo di riflessione, mi confessa, ha
finalmente deciso di farsi suora. Anche lei
tra due mesi avr loccasione di incontrare
il Papa. In quelloccasione due concittadini si ritroveranno, a migliaia di chilometri
di distanza dalla loro terra natale: pur percorrendo vite parallele, due esistenze rivolte alla stessa identica meta. Lavorare per
gli umili e i poveri, nel nome di Ges.

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 22 giugno 2014

pagina 5

Labbraccio tra due sorelle coreane


che la guerra aveva separato

Nel documento della Commissione teologica internazionale sul sensus fidei

Listinto che guida i cristiani


di SARA BUTLER*

Incontro ecumenico a Bossey per le due Coree

Obiettivo
riconciliazione
GINEVRA, 21. Cercare nuovi modi
per promuovere la riconciliazione e
la pace nella penisola coreana: questo, in estrema sintesi, lobiettivo
dellincontro di rappresentanti ecclesiali provenienti da trentaquattro
Paesi, svoltosi nei giorni scorsi
allIstituto ecumenico di Bossey, vicino a Ginevra, in Svizzera. Il
gruppo ha espresso la volont di
intensificare gli scambi e gli incontri tra le comunit ecclesiali, invitando i giovani di tutto il mondo a
impegnarsi di pi e promuovendo
una giornata annuale di preghiera
per la pace nella penisola coreana.
I leader raccomandano inoltre di
organizzare incontri ecumenici annuali e consultazioni che coinvolgano i cristiani provenienti da entrambi i Paesi in concomitanza con la
giornata di preghiera.
Lincontro di Bossey, promosso
dal World Council of Churches
(Wcc), dalla Korea Christian Federation (Kcf) of North Korea e dal
National Council of Churches of
Korea (Ncck) in South Korea,
stato lideale prosecuzione del dialogo intrapreso tra le Chiese dei
due Paesi fin dal 1984 con la Tozanso Consultation, e recentemente
con la dichiarazione della decima
assemblea generale di Busan, svoltasi dal 30 ottobre all8 novembre
2013 in Corea del Sud. In quelloccasione i partecipanti hanno espressamente chiesto una nuova era di
impegno ecumenico nella ricerca

della pace e della riconciliazione


nella penisola coreana.
La tragedia della divisione nella
penisola coreana ha sottolineato
il segretario generale del Wcc, reverendo Olav Fykse Tveit richiede
fratellanza e riorientamento umani
e spirituali. La Bossey Consultation
ha dimostrato che la comunione
delle Chiese in grado di
provvedere a questo. Siamo pronti
a seguire il mandato dellassemblea
di Busan al fine di lavorare insieme
per la pace e per la riconciliazione.
Lincontro dei rappresentanti ecclesiali stato organizzato in occasione del trentesimo anniversario
della Tozanso Consultation ed
stato caratterizzato da servizi di
culto, presentazioni e discussioni su
varie questioni relative alla divisione dei due Paesi e alla separazione
delle Chiese, nonch da un servizio
di culto eucaristico comune.
Credo che questo incontro di
fratelli e sorelle delle Chiese di varie nazioni ha dichiarato il reverendo Kang Chol Myong, presidente della Kcf sia una manifestazione del forte desiderio e della volont di contribuire attivamente alla
causa della pace e della riunificazione nella penisola coreana. Poich
Dio sar sempre con noi e ci conduce sulla strada della giustizia e
della pace, la causa ecumenica verr
certamente realizzata sotto la speciale protezione della grazia del Signore.

Lespressione sensus fidei non compare n nella sacra Scrittura n nella dottrina formale della Chiesa previa al concilio Vaticano II. Tuttavia,
le primissime fonti cristiane testimoniano che i credenti ricevono
ununzione che li rende atti a
conoscere e a confessare la
verit del Vangelo (Giovanni,
2, 20-27) e che la Chiesa nel
suo insieme, istruita dallo
Spirito Santo, non pu errare in materia di fede (Giovanni, 16, 13; 1 Timoteo, 3, 15).
Il sensus fidei era un concetto
noto ai teologi ben prima di
diventare oggetto di riflessione sistematica. Molti cattolici
associano il sensus fidelium al
noto saggio del beato John
Henry Newman Sulla consultazione dei fedeli in materia di
dottrina (1859) e forse anche al
rivoluzionario Jalons pour une
thologie du laicat (1953) di Yves
Marie-Joseph Congar. Altri potrebbero ricordare il suo esponente del
XVI secolo, Melchor Cano, o il canone dellapologista san Vincenzo
di Lerino, del quinto secolo, sulla
fede sostenuta ovunque, sempre e
da chiunque (quod ubique, quod semper, quod ab omnibus creditum est).
Di fatto, il sensus fidei un tema
che continua a interessare i
teologi contemporanei, che
per seguono vari approcci e
non hanno adottato una definizione unica dei termini.
Nella convinzione che sia
importante impegnarsi per
una comprensione condivisa
di tale dottrina, specialmente in vista della consultazione per limminente Sinodo
sulla famiglia, la Commissione teologica internazionale ha preparato Sensus fidei nella vita della Chiesa. Il
documento propone una spiegazione e un chiarimento teologici di alcuni aspetti del sensus fidei e suggerisce criteri per discernerne le manifestazioni autentiche. Il primo capitolo ripercorre le fonti bibliche del
sensus fidelium, offre una prospettiva

di come ha operato nella storia e


nella tradizione della Chiesa e illustra linsegnamento del concilio Vaticano II e il magistero postconciliare sullargomento. Il secondo capi-

tolo tratta la natura e le manifestazioni del sensus fidei fidelis nella


vita personale del credente. Lo fa
alla luce della comprensione classica
secondo cui il sensus fidei una
propriet della virt teologale della
fede.

