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Le categorie di redditi Cap 21

Le categorie di redditi, elencate nellarticolo 6 del testo unico, sono i redditi fondiari, di capitale, di lavoro
dipendente, di lavoro autonomo, di impresa e redditi diversi.
Redditi fondiari
I redditi fondiari sono quelli derivanti dai terreni e dai fabbricati situati nel territorio dello Stato, che devono
essere iscritti nel catasto. I redditi fondiari sono:
il reddito dominicale la parte del reddito di un terreno derivante dalla potenzialit produttiva del
suolo ed imputato al possessore del terreno (proprietario, titolare diritto reale). I terreni non idonei
alla coltivazione sono esclusi;
il reddito agrario la parte del reddito di un terreno imputato a chi esercita unattivit agricola su di
esso(coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento animali, altre attivit connesse allagricoltura);
il reddito dei fabbricati il reddito medio ritraibile da ciascuna unit immobiliare urbana. Il reddito
viene imputato al soggetto che possiede il bene a titolo di propriet o altro diritto reale (usufrutto,
uso, abitazione). Se il fabbricato dato in locazione, la base imponibile costituita dal maggior
importo fra la rendita catastale e il reddito effettivo netto (somma canoni di locazione, detratta di una
quota forfetaria pari al 15%dei canoni stessi). Per le abitazioni principali il contribuente ha diritto a
una deduzione pari alla rendita catastale dellimmobile e delle sue pertinenze (vialetto, giardino), che
si applica al reddito complessivo. Il possesso di altre abitazioni penalizzato, in quanto limponibile
diventa pari alla rendita catastale aumentata di un terzo.
Redditi di capitale
I redditi di capitale sono proventi che derivano da investimenti di capitali liquidi. Larticolo 44 del t.u. elenca
questi investimenti (interessi sui mutui, rendite perpetue ecc.). Il reddito di capitale tassato nel periodo di
imposta in cui viene percepito e non in quello in cui maturato (criterio di cassa), e al lordo, cio senza
deduzioni di spese.
I dividendi vengono tassati diversamente a seconda delle categorie di contribuenti:
i dividenti percepiti al di fuori dellesercizio di impresa da persone fisiche per partecipazioni non
qualificate, non concorrono a formare il reddito complessivo e sono tassati con una ritenuta alla
fonte, mentre per partecipazioni qualificate il reddito per 60% esente e 40% tassabile;
gli utili conseguiti da societ di persone sono esenti per il 60% e tassabili per il 40% del reddito
complessivo dellimpresa;
le societ e gli enti soggetti a Ires vengono tassati sul 5% del reddito di impresa, per evitare una
doppia tassazione.
Redditi di lavoro dipendente
Sono i redditi derivanti da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro alle dipendenze di un datore di
lavoro. I redditi di lavoro dipendente sono assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo dacconto. Ogni anno il
datore di lavoro (sostituto dimposta) effettua un conguaglio sulle ritenute alla fonte che ha operato sulle
buste paga del dipendente. Se queste sono state minori del dovuto, il conguaglio consiste nel detrarre dalla
busta paga lulteriore somma dovuta dal contribuente al fisco, altrimenti il contrario.
Redditi di lavoro autonomo
La legge definisce lavoro autonomo le attivit svolte con lavoro prevalentemente proprio, in maniera abituale
e senza vincolo di subordinazione. I redditi di lavoro autonomo costituito dalla differenza fra lammontare
dei compensi percepiti nel periodo di imposta e quello delle spese sostenute nel periodo stesso. La deduzione
delle spese avviene attraverso il criterio di cassa, cio quando queste vengono effettivamente pagate. Se si ha
una perdita, questa pu essere dedotta dal reddito complessivo. Chi svolge unattivit di lavoro autonomo
soggetto al regime di contabilit semplificata. Su opzione del lavoratore autonomo pu essere applicato il
regime di contabilit ordinaria. Per i contribuenti minimi in vigore dal 2008 un regime speciale.
Redditi di impresa
Sono considerati redditi di impresa quelli che derivano dallesercizio di imprese commerciali, definite allart.
55 t.u. e dal C.C: secondo larticolo 2195 le imprese commerciali devono essere dotate di organizzazione
imprenditoriale e deve esercitare unattivit fra quelle elencate nello stesso articolo (attivit industriale,
intermediaria nella circolazione dei beni, di trasporto, bancaria, assicurativa e ausiliarie alle precedenti),
mentre per la normativa fiscale sufficiente possedere uno solo di tali requisiti. Le imprese commerciali
sono obbligate a tenere delle scritture contabili, diverse a seconda dei vari regimi contabili.

1. Regime di contabilit ordinaria


Il sistema di contabilit ordinaria implica lobbligo di tenere i registri previsti dal c.c. (libro giornale e libro
degli inventari), il libro mastro, il libro magazzino e infine i registri previsti dalla normativa iva. Il reddito di
impresa si determina sul reddito netto del conto economico (utile prima delle imposte), sommando o
sottraendo le eventuali variazioni secondo criteri stabiliti dalle norme fiscali. I componenti di reddito che
vanno a incrementarlo sono: i ricavi, le plusvalenze , le sopravvenienze attive, i dividendi, gli interessi attivi,
i proventi immobiliari, le rimanenze e i titoli. I componenti negativi sono: gli interessi passivi, gli oneri
fiscali e contributivi, le spese per prestazioni di lavoro, le spese e le erogazioni per scopi di utilit sociale, le
minusvalenze, le sopravvenienze passive, le perdite, gli ammortamenti, gli accantonamenti. La perdita des.
pu essere dedotta dal reddito di impresa e riportata agli esercizi successivi,ma non oltre il quinto anno.
2. Regime contabilit semplificata
Per le imprese individuali, le societ di persone e gli enti non commerciali che abbiano conseguito ricavi
non superiori a un certo importo, la legge prevede un contabilit semplificata che prevede la tenuta
obbligatoria dei soli registri iva. Il reddito dato dalla differenza fra i ricavi risultanti nei registri Iva e le
spese e gli oneri documentati, aumentato o diminuito in relazione alle rimanenze, alle plusvalenze, alle
minusvalenze e alle sopravvenienze attive e passive. La perdita des deducibile dal reddito complessivo
nello stesso periodo dellimposta. Non consentito il riporto della perdita agli esercizi successivi.
3. Regime speciale per i contribuenti minimi
Sono contribuenti minimi gli imprenditori individuali che nellanno solare precedente hanno conseguito
ricavi per un importo non superiore a 30000 euro e hanno gli altri requisiti previsti dalla legge. Per questi
contribuenti il reddito determinato con il criterio di cassa ed costituito, come per i lavoratori autonomi,
dalla differenza fra i ricavi percepiti e le spese sostenute nellesercizio (tenendo conto delle eventuali
variazioni). Il reddito tassato con unimposta sostitutiva del 20%.
Redditi diversi
Sono i redditi non presenti nelle categorie precedenti.

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