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NOI E LISLAM

Il pluralismo valorizza la diversit


No al multiculturalismo ideologico
A quanto pare il tema della cittadinanza agli islamici sentito. Il Corriere ha selezionato ieri 11 lettere,
ricavate da un totale di quasi 450 accolte su 23 pagine di Internet. Ne ignoro la distribuzione. Ma un
mio amico ha calcolato che pi della met di queste lettere sono a mio favore, e che le altre sono per lo
pi divagazioni ondeggianti tra il s e il no. Grazie a tutti, anche perch ho cos modo di estendere il
discorso (seppure complicandolo un po).
Primo.
Non si deve confondere tra il multiculturalismo che esiste in alcuni Paesi, che c di fatto, e il
multiculturalismo come ideologia, come predicazione di frammentazione e di separazione di etnie in
ghetti culturali. Per esempio la Svizzera oggi, di fatto, un Paese multiculturale che funziona bene come
tale, anche se il lieto fine ha richiesto addirittura una guerra intestina. Invece Belgio e Canada sono oggi
due Paesi bi-culturali in difficolt, specie il primo. Anche la felix Austria fu, sotto gli Asburgo, un grande
Stato multiculturale che per si subitamente disintegrato alla fine della prima guerra mondiale.
Comunque, i casi citati sono o sono stati multiculturali di fatto. Il multiculturalismo ideologico di moda
invece una predicazione che distrugge il pluralismo e che va perci combattuta.
Secondo.
Contrariamente a quanto scritto da alcuni lettori, il pluralismo che valorizza e pregia la diversit. Ma
una diversit fondata su cross-cutting cleavages, su affiliazioni e appartenenze che si incrociano, che
sono intersecanti, e non, come nel caso dellideologia multiculturale, da affiliazioni coincidenti che si
cumulano e rinforzano luna con laltra. Pertanto sbagliato, sbagliatissimo, raccontare che ormai
viviamo tutti in societ multiculturali, e che questo inevitabilmente il nostro destino. Invece sinora
viviamo quasi tutti, nellOccidente, in societ pluralistiche in grado di assorbire e di gestire al meglio
leterogeneit culturale. Attenzione, allora, a non attribuire al multiculturalismo pregi che sono invece
del pluralismo.
Terzo.
Unaltra confusione da evitare tra conflitti religiosi e conflitti etnici. Questi ultimi sono purtroppo
eterni e ricorrenti. Lo sono anche, tra laltro, allinterno del mondo musulmano. Per esempio gli iraniani
sono etnicamente persiani, non arabi; e la comune fede islamica non ha impedito, di recente, una
sanguinosissima guerra tra lIraq di Saddam Hussein e lIran degli ayatollah. Le religioni possono invece
coesistere pacificamente ignorandosi luna con laltra. Si combattono quando sono calde, invasive,
fanatizzate; non altrimenti.
Quarto.
Qual il vero Islam? Gli intellettuali musulmani accasati in Occidente si affannano quasi tutti a spiegare
che non quello propagandato dai fondamentalisti. Anche io ho letto, ovviamente, il Corano, che
simile allAntico Testamento nel suggerire tutto e il suo contrario. Ma il fatto che gli islamisti contrari
al fondamentalismo hanno voce e peso soltanto con gli occidentali. Il diritto islamico viene stabilito, nei
secoli, dai dottori della legge, gli ulama. Sono loro a stabilire quali sono, o non sono, gli sviluppi
conformi alla dottrina coranica; e anche in Occidente il comportamento dei fedeli dettato, ogni
venerd, nella moschea dal discorso del Khateb che accompagna la preghiera pubblica. La moschea, si
ricordi, non solo un luogo di culto, una chiesa nel nostro significato del termine, anche la citt-Stato
dei credenti, la loro vera patria.
Quinto.
I rimedi. Tutti si chiedono quali siano, eppure sono ovvi. stato il bombardamento del politicamente
corretto che ce li ha fatti dimenticare o dichiarare superati. A suo tempo i tedeschi accolsero milioni di
turchi come lavoratori ospiti; noi avevamo e abbiamo i permessi di soggiorno a lunga scadenza; gli
Stati Uniti concedono agli stranieri la residenza permanente. Sono tutte formule che si possono, se e

quando occorre, migliorare e umanizzare. Ma sono certo preferibili alla creazione del cittadino
contro-cittadino che, una volta conseguita la massa critica necessaria, crea e vota il suo partito
islamico che rivendica diritti islamici se cos istruito nelle moschee. Non dico che avverr; ma se il
fondamentalismo si consolida, potrebbe avvenire. un rischio che sarebbe stupido correre. O almeno a
me cos sembra.
Giovanni Sartori
07 gennaio 2010

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