Appelli alla comunit internazionale

Per non dimenticare lIraq


BAGHDAD, 21. In Iraq vi un mosaico di etnie e di religioni e distruggere questo mosaico sarebbe
come distruggere tutto lIraq: dal
patriarca di Babilonia dei Caldei,
Louis Raphal I Sako, allarcivescovo di Baghdad dei Latini, Jean Benjamin Sleiman, dal patriarca di Antiochia dei Siri, Ignace Youssif III
Younan, allarcivescovo di Mossul
dei Caldei, Amel Shamon Nona, alle conferenze episcopali (come quella austriaca), alle organizzazioni, ai
movimenti (come Pax Christi Italia), il mondo si mobilita per lIraq
devastato dalla recrudescenza del
conflitto.
Le parole con le quali il patriarca
di Babilonia dei Caldei ha chiamato
alla giornata di digiuno e preghiera
per la pace svoltasi mercoled scorso
hanno dato forza a coloro che si
battono per il dialogo e il rispetto
reciproco.
Lappello giunto in un momento drammatico, segnato dallavanzata nel nord e nel centro del Paese di
milizie anti-governative e in particolare di combattenti dello Stato islamico dellIraq e del Levante (Isis).
In una nota, Pax Christi Italia denuncia centinaia di migliaia di
sfollati, profughi, esecuzioni sommarie e violenze di ogni genere, e
ricorda che il movimento ha visitato
molte volte il Paese durante e dopo
la recente guerra, dialogando con i
responsabili sunniti e sciiti, curdi e
turcomanni, riscontrando desiderio
di pace, attenzione alle iniziative di
incontro e rispetto.
Pax Christi, invitando a vivere la
giornata di preghiera e digiuno anche con un segno di solidariet con-

creta attraverso la Caritas, ha chiesto alla comunit internazionale,


allEuropa in particolare, di non
essere assente ma di farsi promotrice
di passi concreti di pace, per evitare
che sul territorio gli unici segnali di
una presenza internazionale siano le
armi.
Alliniziativa voluta dal patriarca
di Babilonia dei Caldei hanno aderito, fra gli altri, i vescovi austriaci
riuniti in assemblea plenaria nel
santuario di Mariazell. Con sgomento e senso dimpotenza davanti allazione brutale della milizia
jihadista Isis, i presuli nel messaggio rilasciato allagenzia cattolica
KathPress hanno chiesto al Governo austriaco di esperire tutte le
azioni possibili allinterno dellUnione europea e delle Nazioni
Unite perch in Iraq siano rispettati

i diritti fondamentali di tutte le persone indipendentemente dalla loro


identit etnica o religiosa. Oltre alle
immense sofferenze per la popolazione civile devastata dalla guerra,
ora c la minaccia che il cristianesimo che era fondamentale in Mesopotamia scompaia.
Dal canto suo monsignor Sleiman
ha dichiarato ad Aiuto alla Chiesa
che soffre che lunico modo per fermare lIsis che i leader iracheni lavorino insieme: La loro collaborazione molto pi importante di
qualsiasi aiuto esterno. Sorpresi e
terrorizzati per la velocit con cui la
scorsa settimana lo Stato islamico
dellIraq e del Levante ha conquistato Mosul, gli abitanti rimasti nella capitale temono il peggio. C
una gran confusione, ha affermato
larcivescovo di Baghdad dei Latini,

facendo notare lesiguo numero di


fedeli che ultimamente hanno assistito alla messa nella cattedrale di
San Giuseppe: Dopo la funzione
ho parlato con alcuni di loro ed erano veramente affranti e preoccupati. In unintervista a Ewtn Nightly
News, il patriarca di Antiochia dei
Siri, Younan, non risparmia le critiche nei confronti delle potenze occidentali, colpevoli di aver abbandonato lIraq, mentre larcivescovo di
Mossul dei Caldei, Nona, ha ricordato allagenzia Fides come, nonostante la gravit della situazione, nel
villaggio di Tilkif ci si riuniti in
preghiera, con i bambini e le loro
famiglie, chiedendo al Sacro Cuore
di Ges di custodire la pace anche
nei nostri cuori e di preservare tutti
i nostri connazionali dalla violenza
e dalla guerra.

Naturalmente il sensus fidei ha a


che fare con la fede. Il primo capitolo inizia con lillustrazione del ricco insegnamento biblico sulla fede
quale risposta libera e decisiva
dellintera persona (Marco, 12, 30)
alla Parola di Dio, e a Ges Cristo
stesso, resa possibile da un
dono dello Spirito Santo
(1 Corinzi, 12, 3). Implica ladesione al messaggio evangelico del
Signore crocifisso e risorto (1
Corinzi, 15, 1-2)
e salda fiducia
nelle promesse di
Dio (Genesi 15, 6;
cfr. Romani, 4, 1117). La fede sia personale sia ecclesiale,
poich ogni credente
riceve e confessa la fede della
Chiesa e vive
quella sola fede nella comunit dei credenti
(Efesini, 4, 4-6).
La nozione biblica della fede
implica pi che
un assenso intellettuale alle
verit della rivelazione divina.
Comporta pentimento e rinascita a una nuova vita in Cristo, preghiera e
culto, conoscenza della verit
del Vangelo di
Dio, confessione di tale verit
dinanzi ad altri,
una fiducia in
Dio che guida
tutta la vita, servizio al prossimo e carit. In
virt del dono promesso dello Spirito Santo (Giovanni, 14, 16-26; 16, 117) i credenti sono in grado di conoscere e dare testimonianza della verit (Atti degli apostoli, 2, 17; cfr. Gioele, 3, 1). Sono in grado, sotto la guida degli apostoli e degli anziani, di
risolvere questioni importanti per la
comunit apostolica (Atti degli apostoli, 6, 1-6; 15, 7-22).
La seconda parte del primo capitolo spiega in che modo funzionava
la convinzione riguardo al sensus fidei fidelium, vale a dire la capacit
dellintera Chiesa di sostenere e trasmettere la tradizione apostolica
senza errore, nelle controversie patristiche e medievali. Dinanzi alle innovazioni nella dottrina e nella pratica, i padri e i teologi si appellavano al consenso universale dellintera
Chiesa (consensus fidelium) quale
punto di riferimento certo. Fu determinante, per esempio, nello stabilire
il canone della Scrittura e nel difendere la divinit di Cristo, la verginit perpetua e la maternit divina di
Maria, nonch la venerazione e linvocazione dei santi. Newman attribu alla testimonianza dei fedeli laici
il merito di aver svolto un ruolo
fondamentale nelle controversie ariane post-nicene e nelle dispute medievali sulla presenza reale e sulla
visione beatifica.
La prima elaborazione sistematica
del sensus fidei fidelium avvenne nel
XVI secolo. In risposta alle domande
sollevate dai riformatori, alcuni teologi come Melchor Cano e Roberto
Bellarmino identificarono fonti della
Scrittura e nella tradizione che affermavano
linfallibilit
dellintera
Chiesa nel credere e lautorit del
Papa e dei concili nellinsegnare. Il
concilio di Trento aveva fatto appello alluniversum Ecclesiae sensum, ma
i teologi post-tridentini iniziarono a
distinguere in maniera piuttosto netta i ruoli della Chiesa che insegna e
della Chiesa che impara, e alcuni
consideravano la prima attiva e la
seconda passiva.
A ogni modo, la dottrina del sensus fidelium ricevette nuova attenzione come locus theologicus nellopera
di teologi del XIX secolo come
Johann Adam Mhler, John Henry
Newman e Giovanni Perrone, i quali si dedicarono alla tradizione e al-

