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TYCHO BRAHE

Il danese Tycho Brahe (1546-1601) stato il pi grande astronomo vissuto


nel periodo compreso tra la pubblicazione dellopera di Copernico (1543)
e la generazione di Keplero e Galileo.
Comp il pi accurato e sistematico lavoro di osservazione dei fenomeni
celesti anteriore alluso del cannocchiale. Le sue osservazioni furono alla
base dei successivi progressi dellastronomia.
Nel 1572 osserv una supernova apparsa in cielo, concludendo che si
trattava di un fenomeno celeste. A simili conclusioni giunse riguardo alle
comete (1577 e 1585).
Ottenne il finanziamento del suo programma scientifico da parte del re
Federico II di Danimarca (regnavit 1559-1588), e del suo successore
Cristiano IV, che gli concessero in feudo unisola, nella quale impiant un
osservatorio.
Nel 1599, in seguito a dissidi con il sovrano danese, Tycho accett lofferta
di trasferirsi a Praga, alla corte dellImperatore Rodolfo II.
Lanno successivo venne raggiunto da Keplero, che divenne il suo
principale assistente e il prosecutore della sua opera.
Mor a Praga poco tempo dopo (1601).
Il catalogo completo delle stelle, curato e concluso da Keplero, venne
pubblicato nel 1627, col titolo di Tabulae Rudolphinae.
IL POSTO DI TYCHO BRAHE NELLA STORIA DELLA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
A MET STRADA TRA INNOVAZIONE E CONSERVAZIONE.
TYCHO FU UN INNOVATORE
soprattutto nelle conclusioni che trasse dallosservazione della stella nova del 1572 e nella teoria delle comete. In virt di
queste conclusioni venivano rifiutati due capisaldi della cosmologia aristotelica: limmutabilit degli oggetti celesti e
lesistenza di sfere cristalline solide che trasportano i pianeti.
FU CONSERVATORE

perch non accett la tesi copernicana del moto della terra, ritenendo che i problemi fisici da essa sollevati la rendessero
assurda.

La Stella Nova
La sera dell11 novembre 1572, ritornando a casa, Tycho vide una nuova brillantissima stella nella costellazione di
Cassiopea. Luminosa quanto Venere nel periodo del suo massimo splendore, diventer sempre meno brillante fino a
scomparire del tutto agli inizi del 1574.
Tycho sottopose il fenomeno ad accurate osservazioni e lanno successivo ne diede conto nel De stella nova (1573).
Oggi sappiamo che si trattava di una supernova. Lastrofisica attuale d una spiegazione del fenomeno: si tratta di una
stella, non visibile a causa della distanza o della scarsa luminosit, che nel corso della sua vita sta attraversando una fase
contrassegnata da una violenta esplosione, che la rende improvvisamente (per un breve intervallo di tempo, di qualche
anno) visibile dalla terra.
Allepoca di Tycho, ci che si poteva sapere con sicurezza era solo ci che si vedeva ad occhio nudo: limprovvisa
apparizione di un oggetto luminoso nel cielo e la sua graduale estinzione nel giro di pochi anni.
Laspetto era quella di una stella (di un oggetto celeste); ma la scienza ufficiale e comune dellepoca poteva accettare che
lo fosse realmente?
Il fenomeno creava imbarazzo: come sappiamo, uno dei capisaldi della fisica aristotelica era la distinzione tra oggetti
terrestri e celesti. Tale distinzione comportava che il mutamento possibile in cielo fosse solo il moto locale, ciclico e
regolare, e che in cielo non fossero presenti altri mutamenti. La stella nova sembrava smentire tale tesi; in cielo era
accaduto un mutamento inaspettato: la nascita e la morte di una stella? o anche solo unalterazione? Era comunque
qualcosa che non rientrava nel moto regolare, che era lunico tipo di mutamento concesso dalla fisica di Aristotele.
La soluzione che poteva salvare da una smentita la concezione aristotelica era quella di affermare che tale cambiamento
non era accaduto realmente nel cielo immutabile, ma invece nella parte pi alta della mutevole atmosfera terrestre (la
sfera del fuoco).
Tycho cerc di misurare la parallasse della stella nova e trov che non si poteva riscontrarla, ossia che la sua posizione
rispetto alla altre stelle fisse era invariabile. Ne concluse perci, correttamente, che si trattava di un oggetto molto pi
lontano della Luna, ossia di un oggetto celeste.
Tycho non era propenso a conclusioni affrettate, ma evidente che la sua indagine aveva lanciato una sfida alla visione
tradizionale del cosmo.