lo sviluppo della dottrina. Perrone


sottoline il contributo attivo dei fedeli laici alla conservazione e alla
trasmissione della fede apostolica,
per
esempio
alla
definizione
dellImmacolata Concezione. Sostenne che il consenso unanime, o
conspiratio, dei fedeli e dei loro pastori a tale dottrina fosse sufficiente
per stabilirne le origini apostoliche.
Anche Newman sottoline il ruolo
attivo dei fedeli, distinti dai loro pastori, e illustr la sua tesi Sulla consultazione dei fedeli con interessanti
testimonianze della tradizione. Papa
Pio IX e i teologi comunque sottolinearono limportanza della testimonianza unanime dei fedeli e dei loro pastori. Quando il concilio Vaticano I afferm che le definizioni
dottrinali ex cathedra del Papa riguardanti la fede e la morale erano
irreformabili per virt propria, e
non per il consenso della Chiesa
(cfr. Pastor aeternus, DH 3074), intendeva escludere non la consultazione,
bens la pretesa gallicana che tale
consenso, precedente o successivo,
fosse una condizione necessaria per
lo status autoritativo dellinsegnamento papale.
Nel XX secolo il sensus fidei emerse
come tema nella teologia della tradizione, unecclesiologia rinnovata, e
nella teologia del laicato. Apparve
nella definizione dellAssunzione di
Maria di Papa Pio XII, e anche
nellopera di teologi come Yves-Marie-Joseph Congar, e fu confermato
in modo esplicito dal Vaticano II. Il
concilio insegna che lo Spirito Santo suscita e sorregge nei credenti un
senso soprannaturale della fede
(supernaturali sensu fidei), che si osserva quando lintero popolo mostra luniversale suo consenso in cose di fede e di morale (Lumen gentium, n. 12). Il sensus fidei una capacit attiva di comprendere la fede
e di aderirvi. lo strumento mediante il quale lintera Chiesa, compresi i fedeli laici, partecipano al ministero profetico di Cristo (cfr. Lumen gentium, n. 35). Pur senza usare
questa espressione, anche Dei Verbum (n. 8) afferma il sensus fidei in
relazione allo sviluppo della dottrina. Il magistero post-conciliare ribadisce costantemente tale dottrina,
ma mette in guardia dallidentificare
il sensus fidelium con lopinione pubblica.
Il secondo capitolo affronta il
sensus fidei nella vita del credente, il
sensus fidei fidelis. Questa dimensione del sensus fidei fu riconosciuta
dai teologi patristici e medievali, ma
il trattamento classico della sua natura e delle sue manifestazioni stato articolato da san Tommaso
dAquino. Questi esamina il sensus
fidei in relazione alla virt teologale
della fede. Quale propriet della fede e sorta di istinto spirituale, nasce
dalla connaturalit affettiva, o affinit, tra il cristiano che conosce e
ama la propria fede e le verit di fede stesse. Tale affinit pu essere
paragonata alla capacit di amici
che, attraverso la conoscenza intima
e lamore, sono ciascuno in grado di
prevedere ci che rallegra o rattrista
laltro. In modo simile, colui che
possiede la virt infusa della fede
ha unaffinit con loggetto della
stessa, la verit della fede. In quanto virt, la fede una inclinazione
soprannaturale e, come una seconda natura, dispone il credente a riconoscere ci che vero e a respingere ci che falso, non attraverso
un processo di ragionamento, ma in
maniera spontanea. Il sensus fidei,
cos inteso, esige fede viva, fede
animata dalla carit. La sua azione
proporzionata alla santit di vita
del credente, vale a dire alla sua conoscenza esperienziale delle realt
spirituali e alla sua ricettivit verso i
doni dello Spirito Santo, specialmente quelli della sapienza e
dellintelletto. Ci avr quindi delle
implicazioni per lidentificazione di
criteri.
*Ancella missionaria
della Santissima Trinit
Membro della Commissione
teologica internazionale

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

domenica 22 giugno 2014

Per il venticinquesimo anniversario della ritrovata libert delleparchia greco-cattolica di Mukachevo

Il cardinale Tomko
inviato del Papa in Ucraina
Com noto, il 7 giugno scorso stata pubblicata la nomina del cardinale Jozef
Tomko, prefetto emerito della Congregazione per levangelizzazione dei popoli, a
inviato speciale del Papa al venticinquesimo anniversario della ritrovata libert
delleparchia greco-cattolica di Mukachevo, in programma presso il seminario
maggiore di Uzhhorod, in Ucraina, il 28 giugno. La missione pontificia che
accompagner il porporato sar composta dal reverendo Pavlov Sabov, gi
parroco delle parrocchie di Strypa e Jarok a Uzhhorod, attualmente sacerdote
collaboratore nella cattedrale cittadina, e dal reverendo Vasyl Chvasta, parroco
della chiesa della Misericordia Divina a Uzhhorod e sincello per i laici. Di
seguito il testo della lettera pontificia di nomina del cardinale Tomko.

Venerabili Fratri Nostro


IOSEPHO S.R.E. Cardinali TOMKO
Congregationis pro Gentium
Evangelizatione Praefecto emerito
Munkacsiensis communitas ecclesialis grato animo viginti et quinque
celebrat annos a recuperata libertate. Dilecti istius gregis pastores et fideles, inter quos illi etiam adsunt
qui vexationem in Ecclesiam experti
sunt atque pulcherrimum fidei dederunt exemplum, memoriam huius
eventus recolunt atque in Evangelii
semitis novis in circumstantiis novoque cum ardore progredi volunt.
Quaedam etiam animadvertuntur
pastoralia incepta, quae haec Eccle-

sia particularis suis proponit fidelibus omnibusque hominibus bonae


voluntatis, ut omnes clare videre
possint quomodo religio christiana
historiam istius regionis sit comitata.
In fine huius mensis Iunii, ob rationes significatas, sollemnis apud
Seminarium Maius in Uzhhorod celebratio agetur, quae gratitudinis videlicet erit signum erga Deum omnipotentem ob tanta Eius beneficia
saeculorum decursu toti huic ecclesiali communitati oblata.
Venerabilis igitur Frater Milanus
aik, C.M., Episcopus Munkacsiensis, actuose gregem ritus byzantini
sibi concreditum moderans, humanissime a Nobis quaesivit ut aliquem eminentem virum mitteremus,
qui Nostras vices ibi posset gerere
Nostramque erga fideles ibi adstantes dilectionem manifestare. Ad Te
ergo, Venerabilis Frater Noster, qui
Congregationi pro Gentium Evangelizatione olim praefuisti quique fidelium Ucrainae condiciones novisti
et difficultates, mentem Nostram
vertimus Teque hisce Litteris Missum Extraordinarium Nostrum nominamus ad sollemnem, iam memoratam, celebrationem die XXVIII huius

La nuova presidenza nazionale


dellAzione cattolica italiana
Il consiglio nazionale dellAzione
cattolica italiana, riunito a Roma,
ha scelto sabato 21 giugno i componenti della presidenza nazionale in
carica per il prossimo triennio. Si
tratta di Maria Grazia Vergari,
dellarcidiocesi di Otranto, e Giuseppe Notarstefano, dellarcidiocesi
di Palermo, vicepresidenti per il settore adulti; Lucia Colombo, dellarcidiocesi di Vercelli, e Michele Tridente, della diocesi di Tursi-Lagonegro, vicepresidenti per il settore giovani; Teresa Borrelli, dellarcidiocesi
di Bari, responsabile dellAcr; Carlotta Benedetti, della diocesi di Tivoli, segretario generale; e Michele
Panajotti, della diocesi di Chioggia,
amministratore. Si completa cos
lorganismo che guider lassociazione dopo la nomina del presidente
nazionale Matteo Truffelli, avvenuta

il 21 maggio in seno al Consiglio


permanente della Cei e annunciata
nel corso dellAssemblea generale. Il
primo pensiero per Papa Francesco, a cui i nuovi membri della presidenza hanno voluto rivolgere un
saluto, rinnovando il loro impegno
a essere sempre pi disponibili nel
servizio alla Chiesa, nel camminare
accanto a tutti, per tessere insieme
una trama viva di relazioni fraterne,
e assumere in modo pieno i tre verbi che il Pontefice ha affidato allassociazione nellincontro del 3 maggio: Rimanere con Ges, Andare per le strade, Gioire ed esultare sempre nel Signore. Tre consegne per costruire il bene comune,
attraverso leducazione alla responsabilit personale, allimpegno pubblico, al senso delle istituzioni, alla
partecipazione, alla democrazia.

mensis Iunii in Uzhhorod agendam,


in liturgica videlicet memoria Translationis reliquiarum beati Theodori
Roma, episcopi et martyris, qui ob
indefessam fidelitatem erga Ecclesiam palmam gloriosam assequi meruit.
Omnes adstantes sermone tuo ad
diligentiorem usque Christi vitae
imitationem
cohortaberis:
decet
enim ut novis viribus novaque diligentia peculiarem dilectionem Evangelii et Ecclesiae demonstrent atque
fidei virtute cotidie ardeant.
Rogamus Te etiam ut nomine
Nostro omnibus ibi congregatis salutationem afferas, Episcopo praesertim Munkacsiensi ceterisque sacris Pastoribus, presbyteris, religiosis
viris ac mulieribus, christifidelibus
laicis. Exoptamus denique ut verba
Nostrae benevolentiae etiam ad civiles auctoritates extendas et ad omnes qui Ecclesiae missionem, libertatis religiosae notionem atque sincerum personae humanae bonum studiose considerant.
Nos autem Te, Venerabilis Frater
Noster, in tua missione implenda
precibus comitabimur. Denique Benedictionem Nostram Apostolicam
libentes Tibi impertimur, signum
Nostrae erga Te benevolentiae et
caelestium donorum pignus, quam
omnibus celebrationis participibus
rite transmittes.
die

Ex Aedibus Vaticanis,
mensis Iunii, anno MMXIV,
Pontificatus Nostri secundo.

IX

I saluti al Papa durante lincontro con i detenuti a Castrovillari

Non giudicati ma accettati


Grazie, benvenuto, scusa sono le
tre parole chiave che la gente di
Cassano allIonio ha scelto per accogliere Papa Francesco. Le ha pronunciate il vescovo Nunzio Galantino, salutando il Pontefice. Ma quegli stessi sentimenti sono stati
espressi anche nel primo incontro
della giornata di sabato 21 giugno,
nel carcere di Castrovillari.
La visita di un Pontefice un
avvenimento destinato a rimanere
impresso nella memoria per tutta la
vita ha detto Fedele Rizzo, direttore della casa circondariale, dando
voce allemozione provata da quanti, privati della loro libert, stamani
possono vedere e ascoltare da vicino Papa Francesco che riuscito,
nellarco di un tempo breve, a conquistare laffetto e la simpatia di
tutti. La gioia pi grande, ha con-

cluso, sta nel fatto che il Papa ha


voluto incontrare i detenuti, dedicando espressamente a loro una parte della sua giornata in Calabria.
Quindi, a nome dei carcerati,
stato Ivan Alonso a rivolgersi direttamente al Pontefice. Oggi, ha detto, per noi si avverano le parole di
Ges: Andr in cerca della pecora
perduta e ricondurr allovile quella
smarrita. E i detenuti di Castrovillari oggi sentono vicino il pastore
che si prende cura di loro, ha aggiunto.
La vostra visita ha affermato
Alonso ci svela il volto bello di
Dio che ci viene a cercare e a darci
ancora tanto amore: non ci rimprovera, non ci giudica; ma gioisce con
tenerezza, rispettando il percorso
delluomo, accettando che ognuno
di noi faccia i conti con le proprie

Presieduta dal cardinale Vegli nella basilica romana di Santa Maria in Trastevere

Veglia di preghiera per le vittime delle migrazioni


Morire di speranza: il tema della veglia di preghiera in memoria dei morti nei viaggi verso lEuropa, che
si svolge domenica pomeriggio, 22 giugno, nella basilica romana di Santa Maria in Trastevere. Presieder lappuntamento, alle ore 18,30 il cardinale Antonio Maria
Vegli, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, con la partecipazione
di comunit e associazioni di immigrati, rifugiati e organizzazioni di volontariato. Contemporaneamente analoghe iniziative si svolgeranno anche in molte citt italiane ed europee.
La veglia si svolge in coincidenza con lanniversario
dalla visita di Papa Francesco a Lampedusa (8 luglio
2013) e dalla sua denuncia della globalizzazione
dellindifferenza. Per questo nella basilica romana sar
esposta la croce di Lampedusa costruita con il legno
dei barconi arrivati nellisola del Mediterraneo ai piedi della quale saranno deposti i nomi di quanti hanno
perso la vita nella traversata dalla sponda Sud verso
lEuropa.
Giunta alla settima edizione, la veglia organizzata
dalla comunit di SantEgidio, dallassociazione Centro