Le comete
Losservazione delle comete del 1577 e del 1585 portava a simili conclusioni.
Le comete erano considerate allepoca dei fenomeni irregolari, non caratterizzati da ricorrenza ciclica 1. Anchesse venivano
perci considerate fenomeni atmosferici, cos come abbiamo visto che si cerc di fare per la stella nova.
Anche stavolta Tycho infranse il tab e sostenne che le comete attraversavano il sistema solare passando vicino al Sole.
Tent di misurare la parallasse della cometa apparsa nel 1577: anche in questo caso il suo valore era troppo piccolo per
riferirsi alle regioni del mondo sublunare. Le comete da me osservate, concluder, si muovono nelle regioni eteree del
mondo2 e mai nel mondo sublunare come Aristotele e i suoi seguaci hanno voluto farci credere per tanti secoli.
Inoltre la cosmologia tradizionale (aristotelica) affermava che i cieli erano formati da sfere concentriche, trasparenti, ma
piene e solide, dette anche sfere cristalline, tali da trasportare i pianeti con la loro rotazione.
Ma se le comete come Tycho aveva dimostrato sono pi lontane della Luna e attraversano i cieli, non possono esistere
tali sfere cristalline, perch altrimenti le comete non potrebbero attraversarle percorrendo loro traiettoria.
Secondo la mia opinione, scriver Tycho a Keplero, la realt di tutte le sfere deve essere esclusa dai cieli. Le comete non
seguono la legge di nessuna sfera, ma agiscono in contraddizione con esse. La macchina del cielo non un corpo duro e
impenetrabile, composto di sfere reali, come fino a questo momento si creduto da molti, ma il cielo fluido e libero,
aperto in tutte le direzioni, tale da non opporre alcun ostacolo alla libera corsa dei pianeti che regolata, senza alcun
macchinario n rotolamento di sfere reali, in accordo alla sapienza regolatrice di Dio.

Il sistema ticonico
Tycho rimase conservatore per quel che riguarda il
movimento della terra e non fu mai convinto dal sistema
copernicano: continu a pensare che fosse il sole a ruotare
attorno alla terra.
Ritenne infatti che le obiezioni fisiche e astronomiche a
Copernico fossero insuperabili.
Prese sul serio lobiezione che derivava dalla mancanza di
parallasse osservabile delle stelle fisse e tutte quelle che
derivavano dal mancato riscontro in prossimit della
superficie terrestre di effetti del movimento della terra.
In alternativa al sistema di Copernico, perci, ne escogit un
altro, di compromesso tra questo e il sistema tolemaico.
Nel sistema di Tycho la terra ha la posizione centrale, la
Luna le ruota attorno, e cos pure il Sole. Gli altri pianeti
ruotano attorno al Sole, accompagnandone cos il
movimento.
Nellimmagine a fianco devi immaginare che il Sole ruoti
attorno alla Terra, lungo lorbita segnata in rosso, e nel
contempo attorno al Sole ruotino i restanti pianeti
(Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno).
Con tale sistema erano conservati tutti i vantaggi matematici del sistema copernicano, ma si evitava limbarazzante
problema della messa in discussione della centralit e dellimmobilit della terra (problema fisico del copernicanesimo).
Per tale motivo ebbe, allepoca, molto successo.
Galileo avvers il sistema ticonico, proprio perch mascherava e nascondeva il problema del moto della terra. Galileo,
infatti, affront proprio a partire da tale problema la fondazione della nuova fisica.
Keplero fu assistente di Tycho, ne utilizz ed apprezz enormemente il lavoro di osservazione, ma rimase sempre un
convinto copernicano.
Il maggiore merito di Tycho consiste probabilmente nel rigore e nella accuratezza delle osservazioni (delle stelle fisse e del
moto dei pianeti). In tale ambito fece fare alla scienza un vero salto di qualit.
proprio grazie a tali dati accurati che Keplero pot svolgere i propri studi sul moto dei pianeti e arrivare a formulare le
famose leggi.
Keplero giunse cos a convalidare il sistema copernicano, portandolo a una forma molto pi matura di quella che gli aveva
dato Copernico stesso. E lo pot fare grazie ai materiali osservativi e ai metodi di osservazione forniti dallanticopernicano
Tycho Brahe.
1

In altre parole: si credeva che apparissero imprevedibilmente e accidentalmente. E che ciascuna apparisse una volta sola.
Solo parecchio pi tardi si scoprir che anche le comete riappaiono periodicamente e che percorrono unorbita molto
allungata attorno al Sole. La scoperta fu merito di Edmund Halley, che riconobbe la ciclicit della cometa che oggi porta il
suo nome e di diverse altre, e pubblic nel 1704 la Synopsis Astronomiae Cometicae.
2
regioni eteree = regioni celesti, al di sopra della Luna.

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