Astalli, dalla Caritas italiana, dalla fondazione Migrantes, dalla federazione Chiese evangeliche in Italia, dalle
Acli, e dalla comunit Papa Giovanni XXIII, per continuare a risvegliare le coscienze di fronte a questemergenza umanitaria. Anche perch spiegano i promotori
nei dodici mesi trascorsi dal precedente appuntamento sono aumentati i flussi dei profughi in fuga da guerre e persecuzioni, verso la frontiera meridionale del vecchio continente.
Del resto, pochi giorni fa, il rapporto dellAlto commissariato Onu per i rifugiati, ne ha conteggiati oltre
cinquanta milioni nel mondo. Solo in Italia nel 2013 sono approdati vivi 42.215 profughi e oltre 40 mila ne sono gi arrivati nei primi cinque mesi del 2014, il maggior numero dei quali provenienti da Siria, Eritrea, Somalia, Afghanistan, Nigeria, Mali, Sudan. Ma si stima
anche che negli ultimi quindici anni venticinquemila
persone, di cui molte donne e bambini, siano morte per
naufragio o per stenti durante la traversata. Cifre drammatiche, soprattutto se si considera che ad affrontare i
pericoli del viaggio sono persone che avrebbero diritto
a chiedere misure di protezione internazionale.

Inizio della missione del nunzio apostolico in Lettonia


Luned 21 aprile, accompagnato da
monsignor Giovanni Gaspari, consigliere della nunziatura apostolica,
monsignor Pedro Lpez Quintana,
arcivescovo titolare di Agropoli,
partito da Vilnius alla volta di Riga,
per iniziare gli incontri programmati
in occasione della presentazione delle lettere credenziali in Lettonia.
Al seminario maggiore, dove stato ospitato durante la sua visita, lo
hanno salutato il cardinale Jnis Pujats, arcivescovo emerito di Riga, e
tre dei quattro vescovi residenziali
della Lettonia: il presidente della
Conferenza episcopale, monsignor
Jnis Bulis, vescovo di RzekneAglona, monsignor Zbigevs Stankevis, arcivescovo di Riga, monsignor
Edvards Pavlovskis, vescovo di Jelgava, e monsignor Antons Just, vescovo emerito della circoscrizione ecclesiastica.
Nella serata dello stesso giorno, il
rappresentante pontificio ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica nella cattedrale di Riga dedicata allapostolo Giacomo. Hanno
concelebrato i presuli che lo hanno
accolto al seminario e numerosi sa-

cerdoti. In tale occasione, il nuovo


nunzio, trasmettendo la vicinanza di
Papa Francesco al popolo lettone, ha
consegnato le lettere commendatizie
al presidente della Conferenza episcopale, che a nome della Chiesa in
Lettonia ha dato un cordiale e fraterno benvenuto a monsignor Lpez
Quintana.
Il giorno successivo, accompagnato dalla signora Dace Rutka, vice direttore del secondo dipartimento per
le Relazioni bilaterali del ministero
degli Affari esteri, ha incontrato il
vice capo del Protocollo di Stato del
ministero degli Affari esteri, la signora Inese Liepia, e il sottosegretario
di Stato del ministero degli Affari
esteri, Pteris Vaivars, che ha espresso un riconoscimento per il positivo
ruolo assunto dalla Chiesa cattolica
al momento dellindipendenza del
Paese e per il suo impegno nel settore delleducazione.
Nella tarda mattinata del 22 aprile
monsignor Lpez Quintana stato
accompagnato alla Blackheads House, che ospita temporaneamente gli
uffici della presidenza della Repubblica. L, nellAssembly Hall, si

svolta la cerimonia di presentazione


delle lettere credenziali al presidente
della Repubblica di Lettonia, Andris
Brzi. Nel successivo colloquio, il
capo dello Stato ha espresso compiacimento per lazione della Chiesa
cattolica, soprattutto nel campo educativo, e per le buone relazioni che
esistono tra le religioni presenti nel
Paese, le quali essendo un modello di rispetto e di pacifica convivenza tra le distinte culture rappresentano un pilastro per il futuro della Lettonia.
I mezzi di comunicazione sociale
lettone hanno dato rilievo alla cerimonia della presentazione delle credenziali.
Dopo aver preso congedo dal presidente della Repubblica, monsignor
Lpez Quintana ha avuto un incontro conviviale con lambasciatore
presso la Santa Sede, Einars Semanis, e con il decano del corpo diplomatico in Lettonia, lambasciatore di
Norvegia, Jan Grevstad.
Nel primo pomeriggio del 22 aprile, stato poi ricevuto dal presidente
del Saeima (il Parlamento lettone), la
signora Solvita boltia, che gli ha

espresso il compiacimento per le ottime relazioni tra la Santa Sede e la


Lettonia. In risposta, il nuovo nunzio ha confermato che la Chiesa cattolica ha sempre avuto un particolare
riguardo verso i popoli baltici e che
limpegno reciproco per preservare i
valori comuni la via per guardare
con speranza al futuro.
Sempre nel pomeriggio del 22
aprile, il metropolita Alexander, arcivescovo ortodosso di Riga e di tutta
la Lettonia, ha fraternamente ricevuto il rappresentante pontificio presso
la sua residenza e gli ha illustrato la
simbologia delle icone presenti
nellattigua chiesa della Santissima
Trinit. Subito dopo, il nunzio apostolico ha incontrato larcivescovo
della Chiesa evangelica luterana di
Lettonia, sua eccellenza Jnis Vanags, il quale gli ha spiegato le caratteristiche storiche del luteranesimo in Lettonia, menzionando i circa
cinquantanni di dialogo ecumenico
tra luterani e cattolici e ricordando
che nel 2017 le due comunit commemoreranno insieme la Riforma.
Il 26 aprile, monsignor Lpez
Quintana ha incontrato un buon nu-

mero di religiosi e religiose e la presidente della Conferenza nazionale


dei superiori e delle superiore maggiori, suor Inese Lieva Lietaviete.
stata una riunione molto familiare
che ha messo in evidenza come le
comunit religiose, esempio di fedelt a Cristo durante lepoca sovietica,
arricchiscono la realt ecclesiale e civile del Paese con i loro carismi.
Domenica 27 aprile, il nunzio
apostolico ha preso parte a un significativo evento organizzato dalla
Chiesa cattolica in Lettonia e dal ministero degli Affari Esteri, presso il
moderno edificio della Biblioteca nazionale, da poco ultimato, per commemorare la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Sono intervenuti fra gli altri, il ministro
della
Cultura,
signora
Dace
Malbrde, e i rappresentanti delle tre
confessioni cristiane presenti in Lettonia. In tale occasione stata dedicata a Papa Wojtya una sala della
nuova Biblioteca nazionale ed stato presentato un album storico intitolato Terra mariana, riproduzione
del volume donato a Leone XIII e
custodito in Vaticano.

fragilit e gli sbagli commessi. Infine Alonso ha assicurato che i detenuti accompagneranno la missione
del Pontefice con la loro preghiera.

Nomine
episcopali
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa greco-melkita.

Georges Bacouny
arcivescovo
di Akka dei greco-melkiti
(Israele)
Nato il 16 maggio 1962 ad Ain
el-Roummaneh, Beirut, arcieparchia di Bairut e Jbeil dei grecomelkiti, ha conseguito nel 1985 la
laurea in scienze finanziarie
alluniversit di Stato libanese.
Entrato nel seminario SantAnna
di Rabou nel 1990, ha compiuto
gli studi filosofici e teologici
presso listituto San Paolo ad
Harissa. Ordinato sacerdote il 30
luglio 1995 per larcieparchia di
Bairut e Jbeil, ha svolto il ministero dal 1995 al 2004 a Bikfayya
e a SantAnna di Rabou, divenendo poi parroco a Safra-Jbeil.
Nel contempo ha coordinato la
pastorale giovanile per la medesima arcieparchia e diretto la pastorale giovanile universitaria per
le facolt di architettura e medicina alluniversit libanese. Il 22
giugno 2005 stato eletto arcivescovo di Tyr dei greco-melkiti, in
Libano. Il 21 ottobre successivo
stata pubblicata la notizia della
concessione dellassenso pontificio allelezione canonicamente
fatta e ha ricevuto la chirotonia
episcopale il 27 novembre dello
stesso anno. Il Sinodo della
Chiesa greco-melkita, riunitosi
dal 16 al 21 giugno 2014 ad AnTraz, in Libano, lo ha trasferito
alla sede arcieparchiale di Akka
dei greco-melkiti, in Israele.

Michel Abrass
arcivescovo
di Tyr dei greco-melkiti
(Libano)
Nato ad Aleppo, in Siria il 14
dicembre 1948, entrato nellordine basiliano aleppino emettendo la professione religiosa. Ottenuta nel 1973 la licenza in filosofia a Kaslik, Libano, ha proseguito gli studi di filosofia, teologia e
liturgia a Roma, ed stato ordinato sacerdote l11 aprile 1980.
stato rettore del seminario minore
e poi di quello maggiore del suo
ordine. Il 13 ottobre 2006 il Sinodo patriarcale lo ha eletto vescovo e Benedetto XVI ha accordato
lassenso alla elezione canonicamente fatta, assegnandoli la sede
titolare arcivescovile di Mira dei
greco-melkiti. Ha ricevuto la chirotonia episcopale il successivo 10
dicembre, ricoprendo dal 2006 al
2013 lincarico di vescovo della
curia patriarcale di Antiochia dei
greco-melkiti, con sede a Rabou
in Libano. Il Sinodo della Chiesa
greco-melkita, riunitosi dal 16 al
21 giugno 2014 ad An-Traz in Libano, lo ha designato alla sede
arcieparchiale di Tyr dei grecomelkiti, in Libano.

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 22 giugno 2014

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Durante la visita al carcere di Castrovillari il Papa ricorda che la pena non pu degradare a punizione o ritorsione

Per un effettivo
reinserimento sociale
La pena non pu essere uno
strumento di sola punizione e
ritorsione ma deve puntare a un
effettivo reinserimento
del detenuto nella societ.
Lo ha ricordato il Papa
durante la visita alla casa
circondariale
di Castrovillari, dove si recato
nella mattina di sabato 21 giugno.
Cari sorelle e fratelli,
il primo gesto della mia visita pastorale lincontro con voi, in questa
Casa circondariale di Castrovillari.
In questo modo vorrei esprimere la
vicinanza del Papa e della Chiesa ad
ogni uomo e ogni donna che si trova in carcere, in ogni parte del mondo. Ges ha detto: Ero in carcere e
siete venuti a trovarmi (Mt 25, 36).
Nelle riflessioni che riguardano i
detenuti, si sottolinea spesso il tema
del rispetto dei diritti fondamentali
delluomo e lesigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della
pena. Questo aspetto della politica

penitenziaria certamente essenziale


e lattenzione in proposito deve rimanere sempre alta. Ma tale prospettiva non ancora sufficiente, se
non accompagnata e completata
da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella societ (cfr. Benedetto
XVI, Discorso ai partecipanti alla 17
Conferenza dei Direttori delle Amministrazioni penitenziarie del Consiglio dEuropa, 22 novembre 2012).
Quando questa finalit viene trascurata, lesecuzione della pena degrada
a uno strumento di sola punizione e
ritorsione sociale, a sua volta dannoso per lindividuo e per la societ. E
Dio non fa questo, con noi. Dio,
quando ci perdona, ci accompagna e
ci aiuta nella strada. Sempre. Anche
nelle cose piccole. Quando noi andiamo a confessarci, il Signore ci dice: Io ti perdono. Ma adesso vieni
con me. E Lui ci aiuta a riprendere
la strada. Mai condanna. Mai perdona soltanto, ma perdona e accompagna. Poi siamo fragili e dobbiamo
ritornare alla confessione, tutti. Ma

Lui non si stanca. Sempre ci riprende per mano. Questo lamore di


Dio, e noi dobbiamo imitarlo! La
societ deve imitarlo. Fare questa
strada.
Daltra parte, un vero e pieno
reinserimento della persona non avviene come termine di un percorso
solamente umano. In questo cammino entra anche lincontro con Dio, la
capacit di lasciarci guardare da Dio
che ci ama. pi difficile lasciarsi
guardare da Dio che guardare Dio.
pi difficile lasciarsi incontrare da
Dio che incontrare Dio, perch in
noi c sempre una resistenza. E Lui
ti aspetta, Lui ci guarda, Lui ci cerca sempre. Questo Dio che ci ama,
che capace di comprenderci, capace di perdonare i nostri errori. Il Signore un maestro di reinserimento:
ci prende per mano e ci riporta nella
comunit sociale. Il Signore sempre
perdona, sempre accompagna, sempre comprende; a noi spetta lasciarci
comprendere, lasciarci perdonare, lasciarci accompagnare.

Auguro a ciascuno di voi che questo tempo non vada perduto, ma


possa essere un tempo prezioso, durante il quale chiedere e ottenere da
Dio questa grazia. Cos facendo
contribuirete a rendere migliori prima di tutto voi stessi, ma nello stesso tempo anche la comunit, perch,
nel bene e nel male, le nostre azioni
influiscono sugli altri e su tutta la
famiglia umana.
Un pensiero affettuoso voglio rivolgerlo in questo momento ai vostri
familiari; che il Signore vi conceda
di riabbracciarli in serenit e in
pace.
E infine un incoraggiamento a
tutti coloro che operano in questa
Casa: ai Dirigenti, agli agenti di Polizia carceraria, a tutto il personale.
Di cuore vi benedico tutti e vi affido alla protezione della Madonna,
nostra Madre. E per favore, vi chiedo di pregare per me, perch anche
io ho i miei sbagli e devo fare penitenza. Grazie.

Ai sacerdoti linvito del Pontefice a lavorare per la famiglia

Non impiegati
ma buoni operai
Lavorare con le famiglie e per la
famiglia: questa la consegna
affidata da Papa Francesco ai
sacerdoti di Cassano allIonio,
incontrati in cattedrale nella
mattinata di sabato 21 giugno.
Pubblichiamo di seguito il testo del
discorso consegnato loro dal Pontefice.
Cari Sacerdoti,
vi ringrazio per la vostra accoglienza! Ho molto desiderato questo incontro con voi che portate il peso
quotidiano del lavoro parrocchiale.
Vorrei prima di tutto condividere
con voi la gioia di essere preti. La
sorpresa sempre nuova di essere stato chiamato, anzi, di essere chiamato dal Signore Ges. Chiamato a
seguirlo, a stare con Lui, per andare agli altri portando Lui, la sua
parola, il suo perdono... Non c
niente di pi bello per un uomo di
questo, non vero? Quando noi
preti stiamo davanti al tabernacolo,
e ci fermiamo un momento l, in silenzio, allora sentiamo lo sguardo
di Ges nuovamente su di noi, e
questo sguardo ci rinnova, ci rianima...

A Cassano allIonio il ricordo del piccolo Coc Campolongo ucciso a soli tre anni

Mai pi sofferenza per i bambini


dal nostro inviato MARIO PONZI
Mai pi un bambino debba sopportare un simile dolore. Le prime
parole del Papa questa mattina a
Cassano allIonio sono state per ricordare lui, il piccolo Coc Campolongo, bruciato vivo a soli tre anni
nel gennaio scorso insieme ad altri
due suoi cari. Parole che Francesco
ha sussurrato al pap di Coc il
quale, con le due nonne, lo ha incontrato nel carcere di Castrovillari,
dove si svolta la prima tappa di
questo viaggio in terra di Calabria.
stato un incontro voluto fortemente dal Pontefice, che desiderava
manifestare di persona il suo conforto ai familiari. E incontrando il padre del piccolo Coc gli ha chiesto
di portare i suoi saluti anche alla
madre, ancora impossibilitata a
muoversi, e di assicurarle che continua a pregare per quella vittima innocente e per tutti loro.
Il Papa ha cos ripreso questa
mattina, sabato 21 giugno, il suo
cammino pastorale in Italia. Dopo
Lampedusa, Cagliari e Assisi, oggi
a Cassano allIonio, in terra calabra,
tra un popolo in cerca di speranza e
riscatto in mezzo alle gravi difficolt
sociali e alle ferite inferte dalla malavita organizzata. Un itinerario,
quello del vescovo di Roma, che
continua a snodarsi tra le periferie
dellesistenza umana, dove la sofferenza di casa.
Cassano allIonio, del resto, da
tempo nel cuore di Papa Francesco.
Al suo vescovo, monsignor Nunzio
Galantino, il Pontefice ha voluto affidare anche lincarico di segretario
generale della Conferenza episcopale italiana. E ai drammi e alle speranze della cittadina calabrese il vescovo di Roma ha rivolto il suo
pensiero proprio dopo il barbaro assassinio di Coc. Il 26 gennaio scorso, durante lAngelus domenicale,

aveva chiesto di pregare per il piccolo, ma anche per i suoi carnefici,


perch aveva detto si pentano
e si convertano.
Non a caso, dunque, la visita
iniziata in un luogo simbolico come
il carcere di Castrovillari, un centro
a pochi chilometri da Cassano. Il
Papa vi giunto in elicottero qualche minuto prima delle 9. Quattro
bambini in costume tradizionale gli
hanno offerto un mazzolino di fiori
e un piccolo cappello tipico della
zona, che il Pontefice non ha esitato
a indossare. A fare gli onori di casa,
oltre al vescovo, il direttore dellistituto di pena, Fedele Rizzo. Il Papa
era accompagnato, tra gli altri, dagli
arcivescovi Angelo Becciu, sostituto
della Segreteria di Stato, e Georg
Gnswein, prefetto della Casa Pontificia, con il reggente monsignor
Leonardo Sapienza.
Raggiunto il cortile interno
dellistituto di pena, Francesco si
ritrovato tra i detenuti che lo hanno
accolto con grande calore. Li ha salutati tutti personalmente, stringendo la mano a ciascuno. Erano 140.
Per lui avevano preparato diversi
doni. Tutti oggetti artigianali, fatti
con le loro mani e con quello che
hanno avuto a disposizione. Le
donne hanno confezionato merletti
e ricami, mentre gli uomini si sono
sbizzarriti nel riprodurre crocifissi lignei, statuine e altri oggetti da scrivania. Il dono pi gradito da Papa
Francesco sar stata certamente la
pergamena che Ivan Alonso, detenuto giunto quasi al termine della
pena, gli ha consegnato dopo avergli manifestato, a nome di tutti i
suoi compagni, laffetto e la gratitudine per la visita. Nella pergamena
infatti contenuta la richiesta di
perdono da parte di tutti i detenuti.
Lhanno rimessa nelle mani del Papa perch ci ha detto Ivan lui

sa come farla arrivare al Signore misericordioso.


Erano da poco trascorse le 11,
quando il Papa, lasciata la casa circondariale, giunto in elicottero a
Cassano allo Jonio, dove nel campo
datterraggio ricavato presso il centro sportivo cittadino stato accolto, tra gli altri, dal sindaco Giovanni Papasso. Appena fuori dallo stadio Pietro Toscano il Pontefice ha
sperimentato il calore della gente,
fatto di grida di gioia, di cori ritmati, di sventolio di bandiere multicolori, di balconi e finestre addobbati
a festa, di slogan scritti anche a mano su lenzuola bianche. Il simpatico
frastuono che lo ha accompagnato
per tutto il tragitto sino allhospice
San Giuseppe Moscati, si improvvisamente smorzato tra le corsie di
questo luogo nel quale i malati terminali vengono accolti e assistiti.
stato un momento vissuto con gran-

de partecipazione dal Papa. Commentando un quadro esposto nella


struttura, dove sono raffigurate due
mani che si incontrano in una carezza, ha detto: Ecco, tutto quello che
possono fare le mani carezzare. La
malattia triste, ma la mano onnipotente. E la carezza delle mani di
Dio arriva sino allanima.
Poi a mezzogiorno il suono a distesa delle campane della cattedrale
ha salutato il Papa, che si presentato allincontro con i sacerdoti della
diocesi, che quotidianamente condividono la loro vita con quella dei
cassanesi. Sacerdoti pronti ad affiancare i loro parrocchiani nelle difficolt di ogni giorno. In molte parrocchie si sono costituiti gruppi di
sostegno anche per quanti finiscono
nelle maglie pericolose della malavita, in quelle degli usurai gran parte
delle volte. E c chi paga di persona. Lultimo, in ordine di tempo,

padre Lazzaro Longobardi, trucidato il 3 marzo scorso. Il Papa gli render omaggio nel pomeriggio, sostando in preghiera nella sua comunit parrocchiale di San Giuseppe.
Oggi il suo assassino, rinchiuso nel
carcere di Castrovillari, voluto rimanere nellanonimato davanti al
Papa.
Monsignor Galantino ha presentato al Papa i suoi sacerdoti, sottolineandone soprattutto lo spirito di
fraternit e di comunione che li unisce. Papa Francesco li ha esortati a
restare in questa dimensione e soprattutto a non cedere alle tentazioni del potere, della mondanit ma a
valorizzare proprio il sentimento
della fraternit. Ha tralasciato di
leggere il discorso preparato e lo ha
consegnato al vescovo.
La mattinata si conclusa nel seminario maggiore dove il Papa ha
pranzato circondato da un gruppo
di poveri assistiti dalla Caritas diocesana e da ospiti della comunit di
recupero intitolata a Mauro Rostagno. Una sessantina di invitati in
tutto. Tra di loro anche un ex pregiudicato, che scontata la pena si
convertito, diventando uno dei punti di riferimento pi solidi per quanti vogliono ritrovare il loro posto
nella societ civile, e un ex spacciatore, oggi tra i pi impegnati nel recupero di tossicodipendenti.
Intanto sulla spianata di Marina
di Sibari, luogo scelto per la celebrazione della messa pomeridiana,
migliaia di persone sono in attesa
sin dal mattino. Dalle prime ore sono state tutte occupate le trentatremila sedie allineate davanti al palco
dal quale il Pontefice presieder la
celebrazione. Solo le prime file sono
state tenute libere: a occuparle saranno i disabili, i malati di cui si
prendono cura le diverse strutture
sanitarie della diocesi, gli anziani e
gli assistiti dalla Caritas diocesana.

Certo, a volte non facile rimanere davanti al Signore; non facile perch siamo presi da tante cose,
da tante persone...; ma a volte non
facile perch sentiamo un certo
disagio, lo sguardo di Ges ci inquieta un po, ci mette anche in crisi... Ma questo ci fa bene! Nel silenzio della preghiera Ges ci fa vedere se stiamo lavorando come
buoni operai, oppure forse siamo
diventati un po degli impiegati;
se siamo dei canali aperti, generosi attraverso cui scorre abbondante
il suo amore, la sua grazia, o se invece mettiamo al centro noi stessi, e
cos al posto di essere canali diventiamo schermi che non aiutano lincontro con il Signore, con la
luce e la forza del Vangelo.
E la seconda cosa che desidero
condividere con voi la bellezza della fraternit: dellessere preti insieme, del seguire il Signore non da
soli, non uno a uno, ma insieme,
pur nella grande variet dei doni e
delle personalit; anzi, proprio questo arricchisce il presbiterio, questa
variet di provenienze, di et, di talenti... E tutto vissuto nella comunione, nella fraternit.
Anche questo non facile, non
immediato e scontato. Prima di tutto perch anche noi preti siamo immersi nella cultura soggettivistica di
oggi, questa cultura che esalta lio
fino a idolatrarlo. E poi a causa di
un certo individualismo pastorale
che purtroppo diffuso nelle nostre
diocesi. Perci dobbiamo reagire a
questo con la scelta della fraternit.
Intenzionalmente parlo di scelta.
Non pu essere solo una cosa lasciata al caso, alle circostanze favorevoli... No, una scelta, che corrisponde alla realt che ci costituisce,
al dono che abbiamo ricevuto ma
che va sempre accolto e coltivato: la
comunione in Cristo nel presbiterio, intorno al Vescovo. Questa comunione chiede di essere vissuta
cercando forme concrete adeguate
ai tempi e alla realt del territorio,
ma sempre in prospettiva apostolica, con stile missionario, con fraternit e semplicit di vita. Quando
Ges dice: Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete
amore gli uni per gli altri (Gv 13,
35), lo dice certo per tutti, ma prima di tutto per i Dodici, per quelli
che ha chiamato a seguirlo pi da
vicino.
La gioia di essere preti e la bellezza della fraternit. Queste sono
le due cose che sentivo pi importanti pensando a voi. Unultima cosa la accenno solamente: vi incoraggio nel vostro lavoro con le famiglie
e per la famiglia. un lavoro che il
Signore ci chiede di fare in modo
particolare in questo tempo, che
un tempo difficile sia per la famiglia come istituzione, sia per le famiglie, a causa della crisi. Ma proprio quando il tempo difficile,
Dio fa sentire la sua vicinanza, la
sua grazia, la forza profetica della
sua Parola. E noi siamo chiamati ad
essere testimoni, mediatori di questa vicinanza alle famiglie e di questa forza profetica per la famiglia.
Cari fratelli, vi ringrazio. E andiamo avanti, animati dal comune
amore per il Signore e per la santa
madre Chiesa. La Madonna vi protegga e vi accompagni. Rimaniamo
uniti nella preghiera. Grazie!

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